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IL GRANDE FREDDO: ALLE 6 DEL MATTINO AD AGORDO PIAZZA -12 °C
VOLTAGO AL TRAMONTO, di Duilio Da Campo
IERI: RIAPERTA DA VENETO STRADE LA 641 DI PASSO FEDAIA, DA MALGA CIAPELA. RIAPERTO PASSO FALZAREGO.
TAIBON STRADA COMUNALE IN VALLE DI SAN LUCANO PER ORA CHIUSA DALLE 9.30 ALLE 15.30 NELLE ORE PIU’ CALDE DELLA GIORNATA PER PERICOLO VALANGHE, APERTA NEGLI ALTRI ORARI. STRADA VAL CORPASSA RIAPERTA NEI PERIODI IN CUI IL PIANO VIABILE RISULTA NON COPERTO DALLA NEVE
di GIANNI SANTOMASO
FALCADE Revocata l’ordinanza di divieto della pratica dello sci alpinismo e altre attività in spazi aperti in quota.
DALLO SCI CLUB LA VALLE AGORDINA a beneficio di scialpinisti, camminatori con le ciaspe e appassionati di montagna: il tragitto che raggiunge malga Foca è percorribile. Il tratto di strada chiuso a seguito della nota valanga scesa anni fa, e’ bypassabile con un’apposita variante creata lungo il guardo del torrente. Per gli appassionati dello sci di fondo è stato realizzato un piccolo anello gratuito nei pressi del campo sportivo.
LA STRADA PER MALGA FOCA E’ CHIUSA AL PASSAGGIO DI QUALSIASI MEZZO O PERSONA ANCHE SUL RICORDO DELLA SLAVINA DEL 2010: salire in sicurezza si può! Basta fare il percorso corretto e ben segnalato che è la bretella con cartelli “VARIANTE INVERNALE”
archivio Alessandro Lota
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5 REGIONI IN ZONA ARANCIONE, VENETO COMPRESO.
Il Veneto non è più giallo perché il contagio non si ferma, perché la pressione ospedaliera è sempre alle stelle, perché l’immunità di gregge e di là da venire. Restrizioni supplementari dunque con chiusura di bar e ristoranti fino a metà gennaio almeno. Il Partito Democratico attacca, i pieddini vogliono la zona rossa e per questo continuano a fare pressioni su Luca Zaia che risponde “Io mi adeguo alle scelte degli scienziati, non certo della politica”. Continua la campagna vaccini, domani tocca a tutto il personale del 118. La Regione propone di aprire i centri vax 24 ore su 24, l’incognita è però legata alla fornitura di vaccini. Anche ieri quasi 100 vittime, per il 34esimo giorno consecutivo il Veneto si conferma la Regione con il maggior numero di tamponi positivi (2763) la nota positiva è la diminuzione degli attualmente positivi (89303). Ventiquattro pazienti in meno in area non critica, 9 in meno in terapia intensiva e 24 in meno negli ospedali di comunità.
I SINDACI CHE INFORMANO situazione epidemiologica
AGORDO 106 positivi (0) 51 sorveglianza attiva (-15) (ROCCA PIETORE 21 positivi (0)in 9 sorveglianza attiva (-19 LA VALLE 21 positivi (-5) 18 in quarantena (-7) GOSALDO 3 positivi (-2) 1 isolamento (-1). FALCADE positivi 103 (0) isolamento 52 (-3) LIVINALLONGO 2 positivi e 1 in isolamento TAIBON 45 positivi (-6) 5 isolati (-6) RIVAMONTE 11 positivi 3 isolamento CENCENIGHE 51 16 SAN TOMASO 10 positivi 9 isolamento VALLADA 25 positivi 15 in quarantena CANALE D’AGORDO 64 positivi 34 in quarantena
*Colle Santa Lucia, Voltago e Selva di Cadore non pervenutiUN ALTRO UOMO DI 66 ANNI SI AGGIUNGE ALLA GIA’ LUNGA LISTA DEI DECESSI PER COVID A BELLUNO
BELLUNO Nelle ultime 24 ore è deceduto un uomo covid positivo di 66 anni ricoverato in Rianimazione a Feltre.
POSITIVI NELLE ULTIME 24 ORE 147
OCCUPAZIONE OSPEDALIERA
Area NON CRITICA |
Terapia Intensiva |
|
Ospedale di Belluno |
55 |
8 |
Ospedale di Feltre Ospedale di Agordo |
31 7 |
5 |
Le persone attualmente POSITIVE ricoverate in Ospedale di Comunità sono:
pazienti attualmente positivi |
|
Ospedale di Comunità ALANO |
6 |
Ospedale di Comunità AURONZO Ospedale di Comunità di BELLUNO |
3 19 |
Ospedale di Comunità di FELTRE |
11 |
SORPRESO SENZA PATENTE E ASSICURAZIONE, DENUNCIATO OLTRE 70 AUTOMOBILISTI SORPRESI SENZA ASSICURAZIONE NEL 2020
BELLUNO Sono più di 70 – 74 per la precisione – gli automobilisti sorpresi nel 2020 dalla Polizia Locale di Belluno alla guida senza assicurazione. L’ultimo caso risale a pochi giorni fa, quando un trentenne della Valbelluna è stato trovato senza assicurazione e senza patente per la seconda volta nell’arco di tre mesi: a settembre gli era già stata comminata una sanzione amministrativa ed era scattata la confisca del mezzo. Ora, la recidiva ha portato al raddoppio della multa, ad una sanzione penale e al sequestro anche della seconda auto.
ROBERTO ROSSETTI, COMANDANTE DELLA POLIZIA LOCALE DI BELLUNO
SNOBBANO IL DIVIETO, BLOCCATI DUE TIR SULLA 251
VAL DI ZOLDO Ieri sera la polizia locale e i Carabinieri, hanno intercettato due Tir carichi che stavano per attraversare la frana tra Longarone e Val di Zoldo dove è stato istituito il senso unico alternato e il divieto di transito ai mezzi pesanti. “Ovviamente sono stati fermati e fatti retrocedere fino a Mezzocanale – spiega il sindaco Camillo De Pellegrin – il limite di peso è segnalato, massimo 24 tonellate. Un tir carico ne pesa circa 41. L’intervento è stato possibile grazie all’avviso di un residente che scendendo verso Belluno li ha intercettati. È fondamentale impedire il transito a veicoli con peso superiore a quello consentito! Ogni segnalazione di buon senso è utile ad evitare che la strada possa subire ulteriori danni e restare nuovamente chiusa alla viabilità”.
UBRIACO E MOLESTO: DENUNCIATO
BELLUNO Alza il gomito oltre il limite, entra al supermercato di Castion e disturba cassiere e dipendenti. La Polizia ha prelevato il 63enne O.T. già noto alle forze dell’ordine per sanzionarlo per manifesta ubriachezza, in luogo pubblico.
