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DRIVE IN TAMONICH, IL CENTRO VACCINALE CON UOMINI E DONNE DELLA PROTEZIONE CIVILE DI VOLTAGO, INDICAZIONI UTILI
76 EDIZIONE DEL GIRO DEL PIAVE, Domenica 13 giugno arrivo ai Piani di Pezze’. La strada sarà chiusa sia in salita che in discesa da Alleghe ai Piani di Pezzè dalle 15 alle 17.
Di nuovo chiusa la Sp 2 della Valle del Mis. Sabato sera, a causa delle intense piogge che hanno colpito la zona di Sospirolo, lungo la storica strada che collega il paese a Gosaldo attraverso la valle del Mis si è verificata la caduta di alcuni sassi che rendono pericoloso il transito e hanno portato alla chiusura della strada, nel tratto compreso tra la località Gena bassa e la località Titele. La strada era stata riaperta venerdi a senso unico alternato dopo la chiusura totale dello scorso 7 dicembre
GALLERIA ‘COMELICO fino al 31 luglio dalle 21 alle 6 la galleria sarà chiusa al traffico. Per i veicoli pesanti trainanti un rimorchio è prevista la deviazione sulla SR 48 “delle Dolomiti e sulla SP 49 “Misurina”, il traffico pesante sarà deviato lungo la SP 532 “Passo S. Antonio”. Il traffico leggero sulla SP 532.
PROVINCIALE 3 VALLE IMPERINA, FINO ALL’11 GIUGNO – FESTIVI E PRE FESTIVI ESCLUSI – INTERRUZIONE TOTALE ALLA VIABILITA’ PER LAVORI DI ESBOSCO DALLE 8 ALLE 9.45, DALLE 10 ALLE 12, DALLE 13.45 ALLE 15.50 E DALLE 16.10 ALLE 17.30
REGIONALE 203 AGORDINA dal 7 al 15 giugno – festivi e prefestivi esclusi – tra Taibon e Cencenighe lavori sul margine della carreggiata, limite 60 orari e divieto di sorpasso
48 DELLE DOLOMITI Fino al 16 luglio da Pieve di Livinallongo ad Arabba si potrà transitare ma in determinate fasce orarie. Dalle 7 del mattino alle 18 sono infatti previste interruzioni fino a 20 minuti per permettere i lavori di esbosco e realizzazione paramassi. Per tutta la durata dei lavori senso unico alternato nei periodi non interessati delle interruzioni.
REGIONALE 203 AGORDINA Fino al 18 giugno Dalle 7 alle 18 (esclusi festivi e prefestivi) tra Ru Sech e Zunaia, interruzioni della durata massima di 20 minuti e senso unico alternato nei periodi non interessati dalle interruzioni
RICERCA IN CORSO… MANCANO 7 PECORE 1 MONTONE E 5 AGNELI ALLA CONTA DEL PASTORE
DI GIANNI SANTOMASO
RIVAMONTE A Rivamonte, Zenich, c’è un pastore che sta cercando parte del suo gregge “scomparso” tra Digoman di Voltago e Rivamonte. “Mancano 7 pecore e 5 agnelli oltre al montone” ci racconta il pastore di Zenich, o almeno c’erano fino a quando non si sono spostate “all’altezza della prima pala che si incontra venendo da Digoman” precisa il pastore che non sa cosa sia successo. “Spero che qualcuno possa darmi indicazioni utili al ritrovamento, come spero non abbiano incontrato qualche predatore sulla loro strada”
info: 3516271235
L’ALLEVATORE DE LOTTO “Cane? Lupo? Un furto? Ho perlustrato tutta la zona ma non ho trovato un segno. Forse il segno è che è ora di mollare…”
di GIANNI SANTOMASO
L’AUTO RUOTE ALL’ARIA A CASTION, FERITA LA CONDUCENTE
“Dov’è Paco?” La prima domanda rivolta dalla donna ai soccorritori, Paco è il cagnolino scappato per la paura
IN VIA DI GUARIGIONE IL QUINDICENNE FOLGORATO DAL CONGELATORE
CESIOMAGGIORE Migliorano le condizioni del ragazzino rimasto folgorato da una scarica elettrica domenica a casa dei nonni. Resta in prognosi riservata ma ieri mattina è stato risvegliato dallo stato di incoscienza in cui si trovava dopo l’incidente, le sue condizioni in miglioramento anche se la prognosi resta riservata. Intanto i Carabinieri hanno messo sotto sequestro il congelatore e l’impianto elettrico della rimessa, interdetto all’uso dai pompieri
LA FAMIGLIA FRIGIMELICA GETTA LA SPUGNA, COSTI INSOSTENIBILI A MALGA FRAMONT
Donazzolo: “Affitti alti e taglio ai contributi, vogliono chiudere la montagna”
BELLUNO Pochi contributi e pagati sempre in ritardo. Anche di tre anni. Sono i motivi per cui i gestori delle malghe fanno sempre più fatica a sopravvivere, sotto il peso di costi sempre più alti e problemi irrisolti come gli assalti del lupo e della fauna selvatica. Giacomo Frigimelica, da 14 anni gestore di Malga Framont, ad Agordo, passerà l’ultima estate in quota con le sue vacche e le sue pecore. Poi abbandonerà quella che è una delle mete più amate dagli appassionati della natura, dell’arrampicata e di formaggi dal sapore unico.
“Mi piange il cuore lasciare quello che per me è il più bel posto delle Dolomiti, ma è impossibile andare avanti – spiega Frigimelica, allevatore a Bolzano Bellunese e padre di Giulia, presidente dei giovani di Confagricoltura Belluno, che fa pure l’allevatrice -. Paghiamo al Comune 10.700 euro di affitto per tre mesi, alle dieci di sera non c’è più energia elettrica e andiamo a candele perché ci hanno messo i pannelli con due kilowatt di energia e Avepa, l’agenzia regionale per i pagamenti in agricoltura, ci ha ridotto di un terzo i contributi e da tre anni, inoltre, non vediamo un euro. Il punto è che i contributi vengono pagati a ettaro e, quando abbiamo preso in gestione la malga, gli ettari erano 105. Poi, gradualmente, ce li hanno diminuiti, fino ad arrivare ai 41 odierni. Vuol dire che prenderemo quasi un terzo di fondi e che non ce la faremo più a pagare le spese di trasporto, il gasolio e neanche il dipendente che abbiamo sempre avuto. Quindi quest’anno porterò su le bestie per l’ultima volta, poi ridurrò il numero delle vacche e resterò giù a Belluno. Non farò più formaggio, venderò latte e basta”. La vita del malgaro è sempre più dura tra maltempo e aumento incontrollato della fauna selvatica e dei lupi. La stagione avrebbe dovuto iniziare il 15 giugno, ma partirà in ritardo perché fa ancora freddo e anche l’erba stenta a crescere. “Non vedo bene la situazione per gli amici degli alpeggi – sottolinea Diego Donazzolo, presidente di Confagricoltura Belluno -. I danni da fauna sono in aumento, gli affitti sono alti e il bosco continua ad avanzare. In più, con il freddo, il periodo di alpeggio quest’anno sarà più corto e questo significa che gli animali mangiano a casa e per l’azienda aumentano i costi. Se poi guardiamo dal punto di vista del turismo, se non fa caldo la gente non viene in montagna e quindi tutte le attività connesse all’alpeggio perdono redditività”. Senza sostegni, quindi, è evidente che la montagna andrà a morire. “Chiederò un incontro urgentissimo con i vertici regionali di Avepa – annuncia Donazzolo -, che è sempre più lontana dalla realtà agricola e zootecnica. È inammissibile che le malghe siano costrette a pagare tecnici per certificare la presenza dei pascoli e che poi si vedano riconosciute contributi sempre più inconsistenti, che non bastano neppure a sostenere i costi. Vogliono che le malghe chiudano? Ce lo dicano, ma sappiano che senza gli agricoltori che tengono puliti e in ordine i pascoli andrà a morire non solo il turismo, ma la montagna stessa, che diventerà impraticabile e invasa sempre di più da cervi, cinghiali e lupi”.
