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CIAO RINALDO…
AGORDO Una comunità scossa è quella di Agordo dopo la notizia della morte di Rinaldo Zasso. Rinaldo, 55 anni, era molto conosciuto in città. Assicuratore e grande appassionato di tennis, anima del Tennis Club Agordo. Rinaldo se n’è andato per morte naturale. Lascia la compagna Daniela, i figli Caterina ed Enrico, la mamma Graziella e il fratello Matteo. La redazione di Radio Più si stringe attorno alla famiglia in questo momento di dolore.
203 AGORDINA: MERCOLEDI CHIUSA PER UN’ORA
SEDICO Per dare continuità ai lavori a monte della 203 agordina in località La Stanga la strada mercoledi mattina dalle 8.45 chiuderà totalmente per un’ora fino alle 9.35. Alternativa la provinciale del Mis. Non sono previste ulteriori chiusure
ACQUA NON POTABILE IN ALCUNE FRAZIONI DI CANALE D’AGORDO
CANALE D’AGORDO Gestione Servizi Pubblici informa che a CANALE D’ AGORDO nelle località FREGONA, PISOLIVA e LA MORA, l’acqua erogata dall’acquedotto non è potabile e può essere usata per scopi alimentari SOLO PREVIA bollitura. GSP ha, comunque, già adottato le necessarie misure per la disinfezione dell’acqua presente nei serbatoi e nella rete idrica con l’aggiunta di cloro.
RECUPERATI QUATTRO ALPINISTI NEL GRUPPO DELLA MOIAZZA
LA VALLE È stato necessario l’intervento dell’elicottero di Trento emergenza, abilitato al volo notturno, per il recupero di 4 alpinisti, 3 uomini e una donna, bloccati per le corde incastrate sulla Pala della Gigia, nel Gruppo della Moiazza. I 4, dai 23 ai 57 anni di Montebelluna (TV), si stavano calando in corda doppia dopo essere arrivati in cima e hanno chiesto aiuto ormai prossimo il buio. Messi in contatto con gli alpinisti, verso le 18 dopo aver imbarcato un tecnico del Soccorso alpino di Agordo, l’elicottero ha effettuato una ricognizione e li ha individuati nella neve. È quindi tornato a valle e ha sbarcato il soccorritore. L’equipaggio ha poi valutato la modalita operativa, è nuovamente decollato e ha poi provveduto al recupero avvenuto con il verricello. I 4 sono quindi stati trasportati a valle, dove si trovavano le squadre in attesa, per proseguire nel soccorso se necessario.
SCIVOLA E SI FERMA PRIMA DI UN SALTO NEL VUOTO DI 60 METRI. RECUPERATO DAL SOCCORSO ALPINO
ALPAGO Sabato alle 12.20 la Centrale del Suem è stata allertata per un escursionista in difficoltà sulla cresta del Col Nudo. Quando l’elicottero si è portato sul posto seguendo le coordinate ricevute, ha individuato F.F., 34 anni, di Concordia Sagittaria (VE), poco sotto la cresta, sdraiato sulla neve in un tratto ripido sopra un salto di roccia di una sessantina di metri. L’uomo, che si trovava con la compagnia, A.Z., 35 anni, di San Donà di Piave (VE), era infatti scivolato riuscendo a fermarsi prima del vuoto. Calato con un verricello di una trentina di metri, il tecnico di elisoccorso ha recuperato l’escursionista, che non aveva riportato alcuna conseguenza, e di seguito allo stesso modo anche la donna che era rimasta più sopra. Entrambi sono stati trasportati in località San Martino, dove attendeva una squadra del Soccorso alpino dell’Alpago che li ha riaccompagnati alla macchina.
COPPIA DI ANZIANI INVESTITA A VODO DI CADORE
VODO DI CADORE Una coppia di ottantenni di Cremona è stata investita venerdì nei pressi del ristorante “Il Capriolo” mentre stavano attraversando la strada. I due anziani sono stati soccorsi dal SUEM 118. L’uomo è stato trasportato all’ospedale di Pieve Di Cadore e dimesso in serata mentre la donna all’ospedale di Belluno in rianimazione per il politrauma riportato, ma non è in pericolo di via. Sul sinistro indagano i Carabinieri.
FEDAIA, LATO TRENTO, ANCORA CHIUSO
ROCCA PIETORE Dopo la nevicata dei giorni scorsi, 35 centimetri, il Passo Fedaia continua a rimanere chiuso dal lato del Trentino Alto Adige. “A questo punto – dice il sindaco di Rocca Pietore Andrea De Bernardin – dubito riaprirà. Nei prossimi giorni sono previste altre nevicate”.
RIPARATO IL CIPPO CONFINARIO DI CIAMP DE STANZON
ROCCA PIETORE A dare la notizia è il sindaco di Rocca Pietore Andrea De Bernardin. “Alcuni giorni fa, prima dell’arrivo della neve, è stato riparato il cippo confinario del 1778 di Ciamp de Stanzon sopra il Passo Fedaia che si era nuovamente spaccato in due. Grazie a Ignazio e Ilario degli Alpini e a Severino con il camion/gru del Comune. L’antico cippo risale alle confinazioni volute da Maria Teresa d’Asburgo e dalla Serenissima Repubblica di Venezia”.
708 POSITIVI NELLE ULTIME 24 ORE IN VENETO. AUMENTO DEI RICOVERI
I GRAFICI DI TIZIANO DE COL
MONTATO IL BAILEY IN VAL DI ZOLDO, COLLEGHERÀ LE SPONDE DEL MAÈ DURANTE I LAVORI SUL PONTE DI FUSINE
VAL DI ZOLDO È cominciata sabato mattina l’operazione di montaggio del Bailey a Fusine (Zoldo). Il ponte modulare, di proprietà della Provincia di Belluno, è stato messo a disposizione del Comune di Val di Zoldo e servirà a ridurre i disagi alla circolazione durante i lavori di manutenzione della passerella sul torrente Maè, tra Fusine e Soramaè. I pezzi del Bailey sono stati portati dai magazzini della Cal fino a Val di Zoldo, dove 14 volontari di Protezione Civile del Gruppo Antelao e i volontari del coordinamento di Longarone hanno provveduto a organizzare le fasi di installazione. Prima hanno realizzato un avambecco (una parte leggera di struttura, su cui far correre i pannelli che costituiscono il piano viabile del ponte). Poi hanno provveduto a montare le altre parti. Il ponte modulare è stato concesso in comodato gratuito dalla Provincia. «Quando i territori, soprattutto quelli montani e periferici, manifestano necessità di questo tipo, l’amministrazione provinciale interviene, nel limite delle sue possibilità – commenta il presidente Roberto Padrin -. Grazie ai volontari della Protezione Civile, sempre presenti».
