ACQUA INQUINATA
Gestione Servizi Pubblici informa che a Lastreghe e Piaia di Ponte nelle Alpi, a Peaio e Vinigo di Vodo di Cadore e a Chiappuzza di San Vito di Cadore, l’acqua erogata dall’acquedotto non è potabile e può essere usata per scopi alimentari solo previa bollitura.
ALTRI DISSERVIZI A GOSALDO, RIVAMONTE, ALLEGHE E ROCCA PIETORE
VIABILITA’
RIVAMONTE Da oggi al 5 ottobre (sabato e domenica esclusi) dalle 8 alle 17 senso unico alternato con possibili brevi interruzioni totali alla viabilità della durata massima di 10 minuti lungo la provinciale 3 di Valle Imperina (Comune di Rivamonte) per la messa in sicurezza del versante a monte della strada.
LA MORTE DEL TURISTA MESTRINO
CANALE D’AGORDO Un volo mortale, di 200 metri. Questa la causa della morte di Giorgio Bozzo, turista veneziano uscito per una passeggiata martedi pomeriggio. Dopo una notte di ricerche il corpo è stato ritrovato ai piedi di un precipizio ieri mattina alle 9.30. L’anziano ottantenne soggiornava con la moglie al campeggio Lastei. Ai microfoni di Radio Più il sindaco di Canale d’Agordo Flavio Colcergnan che è anche co-proprietario del campeggio in Valle di Gares.
FLAVIO COLCERGNAN
DUE INTERVENTI IN MONTAGNA
LORENZAGO DI CADORE Ieri attorno alle 13 l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è intervenuto a Lorenzago di Cadore, all’uscita del sentiero attrezzato del Romotoi, dove, dopo essersi fermato con i genitori, un ragazzino di 13 anni, si era tagliato a un dito con un coltellino. Sbarcati nelle vicinanze tecnico del Soccorso alpino dell’equipaggio e il medico, al giovane sono state prestate le prime cure. Recuperato con un verricello di 50 metri, il ragazzo è stato poi trasportato all’ospedale di Belluno.
AURONZO DI CADORE L’eliambulanza dell’Aiut Alpin Dolomites di Bolzano è stata invece inviata ad Auronzo di Cadore, sulla strada bianca del Bus de Pogofa che unisce il Rifugio Col de Varda al Città di Carpi, per un ciclista che era caduto dalla propria mountain bike riportando un probabile trauma al volto e cranico. Imbarcato, l’infortunato è stato accompagnato al pronto soccorso di Bolzano.
FURTO SENZA SCASSO SOTTO ALLE TELECAMERE
AGORDO Furto del computer della Biblioteca di Agordo. Quelli che nella denuncia compaiono come “ignoti” potrebbero presto avere un nome perché la zona è dotata di impianto di video sorveglianza (installato dall’amministrazione comunale) che li avrebbe ripresi anche se prima di andarsene uno del gruppo ha tentato di danneggiare la telecamera che ormai aveva però portato a termine il suo compito. Le immagini sono al vaglio dei Carabinieri. Nessuna effrazione, porta e infissi sono intatti, di qui la possibile ricostruzione con l’ausilio del sindaco, Sisto Da Roit e del responsabile della Biblioteca Patrizio De Ventura. “Probabilmente uno dei ladri si è nascosto all’interno dei locali attendendo l’orario di chiusura per poi aprire le porte ai complici”. Il computer rubato non è di elevato valore, all’interno non vi sono nemmeno dati importanti o sensibili. Non sarebbe stato rubato altro materiale.
92ENNE DERUBATA IN CASA
SOSPIROLO Era in casa ed è stata derubata anche di quei 600 euro, la pensione di reversibilità del marito appena ritirata dall’ufficio postale.. Probabilmente i ladri l’hanno seguita, sono entrati in casa hanno rubato contanti per 2500 euro e monili in oro. Ieri il sopralluogo di furto dei carabinieri di Santa Giustina e Sedico che indagano.
METEO INSTABILITA’
VENEZIA Tra oggi e domani in Veneto sono previste precipitazioni, anche con rovesci e temporali, ad iniziare dalle zone montane nelle ore centrali di oggi. Saranno possibili fenomeni locali anche intensi, con forti rovesci, grandinate e raffiche di vento. Il Centro funzionale decentrato della protezione civile del Veneto avverte pertanto della possibilità di eventi critici e disagi sulla rete idrografica minore e sul sistema fognario in tutte le aree del Veneto. Permane l’avviso costante di criticità per la frana della Busa del Cristo, nel comune di Perarolo di Cadore (Belluno) soggetta a monitoraggio continuo.
BILANCI COMUNALI FUTURO INCERTO
CANALE D’AGORDO «Le casse comunali sono vuote niente soldi per i trasporti» Il sindaco Flavio Colcergnan risponde a muso duro al capogruppo Giulia Fiocco «Fa pura demagogia perché conosce la situazione. È oscuro anche il futuro»
DI GIANNI SANTOMASO
PLAUSO DEL PREFETTO ALLA QUESTURA
BELLUNO_AURONZO “Episodi inaccettabili che non dovranno più ripetersi”. Il Prefetto di Belluno, Francesco Esposito, ha espresso un convinto compiacimento per la brillante operazione, condotta dalla locale Questura e coordinata dalla Procura di Belluno, che ha portato all’esecuzione di 32 perquisizioni e di diversi sequestri nei confronti di altrettanti indagati, per la rissa avvenuta in occasione dell’incontro di calcio amichevole, disputatosi ad Auronzo il 28 luglio scorso, tra le formazioni S.S. LAZIO e SPAL 2013 s.r.l. “Grazie alla Polizia di Stato e alla Procura di Belluno – ha detto il Prefetto Esposito – per aver individuato i presunti responsabili di azioni di violenza inaccettabili che mortificano i valori autentici del calcio e dello sport, ancor più se compiute nel contesto di una amichevole che, invece, dovrebbe svolgersi in un clima sereno e festoso. E’ una prima risposta tempestiva ed efficace che impegnerà ulteriormente, per il futuro, tutti i livelli istituzionali ad assumere misure di prevenzione rigorose, per scongiurare il ripetersi di questi deprecabili episodi, in un territorio che si distingue per ospitalità e serenità nelle relazioni sociali.”
