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FESTE DI NATALE A VALLADA AGORDINA, UN PAESE ANCORA PIU’ BELLO CON IL GRUPPO FILO’ DANBRER
VALLADA Frazioni del paese decorate a festa per Natale con l’impegno del gruppo Filò Danbrer. Le “femene” del gruppo, che per i noti motivi non hanno potuto riunirsi come facevano da un anno presso la biblioteca comunale per lavorare assieme e scambiarsi doi ciacole, hanno deciso comunque di fare qualcosa per abbellire il paese con le loro mani. Così sono nati gli addobbi in varie tecniche: uncinetto, macramè, cucito etc. Con la collaborazione della Pro loco di Vallada sono state comprate delle lucine, molto carine, che funzionano con piccoli pannelli solari. Anche i bambini dell’asilo hanno partecipato con un loro “albero”. Gli addobbi poi sono stati posizionati in vari punti delle frazione e saranno visibili, neve permettendo, fino alla fine di gennaio.
DALL’ARANCIONE A ROSSO, IL PASSO E’ BREVE
In Veneto crescono i positivi, si ipotizzano mini lockdown e c’e’ anche chi prospetta a breve la zona rossa. Per il professor Cristanti è necessario un immediata chiusura totale e una vaccinazione di massa entro l’anno. Zaia chiede al Governo garanzie e ristori immediati. La buona notizia: diminuiscono i letti occupati in terapia intensiva. Il Ministero ha approvato i test rapidi del Veneto, paragonabili ai tamponi molecolari, anzi sovrapponibili.
RICOVERI PRESSOCCHE’ STABILI IN ULSS 1 DOLOMITI. I NUOVI POSITIVI SONO 132, 4 I DECESSI DELLE ULTIME 24 ORE
BELLUNO Nelle ultime 24 ore sono decedute 4 persone covid positive: un uomo di 83 anni ricoverato in Pneumologia a Feltre, una donna di 79 anni ricoverata in Rianimazione a Belluno, una donna di 86 anni ricoverata in medicina a Belluno e una donna di 91 anni ricoverata in Geriatria a Belluno. I nuovi positivi in Ulss 1 Dolomiti sono 132
Ricoveri
(dato alle ore 17.00 fonte: Azienda Zero)
Le persone attualmente POSITIVE ricoverate negli ospedali dell’Ulss Dolomiti sono:
Area NON CRITICA | Terapia Intensiva | |
Ospedale di Belluno | 55 | 7 |
Ospedale di Feltre
Ospedale di Agordo |
33
7 |
5 |
Le persone attualmente POSITIVE ricoverate in Ospedale di Comunità sono:
pazienti attualmente positivi | |
Ospedale di Comunità ALANO | 5 |
Ospedale di Comunità AURONZO
Ospedale di Comunità di BELLUNO |
2
18 |
Ospedale di Comunità di FELTRE | 11 |
Le vaccinazioni procedono a pieno ritmo, tutti i giorni, festivi compresi, su tutte le linee: sono state somministrate oltre 3.500 dosi di cui oltre 1.500 nelle case di riposo e circa 2.000 negli ospedali, coprendo, in soli 10 giorni, gran parte del personale. Per oggi è prevista la vaccinazione della rete emergenza 118 e, considerata la grande richiesta, con un imponente sforzo organizzativo, sono state aumentate le dosi disponibili a 350 che saranno somministrate in modalità drive-in su due linee nei punti dedicati al San Martino. A giorni, inoltre, parte la vaccinazione della popolazione over 80, sperimentando diverse modalità organizzative, anticipando quanto previsto.
VALANGA IN VAL TRAVENANZES, RECUPERATO SENZA VITA UNO SCIALPINISTA
. L’uomo è stato descritto come un appassionato di montagna molto attento e scrupoloso, che non rischiava mai.
CORTINA È stato rinvenuto sotto 80 centimetri di neve il corpo senza vita dello sciatore altoatesino travolto questa mattina da una valanga sopra la Val Travenanzes. L’uomo, Paolo Pitscheider 50 anni, di Badia (BZ), era partito assieme a due amici da Capanna Alpina. I tre avevano risalito il Valon de Campestrin, erano arrivati in cima al Monte Cavallo e Casale e volevano scendere verso la Val Travenanzes. Poco sotto la cima, dalle prime informazioni, i due compagni sono scesi uno alla volta e, quando è stato il suo turno, lo sciatore è rimasto un poco più alto, ha preso un cumulo di neve ventata ed è caduto prendendo velocità sul distacco, che lo ha trascinato per circa 900 metri nel vallone a fianco di quello da cui avrebbero dovuto scendere. Scattato l’allarme passate le 11, seguendo le coordinate girate dagli amici che erano arrivati a metà valanga, bloccati però da salti di roccia, l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha raggiunto la slavina, si è portato alla fine e ha iniziato a risalire dal basso la superficie in ricognizione. Poco dopo l’Artva dell’eliambulanza ha captato il segnale dello scialpinista. Sbarcati nelle vicinanze, tecnico di elisoccorso e unità cinofila hanno completato la ricerca e individuato il punto in cui si trovava, iniziando il sondaggio e la successiva estrazione dalla neve, mentre l’elicottero andava a imbarcare due soccorritori di Cortina e due dei Carabinieri. Sbarcato anche il personale medico, non è rimasto che constatare il decesso dell’uomo. L’elicottero ha caricato a bordo in hovering i due compagni per trasportarli a valle, per poi provvedere al recupero della salma. Attrezzatura e soccorritori sono stati riportati alla base dall’elicottero dell’Air service center convenzionato con il Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi.