GALLERIA DI PALA ROSSA, IL COMITATO PARITETICO LIMA I DETTAGLI CONTABILI DELL’OPERA
BELLUNO La segreteria tecnica del Fondo Comuni confinanti ha recepito nei giorni scorsi l’adeguamento contabile della galleria di Pala Rossa, il progetto per l’adeguamento della strada regionale 50 in Comune di Lamon. Si tratta del grande piano del tunnel di collegamento intervallivo tra il Feltrino e il Primiero, già approvato ad aprile all’interno delle strategie di area vasta della Provincia di Belluno e ora adeguato rispetto alle esigenze di contabilità. Il progetto vale complessivamente 25 milioni di euro, di cui 8 milioni finanziati dal Fondo Comuni confinanti, 9 dalla Provincia di Trento e 5 da Anas. «Con l’ultimo passaggio tecnico si chiude l’intera partita di un progetto importantissimo – commenta il presidente del Comitato paritetico Fcc, Dario Bond -. L’importanza del Fondo, unita alle sinergie territoriali, porta progettualità e opere fondamentali per i territori. Possiamo dire che questa è davvero una delle “grandi opere” attesa da anni, che finalmente vede la luce». Negli ultimi recepimenti della segreteria tecnica, anche piccoli adeguamenti contabili per il progetto di “Miglioramento delle condizioni di sicurezza e viabilità nei collegamenti principali dei Comuni dell’Agordino con i territori confinanti” (che prevede interventi puntuali lungo la Sp 346 e la Sp 347 per migliorare le condizioni di sicurezza e assicurare maggiore velocità negli spostamenti quotidiani oltre che agevolare i flussi turistici).
CONTRIBUTI PER LE CASE DI RIPOSO, AL VIA IL BANDO DA 2 MILIONI DI EURO FINANZIATO NELLA “MANOVRA COVID”
BELLUNO Sarà pubblicato oggi il bando per il sostegno delle strutture residenziali per anziani, finanziato da Fondo Comuni confinanti e Provincia di Belluno all’interno della cosiddetta “manovra Covid”, varata nel dicembre 2020. Un bando da 2.055.000 euro (1.720.000 euro del Fondo più 335.000 euro dalle casse provinciali) che ha come obiettivo quello di garantire alle case di riposo un contributo finalizzato a migliorare le strutture e le dotazioni. La pandemia, infatti, ha colpito duramente soprattutto le persone anziane, con compromissione anche degli equilibri economici delle case di riposo. «Partendo da un’analisi della situazione, abbiamo ritenuto necessario dare corso a una progettualità che andasse nella direzione di sistemare le infrastrutture e di garantire un miglioramento della fruibilità degli spazi sotto il profilo della sicurezza delle strutture residenziali per anziani» spiega il presidente della Provincia, Roberto Padrin. «Ringrazio il consigliere Paolo Perenzin per aver contribuito alla costruzione di questo bando all’interno della programmazione d’area vasta del Fondo Comuni confinanti». Il bando è dedicato ai soggetti pubblici o privati che gestiscono le case di riposo. E prevede un contributo straordinario a fondo perduto per le spese di investimento alle strutture residenziali per anziani. Sono ammissibili a contributo i progetti relativi a interventi volti al miglioramento degli standard di sicurezza anti-Covid; e le spese assunte dal 1° agosto 2020 per ristrutturazione, manutenzione straordinaria e ammodernamento, macchinari, attrezzature, impianti elettrici e di sicurezza, arredi, hardware, programmi informatici e interventi di innovazione digitale.
BONUS EDILIZI “ANESTETIZZATI” DALLA FINANZIARIA, CONFARTIGIANATO PREOCCUPATA
BELLUNO Il comparto casa e il settore dell’edilizia guardano con preoccupazione crescente alla manovra finanziaria. In particolare per quel che riguarda i bonus edilizi, messi in difficoltà da alcune mosse che Confartigianato ritiene dannose per l’economia, soprattutto per le piccole imprese. Dalle comunicazioni del Governo, infatti, risulta che gli incentivi per le ristrutturazioni al 50% e per l’ecobonus al 65% e le relative maggiorazioni sono prorogati fino al 2024 alle medesime aliquote. Il superbonus 110% è esteso al 2023 per i condomini e gli IACP, con riduzione al 70% nel 2024 ed al 65% nel 2025. Per le altre abitazioni, la super detrazione al 110% è prolungata per il secondo semestre del 2022 per le abitazioni principali di persone fisiche con la previsione di un tetto Isee. Il bonus facciate, infine, è confermato anche nel 2023 con una percentuale agevolata pari al 60%. Le criticità più rilevanti dunque sono l’eliminazione dello sconto e cessione del credito per l’ecobonus al 65% e il recupero edilizio al 50%; ma soprattutto la mancata proroga al 31 dicembre 2023 del Superbonus 110% per gli edifici unifamiliari. «Una selettività che rischia di paralizzare la ripresa e un intero comparto» commenta Gino D’Incà, vicepresidente di Confartigianato Belluno e rappresentante della categoria pitture edili e industriali. «In Veneto il 110% sta andando benissimo: tra agosto e settembre sono stati asseverati lavori su 1.068 tra edifici unifamiliari e unità immobiliari funzionalmente indipendenti, per un valore di investimenti di 125 milioni di euro. Nello stesso periodo i condomini sono stati 84, per 48 milioni di euro di investimenti. Sono numeri straordinari: significa che il Superbonus ha riacceso un settore che era in difficoltà da anni. Ma ora, con le novità della finanziaria più l’eliminazione dello sconto e cessione del credito per l’ecobonus e il recupero edilizio, si rischia di fermare tutto di nuovo».
IL COMUNE DI SEREN DEL GRAPPA AZZERA LA SECONDA RATA TARI 2021 PER LE ATTIVITA’ IMPRENDITORIALI
SEREN DEL GRAPPA Un sostegno finanziario diretto, immediatamente “visibile” nella riduzione dei costi di gestione, e una semplificazione normativa che consenta di agevolare l’esecuzione di alcuni interventi edilizi in un momento di grande impulso per il settore. Sono due le decisioni particolarmente importanti sia per i cittadini che per le attività economiche che il consiglio comunale di Seren ha assunto nella sua ultima seduta. “Il primo provvedimento, spiega il sindaco di Seren Dario Scopel, riguarda il completo azzeramento della seconda rata della TARI 2021 per le attività ricettive, della ristorazione e, più in generale, per tutte le attività imprenditoriali. L’intervento, che “vale” alcune migliaia di euro, è stato possibile grazie all’impiego di una parte delle risorse statali assegnate al Comune per l’emergenza Covid-19 e rappresenta un segno di vicinanza e di aiuto concreto a tutto il tessuto economico locale che, soprattutto nei primi mesi del 2021, ha dovuto fare i conti con le chiusure e le pesanti restrizioni legate alla gestione dell’emergenza sanitaria”, aggiunge Scopel. La seconda misura adottata dal consiglio comunale va invece nella direzione di rendere più semplici ed agevoli, con evidente risparmio di tempo e di costi, alcune pratiche edilizie. “In questo caso – specifica il primo cittadino – abbiamo messo mano al regolamento edilizio comunale, anche in relazione al fatto che gli incentivi e i vari bonus in essere per il settore hanno evidenziato alcune problematiche che creavano degli ostacoli ai cittadini intenzionati ad eseguire alcuni lavori di ristrutturazione, in particolare per la realizzazione di cappotti esterni, il rifacimento delle coperture e di alcuni interventi interni. Con le nuove norme sarà possibile, tra l’altro, eseguire i lavori di coibentazione esterna degli edifici che si affacciano su strade o marciapiedi utilizzando l’area pubblica fino a 15 centimetri (senza creare naturalmente ostacoli alla percorribilità della stessa). Negli immobili situati nelle aree di centro storico sarà consentita la realizzazione di un abbaino per garantire adeguati standard di luce; inoltre – prosegue Scopel – sarà possibile costruire nuove scale di accesso agli edifici di larghezza minima pari a 80 centimetri, adeguando così il regolamento comunale alle normative vigenti”. “La filosofia di queste semplificazioni è chiara: l’obiettivo è agevolare per quanto possibile gli interventi di ristrutturazione e recupero edilizio, in particolar modo nei centri storici dove i lavori sono più complicati per diverse ragioni; in questo modo – conclude Scopel – vogliamo fornire un ulteriore incentivo al recupero del patrimonio abitativo storico e tradizionale dei nostri paesi, con l’effetto indiretto di ridurre anche l’ulteriore utilizzo di suolo”.
