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SOSPIROLO VICINO ALLA FAMIGLIA CHE HA PERSO TUTTO NELL’INCENDIO
DI DAMIANO TORMEN
AUDIO
ACQUA NON POTABILE IN ALCUNE ZONE DI CENCENIGHE
Gestione Servizi Pubblici informa che a CENCENIGHE AGORDINO nelle LOCALITA’ FAE’, VARE BASSE E LUXOTTICA, l’acqua erogata dall’acquedotto non è potabile e può essere usata per scopi alimentari SOLO PREVIA bollitura. GSP ha, comunque, già adottato le necessarie misure per la disinfezione dell’acqua presente nei serbatoi e nella rete idrica con l’aggiunta di cloro.
LA PROVINCIA VARA LA MANOVRA, UN MILIONE DI EURO PER LA PROVINCIALE PER LO ZOLDANO
BELLUNO La Provincia di Belluno ha varato una “manovra” per la Sp 251 della Val di Zoldo: disposto 1 milione di euro per la strada chiusa in seguito alle operazioni di spegnimento degli incendi delle scorse settimane. Le risorse in questione sono un anticipo rispetto agli stanziamenti disponibili per la viabilità provinciale. Si tratta di risorse che derivano da capitoli di spesa della Provincia e che di conseguenza devono essere tolte da altre destinazioni, visto che la dotazione finanziaria dell’ente non è infinita. La Provincia chiederà allo Stato di ristorare questo milione di euro, che viene anticipato per accelerare il più possibile le operazioni di riapertura. La somma è già stata comunicata a Veneto strade e servirà per gli interventi di somma urgenza; in particolare, per le operazioni di messa in sicurezza del versante a monte della provinciale, nel tratto interessato dagli incendi.
IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI BELLUNO ROBERTO PADRIN
RIAPERTURA DELLA PROVINCIALE 251, IL PREFETTO CONVOCA IL TAVOLO DI LAVORO
BELLUNO Si terrà a Palazzo dei Rettori, venerdì alle 15.30, la riunione del tavolo di lavoro convocato – su richiesta di Veneto Strade e del Sindaco di Val di Zoldo – dal Prefetto di Belluno, Mariano Savastano, in vista della riapertura al transito della SP 251. Nel corso dell’incontro saranno illustrati gli esiti dell’analisi specialistica commissionata da Veneto Strade, dai quali emerge una diffusa situazione di rischio ed alcune criticità puntuali insistenti lungo il tratto di strada in questione, recentemente interessato da un vasto incendio boschivo. Conseguentemente, saranno esaminate le misure da assumere a tutela della pubblica incolumità e della circolazione stradale, connessi alla riapertura della strada ed alla realizzazione degli interventi di mitigazione del rischio e messa in sicurezza dell’importante arteria stradale. Alla riunione sono stati invitati a partecipare gli Assessori Regionali alle Infrastrutture e alla Protezione Civile, il Presidente della Provincia e Sindaco di Longarone, il Sindaco di Val di Zoldo, i vertici delle Forze di Polizia, dei Vigili del Fuoco, del SUEM, i rappresentanti di Veneto Strade ed E-Distribuzione
POSSIBILE RIAPERTURA DELLA SP 251 DA LUNEDI’ PROSSIMO
REDAZIONE Veneto Strade ha comunicato che le opere indispensabili alla sicurezza della SP 251 dovrebbero essere completate entro lunedì 11 aprile. La Società ha garantito un costante aggiornamento sull’andamento degli interventi e sulle tempistiche di riapertura.
Firmato l’accordo ed è ufficiale: Acc diventa LuVe. C’è voluta una notte intera per risolvere il problema, infatti la segreteria provinciale della Fiom martedi al momento della firma dell’accordo si era ritirata in un chiaro “non so”. La notte non ha cambiato l’opinione di Stefano Bona che alla fine la firma non ha voluto metterla su quell’accordo. Chi immaginava un ulteriore stappo della bottiglia per festeggiare è rimasto a bocca uscita, c’è stato poco da festeggiare senza l’unanimità del voto. Questi sono inoltre giorni cruciali anche per la Diab di Longarone e il 14 aprile si conosceranno anche le sorti della Ideal di Trichiana
ACC, D’INCA’: “CON L’ACCORDO C’E’ UN NUOVO INIZIO PER MEL”
ROMA “L’accordo raggiunto apre un nuovo scenario per lo stabilimento di Mel: ora si guarda al futuro grazie a Lu.Ve., un gruppo che crede nel territorio bellunese e nell’opportunità offerta dal sito produttivo in cui si continuerà a lavorare. Da sempre l’interesse dell’attuale Governo e del Governo Conte è stato quello di salvaguardare il tessuto di Borgo Valbelluna, mettendo al centro la qualità del lavoro e l’alta professionalità di tutti i dipendenti. In questo lungo e difficile percorso c’è stato un forte e intenso lavoro di squadra che ha visto coinvolte le istituzioni e le organizzazioni sindacali in ogni sede competente si è cercato di risolvere tutte le problematiche che hanno interessato lo stabilimento fin da quando la precedente proprietà cinese aveva deciso di abbandonare la fabbrica. I passaggi necessari per arrivare alla conclusione di questa delicata vertenza sono stati molti, e non certo semplici: io stesso mi sono interessato per trovare la possibilità di costruire il percorso che ha portato all’amministrazione straordinaria. Un risultato che oggi permette di proiettare la nostra comunità su nuovi scenari, con un gruppo industriale solido e determinato ad affrontare una nuova sfida””.
E’ MANCATA LINDA LUCCHINI, PER I PEDAVENESI SUOR GIANNA
PEDAVENA E’ mancata a Verona suor Gianna (Linda Lucchini) per tanti anni in servizio alla scuola materna “Ai caduti” ed alla casa di riposo di Arsiè. L’annuncio della scomparsa sulla pagina facebook della pastorale pedavenese. Gli ultimi giorni li ha trascorsi a Verona nella casa delle Sorelle della Misericordia. Oltre che dell’asilo, suor Gianna si prendeva cura con dedizione della chiesa parrocchiale, dove aiutava nella preparazione del necessario per le celebrazioni. «Tanti pedavenesi ora adulti che sono stati all’asilo sono affezionati a suor Gianna e la ricordano con affetto», sottolinea il parroco, don Alberto Ganz.
