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IL RITORNO DEL PERSONAGGIO.
di Mirko Mezzacasa
Carlo Budel dopo quasi tre mesi trascorsi in Asia dove era rimasto bloccato per l’emergenza Covid-19 è finalmente riuscito a tornare in Italia, nella sua San Gregorio nelle Alpi dove rimarrà per pochi giorni, poi riprenderà il suo lavoro a Punta Penia in cima alla Marmolada dove si è fatto conoscere ed apprezzare non solo dal mondo degli alpinisti ma anche da quello dei social con la sua pagina facebook molto seguita. In questi mesi in molti hanno seguito con apprensione il suo incubo e le sue paure dal 4 febbraio quando è arrivato a Bankok e fino alla notizia liberatoria di 14 ore fa “Questa mattina alle 2 sono finalmente riuscito a tornare a casa…Adesso mi faccio 14 giorni di quarantena qui con il mio cane Paris e poi si va a Punta Penia”. Carlo avrebbe dovuto rienrtare in Italia già lo scorso 21 aprile ma purtroppo per lui il coronavirus lo ha segregato in casa per tutti questi giorni. Per tornare ha dovuto attendere prima “abbandonato” e poi costretto a sborsare parecchi euro per salire in aereo. Ora attendiamo di leggere il suo diario e bentornato Carlo.
PROVINCIALE 563 DI SALESEI, LIVINALLONGO: CHIUSURA.
NEI GIORNI 9 E 10 GIUGNO CHIUSURA TOTALE ALLA CIRCOLAZIONE STRADALE DALLE 8 ALLE 12 E DALLE 13 ALLE 17.30 IN LOCALITA’ PIAN DI SALESEI PER RIMOZIONE MASSA ROCCIOSA A MONTE DELLA STRADA. NEGLI ALTRI ORARI SENSO UNICO ALTERNATO CON SEMAFORO
LA RISPOSTA DI GRONES ALLA DE DORIGO
IL SINDACO DI LIVINALLONGO LEANDRO GRONES
L’INTERVENTO DEL CONSIGLIERE DI MINORANZA SILVIA DE DORIGO SUI PARCHEGGI A CAMPOLONGO
LA DELIBERA DELL’ULTIMO CONSIGLIO COMUNALE
delibera CC Livinallongo 19magg20-ParkCampolongo
METEO. FINO AL MATTINO DI LUNEDÌ 8 GIUGNO STATO DI ATTENZIONE PER POSSIBILI TEMPORALI INTENSI
VENEZIA In riferimento alla situazione meteorologica attesa sul territorio, al fine di garantire un monitoraggio costante della situazione e la massima prontezza operativa del Sistema Regionale di Protezione Civile, il Centro Funzionale Decentrato della Regione ha emesso un avviso di criticità idrogeologica, decretando lo stato di “attenzione” per possibili forti temporali fino alle ore 08:00 di lunedì 8 giugno in tutti i bacini idrografici del Veneto a eccezione di quello dell’Alto Piave, in provincia di Belluno.
Queste le previsioni: Per la giornata di domenica 7 giugno, instabilità con precipitazioni anche consistenti, specie sulle zone prealpine e pedemontana nella seconda metà della giornata; sono altresì possibili fenomeni temporaleschi, localmente di forte intensità (forti rovesci, locali grandinate, forti raffiche di vento).
DA ATTIVAMENTE AGORDINO: Dopo settimane di lavoro abbiamo trovato un accordo con i comuni per l’attivazione del servizio di centro estivo a Falcade che riguarderà la fascia d’età che va dai 6 ai 13 anni. Val biois sport camp aprirà le iscrizioni da metà della prossima settimana.
“Questo strano 2020 ci ha obbligato a rielaborare il nostro Sport Camp e i tempi sono andati un pò lunghi…Ecco la nostra proposta per garantire ai nostri ragazzi un percorso formativo di crescita e socializzazione, in un contesto sicuro e protetto – GIOCO,SPORT,DIDATTICA INFO E PRE-ISCRIZIONI AL SITO WWW.ATTIVAMENTEAGORDINO.IT
SEMPRE PIU’ VERSO LA NORMALITA’: RIAPRONO GLI AEROPORTI. MEDICINA A TREVISO LA REGIONE PRONTA A RICORRERE ALLA CORTE COSTITUZIONALE. LE REGIONI SUPERANO IL TEST MA CI SONO ANCORA FOCOLAI ATTIVI, A NORDEST SOLO 12 CONTAGI.