“Vogliono che le malghe chiudano? Ce lo dicono, ma senza di noi morirà il turismo e la montagna stessa, che diventerà impraticabile e invasa sempre di più da lupi e cinghiali”.
di GIANNI SANTOMASO
TRAFFICO E PASSI, LUCHETTA “NON CONFONDIAMO I PROGETTI CON IL PROTOCOLLO D’INTESA”
Le preoccupazioni sorte negli ultimi giorni sono legittime, ma infondate al momento, ci sono esigenze di tipo ambientale-paesaggistico, ma ci sono anche le necessità delle comunità locali e delle attività che gravitano sui passi, che per noi restano prioritarie
REDAZIONE Come ogni anno ad inizio stagione il tema del traffico sui Passi Dolomitici è una costante. Sulle barricate gli operatori turistici dei Passi Dolomitici dove vivono e hanno investito. Limitazioni di velocità, blocco ai mezzi e tante altre ipotesi sono ormai caratteristiche d’inizio estate. Ieri il comitato che fa riferimento agli esercenti dei passi si è fatto sentire (articolo seguente), oggi risponde il consigliere provinciale Fabio Luchetta che è anche sindaco di Vallada Agordina.
IL CONSIGLIERE PROVINCIALE FABIO LUCHETTA «Sulla viabilità dei passi dolomitici, e sulla paventata chiusura senza se e senza ma del Gruppo del Sella, si sta facendo confusione. Una cosa è il piano che girava tempo fa, altra cosa è il protocollo d’intesa che abbiamo firmato anche in Provincia». Così il consigliere provinciale delegato alle infrastrutture e ai trasporti, Fabio Luchetta. “Il protocollo d’intesa che abbiamo firmato con le Province autonome, la Regione Veneto e i Comuni di Selva di Val Gardena, Corvara, Canazei e Livinallongo non fissa la chiusura dei passi senza se e senza ma. È un documento che ha come obiettivo la salvaguardia ambientale e che prevede azioni e interventi molteplici: costituire un’organizzazione interprovinciale fra i territori delle tre Province, con la finalità di attuare il piano pluriennale e monitorarne gli sviluppi riguardo l’aumento del trasporto pubblico per favorire l’interscambio con mezzi di trasporto privati, la realizzazione di piste ciclabili, parcheggi dedicati per ciascuna valle, e molto altro.
audio Fabio Luchetta
QUANDO IL TRENO DIVIDE ANZICHE’ UNIRE. SELVA MORETTI “NON SI PUO’ INVESTIRE ESCLUSIVAMENTE IN CADORE”
“In considerazione del silenzio della Provincia non sarebbe sbagliato se la Regione incaricasse uno studio per una valutazione della mobilità e dei progetti”
AGORDO Un miliardo di euro dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, per la ferrovia fino a Cortina. La vuole il Cadore con i suoi progetti tra Boite e Ansiei. Un progetto non è sufficiente, nell’area cadorina ne sono stati fatti due. Poi c’è quello Agordino, che piaccia o no “rivale”. I cadorini hanno deciso di passare alle maniere forti arrivando a definire “bufala” il progetto del professionista di La Valle Stefano Dell’Osbel, che non si è certo limitato a tirare due linee su una carta geografica, sono anni che l’Architetto ragiona, studia, propone e relaziona e soprattutto condivide i progetti con gli amministratori del territorio, che dovranno decidere. Dal centro del Broi Mossa giustificata quella dei cadorini, la miglior difesa è l’attacco in una battaglia dove per entrambi i fronti alle certezze subentra il timore. La Provincia non potrà limitarsi ad osservare, anzi chiamata in causa ha sul tavolo più proposte, più opportunità per un confronto. Nell’Agordino amministratori, imprenditori, politici, sindacalisti, associazioni non reputano il progetto di Dell’Osbel frutto dell’idiozia, piace al turismo e all’industria.. .
IL PRESIDENTE DEL COMITATO FERROVIA PER L’AGORDINO PAOLO SELVA MORETTI
di GIANNI SANTOMASO
ACC: “CARO MINISTRO GIORGETTI PENSA DI DIRCELO IN FACCIA COSA ACCADRA’?”
Attendiamo con urgenza da Giorgetti indicazioni chiare e definitive delle sue intenzioni: è dal 23 aprile che i lavoratori aspettano di essere convocati. Hanno il diritto di sapere cosa vuole il Ministro, e di sentirselo dire in faccia
BORGO VALBELLUNA “Giorgetti a Trento ha detto cose interessanti: da un lato, ha ribadito che le imprese decotte non vanno salvate, ma vanno salvati i loro lavoratori; dall’altro, ha invocato una vera politica industriale, ma svalutando il ruolo della mano pubblica ed esaltando quello dei privati”. Lo ricorda Stefano Bona dalle Fiom Cgil concorde sul primo punto purché sia chiaro che la valutazione dello stato di un’azienda non debba essere svolta con meri criteri contabili, ma debba invece esserlo con autentici parametri industriali e guardando all’interesse nazionale alla conservazione di un presidio attivo su un determinato settore. “In questa direzione – dice Bona – la vicenda ACC è paradigmatica: se si scatta un’istantanea finanziaria, l’azienda è ancora in perdita severa; ma se si sviluppa un filmato, essa, con investimenti mirati sul rinnovamento del prodotto (peraltro tutti già pianificati), è in grado di tornare rapidamente a competere per la leadership europea, intercettando la drammatica urgenza dei grandi produttori del freddo di emanciparsi in fretta dall’attuale, pericolosissima dipendenza dai produttori cinesi. Inoltre, il rilancio di ACC è essenziale per riportare l’Italia al centro della produzione europea di elettrodomestici di qualità: il processo di delocalizzazione verso la Turchia (afflitta da un serio rischio geopolitico sulla sua affidabilità) e l’Est Europa (le cui dinamiche sui costi dei fattori non sono più attrattive) ha perso senso strategico e va al contrario organizzato un riposizionamento nel segmento medio-alto in sintonia col modello tedesco (Bosch, Liebherr, Miele), anche per fermare la prossima invasione sino-coreana (Haier, Samsung)”. Sul secondo punto Bona coglie invece una contraddizione: se un comparto o un settore sono giudicati essenziali per lo sviluppo economico del Paese (come appunto l’elettrodomestico, o la siderurgia, o il sistema-moda, o il legno-arredo, o la chimica), ma mancano adeguate energie imprenditoriali private, sono i soggetti pubblici a doversi far carico del governo del processo di costituzione di capisaldi strategici. “Torniamo al caso ACC: – conclude il sindacalista della Cgil – se non si trovano investitori privati siano i soggetti a forte partecipazione pubblica a incaricarsi del risanamento e del rilancio”.
INCIDENZA A 10, NUOVE INFEZIONI IN 10 COMUNI IN TUTTI GLI ALTRI SETTIMANA SENZA CONTAGI
Ulss1 Belluno, tamponi da inizio epidemia: 276 mila tamponi molecolari, 196 mila tamponi antigenici.
(31maggio6giugno): 20 casi in una settimana, 10 l’incidenza su 100 mila abitanti (16 la scorsa settimana)
BELLUNO Sempre piu’ bianco, ovvero sempre meno Comuni che negli ultimi 7 giorni hanno registrato contagi. Nella mappa è evidente come la provincia si sia”ripulita”. Questa settimana maggiore numero di casi (126-250 su 100mila) a Quero e Lorenzago. Incidenza minore (1-135) a Domegge, Pieve di Cadore, Ponte nelle Alpi, Belluno, Limana, Borgo Val Belluna, Feltre e Alano. Bianchi tutti gli altri Comuni.
OGGI E UNA SETTIMANA FA
Accesso libero per over 60 con J&J: sedi e orari
Al fine di dare un’ulteriore opportunità a tutta la cittadinanza con più di 60 anni non ancora vaccinata, si informa che le persone con più di 60 anni possono accedere SENZA APPUNTAMENTO per la vaccinazione anti covid, con vaccino Johnson & Johnson, nei seguenti centri vaccinali e orari : CVP Sedico Palaskating – tutti i giorni dalle 15.00 alle 17.00 Drive-in Feltre Marangoni – dal lunedì al sabato dalle 11.00 alle 13.00 Drive in Paludi – dal lunedì al sabato dalle 15.00 alle 17.00 Drive-in Tai Piazzale Dolomiti – lunedì mercoledì venerdì dalle 17.00 alle 18.00 Drive-in Agordo Piazzale Tamonich – martedì giovedì sabato dalle 17.00 alle 18.00 Ad oggi, in Ulss Dolomiti, le persone con più di 60 anni non ancora vaccinate sono circa 10 mila.