SOCCORSI SCIALPINISTI IN DIFFICOLTÀ
SUI TRENI E IN STAZIONE DURANTE LE FESTE 1 ARRESTO E 12 INDAGATI
VENEZIA La Polizia Ferroviaria presenta il bilancio dell’operato nel corso della festività di Natale: una persona arrestata, 12 indagate a vario titolo tra le 5.468 sottoposte a controllo. Tre persone, di cui due minorenni, sono stati segnalati per possesso di sostanza stupefacente, 608 i servizi di vigilanza nelle stazioni, di cui 18 servizi specifici antiborseggio, attuati in abiti civili; 27 treni a bordo dei quali è stata svolta attività di vigilanza e 48 pattugliamenti. PADOVA Arrestato un 20enne destinatario di un ordine di carcerazione, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vercelli: 7 mesi di reclusione, per il reato di furto aggravato in concorso.CONEGLIANO Una 31enne, indagata dal personale del Posto Polfer nella stazione di Orsago (TV) la donna, senza fissa dimora e con precedenti penali, ha scagliato con violenza dei grossi sassi contro la vetrata della biglietteria, mandandola in frantumi. VENEZIA Un 34enne si è reso responsabile di violenza, resistenza a Pubblico Ufficiale e di danneggiamento, in ufficio ha danneggiato le suppellettili e gli arredi presenti. PADOVA Tre provvedimenti di DASPO* urbano, nei confronti di senza fissa dimora, uno dei quali sanzionato anche per ubriachezza molesta.
*DASPO URBANO comporta l’allontanamento del trasgressore e l’irrogazione ai suoi danni di una sanzione pecuniaria. È punita, altresì, l’eventuale reiterazione della condotta.
IL MINISTRO D’INCA NEGATIVO AL SECONDO TEMPONE
Dopo la notizia del tampone positivo, il Ministro D’Incà si è sottoposto a un nuovo tampone, che ha dato esito negativo.
Quindi l’esame effettuato in precedenza rappresentava un falso positivo.
Per il numero delle persone coinvolte e per la delicatezza della questione, il Ministro ha preferito informare immediatamente tutti dell’accaduto ricostruendo la catena degli eventuali contagi. Allo stesso modo informiamo della negatività del nuovo tampone, ringraziando gli operatori sanitari e quanti in queste ore non hanno fatto mancare messaggi di vicinanza.
FINO AL 15 GENNAIO RESTRIZIONI DA ZONA ARANCIONE
ROMA Dal giallo all’arancio, da domenica con il nuovo DPCM il Veneto cambia colore. Ordinanza firmata dal ministero della Salute e rimarrà in vigore fino a venerdì 15. In zona arancione ci si può muovere liberamente, senza autocertificazione, soltanto all’interno del proprio comune e rispettando il coprifuoco, che rimane valido dalle 22 alle 5. È invece vietato spostarsi al di fuori del proprio comune e della propria regione salvo che per comprovate necessità e motivi di lavoro, studio e salute. Rimane la deroga che consente di spostarsi dai comuni con popolazione inferiore a 5mila abitanti per una distanza non superiore a 30 km, ma senza la possibilità di raggiungere i capoluoghi di provincia. Possibile, inoltre, uscire per “raggiungere i figli minorenni presso l’altro genitore o comunque presso l’affidatario, oppure per condurli presso di sé, sono consentiti anche tra Comuni di aree differenti”. Bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie possono effettuare solo servizi d’asporto – fino alle 22 – e a domicilio, senza limiti di orario. Permane, di conseguenza, anche il divieto di consumare cibo e bevande nella adiacenze dei locali. A poter aprire in area arancione sono invece i negozi di tutti i tipi, compresi i centri di estetica e i centri commerciali, che però saranno chiusi nei giorni festivi e prefestivi. Invariata con la zona arancione la situazione dei trasporti pubblici, sui quali permane il limite di capienza del 50%. Stessa cosa per l’ambito sportivo e culturale: rimangono chiusi teatri, cinema, piscine e palestre. È invece possibile fare sport all’aria aperta e in solitaria. Nella zona arancione l’autocertificazione serve per spostarsi nelle ore del coprifuoco, dalle 22 alle 5, o fuori dal proprio comune e dalla propria regione, per ragioni di lavoro, salute o necessità e urgenza.
L’AUTOCERTIFICAZIONE DA UTILIZZARE TRA LE 22 E LE 5 DEL MATTINO E NELLE ZONE ROSSE
BELLUNO, SUPERATI I 430 INTERVENTI PER L’EMERGENZA NEVE
BELLUNO Sono oltre 430 gli interventi già eseguiti dai vigili del fuoco per l’emergenza neve, che da inizio anno ha interessato la provincia bellunese. Anche ieri le squadre al lavoro per la rimozione di accumuli di neve e di ghiaccio dai tetti e dalle strade. Nelle foto l’intervento con una fresa in località Costalissoio nel comune di Santo Stefano di Cadore.
FINE DELL’ALLARME VALANGHE
VENEZIA Migliora su tutta la montagna veneta la situazione di pericolo determinata dalla grande quantità di neve caduta nei giorni scorsi. Il Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile della Regione ha di conseguenza revocato, a partire dalle 8 di oggi, l’avviso di criticità per rischio valanghe a suo tempo emesso. Su tutto il territorio montano, è specificato nel bollettino, l’abbassamento delle temperature favorisce un discreto consolidamento degli strati superficiali del manto nevoso e la possibilità di distacchi spontanei di valanghe che interessino aree antropizzate è bassa.
97 DECESSI NELLE 24 ORE, 1700 ATTUALMENTE POSITIVI IN MENO E DIMINUISCONO I RICOVERI
I GRAFICI DI TIZIANO DE COL
DA MARGHERA IL PUNTO STAMPA DI ZAIA
SONO ARRIVATE 48250 DOSI DI VACCINO, RIMANE IN MAGAZZINO IL 24,70% DELLE SCORTE. “Adesso iniziamo ad accantonare vaccini che non faremo subito e ci serviranno per i richiami”
LEGGI LA CONFERENZA STAMPA DI LUCA ZAIA
E SE ARRIVIAMO IN ZONA ROSSA? Ci rimettiamo alla decisioni dell’Istituto Superiore di Sanità se qualcuno lo trasforma in politico noi ci chiamiamo fuori.
Da tre giorni le curve hanno un minimo di piega, ma non ci sentiamo di dire che questa è una direzione e se è una direzione va mantenuta, come la dieta sta alla bilancia. Oggi ci saranno le classificazioni che ancora non conosciamo, domenica scorsa come Governatori siamo stati convocati dal Governo e ci è stato comunicato il pericolo imminente della terza ondata. Vale la pena vedere cosa succede in Europa e nel mondo. Noi ci affidiamo all’Istituto Superiore della Sanità nazionale dove hanno per ogni Regione dossier settimanali e quotidiani dove addirittura il singolo postiivo è inquadrato con il codice fiscale ed esiste un report settimanale per ogni Regione, ci rimettiamo a quello che accadrà con un Rt attorno a 1,02 con icidenza alta, vedremo quale sarà la classificazione. Ho ragione di pensare che non si parlerà di zona rossa ma non so se gialla o arancione. Ricordo che abbiamo fatto 20 giorni di restrizioni in Veneto. RISTORI sono fondamentali al di là della colorazione della zona va ristorato chiunque abbia fatto un sacrificio per la comunità e su questo siamo pronti ad appoggiare gli imprenditori e soprattutto vigilare. Il PD CHEDE PER IL VENETO LA ZONA ROSSA, A GARANZIA DI RISTORI ACCETTA QUESTA SCELTA? Noi ci affidiamo agli scienziati, all’Istituto Superiore della Sanità, questa non è una scelta politica ma sanitaria. Se con la scuola ci siamo confrontati con la comunità scientifica, sarà oggi l’Istituto Superiore della Sanità a decidere la colorazione della zona. Inutile che ad ogni attribuzione di zona ci sia qualcuno che poi chiedere ulteriori ordinanze. Prendiamo atto anche se dolorosamente si tutte le scelte scientifiche, ascoltiamo L’Istituto Superiore di Sanità non i politici. DALL’EMILIA ROMAGNA L’IPOTESI VACCINI DI NOTTE Noi siamo pronti, nell’ultima riunione ho anche proposto di arrivare almeno fino a mezzanotte, ci vogliono i vaccini per farlo pero’. Siamo pronti da tempo per l’h24 ma ci vogliono i vaccini, oggi ne facciamo 7000 al giorno perché non ne abbiamo di più. Se si blocca la partita AstraZeneca il problema è risolto, avremo tanti vaccini e faremo sessioni a tutte le ore per poter vaccinare. I numeri di Moderna sono infatti molto limitati. HA PARLATO DI OTTO VARIANTI DEL VIRUS, DUE VENETE IL VACCINO E’ EFFICACE? Le varianti venete al momento sono solo venete, non sappiamo la ricaduta dal punto di vista epidemiologico delle varianti. Il vero problema è la mutazione inglese molto più contagiosa. Il virus di oggi non è quello di marzo. TERAPIE INTENSIVE Rispondo a chi fa sempre polemiche, sono state tutte comunicate al Ministero con relativa planimetria, alcune attivate altre attivabili. MOLTI CITTADINI AIRE (all’estero ndr.) VORREBBERO VACCINARSI Nessuno lascia a terra nessuno, lo faranno quando sarà il loro turno sono cittadini italiani e verranno vaccinati in Italia.
