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A La Valle oggi come 50 anni fa…foto di Anna De Nardin
RINVIATA ANCHE LA SAGRA DI SAN LUCANO. A COMUNICARLO LA PRO LOCO DI TAIBON AGORDINO. L’APPUNTAMENTO AL PROSSIMO ANNO
Gestione Servizi Pubblici informa che a GOSALDO, nelle località LE FOCHE, LAMBROI, DENEORE, MAGAIT, REN, SELLE, COL TAMAI, BITTI, GIARDOI, LE CASE, CURTI e INCASAL, l’acqua erogata dall’acquedotto non è potabile e può essere usata per scopi alimentari SOLO PREVIA bollitura
CHIUDE PONTE MAS, FINO AL 30 GIUGNO PER I LAVORI DI CONSOLIDAMENTO: fino al 30 giugno sarà chiuso sia alle macchine sia ai pedoni il collegamento principale tra i comuni di Sospirolo e Sedico. L’intera struttura subirà notevoli lavori di risistemazione. Un intervento urgente, specie in seguito ai danni subiti dalla piena del torrente durante Vaia.Verrà allargata la sede stradale, sul lato sud è programmata l’installazione della passerella pedonale. Dell’attuale ponte resterà solo la struttura portante. Percorso alternativo: da Ponte Mas a Vignole in Comune di Sedico.
SCOSSA DI TERREMOTO AL CONFINE CON LA PROVINCIA DI BELLUNO
a Valdobbiadene epicentro a Pianezze alle 20.39, magnitudo 2,4, profondità 10.6 chilometri
Il terremoto è stato percepito dalla popolazione delle colline del prosecco, molte le chiamate al centralino dei vigili del fuoco, ma non sono stati rilevati danni. Preoccupazione per questo secondo evento tellurico degli ultimi sette mesi, la precedente il 9 ottobre tra Quero e Vas ( magnitudo 2,6) avvertita distintamente anche nella zona della Marca, soprattutto a Valdobbiadene e a Segusino. La scossa di ieri sera è stata percepita anche nel trentino fino a Borgovalsuagana
AUGURI NONNA GIULIA, 102 ANNI E LA FESTA A CANALE D’AGORDO
Oggi 9 maggio 2020 Giulia Fontanive in Cagnati di Canale d’Agordo compie 102 anni. Agli auguri di Radio Più aggiungiamo gli auguri in rima di John Francis della Pietra, il cantore dei nostri giorni, di Canale d’Agordo… della Valle del Biois.
Auguri nonna Giulia.
…dì par dì…
Nte sto temp de pandemia
Che no se pol pì sta en compagnia
De tanti no te sa pì nia
Così adess che le rare othe che te va de qua o de là
Passando l ocjo te toca butà
E polito vardà
Par capì
Chi che l è encora en si
Là l è en scur vert
Qua na pila de legne valgugn i ha descuert
Chei sarali vif o mort
Spia nte so ora
Se i l ha sbadilà
O semenà
Anter le case del paes de solito l è i pì bonorif
A fa mestieri de tera o segadiz
E me vien en ment
De zerta dent
Alora slonge el pas par di là
Sul davant fra casa e tabià
Vede cole fate da poc
Auze i oci el camin el fuma valgugn fa foc
Varde mejo l è la salata strapiantada
Picjole peche apede la palada
Adess son segur
Eccola la sponta drio en mur
Co le arte nte man
LNasuda come encoj en temp tant lontan
Come semper con bona grazia la saluda
La ghe dis a la dent benvegnuda
De det la men mostra doi
A dì che encoj
I è zentoedoi
I mejo auguri da tuti noi
Giulia
Nelle foto Giulia che ritira a 99 anni la part de le legne… che mito.
• In Italia cala il numero di nuovi contagi e decessi, le vittime totali sono oltre 30mila; • Bolzano accelera sulle riaperture di alcuni esercizi commerciali disponendo la riapertura dei negozi. Il governo però ha immediatamente deciso di impugnare il provvedimento; • Il sindaco di Milano Giuseppe Sala, a proposito di quanto avvenuto ieri sera all’ora dell’aperitivo sui Navigli, con troppe persone in strada lancia un ultimatum: “O le cose cambiano oggi,o io domani chiudo i Navigli e chiudo l’asporto” di bar e ristoranti; • Nel mondo superati i 4.000.000 di contagi.
AUMENTANO I DIMESSI NEGLI OSPEDALI, TREGUA DEI CONTAGI. ALTO ADIGE NON SOLO ALTA ITALIA, SOPRATTUTTO ALTRA ITALIA: DA OGGI RIAPRE TUTTO GRAZIE ALL’AUTONOMIA E DAL RESTO DEL PAESE SALE L’INVIDIA E LA PROTESTA. IL GOVERNO IMPUGNA LA SCELTA MA PROBABILMENTE LE RISPOSTE ARRIVERANNO QUANDO TUTTI I NEGOZI DEL TERRITORIO TRICOLORE SARANNO REGOLARMENTE RIAPERTI.
di Mirko Mezzacasa
Otto maggio, giorno da ricordare dopo oltre due mesi di pandemia: ieri nel bellunese si sono contati zero contagi anche se nel conteggio totale la provincia rispetto alle altre del Veneto rimane con il numero più alto di infettati in rapporto alla popolazione. Purtroppo la statistica ad ulteriore speranza è quella dei decessi che di speranze ne da poche, anche ieri una vittima alla casa di riposo Padre Kolbe di Pedavena, la donna di 99 anni era ricoverata in medicina covid bassa intensità al San Martino di Belluno. Mentre nel Veneto le critiche sono continue per le mancate aperture la vicina provincia autonoma di Bolzano oggi riprende la vita normale aprendo tutto. “Una decisione in linea con l’autonomia – ha detto ieri il Governatore Luca Zaia- se il Veneto fosse nelle stesse condizioni io riaprirei tutto. Ma non posso farlo per non esporre negozianti ed artigiani a sanzioni governative”. Per ora le uniche certezze di riapertura le hanno i parroci che da lunedi 18 potranno ricominciare ad incontrare i fedeli e distribuire l’eucarestia anche se con i guanti cioè senza contatti con i fedeli. Ricominceranno a raccogliere anche le offerte che in questi due mesi sono mancate così come le entrate da battesimi, comunioni, cresime e matrimoni, si stima una perdita solo in provincia di Belluno di oltre 350mila euro. IN VENETO Da ieri i malati covid – per circolare- sono solo coloro che sono positivi, quindi da ieri i ricoverati sono molto meno per la retifica dei dati quindi nel conteggio vanno sommati anche i 38 pazienti comunque ricoverati in area non critica ma che non sono più positivi. Nelle ultime 24 ore nuovi casi di positività + 73 (giovedi 80), attualmente positivi 5979 (-399) deceduti 1619 (+22), negativizzati/guariti 11029 (+450) in isolamento domiciliare 5503 (-279), ricoverati 528 (-32 positivi in area non critica), terapia intensiva 42, negativizzati ospedale 409, dimessi 3163 (+ 109), decessi ospedale 1281 (+12). BELLUNO Nelle ultime 24 ore in provincia casi positivi 0 (giovedi 4), attualmente positivi 497 (-25) , deceduti 94 (+2), negativizzati/guariti 554 (+23), in isolamento domiciliare 889 (-68), ricoverati ospedale San Martino 13 (-11, 8 non positivi in area non critica), terapia intensiva 4 (-1), ospedale di Comunità di Belluno 12 (-1, 1 non positivo) Agordo 20 (-4, 2 non positivi in area non critica). Dimessi 142: San Martino 85, Feltre 12, comunità Belluno 26 e Agordo 19.
LA RECENTE FRANA SULLA TORRE VENEZIA CHE HA CANCELLATO LA VIA TISSI
RICOSTRUZIONE VIDEO FOTOGRAFICA DI GIORGIO “pante” FARENZENA
NON FESTEGGERA’ IL SECOLO DI VITA, IL COVID SE L’E’ PORTATA VIA. 93ESIMO DECESSO IN PROVINCIA
BELLUNO Nella mattinata di ieri, una donna di 99 anni è deceduta all’ospedale di Belluno, era ricoverata nel reparto Medicina Covid (area bassa intensità, ospedale di comunità), residente nella Ulss Dolomiti.
