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Anas ha riaperto al transito la strada statale 51 “di Alemagna” a Fadalto, nel comune di Vittorio Veneto, in provincia di Treviso. Completata la rimozione del materiale franato sulla carreggiata e ultimati i primi interventi di messa in sicurezza del versante, interessato dalla riattivazione del movimento franoso a causa dell’evento alluvionale di dicembre, il tratto è nuovamente percorribile in orario diurno con il senso unico alternato dalle 6 alle 20. Permane, per motivi di sicurezza, la chiusura notturna.
QUANDO L’IDRANTE FA LA DIFFERENZA
Come ricordato ieri il compito di liberare gli idranti dalla neve e dal ghiaccio, pronti per ogni eventuale emergenza, è stato affidato all’esercito dei vigili del fuoco volontari. Negli scatti gli uomini del distaccamento di Caprile e Rocca Pietore nelle tante frazioni dei Comuni di Alleghe e Rocca Pietore, i volontari di Colle Santa Lucia a Pezzei e Clevazza e i volontari di Canale d’Agordo in Valle del Biois nelle frazioni da Gares a San Tomaso. A Voltago liberati gli idranti nel comune dalla protezione civile Operazione semplice e veloce, in caso d’incendio l’idrante efficiente è garanzia di intervento immediato. Di qui l’appello dei volontari ad avere cura degli idranti posizionati nei pressi delle abitazioni.
IERI A LIVINALLONGO DEL COL DI LANA
I SINDACI CHE INFORMANO situazione epidemiologica
in rosso dati delle ultime 24 ore, in nero 48.
*Colle Santa Lucia, Voltago e Selva di Cadore non pervenuti
MONITORAGGIO CONTROLLI, DALLA PREFETTURA
In un giorno altre 414 vittime con un aumento di nuovi casi nella settimana del 27%. Nove Regioni preccupano per i tanti posti occupati in terapia intensiva, il Veneto è al 37% delle proprie potenzialità
Sono 12 le Regioni che rischiano la zona arancione Veneto compreso con indice Rt a 1,07, oggi il verdetto. Non si ferma il contagio nel Veneto, ieri 3870 nuovi casi, 89 morti. In Provincia calano i positivi (3846), ma ieri se ne sono contati 136 di nuovi. In aumento i guariti: 11.475. In diminuzione ma sempre alta la pressione sugli ospedali, 15 persone in terapia intensiva, 10 a Belluno (massimo della capienza per il San Martino). Da metà gennaio via alla vaccinazioni per gli over 80. A Belluno Bar Europa chiuso per 5 giorni per gli assembramenti nel giorno della befana. La Prefettura stabilità eventuali ulteriori sanzioni. Nessuna multa per gli avventori identificati dagli uomini della volante. Nel periodo di Natale sono state controllate 1000 persone, 33 sanzionate, 1 denunciata, 390 i locali sottoposti a verifiche, una sanzione. Record di controlli nei giorni della befana con 613 persone sottoposte a verifica, 197 locali di cui uno sanzionato.
DUE DECESSI A FELTRE, 15 PAZIENTI IN TERAPIA INTENSIVA
BELLUNO Nelle ultime 24 ore sono decedute 2 persone covid positive: una donna di 87 anni ricoverata in Pneumologia a Feltre, un uomo di 92 anni ricoverato in Geriatria a Feltre.
POSITIVI NELLE 24 ORE: 136
Ricoveri
(dato alle ore 17.00 fonte: Azienda Zero)
Le persone attualmente POSITIVE ricoverate negli ospedali dell’Ulss Dolomiti sono:
Area NON CRITICA |
Terapia Intensiva |
|
Ospedale di Belluno |
58 |
10 |
Ospedale di Feltre Ospedale di Agordo |
33 8 |
5 |
Le persone attualmente POSITIVE ricoverate in Ospedale di Comunità sono:
pazienti attualmente positivi |
|
Ospedale di Comunità ALANO |
7 |
Ospedale di Comunità AURONZO Ospedale di Comunità di BELLUNO |
2 19 |
Ospedale di Comunità di FELTRE |
12 |
Continuano le vaccinazioni anti covid negli ospedali e nei centri di servizio dell’Ulss Dolomiti. Ad oggi sono state somministrate complessivamente oltre 1.100 dosi di vaccino
UN FERITO NELL’INCIDENTE PER OMESSA PRECEDENZA
IGNORATA L’ORDINANZA DELLA CHIUSURA STRADA PER MALGA FOCA, IL SINDACO FA SCATTARE I CONTROLLI
LA VALLE Il sindaco firma una sacrosanta ordinanza per evidenti problemi legati a valanghe e slavine e puntualmente la stessa viene snobbata dagli sci escursionisti. Uomini e donne dello Sci Club guidati dal presidente hanno provveduto anche a portare i cartelli con l’ordinanza anche in quota. Nei giorni di festa dell’Epifania ritrovo in località Conaggia per la salita sci o ciaspe a piedi fino a Malga Foca. Ora il sindaco passa alle vie di fatto, visto il pericolo ha dato mandato di sanzionare coloro che non rispetteranno il divieto “Chi è causa del suo mal….pianga se stesso” dice il sindaco Ezio Zuanel ribadendo il contenuto dell’ordinanza del 22 dicembre: “Chiusura totale della strada silvo pastorale per malga Foca per caduta valanghe, divieto di transito a valle/monte del ponte sul torrente Bordina sino alla seconda curva allo sbocco sul vallone Val Cavalera” . Il provvedimento si è reso necessario anche a seguito delle copiose nevicate che hanno creato un imminente pericolo di distacco di slavine. La zona è mèta di persone con ciaspe e sci con pelli di foca per cui onde prevenire incidenti l’area è stata interdetta. Per chi vuole salire in quota verso Malga Foca c’è però una variante “invernale ” attualmente anche battuta dal gatto delle nevi che aggira la zona valanghiva. Ma nel giorno della befana il divieto posto a valle sul ponte è stato ignorato da tanti turisti e valligiani, le barriere sono state divelte. Si tratta tra l’altro di violazione penale con arresto fino a tre mesi e ammenda di 206 euro. “Tutti i sistemi di prevenzione sono stati attivati – anticipa il sindaco Zuanel – quindi se non verrà rispettato il divieto/ordinanza i trasgressori verranno segnalati alla Autorità Giudiziaria. La vita merita più rispetto e visto l’alto rischio di distacchi nevosi sui canaloni e pendii, tutti converranno che l’uso della variante invernale sia la soluzione migliore”. Dalle parte del sindaco e dell’amministrazione comunale non c’è solo la paura e la prevenzione ma anche la storia. Diversi anni fa scese una slavina di proporzioni gigantesche, la “lingua” terminale si arrestò a valle oltre il piazzale nei pressi del torrente Bordina e solo per caso fortuito non coinvolse i partecipanti di una gara con sci svoltasi nella mattinata. Durante le feste l’afflusso di persone in frazione Conaggia ha creato peraltro parecchi problemi. “E’ vero – dice il consigliere comunale Massimo Sommariva – sul piazzale antistante gli spogliatoi del campo sportivo i mezzi in parcheggio hanno creato intralcio agli operai comunali impegnati nello sgombero neve, è stato bloccato anche il punto d’acceso al deposito di sale e ghiaia. Per questo non escludiamo che il parcheggio in zona spogliatoi venga inibito alla sosta mediante divieto con rimozione forzata. Analoga ordinanza di divieto di transito è stata emessa per il tratto di strada comunale tra le frazioni di Gaidon e Cancellade una strada interna chiusa per pericolo valanghe”.