VACCINAZIONE COVID. OPERATORI TURISTICI: VERSO LE 9MILA PRENOTAZIONI. GIOVANI OVER 12: QUASI TUTTI COMPLETATI GLI SLOT
VENEZIA Sono oltre 9 mila gli operatori turistici certificati e autocertificati e gli addetti ai centri estivi che si sono prenotati per la vaccinazione anti covid-19. Per far fronte alle richieste, le Ulss che hanno registrato l’afflusso più massiccio hanno previsto l’apertura di nuovi slot per la prossima settimana. Questi i numeri delle prenotazioni ad oggi, 7 giugno : Ulss 1 Dolomiti: 219, Ulss 2 Marca Trevigiana 814, Ulss 3 Veneziana 2352, Ulss 4 Veneto Orientale 2703, Ulss 5 Polesana 924, Ulss 6 Euganea 672, Ulss 7 Pedemontana 226, Ulss 8 Berica 140, Ulss 9 Scaligera 917, Azienda Ospedaliera di Padova 680. Per quanto riguarda invece gli over 12 anni alle 17 di oggi le prenotazioni arrivate nel portale della Regione Veneto sono 392.442. Le classi di età maggiormente rappresentate sono quelle dal 1995 al 2005, con la punta di quasi 17mila prenotazioni di coloro che sono nati nel 2000. Significativa anche la presenza dei giovanissimi: 1.816 i dodicenni che sono risultati prenotati, ben 5.547 i tredicenni, mentre i 14enni sono 6.672. I 15enni sono 8.607. Ma ci sono ancora dei “grandi anziani” che richiedono la vaccinazione: sei nati nel 1928, sei nel 1929 e quattro nel 1930. E’ previsto, anche nel caso degli over 12, l’apertura di ulteriori slot nei prossimi giorni per far fronte alla richiesta.
DOPO 18 ANNI CEDE IL PONTE IN LEGNO SUL TEGNAS, CHIUSO IN VIA PRECAUZIONALE
TAIBON Un ponte in legno, elegante ma soprattutto comodo per unire le due sponde del Tegnas tra il parcheggio (e futuro parco giochi) e l’area sportiva. Con una spesa non indifferente nel 2003 era stato costruito e da allora sempre apprezzato da valligiani e turisti. Vaia non è riuscito a strapparlo via nonostante l’acqua avesse riempito l’intera “luce” del ponte, sotto sono passati sassi, alberi, di tutto in quella tremenda notte, ma il ponte ha retto. Purtroppo non regge al trascorrere del tempo e il consiglio arrivato dagli esperti non lascia spazio a dubbi: Il ponte va demolito e ricostruito.
L’ASSESSORE FERNANDO SOCCOL
https://www.facebook.com/mirko.mezzacasa/videos/10226492251279394
RIMBOSCHIMENTO IN VAL VISDENDE DOPO VAIA. PROGETTO DA 100.000 EURO SOSTENUTO DA GRUPPO EPTA COSTAN
VENEZIA Il Gruppo Epta Costan si fa carico dei lavori di rimboschimento in un ambiente rinomato paesaggisticamente a livello mondiale con un impegno finanziario notevole ma interviene in Comelico per sottolineare il legame con questa terra che è quella di origine dei suoi fondatori. Un sostegno tangibile che unisce la solidarietà alla green economy. L’assessore regionale all’Ambiente, Gianpaolo Bottacin, a Belluno ha presentato il progetto di imboschimento di un’ampia area della Val Visdende dopo la devastazione della tempesta Vaia, due anni fa. Il progetto, con un finanziamento di 100.000 euro, è sostenuto dal Gruppo EPTA Costan, riferimento internazionale per la refrigerazione commerciale con radici nel territorio interessato. Insieme all’assessore Bottacin, erano presenti Gianmaria Somavilla, direttore dell’Unità Operativa Servizio Forestale Regionale di Belluno, Alberto Grandini e Mariaserena Nocivelli del Gruppo EPTA Costan e Orazio Cesco Cimavilla, presidente del Consorzio delle Quattro Regole di San Pietro
MORENO GIOLI
L’ASSESSORE GIANPAOLO BOTTACIN
IL DIRETTORE GIANMARIA SOVILLA
IL GRAFFITO DI DUNIO E DEGLI ALUNNI DELLA PRIMARIA. OLTACH SUL MURO.
VOLTAGO
DI GIANNI SANTOMASO
FESTIVAL DEI BASTONATI ALLA SAGRA DEI BORGHI, 7 FESTEGGIANO GLI ALTRI FISCHIETTANO
ROMA Mesi e mesi di attesa, dopo la candidatura, per poi arrivare al più drammatico dei risultati. Sette progetti finanziati e altri 470 ammessi ma non finanziati. Oltre a 80 non ammessi. Un bando, quello di ‘Borghi in Festival’ che racchiude tutto quello che non bisogna fare in questo Paese per i borghi. Non servono retorica e festival, non servono mega bandi difficili, per poi finanziare sette progetti illudendo tutti, non servono 1 milione di euro per organizzare manifestazioni, chiedendo a chi li promuove enormi cofinanziamenti, generando una crisi nella ricerca e nel giro delle sette chiese. Non serve lasciare venti giorni per spendere il contributo, entro l’11 luglio, perché è stupido. Tra i più arrabbiati il paladino dei borghi: Marco Bussone presidente nazionale Uncem: “ Non serve roba frivola per valorizzare i borghi, pensando siano mera destinazione turistica. Lo avevamo detto ai vertici tecnici e politici dei Ministeri competenti, mesi fa, insieme ad altre Organizzazioni che si occupano di borghi. Fare meno, ma fare meglio. Esattamente quello che diciamo in vista dei bandi del Piano di Ripresa e Resilienza, che peraltro avrà 1 miliardo di euro per il ‘Piano borghi’. Se pensiamo che queste risorse debbano essere utilizzate per festival e promozione turistica, non abbiamo capito in questo Paese che i borghi sono prima di tutto comunità, persone che li vivono e nuove persone che li possono abitare, spazi di incontro e di dialogo, incrocio tra chi arriva e chi fa impresa, tra le cooperative di comunità e le azioni per una nuova agricoltura e un nuovo artigianato. C’è futuro nei borghi se uniamo all’importante turismo altre filiere produttive che tolgano i borghi dai luoghi comuni che per la montagna si sostanziano in casette in pietra e legno con i gerani e un po’ di paesaggio. In questo loisir e in questa montagna di certo non crediamo. La montagna è luogo di vita e produttivo, con i paesi e le frazioni, borgate e villaggi, che chiedono fiscalità peculiare, incentivi per le imprese, strumenti per la rigenerazione del patrimonio. Consegniamo al passato il bando ‘Borghi in festival’, come non certo utile, complimentandoci comunque con chi ha vinto e chi non ha vinto. Non con i vertici dei Ministeri che l’hanno ideato
IL CENTRO ESTIVO IN ALPAGO DAL LUNEDI AL VENERDI CON L’ESTATE DELLA FANTASIA
di DAMIANO TORMEN
CASERMA DEI CARABINIERI DI GOSALDO: L’INCONTRO CON IL PREFETTO DI BELLUNO
BELLUNO “Togliere i servizi significa far morire la montagna, se lo Stato abbandona i territori per quale motivo le persone, invece, dovrebbero rimanerci?”. A parlare è il senatore bellunese della Lega Paolo Saviane, dopo l’incontro avuto con il prefetto venerdì scorso. Saviane ha accompagnato a Palazzo dei Rettori la delegazione di Gosaldo, formata dal sindaco Stefano Da Zanche, dalla vice sindaco Florinda Cialdella e dall’assessore ai lavori pubblici Gian Vittorio Marcon. Sul piatto c’era la richiesta accorata di non chiusura della caserma dei carabinieri di Gosaldo, di cui si parla da settimane. La caserma di Gosaldo ospita un comandante e tre carabinieri, se dovesse davvero chiudere l’unico presidio sul territorio resterebbe quello della polizia locale rappresentata, però, da un solo agente al servizio di Gosaldo e dei comuni confinanti di Rivamonte e di Voltago. La popolazione è allarmata e arrabbiata, ha organizzato una raccolta firme cartacea e online e sono arrivate in Comune mail a sostegno della battaglia anche da parte dei proprietari di seconde case. Quasi mille sottoscrizioni in tutto, a fronte di un paesino con circa 520 persone.
