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SILVOPASTORALE FARENZENA – DON CHIUSA FINO AL 15 DICEMBRE
AGORDO chiusura della strada silvo-pastorale Farenzena – Don, fino al 15 dicembre 2020 e comunque fino a fine lavori, con riapertura del tratto interessato nelle giornate di sabato e domenica ed eventuali festivi infrasettimanali, per consentire l’esecuzione dei lavori di esbosco.
EMERGENZA MALTEMPO
REDAZIONE Situazione in miglioramento in tutta la provincia ma anche ieri è stata una giornata difficile, una valanga ha costretto Veneto Strade a chiudere per due ore la strada per Passo Staulanza e con la 251 nel longaronese sbarrata per lo zoldano ha significato isolamento completo. Ci sono almeno 50 milioni di danni sulle strade bellunese, la stima è del direttore di Veneto Strade Silvano Vernizzi che ha una priorità: riaprire per Natale la 251 anche se solo su una corsia. La Funzione Pubbilca della Cgil con Andrea Fiocco critica le carenze di organico dovute ai tagli con i Comuni in apnea. Per il Presidente Roberto Padrin si tratta di una coperta corta e chiede il ritorno alle vecchie Province. I vigili del fuoco anche ieri sono intervenuti sul territorio, almeno 200 operazioni soprattutto per riaprire strade chiuse, tagliare piante, sgomberare neve dai tetti e raggiungere frazioni isolate. A Belluno un’altra frana in via Travazzoi, ha fatto scivolare i giardini di quattro abitazioni fino al torrente Ardo. Corse ridotte per la Dolomitibus, il pullman di Falcade ferma alla chiesa e non va oltre verso Falcade Alto. Parzialmente interrotte le linee oltre Caprile per Arabba e Colfosco, anche tra Forcella Franche e Lambroi nel gosaldino. Servizio non completo anche nello zoldano, Alpago e soprattutto Cadore tra Calalzo, Auronzo, Giralba, Santo Stefano e Cima Sappada.
CIAO PAOLO UOMO DELLA MONTAGNA E ARTISTA
AGORDO
DI GIANNI SANTOMASO
IN REGIONE Ogni giorno qualche miglioramento anche nei numeri ma l’attenzione resta alta. Ieri è stato uguagliato il picco di marzo in terapia intensiva con 356 pazienti. Sul record veneto dei contagi la smentita di Zaia. “Deve contare solo il rapporto positivi-tamponi non i numeri assoluti” Ricoveri sempre alle stelle, non calano come nel resto d’Italia conseguenze della decisione di lasciare la Regione in “giallo” senza restrizioni (esempio i confini comunali) come altrove. IN PROVINCIA Due decessi e ancora 80 positivi, in casa di riposo a Feltre 30 ospiti infetti, rientra invece l’emergenza a Cesio.
DUE DECESSI IN 48 ORE, 80 NUOVI POSITIVI E 11 PERSONE IN TERAPIA INTENSIVA
Decessi (ore 16.00) (Fonte: Ulss Dolomiti) Nella giornata di ieri è deceduto un uomo covid positivo di 82 anni ricoverato in Pneumologia a Feltre. Oggi è deceduta una donna covid positiva di anni 82 ricoverata in Ospedale di Comunità a Feltre.
SITUAZIONE EPIDEMIOLOGICA (dato alle ore 8.00 fonte: Ulss Dolomiti)
nuovi positivi nelle ultime 24 ore |
80 |
Ricoveri
(dato alle ore 17.00 fonte: Azienda Zero)
Le persone attualmente POSITIVE ricoverate negli ospedali dell’Ulss Dolomiti sono:
Area NON CRITICA |
Terapia Intensiva |
|
Ospedale di Belluno |
56 |
3 |
Ospedale di Feltre Ospedale di Agordo |
57 6 |
8 |
Le persone attualmente POSITIVE ricoverate in Ospedale di Comunità sono:
pazienti attualmente positivi |
|
Ospedale di Comunità AGORDO |
6 |
Ospedale di Comunità ALANO |
5 |
Ospedale di Comunità AURONZO Ospedale di Comunità di BELLUNO |
10 18 |
Ospedale di Comunità di FELTRE |
10 |
FRANA IN VIA TRAVAZZOI, INTERESSATI QUATTRO CIVICI, I GIARDINI VERSO IL GRETO DELL’ARDO
DA BELLUNO IL SINDACO JACOPO MASSARO
SMALTITE MONTAGNE DI NEVE CON ORE DI STRAORDINARI E RIPOSI SALTATI. LE CRITICHE DI ANDREA FIOCCO, FP CGIL
BELLUNO L’auspicio: il ritorno al piano neve, l’appello “modificate le leggi prima che la situazione diventi pesante e pericolosa”
RIFLESSIONI A CIELO AZZURRO
BELLUNO Per il presidente della Provincia Roberto Padrin e per il consigliere Massimo Bortoluzzi, l’immagine simbolo di questi giorni è l’evacuazione della casa di riposo di Puos d’Alpago, allagata insieme al resto del paese. A una prima stima provvisoria risultano esserci oltre 100 frane ed episodi diffusi di dissesto idrogeologico. Diverse strade sono state interessate da rotture e smottamenti. I danni sono frutto di un evento meteo eccezionale. “Ma non possiamo attribuire ogni colpa al clima non sarebbe corretto. Il problema parte da lontano e si può riassumere nella cosiddetta “coperta corta”. Quella per cui, comunque la si tiri, si rimane al freddo. Le risorse sono corte, quelle economiche e quelle di personale”. Padrin e Bortoluzzi ricordano l’azzeramento della risorse per la viabilità, per la Provincia 15 milioni in meno effetto dei provvedimenti Del Rio. “Qualcosa rimane scoperto. Una volta tocca alla viabilità, una volta alla difesa del suolo, un’altra alla scuola, un’altra ancora alla cultura e allo sport. Lo stesso vediamo nel personale”. I due esponenti provinciali segnano la strada per una soluzione, ripristinare le vecchie Province, con capacità di manovra, e con una semplificazione vera e reale, che consenta di agire celermente per le manutenzioni del territorio, e che permetta la filiera corta nel dialogo istituzionale con gli enti di riferimento per i servizi. “Insomma serve una pianificazione per queste aree del Paese, splendide ma difficili”.