A FUOCO UNA CANNA FUMARIA A SANTA FOSCA
SELVA DI CADORE Pompieri volontari di Selva di Cadore e Vigili del Fuoco permanenti di Agordo in azione ieri mattina a Selva Di Cadore nella frazione di Santa Fosca. Un intervento di un paio d’ore per evitare il peggio in seguito all’incendio di una canna fumaria. I pompieri hanno spento, pulito e controllato la canna fumaria. Fortunatamente nessun ferito e nessun danno
FURGONE FUORI STRADA, VIGILI DEL FUOCO IN AIUTO
VAL DI ZOLDO Nel pomeriggio di ieri i Vigili del Fuoco permanenti di Agordo sono stati allertati per un furgone uscito fuori strada. I pompieri sono arrivati sul luogo dell’incidente con due mezzi ed hanno rimesso in carreggiata il mezzo. Nessun ferito e nessun danno rilevato dai Vigili del fuoco che hanno terminato l’intervento dopo circa un’ora.
Subito dopo un altro recupero mezzo per i Vigili del Fuoco di Agordo e i volontari di Zoldo che sono intervenuti per recuperare un’auto incastrata nella neve su una strada silvo pastorale. Intervento durato due ore circa, non si sono registrati danni o feriti anche in questo caso.
ADDESTRARSI OGGI PER ESSERE PRONTI DOMANI
DIECI ANNI, TANTI CE NE SONO VOLUTI PER RIOTTENERE LA PATENTE
BELLUNO Dieci anni fa, nel 2011 il ritiro della patente, allora l’uomo aveva 60 anni. Era incorso in un incidente stradale e al controllo con l’etilometro scattarono le conseguenze: sanzione e ritiro del documento di guida. Ci sono voluti 10 anni per tornare in possesso di quella patente, l’uomo infatti mai è riuscito ad entrare in confidenza con il computer. A risolvere il problema ci ha pensato l’avvocato di fiducia Francesco De Bona, che ha impugnato con successo il provvedimento emesso dall’allora Prefetto. Il Corriere delle Alpi oggi entra nel merito della motivazione della sentenza favorevole: a distanza di tutto questo tempo, erano venute meno sia la funzione repressiva che quella di deterrenza della sanzione. Erano entrambe ormai prescritte. Nel marzo 2011 l’uomo aveva tamponato una vettura e i poliziotti constatarono che aveva nel sangue 1,6 grammi di alcol che ha aperto le porte al processo per guida di stato di ebbrezza.
QUANDO LE CESSIONI BONARIE COSTRINGONO AD ADIRE A VIE LEGALI
AGORDO Tito Paolo Caldart era proprietario di un terreno alle porte di Agordo, in località Pragrande, ma un giorno è arrivato l’ingegnere per conto di Veneto Strade che gli ha spiegato che lì sarebbe stata realizzata una grande rotatoria futuro per la viabilità agordina, ovvero l’ingresso alla tangenziale (Pragrande Brugnach via Polane), oppure al centro della città lungo la storica regionale 203 agordina. Era il 2012 quando Tito Caldart non ha opposto resistenza, piuttosto è sceso a patti con i tecnici incaricati firmando la famosa “cessione bonaria” ovvero un esproprio per pubblica utilità al quale corrisponde un importo concordato e contro firmato. Inoltre nei patti era stato previsto un transito pedonale, assicurato fino ad un’eventuale lottizzazione futura dei terreni, (mai andato in porto) per l’accesso alla propietà sopra la nuova viabilità. Dopo dieci anni la rotonda è stata realizzata, ma non è stato definito l’atto di compravendita o il decreto di esproprio, quindi non risulta saldata la quota relativa alla cessione bonaria (dopo un acconto d’inizio lavori). Al proprietario dei terreni mai è stata data comunicazione di fine lavori con la quantificazione delle cifre spettanti per le occupazioni temporanee e non è mai stata realizzata la famosa viabiltà pedonale sostitutiva dell’allora sentiero che permetteva l’accesso alle altre proprietà. Per questi motivi Tito Paolo Caldart si è rivolto ad un legale risultando il cantiere in stato di “abbandono” e la rotatoria funzionante con occupazione del bene. “Vorrei capire – conclude Caldart – quali sono le intenzioni di Veneto Strade per rendere completamente conforme l’accordo stipulato a suo tempo, o in caso contrario che mi venissero almeno comunicati i motivi che ostacolano la conclusione dell’iter. Spero che nel frattempo quei terreni non diventino edificabili con un nuovo prg perché oltre al danno si aggiungerebbe la beffa di una tassazione non di poco conto su un terreno dove oggi transitano i veicoli per l’Agordino, il novo mappale tutt’ora è a me intestato”.
di Gianni Santomaso CorriereAlpi
POSTE: GRANDI UTILI E POCHI LAVORATORI, NEL FUTURO PROSSIMO POSSIBILI “GIORNI DI LOTTA”
REDAZIONE Lo stato di emergenza covid è terminato con il 1 aprile e dopo un lungo periodo ad operatività ridotta gli uffici dovrebbero tornare alla normalità, ma non sarà semplice perché normalità significa anche personale adeguato dopo la progressiva riduzione degli organici: pensionamenti, esodi incentivati, dimissioni volontarie a cui Poste ha risposto con risicate campagne di assunzioni, quasi sempre con contratti part-time. E’ chiaro si tratta di una logica di forte riduzione dei costi a pieno discapito del servizio, le code e le attese degli utenti, dentro e fuori gli uffici ne sono la testimonianza. Eppure Poste denuncia ogni anno resoconti economici in forte utile, generati sicuramente dalla capillarità di sportelli nel territorio nazionale e dall’ abnegazione dei propri dipendenti che, nonostante un caos operativo ormai stabile e perpetuo, continuano a garantire presenza e prestazioni in crescita.
Luca Bof (Rsu) e Mauro De Carli (Cgil Fp) denunciano “Il ritorno alla normalità del post emergenza Covid sembra sempre più a rischio l’ apertura di tutti gli sportelli presenti in provincia, proprio per la carenza strutturale di operatori di Poste Italiane” Una denuncia che parte da una provincia orograficamente difficile dove gli uffici sono indispensabili e per questo la richiesta all’ azienda di rispondere al grido d’allarme dei suoi lavoratori e ai disagi dell’ utenza con un nuovo piano di recupero del turn-over. “La carenza di personale comporta, per i lavoratori di Poste – dice Mauro De Carli – continui distacchi da un ufficio all’altro, estrema difficoltà nella fruizione delle ferie che vengono sistematicamente variate nonostante una programmazione stilata obbligatoriamente ad inizio anno. L’azienda invita i propri dipendenti a svolgere i necessari corsi di formazione fuori dall’ orario di lavoro, richiede sempre più frequentemente prestazioni straordinarie”. Sono dinamiche comuni a tutta la Regione, particolarmente pesanti in provincia di Belluno: su 100 uffici 66 sono mono peratore. “I distacchi da ufficio a ufficio, sono decisamente più impattanti vista la particolarità montana del nostro territorio – dice Luca Bof – delegato RSU-Poste per Belluno – chiedo maggiore rispetto del lavoro dei dipendenti di Poste con un vero piano di assunzioni che possa coprire definitivamente l’ annosa carenza di personale. Il tentativo di soluzione di questa storica vertenza tra la CGIL e Poste Italiane non ha trovato aperture da parte dell’azienda e quindi, una volta espletata la procedura di “raffreddamento” si potrà decidere di rendere visibile la protesta dei lavoratrici/ori con un’iniziativa di lotta”.
