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BEL LAVORO, SCOGLIERA TERMINATA A LISTOLADE VERSO LA VAL CORPASSA. C’ERA UNA VOLTA LA SPIAGGETTA AD ALLEGHE
grazie a Denis Paniz e Amedeo Franceschini
AGNER. L’ULTIMA NOTTE PRIMA DEL COPRIFUOCO, DI MANUEL CONEDERA
BUONGIORNO SULLA CONCA AGORDINA DI GIUSEPPE E DAL DURAN DI JOHN
L’AUTUNNO DEL GIORNO IN VAL PETTORINA
grazie ad Andrea De Bernardin
DILLO A RADIO PIU… VOGLIA DI TRASPARENZA
“Mi stavo chiedendo come mai qui in Agordino i Comuni non pubblichino i dati dei contagi e delle quarantene come in Cadore e nelle vicine vallate ladine…
IERI MATTINA A VOLTAGO
“Stamane per Voltago (Via Roma) si aggirava una persona suonando i campanelli e chiedendo soldi. Ho visto che si guardava bene in giro. Ho avvisato i carabinieri di Belluno mentre saliva su un bel furgone bianco lasciando il paese”.
L’AUTOCERTIFICAZIONE
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DAL 15 NOVEMBRE L’OBBLIGO DI PNEUMATICI DA NEVE O CATENE A BORDO
SEDICO Veneto Strade ricorda che a partire dal 15 novembre 2020, e fino al 15 aprile 2021, tutti i veicoli circolanti lungo la viabilità devono essere muniti di pneumatici invernali o avere catene a bordo o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati. Si ricorda che l’obbligo è prescritto in provincia di Belluno anche per la rete stradale ANAS e il tratto autostradale della A27.
ACQUA DI NUOVO POTABILE A TAIBON
Gestione Servizi Pubblici informa che a TAIBON AGORDINO nelle località RONCH DE BUOS e NOGAROLA, l’acqua erogata dall’acquedotto è di nuovo potabile e può essere usata, quindi, per scopi alimentari
DURANTE LA NOTTE CHIUDE LA 52 CARNICA A LORENZAGO DI CADORE
VENEZIA La limitazione è in vigore nella sola fascia oraria notturna 20–6, festivi esclusi. Il traffico da Domegge di Cadore in direzione Tolmezzo sarà indirizzato, tramite segnaletica in loco, verso Santo Stefano di Cadore, Sappada, Forni Avoltri, Ovaro e Villa Santina.
ORTOPEDIA RIAPRIRA’ ASSICURA LA ULSS1, DALLA REGIONE “FANNO FEDE LE SCHEDE REGIONALI” LE STESSE CHE PREVEDONO IL LABORATORIO ANALISI E CHIRURGIA.
di Gianni Santomaso
L’ASSESSORE REGIONALE ALLA PROTEZIONE CIVILE GIANPAOLO BOTTACIN
IL CONSIGLIERE REGIONALE SILVIA CESTARO
“Non servono prese di posizione da parte mia perché le schede ospedaliere parlano chiaro così come i lavori di ristrutturazione che si stanno eseguendo presso l’ ospedale di Agordo e non ci sono spazi per discrezionalità o cambiamenti. In questo momento di emergenza sanitaria che vede la sanità e i cittadini sotto pressione andare a mettere in discussione la ripresa dopo l’emergenza di servizi come ortopedia la trovo quanto mai fuori luogo”.
LA PAURA DELL’ARANCIONE, CRESCE LO STRESS SANITARIO. I NEGAZIONISTI CHE NON MOLLANO NEMMENO DAVANTI A 39 VITTIME AL GIORNO E 3000 CONTAGI IN 24 ORE, 125 ALL’ORA. RECORD ANCHE A BELLUNO CON 173 NUOVI CONTAGIATI. RETE OSPEDALIERA SOTTO PRESSIONE, FOCOLAI NELLE CASE DI RIPOSO
In attesa del picco di metà novembre quando in ospedale potrebbero esserci 2400 pazienti in area non critica e 300 in terapia intensiva come da previsioni del modello matematico. Intanto si aprono i covid hospital e si posticipano gli interventi non urgenti. Nessun retroscena l’altro pomeriggio per il Veneto colorato di giallo, Zaia assicura che non ci sono state trattative con il Governo, sono i territori che devono valutare le situazioni per poi condividerle con il Ministro della Salute. Spostamenti: sono possibili solo tra regioni gialle, quindi trasferte vietate anche per i proprietari di seconde case in zone arancioni o rosse. Chi sgarra o viola la quarantena rischia sanzioni fino a 600 euro. Nelle case di riposo la situazione è sempre più critica, in aumento i contagiati, in calo il personale a disposizione. Sono 18 i decessi a Cortina, ad Auronzo si contano 62 positivi (16 sono dipendenti), situazione difficile anche a Meano, meglio a Ponte nelle Alpi (20 ospiti positivi, alcuni ospitati alla Sersa di Belluno altri a Feltre, 10 gli operatori da negativizzare), Comelico (21 positivi su 60 anziani e 5 dipendenti in attesa dell’esito del tampone), e Alpago (1 positivo tra i dipendenti); tutte le altre strutture rimangono libere dal covid. Negli ospedali di Belluno nelle ultime 24 ore sono state ricoverate altre 11 persone, 2 in terapia intensiva con un’ulteriore impennata dei positivi.
COVID IN PROVINCIA: 2 DECESSI, 173 NUOVI POSITIVI E 89 PERSONE RICOVERATE NEGLI OSPEDALI BELLUNESI
BELLUNO Nelle ultime 24 ore 2 decessi negli ospedali della Ulss 1 Dolomiti: una donna di 96 anni ricoverata all’Ospedale di Comunità di Agordo e una donna di anni 96 ricoverata in Geriatria Covid a Belluno.
Ospedale di Pieve di Cadore. Da oggi sarà riattivata gradualmente l’attività della Medicina di Pieve di Cadore.
Commissione Patenti Al fine di ridurre gli accessi al San Martino, così come per l’attività vaccinale, in via provvisoria la Commissione Patenti sarà trasferita dal V piano dell’ospedale di Belluno alla Palazzina Fusaro, all’interno del perimetro ospedaliero di Feltre. La nuova operatività decorrerà da lunedì 9 novembre. E’ in corso l’avviso telefonico agli utenti interessati per le prossime sedute. Gli utenti invitati dalla Commissione potranno accedere in auto presso l’ingresso stradale principale dell’Ospedale di Feltre, lato sud (Via Bagnols sur Cézé), ove effettueranno le previste operazioni di controllo di accesso al varco carrabile riferendo il nominativo e l’appuntamento a visita in commissione patenti e riceveranno ulteriori informazioni sul percorso stradale interno da seguire.
PRESENTATO AL PRESIDENTE DEL CONI GIOVANNI MALAGO’ IL PROGETTO DEL NUOVO STADIO DEL GHIACCIO AD AGORDO
di Gianni Santomaso
NOTIZIARIO 6 OTTOBRE
AGORDO
di Gianni Santomaso
METALMECCANICI DAVANTI A CONFINDUSTRIA CHIEDENDO IL CONTRATTO NAZIONALE
BELLUNO
di Moreno Gioli
ALESSIO LOVISOTTO, SEGRETARIO FIM CISL BELLUNO TREVISO
MAURO ZUGLIAN, CISL
STEFANO BONA, FIOM CGIL
MICHELE FERRARO, UILM
L’ALPAGO PREMIA IL MONDO DEL VOLONTARIATO
IL LUPO CENA IN ALPAGO
ALPAGO Rieccolo il predatore, agguerrito e affamato, ha sbranato tre pecore. tre si sono salvate in prossimità della stalla di Sandro Fullin, che con il figlio alleva all’incirca 600 pecore il numero dovrebbe essere moto più alto visto che 150 in pochi anni sono state ammazzate dai denti del lupo. La peculiarità alpagato dell’agnello dell’Alpago è in serio pericolo.