IN FILA PER UN VISTO
BELLUNO Sette cittadini afghani appena arrivati a Belluno si sono rivolti alla polizia. Dopo le formalità per la richiesta di asilo gli afghani si sono sistemati al parco dell’Artigliere da Montagna, in attesa del posto per dormire. Sono i profughi (almeno 30 nelle ultime settimane), entrati in un altro paese europeo dove hanno presentato domanda, che poi, una volta bocciata, vagano
in altri stati chiedendo asilo politico. Gli agenti della questura ora verificheranno se gli afghani avessero presentato domande in altri stati europei.
L’APPELLO DI MONICA ALLE MASSIME ISTITUZIONI
VITTORIO VENETO Un appello alle massime istituzioni perché vengano riprese le ricerche di suo padre, scomparso mentre andava in cerca di lumache. A lanciarlo è Monica Ghirardo, figlia di Giocondo, 80 anni, idraulico in pensione, sparito nel nulla durante l’uscita a Ospitale. E un primo riscontro alla missiva c’è già stato, da parte dell’ufficio di gabinetto del
ministro degli Interni, Salvini. Monica Ghiarardo ha infatti scritto al presidente Mattarella, al ministro Salvini,
al presidente regionale Zaia e ai sindaci di Vittorio Veneto e Ospitale, oltre che ai parlamentari bellunesi per chiedere
aiuto affinchè riprendano le ricerche
CAVALLO IN LIBERTA’
BELLUNO Nella notte tra martedì e mercoledì, un cavallo stava scorrazzando, lungo la strada della Vena d’Oro. Verso le 3 un automobilista accortosi della sua presenza ha chiamato gli aiuti. Sono intervenuti i carabinieri del Radiomobile di Belluno, insieme ai vigili del fuoco del Comando. L’animale è stato catturato e sottoposto ai necessari controlli, grazie anche all’intervento di un veterinario. Non essendo dotato di microchip, è stato affidato a un contadino, che se ne sta occupando, provvedendo anche a sfamarlo.
TRENITALIA, RITARDI IDEE POCO CHIARE
FELTRE Viaggio da dimenticare per i clienti Trenitalia saliti ieri mattina alle 7 a Padova sul treno che li avrebbe dovuti portare a Feltre passando per Montebelluna. La segnalazione dell’accaduto arriva da Franco Piacentini: «Si parte alle 7,07. Dopo circa un chilometro il treno si ferma. Primo annuncio da parte del personale del treno: guasto alla locomotiva. Secondo annuncio dopo circa 50 minuti: si ritorna alla stazione di Padova per cambio treno. Dopo quest’ultimo avviso, il più totale silenzio. Alle 9 il treno si muove e ritorna a Padova. Ad attendere i viaggiatori giustamente infuriati c’è il treno delle 9. 07 che però parte con un ritardo di 20 minuti. Il tutto con un ritardo di arrivo a Montebelluna di oltre 3 ore e 30 minuti e arrivo a Feltre dopo oltre 4 ore”.
PERIFERIE, L’EMENDAMENTO DE MENECH
ROMA Un emendamento per salvare i 18 milioni di euro previsti per Belluno è stato presentato dal deputato bellunese Roger De Menech. Il testo chiede di intervenire sull’articolo 13 del progetto di legge 1117 di conversione del decreto milleproroghe riducendo da 140 a 122 i milioni di euro gli spazi finanziari per i comuni.
«I progetti di riqualificazione a Belluno sono già stati avviati in base alla convenzione firmata il 18 dicembre scorso», nota De Menech.
REGIONE E UNIVERSITA’ VENETE FANNO SQUADRA
VENEZIA La Regione del Veneto e le Università del territorio hanno sottoscritto un Accordo di Programma Quadro, della durata di cinque anni, rinnovabili, grazie al quale saranno fatte convergere su una serie di obbiettivi comuni le rispettive conoscenze, organizzazioni e fonti di finanziamento, condividendo la necessità di massimizzare l’efficacia dei propri interventi a favore dello sviluppo competitivo del sistema economico veneto in un quadro programmatorio e strategico comune. Per assicurare il perseguimento degli obbiettivi indicati nell’Accordo, è stata istituita una Cabina di Regìa, che sarà presieduta dall’Assessore regionale all’Economia Roberto Marcato ed è composta dai tecnici regionali di area, da Veneto Innovazione, e dai componenti della quarta Commissione di Univeneto, della cui Fondazione si avvarranno le diverse Università per la realizzazione delle azioni e delle disposizioni contenute nel documento. “Ho sempre sostenuto – sottolinea Zaia – che correndo da soli forse si va più forte, ma facendo squadra si va più lontano. Ebbene, questo Accordo, il più rilevante e concreto mai sottoscritto tra l’Istituzione regionale e le Università del Veneto, ha tutte le caratteristiche per andare molto lontano. Abbiamo tutti saputo fare squadra guardando unicamente allo sviluppo della nostra economia, che non può essere disgiunto dall’alta formazione garantita dai nostri Atenei, e i risultati arriveranno. Ringrazio i Rettori e il mio Assessore Marcato per l’importante lavoro preparatorio portato avanti”.
