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AUTUNNO di John Francis Della Pietra Un piccolo laghetto ghiacciato sulla forcella prima del Laresei sotto la pista da sci, sfondo Cristallo e Antelao di Marco Gaz il gregge in prossimità di Radio Piu‘ di Brunella Moro Malga Framont e Cansiglio
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Per lavori alla rete idrica comunale, domani e mercoledi dalle 8 alle 17 potrebbe mancare l’acqua a Rocca Pietore , in località Saviner di Laste.
DAL 15 NOVEMBRE L’OBBLIGO DI PNEUMATICI DA NEVE O CATENE A BORDO
SEDICO Veneto Strade ricorda che a partire dal 15 novembre 2020, e fino al 15 aprile 2021, tutti i veicoli circolanti lungo la viabilità devono essere muniti di pneumatici invernali o avere catene a bordo o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati. Si ricorda che l’obbligo è prescritto in provincia di Belluno anche per la rete stradale ANAS e il tratto autostradale della A27.
PROVINCIALE 25 PASSO VALLES_CAVERSON INTERRUZIONI fino a 15 minuti dalle 7.30 alle 12 e dalle 13 alle 17, dal 9 al 20 novembre. Inoltre senso unico alternato regolato da movieri o semaforo per manutenzione sovrapasso pista da sci
VENETO ANCORA GIALLO PER ORA, OGGI SI DECIDE PER LA CONFERMA O PER IL PASSAGGIO ALL’ARANCIONE
Il covid uccide altre 331 persone in 24 ore in Italia registrando oltre 32mila nuovi casi. Il totale dei contagi in un mese è triplicato passando da 338 mila a 902 mila. Anche i decessi giornalieri si sono impennati dai 22 dell’8 ottobre ai 331 di ieri. Nel Veneto altri 15 decessi, oggi si conoscerà se la Regione rimane in zona gialla o se come la Puglia e la Sicilia si colorerà di arancione mentre l’Alto Adige già si è proclamato rosso. Sono oltre 1500 le persone in ospedale, 202 i pazienti in terapia intensiva, 1016 quelle a disposizione che è punto di forza per puntare al giallo. Sono 3000 i bellunesi attualmente positivi, oltre 100 le persone ricoverate in ospedale e la provincia è ormai in fase 4 del piano sanitario, significa sospensione e rinvio delle visite, degli esami e degli interventi chirurgici, la direzione generale della Ulss1 ha già varato la riorganizzazione degli ospedali. Nonostante gli appelli ieri gli assembramenti in montagna non sono mancati, migliaia di persone nelle seconde case ma anche nelle località turistiche con punte di massima presenza alle Tre Cime di Lavaredo e soprattutto in Cansiglio dove è andata in scena anche una manifestazione contro la privatizzazione al rifugio Sant’Osvaldo, in molti hanno voluto approfittare degli ultimi scorci della stagione, forse anche spinti dalla paura di un imminente lockdown. Ne sa qualche cosa il 118 che ha archiviato una giornata intensa. Nel caldo fine settimana autunnale sono piovute le sanzioni, 12 clienti pizzicati al Bar dopo le 18 e sanzionati con 400 euro, mentre i locali rischiano la temporanea chiusura. Contestati gli assembramenti ai tavoli e in centro città è stata interrotta una festa di compleanno.
COVID IN PROVINCIA: 2 DECESSI A FELTRE, 183 NUOVI POSITIVI, 106 PERSONE RICOVERATE NEGLI OSPEDALI BELLUNESI
BELLUNO Sono 183 i nuovi positivi in Ulss 1 Dolomiti nelle ultime 24 ore, salgono dunque a 4559 da inizio emergenza. All’ospedale San Martino di Belluno 53 persone ricoverate in area non critica e 6 in terapia intensiva, al Santa Maria del Prato a Feltre 21 in area non critica e una in terapia intensiva. 25 soggetti sono ricoverati negli ospedali di comunità e sono così suddivisi: 4 ad Alano, 11 a Feltre e 10 ad Agordo. Nelle ultime 24 ore sono decedute due donne covid positive (una di anni 61 e una di anni 88) ricoverate nell’ospedale di Comunità di Feltre. In considerazione dello scenario epidemiologico Covid e della sua evoluzione con crescente pressione sugli ospedali veneti, come previsto nel Piano Emergenza Autunno e dalle disposizioni regionali diramate il 6 novembre, al fine di poter disporre del personale necessario per la gestione dei pazienti Covid, si comunica che nelle strutture dell’Ulss Dolomiti: sono sospese le prestazioni ambulatoriali ad eccezione delle prestazioni con priorità U e B e le attività di ambito materno infantile, oncologico, malattie rare o non rinviabili in base al quadro clinico del paziente; Sono sospese tutte le prestazioni in libera professione intramoenia; È rimodulata o sospesa l’attività chirurgica e internistica programmata, ad eccezione delle attività non rinviabili in considerazione del quadro clinico della persona, in particolare a riguardo dei pazienti oncologici. Tale attività sarà riprogrammata in relazione all’evoluzione del quadro epidemiologico. Sono garantite le emergenze, le urgenze e le prestazioni indifferibili. Il (CUP) Centro Unico Prenotazione sta contattando gli utenti a cui sono state sospese le prestazioni per disdire gli appuntamenti. Le visite saranno recuperate e riprogrammate a cura dell’Azienda al termine dello stato di emergenza, come è stato fatto per le prestazioni sospese tra marzo e maggio e recuperate nell’estate. Inoltre, sono state riattivate le modalità di visite in telemedicina (ad esempio per le visite diabetologiche). Ulteriori dettagli organizzativi saranno forniti nei prossimi giorni. Le precedenti disposizioni resteranno in vigore fino a nuova comunicazione. Questa mattina, al drive-in tamponi di Feltre (loc. Peschiera), prenderà servizio il team dell’Esercito in supporto alle squadre dell’Ulss Dolomiti.