INVESTITI 150 MILA EURO PER LA SICUREZZA STRADALE A VOLTAGO
di Gianni Santomaso
BOND CONTRO L’ALTO ADIGE E IL GOVERNO “CHE DA’ I NUMERI”
ROMA Dall’aula parlamentare romana il duro affondo di Bond che imputa al Governo di dare i numeri, non solo i colori mentre per il deputato di Forza Italia Bolzano fa ciò che meglio crede.«Per giorni abbiamo sentito che l’Alto Adige era in zona rossa. Esce il Dpcm e incredibilmente la Provincia autonoma si trova in zona gialla. Se non è daltonismo poco ci manca». È quanto afferma il deputato alla luce delle fasce di gravità della situazione e delle misure conseguenti delineate all’interno dell’ultimo Dpcm. «Si è seguito veramente l’indice Rt per il Trentino-Alto Adige? Perché se la risposta è affermativa, c’è qualcosa che non va, con Rt sopra il 2 e 10 Comuni totalmente chiusi, considerati zona rossa. Forse si è voluto evitare il lockdown totale e così l’impossibilità di movimento per gli altoatesini fuori dal loro territorio? Svp ha fatto la voce grossa per cambiare fascia ed evitare conseguenze sul brand Alto Adige Südtirol? Esigiamo che si faccia chiarezza su questo. In una situazione come quella che stiamo vivendo è ancora più inaccettabile la disparità di trattamento tra la montagna autonoma e quella a statuto ordinario». Bond non si limita a volgere lo sguardo verso l’alta Italia, ma lo abbassa fino ai confini con la Campania da dove non giungono notizia da più di una settimana.” Hanno le terapie intensive totalmente sature, una situazione molto delicata. Eppure sono zona gialla come il Veneto. Servono spiegazioni e servono subito».
I GRAFICI DI TIZIANO DE COL
DAL GIALLO NORD-EST PARLA LUCA ZAIA A POCHE ORE DAL VIA AI DIVIETI “IL GIALLO DURA POCO NEL SEMAFORO E POI ARRIVA IL ROSSO”
LEGGI LA CONFERENZA STAMPA DI LUCA ZAIA
Diamoci una mano e diamo una mano agli operatori della sanità, rispettiamo le regole ed evitiamo caos ed assembramenti di malati covid, ognuno che ne arriva toglie posti letto ad altri pazienti. Si passa da un’area all’altra con velocità in 15 giorni può cambiare tutto. L’INVITO: non andate in Pronto Soccorso li ci si puo’ infettare, ma mettetivi in autoisolamento quando ci sono sintomi e si chiami il medico di base che per telefono dà le prime indicazioni.
Crescono i ricoveri, 81 persone in più nelle ultime 24 ore e 15 in terapia intensiva. Stamane due video conferenze con il Comitato di emergenza veneto, dobbiamo fare squadra. Nei Covid Center si va alla sospensione totale delle attività, eccetto oncologici e punti nascita. Sospesi i servizi ambulatoriali. La situazione è di allerta, il modello matematico ci dice che a metà novembre si raggiunge il picco. Il modello dice che si arrivi intorno alle 300 terapie intensive all’apice. Abbiamo circa 1000 terapie intensive allestite. L’area GIALLA che non è VERDE è come il semaforo, dura poco e dopo il GIALLO c’è il ROSSO quindi non c’è da essere entusiasti oltre misura, i 21 parametri sono complicati, guardano anche a ricoveri e terapie intensive, quindi la risposta ospedaliera compete a noi istituzioni e operatori della sanità. Ma ci sono anche i cittadini che è una componente importante per passare da gialla ad arancione o rossa ed è rappresentata dal numero di contagi (Rt). La situazione è di allerta critica, non conoscendo l’evoluzione, il modello matematico riporta l’apice a metà novembre, che si arriverà intorno alle 300 terapie intensive occupate su 1000 terapie intensive allestite. Richiamo i veneti al senso di responsabilità. Dobbiamo usare ossessivamente le mascherine ed evitare gli assembramenti. La mia è una preghiera ai veneti che sono sempre stati persone per bene, la stragrande maggioranza porta la mascherina, il richiamo è per i pochi irriducibili che pensano sia un’invenzione, meglio farebbero a visitare le terapie intensive magari pure senza mascherine così provano il brivido. Torneranno i bei tempi degli spritz ma ora bisogna lavorare sodo. Mi rivolgo ai ragazzi soprattutto. Se tutti portassero la mascherina non saremo qui a parlare di aree colorate. Attenzione ai focolai fra parenti, domiciliari, sono tanti, ma evitate anche le cene fra amici e aziendali, anche i sanitari si sono infettati a delle cene tra colleghi. Evitiamo anche gli spostamenti. Faccio un appello ai ragazzi: quando vedete qualcuno senza mascherina pensate che vi sta portando in area rossa. IERI GIORNATA DI PASSIONE SEMBRAVANO NELL’ARANCIONE E POI E’ ARRIVATO IL GIALLO, COSA E’ SUCCESSO? Intanto è vero che ci sono tre rappresentanti ed è giusto che ogni Regione abbia un momento di confronto con i CTS per un contradittorio. Ieri ci sono state situazioni dove da Roma hanno utilizzato dati dal 18 al 25 ottobre e poi ci sono state a ragione delle rimostranze si valutano i dati freschi. Al Veneto è stato chiesto il tempo di presa in carico dei pazienti, abbiamo segnalato più che contestato l’aspetto che non viene contemplato, se il numero dei positivi pesa sulle valutazioni è altrettanto vero che bisogna caricare i positivi non solo sui tamponi molecolari ma anche sui test rapidi, altrimenti i positivi dei rapidi vengono scaricati sui molecolari e abbiamo il palmares nazionale, noi facciamo tanti tamponi è un fatto matematico non epidemilogico. Che il Veneto era in arancione? Era roba da social è girato di tutto una montagna di “puttanate” noi eravamo sicuri dei dati che avevamo, la situazione sanitaria è sotto controllo, facciamo tanto testing e questo incide sull’ Rt se non cerchi i positivi non li trovi. La virtuosità penalizza, ma non è virtuosità è comportarsi bene. Nessun retroscena sulla giornata di ieri e nessun accordo. LE REGIONI POSSONO FARE ORDINANZE RESTRITTIVE E STABILIRE ZONE ROSSE, DOVE C’E’ IL RISCHIO? Si si possono fare azioni restrittive se ci saranno le necessità di micro lockdown come per il Comelico lo faremo. Non siamo sceriffi ma faremo il percorso con i cittadini. CHI CERTIFICA I DATI CHE SONO FONDAMENTALI? I dati regionali li certifica il dipartimento di Protezione ALTO ADIGE DA ZONA ROSSA A ZONA GIALLA Non lo so dire il perché, davanti a scelte così importanti il contradittorio diventa importante, non con il Governatore ma con il dipartimento della Regione, tra esperti. INDISCREZIONI CHE CAMBIA ZONA ANCHE GIA’ OGGI? Noi ci affidiamo a comunicati ufficiali non articoli di stampa, oggi la situazione ospedaliera è in tensione ma sotto controllo. TRACCIAMENTO CONTATTI COME VA CON I VETERINARI CHE DICONO CHE NON POSSONO METTERE LE MANI SUGLI UMANI, PERCHE’ NO I DENTISTI? Si sta ragionando di fare corso veloci per mettere in condizione anche gli Oss di fare tamponi. Noi il tavolo con i veterinari lo apriamo e non mi risulta che tutti abbiamo sollevato problemi. Coinvolgeremo farmacisti e dentisti. . Abbiamo medici in pensione che ci hanno chiamati dicendoci che sono a disposizione per andare a fare tamponi. Se il problema è la formazione non si preoccupino, ci pensiamo noi. A marzo con i veterinari c’era lo stesso problema con i respiratori veterinari. FORMAZIONE PROFESSIONALE CHE HA COMPETENZA REGIONALE PUO’ FARE QUALCHE COSA? E’ un tema che stiamo affrontando, dipende dal DPCM, speriamo di trovare una soluzione. AMBULANTI DEL FINE SETTIMANA? I mercati sono aperti, sono chiusi i centri commerciali.TRASPORTI AL 50% COME VENGONO STABILITI? Devono essere dimensionati affinche’ il pendolare non sia in difficoltà al momento non ci sono problemi, tornando a regime (scuole ad esempio e smart working) il problema sarà notevole. SINDACATO VIGILI DEL FUOCO DICONO CHE DEVONO PAGARSI IL TAMPONE Dipende dal Ministero dell’interno non certo da noi. Non possiamo garantire tamponi per delle Forze a scapito di altri, ma non possiamo decidere noi. E’ importante il lavoro dei vigili del fuoco, ma anche della commessa del supermercato, tutti sono in ansia. Hanno ragione di porre la questione ma il loro interlocutore è il ministero.