LAVORO, PENSIONI, LE VERE PRIORITA’ DEL PAESE
di Cinzia Bonan, Segretario generale Cisl Belluno Treviso
In un’epoca in cui non sembrano contare le competenze e le responsabilità per governare l’Italia, ma si rincorrono da mesi propagandistiche e pericolose onde demagogiche da passerella elettorale, è necessario più che mai riportare al centro dell’agenda politica i problemi reali del Paese e dei territori. Questioni cruciali che interessano la vita di tutti i giorni di donne e uomini, lavoratori e pensionati, disoccupati, pensionandi e giovani. Partiamo da un dato, quello relativo al rallentamento dell’economia e alla diminuzione del numero degli occupati nel secondo trimestre dell’anno: preoccupano il calo del Pil e dei dipendenti con contratti a tempo indeterminato. Il timore è che il contraccolpo dell’instabilità politica post elettorale (ricordiamo che ci sono voluti ben tre mesi per formare il Governo), l’effetto dei dazi trumpiani sull’export e della mancanza di programmazione di una politica economica ed industriale, sortiscano lo stesso effetto anche in Veneto, nella Marca e nel Bellunese, territori che nei primi mesi dell’anno hanno registrato ottime performance in termini di ripresa delle assunzioni e della produttività. La spinta ad alzare ponti levatoi e ad arroccarsi su posizioni sovraniste ed anti-europeiste non va a sostegno di aziende del nostro territorio che hanno cuore e testa nelle nostre provincie e gambe nel mercato mondiale. Una terra fatta di imprenditori e lavoratori che sono riusciti a risollevarsi attraversando la peggiore crisi economico finanziaria dal Dopoguerra e che ora si trovano a vivere una fase di incertezza programmatoria che rischia di vanificare l’impegno profuso fino ad oggi per il recupero di posti di lavoro, fiducia e produttività. Sono urgenti politiche economiche che rafforzino produttività, competitività ed equità e che sappiano posizionare in maniera qualificata e aperta l’Italia nello scacchiere internazionale. Il lavoro deve tornare al centro dell’agenda politica, con scelte chiare e coraggiose per sostenere la ricollocazione di chi perde il posto, soprattutto se over 50 e senza aver raggiunto i requisiti necessari per la pensione. Servono strategie per combattere il precariato, per favorire l’assunzione dei giovani migliorando l’incrocio domanda/offerta e potenziando la rete dei Centri per l’impiego e delle agenzie per il lavoro. Tutte questioni di cui non c’è traccia nel Decreto Dignità, buono nei propositi, ma inefficace negli strumenti messi in campo. Sulle pensioni, la Cisl, assieme alle altre confederazioni sindacali, ha inviato una richiesta di incontro al ministro del Lavoro per riaprire la discussione sulla “seconda fase” di riforma della Legge Fornero che era stata avviata con il precedente Governo. Siamo convinti che la riforma vada “umanizzata”, definendo, di concerto con le parti sociali, nuove regole di accesso al pensionamento, più flessibili ed elastiche, soprattutto per le donne e gli esodati, individuando ulteriori professioni usuranti per le quali prevedere deroghe alle norme sull’aspettativa di vita, impegnandosi a sostenere la previdenza dei più giovani e riconoscendo il lavoro di cura. La possibilità, per iniziare a realizzare queste modifiche, c’è: potrebbero trovare spazio già nella prossima Legge di Stabilità. Che risposte darà il Governo a queste richieste? Ricordiamo che sono questioni che riguardano tantissime famiglie trevigiane e bellunesi, che in questi anni hanno affrontato con compostezza licenziamenti, lunghi periodi di cassa integrazione, rinvii della pensione, chiusure di aziende e una precarietà sempre più dilagante. Va ricordato anche che, secondo dati Istat e Ocse, la mobilità sociale in Italia è ferma da anni, con conseguente evidente aumento delle disuguaglianze tra la popolazione: condizione contraria ai principi fondanti della nostra Costituzione e che tradisce lo spirito dei sacrifici fatti dai nostri padri per migliorare le condizioni di vita dei figli. Per assicurare una maggiore equità sono necessarie risorse in grado di generare sviluppo economico e industriale stabile, una crescita che non ci sarà se non si difende prima di tutto la qualità del lavoro attraverso una contrattazione tarata sulle esigenze delle famiglie e dello stato sociale territoriali: la redistribuzione di beni e servizi può sopperire alle carenze e ai tagli che avvengono da parte del sistema centrale verso gli enti locali. La Cisl è pronta a fare la sua parte, e chiama all’appello tutte le parti sociali e le istituzioni, a partire da Assindustria Venetocentro, per riattivare relazioni industriali che abbiano l’obiettivo di definire modalità di sviluppo del welfare contrattuale e degli accordi territoriali per una più equa redistribuzione del reddito anche tra piccole e medie imprese e lavoratori che concorrono alla realizzazione del risultato. Non possiamo più permetterci di attendere oltre. Se arriviamo impreparati alle importanti scadenze che ci attendono nei prossimi mesi, rischiamo di vanificare gli sforzi fatti in questi anni per far ripartire il Paese. E dopo, sarà complicato, oltre che inutile, scaricare le responsabilità sugli immigrati o sull’Europa della Merkel.