TROVANO LA NEVE AL BIVACCO BEDIN, IMPAURITI CHIAMANO IL SOCCORSO ALPINO
TAIBON L’elicottero è volato sulle Pale di San Lucano, a Taibon Agordino, per una coppia in difficoltà. Arrivati poco distanti dal Bivacco Bedin a 2.200 metri di quota, i due escursionisti si sono trovati in un tratto innevato e non se la sono sentita di rischiare proseguendo o tornando sui loro passi. Issati a bordo dal tecnico di elisoccorso con un verricello di una decina si metri, gli escursionisti sono rientrati all’ospedale di Belluno assieme all’eliambulanza, poiché era ormai prossima la scadenza delle effemeridi.
SCIVOLA PER 50 METRI DAL SENTIERO SULLE TRE CIME DI LAVAREDO, ELITRASPORTATA A BELLUNO
CORTINA Ieri alle 14.50 circa l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato in direzione delle Tre Cime di Lavaredo, dove un’escursionista era ruzzolata per una cinquantina di metri dal sentiero numero 105, che porta al Rifugio Locatelli, l’allarme lanciato da alcuni testimoni. Sbarcati dall’eliambulanza atterrata nelle vicinanze, tecnico di elisoccorso ed equipe medica hanno raggiunto l’infortunata, una turista spagnola di 71 anni che era assieme alla figlia quando aveva perso l’equilibrio ed era caduta, la hanno immobilizzata e spostata in un punto più agevole per l’imbarellamento e il successivo recupero, avvenuto con il verricello. La donna è stata trasportata con un probabile politrauma all’ospedale di Belluno. I soccorritori hanno caricato a bordo anche la figlia sotto shock.
MALORE SUL COL TORONT
BELLUNO Ieri alle 13.30 circa la Centrale del Suem ha allertato il Soccorso alpino di Belluno per un’escursionista che si era sentita poco bene, mentre con il compagno si trovava sopra Malga Col Toront. Una squadra è partita in fuoristrada in direzione dell’arrivo dell’ex seggiovia del Col Canil, dove attendeva S.F., 54 anni, di Ponte di Piave (TV). I soccorritori la hanno caricata in macchina e accompagnata al campeggio del Nevegal, la donna ha rifiutato un eventuale ricovero.
MALORE SUL SENTIERO CHE DA CROCE D’AUNE PORTA AL RIFUGIO DAL PIAZ
CROCE D’AUNE Ieri attorno alle 9 la Centrale del Suem è stata allertata per un escursionista colto da malore, poco dopo la partenza del sentiero numero 801 che da Croce d’Aune porta al Rifugio Dal Piaz. P.M., 63 anni, di Montebelluna (TV), che si trovava con la figlia ed era subito stato assistito da passanti, tra i quali un medico, è stato raggiunto, a circa 1.200 metri di quota, dal tecnico di elisoccorso e dall’equipe medica dell’elicottero del Suem di Pieve di Cadore atterrato in un prato poco più sopra. L’uomo è stato quindi imbarcato e trasportato all’ospedale di Belluno per le verifiche del caso.
MOTOCICLISTA TRATTO IN SALVO DAGLI ALPINI
Una motociclista S.M. di Concordia Sagittaria è finita in una scarpata ed è stata recuperata dai militari del Settimo con un “blindatino” in dotazione alle truppe che dal 26 ottobre stanno effettuando delle esercitazioni nella zona di Casera Razzo. La centaura è stata portata in ospedale con un gamba fratturata. E’ stato un salvataggio laborioso in una zona impervia impossibile anche per l’elicottero del Suem, straordinaria collaborazione interforze mobilitate per salvare una persona.
ACQUEDOTTO COLABRODO DA TEMPO, SEGNALAZIONI ANCORA SENZA RISULTATO
AGORDO Esattamente un mese fa (9 ottobre) scrivevamo: “E’ evidente che la perdita è notevole, fortuna che non siamo in periodo di magra, di siccità, quella che invita a tenere rubinetti chiusi il più possibile, non lavare l’auto e via discorrendo. Ma in altri momenti se non si porrà rimedio verrà di nuovo additata come una perdita di cui si possono facilmente immaginare le conseguenze. Qui siamo nei pressi della Campregana, il torrente che scende dalla Val di Frela e si butta nel Cordevole fronte Luxottica. “Ho avvisato da tempo GSP – riferisce un ascoltatore di RADIO PIU – ma non si sono visti miglioramenti”.
Un mese dopo quindi, scriviamo di nuovo: che il problema non è stato risolto, nemmeno in parte e mettendo a confronto il video di allora con quello di oggi la situazione è solamente peggiorata
VIDEO 8 OTTOBRE 2020
MESSA IN RICORDO DEI CADUTI DELLE GUERRE A TAIBON
TAIBON Si è svolta ieri la commemorazione dei Caduti di tutte le guerre. La cerimonia, caratterizzata dalla sempre fattiva collaborazione tra il parroco Don Cesare e il Sindaco Silvia Tormen, è iniziata con la Messa delle 11 celebrata nella chiesa Parrocchiale alla presenza dell’agente di polizia Gilberto Fossen con il Gonfalone Comunale. Il Consiglio Comunale dei Ragazzi, è stato ben rappresentato dalla sua Presidente Sharon Triches, accompagnata dagli insegnanti Silvano Locatello e Leila Zas Friz. Nell’omelia è stata ribadita la necessità di essere vigili anche in questi periodi molto difficili. Il Sindaco ha ricordato l’importanza di commemorare coloro che hanno dato la loro vita per la libertà ed ha esortato a soffermarsi davanti ai Monumenti Dei Caduti. Il piccolo corteo, con il maestro Silvano che con orgoglio ha tenuto la bandiera dei reduci, ha assistito alla benedizione del Monumento.
