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• Le persone attualmente positive sono complessivamente 94.067. I decessi sono 17.127, 604 nelle ultime 24 ore, mentre i guariti sono oltre 24mila; Arcuri: “L’uscita dall’emergenza non è ancora vicina”; Boris Johnson stabile, nel Regno Unito record di morti; Nel mondo superati i 300mila guariti.
CONTAGI IN PROVINCIA E AGORDINO
ALPAGO 74-97, BELLUNO E CORTINA 53-74, FELTRE, ALANO DI PIAVE 30-41, SANTA GIUSTINA, LAMON E BORGOVALBELLUNA 19-20, SEDICO, PEDAVENA, QUERO VAS 10-19. PONTE NELLE ALPI CESIOMAGGIORE PIEVE DI CADORE, FONZASO SANTO STEFANO DI CADORE SEREN DEL GRAPPA, DOMEGGE CALALZO SAN VITO DI CADORE CHIES D’ALPAGO TAMBRE 4-10. TUTTI GLI ALTRI COMUNI TRA 1 E 3. ZERO CONTAGI A SELVA DI CADORE, SAN PIETRO DI CADORE, SOVRAMONTE, VODO DI CADORE, LORENZAGO DI CADORE, SAN NICOLO’ COMELICO, PERAROLO DI CADORE E OSPITALE DI CADORE.
RIAPERTURE: IL PERICOLO E’ DIETRO L’ANGOLO. NO ALLE FALSE ASPETTATIVE, CHE NON SI RISCHI DI PRENDERE IL GOL IN ZONA CESARINI
L’Europa è sempre più spaccata con Austria, Germania, Olanda e Finlandia che remano contro i covid bond, intesa sempre più difficile
di Mirko Mezzacasa
C’è chi alimenta le speranze e chi tira di freni. Il premier Conte che dovrà scrivere il nuovo DPCM tra venerdi e sabato ipotizza un primo allentamento, gli scienziati lo invitano alla prudenza perché il contagio potrebbe riaccendersi. Non sarà comunque un “tana liberi tutti”, piuttosto la ripresa sarà graduale con l’apertura di alcune attività, soprattutto quelle con le prenotazioni e poi via via tutti gli altri, periodi più lunghi per i ristoranti e ulteriori limitazioni per parchi e pic nic per il via libera agli spostamenti bisognerà probabilmente attendere il primo maggio. I segnali positivi non mancano, nelle terapie intensive della Regione i pazienti gravi sono in diminuzione, per la prima volta dall’inizio dell’epidemia i ricoverati sono scesi sotto quota 300, ma si continua a morire anche ieri la conta dei decessi ha superato i trenta. Ieri in Veneto 32 decessi, 96 nuovi casi di positività, non erano mai scesi sotto ai cento. A Padova 27, a Treviso 30, “solo” 3 a Belluno e Vicenza e 7 a Rovigo. In Veneto 12.021 i positivi dal 21 febbraio, 10.245 gli attualmente positivi, 1054 i negativizzati, 722 il numero totale dei decessi (cumulativo anche extraospedale), 18.866 persone in isolamento domiciliare. Negli ospedali 1558 ricoverati (-21 nelle ultime 12 ore), 289 in terapia intensiva (-8) 1316 i guariti, 656 le vittime in ospedale. In provincia ancora due decessi, due anziane donne bellunesi. Nel reparto di Pneumologia al San Martino di Belluno è morta Mirella Banterla in Cadorin paziente covid di 82 anni di Bes Una brava donna, sempre al servizio della nostra comunità», sottolinea don Lino Agostini, il parroco di Antole, «era molto attiva nella nostra parrocchia e non posso nascondere un grande dispiacere per la sua scomparsa».Banterla lascia, oltre al marito, i figli Paolo e Roberto, la nuora Renata, il nipote e tutti i parenti. Al Santa Maria del Prato di Feltre si è spenta Amabile Limana De Bona di Borgo Valbelluna di 75 anni ricoverata nella area covid. Con i due decessi di ieri il bilancio si fa sempre più pesante: 35 morti (compresi gli anziani della case di riposo), 29 le vittime del covid decedute in ospedale, 19 al San Martino di Belluno, 6 a Feltre, 3 nell’ospedale di Comunità a Belluno e 1 ad Agordo. Ieri “solo” 3 nuovi infetti che portano il totale a 580. Negli ospedali un paziente in meno in area critica (39), e uno in meno a Feltre (7) che purtroppo corrispondono al numero dei decessi. Un paziente in meno nell’ospedale di Comunità di Belluno (13) e sempre 13 ad Agordo. E’ sempre critica la situazione nelle case di riposo, sono 66 gli ospiti deceduti in Veneto. In provincia dopo Alano, Puos d’Alpago e Santa Croce l’emergenza scatta a Mel, il sindaco Stefano Cesa nel consiglio comunale ha comunicato che ci sono 5 ospiti positivi, 4 a Mel e 1 a Lentiai. Finita l’emergenza le terapie intensive non saranno “disarmate” come ha spiegato ieri Luca Zaia “Come i cittadini terranno il pacchetto di mascherine, anche noi smantelleremo il minimo, e gli ospedali oggi occupati dai reparti Covid dopo la pausa pasquale è previsto rientrino nella normalità, ma abbiamo ancora 2000 persone in ospedale e temiamo l’arrivo delle piogge e l’abbassamento delle temperature”. A creare confusione in questi giorni ci hanno pensato le Prefetture con la regola del silenzio assenso, i sindacati sono stati i primi a scendere sul piede di guerra e ieri sono arrivate ulteriori critiche da Venezia “Il silenzio assenso e le richieste di deroghe hanno portato a tante aperture, molta gente è comparsa in strada, ci sono un sacco di deroghe. Il silenzio assenso è stato un boomerang. Io sono per aprire il prima possibile – ha sottolineato Zaia – la competenza è del Governo e spero ci siano persone per bene davanti a questa pandemia. Sono per aprire se c’è un minimo spiraglio.Gli assembramenti sono pericolosi, auspico che ci siano almeno i dispositivi e le distanze di sicurezza”. Anche Luxottica è pronta per la ripartenza, dopo l’effettuazione di tutte le necessarie attività di sanificazione ed implementazione del Protocollo sanitario già condiviso, prevista la ripresa produttiva a bassi regimi a partire da martedì 14 Aprile, per tutti gli stabilimenti percentuale progressiva di presenze indicativa fra il 20% ed il 30%. Logistica distributiva, lenti oftalmiche ed after sales (Sedico) continueranno a lavorare sui livelli della settimana in corso. Sono, inoltre, previste le consuete attività di manutenzione e messa in sicurezza degli impianti che verranno garantite in ogni sede. La novità: chi è stato assunto dopo il 23 febbraio avrà copertura economica dall’azienda per le giornate di fermo. Il Presidente della provincia Roberto Padrin guarda avanti pensando a Cortina 2021 che sarà il primo grande evento post emergenza. Ma è preoccupato il presidente, perché in Italia le procedure burocratiche sono lente mentre le imprese hanno necessità di risposte celeri. “Se le procedure non si snelliranno – dice Padrin – sarà choc economico”. Dal calendario non scompaiono solo gli eventi primaverili, ma anche quelli estivi. Domani avrebbe dovuto iniziare a Taibon la Sagra de Pasca, lunedi a Prompicai la Festa del fanciullo e l’evento “Agordo paese del graffito” ma se ne riparlerà solo il prossimo anno per quanto riguarda le sagre, mentre le opere in graffito quest’anno anche con la firma di Franco Murer ispirato a Tito Livio Burattini saranno realizzate quando la stretta sarà allentata come da giorni riporta la pagina facebook dedicata all’evento. Annullata invece la 4 Pas in Doi di giugno della pro loco di Agordo, stessa sorte per la “Velenosa” del Cansiglio e come ricordato ieri cancellata anche la TransCivetta di luglio. Ieri a Venezia si è parlato anche di elezioni “Da fare il prima possibile – ha detto Zaia – magari a luglio, ma non certo a novembre e dicembre che è una follia. Vuol dire non prendere in considerazione la recrudescenza del virus, rischiamo di non farle più se ritorna, con la stagione autunnale è sbagliatissimo prevedere una sessione autunnale di elezioni”.Il cuore dei veneti è sempre il cuore dei veneti, 27.781 persone hanno messo mano al portafoglio e le donazioni hanno superato i 30 milioni di euro, 5 quelli versati dalla Banca d’Italia, Huawey ha regalato 250 tablet e sim per gli ospedali. La fondazione Elios di Bassano ha versato 334 mila euro in attrezzature e 326 mila euro in donazioni.