DAI COLLEGHI POMPIERI DI COLLE SANTA LUCIA
SCIVOLA CON IL PIEDE NELLA CIPPATRICE
TAIBON Un giovane di 28 anni, Mathias Martini di Listolade con impiego nell’ufficio tecnico della Luxottica di Agordo, è ricoverato in prognosi riservata all’ospedale di Belluno in seguito alle ferite riportare nel grave incidente in via Strapont. Da una prima ricostruzione dei Carabinieri di Gosaldo, chiamati sul posto, l’uomo stava lavorando in compagnia di alcuni amici tritando dei ceppi di legna. Lo scivolone nella neve è stato fatale, il piede è finito nell’apparato, fino all’altezza della caviglia. Immediatamente soccorso è stato portato in ospedale. Erano circa le 9. I soccorsi sono stati il più possibile tempestivi e il ferito è stato trasportato al San Martino e sottoposto ad intervento chirurgico. Non era solo Mathias, con lui alcuni amici altrettanto appassionati di lavori nel bosco e non solo. Loro sono stati i primi ad intervenire con importanti operazioni di primo soccorso in attesa dei sanitari e dell’elicottero del Suem.
SCIALPINISTA S’INFORTUNA SULLA PISTA DEL FALORIA
CORTINA Ieri alle 14.40 circa la Centrale del Suem è stata allertata da uno scialpinista che si era fatto male scendendo lungo la pista del Faloria. Una squadra del Soccorso alpino di Cortina è quindi risalita con la motoslitta, ha caricato a bordo D.D., 25 anni, di Padova, che si era infortunato a una gamba, e lo ha trasportato a Rio Gere per trasferirlo dell’ambulanza diretta all’ospedale.
UBRIACO E FASTIDIOSO, COLLEZIONA DENUNCE E SANZIONI
BELLUNO Ubriaco, senza adeguata protezione al covid 19 ed ha pure resistito alle legittime richieste dei Carabinieri di Santa Giustina che lo hanno fermato per accertamenti. E’ dunque scattata la denuncia in stato di libertà per resistenza a pubblico ufficiale, interruzione di pubblico servizio e ubriachezza. A mettersi in seri guai un ventenne a bordo dell’autobus diretto a Feltre da Belluno è stato richiamato da un passeggero poiché non indossava correttamente la mascherina. Anzichè provvedere il giovane ha inveito contro i passeggeri. Un Carabiniere del Comando di Belluno passeggero dell’autobus ha intuito il possibile evolversi della situazione ed ha chiesto l’interveto di una pattuglia. Anche durante le operazioni di identificazione il ragazzo ha continuato a dare in escandescenze, tirate le somme oltre alla denuncia è scattata anche la sanzione amministrativa per l’uso scorretto delle protezioni anti covid.
PERDE IL CONTROLLO DELL’AUTO E SI RIBALTA
FELTRE Nella serata di venerdì, attorno alle 21, i Carabinieri di Feltre sono intervenuti in Via Priorato Di San Martino a Feltre dove una ragazza, A.T. 22 anni di Feltre, a bordo di una Fiat Panda aveva perso il controllo dell’auto ribaltandosi. La ragazza è stata ricoverata presso il Santa Maria del Prato di Feltre. Per la giovane ferite lievi. Le cause dell’incidente sono in corso di accertamento da parte dei Carabinieri di Feltre.
OGGI SUL CORRIERE DELLE ALPI, di Stefano de Barba
Sente il vicino chiedere aiuto cagnetta abbaia e lo fa salvare, Lucy è riuscita a svegliare il padrone che ha chiamato d’urgenza l’ambulanza «Insisteva in modo strano e non si calmava, allora sono uscito a controllare»
BELLUNO Mentre tutti dormivano ha sentito la voce in lontananza che chiedeva aiuto ed ha iniziato ad abbaiare con insistenza, fino a quando non è riuscita a svegliare il suo padrone. Permettendo di far arrivare in tempo l’ambulanza e di salvare un vicino che, portato al San Martino e sottoposto alle terapie d’urgenza, ora sta già meglio.È Lucy, una vivace cagnolina di due anni e mezzo, la protagonista della vicenda avvenuta nel mezzo della notte tra venerdì e ieri a Tisoi: «Erano circa le 2,20 di notte», racconta il proprietario, Moreno Da Rold, «e stavamo dormendo tutti quanti della grossa. Anche l’altro mio cane non ha sentito assolutamente nulla. Invece Lucy ha sentito e ha iniziato ad abbaiare fino a quando ci ha svegliati. E anche gli infermieri ci hanno detto che probabilmente ha salvato una vita»……….
VIGILI DEL FUOCO nella rimozione della neve da alcuni edifici con l’autoscala a Dosoledo e Padola, due località del comune di Comelico Superiore.
I GRAFICI DI TIZIANO DE COL
SITUAZIONE DI IERI NELLE TERAPIE INTENSIVE
a cura del Coordinatore Comitato di crisi, dott. Paolo Rosi
I posti letto occupati in Terapia Intensiva da pazienti positivi per coronavirus hanno raggiunto il picco massimo di 401 l’ultimo giorno dell’anno, e da allora si sono ridotti fino al valore attuale di 361. I letti liberi complessivi sono passati dai 46 del 31 dicembre ai 93 attuali su un totale di 700 attivi (cui si aggiungono gli altri 300 allestiti, tenuti in “stand-by”). La riduzione dei posti occupati è interamente dovuta ad una riduzione dei nuovi accessi giornalieri, che sono passati da una media di 30-31 di inizio dicembre, a 26-28 di fine dicembre, fino al valore di 20-21 registrato in questi ultimi giorni, mentre le dimissioni dalla terapia intensiva procedono con una media costante.
