40esimo di RADIOPIU…. LA VOCE DELL’EMOZIONE
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LE NUOVE TRUFFE ON LINE, DIFFIDATE DA QUESTI MESSAGGI, SOPRATTTTO NON RISPONDETE AGLI INVITI TRUFFALDINI SVUOTA CONTI CORRENTI
OGGI ALLA RADIO alle 7 la rassegna stampa locale flash, per chi la mattina va di fretta e alle 8.05 gli approfondimenti nello storico spazio, in onda da 40 anni, dal 1983 LA RASSEGNA STAMPA LOCALE DI RADIOPIU’, L’ORIGINALE.
VOCI RIBELLI con Dafne, oggi la quinta puntata con Alessia Dall’O alle 10.30 e 1900
FIERA DEL BESTIAM Sabato ad Agordo, oggi ne parliamo alla radio con DANIELE GALLIGANI (proloco Agordo) e DAMIANO SOPPELSA, ALLE 13.10
GALA’ BOLLICINE Un grande evento con ospiti internazionali al Nof Filo’ di Cencenighe il 22 ottobre, oggi ne parliamo alla radio con Ciccio Oh per Bacco e Morgan Dj, alle 16.30 nell’approfondimento del pomeriggio…
DOLOMITIBUS… LA “MACCHIA NERA” BELLUNESE. GLI AUTISTI SI SFILANO E PREPARANO LO SCIOPERO. PREVISTA L’ASTENSIONE DAGLI STRAORDINARI. OGGI SALTERANNO ALTRE 38 CORSE E NESSUN RIMBORSERA’ QUESTI ENNESIMI DISAGI.
BELLUNO Forse il 6 novembre. Sarà uno sciopero importante, un’agitazione che mette in risalto i gravi problemi del trasporto pubblico bellunese tra l’incapacità di chi amministra e chi governa di risolvere una situazione che si trascina da settimane. Un fallimento di idee e programmi con conseguenze pesanti per gli utenti, già depauperati di risorse famigliari per aumenti che non trovano giustificazioni in un servizio pessimo tra il silenzio dei dirigenti ben protetti nei loro eleganti uffici, ma non è escluso che alla prevista manifestazione si uniscano le genti bellunesi decise a chiedere chiarimenti a chi le situazioni critiche non le risolve (mm)
Gestione Servizi Pubblici informa che ad AGORDO nelle località VERAN, CROSTOLIN, PRA GRANDE, COL DI FOGLIA, CASE NAGOL, POLANE E VIA FAION e a FALCADE nelle località FALCADE ALTO, VILLOTTA, LA FOCA E VIA MAS DE LE MOLE l’acqua erogata dall’acquedotto non è potabile e può essere usata per scopi alimentari SOLO PREVIA bollitura.
IL GRAZIE DEGLI ALPINI AI 1000 CHE HANNO APPLAUDITO LA FANFARA
AGORDO Grazie a tutti dice il colonello Giovanni Da Pra capogruppo degli alpini della Conca Agordina, un grazie per la presenza e il contributo solidale a favore degli alluvionati dell’Emilia. Gli alpini hanno riportato ad Agordo, dopo 4 anni, i congedati della Fanfara Brigata Cadore. Nel pomeriggio in centinaia sul Broi, in serata un migliaio al PalaLuxottica. Il concerto, che rientrava nelle celebrazioni del 60° del Vajont, in condivisione con la Provincia di Belluno, è stato introdotto da Alessandro Savio
di GIANNI SANTOMASO
VAJONT, 60 ANNI DOPO, DALLA DIGA DEL VAJONT IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SERGIO MATTARELLA
AUDIO “gli atti del Vajont restino qui”, il Presidente per 2 volte lo ha ribadito, per altrettante volte è stato interrotto dagli applausi.