ASSESSORE BOTTACIN
ALGORITMO Confermo il confronto con le curve di oggi e quelle della scorsa primavera. Sostanzialmente il discorso è simile, le curve sono più basse rispetto a marzo. Il rapporto con i degenti in area non critica è cambiato ce ne sono di più rispetto alle terapie intensive. Siamo quindi concentrati sui posti letto delle terapie non intensive. Durante il lock down abbiamo constatato una diminuzione delle terapie intensive non covid, ma perche’ la gente non si muoveva e non c’erano incidenti stradali e non lavoravano e non c’erano incidenti sul lavoro per questo dobbiamo avere un margine di posti piuttosto largo OSPEDALI Durante la fase primaverile abbiamo fatto un piano di sanità pubblica che prevedeva la destinazione di alcuni posti letto a pazienti covid e abbiamo individuato gli ospedali covid (10-11), in base alla fasce di criticità (5) vengono attivati posti letto in più. Come ultimissa ratio abbiamo fatto la valutazione di ospitare persone non covid riattivando i posti letto oggi chiusi in 5 ex ospedali come strutture non ospedaliere ma utilizzabili per i posti letto. Uno è stato utilizzato dopo l’incendio che ha distrutto una RSA di Verona. Abbiamo anche pensato di andare a vedere se ci sono altre strutture, ad esempio stiamo ripulendo un’ala dell’ospedale di Noale ma non per pazienti covid.
ASSESSORE LANZARIN
Piano attivazione ospedali covid, attivati progressivamente da Villafranca, sono 11 i covid hospital dove saranno mantenuti ove possibile il punto nascita con percorsi separati, cosi per dialisi, oncologia e psichiatria. Contemporaneamente gradualmente sospendiamo l’attività specialistica non urgente con rinvio a 30-60 giorni per recuperare personale nei reparti che gradualmente vengono assistiti. L’attività chirurgica programmata viene sospesa o interrotta con riprogrammazione. Oggi siamo già in una fase avanzata con alcune Ulss che sono già alla fase di chiusura di alcune attività perché la pressione è già molto forte.
IN CHE FASCIA SIAMO DEL PIANO SANITARIO? Giallo che precede arancione e rosso. Cioe’ da 150 a 200 terapia intensiva e da 900 a 2500 posti in area non critica. PROSPETTIVE? Dipende dall’andamento dei ricoveri, misuriamo quotidianamente, nessuna previsione. Un salto di fascia entro la metà del mese (periodo del picco) è possibile visto che il Presidente ha parlato di un picco tra 250 e 300 terapie intensive. Le terapie intensive ci sono, arriviamo a 1000 che si aprono in maniera graduale. Siamo pronti. CASE DI RIPOSO Non ho l’ultimo report, vediamo per domani. Ci sono focolai in crescita questo è vero, c’e’ il problema forte del personale che manca e che si è infettato all’interno delle strutture sanitarie. Approvato in commissione salute un documento sotoposto alle commissioni e al Governo per trovare soluzioni.
https://www.facebook.com/zaiaufficiale/videos/799760577468378
ULTERIORE POTENZIAMENTO DEI DRIVE-IN TAMPONI IN PROVINCIA
BELLUNO E’ stata attivata ieri mattina una seconda linea per tamponi al drive-in di Belluno Sagrogna per velocizzare l’esecuzione dei numerosi tamponi richiesti ogni giorno. La seconda linea di tamponamento può consentire di dividere l’utenza tra l’accesso libero e i tamponi di controllo programmati. Si ricorda che è attivo anche il drive-in tamponi notturno all’ospedale San Martino dalle 19.00 alle 7.00 nella postazioni drive-in allestita nei pressi del pronto soccorso COVID. Dalla prossima settimana sarà attiva la terza linea al drive in di Feltre che sarà presidiata dal team dell’Esercito. Si ricordano sedi e orari dei drive-in tamponi e i criteri di accesso: Belluno attivo h 24 7 giorni su 7 dalle 7.00 alle ore 19.00 in Loc. Sagrogna, dalle 19.00 alle 7.00 all’Ospedale San Martino; Feltre – Zona Peschiera – ex Marangoni dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 12.30; Tai di Cadore – P.le Dolomiti: dal lunedì al sabato dalle 15.00 alle 17.00; Agordo – P.le Tamonich: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 15.00 alle 17.00. Accedono: persone con prescrizione di tampone (antigenico rapido o molecolare) del Medico di Medicina Generale o Pediatra di Libera Scelta – SENZA APPUNTAMENTO, esibire all’ingresso impegnativa cartacea o dematerializzata anche in formato elettronico, soggetti frequentanti la scuola con sintomatologia simil covid, preferibilmente su indicazione del Pediatra o del Medico di Medicina Generale con ACCESSO LIBERO, i soggetti in rientro da Belgio, Francia, Paesi Bassi, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, Repubblica Ceca, Spagna con ACCESSO LIBERO (senza prenotazione, senza impegnativa), i soggetti inviati dall’unità di Crisi del Dipartimento di Prevenzione – SU INDICAZIONE DEL DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE. È necessario presentarsi in auto muniti di mascherina e tessera sanitaria magnetica. In caso di test antigenico rapido, il referto sarà consegnato sul posto dopo circa 20 minuti. In caso di tampone molecolare sarà inviato un SMS con i codici per lo scarico del referto che, di regola, sarà disponibile dopo 48-72 ore. Fino all’esito, la persona dovrà rimanere in isolamento domiciliare, seguendo le raccomandazioni sui comportamenti qui pubblicate http://www.aulss1.veneto.it/indicazioni-per-il-periodo-di-quarantena-e-isolamento/
DE CARLO SINDACO DI CALALZO SULLA ZONA GIALLA “SITUAZIONE PREOCCUPANTE NELL’ALTO BELLUNESE”
CALALZO DI CADORE “L’inserimento del Veneto tra le zone gialle regolate dall’ultimo DPCM non deve farci stare tranquilli” a invitare i cittadini a non abbassare la guardia è il sindaco Luca De Carlo.