70 DECESSI NEGLI OSPEDALI BELLUNESI DAL 21 FEBBRAIO Ospedale San Martino di Belluno 48, Feltre 6, Belluno Ospedale di Comunità 15 (+1), Agordo 1 e Pieve di Cadore 1.
L’INTERVENTO DI GIANPAOLO BOTTACIN, ASSESSORE DEL VENETO, A RADIO PIU’
DATI E GRAFICI DEL GIORNO, PROVINCIA – REGIONE 08 MAGGIO 2020
Con la collaborazione di Tiziano De Col
Il numero dei positivi in provincia è in media con i dati del Veneto, Belluno resta sempre, con il rapporto contagi/popolazione il più alto in Veneto
LEGGI LA CONFERENZA STAMPA DI LUCA ZAIA
Siamo in una situazione positiiva con le curve che vanno verso il basso, ma non caliamo la guardia. Tanti cittadini responsabili ci segnalano tanti cittadini irresponsabili, non si è capita la gravità del momento, colpa dei complottisti del non è successo nulla, del sono morte meno persone dello scorso anno, che peraltro sono bugie. DONAZIONI 37.400 donatori PER 57.130 mila euro. LA LETTERA DA VO Ho 7 anni ho fatto il tampone, sono stato bravo non ho pianto e mi hanno anche regalato un uovo di pasqua e sono contento di aver contribuito ad aiutare la scienza.
DOMANDE
L’ALTO ADIGE RIAPRE IL FRIULI PURE E IL VENETO? C’è una legge del consiglio regionale, invocando l’autonomia, artefizio che permette di aprire un varco, non è un’ordinanza che va in corte costituzionale. Mi sento costantemente con Fedriga del Friuli e gli altri presidenti e dico che c’è condivisione rispetto al fatto che il 1 giugno è distante, il Governo decide in base alla legge, assume le decisioni e noi non possiamo aprire attività, le nostre ordinanze non ha validità giuridica e si trovano le Forze dell’Ordine che scrivono il verbale. Stiamo ragionando, come ieri in conferenza dei presidenti, per una leale collaborazione ma i tempi di attesa di stanno dilatando non possiamo piu’ attendere. CI basta un DPCM che autorizzi le Regioni ad aprire su un preciso piano. Che si possa presentare un piano e riaprire.
BOCCIA IMPUGNERA’ LE ORDINANZE DELL’ALTRO ADIGE Certo ma nel frattempo passeranno i giorni e una volta che si arriverà alla discussione tutta Italia sarà riaperta.
ELEZIONI Dobbiamo garantire la democrazia faccio appello al Capo dello Stato affinché guardi dentro. Il rischio zero non ci sarà mai, un focolaio puo’ partire in qualsiasi momento soprattutto dagli asintomatici.
FOSSE STATO AUTONOMO? Avrei già riaperto tutto. Siamo chiamati a scegliere quello che fa bene alla comunità. Inutile chiamare gli amministratori se poi si contestano le scelte.
CHIESE RIAPERTE Dov’erà il comitato scientifico? La prossima volta che arriva il virus si arrangeranno gli scienziati visto che non vogliono trovare una situazione di equilibrio
18 MAGGIO Non c’è programmazione a tutt’oggi mi dicono che il 18 Conte potrebbe presentarsi con un altro DPCM per altre settimane. Bisogna informare i parrucchieri quando possono riaprire.Visto che il lunedi è chiuso che almeno si faccia la deroga che possano aprire.
https://www.facebook.com/zaiaufficiale/videos/541138799874595
“DE COCCIO”: UN GIOVEDÌ CON 4 PERSONE SANZIONATE. STESSA SORTE ANCHE PER 2 TITOLARI DI ATTIVITÀ COMMERCIALI
BELLUNO 556 persone controllate e 4 sanzioni inflitte. La miglior giornata della settimana secondo i dati trasmessi dalla Prefettura di Belluno in seguito ai controlli per il contenimento del virus Covid-19. Salgono a 40 le infrazioni dopo 2196 controlli nei primi 4 giorni della settimana. Sempre giovedì, sono state controllate anche 831 attività commerciali. 2 titolari sono stati sanzionati.
LUXOTTICA: AD AGORDO E SEDICO TAMPONI SU BASE VOLONTARIA
AGORDO Luxottica ha condiviso con le parti sindacali un accordo e sta inviando a tutti i colleghi una mail informativa “Aggiornamento Covid-19”, mentre ai colleghi chiamati a lavorare la prossima settimana, un SMS dedicato , per effettuare la prenotazione in base volontaria del tampone classico “naso/faringeo”. Saranno coinvolti tutti i dipendenti del gruppo Luxottica. Si partirà gradualmente da lunedi con lo stabilimento di Agordo, martedì il comprensorio di Sedico, nelle successive giornate tutti gli altri stabilimenti italiani.
IL COMUNICATO DI LUXOTTICA AI DIPENDENTI
Cari colleghi,
in questa fase di ripartenza delle nostre attività in Italia e nel mondo, la priorità del Gruppo è continuare a garantire la salute e la sicurezza delle sue persone. Nelle ultime settimane l’azienda ha avviato importanti tavoli di confronto, anche con il mondo scientifico e con le Parti Sociali, per dotarsi di regole chiare, semplici e quanto più possibile uguali per tutti, in tutto il mondo, per coniugare le raccomandazioni sanitarie e regolatorie e le esigenze del vostro lavoro quotidiano. In questo contesto, l’Italia si conferma laboratorio di idee per testare soluzioni da estendere al resto del mondo Luxottica, nel rispetto delle normative locali. L’azienda ha avviato un’importante collaborazione scientifica per la gestione della fase 2 e della prevenzione in tutti i suoi luoghi di lavoro con il Dipartimento di Medicina Molecolare e Virologia dell’Università/Azienda Ospedaliera di Padova, diretto dal Prof. Andrea Crisanti. Il confronto con le Parti Sociali, inoltre, ha già portato alla creazione di un Osservatorio Nazionale Luxottica per la Fase 2 “Insieme per Ripartire” per condividere proposte innovative in questo ambito. Su queste premesse e nell’obiettivo di offrire un’ulteriore rassicurazione nella fase di ripartenza, Luxottica avvierà da lunedì 11 maggio una nuova sperimentazione nelle sedi di Agordo, Sedico e Milano, compresi i negozi di Salmoiraghi & Viganò in città, per offrire ai dipendenti, in una prima fase su base volontaria, la possibilità di sottoporsi a un tampone per la diagnosi di positività al virus SARS-CoV-2. L’Ufficio Risorse Umane contatterà nei prossimi giorni chi potrà aderire all’iniziativa, sulla base dell’effettiva presenza o della necessità di recarsi in azienda. Il tampone sarà effettuato presso le infermerie delle sedi di lavoro da personale medico-infermieristico, nel pieno rispetto della privacy e delle indicazioni delle autorità sanitarie. L’esito del test sarà spedito dal laboratorio di analisi direttamente a casa della persona e al medico competente. Nel caso di positività – anche in assenza di sintomi – verrà informata l’autorità sanitaria di riferimento. L’iniziativa sarà progressivamente affinata ed estesa al resto della popolazione e a tutte le sedi italiane del Gruppo.