DRAMMA A FELTRE IVONIA TAITA MUORE INTOSSICATA TRA LE MURA DI CASA
SEREN DEL GRAPPA Nell’incendio di via Dino Buzzatti ha perso la vita Ivonia Taita nata e residente a Seren Del Grappa, di 85 anni. L’incendio ha distrutto il divano sul quale è stato rinvenuto il corpo dell’anziana, le fiamme si sono sviluppate per cause accidentali -probabilmente una sigaretta – e la morte è stata provocata da malore per intossicazione, la donna era peraltro già sofferente di altre patologie. I pompieri arrivati da Feltre sono entrati nell’appartamento invaso dal fumo e delle fiamme dotati di autorespiratori, spegnendo l’incendio, che ha interessato il soggiorno e rinvenendo il corpo senza vita della donna 85 enne come accertato dai sanitari del SUEM. Al vaglio dei tecnici dei vigili del fuoco le cause, che hanno innescato le fiamme nell’appartamento. Sul posto anche i carabinieri. Le operazioni di aereazione e messa in sicurezza della casa sono terminate dopo circa due ore.
ALTRI DUE DECESSI. UNO A BELLUNO E UNO A FELTRE
BELLUNO. Ancora due decessi, nel reparto di Pneumologia al San Martino di Belluno è morta Mirella Banterla in Cadorin di 82 anni ricoverata nell’area non critica e residente a Bes. Una brava donna, sempre al servizio della nostra comunità», sottolinea don Lino Agostini, il parroco di Antole, «era molto attiva nella nostra parrocchia e non posso nascondere un grande dispiacere per la sua scomparsa».Banterla lascia, oltre al marito, i figli Paolo e Roberto, la nuora Renata, il nipote e tutti i parenti.Al Santa Maria del Prato di Feltre si è spenta Amabile Limana De Bona di 75 anni ricoverata nella area covid e residente a Borgo Valbelluna
NEL RICORDO DI AMABILE E MIRELLA CON UN MESSAGGIO DI CONDOGLIANZE A PARENTI ED AMICI DI BES E BORGOVALBELLUNA.
INCENDIO AD OSPITALE DI CADORE, BRUCIA IL TETTO DI UN’ABITAZIONE NESSUN FERITO
VENEZIA L’appuntamento giornaliero con la conferenza stampa di Luca Zaia
Se qualcuno scriverà la storia dirà che in quei giorni si creò una rete di informazione che ha diffuso una comunicazione validata dal mondo scientifico. Calano i pazienti in terapia intensiva, merito anche delle restrizioni rispettate, dei veneti: il virus va in giro e cerca un ospite da contagiare, “dove seo?”, si chiederà. Andiamo verso un piano di allentamento degli ospedali . Noi non disarmeremo le terapie intensive. Dolo, Schiavonia, Santorso e Vittorio Veneto, Villafranca, dopo la pausa pasquale daremo le prime indicazioni. Aiuti dal Governo solo a chi paga le fatture. Quando riapriremo i primi ad uscire saranno i giovani. Via anche alla sperimentazione con l’ozono. I giovani sono la nostra forza è più difficile tenere alla corda un puledro che un vecchio cavallo. Per la riapertura delle fabbriche il silenzio assenso è un chiaro vulnus nella normativa. Elezioni in autunno? E’ una follia per il possibile ritorno del virus. La storia di Vo’ tutte le decisioni sono state prese da Zaia. Che il Governo liberalizzi la vendita delle mascherine e tolga la confisca perché noi abbiamo i magazzini pieni.
DATI 153.000 tamponi e domani parte la macchina costata 400mila euro, unica nel suo genere da 9000 tamponi in autonomia e noi puntiamo sula politica dei tamponi. 18866 persone in isolamento fiduciario in calo. Crescono i positivi 11.925 rispetto a ieri 227 in più perché stanno arrivando i tamponi accumulati a suo tempo per la mancanza di reagenti.1876 ricoverati ben sotto a 2000, 297 in terapia intensiva rispetto a ieri meno 29, (siamo andati sotto di 300). I dimessi superano per il sesto giorno i ricoverati, sono 1265. Dimessi più ricoverati e terapie sono 3141. i morti 634, con le case di riposo 695. I nuovi nati 83 una buona media
DONAZIONI grazie a tutti, dai top ai più piccoli. Nei prossimi giorni daremo anche il totale del materiale donato. 5 milioni di euro della Banca d’Italia, siamo oltre i 30 milioni di euro. Huawey ci ha fatto avere 250 tablet e sim per gli ospedali. La fondazione Elios di Bassano ha versato 334 mila euro in attrezzature e 326 mila euro in donazioni. Totale donatori 27,781
TERAPIE INTENSIVE Non le disarmeremo come i cittadini terranno il pacchetto di mascherine. Smantelleremo il minimo, e gli ospedali oggi occupati dai reparti Covid abbiate pazienza perché dopo la pausa pasquale cominceremo a dare le prime indicazioni per riportarli al loro normale utilizzo ma abbiamo ancora 2000 persone in ospedale e temiamo l’arrivo delle piogge e l’abbassamento delle temperature. Se ci sarà un’uscita graduale non si dicute che i ragazzi usciranno per primi, meritano un premio, finché loro resistono resisterà anche la comunità ora è importante stiano a casa e oggi fanno 5-6 ore al giorno di lezione. Usciremo da questa tragedia con un mondo cambiato dalla video conferenze che sono funzionali e il mondo digitale ci sta aiutando.
GRAZIE A CHI LAVORA NELLE CASE DI RIPOSO 25 MILA OPERATORI, GRAZIE AI FAMIGLIARI DEGLI OLTRE 30 MILA OSPITI. UNA MASSA DI PERSONE CHE SUPERA QUELLA DEGLI OSPEDALI, IL DOPPIO DEI POSTI LETTO OSPEDALIERI.
AZIENDE E CONTRIBUTI Dobbiamo arrivare ai livelli della Germania, non saremo i parenti poveri dell’Europa che mi chiedo dove sia, ci restituiscono meno soldi di quanto ne diamo. Chiedero’ che va bene aiutare le aziende ma con una clausola obbligatoria: che paghino fornitori e lavoratori, il vero problema di questi due mesi è che tutti avanzano soldi da tutti. Il finanziamento deve essere legato al rispetto dei pagamenti. I conti si pagano. Le imprese vanno aiutate ma i debiti vanno pagati anche ai piccoli artigiani. E non sono ammessi sconti d’ufficio. Questo va messo nel provvedimento a chiare lettere.