FUSIONE DI COMUNI “BORGO VALBELLUNA”,
ROMA Il parlamentare bellunese del Movimento 5 Stelle Federico D’Incà commenta l’arrivo in Prima Commissione consiliare regionale del progetto di legge relativo all’istituzione del nuovo Comune denominato Borgo Valbelluna mediante fusione dei Comuni di Mel, Lentiai e Trichiana. “Mi impegnerò in prima persona – dice d’Incà – per incontrare i cittadini per spiegare l’importanza della fusione e i benefici che essa comporta per la montagna bellunese”.
FEDERICO D’INCA’
VIGILI DEL FUOCO “POTENZIARE IL CORPO,
ROMA Modificare l’atto del governo numero 36, che incide sul Corpo dei Vigili del Fuoco, riconoscendone il valore e l’attività, potenziando il Corpo e stabilizzando i volontari presenti sul territorio: queste le proposte fatte dal deputato di Forza Italia, Dario Bond, durante l’audizione di ggi in Prima Commissione Affari costituzionali.“Ho chiesto al Presidente della Commissione e al Governo – dice Bond – una rivisitazione completa dell’atto numero 36, con modifiche importanti a favore dei Vigili del Fuoco, anche a favore del ruolo che il Corpo ha ricoperto e ricopre per il territorio, ad esempio inserendo nuove figure, ma non solo”
DARIO BOND
ORGANICI E DOTAZIONI LE RICHIESTE DI DE MENECH
ROMA Più risorse per il comparto delle Forze dell’Ordine di Polizia e dei Vigili del Fuoco. Sono queste le richieste fatte dal deputato Roger De Menech in commissione Affari Costituzionali della Camera. La commissione sta esaminando due progetti di legge per la revisione dei ruoli delle forze di polizia e le disposizioni correttive delle funzioni e dei compiti del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. De Menech ha chiesto che nel riordino delle funzioni il decreto venga modificato garantendo maggiori tutele e dignità dei tecnici del Vigili del Fuoco che hanno grande livello di efficienza e professionalità e quindi vanno tutelati. «Il decreto proposto dalla maggioranza mette in discussione le tutele e l’efficacia del lavoro dei Vigili del Fuoco, come hanno sottolineato i tanti rappresentanti sindacali che hanno preso parte alle audizioni». La speranza è che questa richiesta «che rinnoveremo in legge di stabilità consenta nel Bellunese di aumentare gli organici sia della Polizia sia dei Vigili del Fuoco che nella nostra provincia sono sempre in difficoltà».
SANITA’: Le precisazioni del sindaco di Agordo e del vicesindaco di Vigo di Cadore
In relazione agli articoli sulla stampa locale, attraverso i quali i Comitati per la Sanità di Agordo, Pieve e Feltre chiedevano lumi circa il documento di sintesi promesso da parte dei Sindaci Bellunesi riuniti in sede di esecutivo della conferenza allargata, in qualità di membri della stessa e rappresentanti di quelle che spesso vengono definite Terre Alte, ovvero Agordino e Cadore, vogliamo precisare che le istanze portate avanti nei vari incontri con gli altri amministratori locali, il Presidente della Conferenza Massaro e il Vice Perenzin, sono quelle essenzialmente evidenziate dai Comitati. Abbiamo cercato di porre l’attenzione sulla questione montagna e sulla necessità di garantire degli standard efficienti ed efficaci, attraverso il rispetto della c.d. Golden Hour e dei LEA, per far si che non vi siano cittadini di serie A e di serie B. La salute deve essere garantita a tutti in egual maniera. In particolare risultano necessari tutti quegli accorgimenti salva vita e di stabilizzazione del paziente, nonché certamente la valorizzazione dei reparti efficienti esistenti e che garantiscono la sopravvivenza delle strutture, come ad esempio l’ortopedia ad Agordo e la Fecondazione assistita a Pieve di Cadore e che potrebbero, anzi dovrebbero avere rilevanza provinciale e sovra provinciale per poter attirare pazienti dalle zone limitrofe. Del resto trattandosi di zone a vocazione turistica, l’appello accorato da fare in laguna potrebbe trovare terreno fertile in quanto la sicurezza per la salute in montagna non è un tema da sottovalutare, certamente sentito da tutta la popolazione regionale e quindi oltre da chi ci abita, anche da chi sale in altura per trascorrere dei giorni di vacanza. Nonostante ci sia stato pieno impegno da parte di Noi rappresentante delle Terre Alte, non si conoscono le sorti del documento “condiviso”, e quindi in caso di assenza delle prerogative già sottolineate ci attiveremo ulteriormente per far emergere tali problematiche e garantire ai cittadini servizi efficienti.
INCONTRO A BRUXELLES SULLA NUOVA PAC
EUROPA Si è tenuto a Bruxelles l’incontro con il Commissario europeo per l’agricoltura, l’irlandese Phil Hogan, dal titolo “La Riforma agraria e le aree di montagna”; presente anche l’europarlamentare Herbert Dorfmann, relatore per la riforma della Pac al Parlamento Europeo. Attualmente sono in corso a Bruxelles i negoziati per la riforma della Politica Agricola Comune (PAC) dopo il 2020: «In caso di diminuzione dei fondi, a patire sarebbero soprattutto le zone di montagna», ha sottolineato Dorfmann. All’incontro, presenti anche gli assessori provinciali per l’agricoltura dei territori dell’Euregio Tirolo, i rappresentanti di Vorarlberg, Salisburgo, Baviera e Baden-Württemberg, che hanno presentato al Commissario Hogan le preoccupazioni delle zone di montagna. «La grande vitalità delle zone rurali in Europa verrebbe meno in caso di una contrazione dei finanziamenti», hanno fatto notare, facendo presente che questo avrebbe conseguenze non solo per il mondo agricolo, ma per l’intera popolazione che abita questi territori.