ASSESSORE MANUELA LANZARIN Grazie ai medici di famiglia che eseguono i tamponi. Lunedì punto sulla possibile continuazione dell’accordo, valuteremo il coinvolgimento dei dottori nella fase vaccinale, per questo serviranno dosi sufficienti e un vaccino che non necessita catena del freddo complicata come quella attuale. Un’ottantina di Farmacie hanno aderito per fare i tamponi (su 1400) anche da qui estrapoleremo i numeri LIBERA PROFESSIONE Per decidere se ripartire dobbiamo attendere ancora una settimana per capire l’andamento negli ospedali. I MEDICI PENSIONATI RIENTRANO NELLA PRIMA FASE DELLA VACCINAZIONE? Solo se coinvolti in ambito lavorativo o richiamati. Cioè sono pensionati come tutte le altre persone pensionate.
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DAL GIALLO ALL’ARANCIO, PER BOND UNA BEFFA
ROMA Per Dario Bond Deputato di Forza Italia il cambio di colorazione e l’arancione calato sul Veneto è una beffa e sollecita i ristori, subito. «Adesso più che mai servono indennizzi autentici per il mondo del turismo invernale. Oppure una parte importante del Paese chiuderà senza nessuna possibilità di riaprire. Questo significa che difficilmente il 18 gennaio potranno aprire gli impianti di risalita e lo sci non partirà. Un’autentica beffa per la montagna veneta e bellunese che sperava almeno nell’ultima parte di gennaio e nel mese di febbraio per poter recuperare la chiusura natalizia. Così non sarà, a quanto pare. Le categorie chiedano lo stesso trattamento che la Regione Piemonte ha riservato agli operatori del turismo invernale, per esempio erogando un bonus da 2mila euro a ogni maestro di sci, e riservando misure speciali per albergatori e filiera turistica”
L’OPINIONE
di FRANCO GIDONI_Referente Provinciale Lega Nord
In questo inizio d’anno il dibattito politico si è improvvisamente animato grazie ad alcune dichiarazioni rilasciate dal consigliere provinciale, nonché sindaco di Ponte nelle Alpi, Paolo Vendramini. All’attacco dell’ULSS il consigliere si è sentito seccamente replicare dalla stessa con un “dimostra di non essere informato sui fatti in questione” ed analogamente la Regione, a mezzo dell’assessore Bottacin, ha messo in evidenza, in tema di trasferimento della delega alla difesa del suolo, che con il presidente Padrin “è stato concordato di rinviare il trasferimento di tale delega, ma non dei soldi che la Provincia continua a ricevere” e ciò in conseguenza dell’applicazione della legge Delrio, voluta dal PD, che ha imposto una riduzione del personale del 30%. Sorge allora spontanea la domanda se i consiglieri provinciali si confrontino con il loro Presidente, ma non è questo il tema. Con un Vendramini in evidente difficoltà qualcuno doveva salvare il soldato Ryan ed ecco arrivare i nostri, l’onorevole Roger De Menech e la segretaria provinciale Lotto. Si entra nel merito? Si parla di sanità? Si parla di come far uscire la provincia da questo tunnel in cui il PD l’ha infilata? Evidentemente no. Il comunicato ruota attorno al tema dell’autonomia cogliendo l’occasione per una reprimenda su chi è più impegnato a dividere che unire, a distruggere che a costruire, con un continuo scaricabarile; per la serie “chi è senza peccato scagli la prima pietra”. E poi vai col “refrain”: la legge 52/2014, la legge regionale 25/2014, l’art. 15 dello statuto regionale cose che ci siamo sentiti ripetere mille volte e alle quali mille volte si è replicato sia nel merito della legge Delrio, con i suoi tagli di risorse e di personale all’ente, nonché sulla partita non ancora chiusa dell’autonomia regionale che impedisce poi a cascata il trasferimento di ulteriori spazi di autonomia alla provincia di Belluno. C’è un punto che comunque ci trova concordi: quello di mettere attorno ad un tavolo tutti i soggetti protagonisti, dal Governo, a Regione e provincia. Il ministro Erica Stefani lo aveva fatto, con l’avvento del governo giallo rosso più alcun segnale. Invito dunque il PD a farsi parte attiva con il suo ministro agli affari regionali, Francesco Boccia, affinché convochi il tavolo e rassicuro che a quel tavolo i nostri rappresentanti istituzionali ci saranno perché, se ci sarà da parlare di autonomia, chi meglio di noi?
ROCCON POSTA, IL CONSIGLIO COMUNALE ATTACCA E C’E’ CHI CHIEDE LE SUE DIMISSIONI
BELLUNO «Quel post volgare è un fatto gravissimo. Si tratta di parole ostili scagliate contro le donne e trovo inaccettabile che provengano da chi siede sui banchi di un consiglio comunale. Ci stupiamo dei comportamenti dei giovani, ma diventa sempre più difficile trasmettere valori alle nuove generazioni quando gli esempi dati dagli adulti sono quelli a cui purtroppo dobbiamo assistere quotidianamente. Sono veramente preoccupata perché le parole non vanno mai sottovalutate: sui social si insulta, si aggredisce, si minaccia impunemente, ma questo poi si trasforma in violenza vera e propria. Non possiamo assolutamente più permetterlo: è ora di dire basta a queste forme subdole di ostilità ed insulto, che sono i primi gradini della scala della violenza»: così l’assessora alle pari opportunità del Comune di Belluno, Lucia Pellegrini, condanna il post sessista pubblicato dal consigliere di minoranza Franco Roccon contro l’ex Presidente della Camera, Laura Boldrini.