IL GOVERNO E LA STAMPA LOCALE Stiamo spingendo e lavorando per questo, vogliamo garantire il pluralismo e riconoscere il lavoro di radio, giornali, televisioni.I presidente sono tutti d’accordo con me è doveroso riconoscerlo e ne abbiamo parlato sia a Boccia che al presidente del Consiglio. C’è un mondo di lavoratori e giornalisti coinvolti
NUOVI FARMACI Abbiamo talmente tanti protocolli da verificare, tutto quello che c’è da sperimentare se ce lo concedono lo sperimentiamo. Sperimentazioni con l’ozono: Proveremo se Aifa autorizzerà, l’ozono per il trattamento dei pazienti. L’agenzia del farmaco approva l’uso del Ruxolitinib,
RIAPERTURE AZIENDE E SCIOPERI Continuamo a controllare, il silenzio assenso e le richieste deroghe hanno portato a tante aperture, molta gente è comparsa in strada, ci sono un sacco di deroghe. Il silenzio assenso è stato un boomerang. Io sono per aprire il prima possibile, la competenza è del Governo e spero ci siano persone per bene davanti a questa pandemia. Sono per aprire se c’è un minimo spiraglio.Gli assembramenti sono pericolosi, auspico che ci siano almeno i dispositivi e le distanze di sicurezza.
SE I LAVORATORI RILEVANO PERICOLI COSA DEVONO FARE Se un lavoratore pensa gli abbiano leso i suoi diritti ha gli strumenti per difendersi. Invito le Prefetture a fare attenzione con il buon senso per affrontare questo tema. Vediamo cosa succederà con il nuovo DPCM che dovremo già vedere venerdi. Sono le Prefetture che hanno in mano questa partita.
SI VIETANO ASSEMBRAMENTI E SI APRONO LE FABBRICHE E’ una difficoltà, il silenzio assenso ha creato queste situazioni.
ELEZIONI Da fare il prima possibile, novembre e dicembre è una follia. Vuol dire non prendere in considerazione la recrudescenza del virus, rischiamo di non farle più. Se ritorna con la stagione autunnale è sbagliatissimo prevedere una sessione autunnale di elezioni.
riflessione giornalistica: RIAPERTURE IL PERICOLO E’ DIETRO L’ANGOLO NO ALLE FALSE ASPETTATIVE, CHE NON SI RISCHI DI PRENDERE IL GOL IN ZONA CESARINI
TAMPONI A TUTTI CONTRO INDICAZIONI OMS Molto prima dei contagiati il 31 gennaio è stato scritto un piano di sanità pubblica con task force provinciali e regionali, prevedeva che al primo contagio si sarebbe riunita la task force provinciale per isolare i contagiati e tamponare i contatti. Il piano lo ha scritto la dottoressa Francesca Russo capo dipartimento Prevenzione della Regione. Ha depositato il piano e il 21 febbraio con i 2 contagiati a Vo si riunisce la task force di Padova entro le due ore, io ci vado subito, c’erano 10 persone che operano in ambito sanitario anche con il sindaco Giordani e decido anche contro le linee guida del piano di non tamponare solo i contatti dei positivi ma mi metto nei panni di tutti i cittadini di Vo terorizzati e io decido di far parrtire il tampone per tutti e sono stato attaccato. Io ho deciso i tamponi di Vo dopo qualche giorno in quarantena e perimetrato (prima quarantena della storia di un paese con i Comuni di Lodi) ordinanza fermata da me e da Speranza creando l’area rossa a tre giorni dal contagio. Al dodicesimo giorno mi chiama il professor Cristanti e mi dice ho visto la vostra esperienza dei 3000 tamponi ed è un dato scientifico che nessuno ha al mondo e abbiamo scoperto 66 positivi asintomatici e 11 in ospedale che se non li trovavamo facevano di Vo’ una bomba. Dopo 15 giorni Cristanti mi chiede di fare un secondo giro di tamponi e i cittadini sono stati eccezionali e ne è uscito che i contagiati erano diventati sei, e’ la storia di Vo’ e dei tamponi.
GRANDE DISTRIBUZIONI NON TROVANO MASCHERINE E COSTANO TROPPO. SI DOVRA’ CONVIVERE COME NE USCIAMO? Mascherine se ne trovano, noi le troviamo ne abbiamo comperate 24 milioni e mezzo. Primo appello: non ci servono mascherine ne abbiamo a sufficienza. E’ ora passata di togliere la confisca alle dogane. Nuove iniziative di produzione di mascherine, non mandateci i campioni non possiamo occuparci delle pratiche. Fate bene i conti perché la mascherina chirurgica ha dei costi minori della produzione in Veneto, siamo fuori mercato.
TAMPONI E REAGENTI Mancano i reagenti altrimenti ne potremo fare 20mila al giorno.
https://www.facebook.com/zaiaufficiale/videos/227945721742130
ULSS 1 AGGIORNAMENTO: 488 TAMPONI OGGI, MENO 95 PERSONE IN ISOLAMENTO DOMICILIARE
BELLUNO GLI AGGIORNAMENTI DALLA ULSS 1 DOLOMITI
SORVEGLIANZA SANITARIA COVID-19 Numero totale tamponi effettuati per ricerca nCoV al 7 aprile 2020: 9667 (+ 488). Persone residenti in Ulss Dolomiti in isolamento domiciliare fiduciario e sorveglianza attiva al 7 aprile 2020: 1091 (-95 rispetto ieri) Alcuni tamponi sono stati effettuati più volte sulle stesse persone
OSPEDALE DI BELLUNO Installate altre 3 tende della Protezione Civile al Blocco F per il percorso dedicato ai sospetti COVID, Attivato il Punto Medico Avanzato. Le degenze di MEDICINA E ONCOLOGIA sono state collocate al 2°piano del Blocco chirurgico, le degenze della PNEUMOLOGIA e GERIATRIA sono state collocate al 3° piano del Blocco Chirurgico (lato EST) , le degenze di CHIRURGIA, NEFROLOGIA e UROLOGIA sono state compattate al 3° piano del Blocco Chirurgico , le degenze di NEUROLOGIA sono state spostate al 2° piano del Blocco Medico. Le aree per sospetti COVID e pazienti COVID a bassa intensità sono collocate al 3° e 4°piano del Blocco Medico,Sono stati attivati ulteriori 18 posti letto per pazienti COVID a bassa intensità al 3° piano del blocco medico per un totale di 34 posti letto. I posti letto di media intensità sono 12 a Malattie infettive e 16 a Pneumologia COVID . il contenitore della Terapia Intensiva (9 posti letto) è stato allargato anche al gruppo operatorio di Belluno dove al momento sono stati attivati ulteriori 4 posti letto di terapia intensiva dedicati a eventuali pazienti covid positivi. I pazienti in arrivo dal 118 che dovessero necessitare di ricoveri urgenti in terapia intensiva COVID negativi saranno centralizzati alla Rianimazione di Feltre. Sono temporaneamente SOSPESI i ricoveri in Geriatria NON COVID visto l’impegno dei medici della Geriatria nell’area Covid. I ricoveri già destinati a questa area degenziale, saranno assegnati secondo criterio di patologia prevalente alle degenze di Cardiologia, Pneumologia, Medicina di Belluno o di Pieve .
OSPEDALE DI AGORDO attivata attività di ricovero per pazienti COVID positivi a bassa intensità di cura – modello ospedale di comunità;
OSPEDALE DI PIEVE DI CADORE è attivo un filtro all’ingresso per il controllo degli accessi grazie al personale della Protezione Civile, attivata un’area per sospetti COVID al 2° piano
OSPEDALE DI FELTRE Il reparto di PNEUMOLOGIA è stato trasferito al 6° piano del Padiglione Dalla Palma. Il reparto di GERIATRIA è rientrato al 5° piano del Padiglione Dalla Palma, l’area di degenza dedicata ai casi positivi Covid-19 è al 4° Piano del Padiglione Dalla Palma. L’ingresso in ospedale è consentito solo con l’utilizzo di mascherina portata da casa ed esclusivamente a: mariti/compagni di partorienti, parenti stretti di pazienti in fin di vita o deceduti, una sola persona al giorno negli orari di visita per i degenti, pazienti per visite ambulatoriali, donatori di sangue. Situazioni specifiche saranno valutate dal personale sanitario preposto. È vietato per gli accompagnatori o visitatori entrare nelle aree COVID.
