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AUTUNNO AGORDINO
Baite Prus strada passo Duran, di Tiziano De Col
Ronch di Laste in Comune di Rocca Pietore con il Sass de La Murada e il Sass de Rocia sullo sfondo (Andrea De Bernardin)
LUTTO NELLA MUSICA, E’ MORTO STEFANO D’ORAZIO IL BATTERISTA DEI POOH
STEFANO CI HA LASCIATO! … era ricoverato da una settimana e per rispetto non ne avevamo mai parlato… oggi pomeriggio, dopo giorni di paura, sembrava che la situazione stesse migliorando… poi la terribile notizia. Abbiamo perso un fratello, un compagno di vita, il testimone di tanti momenti importanti, ma soprattutto, tutti noi, abbiamo perso una persona per bene, onesta prima di tutto con se stessa. Roby, Red, Dodi, Riccardo
L’AUTOCERTIFICAZIONE
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Per lavori alla rete idrica comunale, nei giorni 10 e 11 novembre dalle 8 alle 17 potrebbe mancare l’acqua a Rocca Pietore , in località Saviner di Laste.
DAL 15 NOVEMBRE L’OBBLIGO DI PNEUMATICI DA NEVE O CATENE A BORDO
SEDICO Veneto Strade ricorda che a partire dal 15 novembre 2020, e fino al 15 aprile 2021, tutti i veicoli circolanti lungo la viabilità devono essere muniti di pneumatici invernali o avere catene a bordo o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati. Si ricorda che l’obbligo è prescritto in provincia di Belluno anche per la rete stradale ANAS e il tratto autostradale della A27.
PROVINCIALE 25 PASSO VALLES_CAVERSON INTERRUZIONI fino a 15 minuti dalle 7.30 alle 12 e dalle 13 alle 17, dal 9 al 20 novembre. Inoltre senso unico alternato regolato da movieri o semaforo per manutenzione sovrapasso pista da sci
LA TORRESELLA CADE A PEZZI, CROLLA UNA PARTE DEL TETTO
Nel momento del crollo una ditta privata alle dipendenze della famiglia proprietaria stava lavorando all’esterno dello stabile togliendo le piante di erica rampicante (come si vede dalle foto), per loro tanta paura nel momento del crollo ma fortunatamente nessuno è rimasto coinvolto. Gli stessi erano stati invitati anche ad un controllo interno della struttura ma avevano notato la pericolosità dell’edificio e coscienziosamente in questi giorni si sono guardati bene dall’entrare all’interno
AGORDO
PRIMA DEL CROLLO E DOPO IL CROLLO
il Comune di Agordo ha istituito un senso unico alternato in via Felice e Luigi Cappello – strada per l’asilo e l’asilo nido – dalle 8 di lunedì e fino alle 18 di venerdì
di Gianni Santomaso
LA GALLERIA FOTOGRAFICA
DILLO A RADIO PIU…
TAIBON Da in fondo alla Valle di San Lucano, Col di Pra in particolare, riceviamo e volentieri pubblichiamo un video che mette in evidenza le condizioni in cui versa la strada comunale tra il centro della località e il ponte sul torrente Bordina. Evidentemente necessita di un intervento di restylng, oppure i frontisti dovranno dotarsi si altri mezzi tipo trattore.
DALLA ULSS DOLOMITI
PRENOTARE CON IL CUP, PER ESSERE RICHIAMATI
BELLUNO L’Ulss Dolomiti ha attivato un nuovo servizio per facilitare la prenotazione delle visite ambulatoriali. E’ possibile chiedere via mail al Centro Unico Prenotazioni un appuntamento telefonico, inserendo nelle note le proprie preferenze per il ricontatto. Gli operatori del CUp ricontatteranno l’utente per completare la prenotazione della prestazione. Per prenotare il contatto con il CUP è necessario: cliccare sul sito www.aulss1.veneto.it; cliccare su “Sportello online”; scegliere il distretto di appartenenza; cliccare su “Prenotazioni e pagamenti online”; cliccare su “Prenota il tuo contatto con il CUP”
MUORE DURANTE I LAVORI DI GIARDINAGGIO
CORTINA I Carabinieri sono stati chiamati in località Campo di Sopra per il decesso di Claudio D’Incà, 52 anni residente a Mel. L’uomo titolare della ditta individuale per lavori di giardinaggio è stato colto da malore, deceduto per arresto cardiocircolatorio. Lascia la moglie Marianna e tre figli, il 52 enne era un punto di forza del volontariato locale con la Proloco
DENUNCIATI PER OMISSIONE DI SOCCORSO, LUI ERA UBRIACO
UBRIACO AL VOLANTE CI RIMETTE PATENTE E MEZZO
INVESTIMENTO DI CERVI LA MEDIA E’ SEMPRE ALTA
SEDICO Sulla chat Viabilità Provincia di Belluno (Telegram) le segnalazione di animali a bordo strada o addirittura sul manto stradale sono continui, da giorni a tutte le ore. La maggior parte delle segnalazioni tra L’Agordino e il rettilineo di Candaten dove quotidianamente stazionano branchi di cervi. Anche ieri mattina alle 10.30, per uno di loro è finita male, sotto le ruoto di un mezzo. Animale morto e per il conducente dell’auto la conta dei danni. Stesso episodio nel pomeriggio a Trichiana in località San Felice, un terzo investimento sempre a Trichiana in località Signa. Sul posto per i rilievi di legge di Carabinieri.
LA STORIA SI RIPETE…COLPA NEL NAVIGATORE O DEL NAVIGANTE?
LONGARONE E’ successo di nuovo, ieri di buon mattino A Fortogna con l’autista del Tir che ha preso male le distanze come si evince dalle foto. Sul posto una pattuglia dei Carabinieri. È successo anche martedì mattina a Col di Piana un autista ha incastrato il mezzo, per uscire dalla situazione critica è stato aiutato dai Vigili del Fuoco che hanno provveduto anche a tagliare degli alberi
PROCEDE NEL SENSO VIETATO, CICLISTA CONTRO UN’AUTO
PONTE NELLE ALPI Nel pomeriggio di ieri un 15enne di origine marocchina residente a Ponte nelle Alpi è stato investito da un’auto (Golf) mentre procedeva in contromano in via Dante Alighieri. Il giovane è stato trasportato all’ospedale di Belluno con ferite di media gravità
UN ALTRO STADIO DEL GHIACCIO NELL’AGORDINO, PARTE LA CRITICA
ROCCA PIETORE Il sindaco di Rocca Pietore non condivide le scelte dei colleghi, in questo caso del primo cittadino di Agordo Roberto Chissalè e interviene a seguito della notizia pubblicata ieri e anche precedemente circa l’amministrazione comunale di recuperare lo stadio Toni Guadagnini in località Polane. “Va in contrasto col buonsenso” sintetizza De Bernardin che precisa di intervenire come Segretario della Sezione Lega Dolomiti, quindi una considerazione prettamente politica
AUDIO
DAL CORRIERE DELLA ALPI, Gianni Santomaso
NEL NOTIZIARIO DI IERI: PRESENTATO AL PRESIDENTE DEL CONI GIOVANNI MALAGO’ IL PROGETTO DEL NUOVO STADIO DEL GHIACCIO AD AGORDO
di Gianni Santomaso
NOTIZIARIO 6 OTTOBRE
di Gianni Santomaso
MULTATI GLI ECO FURBI O PRESUNTI TALI, ASSEGNATO IL PREMIO ZOZZONE DELL’ANNO
DI DAMIANO TORMEN
VENETO ANCORA GIALLO, BELLUNO IN FASE 4 E RECORD NEGATIVO PER LE CASE DI RIPOSO
Senza fare confusione, una cosa sono i colori dal verde al rosso decisi dal Governo nazionale, un altro paio di maniche le fasi da 1 a 5 della Regione che sono lo specchio della situazione sanitaria o meglio ancora dell’occupazione ospedaliera. Detto questo, Belluno è in fase 4 (su cinque), peggiore situazione in Veneto che costringe la Ulss ad organizzare i reparti, infatti dopo Agordo (dove ci sono già stati due decessi per covid in 48 ore) anche l’ospedale di Auronzo subisce la trasformazione in covid hospital. In tutta la regione comunque l’allerta è alta e sono state ridotte le prestazioni programmate, si prevedono oltre 2000 ricoveri entro il 15 novembre il periodo del picco. Per Francesca Russo del dipartimento di Prevenzione il livello arancione non è comunque imminente nonostante gli oltre 73 mila positivi, i 1308 ricoverati di cui 174 in terapia intensiva.