IL SENATORE PAOLO SAVIANE
PLASTIC FREE NELL’AGORDINO, MISSIONE COMPIUTA A LISTOLADE E DOMENICA TOCCA AL NEVEGAL
TAIBON Il gruppo di lavoro Plastic Free Agordino coordinato da Martina Smaniotto ha terminato l’opera di pulizia sulle scarpate della regionale 203 agordina tra Listolade e Cencenighe. Otto sacchi di indifferenziata, ma l’elenco è lungo e comprendo anche un mucchio di ingombranti compresa l’arnia delle api.
e domenica…. in Nevegal
GIRO D’ITALIA UNDER 23, VENERDI SOSPENSIONE DELLA CIRCOLAZIONE
PASSAGGIO PER AGORDO (IN DISCESA DALLA VALLE DEL BIOIS) ALLE 12.53, ALLE 12.21 A FALCADE, QUINDI STRADE CHIUSE DALLE 11.30 DA PASSO VALLES VERSO CENCENIGHE, DALLE 12.00 DA CENCENIGHE AD AGORDO E QUINDI VERSO BELLUNO
REDAZIONE Venerdi in occasione del passaggio della corsa ciclistica i tratti di strada interessati saranno chiusi 30 minuti prima del passaggio dei concorrenti. Si fa riferimento alla tabella di marcia secondo l’ipotesi di transito con la media più veloce.
DA PONTE NELLE ALPI AL COLLE BELLUNESE
Chiusura della Provinciale 1 fino alla rotonda in Rione Santa Caterina di Ponte nelle Alpi e dal bivio di Vich all’arrivo del Nevegal, interessati da un doppio passaggio, chiusura dunque a partire dalla mezz’ora precedente il primo passaggio fino al transito del secondo passaggio della gara, prevista una riapertura (tra i due passaggi) per i soli veicoli che dalla rotonda di Santa Caterina si immettono sulla Provinciale 1 direzione Belluno o per il ponte sul Piave verso Polpet. Infine sospensione della circolazione sulla 51 dal bivio tra la statale e la Sp 423 dalle 13.15.
IL CRONOPROGRAMMA
PAZIENTI IN AREA NON CRITICA, MENO DI 500. NELLE ULTIME 24 ORE ANCORA 3 DECESSI PER COVID
I GRAFICI DI TIZIANO DE COL
D’INCA’ CRITICO SULLA PEDEMONTANA Troppi costi e non sostenibile.
LA REPLICA DI ZAIA Io ho dubbi sulla sostenibilità di quello che dice il Ministro, ha fatto un grande passo avanti il suo partito ha fatto una campagna contro la Pedemontana, ora va bene perché la usano e non sta in piedi. Quella di D’Incà è una dichiarazione inutile. Se ha D’Incà non piace la Pedamontana faccia strade ordinarie. Il Ministro della Repubblica con tutti i problemi che ha si occupa di questo? E’ una degna persona ma tutto ha un limite.
LEGGI LA CONFERENZA STAMPA DI LUCA ZAIA, aggiornamento in tempo reale
Quanto durerà la conferenza stampa? Finché serve anche se è un impegno, ma con il prezioso aiuto della stampa riusciamo ad avere la campagna vaccinale piu’ performante d’Italia. Durerà finché avremo comunicazioni da dare a i veneti e non ci sono scuse di elezioni, non è campagna elettorale. Comunque i vaccinati oggi non si ammalano…
LA RICERCA E’ VITA Oggi nota di merito per la Città della Speranza e l’ennesima iniziativa importante. Iniziativa nuova: acquista con 20 euro l’asciugamano (il 19 a Villaverla o tramite il sito) “In spiaggia, tutte aperte, vogliamo vedervi con l’asciugamano Città della Speranza”. La presidente Stefania Focchesato racconta i 26 anni di impegno per aiutare i bimbi in Italia e migliorare la ricerca. Iniziative come questa ci permette di avere qualche ricercatore in più. SUPERATI I 3 MILIONI DI VACCINI 66mila oltre, 1 milione sono cicli completi DALLA MEZZANOTTE E’ SCATTATA LA ZONA BIANCA E’ un successo dato dal fatto che ci vuole fortuna. Siamo la prima “grande” regione che entra in zona bianca, ma ci vuole ancora prudenza il pericolo è sempre dietro l’angolo. Gradualmente anche la mascherina diventerà l’accessorio come l’ombrello quando serve e se esci di casa senza rischi di prendere la lavata che non finisce più. La mascherina di porta non fino a quando ma a quanto finirà. VACCINI Una cosa è certa, il vaccinato non si ammala, si sono svuotati gli ospedali. Quando ci arrivano gli infettati che hanno sviluppato la farmacia notiamo che non sono vaccinati. Noi ci stiamo mettendo il massimo di impegno ma serve un po’ di attenzione. MATRIMONI chi ha la partecipazione puo’ vaccinarsi subito. Gli invitati saranno vaccinati subito. J&J PER GLI OVER 60 Chi ha più di 60 anni puo’ andare senza appuntamento con accesso diretto in qualsiasi centro vaccinale e ha diritto alla vaccinazione con J&J monodose, da oggi. ZAIA PALADINO DELLA VACCINAZIONE NEMICO DEI NO VAX Abbiamo fatto il nostro mestiere e dovere non c’è una situazione in cui non abbia parlato dei vaccini ribadendo che è volontaria. Ho fatto anche l’esempio di veneto banca, nell’ultima assemblea un signore mi ha detto che ce l’aveva con me perché avevo comperato anch’io le azioni. Abbiamo – come squadra – responsabilmente l’obbligo di organizzare la macchina e accedere al servizio, nessuno è portata alla vaccinazione con forza “è la scelta di un popolo di condividere con la malattia” E’ STATO MINACCIATO? Arrivano minacce a tutte le ore. Se è una colpa fare il proprio mestiere pazienza. TAMPONI E PIANO SANITARIO Il piano sanitario prevede i tamponi, prevediamo “carotaggi” nella popolazione, non abbandoniamo, ogni 30 giorni controllo dei sanitari ogni 20 gli ospiti delle strutture. E’ un piano complesso che presenteremo. Non eliminiamo i tamponi, monitoriamo le varianti. Il mondo scientifico dice che i vaccini sono performanti anche per la coperture alle varianti e il decreto prevede il numero minimo di tamponi. FIGLIUOLO PARLA DI TERZA ONDATA DI VACCINAZIONI Noi siamo pronti aspettiamo la direttiva della sanità, capire a quanti mesi dalla seconda dose. Attendiamo al circolare per capire il lasso di tempo tra le seconda e terza moda e anche la modalità.
https://www.facebook.com/zaiaufficiale/videos/770782806953792
LA RICERCA E’ VITA… la città della speranza lo sa da 26 anni
VENEZIA Oggi al punto stampa di Marghera con Zaia, nota di merito per la Città della Speranza e l’ennesima iniziativa importante. Iniziativa nuova: acquista con 20 euro l’asciugamano da spiaggia (il 19 a Villaverla nell’evento Città della Speranza o tramite il sito) “In spiaggia, tutte aperte, vogliamo vedervi con l’asciugamano Città della Speranza”. ha detto Zaia.
La presidente Stefania Focchesato racconta i 26 anni di impegno per aiutare i bimbi in Italia e migliorare la ricerca. Iniziative come questa ci permette di avere qualche ricercatore in più
SEI INVITATO A MATRIMONIO? ALLORA VACCINAZIONE IMMEDIATA, LE ULTIME NOVITA’ DA AZIENDA ZERO
MATRIMONI chi ha la partecipazione puo’ vaccinarsi subito. Gli invitati saranno vaccinati subito. J&J PER GLI OVER 60 Chi ha più di 60 anni puo’ andare senza appuntamento con accesso diretto in qualsiasi centro vaccinale e ha diritto alla vaccinazione con J&J monodose, da oggi.