“La splendida giornata autunnale con un magnifico sole ha reso ancor più splendente la stella di San Lucano sul nostro gonfalone…e che bello il cappello sulla bandiera dei reduci – ha dettto la maestra Leila- e Un plauso al chierichetto Luciano Cadorin di quinta elementare super attento“.
MINACCE DI MORTE AL PRESIDENTE DEL VENETO LUCA ZAIA, I MESSAGGI DI SOLIDARIETA’
ROMA “Chi agisce usando internet come mezzo per diffamare e minacciare deve essere identificato, perseguito e condannato. Libertà d’espressione non vuol dire libertà di offendere e inviare minacce, nascosti dietro a un monitor. Solidarietà a @zaiapresidente per intimidazioni ricevute“.Lo scrive su Twitter Federico D’Incà, Ministro per i Rapporti con il Parlamento.
BELLUNO «Solidarietà e vicinanza a Luca Zaia. Le minacce di morte vanno condannate senza se e senza ma». Così in una nota il presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin, alla notizia dei messaggi minatori recapitati al governatore del Veneto. «Capisco benissimo la complessità della situazione che stiamo vivendo. Come comprendo che per qualcuno possa essere davvero difficile andare avanti nel lavoro con tutte le limitazioni che l’emergenza Covid impone. Ma quando i toni si alzano a tal punto da minacciare di morte una persona, allora non capisco più. Il dibattito politico è fatto anche di scontro, ma a tutto c’è un limite. Tanto più in un momento in cui tutti dobbiamo stare uniti e combattere insieme il nemico comune, che è il coronavirus. Da parte mia e della Provincia, solidarietà a Zaia».
AL TERMINE DELLE STORIA AMOROSA NON SI DA PACE, ORA DOVRA’ RISPONDERE DEL REATO DI STALKING
LA LEGGE
I GRAFICI DI TIZIANO DE COL
IN TUTTA LA REGIONE SOSPESE LE ATTIVITA’ DI CHIRURGIA PROGRAMMATA ECCETTO ONCOLOGIA, SERVE PERSONALE PER L’EMERGENZA COVID
VENEZIA In considerazione dello scenario epidemiologico dell’epidemia di COVID-19 e della sua evoluzione il dottor Gianluigi Masullo, direttore generale ad interim dell’area sanità e sociale della Regione Veneto ha disposto di sospendere in ogni struttura ospedaliera pubblica e privata accreditata tutta l’attività chirurgica programmata per la quale è previsto il ricovero in terapia intensiva post operatoria e di ridurre l’attività programmata non urgente chirurgica ed in ambito internistico al fine di poter disporre di personale per la gestione dei pazienti Covid, ad eccezione dell’attività non rinviabile in considerazione del quadro clinico e per la quale la prognosi e le gravi conseguenze cliniche sono fortemente influenzate dalle tempistiche di diagnosi ed intervento, in particolare nell’ambito della chirurgia oncologica, tenendo conto della storia naturale della malattia e dei protocolli integrati con chemio e radioterapia adiuvante. Le strutture ospedaliere private accreditate continueranno a garantire il ruolo assegnatogli dalla programmazione rispetto alle reti tempo dipendenti. Oltre all’attività libero professionale intramoenia, si dispone anche la sospensione dell’attività di specialistica ambulatoriale delle strutture ospedaliere pubbliche e private accreditate, ad eccezione delle prestazioni prioritarizzate come U e B, garantendo, sia come prime visite specialistiche che di controllo, l’attività in ambito materno-infantile, oncologico, malattie rare e non rinviabile in considerazione del quadro clinico dei pazienti. Sarà cura di ogni struttura avvertire gli utenti programmati con altre priorità per riprogrammare l’appuntamento al termine dello stato di emergenza. Le aziende sanitarie, sulla base delle priorità, del fabbisogno e della ridotta capacità produttiva possono, all’interno degli accordi contrattuali vigenti, concordare con le strutture private accreditate la possibilità di erogazione di altre tipologie di prestazioni.
IL SINDACO DI AGORDO ROBERTO CHISSALE’ RISPONDE AD ANDREA DE BERNARDIN SULLA QUESTIONE STADIO DEL GHIACCIO
di Gianni Santomaso
IL SINDACO DI AGORDO ROBERTO CHISSALE’
L’INAUGURAZIONE DELL’ALTARE MAGGIORE NELLA CHIESA DI CENCENIGHE
di Matteo Manfroi
RECUPERATO CIRCA UN QUINTALE DI MINERALE DALLE MINIERE DEL FURSIL
di Gianni Santomaso
IL CORDOGLIO DEL SINDACO DI FELTRE E DEL BARD PER LA SCOMPARSA DI VALERIO GIUSTI
FELTRE Di seguito le parole di cordoglio del sindaco di Feltre Paolo Perenzin per la scomparsa di Valerio Giusti: “Con Valerio Giusti se ne va un autentico appassionato del territorio feltrino, un profondo conoscitore delle sue dinamiche e una persona sempre affabile e disponibile. Presidente del consorzio di tutela della noce feltrina, è stato cittadino molto vivace della vita frazionale di Villaga e di Tomo e della valorizzazione del versante alle pendici del Monte Tomatico, anche dopo i drammatici effetti della tempesta Vaia, quando si adoperò per attivare il recupero del legname schiantato e delle vie d’accesso silvo-pastorali alla zona. Giusti è stato un interprete sincero dell’amore per la sua terra e la sua gente. Una dedizione che, oltre agli incarichi professionali nel mondo bancario, lo spinse anche ad impegnarsi attivamente nell’associazionismo sportivo (in particolare nell’Enal Sport Villaga) e nella vita pubblica e amministrativa, ricoprendo in questo caso il ruolo di assessore al bilancio durante il mandato del sindaco Alberto Brambilla. Lo ricordo – io allora giovane consigliere comunale – animato nel suo ruolo amministrativo da una autentica passione per il territorio feltrino che lo portò ben oltre gli stretti incarichi amministrativi e lo vide, tra l’altro, attivo protagonista nella valorizzazione dei prodotti locali e tra i principali fautori della rinascita dell’Antica Fiera di San Matteo. A nome personale, di tutta l’Amministrazione e del Consiglio Comunale esprimo ai familiari e agli amici un sincero cordoglio“. (Nella foto, Valerio Giusti, al centro, durante il campo post-Vaia promosso dal Comune di Feltre in collaborazione con Legambiente proprio a Villaga).