di Mirko Mezzacasa
L’Europa ha smesso di pensare ed ha capito che sono arrivati i giorni delle decisioni prima che la polveriera s’infiammi. Italia tolta dalla lista nera, aeroporti aperti ed anche la Grecia libera i propri confini a tutti. Spostamenti liberi a tutti superate anche le misure restrittive dei test obbligatori ora la stagione turistica puo’ davvero decollare. Medicina a Treviso “L’impugnatura è colpa degli azzeccagarbugli – afferma il presidente Luca Zaia- non è un’idea del presidente ma la conclusione di un percorso, dopo il covid abbiamo visto quanto bisogno abbiamo di medici. Che il Governo prenda in mano la situazione ha tempo fino al 16 giugno mentre i cittadini ci inondano di messaggi. Dell’impugnativa non me ne frega niente noi andiamo avanti. Che gli studenti si iscrivano e se il Governo ci farà la guerra schiereremo l’artiglieria pesante legale e andremo davanti alla Corte Costituzionale spiegando che 6 milioni su 9 miliardi sono destinati a studenti che faranno i medici”. A Nordest i contagi sono ormai azzerati, ieri 12 in 24 ore, 9 in Veneto, 1 in provincia di Belluno, aumenta il numero dei guariti in Veneto ieri un centinaio ma la mascherina si continuerà ad usare nei luoghi chiusi e questo per alcuni mesi e sarà un obbligo soprattutto negli assembramenti. I NUMERI IN VENETO: TOTALE POSITIVI 19183 (+9) ATTUALMENTE POSITIVI 1107 (-90) DECESSI 1953 (+5, 3 in ospedale) NEGATIVIZZATI 16123 (+94) IN ISOLAMENTO 1057 (-88) RICOVERATI 319 (-5 82 POSITIVI, 237 NEGATIVIZZATI), NEGLI OSPEDALI DI COMUNITA’ 43 (0 8 POSITIVI, 35 NEGATIVIZZATI), IN TERAPIA INTENSIVA 15 (-2, 1 POSITIVO, 14 NEGATIVIZZATI). DECESSI IN OSPEDALE :3 .I NUMERI IN PROVINCIA: TOTALE CONTAGI 1176 (+1 ) , ATTUALMENTE POSITIVI 85 (-2) , DECEDUTI 111 (+1), NEGATIVIZZATI 980 (+6) ISOLAMENTO DOMICILIARE 125 (-26) RICOVERATI IN OSPEDALE AL SAN MARTINO 2 (-2)
RASSEGNA STAMPA LOCALE, DIRETTA STUDIO1 RADIO PIU di MIRKO MEZZACASA
L’INTERVENTO A RADIO PIU’ DI GIANPAOLO BOTTACIN, ASSESSORE REGIONALE ALLA PROTEZIONE CIVILE
DATI E GRAFICI DEL GIORNO, PROVINCIA – REGIONE 06 GIUGNO 2020
Con la collaborazione di Tiziano De Col
LEGGI LA CONFERENZA STAMPA DI LUCA ZAIA
L’Università a Treviso va avanti, non me ne frega niente dell’impugnativa noi andiamo avanti comunque se serve fino alla Corte Costituzionale vedremo come andrà a finire e nel frattempo ne faremo di tutti i colori.
NUOVA ORDINANZA Stiamo procedendo alla redazione di una impegnativa ordinanza per cinema, teatri, discoteche, sagre, fiere e tutte quelle strutture ancora chiuse. Ragioniamo sul 15 di giugno o male che vada entro e non oltre fine giugno. Ma la mascherina rimane obbligatoria e la indosseremo ancora per mesi. 200 MILIONI DI SPESE, 35 MILIONI L’ANNO PER LE ASSUNZIONI E POI GLI INVESTIMENTI PER 100 MILIONI Martedi alle 13 la conferenza delle RegionI con all’ordine del giorno i finanziamenti per la sanità dopo questo periodo di grandi spese abbiamo un buco di oltre 200 milioni di euro da ripianare. Dobbiamo rilanciare gli investimenti come fatto per il ponte Morandi di Genova. con procedure semplificate e più efficaci: stiamo parlando della salute dei cittadini.ELEZIONI Ieri la lettera di Bonaccini e Totti per le elezioni, chiediamo le elezioni prima possibile, al massimo nella prima quindicina di settembre ovvero prima che inizino le scuole. Faccio il tifo perché si voti a luglio. La gente è incazzata perchè non viene chiamata a votare quel giorno spaccheranno anche la mina della matita copiativa. Almeno che si voti prima dell’inizio delle scuole o chiudiamo le scuole ancora per la sanificazione e le elezioni. L’ipotetica finestra dal 6 settembre in poi significa che male che si vada si vota il 6 settembre non a ottobre. Parlo contro i miei interessi visto che sono tecnicamente scaduto SPECIALIZZANDI SENZA PREMIO E SENZA BORSE DI STUDIO L’assessore Lanzarin sta risolvendo anche questo problema. Sono medici e hanno fatto un lavoro strepitoso soprattutto in tempi di coronavirus, ci siamo trovati a dare disponibilità per la premialità ma stiamo parlando anche per questa categoria mai messa sul tavolo. A mio avviso se c’è qualcuno che puo’ rivendicare con forza questa istanza sono proprio loro. LA GERMANIA SCONSIGLIA L’ITALIA AI TEDESCHI PER LE VACANZE MENTRE VARIATI PARLA DI MILIONI DA SPENDERE PER UN PIANO RILANCIO La stagione finisce a settembre a proposito del piano, di certo i tedeschi non si mettono a metà giugno a comperare pacchetti turistici se vengono è merito dei nostri operatori. Chiediamo al Governo tedesco di considerarci fratelli e non appestati, i tedeschi quando sono qui sono al sicuro non a caso abbiamo liberato da subito l’ospedale di Jesolo oggi Covid free, pazienti non ce ne sono più e si fa anche fatica a trovarli. Abbiamo operatori eccezionali se avessero atteso l’intervento pubblico sarebbero tutti morti. MONDO DELLO SPETTACOLO IN GRANDE DIFFICOLTA’ Li ho incontrati questa mattina sono i primi che hanno chiuso e gli ultimi ad aprire.
L’ARGOMENTO DEL GIORNO, IL CASO DELL’UNIVERSITA’ DI MEDICINA A TREVISO
Il Governo ha deciso di impugnare la Legge regionale del Veneto che istituisce il Corso di Laurea in Medicina a Treviso con Università di Padova. Annuncio già che come Regione del Veneto ricorreremo contro questa decisione del Governo, e difenderemo assolutamente la nostra legge. Siamo pronti a scendere in campo con i nostri uffici e i nostri giuristi per ribadire nelle sedi opportune la giustezza della scelta e la correttezza dell’iter.