DAL GR DELLE 14:30 DI IERI L’INTERVENTO DELL’ASSESORE REGIONALE GIANPAOLO BOTTACIN
DATI E GRAFICI DEL GIORNO, PROVINCIA – REGIONE 07 APRILE 2020
Con la collaborazione di Tiziano De Col
Oggi i dati dei contagi riportano l’incremento giornaliero per la Provincia di Belluno che è ritornato tra gli aumenti giornalieri maggiori tra le Provincie Venete e sempre al di sopra dell’incremento medio del Veneto. La provincia di Belluno resta con il rapporto contagi – popolazione tra i più alti tra le Province Venete, dopo Padova e Verona e ben al di sopra di Treviso, Vicenza, Venezia e Rovigo
CAPITOLO “DE COCCIO”: IERI 701 CONTROLLI E 47 PERSONE SANZIONATE, ATTIVITA’ COMMERCIALI CONTROLLOTE 1170
BELLUNO La Prefettura di Belluno ha distribuito i dati sui controlli effettuati lunedì. 701 le persone fermate e 47 sanzioni inflitte. Controllati anche 1170 esercizi commerciali e in questo caso è risultato tutto regolare.
SOSPESI I PAGAMENTI A MISURA RIDOTTA E RICORSI DEI VERBALI FINO AL 13 APRILE
BELLUNO I termini di notificazione dei verbali di violazioni amministrative, di esecuzione del pagamento in misura ridotta, di svolgimento di attività difensiva e per la presentazione di ricorsi giurisdizionali sono da intendersi sospesi fino al 13 aprile 2020. Tutti gli altri termini relativi allo svolgimento di procedimenti amministrativi su istanza di parte o d’ufficio, sono da intendersi sospesi dal 23 febbraio fino al 15 aprile 2020. Si devono ritenere assoggettati alla medesima sospensione i termini per la comunicazione del Codice della Strada, dei dati personali e della patente del conducente del veicolo al momento della commessa violazione e quelli per ottemperare all’invito di presentarsi all’ufficio di polizia per fornire informazioni o esibire documenti del medesimo codice.
DA MARTEDI’ PROSSIMO LUXOTTICA RICOMINCIA LA PRODUZIONE A RANGHI RIDOTTI
AGORDO Ieri un incontro tra la direzione Luxottica e le parti sindacali. Dopo un esame della settimana in corso e l’analisi di alcune tematiche emerse trasversalmente a livello territoriale, l’Azienda ha comunicato i piani produttivi validi fino alla fine del mese di Aprile 2020. I suddetti piani, al fine di garantire la produzione in vista della possibile ripartenza del mercato nel periodo Giugno-Agosto, dopo l’effettuazione di tutte le necessarie attività di sanificazione ed implementazione del Protollo sanitario già condiviso, prevedono la ripresa produttiva a bassi regimi a partire da martedì 14 Aprile. In particolare per tutti gli stabilimenti di Agordo, Cencenighe, Sedico, Pederobba, Rovereto, Lauriano, Silvi Marina e Città Sant’Angelo si prevede una percentuale progressiva di presenze indicativa fra il 20% ed il 30%. Logistica distributiva, lenti oftalmiche ed after sales (Sedico) continueranno a lavorare sui livelli della settimana in corso. Sono, inoltre, previste le consuete attività di manutenzione e messa in sicurezza degli impianti che verranno garantite in ogni sede. Le parti, infine, hanno convenuto che, allo scopo di effettuare le necessarie verifiche a livello locale sulla ripartenza produttiva, verranno convocati come di consueto in ogni sito in ripartenza entro la settimana in corso i comitati di sorveglianza del protocollo sanitario ed entro la fine della prossima settimana (17 Aprile) si procederà a livello di sito alla convocazione della RSU. In più, chi è stato assunto dopo il 23 febbraio avrà copertura economica dall’azienda per le giornate di fermo.
L’ACCORDO
BELLUNO: BUONI SPESA, OLTRE 530 RICHIESTE IN QUATTRO GIORNI 144 QUELLE GIÀ SODDISFATTE
BELLUNO Hanno superato quota 500 le richieste di buoni spesa giunte al Comune di Belluno in questi primi quattro giorni dall’attivazione del servizio. Quasi la totalità delle domande sono arrivate tramite la compilazione del modulo online (479, l’89% del totale); 15 quelle giunte per mail, 33 quelle compilate con il supporto dello sportello telefonico e 10 quelle consegnate direttamente alle educatrici: alcuni moduli vengono infatti consegnati in formato cartaceo ai bisognosi che si recano alla mensa dei frati della Parrocchia di Mussoi e che non hanno accesso a sistemi informatici e telefonici per accedere alla compilazione. In totale sono quindi 537 le richieste totali arrivate a Palazzo Rosso da venerdì mattina alla serata di ieri. Di queste, 144 interessavano casi di assoluta urgenza e sono già state soddisfatte, per un totale di buoni erogati che si aggira intorno ai 45mila euro (54 venerdì per 15mila euro circa; 90 ieri per poco meno di 30mila euro). Le altre richieste sono in fase di valutazione da parte dei servizi sociali e, se soddisferanno i requisiti, saranno soddisfatte nelle prossime giornate.
EMERGENZA COVID-19, IL COMUNE DI FELTRE AVVIA UNA RACCOLTA FONDI DA DESTINARE ALLE PERSONE IN DIFFICOLTÀ
FELTRE Il Comune di Feltre ha deciso di avviare una raccolta fondi da destinare al sostegno delle persone in difficoltà economica a seguito dell’epidemia di Coronavirus in atto. Le risorse raccolte andranno ad integrare la prima dotazione finanziaria erogata dall’intervento del governo e saranno assegnate dal Comune per il tramite dell’Azienda Feltrina per i Servizi alla Persona di concerto anche con la Caritas cittadina. Chiunque volesse contribuire (singoli cittadini, associazioni, gruppi, enti) lo può fare effettuando un bonifico sul conto corrente intestato al Comune di Feltre presso UNICREDIT BANCA SpA– Filiale di Via Peschiera – Feltre IBAN: IT 16 Q 02008 61110 000003465487 con la causale “Erogazione liberale – Emergenza COVID-19”.
MANUEL SACCHET PRESIDENTE CONSIGLIO COMUNALE DI FELTRE
SOSTEGNO PSICOLOGICO COVID: REPORT DELLE PRIME SETTIMANE DI ATTIVITÀ
BELLUNO Incertezza, ansia e paura, impotenza e tensione emotiva, nervosismo e malesseri fisici. Sono alcune delle forme di disagio che inevitabilmente – in misura maggiore o minore e a seconda di età, salute, stile precedente di vita come anche situazione socio economica – ognuno di noi può vivere in questo periodo di emergenza covid19. Dal 20 marzo ad oggi sono stati fatti 112 interventi di sostegno individuale verso le persone in isolamento da tutta la Provincia, 10 con i famigliari di degenti nie reparti covid di Belluno, in buona parte congiunti di malati deceduti, e 8 verso operatori sanitari richiedenti supporto individuale, a cui si aggiungono le supervisioni e i colloqui plurisettimanali con le ordinatrici dei reparti dell’ospedale di Belluno, Agordo e Pieve, per un totale di 138 interventi individuali. Altra cura fin dall’inizio è stato quello di informare e formare alla decompressione emotiva popolazione e operatori, non solo dell’ulss ma anche delle strutture per anziani: ad oggi sono stati prodotti 6 schede (SOS evitare il contagio emotivo, consigli per adulti, anziani, bambini e adolescenti, consigli per il sonno ai tempi del covid 19) e 6 mini video per la popolazione trasmessi 3 volte al giorno nella TV locale (i primi 4 trasmessi sono stati rivisti dai cittadini su YouTube e hanno 750/1000 visualizzazioni cadauno); 12 moduli, tra materiale audio – video e vademecum (6 schede con la spiegazione delle tecniche di decompressione per coordinatori e con note psico educative per soccorritori e operatori, compresi consigli per la dieta in emergenza; 6 video originali con indicazioni per l’attività fisica e al rilassamento), per operatori sanitari e socio sanitari di tutto il territorio; 9 momenti di formazione in video conferenza per la gestione dello stress dell’equipe ai vari team leader delle aree calde di cura presso i presidi ospedalieri (coordinatrici con video conferenze dei reparti covid dell’ospedale di Belluno, agordo e del suem di pieve); negli ultimi giorni sono iniziati gli incontri di formazione ai professionisti del territorio, al momento 2 con i coordinatori delle strutture per anziani e per i servizi dell’età evolutiva del distretto di Belluno richiedenti sostegno alle consulenze con la propria utenza in questa fase emergenziale.