BELLUNO “L’improvvisa scomparsa di Valerio Giusti colpisce e addolora tutto il nostro movimento. Non possiamo dimenticare il suo impegno, prima ancora della nascita formale del BARD, nella raccolta firme per la richiesta di referendum provinciale, né tantomeno il grande sforzo fatto in occasione del referendum del 2013 per il passaggio di Feltre alla Provincia autonoma di Trento. Uomo impegnato per il suo territorio, in molte occasioni abbiamo lavorato insieme per lo sviluppo dell’agricoltura di montagna, visto anche il suo diretto coinvolgimento come presidente del Consorzio di tutela della noce del Feltrino. Feltre perde un uomo che si è sempre speso con tutte le sue forze per il proprio territorio, un esempio per tutti. Non possiamo che stringerci alla sua famiglia in questo momento di dolore”: così il movimento Belluno Autonoma Regione Dolomiti ricorda Valerio Giusti, scomparso improvvisamente nella giornata di ieri.
CONFARTIGIANATO STUDIA IL PRESENTE PER AFFRONTARE IL FUTURO
BELLUNO Sarà presentato stasera l’ultimo studio della Cgia di Mestre sull’artigianato bellunese. Un focus commissionato da Confartigianato Belluno per scattare la fotografia della situazione presente e programmare le azioni e le prospettive future. Il titolo del convegno è significativo: “Rilevanza dell’artigianato bellunese e proposte per il futuro del territorio”. «In questo momento, oltre ad aiutare le imprese nel contingente, ci pare essenziale iniziare a fare dei ragionamenti sul dopo, che necessita di una doppia progettualità, volta sia alla ripartenza post Covid, sia al superamento delle problematiche già esistenti in provincia» spiega la presidente di Confartigianato Belluno, Claudia Scarzanella. «Partendo da una necessaria analisi dei dati sull‘artigianato in provincia effettuata dalla Cgia di Mestre – aggiunge il direttore Michele Basso – auspichiamo escano dal confronto con gli ospiti del convegno spunti interessanti per proposte concrete sul futuro della nostra provincia. Da parte nostra proporremo la valutazione di fattibilità di una zona a fiscalità diversa. Il tema non è la legittimità ma il riconoscimento di una zona a vantaggio burocratico e fiscale per il territorio bellunese, attraverso un percorso partecipato da parte di tutti gli stakeholders locali per giungere a una visione unitaria». Alla presentazione interverranno il sindaco di Calalzo e senatore Luca De Carlo e il presidente della Provincia Roberto Padrin. I dati saranno presentati dal segretario della Cgia di Mestre, Renato Mason, e da Daniele Nicolai dell’Ufficio Studi. Il convegno sarà solo in modalità online, nel rispetto delle disposizioni anti Covid, sulla piattaforma Zoom, a partire dalle 17.30. Aperto a soci e cittadini.
AMBIENTE. BOTTACCIN: “LEGAMBIENTE DI CIMADOLMO SI E’ SCORDATO VAIA. LE OPERE CHE SI STANNO ESEGUENDO SUL PIAVE SONO STATE AUTORIZZATE ED HANNO COME OBIETTIVO PRIMARIO QUELLO DI GARANTIRE LA SICUREZZA DEI CITTADINI”
VENEZIA “Gli ambientalisti di Legambiente di Cimadolmo hanno dimenticato Vaia. Dimenticano che la prima responsabilità di un amministratore pubblico, quale sono io, è quella di proteggere i cittadini e di tutelarne la sicurezza”. Così l’Assessore regionale all’Ambiente, Gianpaolo Bottacin, risponde alle accuse mosse durante una manifestazione promossa dal gruppo locale di Legambiente riguardo al taglio di alcuni alberi lungo il Piave. “Le opere autorizzate, che si stanno realizzando in queste ore sul fiume Piave – ha spiegato l’Assessore Bottacin – sono indispensabili per contribuire ad aumentare la portata del fiume a 4800 metri cubi al secondo, cioè quasi il doppio dei 2600 che sono transitati, al limite, con Vaia. Pertanto gli interventi e le opere che si stanno eseguendo sul Piave sono necessari. E lo sono non per motivi politici, ma per motivi tecnici: ovviamente, se Legambiente di Cimadolmo, calcoli idraulici alla mano, dimostrerà che non serve alcun intervento, sarò lieto di considerarlo. Ma solo sulla base dei numeri e non sulla base di opinioni personali. Altrimenti ho la responsabilità di garantire la sicurezza dei cittadini prima di qualsiasi altra cosa”.