I capigruppo di maggioranza Giangiacomo Nicolini, Marco Ciociano Bottaretto e Massimo De Pellegrin, insieme al capogruppo PD Paolo Bello e al capogruppo del Gruppo Misto Fabio Rufus Bristot prendono le distanze dalle pesantissime dichiarazioni del consigliere Franco Roccon, irrispettose nei confronti della Deputata Laura Boldrini, già funzionaria internazionale delle Nazioni Unite e Presidente della Camera dei Deputati, irrispettose sia perchè di natura evidentemente sessista e contro le Istituzioni. Sostenere nelle sedi comunali regolamenti per le pari opportunità e poi consegnare ai social messaggi così vergognosi quando qualsiasi risposta dovrebbe essere sempre e solo di natura politica è assolutamente incompatibile con la carica di consigliere comunale, pertanto ne chiedono le immediate dimissioni
RISTORI AI RIFUGI PER GARANTIRE LO SVILUPPO DELLA MONTAGNA
ROMA “Abbiamo proposto ai Parlamentari, d’Intesa con i rifugisti, soluzioni una tantum da 3000 euro per tutti i rifugi italiani e un’altra soluzione con una misurazione e la restituzione delle perdite di fatturato degli ultimi tre mesi rispetto a un anno fa. La politica, il MEF, il Governo facciano le scelte in Parlamento”. Lo chiede il Presidente Nazionale Uncem Marco Bussone che vieta parlare di ‘montagna dello sci’ e di ‘un’altra montagna’. Vietato parlare ancora di ‘montagna ricca’ e ‘montagna povera’. “Come coordinamento nazionale rifugi – aggiunge Angelo Iellici, alla guida del coordinamento dei rifugisti – forse è nel nostro carattere da montanari non esporsi molto, dare tanto e chiedere ben poco, ma visto il problema pandemia che si allunga nel tempo chiediamo una giusta considerazione”
QUATTRO NUOVE AMBULANZE PER LA ULSS1 DOLOMITI, UNA AD AGORDO
BELLUNO Sono già state consegnate ma soprattutto sono già in attività le nuove quattro ambulanze, benedetta a Belluno dal cappellano dell’ospedale don Sergio. Tre ambulanze sono state realizzate su veicolo Volkswagen Transporter T6, con trazione integrale 4×4, motorizzazione Euro 6 da 199 cavalli e sono state allestite come ambulanze da soccorso. È presente a bordo anche una sedia portantina motorizzata che rende più agevole il trasporto di pazienti anche su scale ripide. Di questi tre mezzi, due saranno assegnati al Pronto Soccorso di Feltre e uno a quello di Agordo. Un quarto mezzo, che verrà assegnato al Pronto Soccorso di Belluno, è stato concepito per il trasporto secondario di pazienti critici, cioè per realizzare il trasferimento in sicurezza di pazienti tra gli Ospedali dell’Ulss o verso altre sedi.
«Da qualche anno, la direzione ha dato mandato di acquistare ogni anno nuovi mezzi da soccorso per poter contare sempre su un parco macchine sicuro, performante e confortevole», commenta il Commissario Adriano Rasi Caldogno, «questi 4 nuovi mezzi rappresentano un importante investimento per il rinnovamento. Inoltre, entro il mese, verranno consegnate anche 4 automediche, acquistate con i fondi post Vaia».
EMBRACO-ACC, PRONTI ALLA PROTESTA
Subito un confronto o qualcuno vuole giocare sulla pelle dei lavoratori? L’Ugl è pronta a portare i dipendenti in piazza senza una convocazione urgente da parte della sottosegreteria.
“Vogliamo che il Governo dia risposte concrete ai lavoratori dell’ex sito Embraco di Chiavari, di proclami e impegni disattesi oramai ne abbiamo sentito in abbondanza. La sottosegretaria Todde tempestivamente informi anche l’Ugl se veramente sussistono dei fatti rassicuranti e cosa veramente il Governo sta facendo per trovare una soluzione che porti in breve tempo risorse economiche ad ACC necessarie per evadere gli ordini già acquisti per il 2021 che ad oggi sono oltre 2,2 milioni di compressori”.
Duro è il commento del Segretario Nazionale dell’Ugl Metalmeccanici, Antonio Spera per il quale, “i lavoratori vogliono trasparenza sull’impegno del Mise nel sostenere la realizzazione del progetto industriale Italcomp. “Abbiamo chiesto un incontro urgente al Ministro Patuanelli per sapere perché ancora sussistono tali ritardi sulle autorizzazioni ai due siti, che come, già più volte sostenuto dall’Ugl, entrerebbero a far parte di una newco ma ancora si continua a creare confusione tra i rappresentanti dei lavoratori. Abbiamo sottoposto dei quesiti – tuona forte Spera – a tutela dei 300 dipendenti dell’ACC di Mel e dei 400 dell’Ex Embraco di Chieri ma si apprende solo che in sordina il Governo, ancora acconsente ai vari sotterfugi e disattese della Commissione europea invece di farsi garante verso la stessa”. Spera reitera l’invito ad essere coinvolti dal Governo ribadendo di non volersi trovare a gestire un altro fallimento, come anni fa, quando tutti sapevano, ma nessuno parlava. “Basta perdere tempo prezioso. Non si scherzi, non vorremo che i giochi vengano fatti a discapito dei 400 lavoratori del sito di Chiavari, la sottosegretaria Todde chiarisca con un confronto con il sindacato e lavoratori, sgombrando le parole su troppe rassicurazioni che lasciano molti dubbi”.
CENTRO SERVIZI, MIGLIORAMENTI BOSCHIVI E DEI SENTIERI. IL NEVEGAL GUARDA AL FUTURO CON L’UNIONE MONTANA
BELLUNO Anche l’Unione Montana Bellunese si prepara ad affrontare il nuovo anno solare. E lo fa con un programma di interventi già molto corposo. Il più consistente riguarda la costruzione di un edificio per i servizi sul piazzale del Nevegal. A causa del Covid, i cantieri non sono partiti in autunno, come previsto inizialmente. Ma, una volta terminata la stagione invernale, le operazioni entreranno nel vivo. E, nel mese di maggio, giungeranno a compimento. L’importo è di 157mila euro, mentre la cifra è inserita nel Piano di Sviluppo Rurale a gestione Gal (controllato da Avepa) e coperta anche dal Comune di Belluno. Sempre sul Colle, sono in corso i lavori finalizzati a migliorare la pecceta (38.316 euro, all’interno del Piano di Sviluppo Rurale a gestione Avepa): in particolare nella zona di Busa da Camp, con la rimozione delle piante in sovrannumero e la stabilità del terreno. Questo renderà l’habitat più favorevole alla fauna. E, allo stesso tempo, arricchirà la valenza turistica dell’area. In virtù di un finanziamento Avepa (63mila euro), inoltre, è sistemata la strada forestale del Nevegal, grazie a un intervento sui tre tratti più ripidi, con la “gettata” di calcestruzzo e gli scoli per l’acqua, così da evitare dilavamenti. Andando nel territorio di Ponte nelle Alpi, via libera alle asfaltature in via dei Zattieri e nelle frazioni di Roncan, Vich, Soccher (rimangono ancora 11mila euro dei 62mila finanziati dal Comune), mentre la zona di Lambioi è interessata da un intervento in due stralci: il primo eseguito dalla squadra dell’Unione Val Belluna, il secondo affidato all’impresa Burtet. L’obiettivo? Realizzare una pista d’accesso all’area boschiva con il taglio delle piante e la sistemazione del fondo. Il progetto (16.535 euro) è frutto di una convenzione che ha coinvolto i beni silvopastorali dell’Unione Montana Bellunese. E di un finanziamento del Comune capoluogo. In più, verrà ricostruito il muro di controripa in via San Fior, dopo il Ponte della Vittoria, a Borgo Piave: il progetto, da 9.300 euro (coperti dai canoni idrici della Provincia), è stato affidato all’impresa Mattia e i lavori decolleranno in febbraio. La stessa Unione Montana, con il dottore forestale Luca Soccal, si occupa poi di assegnare la legna da ardere, attraverso l’individuazione delle aree, la martellatura delle piante e l’assegnazione di lotti. Insomma, non si fermano i progetti in vista di un 2021 orientato alla difesa idrogeologica del territorio.