UNIVERSITA’ DI MEDICINA A TREVISO L’impugnatura è colpa degli azzeccagarbugli. Non è un’idea del presidente ma la conclusione di un percorso, dopo il covid abbiamo visto quanto bisogno abbiamo di medici. Che il Governo prenda in mano la situazione ha tempo fino al 16 giugno mentre i cittadini ci inondano di messaggi. Dell’impugnativa non me ne frega niente noi andiamo avanti. Che gli studenti si iscrivano e se il Governo ci farà la guerra schiereremo l’artiglieria pesante legale e andremo davanti alla Corte Costituzionale spiegando che 6 milioni su 9 miliardi sono destinati a studenti che faranno i medici. A Treviso già si fa scuola, volevamo portare i 5 anni totali, ieri ho chiamato Boccia che si è dimostrato disponibile. Ripeto: c’è una finestra per riuscire a dimostrare che la nostra azione è positiva, il Governo ha fino al 16 per depositare l’impugnativa. Gli azzeccagarbugli teorizzano che i 6 milioni presi dal fondo sanitario regionale siano un sopruso. L’ aspetto della programmazione, è già superato. Voglio pensare che quando si lascia troppo spazio ai tecnici questa è la soluzione. Andremo in Corte Costituzionale e vedremo come andrà a finire, nel frattempo ne faremo di tutti i colori.
Treviso, Corso di laurea in Medicina: il governo impugna la legge
Bond, Baratto, Cortellazzo (FI): L’impugnativa penalizza il territorio, presenteremo interrogazione ai ministri
“Presenteremo una interrogazione al ministro della Salute e al ministro dell’Economia per capire quali siano le motivazioni che hanno portato ad avviare l’impugnativa della legge regionale di istituzione, a Treviso, in pieno accordo con l’Università di Padova, di un corso di laurea completo in medicina e chirurgia”. E’ la reazione dei deputati di Forza Italia, Dario Bond, Raffaele Baratto, Piergiorgio Cortellazzo, rispetto all’impugnativa del Consiglio dei Ministri della Legge regionale n. 10 del 14 aprile scorso in cui venivano attivati i corsi di laurea in medicina e chirurgia dell’Università di Padova presso l’Ulss 2 a Treviso . “Abbiamo bisogno di una programmazione delle facoltà di Medicina – proseguono i deputati veneti – che possa dare risposte tangibili ai bisogni sociali, alle esigenze emergenti e, anche per questo, sia spalmata sul territorio. Il corso di laurea a Treviso, tra l’altro, è stato istituito seguendo l’iter previsto. Qualora sia stato rilevato un errore di forma, prima di far saltare un progetto così lungimirante e concreto – nel caso specifico l’obiettivo laureare più medici, vista la carenza riscontrata in Italia prima ancora dell’emergenza Covid – occorre oggi trovare una soluzione immediata. E’ il nostro territorio che lo chiede”.
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“DE COCCIO”: ANCORA UNA GIORNATA SENZA SANZIONI
BELLUNO Continuano i controlli delle Forze dell’Ordine per il contenimento del Covid-19. Nella giornata di venerdì sono state controllate 217 persone e non sono state rilevate infrazioni. Per il secondo giorno consecutivo tutto regolare. 1792 le persone controllate da inizio settimana, 2 sanzioni e 2 denunce per altri reati. 177 i controlli negli esercizi commerciali nell’ultima giornata. Anche in questo caso nessuna irregolarità.
OTTIMISMO POST COVID, UNA SCELTA Il pannello in centro a Voltago.
NUOVI CONFERIMENTI E AVVICENDAMENTI PER IL CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO
Nei giorni scorsi il Dipartimento dei Vigili del Fuoco del soccorso pubblico e della difesa Civile ha disposto una serie di conferimenti e avvicendamenti dei dirigenti con decorrenza 29 giugno. Belluno: l’attuale comandante l’ing. Girolamo Fiandra Bentivoglio promosso dirigente superiore dal 29 giugno assumerà l’incarico di comandante di Sassari. Prossimamente sarà reso noto dal dipartimento il nuovo dirigente del Comando. Direzione Interregionale dei vigili del fuoco del Veneto e Trentino Alto Adige, l’ing. Enrico Porrovecchio, dirigente superiore, responsabile della colonna mobile regionale, dal 29 giugno assumerà l’incarico di comandante dei Vigili del Fuoco di Brescia. Prossimamente sarà reso noto dal Dipartimento il nuovo dirigente della direzione. L’ing. Dino Poggiali, dirigente superiore, è stato nominato nuovo comandante dei vigili del fuoco di Venezia, L’ing. Giampiero Rizzo, primo dirigente, attuale comandante dei Vigili del fuoco di Vibo Valentia è stato designato comandante dei vigili del fuoco di Treviso. L’ing. Luigi Giudice, dirigente superiore, attuale comandante dei vigili del fuoco di Sassari è stato designato nuovo comandante di Verona. L’architetto Giuseppe Costa, primo dirigente, attuale dirigente vicario del Comando di Venezia è stato nominato comandante di Vicenza.