CAUSA COVID, QUEST’ANNO OGNI VENETO PERDERA’ QUASI 3.000 EURO. IL PIL TORNA INDIETRO DI 21 ANNI (AL 1999)
A causa del Covid, quest’anno ogni residente in Veneto perderà mediamente 3.000 euro (precisamente 2.982), con punte di 3.192 a Vicenza e di 3.275 euro a Padova. A calcolare la contrazione del valore aggiunto per abitante a livello provinciale ci ha pensato l’Ufficio studi della CGIA che, inoltre, ha denunciato un altro dato particolarmente allarmante: a fronte di una riduzione del Pil veneto del 10,2 per cento, lo stesso scivolerà al livello del 1999. In termini di ricchezza, pertanto, “retrocederà” di ben 21 anni. Le province che in termini percentuali subiranno la contrazione del valore aggiunto più importante saranno Treviso e Venezia (entrambe con -10,3 per cento), Vicenza (-10,5 per cento) e Padova (-10,9 per cento). Gli artigiani mestrini tengono a precisare che i dati emersi in questa elaborazione sono sicuramente sottostimati. Aggiornati al 13 ottobre scorso, non tengono conto degli effetti economici negativi che deriveranno dagli ultimi DPCM che sono stati introdotti in queste ultime due settimane. Altresì, precisano che in questa elaborazione la previsione della caduta del Pil nazionale sfiorerà quest’anno il 10 per cento, quasi un punto in più rispetto alle previsioni comunicate il mese scorso dal Governo attraverso la NADEF (Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza). “Con meno soldi in tasca, più disoccupati e tante attività che entro la fine dell’anno chiuderanno definitivamente i battenti – dichiara il coordinatore dell’Ufficio studi Paolo Zabeo – rischiamo che la gravissima difficoltà economica che stiamo vivendo in questo momento sfoci in una pericolosa crisi sociale. In questa fase di emergenza, pertanto, tutto ciò va assolutamente evitato, sostenendo con contributi a fondo perduto non solo le attività che saranno costrette a chiudere per decreto, ma anche una buona parte delle altre, in particolar modo quelle artigianali e commerciali, che, sebbene abbiano la possibilità di tenere aperto, già da una settimana denunciano che non entra quasi più nessuno nel proprio negozio. Infatti, solo se riusciremo a mantenere in vita le aziende potremo difendere i posti di lavoro, altrimenti saremo chiamati ad affrontare mesi molto difficili”. Se nel breve periodo alle imprese sono ancora indispensabili massicce dosi di indennizzi, nel medio-lungo periodo, invece, bisogna assolutamente rilanciare la domanda interna, attraverso una drastica riduzione delle tasse alle famiglie e alle imprese per far ripartire sia i consumi che gli investimenti. Purtroppo, la tanto agognata riforma fiscale verrà introdotta solo a partire dal 2022 e gli investimenti nelle grandi infrastrutture sono legati ai finanziamenti del Next Generation EU che, nella migliore delle ipotesi, arriveranno solo nella seconda metà del 2021, espletando il loro effetto solo a partire dall’anno successivo. Dichiara il segretario Renato Mason: “Con una pressione tributaria insopportabile, una burocrazia opprimente che ingiustificatamente continua a penalizzare chi fa impresa e un calo degli investimenti molto preoccupante che colpisce soprattutto quelli di natura pubblica, c’è un’altra grossa criticità che rischia di penalizzare tante piccole e medie imprese. Ci riferiamo alla nuova misura introdotta dall’Unione Europea in materia di credito. Per evitare gli effetti negativi delle esposizioni scadute, dal primo gennaio 2021 Bruxelles ha imposto alle banche di azzerare in 3 anni i crediti a rischio non garantiti e in 7-9 anni quelli con garanzie reali. Ovviamente, l’applicazione di questo provvedimento indurrà gli istituti di credito ad erogare con estrema cautela i prestiti alle imprese, per evitare di dover sostenere delle forti perdite di bilancio nel giro di pochi anni”.La preoccupazione, conclude la CGIA, riguarda la tenuta occupazionale. Se nei prossimi mesi il numero dei disoccupati fosse destinato ad aumentare a vista d’occhio, la tenuta sociale del Paese sarebbe a forte rischio. Grazie all’introduzione del blocco dei licenziamenti, fortunatamente questo scenario non si è ancora manifestato. Nonostante ciò, quest’anno gli occupati in Veneto diminuiranno di 41.200 unità (-1,9 per cento). Un dato leggermente inferiore alla media nazionale (-2 per cento) che farà scendere il numero degli occupati veneti a quota 2.125.600.
pubblichiamo le ordinanze che i sindaci si sono premurati di inviare con puntualità alla redazione, non siamo a conoscenza se altri Comuni abbiano preso la stessa decisione.
AD AGORDO CANALE D’AGORDO, TAIBON, GOSALDO FALCADE E CENCENIGHE NON SI CANTA SAN MARTIN
CENCENIGHE_TAIBON_FALCADE_CANALE D’AGORDO I sindaci Roberto Chissale’, Stefano Da Zanche, Mauro Soppelsa, Flavio Colcergnan, SIlvia Tormen e Michele Costa ordinano che a salvaguardia della salute pubblica e stanti le vigenti misure statali per far fronte all’emergenza epidemiologica legata alla diffusione del virus covid19 è vietata su tutto il territorio comunale di Cencenighe, Taibon, Canale, Gosaldo, Agordo e Falcade la pratica tradizionale del “canta’ San Martin” casa per casa. Quindi il 10 novembre a nessuno sarà permesso suonare il campanello delle case come succede alla vigilia della festa di San Martino.
L’INVITO DEL SINDACO DI AGORDO ROBERTO CHISSALE’
BORSE DI STUDIO IN RIVA AL LAGO, ECCO IL BANDO
ALLEGHE Il Comune ha pubblicato il Bando per l’assegnazione di borse di studio comunali agli studenti, residenti, frequentanti le scuole superiori o laureatesi nel 2020. Il modulo di domanda si può reperire sul sito del Comune di Alleghe o richiedere direttamente all’Ufficio Servizi Demografici; le domande potranno essere inoltrate fino al 20 dicembre 2020.”
CONCORSO PUBBLICO PER L’ASSUNZIONE DI UN ISTRUTTORE TECNICO E UN AGENTE DI POLIZIA LOCALE
PEDAVENA Concorso pubblico per l’assunzione a tempo indeterminato e pieno di un istruttore tecnico categoria C1 presso l’Area Tecnica del Comune di Pedavena, presso lo stesso Comune altro concorso per l’assunzione a tempo indeterminato e pieno di un Agente di Polizia Locale categoria C1. Le domande di partecipazione dovranno pervenire all’ufficio protocollo dell’Unione Montana Feltrina. Informazioni sul sito istituzionale dell’ente. Termine di scadenza per la presentazione delle domande alle 12 del 10 dicembre.