VIDEO PRESIDENTE DELLA PROVINCIA ROBERTO PADRIN
IL CONSIGLIERE PROVINCIALE MASSIMO BORTOLUZZI
DOPO SAN TOMASO: 13 EVACUAZIONI A CENCENIGHE, 18 A GOSALDO E 8 AD AGORDO
AGGIORNAMENTO DALLA PROVINCIA
BELLUNO La situazione sta tornando lentamente alla normalità. Le precipitazioni sono in fase di esaurimento. Viabilità – Anas: i passi restano chiusi, per il resto tutto normale. Veneto Strade: possibile riapertura della Sr48 delle Dolomiti (nel tratto di Arabba) entro la serata. Verrà creata una pista di emergenza sul Duran, per il resto passi chiusi. Rimane qualche problema sul San Pellegrino, per caduta di piante.
Vigili del fuoco – attività residuali dell’emergenza, i vvf intervengono in queste ore a supporto di Enel e Terna per il ripristino dell’energia elettrica. Blackout – per Terna sono 5 le linee interessate da guasti. Enel indica circa 1.200 utenze disalimentate (anche perché deve agire controalimentando le linee di alta tensione di Terna). La linea di Campolongo è stata ripristinata. Telecom indica una ventina di utenze fuori uso.
Evacuazioni (da inizio emergenza). Le prime evacuazioni a San Tomaso dalla frazione Canacede già nei primi giorni dell’emergenza. Cencenighe (13), Gosaldo (18), Alpago (4 + casa di riposo), Agordo (8), Falcade (8), Perarolo (15).
Restano monitorati i principali siti valanghivi.
ISOLATO A CONTRIN DI LIVINALLONGO, LO PORTANO IN SALVO I VIGILI DEL FUOCO
LIVINALLONGO Tra i numerosi interventi, della squadra valanga dei vigili del fuoco, il raggiungimento con il gatto delle nevi di un signore rimasto in un’abitazione isolata in località Contrin di Livinallongo Col di Lana a cui sono stati portati degli approvvigionamenti. La stessa squadra a poi lavorato per l’assistenza al personale di Terna per l’ispezione degli elettrodotti.
Sono 200, gli interventi per il maltempo dei vigili del fuoco di Belluno solo nella giornata di ieri, per un totale di oltre 750 operazioni dall’inizio dell’emergenza, a fronte di oltre 1000 chiamate di soccorso. Al lavoro oltre 100 vigili del fuoco tra permanenti e volontari, che ieri hanno operato prevalentemente in Ampezzo, in Comelico e Agordino per taglio piante, sgombero neve da tetti e da strade con l’utilizzo di macchine operatrici.
SCARICA DI SASSI SULLA PROVINCIALE, FRANA A PERAROLO
BELLUNO A Perarolo si è attivata una frana sulla strada che porta al cimitero, con scarica di sassi sulla provinciale sottostante. Il settore Difesa del Suolo della Provincia è in contatto con il sindaco per valutare l’evoluzione. A Comelico Superiore, attivato un monitoraggio per le slavine in zona Casamazzagno-San Leonardo. Permangono alcuni disagi alle utenze elettriche e telefoniche.
SLAVINA SULLO STAULANZA, IN 45 MINUTI RIAPERTA LA STRADA
VAL DI ZOLDO Slavina sul versante zoldano lungo l’unica via praticabile per raggiungere lo zoldano dopo la chiusura della 251 per frana. Ieri alle 9:45 il distacco, alle 10:25 la riapertura a senso unico, sul posto Veneto Strade con tre frese. (foto Moreno, Telegram Viabilità Provincia Belluno).
VENETO STRADE: Una valanga con un’estesa di fronte di circa 30 metri è caduta sul Passo Forcella Staulanza costringendo Veneto Strade a chiudere immediatamente il transito ai mezzi. “Era l’unico Passo rimasto aperto per collegare l’Alto Zoldano e quindi abbiamo lavorato alacremente per togliere i cumuli di neve – dice il direttore generale della società stradale Silvano Vernizzi. La zona resta fortemente penalizzata in quanto sulla Sp 251 “della Val di Zoldo e Val Cellina” si sta ancora lavorando per rimuovere completamente la frana caduta quattro giorni fa nel comune di Forno di Zoldo.
ALTO AGORDINO, SCUOLE CHIUSE
ALLEGHE E’ tanta la neve caduta in Valle del Cordevole, operai comunali, volontari sono al lavoro incessantemente per rimettere ordine alla viabilità imbiancata. Strade insidiose anche per gli scuolabus. Lo stato della viabilità sulle strade comunali è critico e per questo il preside e i sindaci di Rocca Pietore, Colle Santa Lucia, Alleghe, il commissario di Selva di Cadore, hanno condiviso la decisione di emettere l’ordinanza per prorogare la chiusura di tutte le scuole dei territori fino a oggi compreso. Ad Alleghe l’ordinanza interessa la scuola primaria, dell’infanzia e le medie di Caprile. Rocca Pietore: sospensione delle attività della scuola dell’infanzia di Sottoguda e Primaria di Rocca Pietore anche per venerdi 11 dicembre. Rimangono chiuse anche tutte le scuole in Comune di Livinallongo. Scuole chiuse per due giorni anche in Valle del Biois, a Falcade a casa anche gli studenti dell’Alberghiero De Rossi, così gli studenti di Vallada e Canale d’Agordo.
LE FOTO DI RAFFAELLO DAL COMELICO DA COSTA DI SAN NICOLO’ DI COMELICO
SENTITE CONDOGLIANZE DAL PRESIDENTE MA IN QUELLA CASA NON E’ MORTO NESSUNO
LA VALLE Quando la presunta vedova ha aperto il telegramma non ha gradito le condoglianze del Presidente della Regione Luca Zaia, perché il suo A. è ancora vivo. In non buone condizioni di salute, ma vivo tra le mura domestiche tra i propri cari a Lantrago. “Carissimi vi sono vicino in questo momento di profondo dolore per la perdita dell’amato A. Condoglianze, Luca Zaia Presidente Regione Veneto”. Questo il testo del messaggio inviato dal palazzo regionale ed è chiaro che è un errore. A raccontarci la storia è Ivan, tra l’altro preoccupato per come si sta evolvendo la malattia di A. “Iniziando dal telegramma posso dire solo che ci siamo rimasti malissimo, ma mi sembra logico. Mi dispiace per mia suocera soprattutto già provata dalla malattia del marito”. A questo proposito Ivan si sfoga “Era stato portato in ospedale per covid, curato e poi rimandato a casa ancora positivo. E’ di difficile gestione soprattutto quando completa la terapia. Ci dicono che non si può ricoverare in ospedale, le abbiamo provate tutte e telefonato ovunque anche al responsabile dei servizi domiciliari.Stiamo attendendo una risposta”.