ULSS 1: IL 9 APRILE IL SECONDO INCONTRO IN VIDEOCONFERENZA SU L’AUTISMO
BELLUNO Le norme attualmente in vigore per contrastare la pandemia Covid 19 hanno determinato la riduzione dei rapporti con i contesti educativi e riabilitativi frequentati da bambini e ragazzi, con il rischio di un aumento considerevole della condizione di vulnerabilità per questi soggetti. Un’emergenza che sta mettendo a dura prova le famiglie, che con difficoltà si sono ritrovate a dover gestire figli che hanno visto un cambio radicale delle loro routine, alle quali sono particolarmente ancorati. L’ulss Dolomiti, attraverso la dott.ssa Elena Angaran, educatrice specializzata, si è attivato da subito per non lasciare sole le famiglie, con particolare riguardo a quelle che potevano vivere un maggiore disagio dovuto alla severità della diagnosi del figlio. Per alcuni minori è stato attivato un intervento a distanza, concordando con la famiglia un programma e inviando via mail indicazioni di lavoro e materiali, in altre situazioni si è provveduto a colloqui telefonici con i genitori per rilevare le necessità e poter insieme trovare soluzioni. Attualmente, attraverso questo intervento a distanza, sono seguite 12 famiglie, le quali, in seguito all’invio di programmi e materiali, vengono contattate settimanalmente per una verifica dell’andamento della situazione e per fornire loro un supporto educativo
SQUISITO PENSIERO DI LUXOTTICA, IL GRAZIE DELLE OPERATRICI
CONTINUA LA SANIFICAZIONE DELLE STRADE: IERI È STATA LA VOLTA DI FONZASO, SOVRAMONTE, LAMON E PONTE NELLE ALPI
BELLUNO Proseguono le sanificazioni di strade e marciapiedi, con la collaborazione delle associazioni agricole. Ieri sono state completate le operazioni a Fonzaso, Sovramonte e Lamon per quanto riguarda il Feltrino; e a Ponte nelle Alpi in Valbelluna. «Nei giorni scorsi erano state sanificate piazze e strade comunali a Pieve di Cadore, Auronzo e Valle, grazie all’appoggio dei volontari di Protezione Civile – spiega il consigliere provinciale Massimo Bortoluzzi -. A breve interverremo anche in Agordino e negli altri Comuni della provincia. Nel frattempo, la Provincia si è organizzata come punto di riferimento per la distribuzione del prodotto usato per la sanificazione; si tratta di ipoclorito di sodio, in una soluzione allo 0,1 per cento». Come nei primi otto Comuni sanificati sabato scorso, in questa prima fase vengono sottoposti a trattamento con ipoclorito di sodio solamente i tratti di viabilità comunale di afflusso e le grandi aree davanti a supermercati e attività di servizio (uffici postali, banche, negozi di alimentari), oltre a piazzole ecologiche e sottoportici. Il tutto nel rispetto delle linee guida regionali, con l’utilizzo di barre irroratrici che non creano ruscellamenti di liquidi; e con le squadre di Protezione Civile in appoggio, equipaggiate con lance a bassa pressione, in modo da evitare il dilavamento e quindi possibili conseguenze di inquinamento ambientale. Le operazioni coordinate dalla Provincia vengono svolte alle prime ore del giorno, per evitare il soleggiamento diretto, ottimizzare l’azione dell’ipoclorito e al contempo consentire la miglior visibilità per chi opera sui mezzi. «Rinnovo il ringraziamento alle associazioni agricole, che ci hanno messo a disposizione una cinquantina di mezzi – conclude il consigliere Bortoluzzi -. L’augurio è che queste operazioni possano contribuire a contrastare il contagio, in modo da tornare il prima possibile alla normalità».
CON UNA LETTERA PAOLO DOGLIONI DI CONFCOMMERCIO BELLUNO AUGURA BUONA PASQUA
BELLUNO Lettera del Presidente di Confcommercio Belluno Paolo Doglioni in vista delle festività Pasquali.
La grave situazione creatasi in tutto il mondo per l’epidemia di Coronavirus segna e segnerà la memoria in tutti noi con un ricordo traumatico e indelebile. E’ una guerra che stiamo affrontando, ma siamo sicuri di vincere e di poter ripartire con fiducia, lavoro e progettualità. Nel passato le nostre genti bellunesi hanno affrontato prove ancor più difficili, ma ci hanno insegnato che da ogni caduta, l’ importante è sapersi rialzare e noi questo lo faremo, aiutati dalle istituzioni, ma soprattutto da noi stessi, con la nostra intelligenza e volontà di imprenditori. Confcommercio Belluno è vicina ai propri associati, ma anche a quelli del settore terziario che non lo sono e che sicuramente hanno capito il valore di una Associazione di categoria che può dialogare e collaborare con le istituzioni nazionali, regionali e provinciali. Nell’attuale grave contesto ci aiutano ad essere fiduciosi nelle nostre capacità le parole di Papa Francesco: “ E’ giunto il momento di riflettere insieme sul modo in cui costruire il futuro del nostro pianeta”. Come sistema Confcommercio ci sentiamo pronti a ripensarci, anche come protagonisti del futuro processo di trasformazione digitale che la situazione odierna ci fa sempre più apprezzare. In Provincia, l’opinione pubblica ha scoperto in questi giorni il valore dei negozi di vicinato i quali si stanno adoperando al massimo delle proprie energie per assistere i clienti, anche a domicilio e di questo dobbiamo tener conto soprattutto alla fine della pandemia, ricordando che in un territorio come il nostro i negozi di vicinato sono un presidio fondamentale insieme a tutto il mondo del turismo. L’occasione di queste riflessioni mi porta a formulare gli auguri più cordiali di Buona Pasqua con l’auspicio di un ritorno a una serena quotidianità in tempi il più vicino possibile.
TIM ATTIVA LA BANDA ULTRALARGA NEI COMUNI MONTANI. ANCI E UNCEM: PERCORSO POSITIVO
ROMA È particolarmente importante l’impegno di TIM nell’attivare la banda ultralarga in quasi mille Comuni italiani, accendendo la fibra ottica verso i “cabinet”, armadi stradali che potenzieranno la rete nelle aree anche montane del Paese. Uncem e Anci hanno avviato con Tim e con gli operatori un dialogo intenso per approntare soluzioni volte al superamento dei divari digitali tra aree urbane e aree rurali del Paese, anche sulle reti mobili. Sono 1200 i Comuni mappati dove telefonare e mandare messaggi è difficile con uno o tutti gli operatori. Il passo di oggi con la fibra ottica è importante alla luce del “CuraItalia”, decreto che ha chiesto alle telco interventi per migliorare le reti, nonché alla luce della legge nazionale 158/2017 sui piccoli Comuni che sancisce la necessità di colmare divari digitali tra territori, sperequazioni che poi diventano economiche, sociali, istituzionali. “Lo abbiamo scritto in diverse occasioni ai Ministri Boccia e Pisano, negli ultimi giorni – spiegano il Vicepresidente Uncem Piemonte Michele Pianetta e il Presidente Uncem Marco Bussone – serve una presa di posizione politica, come i Ministri hanno ribadito il 31 gennaio 2020 agli Stati generali della Montagna a Roma, per garantire nuove e migliori reti nei territori, accelerando così i flussi di informazioni e dati che permettono competitività oggi impossibile. Bene l’intervento di TIM in tutto il Paese. Ringraziamo l’ad Gubitosi e quanti hanno lavorato. Non entriamo nel merito qui di reti uniche o meno, ma è chiaro a tutti che anche su fibra ottica, sistemi wi.fi, 5G, all’interno del Piano nazionale banda ultralarga, serve con Infratel, Open Fiber e tutti gli operatori un patto per colmare difficoltà e sperequazioni in particolare nelle zone montane. Lo Stato fa la sua parte, come i Ministri ci hanno confermato, ma questa emergenza sanitaria impone sburocratizzazione e velocizzazione in particolare del Piano Bul che ha già 3 miliardi pronti da investire per nuove reti fino a casa in fibra e senza fili. Anci e Uncem chiedono di accelerare perché abbiamo finora perso troppo tempo per caos burocratici e grandi imprese lente nel dare autorizzazioni ai lavori”.