CERVO IN AGONIA “SI CAMBINO LE NORME”, LO CHIEDE IL SINDACO ZOLDANO CAMILLO DEL PELLEGRIN
EX EMBRACO-ACC “IL GOVERNO SPIEGHI PERCHE’ SI PERDE ALTRO TEMPO”.
ROMA “L’attesa autorizzazione di quanto presentato dal Commissario Maurizio Castro per il progetto ItalComp che interessa i due siti: uno ex Embraco di Chieri (Torino) e l’altro ACC di Mel (Belluno) il quale prevede investimenti per un totale di 56 milioni di euro tra cui 18 su Chieri e 38 su Mel, ad oggi non è arrivata. L’Ugl rimarca a chiari lettere la propria preoccupazione: si stia perdendo tempo. Il Governo deve dare risposte concrete ai lavoratori dell’ex sito Embraco di Chiavari e c’è bisogno subito di un incontro”. Lo dichiarano il Segretario Nazionale dell’Ugl Metalmeccanici, Antonio Spera insieme alla Segretaria Regionale Silvia Marchetti, al Segretario Provinciale Ciro Marino e al coordinatore Roberto Brognano i quali aggiungono:“chiediamo un incontro urgente al Ministro Patuanelli per conoscere e comprendere bene il perché ancora sussistono tali ritardi sulle autorizzazioni ai due siti, che come già più volte sostenuto dall’Ugl entreranno a far parte di una newco Progetto industriale ItalComp; rappresenterebbero un grande polo per la produzione di compressori a livello europeo e diventerebbe un polo di eccellenza per la realizzazione di compressori per elettrodomestici, motori elettrici e per lavatrici. Stiamo sostenendo – proseguono i segretari Ugl – un coinvolgimento di 300 dipendenti di ACC di Mel e i 400 dell’Ex Embraco di Riva di Chieri. Il Governo si faccia garante sulla Commissione europea. Ad oggi non comprendiamo il perché la stessa Commissione richiede altri chiarimenti del progetto e la costituente società ItalComp. La politica ha già illustrato il progetto industriale ItalComp, il quale si basa sul recupero e rafforzamento produttivo della Wanbao ACC di Mel (BL). Porremo tutte le attenzioni alle Istituzioni Regionali, ai Prefetti affinché anche loro, ognuno per la propria parte e competenza, garantiscano un incontro, un intervento urgente del Mise. Non vorremmo – concludono Spera, Marchetti, Marino e Brognano – ritrovarci a gestire un altro fallimento come anni fa dove, tutti sapevano ma nessuno parlava”.
QUANDO SI PROGETTAVA LA DIGA DI PONTE ALTO E DEL LAGO DI AGORDO, 15 METRI D’ACQUA IN ALTEZZA DA POLANE ALLA PIANA DI MOGN (PALALUXOTTICA) E FINO ALLO STABILIMENTO LUXOTTICA
di Tiziano De Col
3800 POSITIVI AL GIORNO, 88 DECESSI, MENO PAZIENTI IN CORSIA MA 9 IN PIU’ IN TERAPIA INTENSIVA
I GRAFICI DI TIZIANO DE COL
RICOMINICIA L’ATTESA, VIGILIA GIALLO-ARANCIO da Venezia la conferenza stampa TREND NEGATIVO NEI RICOVERI E TERAPIE INTENSIVE
VENEZIA dalla sala stampa della Protezione Civile a Marghera il presidente del Veneto Luca zaia farà il punto sull’emergenza covid-19
LEGGI LA CONFERENZA STAMPA DI LUCA ZAIA, OSPITE LA DOTTORESSA CRISTINA GHIOTTO USCA assistenza territoriale e cure domiciliari in Veneto: 97 équipe infermieristiche, 865 infermieri dedicati solo alle cure domiciliari.
Aumentano le dimissioni rispetto alle prese in carico, sembra un’inversione di tendenza, l’Rt del Veneto gira intorno all’1. Abbiamo finito tutti i vaccini, merito dell’organizzazione che si è dato il Veneto con la dottoressa Russo, dovrebbe essere già arrivata la fornitura, da domani via di nuovo alla vaccinazione. Il pericolo di una terza ondata Covid ci è stato confermato dal ministro Speranza domenica sera
Sembra ci sia un’inversione di tendenza, i tecnici indicano inversioni di tendenza per i ricoveri in ospedale. Anche le terapie intensive erano oltre 400. Il dato che sta venendo fuori speriamo diventi tendenza e non degli ultimi giorni. L’appello ai cittadini di continuare a rispettare ossessivamente le regole. Nel fine settimana ancora giorni arancioni. Domani capiremo che zona sarà attribuita al Veneto, l’Rt è attorno all’uno, non è certo alto. Si tratta di capire visto che siamo su un crinale da che parte si va. Voglio anche dirvi che verrà presa in considerazione la lettura dell’incidenza dei positivi su 100mila abitanti, su suggerimento della dottoressa Russo, ho la certezza che verrà preso in considerazione se non da questo dal prossimo bollettino. Domenica sera riunione con il Governo con il Ministro Speranza, Boccia e i Governatori. Il Governo ha annunciato il pericolo di una terza grossa ondata in ritardo rispetto agli altri paesi europei, come confermano i lockdown della Germania e Gran Bretagna. E’ un momento importante da venirne fuori velocemente e ci rimettiamo alle decisioni dell’Istituto Superiore di Sanità. RISTORI tema da affrontare, dobbiamo essere al fianco dei nostri imprenditori.