2021.01.09_Report ore 18.30
OGGI IL DRIVE-IN TAMPONI A SAGROGNA
BELLUNO Oggi il drive in tamponi è spostato a Belluno-SAGROGNA e sarà attivo dalle 7.00 alle 19.00. Lo spostamento si è reso necessario per una migliore gestione dei flussi considerata l’adesione massiccia della rete 118 alla vaccinazione anti covid organizzata per domani al drive-in del San Martino.
COVID-19. DOTTOR RIGOLI, “TEST DI ULTIMA GENERAZIONE RICONOSCIUTI ASSIMILABILI ALLA BIOLOGIA MOLECOLARE. CONFERMA CHE IL VENETO AVEVA VISTO LA STRADA GIUSTA”
VENEZIA “Il Veneto non si è mai fermato ed ha sempre ritenuto fondamentale la sperimentazione di tutti i test. Abbiamo sempre ritenuto di dover percorrere tutte le vie ritenute possibili per arginare la pandemia; siamo stati la prima regione che ha affrontato il tema e l’utilizzo dei test antigenici di ultima generazione. Oggi la circolare del Ministero della Salute ci conferma che abbiamo preso la strada giusta”. Così il dottor Roberto Rigoli, coordinatore delle Microbiologie della Regione del Veneto, esprime soddisfazione per il testo del documento redatto dalla Direzione generale della Prevenzione sanitaria del Ministero, riportante gli aggiornamenti sul Covid-19 e le strategie di testing. In esso si fa riferimento ai test antigenici di ultima generazione, spiegando che “sembrano mostrare risultati sovrapponibili ai saggi di RT-PCR, specie se utilizzati entro la prima settimana di infezione, e sulla base dei dati al momento disponibili risultano essere una valida alternativa alla RT-PCR”. “È un riconoscimento importante – prosegue Rigoli – perché sottolinea che i test diagnostici di terza generazione danno risultati assimilabili a quelli della biologia molecolare. Questo significa che si chiarisce l’impiego delle diverse tipologie di antigenici. L’efficacia dei test di generazione precedente è confermata e continuano ad essere di validità inalterata nelle operazioni di screening della popolazione. Ma si riconosce che quelli di ultima produzione, caratterizzati da tecnologia a fluorescenza, hanno una sensibilità di livello molto elevato che può ridurre il ricorso ai test molecolari nella ricerca di conferma in caso di positività”. “Penso sia un momento che conferma come in Veneto si sia affrontata la pandemia senza aspettare da altri risultati – conclude Rigoli -. Il documento, tenendo conto anche delle indicazioni pubblicate dall’Associazione Microbiologi Clinici Italiani, ha certificato una sperimentazione partita dalla nostra regione e che si è allargata ad altri importanti centri sanitari d’Italia come il Niguarda di Milano o il Careggi di Firenze. Siamo solo a una tappa perché stiamo sperimentando nuovi metodi diagnostici ancor più sensibili e specifici, puntando a una qualità elevata anche a vantaggio di una riduzione dei tempi di attesa e dei costi”.
REGIONI IN “ZONA ARANCIONE”. ZAIA E I COLLEGHI PRESIDENTI AL GOVERNO: “IMMEDIATA QUANTIFICAZIONE E MESSA IN CAMPO DEI RISTORI; È A RISCHIO LA NOSTRA STESSA GEOGRAFIA ECONOMICA”
VENEZIA “Alla luce di questa situazione di profondissima crisi in cui si dibattono migliaia e migliaia di imprese dei nostri territori, siamo pertanto con la presente a chiedere che il Governo ci fornisca doverose e puntuali rassicurazioni circa un’immediata messa in campo di ristori e della loro quantificazione, onde evitare ulteriori penalizzazioni a queste categorie e affinché venga scongiurato il rischio, assai concreto, che interi comparti vengano definitivamente cancellati dalla geografia economica delle nostre Regioni”. Con queste parole si conclude la lettera che, oggi, il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ha inviato – insieme ai colleghi di Calabria, Emilia Romagna, Lombardia, Sicilia – al Presidente del Consiglio Conte e ai Ministri della Salute, dell’Economia e Finanze, per gli Affari regionali e Autonomie, per i Rapporti con il Parlamento. Una lettera in cui, all’indomani dell’inserimento delle rispettive regioni in “zona arancione”, i cinque Governatori non nascondono la grande preoccupazione che condividono con molti cittadini. “Nel prendere atto di questa decisione, – sottolineano – abbiamo piena consapevolezza che la stessa è stata adottata in base ai dati elaborati dalle Autorità scientifiche e alle indicazioni della Cabina di Regia che si è riunita l’8 gennaio, a fronte della preoccupante diffusione del virus Covid-19. Nel farlo, tuttavia, non si può fare a meno di rimarcare quale ricaduta drammatica il provvedimento abbia su imprenditori e operatori impegnati in attività produttive, commerciali, ricettive, turistiche, gastronomiche, sportive e ricreative”. Nel sollecitare il rapido intervento del Governo con i ristori, il Presidente Zaia, insieme agli altri Governatori, sottolinea: “Il provvedimento dell’inserimento in zona arancione, impone, infatti, ulteriori restrizioni alla mobilità dei cittadini e alla normale conduzione delle attività economiche dei tessuti produttivi, già duramente messi alla prova e segnati da un punto di vista finanziario, economico e operativo da precedenti provvedimenti restrittivi e dal lungo lockdown primaverile”.