SOSTEGNO PSICOLOGICO COVID: 360 INTERVENTI IN 80 GIORNI
BELLUNO 360 interventi in 80 giorni: E’ quanto è stato fatto nell’ambito del progetto “Sostegno Psicologico COVID” promosso dalla’Ulss Dolomiti in collaborazione con l’AIL sezione di Belluno e il Fondo Welfare Dolomiti della Provincia a partire da marzo. Incertezza, ansia e paura, impotenza e tensione emotiva, nervosismo e malesseri fisici. Sono alcune delle forme di disagio che inevitabilmente – in misura maggiore o minore e a seconda di età, salute, stile precedente di vita come anche situazione socio economica – ognuno ha vissuto in questo periodo di emergenza covid19 . Nella fase dell’emergenza in cui la preoccupazione era più forte, la UOSD di Psicologia Ospedaliera si è fatta promotrice dell’attività di sostegno psicologico secondo il modello della psicologia dell’emergenza, partendo dalle persone malate e da chi le cura (cittadini in isolamento fiduciario o in quarantena, pazienti e famigliari oltre che sanitari dei reparti covid). Il sostegno è stato poi via via allargato. Ad oggi sono stati fatti: 152 colloqui a favore di 39 persone Covid positive o in isolamento fiduciario, 83 colloqui di supporto a 11 famiglie di persone ricoverate per Covid+, 44 colloqui di supporto nell’elaborazione del lutto a 8 familiari, 8 reparti ospedalieri e 6 Case di Riposo formate nella tecnica del Defusing, 19 incontri di gruppo di defusing/de briefing, 33 colloqui a favore di 12 sanitari, 20 colloqui di supervisione ai coordinatori di reparto. Inoltre, nell’ambito del progetto, è stato curato anche il sostegno ai Medici di medicina generale oltre che la produzione di diverso materiale informativo per la cittadinanza diffuso attraverso i vari canali aziendali e per le case di riposo. Sono state fatte delle schede (disponibili nel sito www.aulss1.veneto.it) su SOS contagio emotivo, Psicoeducazione adulti, Psicoeducazione bambini, Psicoeducazione anziani, Psicoeducazione adolescenti, Psicoeducazione operatori sanitari, Defusing, Comunicazione cattiva notizia telefonica, Consigli per l’alimentazione, Consigli per il sonno, Video di mindfulness e stretching, Indicazione per le Case di Riposo per operatori, ospiti e coordinatori. Inoltre, sono stati fatti dei brevi video sugli stessi temi diffusi dalla televisione locale e nella pagina facebook dell’Azienda. Il progetto è stato promosso e guidato dalla responsabile della UOSD di psicologia dott.ssa Francesca De Biasi. L’equipe della psicologia ospedaliera composto dalle dott.sse Chiara Forlin, Isabella Maccagnan ed Elena Sommacal – sostenuto dall AIL – è stata integrata con la dott.ssa Cristina Zaetta, del serD distretto 1, e dal dott. Turco per il personale e le attività presso l’ospedale di Feltre. Un’attività complessa che ha cercato di rispettare ed integrarsi con i tempi delle istituzioni, degli operatori sanitari e dei malati, offrendo professionalità grazie alla sinergia dell’ULSS 1, promotore e ordinatore dell’iniziativa tramite la Psicologia Ospedaliera, l’AIL sezione di Belluno per il finanziamento di parte delle psicologhe coinvolte, e il fondo Welfare per la formazione e la supervisione al personale oltre che per gli interventi nei confronti dei cittadini. «Questa pandemia ha coinvolto in modo trasversale la popolazione facendo entrare le emozioni e i comportamenti nel vocabolario quotidiano di politici e sanitari. È normale aver timore di ciò che può essere pericoloso per la nostra salute, tuttavia le caratteristiche di questo virus – invisibile e a volte letale – hanno amplificato le paure e l’ansia rischiando di toglierci controllo ed equilibrio. È stato quindi importante ascoltare e normalizzare, riservando a ciascuno l’intervento adatto alla propria condizione (famigliare, malato, operatore) e offrendo spunti personali per ritrovare nella propria quotidianità uno spazio di auto-comprensione e cambiamento» spiega la coordinatrice Francesca de Biasi. «La pandemia ha fatto sicuramente toccare a ciascuno, nella continuità del proprio isolamento, la fragilità ma anche la possibilità di crescita. Per qualcuno si è trattato di riuscire a stare soli con sé stessi. Per altri responsabilizzarsi rispetto all’impatto del proprio comportamento sulla collettività. Per altri ancora riscoprire Riconoscenza e solidarietà. Alcune professioni non hanno potuto fermarsi e quando la comunità è colpita in toto, la via per sentirsi meno impotenti è quella di sentisti comunità anche nell’azione. Alcuni in una corsia, altri al supermercato, altri ancora rimanendo a casa», conclude la coordinatrice Francesca de Biasi
IMPRESE ED ENTI “FAMILY FRIENDLY” PER COMBATTERE SPOPOLAMENTO E CRISI DA CORONAVIRUS
BELLUNO Entra nella fase due, con un seminario aperto a tutti, il progetto pilota “Family Audit, un cambiamento culturale per il territorio bellunese”, di cui è capofila il Consorzio BIM Piave, in partenariato con il Comune di Feltre, Confindustria Belluno Dolomiti, i sindacati, la Provincia di Belluno e la Provincia di Trento. Il progetto è uno dei sei selezionati a livello nazionale dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche della Famiglia. Diversi gli obiettivi: combattere lo spopolamento supportando le imprese e gli enti a misura di famiglia, bilanciare i tempi di vita e di lavoro per promuovere la genitorialità, trasformare gli strumenti del lavoro agile in una opportunità traendo tutti gli insegnamenti possibili dal periodo di lockdown. Nel corso del seminario – che si svolgerà martedì 9 giugno alle 10 sulla piattaforma Zoom – saranno illustrati i dettagli dell’iniziativa, lanciata nel settembre 2019 a Feltre e dedicata a tutte quelle realtà, pubbliche e private, interessate a certificarsi “Family Audit”, dotandosi di un proprio piano di obiettivi volto a migliorare le esigenze di conciliazione tra famiglia e lavoro del personale. “Si tratta di un vero e proprio processo certificativo scandito da tappe ben precise, con dei consulenti esperti che si metteranno a disposizione di enti e imprese. Una parte delle spese per la certificazione sarà sostenuta dal progetto stesso che ha un valore complessivo di 200 mila euro”, spiega Umberto Soccal, presidente del Consorzio Bim Piave, capofila della cordata. “Il bilanciamento delle esigenze lavorative e familiari va a incidere sulle politiche di genere e sulla genitorialità, fattori indispensabili se vogliamo mantenere le giovani coppie sul territorio su modello di quanto già si sta facendo in Trentino”, ribadisce Soccal. Concetti che ribadisce anche Flavio Mares, consigliere di Confindustria Belluno Dolomiti con delega al sociale: “Le imprese bellunesi sono sempre state attente alle esigenze delle famiglie ma le famiglie mutano velocemente e hanno bisogno di strumenti sempre nuovi. Un efficace welfare aziendale deve cogliere i cambiamenti e anticiparli”.