COSA E’ CAMBIATO RISPETTO ALLA PRIMA FASE Allora non avevamo i dispositivi oggi li abbiamo. Non avevamo la diagnostica, la prima timida comparsa fu il pungi dito, il 20 marzo facevamo 2000 tamponi al giorno, oggi 60 mila. Non avevamo i protocolli di cura, nemmeno le terapie intensive di oggi. E’ cambiato lo spirito della mascherina, oggi la portano tutti. A febbraio c’erano 464 terapie intensive,oggi più di 1000. Il virus è una mutazione, e non è neppure quello dell’estate,si contano 8 mutazioni. Rispetto a febbraio abbiamo 1200 medici in più. TUTTO PREVISTO Lo sapevo che era meglio mettere in magazzino tante siringhe, è successo. Quando lo avevo detto qualcuno aveva sorriso, non vi dico chi ma le hanno pure chieste in prestito. Poi hanno risolto in altro modo e non ne hanno avuto più bisogno. SUPERIORI IN PIAZZA PER LA CHIUSURA FINO AL 31 GENNAIO E’ una situazione condivisa con altre Regioni. Capisco i ragazzi ma non deve passare che la chiusura è per puntiglio politico, ma una relazione del Dipartimento di Prevenzione e altri scienziati. Ho provato anche a rovesciare lo scenario, oggi avremo la polemica per l’apertura. I sindacati dicono comunque che non è prudente aprire, è una scelta molto meditata e non c’entra proprio niente con i trasporti ma è un tema di sanità pubblica. VACCINO MODERNA SARANNO POCHE PER LA REGIONE 70-80 MILA DOSI. Noi non possiamo acquistarlo, non acquisti diretti. Tutto è gestito a livello nazionale. C’è da aspettarsi Moderna ma anche Astrazenica, se l’Ema da l’ok… PATENTINO DEI VACCINATI Sono stato il primo a parlare di passaporto sanitario, non ho detto che bisogna obbligare al passaporto, ma ho fatto la considerazione che il vaccino potrebbe diventare una discriminante, noi siamo in grado di predisporre la certificazione, ogni veneto alla sua cartella vacinale, siamo pronti per farlo. TAMPONI FAI DA TE Siamo stati precursori a livello internazionale, dopo un quintale di carte è partita la sperimentazione e vedo che lo usano anche le aziende. Il fai da te lo si compera in farmacia in Belgio. In Italia in Farmacia c’è il tampone nasale. LOTTO DI VACCINI CHE SAREBBE ARRIVATO QUESTA MATTINA Ci basterà per una settimana. Entro il 25 gennaio contiamo di vaccinare tutto il settore sanitario e case di riposo. A PROPOSITO DELLE SCADENZE IN TEMA ALL’INQUINAMENTO Si è deciso con altre regioni si provvedere a ordinanze con base il tema della sanità pubblica in epoca covid. USCA ATTIVE TUTTI I GIORNI DALLE 8 ALLE 20 Sono 517 i medici incaricati in Veneto, una potenza di fuoco sul territorio. A dicembre ogni giorno 9.300 pazienti sono stati seguiti dalle Usca. Ogni medico Usca viene pagato 40 euro orarie lorde.
ATTACCO AL CONGRESSO, PER GLI STATI UNITI IMMAGINE DEVASTATA
Gli Stati Uniti sono la culla della democrazia e questo è un attacco alla democrazia non c’è altro da aggiungere. Quattro morti, decine di feriti e cosa abbiamo visto, succedesse in Italia non so come finirebbe. Azione anti democratica ma anche comunicativo, il primo della classe non puo’ permettersi di fare quello che fa l’ultimo della classe. Queste scene l’ultima volta le abbiamo viste in Libia con l’occupazione del Palazzo mediante la violenza. Gli amministratori hanno il dovere e compito di indicare la via, ma non verso il burrone. Sono vicino al popolo americano.
https://www.facebook.com/zaiaufficiale/videos/2843045726015229
10. RIEPILOGO REGIONE 9.12.2020 – 1TRASPORTI, PROGRAMMAZIONE SERVIZI CON CAPIENZA MEZZI AL 50%, LE IPOTESI DELLA REGIONE
MONDIALI A CORTINA, -30 GIORNI
IL PREFETTO DI BELLUNO A CORTINA PENSANDO AI MONDIALI
CORTINA Visita a Cortina del Prefetto per prendere atto dei lavori fatti in preparazione dei prossimi Mondiali di sci alpino (7-21 febbraio) e per capire le attuali e le future esigenze in termini di sicurezza durante l’importante appuntamento. Spiega Sergio Bracco: «Ho ritenuto importante fare questa visita, Cortina si trova a misurarsi con un evento internazionale, in un momento difficile. Sarà molto importante riuscire a dare il meglio. E sono convinto che così sarà». A ricevere il neoprefetto in Comune, è stato il sindaco Giampietro Ghedina, che dice: «Da anni l’Alto Bellunese aspettava un intervento congiunto delle istituzioni per poter dare il via ad una serie di lavori e di migliorie. A cominciare dalla viabilità. I Mondiali sono stata l’occasione. Ringrazio tutti per il gioco di squadra che c’è. Al Prefetto dò il benvenuto, sicuro che sarà una collaborazione fattiva, nell’interesse generale»
Ex questore di Milano, napoletano d’origini, una lunga esperienza nel nome della legalità, nella Polizia di Stato e come questore, Sergio Bracco si è sempre occupato di criminalità organizzata. Alta sarà la sua attenzione perché gli investimenti di Stato, Regione e Comune siano portati avanti nell’assoluta trasparenza, e lo stesso avvenga per l’assegnazione degli incarichi. Poche settimane fa è stato firmato fra Prefettura di Belluno e il Commissario di governo 2021 Valerio Toniolo un Protocollo di legalità, teso ad evitare qualsiasi infiltrazione della criminalità organizzata, grazie anche alla piattaforma del Commissario di Governo, Open Cortina 2021. Ricorda Sergio Bracco: «Sarà l’Italia a fare bella figura insieme a Cortina. Rinnovo il mio impegno perché tutto vada come deve, garantendo sicurezza, rispetto delle norme anti-Covid e tutto quanto sarà necessario».