ORIENTAMENTO: SCUOLA APERTA AL FOLLADOR
AGORDO Oggi ultimo giorno di scuola aperta on-line all’Istituto Follador-De Rossi. Per studenti e genitori l’opportunità di incontrare gli insegnanti, porre domande e visitare virtualmente gli spazi scolastici sarà, sufficiente collegarsi da casa secondo le modalità riportate sul sito della scuola www.follador.bl.it
Prof.ssa Elisa De Min, referente all’orientamento
IL PROTAGONISTA DELL’INSEGUIMENTO DEI LUPI A PASSO TRE CROCI CHIEDE SCUSA, I CARABINIERI LO DENUNCIANO.
CORTINA “Beccati, ora li scanno”, è il messaggio del cortinese che ieri è stato sentito dai Carabinieri dopo che il video dell’inseguimento dei lupi (oltre 3 minuti) è diventato virale sui social tra gli attacchi delle associazioni animaliste. Per la Lav di Belluno è stato un gesto sconsiderato e l’associazione si costituirà parte civile. Il protagonista della vicenda non la passerà liscia, sarà denunciato per crudeltà, sevizie o comportamenti inopportuni verso animali, rischia una pena da 3 a 18 mesi e una multa fino a 30mila euro.
*Oggi sul Corriere delle Alpi Francesco Dal Mas intervista Luca Ghedina (fratello del noto campione Kristian), il protagonista dell’inseguimento ai 4 lupi ripreso con il suo telefonino
INSEGUIMENTO DEL LUPO A PASSO MONTE CROCE, PER IL PD EPISODIO VERGOGNOSO
VENEZIA “Il folle inseguimento dei lupi deve essere punito. È un episodio vergognoso e gravissimo, anche perché con le temperature così rigide, la rottura del branco e le tante energie spese per scappare, questi animali andranno quasi sicuramente incontro alla morte”. A dirlo è Andrea Zanoni, consigliere regionale del Partito Democratico. Gli animali sono stati costretti a correre inseguiti in strada, tra due muri di neve, di notte, per almeno tre minuti, tanto durano le riprese, a una velocità di 50 chilometri orari per evitare di essere investiti mentre il guidatore gli puntava i fanali e suonava il clacson dicendo ‘adesso li scanno’. Il gruppo si è disperso: tre animali sono riusciti a risalire i muretti di neve e togliersi dalla strada, l’ultimo ha invece rischiato di essere investito, una volta affiancato dalla vettura. “È una crudeltà gratuita che deve essere sanzionata. Fortunatamente il video sta facendo il giro del web, si spera che l’automobilista possa essere presto individuato”, attacca Zanoni, che ha presentato anche un’interrogazione in Regione, chiedendo alla Giunta se intende attivarsi per punire il responsabile. Spero che cessi la criminalizzazione del lupo da parte di alcune forze politiche, che invece di agire sul versante della prevenzione aiutando allevatori, malgari e gestori di rifugi con misure per il contenimento dei danni, gettano benzina sul fuoco, scatenando la voglia del ‘fai da te’. Queste sono le conseguenze.
l video è stato pubblicato sul canale youtube del gruppo animalista “100x100animalista”
LA PROVINCIA PUBBLICA LE REGOLE PER AGEVOLARE LO SVERNAMENTO DEGLI UNGULATI
E sull’inseguimento del lupo Franco De Bon: deplorevole che potrebbe configurare il maltrattamento animali
BELLUNO La Provincia ha pubblicato una locandina di sensibilizzazione sullo svernamento di cervi e caprioli. «Si tratta di animali selvatici e una visione disneyana non è corretta: ne va della salute dei cervi stessi, che tendono a scegliere luoghi precisi di svernamento, lontano dai pericoli delle strade e dei paesi” E poi, facendo avvicinare gli animali ai centri abitati, si rischia di creare un problema per la viabilità” afferma il consigliere provinciale delegato Franco De Bon, che insieme ai tecnici del settore faunistico ha predisposto alcune semplici regole di comportamento: custodire rigorosamente tutti i cani; non fare escursioni fuori dai sentieri e dalle piste già frequentate, a maggior ragione con mezzi motorizzati o con cani al seguito: la sola presenza di cani in prossimità dei selvatici ne induce la fuga con notevole dispendio di energia; non alimentare gli ungulati (pane secco, avanzi di cucina…) crea squilibri metabolici spesso fatali, può indurre dipendenza e rallentare il ritorno degli animali in natura.
L’AUSER EL BROI RIAPRE LA SEDE DI VIA LUNGOROVA, AL VIA IL TESSERAMENTO
DI GIANNI SANTOMASO
SCUOLA APERTA AI LICEI GALILEI-TIZIANO
BELLUNO Oggi alle 15 ultimo incontro di Scuola aperta per gli indirizzi scientifici dei Licei Galilei-Tiziano. Gli allievi del Galilei, hanno messo a disposizione le proprie competenze tecniche per la registrazione di video e di tour virtuali dei laboratori e della scuola. Sul sito della scuola (www.liceibelluno.gov.it) è attivo il link dedicato per iscriversi all’incontro di sabato, che si terrà sempre mediante il software di videoconferenza Zoom. Al raggiungimento dei cento iscritti il link verrà temporaneamente chiuso e riattivato dopo quella data per l’iscrizione all’appuntamento successivo, che sarà invece dedicato al Liceo Classico, l’incontro si terrà sabato 16 gennaio, sempre alle 15.
DOLOMITI UNESCO CERCA UN NUOVO DIRETTORE
PRESEPI SOTTO LE STELLE
di GIANNI SANTOMASO
con la collaborazione di Gabriele Riva.