VERSO LE ELEZIONI, TERZO MANDATO PER I SINDACI DEI COMUNI PIU’ PICCOLI
REDAZIONE E’ ufficiale i sindaci dei Comuni fino a 5mila abitanti potranno candidarsi per tre mandati consecutivi. La riforma potrebbe approvare a breve la stessa norma anche per i Comuni fino a 15 mila abitanti. Da qualche anno il terzo mandato era possibile solo nei municipi più piccoli, quelli fino a 3 mila abitanti dove è sempre più difficile trovare candidati disponibili ad impegnarsi. In vista delle occasioni del 12 giugno nel Bellunese non vi sono casi di questo tipo. Nei Comuni fino a 5 mila abitanti (e sopra i 3 mila), a giugno si voterà in quattro località e in tutti i casi i sindaci uscenti hanno fatto un solo mandato. Tra due anni a Limana Milena De Zanet potrebbe candidarsi per il terzo mandato. Tra un anno toccherà a Mario De Bon (foto) a Sospirolo, ma ha già fatto sapere che a queste condizioni non ci pensa nemmeno, tanto è difficile fare il sindaco oggi. Stesse parole usate di recente da Michele Costa che non si ripresenterà alle elezioni di Falcade dove l’unica certezza per ora è il candidato Mauro Salvaterra che dovrà vedersela con il quorum, oppure dovrà organizzarsi con la famosa lista “civetta” per evitare il commissariamento del Comune visto che il limite da superare è di nuovo il 5% degli aventi diritti al voto.
SABATO LA CONSEGNA DELLE BORSE DI STUDIO NEL RICORDO DI DARIO, FABRIZIO, MARCO E STEFANO
BELLUNO Si terrà sabato a Castion la premiazione del concorso per l’assegnazione di due borse di studio intitolate alla memoria di Dario, Fabrizio, Marco e Stefano. Dolomiti Emergency Onlus, in collaborazione con il Suem 118 e il Soccorso Alpino Bellunese, in seguito all’iniziativa ed al finanziamento di 1000 euro devoluto da Fabio Bristot “Rufus” e Katia Tormen, autori del racconto “FALCO I-REMS, ha bandito il concorso aggiungendo al fondo altri 1000 euro. Le borse di studio interessano laureati, studiosi, studenti, ricercatori degli Atenei italiani. Premio riservato a quanti abbiano conseguito il titolo di studio con una tesi sull’argomento: “soluzione alla problematica degli ostacoli al volo per la navigazione aerea anche a bassa quota”.
CESSATO IL PERICOLO DI VALANGHE
VENEZIA In riferimento alla dichiarazione dello Stato di Attenzione, considerata la situazione nivometeorologica sul territorio regionale, come da Bollettino Neve e Valanghe, emesso dal Centro Valanghe di Arabba, il centro funzionale decentrato della Protezione Civile dichiara cessata la fase operativa di attenzione e il ritorno alla normalità per il territorio antropizzato delle zone Mont-1 e Mont-2. Rimane attivo il servizio di reperibilità al Numero Verde 800 990 009 per la segnalazione di ogni eventuale situazione di
emergenza.
DOMANI IN LOCALITA’ MERCH SARANNO FATTI BRILLARE MASSI CICLOPICI, DISPOSTA L’ORDINANZA DI SGOMBERO DELLE ABITAZIONI
VOLTAGO Domani dalle 10 alle 15 le abitazioni a Chiral in Via Domadore saranno sgomberate per motivi di sicurezza. Una necessità per la ditta di Trento che dovrà far brillare alcuni ciclopici blocchi lungo il versante Merch a monte della frazione di Frassenè, I blocchi saranno fatti esplodere, questo impone l’evacuazione delle abitazioni come predisposto dall’ordinanza del sindaco Giuseppe Schena. Sono interessate le abitazioni di via Domadore (località Chiral) civici 43 A/B, 44, 46, 48A/B, 50, 52, 53 e 56. Sarà altresì interdetto al traffico pedonale e veicolare l’area interessata ai lavori, ovvero il tratto di strada sillvo pastorale Frassené-RIfugio Scarpa. Sarà a carico e a cura della ditta il mantenimento delle condizioni di sicurezza e la tutela della pubblica incolumità con attivo presidio in loco
planim.ordinanza
DOPO GLI ATTI VANDALICI IL CAMPO SINTETICO DI TAIBON RIAPRE DOMENICA, PER TUTTI
TAIBON Gli operai di Taibon stanno lavorando al campo sportivo di Taibon per ripristinare le reti di recinzione tagliate in maniera dolosa, fatto che ha comportato la chiusura dell’impianto. Il “bene comune” riaprirà con l’invito ai ragazzi, genitori e nonni a vigilare e intervenire con insegnamenti se necessario perché quanto visto nelle scorse settimane non si ripeta. La notizia ufficializzata dal Presidente del Gruppo Sportivo Taibon, Antimo Savaris
AUDIO
FERRERO IL PIU’ RICCO TRA I 52 MILIARDARI D’ITALIA, LEONARDO DEL VECCHIO AL SECONDO POSTO
AGORDO Forbes.it calcola il patrimonio di Ferrero, il cui gruppo ha fatturato 14 miliardi di dollari nel 2021, in 36,2 miliardi: 1,1 in più rispetto a un anno fa e 2,9 in più di fine 2021. Nella classifica degli europei più ricchi, dominata da Bernard Arnault, Ferrero ha invece perso due posizioni: dal settimo posto dell’aprile 2021 all’attuale nono. Il suo vantaggio sul secondo italiano in classifica, Leonardo Del Vecchio, è diminuito in un anno da 10 a 8,9 miliardi. La fortuna del presidente di EssilorLuxottica, la 52esima al mondo, è passata infatti da 25,1 a 27,3 miliardi. Il divario si era però azzerato sul finire del 2021, quando Del Vecchio era stato anche la persona più ricca d’Italia per alcuni giorni. Sale sul podio, con un patrimonio di 7,8 miliardi di dollari, anche Giorgio Armani, che recupera due posizioni rispetto a un anno fa e tre rispetto a dicembre. Armani precede Silvio Berlusconi (7,1 miliardi), a sua volta in risalita rispetto ad aprile 2021 (era sesto) e a alla fine dell’anno scorso (quinto).