CASE DI RIPOSO Il record di positivi è bellunese con il 6,8% degli ospiti contagiati, 47 gli operatori che hanno contratto il virus su 2151. Elevato il numero di morti tra gli anziani su 156 decessi riferiti da Azienda Zero da inizio pandemia ben 120 sono ospiti bellunesi pari al 77%. Con riferimento al contagio tra operatori Belluno è al secondo posto (2,2% del totale)
BELLUNO Sono 6 gli operatori contagiati nella RSA Gaggia Lante. Erano 4 lo scorso mese, alcuni già rientrati in servizio poiché negativizzati, gli ospiti attualmente sono tutti negativi.
CORTINA Don Ivano Brambilla è guarito definitivamente dal covid e già questa sera sarà nella Basilica per celebrare la messa.
ROCCA PIETORE Riguardo all’emergenza Covid, nonostante sul territorio di Rocca Pietore la situazione almeno per il momento permanga tutto sommato tranquilla, è indubbio che i dati dimostrano anche qui continui aumenti. “Siamo passati dagli zero positivi e zero quarantene di un paio di settimane fa agli attuali 4 positivi e 9 quarantene. Cosa che ci deve far stare ancora più attenti nelle nostre abitudini quotidiane. Prestiamo particolare attenzione soprattutto alle fasce più deboli” dice il sindaco Andrea De Bernardin.
COVID IN PROVINCIA: ANCORA 3 DECESSI, 201 NUOVI POSITIVI IN UN GIORNO E 89 RICOVERATI. NELLE SCUOLE 73 CLASSI CON ALMENO UN POSITIVO, 15 IN ISOLAMENTO
BELLUNO Altri 3 decessi nelle ultime ore negli ospedali della Ulss 1 Dolomiti. Una donna di 78 anni ricoverata in Pneumologia di Feltre, una donna di 80 anni ricoverata in malattie Infettive a Belluno, un uomo di anni 88 ricoverato in Malattie Infettive a Belluno.
Ospedale di Belluno Attivata un’ulteriore area di degenza per pazienti Covid al 3° piano del blocco medico del San Martino. Complessivamente, al San Martino, sono attivi 58 posti letto (Pneumologia Covid, Malattie Infettive Covid, Geriatria Covid e Medicina Covid) di area non critica- sub intensiva per pazienti a media intensità di cura. A questi si aggiungono 9 Posti letto disponibili per pazienti Covid in Terapia Intensiva. Ospedale di Feltre Attivati 3 posti letti di Terapia Intensiva per pazienti Covid Positivi. Si aggiungono ai 24 posti letto attivi in Pneumologia Covid – area non critica sub intensiva. Ospedali di Comunità E’ in corso l’attivazione di posti letto per pazienti covid positivi all’ospedale di Comunità di Auronzo (21 posti letto). Si aggiungono agli attuali posti letto attivi per pazienti covid positivi: 15 al Padiglione Gaggia a Feltre, 5 all’ospedale di Comunità di Alano e 10 all’ospedale di Comunità di Agordo. DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE SCUOLE Attualmente le classi in carico al Dipartimento di Prevenzione (con almeno 1 positività rilevata) sono 73 classi così articolate: 4 classi dell’infanzia, 17 classi della primaria, 19 classi delle medie, 33 classi delle superiori. Di queste, 15 classi sono attualmente in Isolamento domiciliare fiduciario secondo protocollo (positività in asili o prima elementare o più di una positività nella stessa classe).
PRESENTATO IL PROGETTO VETRINE ON LINE
DI MORENO GIOLI
L’ASSESSORE IRMA VISALLI
ANCORA VIOLENZE NEL CARCERE DI BALDENICH SEZIONE SALUTE MENTALE
BELLUNO I sindacati di categoria hanno scritto al Provveditore dell’amministrazione penitenziaria del Triveneto mettendo in evidenza nuove minacce verso i poliziotti e detenuti, violenza e furia distruttiva. Quindi la situazione è nuovamente critica nella Sezione per la tutela della salute mentale del carcere di Belluno. Nei giorni scorsi un detenuto si è reso protagonista di una escalation di episodi di violenza, scagliandosi su sedie, porte, finestre e tavoli. Fortunatamente gli episodi si sono limitati alla distruzione di beni dell’amministrazione e non hanno provocato danni fisici a detenuti e poliziotti. Altissima però la tensione fra gli altri ristretti e il personale di polizia penitenziaria. Per questo, i Sindacati territoriali di polizia penitenziaria hanno scritto al Provveditore dell’amministrazione penitenziaria per il Triveneto e per conoscenza al direttore della Casa circondariale di Belluno, all’assessore alla Sanità della Regione Veneto e al Prefetto di Belluno una lettera per chiedere ancora una volta la chiusura immediata della sezione per la tutela della salute mentale. Ma non solo.
DALLA RASSEGNA STAMPA DELLE OTTO, ROBERT DA RE CISL_FNS
Robert Da Re (Cisl Fns), Giordano Morriello (Fsa Cnpp), Luisa Baschiera (Cgil Fp Pp), Luca Garrisi (Sappe), Giuseppe Ongaro (Osapp) e Pietro Falletta (Uspp), a nome di tutto il personale di Polizia Penitenziaria in servizio presso la Casa Circondariale di Belluno, chiedono l’implemento della pianta organica e contestualmente la veloce assegnazione di altro personale e l’intervento urgente dell’ufficio tecnico del Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria per verificare l’idoneità della sezione in esame. “Non sono escluse nuove iniziative di protesta se le richieste dovessero rimanere ancora una volta inascoltate – spiegano i rappresentanti sindacali – . Ricordiamo che nella casa circondariale di Belluno il personale di polizia penitenziaria è in stato di agitazione dall’ottobre 2018”.Eppure, in questi due anni, non è stato preso alcun provvedimento, denunciano i Sindacati nella lettera. “È palese – scrivono – che la struttura bellunese non è in grado di gestire particolari utenze, mettendo a repentaglio l’incolumità psicofisica del personale di servizio. Prova ne è la delibera della Regione Veneto 793 dell’11 giugno 2019 la quale evidenza la necessità di predisporre una struttura adeguata. Delibera che non ha ancora trovato realizzazione, nonostante la sezione debba terminare la sua funzione nell’istituto bellunese alla fine del 2020 o inizio 2021”. Il personale di polizia penitenziaria di Belluno è stremato, anche a causa della forte carenza di personale, che spesso lavora sotto la soglia minima di sicurezza ed è costretto a ricoprire più posti di servizio. “I poliziotti – concludono i rappresentanti sindacali – si sono caricati dell’onere di una nuova sezione con evidenti peculiarità, senza battere ciglio e con inevitabile senso di abnegazione. Sacrifici non ritenuti tali dall’Amministrazione che non sembra intenzionata a prendere in seria considerazione le problematiche che gravano fortemente sull’istituto bellunese e più precisamente sul personale che vi opera”.
SOLIDARIETA’ DA LUCA DE CARLO
AUDIO
“È una situazione che seguo in prima persona da diverso tempo: in questi anni, ho effettuato diverse visite e avuto diversi confronti a livello regionale e nazionale con i diversi soggetti responsabili”, ricorda De Carlo. “Siamo sempre in attesa del trasferimento della sezione dei malati psichici a Padova nel prossimo anno, ma questo non è sufficiente, e sarà comunque un’azione tardiva. Servono forze nuove, c’è una carenza di organico di circa il 20%: non è possibile continuare con questa annosa mancanza, sopperita unicamente dalla passione e dal senso di responsabilità degli agenti in servizio, che hanno superato anche le difficoltà di questa primavera dovute ai contagi anche tra gli stessi operatori penitenziari. Fratelli d’Italia continuerà a lottare in tutte le sedi per dare la giusta dignità e sicurezza a questi lavoratori ignorati da quello Stato che con tanta dedizione tutelano”.