LA LETTERA
LETTERA PRESIDENTI ZONE ARANCIONE_def_loghi
COVID-19. CISL VENETO CHIEDE TAVOLO SU SICUREZZA POSTI LAVORO E CAMPAGNA VACCINAZIONE. ZAIA, “RIATTIVEREMO TAVOLI PER CONDURRE LA BATTAGLIA INSIEME”
VENEZIA “Ritengo che stiamo combattendo una battaglia comune. L’obbiettivo non è quello di fare polemiche ma di fare in modo che si ammalino il minor numero possibile di persone. La proposta che la Cisl ci pone è perfettamente su questa linea; accolgo la richiesta e, ben volentieri, do corso a quanto è in mio potere per riattivare i tavoli che erano già stati aperti in primavera”. Così il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, risponde al segretario della Cisl del Veneto, Gianfranco Refosco, che chiede l’attivazione di un tavolo di concertazione regionale al fine di aggiornare i protocolli di sicurezza nei posti di lavoro e procedere ad una campagna informativa a sostegno della vaccinazione. “Penso vada reso merito a chi pone la questione della vaccinazione, dimostrando molto senso di responsabilità – aggiunge il Governatore -. Dobbiamo, infatti, lavorare tutti insieme per venire fuori da questo incubo il più velocemente possibile. Sono già troppe le ricadute negative sotto il profilo occupazionale. Siamo entrati in questa triste vicenda il 21 febbraio che eravamo la regione con la minor disoccupazione in Italia, pari al 6,6%. Oggi ci ritroviamo con 65.000 posti di lavoro persi e non sappiamo ancora quanti ne verranno messi in discussione quando sarà sbloccata la possibilità di licenziare. Posso soltanto comprendere lo spirito della richiesta del sindacato perché, come ho detto, la battaglia è comune e bisogna condurla insieme”.
VACCINI PER I SINDACI, BUSSONE (UNCEM): “SONO AUTORITA’ SANITARIE, HO SCRITTO AL MINISTRO SPERANZA DI INSERIRLI NELLA PRIMA FASE DI SOMMINISTRAZIONE”
ROMA “I Sindaci dei Comuni italiani devono essere vaccinati al più presto. Ho scritto al Ministro Speranza chiedendo che i primi cittadini vengano inclusi nella prima fase di somministrazione. Sono infatti autorità sanitaria dei loro territori, hanno contatti con centinaia di persone, svolgono funzioni che non possono venir meno, hanno molto spesso responsabilità di persone tutelate, incorrono in un rischio che va abbassato. Ho ribadito al Ministro di individuare insieme a Uncem punti di somministrazione del vaccino, quali farmacie o camper mobili, per raggiungere agevolmente i piccoli Comuni e tutte le aree montane del Paese. Ma soprattutto gli ho chiesto di collocare gli 8mila Sindaci italiani nella prima fase di vaccinazione, nell’interesse delle loro comunità e di tutto il Paese“. Lo afferma Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem.
FRATELLI D’ITALIA PROMUOVE UN’AZIONE GIUDIZIARIA DEI PUBBLICI ESERCIZI CONTRO LE CHIUSURE OBBLIGATE DAI DPCM
VENEZIA Sono già centinaia le adesioni all’azione collettiva di risarcimento promossa da Fratelli d’Italia a sostegno dei gestori di ristoranti, bar e pubblici esercizi costretti alla chiusura dai vari DPCM. Con questa azione, FdI intende sostenere sul fronte logistico e procedurale tutto quel mondo economico che, come denunciano il senatore Luca De Carlo e il deputato Marco Osnato, “è stato ingiustamente messo in ginocchio dai provvedimenti del Governo che si sono susseguiti durante l’emergenza sanitaria da Covid-19. “Oltre ad aver evidenziato diverse criticità costituzionali, come già rilevato da diverse corti”, sottolinea infatti Osnato “i vari DPCM hanno interpretato in maniera troppo restrittiva le indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico, che mai nei suoi verbali ha chiesto la serrata serale dei locali, sottolineando invece le necessità di distanziamento e di adeguate misure di igiene, per le quali i ristoratori sono subito intervenuti anche con importanti investimenti resi inutili dall’imposizione delle chiusure”. “Fin dall’inizio della pandemia, siamo stati vicini alle categorie economiche colpite dalle chiusure e da una crisi senza precedenti”, aggiunge De Carlo. “Ora, con questa azione, per la quale FdI si assumerà interamente le spese, vogliamo sostenere chi è stato ingiustamente colpito senza alcuna evidenza scientifica”. De Carlo e Osnato rimarcano poi come l’azione politica fatta da Fratelli d’Italia in Parlamento non sia stata recepita dal Governo: “Abbiamo presentato centinaia di emendamenti e di proposte, in aula e in commissione, tutte puntualmente bocciate. A questo punto, ci troviamo costretti a passare all’azione giudiziaria”.