“Quella della diversa colorazioni delle regioni non è un gioco ed essere stati inseriti nella classificazione più bassa non deve farci perdere il punto delicato della situazione che stiamo vivendo: si parla di vita, di salute delle persone e del futuro di migliaia di imprese e famiglie. È stato riconosciuto, in questo momento, il buono stato della sanità veneta, ma non possiamo permetterci di tornare alla vita di prima, facendo finta che sia tutto normale: ci stiamo avvicinando al picco dei contagi ed è assurdo prendere rischi inutili solo per leggerezza o faciloneria”, sottolinea De Carlo. “Se pensiamo di stare rilassati deve essere chiaro che se ignoriamo le indicazioni che ci vengono date, rischiamo la chiusura totale, e non possiamo permettercelo: dobbiamo continuare a vivere e a lavorare, ma in sicurezza”. A preoccupare De Carlo è soprattutto la situazione dell’Alto Bellunese con diverse zone del Cadore e del Comelico che non fanno stare tranquilli. “Nel mio comune – ricorda De Carlo – abbiamo oltre 20 positivi, cioè più dell’1% della popolazione. Non dimentichiamo che sono ancora possibili provvedimenti ulteriormente restrittivi da applicare a zone specifiche, quindi non è il caso di scherzare col fuoco”
DALLA ULSS DOLOMITI
PRENOTARE CON IL CUP, PER ESSERE RICHIAMATI
BELLUNO L’Ulss Dolomiti ha attivato un nuovo servizio per facilitare la prenotazione delle visite ambulatoriali. E’ possibile chiedere via mail al Centro Unico Prenotazioni un appuntamento telefonico, inserendo nelle note le proprie preferenze per il ricontatto. Gli operatori del CUp ricontatteranno l’utente per completare la prenotazione della prestazione. Per prenotare il contatto con il CUP è necessario: cliccare sul sito www.aulss1.veneto.it; cliccare su “Sportello online”; scegliere il distretto di appartenenza; cliccare su “Prenotazioni e pagamenti online”; cliccare su “Prenota il tuo contatto con il CUP”
SCUOLA. OBBLIGO MASCHERINA IN CLASSE. DONAZZAN, “SBAGLIATO LASCIARE LA MASCHERINA TUTTO IL GIORNO AGLI STUDENTI”I.
VENEZIA “Ritengo che lasciare gli studenti in classe per tutte le ore che l’impegno scolastico impone sia sbagliato. Se si tratta di un obbligo imposto, allora si dovrà pensare ad intervalli di tempo durante i quali gli studenti possano togliere le mascherine e aprire le finestre per arieggiare i locali”. Questo afferma Elena Donazzan, Assessore all’istruzione della Regione del Veneto commentando le novità introdotte dal nuovo DPCM per quanto riguarda l’obbligo di portare la mascherina per gli studenti oltre i 6 anni di età anche in aula. “Non ho mai detto che la mascherina è follia, – precisa l’Assessore Donazzan – ma nel momento in cui si decide di imporne il suo utilizzo diversamente da quanto accadeva fino ad oggi, servono indicazioni organizzative adeguate per garantire il benessere degli studenti e della comunità scolastica. Altrimenti è una presa in giro”. La verità è che docenti e dirigenti vengono lasciati completamente da soli, da maggio si sarebbe dovuto iniziare a ragionare di trasporti, facendo convenzioni con gli autobus privati che oggi sono senza risorse. Per non parlare dei concorsi. C’era tutto il tempo di immettere in ruolo i precari già a giugno. “In Veneto – conclude la Donazzan – tutto quello quel c’era da fare lo abbiamo fatto per tempo con le linee guida di agosto nelle quale abbiamo individuato le soluzioni. Quando c’è una relazione forte col territorio si trovano le soluzioni ai problemi”.
PARI OPPORTUNITA’. DONAZZAN, “PANDEMIA PESA SU OCCUPAZIONE FEMMINILE. STIAMO ATTUANDO PIANO DA 9 MILIONI DI EURO, 3,5 DEDICATI A DONNE DISOCCUPATE”
VENEZIA “Le donne sono quelle che sopportano maggiormente gli impatti di questa pandemia, anche dal punto di vista del lavoro. C’è stata una riduzione dell’oltre 20% della occupazione delle sole donne e già eravamo in una situazione di sofferenza. Lavorando sulle competenze, sulla conciliazione dei tempi, sugli strumenti dedicati al mondo delle donne e delle esigenze specifiche vogliamo provare ad essere di aiuto all’intera società”. Lo ha detto oggi l’assessore regionale al lavoro con delega alle pari opportunità, Elena Donazzan, nel corso della presentazione di uno dei bandi previsti all’interno de “Il Veneto delle donne”, pacchetto a favore dell’occupazione femminile ridisegnato in ottica antiCovid. L’avviso è stato ripensato, tenendo conto delle indicazioni arrivate dalle parti sociali, dal mondo delle imprese e degli operatori e tenendo conto dei numeri del post lockdown. “L’obiettivo urgente delle prossime settimane – ribadisce Donazzan – è arginare il più possibile la perdita dei posti di lavoro e salvaguardare il patrimonio imprenditoriale, fatto di conoscenze e di esperienze, di persone e di strutture, della nostra regione. Da anni siamo impegnati per far crescere le imprese del territorio, per favorirne l’internazionalizzazione e la competitività, aggiornando le competenze dei lavoratori alle sfide dell’attualità e dell’innovazione tecnologica e offrendo concrete occasioni di inserimento lavorativo delle persone, con particolare attenzione per quelle più a rischio di esclusione: i giovani e le donne”. A fine aprile la Giunta regionale ha approvato il bando in seno ad un pacchetto di iniziative che prevedono un investimento di quasi a 9 milioni di euro di cui 3,5 mln destinati alla realizzazione di percorsi per donne disoccupate, con particolare riguardo per lo sviluppo delle competenze digitali e per la promozione delle competenze scientifiche e dei nuovi lavori nei confronti delle studentesse delle scuole superiori. 27 progetti sono destinati a quasi 2.200 donne disoccupate e altri 45 progetti per oltre 3.500 donne occupate. Il provvedimento prevede alcune novità per contrastare le difficoltà di partecipazione a causa dell’emergenza, in particolare: Voucher di connessione per donne disoccupate: quasi 000 euro complessivi (tra progetti finanziati) per partecipare in remoto ai percorsi di formazione e per favorire l’inserimento lavorativo anche a distanza (al massimo 250 euro per voucher); Voucher di conciliazione per donne e uomini con responsabilità di cura nei confronti di minori, anziani e/o disabili: 000 euro (gestiti in modo centralizzato da un unico ente per garantirne l’efficacia) per favorire la fruizione totale o parziale di servizi di assistenza (al massimo 200 euro mensili per ogni voucher); Interventi di formazione e di accompagnamento finalizzati all’adozione di piani di smart working con relativi accordi aziendali. Il tasso di occupazione femminile del Veneto, riferito al 2018, è pari al 58,2%, con un picco percentuale del 73,8% per le donne con età compresa fra i 35 e i 44 anni. Circa l’80,5% delle donne occupate è in possesso di titolo di laurea o post-laurea, mentre il 65,3% di diploma. Per quanto riguarda la distribuzione territoriale, il tasso di occupazione femminile più alto si registra in provincia di Belluno (64,6%), mentre in provincia di Venezia si registra il tasso di occupazione più basso del Veneto (55,9%). “L’emergenza sanitaria ha costretto il mercato del lavoro ad una sperimentazione forzata del lavoro agile – conclude l’assessore Donazzan – è necessario passare da tale sperimentazione a modelli organizzativi consolidati, non più basati sul tempo ma sui risultati. E occorre pure un approccio integrato tra competenze scientifiche e competenze umanistiche, tra competenze tecnico-digitali e competenze umanistiche e creative, approccio fondamentale per favorire l’innovazione ed il rilancio. E le donne possono dare un contributo fondamentale all’attuale esigenza di trasformazione e di sviluppo a tutti i livelli”.