“DECRETO AGOSTO”: AGGIORNATA LA LEGGE CHE GUIDA L’OPERATO DEL SOCCORSO ALPINO E SPELEOLOGICO
DAI NOTIZIARI DI RADIO PIU, DI MORENO GIOLI
L’OPINIONE DI FABIO RUFUS BRISTOT
BELLUNO “Abbiamo ottenuto un risultato importante: investire nella sanità e nella sicurezza, con maggiori strumenti per chi opera in un ambiente estremo come la montagna”. Non hanno dubbi il Ministro per il Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà e il Presidente del Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS), Maurizio Dellantonio, che hanno presentato alla stampa la riforma della legge principale che governa l’operato del CNSAS. Un provvedimento approvato nei giorni scorsi dal Parlamento, strettamente legato anche all’emergenza Coronavirus. “Devo ringraziare fortemente il Governo ed il Ministro D’Incà”, ha voluto sottolineare in apertura di conferenza Dellantonio, “hanno seguito con competenza e attenzione l’intero iter, dando maggiori strumenti per il nostro Corpo e di conseguenza maggiore sicurezza per l’Italia”.
LE MODIFICHE APPORTATE DALLA NUOVA LEGGE Viene introdotto il principio della “direzione” delle operazioni di soccorso che rafforza e risolve in via definitiva questioni di carattere interpretativo. Ribadito lo strettissimo rapporto e interazione con il “Servizio Sanitario nazionale”, prima indicato in modo generico, e con il “Sistema” 118 e “i servizi di elisoccorso” con l’obbligo di stipula di atti convenzionali tra le Regioni e le Province autonome e strutture territoriali di riferimento. La possibilità di indennizzare particolari figure tecniche nella totale assenza di lucro che l’attività deve continuare a mantenere quale condizione ferma e prevista dalla stessa legge. L’introduzione di sette nuove figure professionali specialistiche del Soccorso Alpino e Speleologico: tecnico di centrale operativa; coordinatore di operazioni di ricerca; tecnico di ricerca; tecnico di soccorso in pista; tecnico disostruttore; tecnico speleosubacqueo; pilota di sistemi aeromobili a pilotaggio remoto. La norma finanziaria con lo stanziamento annuale di 750mila euro per il prossimo triennio, che incontra le particolari necessità di adeguare le polizze assicurative contratte a favore dei soci del CNSAS e di favorire il controllo sanitario a favore degli stessi soci, dando estensione e continuità a tutti i servizi CNSAS.
LE DICHIARAZIONI “Il risultato raggiunto per potere strutturare al meglio la legge 74 del 2001 è il frutto di un grandissimo lavoro durante il quale ci siamo confrontati con particolare attenzione – ha dichiarato il Ministro per i Rapporti con il Parlamento e le Riforme, il bellunese Federico D’Incà -. Una modifica legislativa che rende ancora più definito il ruolo del soccorso alpino e rappresenta un grande passo in avanti che consentirà a questo corpo di lavorare ancora meglio sui territori. “Anche in questa occasione desidero sottolineare la buona riuscita di un importante lavoro che abbiamo portato avanti negli ultimi mesi, senza annunci roboanti e con il necessario rigore – ha detto invece Maurizio Dellantonio, Presidente del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico – Abbiamo ottenuto una riforma sostanziale della Legge 21 marzo 2001, n. 74, una sorta di legge quadro su cui si basa una parte significativa dell’ordinamento di riferimento del CNSAS, che sancisce doveri e responsabilità in capo al personale del CNSAS, ma anche il pieno riconoscimento della nostra organizzazione”
MISURE PER IL CONTENIMENTO DELL’INQUINAMENTO, DIVIETO DI ACCENSIONE FUOCHI ALL’APERTO
FELTRE Il sindaco Paolo Perenzin ha invitato i titolari e gestori di attività commerciali e assimilabili (quali negozi, magazzini di vendita all’ingrosso o al minuto, supermercati ed esposizioni) a tenere chiuse le porte di accesso ai rispettivi locali, fatte salve le esigenze di aerazione dei locali connesse alle misure di prevenzione dell’epidemia in corso da COVID-19 con il fine di contenere l’inquinamento atmosferico, quindi di fatto l’invito a limitare l’esercizio degli impianti termici, compresi quelli alimentati a biomassa legnosa, nonché prescrizioni per le combustioni all’aperto e per lo spandimento di liquami zootecnici fino al 31 marzo 2021. L’inquinamento atmosferico rappresenta una delle principali problematiche ambientali in ambito urbano con effetti negativi sulla salute e costituisce una criticità in particolare durante la stagione invernale nei luoghi dove le specifiche condizioni orografiche e meteoclimatiche favoriscono la formazione e l’accumulo nell’aria di inquinanti con particolare riferimento alle polveri sottili; Secondo l’ultimo inventario delle emissioni della Regione Veneto, la combustione delle biomasse legnose ha un’evidente responsabilità nella formazione delle polveri sottili ed in particolare del Benzo(a)pirene, composto quest’ultimo che viene adsorbito facilmente nel particolato e che può avere effetti cancerogeni sull’organismo umano.
ATTUALE LIVELLO: NESSUNA ALLERTA, VERDE CHE PREVEDE COMUNQUE IL DIVIETO DI ACCENSIONE FUOCHI.
L’ORDINANZA : fino al 31/03/2021, nell’intero territorio comunale: con livello “ Nessuna allerta ” – verde: divieto di accendere fuochi all’aperto su tutto il territorio comunale. Sono consentite deroghe per i falò rituali legati a consolidate tradizioni pluriennali che potranno essere concesse con relative prescrizioni con livello di allerta 1 – arancio : divieto di accendere fuochi all’aperto su tutto il territorio comunale il divieto di spandimento di liquami zootecnici; con livello di allerta 2 – rosso: divieto di accendere fuochi all’aperto su tutto il territorio comunale il divieto di spandimento di liquami zootecnici;
IL PERIODO PIU’ CRITICO QUANDO ARRIVERA’ IL FREDDO E AUMENTERANO LE PM 10
I GRAFICI DI TIZIANO DE COL
ECCO COME E’ ANDATA LA VICENDA DEI DATI, OSPITE LA DOTTORESSA RUSSO CAPO DELLA PREVENZIONE, SUPERATI I 5000 GUARITI VENETO PROSSIMO ALLA FASE 4 BELLUNO LO E’ GIA’
LEGGI LA CONFERENZA STAMPA DI LUCA ZAIA
Grazie alla Safilo che ha donato 500 visiere e 2000 occhiali per gli operatori
Con 174 persone in terapia intensiva con mezzo piede siamo nella fase 4, di massima turbolenza e tensione per gli ospedali, ci confortano i modelli che parlano del picco a metà novembre con 250 terapie intensive. Questa è la fase più critica, Belluno è già in area 4 con i ricoveri e in area 3 con le terapie intensive Padova è in area 3 anche se le terapie intensive spingono un po’ di più Rovigo è in fase 2 nei ricoveri e in fase 3 nelle terapie Treviso in fase 4 con i ricoveri (225) e in fase 2 con le terapie intensive. E’ un covid che si caratterizza di più con i ricoveri piuttosto che con le terapie intensive, la massa di positivi è tra i giovani e i ricoveri invece tra gli anziani. QUARTO LIVELLO E’ ARANCIONE CHE NON C’ENTRA CON QUELLO NAZIONALE Infatti non c’entra niente. PRELUDE UN SALTO DI QUALITA? Ho parlato di fase 4 non di colori non c’entra niente con il Governo e non prevede restrizioni se non ospedaliere, sono riferite solo al tema ospedale per favore non facciamo confusione. Non abbiniamo le due cose, chiamiamole fasi ospedaliere. CONTRIBUTO SANITA’ PRIVATA COME SI CONCRETIZZA? Se ci sono professionalità utili per l causa, ci servono ad esempio anestesiti, pneumologi. Come a marzo dovremo chiedere aI parivati di garantire alcune prestazioni e di restringere su altri fronti. CI SONO PIU’ COMUNI CONFUSI SUI MERCATI AMBULANTI Non mi risulta siano oggetto di restrizione, rimangono chiuso solo i centri commerciali il sabato e la domenica (aperti alimentari, farmacie, parafarmacie ed edicole), il sindaco ha comunque facoltà di evitare gli assembramenti. PARRUCCHIERI NEI CENTRI COMMERCIALI? Tutto chiuso lo prevede il DPCM
CI AVVICINIAMO AL PICCO AVETE PRESE IN CONSIDERAZIONE DI FARE DELLE ZONE ROSSE? Il Veneto farà le scelte opportune nei tempi opportune, al momento non c’è nessun progetto di lockdwon o coprifuoco, da stasera è alle 22 fino alle 5 come da DPCM. Non c’è altro su cui “ravanare”. CI SONO ALBERGHI PER LE QUARANTENE? Le Ulss si stanno attivando, non possiamo pensare che il pubblico debba risolvere tutti i problemi. Molti ricoveri hanno comunque una componente anche sociale. IL MINISTRO DELLA SALUTE ALLA CAMERA HA RIBADITO COME SI E’ ARRIVATI A COLORARE LE REGIONI CHE NE PENSA E QUANDO SI PASSA ALLA FASE SUCCESSIVA? In linea di diritto il Presidente di Regione puo’ fare ordinanze restrittive senza ordini nazionali. Quindi puo’ intervenire. In linea di diritto c’è stato un decreto luce che introduce le possibilità di restringere da parte del Presidente della Regione da concordare con il Ministro della Salute, ma si puo’ chiudere di più in autonomia che non stiamo esercitando e non intendiamo al momento esercitare. Se c’è dibattito significa che c’è problema di dialogo. Se non c’è dialogo è perche’ non esiste la formula magica tipo “bimbi” che butti dentro tutto e viene fuori la torta o il risotto. Non facciamo a finta di pensare ci sia la formula magica che da le zone colorate, la formula c’è ma per dare una base su cui discutere, per questo ho chiesto il contradditorio con la singola Regione. Per noi è stata via telefono, ci siamo spiegati. Se si istituisse la volontà di un tavolo di contradditorio veloce sarebbe importante tipo spiegare che noi facciamo tanti tamponi rapidi che vengono caricati sui molecolari… Sia passa di fascia solo se si abbassa la guardia, noi sul fronte ospealiera siamo certi di mantenere i parametri in linea. Se aumenta l’ RT significa che non stiamo osservando le regole, ci scrivono tutti i giorni che gira gente priva di mascherina, vediamo non un possibile infettante ma un possibile carcerirere che di obbligherà a chiuderci in casa. Adesso va di modo dire di tutto e minacciare. LA PIPI’ DEI CANI E’ UNA COSA CHE SI PUO’ FARE ANCHE DOPO LE 22? Risponderei… dove sono finiti tutti i runner. Ho un cane, si puo’ abituarlo a far la pipi’ prima delle 22 serve un minimo di sacrificio anche se e’ vero che vai nel giardinetto sotto casa. Che non sia una sfida, non fatta la legge trovato l’inganno ne va di tutta la salute dei cittadini ci sono 2500 morti atterrati dal covid, in maniera anticipata chi aveva altre patologie. DATO POSITIVI MENO RICOVERI E MENO TERAPIE INTESIVE. Certo oggi ma puo’ essere un dato anomalo da confermare.