«Anche dopo il 2020 dovranno essere garantiti i programmi regionali e uno spazio di manovra in ambito regionale per lo sviluppo rurale», ha dichiarato Dorfmann. L’obbiettivo è assicurarsi che anche coloro i quali non fanno del lavoro agricolo la loro attività principale rimangano ammissibili ai contributi, mentre la complessa struttura dei diritti di pagamento all’interno dell’Unione deve essere eliminata. «L’indennità compensativa è uno strumento di finanziamento fondamentale per le zone di montagna», ha aggiunto l’eurodeputato altoatesino. Dato che la situazione nelle varie zone di montagna è molto diversa, le autorità di gestione dovrebbero avere una maggiore flessibilità nel determinare l’importo del premio: «Indennità compensative e misure agroambientali devono essere portate avanti in maniera indipendente le una dalle altre», ha chiesto Dorfmann. Dal momento che le aree montane non possono competere con strutture di grandi dimensioni, per loro è necessario un trattamento speciale. Serve una significativa riduzione della burocrazia per gli stati membri, per le autorità amministrative e, in particolare, per gli agricoltori. Il Commissario Hogan ha sottolineato che è del tutto consapevole delle peculiarità delle aree montane e che si impegnerà in maniera concreta affinché la distribuzione dei finanziamenti tenga conto di questo elemento. Alla fine dell’incontro, i relatori di Baden-Württemberg, Baviera, Salisburgo, Vorarlberg, Tirolo e Alto Adige hanno consegnato a Hogan un memorandum contente le problematiche emerse durante l’incontro. Il Commissario ha elogiato l’azione congiunta delle regioni montane e ha ribadito che le loro preoccupazioni saranno prese in considerazione.
ASCA CERCA RESPONSABILE DELLA QUALITA’
AGORDO L’Azienda Sanitaria (Asca) è alla ricerca di una figura alla quale affidare il ruolo di responsabile della qualità dei processi interni e la gestione di progetti innovativi. Viene richiesto il diploma di laurea triennale in materie umanistiche, giuridiche ed economiche e possesso di patente cat.B. Il nuovo servizio è avviato in via sperimentale e pertanto il bando si riferisce a 12 mesi. Tutte le informazioni necessarie sono rinvenibili sul sito di ASCA www.servizisocialiasca.it. La scadenza per la presentazione della domanda è il 14 settembre 2018 entro le ore 12.00.
CONSIGLIO COMUNALE AL MATTINO
TAIBON Inedito orario per il consiglio comunale di Taibon, già esperimentato a Falcade e prima ancora Livinallongo del Col di Lana. I consiglieri sono stati convocati dal sindaco, Silvia Tormen per sabato mattina alle 8. All’ordine del giorno l’approvazione del documento unico di programmazione (sezione strategica 2019), i lavori di ampliamento artigianale in variante allo strumento urbanistico Suap (approvazione finale); eventuali comunicazioni.
“NO ALLE RICETTE ELETTRONICHE PER GLI ANIMALI DA AFFEZIONE”
ROMA “È paradossale prevedere una ricetta veterinaria elettronica per gli animali da affezione, come cani o gatti, tanto più che i farmaci veterinari non sono passati dal Servizio Sanitario Nazionale. È necessario intervenire affinchè dal 2019 non entri in vigore questa novità”: così il deputato di Forza Italia, Dario Bond, durante la discussione in XII Commissione Sanità e Sociale sul Decreto Milleproroghe.
DARIO BOND
DIGITALIZZAZIONE IN MUNICIPIO
AGORDO
DOMENICA A GOSALDO
inaugurazione dei mezzi acquistati con i fondi di confine, messa, inaugurazione e pranzo in una festa di paese.