ZANONI (PD) NUOVO PRESIDENTE DELLA QUARTA COMMISSIONE. “GIORNATA STORICA, PER LA PRIMA VOLTA ELETTO UN RAPPRESENTANTE DELLA MINORANZA”
VENEZIA Il consigliere regionale del Partito Democratico Andrea Zanoni è il nuovo presidente della Quarta commissione di Palazzo Ferro Fini. L’elezione di presidenti, vicepresidenti e consiglieri segretari delle prime cinque commissioni consiliari è avvenuta oggi, mentre per la Sesta si dovrà attendere martedì. “È una giornata storica perché, per la prima volta da quando esiste il Consiglio regionale, la presidenza di una commissione viene affidata a un rappresentante eletto tra le fila della minoranza, grazie a una modifica statutaria approvata alla fine della scorsa legislatura”, spiega Zanoni, il cui nome era stato proposto da tutta l’opposizione, Partito Democratico, Veneto che Vogliamo, Europa Verde e Movimento Cinque Stelle. Alla Quarta commissione spettano la valutazione e il controllo delle politiche e della legislazione regionale, la gestione del patrimonio e degli enti regionali, la vigilanza sui finanziamenti, la prevenzione e il monitoraggio sul rispetto della legalità e contrasto alla criminalità organizzata. “Nell’ultima legislatura si è occupata di 42 diversi fascicoli relativi alla valutazione della spesa su diverse materie, ad esempio Veneto Agricoltura, Piano casa, politiche familiari, di aiuto alle imprese, efficienza energetica, Superstrada a pedaggio Pedemontana Veneta, gestione dei Parchi regionali, Expo 2015 e antincendi boschivi”, ricorda il neopresidente. “Rispetto alle altre commissioni l’agenda viene dettata per la maggior parte dall’iniziativa e dalle proposte dei consiglieri. In questa legislatura avremo una materia in più, la promozione della legalità che ci consentirà di valutare e approfondire le politiche riguardanti l’attuazione della Legge 48/2012 sulla promozione della legalità e contrasto alla criminalità organizzata e mafiosa. Mi auguro che la Commissione possa lavorare in maniera intensa e proficua. Ho intenzione di convocare a breve la prima seduta per illustrare ai colleghi funzionamento e competenze, mi sono già confrontato con il vicepresidente Roberto Bet e il consigliere segretario Gianpiero Possamai sull’impostazione delle attività, in modo da renderla il più efficace e operativa possibile”.
VIDEO E VIDEO INTERVISTE
AIEL AL PRESIDENTE CONTE: CONSIDERARE LEGNA DA ARDERE E PELLET COME BENI DI PRIMA NECESSITÀ.
ROMA Oltre il 25% delle famiglie italiane (Istat, 2013) impiega biomassa legnosa per riscaldarsi, principalmente legna da ardere e pellet, spesso in modo prevalente o esclusivo. Per questo è importante che possano continuare a rifornirsi di pellet, legna da ardere, bricchette e cippato anche in caso di limitazioni all’esercizio delle attività commerciali. Lo chiede AIEL Associazione Italiana Energie Agroforestali in una lettera inviata nei giorni scorsi al capo del governo Giuseppe Conte, ai Ministeri dell’Agricoltura e dello Sviluppo economico, alle Regioni, all’Uncem e all’Anci. “Alla luce dell’evoluzione epidemiologica che porterà all’emanazione di nuove e ulteriori misure per fronteggiare l’emergenza da Covid-19 – si legge nella lettera a firma del Presidente di AIEL Domenico Brugnoni – richiamiamo l’attenzione sulla necessità di considerare i combustibili legnosi destinati al riscaldamento (pellet, legna da ardere, bricchette e cippato) come beni di prima necessità, la cui rivendita al dettaglio, commercio all’ingrosso e produzione non sia soggetta a limitazioni”. La richiesta di AIEL è stata subito accolta positivamente dalle strutture regionali preposte di Lombardia e Piemonte insieme alla Provincia Autonoma di Trento, oltre ad aver ricevuto l’appoggio di Uncem, l’Unione nazionale dei Comuni, delle Comunità e degli Enti montani.
pubblichiamo le ordinanze che i sindaci si sono premurati di inviare con puntualità alla redazione, non siamo a conoscenza se altri Comuni abbiano preso la stessa decisione.
AD AGORDO, CANALE D’AGORDO, TAIBON, FALCADE, GOSALDO, VALLADA E CENCENIGHE NON SI CANTA SAN MARTIN
I sindaci Roberto Chissalè Mauro Soppelsa, Flavio Colcergnan, Fabio Luchetta, SIlvia Tormen, Stefano Da Zanche e Michele Costa ordinano che a salvaguardia della salute pubblica e stanti le vigenti misure statali per far fronte all’emergenza epidemiologica legata alla diffusione del virus covid19 è vietata su tutto il territorio comunale di Gosaldo Vallada, Agordo, San Tomaso, Cencenighe, Taibon, Canale e Falcade la pratica tradizionale del “canta’ San Martin” casa per casa. Quindi il 10 novembre a nessuno sarà permesso suonare il campanello delle case come succede alla vigilia della festa di San Martino.
IL SINDACO ROBERTO CHISSALE’ SCRIVE AI BAMBINI E ALLE FAMIGLIE
Cari bambini e cordialissimi genitori,
mi permetto di rubare un po’ del vostro tempo per condividere con voi una mia preoccupazione in merito alla tradizionale, storica e bellissima consuetudine legata alla festività di San Martino nella nostra comunità. E’ abitudine, nelle giornate del 10 e 11 novembre, nel nostro paese che i bambini ed i ragazzi si rechino di casa in casa e all’interno delle attività commerciali a cantare delle filastrocche inerenti a San Martino ricevendo in cambio dei doni, per lo più dolciumi o frutta secca. Questa splendida usanza è da sempre accolta con grande favore da parte della comunità in quanto costituisce occasione di incontro, di allegria, di socializzazione e di animazione delle giornate autunnali. Quest’anno purtroppo, considerata la situazione che stiamo vivendo in merito all’emergenza Covid-19, si dovrà considerare la necessità di dover sospendere questa bellissima tradizione in quanto c’è la necessità di evitare qualsiasi occasioni che possa costituire un potenziale veicolo al diffondersi del contagio. E’ opportuno infatti, dando seguito a quanto previsto nei DPCM emanati, evitare il più possibile il formarsi di assembramenti, i contatti fra persone non congiunti e lo spostamento se non per motivi validi e giustificati. Alla luce di questo vi chiedo pertanto di evitare che i vostri figli escano di casa per andare a “cantà San Martin” e che questa proibizione possa costituire un’opportunità per sensibilizzarli e responsabilizzarli ulteriormente sulle attenzioni da prestare e sulla importanza della messa in pratica delle regole e delle indicazioni che ci hanno trasmesso. Certo della vostra collaborazione, con la speranza che quanto prima questa emergenza venga meno e si possa tutti assieme rivivere le nostre tradizioni, usanze e consuetudini, ringraziandovi cordialmente vi saluto.
SER.S.A. DI BELLUNO CERCA OPERATORE SOCIO SANITARIO
BELLUNO Ser.S.A. Srl avvia una selezione pubblica per la predisposizione di una graduatoria di idoneità per l’assunzione di personale con titolo di Operatore Socio Sanitario con contratto a tempo indeterminato e determinato, cat. B, posizione economica B1. Il trattamento economico è quello previsto dalle norme contrattuali in vigore al momento dell’assunzione per il profilo e la posizione economica a selezione; i compensi sono soggetti alle ritenute previdenziali, assistenziali ed erariali previste dalla legge. La domanda va presentata mediante una delle seguenti modalità: • direttamente presso gli Uffici Amministrativi di Ser.S.A. Srl, in via Andrea Alpago 1 – 32100 Belluno, previa chiamata al numero 0437/273511 in ottemperanza alle normative sul Coronavirus; • tramite PEC (posta elettronica certificata) all’indirizzo [email protected]. Si ricorda che la garanzia di ricezione si verifica unicamente quando entrambi gli indirizzi (mittente e destinatario) sono di posta elettronica certificata (da PEC a PEC); • mediante raccomandata con avviso di ricevimento indirizzata a Ser.S.A. Srl – via Andrea Alpago 1 – 32100 Belluno. Qualsiasi sia la modalità utilizzata per presentare la domanda, la stessa dovrà pervenire a Ser.S.A. Srl entro le ore 12.00 del giorno 29 gennaio 2021, a pena di esclusione.