DOTTORESSA FRANCESCA RUSSO RESP. DIPARTIMENTO PREVENZIONE.
Spiega i termini della raccolta dati, ogni giorno mandiamo i dati alla Protezione Civile (tamponi, positivi, decessi…) è stato messo a punto un sistema di monitoraggio specifico dove si valutano oltre ai numeri anche l’insieme di procedure con indicatori, come si fanno determinate cose, quanto tempo ci mettiamo a individuare un soggetto, a prenderlo in carico, come lo seguiamo nel percorso e la tenuta del sistema sanitario non solo come ospedale ma anche sul territorio cioè se il contact tracing regge o meno. I dati vengono pubblicati ogni settimana che caratterizza le Regioni, calcola il rischio e il valore RT. Da un punto di vista tecnico è un sistema nato con due obiettivi: dare la possibilità agli organismi centrali se la Regione sono organizzate ed eventualmente sostenerla e dare alla Regione la capacità di evidenziare se il sistema di monitaraggio è performante o va migliorato. Per questo tipo di monitoraggio settimanale abbiamo un colloquio continuo con il Ministero e l’Istituto Superiore di Sanità e vengono discussi i parametri. Il monitoraggio viene pubblicato dal Ministero della Salute e identifica le Regioni con l’RT per capire la contagiosità del virus. Successivamente a questo monitoraggio è stato costruito un altro documento che rappresenta l’attività del Governo centrale per fronteggiare l’epidemia e un capitolo quinto dove sono stati individuati con i colori i vari scenari epidemiologici sulla base di alcuni elementi tecnici: le misure declinate negli scenari colori supportano i processi decisionali delle Regioni, funzione di orientamento e non vincolanti. E’ quindi uno strumento tecnico perché le Regioni individuino dove si trovano. In tabella ci sono gli scenari verdi, gialli, arancio e rosso, ognuno caratterizzato da elementi di diffusione del virus come RT, tamponi fatti, rapporto positivi e tamponi, percentuale soggetti sintomatici e non e la capacità di sostegno del sistema sanitario. Questo permette alle Regioni di capire dove una Regione si trova. Non sono compartimenti stagni ma si valuta l’andamento delle ultime settimane. Il documento del monitoraggio ha indicatori con valenza settimanale ma anche mensile nel breve e lungo periodo. Sulla base di questo documento orientativo questo è stato utilizzato dal Governo centrale per individuare la giusta fascia. Scenario verde: situazioni invariate rispetto a luglio agosto è ovvio che nessuna Regione è in questa condizione per questo si parte dal colore GIALLO che prevede trasmissibilità sostenuta ma gestibile a livello sanitario nel medio periodo. Per il contac tracing rispondiamo come Veneto pienamente all’indicatore con il doppio di quanto previsto. Tutte le cose che abbiamo messo in piedi ci permettono di ritrovarci in questo scenario. RITARDI? Noi avevamo mandato una mail prima ancora si parlasse di colori indicando un problema informatico con dati che stavamo trasferendo e ha causato dei ritardi, sono stati inviati ieri mattina. Il documento degli scenari è stato studiato anche con riferimento alle prossime settimane con l’arrivo dell’influenza. E’ iniziata anche la sorveglianza sulla circolazione del virus influenzale, quest’anno il medico che viene contattato dal paziente con i sintomi dell’influenza viene valutato anche con il tampone. Sulla base di questa sorveglianza avremo dati da considerare. Gli scenari si adatteranno anche alle difficoltà respiratorie. ALLA LUCE DELL’ATTUALE SOLUZIONE QUALI SONO LE PROBABILITA’ DEL VENETO DI RIMANERE IN FASCIA GIALLA? Osservando le regole, riducendo gli assembramenti. Io credo che da qui ad altri 10 giorni forse un cambiamento potrebbe esserci perché la sanità pubblica ci dice che per vedere cambiamenti ci vogliono tre settimane, quindi dobbiamo aspettare ancora un po’ per capire se le misure prese hanno rallentato la diffusione del virus. Ogni scenario ha accanto altri due scenari, e si puo’ passare dall’uno all’altro. VENTI GIORNI PER L’ATTESA EPIDEMIOLOGICA E NORMATIVA? Il monitoraggio degli indicatori sono prevalentemente di 2-3 settimane, 3 settimane per l’ RT incidenza 2 settimane. Non c’è un tempo specifico per ogni indicatore, si valutano nell’insieme, alcuni vanno rivisti in base alla fase in cui ci troviamo. I casi sui tamponi non è corretto, perché non tiene conto dei test rapidi che potrebbero modificare gli indicatori a livello nazionale e ho chiesto con una lettera di rivedere gli indicatori. QUANDO DOBBIAMO ASPETTARCI UNA VERIFICA? Ogni settimana avendo debiti informativi con Istituto Sanità e Ministero. IPOTESI DI FASCIA ARANCIONE PER IL VENETO DA DOMENICA SCRIVE REPUBBLICA IN UN LANCIO ON LINE Non ci risulta. I CONTROLLI POSSONO PORTARE A MENO CASI DI INFLUENZA? Certo le misure di igiene respiratoria valgono anche per l’influenza. C’E’ CHI NON HA ANCORA RICEVUTO I KIT PER TAMPONI RAPIDI Sono in distribuzione da ieri TAMPONI BABY O SALIVARI? Il baby lo stiamo facendo con le macchinette, li stiamo acquistando soprattutto per le scuole, sul salivare è in corso la sperimentazione che sta dando buoni risultati. POSITIVI E TAMPONI C’E’ UN DUBBIO, I TAMPONI DI CONTROLLO POI RISULTANO TRA I NUOVI POSITIVI? I dati vengono forniti separatamente, i tamponi rifatti sono contati separatamente.