CORONAVIRUS: DA REGIONE VENETO PIÙ RISORSE PER EMPORI SOLIDARIETÀ E REDDITO DI INCLUSIONE
VENEZIA La Giunta regionale del Veneto, su proposta dell’assessore alla Sanità e al Sociale Manuela Lanzarin, ha stanziato quasi 10 milioni di euro per rafforzare i ‘punti di forza’ della rete dei servizi sociali e degli interventi di contrasto alle povertà nei prossimi mesi. L’obiettivo è intercettare e sostenere le nuove categorie di persone fragili e vulnerabili create dall’emergenza sanitaria, sociale ed economica Covid-19, allargando le maglie e gli interventi di servizi, sportelli e progetti già esistenti. In particolare, la Regione Veneto ha portato da 6 a 8,2 milioni di euro il ‘portafoglio’ annuale del RIA, il reddito di inclusione attiva gestito dalla rete dei servizi dei 21 ambiti territoriali (corrispondenti alle ex Ulss): le risorse aggiuntive vanno a costituire un fondo di emergenza per le persone e le famiglie, sinora sconosciute ai servizi sociali, che sono o che potranno essere colpite dalle conseguenze della crisi. Inoltre gli interventi di sostegno economico per l’abitare (in sigla SOA), misura che sinora ha consentito di contribuire alle spese di locazione per i più indigenti, potranno essere utilizzati anche per le famiglie oggi in difficoltà a causa della perdita o della sospensione del lavoro. Anche il fondo di contrasto alla povertà educativa, previsto nel piano regionale anti-povertà, viene rifinanziato con 700 mila euro e potrà essere impiegato per iniziative di supporto rivolte non solo ai bambini del ciclo della scuola primaria, ma anche agli adolescenti fino ai 17 anni di età. “A fianco dell’emergenza sanitaria di queste settimane stanno emergendo bisogni nuovi – spiega l’assessore Lanzarin – come il numero crescente di persone confinate a casa perché positive al virus e che necessitano di assistenza, o persone già dimesse che a loro volta devono accudire un congiunto non autosufficiente, così come anche i casi di minorenni o maggiorenni incapaci di provvedere a loro stessi, o i casi più in generale di persone disabili, che si trovano ad essere assistite da parenti, per malattia o decesso dei genitori. Si sta prospettando – prosegue l’assessore – una crisi economica e sociale senza precedenti, che allargherà le fasce di povertà: il pensiero corre ai lavoratori che si sono visti bloccare i contratti di assunzione, agli stagionali del turismo e della ristorazione, ai lavoratori degli spettacoli e delle fiere, alle badanti, alle piccole partite Iva. Tutte persone che i servizi comunali e sociali non conoscono e non hanno mai preso in carico, perché abituate a far fronte alle situazioni difficili con propri sacrifici e mezzi”
CORONAVIRUS. REGIONE VENETO FISSA CRITERI PER INDIVIDUARE ALBERGHI NEI QUALI OSPITARE PERSONE CONTAGIATE
VENEZIA La Giunta regionale, su proposta dell’assessore al turismo Federico Caner, in considerazione della situazione di somma urgenza dovuta all’epidemia da Covid-19, ha approvato stamane i criteri per individuare hotel idonei nei quali ospitare, in caso di carenza di posti letto negli ospedali pubblici, persone malate e la procedura di affidamento dei relativi servizi alberghieri, con priorità per le strutture ricettive presenti nelle aree di Venezia-Mestre, Padova, Treviso, Verona. “Ci stiamo muovendo con la massima prudenza per non farci trovare impreparati in caso di estrema necessità – precisa Caner –, ma confortati anche dall’incoraggiante andamento di questi giorni sul diffondersi del virus nella nostra regione, auspichiamo di non aver bisogno di mettere in atto questa iniziativa. Se dovesse servire, noi saremo pronti”.
CORONAVIRUS. GIUNTA APPROVA NUOVE MISURE PER L’ACCESSO AL FONDO REGIONALE DI GARANZIA
VENEZIA “Continuiamo a lavorare incessantemente per trovare strumenti per dare risposta alla precisa richiesta di maggiore liquidità che ci giunge dalle nostre imprese. Mentre la preoccupazione e gli sforzi della Regione sono concentrati sull’emergenza sanitaria, sul mettere in sicurezza la salute delle persone, stiamo iniziando a progettare quello che sarà il piano di rientro. E in questo, per dare linfa al sistema economico devastato dagli effetti del Covid-19, l’impegno è quello di vagliare tutte le possibilità per offrire sostegno concreto, attraverso l’immissione di risorse, di liquidità, da fornire direttamente alle imprese”. Questo il commento dell’assessore regionale allo sviluppo economico ed energia Roberto Marcato con il quale annuncia l’approvazione da parte della giunta regionale di una delibera dedicata a “Interventi per il supporto della liquidità delle imprese colpite dall’emergenza epidemiologica da Covid-19. Aggiornamento delle disposizioni operative per l’utilizzo del Fondo regionale di Garanzia, istituito presso la finanziaria regionale Veneto Sviluppo S.p.A., per operazioni di riassicurazione del credito, garantito dai Confidi, a vantaggio delle PMI venete”. La delibera approvata, che dovrà passare poi al vaglio della Prima Commissione consigliare, propone di elevare la percentuale di copertura del fondo regionale al 90 per cento dell’importo garantito dal Confidi, di raddoppiare il cap di rischio, portandolo tra il 10 e il 20 per cento, in funzione della linea prescelta, di abolire, a fronte di una corrispondente riduzione delle commissioni praticate alle imprese, il contributo mutualistico a carico dei Confidi sulle nuove operazioni presentate e di applicare alla gestione del fondo regionale le medesime procedure in uso presso il Fondo centrale di garanzia per le PMI.