MONUMENTO PROVINCIALE AI CADUTI, ORA DEDICATO ANCHE ALLE VITTIME DEL COVID
PONTE NELLE ALPI Toccante cerimonia al Monumento provinciale ai caduti di tutte le guerre e del lavoro. «Monumento che da oggi sarà dedicato anche alle vittime del Covid e a coloro che si sono prodigati nell’assistenza ai malati e nelle emergenze», hanno affermato il presidente della Provincia, Roberto Padrin, e il sindaco di Ponte nelle Alpi, Paolo Vendramini. Al Sacrario di Canevoi, sono stati ricordati i mutilati invalidi del lavoro e chi ha perso la vita nei conflitti, all’interno di una mattinata arricchita dalla presenza di associazioni, Forze armate e istituzioni scolastiche. Don Giuseppe De Biasio ha celebrato la messa, mentre l’associazione Al Bel Pont ha organizzato l’evento, coinvolgendo le scuole. Il sindaco Vendramini ha ricordato che questa «non è solo la celebrazione della vittoria della Prima guerra mondiale, ma è anche la cerimonia dell’Unità d’Italia e delle Forze armate. La ricorrenza esprime la vicinanza e l’affetto di un popolo per i valori della pace, delle istituzioni democratiche a garanzia della libertà e del lavoro».
OLTRE ALLE FILIERE DEL LEGNO, NEL BELLUNESE SI DOVREBBE PARLARE DI CENTRALI A BIOMASSA
Si parla di completamento delle filiere legno nel Bellunese e si parla giustamente di legname lavorato e riattivazione segherie. Ma c’è anche , a mio avviso, un’altra filiera da attivare o comunque potenziare, ed è la filiera della biomassa vegetale utilizzata in reti di teleriscaldamento. Penso a quando, 20 anni fa, ero ospite del Gal Valbelluna (al tempo diretto dal compianto dottor Jacopo Da Val), in una uscita in Val d’Aosta a visitare la centrale da 8 mega watt a biomassa vegetale (2 linee da 4 mega watt cadauna) dell’autoporto di Aosta e la rete di teleriscaldamento sempre a biomassa vegetale con centrale da 8 mega watt (2 linee da 4 mega watt cadauna) a Morgex. In particolare, a Morgex, (come riferiva l’allora Assessore all’Ambiente della cittadina ai piedi del Monte Bianco e poco prima del traforo), vi era un grande problema di inquinamento da particolato dato dalla morfologia della vallata, chiusa a catino sotto il massiccio del Bianco. I singoli impianti di riscaldamento a Gasolio, ma anche a legna, producevano emissioni, anche se a norma, non gestibili in quanto la valutazione delle emissioni, effettuata secondo le norme, veniva (e viene) effettuata per singolo impianto e non sull’impatto totale nella vallata. L’attivazione di un impianto centralizzato, con una rete di teleriscaldamento, dà la concreta possibilità di incidere positivamente sulla qualità complessiva dell’aria nella vallata, misurando e gestendo le emissioni del singolo impianto di generazione. E questo ci dissero era successo a Morgex: qualità dell’aria in vallata complessivamente migliorata e di molto, a fronte anche di risparmi significativi per gli utenti collegati. La visita era stata organizzata per cercare di far partire le reti di teleriscaldamento anche da noi, ma non si riuscì a far partire il mondo bellunese in quella direzione e questi sono i risultati …… prezzo del metano alle stelle e teleriscaldamento (di qualsiasi tipo) a zero, se vendi biomassa legnosa non guadagni molto, anzi , in situazioni disagiate è una operazione quasi in perdita, ma se vendi calore da biomassa il discorso cambia e di molto, anzi moltissimo …. ma abbiamo un ritardo abissale ……Ricordo poi, che al tempo, un funzionario del Land Tirolo, mi spiegava in un workshop, la road map del Land Tirolo sulla conversione di sistema da combustibili fossili a biomassa legnosa, risorsa della quale il Land è ricco. Il ragionamento era semplicissimo : ogni euro speso per combustibili fossili, usciva dal Tirolo e veniva sottratto all’economia locale; se quell’euro veniva speso in Tirolo per biomassa legnosa locale, la filiera restava tutta nel Land con le ottime ricadute immaginabili sull’economia locale. Valori economici enormi che invece di uscire dal Tirolo si cercava di mantenere il più possibile all’interno del Land creando ulteriore ricchezza e un non trascurabile effetto positivo ambientale. 20 anni fa, il Land era già ben incamminato su questa strada e Alto Adige e Trentino seguivano a ruota. Nel bellunese si ragionava sulla difficoltà di raggiungere i nostri boschi per mancanza di infrastrutture forestali, ma ora, dopo Vaia, vediamo anche qui al lavoro, ditte boschive che con apparecchiature all’avanguardia, raggiungono anche i siti più scomodi e raccolgono legname al suolo anche in condizioni locali di ammassamento legnoso particolarmente difficile. Quindi , a mio avviso, un ragionamento è possibile. Volendolo fare.
ANTONIO D’ALCAMO, DA OGGI IN PENSIONE
REDAZIONE Ha raggiunto la meritata pensione. Da Maresciallo a Luogotenente, nell’Agordino ha lasciato un grande ricordo per l’impegno e l’attaccamento alle genti della vallata. Non a caso, nel giorno del suo ritorno a Palermo, il sindaco di Agordo Roberto Chissalè gli aveva riconosciuto il grande impegno. Da Palermo Antonio D’Alcamo saluta gli agordini: “Non vi ho mai dimenticati, siete il mio più grande ricordo professionale”.