VOLTAGO Sono di Ivano Borghese e di Emy e Sophie Dalla Porta i due presepi premiati alla prima edizione di “Presepi sotto le stelle”, il concorso organizzato a Voltago Agordino per cercare le più belle “Natività fatte in casa” del paese. Inizialmente al concorso erano stati ammessi solamente i presepi allestiti all’esterno delle abitazioni, questo per permettere a tutti di poterle ammirare, girivagando per stradine e viiuzze alle pendici dell’Agner. In seguito, con l’emanazione delle nuove regole anti-Covid che ristringevano di molto la libera circolazione, soprattutto durante il periodo natalizio, si è pensato di estendere il contest anche ai presepi preparati all’interno delle case. A questa prima edizione sono giunte venti iscrizioni, che fanno ben sperare per il proseguo della manifestazione anche per l’anno venturo, quando – lo speriamo tutti – ci sarà massima libertà di movimento e azione e, per questo, il concorso tornerà alla originaria versione, con la partecipazione delle sole Natività allestite all’esterno delle abitazioni, ovvero “sotto le stelle”. Due le categorie in gara quest’anno: quella relativa al presepe più bello e quella per il presepe più originale. Per la prima sezione si è distinta la Natività di Ivano Borghese con questa motivazione: “Il presepe, nonostante le contenute dimensioni, esprime e condensa in sé un forte valore artistico e simbolico. La grotta, infatti, è stata ricavata e scolpita a mano da una radice di albero schiantato da Vaia. L’effige del viso di Cristo sofferente, rispecchia il dolore subito dal bosco e da tutti noi, in quei giorni disastrosi. Questa “morte” assume ancor più valore e significato perché accostata alla scena della Natività che, invece, dona vita e speranza al mondo intero”. Per la categoria Originalità il presepe di Emy e Sophie Dalla Porta ha convinto la giuria, con questa motivazione: “Il presepe è stato allestito sui rami di un vecchio melo a cui – come la nascita di Cristo dona a noi vita e speranza – ha inferto nuova linfa vitale. Inoltre, i personaggi del presepe, molti dei quali fatti a mano, sono separati e ben distanziati gli uni dagli altri, come – ci dicono le autrici – da regole anti-Covid; quindi un presepe anche virus-free!”. Per Ivano e per Emy e Sophie spetta un premio importante, ma anche per tutti gli altri partecipanti un bel diploma di partecipazione è in attesa di essere ritirato presso lo Jäger Bar, di fronte alla chiesa parrocchiale. A loro e a tutti gli altri, speriamo tanti, l’appuntamento è per il Natale 2021, con altre, nuove, belle e originali creazioni per “Presepi sotto le stelle”.
IL TRENO DELLE DOLOMITI, ASPETTI DEL PASSATO
Ricerche e storia a cura di Alessandro Savio
Nei mesi scorsi si è tanto parlato del treno delle dolomiti con una ipotesi avanzata dalla Regione Veneto per raggiungere Cortina in occasione delle olimpiadi invernali previste nella Conca Ampezzana nel prossimo 2026. L’idea nasce nella riattivazione della tratta Calalzo- Cortina con un nuovo percorso a basso impatto ambientale per ridurre il traffico automobilistico e dotare il comprensorio dolomitico di una mobilità locale simile ai trenini , della Val Venosta e della Pusteria. Sono state proposte due soluzioni per il tracciato , da Calalzo attraverso la Valle del Boite , oppure per la Valle di Ansiei. Una terza soluzione possibile suggerita dal Comitato Agordino sarebbe ipotizzare un tracciato da Belluno per la Val Cordevole attraverso Agordo-Alleghe-San Vito di Cadore e Cortina. Senza entrare nel merito sulla fattibilità dell’intervento, sui costi , né sui vari tracciati e neanche sulla idea che possa essere un sogno o una utopia , che lasceremo valutare ai più accreditati esperti, tecnici e politici , vorremmo segnalare alcuni aspetti del passato e soffermarci su un documento storico ritrovato in una soffitta di Taibon Agordino. Si tratta di una antica CARTA FERROVIARIA DEL TRENTINO E REGIONI LIMITROFE in scala 1.500.000 fatta stampare dalle due società : UNIONE TRENTINA PER IMPRESE ELETTRICHE – Trento – e SOCIETA’ ANONIMA PER LE FERROVIE NELLE ALPI DOLOMITICHE – Belluno-. La litografia edita dalla famosa tipografia Scottoni e Vitti di Trento non è datata ma presumibilmente si colloca nel periodo dei primi anni del “900 e sicuramente antecedente alla prima guerra mondiale visti i confini statali e regionali. Essa indica il programma ferroviario nelle Alpi Orientali previsto dalle società sopraindicate e precisamente : – Ferrovia a vapore esistente a scartamento normale fino a Belluno per via Feltre ( inaugurata nel 1886) – Ferrovia a vapore in progetto a scartamento normale : Belluno- Pieve di Cadore -Ferrovia elettrica in avanzata istruttoria tecnico-finanziaria: Belluno-Agordo e Pieve di Cadore-Cortina-Dobbiaco -Ferrovia elettrica in progetto :Agordo-Alleghe-Falcade-Passo S.Pellegrino-Moena -Ferrovia elettrica in progetto : Cortina-Arabba-Passo Camplongo-Corvara-Passo Gardena-Ortisei-Chiusa -Ferrovia elettrica in progetto : Arabba-Passo Pordoi-Canazei-Moena Un piano ed un progetto strategico veramente ambizioso quello improntato dalle due Società Trentina e Bellunese, in quanto era stato previsto (oltre cento anni fa) di raggiungere con il treno quelle che sono diventate le più note località turistiche di montagna (Cortina-Arabba-Canazei-Moena-Corvara-Ortisei) con collegamento sia dalla dorsale del Brennero che dalla pianura Veneta. Inoltre raggiungere nel contempo anche i passi dolomitici ,per risolvere in maniera futuristica l’attuale problema del traffico automobilistico e dell’inquinamento. Ovviamente le idee poi si scontrano con i costi di realizzazione , di mantenimento delle infrastrutture e della difficoltà oggettiva per i tracciati e per le pendenze. Nulla però è impossibile , basti pensare al trenino rosso del Bernina che è diventato una attrattiva a livello mondiale. Dal documento si evince la priorità in avanzata istruttoria tecnico finanziaria delle tratte Bribano –Agordo e Calalzo- Cortina,che in seguito sono state effettivamente realizzate. Come sappiamo il collegamento Bribano- Agordo fortemente voluto dalla società Montecatini che gestiva le miniere di Valle Imperina fu realizzata per facilitare il trasporto del minerale , blenda,galena e soprattutto la calcopirite dalla quale veniva prodotto il rame utilizzato a Venezia per il rivestimento delle navi ed in un secondo periodo usata per le aziende chimiche. Il tratto di ferrovia a scartamento standard venne realizzato dalla S.A.I.F. Società Anonima Industriale Ferroviaria. I lavori furono iniziati nel 1922 ed il nuovo tratto fu inaugurato con una grande cerimonia il 11 gennaio 1925, alla presenza di Notabili, autorità civili e religiose ed una grande folla di popolazione Agordina. Oltre che al trasporto delle merci fu importante anche per il trasporto dei passeggeri e per lo sviluppo economico e turistico della Val Cordevole. Il servizio venne definitivamente interrotto nel 1955 a causa della crisi dell’estrazione del minerale di Valle Imperina e dell’aumento del trasporto su gomma che prese il sopravvento sulle rotaie. Rimangono ancora alcune testimonianze come le gallerie dei Castei, alcuni “caselli” delle varie stazioni di fermata e quel caratteristico edificio che ospita ancora al giorno d’oggi il “Caffè alla Stazione” situato in centro ad Agordo fra la sede delle Poste e la scuola elementare. Altra nota interessante a proposito di trasporto su rotaia in Agordino fu la “Decauville”, ferrovia a scartamento ridotto che nel periodo della Grande Guerra collegava Agordo con Caprile. Fu inventata dall’ingegnere francese Paul Decauville (1846-1922).Tale ferrovia era caratterizzata da una estrema semplicità nelle operazioni di montaggio e smontaggio, un basso costo ed un minimo ingombro ( 60 cm tra le rotaie), inoltre il percorso doveva mantenere pendenze moderate e richiedeva minimi movimenti di terra o opere di sostegno. La trazione avveniva per mezzo di una piccola locomotiva con motore Disel e potenza di circa 20 Hp, e l’aderenza dei dodici vagoncini veniva assicurata mediante spargimento di sabbia fine sulle rotaie immediatamente prima del passaggio delle ruote,distribuita in maniera semiautomatica da un carrello munito di tramoggia. La sabbia aveva una estrema importanza anche nella discesa per assicurare la frenata del piccolo convoglio che acquistava velocità per gravità. La Decauville ebbe un ruolo fondamentale per il rifornimento di materiali e armamenti verso la prima linea del fronte durante la Grande Guerra. E quindi , dopo tutte queste considerazioni di carattere storico sui temi del passato , ma anche attuali, vedremo cosa ci riserverà il futuro , se la ferrovia in Agordino sarà solo un sogno oppure diventerà realtà. Per il momento possiamo solo accontentarci di guardare queste cartoline d’epoca della nostra collezione privata , e ricordare quando il treno in Agordo arrivava davvero.