https://www.facebook.com/zaiaufficiale/videos/729409257671474
SANITA’. VENETO PRIMO IN ITALIA PER QUALITA’ SERVIZI SANITARI
VENEZIA “Un primato di cui andar fieri. Lo dedico ai veneti e a tutta la squadra che ha lavorato e lavora ogni giorno sia nella fase operativa dell’erogazione dei servizi, sia in quella della programmazione. Tutti sempre impegnati a dare il meglio, sia nei momenti di tranquillità che in quelli di difficoltà e tensione, quando occorre aver programmato bene, diagnosticare con precisione e saper curare al meglio possibile chi sta male”. E’ questo il commento del Presidente della Regione, Luca Zaia, alla pubblicazione da parte del Ministero della Salute della griglia dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), che vede il Veneto al primo posto tra le Regioni italiane per la qualità dei servizi sanitari offerti ai cittadini. “Non è una classifica – aggiunge Zaia – ma un esame approfondito su un gran numero di parametri, tra i quali l’adesione agli screening oncologici i parti cesarei, il tasso di vaccinazione, i ricoveri inappropriati e molti altri. Ottenere 222 punti su un massimo di 225, rispetto a una media nazionale di 199, significa essere riusciti a rispettare il diritto alla salute sancito dalla Costituzione, impresa che si fa di anno in anno più difficile, ancor più in questa fase storica nella quale il Covid costituisce uno stress test che fa tremare i polsi”. “Il risultato non deve rallentare però la ricerca di migliorare – conclude il Governatore – e quindi va valutato anche come uno stimolo ad andare avanti perché in sanità chi sta fermo, in realtà arretra. Il Veneto e i veneti vogliono progredire e non ci saremmo riusciti, ad esempio, se negli anni scorsi non avessimo rinnovato e affinato la programmazione con un nuovo Piano sociosanitario e con importanti investimenti in tecnologie e organizzazione in rete”.
AD AURONZO APRE L’OSPEDALE COVID
IN DIRETTA DALLA ULSS1 ADRIANO RASI CALDOGNO IL DIRETTORE GENERALE – AGGIORNAMENTO COVID 19 –
LEGGI L’INTERVENTO DI ADRIANO RASI CALDOGNO
Aggiornamento della situazione per quanto riguarda l’emergenza covid in provincia. LA SITUAZIONE, effettuati 120.000 tamponi molecolari e circa 25.000 tamponi rapidi con impegno notevole della nostra azienda. Purtroppo risconstriamo un continuo aumento dei casi positivi nei 2000 tamponi al giorno nelle cinque postazioni drive-in. Il contagio più diffuso è nelle terre alte, Comelico, Cadore e Ampezzano. C’è una tendenza alla stabilizzazione. Invito a contattare il medico di famiglia per avere le situazioni più corrette. L’accesso ai tamponi si fa con impegnativa. L’esito del tampone rapido viene rilasciato con un certificato nel giro di 20 minuti mentre l’esito del molecolare viene di norma comunicato con sms all’interessato. Ricordo che la comunicazione della positività implica l’obbligo all’isolamento (quarantena) secondo ben precise norme. Sul sito aziendale dell’Ulss1 ci sono tutte le norme da seguire per le modalità di svolgimento della quarantena, precauzioni e comportamenti. Fortunatamente nella grande maggioranza dei casi i soggetti positivi o sono asintomatici (larga maggioranza) o con sintomi lievi da non imporre un ricovero e le terapie possono essere svolte a domicilio. Abbiamo 63 ricoverati nelle terapie sub intensive o intensità ordinaria tra l’ospedale di Belluno e quello di Feltre, negli ospedali di Comunità ci sono 22 ricoverati. Sono dati in continua evoluzione, di ora in ora, il trand è purtroppo si sostanziale crescita. Il piano emergenza autunno prevede 5 fasce di rischio connesse ai posti letto disponibili e scattano fasce che comportano le rimodulazione dei servizi. Confermiamo l’impegno di garantire per quanto possibile tutte le attività ordinarie sia per la componente chirurgica che medica perché pur nell’emergenza covid continuiamo a registrare patologie ordinarie e ricoveri. A fronte di questa situazione ci sono e ci saranno rimodulazione per le attività dei ricoveri programmati e anche per le prestazioni ambulatoriali che potranno registrare rallentamenti. E’ motivo di rammarico, ma tutta la macchina aziendale è impegnata per fare fronte ai diversi aspetti. Prossimi passi la trasformazione dell’ospedale di Comunità di Auronzo in ospedale Covid con 20 posti letto disponibili (a breve) dall’altro c’è un piano d’azione che riguarda l’eventuale attivazione di ulteriori posti letto covid sia a Belluno che a Feltre. Attualmente è sospesa l’attività ortopedica di Agordo per consentire l’attivazione dell’ospedale di Comunità, l’attività dell’unità operativa di ortopedia sarà riattivata quando i tempi lo consentiranno. Ci sono state altre sospensioni in altri ospedali per la necessità di recuperare posti letto e personale ma anche per alcuni episodi legati alla positività si alcuni operatori sanitari e personale medico. Questo può succedere, poi si recupera nei tempi più brevi possibile. Quotidianamente la situazione è monitorata con attenzione della Direzione Sanitaria. Case di riposo: preoccupazione fin dallo scorso mese di ottobre per la presenza di focolai. Rientrata l’emergenza a Cortina che oggi accoglie ospiti positivi da altre case di riposo. Situazione in miglioramento a Ponte nelle Alpi e Pieve di Cadore ma sono emerse positività di Santa Giustina Meano, Limana, Santo Stefano ed Auronzo, in questi casi il dipartimento di Prevenzione e la componente distrettuale hanno svolto un’attività di forte controllo e verifica supportando la gestione delle case con sopralluoghi e supporto anche per il reperimento di personale infermieristico, anche attivando una serie di ricoveri per pazienti sintomatici. Uno sforzo continuo e tema di grande attenzione. Scuole attualmente le classi in carico al dipartimento con almeno 1 positività sono 70 numero che impone un notevole sforzo per seguire tutte le attività di controllo. Attualmente 15 classi sono in isolamento domiciliare come stabilito dal protocollo operativo. Novità di rilievo la sottoscrizione di un accordo nazionale declinato in un accordo regionale rispetto all’impegno dei medici di famiglia che prevede la gestione dei medici di base di un’attività di tamponi rapidi da effettuare dagli stessi. Attualmente questo tipo di attività permetterà anche la diagnostica. E’ in corso e prenderà avvio a breve la distribuzione di kit di azienda zero per i medici di famiglia. Sempre attraverso i medici di famiglia è in corso la vaccinazione anti influenzale. Nella fascia di età 60-65 anni ha avuto un’adesione più che significativa con oltre il 50% di aderenti. Ricordo che due giorni fa la Regione è stata classifica come zona GIALLA a livello nazionale, non è uno stato permanente e verrà sottoposto settimanalmente a una possibile rivalutazione, il passaggio alla fascia ARANCIONE o ROSSA comporta via via l’adozione di provvedimenti ristrettivi molto significativi nel limitare le possibilità di movimento e attività economiche per questo le regole sono da rispettare.
https://www.facebook.com/RasiCaldognoUlssDolomiti/videos/3317345775032885
COVID-19: IL PUNTO SULLE CASE DI RIPOSO IN VENETO E PROVINCIA DI BELLUNO
VENEZIA La regione ha distribuito i dati sulla situazione Covid-19 nelle case di riposo. Nel Veneto sono 335 le strutture coinvolte, su 31336 ospiti 928 sono risultati positivi pari al 3 %. Di questi 72 sono ricoverati e 1081 sono i decessi dal 20 febbraio scorso. Tra i 31468 operatori, 513 sono i positivi pari al 1,6%. In provincia di Belluno sono 29 le strutture per anziani dove all’interno ci sono 2125 ospiti. 145 sono risultati positivi ( 6,8%) di cui 21 ricoverati. Dal 20 febbraio 120 decessi. 2151 gli operatori in provincia e 47 le positività rilevate, pari al 2,2%.