DAL SITO DI RADIO PIU’ DEL 27 LUGLIO 2020
UN CARABINIERE DEL MARE PER 20 ANNI AL SERVIZIO DELLA MONTAGNA
di Mirko Mezzacasa
AGORDO Il sindaco Roberto Chissalè ha chiamato a raccolta la Giunta ed ha aperto le porte del Municipio al Luogotenente Antonio D’Alcamo, per tributargli il grazie dopo tanti anni di impegno alla guida dalla caserma dei Carabinieri di via Lungo Rova. Il luogotenente, ma per tutti il “maresciallo” lo scorso 18 luglio ha infatti lasciato il capoluogo di vallata per tornare nella sua Palermo dove tra poco più di un anno continuerà a vivere, ma senza divisa per aver raggiunto l’età della pensione, l’ultimo periodo della sua carriera lo trascorrerà in servizio presso il Tribunale di Palermo. D’Alcamo lascia un’impronta importante ad Agordo, dove si è impegnato negli ultimi 14 anni, dal 2006. Precedentemente a Livinallongo del Col di Lana nella caserma di Arabba dove nel 2001) era arrivato come Maresciallo Capo. Ha quindi seguito le vicende di una vallata per quasi 20 anni, conoscendo momenti difficili. In territorio Fodom negli anni delle grandi valanghe, delle strade chiuse e relativi problemi connessi. Due anni fa nel pieno della tempesta Vaia che ha messo a dura prova anche tutti gli uomini dell’Arma, prima del congedo da via Lungo Rova anche i giorni della pandemia. D’Alcamo lascia negli agordini un bel ricordo, il classico maresciallo di paese, sempre disponibile, capace di mediare anche le situazioni più difficili e che ha sempre ripetuto di aver amato un territorio dolomitico pur molto diverso dal suo mare, fatto di gente laboriosa, per dirla con parole sue “belllissima gente cordiale e disponibile”. Sposato con Eugenia ha “dato” allo Stato anche un figlio, Salvo oggi ad Aosta nell’Esercito con tanto orgoglio Alpino. La figlia Vanessa continuerà invece a vivere tra le Dolomiti dove ha trovato casa e lavoro. Il grazie della gente al Luogotenente Antonio D’Alcamo lo ha già espresso il sindaco a nome di una comunità che ora attende di conoscere il suo successore, augurando nel frattempo buon lavoro al Mareciallo Sara Amato, temporaneamente al comando, la prima donna a capo della caserma di Agordo e di un gruppo di uomini che D’Alcamo ha definito “colleghi formidabili e indimenticabili”.
IMPRESE: TORNANO A CHIUDERSI I RUBINETTI DEL CREDITO. NELL’ULTIMO ANNO IN VENETO -848 MILIONI DI PRESTITI
Sebbene nel 2021 i principali istituti di credito italiani abbiano registrato utili importanti e in alcuni casi anche miliardari, a partire da agosto 2020 fino allo stesso mese di quest’anno (ultimo dato aggiornato) gli impieghi bancari lordi alle imprese venete sono tornati a scendere. Nella nostra regione la contrazione è stata di 848 milioni di euro, un risultato negativo, ma comunque più contenuto di quello registrato dalla Toscana (-1,4 miliardi), dall’Emilia Romagna (-1,65 miliardi), dalla Lombardia (-4,9 miliardi) e dal Lazio (-6,2 miliardi di euro). Secondo l’Ufficio studi della CGIA, l’effetto delle misure messe in campo dal Governo Conte si sarebbe già esaurito. Il “Cura Italia”, il “Decreto Liquidità” e “Garanzia Italia” hanno sicuramente dato un contributo importante alla ripresa della liquidità del sistema produttivo, ma ora la situazione ha cambiato segno. Almeno in quest’ultimo anno è difficile comprendere le ragioni di questa tendenza: nonostante le garanzie pubbliche messe in campo e rifinanziate anche per il 2022, pare di capire che a seguito delle misure restrittive in materia di valutazione del credito introdotte a livello europeo dopo le crisi 2008-2009 e 2012-2013, per gli istituti di credito erogare liquidità alle imprese non costituisce più un grande “affare”. Se a ciò si aggiungono i tassi di interesse che da anni si mantengono a livelli prossimi allo zero e i costi di istruttoria sempre più elevati, prestare soldi soprattutto alle micro e piccole imprese per molte banche non è più conveniente. Ebbene, come fanno le grandi banche a ottenere utili talvolta miliardari ? Al di là delle indubbie capacità dei rispettivi management, in questi ultimi anni si è fatto un deciso ricorso alla spending review, operazione che, in particolar modo, è avvenuta comprimendo il costo del lavoro che ha provocato anche la chiusura di molti sedi ubicate soprattutto nei piccoli comuni, mentre una parte importante dei ricavi è stata ottenuta grazie alla vendita di nuovi prodotti assicurativi e dall’applicazione delle commissioni sui depositi, le carte di debito/credito e gli investimenti dei correntisti. Nel mercato creditizio del nostro Paese il ruolo delle grandi banche, fa sapere l’Ufficio studi della CGIA, è determinante. Secondo la Banca d’Italia, nel 2020 erano 11 gli istituti di credito classificati come significativi: a questi era riconducibile l’80 per cento circa delle attività complessive del sistema. Sebbene il ruolo delle Banche di Credito Cooperativo rimanga un tratto distintivo del Veneto, dopo la “scomparsa” di Veneto Banca e della Popolare di Vicenza, i grandi gruppi classificati come significativi stanno dominando la scena. A livello provinciale la situazione più virtuosa si è verificata a Verona che tra agosto 2020 e lo stesso mese di quest’anno ha visto crescere gli impieghi bancari lordi alle imprese di 158 milioni di euro: positiva la situazione anche di Padova (+11 milioni), mentre tutte le altre realtà hanno registrato dati negativi. In termini percentuali le situazioni più critiche si sono manifestate a Treviso con il -3 per cento (-468 milioni di euro), Rovigo con il -3,9 per cento (-91 milioni di euro) e infine Belluno con il -7,9 per cento (-145 milioni di euro).
IL SECONDO CONSIGLIO COMUNALE DEL SINDACO LUCA LORENZINI
SELVA DI CADORE I consiglieri, compreso il dimissionario che sarà sostituito dal primo dei non eletti, si riunirà lunedi alle 18.30 anche per ratificare la variazione al bilancio, ascoltare le comunicazioni del sindaco e le risposte alle interrogazioni del consigliere di opposizione Peretti: istituzione di una commissione per la definizione e prima adozione di un regolamento comunale e aggiornamento dello statuto; istituzione di un tavolo permanente di confronto tra i capigruppo di maggioranza e mnoranza; potenziale controversia per un contratto di locazione ad uso abitativo presso il Condominio Latteria di Santa Fosca.