SICUREZZA SISMICA ALLA SCUOLA DI CASTION, SBLOCCATO FINANZIAMENTO DA OLTRE 800MILA EURO
BELLUNO Più di 800mila euro in arrivo dai fondi per l’edilizia scolastica recentemente sbloccati dal Ministero dell’Istruzione, che verranno inoltrati al Comune di Belluno tramite la Regione Veneto, per mettere in sicurezza sismica la scuola primaria “Valeriano” di Castion. La notizia è arrivata in questi giorni a Palazzo Rosso: «Questo importante finanziamento ci permetterà di coprire al 100% il costo dell’intervento. – commenta l’assessore ai lavori pubblici, Biagio Giannone – Questo edificio scolastico si aggiunge così ai tanti sui quali stiamo già intervenendo per renderli migliori, più sicuri e accessibili per i nostri bambini. Con queste risorse, ed escluse quelle destinate alla rigenerazione della Gabelli, arriviamo a investire nel solo anno corrente oltre 1,2 milioni di euro sui nostri edifici scolastici». Il progetto per la messa in sicurezza sismica della scuola elementare di Pian delle Feste era uno dei quattro entrati nella graduatoria regionale realizzata già diversi anni fa; con i cambi dei governi susseguitisi negli anni, questa graduatoria era rimasta “congelata” dopo aver finanziato le prime opere in classifica. Con lo sblocco dei fondi, legato alla ripresa post-lockdown, ecco il finanziamento anche per Castion: 817.451 euro a fondo perduto.
L’ASSESSORE DEL COMUNE DI BELLUNO BIAGIO GIANNONE
MINISTRO D’INCÀ IN MERITO AL DECRETO SCUOLA APPROVATO DEFINITIVAMENTE DALLA CAMERA
ROMA “Con 245 voti favorevoli e 122 contrari è stato dato il via libera definitivo alla Camera per il Decreto Scuola, all’interno del quale ci sono tutti gli interventi necessari affinché i nostri studenti possano tornare a settembre a studiare sui loro banchi, nelle loro classi e con i loro compagni. Proprio oggi, in molte regioni d’Italia, è l’ultimo giorno di scuola, e voglio ringraziare gli insegnanti che con la loro dedizione e il loro impegno, attraverso la didattica a distanza, hanno saputo dare ai nostri ragazzi la possibilità di continuare a studiare, nonostante il lockdown. Un grazie va anche alle famiglie italiane, ai genitori che hanno accompagnato i figli in questo percorso formativo eccezionale e ai nonni che hanno consentito alle famiglie di cavarsela. Un grazie anche a quei genitori che da soli e senza nonni ce l’hanno fatta. Siete un grande esempio. E un grazie, naturalmente, a tutti gli studenti che si sono adattati a questo ‘anno scolastico particolare’. Siete il futuro del Paese. Arrivederci a settembre“. Lo ha scritto su Facebook Federico D’Incà, Ministro per i Rapporti con il Parlamento.
TREVISO, CORSO DI LAUREA IN MEDICINA: IL GOVERNO IMPUGNA LA LEGGE. BOND, BARATTO, CORTELLAZZO (FI): L’IMPUGNATIVA PENALIZZA IL TERRITORIO, PRESENTEREMO INTERROGAZIONE AI MINISTRI
VENEZIA “Presenteremo una interrogazione al ministro della Salute e al ministro dell’Economia per capire quali siano le motivazioni che hanno portato ad avviare l’impugnativa della legge regionale di istituzione, a Treviso, in pieno accordo con l’Università di Padova, di un corso di laurea completo in medicina e chirurgia”. E’ la reazione dei deputati di Forza Italia, Dario Bond, Raffaele Baratto, Piergiorgio Cortellazzo, rispetto all’impugnativa del Consiglio dei Ministri della Legge regionale n. 10 del 14 aprile scorso in cui venivano attivati i corsi di laurea in medicina e chirurgia dell’Università di Padova presso l’Ulss 2 a Treviso . “Abbiamo bisogno di una programmazione delle facoltà di Medicina – proseguono i deputati veneti – che possa dare risposte tangibili ai bisogni sociali, alle esigenze emergenti e, anche per questo, sia spalmata sul territorio. Il corso di laurea a Treviso, tra l’altro, è stato istituito seguendo l’iter previsto. Qualora sia stato rilevato un errore di forma, prima di far saltare un progetto così lungimirante e concreto – nel caso specifico l’obiettivo laureare più medici, vista la carenza riscontrata in Italia prima ancora dell’emergenza Covid – occorre oggi trovare una soluzione immediata. E’ il nostro territorio che lo chiede”.
IL MUSEO DELL’OCCHIALE RIAPRE IN TOTALE SICUREZA GRAZIE ALLA GENEROSITA’ DI DUE IMPRENDITORI DEL TERRITORIO
PIEVE DI CADORE Dopo tre mesi di chiusura a causa dell’emergenza legata al Coronavirus il Museo dell’Occhiale riapre le sue porte al pubblico. Le visite si svolgeranno in totale sicurezza grazie anche alla generosità di due imprenditori del territorio che hanno voluto donare al Museo i presidi necessari previsti dalla normativa: Fabrizio de Silvestro della Gatto Astucci, da sempre vicino al Museo, e Igino Genova della Tipografia Tiziano. Un gesto importante per una piccola realtà che ha visto in questi tre mesi il blocco di tutte le sue attività e che vive con incertezza i mesi a venire non sapendo come reagirà il pubblico culturale. Tra le misure adottate: ingressi contingentati, itinerari obbligati, obbligo di visita con mascherina, dispenser con gel disinfettante. “Il museo, quindi, è un luogo sicuro – afferma la curatrice Laura Zandonella – che si può visitare in tutta tranquillità perché non affollato, perché sono stati emanati stretti protocolli a cui tutti ci stiamo attenendo, perché gli ambienti vengono sanificati e igienizzati e si seguono precise e scrupolose norme di carattere medico-sanitario, e perché il personale è attento e vigile affinché tutti possano essere al sicuro.” “Siamo felici di riaprire le nostre porte – ribadisce Vittorio Tabacchi, presidente della Fondazione che gestisce il Museo – speranzosi che la gente abbia voglia di riavvicinarsi ai luoghi della cultura per riappropriarsi delle bellezze artistiche del nostro territorio”. “Stiamo programmando alcune attività per il periodo estivo – afferma Laura Zandonella – rivolte sia ad un pubblico adulto sia ai bambini. Tutte le attività saranno a numero chiuso e su prenotazione per assicurare ai fruitori il rispetto delle norme vigenti”.