Salviamo i paesi Ren e Coltamai dall’isolamento
Da Gosaldo la petizione on line inviata al sindaco Stefano Da Zanche, al Comune di Gosaldo, alla Regione Veneto, al Presidente Luca Zaia e a Veneto Strade
Ognuno di noi ha un posto magico nel proprio cuore. Un posto che gli ha regalato momenti di gioia e serenità pura. Per noi questo posto si racchiude nei piccoli paesi di Ren e Coltamai, alle porte del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi nel comune di Gosaldo (BL). Un piccolo angolo di paradiso incontaminato, immerso nella natura e nel bel mezzo del sentiero tematico “La montagna dimenticata”, che porta verso gli antichi siti minerari di Vallalta. Anni di incuria e poca manutenzione, purtroppo, stanno mettendo a rischio non solo l’esistenza di questi posti, ma soprattutto la possibilità stessa di poterli vivere. Dopo Vaia è infatti arrivata, il 6 dicembre, una nuova alluvione che ha segnato profondamente il paesaggio attorno a queste località e ne ha privato l’accesso da parte di chiunque, residenti compresi! Chiediamo pertanto che le autorità s’impegnino, fin da ora, affinché questi luoghi rimangano “vivi” e agibili e non vengano totalmente abbandonati come accadde alla vicina località California, dopo l’ormai famosa alluvione del 1966. Noi tutti vogliamo che non si aggiunga una nuova meta fantasma al famoso sentiero tematico “La montagna dimenticata”.
ENTRA E FIRMA LA PETIZIONE CLICCA QUI
OGGI SUL CORRIERE DELLE ALPI:
di Stefano De Barba
Il Consiglio di Stato ha detto “no” al centro islamico a Fonzaso
Accolto dopo sei anni il ricorso del Comune: in quella zona di Arten non sono possibili luoghi di culto
FONZASO Il centro islamico ad Arten non si può fare. Lo ha deciso il Consiglio di Stato, accogliendo dopo sei anni il ricorso in appello del Comune e respingendo le argomentazioni della proprietà, l’impresa di costruzioni Samaria, che dovrà ora pagare le spese del doppio grado di giudizio. Per i giudici della quarta sezione del Consiglio di Stato, infatti, c’è poco da girarci attorno: l’ampliamento dello stabile di Arten già esistente chiesto dall’impresa per realizzarvi tra l’altro una sala di preghiera «non appare compatibile con la destinazione urbanistica né della zona, né dell’edificio che si va ad ampliare in deroga ai limiti di cubatura disponibili». Ed il Comune di Fonzaso aveva quindi ragione a negare il permesso di avviare i lavori. La storia del grande stabile al grezzo vicino agli impianti sportivi si trascinava ormai da sei anni…
MALTEMPO, BOND (FI): «BASTA BLACKOUT IN MONTAGNA, BISOGNA INTERRARE LE LINEE ELETTRICHE»
ROMA «L’ultima ondata di maltempo ha fatto tornare alla ribalta un problema annoso, quello delle linee elettriche, cadute a terra sotto il peso della neve e delle piante cadute. Un problema che non esisterebbe se gli elettrodotti fossero interrati, dove possibile». È quanto afferma in una nota il deputato di Forza Italia, Dario Bond. «Con l’evento meteo degli ultimi giorni la montagna bellunese ha rivissuto scene viste con Vaia e con la grande nevicata dell’inverno 2013-2014. Scene che speravamo di non vedere più. Nella parte alta della provincia molte case e famiglie sono rimaste senza luce, un problema dipendente certo dal maltempo, ma la neve in montagna c’è sempre stata. Vedere tralicci piegati e linee elettriche a terra per la caduta di piante fa male, soprattutto se si pensa che si potrebbe evitare tutto ciò, ed evitare ai bellunesi ulteriori disagi, semplicemente con l’interramento degli elettrodotti. È una battaglia che porteremo avanti. Anche perché linee elettriche interrate, dove possibile, significa eliminare impatto visivo».
AI FREQUENTATORI DELLA MONTAGNA L’APPELLO AL BUONSENSO
BELLUNO l’appello del Soccorso Alpino è rivolto ai frequentatori abituali della montagna in veste invernale, ma soprattutto a quanti vi si avventureranno per la prima volta o con poca esperienza alle spalle. Dalla riapertura post lockdown di maggio gli interventi nel 2020 hanno raggiunto un numero mai registrato in precedenza, con tante emergenze legate a un approccio purtroppo superficiale, all’impreparazione, a inadeguati abbigliamento e attrezzatura. Il timore è che un’analoga situazione si manifesti nelle prossime settimane, con scialpinisti, ciaspolatori, escursionisti alle prime armi, che possano mettersi in situazioni di rischio. Sulla neve non esitate a contattare Guide Alpine e istruttori del Cai per avere informazioni. Non muovetevi mai senza avere controllato il bollettino meteo e neve/valanghe, dotatevi dei dispositivi di autosoccorso. Attenzione inoltre alle scivolate sul ghiaccio a qualsiasi quota.Dove la neve non è arrivata, specie nelle esposizioni a nord, gli affioramenti d’acqua si trasformano in scivoli pericolosi. Ramponcini, catenelle e similari, sono adatti solo alle strade pianeggianti o ai terreni con lieve pendenza. In tutti gli altri casi i rampon. In questi mesi le ore di luce sono poche, meglio avvertite i congiunti della meta.
BASSO FELTRINO: CAMBIO MEDICO
FELTRE Dal 31 Dicembre 2020 , nell’ambito territoriale dei Comuni di Alano di Piave, Arsiè, Feltre, Fonzaso, Lamon, Pedavena, Quero Vas, Seren del Grappa e Sovramonte cesserà l’attività di pediatra di libera scelta Francesco De Bortoli. Contestualmente, presso lo stesso ambito, dal 1° Gennaio 2021 – a conclusione delle procedure di copertura della zona carente – sarà inserito il nuovo pediatra di libera scelta, Marco FILIPPONE, con incarico a tempo indeterminato. Il nuovo pediatra eserciterà la propria attività su appuntamento nell’ambulatorio di Feltre in Piazzale Parmeggiani, 19. Il numero di telefono per contattare il pediatra è 389 1234583.
I GRAFICI DI TIZIANO DE COL
CURVA IN STALLO SI ATTENDE LA DISCESA, MA ANCORA 2400 POSITIVI. FONDAMENTALE IL DISTANZIAMENTO “Non è vero che il Veneto è la Regione più contagiata d’Italia, ma quella che cerca maggiormente i positivi”- PUNTO STAMPA DI ZAIA
LEGGI LA CONFERENZA STAMPA DI LUCA ZAIA
Non è vero che il Veneto è la Regione più contagiata d’Italia, ma quella che cerca maggiormente i positivi. Regioni con più abitanti di noi fanno meno tamponi di noi. E’ da marzo che invito a non guardare i dati assoluti. Chi cerca trova, chi non li cerca non li trova come con i Pfas dove abbiamo speso 6 milioni di euro per creare un laboratorio.