COLLEZIONE CARTOLINE D’EPOCA, ARCHIVIO ALESSANDRO SAVIO
“SELVA DI CADORE NOTIZIE STORICHE” L’OTTIMO LIBRO DI LONGIARÙ-NICOLAI
di RENATO BONA
Il 16 novembre del 1943 la coppia G.M. Longiarù-L. Nicolai dava alle stampe per i tipi della tipografia Editrice Trevigiana, l’ottimo, pressoché introvabile oggi, libro “Selva di Cadore. Notizie storiche”, con disegni di S. Delneri, foto di Ghedina, Burloni, Nicolai, Chizzolin, A. Rocco. Nella presentazione, lo storico Longiarù esordisce: “Il rifugiarsi nelle umili pieghe della storia locale, oggi, mentre la terra è in fiamme, sembrerà a qualcuno un atto di viltà, uno sgusciare indolente dalla cruda realtà delle cose, un appartarsi egoisticamente dalla immane tragedia dei nostri giorni. Niente di tutto questo. La cosa sta in questi termini: ragioni di economia: in cinque anni di permanenza in questa valle ebbi occasione di racimolare un discreto materiale di carattere locale, cui nell’inverno scorso l’ins. Luigi Nicolai aggiunse una vera miniera di curiosità e fatti interessanti il paese. Perché non collegare, perché non sottrarre al facile pericolo di dispersione tanti utili notizie?”. Ecco – spiega – perché nacque il presente lavoro, il quale, anche se sofferente di immancabili lacune imputabili in parte alle antiche ‘scorrerie tedesche’ forse non dispiacerà del tutto a quanti amano il natio loco e le tradizioni e memorie dei nostri padri… Poi, ragioni di vario interresse: “La storia di un uomo e tanto più di un paese – per dirla con Ippolito Nievo – mi pare debba in alcun modo riflettere l’attività comune e nazionale che l’assorbe come il cader di una goccia rappresenta la direzione della pioggia… Studiando il passato potremo farci un’idea del presente se è vero che la storia ha i suoi ricorrenti corsi e ricorsi, se è vero che la stessa altro non è che un eterno gioco di affermazioni e di reazioni”. Longiarù afferma poi che “Il raffronto fra costumi e istituzioni di oggi con quelli passati ci scampa pure da due eccessi nel giudicare le cose. Il primo sta nel rimpiangere nel passato i tempi tramontati di Saturno. Sono i ‘laudatores temporis acti’ che fanno la storia sulle lapidi dei cimiteri. Il secondo eccesso sta nel deprecare abituale, nei secoli passati, ombre, oscurantismo e barbarie”. Ma… la verità ancora una volta sta nel mezzo. Così “uomini di carattere e quindi di parola, serii, lenti a decidere ma irremovibili nei propositi, tenacemente attaccati alla religione e amanti della patria piccola e grande, i nostri vecchi ci hanno lasciato un ricco patrimonio di tradizioni religiose e civiche”. E se la felicità è l’istinto e la finalità della nostra esistenza e se la felicità si compone anche di elementi soggettivi, i nostri vecchi la sapevano più lunga di noi che viviamo nel secolo dei confort, del cinema, della radio, delle autostrade”. E così chiudeva: “Siccome la vita presenta più spine che rose, essi, abituati ai disagi e alle privazioni, trovavano in una fede robusta e vissuta, la forza per soffrire virilmente e non sentivano il bisogno, nelle ore nere dell’esistenza, di pensare né all’arsenico né alla rivoltella. E’ proprio il caso di suggerire alla scienza di fare un inchino alla sapienza”. Ricordiamo infine che il libro si compone dei seguenti capitoli: La Val Fiorentina, Le origini, Sotto i patriarchi di Aquileia, I Torre, Il Leone di S. Marco, Meneghello, Liti secolari, La Lega di Cambrai e la calata di Massimiliano, La vita all’ombra di S. Marco, I contributi, Approvvigionamento, Industria, Dati statistici, Napoleone, Tedeschi e francesi, il risorgimento e don Natale, Vicende eroiche, La fine del poeta, Per staccare Selva dal Cadore, Cronaca, Vicende ecclesiastiche, Beghe di famiglia, La transazione, Le visite pastorali, Il clero nella guerra mondiale, La chiesa monumentale di S. Lorenzo, La chiesa monumentale di S. Fosca, L’Inno del Cadore, La conquista del Pelmo, Istà su le crode.
NELLE FOTO (riproduzioni dal libro di Longiarù-Nicolai): la copertina della pubblicazione; Val Fiorentina con due scorci dell’armoniosa e solenne mole del Pelmo; Selva con sullo sfondo la Marmolada; Piani e colli di Santa Fosca; il Gruppo del Cernera e in primo piano la chiesa secolare e la tomba di don Natale; Pescul con la casa natale di Talamini; Selva di Cadore nel 1317; l’albero genealogico della famiglia Torre: Negrone sarebbe stato il costruttore della chiesa di Selva; don Natale Talamini, uno dei personaggi più illustri di Selva, in un dipinto della metà dell’800; cappella-monumento dedicata ai caduti per la frana del 1917; maggio 1916 un aeroplano italiano caduto in territorio di Selva; ancora la cappella eretta a ricordo delle vittime della frana; costumi di Selva di Cadore.
AL VIA L’ATTIVITA’ FILOSOFICA CON LISA DE LUCA
AGORDO
DI GIANNI SANTOMASO
FANTASTICHE DOLOMITI, NUOVA STAGIONE. APPUNTAMENTO QUINDICINALE IL GIOVEDI ALLE 10.30 E 1900
LA SETTIMA PUNTATA, la mobilità sostenibile
OSPITE IL VICEPRESIDENTE EMILIANO BONANNI
LA RACCOLTA COMPLETA
FANTASTICHE DOLOMITI 7^ PUNTATA: IL QUINDICINALE APPUNTAMENTO ALLA RADIO
SALUTE E SOCIETA’ IL LUNEDI ALLE 13.10
SALUTE E SOCIETA’ IL LUNEDI ALLE 13.10 E ALLE 20.10, LA DOMENICA ALLE 10.30 A CURA DEL DOTTOR MARCO CARACCIOLO. QUINTA STAGIONE
LA PUNTATA DELLA SETTIMANA
Circa un paziente su cinque con carcinoma mammario risulta HER2- positivo, e questa positività è associata a una malattia aggressiva, un alto tasso di recidiva e un aumento della mortalità. Trastuzumab deruxtecan, l’anticorpo monoclonale coniugato anti-HER2 di Daiichi Sankyo e AstraZeneca, mostra un’efficacia notevole e una risposta duratura nelle pazienti affette da carcinoma mammario metastatico HER-positivo, precedentemente trattate con due o più regimi terapeutici. I risultati aggiornati dello studio di fase II DESTINY-Breast01 sono stati presentati durante il San Antonio Breast Cancer Symposium (SABCS) 2020. Pierfranco Conte, Ordinario di oncologia, Università di Padova
LA RACCOLTA COMPLETA
GOCCE DI FILOSOFIA, CON CHIARA CAU, CON LISA DE LUCA.