CHIUDE IL CENTRO OPERATIVO COMUNALE DELLA PROTEZIONE CIVILE A FELTRE
FELTRE Il sindaco di Feltre Paolo Perenzin ha disposto la chiusura del C.O.C. dopo 3 mesi esatti dalla sua apertura. Centro che era stato aperto il 4 marzo scorso per l’emergenza Covid-19. Visto l’andamento dell’epidemia, il primo cittadino ha emanato venerdì sera l’ordinanza di chiusura visto che allo stato attuale non vi sia più la necessità di coordinare, anche tramite il volontariato, gli interventi di emergenza e di assistenza alla popolazione. Nei prossimi giorni si farà un bilancio su questi 3 mesi di servizio. sarà l’occasione per ringraziare tutti i volontari.
L’80% DEI DIPENDENTI HA IL CONTRATTO DI LAVORO SCADUTO. ENTRO FINE ANNO QUASI 1 MILIONE DI OCCUPATI IN MENO
L’Ufficio studi della CGIA segnala che oltre l’80 per cento dei lavoratori dipendenti del settore privato presente in Italia ha il contratto collettivo nazionale di lavoro scaduto. In termini assoluti, stiamo parlando di circa 12,6 milioni di operai e impiegati che attendono un rinnovo che, a seguito della recessione economica in atto, rischia di slittare anche quest’anno, alimentando una ulteriore flessione della dinamica salariale (vedi Tab. 1). Afferma il coordinatore dell’Ufficio studi Paolo Zabeo:
“Vista la caduta verticale dei consumi delle famiglie e l’andamento dell’inflazione che nel corso dell’anno scivolerà verso il quadrante negativo, c’è la necessità di appesantire le buste paga per dare un impulso alla ripresa della domanda interna. Ovviamente, ciò deve avvenire senza aumentare i costi fissi in capo alle aziende che, in questo periodo, non dispongono di risorse aggiuntive per farvi fronte. Pertanto, una strada percorribile potrebbe essere quella di ridurre per legge il costo del lavoro in capo ai dipendenti, in modo tale da trasferire questo risparmio fiscale e/o contributivo nelle tasche degli operai e degli impiegati”.
Secondo il CNEL, i contratti collettivi nazionali di lavoro vigenti nel nostro Paese erano, al 31 dicembre 2019, 922. Di questi, 126 sono in scadenza quest’anno. Dal dicembre del 2012, lo stock complessivo dei contratti è salito del 67 per cento. Il settore che presenta il numero più elevato di contratti è il commercio (244), seguito dagli enti e istituzioni private (114), edilizia (75), trasporti (70), agricoltura (53), aziende di servizi (47), poligrafici e spettacolo (43), alimentaristi-agroindustriale (42), metalmeccanici (36), chimici (33), tessili (29), credito e assicurazioni (28) e Amministrazione pubblica (19) (vedi Tab. 2). Dichiara il Segretario Renato Mason:
“Sebbene negli ultimi anni il peso del fisco sulle retribuzioni risulti in calo, la dimensione del cuneo fiscale in Italia rimane ancora un forte ostacolo alla crescita, allo sviluppo degli investimenti e all’espansione dell’occupazione. Anche per queste ragioni bisogna ridurre le tasse ed i contributi sul lavoro, iniziando dalla componente riconducibile ai lavoratori dipendenti. Con buste paga più pesanti, infatti, la domanda interna registrerebbe degli effetti positivi. Questo provvedimento, altresì, migliorerebbe anche i fatturati degli artigiani, dei piccoli commercianti e in generale dei lavoratori autonomi che vivono quasi esclusivamente dei consumi delle famiglie”.
Un discorso a parte va fatto sullo smart working. In questi mesi di lockdown, questa modalità di lavoro è stata molto utilizzata, anche se i livelli di produttività non sembrano essere stati particolarmente elevati.
La CGIA ricorda che un ulteriore passo verso la giusta direzione avrà luogo a partire dal prossimo primo luglio. In quella data, infatti, entrerà in vigore la modifica ed estensione del cosiddetto “bonus Renzi” che porterà nelle tasche dei lavoratori dipendenti, con reddito complessivo sino a 28 mila euro, 100 euro al mese (chi ne beneficiava già di 80 euro al mese ne potrà così ottenere 20 in più).
Questo beneficio, inoltre, verrà esteso anche ai lavoratori dipendenti con reddito complessivo compreso tra i 28 e i 40 mila euro, con importi decrescenti al crescere del reddito fino ad annullarsi al superamento dei 40 mila euro. Per questa misura il Governo metterà in campo risorse aggiuntive per 1,3 miliardi di euro per l’anno in corso e 3,5 miliardi di euro dal 2021.
In termini occupazionali, il 2020 rischia di chiudersi con dati molto preoccupanti. Secondo una stima dell’Ufficio studi della CGIA su dati della Banca d’Italia, entro dicembre rischiamo una perdita di quasi 1 milione di posti di lavoro (precisamente 969.000 unità). Se come parametro di riferimento prendiamo le unità di lavoro (vale a dire il numero di lavoratori che potenzialmente sono occupati 8 ore al giorno), le stesse si riducono di 2.370.000 unità, facendo scendere lo stock complessivo degli occupati sotto i 22 milioni (vedi Tab. 3). Un dato mai così basso da 25 anni a questa parte (vedi Graf. 1).