Oggi ospiti la dottoressa Francesca Russo – tanti positivi in vento – e la vice presidente Elisa De Berti assessore ai trasporti – presentato il nuovo piano-
CURVE Dal primo giorno c’è stata una crescita graduale senza impennate iniziali, ipotizziamo di essere arrivati nella parte alta, da 4-5 giorni si forma un pianoro e speriamo che decresca. I fattori fondamentali sono che abbiamo un terzo dei positivi rispetto a marzo pur con qualche ricovero in più (600) di mezzo c’è il differenziale che non c’è stato il lockdown che pesa in maniera negativa. Poi c’è il tema del distanziamento sociale. Il virus è presente allo 0.8-1% della popolazione, cioè uno su cento e da qui nasce il principio del distanziamento sociale. Anche ieri abbiamo visto il collasso delle strade nonostante l’appello a non andare in montagna. Il rischio è altissimo in montagna e la neve non sta certo ferma e anche oggi abbiamo 2400 nuovi contagiati ma facciamo una strage di tamponi fino a 60 mila al mese. I TANTI CONTAGI VENETI facciamo moltissimi tamponi, abbiamo un modello unico nel suo genere, . Ci sono regioni che non fanno test rapidi, ma a me interessa sottolineare che se facessimo più tamponi troveremmo più positivi. Noi presentiamo al Governo tutti i risultati dei tamponi, anche quelli rapidi, e siamo due, tre regioni che adottiamo questo comportamento. Ho invitato la dottoressa Russo perché vorremmo capire ufficialmente come mai registriamo tutti questi contagi.
LA DOTTORESSA FRANCESCA RUSSO
Ora c’è la decrescita riducendosi la capacità di diffusione, ci sarà una lenta decrescita, un flessione. Questo dipenderà dalla capacità che avremo di impostare il piano vaccinale e sarà così in tutto il mondo. Dai dati che ho analizzato non sono tali da farci scivolare in area arancione. Incidenza stimata 413 su 100mila al 2 dicembre.
Con le stesse modalità di calcolo si può fare il confronto, ma non con strategie e modalità di calcolo diverse. Il tema è quello della percentuale dei positivi sui tamponi fatti, una regola delle 21 per la colorazione delle regioni il venerdi. Ci permette di capire la diffusione dell’epidemia nei territori. Ma il calcolo non va di pari passo con lo sviluppo della diagnostica. Da aprile è esplosa l’evoluzione della diagnostica e sono stati portati avanti con logiche diverse i test rapidi. Come regione abbiamo punto molto su questo era il nostro obiettivo: isolare subito i positivi. Questo ha aumentato il numero di tamponi aggiungendo alla nostra capacità di fare tamponi molecolari (già implementati nei mesi scorsi) i tamponi rapidi. I tamponi rapidi non è solo per intercettare i sospetti ma anche i contatti stretti del positivo che allarga il cerchio d’indagine. Questo permette di intercettare molto positivi asintomatici, non è così in tutte le Regioni. In Lazio ad esempio è stata tolta la ricerca dell’asintomatico. Oggi tutti i positivi al tampone rapido devono sottoporsi al tampone molecolare e quindi la nostra disponibilità diagnostica è molto ampia. Utilizziamo una grande quantità di test non standardizzati. Come Regioni abbiamo cercato di interloquire con il Ministero mettendo in evidenza le discrepanze. I dati delle Regioni non sono confrontabili tra Regioni al pari di altri criteri come i ricoveri o le terapie intensive. Ci interessa calcolare si i positivi ma anche l’incidenza. Nelle varie settimane di confronto abbiamo avuto una salita graduale, c’è stato un plateau e stiamo lentamente scendendo. da 435 su 100 mila siamo passati a 413 su 100 mila che significa timida discesa dei postivi ma aumentano le terapie intensive in seguito ai tanti ricoveri del passato, è chiaro che il trand è diverso. L’ETA’ ci sono differenze tra regioni perché la fascia più colpita è quella degli ultra ottantenni il cui numero varia da regione a regione. Anche L’istituto di sanità fa faticare a fare comparazioni e raffronti. Più si standardizza e più i dati diventano confrontabili. Abbiamo un indicatore importante che è quello che valuta la capacità di una regione di individuare lo stato clinico dei positivi: capire chi sono gli asintomatici e i sintomatici. Esiste una soglia del 60% che non deve essere ridotta perché questo parametro sia ritenuto valido, noi abbiamo l’85.5% ed è considerato capacità di una regione di solidità del sistema di monitoraggio, da qui viene calcolato l’Rt. Abbiamo rafforzato moltissimo il contact tracing proprio per mantenere questo parametro alto. QUANTO CIRCOLA IL VIRUS? E’ PIU’ AGGRESSIVO DELLE PREVISIONI. Si sta comportando come altri virus simili come la pandemia influenzale del 2009 comparsa in maniera improvvisa. Ha avuto una gravità diversa rispetto a quanto ci aspettavamo. Anche allora c’era stato un acquisto centralizzato del vaccino prodotto in maniera veloce, ma era più facile da fare. Un virus che si è comportato in maniera diversa di come ce l’aspettavamo, cioè meno aggressivo. Adesso nel 2020 abbiamo un virus sconosciuto che arriva e che nessuno poteva prevederne il comportamento. E’ comunque come tutti i virus che generano pandemia: una prima ondata, un flessione (temperature più alte) e ricompare in autunno. Non era prevedibile che ci fosse un tipo di andamento in numerosità dei casi superiori a quello di prima ma è vero parzialmente perché è aumentata la capacità diagnostica. Finché non arriva il vaccino mi sento in trappola, non credo che possiamo pensare di vivere in un sistema di restrizioni e allentamenti, con il terrore di incontrare gli altri, con la paura di tutto e tutti, senza una prospettiva. L’Rt della regione è stato sempre sotto 1.25 dobbiamo aspettare che cali piano piano. La valutazione del Covid in regione viene fatta su più parametri e non solo su questo.
ELISA DE BERTI ASSESSORE TRASPORTI
“Abbiamo messo a disposizione dei Prefetti il lavoro che come Regione abbiamo svolto nelle settimane scorse attraverso l’attivazione dei tavoli di coordinamento provinciali per programmare in anticipo le azioni da attuare in vista della riapertura ‘in presenza’ il prossimo 7 gennaio delle attività scolastiche. È sicuramente un’ottima base di partenza per le Prefetture, incaricate dal nuovo DPCM di coordinare il trasporto scolastico, al fine di individuare le soluzioni che garantiscano il ritorno sui banchi degli studenti delle scuole secondarie di secondo grado”.