PROSECUZIONE DELLA DIDATTICA A DISTANZA A GENNAIO: IL TAR RICONOSCE MOTIVATE, VISTO L’ANDAMENTO DELL’EPIDEMIA IN QUEL PERIODO, LE RAGIONI DELL’ORDINANZA DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE VENETO
VENEZIA Riconoscendo che il provvedimento non era irragionevole, alla luce degli sviluppi dei contagi e delle contromisure statali, oggi il Tar ha depositato la sentenza finale della causa che aveva visto alcuni genitori ricorrere alla giustizia amministrativa affinché venisse impugnata l’ordinanza del 4 gennaio 2021 con cui il Presidente della Regione aveva disposto la prosecuzione della didattica a distanza nelle scuole superiori anche dopo la fine delle vacanze natalizie e fino al 31 gennaio 2021. Per le disposizioni statali il rientro a scuola era previsto per il 18 gennaio. Il Tar dà anche atto che l’ordinanza ha cessato i propri effetti già dal 31 gennaio e che quindi non c’è più materia del contendere. La Regione aveva motivato l’ordinanza col fatto che il Veneto aveva raggiunto in quel periodo il massimo livello di contagio, mai riscontrato prima dall’inizio della pandemia (oltre 94.000 contagiati, più 2.700 ricoverati in ospedale di cui 360 ricoverati in terapia intensiva). Con decreto del 21 gennaio il Presidente del Tar aveva già respinto l’istanza urgentissima di sospensiva avanzata dalla controparte, rilevando che l’ordinanza della Regione era destinata ad avere effetto per circa una settimana e che questo non giustificava il blocco della stessa.
COMPIE 9 ANNI IL NUMERO VERDE PSICOLOGICO 800334343 InOltre DELLA REGIONE VENETO
VENEZIA Compie in questi giorni 9 anni (la prima telefonata con richiesta di aiuto avvenne il 12 Giugno 2012) il Numero Verde 800334343, il Servizio Psicologico “inOltre”, attivato su input diretto del Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, per dare sostegno agli Imprenditori Veneti che affrontavano le difficoltà della crisi economica. Con il passare del tempo, il servizio è cresciuto e si è dedicato a tutte le persone in difficoltà, con gli Psicologi della Regione sempre reperibili al telefono H24 7 giorni su 7. Da allora sono stati gestiti 12.620 colloqui psicologici telefonici, e accompagnati con percorsi dedicati di presa in carico da parte della sanità regionale, e con interventi personalizzati 883 cittadini. Il servizio inOltre è uno snodo della rete dei servizi sociosanitari e si relaziona con tutti i servizi utili alle persone in difficoltà: ad esempio i servizi sociali dei Comuni, le Caritas e le associazioni di categorie, ed interviene con efficacia, accompagnando il paziente anche con interventi di mediazione. Gli utenti che si sono rivolti all’800334343 in questi nove anni sono stati per il 42% maschi, per il 58% femmine. Interessante la suddivisione per fasce d’età: il 16% di chi ha chiamato aveva fra i 14 e 30 anni; il 34% fra i 31 e i 50; il 33% fra i 51 e i 70; il 16% delle chiamate sono di persone che hanno più di 71 anni.
ALLE MUSE “GRAZIE PER AVERCI AVVOLTO NELLA PASSIONE CON BRIVIDI LUNGO LA SCHIENA”
AGORDO Un successo per Le Muse e Le Dolomiti la serata della ripresa con il concerto della Solidarietà in chiesa ad Agordo. Al termine della serata “rossiniana” alcuni pareri raccolti tra i presenti
I PROSSIMI APPUNTAMENTI Venerdì 11 la chiesa parrocchiale di Falcade ospiterà il Concerto di Primavera per tromba e organo; il 3 luglio voce e strumenti in Zigzagando in Europa al Centro parrocchiale Vincenzo Savio di Agordo; 10 luglio: a San Simon di Vallada Il Caleidoscopio Ensemble per archi e arpa e replica il giorno dopo nel santuario dei santi Vittore e Corona a Feltre; 18 luglio: nella piana di Falcade laboratori Museo Dolomiti Kid 1 per bambini 6-9 anni e il 25 luglio per ragazzi 9-14 anni; 24 luglio: omaggio a Papa Luciani nell’arcipretale di Canale d’Agordo; 30 luglio: il teatro Navalge di Moena ospiterà un Gran Galà lirico con gli artisti della masterclass internazionale; 1 agosto: nello splendido scenario del castello di Andraz concerto dello Slide 42 Trombone Ensemble che sarà replicato l’8 agosto a San Simon di Vallada; 10 agosto: concerto Per San Lorenzo nell’arcipretale di Canale d’Agordo in collaborazione con Agordo Musica e la Fondazione Papa Luciani. Le prenotazioni sono obbligatorie tramite whatsapp al numero 340-2305439 o via mail ([email protected]).
RIASCOLTA IL CONCERTO…. DIRETTA RADIO PIU
LE MUSE E LE DOLOMITI, IL CONCERTO IN DIRETTA DALLA CHIESA ARCIDIACONALE DI AGORDO
CONCORSO PUBBLICO PER UN ISTRUTTORE
FELTRE L’unione montana Feltrina ha indetto un concorso pubblico per l’assunzione a tempo indeterminato e pieno di un Istruttore Tecnico categoria di accesso C presso l’unità organizzativa viabilità, verde e difesa del suolo del settore gestione del territorio del Comune di Feltre. Le domande di partecipazione dovranno essere presentate tramite apposita piattaforma dell’Unione Montana Feltrina Termine di scadenza per la presentazione delle domande ore 12 del 19/07/2021.
TRASPORTO PUBBLICO ORARI INVERNALI FINO AL 13 GIUGNO
BELLUNO La Dolomitibus informa che la Provincia ha prorogato la validità dell’orario invernale fino al 13 giugno, dal 7 al 13 il servizio verrà effettuato da orario invernale “non scolastico”, la lunedi 14 entra in vigore l’orario estivo.
LA POLIZIA DI STATO CERCA 15 ATLETI DA ASSEGNARE ALLE FIAMME ORO
BELLUNO È stato pubblicato il bando di concorso pubblico, per titoli, per l’assunzione di 15 atleti da assegnare ai gruppi sportivi della Polizia di Stato – Fiamme Oro che saranno inquadrati nel ruolo di agenti e assistenti della Polizia di Stato. La domanda di partecipazione deve essere compilata e trasmessa entro il 21 giugno utilizzando esclusivamente la procedura online sul sito https://concorsionline.poliziadistato.it
ASSOCIAZIONE PETTIROSSO AGORDINO IN ASSEMBLEA
AGORDO Giovedi 10 giugno alle 20 in sala Don Tamis assemblea annuale degli associati alla Pettirosso Agordino. All’ordine del giorno: relazione del presidente Sonia d’Agostini, presentazione ed approvazione del bilancio e del programma.
RIAPRE IL CASTELLO DI ANDRAZ
LIVINALLONGO Il Castello di Andraz riapre al pubblico, grazie alla collaborazione fra il Comune di Livinallongo del Col di Lana e l’Istitut Cultural Ladin Cesa de Jan. Per il mese di giugno le aperture saranno le seguenti: 2, 5, 6 e, nelle successive settimane, dal giovedì alla domenica. L’orario rimarrà lo stesso per tutta l’estate e cioè dalle 10 alle 12:30 e dalle 14:30 alle 18.