il sindaco, GIOCONDO DALLE FESTE
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SCUOLA: ASSESSORE DONAZZAN SU CARENZA PRESIDI IN VENETO
VENEZIA L’assessore regionale all’Istruzione del Veneto Elena Donazzan commenta così la carenza di presidi nelle scuole della Regione: “Il caso del preside del liceo di Mogliano Veneto costretto ad accettare la reggenza dell’istituto comprensivo di Murano – Burano – Torcello, oppure quello della collega di Puos d’Alpago chiamata alla gestione di ulteriori 5 scuole a Cortina, e quindi a ben 75 chilometri di strade di montagna di distanza, sono sintomatici dell’assoluto caos organizzativo in cui versa la scuola italiana, in cui stanno venendo al pettine tutti i nodi degli ultimi 10 anni. Blocco della spesa pubblica, pochissimi concorsi indetti e, come nel caso di quello per dirigenti scolastici, poi addirittura ‘congelati’. Intanto molti insegnanti e presidi sono andati in pensione, non ci sono state le giuste immissioni in ruolo per il fabbisogno necessario o, come nel paradosso degli insegnanti diplomati magistrali, in ruolo ma ‘con riserva’: un termine astruso nel diritto del lavoro che mai si potrebbero applicare al privato. Altro esempio lampante di disorganizzazione sono gli insegnanti precari da 20 anni, ovvero licenziati ogni anno e riassunti per lo stesso servizio e nella stessa amministrazione: nel privato avrebbero condannato il datore di lavoro alla loro assunzione come minimo”. “Il caso dei presidi in Veneto è particolarmente grave – prosegue Donazzan – Ne mancano quasi il 50 per cento: il che significa che un dirigente scolastico, con le gravi responsabilità di organizzazione interna, di gestione di minori e dei compiti complessi che oggi la scuola affronta, deve occuparsi dell’istituto in cui è titolare con magari 2000 studenti e poi anche di un altro istituto di dimensioni analoghe” . “Bene ha fatto il preside di Mogliano Veneto, con toni pacati ma fermi, a denunciare la sua situazione paradossale ma tutt’altro che unica. Come bene ha fatto pure la prof.ssa Rossetti di Puos d’Alpago che con coraggio e fermezza si è dichiarata pronta al licenziamento piuttosto di accettare questa assurda imposizione. Due situazioni paradossali, impossibili da gestire al meglio con una difficoltà logistica così oggettiva e con il rischio di vanificare gli sforzi che la Regione, con il mio Assessorato, in questi anni ha fatto per mantenere il presidio del territorio anche nelle situazioni più difficili e disagevoli, perché dove permane una scuola, lì le famiglie continuano a vivere. Ecco che per le isole di Venezia, o per alcune realtà montane, la Regione del Veneto ha attuato politiche che non tenessero conto dei soli numeri degli allievi, ma della importanza della presenza della scuola, degli insegnanti e dei presidi – continua l’assessore regionale – Così non si può veramente più andare avanti e credo che l’unica risposta sia nella gestione autonoma dell’Istruzione, per fare investimenti e programmazione coerenti con le esigenze del territorio”.
AGRICOLTURA “AGEA CATTIVO PAGATORE? SI COPI DA AVEPA”
“Bene che anche il Ministro delle Politiche Agricole, Gian Marco Centinaio, si sia reso conto dei ritardi nei pagamenti in agricoltura da parte dello Stato e della sua agenzia AGEA. Se si vuole un modello virtuoso nei pagamenti, si guardi al Veneto e ad AVEPA”: così il deputato di Forza Italia, Dario Bond, commenta le dichiarazioni del Ministro in Calabria.
ESPERTI PER LA CRESCITA DELL’AGORDINO
ROCCA PIETORE Al via il ciclo di formazione gratuita per la valorizzazione dell’offerta turistica. Esperienze innovative per accrescere l’esperienza antica e offrire l’esperienza di esperienze sempre più coinvolgenti e al passo con i tempi. Dal 14 settembre primo appuntamento in Sala Teaz a Rocca Pietore dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17 con “L’evoluzione della ricerca nel Travel: come restare competitivi in un mercato in continuo cambiamento”. E’ un ciclo di seminari di formazione, gratuito per tutti i residenti e gli operatori dell’area, proposto nel progetto di marketing territoriale nell’ambito del Piano Strategico di Marketing del Medio Alto Agordino.
ARTICOLO COMPLETO
ARRIVANO GLI ESPERTI PER LA CRESCITA DEL MEDIO ALTO AGORDINO
SPEDIZIONE AL KILIMANGIARO
AGORDO E’ partita ieri mattina la spedizione di 20 iscritti alla sezione agordina del Club Alpino Italiano “Armando Tama Da Roit”, è diretta verso il Continente Africano per raggiungerne la vetta più elevata: il famoso Kilimangiaro Kibo – Uhuru Peak a 5895 metri di altezza.Numero speciale di CAIinFORM dedicato alla spedizione “Organizzata dalla Sezione – si legge – per onorare chi, con lungimiranza ha avuto l’idea di fondare nel 1868 l’allora Succursale del Club Alpino Italiano di Agordo e chi, nel corso di questo secolo e mezzo, ha continuato a credere fermamente negli stessi ideali dei fondatori, per far crescere con spirito di amicizia e cordialità, l’Associazionismo di montagna”. La spedizione è capitanata dal vice presidente Dario Dell’Osbel e vi fanno parte Anna Magro, Attilio Da Ronch, Nella Piaia, Adriano Fontanive, Claudio Peloso, Sonia Gnech, Paolo Maria Scussel, Paolo Chissalè, Fausto Schena, Giuseppe Penasa, Diego Ganz, Angelo Magro, Antonello Cibien, Ugo Masoch, Maurizio Marcon, Paolo Marcon, Fabio Sito, Davide Conedera, Mansueto Soppelsa, Laura Pasqualini.
AI MICROFONI DI RADIO PIU, ANNA MAGRO
E WILLIAM CORRE IN ISLANDA
Continua il percorso agonistico di William Da Roit, anche ieri una grande giornata da archiviare con entuisasmo, anche per il terzo posto ottenuto.