Stamane incontro con i Prefetti hanno preso atto che il piano della ripartenza è stato scaricato su di loro (trasporti), loro prendono atto che il piano è pronto, ci stiamo lavorando da un mese. Se dovessero riattivare i tavoli una cosa è certa il 7 gennaio i ragazzi non andrebbero a scuola. Sono stati collaborativi ci saranno i tavoli provinciali con Regione e Ufficio Scolastico e passeranno all’esame diretto del nostro piano. Noi in assenza di dati avevamo l’unico dato certo della capienza del 50% ragionando su tre scenari con percentuali diverse di presenza:50%, 80%, 100% in presenza: questi sono i tre scenari sui quali abbiamo ragionato, hanno stabilito il 75% . E’ stato stabilito il 75% noi avevamo ipotizzato l’80% cioè 802 autobus a livello regionale 771 privati che non hanno posti in piedi omologati (massimo 25), è emersa la necessità di pensare di assumere personale anche per il controllo anti assembramento nelle fermate più critiche, dovrebbero essere assunte 227 persone per 31 milioni di euro per riportare i ragazzi a scuola dove è stato escluso il doppio turno con possibilità di entrata fino alle 9. I 31 milioni arriveranno da Roma, le Regioni non sono in grado di sostenere la spesa con i loro bilanci. Abbiamo avuto rassicurazioni dal Ministro De Michieli che saranno stanziate altre risorse ma non ho idea se sanno quanto soldi serviranno. 75% di ragazzi (studenti di prima superiore e quinta) significa 160 mila che non utilizzeranno tutti il mezzo pubblico. AVETE FATTO IL PIANO PRIMA DI SAPERE CHE NON DOVEVATE FARLO, LO AVETE GIRATO AI PREFETTI CHE NON HANNO UN PIANO E’ CORRETTO? Si lo manderanno a Roma e speriamo che le risorse vengano stanziate perché le aziende stiupleranno contratti con i privati che dopo dovranno essere onorati. Oggi non abbiamo alcuna certezza se non la capienza del 50% dei mezzi, il resto è un’incognita.
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VOLONTARIATO E PROMOZIONE SOCIALE. NUOVA PIATTAFORMA INFORMATICA DEL VENETO PER ASSOCIAZIONI E CENTRI SERVIZIO
VENEZIA La Regione del Veneto ha messo a punto una specifica piattaforma informatica che consente alle organizzazioni di volontariato e alle associazioni di promozione sociale, iscritte ai Registri regionali, di accreditarsi ai fini dell’aggiornamento dei dati anagrafici e del deposito dell’atto costitutivo e dello statuto. Operazioni necessarie per la trasmigrazione automatica nel RUNTS (Registro unico nazionale del terzo settore). L’iniziativa regionale costituisce, quindi, un primo passo operativo verso il RUNTS. Di recente approvazione, infatti, è il decreto ministeriale, dello scorso 15 settembre, che disciplina le procedure di iscrizione, le modalità di deposito degli atti, le regole per la predisposizione, la tenuta, la conservazione e la gestione del Registro.Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, sulla base dello stadio di realizzazione del sistema telematico, individuerà con apposito provvedimento il termine a decorrere dal quale la Regione avvierà il processo di trasferimento dei dati al RUNTS (presumibilmente verso la fine di aprile 2021). “La Regione, storicamente, ha sempre riconosciuto l’importanza e il contributo del Terzo Settore per lo sviluppo di una società equilibrata, e per la promozione di interventi di ambito sociale a favore di tutti i cittadini veneti – sottolinea l’Assessore ai Servizi sociali Manuela Lanzarin -. I Centri di Servizio per il Volontariato, il Forum del Terzo settore veneto e il ricchissimo tessuto associativo presente nei nostri territori saranno ancora una volta protagonisti di un grande cambiamento verso il Registro Unico Nazionale del Terzo Settore“. Su indicazione dell’Assessore Lanzarin, gli uffici regionali hanno predisposto una pagina web dedicata con istruzioni dettagliate per i Centri di Servizio per il Volontariato, per le Organizzazioni di Volontariato e per le Associazioni di Promozione Sociale.
RETE DIFFUSA PER CURARE I MALATI E TUTELARE GLI ANZIANI
FONDAZIONE DOLOMITI UNESCO: DOPO SETTE ANNI MARCELLA MORANDINI LASCIA LA DIREZIONE
CORTINA “Ho rassegnato le mie dimissioni al Presidente della Fondazione Dolomiti UNESCO. Sono passati più di sette anni da quando vinsi il concorso che mi avrebbe portata a vivere un’esperienza molto intensa e gratificante. Inizierò con impegno ed entusiasmo una nuova sfida professionale, conservando sempre la gratitudine per chi ha avuto fiducia in me e portandomi nel cuore questi indimenticabili sette anni alla Fondazione Dolomiti UNESCO.” Inizia così la nota con cui la dott.ssa Marcella Morandini, ha comunicato al Presidente della Fondazione Dolomiti UNESCO le sue dimissioni dall’incarico di direttore. “Ho appreso la notizia delle dimissioni della dott.ssa Morandini con grande dispiacere. Verrà a mancare l’apporto professionale di chi ha contribuito, in modo decisivo, a rendere la Fondazione Dolomiti UNESCO un modello a livello internazionale per la gestione di un Sito Patrimonio Mondiale”, commenta il Presidente della Fondazione Dolomiti UNESCO Mario Tonina. “Sono però certo di interpretare il parere di tutti i membri del Consiglio di Amministrazione nell’esprimere questa certezza: quello che non verrà mai meno è il risultato del lavoro svolto dalla dott.ssa Morandini in questi anni per costruire, insieme alle comunità locali, una gestione del Patrimonio dolomitico attiva, rispettosa delle differenze e al tempo stesso tesa a superarle, per raggiungere insieme l’obiettivo della conservazione attiva del Patrimonio stesso. A Marcella va la gratitudine mia, dell’intero Consiglio d’Amministrazione e di tutti coloro che hanno accettato la sfida a cui siamo chiamati dal giugno del 2009: tutelare l’unicità paesaggistica e geologica delle Dolomiti continuando ad abitarle, in modo sempre più consapevole”.