LA PROVINCIA IERI IN COMELICO PER FARE IL PUNTO
BELLUNO Proseguito anche ieri lo sgombero della neve dalle strade comunali e dai tetti (soprattutto edifici pubblici e sporti che danno sulle vie pubbliche). Oltre 100 le richieste di verifica sui tetti avanzate da privati. Per quanto riguarda i vigili del fuoco, completate le 80 chiamate ancora aperte per la verifica dei tetti. È stato chiesto il raddoppio di personale di Pieve e Santo Stefano: per qualche giorno andrà avanti l’attività di controllo.
Il consigliere provinciale Massimo Bortoluzzi:
IL PUNTO DALLA REGIONE CON L’ASSESSORE GIANPAOLO BOTTACIN
La situazione sta tornando alla normalità. Previsioni meteo della Regione indicano questo. Pertanto mano a mano che si esauriscono gli interventi rientrano tutte le strutture attivate dallo Stato (Esercito e Vigili del Fuoco di altre regioni), e dalla Regione (Vigili del Fuoco della Provincia di Trento, Ana Padova, Ana Verona, Ana Treviso, Ana Belluno, Ana Cadore, Ana Feltre, Cnsas, gruppi e associazioni comunali territoriali, in particolare Antelao e Auronzo). Tali strutture sono state coordinate dalla Prefettura (le statali) e dalla Regione (le altre), come da legge sulla protezione civile. La Regione ha già formalizzato a tutti i sindaci della montagna veneta la lettera con le istruzioni su come indicare i costi sostenuti in modo particolare per la rimozione neve e per i danni registrati. Ringrazio tutti per la collaborazione compresi i sindaci e i tecnici delle società(Anas, Venetostrade, Enel, Terna) e dei comuni che si sono prodigati in questi giorni. La Regione ha già dichiarato lo stato di crisi propedeutico alla dichiarazione dello stato di emergenza che sarà dichiarato dal consiglio dei ministri.
COVID E ATTENZIONE ALLO SPORT. APPELLO ALLE SOCIETÀ SPORTIVE
BELLUNO Contributi diretti, sostegni indiretti, occasioni di confronto: il 2020 è stato un anno segnato dall’emergenza Covid che ha coinvolto anche le società sportive, alle quali il Comune di Belluno e l’assessorato allo sport hanno teso più volte una mano in segno di solidarietà. «Abbiamo confermato per intero i contributi del Dote Sport 2019-2020 e riproposto l’iniziativa per l’annata 2020-2021, nonostante le attività siano rimaste bloccate per buona parte dell’anno. – ricorda l’assessore Marco Bogo – Abbiamo poi adottato altre soluzioni per venire incontro alle esigenze delle società, come lo slittamento dei pagamenti degli affitti delle palestre per l’utilizzo nei mesi di gennaio, febbraio e marzo e versato in toto quanto dovuto alle società che hanno in gestione gli impianti sportivi». C’è poi stato un focus sul rapporto tra Covid e mondo dello sport, con la rassegna “Conviviamo consapevolmente con il Covid”, all’interno del progetto Eticamente Sport: «Anche quest’anno, nonostante le difficoltà, siamo riusciti ad organizzare la rassegna, pensata per diffondere i valori e principi del vivere lo sport con il giusto spirito e la corretta cultura. – commenta Bogo – Sono state serate molto interessanti, utili sia per le società sportive che per i singoli appassionati, ma soprattutto per tutti i cittadini che hanno partecipato. Riproporremo sicuramente questa rassegna anche il prossimo anno, con l’auspicio di poterla realizzare in presenza e magari inserendo anche qualche nuova iniziativa». Infine, il bando contributi di fine anno, che ha consentito a tutte le associazioni sportive, culturali, etc di chiedere al Comune un sostegno economico anche – quest’anno per la prima volta – per la copertura delle spese ordinarie. Alla luce di questi due ultimi interventi, però, Bogo lancia un “richiamo” alle associazioni e società sportive: «Auspichiamo una partecipazione maggiore da parte delle società: nel corso dei tre incontri su Covid e sport, il loro interessamento è stato minimo, come dimostra anche il registro della Carta Etica della Regione Veneto, aggiornato ad agosto 2020, che vede presenti solo cinque società che operano nel comune capoluogo, oltre agli enti come il Comune e alcune federazioni sportive. – sottolinea l’assessore – Inoltre, solamente pochissime società sportive hanno colto l’occasione di intercettare i contributi per le spese Covid e di gestione ordinaria, eccezionalmente erogati con questo bando. Per entrambe le iniziative abbiamo organizzato eventi di presentazione e fatto comunicazioni che avevano raccolto un buon riscontro al quale però non è stato dato il seguito sperato».
UN AIUTO CONCRETO NELLE ATTIVITA’ QUOTIDIANE
PONTE NELLE ALPI Fare la spesa, ritirare dei farmaci, sbrigare pratiche burocratiche: sono esigenze quotidiane, apparentemente banali. Già, apparentemente. Perché in piena pandemia, anche uscire di casa può essere un problema. O addirittura vietato, se una famiglia – o una singola persona, magari anziana – è in quarantena. Ecco perché il Comune di Ponte nelle Alpi, in collaborazione con la Cooperativa Le Valli, ha deciso di mettere a disposizione della cittadinanza una nuova figura professionale: quella dell’operatore di comunità. «Grazie a questa figura – afferma la vice sindaca Lucia Da Rold – diamo un servizio a tutti coloro che, in un periodo di emergenza sanitaria, hanno bisogno di un aiuto nelle piccole attività di ogni giorno». Il servizio di “domiciliarità leggera” non è di stampo sanitario, bensì sociale: sarà attivo il lunedì, mercoledì e venerdì, dalle 8.30 alle 12.30. E verrà condotto da Andrea Rachele De Col: l’operatrice può essere contattata al numero 320.8139967 (è possibile lasciare un messaggio in segreteria, inviare un sms o un Whatsapp e il soggetto in questione verrà richiamato). «Ci siamo resi conto di quanto sia importante avere una specifica figura di riferimento – prosegue la vice sindaca -. L’obiettivo è quello di andare incontro alle esigenze di adesso, ma che potrebbero sorgere pure in un secondo momento. Perché la persona è impossibilitata o, semplicemente, non se la sente di fare da sola una determinata cosa». Il progetto è condiviso anche con i medici di base. E si avvale delle competenze della Cooperativa Le Valli: «Abbiamo partecipato con entusiasmo al bando di progettazione del Comune di Ponte nelle Alpi – afferma il presidente Nicola De Min – per realizzare un servizio destinato a integrarsi a quelli già esistenti. In una fase in cui molte risorse economiche sono prioritariamente destinate all’ambito sanitario per garantire il diritto alla salute, non possiamo dimenticare coloro che, pur non avendo necessità di cure, si trovano ad affrontare un periodo di isolamento forzato a causa del Covid. In particolare, le persone fragili. Le stesse che, a causa del Covid o per mancanza di una rete familiare o amicale, si trovano in difficoltà nel compiere le normali attività della vita». La proposta è innovativa: «Grazie alla lungimiranza del Comune e all’esperienza ultra-trentennale della nostra Cooperativa – conclude De Min – l’auspicio è che il servizio diventi un punto di riferimento per l’intera cittadinanza».