DI GIANNI SANTOMASO
A.L.I.B.I. PERFETTO, AGORDO LEGGE IN BIBLIOTECA
AGORDO Giovedì 11 novembre inizia “A.L.i.Bi Perfetto” la mini rassegna dedicata ai bambini per la promozione della lettura e della biblioteca voluta dal Comune di Agordo e dalla stessa Biblioteca Civica. In questi primi appuntamenti, previsti nei giorni di giovedì 11, venerdì 12, e il successivo giovedì 18, Carlo Corsini, attore e lettore professionista intratterrà i bambini con la lettura portandoli in un viaggio attraverso i Libri che diventano un mezzo per sognare, conoscere, fantasticare, emozionarsi e divertirsi. Per i bambini del nido comunale e della scuola materna gli incontri avverranno nelle rispettive scuole, mentre per gli alunni dalla prima alla terza classe della scuola primaria gli appuntamenti saranno la mattina saranno in sala “Tamis”. Dalle ore 15.00 dei giorni 11 e 12 novembre, sempre nella sala conferenze dell’Unione Montana, Carlo Corsini offrirà le sue letture a tutti. Questi due appuntamenti a ingresso libero e gratuito (agli adulti sarà richiesta l’esibizione del green-pass) sono stati pensati per coinvolgere i bambini della primaria di Agordo o degli altri plessi della zona che non verranno con la scuola la mattina e per quelli che vorranno ascoltare altre storie. Il progetto “A.L.i.Bi Perfetto” ha come scopo promuovere il piacere della lettura, rendere familiare il libro come oggetto all’interno del vivere quotidiano e rendere consapevoli i genitori dei benefici della lettura in età prescolare e scolare, ma soprattutto promuovere l’utilizzo dei servizi delle biblioteche. La Biblioteca Civica di Agordo in questi anni ha cercato di crescere in quanto offerta di libri per i bambini e anche per i genitori. Uno degli obbiettivi che si vogliono ottenere è strutturare in maniera permanente la collaborazione e l’interazione tra scuola e biblioteca, ma è dalle famiglie che deve venire lo stimolo per i bambini e ragazzi a continuare a coltivare la passione della lettura. Ci saranno altri appuntamenti della rassegna nel mese di dicembre 2021, le cui date verranno definite a breve: in primo sarà un incontro dedicato ai genitori dei bambini da zero a sei anni dal titolo “Leggo un libro leggo il mondo” tenuto dalla libraia ed educatrice Vera Salton, che parlerà dell’importanza della lettura ad alta voce del suo legame con la salute e la crescita del bambino, facendo anche una panoramica completa su cosa offre la produzione editoriale, sulle sue motivazioni, sui progetti pensati per l’infanzia. L’altro evento sarà lo spettacolo teatrale, rivolto ai bambini di tutte le età, “Il mistero di Misteria misteriosamente smarrita nel bosco” dell’attore Simone Carnielli.
IL 4 NOVEMBRE A LA VALLE, IL RINGRAZIAMENTO DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE
LA VALLE L’amministrazione comunale di La Valle Agordina ringrazia i partecipanti civili, militari ed ecclesiastiche alla cerimonia per la commemorazione dei caduti di tutte le guerre. Come sempre il gruppo alpini con il suo capogruppo hanno egregiamente contribuito lo svolgimento della cerimonia. Il Gruppo Alpini di La Valle, anche se piccolo con 70/75 alpini In congedo, e circa una quindicina di iscritti, sono sempre un valido supporto all’amalgama fra associazioni del territorio lavallese.
LITE CONFINARIA TRA LA VALLE E FORNO DI ZOLDO A FORCELLA MOSCHESIN
NOVEMBRE, IL MESE DELLA CORALITA’
BELLUNO Sabato 13 novembre al Centro culturale di Quero con il Coro A.N.A. Piave di Feltre diretto da Aldo Speranza ed il Coro Minimo Bellunese diretto da Gianluca Nicolai. Terzo appuntamento sabato 20 novembre nella Sala “mons. Vincenzo Savio” di Agordo dove proporranno i loro canti il Coro Antica Eco di Puos d’Alpago diretto da Alessio Lavina ed il Coro Rualan di Valle di Cadore diretto da Paola Meneghini. “Dolomiti in coro 2021” si chiuderà sabato 27 novembre nella Chiesa parrocchiale di Longarone con il Coro Voci delle Dolomiti diretto da Michele Feltrin, il Gruppo Solo Voci di Feltre diretto da Pio Sagrillo e Romeo Vello ed il Coro Cadore di Pieve di Cadore diretto da Gino Victor Ruoso. Le serate si svolgeranno in osservanza delle attuali norme di contrasto al Covid-19 e l’accesso del pubblico sarà consentito previa esibizione della certificazione verde Green Pass.
NON SOLO DOLOMITI IN CORO
BELLUNO La rassegna provinciale di musica sacra, intitolata alla memoria di mons. Sergio Manfroi si terrà venerdì 12 novembre, con inizio alle 21, nel Duomo Concattedrale di Feltre e che vedrà la partecipazione del Gruppo Solo Voci di Feltre, diretto da Donato Cengia, e della Corale Zumellese di Mel, diretta da Manolo Da Rold. Altra iniziativa in fase di preparazione è il laboratorio di canto gregoriano “Cantemus Domino” che si terrà nel Seminario Gregoriano di Belluno in via S. Pietro 19 e sarà condotto dal maestro Sandro Bergamo con minimo 12 partecipanti. Link per iscriversi: https://form.jotform.com/200254336708350. Info: 340 5628418
IL CORSO DI GINNASTICA POSTURALE
CANALE D’AGORDO E’ in programma il corso di ginnastica posturale con la fisioterapista Silvana Andrich che inizierà a Canale d’Agordo lunedì 22 novembre presso la Casa del Popolo di via Roma. Info e prenotazioni al numero whatsApp 3779665237. Vi ricordiamo, inoltre, che durante il mese di novembre l’ufficio pro loco di Canale d’Agordo rimarrà CHIUSO e che il Museo e la Casa natale di Papa Luciani saranno visitabili su richiesta e prenotazione allo 04371948001 entro il giorno prima.
MERCOLEDI A CAVIOLA LA CASTAGNATA
FALCADE È in programma per mercoledì alle 15, nel parcheggio a fianco alla sede della Pro Loco di Caviola, la Castagnata di San Martino. Oragnizza la Proloco di Caviola e gli Alpini di Caviola-Cime D’Auta.
SABATO A LA VALLE CASTEGNE E VIN
LA VALLE Il comune di La Valle e la Pro Loco organizzano per sabato “viva Viava San Martin Castegne e Vin” dalle 20 in piazza della chiesa. Per l’occasione sarà aperto anche il museo etnografico dalle 14 alle 19 al terzo piano del municipio. Per partecipare obbligo di green pass.
IL DUO BORTOLOTTO A BELLUNO
BELLUNO Prosegue l’esecuzione del ciclo integrale delle Sonate per violino e pianoforte di Ludwig van Beethoven, proposta dal Circolo Culturale Bellunese, con una serata al Teatro Giovanni XXIII di Belluno, in compagnia di Laura Bortolotto, violino e Matteo Andri, pianoforte, martedì 9 novembre, ore 20:30. Prenotazione richiesta, presso Agenzia Alpe Bellunese: tel. 0437 940407, e-mail: [email protected]. Si accede con greenpass (a partire dai 12 anni) e con utilizzo della mascherina nel rispetto delle distanze e delle norme anti Covid-19. Informazioni e aggiornamenti, come sempre, su www.belcircolo.org
VISITE GUIDATE ALLA CRIPTA DEL DUOMO
BELLUNO Anche quest’anno per festeggiare insieme il patrono di Belluno, l’Associazione Campedel propone due giornate di visite guidate gratuite alla cripta del Duomo di Belluno e al polittico di San Martino. Si inizia sabato 13 novembre con due turni di visita alle 15 e alle 16 per concludere il giorno successivo, domenica 14, con la visita delle 14. Le visite sono organizzate in collaborazione con la parrocchia Duomo-Loreto. Info e prenotazioni scrivendo ad [email protected]
FESTIVAL REGIONALE UILT
FELTRE Le Bretelle Lasche, in compartecipazione con la UILT Regione Veneto, presentano la 7° edizione del festival regionale dei corti teatrali. Si tratta di una competizione che porterà sul palcoscenico 5 compagnie, provenienti dalla Regione Veneto, che si alterneranno proponendo un pezzo della durata massima di 15 minuti, con un intervallo di 5 minuti tra una performance e la successiva. Il tutto si effetuerà domenica 28 novembre all’Auditorium Canossiano di Feltre, ingresso 5 euro. Ingresso consentito con Green Pass e mascherina.