PADRIN: “CORTINA 2021 SARÀ IL PRIMO EVENTO GLOBALE DOPO LA PANDEMIA”
BELLUNO «Dobbiamo tenere acceso il motore economico del nostro territorio, per ripartire con più forza quando l’emergenza sarà passata. E snellire le procedure: non esiste che dopo quattro anni dalla presentazione del piano per Cortina 2021 nessuna delle quattro varianti sia ancora in cantiere». È quanto afferma il presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin, che prova a guardare oltre l’emergenza sanitaria e a cogliere già il tema su cui far leva per la ripresa. «Se riusciamo a ricavare qualcosa di buono da questo stop imposto e dal coronavirus, deve essere la semplificazione delle procedure, dei modi e dei tempi delle opere, soprattutto di quelle infrastrutturali, necessarie a portare il nostro territorio fuori dall’isolamento. Di burocrazia e lungaggini si muore. Vaia insegna: la nostra provincia ha conosciuto la distruzione, ma con la nomina di un commissario e con procedure semplificate, sono partiti velocemente cantieri e ricostruzione, sono stati abbattuti i tempi d’intervento e la provincia di Belluno è ripartita nel giro di pochi mesi. Se non avessimo avuto il sistema commissariale, con ogni probabilità staremmo ancora aspettando di riaprire le strade e di togliere i detriti delle frane. Ecco, dovranno necessariamente esserci procedure semplificate anche dopo questa emergenza sanitaria, a cui seguirà una vera e propria emergenza economica. E in situazione di emergenza non si possono avere le stesse modalità di intervento delle situazioni normali; penso ad esempio al nuovo ospedale di Milano, realizzato in soli 15 giorni per far fronte al coronavirus; o all’acquedotto di Rocca Pietore, rimesso in funzione in appena 42 giorni dopo Vaia». «Non possiamo più permetterci di perdere quattro anni nei paludamenti delle procedure autorizzative, come sta succedendo sulle opere viarie per Cortina 2021 – sottolinea il presidente Padrin -. Altrimenti rischiamo uno shock economico e imprenditoriale dal quale non saremo in grado di rialzarci. Rischiamo di non ripartire più e di vedere desertificata la montagna. Non dimentichiamoci che dobbiamo fare i conti con lo spopolamento, un male che si combatte anche o soprattutto con il lavoro e con i collegamenti». Il presidente Padrin non nasconde le preoccupazioni per il momento presente. Ma è convinto che il territorio abbia un asso nella manica. «Con lo slittamento in avanti delle Olimpiadi di Tokyo, l’appuntamento mondiale di Cortina 2021 sarà il primo grande evento sportivo a livello planetario dopo l’uscita dalla pandemia: la nostra provincia sarà al centro del mondo per qualche giorno e abbiamo l’obbligo di farci trovare pronti, perché quel momento rappresenterà lo snodo del rilancio economico e turistico della nostra montagna e del nostro territorio; uno snodo che dovrà arrivare fino alle Olimpiadi 2026. Ecco perché abbiamo la necessità di creare fin da subito un grande piano di infrastrutturazione e di recupero del patrimonio edilizio esistente. E nel frattempo snellire le procedure. La nomina di un commissario straordinario può essere la maniera più semplice per assicurare celerità e insieme rispetto delle norme. Potrebbe benissimo essere di nomina regionale o prefettizia. Quello che conta è che si arrivi a superare gli stalli che abbiamo visto finora. Non c’è alternativa». «I cantieri che fin da ora possono ripartire, o che sono già ripartiti come i lavori sulla Alemagna all’altezza di Longarone, sono un piccolo grande segnale di normalità a cui tutti aspiriamo – conclude il presidente Padrin -. So che molti lavoratori e molte imprese vogliono tornare a lavorare, per essere parte attiva alla ripartenza del Paese e del nostro territorio: è doveroso e corretto che siano rispettate tutte le misure di sicurezza e tutela per la loro salute. Sono certo che la provincia di Belluno potrà essere una delle prima a ripartire, con il contributo di tutti».
PD: ALLEVATORI SOLI CONTRO IL LUPO
ALPAGO Dopo gli ultimi eventi verificatisi nella conca dell’Alpago, dove il bestiame degli allevatori è stato ripetutamente colpito da frequenti attacchi dei lupi, nonostante gli allevatori stessi facessero a turno di notte per proteggere i loro capi, il circolo del Partito democratico dell’Alpago chiama in causa la Regione Veneto. «La Regione dovrebbe assumersi la responsabilità di prendere una decisione sulle politiche da attuare per tutelare gli allevatori, professionisti e non, evitando così lo spopolamento della montagna», afferma la segretaria del circolo Lucia Saviane. «Nessuno vuole insinuare che non ci sia spazio per il lupo, anzi in altri luoghi, ad esempio la Lessinia, i lupi esistono da tempo. In Alpago, soprattutto in Cansiglio, il branco di lupi è stato attirato da un aumento esponenziale degli ungulati – cervi in particolare – avvenuto negli ultimi 20-25 anni, e da un ripensamento di alcuni allevatori ritornati a frequentare i pascoli di montagna. In poco più di 10 giorni il lupo ha sbranato in due diverse aziende un totale di 60 capi, tra ovini e ungulati». «Anche le associazioni venatorie si sentono colpite», aggiunge Saviane, «ovviamente in modo minore rispetto agli allevatori, per i quali il bestiame è fonte di reddito. La Regione deve dunque agire, in collaborazione con gli enti locali, le associazioni agricole e venatorie e la comunità scientifica, per rafforzare le precauzioni messe in campo, quali: fornitura di sistemi di protezione; stabilire il numero sostenibile di branchi sul territorio; individuare una cifra del capo abbattuto che vada al di là del valore del capo stesso. Non possiamo infatti pensare che l’allevatore venga risarcito con soli 150 euro per un ovino». La mancata gestione del fenomeno è stigmatizzata anche dal deputato bellunese Roger De Menech: «Lucia Saviane fa bene a sollevare il tema. La Regione deve affrontare il problema. Da troppo tempo allevatori e agricoltori della conca attendono invano risposte. Inoltre, i risarcimenti devono essere erogati con maggiore frequenza e tempestività. Chi perde la fonte principale del proprio reddito non può permettersi di sopportare le lentezze dell’elefantiaca burocrazia della Regione Veneto».
HERBERT DORFMANN: I CAMPI NON ASPETTANO, SERVONO LAVORATORI. FACCIAMO LAVORARE CHI ORA NON PUÒ
«Servono misure immediate per dare più possibilità di occupazione in agricoltura: l’epidemia di Coronavirus sta mettendo alla prova i nostri sistemi sanitari ed economici, ma i campi non aspettano; servono lavoratori, al più presto»: questo l’appello dell’europarlamentare Herbert Dorfmann, membro della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo e coordinatore del Partito Popolare Europeo all’interno della stessa commissione. Due i filoni sui quali per Dorfmann bisogna lavorare: a livello europeo, per una più agevole mobilità dei lavoratori stagionali, e in ogni singolo Stato, per agevolare il lavoro locale.
HERBERT DORMANN
INDENNITÀ DI 600€ ANCHE AI COLLABORATORI SPORTIVI
ROMA I collaboratori delle sezioni locali del Coni, delle federazioni sportive e delle associazioni sportive dilettantistiche possono accedere al contributo di 600 euro esentasse previsto dal governo per il sostegno ai lavoratori a causa dell’emergenza sanitaria. Il coordinatore dei deputati veneti del PD, Roger De Menech, da circa dieci giorni ha colloqui quotidiani con il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora per sollecitare un provvedimento dedicato al mondo sportivo non professionista. Provvedimento che è arrivato lunedì 6 aprile, quando i ministri dell’Economia e dello Sport hanno emanato un decreto congiunto con le modalità e i criteri per accedere all’indennità. «Ci sono 50 milioni di euro destinati specificamente a questi lavoratori e la misura tocca una platea di diverse migliaia di persone in Veneto. Il blocco di ogni attività sportiva», ricorda il deputato, «comporta un’inevitabile contrazione dei redditi dei collaboratori delle società sportive, atleti, staff e preparatori. Per questo abbiamo segnalato al governo l’esigenza di una copertura specifica e la risposta è stata pressoché immediata». Possono richiedere l’indennità i titolari di rapporti di collaborazione, già in essere alla data del 23 febbraio 2020 e ancora pendenti al 17 marzo 2020, data di entrata in vigore del Decreto Legge “Cura Italia”. È inoltre espressamente prevista la priorità per i collaboratori sportivi che nel periodo d’imposta 2019 non abbiano percepito compensi superiori a 10.000 euro complessivi.