TUTTI I GIORNI DAL LUNEDI AL SABATO ALLE 6.55 E ALLE 18.55
PUNTATA 05
LA RACCOLTA COMPLETA
007 IN CONDOTTA CON LA PROF. MARIA ROSA SALMAZO IL LUNEDI ALLE 10,30 E ALLE 19.00 LA DOMENICA ALLE 8 DEL MATTINO. NONA STAGIONE
LA RACCOLTA COMPLETA
SOLIDARIETA’ VENETO FONDO PENSIONE, IN ONDA IL PRIMO VENERDI DEL MESE ALLE 10.30 E ALLE 19.00 QUINTA STAGIONE
AUDIO
RACCOLTA COMPLETA
DUE MINUTI UN LIBRO TUTTI I GIORNI ALLA RADIO ALLE 9.30 E ALLE 18. QUINTA STAGIONE
LA RACCOLTA COMPLETA
CASSA SOLIDARIETÀ LUXOTTICA
IL NUMERO DI DICEMBRE CON PAOLO CHISSALE’ E FABRIZIO CAMPEDEL
RACCOLTA COMPLETA
LA RASSEGNA STAMPA DA L’AMICO DEL POPOLO
di Gianni Santomaso
OSPITE: Maurizio Alfieri
RADIO PIU INFORMAZIONE il canale su TELEGRAM informazione di prima mano e in tempo reale. iscriviti ed aiutaci a farlo conoscere
LA RACCOLTA COMPLETA
I RACCONTI DI PAOLO SOPPELSA il lunedi alle 9.30 e 18.30
RACCOLTA COMPLETA
LE PUNTATE di Luisa Alchini di Leggermente Bellunesi, la domenica alle 11, il martedi alle 10.30 e alle 19.00
LA PUNTATA DELLA SETTIMANA
RACCOLTA COMPLETA
L’ALMANACCO LADINO CON L’ISTITUT CESA DE JAN QUINDICINALE APPUNTAMENTO. LA DOMENICA ALLE 9 IL LUNEDI ALLE 8.35 IL MARTEDI ALLE 12.35 IL MERCOLEDI ALLE 18.35. SECONDA STAGIONE.
LA PUNTATA DELLA SETTIMANA
RACCOLTA COMPLETA
SP 1 MADONNA DEL PIAVE senso unico alternato regolato da semaforo fino al 15 gennaio in comune di Quero Vas per realizzazione tombinatura
SP 42 CAVALLERA fino a revoca, chiusura della strada nell’abitato di Perarolo per attivazione emergenza frana “Busa del Cristo”
S.P.2 DELLA VALLE DEL MIS Interdizione totale al traffico fino a revoca dal km 14,920 (località Gona Bassa) al km 20,650 (località Titele) per cedimento della carreggiata
S.P. 5 DI LAMOSANO Interdizione totale fino a revoca per presenza di materiale e alberi in strada.
S.P. 251 DI VAL DI ZOLDO E VAL CELLINA dalla località Soffranco fino all’imbocco nord della galleria S. Giovanni interdizione totale al transito per cedimento della carreggiata
SP 3 DELLA VAL IMPERINA fino a revoca, senso unico alternato regolato a vista in località Gona di Conedera di Rivamonte per cedimento della carreggiata stradale
E DOPO LA NEVE IL GRANDE FREDDO. IERI SUL TERMOMETRO NEI LUOGHI PIU’ FREDDI.
LIVINALLONGO Il Centro Valanghe di Arabba ha distribuito i dati con le temperature più basse della notte nelle zone più fredde della regione. Pian Cansiglio (BL- 1003 m) –19.6°C, Val Visdende (BL-1240 m) –18.4°C, Passo Cimabanche (BL-1530 m) –21.5°C, Passo Pordoi (BL-2155 m) –14.5°C, Marmolada (BL-3256 m) N.P., Piana di Marcesina (VI-1310 m) –23.3°C, Dolina Campoluzzo (VI-1768 m) N.P. (Questo dato va considerato come semplice curiosità, dovuto ad un particolare microclima registrato sul fondo di una conca, in una sperduta zona di montagna)
Record (temperature minime assolute) negli ultimi 35 anni nelle località considerate
Pian Cansiglio -29.5°C (1 marzo 2005), Val Visdende -26.4°C (1 marzo 2005), Passo Cimabanche -30°C (7 gennaio 1985), Passo Pordoi -26.2°C (6 gennaio 1985), Marmolada -30.4°C (30 gennaio 1999), Piana di Marcesina -32.0°C (1 marzo 2005), Dolina Campoluzzo -44.1°C (26 febbraio 2018)
Precipitazioni: Assenti (0%).
Temperature: Senza notevoli variazioni o in leggero rialzo in alta quota, mentre saranno in lieve calo nelle valli, dove le gelate saranno intense (-7/-8°C nei fondovalle prealpini e da -9°C a -18°C tra valli dolomitiche e altopiani prealpini. Sulle Prealpi a 1500 m min -9°C max -6°C, a 2000 m min -10°C max -8°C. Su Dolomiti a 2000 m min -11°C max -9°C, a 3000 m min -15°C max -12°C.
Venti: Nelle valli deboli di direzione variabile, in quota deboli da nord-ovest tra la notte e il mattino, poi da nord-est alla sera, a 5-10 km/h sia a 2000 m che a 3000 m.
Precipitazioni: Assenti (0%)
Temperature: Persistenza delle condizioni termiche invernali, specie nei bassi strati. Minime in lieve rialzo con gelate notturne meno intense per parziale copertura nuvolosa alta nella notte; massime in aumento in quota e stazionarie nelle valli. Su Prealpi a 1500 m min -5°C max -2°C, a 2000 m min -7°C max -4°C. Su Dolomiti a 2000 m min -8°C max -5°C, a 3000 m min -11°C max -9°C.
Venti: Deboli di direzione variabile nelle valli; perlopiù deboli da nord-est in quota, a 5-10 km/h sia a 2000 m che a 3000 m.
STASERA IN CAMPO L’ALLEGHE HOCKEY
ALLEGHE Si gioca questa la partita valida per l’IHL tra Alleghe e Varese. Gli agordini arrivano da due vittorie consecutive e sembra che la squadra di Matikainen sia in piena forma con l’inizio dell’anno. Civette che in questo momento sono a metà classifica con 11 punti. Una classifica corta che non permette agli alleghesi di perdere la concentrazione. Un passo falso vorrebbe dire tornare nelle retrovie con lo spauracchio dell’ultima posizione che vorrebbe dire esclusione dai giochi. Stasera al De Toni arrivano i Mastini di Varese, una formazione con alti e bassi che nelle ultime due giornate ha vinto in casa e perso di misura in trasferta. Non sarà un match facile per l’Alleghe, ingaggio alle 19:30, diretta su RADIO PIU.