I RICOVERI CONTINUANO AD AUMENTARE, MA NON LE TERAPIE INTENSIVE SOTTO QUOTA 50 PAZIENTI
I GRAFICI DI TIZIANO DE COL
EMERGENZA UCRAINA IN VENETO, AGGIORNAMENTO
L’importo complessivo delle donazioni versato sul conto corrente regionale dedicato ha raggiunto quota euro 687.146,65 da 3.054 donatori
VENEZIA Il numero degli arrivi registrato in Veneto dalle Prefetture è pari a 11.459 profughi provenienti dall’Ucraina dei quali 234 minori non accompagnati. Le Tessere Sanitarie Temporanee rilasciate sono 11.379, in provincia di Belluno 1.008. I tamponi effettuati complessivamente sono stati 21.207 (+255) con un tasso di positività al 3,5%. Le vaccinazioni effettuate sono complessivamente 3.681. I profughi ospitati negli hub di prima accoglienza della Regione del Veneto sono complessivamente 218. Per quanto riguarda la disponibilità a offrire ospitalità a chi fugge dal conflitto in Ucraina, le persone che hanno compilato il form della Regione del Veneto per la disponibilità ad offrire alloggio sono 5.306 per un’offerta complessiva di 12.406 posti letto.
ACCOGLIENZA UCRAINI, DOPO L’APPELLO DI ADDAMIANO SI RIUNISCE LA TERZA COMMISSIONE
BELLUNO Sono 400 i profughi ucraini in città, la gran parte (460) accolti in famiglia, gli altri nella ex caserma dei vigili del fuoco, tra questi una donna incinta a 16 bambini. Lo ha comunicato il sindaco ed assessore competente in occasione del tavolo della Terza Commissione consigliare permanente convocato dopo la richiesta dello scorso 16 marzo del consigliere Raffaele Addamiano. In discussione due problemi importanti, l’inserimento nel mondo del lavoro (2 i profughi attualmente impiegati alla Sersa come infermieri) e il problema della lingua primo fattore di integrazione “Per questo – ha detto Addamiano – ho sollecitato l’istituzione di corsi di lingua italiana a seconda delle diverse età”. Altra importante tematica la convenzione Prefettura-Comune non ancora sottoscritta.
IL CONSIGLIERE ADDAMIANO
LA CULTURA CHE MANCA SULLE STRADE
“De Menech: «L’ennesima vittima in bicicletta faccia riflettere, sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni ad affrontare il tema non solo quando la cronaca nera ci mette di fronte alla tragedia di cinque figli che perdono un genitore”.
ROMA L’ultimo incidente mortale, venerdì mattina, è costato la vita a Serigne Balla Gaye, padre di cinque figli. Mentre andava al lavoro in bicicletta alle 7 del mattino è stato investito da un’auto tra Sedico e il Ponte di San Felice. A gennaio un altro lavoratore, Alberto De Villa, aveva perso la vita in un incidente analogo a Sedico. Il Deputato Roger De Menech sottolinea come si stiano investendo molte risorse per le infrastrutture, in Italia, nel Veneto e nel Bellunese. Fondi per rifare strade, costruire varianti, mettere in sicurezza tratti di viabilità, opere necessarie e attese da tempo, così come il piano nazionale per la ciclabili che anche nella nostra provincia si sta faticosamente realizzando. Forse è giunto il momento di spendere tempo e finanziamenti per diffondere una cultura della mobilità orientata alla condivisione della strada. Il Deputato ha chiesto alla Provincia di Belluno di promuovere un piano di comunicazione e una campagna rivolta a tutti, agli automobilisti, ai ciclisti e a i pedoni che abbia come punto focale il rispetto.
IL DEPUTATO ROGER DE MENECH
ENERGIE RINNOVABILI, PER BADOLE BISOGNA INCREMENTARE LA PRODUZIONE DI BIOMETANO
ROMA Per la crisi energetica, incrementare la produzione di biometano attraverso l’utilizzo dei soa di terza categoria: è il deputato bellunese della Lega Mirco Badole il primo firmatario dell’emendamento al decreto Energia depositato nei giorni scorsi e poi sottoscritto dal gruppo parlamentare della Lega.
IL DEPUTATO DELLA LEGA MIRCO BADOLE
IL CIRCOLO AUSER “EL BROI” RIMANE UNA CERTEZZA, LO AFFERMA IL PRESIDENTE PIETRO URPI NELL’ASSEMBLEA ANNUALE
AGORDO
di Gianni Santomaso
L’INTERVISTA ALLA RADIO
IL LAVORO IN AGRICOLTURA: NEGLI ANNI DI PANDEMIA MANTENUTI I LIVELLI OCCUPAZIONALI
VENEZIA Negli ultimi dieci anni l’occupazione in agricoltura ha registrato una crescita costante, frenata soltanto dall’insorgere della pandemia da Covid-19, che non ha tuttavia comportato una brusca caduta dei livelli occupazionali. La quota di lavoro irregolare rimane però superiore a quella registrata in altri settori. Il settore agricolo ha vissuto negli ultimi anni in Veneto una costante crescita del numero di occupati, posizioni lavorative e ore lavorate, che solo nell’ultimo anno di pandemia, a causa del rallentamento dell’attività produttiva in alcuni ambiti, ha registrato una parziale frenata. Il numero degli occupati è infatti passato dai 65 mila del 2010 ai 73 mila del 2020, con una larga quota di lavoratori indipendenti. Anche la domanda di lavoro dipendente ha evidenziato un trend di progressiva crescita, passando dalle circa 49.500 assunzioni del 2010 alle 80.500 del 2020, salvo poi ridimensionarsi nel 2021 a quota 73 mila. Si tratta quasi esclusivamente di contratti a tempo determinato (98%) e in larga parte di rapporti di lavoro stagionali (circa 65%), come lecito attendersi considerata la ciclicità produttiva del settore, con picchi di assunzione concentrati nei mesi di gennaio, agosto e settembre.