VENETO IN ZONA ARANCIONE: CONTINUA LA SOFFERENZA DELLE ATTIVITA’ COMMERCIALI
BELLUNO Il Veneto finisce in “zona arancione” e per le attività economiche continua l’agonia. Di fatto moltissime categorie proseguono nella paralisi lavorativa già registrata a dicembre e durante le festività. «Il grido di allarme che riceviamo dai nostri associati è fortissimo e le imprese artigiane stanno faticando a reggere l’urto delle nuove restrizioni» afferma la presidente di Confartigianato Belluno, Claudia Scarzanella. «Serve un’erogazione rapida dei ristori più volte annunciati, altrimenti c’è il rischio di arrivare a chiusure a raffica, con la conseguenza di una desertificazione economica e imprenditoriale destinata a colpire soprattutto le aree più fragili e marginali della nostra montagna, con ricadute inevitabili sullo spopolamento e sulla demografia delle “terre alte”». Gli uffici di Confartigianato Belluno stanno seguendo da mesi l’evolversi della situazione. Anche con interventi mirati ad agevolare le imprese associate. «Tra le iniziative messe in campo, ricordo soprattutto le pressioni mosse a livello nazionale, con la struttura di Confartigianato, per posticipare a febbraio 2021 l’avvio della lotteria degli scontrini, che costringe bar, ristoranti e attività a ulteriori adempimenti burocratici – spiega il direttore di Confartigianato Belluno, Michele Basso -. A livello locale, invece, abbiamo ottenuto dalla Provincia un contributo di 100mila euro per bus operator e Ncc, con la garanzia di un tavolo in cui discutere le strategie future di sinergia tra pubblico e privato nel settore dei trasporti. In questo momento, la nuova “zona arancione” sta mettendo in seria difficoltà l’organizzazione aziendale e la tenuta psicologica degli imprenditori. Tra i settori maggiormente colpiti registriamo bar, pasticcerie, ristoranti, ma anche le palestre che sono chiuse ormai da mesi, e tutto quello che ruota attorno al turismo. Per questo chiediamo che i ristori siano puntuali e sostanziosi, ma soprattutto calibrati sulle reali difficoltà. Che si misurano con i numeri, quindi col calo di fatturato e non a comparti stagni per categorie. Credo sia importante un metodo del genere per garantire la sopravvivenza delle attività». «È importante anche che la campagna vaccinale, su cui crediamo molto per poter ripartire presto e in sicurezza, riguardi anche le imprese e i lavoratori, che non devono essere messi in coda – aggiunge la presidente Scarzanella -. Venga data la possibilità agli artigiani di essere vaccinati in tempi rapidi, per poter garantire quei servizi sul territorio che le nostre attività da sempre assicurano. Nel frattempo, rinnoviamo l’appello ai bellunesi ad acquistare locale e artigiano anche dopo le festività: un piccolo aiuto non solo per le imprese, ma per tutto il territorio».
ANTICIPAZIONE DEL SETTIMANALE L’ESPRESSO. PRECISAZIONE DEL DOTTOR LUCIANO FLOR
VENEZIA In relazione a una anticipazione del settimanale L’Espresso, secondo cui sarebbe stata “sollecitata dalle alte sfere” della Regione del Veneto una lettera dei primari del Pronto Soccorso e delle Malattie infettive per “prendere le distanze” da uno studio condotto dal professor Andrea Crisanti sui test antigenici per la scoperta della positività al Covid 19, nel tentativo di “screditare” il docente, l’ex Direttore generale della Azienda Ospedaliera di Padova e attuale Direttore generale della Sanità del Veneto puntualizza quanto segue: “Screditare? Mi sembra sicuramente impossibile screditare uno scienziato in base a uno studio che, in effetti, non esiste. Il tema di cui si parla è insomma uno studio che non c’è. Io stesso chiesi formalmente, per iscritto, al prof. Crisanti di consegnarmelo. Per tutta risposta ricevetti una nota che non mi sento proprio di qualificare alla stregua di uno studio scientifico. Su questo tema non solo non ho conoscenza di uno studio pubblicato o reso pubblico, ma nemmeno della stessa richiesta a condurre lo studio. Non mi risulta inoltre nessun parere del comitato etico su questo studio fantasma. E nemmeno un finanziamento a condurre la ricerca. I due medici citati dall’articolo dell’Espresso, a suo tempo precisarono di non aver partecipato a nessuno studio. E la successiva nota, citata dal settimanale, era per chiarire che l’attività cui avevano partecipato consisteva in attività clinica di routine e non uno studio scientifico. Ovvio che mi riservo ogni azione a tutela della correttezza dell’operato dell’Azienda Ospedaliera. Se il prof. Crisanti nottetempo avesse nel frattempo elaborato tale studio, saremo lieti di poterlo esaminare e commentare”.