CONCORSO PUBBLICO PER L’ASSUNZIONE DI UN ISTRUTTORE TECNICO E UN AGENTE DI POLIZIA LOCALE
PEDAVENA Concorso pubblico per l’assunzione a tempo indeterminato e pieno di un istruttore tecnico categoria C1 presso l’Area Tecnica del Comune di Pedavena, presso lo stesso Comune altro concorso per l’assunzione a tempo indeterminato e pieno di un Agente di Polizia Locale categoria C1. Le domande di partecipazione dovranno pervenire all’ufficio protocollo dell’Unione Montana Feltrina. Informazioni sul sito istituzionale dell’ente. Termine di scadenza per la presentazione delle domande alle 12 del 10 dicembre.
CINEMA UNITI PER UN EVENTO ON LINE
BELLUNO Un gruppo di esercenti italiani invita gli spettatori e le spettatrici, amanti del cinema, alla
riapertura simbolica delle loro sale domenica 8 novembre. Si tratta di un’iniziativa online che si differenzia dai consueti streaming, raggruppando almeno 27 sale cinematografiche (il numero potrebbe aumentare nei prossimi giorni) in un’unica diretta su Facebook: grazie ad un coordinamento tra gli esercenti, i cinema aderenti propongono una maratona online, della durata di diverse ore, per raccontare il loro lavoro e presentare alcuni cortometraggi italiani ed europei, spesso accompagnati da ospiti. Ogni sala aderente “riaprirà” senza la presenza fisica degli spettatori. Dalle 9.30 del mattino fino a sera, la maratona sarà visibile in contemporanea sulla pagina Facebook Il cinema è di chi lo guarda e su tutte le pagine delle sale e realtà aderenti.
DAL CINEMA ITALIA DI BELLUNO VERRA’ PROIETTATO “GABELLI: LA SCUOLA PIU’ BELLA D’ITALIA” DEL REGISTA FRANCO FONTANA PRODOTTO DA BELLUNO CIAK
87 SCATTI, PER NON DIMENTICARE I GIORNI DI VAIA A VOLTAGO AGORDINO
RISSIERI BONA: IL TAMBRESE NOTO COME “LO SCULTORE DEI COLOSSI di RENATO BONA
Proseguendo con grande interesse la lettura di “Personaggi illustri dell’Alpago e Ponte nelle Alpi”, opera dello scomparso maestro Mario De Nale, edita nell’agosto del 1978 (tipografia Piave di Belluno, referenze fotografiche della Fondazione Cini, e dei musei Correr e Ca’ Pesaro di Venezia, di Zanfron, De Santi e De Nale di Belluno oltre che materiale d’archivio) ad iniziativa del Centro sociale di educazione permanente di Tambre ed Associazione emigranti bellunesi, con il sostegno della Regione Veneto e di quella che era la Casa di risparmio di Verona, Vicenza a e Belluno) ci imbattiamo in un nostro omonimo: Rissieri Bona, che nel libro è definito “Lo scultore dei colossi”. De Nale ricorda che l’artista era nato da Giovanni e Anna Stiletto il 30 agosto 1880, a Tambre dove morì il 2 gennaio 1960. Dopo le elementari interruppe gli studi e “si specializzò all’uso magistrale della punta e del martello, sia con la destra come con la sinistra, lavorando alle dipendenze del padre (Chinet), uno scalpellino di primo piano e imprenditore di lavori che richiedevano la lavorazione della pietra”. Rissieri si unì in matrimonio il 22 marzo 1906 con Vittoria Bortoluzzi e due anni dopo, con la moglie e lì’amico Luigi Bona (Dora) partì per l’America dove “la sua bravura di scalpellino lo portò presto agli allori della scultura, così da essere considerato il più grande scultore della California del suo tempo”. In pochi anni le sue opere abbellirono i più bei palazzi, le cattedrali e le piazze di molte città americane e, particolarmente di San Francisco, Sacramento e San Paolo, In proposito Mario De Nale cita un titolo a grandi caratteri apparso su un giornale americano nel 1929: “Da Sacramento. I lavori dello scultore R. Bona. Una colossale opera artistica scolpita nel granito, Un artefice che si fa onore” e specifica che il cronista scriveva fra l’altro: “… Il Bona è ritenuto uno dei più valenti artisti del genere. Il suo scalpello fa prodigi, il duro granito cede al suo braccio solido, al suo buon gusto come se fosse della creta. E così dai blocchi informi appaiono figure colossali, decorazioni superbe, tutto un portento artistico che stupisce quanti l’osservano… E’ uno di quegli artefici italiani che qui in America tengono alte le virtù artistiche della nostra gente, che qui si fanno ammirare per le loro qualità di artisti e di uomini. Egli lavora in silenzio, alimentato da una passione grande e bella: lavora con tenacia e con fervore, e compie in tal modo una lodevolissima opera sia come artefice che come emigrante”.L’autore del libro scrive che “Il suo migliore lavoro eseguito all’estero è rappresentato dai due fregi (il disegno è però del celebre artiosta Edward Feild Sanford jr di New York) che troneggiano sui frontoni degli edifici nord e sud del Capitol Extensiobn GBuilding group di Sacramento in california: un colossale gruppo di sculture ricavate da eniormi massi di amrmo italiabno o di granito dell’Arizona, il xcui peso va delle 10 alle 15 tonnellate ciascuno”. E sottolinea: “Bastano queste cifre per dare un’idea chiara del coraggio, dell’argomento e della bravura del grande tambrese scomparso, il quale col suo magico martello e la possenza del suo braccio mosso sempre dal buon gusto e dai fermenti spirituali, ha dato al mondo tali preziosi prodigi che sanno far stupire qualsiasi ammiratore”. Fra le altre opere realizzate da Rissieri in America non si possono non citare a Sacramento la caratteristica fontana di una delle piazze della città; a San Paolo nell’Arizona le due mastodontiche statue portate dalle quattro colonne del portale della nuova cattedrale cattolica; a San Francisco le due gigantesche aquile ad ali spiegate, attorniate da altre quattro minori, sistemate nell’ingresso della Federal Reserve Bank, e due monumenti con stele adorne di rilievi e incisioni eretti nel cimitero della città alla memoria di due cari amici. Rientrato dall’America per una breve vacanza nel 1923, Bona tornò nel 1926 per stabilirsi a Vittorio Veneto per due anni; acquistò nell’occasione l’automobile (unica esistente a Tambre!) per potersi recare quotidianamente al paese dove era nato e dove si dedicò quotidianamente alla realizzazione della tomba di famiglia in collaborazione con Olivo Bortoluzzi (Isela) e Domenico Bona (Sindachet); all’interno volle inserire una lapide a ricordo dei caduti di Tambre, che non aveva un monumento, e sul tetto aveva collocato “il magnifico angelo ricavato da un masso della cava del Pinè di Fadalto, che era stato modellato nell’atrio della canonica; si tratta dell’anello che rifulge anche oggi di gloria, in onore del genio degli emigranti tambresi nel cimitero del capoluogo ed è considerato il suo capolavoro, un’immagine spirituale di se medesimo, una figura la cui perfezione meccanica esterna si immedesima con quella interiore, un qualcosa di meraviglioso che sa quindi vivificare il freddo marmo per farlo parlare”. In occasione della benedizione della tomba e della lapide, data dal vescovo Cattarossi, le madri e vedove di guerra gli offrirono una pergamena disegnata da B. Torito con la scritta: “Che l’arte sua adoperò per tramandare alla venerazione dei posteri il nome di chi per la Patria s’immolò. Le madri e le vedove di guerra del comune di Tambre riconoscenti offrono”. Trascorsi altri sei anni in America, Rissieri Bona tornò a casa nel 1933 col proposito di attivare una cava a Prandarola nel Cansiglio per un auspicabile commercio di marmi con gli Stati Uniti ma “avendo dimostrato le analisi che la pietra non era delle più idonee, dovette abbandonare l’idea e ripartì insoddisfatto per l’America, era il 1937, da dove, ormai anziano, espatriò definitivamente nel 1951. Ancora De Nale: “Negli ultimi anni guidò il nipote Isidoro Bona nell’arte della scultura, insegnandogli fra l’altro a rilevare i punti del modello di quell’elefante che si nota nel cortile dei Bona, a Fullin, e che reca anche qualche segno dello scalpello del grande scultore. E scolpì, fra l’altro, le statue della Madonna del Carmine e di Sant’Antonio per la chiesa di Pianon”. Ultima annotazione: in quest’arte si fecero onore in Italia e all’estero anche i suoi fratelli; Vincenzo (Ceci), nato il 1. luglio 1883, sposato con Domenica Fullin; Fioravante (Fiore), classe 1878, sposato a Margherita Isabella Figaroli; lo sfortunato Antonio che si distinse in Francia prima di congelarsi le mani, con conseguente amputazione delle dita, mentre varcava la frontiera da clandestino. Ma… “L’arte dei Bona è ora continuata da Isidoro (Madonnina delle penne nere del Sasson di Val di Piera e monumento all’Alpino di Puos) e dai pronipoti Ettore e Avio”.