LA FEMCA CISL SUI TAMPONI IN LUXOTTICA
Alle persone che rientrano nel gruppo di lavoro convocato nella settimana che va da lunedì 11 a venerdì 15 maggio arriverà un sms da parte di Luxottica in cui viene chiesto se il dipendente desideri effettuare il tampone naso-faringeo per verificare un’ eventuale positività al covid-19. Il test sarà su base volontaria e la sperimentazione partirà proprio dallo stabilimento di Agordo, per poi proseguire anche negli altri stabilimenti. Se all’sms che arrivato il dipendente risponderà sì successivamente ne riceverà un altro di conferma. Data e ora del tampone (che sarà effettuato dall’infermeria dello stabilimento di appartenenza in collaborazione con personale specializzato) saranno comunicati al responsabile la settimana prossima. La persona che deciderà di aderire al test e che dovesse risultare positiva sarà contattata singolarmente nel pieno rispetto della privacy di ciascuno. “Riteniamo che, in un periodo come questo, questa sia un’occasione unica di tutela per tutti: sia per il lavoratore ed i suoi colleghi ma anche per i familiari della persona che aderirà – scrive la FEMCA CISL – Come Rsu abbiamo collaborato per portare avanti questa iniziativa confidando che incontrerà il favore di tutti”
ECOCENTRO DI AGORDO IL RITORNO ALLA NORMALITA’
AGORDO Da lunedi novità nell’apertura dell’ecocentro di via Valcozzena ad Agordo. Il ritorno alla normalità, APERTO LUNEDI MARTEDI GIOVEDI VENERDI E SABATO come da comunicazioni del sindaco Roberto Chissalè che invita al rispetto delle regole
IL DOTTOR NICOLO’ D’AMICO VICARIO DEL QUESTORE DI BELLUNO, ANCHE SCRITTORE E FAMOSO PER IL MODELLO “VASCO ROSSI”
BELLUNO Nuova Forza in Questura con l’arrivo del vicario del Questore, già alla Questura di Padova dal 6 agosto 2018 come Dirigente della Divisione Polizia Amministrativa Sociale e Immigrazione. l’uomo che ha promosso il modello “Vasco Rossi” di compartecipazione e sinergia tra pubblico e privato, all’interno dell’area padovana tra gli organizzatori di eventi musicali. Analogamente ha gestito il concerto di Vasco Rossi a Modena del 1 luglio 2017 cui assistono all’interno del Parco Ferrari oltre 225 mila persone, record mondiale di spettatori per un concerto musicale quale Coordinatore del Tavolo tecnico nonchè Delegato alla Commissione di Vigilanza Pubblici Spettacoli. Ha gestito, infine, quale dirigente dei servizi di ordine e sicurezza pubblica tutte le fasi del concerto durato quattro giorni tra la prova Zero e l’evento vero e proprio;
UN LUNGO CURRICULUM
Ha sviluppato un protocollo e azioni concrete di contrasto al fenomeno dell’abusivismo nel pubblico spettacolo con le associazioni di categoria, sequestrando diversi immobili in cui venivano organizzate feste e ritrovi soprattutto tra giovanissimi. Negli anni ha conseguito numerosi riconoscimenti per l’attività di servizio tra encomi e lodi;
Scrive ogni tanto racconti e romanzi gialli. Ha pubblicato inoltre un saggio “Parola di sbirro” sulla storia del commissario di Polizia nel cinema italiano. Assegnato alla Questura di Belluno dal 7 maggio quale Vicario del Questore. Laureato in giurisprudenza presso l’Università di Genova e Master in Cooperazione internazionale e Coordinamento alla Sapienza di Roma, 55 anni, tre figli. Commissario di polizia dal 17.12.1990; Dal 1991 al 1995 è assegnato alla Questura di Genova con compiti di polizia giudiziaria presso diversi uffici territoriali del capoluogo; Dal 1996 al 1999 è assegnato alla Questura di Biella quale Dirigente della Squadra Mobile. Si occupa di diverse indagini sia a livello locale legate al traffico di stupefacenti e a diversi casi di omicidi volontari sia di rilevo nazionale relative a infiltrazioni della criminalità mafiosa sul territorio in collaborazione con la Criminalpol Piemonte e la Direzione Distrettuale Antimafia di Torino tra cui l’operazione “Calabria Connection” con ventiquattro arresti di esponenti dell’area di Guardavalle (RC) responsabili di traffico internazionale di stupefacenti e riciclaggio. Alla fine degli anni ‘90 è assegnato presso la Questura di Oristano e successivamente a Treviso quale Dirigente della DIGOS. Dal 2009 al 2013 cumula anche l’incarico di Capo di Gabinetto di quest’ultima Questura. Numerose sono le indagini verso gli ambienti dei movimenti radicali in Veneto (Centri sociali del Nord est, Veneto Fronte Skin) relativi a attività delinquenziali dirette all’occupazione abusiva di immobili, danneggiamenti, episodi di violenza connotati da motivi razzisti. Nel 2011 indaga 18 persone per costituzione di associazione paramilitare nell’ambito dell’indagine sulla “Polisia Veneta” con sequestri di armi, munizioni e divise destinate a una polizia parallela e operativa del Movimento per la Liberazione del Popolo Veneto. Nello stesso anno pianifica e gestisce i servizi informativi e di prevenzione in occasione del vertice G8 di Cison di Valmarino (TV) tra i Ministri dell’Agricoltura; Frequentatore del Corso di Alta formazione presso la Scuola Interforze di Roma nell’anno accademico 2013/2014. Dal 2015 al 2017 è nominato Dirigente presso la Questura di Nuoro e successivamente a Modena con compiti di coordinamento in materia di polizia amministrativa e immigrazione, occupandosi prevalentemente della sicurezza di eventi e pubblici spettacoli . In quegli anni coordina i servizi di ordine e sicurezza pubblica al Festival del Cinema di Venezia nel 2014 e nel 2016, da dirigente aggregato a quella Questura. (foto bellunopress.it)
IL SAP BELLUNO RICORDA PASQUALE APICELLA, IL POLIZIOTTO UCCISO A NAPOLI
BELLUNO Un altro giovane poliziotto morto nell’adempimento del dovere a meno di sette mesi dalla barbara uccisione in Questura a Trieste dei giovanissimi Agenti Matteo Demenego e Pierluigi Rotta. La nostra famiglia – afferma il Sap (Sindacato Autonomo di Polizia) – piange un altro figlio delle stelle, un altro poliziotto delle Volanti. Pasquale Apicella, Agente Scelto della Polizia di Stato, deceduto lunedì 27 aprile scorso a soli 37 anni, nella città di Napoli mentre tentava di bloccare la fuga a dei rapinatori che avevano appena tentato un colpo in banca. Lascia moglie e due figli piccoli. Alla cerimonia funebre, a causa delle restrizioni previste dall’emergenza sanitaria in atto, non è stato possibile portare il nostro saluto e il giusto onore al nostro collega, anche alla luce dell’alto numero di colleghi che avrebbero voluto partecipare. Nel fermo intendimento di voler onorare la memoria del collega scomparso – fa sapere la Segreteria Provinciale del Sap bellunese – oggi venerdì 8 maggio alle ore 11:00 abbiamo deposto una corona d’alloro alla sua memoria presso la lapide commemorativa dei caduti della Polizia di Stato apposta nell’atrio della Sezione Polizia Stradale di Belluno. Nel pieno rispetto delle attuali misure di distanziamento sociale, è stato quindi osservato un momento di raccoglimento e preghiera con il Cappellano Provinciale della Polizia di Stato, Mons. Giorgio Lise. Purtroppo piangiamo un altro collega che ha sacrificato la propria vita per servire il Paese e per difendere la legalità – conclude il sindacato. Un sacrificio che ci auguriamo non resti vano e che merita di essere adeguatamente ricordato. Per questo motivo, la medesima cerimonia è state organizzata contemporaneamente in tutta Italia da tutte le Segreterie Sap delle varie province.
HA PRESO SERVIZIO IL DIRETTORE DELLE CURE PRIMARIE DI FELTRE LUCIA DALLA TORRE
BELLUNO Lucia Dalla Torre, nominata il 12 marzo 2020 direttore provvisorio delle Cure Primarie del distretto di Feltre, ha preso servizio questa settimana. Classe 1973, residente nel trevigiano, la dottoressa Dalla Torre si è laureata in Medicina e Chirurgia con il massimo dei voti all’Università di Padova nel 1999 e si è specializzata in Medicina di Comunità nel 2004 dopo aver effettuato un anno di formazione all’estero, come Assistant Project Manager del Progetto di Cooperazione Internazionale “Nascere senza AIDS in Tanzania”. Nel 2017 ha completato un master di II livello in “Governare e dirigere i servizi sociosanitari.