IERI ALLA RADIO
LA RASSEGNA STAMPA DA L’AMICO DEL POPOLO, IL SABATO ALLE 10.30 19.00 LA DOMENICA ALLE 11
di GIANNI SANTOMASO
OSPITE DINO BRIDDA
LA RACCOLTA COMPLETA, TUTTE LE COLLEZIONI
007 IN CONDOTTA CON LA PROF. MARIA ROSA SALMAZO IL LUNEDI ALLE 10,30 E ALLE 19.00 LA DOMENICA ALLE 8 DEL MATTINO. NONA STAGIONE
LA RACCOLTA COMPLETA
SALUTE E SOCIETA’ IL LUNEDI ALLE 13.10 E ALLE 20.10, LA DOMENICA ALLE 10.30 A CURA DEL DOTTOR MARCO CARACCIOLO. QUINTA STAGIONE
LA RACCOLTA COMPLETA
FANTASTICHE DOLOMITI, NUOVA STAGIONE. APPUNTAMENTO QUINDICINALE IL GIOVEDI ALLE 10.30 E 1900
LA RACCOLTA COMPLETA
FANTASTICHE DOLOMITI: IL QUINDICINALE APPUNTAMENTO ALLA RADIO
LA NASCITA A “RIVA DE NA ÒLTA” DEL FENOMENO DELL’EMIGRAZIONE di RENATO BONA
Abbiamo visto nel precedente servizio che per Riva d’Agordo oggi Rivamonte Agordino il grosso del reddito per la locale comunità, a partire dal ‘600 proveniva dalle attività minerarie e metallurgiche di Valle Imperina, e ricordato il fatto che con il crollo di parte delle miniere, nel 1774-76, si registrò una grossa crisi che comportò disoccupazione cui ci cercò di porre rimedio dando il via al fenomeno dell’emigrazione. Nel libro “Riva de na òlta: paés de cónze e de canòp” con un ricordo in 66 foto del 1888-1950 (edito in occasione della mostra fotografica “Riva de na òlta” dell’estate 1983 con Nuovi Sentieri ad iniziativa del Comune, con il contributo della Parrocchia e dell’Azienda autonoma soggiorno e turismo Conca Agordina, testo di Raffaello Vergani, riproduzioni fotografiche di Giuliano Laveder, ordinazione fotografica e didascalica di Loris Santomaso dal cui archivio sono state riprodotte alcune immagini come con Bepi Pellegrinon, Rinaldo Andrich ed Adelio Da Ronch, stampa Litografia Antica di Crocetta del Montello) Raffaello Vergani dopo aver puntualizzato che “La crisi di quegli anni viene riassorbita verso il 1790-1795, ma subito dopo comincia il periodo delle guerre napoleoniche con le difficoltà economiche che esso comporta” evidenzia che “La situazione si stabilizza nuovamente verso il 1815, quando si apre per Riva un periodo di pace e di relativa prosperità economica che dura fino al 1866”. Poi… “ un lungo declino che trova nella progressiva diminuzione della popolazione uno dei suoi segni più evidenti: 2048 residenti nel 1871, 1484 nel 1961, 914 nel 1981. Il motivo di fondo è il fatto che a partire dal 1860 le miniere di Valle Imperina non sono più competitive sul piano internazionale”. Ne consegue – scrive Vergani – nel 1868 il blocco delle assunzioni, nel 1893 l’abbandono del trattamento locale del minerale, nel 1931 addirittura la sospensione dei lavori per qualche anno, con ripresa nel 1933 ma a ritmo ridotto. Nel frattempo ed inevitabilmente si rafforzano le tradizionali correnti migratorie temporanee e sui registrano sul finire dell’Ottocento i primi casi di partenze definitive. Ed è molto significativo per Vergani il fatto che nel 1905 “La Società operaia di mutuo soccorso di Rivamonte venga fondata non già in Agordino ma nel centro minerario di Bingham Canyon, nello Utah (Stati Uniti d’America)”. E veniamo all’ultimo penoso capitolo della storia: nel 1962 la concessionaria dei lavori Montecatini chiude le miniere e offre ai dipendenti tutti la possibilità di impiegarsi altrove nei suoi stabilimenti e miniere in Lombardia, Toscana o Sardegna. E le famiglie rivamontesi vivono un autentico dramma: “andarsene lontano, recidendo i propri legami con il paese d’origine, o restare, ma con l’incertezza del lavoro e magari con la prospettiva dell’emigrazione temporanea. E’ un momento angoscioso, che resta ancor oggi, dopo oltre vent’anni, profondamente scolpito nella memoria di coloro che l’hanno vissuto”. Tuttavia una scelta va fatta e dunque “c’è chi parte, affrontando con coraggio lavori e ambienti sconosciuti; c’è chi rimane, adattandosi con altrettanto coraggio ad una situazione locale difficilissima”. E così il paese tra il 111961 e 1981 perde quasi la metà della sua popolazione “ma non è, naturalmente, solo questione di numeri: coloro che se ne vanno sono per lo più giovani; quelli che restano sono, spesso, gli anziani. Il che fa concludere a Raffaello Vergani che: E’ la sorte di molti, moltissimi altri paesi di montagna”.