Cambio pediatra a Fener
FELTRE Dal 14 gennaio 2021 inizierà l’attività di Pediatra di Libera Scelta, con ambulatorio a Fener di Alano di Piave, la Dr.ssa Erica Giacomelli. I bambini, che erano stati temporaneamente assegnati alla dottoressa Maria Tura, saranno assegnati d’ufficio alla dr.ssa Giacomelli che inizierà la propria attività nell’ambulatorio di Fener in Via Kennedy n. 13. E’fatta salva la possibilità di effettuare una scelta diversa tra i pediatri con disponibilità di posti nel proprio ambito di residenza. La scelta di un nuovo pediatra potrà essere effettuata inviando una mail a: [email protected]. Per qualsiasi informazione è possibile contattare il numero telefonico 0439 883680 (Lunedì, Martedì, Giovedì e Venerdì dalle 8.30 alle 12.00).
PADRE PIETRO INFORMA
ROCCA PIETORE Riaperto il Santuario di Santa Maria delle Grazie e riprendono le funzioni religiose: sabato alle 17 (prefestivo) domenica alle 10 e alle 17. Le messe nella chiesa di Caprile, nei giorni feriali alle 17, sabato alle 18 e domenica alle 11
FOLLADOR, SCUOLA APERTA FINO A DOMANI
AGORDO Domani ultimo giorno di scuola aperta on-line al Follador.
Per incontrare gli insegnanti, porre domande e visitare virtualmente gli spazi scolastici sarà sufficiente collegarsi da casa secondo le modalità riportate sul sito della scuola
www.follador.bl.it
SCUOLA APERTA AI LICEI GALILEI-TIZIANO
BELLUNO Sabato alle 15 ultimo incontro di Scuola aperta per gli indirizzi scientifici dei Licei Galilei-Tiziano. Gli allievi del Galilei, hanno messo a disposizione le proprie competenze tecniche per la registrazione di video e di tour virtuali dei laboratori e della scuola. Sul sito della scuola (www.liceibelluno.gov.it) è attivo il link dedicato per iscriversi all’incontro di sabato, che si terrà sempre mediante il software di videoconferenza Zoom. Al raggiungimento dei cento iscritti il link verrà temporaneamente chiuso e riattivato dopo quella data per l’iscrizione all’appuntamento successivo, che sarà invece dedicato al Liceo Classico, l’incontro si terrà sabato 16 gennaio, sempre alle 15.
L’OPINIONE
VIABILITA’ PROVINCIALE, COSTO O RISORSA?
di Alessandra Fontana, Segretaria Generale Filt_Cgil-Belluno
Superata l’ennesima emergenza meteo, superati i ringraziamenti sentiti e sinceri a Veneto Strade e a tutti coloro che non si sono risparmiati per la riapertura delle reti viarie, rimane una domanda, antipatica ed ingombrante come un mucchio di neve sporca a bordo strada. E’ la stessa, da anni. La rete viaria provinciale bellunese rappresenta un problema o una risorsa? Va tutelata o bisogna sbarazzarsene in fretta? E da anni, puntuale, la nostra risposta è la stessa: una risorsa primaria, fondamentale, l’unico baluardo per non costringere la nostra Provincia a morte certa. E ogni emergenza ce lo ricorda, quando leggiamo di Paesi isolati, di sensi unici alternati, di sforzi enormi per garantire il transito e liberare l’asfalto dalle frane. E allora, se è una risorsa, che senso ha ipotizzare di privarsene affidando proprietà e gestione a soggetti che in questi anni non hanno certo garantito quell’interesse che solo un ente territoriale sussidiario, come la Provincia, riesce a tutelare? “Perché mancano soldi” ci viene risposto. “Perché Anas ha le risorse che Veneto Strade non ha” osserva qualche sindaco. Una resa. Le risorse mancano, è un dato di fatto. Mancano fin dal 2014, quando con una riforma zoppa si è inziato il taglio del traseferimento dal governo centrale delle risorse alla rete viaria provinciale. Negli anni le strade sono rimaste, i trasferimenti di fatto azzerati. E allora la battaglia va rivolta per il ripristino delle risorse, non per la cessione delle proprietà che, in sé, rappresentano un bene prezioso. Se capiamo l’operazione di restituzione delle strade ex statali (e regionali) allo Stato, ci rimane quanto mai dubbia l’opportunità di riclassificare come statali strade provinciali storiche, quali la sp1, la sinistra piave, arteria preziosa di collegamento provinciale. Ancora più incomprensibile, se possibile, è l’ipotesi di smembrare la gestione della rete viaria, affidando ad Anas la gestione diretta delle strade riclassificate e oggi manutentate da Veneto Strade. Da parte nostra riteniamo che solo una gestione territoriale unica possa garantire da una parte le dovute economie di scala e, dall’altra, quell’efficienza necessaria agli spostamenti. E’ sotto gli occhi di tutti, già oggi, la differente modalità di manutenzione tra la ss51 d’Alemagna e altre strade di competenza di Veneto Strade (203 Agordina piuttosto che i vari collegamenti dei passi Dolomitici). Ma ancora, tutrti noi vediamo la differenza tra destra e sinistra piave. Da anni infatti Anas ha rinunciato ad una gestione diretta della manutenzione: i (pochi) dipendenti diretti svolgono mansioni di sorveglianti e l’attività viene gestita con il sistema degli appalti. Appalti che non sempre, dal punto di vista lavorativo, applicano il ccnl di riferimento della viabilità e non garantiscono professionalità, sicurezza e qualità del lavoro che solo un’azienda che investe in maestranze interne riesce a garantire. Solo un’azienda con personale proprio, strutturata con mezzi e lavoro sul territorio conosce realmente le criticità e riesce a muoversi tempestivamente in caso di emergenza o con una programmazione seria nelle attività ordinarie. Ci rivolgiamo dunque al Presidente Padrin, con cui in questi anni abbiamo collaborato positivamente e abbiamo trovato, finalmente, un intelocutore serio e preparato, di intervenire direttamente chiedendo di dare attuazione al protocollo sottoscritto con Sondrio e Verbania a fine anno. Le Province totalmente montane hanno specificità legate alla peculiarità del territorio e quello che serve non è una resa incondizionata ma piuttosto una chiamata a raccolta del territorio per avere quelle risorse fino ad oggi negate. E assieme alle risorse serve un piano occupazionale straordinario (che oggi in Veneto Strade non abbiamo, soffrendo un problema di sottorganico strutturale), serve reinternalizzare le troppe attività in appalto (sfalcio e sgombero neve), servono mezzi nuovi, serve un piano industriale del territorio per il territorio. Non serve una cessione di sovranità che nei prossimi anni rischia di costarci davvero troppo cara.