Con un’economia sempre più in affanno, a pagare il conto saranno i lavoratori – siano essi autonomi o dipendenti – e le piccole imprese. Secondo l’indagine campionaria Banca d’Italia-Iseco tenutasi a metà marzo, finalizzata a raccogliere informazioni riguardo gli effetti della pandemia sull’attività economica, nel primo semestre di quest’anno la contrazione di fatturato dovrebbe colpire maggiormente le piccole imprese con meno di 50 addetti (-29 per cento), rispetto alle grandi, vale a dire quelle con più di 500 addetti (-18 per cento). Se, da un lato, non ci sarebbero forti squilibri a livello territoriale, dall’altro i settori più colpiti riguarderebbero i servizi, in particolar modo il piccolo commercio, gli alberghi e la ristorazione. Nel settore manifatturiero, invece, il calo più significativo si registrerebbe nel tessile, abbigliamento, calzature e nella metalmeccanica.
DILLO A RADIO PIU’…ALCUNE PRECISAZIONI SUL SOSTITUTO DI DON GABRIELE
IERI ALLA RADIO
LA RASSEGNA STAMPA DALL’AMICO DEL POPOLO di Gianni Santomaso
DUE MINUTI UN LIBRO
LE ALTRE PUNTATE
AGORDINOMERON
IL MESSAGGIO DEI SACERDOTI A RADIO PIU’
PROVINCIALE 20 DELLA VAL FIORENTINA, SELVA DI CADORE: FINO AL 13 GIUGNO, CHIUSURA TOTALE TRA SOLATOR E IL CENTRO DEL PAESE ANCHE NEI GIORNI FESTIVI E PREFESTIVI, DAL CHILOMETRO 4.850 AL CHILOMETRO 5.100. TRANSITO CONSENTITO AI LOCALI CON TEMPI DI ATTESA MASSIMI STIMATI IN 30 MINUTI IN LOCALITA’ SOLATOR DAL CHILOMETRO 4.400 AL CHILOMETRO 4.850
REGIONALE 48 DELLE DOLOMITI, LOCALITÀ POCOL INIZIO ABITATO CORTINA,FINO AL 12 GIUGNO SEMAFORO PER TRATTI DI 250 METRI ANCHE NEI GIORNI FESTIVI E PREFESTIVI
REGIONALE 203 AGORDINA FINO AL 15 GIUGNO IN LOCALITÀ LA MUDA DEVIAZIONE SU VIABILITÀ PROVVISORIA, PRUDENZA
PROVINCIALE 12 PEDEMONTANA LOCALITÀ PONTE MAS, CHIUSURA TOTALE DI PONTE MAS FINO AL 30 GIUGNO
STRADA REGIONALE 48 DELLE DOLOMITI, DAL KM 110,350 AL KM 112, SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO ANCHE SABATO E FESTIVI FINO AL 30 GIUGNO PER POSA ELETTRODOTTO INTERRATO
PROVINCIALE 563 DI SALESEI, FINO AL 3 LUGLIO, SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO IN LOCALITÀ DIGONERA PER MESSA IN SICUREZZA PIANO VIABILE, SABATO E FESTIVI INCLUSI
REGIONALE 203 AGORDINA, CANDATEN-LA STANGA, FINO AL 30 GIUGNO INCLUSI SABATO E DOMENICA DALLE 7.30 ALLE 9 E DALLE 16.30 ALLE 18 SENSO UNICO ALTERNATO CON MOVIERI, NEGLI ALTRI PERIODI SENSO UNICO CON SEMAFORO.
PROVINCIALE 563 DI SALESEI, FINO AL 19 GIUGNO, DOMENICHE E FESTIVI ESCLUSI, SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO E POSSIBILI BREVI INTERRUZIONI AL TRAFFICO DI 15 MINUTI PER MESSA IN SICUREZZA VERSANTE A MONTE DELLA STRADA
STRADA PROVINCIALE 346 DEL SAN PELLEGRINO, NEI COMUNI DI FALCADE, CANALE E VALLADA, FINO AL 3 LUGLIO, INCLUSI SABATI E DOMENICHE, POSSIBILE ISTITUZIONE DI SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA MOVIERI PER SOSTITUZIONE CONDUTTORI E MANUTENZIONE LINEA ELETTRICA ALTA TENSIONE
REGIONALE 203 AGORDINA, NEL COMUNE DI CENCENIGHE, FINO AL 3 LUGLIO, INCLUSI SABATI E DOMENICHE, POSSIBILE ISTITUZIONE DI SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA MOVIERI PER SOSTITUZIONE CONDUTTORI E MANUTENZIONE LINEA ELETTRICA ALTA TENSIONE
STRADA PROVINCIALE 422 DELL’ALPAGO E DEL CANSIGLIO, FINO AL 19 GIUGNO, DALLE 8 ALLE 19, SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO O MOVIERE PER POSA FIBRA OTTICA
STRADA PROVINCIALE 346 DEL SAN PELLEGRINO, NEL COMUNE DI VALLADA AGORDINA FINO AL 19 GIUGNO SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO PER MESSA IN SICUREZZA BARRIERE DI PROTEZIONE LATERALI
STRADA REGIONA 203 AGORDINA, TRA MAS DI SEDICO E CERNADOI SU TRATTI SALTUARI DI STRADA, FINO AL 30 GIUGNO, ESCLUSO SABATO E DOMENICA, SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO PER MESSA IN SICUREZZA BARRIERE DI PROTEZIONE LATERALI
STRADA PROVINCIALE 347 DEL PASSO CEREDA E DURAN, NEL COMUNE DI GOSALDO (LOC. SANT’ANDREA), FINO AL 20 GIUGNO SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO PER MESSA IN SICUREZZA DELLA STRADA
STRADA PROVINCIALE 347 DEL PASSO CEREDA E DURAN, NEL COMUNE DI AGORDO, FINO AL 12 GIUGNO SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO PER POSA FIBRA OTTICA
STRADA REGIONALE 48 DELLE DOLOMITI, NEL COMUNE DI LIVINALLONGO DEL COL DI LANA IN LOCALITA’ ANDRAZ, FINO AL 30 GIUGNO SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO O MOVIERE CON POSSIBILI BREVI INTERRUZIONI TOTALI AL TRAFFICO DELLA DURATA MASSIMA DI 10 MINUTI, PER LAVORI DI MESSA IN SICUREZZA DEL VERSANTE
STRADA PROVINCIALE 641 DEL PASSO FEDAIA, A SOTTOGUDA DI ROCCA PIETORE, DALL’ 8 AL 19 GIUGNO, DALLE 7 ALLE 12 E DALLE 13 ALLE 18 ESCLUSI SABATO E DOMENICA, SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA MOVIERI PER RIPRISTINO PIANO VIABILE SU CAVIDOTTO MEDIA TENSIONE.