SCUOLA : DONAZZAN, “ESAMI DI STATO FATTI COSÌ PERDONO DI SIGNIFICATO”
VENEZIA L’assessore alla scuola della Regione veneto, Elena Donazzan, critica le modalità previste dalle ordinanze del ministro dell’istruzione Azzolina per lo svolgimento degli esami di terza media e di maturità. “Come mi ha scritto un’insegnante stamattina – dichiara Donazzan – le ordinanze sullo svolgimento degli esami e sulle valutazioni finali degli alunni sembrano dire: “educhiamoli da piccoli a non far fatica e ad aspettare che mamma Stato faccia tutto”. Questo è il messaggio più chiaro tra i tanti che mi sono arrivati di forte critica su come il governo ha deciso di impostare valutazioni e prove conclusive dei cicli scolastici”. “L’unica nota positiva è che almeno il ministro ha deciso di far svolgere gli esami, visto che inizialmente per gli allievi di terza media non li aveva previsti – prosegue l’assessore del Veneto – Torno a dire, invece, che si debba pensare ad un esame in presenza anche per gli alunni del primo ciclo, considerato che si sono mai visti assembramenti alle sessioni di esame: agli esami va dato il giusto peso perché sono una prova importante, destinata ad essere una delle tante prove a cui i ragazzi dovranno abituarsi. Nella seconda metà di giugno si può seriamente prevedere che l’allentamento delle misure sia un dato di fatto e si possa anche predisporre il rientro a scuola per qualche settimana dei ragazzi delle ultime classi del ciclo, in modo che possano affrontare gli esami preparati, svolgendo qualche lezione in presenza, con i loro docenti”.
CORONAVIRUS. BOND (FI): INDENNIZZI A FONDO PERDUTO PER I ‘PICCOLI’
ROMA “Dopo un lungo tira e molla, tipico del governo Conte, nel decreto (fu) aprile, che diventera’ forse decreto di maggio, dovrebbero essere inseriti 15 miliardi di euro di erogazioni a fondo perduto per sostenere l’economia nazionale pesantemente danneggiata dagli effetti della pandemia da Coronavirus e da decisioni non sempre giustificate da parte del governo. Se cosi’ fosse, ma abbiamo qualche perplessita’, e non a torto, dovremmo dire meglio tardi che mai. Come Forza Italia abbiamo infatti sempre auspicato una rapida erogazione al mondo delle imprese. Erogazione che deve avvenire secondo il criterio di favorire prioritariamente i ‘piccoli’ imprenditori e lavoratori autonomi, i piu’ penalizzati dalla crisi anche a causa della loro limitata patrimonializzazione, per poi passare ai ‘medi’ ed eventualmente ai ‘grandi’, sempre che questi non abbiano usufruito della delocalizzazione di aziende e holding all’estero allo scopo di eludere il fisco italiano. Con 15 miliardi si puo’ erogare un indennizzo minimo di 5.000 euro a circa tre milioni di partite Iva, magari seguendo il criterio gia’ adottato per l’erogazione del sostegno (o dell’elemosina) di Stato, privilegiando chi nel 2019 ha dichiarato redditi inferiori ai 30.000 o 50.000 euro. Mi rendo conto che 5.000 euro in assoluto non sono molti, ma nella situazione dei conti pubblici nazionale sono pur sempre un minimo sostegno a chi ha dovuto chiudere o limitare grandemente la propria attivita’, soprattutto nelle zone piu’ disagiate del Paese e non sa se potra’ piu’ riaprire”. Lo dice il deputato di Forza Italia, Dario Bond
DARIO BOND DEPUTATO DI FORZA ITALIA
VERSO DECRETO MAGGIO, TRE SFIDE DEI COMUNI: TRASPORTO PUBBLICO, RISORSE PER COLMARE IL GAP FISCALE, TERMINI DA SPOSTARE. UNCEM: URGENTI LE DECISIONI
ROMA Revisione del Codice degli Appalti e accellerazione del Piano banda ultralarga. Due questioni urgenti, secondo Uncem, sottoposte nei giorni scorsi ai Comuni. Ma ancora più “calde” da risolvere, in vista del decreto maggio, sono tre partite fondamentali per gli Enti locali, in particolare i Comuni più piccoli e i territori montani. Da chiarire prima del varo del Decreto, nelle prossime ore, come Uncem ha chiesto al Viceministro Mef Laura Castelli. Primo, il nodo pagamento del trasporto pubblico. I Comuni, a legislazione vigente, devono corrispondere ai gestori del trasporto scolastico i corrispettivi previsti dai contratti per le prestazioni ordinarie, senza alcuna riduzione o penale, anche a fronte delle minori corse effettuate nel periodo dal 23 febbraio al 31 dicembre 2020. Servizi da pagare, anche se non sono stati svolti. Questo causa già enormi difficoltà di bilancio per gli Enti e difficoltà anche per le ditte a incassare le risorse visto che queste si configurerebbero come aiuto di stato. Uncem chiede al Governo di intervenire per evitare un corto circuito che da una parte blocchi i fondi sui bilanci pubblici, dall’altra impedisca alle aziende che erogano il tpl di vedere realmente le risorse. Seconda questione riguarda le risorse per colmare i gap di entrata degli Enti locali. Tre miliardi previsti. “Il punto – spiega Marco Bussone, Presidente Uncem – è la cifra, ma non solo. Abbiamo chiesto al Viceministro Castelli di precisare bene come vengono ripartiti e a cosa sono destinati o vincolati. I Comuni hanno bisogno di risorse per la spesa corrente in questa fase. E il riparto dei miliardi di euro sul piatto, nel decreto aprile/maggio, deve tener conto anche degli Enti più piccoli, con una base minima dalla quale partire. Se nel riparto vengono agevolate le città metropolitane o comunque gli Enti medio-grandi, non ci siamo. Chiediamo garanzie“. Ultima questione molto delicata in vista del decreto, sono i termini per i lavori a fronte di contributi statali. Da spostare in avanti. In particolare deve essere rinviato il vincolo per i Comuni di avviare entro il 15 maggio i lavori con i fondi previsti dall’art. 30, comma 14-ter, del decreto legge 34 del 30 aprile 2019, che ha previsto specifici contributi a favore dei Comuni di minor dimensione allo scopo di potenziare gli investimenti per la messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici e patrimonio comunale e per l’abbattimento delle barriere architettoniche a beneficio della collettività. È stata disposta l’assegnazione del fondo di 22,5 milioni di euro per il 2020 a tutti i 1.940 Comuni con popolazione inferiore ai 1.000 abitanti. Il contributo – pari a 11.597,20 di euro per ciascun Ente locale. Spenderli entro il 15 maggio è praticamente impossibile per gli Enti, che da giorni chiedono di spostare i termini. Almeno di sei mesi. “Serve una circolare del Governo, dei Ministeri competenti – spiega Bussone – che nelle prossime ore dica ai Comuni che se anche non iniziano i lavori entro il 15 maggio, non perdono le risorse. È urgentissimo. Mi auguro entro oggi ci sia un chiarimento in merito“.