LA BUSSOLA DELLA SOLIDARIETA’ RACCOGLIE OLTRE 6000 EURO
BELLUNO Lo sportello della “Bussola della solidarietà” di Via Rialto ha chiuso i battenti poche settimane fa, e il bilancio di questa prima esperienza è positivo. Nei tre mesi di apertura del servizio, sono stati infatti raccolti quasi 6400 euro da destinare alle famiglie in difficoltà economica o per incentivare il percorso lavorativo delle persone in sofferenza. Quattro i progetti proposti dalla Bussola: metà delle donazioni sono andate a «Adotta un Ria», con la possibilità di sostenere e attivare una borsa lavoro o di offrire un lavoro; l’altra metà ha sostenuto «Resto a casa mia», un impegno che permette di aiutare persone bisognose ad affrontare i costi di affitti e bollette, «Gioco con te!», la cui adesione consentiva di sostenere il pagamento delle rette del Centro Estivo Comunale, e «Adotta una famiglia», per contribuire alle spese generali, alimentari e scolastiche di una famiglia in difficoltà economica. La Bussola chiude lo sportello cittadino, ma resta attiva per chiunque volesse contribuire per adottare una famiglia o sostenere un’esperienza lavorativa per chi è in difficoltà: L’Iban IT 22 Q 02008 11910 000 1054 43984 (causale: erogazione liberale progetto inclusione sociale) è quindi sempre attivo per la raccolta fondi.
L’INTERVISTA A LUCIA PELLEGRINI, ASSESSORE POLITICHE SOCIALI
PENSANDO AL FUTURO, UN’OPPORTUNITA’ CONCRETA DI LAVORO CON IL CORSO “DRIVE OUR FUTURE”
LONGARONE A fine novembre parte il corso gratuito “Drive our Future” per diventare conducenti di mezzi per il trasporto di persone. L’opportunità è nata dopo un’attenta analisi da parte della Regione del Veneto del fabbisogno di autisti nel territorio: per questo è stato lanciato il bando GUIDIAMO!, interamente finanziato dal Fondo Sociale Europeo, che per la provincia di Belluno si è aggiudicata l’area formazione di Certottica. Dieci i candidati (in possesso della patente B e 21 anni compiuti) che potranno partecipare al corso dopo la selezione del 23 novembre, e che – con 150 ore di formazione specialistica in aula, un voucher formativo integrato e 120 ore di tirocinio in aziende operanti nell’ambito del trasporto di persone – potranno conseguire la Patente D e la Carta di Qualificazione del Conducente (CQC). Considerati i diversi appelli lanciati proprio dalla principale azienda di TPL bellunese – che pre Covid lamentava una carenza drammatica di autisti dovuta all’assenza di turnover – il percorso dimostra una risposta concreta alle esigenze del territorio e allo stesso tempo un’opportunità di lavoro importante per i partecipanti. L’inizio del corso è previsto per il 30 novembre.Per ogni ulteriore informazione www.certottica.it.
IL MIM BELLUNO E LA BIBLIOTECA DELLE MIGRAZIONI “DINO BUZZATI” CHIUSI FINO AL 3 DICEMBRE
BELLUNO Nonostante le misure prese a protezione dell’utenza e del personale, volte ad arginare il rischio di contagio da Covid-19, il DPCM entrato in vigore nella giornata odierna impone una nuova chiusura di musei e luoghi di cultura. Anche il MiM Belluno – Museo interattivo delle Migrazioni resterà chiuso fino al 3 dicembre e, con esso, la Biblioteca delle migrazioni “Dino Buzzati”. Entrambi sono presenti nella sede dell’Associazione Bellunesi nel Mondo, in via Cavour 3 a Belluno. «Di certo continueremo a lavorare anche a porte chiuse», le parole del presidente Abm Oscar De Bona «ci dispiace che il nostro Museo chiuda a meno di una settimana dall’inaugurazione della nuova area dedicata a una trentina di bellunese famosi nel mondo». Per permettere, in parte, di far conoscere questa area lo staff del MiM Belluno sta preparando un video che sarà trasmesso, attraverso le piattaforme social, la prossima settimana. «Noi non ci arrendiamo. E andiamo avanti. Certo ci auguriamo di avere il massimo sostegno da parte degli Enti regionali e Statali, perché la cultura non deve essere messa all’ultimo posto». Per quanto riguarda la Biblioteca delle migrazioni “Dino Buzzati”, oltre alla chiusura della sala lettura, sono stati sospesi i servizi di prestito e interprestito.
pubblichiamo le ordinanze che i sindaci si sono premurati di inviare con puntualità alla redazione, non siamo a conoscenza se altri Comuni abbiano preso la stessa decisione.
AD AGORDO CANALE D’AGORDO, TAIBON, GOSALDO FALCADE E CENCENIGHE NON SI CANTA SAN MARTIN
CENCENIGHE_TAIBON_FALCADE_CANALE D’AGORDO I sindaci Roberto Chissale’, Stefano Da Zanche, Mauro Soppelsa, Flavio Colcergnan, SIlvia Tormen e Michele Costa ordinano che a salvaguardia della salute pubblica e stanti le vigenti misure statali per far fronte all’emergenza epidemiologica legata alla diffusione del virus covid19 è vietata su tutto il territorio comunale di Cencenighe, Taibon, Canale, Gosaldo, Agordo e Falcade la pratica tradizionale del “canta’ San Martin” casa per casa. Quindi il 10 novembre a nessuno sarà permesso suonare il campanello delle case come succede alla vigilia della festa di San Martino.
L’INVITO DEL SINDACO DI AGORDO ROBERTO CHISSALE’
BORSE DI STUDIO IN RIVA AL LAGO, ECCO IL BANDO
ALLEGHE Il Comune ha pubblicato il Bando per l’assegnazione di borse di studio comunali agli studenti, residenti, frequentanti le scuole superiori o laureatesi nel 2020. Il modulo di domanda si può reperire sul sito del Comune di Alleghe o richiedere direttamente all’Ufficio Servizi Demografici; le domande potranno essere inoltrate fino al 20 dicembre 2020.”
CONCORSO PUBBLICO PER L’ASSUNZIONE DI UN ISTRUTTORE TECNICO E UN AGENTE DI POLIZIA LOCALE
PEDAVENA Concorso pubblico per l’assunzione a tempo indeterminato e pieno di un istruttore tecnico categoria C1 presso l’Area Tecnica del Comune di Pedavena, presso lo stesso Comune altro concorso per l’assunzione a tempo indeterminato e pieno di un Agente di Polizia Locale categoria C1. Le domande di partecipazione dovranno pervenire all’ufficio protocollo dell’Unione Montana Feltrina. Informazioni sul sito istituzionale dell’ente. Termine di scadenza per la presentazione delle domande alle 12 del 10 dicembre.
CINEMA UNITI PER UN EVENTO ON LINE
BELLUNO Un gruppo di esercenti italiani invita gli spettatori e le spettatrici, amanti del cinema, alla
riapertura simbolica delle loro sale domenica 8 novembre. Si tratta di un’iniziativa online che si differenzia dai consueti streaming, raggruppando almeno 27 sale cinematografiche (il numero potrebbe aumentare nei prossimi giorni) in un’unica diretta su Facebook: grazie ad un coordinamento tra gli esercenti, i cinema aderenti propongono una maratona online, della durata di diverse ore, per raccontare il loro lavoro e presentare alcuni cortometraggi italiani ed europei, spesso accompagnati da ospiti. Ogni sala aderente “riaprirà” senza la presenza fisica degli spettatori. Dalle 9.30 del mattino fino a sera, la maratona sarà visibile in contemporanea sulla pagina Facebook Il cinema è di chi lo guarda e su tutte le pagine delle sale e realtà aderenti.