DOPO 41 ANNI LA PENSIONE PER IL GENERALE GIA’ COMANDANTE A BELLUNO
Il Generale di Brigata Roberto Campana, Capo di Stato Maggiore del Centro di Eccellenza per le Stability Police Units (CoESPU) di Vicenza, lascia il servizio attivo dopo oltre quarantuno anni di onorato servizio tra le fila dell’Arma dei Carabinieri. Nei 4 anni di permanenza al CoESPU, il Generale Campana ha fornito un determinante contributo all’ulteriore elevazione del Centro di Eccellenza, unico ente italiano dove vengono addestrati, principalmente per conto dell’ONU, i contingenti internazionali che verranno impiegati nelle operazioni di mantenimento della pace. Prima dell’approdo in terra berica, il Generale Campana, originario di Fabrica di Roma, in provincia di Viterbo, molto stimato da superiori, colleghi e collaboratori, aveva ricoperto il prestigioso incarico di Comandante Provinciale dei Carabinieri di Belluno e poi di Mantova. Nei primi anni 2000 comandò il Reparto Operativo di Varese e, ancor prima, altri rilevanti incarichi, soprattutto di carattere operativo, tra i quali il Comando della Sezione Anticrimine di Brescia (ROS), la Compagnia di Verolanuova, la 3^ Sezione del Nucleo Operativo Reparto Operativo Gruppo I di Napoli e il Nucleo Operativo e Radiomobile di Salerno. Il Generale Roberto Campana, Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, ha prestato servizio anche in altre località italiane, tra le quali Roma, Torino, e Firenze. Cede l’incarico al Ten. Col. Pierpaolo Mason, padovano, proveniente dal comando del Reparto Operativo del comando Provinciale Carabinieri di Foggia.
L’EVENTO
COPPA DEL MONDO SCI SULLA “VOLATA”
FALCADE La Ski Area San Pellegrino ospiterà discesa e superG femminili di Coppa del Mondo. Grazie al progetto “Piste Azzurre” della Val di Fassa, il 27 e il 28 febbraio 2021 il gotha dello sci internazionale si metterà alla prova su “La Volata”, la nera dei campioni. Si tratta del recupero di due gare annullate qualche giorno fa a Yanqing, in Cina. “Questa decisione, presa nell’ultimo consiglio della Fis, rappresenta una grande soddisfazione per tutto il nostro territorio – afferma Mauro Vendruscolo, presidente della Ski Area San Pellegrino -. Si accendono al massimo livello i riflettori internazionali su una delle piste più adrenaliniche delle Dolomiti, confermando la qualità del lavoro svolto in questi anni dai nostri collaboratori. dalla Val di Fassa e da tutto il nostro comprensorio”. “Si tratta, una volta di più, del riconoscimento all’Italia di grandi capacità organizzative e della disponibilità del territorio a farsi trovare sempre pronto per questo genere di situazioni, su cui la Fis sa ormai di poter contare”, ha commentato il presidente della Fisi Flavio Roda. Su La Volata si è messo alla prova lo scorso inverno il gotha dello sci alpino italiano, tra cui sciatrici azzurre come Brignone, Bassino, Goggia, Pirovano ma anche le atlete della nazionale tedesca, slovena e non solo. Tra i big che si sono potuti ammirare su questa pista anche Dominik Paris e Christof Innerhofer.
FELTRE CELEBRA I 700 ANNI DALLA MORTE DI DANTE ALIGHIERI
FELTRE Incontri culturali con illustri storici e letterati, l’esposizione di un importante codice dantesco del 1350 ora custodito presso la Biblioteca Lolliniana di Belluno, ma anche “escursioni” nel mondo dell’architettura e del cinema, fino alla più moderne esperienze musicali, addirittura del mondo rap. Il programma che il Comune di Feltre per celebrare i 700 anni dalla morte di Dante. Franco Cardini, Francesco Zambon, Moni Ovadia, Aldo Cazzullo, Adone Brandalise, Monica Centanni fino ai rapper Murubutu e Claver Gold: sono solo alcuni dei nomi che prenderanno parte alla rassegna che si snoderà, secondo un calendario e modalità che saranno definite nelle prossime settimane (anche in relazione all’emergenza sanitaria in atto), dalla primavera del 2021.
L’ASSESSORE ALESSANDRO DEL BIANCO
DOMANI CONSIGLIO COMUNALE A FALCADE
FALCADE Il sindaco Michele Costa ha convocato in videconferenza il consiglio comunale per domani alle 18.30. Un unico punto all’ordine del giorno: Acquisto immobile in via degli Artigiani da adibire a sede delle associazioni di volontariato di primo soccorso operanti sul territorio comunale
CANTANATALE PER I BIMBI DI PEDIATRIA DI PADOVA
PADOVA Cantanatale è una manifestazione libera, gratuita e aperta a tutti e ha come obiettivo quello di testimoniare insieme, con il cuore e con la voce, la vicinanza a chi è ricoverato in ospedale, in particolare i bambini di Pediatria. Ogni anno, per avvicinarsi al Natale in modo originale, il Cantanatale realizza un videoclip di una canzone natalizia con il supporto di personaggi, artisti, cantanti e cori, cantata davanti all’ospedale. La canzone di quest’anno è “Jingles Bell Rock Cantanatale”. Il Cantanatale 2020 si svolgerà domenica mattina, 20 dicembre, a Padova. Questo 2020 così particolare per l’emergenza sanitaria Covid, costringe l’organizzazione del Cantanatale a limitare la presenza fisica davanti all’ospedale a una delegazione con a capo il sindaco di Padova Sergio Giordani, in rappresentanza di tutta la città, e con lui l’ideatore del Cantanatale Leandro Barsotti, il musicista Giorgio Pavan, realizzatore della canzone del Cantanatale, e alcuni ospiti a sorpresa. Lo scorso Natale sono state oltre cinquemila le persone che hanno sfidato la pioggia battente e il freddo pungente pur di presentarsi, in un emozionante corteo, davanti alle finestre di Pediatria dell’Ospedale di Padova per cantare “Feliz Navidad”.