UTILE NETTO CHE SFIORA IL MILIONE DI EURO: DOLOMITIBUS APPROVA IL BILANCIO 2019 E INTANTO STUDIA LE PROSPETTIVE DELLA “FASE 2”
BELLUNO Con quasi un milione di euro di utile è stato approvato il bilancio 2019 della Dolomitibus. La società della Provincia si conferma solida e per il quinto anno consecutivo chiude l’esercizio con il segno “più”. In questo caso, per 988.243 euro, che sommati agli utili degli ultimi anni totalizzano la bellezza di 5 milioni di euro in cinque anni. Questi i numeri su cui si è concentrata l’assemblea dei soci, riunita questa mattina nel rispetto delle misure anti-contagio, cui hanno preso parte anche il presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin e il consigliere delegato Dario Scopel. «Ringrazio la società, il consiglio di amministrazione e il personale per l’ennesimo grandissimo risultato ottenuto. Riuscire a ottenere quasi 5 milioni di utile in cinque anni per un’azienda di trasporto pubblico locale è tutt’altro che scontato – commenta il presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin -. Dolomitibus però non si ferma a questo risultato. In questo momento, stiamo lavorando per affrontare il periodo complesso che si profila all’orizzonte. Riorganizzare il servizio di trasporto rispettando le misure di sicurezza anti-contagio non è semplice. La volontà è quella di dare risposte alle esigenze del territorio e per questo abbiamo chiesto ai sindaci di segnalarci le corse che dovranno essere riattivate prioritariamente. Al contempo, dobbiamo guardare al mantenimento degli equilibri economico-finanziari della società. In questa prospettiva, apriremo un tavolo tecnico con il mondo del lavoro, i sindacati e la scuola non appena ci saranno le nuove linee guida sul ripristino dell’attività scolastica, dal mese di settembre». È proprio il periodo di “convivenza” con il virus il tema su cui si è concentrata l’assemblea dei soci e su cui stanno lavorando Dolomitibus e Provincia. «La chiusura delle scuole e il blocco degli spostamenti significano una riduzione consistente, dato che tra studenti e lavoratori arriviamo a coprire circa il 60% degli introiti da tariffa; quindi gli ultimi due mesi peseranno inevitabilmente sul prossimo bilancio, assieme al calo del turismo – sottolinea il presidente di Dolomitibus, Andrea Biasiotto -. Se consideriamo anche la chiusura delle attività commerciali e il crollo del 90% del traffico passeggeri non studenti e non lavoratori, abbiamo un quadro piuttosto preciso della situazione. Ma grazie agli ultimi esercizi estremamente positivi, su cui pesa positivamente anche il bilancio 2019, possiamo guardare con un discreto ottimismo al superamento del Covid. Ringrazio tutta la struttura per questi risultati». Dolomitibus, infatti, sta già studiando alcune strategie per garantire l’erogazione del servizio nel pieno rispetto delle restrizioni anti-contagio, e al contempo conservare gli equilibri economico-finanziari della società. Sotto la lente soprattutto il servizio a chiamata e la creazione di quadri orari in grado di integrare trasporto scolastico e corse pendolari per le fabbriche. «Al momento le restrizioni sono quasi impossibili: il rispetto dei distanziamenti ci fa perdere il 75% dei posti sui mezzi – spiega l’amministratore delegato di Dolomitibus Natalia Ranza -. Per questo dobbiamo lavorare moltissimo per mettere in campo soluzioni diverse rispetto a quelle del passato. La parola d’ordine sarà flessibilità. Servirà quel lavoro di squadra con la Provincia che ci ha consentito di raggiungere risultati eccellenti negli ultimi cinque anni. E che nel 2019, grazie ai servizi sostitutivi, all’aumento della clientela e agli allestimenti per altre aziende, ci ha consentito di chiudere con quasi 1 milione di euro di utile, e di un premio di 500mila euro ai dipendenti».
CANTIERE A PIENO RITMO SULLA FRANA DI CANCIA: LA BRIGLIA PRENDE FORMA, CHIUSURA LAVORI PER FINE ESTATE
BELLUNO Continuano a pieno regime i lavori di messa in sicurezza di Cancia (Borca di Cadore). Un’operazione da 4.135.000 euro destinata ad assicurare la mitigazione di colata detritica che da decenni minaccia le abitazioni sottostanti e la statale 51 di Alemagna. Da lunedì scorso operai e mezzi sono all’opera per completare nel più breve tempo possibile il primo stralcio. E proprio in questi giorni sta prendendo forma la grande briglia frangicolata di tecnologia giapponese (“Sabo Dam”) commissionata dalla Provincia di Belluno. Si tratta dell’operazione clou del cantiere, terminata la quale mancheranno solo i dettagli. Il cronoprogramma sta bruciando le tappe: i lavori sono cominciati a metà settembre 2019 e potranno essere conclusi (meteo permettendo) entro la fine dell’estate, contro una previsione iniziale di oltre 600 giorni di cantiere. «Da una settimana i lavori sono ripresi, dopo la pausa invernale e il blocco Covid – spiega Simone Carraro, direttore dei lavori sul canalone di Cancia -. Al momento, stiamo lavorando nel pieno rispetto del protocollo anti-contagio, senza per questo rallentare le operazioni. Siamo ripartiti di gran lena e speriamo che la stagione prosegua con un meteo adatto. Prima dell’inverno, eravamo riusciti a concludere la parte delle opere di fondazione. Adesso stiamo proseguendo con le prime opere relative al getto in calcestruzzo della grande briglia “Sabo Dam” che costituisce l’elemento più importante di questo cantiere. I canali superiori, a monte della briglia frangicolata, saranno ripresi dopo la conclusione delle opere in calcestruzzo». Infatti, oltre all’enorme struttura a “pettine” chiamata a bloccare i massi in discesa dall’Antelao, il progetto interviene anche con altre due opere: la deviazione del Bus del Diau, dove deve essere separata la colata solida (massi) dalla parte liquida (acqua); e la costruzione di una vasca di dissipazione per rallentare l’erosione provocata dall’acqua in discesa. Una parte di queste opere è già stata realizzata prima della pausa invernale. «Se tutto proseguirà senza intoppi, l’impresa che sta lavorando riuscirà a concludere l’operazione entro la fine dell’estate o al massimo all’inizio dell’autunno, con una rapidità d’intervento eccezionale» commenta il consigliere provinciale delegato alla Difesa del Suolo, Massimo Bortoluzzi, che oggi è stato in sopralluogo sul cantiere, insieme al dirigente Pierantonio Zanchetta (appena rientrato dalla pensione per dare una mano all’ente Provincia). «La sistemazione del canalone di Cancia è al momento il progetto più consistente e importante che la Provincia sta realizzando, fondamentale per la sicurezza degli abitanti di Borca di Cadore, anche in considerazione della drammatica colata del 2009, che ha provocato due vittime. Per quest’anno utilizzeremo ancora i monitoraggi a vista della frana, durante l’estate. Ringrazio i volontari di Protezione Civile che hanno già assicurato la loro presenza, da fine maggio a metà settembre».
IL VIDEO CON LE DICHIARAZIONI
LA GALLERY DEI LAVORI
ITALIANO, SINGLE, TRA I 30 E I 50 ANNI ECCO CHI HA RICEVUTO I BUONI SPESA
BELLUNO Italiano, unico componente del nucleo familiare, e con un’età compresa tra i 30 e i 50 anni: ecco l’identikit del cittadino bellunese che ha ricevuto i buoni spesa erogati dal Comune di Belluno. L’analisi condotta dai Servizi Sociali di Palazzo Rosso ha permesso di fare un quadro preciso delle criticità sociali ed economiche causate dall’epidemia di Covid-19.
Le richieste Le richieste giunte in municipio sono state 999; di queste, 565 sono state accolte, 419 quelle respinte, mentre 15 sono arrivate oltre i termini previsti. Il totale delle persone dichiarate è stato di 2685; quelle che hanno beneficiato dei buoni spesa sono state 1585. Delle domande respinte, ben 115 erano doppie o presentate da componenti dello stesso nucleo familiare; 66 sono risultati non residenti o irreperibili, 59 hanno fatto rilevare un’adeguata situazione economica (ed esempio, le entrate certe di un altro membro della famiglia); in 54 casi non sono stati rilevati motivi di insufficiente sostentamento differenti rispetto al pre-epidemia (come pensioni troppo basse, situazioni quindi che rientrano nel canale sociale ordinario e non sono contemplate dal fondo governativo finalizzato alla perdita di sostentamento per l’emergenza Covid-19), mentre in 21 casi si è riscontrata la presenza di altri sostegni pubblici, come cassa integrazione o reddito di cittadinanza, che hanno ridotto la priorità d’intervento. Queste domande non sono però cadute nel vuoto e si stanno trasformando in domanda di aiuto ai Servizi Sociali comunali: una quarantina le richieste giunte solo nelle ultime due settimane a Palazzo Rosso. In totale, il Comune di Belluno ha erogato buoni spesa per 184.800 euro sui circa 190mila trasferiti dal Governo; i restanti 4950 euro sono stati impegnati per il servizio della mensa dei frati della Parrocchia di Mussoi.