SERVIZIO PRECEDENTE
ANCHE IL LUPO NELLE MATERIE DI STUDIO
FELTRE A scuola nel Parco e’ il titolo del programma di educazione ambientale organizzato dal Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi e destinato alle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie. L’attivita’ si e’ gradualmente consolidata nel tempo e coinvolge annualmente migliaia di bambini e ragazzi, che visitano il Parco assieme ai loro insegnanti. I programmi proposti sono articolati e gli insegnanti possono scegliere tra escursioni guidate di mezza giornata o di una giornata nel Parco; laboratori in classe o moduli composti da due o tre interventi, che combinano lezioni e laboratori in classe e uscite nel Parco. Sono possibili anche soggiorni di due o piu’ giorni. Le attivita’, curate dalle guide naturalistico ambientali della Cooperativa Mazarol, sono a pagamento, ma le scuole possono beneficiare di un contributo economico da parte del Parco. Per il nuovo anno scolastico 2018-2019 il Parco ha impegnato risorse per 20.000 euro, destinati alle scuole che aderiranno al programma. Gli argomenti trattati nel corso degli incontri e delle escursioni spaziano dalla biodiversita’ del Parco agli aspetti legati alla geologia e geomorfologia; dalla flora e vegetazione del Parco allo studio e osservazione degli animali; non mancano moduli dedicati alla cultura, alla storia e alle tradizioni locali. Quest’anno c’e’ anche un nuovo modulo, dedicato al ritorno naturale del lupo sulle montagne e alle strategie di convivenza tra il predatore e le tradizionali attivita’ umane.
SABATO E DOMENICA LA DESMONTEGADA
SELVA DI CADORE
SABATO A LIVINALLONGO IL CORO
LIVINALLONGO
SABATO NEL RICORDO DI DON STEFANO GORZEGNO
VOLTAGO
DOMENICA “CONTO 100 CANTO PACE” AL PALALUXOTTICA
AGORDO
DOMANI GEOLOGO AL TEAZ
ROCCA PIETORE
DOMENICA LA MESSA CON GENITORI SEMPRE
AGORDO
LUNEDI PER NON DIMENTICARE
FALCADE
DOMENICA GLI EX IOE A RADUNO
SELVA DI CADORE
IL CONCORSO LETTERARIO E FOTOGRAFICO
SOSPIROLO
AL PARCO CON MAMMA E PAPA’
FELTRE
SABATO AL PARCO PER I 25 ANNI
SOSPIROLO
A TAVOLA NEL FELTRINO
LAMON
DOBBIACO-LIENZ CON LA DOLOMITES GUIDE
LA VALLE AGORDINA
1918-2018 MEMORIE DELLA GRANDE GUERRA
ROCCA PIETORE Sulla Marmolada e sarà un autunno molto diverso da quello che 100 anni fa vissero le popolazioni dolomitiche durante l’anno di amministrazione austro-ungarica di queste terre. La fame arrivò insieme ai soldati dell’Impero Asburgico e l’anno che stava per volgere al termine era stato il più duro di tutto il conflitto. Domenica la Marmolada ospiterà “Conto 100, Canto Pace”, manifestazione organizzata da ASAC Veneto e che prevede concerti su tutto il territorio Agordino contemporaneamente, nella speranza che il messaggio di pace lanciato da questi cori arrivi chiaro e forte a tutti i cuori più bellicosi. Dalle 11.00 in poi, presso la stazione di Serauta si esibirà quindi il Coro A.N.A. Gemona.
APRE LA CASA DELLA MUSICA
MEL La Casa della Musica Zumellese, diretta dal Maestro Manolo Da Rold, aprirà ai “curiosi della musica” domenica alle 16. Per vedere, sentire e provare gli strumenti musicali ed il canto.
HOCKEY, IHL: IL CALENDARIO UFFICIALE
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di Marco Gaz
Ora è ufficiale. La stagione della Kanguro Alleghe inizia sabato 22 settembre e saranno proprio le civette ad inaugurare la prima giornata tra le mura amiche. È stato ufficializzato nelle ultime ore il calendario della prima fase dell’Italian Hockey League. Sono 10 le squadre iscritte alla stagione 2018/2019 della ex serie B. Appiano, Alleghe, Ora, Merano, Como, Varese, Pergine, Caldaro, Fiemme e Bressanone. Gli agordini esordiranno al De Toni di Alleghe scontrandosi contro il Como alle ore 18. Un calendario carico di appuntamenti quello stipulato per la prima fase. Infatti saranno 6 i turni infrasettimanali, di questi le civette ne giocheranno 4 in casa. Tutte le altre partite verranno giocate al sabato sera, a parte le trasferte di Pergine, Como e Varese che sono in programma alla domenica. Al De Toni di Alleghe si giocheranno le partite alle ore 20:30, tranne la partita con il Como che inizierà alle 18 e quella con il Varese in programma alle 19:30. Non è ancora stato ufficializzato il calendario della Coppa Italia, anche perchè, per decretare le sfide, bisognerà aspettare la fine del girone di andata della prima fase del campionato. Intanto per la Kanguro Alleghe sono in programma ancora 2 test match. Domenica 9 settembre al De Toni arriverà il Pergine mentre il 15 settembre le civette giocheranno un triangolare a Pergine dove si sfideranno con i padroni di casa ed il Fiemme.