CGIL E SPI CGIL DICONO LA SUA DOPO IL POST DI FRANCO ROCCON
BELLUNO Mauro De Carli della CGIL e Maria Rita Gentilin della SPI CGIL commentano il post di Franco Roccon
DI MAURO DE CARLO
Ancora una volta i social riescono a far uscire dall’anonimato e dare visibilità di ruolo politico e amministrativo alle “iniziative” mediatiche del Consigliere Roccon; deve pero’ essere fatta la differenza tra la “boutade” propagandistica e il pericoloso messaggio culturale che il Twitter intende trasmettere. La CGIL nella sua interezza, si sente offesa proprio da questo messaggio. Il Twitter evidenzia un immagine del ruolo femminile riconducibile solo dentro una visione sessista, di dispregio e di subalternità dentro la vita sociale ed economica del Paese. Proprio in questo momento, che ci vede nel pieno della pandemia COVID, constatiamo un arretramento della condizione sociale delle donne, costrette alla rinuncia del lavoro per accudire i figli che non possono frequentare le scuole, costrette al doppio lavoro tra smartworking e attenzione ai figli e familiari in quarantena, con una crescita delle violenze nei loro confronti (purtroppo spesso in famiglia), come si può leggere dall’aumento delle segnalazioni presso i centri antiviolenza. Eppure tutto cio’ viene oscurato, anzi non sembra essere conosciuto proprio da chi avrebbe ruolo pubblico, e che quindi dovrebbe attivarsi per dare risposte e soluzioni a questo stato oggettivo di cose; invece con questi twitter ancora una volta si rende immediata l’evidenza di un pensiero “negazionista” sullo stato della società, sulla condizione femminile, anzi la si deride e la si relega entro una visione puramente sessista. Lo si fa addirittura in spregio ai ruoli istituzionali della nostra democrazia, offendendo una donna, l’On Boldrini- già Presidente della Camera dei Deputati, esempio per tutti, non solo per le stesse donne, per le sue battaglie per i valori della solidarietà, della parita’ e dell’uguaglianza sociale di genere e tra i cittadini. Sembra essere stato scelto questo momento particolare per denigrare un pezzo delle nostre istituzioni democratiche, si rischia così di arrivare all’emulazione di quanto avvenuto con l’assalto al Congresso USA di pochi giorni fa; piu’ si impoverisce l’immagine delle nostre istituzioni e della nostra democrazia, piu’ si dà la stura ad evocazioni di regime, in cui si predilige l’uso della forza in barba alle regole e al rispetto della democrazia. Ed ed è grave che cio’ avvenga da un esponente politico di lungo corso e ancora oggi eletto entro un’amministrazione pubblica. Speriamo che la comunità civile e politica della nostra provincia abbia il coraggio di dissociarsi da questo brutto esempio di comunicazione social, di sicuro la CGIL tutta esprime il suo dissenso, esprime solidarietà all’On. Boldrini e alle donne offese dal volgare messaggio. Abbiamo rispetto del ruolo che le donne stanno esercitando dentro la lotta al cambiamento, conosciamo la loro voglia di protagonismo sociale, crediamo determinante un evoluzione culturale che abbia in se’ i valori della parita’ di genere in tutti i campi.
DI MARIA RITA GENTILIN
Leggiamo sulla stampa la mossa sessista del consigliere dell’opposizione del Comune di Belluno Franco Roccon. Un consigliere, un politico, che colpisce la parlamentare Laura Boldrini nel modo più becero, doloroso e globale utilizzando i social. Contro una donna che si è retta a difesa della nostra democrazia, che ha giustamente disapprovato la campagna pubblicitaria di una marca di pasta alimentare dove la denominazione dei prodotti si rifà ad al periodo fascista nello specifico all’impero coloniale. Roccon ha postato immagini con la consapevolezza di ferire e deridere. Offendere e irridere non è concesso a chi è nella pubblica amministrazione con ruoli politici. Come donne dello SPI CGIL e della CGIL siamo sconcertate nel sapere quale visione Roccon ha delle donne e degli uomini che si impegnano nel vero ambito sociale, che fanno emergere i valori della nostra Repubblica, che contrastano chi tenta di offendere tutti noi, uomini e donne, e di come trova facile offendere le donne con l’uso del social. E condanniamo questo agire.
IL MAESTRO RAFFAELE DE GIACOMETTI DI PEDAVENA VINCE IL 47° PREMIO INTERNAZIONALE DI COMPOSIZIONE “GUIDO D’AREZZO”
Parla feltrino il 47° concorso internazionale di composizione “Guido d’Arezzo” che è un corollario integrativo e interattivo del celebre ed omonimo concorso internazionale di canto corale la cui prima edizione si tenne nel 1952. In quest’ultima edizione si è imposto il giovane compositore Raffaele De Giacometti con il brano “Otra cancion” che ha ottenuto il voto di 89,6/100 da una qualificata giuria composta da nomi prestigiosi di musicisti di varie nazioni. De Giacometti ha studiato composizione al conservatorio “A. Steffani” di Castelfranco Veneto diplomandosi con il massimo dei voti. Ha al suo attivo numerosi master in direzione d’orchestra per i quali ha ottenuto due borse di studio in Scozia. Nutrito è il palmares di premi nazionali e internazionali per la composizione ricevuti a concorsi in Giappone, Finlandia, Repubblica Ceca, nonché a Trento e a Firenze. Va ricordato che egli si classificò al terzo posto nell’edizione 2012 del concorso aretino da lui vinto quest’anno e che nel 2009 gli è stato conferito un riconoscimento dal “Lion’s Club” di Feltre, mentre nel 2013 il Comune di Pedavena, suo paese di origine, gli ha reso omaggio per i successi ottenuti a livello nazionale e internazionale attraverso l’organizzazione di un concerto monografico. Il catalogo delle sue composizioni include più di cinquanta brani per organici differenti di musica vocale, corale, da camera, orchestrale, operistica ed elettroacustica che vengono eseguiti nei più importanti festival e rassegne musicali mondiali. De Giacometti è inoltre direttore di coro. Nel 2017 è stato nominato direttore artistico e musicale del Cathures Choir di Glasgow, con il quale si propone di valorizzare principalmente il repertorio musicale rinascimentale e contemporaneo. Dal 2009 al 2015 è stato direttore artistico e musicale della Schola Cantorum di Pedavena con la quale ha realizzato vari concerti e progetti musicali, tra cui la prima esecuzione assoluta del suo “Stabat Mater” per soli, coro e orchestra in collaborazione con la VenetOrchestra. Attualmente egli è docente di Teoria, Ritmica e Percezione Musicale al Conservatorio “A. Casella” dell’Aquila. Commentando la vittoria di De Giacometti ad Arezzo il maestro Manolo Da Rold, direttore della Corale Zumellese, ha sottolineato: «Tra gli autori di musica contemporanea De Giacometti si è di certo conquistato una posizione di primo piano».