CORSO GRATUITO PER ATTREZZISTA CNC: E’ POSSIBILE ISCRIVERSI FINO AL 25 GIUGNO
LONGARONE Iscrizioni aperte fino al 25 giugno per il nuovo corso gratuito, promosso dall’Area Formazione di Certottica, per attrezzista di macchine settore occhialeria. Si tratta di una Work Experience gratuita, destinata a 9 persone disoccupate/inoccupate in possesso di diploma. Info: sito www.certottica.it
DA FERRARI A CARGNEL: L’OCCHIALERIA DEL MOLINÀ DI CALALZO UNICA IN ITALIA
di RENATO BONA
BELLUNO Nell’affascinante storia dell’industria dell’occhiale, messa nero su bianco dal dott. Enrico De Lotto, in occasione della “Mostra dell’occhiale attraverso i secoli” che – ad iniziativa della Camera di commercio, industria ed agricoltura di Belluno – era stata allestita nel palazzo della Magnifica comunità cadorina, a Pieve, in occasione dell’edizione numero 7 dei Giochi olimpici invernali che furono ospitati a Cortina, un capitolo, il ventesimo, dell’ottimo libro intitolato “Dallo smeraldo di Nerone agli occhiali del Cadore” edito nel 1956 per i tipi delle tipografia bellunese Silvio Benetta, è stato dedicato a: “L’occhialeria del Molinà di Ulisse Cargnel, succeduto al Ferrari, è l’unica in Italia. Notevole sviluppo dal 1900 alla prima guerra mondiale”. Di Carlo Enrico Ferrari, uno dei pionieri dell’occhialeria cadorina, bellunese, italiana ed internazionale abbiamo detto nel precedente servizio. Oggi ci occupiamo molto volentieri di Ulisse Cargnel (nato a Pieve di Cadore il 15 maggio 1873 da Giovanni Maria e da Giulia Poletti) che a seguito dello scioglimento della società “C.E. Ferrari & C.” venne nominato con il milanese Gio Batta Cattaneo procuratore del liquidatore e diede il via alla costituzione – era il 23 gennaio 1901 – alla società “Cattaneo, Cargnel & C.”. Un passo indietro: per ricordare che, giovanissimo, fu impiegato nel Municipio del paese natale dal 1884 al 1888 quindi con la ditta Bazzole che aveva in gestione le esattorie del Comelico, dal 1889 ql 1891. Il 24 gennaio 1892 fu assunto dalla ditta del Ferrari il quale aveva promosso l’avvio della piccola occhialeria alla Molinà di Calalzo. Con la scomparsa di Cattaneo nel 1905 venne costituita la società Ulisse Cargnel & C, e fu in questo contesto – come scrive Enrico De Lotto – “allo scopo di sviluppare l’industria ed emancipare la nazione dalla importazione estera delle lenti, continuando l’iniziativa veramente coraggiosa del suo predecessore Ferrari, intraprese dei viaggi all’estero, prima in Francia e poi in Germania per studiare i nuovi metodi di lavorazione: nel marzo 1905 Cargnel con Arturo Fanton come interprete e Noelte (tecnico tedesco) fingendosi giornalisti visitarono le principali fabbriche di lenti tedesche a Monaco, Norimberga, Furth e Pforzheim. Nel tentativo fi entrare clandestinamente nella fabbrica Schwizer di Furth, vennero fermati per qualche ora ma poi rilasciati, riuscendo però a carpire il segreto del procedimento per fissare la lente al blocco mediante uno speciale collante (chiamato in gergo castagna). Subito dopo Cargnel, con il rag. Francesco Arfini di Viadana, si recò in Francia (a Ligny) per visitare fabbriche di altro tipo, osservò il funzionamento dei macchinari per la lavorazione delle lenti, assunse preziose informazioni tecniche e riuscì a procurarsi campioni di materie prime come quella speciale composizione tanto necessaria per incollare le lenti sulle forme. A proposito di lenti, Cargnel continuò e sviluppò l’iniziativa del Ferrari e nel 1906 fece costruire su progetto del padovano ing. Carlo Canella due nuovi edifici accanto alla vecchia fabbrica. Gli operai occupati erano sui duecento e garantivano una produzione giornaliera mediai di 4 mila lenti e 2 mila paia di occhiali. Largamente esportati nell’America del Sud. Nel contempo prese il via la fabbricazione di lenti per occhiali di ogni qualità e tipo : menischi, cilindriche, sferocilindriche, prismatiche, toriche e bifocali. E’ del 1920 la costruzione del nuovo canale in muratura con sfioratore dell’occhialeria, utile per il funzionamento di una nuova turbina, moderna e più potente. Intanto, il 19 novembre 1905 Cargnel era stato insignito dell’onorificenza di cavaliere del lavoro perché “unico in Italia ebbe il merito di produrre montature di metallo “a giorno” e cerchiate per tutti i tipi di lente. Risale al 1907 la visita allo stabilimento Cargnel del ministro dell’agricoltura, industria e commercio Rava. Tre anni dopo l’imprenditore cadorino avviò la produzione delle prime montature in celluloide: il capo meccanico Giuseppe Lozza costruì col fratello Lucio le prime apparecchiature metalliche proprio per le montature di nuovo tipo; con l’occasione fu costituito il primo reparto, con a capo Callisto Fedon, per la lavorazione di questi occhiali. Nel 1917 devastazione dell’industria da parte dell’occupante austriaco e, su richiesta del Ministro, Cargnel si trasferì a Milano per l’avvio di un impianto per la produzione di lenti ed occhiali di protezione per i combattenti italiani della grande Guerra. A fine conflitto tutti i macchinari della fabbrica di Milano furono portasti nella sede del Molinà dunque a Calalzo dove, grazie al finanziamento da parte delle banche,si provvide alla sistemazione dei locali devastati ma… la liquidazione dei danni di guerra da parte del Governo fu molto inferiore alle aspettative e in presenza di varie difficoltà il nostro fu costretto il 12 settembre 1932 a dichiarare il fallimento con la perdita di tutti i suoi beni. In chiusura, Enrico De Lotto pur in presenza di un finale così drammatico scrive giustamente. “Ulisse Cargnel si deve considerare uno dei pionieri delle industrie cadorine degli occhiali, perché seppe sviluppare l’opera del Ferrari e continuare per quasi 30 anni la fabbricazione non solo delle montature, ma soprattutto delle lenti correttive. Le numerose onorificenze concesse sono una testimonianza delle benemerenze acquisite durante tutti gli anni di lavoro e di sacrifici”. Nel 1934, l’azienda fu riattivata da Guglielmo Tabacchi sotto il nome di Safilo. Ma questa è un’altra storia… Ulisse Cargnel continuò a collaborare con i tre figli presso la nuova occhialeria “Fratelli Cargnel di Ulisse di Pieve”, industria di modeste proporzioni, e il 16 luglio 1948 passò a miglior vita in seguito ad un intervento chirurgico.
NELLE FOTO (riproduzioni dal libro “Dallo smeraldo di Nerone agli occhiali del Cadore): il cavaliere del lavoro Ulisse Cargnel: sviluppò, primo in Italia, la produzione delle lenti in Cadore; nel 1907 il ministro Rava visitò l’occhialeria Cargnel; maestranze della ditta riprese nel 1907, a destra, in basso: Cargnel, Bepi Lozza, Arturo Fanton, Lucio Lozza, Tita Vecellio, Giorgio Fedon, Callisto Fedon; panoramica degli stabilimenti nel 1908; all’inizio del secolo, la Cargnel era l’unica in Italia a fabbricare l’occhiale completo; anno 1907: concessa alla ditta Cargnel una medaglia d’argento alla Esposizione di Budapest; sin dal 1900 la ditta calaltina si era specializzata nella fabbricazione di occhiali tipo “stringinaso”; gli occhiali moderni protettivi sono un importante oggetto di abbigliamento e la loro foggia varia continuamente.
GIROVAGANDO ALLA RADIO, PUNTATA 02
PUNTATA 02 Collaborazione Thomas Soppera
AUDIO PUNTATA 06 giugno 2021
LA RACCOLTA COMPLETA
APPUNTAMENTO MENSILE CON DOLOMITI BEER & WINE SHOP – GIUGNO
di Claudio Fontanive
FANTASTICHE DOLOMITI, NUOVA STAGIONE. APPUNTAMENTO QUINDICINALE IL GIOVEDI ALLE 10.30 E 19.00
PUNTATA 17 03 GIUGNO
OSPITE IL PRESIDENTE CLAUDIO CANOVA
LA RACCOLTA COMPLETA
https://www.radiopiu.net/wordpress/raccolta-completa/
ERBE E PIANTE CURATIVE…IL PROGRAMMA DI PAOLA LANCIATO
L’ERBA VOGLIO DEL GIARDINO DEL RE… ERBE, FIORI E PIANTE DI E CON PAOLA LANCIATO
IN VIVO VERSO 2020-21 ESTATE, RIASCOLTIAMOLI… DAL CASSETTO DEI RICORDI DI RADIO PIU’… LE PRIME SEI STAGIONI
DALLA PRIMA MEDIA…. MARCO BENVEGNU’ con L’ESTATE
AUDIO
LA RACCOLTA COMPLETA
ZAINO ALLA RADIO…ESTATE DI PAOLA LANCIATO TUTTI I GIORNI dal lunedi al venerdi ALLE 14 E 23.30
DON CESARE, IL PENSIERO DEL GIORNO. ALLA RADIO ALLE 7 DEL MATTINO E ALLE 19.30 DELLA SERA.