STRADA PROVINCIALE 347 DEL PASSO CEREDA E DURAN, COMUNE DI VAL DI ZOLDO LOCALITA’ CORNIGIAN, FINO AL 10 GIUGNO DALLE 7 ALLE 18 SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO PER RICERCHE GEOGNOSTICHE
48 DELLE DOLOMITI, LOCALITA’ ANDRAZ DI LIVINALLONGO, DALL’8 GIUGNO AL 26 GIUGNO SENSO UNICO CON SEMAFORO
PROVINCIALE 563 DI SALESEI, LIVINALLONGO: CHIUSURA.
NEI GIORNI 9 E 10 GIUGNO CHIUSURA TOTALE ALLA CIRCOLARZIONE STRADALE DALLE 8 ALLE 12 E DALLE 13 ALLE 17.30 IN LOCALITA’ PIAN DI SALESEI PER RIMOZIONE MASSA ROCCIOSA A MONTE DELLA STRADA. NEGLI ALTRI ORARI SENSO UNICO ALTERNATO CON SEMAFORO
LA CAMIGNADA POI SIÈ REFUGE 2020 È ANNULLATA
AURONZO DI CADORE Anche la Camignada poi siè refuge, storico evento della corsa in montagna proposto dalla sezione di Auronzo del Club Apino Italiano, decide di fermarsi e rinunciare all’edizione 2020. «Causa emergenza Covid-19, siamo costretti a rinunciare all’edizione 2020 della Camignada» dice il presidente del Cai di Auronzo, Stefano Muzzi. «Come tutte le organizzazioni sportive, ci siamo trovati e ci troviamo di fronte a una situazione senza precedenti. Nelle settimane scorse abbiamo sospeso le iscrizioni e ci siamo presi un periodo di riflessione per valutare al meglio ogni aspetto legato alla Camignada, in relazione all’evolversi della situazione sanitaria e delle normative. Una manifestazione come quella che proponiamo da quasi mezzo secolo, con oltre un migliaio di partecipanti e centinaia di volontari lungo il percorso, una festa della montagna prima ancora di una gara, non permette di garantire gli standard di sicurezza richiesti. La decisione che abbiamo assunto, pur dolorosa, crediamo sia la scelta più responsabile per assicurare la sicurezza di partecipanti e staff organizzativo. Vivere la montagna, del resto, significa a volte anche saper rinunciare a proseguire verso la vetta». «Diamo dunque l’arrivederci al prossimo anno» dice ancora Muzzi.«L’appuntamento è per domenica 1 agosto 2021, per una giornata alla quale abbiamo già iniziato a lavorare e che vogliamo rappresenti un qualcosa di speciale, per ogni concorrente e per la storia della Camignada. Segnaliamo inoltre che i concorrenti che si fossero già iscritti all’edizione 2020 hanno due possibilità: confermare l’adesione per l’edizione 2021 oppure richiedere il rimborso integrale della quota».
Precipitazioni: Al mattino crescente probabilità per primi fenomeni fino a medio-alta entro la tarda mattinata (60/80%). Al pomeriggio precipitazioni diffuse e persistenti (90/100%), a tratti di moderata intensità. Non escluso temporali, in qualche caso intensi sulle Prealpi. La neve cadrà sulle cime dolomitiche più alte, scendendo sui 2800 m solo alla sera. Gli apporti di pioggia saranno significativi con 25/35 mm/24h, localmente fino a 40/50 mm nei settori di Stau prealpini.
Temperature: Minime in generale aumento; massime stazionarie in alta quota e in calo nelle valli. Sono previste punte di 18/19°C nei fondovalle Prealpini e di 13/15°C a 1000/1200 m. Su Prealpi a 1500 m min 9°C max 12°C, a 2000 m min 7°C max 9°C. Su Dolomiti a 2000 m min 6°C max 8°C, a 3000 m min 0°C max 1°C.
Venti: Deboli di direzione variabile nelle valli; moderati da sud-ovest in quota, a tratti tesi sui crinali prealpini e sulle vette dolomitiche più alte al pomeriggio, a 10-25 km/h a 2000 m, a 15-35 km/h a 3000 m.
Precipitazioni: Probabilità molto alta di precipitazioni intermittenti (90/100%), a tratti diffuse e moderate. Il rischio temporalesco sarà assai remoto. La neve cadrà sulle cime dolomitiche più alte, scendendo temporaneamente sui 2700/2800 m. Gli apporti medi di pioggia saranno più contenuti rispetto a domenica con 15/30 mm/24h, tuttavia, localmente non si escludono massimi di 40/50 mm, piogge nuove da sommare con quelle cadute domenica.
Temperature: Senza notevoli variazioni rispetto a domenica o in leggerissima diminuzione. Su Prealpi a 1500 m min 8°C max 11°C, a 2000 m min 6°C max 8°C. Su Dolomiti a 2000 m min 5°C max 7°C, a 3000 m min -1°C max 0°C.
Venti: Deboli di direzione variabile nelle valli; deboli da sud al mattino e da sud-est al pomeriggio, a 5-10 km/h sia a 2000 che a 3000 m.