MARIO DE NALE NEL SUO LIBRO SUL CANSIGLIO SCRIVEVA (1984) “RISALENDO AI PADRI CIMBRI”
di Renato Bona
Si conclude qui l’impegnativa, ma appagante, lettura di “Cansiglio ‘Terra Cimbria’” il libro del compianto maestro Mario De Nale, edito in seconda edizione riveduta ed ampliata nel settembre 1984 (stampa tipografia Piave di Belluno) a cura del Centro sociale di educazione permanente di Tambre in coedizione con Pool industriale Chinol. E lo facciamo sintetizzando il capitolo “Risalendo ai padri cimbri” in cui l’autore presentava quello che definiva “fantasioso tracciato di come potrebbero essere andate le cose, così da risalire ai padri cimbri”. Intorno al sesto millennio a.C. – scriveva De Nale – le tribù dislocate sulle rive orientali del mar Nero, cominciarono ad essere disturbate dai più progrediti Medi. Allora i Cimbri e i Gomari-Ambroni, per evitare di essere sottomessi, salparono verso le rive opposte per unirsi ai consanguinei Teutoni e Galli. Dopo un millennio di vita dedita esclusivamente alla caccia e alla pesca, le tribù mossero verso il Nord e seguendo il corso del Danubio e di altri fiumi a nord dello stesso, raggiunsero le rive del Baltico. Lassù si divisero in stretto accordo le nuove terre, così i Cimbri si stabilirono in Danimarca, i Teutoni nel Meclenburgo ed Isole Frisone, i Gomari-Ambroni nella Sassonia e divennero Sassoni. I Galli occuparono la parte nord-occidentale d’Europa e la Westfalia. Ancora: “Intorno al 1000 a.C. l’Europa fu poi invasa dai Celti che, dopo una breve pausa nelle terre centrali, cioè a sud di quelle abitate dalle discendenze di Gomar e a nord dei Veneto-Illiri e Liguri, mossero verso sud, e, dopo aver assorbito facilmente i vari popoli fino ai confini del fortissimo caposaldo dei Latini, raggiunsero la Spagna degli Iberi, una popolazione mista di liguri, Berberi e Salassi. Là, l’azione d’assorbimento trovò un’accanita resistenza specialmente nei Berberi giunti dall’Africa, gli attuali Baschi che conservano ancor il loro idioma originario e le loro consuetudini; si fusero invece facilmente ai nuovi arrivati tutti gli altri dando origine al nuovo popolo dei Celtiberi”. L’autore dedicava quindi diverse pagine per ripercorrere la storia, non sempre pacifica, anzi, degli spostamenti per arrivare infine ai cimbri del Cansiglio che “come quelli di Roana vanterebbero come progenitori Noè e il suo nipote Gomar”. Ma – si poneva l’interrogativo – sarebbero pure essi, allora, anche i più diretti discendenti degli scampati dai Campi Raudii rifugiatisi sulle montagne vicentine? Per puntualizzare:”Da qualche secolo gli eruditi si battono in forza di carte e documenti per dimostrare la veridicità delle loro opposte teorie: a) i Cimbri delle isole prealpine discendenti dai Cimbri sconfitti da Mario, rifugiatisi colà subito dopo la grande disfatta; b) risulta favola e pure fantasia la storia dei cimbri sconfitti da Mario rifugiatisi poi sulle montagne veronesi o vicentine, ma furono invece i discendenti di altre tribù cimbre a stabilirsi lassù in tempi a noi più vicini, anche se, pur sempre, remoti”. E metteva in evidenza che dando pure per scontata “la sonora lezione” quella dei cimbri non avrebbe dovuto essere stata una comune ritirata, ma una fuga vera e propria, ed è ovvio che quando si fugge si cerca di allontanarsi il più possibile dal pericolo, per cui le montagne vicentine o veronesi non potevano affatto risultare una meta sicura da raggiungere. Mario De Nale a questo punto si chiedeva: “Ma, allora, perché sono chiamati e vogliono essere chiamati cimbri gli abitanti dei sette comuni vicentini, dei tredici comuni veronesi e del Cansiglio?” e riteneva indispensabile dare “ampio credito” alla tendenza essenzialmente migratoria delle tribù cimbre e teutoniche, partendo dall’esempio dell’emigrazione dei cimbri da Roana al Cansiglio; e a sostegno della sua ipotesi spiegava che dalle diverse documentate relazioni di studiosi riportate dalla rivista “Taucias Gareida” si apprende che “i Teutonici” o tedeschi emigrati dal nord appartenevano a tre categorie di lavoratori¬: “Zimbaraer-Zimbar-Tzimberer” cioè: “legnaiolo”, carpentiere o lavoratore del legno, minatore e scalpellino, pastore o colono dediti alla pastorizia. Con la sottolineatura che “Quelli del Cansiglio appartengono alla prima categoria e appunto per questo scelsero la foresta” anche se “come sia stato scelto proprio il Cansiglio non è dato ancora saperlo esattamente, ma non v’è dubbio che il fatto sia da ricercare in probabili disposizioni che verso le fine del XVIII secolo avrebbero limitato l’uso di legname scelto da lavoro nel cimbrico comune di Roana e, probabilmente anche nei comuni vicini, per cui nacque in qualcuno il desiderio di spingersi alla ricerca di altri luoghi boscosi più felici, suggerito magari da capitani, ispettori o dipendenti dell’Arsenale, che ben conoscevano il bosco bandito”. E concludeva: “La loro storia finisce qui, velata da una coltre arcana che non dà respiro: è troppo tardi ormai ed inutile far rivivere anche il loro mondo col loro dialetto, con le loro consuetudini ed i mille episodi della loro secolare indipendenza ed isolamento insieme”.
NELLE FOTO (riproduzioni dal libro “Cansiglio terra Cimbria’” e archivio Renato Bona):la copertina del volume; l’autore, il compianto maestro Mario De Nale; Cansiglio-Lion: la prima scuola costruita nella foresta; foresta del Cansiglio, località Crocetta; Il palazzo del capitano e la tettoria della pompa dell’acqua; Cansiglio-Crocetta del passato: l’Osservatorio bacologico; le “lame” del Cansiglio; Casoni di Vallorch in festa; cimbri del Cansiglio: si riconoscono i fratelli Igino e Artidoro Gandin; gruppetto di cimbri: Oreste Gandin, secondo da sinistra, nipote del capo tribù, Luigi, e alla sua sinistra Ferruccio, figlio di Serafino; il capitello di sant’Antonio Tiriton costruito nel XVIII secolo: nell’immagine scattata da don Gino il vescovo di Belluno-Feltre Maffeo Ducoli celebra la messa; lezioni per formare i nuovi boscaioli a cura dell’Azienda regionale veneta delle Foreste; Osteria cimbra in… Pian Osteria; attrezzi cimbri da lavoro.
CROZZA-ZAIA E IL RITORNO DI MIRKO DI RADIO PIU’
REDAZIONE Da alcune settimane Maurizio Crozza è ritornato in onda con “Fratelli Di Crozza”, il programma del gruppo Discovery in onda su Nove. Come sempre immancabile l’imitazione di Zaia e questa settimana è stato chiamato in causa di nuovo anche Mirko di Radio Più.