CALCIO, L’AGORDINA GIOCA E SI PRESENTA
di Marco Gaz
Intervista al presidente Cosmo Forcella
FONTANA SUPER CARICO NEL GT ITALIANO
Ferie finite, si torna a fare sul serio. Questo è il primo pensiero che corre nella mente del giovane pilota bellunese del Team Easy Race protagonista quest’anno del Campionato Italiano GT alla guida della bellissima Ferrari 488 GT3. Grazie a quattro podi complessivi, di cui uno con vittoria, Fontana al debutto con la potente vettura del Cavallino si è subito distinto come uno dei piloti più veloci dell’intero lotto di iscritti alla serie tricolore ACI. Malgrado dunque la mancanza di test invernali e la presenza in griglia di ex piloti di F1 (Fisichella, Caffi e Larini) e DTM (Spengler, Fassler e Green) oltre che di molte altri piloti molto esperti nelle serie GT, Fontana ha mostrato grande talento sfruttando al meglio il potenziale della sua vettura, andando ad assecondare il lavoro del team e del suo veloce compagno di team Mancinelli. Vittima di qualche contatto e di qualche episodio sfortunato come la foratura del Mugello, il bellunese occupa ora la quinta piazza di categoria GT3 ma punta al massimo risultato in tutte le ultime tre tappe previste dal calendario della serie ACI. Questo week end Fontana sarà dunque di scena sul tecnico tracciato Piero Taruffi di Valellunga per guadagnare ulteriori punti e proseguire la sua scalata alla vetta della classifica generale di campionato.
ANDREA FONTANA: “La foratura del Mugello è stata davvero dura da digerire, sicuramente non siamo stati molto fortunati in questo inizio di stagione ma speriamo che con la pausa estiva la ruota giri, d’altronde siamo stati sempre molto competitivi. Ora con tre zeri già accumulati e con solo due scarti disponibili non possiamo più sbagliare e dobbiamo stare attenti a non commettere errori. Vallelunga è una pista che mi piace molto anche se purtroppo non siamo riusciti a fare dei test prima della gara su questo circuito a differenza di altri team. In questa occasione, oltre ai soliti piloti, ci saranno anche altri due big come Fuoco (pilota Formula2) e Cheever (già campione italiano GT) che avranno a disposizione un’altra 488 come la nostra. Sarà dunque come sempre molto dura e ci sarà poco tempo per togliersi la ruggine di dosso non girando da qualche mese, ma io e Daniel siamo molto carichi e il team sta lavorando molto bene sin dall’inizio della stagione”.
IL PROGRAMMA
Il programma ufficiale dell’evento prevede lo start dei motori Venerdì 07 Settembre con le due sessioni di prove libere previste alle 11:15 e alle 16:00 per poi proseguire, Sabato 08 con la disputa delle sessioni di prove ufficiali alle 09:40 e con lo start di Gara 1 (56’ + 1 giro) alle 14:00. Il week end si concluderà con la disputa di Gara 2 domenica 09 sempre alle ore 14:00 (56’ + 1 giro).
LE DIRETTE
Entrambe le manche di gara saranno trasmesse LIVE sul canale RAI Sport 2 (canale 58 – DTT) e in LIVE Streaming sul sito www.acisport.it e sulla pagina FB Campionato Italiano Gran Turismo.
RIPARTE L’ATTIVITÀ DI CSI BELLUNO
BELLUNO Dopo la pausa estiva, si rimette in moto l’attività del Centro sportivo italiano di Belluno. Nel fine settimana partirà la Coppa Over, manifestazione che vedrà al via quindici formazioni, divise in quattro gironi. Si tratta di Locanda alla Stazione, Sois Veterani, Nicia, Danta, Tomo, Domegge, Cavarzano edicola Cele, Osteria Villabruna, Veterani Castion, Willy’s Bar, Giardini Buona Tavola, Juventina Bar La Sosta, Dynamo Vellai, La Valle Calcio e Pizzeria Salinas. La seconda giornata di Coppa è programma per il 15 e 16 settembre mentre la fase finale si svolgerà in primavera. La prima giornata del campionato Over si disputerà nel fine settimana del 22 e 23 settembre. Per quanto riguarda le squadre Open, il campionato inizierà nel fine settimana del 15 e 16 settembre mentre la Coppa si svolgerà in primavera, al termine del campionato. Momento importante dell’imminente fine settimana sarà anche la 21. edizione del Campionato nazionale di atletica leggera. Si gareggerà a Cles, in Trentino. Saranno sei le società di Csi Belluno al via: Astra Quero, Pozzale, Atletica Agordina, Vodo di Cadore, Polisportiva Santa Giustina, Atleticadore Giocallena.
PREVISIONI DEL TEMPO DA OGGI A DOMENICA
Precipitazioni: Fino alla tarda mattinata assenti (0%); in seguito rischio crescente di rovesci e temporali inizialmente sparsi, fino a divenire temporaneamente diffusi al pomeriggio (50/70%), in possibile attenuazione in serata. Non sono esclusi fenomeni isolatamente intensi.
Temperature: Minime in lieve aumento; massime in lieve calo nelle valli, pressoché stazionarie in quota. Su Prealpi a 1500 m min 10°C max 15°C, a 2000 m min 8°C max 12°C. Su Dolomiti a 2000 m min 8°C max 12°C, a 3000 m min 2°C max 4°C.
Venti: Nelle valli deboli di direzione variabile; in quota deboli da Ovest Sud-Ovest, a 5-10 km/h a 2000 m, 5-15 km/h a 3000 m.
Precipitazioni: Possibili rovesci sparsi, localmente temporaleschi, discontinui anche con periodi asciutti, ma possibili per buona parte della giornata, un po’ più probabili nelle ore centrali e pomeridiane (50/70%).
Temperature: Minime in lieve calo, registrate alla sera in quota; massime in calo ovunque. Su Prealpi a 1500 m min 10°C max 14°C, a 2000 m min 8°C max 11°C. Su Dolomiti a 2000 m min 7°C max 11°C, a 3000 m min 1°C max 3°C.
Venti: Nelle valli deboli di direzione variabile; in quota deboli occidentali, a 5-10 km/h a 2000 m, 5-15 km/h a 3000 m.