ATTIVITÀ FISICA: 86% DEI BELLUNESI È ATTIVO
BELLUNO Ieri la giornata mondiale dell’attività fisica per sensibilizzare i cittadini di tutte le età sull’importanza di adottare uno stile di vita attivo e la pratica di regolare attività fisica. I cittadini in Ulss 1 Dolomiti sembrano praticare più attività fisica rispetto alla media nazionale: secondo i dati raccolti nell’ambito del Progetto Passi, ben il 47% della popolazione risulta parzialmente attivo e il 39% attivo, mentre solo un 14% risulta sedentario. La percentuale di sedentarietà, infatti, sembra essere in diminuzione nel corso degli anni. L’attività fisica è importante per la salute psicofisica e migliora il benessere complessivo. Uno stile di vita attivo contribuisce, infatti, a contrastare il rischio di insorgenza di malattie croniche e migliora l’umore. Si consideri, ad esempio, che tra le persone sedentarie, il 21% dichiara di essere iperteso, un altro 21% di essere in sovrappeso e il 26% di avere sintomi di depressione. Anche il fumo risulta essere un fattore di rischio correlato alla sedentarietà: il 18% delle persone sedentarie dichiara, infatti, di essere fumatore. L’ulss Dolomiti è impegnata nel promuovere l’attività fisica fin dalla tenera età con i progetti Pedibus e “Corro Lontano perché mangio sano” e con la promozione delle Palestre della salute per favorire il movimento a tutte le età.
PROVINCIA IN SOPRALLUOGO NEGLI ISTITUTI DEL CENTRO CADORE
BELLUNO La Provincia con la consigliera provinciale delegata all’edilizia scolastica Lucia Da Rold, ha iniziato il tour negli istituti superiori di competenza della Provincia, insieme ai tecnici di Palazzo Piloni. Ieri tappa all’Istituto Enrico Fermi, nelle scuole di Santo Stefano di Cadore, con l’Ipsia Mobile-Arredamento e l’Istituto tecnico-economico. Poi la visita ha fatto tappa a Pieve, per la scuola degli ottici e la sede centrale dell’Istituto Fermi. Nelle prossime settimane i sopralluoghi passeranno a Feltre e nell’Agordino, per poi concludersi a Cortina-San Vito e negli istituti cittadini del capoluogo.
LA CONSIGLIERA PROVINCIALE LUCIA DA ROLD
ASPIAG SERVICE E LA QUESTURA DI BELLUNO INSIEME CONTRO LE TRUFFE
BELLUNO Presentata la nuova campagna “TRUFFE Impariamo a riconoscere il problema per agire in sicurezza” promossa dalla Aspiag Service in collaborazione con la Polizia di Stato con particolare attenzione alle fasce più vulnerabili. Online, al telefono o di persona: con l’aumento dei canali a disposizione crescono anche gli episodi di truffa ai danni dei cittadini e in particolare degli anziani. A partire dal 12 aprile i punti vendita saranno i luoghi dove sarà diffusa la campagna attraverso opuscoli informativi che hanno il compito di creare consapevolezza, fornire indicazioni pratiche e ricordare i numeri utili a cui rivolgersi per denunciare una truffa. Nel volantino trova inoltre spazio la promozione di YouPol, l’APP della Polizia di Stato, che permette alle vittime di fare segnalazioni, anche in forma anonima, e ricevere indicazioni per gestire la situazione e procedere in sicurezza. Giuseppe Maggese, Questore di Belluno, ha dichiarato: “La proficua collaborazione consentirà, ancora una volta, di rafforzare il dialogo con i cittadini, fornendo loro indicazioni utili per non essere vittime di questo fenomeno così odioso, e di essere informati sui contatti a cui chiedere eventualmente aiuto in caso di necessità. La presenza degli operatori di polizia all’interno dei punti vendita, nell’ambito di giornate appositamente dedicate, consentirà quindi alla cittadinanza di avere di persona informazioni e consigli per difendersi dalle truffe e dai raggiri“.
OK SENATO A 26 GENNAIO GIORNATA DEGLI ALPINI. SARA’ UNA GRANDE FESTA DI GRATITUDINE
VENEZIA Nel giornale radio di ieri abbiamo dato l’anticipazione comunicata dal Ministro Federico D’Incà, nelle ore successive ha preso la parola sul tema anche il Presidente della Regione Luca Zaia. “Per il Veneto, il 26 gennaio sarà per sempre una giornata storica. Siamo la patria degli Alpini, fanno parte della nostra cultura, della nostra storia, della nostra società, storica e presente. Dico spesso che se non ci fossero bisognerebbe inventarli. Lo diremo con il cuore pieno di gratitudine anche ogni 26 gennaio. In guerra in difesa della libertà, in pace in aiuto alla gente in difficoltà per eventi calamitosi – aggiunge Zaia – una penna nera è stata sempre la prima a svettare e l’ultima ad arretrare. I caduti della guerra, sulle trincee della Marmolada o del Lagazuoi, ci hanno tramandato esempi fulgidi di eroismo e di attaccamento alla libertà; in tempo di pace non c’è stata una sola situazione di pericolo e difficoltà per la gente, terremoti, alluvioni, crisi di ogni genere, nella quale un gruppo di Alpini non sia stato il primo ad arrivare e l’ultimo ad andare via. Non amarli è impossibile, onorarli come meritano, anche con una decisione istituzionale, è sacrosanto”.
IERI ALLA RADIO
ROMA La dichiarazione del Ministro Federico D’Inca’ “ Il Senato ha approvato definitivamente l’istituzione della Giornata nazionale degli Alpini. Questo appuntamento che si celebrerà il 26 gennaio, è un segno di riconoscenza nei confronti degli Alpini, per il loro sacrificio, per il coraggio e per i valori che da sempre portano alle nostre comunità: parliamo di impegno, solidarietà, volontariato e fratellanza. Sono sempre stati al fianco dei cittadini e dei nostri territori facendosi trovare in prima linea. Personalmente li ringrazio per l’attenzione che hanno sempre dimostrato nei difficili momenti che ha attraversato il Veneto, sia durante le emergenze legate al maltempo, sia in occasione della pandemia”.
ROMA La dichiarazione del Deputato Dario Bond “Non solo il 26 gennaio, ma tutti i giorni ammiriamo e apprezziamo l’impegno delle penne nere. Gli Alpini sono sempre in prima linea nei luoghi e nei momenti del bisogno, portatori di pace e solidarietà. Tutti ricordiamo la loro presenza attiva nei disastri dei terremoti, nelle missioni umanitarie, nei servizi di supporto nelle fasi della pandemia. Riconoscere loro una giornata è quindi motivo di orgoglio e segno di riconoscenza. Dovremmo trovare la modalità per fare in modo che le loro attività di Protezione Civile continuino nelle giovani generazioni per le quali sono un grande esempio di impegno civico”.