CROZZA-ZAIA NELLA PUNTATA DI IERI DI FRATELLI DI CROZZA
IERI ALLA RADIO…
DUE MINUTI PER TE – 07 NOVEMBRE 2021
Appuntamento della domenica con Don Giorgio Lise
DON CESARE, IL PENSIERO DEL GIORNO. ALLA RADIO ALLE 7 DEL MATTINO E ALLE 19.30 DELLA SERA.
IN VIVO VERSO, SETTIMA STAGIONE CON BRUNELLA MORO, DAL LUNEDI AL VENERDI ALLE 7.10, 10.10 E 18.50
LA RACCOLTA COMPLETA
MUSICA PIU’
FREEMIX, LA LIBERTA’ MUSICALE MIXATA DA DJ ATHOS E RACCONTATA DA DJ JACK
INFORMAZIONE il canale su TELEGRAM informazione di prima mano e in tempo reale. iscriviti ed aiutaci a farlo conoscere
DUE MINUTI UN LIBRO, TUTTI I GIORNI ALLA RADIO ALLE 9.40 E ALLE 17.50
LA RACCOLTA COMPLETA
L’ALMANACCO LADINO
LA RACCOLTA
LA RASSEGNA STAMPA DA L’AMICO DEL POPOLO
di Gianni Santomaso
Ospite: Loris Serafini
Precipitazioni: Da deboli sparse nella notte a temporaneamente diffuse sulle Prealpi al mattino (70/80%), dove saranno a tratti moderate. Sulle Dolomiti fenomeni meno probabili (30/40%), specie verso ovest, e in esaurimento più precoce. Al pomeriggio i fenomeni saranno generalmente assenti sulle Dolomiti e residui sulle Prealpi, specie centro occidentali (30/50%), per poi esaurirsi ovunque entro sera. Limite della neve in calo dagli iniziali 2000 m circa a 1500/1700 m dalla tarda mattinata e sulle Prealpi al pomeriggio. Saranno possibili accumuli di 5/15 mm sulle Prealpi, 1/5 mm sulle Dolomiti. In funzione del possibile raffreddamento notturno e dell’elevata quota dello Zero Termico non sarà da escludere localmente il fenomeno del gelicidio in qualche fondovalle al primo mattino.
Temperature: In generale calo, eccetto le minime a fondovalle, che risulteranno in aumento a causa della copertura notturna; minime alla sera in quota. Su Prealpi a 1500 m min 2°C max 5°C, a 2000 m min -1°C max 3°C. Su Dolomiti a 2000 m min -2°C max 2°C, a 3000 m min -6°C max -3°C.
Venti: Nelle valli perlopiù deboli, con possibili rinforzi di Foehn al pomeriggio/sera; in quota da moderati da sud-ovest a deboli da nord al pomeriggio/sera, a 5-15 km/h a 2000 m e 10-30 km/h a 3000 m.
Precipitazioni: Assenti (0%).
Temperature: Stazionarie alle quote medio basse, in aumento in alta quota; nelle valli minime in calo e massime in aumento. Su Prealpi a 1500 m min 1°C max 4°C, a 2000 m min -1°C max 1°C. Su Dolomiti a 2000 m min -2°C max 2°C, a 3000 m min -3°C max -1°C.
Venti: Nelle valli perlopiù deboli o localmente moderatia regime di brezza; in quota perlopiù moderati in rotazione da nord-est a sud, a 10-15 km/h a 2000 m e 20-30 km/h a 3000 m.
CALCIO
L’AGORDINA PAREGGIA COL PONTE, KERALPEN CHE CALA IL POKER
SECONDA CATEGORIA GIR. T / AGORDINA – PONTE NELLE ALPI 0-0
Reti inviolate all’Ivano Dorigo di Agordo. Agordina e Ponte Nelle Alpi si spartiscono la posta in palio dopo una partita con poche emozioni, specialmente nel primo tempo. La squadra di Agordo fa l’impresa contro la seconda della classe. Un punto ancor più importante pensando che la squadra di Lorenzi è rimasta in 10 nell’ultima mezz’ora. Prima fase di gara con le squadre che si studiano. Poche le emozioni con le compagini che rimangono stabili a centrocampo. Unica emozione quando un giocatore dell’Agordina viene atterrato in area ma non ci sono gli estremi per il penalty. Il Ponte Nelle Alpi prova a reagire colpendo una traversa ma con un giocatore in fuorigioco. Si anima la partita con Dell’Osbel costretto agli straordinari per salvare il risultato. Anche Zannoni ci prova su punizione ma il pallone è facile preda del portiere. Viene annullato un gol agli ospiti. Punizione, fallo sul portiere e pallone in rete ma l’arbitro ferma il gioco prima. Nel secondo tempo la squadra di Agordo sembra avere una marcia in più e impegna il portiere avversario in due occasioni. Intanto la partita cambia quando il portiere dell’Agordina Dell’Osbel travolge in uscita un avversario e viene spedito sotto la doccia anzitempo. Nel finale il Ponte Nelle Alpi si avvicina al gol ma gli uomini di Lorenzi rispondono con Lorenzet che sfiora il palo. Agordina che in pieno recupero approfitta di una punizione dal limite di Zannoni che però sorvola la traversa di poco.
GIOVANISSIMI PROVINCIALI / AGORDINA – CAVARZANO 1-5
Il Cavarzano atterra l’agordina alla Bombonera di Cencenighe. Seconda sconfitta stagionale per la squadra allenata da De Bastiani che nella partita di sabato pomeriggio non è riuscita a tenere il passo degli avversari. I bellunesi vanno a segno per ben 5 volte poi calano il ritmo e gli agordini accorciano con Zasso. Una sconfitta contro la prima della classe che manda la squadra di Agordo fuori dalla zona playoff del campionato.
ALLIEVI REGIONALI / PORTOMANSUÈ – AGORDINA 5-0
Il Portomansuè rifila una cinquina all’Agordina nel campionato Allievi Regionali. Domenica da dimenticare per i giovani di Agordo che non entrano in partita e subiscono le incursioni di una squadra che lotta per i playoff. Parte bassa della classifica per i giovani agordini che dopo 7 partite giocate si ritrovano penultimi a quota 4 punti.
JUNIORES REGIONALI / AGORDINA – UNION QDP 1-1
Un punto a testa tra Agorina e Union QDP nel match giocato ad Agordo sabato pomeriggio. Si dividono la posta in palio le due formazioni del campionato Juniores Regionale. Una sfida giocata alla pari con gli agordini in vantaggio con Bordon e i trevigiani che pareggiano i conti. 6 punti per la compagine allenata da Fontanive che in questo momento occupa la parte bassa della classifica, in piena zona playout.
JUNIORES PROVINCIALI / FIORI BARP GIORNATA DI RIPOSO
ECCELLENZA FEMMINILE / NUOVA VIRTUS – KERALPEN 1-4 (GOL KERALPEN: Cappellano, Cerenà, De Bastiani, Sommariva)
Seconda vittoria consecutiva per il Keralpen che in trasferta batte la Nuova Virtus. La squadra bellunese cala il poker dopo una partita giocata bene per tutti i 90’ di gioco. Prima fase di studio per le due formazioni e punteggio che sblocca al 30’ con Cappellano che porta in vantaggio il Keralpen. Nella ripresa continua a spingere la squadra di Belluno che allunga con Cerenà e De Bastiani. Padrone di casa che accorciano ma il poker bellunese arriva a fine partita da Sommariva.