DAL CINEMA ITALIA DI BELLUNO VERRA’ PROIETTATO “GABELLI: LA SCUOLA PIU’ BELLA D’ITALIA” DEL REGISTA FRANCO FONTANA PRODOTTO DA BELLUNO CIAK
DOMENICO FALCE, PITTORE FELTRINO SPECIALIZZATO NEI SOGGETTI SACRI di RENATO BONA
di Feltre, la “piccola città degli uomini grandi” annovera fra i concittadini illustri anche il pittore del Seicento Domenico Falce che – si può leggere nel libro di Paolo Conte e Marco Perale “90 profili di personaggi poco noti di una provincia da scoprire” (edito da L’Amico del Popolo con la tipografia Piave di Belluno nel 1999) – “fu autore di tele di soggetto prevalentemente sacro, eseguì anche importanti vedute di Feltre e Belluno”. Di lui si è occupata pure la guida turistica Marta Azzalini in una delle sue pregevoli iniziative “In giro per Belluno” di cui ha poi ampiamente riferito su Facebook. Vediamo di conoscere Falce, la cui famiglia era probabilmente di origine nordica, e lo facciamo con l’ausilio della libera enciclopedia Wikipedia. Il nostro nacque a Feltre il 23 giugno 1619 (“90 profili scrive 22 giugno – ndr.) e nella stessa Feltre morì il 10 luglio 1687… Di famiglia altolocata, figlio di Giovanni Battista e di Giustina, si formò presso il concittadino Paolo Dal Pozzo e studiò le opere degli artisti locali (Morto da Feltre, Cesare Vecellio, Francesco Frigimelica). Come ammise lui stesso, preferì i canoni cinquecenteschi aggiungendovi solo qualche aggiornamento addotto grazie alla circolazione delle stampe; non venne quindi coinvolto nelle innovazioni che conobbe l’arte veneziana del periodo”. Quanto alla sua produzione artistica, il sito di Wikipedia ricorda che “La prima opera datata è la pala d’altare della chiesa di Formegan (1647), tuttavia esistono dipinti sicuramente precedenti, ad esempio a Seren del Grappa, Campo, Pieve di Zoldo. In tutti questi si riconoscono già gli aspetti stilistici che il pittore continuerà ad adottare lungo tutta la sua attività”. Ancora: “Nel 1665 dipinse la pala della chiesa feltrina di Sant’Orsola, nel 1661 eseguì alcuni stemmi per la cattedrale di Feltre, ma sono andati perduti. Nello stesso anno firmò l’Incontro di Gioacchino e Anna per la cappella di villa Pasole a Pedavena. Nel 1662 concluse la Natività di Maria e la Morte della Vergine, due grandi opere collocate nella chiesa del Rosario ancora a Feltre. Il Falce fu un autore assai stimato, e infatti nel 1668 il vescovo di Belluno lo nominò arbitro per risolvere la disputa attorno al pagamento di un gonfalone dipinto da Tommaso Dolabella per la chiesa di Sospirolo. L’anno dopo realizzò la Raccolta della manna per la chiesa feltrina di Ognissanti. Nel 1670 dipinse il San Pietro d’Alcantara per il convento di Santo Spirito di Feltre, in seguito trasferita nella parrocchiale di Seren e attualmente dispersa. Sempre nel 1670 la Comunità feltrina lo incaricò di realizzare una scenografia per una sacra rappresentazione da tenersi nella chiesa di Santa Maria del Prato e dipinse un Autoritratto… nel 1671 ritrasse il podestà Giovanni Antonio Boldù. Nel 1675 si cimentò pure nella poesia, mandando alle stampe un sonetto in occasione della fine del mandato del podestà Antonio Ottoboni. Due anni dopo dipinse due vedute di Feltre… Del 1685 sono la Natività della Vergine e la Natività di Gesù per la chiesa di Mugnai… Nel 1690 concluse due quadri per il convento dei Santi Vittore e Corona ma sono andati dispersi. Nello stesso anno donò al rettore di Belluno una veduta della città; anche in questo caso è interessante il ricorso alla fantasia che cala la fredda rappresentazione topografica in un’atmosfera da sogno. Realizzò anche la pala per l’altare di Sant’Antonio (successivamente della Madonna del Rosario) della chiesa di San Daniele Profeta a Lamon raffigurante Sant’Antonio da Padova reggente il bambino benedicente tra i Santi Vittore e Corona sovrastati dall’Eterno e lo Spirito Santo. Si deve a lui la pala (datata 1647) dell’altar maggiore della chiesa di Formegan di Santa Giustina Vergine, Bimbo in gloria e quattro Santi. Va detto che “Tentò anche la scultura con il Beato Bernardino da Feltre, ma il risultato fu assai mediocre e forse per questo preferì continuare esclusivamente con la pittura. Morì nella città natale e fu sepolto con tutti gli onori nella tomba di famiglia presso la chiesa di Santo Spirito”. Non possiamo, in chiusura, omettere di dire che lo storico bellunese Flavio Vizzutti ha scritto di Falce (volume 44 del 1994) sul Dizionario biografico degli italiani dove richiama le varie opere del feltrino, evidenziandone la validità anche se il giudizio complessivo finale appare non entusiastico: “… Pittore tutto sommato modesto, legato a schemi cinquecenteschi interpretati in modo pur non spregevole, fu comunque un protagonista della cultura artistica in provincia come dimostrano le numerose commissioni da parte di enti sia laici che ecclesiastici”. Un giudizio che non si discosta da quello che si può leggere nel libro di Conte-Perale: “Di lui i posteri si dimenticarono e si dovette attendere il nostro secolo, e specialmente gli ultimi vent’anni, per rinverdirne la memoria. Certamente non fu un artista eccelso e guardò più all’arte del Cinquecento che alle novità che anche in questo campo portò il XVII secolo. Ciononostante fu un protagonista della vita di Feltre del ‘600 e della cultura artistica del suo tempo e merita di essere ricordato”.
NELLE FOTO (gettyimages; google): la famosa pianta prospettica di Belluno eseguita nel 1690 da Falce; e quella di Feltre; così aveva “visto” il Castello di Belluno; quadro dell’artista feltrino aggiunto ad una pala di Marescalchi.
IERI ALLA RADIO, SOLIDARIETA’ VENETO FONDO PENSIONE, IN ONDA IL PRIMO VENERDI DEL MESE ALLE 10.30 E ALLE 19.00 QUINTA STAGIONE
di Claudio Fontanive
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007 IN CONDOTTA CON LA PROF. MARIA ROSA SALMAZO IL LUNEDI ALLE 10,30 E ALLE 19.00 LA DOMENICA ALLE 8 DEL MATTINO. NONA STAGIONE
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SALUTE E SOCIETA’ IL LUNEDI ALLE 13.10 E ALLE 20.10, LA DOMENICA ALLE 10.30 A CURA DEL DOTTOR MARCO CARACCIOLO. QUINTA STAGIONE
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FANTASTICHE DOLOMITI, NUOVA STAGIONE. APPUNTAMENTO QUINDICINALE IL GIOVEDI ALLE 10.30 E 1900
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FANTASTICHE DOLOMITI: IL QUINDICINALE APPUNTAMENTO ALLA RADIO
MOSTRA FOTOGRAFICA “PENSARE IN BIANCO E NERO, VEDERE A COLORI”
PONTE NELLE ALPI Un percorso attraverso la visione fotografica: questa la mostra del Circolo Fotografico Bellunese “Mario De Biasi” dal titolo “Pensare in bianco e nero, vedere a colori”. L’esposizione sarà visibile fino al 14 novembre al bar pasticceria La Tour Eiffel di Ponte nelle Alpi durante gli orari di apertura del locale. In esposizione sono le foto di due soci del Circolo, Paolo Mecca di Agordo e Irene Pampanin di Selva di Cadore. Paolo Mecca propone una visione a colori, forti suggestioni in un luogo dove si compenetrano in maniera sempre diversa acqua e cielo, realtà e fantasia; dove l’uomo è solo spettatore di fronte alla bellezza della natura. Irene Pampanin propone il bianco e nero, luoghi senza tempo in cui l’apparente immobilità viene interrotta da elementi che ne suggeriscono una presenza: siano essi solo un’ombra, una preghiera o una poesia.
DUE MINUTI UN LIBRO TUTTI I GIORNI ALLA RADIO ALLE 9.30 E ALLE 18. QUINTA STAGIONE
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I RACCONTI DI PAOLO SOPPELSA il lunedi alle 9.30 e 18.30
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LE PUNTATE di Luisa Alchini di Leggermente Bellunesi, la domenica alle 11, il martedi alle 10.30 e alle 19.00
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L’ALMANACCO LADINO CON L’ISTITUT CESA DE JAN QUINDICINALE APPUNTAMENTO. LA DOMENICA ALLE 9 IL LUNEDI ALE 8.35 IL MARTEDI ALLE 12.35 IL MERCOLEDI ALLE 18.35. SECONDA STAGIONE.
PROVINCIALE 346 SAN PELLEGRINO_CANALE D’AGORDO Dal 9 all’11 novembre senso unico alternato tra Canale d’Agordo e Vallada.