IERI ALLA RADIO
ENRICO DE BONA DAL CENTRO FONDO DI PIAN LONGHI SUL NEVEGAL
di Claudio Fontanive
FANTASTICHE DOLOMITI, NUOVA STAGIONE. APPUNTAMENTO QUINDICINALE IL GIOVEDI ALLE 10.30 E 19.00
LA RACCOLTA COMPLETA
FANTASTICHE DOLOMITI 7^ PUNTATA: IL QUINDICINALE APPUNTAMENTO ALLA RADIO
SALUTE E SOCIETA’ IL LUNEDI ALLE 13.10 E ALLE 20.10, LA DOMENICA ALLE 10.30 A CURA DEL DOTTOR MARCO CARACCIOLO. QUINTA STAGIONE
LA PUNTATA DELLA SETTIMANA
Circa un paziente su cinque con carcinoma mammario risulta HER2- positivo, e questa positività è associata a una malattia aggressiva, un alto tasso di recidiva e un aumento della mortalità. Trastuzumab deruxtecan, l’anticorpo monoclonale coniugato anti-HER2 di Daiichi Sankyo e AstraZeneca, mostra un’efficacia notevole e una risposta duratura nelle pazienti affette da carcinoma mammario metastatico HER-positivo, precedentemente trattate con due o più regimi terapeutici. I risultati aggiornati dello studio di fase II DESTINY-Breast01 sono stati presentati durante il San Antonio Breast Cancer Symposium (SABCS) 2020. Pierfranco Conte, Ordinario di oncologia, Università di Padova
LA RACCOLTA COMPLETA
GOCCE DI FILOSOFIA, CON CHIARA CAU, CON LISA DE LUCA.
TUTTI I GIORNI DAL LUNEDI AL VENERDI ALLE 6.55 E ALLE 18.55
LA RACCOLTA COMPLETA
007 IN CONDOTTA CON LA PROF. MARIA ROSA SALMAZO IL LUNEDI ALLE 10,30 E ALLE 19.00 LA DOMENICA ALLE 8 DEL MATTINO. NONA STAGIONE
LA RACCOLTA COMPLETA
SOLIDARIETA’ VENETO FONDO PENSIONE, IN ONDA IL PRIMO VENERDI DEL MESE ALLE 10.30 E ALLE 19.00 QUINTA STAGIONE
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DUE MINUTI UN LIBRO TUTTI I GIORNI ALLA RADIO ALLE 9.30 E ALLE 18. QUINTA STAGIONE
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CASSA SOLIDARIETÀ LUXOTTICA
IL NUMERO DI DICEMBRE CON PAOLO CHISSALE’ E FABRIZIO CAMPEDEL
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LA RASSEGNA STAMPA DA L’AMICO DEL POPOLO
OSPITE: Loris Serafini – direttore del Museo Albino Luciani
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I RACCONTI DI PAOLO SOPPELSA il lunedi alle 9.30 e 18.30
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LE PUNTATE di Luisa Alchini di Leggermente Bellunesi, la domenica alle 11, il martedi alle 10.30 e alle 19.00
LA PUNTATA DELLA SETTIMANA
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L’ALMANACCO LADINO CON L’ISTITUT CESA DE JAN QUINDICINALE APPUNTAMENTO. LA DOMENICA ALLE 9 IL LUNEDI ALLE 8.35 IL MARTEDI ALLE 12.35 IL MERCOLEDI ALLE 18.35. SECONDA STAGIONE.
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LA DOMENICA, DUE MINUTI PER TE, CON MONSIGNOR GIORGIO LISE
SP 1 MADONNA DEL PIAVE senso unico alternato regolato da semaforo fino al 15 gennaio in comune di Quero Vas per realizzazione tombinatura
SP 42 CAVALLERA fino a revoca, chiusura della strada nell’abitato di Perarolo per attivazione emergenza frana “Busa del Cristo”
S.P.2 DELLA VALLE DEL MIS Interdizione totale al traffico fino a revoca dal km 14,920 (località Gona Bassa) al km 20,650 (località Titele) per cedimento della carreggiata
S.P. 5 DI LAMOSANO Interdizione totale fino a revoca per presenza di materiale e alberi in strada.