SEDICO: RELIGIOSITÀ POPOLARE NELLA MEMORIA DEGLI ANZIANI di RENATO BONA
SEDICO Nell’ottobre del 1989, per celebrare il cinquantesimo di consacrazione della chiesa arcipretale, la Parrocchia di Santa Maria Annunziata di Sedico diede alle stampe (con preziose collaborazioni e con il contributo di: Cassa di Risparmio di Verona, Vicenza e Belluno, Comune di Sedico, Comunità montana bellunese, Parrocchie di Bribano e di Roe) per i tipi della tipografia Piave di Belluno, il libro di 120 pagine “Sedico e la sua chiesa” con copertina della pittrice Annamaria Lovatel Teasani che ha rappresentato tre elementi: “la chiesa come simbolo principale religioso e spirituale e tre personaggi come simbolo di tre generazioni che, nel tempo, hanno partecipato alla sua crescita, non solo materiale, limitata al luogo, ma anche spirituale e quindi universale che racchiude in sé il concetto spazio temporale”. La pubblicazione fu dedicata “a quanti contribuirono a edificare la nuova chiesa”. Il parroco dell’epoca, don Sirio Da Corte, nella presentazione ricordava che “Lo scopo della pubblicazione, frutto di studi, di alcune ricerche di archivio e di testimonianze orali diligentemente raccolte, è di far rivivere e ricordare (che significa far scendere nel cuore) soprattutto alle giovani generazioni, quella storia di cui siamo figli ed eredi” ed aggiungeva: “Vorremmo che il passato in qualche modo diventi presente, perché sia fecondo di ispirazione per il futuro: quanto più profonde e vigorose sono le radici, tanto più grande e robusto si slancia verso l’alto l’albero della nostra comunità”. E concludeva formulando un augurio: “che la nostra maestosa arcipretale rimanga sempre, anche per gli anni a venire, punto di riferimento insostituibile di una comunità che nella fede dei suoi padri trova alimento e stimolo per un rinnovato e generoso impegno a servizio di una società più giusta e ideale”. Seguivano gli indirizzi di saluto: del Comune col sindaco Sergio De Cian, del Vescovo di Belluno-Feltre monsignor Maffeo Ducoli, rivolto alla comunità di Sedico, ed i seguenti capitoli: “La nuova chiesa”, a cura di Anna Maria Claut; “Ampliare o costruire? Relazione tecnica”, a cura di Mario Sossai che curò anche la relazione tecnica sulla costruzione del nuovo edificio sacro e il “computo metrico estimativo delle principali voci”; ancora: “Cronaca della consacrazione e inaugurazione”, a cura di Baldovino Sponga; “Testimoninze sulla costruzione e consacrazione”, a cura di Gianni De Vecchi; “Le opere d’arte della Pieve di Santa Maria a Sedico”, a cura di Sergio Claut; “Ritratto di monsignor Luigi Fiori: suo impegno pastorale e sociale”, a cura di Gianni De Vecchi; “Il dopoguerra nei diari di mons. Luigi Fiori. 12919-1927”, a cura di Egidio Pasuch; “Le antiche origini del Paese e della Pieve di Sedico”, a cura di Gianni de Vecchi; infine: “Aspetti della religiosità popolare nella memoria dei nostri anziani”, a cura dI Adele Caprani. Ed è proprio da quest’ultimo (che si rifà alle fonti orali: Ida Bortot Pasa; Pierina Manfroi Mezzavilla; Pia De Paris Da Poian; Genoveffa De Nard; Giuseppe Pavei, Antonio Carlin) che traiamo alcuni spunti. La Caprani scrive fra l’altro: “Nella grande famiglia dei nostri nonni Dio c’è; entra in ogni aspetto della loro vita e non è molto astratto, anzi è un Dio molto familiare, al quale confidare le proprie pene e affidare al cura dei propri interessi; anche la sua immagine è familiare: il Padre un vecchio quasi minaccioso con la barba lunga, il Figlio un giovane dallo sguardo buono, biondo e bellissimo, lo Spirito Santo una bianca colomba che scende dal cielo”. Ed aggiunge: “La fede che anima questa religiosità autentica si potrebbe definire ad ampio respiro, come quello del tempo che scorre lento o delle stagioni; vuole placare le forze misteriose della natura, invoca raccolti abbondanti e salute per le persone e le ‘bestie’ (animali)”. Ancora: “E come nella vita, per concludere ogni affare ci vuole sempre un intermediario, i Santi hanno proprio la funzione di intercedere e farsi garanti presso l’Onnipotente. Quasi sempre sono Santi poveri, con storie di miracoli, sempre intrecciati a pericoli e disgrazie. Nella devozione popolare il culto delle immagini dei Santi è molto diffuso attraverso i ‘santini’, che vengono appesi alle pareti della cucina e della camera da letto, o custoditi gelosamente fra le pagine del libro da messa”. E poi, una constatazione che è un omaggio al mondo femminile: “Nella trasmissione del senso religioso della vita, la parte essenziale spettava alla donna; a cominciare dai bambini appena nati ai quali la Madre faceva il segno della croce ogni volta che li metteva a letto e poi via via che crescevano insegnava loro le semplici e confidenziali preghiere a Gesù Bambino, alla Madonna, ai Santi. Questa grande donna, sorrette da una grande fede, abituata all’economia esasperata, alla rinuncia, al sacrificio, alla sottomissione, saprà unire alle virtù antiche della nostra gente anche attitudini nuove e più faticose, per sostituire l’uomo quando sarà soldato o emigrante…”.
NELLE FOTO (riproduzioni dal libro “Sedico e la sua Chiesa”) la copertina del volume edito dalla Parrocchia di Santa Maria annunziata; lavori per la costruzione della Chiesa; processione di sabato 7 ottobre 1939 per il trasferimento del Santissimo e delle Sacre Immagini; monsignor Luigi Fiori che fu arciprete di Sedico dal 1919 al 1954; corteo nuziale negli anni ’50 aperto dagli sposi seguiti dai “compari”; prima domenica di ottobre: processione in onore della Beata Vergine del Rosario; anno 1947: Uomini dell’Azione cattolica con mons. Fiori; processione del Corpus Domini; don Riccardo Strim, di Seghe di Villa, novello sacerdote nel 1944; la navata centrale della chiesa di Sedico, oggi.
AD AGORDO PROLOCO METTE L’INVERNO DI VETRINA
AGORDO La Proloco di Agordo è artefice di una nuova iniziativa. La raccolta delle fotografie dell’inverno nella Conca Agordina (2020-21), da esporre nell’ufficio di via 27 Aprile. Troveranno spazio in vetrina o nei locali dell’ufficio su supporto cartaceo o video fino al termine dell’inverno, la proloco pensa anche ad una pubblicazione sui social. “Abbiamo approfittato di questo periodo in cui non possiamo esporre i soliti numerosissimi manifesti di eventi ed iniziative – spiega la proloco – per promuovere le bellezze della Conca Agordina”. Chi vorrà partecipare potrà compilare il modulo ed inviare al massimo 2 foto.