NELLE FOTO (riproduzioni dal libro “Riva de na òlta”): Anni Venti: rivamontesi in Svizzera: Maria Tazzer, Caterina Gnech, Ettore Friz, Maria Gnech; a la Caséra nel 1923; scuole dei Tós, anno 1923; foto d’obbligo, nel 1924, per i ventenni; a Tiser per Sant’Antonio; Maria e Nicolò Laveder; alunni dei Tós nel 1926 con la maestra da Franche; scuola di Zenich nel 1927 con don Emilio Del Din; 1928. Maria Rosson, Elena Conedera, Rosa Faoro, Maria Pasquali e Maria Laveder dopo la pulizia del cimitero; davanti ai Mét poi Nòzi per la scampagnata di Sant’Antonino nel 1932; el Tòna suona l’armonica a metà Anni Trenta; Sant’Antonio: festa sempre molto sentita, è il 1920; cónze a Saronno negli anni Venti: Giovanni Fossen, Vittore Schena, Antonio e Giacomo Zanin, Pietro Schena; Cesare Rosson, Attilio Laveder e Pòpo dei Casenove in centro Italia; Milano: si riconoscono Gino Schena, Pép, Giuseppe Schena e Gino Fossen; 1926: cónze da Riva che va a sbatocià nella Pianura Veneta.
MOSTRA FOTOGRAFICA “PENSARE IN BIANCO E NERO, VEDERE A COLORI”
PONTE NELLE ALPI Un percorso attraverso la visione fotografica: questa la mostra del Circolo Fotografico Bellunese “Mario De Biasi” dal titolo “Pensare in bianco e nero, vedere a colori”. L’esposizione sarà visibile fino al 14 novembre al bar pasticceria La Tour Eiffel di Ponte nelle Alpi durante gli orari di apertura del locale. In esposizione sono le foto di due soci del Circolo, Paolo Mecca di Agordo e Irene Pampanin di Selva di Cadore. Paolo Mecca propone una visione a colori, forti suggestioni in un luogo dove si compenetrano in maniera sempre diversa acqua e cielo, realtà e fantasia; dove l’uomo è solo spettatore di fronte alla bellezza della natura. Irene Pampanin propone il bianco e nero, luoghi senza tempo in cui l’apparente immobilità viene interrotta da elementi che ne suggeriscono una presenza: siano essi solo un’ombra, una preghiera o una poesia.
DUE MINUTI UN LIBRO TUTTI I GIORNI ALLA RADIO ALLE 9.30 E ALLE 18. QUINTA STAGIONE
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SOLIDARIETA’ VENETO FONDO PENSIONE, IN ONDA IL PRIMO VENERDI DEL MESE ALLE 10.30 E ALLE 19.00 QUINTA STAGIONE
di Claudio Fontanive
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I RACCONTI DI PAOLO SOPPELSA il lunedi alle 9.30 e 18.30
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LE PUNTATE di Luisa Alchini di Leggermente Bellunesi, la domenica alle 11, il martedi alle 10.30 e alle 19.00
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L’ALMANACCO LADINO CON L’ISTITUT CESA DE JAN QUINDICINALE APPUNTAMENTO. LA DOMENICA ALLE 9 IL LUNEDI ALE 8.35 IL MARTEDI ALLE 12.35 IL MERCOLEDI ALLE 18.35. SECONDA STAGIONE.
PROVINCIALE 346 SAN PELLEGRINO_CANALE D’AGORDO Dal 9 all’11 novembre senso unico alternato tra Canale d’Agordo e Vallada.
PROVINCIALE 25 PASSO VALLES_CAVERSON INTERRUZIONI fino a 15 minuti dalle 7.30 alle 12 e dalle 13 alle 17, dal 9 al 20 novembre. Inoltre senso unico alternato regolato da movieri o semaforo per manutenzione sovrapasso pista da sci
REGIONALE 203 AGORDINA COLLAZ-LIVINALLONGO fino al 4 dicembre (sabato e festivi esclusi) senso unico alternato per singoli tratti di 150 metri
SR 203 AGORDINA fino al 20 novembre, brevi interruzioni al traffico di massimo 15 minuti in località Collaz di Livinallongo dalle 7:30 alle 17:30 per taglio ed esbosco alberi a monte della strada
SP 13 VAL VANES senso unico alternato regolato da semaforo o movieri in località Al Cristo di Santa Giustina per posa fibre ottiche
SR 203 AGORDINA fino al 30 novembre, compresi sabato e domenica, senso unico alternato regolato da semaforo in località Sopra Sac di Alleghe per allestimento opere di difesa valanghiva
SP 423 LAGO DI SANTA CROCE_POIATTE_ALPAGO Fino al 12 dicembre (esclusi festivi e prefestivi) senso unico alternato con movieri o semaforo per esecuzione paramassi a monte della strada
SR 473 DI CROCE D’AUNE fino al 20 novembre, dalle 7:30 alle 17 esclusi sabati e domeniche, senso unico alternato regolato da semaforo in località Croce D’Aune di Pedavena per ripristino impianto di illuminazione pubblica
SR 203 , località VIGNOLE fino al 13 novembre senso unico dalle 7.30 alle 8.30 e dalle 16 alle 17 con moviere, dalle 8.30 alle 16 con semaforo
SR 50 SCALE DI PRIMOLANO fino al 18 novembre, dalle 8 alle 12 e dalle 13 alle 18 esclusi sabato e domenica, senso unico alternato regolato da movieri per ripristino piano viabile su cavidotto e-distribuzione
SP 422 DELL’ALPAGO E DEL CANSIGLIO fino al 30 novembre, esclusi sabato e domenica, senso unico alternato regolato da movieri tra Puos e Cornei per posa fibre ottiche
SR 48 DELLE DOLOMITI fino al 30 novembre senso unico alternato regolato da impianto semaforico tra Arabba e Cernadoi per consolidamento ciglio stradale e sostituzione barriere di sicurezza
SR 48 DELLE DOLOMITI tra i comuni di Livinallongo Del Col Di Lana e Cortina, senso unico alternato regolato da movieri fino al 20 novembre, sabato e domenica compresi, per collegamento elettrodotto interrato e-distribuzione
PROVINCIALE 251 COLLE SANTA LUCIA Fino al 28 novembre senso unico (per asfaltature) compresi sabato e domenica (stessa situazione lungo la 203 agordina in località Rucavà)
SP 3 DELLA VAL IMPERINA fino a revoca, senso unico alternato regolato a vista in località Gona di Conedera di Rivamonte per cedimento della carreggiata stradale
SP 49 DI MISURINA fino al 20 novembre, senso unico alternato regolato da impianto semaforico tra Misurina e il confine con la provincia di Bolzano per posa elettrodotto interrato
REGIONALE 203 AGORDINA Fino al 18 dicembre (esclusi festivi e prefestivi) senso unico alternato tra Peron e Candaten con movieri dalle 7.30 alle 9 e dalle 16.30 alle 18. Con semaforo negli altri orari
REGIONALE 203 AGORDINA Fino al 30 novembre (sabato e domenica esclusi) tra Candaten e La Stanga dalle 7.30 alle 9 e dalle 16.30 alle 18 con movieri e negli altri orari con semaforo, senso unico alternato.