IL CORTILE DELLA SCUOLA: UNO SPAZIO DA VIVERE
Grazie ad una collaborazione consolidata nel tempo tra Scuole e Comune
ROCCA PIETORE Nato da un’intuizione della responsabile dell’ufficio Tecnico Comunale, l’ingegner Cristina Sanvido e sviluppato dalle maestre della Scuola Primaria, sta prendendo forma il progetto “Il cortile della scuola: uno spazio da vivere”, finanziato dal Comune. Nelle mattinate del 4 e 5 aprile l’ingegner Nicola Canal ha tenuto delle lezioni teoriche e pratiche di educazione stradale, coinvolgendo gli alunni in un entusiasmante percorso in bicicletta, sotto il controllo attento della Guardia Comunale Nicole Pianezze che sottolineava i comportamenti corretti e segnalava le infrazioni al codice della strada. Poi la progettazione e realizzazione di un percorso stradale con tanto di incroci, rotatorie e segnaletica orizzontale, che sarà dipinto sull’asfalto del cortile, prevedendo anche gli spazi per alcuni giochi della tradizione. Il cortile diventerà così un luogo in cui imparare e giocare in orario scolastico, ma anche occasione di incontro per i bambini al di fuori del tempo della scuola.
IL MATTONE IN VENETO, DALL’IMPORTANTE OSSERVATORIO IMMOBILIARE.IT, BELLUNO LA PIU’ CARA
MILANO Inizio anno positivo per il mattone in Veneto, con prezzi stabili o in leggero aumento sia nel settore delle compravendite che in quello delle locazioni. Questo è quanto rilevato da Immobiliare.it, nell’Osservatorio trimestrale sul settore residenziale. In particolare, se i prezzi di vendita aumentano percentualmente di 0,7 punti e si attestano a una media di 1.995 euro al metro quadro, quelli di locazione nel confronto con il trimestre precedente crescono dell’1,7% e sono pari a 10 euro/mq. I trend regionali Nel comparto delle compravendite lo stock di abitazioni invendute nella regione è calato di circa il 6% rispetto al trimestre precedente, in conseguenza di una domanda in crescita di oltre il 16%. Anche il quadro delle locazioni è in ripresa: infatti lo stock di case disponibili in regione segna un -3,5% mentre la richiesta di immobili in affitto si attesta sul +8,3% nello stesso periodo, segno che molte abitazioni sono state locate con successo e il mercato si presenta reattivo. I trend delle compravendite per città e province Quando si analizza l’andamento dei prezzi medi richiesti da chi vende casa nei comuni e nelle province venete si nota come la maggioranza delle province e dei comuni si attestino su una sostanziale stabilità. Trend negativo invece per il comune e la provincia di Belluno – la più cara della regione – che perdono rispettivamente il 2,8% e il 3,2%. La domanda è in forte crescita in tutti i territori considerati, con il picco del +36,8% nella provincia di Belluno, con uno stock di immobili in offerta in calo ovunque tranne che nella città di Verona (al +6,5%). I trend nel comparto della locazione I trend rilevati raccontano di un mercato delle locazioni che apre il 2022 in positivo. Partendo dai prezzi, stabili o in aumento in tutta la regione, che registrano una crescita a doppia cifra nelle province di Belluno e di Venezia (+14,4% e +10,9% rispettivamente). Non a caso la provincia di Belluno, ricca di attrattive turistiche, tocca la cifra record di 18,8 euro/mq per una casa in affitto. Lo stop inferto dal Covid al comparto sembra essere stato superato: lo stock si è infatti fortemente ridotto quasi ovunque mentre nell’ultimo trimestre la domanda ha subito una forte accelerazione. Fa eccezione Padova, comune e provincia, dove invece il trend è di segno inverso: la domanda è sensibilmente scesa, -33,5% per la città, mentre lo stock di immobili disponibili per l’affitto è salito, +25% in città.
IRPEF E IMU, ARGOMENTI DA CONSIGLIO COMUNALE
SAN TOMASO Oggi alle 20 consiglio comunale, in discussione piano di illuminazione per il contenimento dell’inquimento luminoso; approvazione bilancio di esercizio e previsione dell’azienda Asca; prelevamento dal fondo di riserva.
LIVINALLONGO Domani alle 18.30 consiglio comunale convocato dal sindaco Leandro Grones. All’ordine del giorno l’approvazione delle aliquote Imu e Irpef, verifica delle aree fabbricabili, approvazione del programma triennale delle opere pubbliche, aggiornamento del documento programmatico e approvazione dei regolamenti per le video conferenze e il godimento dei beni comunali d’uso civico.
FALCADE Consiglio comunale domenica alle 15, all’ordine del giorno approvazione programmi per l’affidamento di incarichi esterni; approvazione piano delle alienazioni immobiliari; imposta imu aliquote 2022-24; approvazione del documento unico di programmazione.
PROSEGUE IL PROGETTO “AGE MANAGEMENT” CON DUE CORSI PER LAVORATORI
BELLUNO Due appuntamenti (“Project management” e “Gestione dei conflitti”) con i corsi di formazione gratuiti, riservati a lavoratori al di fuori dell’orario di lavoro, grazie all’impegno del Csv Belluno Treviso; c’è tempo per iscriversi fino a venerdì 15 aprile. Possono partecipare lavoratori impiegati part time o full time presso datori di lavoro di imprese private, ma anche titolari d’impresa, coadiuvanti, liberi professionisti e lavoratori autonomi. Non c’è un limite d’età (la precedenza sarà riservata a over 54 e ai residenti nelle provincie di Belluno e Treviso). L’unico vincolo è la residenza in Veneto. Per partecipare è necessario inviare la propria manifestazione di interesse specificando il corso al quale si intende partecipare entro venerdì 15 aprile all’indirizzo [email protected].