S.P. 251 DI VAL DI ZOLDO E VAL CELLINA dalla località Soffranco fino all’imbocco nord della galleria S. Giovanni interdizione totale al transito per cedimento della carreggiata
SP 3 DELLA VAL IMPERINA fino a revoca, senso unico alternato regolato a vista in località Gona di Conedera di Rivamonte per cedimento della carreggiata stradal
LE TEMPERATURE MINIME DELLA SCORSA NOTTE
LIVINALLONGO Il Centro Valanghe di Arabba ha comunicato le temperature minime della notte appena trascorsa nelle zone più fredde del Veneto. Pian Cansiglio (BL- 1003 m) -23.2°C, Val Visdende (BL-1240 m) -21.4°C, Passo Cimabanche (BL-1530 m) -24.3°C, Passo Pordoi (BL-2155 m) -15.6°C, Marmolada (BL-3256 m) N.P., Piana di Marcesina (VI-1310 m) -23.5°C, Dolina Campoluzzo (VI-1768 m) -37.6°C Questo dato va considerato come semplice curiosità, dovuto ad un particolare microclima (registrato sul fondo di una conca, in una sperduta zona di montagna). Record (temperature minime assolute) negli ultimi 35 anni nelle località considerate: Pian Cansiglio -29.5°C (1 marzo 2005), Val Visdende -26.4°C (1 marzo 2005), Passo Cimabanche -30°C (7 gennaio 1985), Passo Pordoi -26.2°C (6 gennaio 1985), Marmolada -30.4°C (30 gennaio 1999), Piana di Marcesina -32.0°C (1 marzo 2005), Dolina Campoluzzo -44.1°C (26 febbraio 2018).
Precipitazioni: Assenti (0%)
Temperature: Generalmente stazionarie salvo qualche aumento delle minime in caso di locali importanti addensamenti nuvolosi notturni. Persistenza delle condizioni termiche invernali con temperature inferiori alla norma e forti gelate notturne specie nelle valli dove persisterà una lieve inversione termica notturna. Su Prealpi a 1500 m min -8°C max -3°C, a 2000 m min -11°C max -5°C. Su Dolomiti a 2000 m min -12°C max -6°C, a 3000 m min -15°C max -11°C.
Venti: Deboli di direzione variabile nelle valli; in quota da moderati o tesi da nord-est, a 20-25 km/h a 2000 m, a 15-35 Km/h a 3000 m.
Precipitazioni: Assenti.
Temperature: In lieve o contenuta diminuzione le minime, generalmente stazionarie le massime. Previste intense gelate fino a -6/-9°C nei fondovalle prealpini e 10/-18°C nelle valli e altipiani con picchi di -20/-22°C sugli altopiani prealpini sopra i 1000/1200 m. In giornata, nei posti più soleggiati temporanea attenuazione della sensazione di freddo, mentre nelle zone in ombra tale sensazione sarà persistente con il clima che rimarrà gelido. Lieve inversione termica notturna nelle valli. Su Prealpi a 1500 m min -9°C max -2°C, a 2000 m min -11°C max -4°C. Su Dolomiti a 2000 m min -12°C max -5°C, a 3000 m min -16°C max -10°C.
Venti: Nelle valli deboli di direzione variabile, in quota moderati o tesi ancora da nord-est, a 20-30 km/h a 2000 m, a 35-40 km/h a 3000 m.
L’ALLEGHE PERDE ALL’OVERTIME CONTRO IL VARESE
PARZIALI: 1-0, 1-1, 0-1, 0-1
GOL: pt. 3’01” Giolai. st. 13’40” De Toni, 16’34” Raimondi. tt. 15’43” Piroso. ot.4’10” Vanetti
ALLEGHE Che beffa per l’Alleghe che perde all’overtime contro un Varese sornione che sfrutta 3 powerplay per porare a casa 2 punti. Una sconfitta a testa alta con gli agordini che continuano a far vedere di che pasta sono fatti. Buona la prestazione di Kiviranta che metto lo zampino su entrambi i gol alleghesi grazie a due assist d’oro. Partono bene i biancorossi. Subito all’attacco gli agordini che sbloccano il punteggio dopo 3’. Assist d’oro di Kiviranta e slap vincente di Giolai. Sembra avere una marcia in più l’Alleghe che continua a premere alla ricerca del raddoppio. I lombardi provano a rispondere ma la difesa di casa è attenta. Match avvincente con buone azioni da entrambe le parti. Nel finale di tempo le civette tornano a premere ma il gol viene solo sfiorato. Secondo tempo combattuto, le due formazioni se la giocano con i portieri tenuti in attività. Lorenzo Dall’Agnol ci prova ma il disco passa di poco a lato. Subito dopo anche Kiviranta colpisce il palo. Seconda rete agordina che non vuole arrivare e alleghesi che subiscono la prima penalità della serata. Stessa cosa succede al Varese poco dopo ma gli agordini non riescono ad approfittare. Nel momento di difficoltà della squadra di Alleghe arriva il raddoppio. Ancora una volta è Kiviranta che serve ottimamente De Toni il quale al volo non sbaglia e buca la porta lombarda. Varese che reagisce subito ma l’Alleghe non molla e sfiora la terza rete con De Toni. Ospiti che accorciano le distanze in superiorità numerica in pochi istanti, tiro di Schina e tappin vincente di Raimondi. Terzo drittel ancora di firma agordina. Affondo dei padroni di casa che dura poco, i lombardi prendono coraggio e prendono d’assedio la porta difesa da Scola. Ospiti che pareggiano i conti, ancora una volta in superiorità numerica. È Piroso che spedisce il disco sotto alla traversa. Finale di gara con l’Alleghe che le prova tutte pur di incamerare i 3 punti ma si va all’overtime dove la squadra di Matikainen sfiora il gol. Fatale una doppia penalità per l’Alleghe che regala a Vanetti il gol decisivo che consegna il gol che vale il punto supplementare in classifica.