LA RASSEGNA STAMPA DA L’AMICO DEL POPOLO
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OSPITE: Liana Cavallet
LA RACCOLTA COMPLETA
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007 IN CONDOTTA CON LA PROF. MARIA ROSA SALMAZO IL LUNEDI ALLE 10,30 E ALLE 19.00 LA DOMENICA ALLE 8 DEL MATTINO. NONA STAGIONE
PUNTATA DEL 07 GIUGNO ULTIMA PUNTATA NONA STAGIONE, LA FINE DELL’ANNO SCOLASTICO, CON UN GRAZIE ALLA PROF. E ALLO STUDENTE “RIPETENTE” … CI SI RITROVA A SETTEMBRE PER IL DECIMO ANNO…
SALUTE E SOCIETA’ IL LUNEDI ALLE 13.10 E ALLE 20.10, LA DOMENICA ALLE 10.30 A CURA DEL DOTTOR MARCO CARACCIOLO. QUINTA STAGIONE
LA PUNTATA DELLA SETTIMANA del 7 GIUGNO
Il colangiocarcinoma è un tumore raro che si forma nei dotti biliari. I pazienti con questa patologia spesso vengono diagnosticati in una fase tardiva o avanzata della malattia, quando la prognosi è sfavorevole. In Europa, l’incidenza del colangiocarcinoma varia tra i 6000 e gli 8000 casi. Danilo Magliano ne ha parlato con Davide Melisi, Professore di Oncologia Medica, Università degli Studi di Verona
AUDIO
LA RACCOLTA COMPLETA
COLLAGE DI LORIS SCUSSEL, DAL LUNEDI AL VENERDI ALLE 16 E ALLE 23
AUDIO PUNTATA 361 DEL 07 GIUGNO
Il programma è andato in onda da dicembre 2013 fino a luglio 2019, comprese le repliche, in due serie per 350 puntate complessive con 1.890 brani trasmessi. L’obiettivo del programma: riproporre agli ascoltatori più grandicelli le canzoni che ascoltavano nel passato e nello stesso tempo farle conoscere anche ai più giovani.
L’ALMANACCO LADINO CON L’ISTITUT CESA DE JAN QUINDICINALE APPUNTAMENTO. LA DOMENICA ALLE 9 IL LUNEDI ALLE 8.35 IL MARTEDI ALLE 12.35 IL MERCOLEDI ALLE 18.35. SECONDA STAGIONE.
puntata 07 giugno, numero 60
RACCOLTA COMPLETA
DUE MINUTI UN LIBRO TUTTI I GIORNI ALLA RADIO ALLE 9.30 E ALLE 18. QUINTA STAGIONE
I RACCONTI DI PAOLO SOPPELSA il lunedi alle 9.30 e 18.30
INFORMAZIONE il canale su TELEGRAM informazione di prima mano e in tempo reale. iscriviti ed aiutaci a farlo conoscere
“MEDA GIORNADA A BELUN”
AUDIO
“…doman don fin dù a Belun…” Poteva accadere, una o due volte durante quelle estati trascorse a Cencenighe, di dover fare un salto nel capoluogo. Poteva essere per una commissione in qualche ufficio, un acquisto particolare o per recuperare qualche cosa a casa. Quasi una breve pubblicità nell’avvincente film dell’estate agordina. Di solito si scendeva in città il lunedì mattina quando papà iniziava la settimana lavorativa. Così ci si svegliava presto, si faceva una colazione veloce e, mentre la campana grande suonava le sette ci si avviava verso Belluno. Non c’era mai grande traffico sulla 203 ancora in ombra ed in macchina faceva quasi freddo con i pantaloncini corti. I sedili neri della 127 erano un prodigio di efficienza al contrario; gelidi d’inverno e bollenti d’estate. Ma era l’unico difetto che aveva la mitica auto color del cielo. In pochi minuti avevamo attraversato Agordo che stava per assistere all’arrivo del sole che di lì a poco avrebbe scavalcato il Castello di Moschesin. Dopo le curve di Ponte Alto la velocità di marcia aumentava e solamente al Ponte dei Castei si rallentava, ma nemmeno tanto. Da lì in poi il rombo del motore avrebbe coperto pressoché ogni forma di dialogo. Cantava allegra la 127 azzurrina lungo i rettilinei che portano verso La Stanga. Il tempo di ammirare i grandi prati di Candaten e in un baleno si era già al Peron. Dove il mondo incominciava a cambiare. Il sole inondava già la Valbelluna con i suoi raggi ed il Nevegal ed il Visentin erano coperti da una leggera foschia. A Chiesurazza si ritrovava l’estate e mamma diceva “…senti che raza de caldo che le qua…se fermon stamatina e dopo medodì tornon en sù…”. Guardavo l’avvicinarsi della città dal finestrino ed era tutto molto strano. Stavo andando in gita nella città dove in realtà abitavo. Così capitava che cogliessi qualche dettaglio nuovo che solitamente non notavo nemmeno. Una casa appena costruita, un negozio aperto da poco. Papà ci sbarcava a casa dopo appena mezz’ora di viaggio e se ne andava a lavorare. Io e la mamma, invece, dopo una breve sosta davanti alla casetta della posta, ci avviavamo verso il centro. La città d’estate viveva in una atmosfera ovattata. Poco traffico, persiane sbarrate e la sensazione che tanta gente fosse in vacanza altrove. Qualche anziano camminava verso l’edicola mentre noi camminavamo spediti in direzione di piazza dei Martiri. Il caldo si faceva sentire, ed era un caldo diverso da quello di Cencenighe. C’era più umidità ed il cielo aveva una leggera foschia che sfuocava leggermente la vista verso la Schiara. In fondo a via Garibaldi la piazza si apriva assolata e deserta. Sullo sfondo apparivano le montagne dell’Alpago avvolte da una luce azzurrognola e c’era un tranquillo silenzio in centro città. Si andava alla Posta e si sbrigavano le commissioni in modo rapido: era mattina presto e tanta gente era in villeggiatura e all’interno di uffici bar e negozi c’erano poche persone. Poi mamma diceva “…dai che se fon doi passi…” e mi sembrava ancora più strano fare il turista nella città dove abitavo. Ci fermavamo a guardare le vetrine e mi annoiavo mentre mamma ammirava incantata le scarpe ed i vestiti esposti. Successivo giro veloce in un paio di negozi per piccoli acquisti e poi il ritorno verso casa. Alzavamo le persiane ed io andavo a farmi un giro per il quartiere sicuro di non incontrare nessun amico. Mamma faceva i mestieri mentre tiravo due calci al pallone in cortile. Ed il muro era un buon compagno di gioco. Dopo l’una arrivava papà. Pranzo veloce, caffè, lavaggio dei piatti e mamma che diceva “…par carità don in su che qua le masa caldo par mi…”. Chiusura persiane e via sulla 127 color del cielo. Che ora i sedili scottavano ed ustionavano le cosce. E fino al Mas dovevo stare con le gambe in alto per non bruciarmi. L’andatura era quasi al stessa del mattino ed in poco più di un quarto d’ora eravamo già alle porte di Agordo. Era bello rivedere le montagne che avevamo salutato al mattino. Svettavano allegre nel cielo d’estate e parevano salutarci festose. Appena sceso dall’auto la vita riprendeva il suo corso abituale, con l’orologio del campanile a scandire quelle indimenticabili giornate. E Belluno era già lontana, perduta nell’afa estiva di quasi pianura.