HOCKEY SU GHIACCIO
QUINTO RISULTATO UTILE CONSECUTIVO PER L’ALLEGHE HOCKEY
PARZIALI: 1-1, 0-1, 2-4
GOL: Pt. 6’02” Conci, 7’24” De Toni. St. 4’49” Ganz. Tt. 5’12” De Toni, 5’34” Gabri, 10’43” Kiviranta, 16’00” Berger, 17’09” De Val, 19’15” Ambrosi
L’Alleghe non si ferma più. Le civette continuano a macinare punti e mettono in saccoccia la quinta vittoria consecutiva. Ottima prova degli agordini in terra trentina. Un match caratterizzato dalle scelte arbitrali discutibili tanto che i minuti di penalità totali sono stati 40. Una vittoria che fa bene alla squadra e al morale. Partono bene le civette che nei primi minuti di gara si avvicinano alla porta senza però trovarla. Alla prima vera occasione i padroni di casa passano in vantaggio con un polsino dalla linea blu di Conci, imprendibile per Scola. Dura poco il vantaggio del Pergine perché l’Alleghe reagisce e ristabilendo il pareggio con un gol di De Toni su assist di Kiviranta. Non se le mandano a dire le squadre in campo che lottano su ogni disco. Si va al riposo in parità e nel secondo tempo la storia non cambia. Si continua a lottare anche se l’Alleghe sembra avere una marcia in più e lo si capisce dopo 5’ quando la prima linea fa la differenza e Milos Ganz trova l’angolino dove il portiere non può arrivare. Il gioco viene spezzettato tante volte dagli arbitri e i giocatori si innervosiscono tanto che le panche puniti si affollano. Nella parte finale della frazione centrale a fare la differenza sono i golie che salvano la gabbia in più occasioni. Terzo drittel che continua con gli arbitri che si rendono protagonisti negativi grazie alle tante penalità inflitte. Al primo powerplay a favore le civette portano a 3 le marcature con la conclusione vincente di De Toni. Passano pochi secondi e il Pergine accorcia le distanze con una fucilata in diagonale di Gabri. I biancorossi non ci stanno e rispondono con Kiviranta che buca la gabbia trentina. A chiudere definitivamente la sfida ci pensa Berger che da distanza ravvicinata spinge il disco in fondo al sacco. La sesta rete alleghese arriva da De Val. Finale al cardiopalma con il Pergine che accorcia le distanze in superiorità numerica.
UN NOVEMBRE CARICO DI IMPEGNI PER LE GIOVANILI DELLA NAZIONALE DI HOCKEY
Durante la pausa dei campionati di novembre, tornano in pista anche le selezioni junior maschili di hockey su ghiaccio. La nazionale under 20 di Giorgio De Bettin, che dal dal 13 al 19 dicembre sarà a Brasov, in Romania, per i Mondiali di Seconda Divisione gruppo A, dall’11 al 13 novembre sarà invece impegnata ad Egna nel Torneo 4 Nazioni. Alla WürthArena gli azzurri se la vedranno con Ungheria (11 novembre ore 20), Francia (12 novembre ore 19) e Slovenia (13 novembre ore 14.30). Per la nazionale under 18, invece, mini-raduno ad Asiago e trasferta a Szekesfehervar, in Ungheria, per un altro 4 Nazioni. Gli azzurrini di Dino Grossi affronterannol’11 novembre la Slovenia (ore 15.30), il 12 novembre l’Ungheria (ore 19) e il 13 novembre l’Austria (ore 10.30). La nazionale under 16, invece, sarà prima in raduno a Collalbo e poi si sposterà a Klagenfurt, dove affronterà i pari età di Slovenia (11 novembre, ore 15), Austria (12 novembre, ore 18.30) e Ungheria (13 novembre, ore 11), mentre per la nazionale under 15, dopo il raduno di Baselga di Pinè, la destinazione sarà Kufstein. I tre match della KufsteinCup vedranno la più giovane delle squadre azzurre affrontare le selezioni germaniche di Sassonia e Baviera (12 novembre alle 18.30 e 13 novembre alle 17.30) prima di concludere il torneo il 14 novembre alle 11 contro l’Austria. Da segnalare che la nazionale under 16 sarà guidata in panchina da Robert Chizzali con Armin Helfer e Alessandro Fontana come assistenti, mentre la nazionale under 15 avrà come coach John Parco e come assistente Dan Tudin.
VOLLEY
UN PUNTO PER LA DA ROLD CONTRO IL MONTECCHIO MAGGIORE
SOL LUCERNARI-DA ROLD LOGISTICS BELLUNO 3-2 (20-25, 20-25, 25-18, 25-23, 15-8)
Maggiore? È Montecchio. Ma, per larghi tratti, lo è stata anche la Da Rold Logistics, vicinissima al colpaccio in terra vicentina. I bellunesi, però, non riescono a gestire il doppio vantaggio nel conto dei parziali. E cedono al tie-break alla quarta forza del campionato di Serie A3 Credem Banca. Sia chiaro, ottenere un punto col Sol Lucernari, per di più in trasferta, non è poco. Tuttavia, per come si era messo il derby veneto, il rammarico si taglia a fette. Anche perché i rinoceronti, per almeno metà gara, hanno sfoderato un’eccellente qualità di pallavolo. Come aveva chiesto coach Poletto alla vigilia. Alla lunga non è bastato? Sì, ma la strada è quella giusta.
PRIMA VITTORIA IN CAMPIONATO PER LE LUPE
MARTIGNACCO-PALLAVOLO BELLUNO 2-3 (18-25, 17-25, 25-12, 25-16, 6-15)
Coach Dario Pavei, alla vigilia, lo aveva preannunciato: «Possiamo centrare un risultato positivo». Detto, fatto. A Martignacco, la Pallavolo Belluno rompe il ghiaccio nel campionato femminile di B2. E si regala il primo successo stagionale. Un successo voluto, sudato, sofferto. Ma alla fine del tutto meritato, nonostante la rimonta subita. Sì, perché nei primi due set le lupe sono semplicemente travolgenti. E non permettono alle padrone di casa di entrare in partita. Il confronto, però, cambia in maniera radicale nel terzo round, quando le friulane rivoluzionano il sestetto, cambiando la diagonale, e crescono di livello al servizio. In un amen, la gara torna in equilibrio: tutto da rifare. Beh, non proprio tutto. Perché le lupe ritrovano il filo della loro pallavolo in un tie-break da incorniciare.
CONTINUA IL PERIODO NERO DEL VOLLEY CLUB AGORDINO UNDER 16
CASTION – VOLLEY CLUB AGORDINO 3-0 (25-12, 25-16, 25-10)Ancora una sconfitta per il Volley Vlub Agordino under 16 che contro il Castion crolla in tre set. Le padrone di casa incamerano una vittoria facile con le agordine che non riescono a tenere i ritmi gara delle avversarie. Quattro sconfitte in altrettante partite giocate dalla squadra di Agordo che in questo momento è in fondo alla classifica del campionato giovanile di volley