PROVINCIALE 25 PASSO VALLES_CAVERSON INTERRUZIONI fino a 15 minuti dalle 7.30 alle 12 e dalle 13 alle 17, dal 9 al 20 novembre. Inoltre senso unico alternato regolato da movieri o semaforo per manutenzione sovrapasso pista da sci
REGIONALE 203 AGORDINA COLLAZ-LIVINALLONGO fino al 4 dicembre (sabato e festivi esclusi) senso unico alternato per singoli tratti di 150 metri
SR 203 AGORDINA fino al 20 novembre, brevi interruzioni al traffico di massimo 15 minuti in località Collaz di Livinallongo dalle 7:30 alle 17:30 per taglio ed esbosco alberi a monte della strada
SP 13 VAL VANES senso unico alternato regolato da semaforo o movieri in località Al Cristo di Santa Giustina per posa fibre ottiche
SR 203 AGORDINA fino al 30 novembre, compresi sabato e domenica, senso unico alternato regolato da semaforo in località Sopra Sac di Alleghe per allestimento opere di difesa valanghiva
SP 423 LAGO DI SANTA CROCE_POIATTE_ALPAGO Fino al 12 dicembre (esclusi festivi e prefestivi) senso unico alternato con movieri o semaforo per esecuzione paramassi a monte della strada
SR 473 DI CROCE D’AUNE fino al 20 novembre, dalle 7:30 alle 17 esclusi sabati e domeniche, senso unico alternato regolato da semaforo in località Croce D’Aune di Pedavena per ripristino impianto di illuminazione pubblica
SR 203 , località VIGNOLE fino al 13 novembre senso unico dalle 7.30 alle 8.30 e dalle 16 alle 17 con moviere, dalle 8.30 alle 16 con semaforo
SR 50 SCALE DI PRIMOLANO fino al 18 novembre, dalle 8 alle 12 e dalle 13 alle 18 esclusi sabato e domenica, senso unico alternato regolato da movieri per ripristino piano viabile su cavidotto e-distribuzione
SP 422 DELL’ALPAGO E DEL CANSIGLIO fino al 30 novembre, esclusi sabato e domenica, senso unico alternato regolato da movieri tra Puos e Cornei per posa fibre ottiche
SR 48 DELLE DOLOMITI fino al 30 novembre senso unico alternato regolato da impianto semaforico tra Arabba e Cernadoi per consolidamento ciglio stradale e sostituzione barriere di sicurezza
SR 48 DELLE DOLOMITI tra i comuni di Livinallongo Del Col Di Lana e Cortina, senso unico alternato regolato da movieri fino al 20 novembre, sabato e domenica compresi, per collegamento elettrodotto interrato e-distribuzione
PROVINCIALE 251 COLLE SANTA LUCIA Fino al 28 novembre senso unico (per asfaltature) compresi sabato e domenica (stessa situazione lungo la 203 agordina in località Rucavà)
SP 3 DELLA VAL IMPERINA fino a revoca, senso unico alternato regolato a vista in località Gona di Conedera di Rivamonte per cedimento della carreggiata stradale
SP 49 DI MISURINA fino al 20 novembre, senso unico alternato regolato da impianto semaforico tra Misurina e il confine con la provincia di Bolzano per posa elettrodotto interrato
REGIONALE 203 AGORDINA Fino al 18 dicembre (esclusi festivi e prefestivi) senso unico alternato tra Peron e Candaten con movieri dalle 7.30 alle 9 e dalle 16.30 alle 18. Con semaforo negli altri orari
REGIONALE 203 AGORDINA Fino al 30 novembre (sabato e domenica esclusi) tra Candaten e La Stanga dalle 7.30 alle 9 e dalle 16.30 alle 18 con movieri e negli altri orari con semaforo, senso unico alternato.
Sabato 7 Tempo atteso: Tempo ben soleggiato con cielo terso, aria limpida e ottima visibilità su tutta la montagna veneta. Il rischio di locali nebbie mattutine sarà pressoché assente, eccetto qualche rari casi sugli altopiani del Cansiglio e di Asiago. I livelli termici saranno particolarmente elevati per il periodo, specie in quota. Precipitazioni: Assenti. Temperature: In generale aumento, eccetto lieve diminuzione delle minime nei fondovalle con inversione termica notturna. Sono previste punte di 18/20°C nei fondovalle prealpini e di 14/17°C a 1000/1200 m. Su Prealpi a 1500 m min 8°C max 12°C, a 2000 m min 6°C max 8°C. Su Dolomiti a 2000 m min 5°C max 9°C, a 3000 m min 2°C max 3°C. Venti: Nelle valli generalmente deboli per brezze, a tratti e localmente moderati; in quota deboli da sud sud-ovest, a 5-10 km/h sia a 2000 m che a 3000 m.
Domenica 8 Tempo atteso: Tempo ben soleggiato, anche se con qualche velatura per ingresso di sottili nubi alte. Come per sabato il rischio di foschie o nebbie notturne nei consueti posti sarà pressoché inesistente. La mitezza diurna persisterà, anche se leggermente meno accentuata nelle valli rispetto all’alta quota. Precipitazioni: Assenti (0%). Temperature: Rispetto a sabato pressoché stazionarie in quota, mentre potrebbero essere in leggera flessione nei fondovalle e nei settori in ombra. Sono previste punte di 17/18°C nei fondovalle prealpini e di 12/16°C a 1000/1200 m. Su Prealpi a 1500 m min 8°C max 11°C, a 2000 m min 6°C max 8°C. Su Dolomiti a 2000 m min 5°C max 9°C, a 3000 m min 1°C max 3°C. Venti: Nelle valli generalmente deboli per brezze, a tratti e localmente moderati; in quota deboli da sud-ovest, a 5-10 km/h sia a 2000 m che a 3000 m.
Lunedi 9 Ancora tempo ben soleggiato al mattino, con aria piurttosto secca e ottima visibilità. L’insidia foschie o nebbie rimarrà bassa e limitata a pochi settori e alle ore più fredde. Al pomeriggio sole velato da sottili nubi alte in arrivo da sud-ovest, via via più estese con il passare delle ore. Temperature senza notevoli variazioni rispetto a domenica con inversione termica notturna nelle valli. In quota venti deboli da sud-ovest, nelle valli deboli per brezze, localmente e a tratti moderati.
Martedi 10Cielo assai più nuvoloso per nubi alte e medio-alte, le prime in grado di velare il sole, le seconde di mascherarlo del tutto, specie al pomeriggio, quando la copertura nuvolosa sarà più compatta. Temperature notturne senza notevoli variazioni e massime in leggera flessione, ma sempre superiori alle medie del periodo. Venti deboli di direzione variabile nelle valli, deboli da sud-est in quota. Previsore: R.L.Th.
L’ANGOLO DEI RICORDI DI NICOLA SAVARIS
CAMPO SPORTIVO CESARE SCATENA DI TAIBON
Anni 80 Rosson all. 2 – Dorigo- Mattana-Bonsembiante-Schena-Paganin-Favero-DaRonch allenatore:accosc. Serafini-Testori-pozzebon-Corazza-Alfieri e Zasso
ALLEGHE HOCKEY, PARTITA RINVIATA CONTRO L’UNTERLAND CAVALIERS
ALLEGHE Il Covid-19 colpisce anche l’Unterland Cavaliers. La partita in programma ad Ora questa sera contro gli altoatesini è stata rinviata a data da destinarsi. I problemi sono sempre i soliti, nei Cavaliers ci sono dei casi positivi al coronavirus. Da qui la richiesta nella serata di ieri di rinviare la partita della settima giornata contro le civette e la conferma da parte della federazione. Tutti a casa in attesa di decisioni sul da farsi perché nella serata appena trascorsa la dirigenza dell’Alleghe ha dovuto partecipare ad una videoconferenza con le altre società della lega per parlare del futuro del campionato. Una “riunione” che è terminata a tarda notte. Idee discordanti tra le 10 squadre partecipanti al torneo. Pergine, Val Di Fiemme ed Alleghe sarebbero per la continuazione della stagione. Merano, Varese e Como optano invece per chiudere definitivamente tutto vista la situazione sanitaria. Di manica più larga le squadre rimanenti che vorrebbero una sospensione temporanea del torneo in attesa di tempi migliori. Non sarà facile mettere d’accordo le 10 società dell’Italian Hockey League ma si arriverà ad una soluzione nelle prossime ore. La chiusura della stagione sarebbe una sconfitta per l’intero movimento dell’hockey su ghiaccio ma la sospensione per un periodo determinato potrebbe essere una decisione saggia. Naturalmente con la conseguente riformulazione del calendario che in questo momento vede già 9 partite da recuperare non si sa quando. Intanto stasera saranno 2 le partite che si disputeranno regolarmente (Bressanone – Pergine e Fiemme – Caldaro) mentre sono 3 i match rinviati a data da destinarsi (Unterland Cavaliers – Alleghe, Merano – Varese e Como – Appiano).