ARABBA.. SCIARE FINO A PASQUA
Ma chi l’ha detto che a Pasqua è troppo tardi per sciare? Ad Arabba è possibile! Gli impianti di Porta Vescovo e del Passo Pordoi sono aperti tutti i giorni fino a lunedì 18 aprile compreso, per permettere a tutti gli amanti dello sci di farsi un’ultima sciata anche con l’arrivo della primavera! Piste vere per sciatori veri, ma anche un’ultima occasione per passare una giornata in quota tra le vette più affascinanti delle Dolomiti. Info e prezzi su www.arabba.it
LA CURA DEL VERDE PUBBLICO, CHIAMATA A RACCOLTA DEI CITTADINI
SEDICO
DI DAMIANO TORMEN
AUDIO
ANCHE UNO SCIOPERO DI TRE MESI A VALLE IMPERINA DEGLI OPERAI PER MIGLIORI CONDIZIONI NEL LAVORO
di Renato Bona
Il Corriere delle Alpi ha recentemente pubblicato a firma di Gianni Santomaso un interessante servizio su Valle Imperina, spiegando che c’è un progetto da due milioni e 80 mila euro per la rigenerazione del sito minerario, da attuare da parte del Comune di Rivamonte con 14 interventi, in collaborazione con le Università, l’istituto Follador di Agordo ed il comune di La Valle Agordina, non trascurando i disabili visivi e uditivi per i quali sono previsti brevi percorsi per consentire la visita alle miniere. La notizia ci offre il destro per tornare su “Una miniera veneta. Valle Imperina dal 1886 al 1962”, di Marco Orlandi, pregevole libro edito nell’ottobre 1980 dalla benemerita Nuovi Sentieri Editore di Bepi Pellegrinon, e stampato dalla bellunese Tipografia Piave. Soffermandoci sulle condizioni dei lavoratori fino alla chiusura avvenuta di fatto l’8 settembre del 1972, sancita dal decreto ministeriale che porta la data ufficiale del 2 settembre 1963, l’autore Marco Orlandi ricorda che: “secondo una pianta organica risalente al 1851, i lavori della miniera dovevano essere eseguiti da 465 operai, divisi in due categorie, 265 addetti al sotterraneo e 205 alle fucine. Di frequente, però, la mole del lavoro richiedeva la presenza di cosiddetti ‘temporari’, che arrivavano a raggiungere, talvolta, anche le 200 unità”. I lavoratori provenivano in maggior parte da Rivamonte ed Agordo e in parte modesta dai paesi circostanti. Venivano ripartiti in compagnie, controllate ognuna da un capo operaio; gli operai ordinari percepivano un compenso fisso, gli altri a seconda del lavoro svolto: quello nel sotterraneo durava solitamente 16 ore, tranne le feste, con le compagnie che si succedevano le une alle altre in turni di 8 ore. Dopo il 1866 non venne più assunto alcun operaio alle fucine che non avesse compiuto i 14 anni mentre in precedenza erano ammessi al lavoro anche ragazzini di 8-10 anni; andavano via via riducendosi i lavoratori del sotterraneo di meno di 20 anni. Oltre agli operai vi erano 13 impiegati e lo stabilimento aveva il proprio medico che, pagato dall’erario, percepiva 60 centesimi per ogni visita, pagati dalla Cassa Infermi che era alimentata dalla sottrazione di circa l’1 per cento delle paghe del personale stabile. E se un operaio veniva colpito da malattia che non gli consentiva la prosecuzione del lavoro veniva messo “in provvisione” che consisteva in un terzo dell’ultima paga per quanti avevano solo 8 anni di servizio, e paga intera per 40 anni o più di lavoro. Nello scorrere del tempo si registra il nascere delle prime forme di organizzazione operaia sì che “il malessere fra i lavoratori della miniera di Rivamonte poté finalmente uscire dallo stadio di lamentela individuale e trovare espressione collettiva nella Cassa Soccorso Operai che era sorta come Cassa di confraternita per gli operai infermi”. In tal modo assumeva il ruolo di portavoce delle rivendicazioni operaie tanto che nel 1911 sarà punto di riferimento di uno dei maggiori scioperi che la storia dell’epoca abbia registrato”. Si protrasse infatti per ben tre mesi e provocò danni ingentissimi alla miniera, causando un allagamento pressoché totale, dovuto alla mancanza degli addetti all’eduzione delle acque, e il franamento conseguente ai cantieri”. Cessato lo sciopero occorsero altri tre mesi per la riapertura della miniera. Ma… “Fu proprio in conseguenza di questo sciopero che la Società Montecatini, da poco proprietaria dello stabilimento, si rese protagonista del sequestro di tutto il capitale della Cassa Soccorso Operai. Cui gli operai si opposero il 25 marzo 1912 scrivendo al Regio Capitanato Montanistico, anche a favore dei molti compagni licenziati a seguito della riduzione dei lavori. Per fortuna nonostante Tribunale di Belluno e Corte d’appello di Venezia fossero già stati chiamati in causa, fu trovata un’intesa, il sequestro giudiziario fu revocato e l’assemblea generale dei soci della Cassa Soccorso Operai deliberò il pagamento delle spese giudiziarie e dei legali e la concessione di sussidi straordinari agli operai. Le lamentele per le condizioni di lavoro restavano precarie e nel 1931 la miniera rimase chiusa per un lungo periodo e ciò provocò mancanza di lavoro per tutti gli operai del giacimento. L’autore a questo punto sottolineva che “ancora innumerevoli sono state le vicissitudini superate dai minatori di Rivamonte nell’arco di tanti secoli” e concludeva: “Il decreto ministeriale del 2 settembre 1963 sancì ufficialmente la chiusura dei battenti della miniera… e la fine non solo di un’attività economica plurisecolare nell’industria bellunese, ma anche e soprattutto l’estinguersi di un mondo, se pur ristretto, nel quale per secoli gli abitanti di quei monti identificarono la possibilità di sopravvivere e portare a casa il pane per le loro famiglie. Più di 400 operai furono impiegati, in media, negli ultimi due secoli, nello sfruttamento della miniera: per loro essa rappresentò l’alternativa all’emigrazione e alla sofferenza di un lavoro saltuario”.
NELLE FOTO (riproduzioni dai libri, entrambi editi da Nuovi Sentieri, di Marco Orlandi “Una miniera veneta” e “Riva de na òlta” con testo di Raffaello Verdani e fotografie di Giuliano Laveder e dal libro “Rivanonte” edito dalla Parrocchia): il servizio di Gianni Santomaso pubblicato sul Corriere delle Alpi con l’annuncio di progetti d’intervento per oltre 2 milioni per la rigenerazione del sito minerario; immagini di varie epoche relative a Valle Imperina; gruppi di minatori, prevalentemente di Rivamonte; primo maggio degli anni ’50: “A ‘Vallimperina’ la vita era ancora fiorente e si trovava modo di far festa nonostante il duro lavoro nel sottosuolo”.
MARCO DAL FARRA LIVE A CASTION
BELLUNO Torna live Marco dal Farra che domenica 10 aprile al teatro San Gaetano di Castion presenterà il suo nuovo singolo all’interno del concerto in programma alle 18. Ingresso libero su prenotazione scrivendo alla mail [email protected]
AUDIO, MARCO DAL FARRA
LE GIORNATE ECOLOGICHE A CENCENIGHE
CENCENIGHE L’amministrazione comunale di Cencenighe in collaborazione con la Pro Loco ha organizzato per il fine settimana due giornate ecologiche per la raccolta di rifiuti abbandonati. Sabato 9 aprile il ritrovo alle 8 con l’assegnazione dell’area di pulizia, alle 13 il pranzo al Nof Filò e subito dopo l’eventuale prosecuzione dei lavori. Domenica 10 aprile il ritrovo alle 8 con l’assegnazione dell’area di pulizia e alle 12 il pranzo sempre al Nof Filò. L’attrezzatura verrà fornita da Valpe Ambiente e le immondizie raccolte saranno conferite all’ecocentro. I bambini che vogliono partecipare alle giornate dovranno essere accompagnati.