UGO STEFANUTTI E: “LE SORGENTI NASCOSTE DI DOLOMITIPRELUDIO”
di RENATO BONA
Il 16 marzo 1996, Ugo Stefanutti, autore di libri, studi e saggi che sono stati anche tradotti in varie lingue, mi faceva dono, con la dedica: “A Renato Bona con vive congratulazioni per l’ottimo Settegi Dolomiti” – il settimanale bellunese che dirigevo – ndr.) del libro “Le sorgenti nascoste Dolomitipreludio” stampato nell’aprile 1995 da “La Tipografica srl” di Venezia per conto della Arnaldo Forni editore di Sala Bolognese. Si tratta di un poemetto lirico con tre disegni con prefazione di Francesco Semi e postfazione di Silvano De Marchi. Il primo scrive fra l’altro: “Stefanutti ha individuato tra le alte cime delle Dolomiti le fonti misteriose di mille voci, ha tentato di penetrarne il ‘ritmo ciclico’, mentre va ricostruendo il miracolo della creazione artistica, unica attività che ormai conti per lui ‘nel flusso inesauribile di energia cosmica’. Un connubio di solido materialismo ed aerea bellezza artistica (così l’ha definito la critica) è lo straordinario risultato di una tale ricerca che ‘trasforma la materia in simboli’ che si realizza (e qui è la novità di Stefanutti, è ciò che lo distingue da tutti gli altri poeti di questo secolo) in una sintesi di creatività, scaturita da un unico essenziale elemento, che è l’armonia del Tutto, sostanziato di verità e di certezza”. Il secondo, premesso che “La montagna ha sempre incantato l’uomo fin dalle sue origini con la maestosità e varietà dei suoi spettacoli, colpendo la sua sensibilità estetica, a cui il poeta ha dato espressione adeguata, perché essa è un elemento della natura, che è il necessario polo dell’interiorità del poeta” propone una descrizione di pascolo montano con la suggestività dei suoi fiori alpestri: ‘In alto/ nei macereti alpini/ si affollano/ le ambrette striscianti,/ solitari sui pendii/ gli anemoni avvampano” e quella del graduale passaggio dalla pianura i colli, festanti di vigneti: ‘Irruente la pianura/ s’incunea tra i colli” con il dono di Bacco che viene esaltato in festosità di colori: ‘grappoli dalla buccia dorata/ si allargano in ventagli suntuosi”. Spiega che “Nell’ambito di questa poetica non poteva mancare il capitolo delle Dolomiti che lui, pur essendo uomo lagunare, per la vicinanza conosce e non cessa di ammirare. E tuttavia mai si ferma esclusivamente all’apparente bellezza, agli spettacoli insoliti dei mutamenti diurni e stagionali, ma cerca di andare oltre il fenomeno per penetrarne la vita intima e misteriosa, per ricostruire la storia che si perde nella notte dei tempi: ‘Scavare negli umori/ di fiumi sotterranei,/ captare gli accordi/ di grotte insondabili,/ decifrarne i motivi,/ trasformarli nei simboli/ del nostro fluire’…”. E così conclude, De Marchi: “Una poesia originale, questa di Ugo Stefanutti, che fa riflettere per la profondità del pensiero, che colpisce per la singolarità e vivezza delle immagini simboliche, per la misurata pronuncia dell’espressione essenziale e precisa”. Ed ora, in chiusura, dal sito literary.it/ali, un sintetico profilo di Ugo Stefanutti (Venezia 1924-2004): scrittore, poeta, scienziato, è vissuto nella città lagunare. La vasta produzione letteraria spazia negli ambiti di scienza, filosofia, storia, arte, secondo un metodo personale che denota l’originalità del suo stile. Laureato in medicina nel 1951 con una tesi su “Coscienza morale e psicopatologia” il nostro viaggia a lungo in Europa, frequentando i maggiori istituti scientifici e umanistici, dove perfeziona la sua formazione e approfondisce le tematiche dei grandi movimenti spirituali e fra l’altro conosce e familiarizza con personaggi illustri. Nel 1961 è cofondatore del “Notiziario dell’Ordine dei Medici di Venezia”, ne predispone e firma la copertina e per cinque volte scrive la “Prefazione” all’Albo e ne disegna le copertine. Lo stesso anno inizia la consulenza storico-artistica alla Rivista dei Medici di Padova e coordina la Grande mostra storica in occasione del Congresso mondiale degli ospedali (Venezia, Scuola Grande di San Marco, 1961). Nel 1963 consegue la docenza universitaria in Storia della medicina. Come storico e scienziato ha pubblicato lavori fondamentali quali: La Scuola Grande di San Marco. Guida artistica dell’Ospedale Civile di Venezia (1954); Le pitture anatomiche di Girolamo Fabrici d’Acquapendente (1957) eccezionale capolavoro di arte e scienza, inedite da 400 anni e da lui pubblicate per la prima volta; Piante e animali nell’opera di Ulisse Aldrovandi (1958), Documentazioni