Età, provenienza e composizione delle famiglie Il 54% delle domande accolte (310) è stato presentato da persone tra i 30 e i 50 anni, il 32% (179) da over 50, mentre il 14% (76) da ragazzi fino ai 29 anni. Il 68% delle domande è stato presentato da cittadini italiani; tra le restanti richieste, si evidenziano soprattutto quelle presentate da cittadini della Moldavia, Ucraina, Romania e Albania: dato probabilmente legato alla sospensione dei contratti delle badanti. Come anticipato, quelle più in difficoltà sono risultate le famiglie monopersonali (169 richieste accolte), seguite dai nuclei composti da tre e due persone (rispettivamente 114 e 113 domande accolte). Incrociando i dati di età e membri del nucleo familiare, emergono le problematiche delle famiglie monopersonali soprattutto nella fascia degli under 29, in difficoltà nel reperire un’occupazione stabile, e degli over 50, con situazioni precarie di lavoro o con problemi nel reinserimento nel mondo occupazionale.
L’ASSESSORE ALLE POLITICHE SOCIALI DEL COMUNE DI BELLUNO LUCIA PELLEGRINI
PARCHI, APERTURE CON LIMITAZIONI DOMANI APERTI PARCO BOLOGNA E PARCO MARAGA
BELLUNO Riaperture graduali e “di prova” per i parchi cittadini: sabato 9 maggio, si comincia riaprendo alla cittadinanza i parchi Città di Bologna (nella foto di belluno-turismo.it), in centro città, e Maraga, sotto Via Feltre. Non sarà però un ritorno al parco pre-epidemia: come infatti previsto dall’ultimo DPCM, non potranno essere utilizzati i giochi e le strutture per i bambini, e anche sulle panchine bisognerà mantenere sempre un metro di distanza dalle altre persone. «Dobbiamo abituarci a questa nuova normalità: proprio per farci trovare pronti alla giornata di domani, infatti, in questi giorni abbiamo ripulito alcuni dei nostri parchi cittadini.- commenta il sindaco, Jacopo Massaro – Sarà una grande prova di responsabilità: sappiamo che le lente e progressive riaperture potrebbero essere cancellate in caso di una nuova e pericolosa impennata dei contagi. Se tutto andrà bene, siamo pronti ad aprire già dalla prossima settimana anche il parco di Lambioi; se invece dovessero verificarsi problemi o gravi mancanze di rispetto delle regole, allora dovremo procedere a un contingentamento degli accessi, se non addirittura a una nuova chiusura. Chiedo quindi a tutti i cittadini un grande sforzo di responsabilità, per evitare di farci precipitare di nuovo nella drammatica situazione che abbiamo vissuto fino ad appena pochi giorni fa: lo dobbiamo soprattutto a chi tutti i giorni è in prima fila e rischia la propria vita per salvare quella altrui e a tutte le imprese e i lavoratori che stanno lentamente riprendendo le loro attività e per i quali un nuovo lockdown significherebbe la perdita di migliaia di posti di lavoro».
JACOPO MASSARO SINDACO DI BELLUNO
BELLUNO ALPINA, “MANUTENZIONI E CURA DEL TERRITORIO COME BIGLIETTO DA VISITA. GRANDI EVENTI PER SOSTENERE E POTENZIARE L’OSPITALITA”
BELLUNO L’associazione Belluno Alpina continua nel suo lavoro sul territorio del comprensorio Quantin – Nevegal – Ronce – Valmorel. Ultima iniziativa in ordine di tempo è la posa delle scritte di paese che, dopo Ciroc e Tassei, ora ha visto protagonista Piandelmonte. La scritta è stata posizionata a inizio paese ed è già diventata un’attrazione, con i primi selfie già scattati con l’enorme insegna alle spalle. “Si è trattato, ancora una volta, di un grande lavoro di squadra che ha coinvolto tutti i nostri volontari. È stata un’operazione lunga che ha richiesto varie fasi: la forma della scritta su cassa, il rivestimento in sassi autoctoni, infine la posa in forma provvisoria e estraibile. La scritta viene poi illuminata di notte a spese di Belluno Alpina da un lampione a led, che si ricarica tramite un pannello solare. Stiamo lavorando al meglio per trasformare il nostro comprensorio e renderlo pronto per accogliere gli eventi che ci attendono nei prossimi anni”, commenta Rodolfo De Min, vicepresidente di Belluno Alpina e giovane residente di Piandelmonte, dove ha da poco ristrutturato un’abitazione dove vive con la compagna Lisa e il loro bimbo di tre anni. “Presto proseguiremo con la posa delle scritte delle località a Ronce e a Valdart, ma continuiamo a chiedere agli enti preposti opere concrete come percorsi o parchi giochi naturalistici. Il nostro territorio è il luogo ideale per ospitare il turismo di questa estate, che sarà contrassegnato dal distanziamento tra le persone, ma dobbiamo avere percorsi da offrire e strutture per l’ospitalità pronte. Noi crediamo nel nostro progetto, e confidiamo facciano lo stesso anche gli enti locali, a partire dall’Unione Montana che ha un ruolo operativo importante nella progettazione e manutenzione del territorio, e dalla Regione Veneto con la quale sarà fondamentale continuare a sviluppare linee guida comuni, per le quali contiamo sul supporto dell’assessore bellunese Bottacin. Anche per questo è fondamentale la costituzione di un consorzio forestale che possa occuparsi tutto l’anno delle Prealpi, condizione fondamentale per cambiare le sorti dei territori sopra i 600 metri di quota”, continua De Min. L’obbiettivo di Belluno Alpina è trasformare il territorio in un biglietto da visita: in questo senso va ad esempio anche l’intervento di “recupero naturalistico straordinario di spazi aperti montani e degradati” affidato dal Comune di Belluno all’Unione Montana Belluno – Ponte in località Le Buse – Ronce all’interno delle misure del Piano di Sviluppo Rurale. “Il nostro scopo è far conoscere e crescere il nostro territorio, e le migliorie e la cura sono la base fondamentale anche per l’organizzazione di grandi eventi che possano rendere noto il nostro comprensorio in Italia e non solo”; continua il rappresentante di Belluno Alpina. Già, perché il chiodo dei grandi eventi, come il Giro d’Italia, è sempre fisso nelle menti di Belluno Alpina: “Il 2021 è una data possibile per il Giro: siamo riusciti a unire sei comuni nell’intento, con l’obbiettivo di valorizzare l’intero arco prealpino: Belluno, Limana, Ponte nelle Alpi, Alpago, Tambre e Chies d’Alpago. La collaborazione con i sei enti, che non si limita solo al progetto Giro, nasce da lontano, ormai quasi due anni fa, con le riunioni e gli incontri pubblici organizzati sul nostro territorio”, spiega Gimmy Dal Farra, presidente di Belluno Alpina. Pronti a lavorare anche per la progettazione di una settimana rosa, ma servono investimenti: “Sul percorso sono necessari interventi. Bisogna partire subito con le manutenzioni, magari sfruttando gli introiti della vendita degli schianti di Vaia: chiediamo quindi che vengano appaltati i lavori per allargare la curva a Campagol di Piandelmonte, e che i 120mila euro introitati dalla vendita del legname vengano utilizzati per realizzare ulteriori piazzole di scambio lungo la strada”, conclude Dal Farra.
MANUTENZIONE DEL VERDE PUBBLICO E CURA DI STRADE E SENTIERI: DATI IN APPALTO LAVORI PER QUASI 100 MILA EURO
ALPAGO Ammontano a circa 98 mila euro, suddivisi in tre lotti diversi, i lavori assegnati nei giorni scorsi dall’Amministrazione di Alpago per quanto riguarda la manutenzione delle aree verdi e la pulizia dei cigli stradali e dei sentieri accessibili sia ai pedoni che ai cicloamatori. La primavera si manifesta in queste settimane di sole e temperature decisamente miti anche nello straordinario sviluppo della vegetazione; un fenomeno naturale straordinario – soprattutto in un territorio come la conca dell’Alpago -, ma che richiede anche un intervento importante sul fronte delle manutenzioni delle aree urbane a servizio dei cittadini. I tre lotti assegnati, tutti tra l’altro ad aziende bellunesi, riguardano, in particolare, la pulizia e la manutenzione di piste ciclabili e sentieri, rotonde, marciapiedi e bordi stradali, nonché dell’intera zona del Lago di Santa Croce, area di assoluto rilievo non solo per la fruizione da parte dei cittadini, ma anche dei molti turisti che ci si augura possano tornare a popolare le sponde del lago con il rientro dell’emergenza sanitaria in atto. “Il verde pubblico risulta di primaria importanza per la qualità della vita dei cittadini e per il decoro urbano sia sul piano estetico, che per la sicurezza e l’incolumità pubblica”, sottolinea l’assessore al turismo e alle attività produttive del Comune di Alpago Federico Costa, che aggiunge: “Oggi più che mai, dato il difficilissimo momento storico che stiamo attraversando, è fondamentale curare in maniera ottimale il territorio anche quale primo biglietto da visita della nostra offerta di attività turistico-ricettive e sportive. Dobbiamo assolutamente farci trovare pronti ad una ripresa che – a detta di molti – potrebbe privilegiare più degli scorsi anni proprio le mete di prossimità e ad alta valenza naturalistica come il Lago di Santa Croce e la conca dell’Alpago con le loro straordinarie bellezze e le molteplici possibilità di svago all’aria aperta”, conclude Costa.