NELLE FOTO (riproduzioni dal libro di Mario De Nale): l’autore del volume, mancato il 2 gennaio 2014 alla veneranda età di 92 anni; cimitero di Tambre: l’Angelo di Rissieri Bona e l’artista; la statua che a Sacramento, negli Usa, raffigura la California, opera del valente tambrese; il fregio dell’edificio nord del Ceb di Sacramento; e quello dell’edificio sud; la Madonnina delle Penne Nere”, opera del nipote di Rissieri, Isidoro Bona: fu benedetta il 31 luglio 1967 da don Giovanni Maria Pancera, e da allora oggetto ogni ultima domenica di luglio di devozione con pellegrinaggio-raduno annuale degli ex alpini sul Sasson di Val de Piera, a quota 1640.
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MOSTRA FOTOGRAFICA “PENSARE IN BIANCO E NERO, VEDERE A COLORI”
PONTE NELLE ALPI Un percorso attraverso la visione fotografica: questa la mostra del Circolo Fotografico Bellunese “Mario De Biasi” dal titolo “Pensare in bianco e nero, vedere a colori”. L’esposizione sarà visibile fino al 14 novembre al bar pasticceria La Tour Eiffel di Ponte nelle Alpi durante gli orari di apertura del locale. In esposizione sono le foto di due soci del Circolo, Paolo Mecca di Agordo e Irene Pampanin di Selva di Cadore. Paolo Mecca propone una visione a colori, forti suggestioni in un luogo dove si compenetrano in maniera sempre diversa acqua e cielo, realtà e fantasia; dove l’uomo è solo spettatore di fronte alla bellezza della natura. Irene Pampanin propone il bianco e nero, luoghi senza tempo in cui l’apparente immobilità viene interrotta da elementi che ne suggeriscono una presenza: siano essi solo un’ombra, una preghiera o una poesia.
DUE MINUTI UN LIBRO OGNI GIORNO ALLA RADIO ALLE 9.30 E ALLE 18.00
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I RACCONTI DI PAOLO SOPPELSA il lunedi alle 9.30 e 18.30
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LE PUNTATE di Luisa Alchini di Leggermente Bellunesi, la domenica alle 11, il martedi alle 10.30 e alle 19.00
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L’ALMANACCO LADINO CON L’ISTITUT CESA DE JAN QUINDICINALE APPUNTAMENTO. LA DOMENICA ALLE 9 IL LUNEDI ALE 8.35 IL MARTEDI ALLE 12.35 IL MERCOLEDI ALLE 18.35. SECONDA STAGIONE.
SR 203 AGORDINA fino al 20 novembre, brevi interruzioni al traffico di massimo 15 minuti in località Collaz di Livinallongo dalle 7:30 alle 17:30 per taglio ed esbosco alberi a monte della strada
SP 13 VAL VANES senso unico alternato regolato da semaforo o movieri in località Al Cristo di Santa Giustina per posa fibre ottiche
SR 203 AGORDINA fino al 30 novembre, compresi sabato e domenica, senso unico alternato regolato da semaforo in località Sopra Sac di Alleghe per allestimento opere di difesa valanghiva
SP 423 LAGO DI SANTA CROCE_POIATTE_ALPAGO Fino al 12 dicembre (esclusi festivi e prefestivi) senso unico alternato con movieri o semaforo per esecuzione paramassi a monte della strada
PROVINCIALE 24 VALPAROLA (LIVINALLONGO) fino al 6 novembre senso unico alternato con semaforo
SR 473 DI CROCE D’AUNE fino al 20 novembre, dalle 7:30 alle 17 esclusi sabati e domeniche, senso unico alternato regolato da semaforo in località Croce D’Aune di Pedavena per ripristino impianto di illuminazione pubblica
SR 203 , località VIGNOLE fino al 13 novembre senso unico dalle 7.30 alle 8.30 e dalle 16 alle 17 con moviere, dalle 8.30 alle 16 con semaforo
SR 50 SCALE DI PRIMOLANO dal 6 al 18 novembre, dalle 8 alle 12 e dalle 13 alle 18 esclusi sabato e domenica, senso unico alternato regolato da movieri per ripristino piano viabile su cavidotto e-distribuzione
SP 422 DELL’ALPAGO E DEL CANSIGLIO fino al 30 novembre, esclusi sabato e domenica, senso unico alternato regolato da movieri tra Puos e Cornei per posa fibre ottiche
SR 48 DELLE DOLOMITI fino al 30 novembre senso unico alternato regolato da impianto semaforico tra Arabba e Cernadoi per consolidamento ciglio stradale e sostituzione barriere di sicurezza
SR 48 DELLE DOLOMITI tra i comuni di Livinallongo Del Col Di Lana e Cortina, senso unico alternato regolato da movieri fino al 20 novembre, sabato e domenica compresi, per collegamento elettrodotto interrato e-distribuzione
PROVINCIALE 251 COLLE SANTA LUCIA Fino al 28 novembre senso unico (per asfaltature) compresi sabato e domenica (stessa situazione lungo la 203 agordina in località Rucavà)
SP 12 PEDEMONTANA senso unico alternato regolato da impianto semaforico in località Veses fino al 6 novembre, esclusi sabati e domeniche, per messa in sicurezza versante a monte della strada
SP 3 DELLA VAL IMPERINA fino a revoca, senso unico alternato regolato a vista in località Gona di Conedera di Rivamonte per cedimento della carreggiata stradale
SR 48 DELLE DOLOMITI fino al 6 novembre (festivi e prefestivi inclusi) senso unico alternato in località Brenta Comune di Livinallongo del Col di Lana.
SP 49 DI MISURINA fino al 20 novembre, senso unico alternato regolato da impianto semaforico tra Misurina e il confine con la provincia di Bolzano per posa elettrodotto interrato
REGIONALE 203 AGORDINA Fino al 18 dicembre (esclusi festivi e prefestivi) senso unico alternato tra Peron e Candaten con movieri dalle 7.30 alle 9 e dalle 16.30 alle 18. Con semaforo negli altri orari
REGIONALE 203 AGORDINA Fino al 30 novembre (sabato e domenica esclusi) tra Candaten e La Stanga dalle 7.30 alle 9 e dalle 16.30 alle 18 con movieri e negli altri orari con semaforo, senso unico alternato.
Venerdi 6 Tempo atteso: Tempo ben soleggiato con cielo sereno e ottima visibilità soprattutto sulle Dolomiti e sulle Prealpi in quota, ad eccezione di alcune conche prealpine e di qualche settore sugli altopiani (Cansiglio e Altopiano di Asiago), dove potranno ancora formarsi temporaneamente qualche nebbia/foschia o nube bassa, in rapido dissolvimento dopo l’alba.