cronologiche per la storia della medicina, chirurgia e farmacia in Venezia dal 1258 al 1332 (1961). Ha fondato e diretto tre collane editoriali: due dedicate alla Storia veneziana e la terza alla Storia della medicina e della scienza, nelle quali sono apparse opere ricercatissime, di spessore monumentale. Come letterato e poeta è autore di vari lavori: Città dondolante (1969; nel 1999 terza edizione con patrocinio Unesco), Acque di una storia (1972, poesie a Venezia di: Selvatico, Fusinato, Nietzsche, Cardarelli, Pound, Valeri, Stefanutti), Neuroni della terra (1978), Negazione e possibilità (1979), Ippocrate, Seneca, Benn, Sachs, Eliot, Saint-John Perse (1969- 1979, traduzioni dal greco, latino, tedesco, inglese e francese), Fiaccole abbacinanti (1985), Notte di alta marea (1988), Noi uomini zattere di atomi (1992), Le sorgenti nascoste Dolomitipreludio (1995), Orizzonte degli eventi (19297). Veramente originali le sue “Poesie grafiche”, una nuova via al fare poesia, armonica fusione di versi e immagini nella stessa composizione, ad opera di un unico artista: Marmi quasi liquidi sopra una selva di palafitte (1974, 3 incisioni), Ignoriamo l’essere frantumiamo l’esistere (1978, 3 incisioni), Messaggi dalla preistoria (1978, 3 incisioni), Forma preesistita (1979, 2 incisioni), Nella luminosità dell’assoluto (1983, 2 incisioni), Cavalli del mare (1984, 2 serigrafie) per citarne alcune. È stato presidente dell’Associazione scrittori italiani (Tre Venezie) e di giurie e premi letterari; membro titolare dell’Ateneo Veneto, dell’Unione mondiale medici scrittori (Unesco), dell’Associazione internazionale di bibliofilia (Parigi). Premiato più volte in Italia e all’estero. Per ragioni di studio è stato in relazione con le maggiori fondazioni e con grandi personalità della cultura: Karl Jaspers, Martin Heidegger, Carl Gustav Jung, Albert Sabin, Jonas Salk.
NELLE FOTO (riproduzioni dal libro “Le sorgenti nascoste Dolomitipreludio”): la copertina della pubblicazione; un disegno con la figura dell’autore: disegni dello stesso Stefanutti a corredo dei testi.
FANTASTICHE DOLOMITI, NUOVA STAGIONE. APPUNTAMENTO QUINDICINALE IL GIOVEDI ALLE 10.30 E 1900
LA SETTIMA PUNTATA, la mobilità sostenibile
OSPITE IL VICEPRESIDENTE EMILIANO BONANNI
LA RACCOLTA COMPLETA
FANTASTICHE DOLOMITI 7^ PUNTATA: IL QUINDICINALE APPUNTAMENTO ALLA RADIO
SALUTE E SOCIETA’ IL LUNEDI ALLE 13.10 E ALLE 20.10, LA DOMENICA ALLE 10.30 A CURA DEL DOTTOR MARCO CARACCIOLO. QUINTA STAGIONE
LA PUNTATA DELLA SETTIMANA
Circa un paziente su cinque con carcinoma mammario risulta HER2- positivo, e questa positività è associata a una malattia aggressiva, un alto tasso di recidiva e un aumento della mortalità. Trastuzumab deruxtecan, l’anticorpo monoclonale coniugato anti-HER2 di Daiichi Sankyo e AstraZeneca, mostra un’efficacia notevole e una risposta duratura nelle pazienti affette da carcinoma mammario metastatico HER-positivo, precedentemente trattate con due o più regimi terapeutici. I risultati aggiornati dello studio di fase II DESTINY-Breast01 sono stati presentati durante il San Antonio Breast Cancer Symposium (SABCS) 2020. Pierfranco Conte, Ordinario di oncologia, Università di Padova
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GOCCE DI FILOSOFIA, CON CHIARA CAU, CON LISA DE LUCA.
TUTTI I GIORNI DAL LUNEDI AL SABATO ALLE 6.55 E ALLE 18.55
LA QUARTA PUNTATA
LA RACCOLTA COMPLETA
007 IN CONDOTTA CON LA PROF. MARIA ROSA SALMAZO IL LUNEDI ALLE 10,30 E ALLE 19.00 LA DOMENICA ALLE 8 DEL MATTINO. NONA STAGIONE
LA RACCOLTA COMPLETA
SOLIDARIETA’ VENETO FONDO PENSIONE, IN ONDA IL PRIMO VENERDI DEL MESE ALLE 10.30 E ALLE 19.00 QUINTA STAGIONE
AUDIO
RACCOLTA COMPLETA
DUE MINUTI UN LIBRO TUTTI I GIORNI ALLA RADIO ALLE 9.30 E ALLE 18. QUINTA STAGIONE
LA RACCOLTA COMPLETA
CASSA SOLIDARIETÀ LUXOTTICA
IL NUMERO DI DICEMBRE CON PAOLO CHISSALE’ E FABRIZIO CAMPEDEL
RACCOLTA COMPLETA
LA RASSEGNA STAMPA DA L’AMICO DEL POPOLO
di Gianni Santomaso
OSPITE: Maurizio Alfieri
RADIO PIU INFORMAZIONE il canale su TELEGRAM informazione di prima mano e in tempo reale. iscriviti ed aiutaci a farlo conoscere
LA RACCOLTA COMPLETA
I RACCONTI DI PAOLO SOPPELSA il lunedi alle 9.30 e 18.30
RACCOLTA COMPLETA
LE PUNTATE di Luisa Alchini di Leggermente Bellunesi, la domenica alle 11, il martedi alle 10.30 e alle 19.00
LA PUNTATA DELLA SETTIMANA
RACCOLTA COMPLETA
L’ALMANACCO LADINO CON L’ISTITUT CESA DE JAN QUINDICINALE APPUNTAMENTO. LA DOMENICA ALLE 9 IL LUNEDI ALLE 8.35 IL MARTEDI ALLE 12.35 IL MERCOLEDI ALLE 18.35. SECONDA STAGIONE.