FELTRE: MARATONA DI LETTURA 2020
FELTRE E’ stata presentata con una conferenza stampa online la “Maratona di lettura 2020”. Quest’anno l’evento sarà interamente on line e si concluderà con l’incontro con l’autore a cui la maratona è dedicata, ovvero Gianrico Carofiglio. Il programma, imperniato sul rapporto tra parola, linguaggi, legge e giustizia, si estende per tutta la settimana dal 18 al 23 maggio e prevede numerosi appuntamenti e ospiti di rilievo (tra gli altri Gherardo Colombo e Annamaria Testa). Gli iscritti ai vari appuntamenti on line sono già oltre 600.
L’ASSESSORE DEL COMUNE DI FELTRE ALESSANDRO DEL BIANCO
LA BROCHURE DELL’EVENTO
Brochure MARATONA 2020
CONSIGLI COMUNALI IN AGORDINO E CONSIGLIO DELL’UNIONE MONTANA AGORDINA
RIAPRE LA BIBLIOTECA DI AGORDO
DA MARTEDÌ 12 MAGGIO UNA SERIE DI CORSI SPECIFICI PER TERZIARIO E TURISMO SUI PROTOCOLLI DI REGOLAMENTAZIONE COVID-19.
BELLUNO L’Ente Bilaterale Provinciale di Belluno promuove, attraverso la collaborazione con Ascom Formazione, una serie di corsi specifici per i settori Terziario e Turismo con l’obiettivo di fornire indicazioni operative di procedure di sicurezza anti contagio finalizzate a incrementare negli ambienti di lavoro l’efficacia delle misure precauzionali di contenimento per contrastare l’epidemia di COVID-19. I corsi non hanno carattere di obbligatorietà, ma rispondono pienamente all’obbligo di informazione al quale tutte le aziende sono tenute nei confronti dei dipendenti e degli avventori. I destinatari dei corsi sono titolari e dipendenti delle aziende del commercio, dei pubblici esercizi e del turismo. La durata del la formazione è di due ore, specifica per ciascun settore di attività, e viene svolta tramite videoconferenza. Gli argomenti trattati saranno: introduzione; biologia e storia della pandemia; normativa di riferimento; protocolli nazionali; dispositivi di protezione individuale; il concetto di pulizia e sanificazione degli ambienti ed oggetti. La frequenza è gratuita per le ditte aderenti all’Ente Bilaterale Provinciale, mentre è a pagamento (€30+iva) per i non aderenti. Per informazioni sull’iscrizione contattare l’ufficio dell’Ente Bilaterale allo 0437/943754, email [email protected], oppure gli uffici Ascom Formazione allo 0437/215268, email [email protected]. Per le iscrizioni: www.formazione.ascombelluno.it/corsi/49. Data l’imminenza delle aperture chiediamo una certa celerità nelle iscrizioni.
ASCA RICERCA AUTISTA PER IL TRASPORTO/CONSEGNA PASTI A DOMICILIO
AGORDO ASCA ha indetto una nuova selezione pubblica finalizzata alla formulazione di una graduatoria cui attingere per l’inserimento a tempo determinato a tempo pieno e parziale di un AUTISTA/VETTORE presso le varie unità d’offerta della Azienda finalizzato principalmente alla consegna pasti agli utenti del servizio domiciliare o ad altre attività legate ai servizi gestiti da ASCA. Le modalità di presentazione della domanda si trovano sul sito aziendale www.servizisocialiasca.it. Il termine perentorio previsto per la presentazione della candidatura è fissato il giorno mercoledì 20 maggio 2020 entro le ore 12.00.
DILLO A RADIO PIU’. CASA: BISOGNO PRIMARIO O FALSO PROBLEMA?
RADIO PIU’ Riceviamo e pubblichiamo una lettera dalla minoranza del Comune di Canale d’Agordo
Non siamo i soli a pensare che il problema della casa esista davvero e sia una delle cause ( non certo l’ unica) del calo demografico che affligge i paesi di montagna come i nostri. Condividono le nostre convinzioni i Consiglieri di minoranza del Comune di Falcade che ringraziamo per il loro appoggio e con i quali saremo ben contenti di collaborare. Non siamo all’ emergenza abitativa, ma qui da noi un problema casa esiste, specialmente per chi è giovane, e lo dimostra tra l’ altro il fatto che ci sono persone che se ne sono andate e se ne vanno proprio per questo motivo. Noi ne conosciamo alcune, ma sarebbe sufficiente camminare per i nostri paesi fuori stagione, guardarsi intorno con calma e notare il grande numero di case abitate solo per 1 -2 mesi all’ anno ed i frequenti cartelli con la scritta “in vendita”. Basterebbe probabilmente questo a farci riflettere sul nostro futuro abitativo. La domanda fondamentale è se l’ esigenza di una casa vada considerata questione strettamente privata, da lasciare ai cittadini e al libero mercato immobiliare, oppure se riguardi in qualche modo la comunità intera. Per noi la risposta è scontata: il Comune, che tale comunità rappresenta e che dovrebbe promuoverne lo sviluppo, non può chiamarsi fuori. I sindaci sostengono che il problema non è poi così rilevante in quanto non hanno, da parte dei cittadini, richieste riguardo alla casa, ma questo non sorprende: perché mai un cittadino che cerca casa in proprietà o in affitto dovrebbe rivolgersi al proprio Sindaco, se presso il Comune di tale questione non si parla affatto? Se da parte dell’ Ente pubblico non arriva alcun segnale che dimostri un qualche interesse per il problema? Nessuno si aspetta qualcosa dal proprio Comune se questo non dimostra, con idee, iniziative, progetti, di voler fare qualcosa. Proviamo ad immaginare il contrario: il Comune riconosce che il problema “casa” esiste, ci riflette, immagina possibili interventi per venire incontro ai bisogni abitativi dei cittadini, pianifica qualcosa, rende noti obiettivi ed eventuali iniziative rivolgendosi alla popolazione. A quel punto – ne siamo convinti – le richieste da parte degli interessati non dovrebbero mancare. Noi, per cominciare, guardiamo con grande interesse a quanto ha fatto il Comune di Sovramonte che ai propri cittadini ha inviato un segnale forte e chiaro: un progetto strategico per incentivare la residenzialità, finanziato con fondi di confine, allo scopo di incrementare la popolazione del comune, migliorare la qualità dei servizi e gli standard qualitativi del patrimonio immobiliare comunale. L’ aiuto ai cittadini consiste essenzialmente – riassumiamo al massimo – in un contributo a fondo perduto, mediamente del 35%, sui costi per comprare, o ristrutturare, o mettere a norma un immobile (anche appartamento) destinato ad abitazione principale. Non è cosa da poco! Si potrebbe prevedere anche un qualche intervento in collaborazione con l’ Azienda Territoriale per l’ Edilizia Residenziale (ATER) di Belluno, ma di questo parleremo prossimamente. Riteniamo utile che il dibattito su questo tema esca dai municipi e cominci a svolgersi anche tra la popolazione dei nostri comuni. Peccato che per il momento, a causa dell’ emergenza Covid 19, non si possa organizzare un pubblico incontro. Possiamo comunque iniziare, se vogliamo, a riflettere sulla questione.