Precipitazioni: Assenti.
Temperature: Minime in ulteriore diminuzione, massime in leggero aumento specie in quota, con temperature diurne gradevoli nelle valli, dove l’escursione termica giornaliera sarà significativa. Su Prealpi a 1500 m min 2°C max 10°C, a 2000 m min -1°C max 7°C. Su Dolomiti a 2000 m min -1°C max 7°C, a 3000 m min -5°C max 3°C.
Venti: Nelle valli generalmente deboli per brezze, localmente e a tratti moderati; in quota in prevalenza deboli dai quadranti orientali, a 5-15 km/h sia a 2000 m che a 3000 m.
Sabato 7 Tempo atteso: Cielo generalmente sereno e con tempo ben soleggiato e ottima visibilità su tutte le zone montane, con scarsa probabilità di formazione di foschie o nebbie o nubi basse sulle zone prealpine.
Precipitazioni: Assenti.
Temperature: Minime in ulteriore live diminuzione nelle valli, stazionarie o in lieve aumento in alta montagna, massime in leggero aumento specie in quota. Nelle valli temperature diurne gradevoli con importante escursione termica giornaliera e moderata inversione termica nelle ore più fredde. Su Prealpi a 1500 m min 5°C max 11°C, a 2000 m min 2°C max 8°C. Su Dolomiti a 2000 m min 2°C max 8°C, a 3000 m min -1°C max 5°C.
Venti: Nelle valli generalmente deboli per brezze, localmente e a tratti moderati; in quota in prevalenza deboli da sud-ovest a 5-15km/h sia a 2000 m che a 3000 m.
Domenica 8Tempo ben soleggiato con aria asciutta e ottima visibilità a tutte le quote. Stessa situazione, quindi, nei fondovalle prealpini e sugli altopiani, con scarsa probabilità di foschie o nebbie nelle ore più fredde. Temperature in generale lieve calo in quota e senza notevoli variazioni nelle valli, ma ben superiori alla norma soprattutto i valori diurni. Venti deboli da sud-ovest in quota e brezze deboli o moderate nelle valli.
Lunedi 9Ancora tempo ben soleggiato, con aria asciutta e ottima visibilità generalmente a tutte le quote anche nelle valli dove la formazione di foschie o nebbie rimane poco probabile. Temperature in generale lieve calo in quota e senza notevoli variazioni nelle valli. Venti deboli da sud sud-ovest in quota e brezze deboli o moderate nelle valli. Previsore: M.Padoan
L’IHL CONTINUA LA STAGIONE. NESSUNA RESTRIZIONE PER GLI SPOSTAMENTI
ALLEGHE Tutto confermato, la stagione dell’Italian Hockey League continua tranquillamente. A confermarlo la federazione alle squadre partecipanti al campionato. Era sorto qualche dubbio nei giorni scorsi quando la provincia autonoma di Bolzano aveva messo dei paletti dichiarando zona rossa alcuni comuni. Tra questi anche Egna dove sabato sera l’Alleghe dovrà giocare contro l’Unterland Cavaliers. “Gli spostamenti sono consentiti per le partite – ha detto il dirigente dell’Alleghe Patrick De Silvestro – naturalmente dovremo fare un’autocertificazione per dichiarare che stiamo entrando nel comune di Egna per giocare la partita. Nessuna limitazione per il campionato in corso al momento quindi la stagione continua“. Al momento tutte le partite sono confermate anche se non si conosce la situazione epidemiologica del Merano e del Pergine che hanno già dovuto rinviare alcune partite in questa prima parte della stagione. Domani sera le civette saranno in terra altoatesina contro i Cavaliers alla ricerca di punti per abbandonare la parte bassa della classifica. Al momento gli agordini hanno 5 punti grazie ad una vittoria e due sconfitte dopo i tempi regolamentari. Negli uffici di Via Lungolago si stanno ancora aspettando le decisioni del giudice sportivo che si deve pronunciare sul Como che la scorsa settimana non si è presentato al De Toni in occasione della partita valida per la sesta giornata di campionato. La decisione verrà presa nelle prossime ore ma secondo regolamento l’Alleghe dovrebbe vincere a tavolino 5 a 0 e per i lariani, oltre alla sconfitta, una multa per non essersi fatti vivi.
PALLAVOLO, SI FERMA L’ATTIVITA’ GIOVANILE, RALLENTANO GLI ALLENAMENTI PER LE PRIME SQUADRE
BELLUNO La tutela della salute è in cima alla scala della priorità. E, per questo, la Pallavolo Belluno ha preso la decisione di fermare l’attività giovanile, maschile e femminile, fino al prossimo 3 dicembre: in altri termini, fino a quando rimarrà in vigore l’attuale Dpcm. Anche se le recenti direttive consentono l’attività in palestra, i vertici societari, dopo la riunione di stasera, hanno scelto di adottare questa linea. Diverso il capitolo delle prime squadre: le ragazze del Cortina Express, impegnate nel campionato femminile di B2, e i ragazzi della Da Rold Logistics, nel campionato maschile di serie B, dimezzeranno le sedute d’allenamento settimanali. Da quattro a due. E le stesse sedute si svolgeranno a ranghi ridotti: ovvero, a gruppi di 7. Questo significa che nel mese di novembre non ci saranno più allenamenti congiunti. Anche perché l’inizio dei campionati nazionali è stato posticipato al mese di gennaio. E continuare ad allenarsi, senza conoscere la data della gara d’esordio, potrebbe contribuire solo ad alimentare la fatica e la stanchezza. La Pallavolo Belluno ha sempre seguito nel dettaglio le procedure e, ancora una volta, si adegua alle normative in materia di anti-contagio. Nella speranza che il virus lasci finalmente spazio al volley giocato.
GIRO DEL LAGO DI SANTA CROCE RACCOGLIE 10.605 EURO PER LA VIA DI NATALE E L’ ASSOCIAZIONE CUCCHINI
Quando la solidarietà non va in lockdown
ALPAGO In questo 2020 il Giro del Lago di Santa Croce, previsto per la tradizionale terza domenica di agosto non si è disputato, a causa la nota situazione legata all’emergenza sanitaria Covid-19. Ma il Comitato Alpago 2 Ruote & Solidarietà, realtà che organizza l’evento solidaristico, non si è fermato. Ha voluto fortemente continuare a rimanere al fianco delle due realtà che supporta da tempo, vale a dire la pordenonese “Via di Natale” e la Cucchini di Belluno, due realtà che sono un punto di riferimento nell’assistenza ai malati oncologici e ai loro familiari. Come? Attraverso una raccolta fondi. Donando 7 euro, è stato così possibile iscriversi ricevendo la tradizionale maglietta, gadget che accompagna il Giro dal 2005 e che quest’anno è stata disegnata dall’artista padovano Valentino Villanova. Sono stati 1515 i “concorrenti” che hanno voluto partecipare, permettendo al comitato di raccogliere 10.605 euro. La cifra verrà devoluta alla Cucchini e alla Via di Natale nelle prossime settimane: ad ognuna delle due associazioni andrà la somma di 5.302,5 euro. «Siamo lontani da quanto raccolto nel 2019, quando grazie agli oltre 5 mila partecipanti raccogliemmo oltre 30 mila euro, cifra record nei venticinque anni di storia del Giro, ma crediamo che anche questa edizione 2020 rappresenti a suo modo un’edizione record: aver raccolto oltre diecimila euro pur senza correre il Giro, non è cosa da poco» commenta Ennio Soccal, presidente del Comitato Alpago 2 Ruote & Solidarietà. Il Comitato Alpago 2 Ruote & Solidarietà è già al lavoro per l’edizione 2021. Che già si annuncia con una piccola grande novità. «Il prossimo anno la tradizionale data delle terza domenica di agosto sarà “occupata” dal Ferragosto: il Giro si disputerà domenica 22.