LA PUNTATA DELLA SETTIMANA
RACCOLTA COMPLETA
SP 1 MADONNA DEL PIAVE senso unico alternato regolato da semaforo fino al 15 gennaio in comune di Quero Vas per realizzazione tombinatura
SP 42 CAVALLERA fino a revoca, chiusura della strada nell’abitato di Perarolo per attivazione emergenza frana “Busa del Cristo”
S.P.2 DELLA VALLE DEL MIS Interdizione totale al traffico fino a revoca dal km 14,920 (località Gona Bassa) al km 20,650 (località Titele) per cedimento della carreggiata
S.P. 5 DI LAMOSANO Interdizione totale fino a revoca per presenza di materiale e alberi in strada.
S.P. 251 DI VAL DI ZOLDO E VAL CELLINA dalla località Soffranco fino all’imbocco nord della galleria S. Giovanni interdizione totale al transito per cedimento della carreggiata
SP 3 DELLA VAL IMPERINA fino a revoca, senso unico alternato regolato a vista in località Gona di Conedera di Rivamonte per cedimento della carreggiata stradale
Precipitazioni: Assenti (0%).
Temperature: Minime in ripresa per ridotto irraggiamento notturno, ma con forti gelate notturne, anche se meno intense nelle valli dolomitiche e sugli altopiani prealpini; massime stazionarie in quota e in lieve calo nelle valli. Sono previste punte di 1/3°C nei fondovalle prealpini e di -4/-1°C a 1000/1200 m. Su Prealpi a 1500 m min -7°C max -5°C, a 2000 m min -9°C max -8°C. Su Dolomiti a 2000 m min -10°C max -9°C, a 3000 m min -16°C max -15°C.
Venti: Nelle valli deboli di direzione variabile, in quota deboli da nord-ovest, a 5-10 km/h a 2000 m e 10/20 km/h a 3000 m.
Precipitazioni: Assenti (0%).
Temperature: Senza notevoli variazioni, salvo lieve calo delle minime nelle valli, dove le gelate saranno intense in caso di cielo sereno di notte. Non escluso si possa osservare un lieve riazo termico sulle cime dolomitiche più alte. Atmosfera invernale a tutte le quota. Sulle Prealpi a 1500 m min -9°C max -6°C, a 2000 m min -10°C max -8°C. Su Dolomiti a 2000 m min -11°C max -9°C, a 3000 m min -15°C max -14°C.
Venti: Nelle valli deboli di direzione variabile, in quota deboli da nord-ovest tra la notte e il mattino, poi da nord-est, a 5-10 km/h sia a 2000 m che a 3000 m.
LA PALLAVOLO BELLUNO PRONTA ALL’ESORDIO IN CAMPIONATO
BELLUNO Si avvicina l’esordio ufficiale. Anche per la Pallavolo Belluno, legata al marchio Da Rold Logistics. E impegnata nel campionato maschile di serie B: sabato 23 gennaio alle 18.30, i ragazzi di coach Diego Poletto saranno subito impegnati in trasferta contro il Volley Treviso. Il collettivo è pronto. A cominciare da Giovanni Candeago: «Abbiamo sfruttato al meglio il lungo periodo di preparazione – afferma lo schiacciatore -. La possibilità di allenarci regolarmente, senza restrizioni, si è rivelata fondamentale. Siamo riusciti a lavorare bene e a limare qualche problematica. Anche se manca la controprova del confronto con gli avversari». Confronto che, però, è alle porte. Covid permettendo: «Non vediamo l’ora di verificare i nostri progressi. Gli ultimi mesi non sono stati facili, soprattutto a livello mentale: tenere alta la concentrazione non è così automatico, ma abbiamo cercato di incoraggiarci tra noi e di spingere sempre al massimo, durante le sedute in palestra. Siamo un gruppo unito. E vogliamo proseguire nel percorso di crescita». Dopo aver studiato a lungo, sta per suonare la campanella. Tutti in aula – o meglio, sul parquet – per la verifica: «Mi mancano parecchio la tensione dell’avvicinamento alla gara, la componente agonistica, le sfaccettature pre e post partita. Certe sensazioni si vivono solo quando in palio ci sono i 3 punti». Fondamentale, inoltre, il lavoro di coach Diego Poletto: «Un grande allenatore, ha saputo riprendere in maniera rapida ed efficace quanto costruito fino allo scorso febbraio. Lavora tanto sul piano mentale. E con ogni singolo giocatore. Perché la “testa” può incidere sia in allenamento, sia in partita». Peccato che, alla ripresa del campionato, il De Mas sarà vuoto: «Nel nostro palazzetto difficilmente perdevamo. Il pubblico bellunese è un’arma in più. Ma ora quest’arma dobbiamo essere noi stessi. Nella speranza che gli appassionati di volley possano tornare quanto prima sugli spalti».
CON LO SLALOM DEL GRAN PRIX NET INSURANCE, AL VIA L’ATTIVITÀ RAGAZZI ALLIEVI DEL COMITATO VENETO FISI
MONTE CROCE Mercoledì 7 gennaio a Passo Monte Croce Comelico ha preso avvio l’attività regionale del Veneto. La prova d’esordio è stata dedicata allo sci alpino e, nello specifico, a uno slalom della circoscrizione Belluno Alta del Grand Prix Ragazzi Allievi. La gara di Padola è stata organizzata dall’Unione sportiva Valpadola. L’organizzazione, e in particolare il suo presidente, Nicola De Martin ha voluto dedicare la giornata di ripartenza dell’attività alla memoria di Andrea Puicher Soravia, giovane tecnico scomparso alcune settimane fa che in Veneto ha svolto la propria attività giovanile e che tre stagioni fa era stato chiamato proprio alla guida delle squadre regionali del comitato. A imporsi nella graduatoria per società è stato lo Sci club Cortina davanti a Sci club Druscié Cortina e Sci club 18. A livello individuale i successi sono andati a Lucia Vecellio Oliva (Sci club Cortina) ed Edoardo Baldo (Sci club Cortina) nella categoria Allievi, Lucia Sartorelli (Ski team Sorapiss) e Clemente Lorenzo Gandini (Sci club Cortina) nella categoria Ragazzi.