QUATRO CIACOLE SU AGORT, OTTAVA PUNTATA CON VALENTINA “MINIERE ED ECONOMIA”
SPECIALE EPCENTER A RADIO PIU’
IERI ALLA RADIO
di Claudio Fontanive
IL CAFFE’ DELLA COLOMBIA di Paola Lanciato
IN VIVO VERSO
LA COLLEZIONE COMPLETA
DUE MINUTI UN LIBRO
LE ALTRE PUNTATE
AGORDINOMERON
AGORDINOMERON, IL TERRITORIO SI RACCONTA Da un’idea di Gianni Santomaso
IL MESSAGGIO DEI SACERDOTI A RADIO PIU’
PROVINCIALE 20 DELLA VAL FIORENTINA, SELVA DI CADORE: DAL 14 FEBBRAIO AL 13 GIUGNO, CHIUSURA TOTALE TRA SOLATOR E IL CENTRO DEL PAESE ANCHE NEI GIORNI FESTIVI E PREFESTIVI, DAL CHILOMETRO 4.850 AL CHILOMETRO 5.100. TRANSITO CONSENTITO AI LOCALI CON TEMPI DI ATTESA MASSIMI STIMATI IN 30 MINUTI IN LOCALITA’ SOLATOR DAL CHILOMETRO 4.400 AL CHILOMETRO 4.850
SP641 PASSO FEDAIA DAL 27 APRILE AL 15 MAGGIO (SABATO E DOMENICA COMPRESI) SENSO UNICO ALTERNATO PER SOSTITUZIONE BARRIERE LATERALI DI SICUREZZA E CONSLIDAMENTO CIGLIO STRADALE
REGIONALE 48 DELLE DOLOMITI, LOCALITÀ POCOL INIZIO ABITATO CORTINA, DAL 4 MAGGIO AL 12 GIUGNO SEMAFORO PER TRATTI DI 250 METRI ANCHE NEI GIORNI FESTIVI E PREFESTIVI
REGIONALE 203 AGORDINA FINO AL 15 GIUGNO IN LOCALITÀ LA MUDA DEVIAZIONE SU VIABILITÀ PROVVISORIA, PRUDENZA
PROVINCIALE 346 SAN PELLEGRINO DAL 4 AL 22 MAGGIO IN COMUNE DI CANALE D’AGORDO SENSO UNICO ALTERNATO ESCLUSI SABATO E DOMENICA
PROVINCIALE 12 PEDEMONTANA LOCALITÀ PONTE MAS, CHIUSURA TOTALE DI PONTE MAS DAL 4 MAGGIO AL 30 GIUGNO
STRADA REGIONALE 48 DELLE DOLOMITI, DAL KM 110,350 AL KM 112, SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO ANCHE SABATO E FESTIVI DAL 30 APRILE AL 31 MAGGIO PER POSA ELETTRODOTTO INTERRATO
PROVINCIALE 563 DI SALESEI, DAL 4 MAGGIO AL 3 LUGLIO, SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO IN LOCALITÀ DIGONERA PER MESSA IN SICUREZZA PIANO VIABILE, SABATO E FESTIVI INCLUSI
PROVINCIALE 251 DELLA VAL DI ZOLDO E VAL CELLINA, TRA LE LOCALITÀ SOFFRANCO E MEZZOCANALE IN COMUNE DI LONGARONE, SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO CON POSSIBILI BREVI INTERRUZIONI DI 10 MINUTI. SABATO E DOMENICA ESCLUSI
PROVINCIALE 347 PASSO DURAN, LOCALITA’ SANT’ANDREA DI GOSALDO. FINO AL 5 GIUGNO SENSO UNICO ALTERNATO
STRADA PROVINCIA 251 DELLA VAL DI ZOLDO E VAL CELLINA, DAL 6 AL 15 MAGGIO, SABATO E DOMENICA ESCLUSI, SENSO UNICO ALTRNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO PER LAVORI DI RIPRISTINO RETI DI PROTEZIONE DEI VERSANTI
STRADA REGIONALE 48 DELLE DOLOMITI, DALLE ORE 8 DEL 12 MAGGIO ALLE 18 DEL 13 MAGGIO, INTERDIZIONE TOTALE AL TRAFFICO TRA ARABBA E IL PASSO PORDOI PER LAVORI DI RIFACIMENTO TOMBINATURA
STRADA PROVINCIALE 347 DEL PASSO CEREDA E DURAN, DALLE 7 ALLE 18 , DAL 7 AL 29 MAGGIO, POSSIBILI TEMPORANEE INTERRUZZIONI ALLA VIABILITà DELLA DURATA MASSIMA DI 30 MINUTI E SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA MOVIERI PER ASFALTATURA TRATTI DI STRADA TRA PASSO DURAN E DONT
STRADA REGIONALE 50 BIS DELLE SCALE DI PRIMOLANO, IN LOCALITA’ GIARONI DI ARSIE’, DALLE 8 ALLE 18, DA L’11 AL 15 MAGGIO, SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO
STRADA PROVINCIALE 346 DEL PASSO SAN PELLEGRINO, DAL 11 MAGGIO AL 5 GIUGNO, SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMOFORICO TRA FALCADE E FALCADE ALTO PER POSA CAVIDOTTO FIBRA OTTICA
STRADA PROVINCIALE 347 DEL PASSO CEREDA E DURAN, DAL 12 MAGGIO AL 01 GIUGNO ESCLUSE DOMENICHE E FESTIVI, SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO O MOVIERI IN COMUNE DI VALLE DI CADORE PER SONDAGGI GEOTECNICI
STRADA PROVINCIALE 3 VAL IMPERINA, TRA CORDE MOLE E VALLASIN IN COMUNE DI GOSALDO, FINO AL 15 MAGGIO DALLE 8 ALLE 11:45 E DALLE 13:30 ALLE 17:30, TEMPORANEE INTERRUZIONI ALLA VIABILITà DELLA DURATA MASSIMA DI 30 MINUTI PER LAVORI DI TAGLIO ESBOSCO PIANTE
DANIELE DE DEA E L’ANNULLAMENTO DEL CAMPIONATO AGORDINO DI CALCIO
di Marco Gaz
Precipitazioni: Al mattino assenti (0%); al pomeriggio probabilità medio-bassa sulle Dolomiti per rovesci (30/40%), mentre il rischio sarà decisamente minore sulle Prealpi (10%) o addirittura assente.
Temperature: Minime in generale leggero aumento; massime pressoché stazionarie, eccetto qualche locale leggera flessione nei settori interessati da riduzione del soleggiamento per attività cumuliforme. Le punte massime rimangono pressoché invariate con 22/23°C nei fondovalle prealpini e 18/20°C a 1000/1200 m. Su Prealpi a 1500 m min 9°C max 14°C, a 2000 m min 8°C max 11°C. Su Dolomiti a 2000 m min 7°C max 12°C, a 3000 m min 1°C max 3°C.
Venti: Deboli/moderati a regime di brezza nelle valli; in quota perlopiù deboli dai quadranti occidentali, a 5-10 km/h a 2000 m e 10-15 km/h a 3000 m.
Precipitazioni: Durante la notte e al primo mattino probabili piovaschi sparsi (20/30%). In seguito generalmente assenti (10%), al pomeriggio non escluso del tutto qualche isolato piovasco sulle Dolomiti (10/20%), mentre il rischio di fenomeni sarà pressoché assente sulle Prealpi (10%).
Temperature: In quota in generale lieve diminuzione; nelle valli minime stazionarie e massime in leggera flessione, specie nei settori interessati da riduzione del soleggiamento per attività cumuliforme al pomeriggio. Le punte massime previste saranno di 20/21°C nei fondovalle prealpini e di 16/17°C a 1000/1200 m. Su Prealpi a 1500 m min 8°C max 12°C, a 2000 m min 6°C max 9°C. Su Dolomiti a 2000 m min 6°C max 10°C, a 3000 m min 0°C max 2°C.
Venti: Nelle valli deboli/moderati a regime di brezza; in quota deboli/moderati da sud-ovest al mattino, moderati al pomeriggio e in ulteriore rinforzo da sud in serata, a 5-50 km/h a 2000 m e 10-30 km/h a 3000 m.