Tempo atteso: Tempo sempre ben soleggiato, con cielo spesso sereno, al più poco nuvoloso per sottili velature nelle ore centrali. Non esclusa del tutto la formazione di foschie o locali banchi di nebbia nei fondovalle e nelle conche degli altipiani prealpini nelle ore più fredde. Contesto termico diurno sempre molto mite per il periodo, specie in quota.
Precipitazioni: Assenti (0%).
Temperature: Minime senza variazioni di rilievo; massime stazionarie nelle valli, in lieve calo in quota. Su Prealpi a 1500 m min 6°C max 10°C, a 2000 m min 4°C max 7°C. Su Dolomiti a 2000 m min 4°C max 7°C, a 3000 m min -1°C max 1°C.
Venti: Nelle valli generalmente deboli per brezze, a tratti e localmente moderati; in quota deboli da sud-ovest, a 5-10 km/h sia a 2000 m che a 3000 m.
Tempo atteso: Più nuvoloso dei giorni precedenti per nubi alte in grado di velare il cielo limitando in parte il soleggiamento, più presenti al mattino e in diradamento al pomeriggio/sera. Contesto termico diurno sempre mite per il periodo nonostante la copertura nuvolosa.
Precipitazioni: Assenti (0%).
Temperature: Senza notevoli variazioni o in lieve calo le massime nelle valli. Su Prealpi a 1500 m min 6°C max 10°C, a 2000 m min 4°C max 6°C. Su Dolomiti a 2000 m min 3°C max 6°C, a 3000 m min -1°C max 1°C.
Venti: Nelle valli generalmente deboli per brezze, a tratti e localmente moderati; in quota deboli da sud-ovest, a 5-10 km/h sia a 2000 m che a 3000 m.
Il cielo tornerà ad essere in prevalenza soleggiato, con qualche residua nube alta, con aria tersa ed ottima visibilità in quota, mentre nei fondovalle alla sera potrebbero formarsi banchi di nebbia o locali nubi basse. Temperature in moderato calo, specie in quota.
Sulle Dolomiti tempo perlopiù soleggiato, con qualche nube alta che potrà velare in parte il cielo. Sulle Prealpi aumenterà rispetto ai giorni precedenti la possibilità di dense foschie e nubi basse, che potranno limitare in maniera più significativa il soleggiamento, e, ove persistenti, potranno determinare un moderato calo termico diurno. Venti sempre deboli. Previsore: G.M.
ITALIAN HOCKEY LEAGUE A UN BIVIO
ALLEGHE La stagione dell’Italian Hockey League è a un bivio. Dopo la videoconferenza di venerdì scorso non è emersa nessuna decisione sulla prosecuzione della stagione. I responsabili delle squadre avevano organizzato una riunione straordinaria per decidere se era il caso di proseguire o meno con il campionato. Riunione che non ha avuto i frutti sperati anche perchè 3 delle 10 società hanno dato forfait all’incontro. Questa sera ancora una videoconferenza per votare se è il caso di continuare a giocare con la situazione sanitaria in corso. Nell’ultimo fine settimana si sono giocate 2 delle 5 partite in programma. A Bressanone i padroni di casa hanno battuto il Pergine per 5 a 2 e il Caldaro si è imposto 2 a 1 in casa del Fiemme. Il Merano ha dovuto rinviare l’ennesima sfida per problemi relativi al Covid-19 e quindi la partita contro il Varese è saltata. Anche l’Alleghe è rimasto ai box visto che, in primis, l’accesso al comune di Ora era stato negato per zona rossa ma negli Unterland Cavaliers un giocatore è risultato positivo. Il Como ha rinviato d’ufficio lo scontro con l’Appiano, troppa insicurezza e paura per i giocatori lariani che in questo momento preferiscono evitare di scendere in campo. Stasera ci sarà ancora una riunione tra le 10 squadre iscritte al campionato e quasi sicuramente ci sarà una votazione per decidere se sia il caso di giocare. Voci di corridoio dicono che quasi sicuramente ci sarà uno stop per un periodo determinato, probabile fino ad inizio dicembre quando il DPCM ora in corso sarà scaduto. Ci sono anche squadre che puntano ad uno stop più lungo anche per consentire ai giocatori di prepararsi atleticamente prime di tornare sul ghiaccio, ad esempio il Merano che si trova fermo da più di un mese. C’è anche chi vuole ritirare la squadra dal campionato nel caso in cui si continui a giocare. Insomma, tanta confusione e poca collaborazione tra le squadre della IHL che non riescono a mettersi d’accordo se sia meglio fermare tutto o continuare il campionato. Non resta che aspettare le prossime ore per vedere se le conferme arriveranno o se si dovrà organizzare un altro incontro decisivo per avere conferme sul da farsi. Intanto, dopo 7 giornate, salgono a 9 gli incontri da recuperare in data da destinarsi. Una riformulazione del calendario sarà comunque inevitabile.