DOMENICA LA FIERA DELL’OGGETTO RITROVATO
FELTRE Ritorna domenica prossima, 10 aprile, l’appuntamento con la Fiera dell’Oggetto Ritrovato, il mercatino dell’antiquariato e dell’usato che si svolge nel centro storico. Saranno oltre 80 gli espositori provenienti da tutto il Triveneto che proporranno oggetti usati e d’antiquariato, libri, mobili, lampade, vestiti, ed altri oggetti di interesse, promuovendo anche il riuso.
SULLE ORME DI WALK OF FAME CON LA SCUOLA DI AGORDO
AGORDO Sabato 9 aprile alle 11:10 nel cortile della scuola secondaria di I grado ad Agordo, gli alunni di terza B e C organizzano “Walk Of Fame”, per parlare di pace e di coloro che hanno ricevuto il Nobel. Evento all’aperto della durata di un’ora. in caso di maltempo verrà spostato a sabato 23 aprile.
UNA SERATA DI TEATRO ORGANIZZATA DAL CIRCOLO DEI SARDI NEL BELLUNESE
BELLUNO Sabato alle 20:45 presso il Centro Diocesano Giovanni XXII di Belluno è in programma lo spettacolo teatrale di Elisa Pistis dal titolo “Mistero Buffo”, scritto da Dario Fo e Franca Rame. Per informazioni 388 6458895 o via mail a [email protected]
L’OPERA DELLA CONFRATERNITA DELLA BEATA VERGINE DELLA SALUTE, REALTA’ ANCHE IN TEMPI DI COVID
Con la collaborazione di Paolo Chissalè
ALBERTO MANZI AL TEATRO COMUNALE, SABATO CON TIB TEATRO
REDAZIONE Una serata dedicata al pensiero e al lavoro di Alberto Manzi, maestro ed educatore, figura fondamentale per il rinnovamento della pedagogia, a 25 anni dalla sua scomparsa, quella che TIB Teatro, in collaborazione con Scuole in Rete e Movimento di Cooperazione Educativa – gruppo territoriale di Belluno, proporrà sabato 9 aprile 2022 al Teatro comunale di Belluno. Alle 20:00 l’incontro “Non è mai troppo tardi per scriversi la vita”,
Ospiti Alessandra Falconi, referente del Centro Studi Alberto Manzi di Bologna, Daniela Nicosia (foto), autore e regista dello spettacolo, Franco Chemello per Scuole in Rete
LA DIRETTRICE ARTISTICA DANIELA NICOSIA
Per informazioni e prenotazioni: Tib Teatro 0437 950555 – 351 7834551 – [email protected]
IERI ALLA RADIO
ALLO ZERO TERMICO: La Fitoterapia delle Dolomiti TERZA PARTE
ZERO TERMICO E’ UN VIAGGIO ALLA SCOPERTA DEL NOSTRO TERRITORIO, DALLA VOCE DEI PROTAGONISTI. TURISMO, SPORT, EVENTI, CULTURA, INTRATTENIMENTO. DAL LUNEDI’ AL VENERDI ALLE 15.10 ALLE 20.30. ZERO TERMICO. UN APPUNTAMENTO IN COLLABORAZIONE CON: SPORT 203. LA NATURALE PORTA D’INGRESSO….VERSO LO ZERO TERMICO. LOCALITA’ LE CAMPE STRADA AGORDO BELLUNO. ABBIGLIAMENTO E ATTREZZATURA….DEDICATI A CHI AMA LA MONTAGNA.
di Claudio Fontanive PUNTATA 21, NICOLA DE ZORDI E GALVANO DOTTA
TERZA PARTE 06 APRILE 2022
AUDIO
DON CESARE, IL PENSIERO DEL GIORNO. ALLA RADIO ALLE 7 DEL MATTINO E ALLE 19.30 DELLA SERA.
39 ANNI DI RADIO… PAGINA DI STORIA, LEONARDO DEL VECCHIO IN CONSIGLIO COMUNALE
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ZERO IN CONDOTTA… IL LUNEDI LA SCUOLA ALLA RADIO
TUTTI I LUNEDI ALLE 10,30 E 1900, LA DOMENICA ALLE 8 007 IN CONDOTTA, LA SCUOLA CON LA PROF. MARIA ROSA SALMAZO E CLAUDIO FONTANIVE, IN PODCAST TUTTE LE PUNTATE DELLE ULTIME STAGIONI.
PUNTATA DEL 04 APRILE 2022
LA RACCOLTA COMPLETA
IN VIVO VERSO, SETTIMA STAGIONE CON BRUNELLA MORO, DAL LUNEDI AL VENERDI ALLE 7.10, 10.10 E 18.50
NUOVA VITA di PAOLO DE TOFFOL
AUDIO
Pupille dilatate sulla soglia dell’oltre,
dietro la schiena un mondo che non ha mai convinto;
la strada segnata dall’orrore nel punto del non ritorno
no, non fa per me.
Embrione dei miei sogni
accarezzami i pensieri.
Con poche lacrime scivolerò nel nuovo.
Il seme è già piantato,
lo sento premere nello stomaco.
Il salto non sarà nel buio se ci teniamo per mano
Non precipiteremo al suolo se ci amiamo.
LA RACCOLTA COMPLETA
GOCCE DI FILOSOFIA 173 DI CHIARA CAU
AUDIO
LA RACCOLTA COMPLETA
MUSICA PIU’
MUSICA ALLA RADIO, IL PROGRAMMA DI LORIS SCUSSEL “COLLAGE OPERAZIONE NOSTALGIA” DAL LUNEDI AL VENERDI ALLE 16.00 E ALLE 23
PUNTATA 578 DEL 06 APRILE 2022
di Loris Scussel
Saranno le voci femminili italiane ad aprire la programmazione di Collage operazione nostalgia in una settimana caratterizzata dai successi internazionali in mezzo ai quali mercoledì troveranno spazio alcuni brani a tema con la parola “giorno” nel titolo. Collage andrà in onda come sempre dal lunedì al venerdì alle 16,00 e alle 23,00.
SALUTE & SOCIETA’
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DUE MINUTI UN LIBRO, TUTTI I GIORNI ALLA RADIO ALLE 9.40 E ALLE 17.50
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L’ALMANACCO LADINO
LA RACCOLTA
LA RASSEGNA STAMPA DA L’AMICO DEL POPOLO
OSPITE: Dario Dell’Osbel, presidente della sezione agordina del Cai
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