E IERI SERA LA NUOVA INIZIATIVA, LE INTERVISTE DI AD AGORDO PROLOCO, OSPITI “RADIO PIU”
https://www.facebook.com/AdAgordoProloco/videos/299648541396806
IERI ALLA RADIO
CISL LA VOCE DEI LAVORATORI
Ospite: Raffaele Salvatoni, segretario nazione FEMCA CISL
Tema: il nuovo contratto di lavoro
LA RACCOLTA COMPLETA, TUTTE LE COLLEZIONI
007 IN CONDOTTA CON LA PROF. MARIA ROSA SALMAZO IL LUNEDI ALLE 10,30 E ALLE 19.00 LA DOMENICA ALLE 8 DEL MATTINO. NONA STAGIONE
LA RACCOLTA COMPLETA
SALUTE E SOCIETA’ IL LUNEDI ALLE 13.10 E ALLE 20.10, LA DOMENICA ALLE 10.30 A CURA DEL DOTTOR MARCO CARACCIOLO. QUINTA STAGIONE
LA RACCOLTA COMPLETA
FANTASTICHE DOLOMITI, NUOVA STAGIONE. APPUNTAMENTO QUINDICINALE IL GIOVEDI ALLE 10.30 E 1900
LA RACCOLTA COMPLETA
FANTASTICHE DOLOMITI: IL QUINDICINALE APPUNTAMENTO ALLA RADIO
SOLIDARIETA’ VENETO FONDO PENSIONE, IN ONDA IL PRIMO VENERDI DEL MESE ALLE 10.30 E ALLE 19.00 QUINTA STAGIONE
RACCOLTA COMPLETA
DUE MINUTI UN LIBRO TUTTI I GIORNI ALLA RADIO ALLE 9.30 E ALLE 18. QUINTA STAGIONE
LA RACCOLTA COMPLETA
CASSA SOLIDARIETÀ LUXOTTICA – PUNTATA DEL 20 NOVEMBRE 2020
RACCOLTA COMPLETA
I RACCONTI DI PAOLO SOPPELSA il lunedi alle 9.30 e 18.30
RACCOLTA COMPLETA
LE PUNTATE di Luisa Alchini di Leggermente Bellunesi, la domenica alle 11, il martedi alle 10.30 e alle 19.00
RACCOLTA COMPLETA
L’ALMANACCO LADINO CON L’ISTITUT CESA DE JAN QUINDICINALE APPUNTAMENTO. LA DOMENICA ALLE 9 IL LUNEDI ALLE 8.35 IL MARTEDI ALLE 12.35 IL MERCOLEDI ALLE 18.35. SECONDA STAGIONE.
LA PUNTATA DELLA SETTIMANA
RACCOLTA COMPLETA
SP 42 CAVALLERA fino a revoca, chiusura della strada nell’abitato di Perarolo per attivazione emergenza frana “Busa del Cristo”
FELTRE Senso unico alternato regolato da movieri per lavori stradali nel tratto di viale Monte Grappa compreso fra incrocio con via Folli ( accesso supermercato Lidl ) e fine cantiere Altanon ( altezza negozio Kiwi Sport ) fino al 23 dicembre
PROVINCIALE 49 MISURINA CONFINE PROVINCIA DI BOLZANO: fino al 22 dicembre (festivi e prefestivi compresi) senso unico alternato con movieri o semafori
PROVINCIALE 3 VALLE IMPERINA: fino al 12 dicembre senso unico alternato (tutti i giorni nessuno escluso) in locailtà Gona per messa in sicurezza della strada.
S.P.2 DELLA VALLE DEL MIS Interdizione totale al traffico fino a revoca dal km 14,920 (località Gona Bassa) al km 20,650 (località Titele) per cedimento della carreggiata
S.P. 5 DI LAMOSANO Interdizione totale fino a revoca per presenza di materiale e alberi in strada.
S.P. 251 DI VAL DI ZOLDO E VAL CELLINA dalla località Soffranco fino all’imbocco nord della galleria S. Giovanni interdizione totale al transito per cedimento della carreggiata
SP 423 LAGO DI SANTA CROCE_POIATTE_ALPAGO Fino al 12 dicembre (esclusi festivi e prefestivi) senso unico alternato con movieri o semaforo per esecuzione paramassi a monte della strada
SP 3 DELLA VAL IMPERINA fino a revoca, senso unico alternato regolato a vista in località Gona di Conedera di Rivamonte per cedimento della carreggiata stradale
REGIONALE 203 AGORDINA Fino al 18 dicembre (esclusi festivi e prefestivi) senso unico alternato tra Peron e Candaten con movieri dalle 7.30 alle 9 e dalle 16.30 alle 18. Con semaforo negli altri orari
Precipitazioni: Nottetempo probabilità media (40/60%) di qualche sporadica precipitazione, nevosa oltre gli 800/900 m. In giornata assenti (0%).
Temperature: Minime in diminuzione, più marcata nei settori innevati, specie in caso di rasserenamenti notturni; massime in leggera ripresa nelle valli assolate, stazionarie in quota e nei settori in ombra. Su Prealpi a 1500 m min -3°C max -1°C, a 2000 m min -6°C max -5°C. Su Dolomiti a 2000 m min -6°C max -3°C, a 3000 m min -10°C max -9°C.
Venti: Nelle valli, deboli di direzione variabile, in alta quota deboli o moderati dai quadranti meriodionali e da nord-est a 1500 m, a 5-15 km/h a 2000 m e 15-25 km/h a 3000 m.
Precipitazioni: Assenti (0%) in giornata. Alla sera probabilità medio-alta (60/80%) di deboli precipitazioni, nevose oltre i 500/700 m.
Temperature: Minime in ulteriore calo con diffuse gelate, anche forti nei posti innevati (-7/-11°C a 1000/1200 m, anche più basse sugli altopiani prealpini alle stesse quote); massime in leggero calo a tutte le quote, specie nei settori in ombra. Su Prealpi a 1500 m min -5°C max -3°C, a 2000 m min -7°C max -5°C. Su Dolomiti a 2000 m min -8°C max -6°C, a 3000 m min -12°C max -10°C.
Venti: Nelle valli, deboli di direzione variabile, in quota deboli o moderati da sud-ovest, anche tesi sulle cime dolomitiche più alte dal pomeriggio a 5-20 km/h a 2000 m e 15-35 km/h a 3000 m.
GIULIA GASPARI IN AZZURRO PER LA COPPA DEL MONDO DI SNOWBOARD A CORTINA
CORTINA L’azzurra dello Sci club Druscié Cortina Giulia Gaspari è tra i dodici azzurri convocati dal direttore tecnico Cesare Pisoni per l’esordio nella Coppa del mondo 2020-2021 del gigante parallelo che si terrà sabato 12 dicembre a Cortina. Per lo Sci club Druscié si tratta di un’altra grande soddisfazione, che segue di pochi giorni quella regalata da Stefano Baruffaldi, per la prima volta a punti nella Coppa del mondo di sci alpino. “Sono entusiasta di poter gareggiare – dice Giulia- sono contenta degli ultimi allenamenti svolti a Livigno, mi sento bene sulla tavola anche se da luglio ho solo poco più di venti giorni su neve. Sabato darà tutta me stessa, vorrei ovviamente riuscire a qualificarmi per le finali».