ALLA RADIO
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OSPITI: Paolo Chissalè e Fabrizio Campedel
PUNTATA MAGGIO 2021
RACCOLTA COMPLETA
I PROFESSIONISTI DEL POLIAMBULATORIO AGORDINO RISPONDONO
PUNTATA 01
IL POLIAMBULATORIO AGORDINO RISPONDE – LA PUNTATA DEL 26 MAGGIO 2021
QUINDICINALE APPUNTAMENTO ALLA RADIO
ALLA RADIO, APPUNTAMENTO QUINDICINALE CON SPI-CGIL BELLUNO, IN STUDIO MARIA RITA GENTILIN
di Claudio Fontanive
PUNTATA DEL 27 MAGGIO 2021
SOLIDARIETA’ VENETO FONDO PENSIONE, IN ONDA IL PRIMO VENERDI DEL MESE ALLE 10.30 E ALLE 19.00 QUINTA STAGIONE
AUDIO MAGGIO 2021
LA RACCOLTA COMPLETA
MUSLA, CON LA NUOVA GENERAZIONE LINGUE, USI, COSTUMI , raccolta completa
AGORA’ AGORDINA… LA NOSTA PIAZA LADINA RACCOLTA COMPLETA PRIMA STAGIONE
GOCCE DI FILOSOFIA, CON CHIARA CAU, CON LISA DE LUCA la raccolta completa
La viabilità con gli ultimi aggiornamenti da Veneto Strade.
in onda alla radio: 4.05, 6.18, 14 30 , 18.30, 23.25
IN VIVO VERSO
A loro…
di John Francis Della Pietra
Il tempo scorre
Inesorabile giorno dopo giorno
L immagine del passato
Pian piano pare sfuocarsi
I contorni di cose persone fatti
Sembrano non avere la nitidezza
Che un di fu
Nella nostra memoria però
Basta una piccola scintilla
Per accendere il grande fuoco
Dei ricordi
Essi sono sempre luminosi e meravigliosi
Perché nascono nella mente
Ma son generati dal cuore
Questa buia stagione
Che sembra non finire mai
C ha scompensati un po’
Tutto è fuori del normale
Pure il sole e la luce sembrano tardivi
Ma il rimembrare
Quando si genera in noi
Ci porta subitaneamente
Alla ribalta alla nostra attenzione
Quello che sale dal profondo
Così tutto diviene
Chiaro limpido attuale
Ed i nostri cfari
Assunti in cielo
Sorridono nel vedere
Che sono vivi in noi
A loro va il pensiero
E tutta la nostra immensa gratitudine
E la gloria di Dio
Precipitazioni: Al mattino assenti (0%), al pomeriggio probabilità medio-bassa per rovesci sulle Dolomiti (30/50%) e media sulle Prealpi (40/60%). Per quanto riguarda i temporali, il rischio sarà minore (1/20%) e legato al soleggiamento e al riscaldamento, capaci d’innescare la forte convezione. Gli apporti saranno sempre molto variabili, da 0 a 10 mm, solo localmente tra 10-15 mm in caso di temporali.
Temperature: Minime senza variazioni di rilievo e massime in lieve ripresa, perlopiù nella media stagionale. Sono previsti massimi di 21/24°C nei fondovalle prealpini e di 15/19°C a 1000/1200 m. Su Prealpi a 1500 m min 9°C max 13°C, a 2000 m min 7 max 10°C. Su Dolomiti a 2000 m min 6°C max 11°C, a 3000 m min 0°C max 1°C.
Venti: Perlopiù deboli per brezze nelle valli, a tratti e localmente moderati nei settori solitamente più ventilati; deboli dai quadranti settentrionali in quota, a 5-10 km/h sia 2000 m che a 3000 m.
Precipitazioni: Al mattino assenti (0%), al pomeriggio probabilità medio-bassa sulle Dolomiti (40/50%) per rovesci, mentre il rischio sarà minore sulle Prealpi (30/40%). Come per martedì l’insidia temporale sarà minore rispetto a martedì.
Temperature: Minime senza variazioni di rilievo nelle valli e in aumento in quota; massime in lieve ripresa, ma ancora inferiori alle medie del periodo. Su Prealpi a 1500 m min 10°C max 14°C, a 2000 m min 8 max 11°C. Su Dolomiti a 2000 m min 7°C max 12°C, a 3000 m min 0°C max 2°C.
Venti: Perlopiù deboli per brezze nelle valli, a tratti e localmente moderati nei settori solitamente più ventilati; deboli da nord-est in quota, a 5-10 km/h sia a 2000 m che a 3000 m.
A UN PASSO DAL PODIO, TINO AI TRICOLORI DI DECATHLON, TERZA GIORGIA A MODENA
BELLUNO Dieci fatiche per arrivare ad un passo dal podio tricolore. Splendido quarto posto di Tino Ferrighetto ai campionati italiani juniores di prove multiple, disputati nel weekend a Fabriano (Ancona). Il 18enne del Gs La Piave 2000, allenato da Stefano Corte, ha realizzato 6598 punti nel decathlon, migliorando il record personale (6505 punti) che aveva ottenuto il 25 aprile ai campionati regionali di Agordo. La prestazione di Ferrighetto, al secondo decathlon da juniores, vale il nuovo primato provinciale di categoria. Non solo: il 4.40 nell’asta, oltre a rappresentare il nuovo primato provinciale juniores e assoluto, è anche il “minimo” di partecipazione per i campionati italiani di categoria che si terranno nel prossimo weekend a Grosseto.
Nel fine settimana, il Gs La Piave 2000 era presente anche a Modena, dove la cadetta Giorgia Zambon, indossando la maglia della rappresentativa veneta di categoria, ha colto uno splendido terzo posto negli 80 ostacoli nel prestigioso Trofeo Luigi Pratizzoli. Giorgia ha corso in 12”21, togliendo cinque centesimi al record personale e proponendosi tra le più interessanti ostacoliste under 16 italiane.
Da segnalare infine anche il 48”31 ottenuto al meeting internazionale di Vittorio Veneto dalla 4×100 del Gs La Piave 2000 composta da Patrizia Nessenzia, Nicole De Salvador, Rebecca Lorenzet ed Elena Nessenzia. E’ il nuovo record provinciale, ma anche un bottino di punti utile per la rincorsa alla qualificazione del campionato italiano di società.
foto di Tino Ferrighetto (a destra) con i tecnici Stefano Corte e Mauro Polacci
MONDIALI DI HOCKEY 2022: L’ITALIA NEL GIRONE DI HELSINKI
Il Congresso della IIHF (International Ice Hockey Federation) che si è svolto a Riga, in Lettonia, ha ufficializzato l’assegnazione dei Mondiali di tutte le categorie e di tutte le divisioni per la stagione sportiva 2021-2022. Come noto, il Mondiale Top Division a cui parteciperà l’Italia, si disputerà ad Helsinki e Tampere, in Finlandia, dal 13 al 29 maggio 2022. Gli azzurri, che nel ranking mondiale occupano ora la posizione numero 17 e si sono fatti sorpassare da Kazakhstan e Gran Bretagna, sono stati inseriti nel girone A che avrà luogo a Helsinki. Avversarie dell’Italia saranno Canada, Russia, Germania, Svizzera, Slovacchia, Danimarca e Kazakhstan. Per la salvezza servirà la solita impresa. L’Italia, rappresentata al Congresso di Riga dal presidente della FISG, Andrea Gios, si è vista confermare l’organizzazione dei Mondiali under 18 maschili di Prima Divisione gruppo B, che avranno luogo ad Asiago dal 25 aprile al 1° maggio 2022.
IL 20 GIUGNO IL CAMPIONATO PROVINCIALE SU STRADA CSI
BELLUNO Dopo il “Cross della Ripartenza” dello scorso 16 maggio, un altro evento del mondo corsa arricchisce quest’anno che ci auguriamo possa essere della rinascita dopo lo stop dei mesi scorsi. Si tratta del Campionato provinciale di corsa su strada: l’evento, curato dal Gruppo Marciatori Calalzo, si svolgerà domenica 20 giugno a Calalzo. La manifestazione è aperta anche ai tesserati Fidal. Le iscrizioni si effettuano esclusivamente tramite il portale “Iscrizioni campionati/eventi” entro il giorno 16/06/2021 ed il pagamento dovrà essere effettuato al termine delle iscrizioni. La mattina della gara all’accredito/ritiro pettorali dovrà essere esibita la ricevuta dell’avvenuto pagamento. Non si accettano iscrizioni la mattina della gara.