A CANALE D’AGORDO LA CONSEGNA A DOMICILIO DI MASCHERINE SU RICHIESTA
CANALE D’AGORDO Il comune di Canale D’Agordo ha cominciato la consegna a domicilio delle mascherine a richiesta. Al fine di limitare gli spostamenti, coloro che avessero bisogno di mascherine sono pregati di contattare il numero 320 3298245 dalle 9 alle 12 il lunedì, mercoledì e venerdì. La consegna del materiale verrà effettuato dalle associazioni di volontariato del territorio direttamente a casa. In caso di urgenze il numero è 0437 590323.
LA CROCE BIANCA VAL FIORENTINA CONSEGNA LA SPESA A DOMICILIO
SELVA DI CADORE I volontari della Croce Bianca Val Fiorentina vengono in aiuto agli anziani e alle persone bisognose che non possono muoversi di casa attivando un servizio di consegna a domicilio della spesa. Il servizio sarà erogato il lunedì, mercoledì e sabato. Per accedere al servizio basta contattare il negozio Conad di Selva di Cadore allo 0437 720613 o l’alimentari di Pescul allo 0437 521071 entro le ore 10 poi i volontari della Croce Bianca Val Fiorentina consegneranno la spesa a casa.
A LA VALLE PARTE LA CONSEGNA A DOMICILIO DI FARMACI E SPESA
LA VALLE AGORDINA Il Sindaco informa che sono stati attivati i servizi di consegna a domicilio per farmaci e per la spesa. Per la consegna dei farmaci i numeri da chiamare sono 0437 62298 oppure 0437 63896, servizio attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12:30 e dalle 15:30 alle 18:30. Per la consegna della spesa a domicilio basta telefonare al Panificio “El Forner” 0437 63040, servizio garantito dal lunedi al sabato dalle 7 alle 12:30 e dalle 16:30 alle 19, anche la domenica dalle 7 alle 12:30
SERVIZIO A DOMICILIO ANCHE A CANALE D’AGORDO
CANALE D’AGORDO Il comune, in collaborazione con le associazioni di volontariato del territorio, ha attivato il servizio di consegna a domicilio di farmaci e beni di prima necessità alle persone che sono impossibiltate a muoversi (anziani, persone non autosufficienti, persone sole e/o che non possono uscire dalla propria abitazione. Servizio attivo il lunedì, mercoledì e venerdì. Per avvalersi del servizio il numero da chiamare è 320 3298245
SERVIZIO SPESA GRATIS PER FODOM
LIVINALLONGO Questo servizio è rivolto a persone anziane e malate, ma anche alle famiglie e alle persone sole che non hanno la possibilità di fare acquisti. Il servizio può essere richiesto ogni giorno ed è gratuito. Potrà essere richiesto al 0471 444 444 dalle ore 8-18. La consegna avviene lo stesso giorno o al più tardi il giorno successivo. Il servizio viene eseguito esclusivamente da volontari della Croce Bianca che possono identificarsi come collaboratori dell’associazione e indossano la divisa e tesserino.
BELLUNO: COMPLEANNO NUMERO 80 PER IL VESCOVO EMERITO ANDRICH
di Renato Bona E’ felicemente approdato al traguardo degli ottant’anni il vescovo emerito di Belluno-Feltre monsignor Giuseppe Andrich, che ha idealmente spento le 80 candeline sabato 28 marzo scorso. Con una lettera inviata al presbiterio e ai diaconi, il vescovo monsignor Renato Marangoni aveva ricordato la circostanza invitando tutta la diocesi ad aggiungere agli auguri l’unanimità di preghiera, anche se in questi giorni, purtroppo non è stato possibile farlo pubblicamente con il concorso del popolo. Marangoni ha sottolineato: “Il nostro intercedere per lui si arricchisce della gratitudine per il ministero svolto come pastore di questa nostro Chiesa”. Da qui l’invito a tutte le comunità parrocchiali per trasmettere a don Giuseppe un caldo e sincero augurio di buon compleanno. Andrich è nato a Canale d’Agordo il 28 marzo 1940; era stato ordinato presbitero il 28 giugno 1965 dal vescovo Gioacchino Muccin; arciprete della cattedrale di Belluno dal 1977 al 1982 e rettore del Seminario Gregoriano dal 1982 al 2004, nel 1998 era stato chiamato dal vescovo Pietro Brollo a ricoprire l’incarico di vicario generale della diocesi, ufficio al quale fu confermato dal vescovo Vincenzo Savio; il 31 marzo 2004, a seguito della morte Dello stesso Savio, fu eletto amministratore diocesano dal collegio dei consultori; venne nominato vescovo da papa Giovanni Paolo II il 29 maggio 2004 e consacrato il 27 giugno successivo dal cardinale Angelo Scola. Il 10 febbraio 2016 papa Francesco ne accolse la rinuncia per aggiunti limiti di età.
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LA SETTIMA EDIZIONE DE LA VELENOSA IN PROGRAMMA IL 24 MAGGIO È UFFICIALMENTE ANNULLATA
BOLZANO BELLUNESE Anche La Velenosa, giovane corsa podistica che in questi ultimi anni ha stregato migliaia di runner, ha dovuto arrendersi e dare appuntamento al prossimo anno. La Velenosa ha come quartier generale Bolzano Bellunese, piccola frazione a pochi chilometri da Belluno, alle pendici dei monti Schiara e Terne, e si articola su due affascinanti percorsi di 14 e 5 chilometri. «Abbiamo atteso il più possibile – hanno raccontato i ragazzi del Comitato Organizzatore – seppur consci della gravità di quello che stava accadendo, abbiamo aspettato fino alla fine con la speranza che potesse cambiare qualcosa. Purtroppo l’emergenza sanitaria in corso ci costringe ad annullare questa edizione. Una decisione “velenosa” e sofferta, però siamo sicuri che sia stata la scelta migliore. Per tutti i Velenosi, l’augurio che questa pausa possa aiutarci a comprendere le priorità della nostra vita, sportiva e non. Ne usciremo, per tornare a veder la luce insieme». Gli iscritti riceveranno nelle prossime ore una mail che spiega nel dettaglio questa scelta.
ANCHE LA 4 PASS IN DOI DA’ APPUNTAMENTO AL PROSSIMO ANNO
Precipitazioni: Assenti (0%).
Temperature: Minime in aumento in quota e in lieve calo nelle valli, con leggera inversione termica nelle ore più fredde; massime perlopiù stazionarie, salvo locali e lievii aumenti in alcune valli. Clima alquanto mite di giorno. Come nei giorni precedenti, forte escursione termica giornaliera nelle valli e sugli altopiani prealpini. Sono previste punte di 21/22°C nei fondovalle prealpini e di 17/18°C a 1000/1200 m. Su Prealpi a 1500 m min 5°C max 10°C, a 2000 m min 3°C max 7°C. Su Dolomiti a 2000 m min 3°C max 8°C, a 3000 m min -3°C max -2°C.
Venti: nelle valli deboli a regime di brezza, eccetto locali rinforzi notturni nei consueti settori prealpini; in alta quota deboli/moderati da sud-est, a 5-10 km/h a 2000 m e 10-15 km/h a 3000 m.
Precipitazioni: Assenti (0%).
Temperature: In generale aumento a tutte le quote, eccetto stazionarietà delle minime nei fondovalle prealpini e calo delle stesse minime sulle cime dolomitiche più alte. Clima alquanto mite di giorno con valori superiori alla norma; forte escursione termica giornaliera nelle valli e sugli altopiani prealpini. Previste punte di 22/23°C nelle valli prealpine e di 18/19°C a 1000/1200 m. Su Prealpi a 1500 m min 6°C max 11°C, a 2000 m min 5°C max 8°C. Su Dolomiti a 2000 m min 4°C max 8°C, a 3000 m min -4°C max -2°C.
Venti: Perlopiù deboli a regime di brezza nelle valli, localmente e temporaneamente moderati per soliti rinforzi notturni in alcuni settori prealpini; in quota deboli da nord-est, a 5-10 km/h a 2000 m, 10-15 km/h a 3000 m.