IL PRESIDENTE DELLA REGIONE LUCA ZAIA
IL PRESIDENTE DELLA CAMERA DI COMMERCIO TREVISO_BELLUNO MARIO POZZA
“È stata un’esperienza profonda e commovente, che mi ha fatto riflettere sulla gravità dell’evento e quale monito nella storia del nostro paese. Essere presenti al fianco del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e delle Autorità civili e militari ha amplificato il significato di questa commemorazione. È stato un momento di unità nazionale. La presenza delle scuole è stata molto importante. Abbiamo guardato insieme – conclude Pozza – con gli occhi del vissuto e del cambiamento.
DAL TG DI ANTENNA 3 (OGNI SERA ALLE 19.30 SUL CANALE 10 DEL DIGITALE TERRESTRE) IL SERVIZIO DI CHRISTIAN ARBOIT.
Ogni sera alle 19.03 le anticipazioni alla RADIO.
Intervistati ROBERTO PADRIN (Sindaco di Longarone), LORENZO FONTANA (Presidente Camera dei deputati), PIERMARCO TOVANELLA (Superstite) (Servizio di Cristian Arboit) – Segui Antenna Tre anche sul digitale terrestre! Visita il sito www.antennatre.it
UNA LEZIONE SUL VAJONT ALL’ISTITUTO FOLLADOR DE ROSSI DI AGORDO
AGORDO In occasione dell’anniversario della tragedia del Vajont, le classi quinte dell’Istituto Follador De Rossi di Agordo sono riunite per una lezione speciale sul Vajont a cura del professor Danilo Giordano
LA DIRETTA RADIO PIU’
L’ULTIMA PARTITA DI LONGARONE ARBITRATA DA OVIDIO DA ROIT
REDAZIONE Oggi ci facciamo interpreti dell’emozione di un figlio e dell’intera famiglia Da Roit, nel ricordo del caro Ovidio. Ci scrive William “Walter Matten mi ha appena girato queste foto dove c’è ritratto mio padre Ovidio, che ha arbitrato l’ultima partita del Longarone, giocava con una squadra tedesca. Pensa che la sera del disastro lo avevano invitato per vedere la partita di Coppa dei Campioni con loro in un locale proprio a Longarone, la partita finirà 2 minuti prima che l’ondata arrivasse in paese. Per tutta la vita si ricordò a memoria tutti i nomi della formazione di quel giorno del Longarone Calcio”.
Foto dal piccolo museo antistante il cimitero monumentale delle vittime del Vajont: la foto dell’ultima partita del Longarone Calcio nel 1963.
VAJONT “ERAVAMO PRONTI PER UN’ESERCITAZIONE NOTTURNA, CI SIAMO RITROVATI NELL’INFERNO DEL VAJONT”
REDAZIONE Non è facile superare le emozioni quando rivivendole, anche solo raccontandole agli altri, il nodo in gola ferma la voce. Franco Ganz aveva poco più di 18 anni nel 1963, marconista a Belluno con gli alpini. Il giorno della tragedia era a Longarone a montare un ponte bayley dove poi moriranno due commilitoni che erano rimasti di guardia durante la notte. Franco, invece, era rientrato in caserma, a letto vestito con la pala sotto il letto e lo zaino a portata di mano perché nella notte era possibile un’esercitazione. Altro che esercitazione come purtroppo è noto.
AUDIO
di mirko mezzacasa
FORSE QUELLA SERA QUALCUNO CANTAVA
BELLUNO Con l’eco dell’ incantevole voce di Alice Bortolini che cantava una ninna nanna struggente si è conclusa ieri sera alla Casa delle Arti la rappresentazione teatrale “Qualcuno cantava” dedicata al Vajont, tratta dal testo di Marco Paolini, con la regia della nota e sempre valente Daniela Nicosia di Tib teatro. Un numeroso pubblico ha applaudito l’ esibizione di attori e civili soprattutto bellunesi che insieme hanno creativamente messo in scena le fasi sociali e di denuncia di quel tremendo dramma di 60 anni fa, che , come scrive la regista, perché forse quella sera qualcuno cantava, perché quel canto , quella voce non vada smarrita.
AUDIO, BRUNELLA MORO
NEL RICORDO DI ALTRE STRAGI CRIMINALI
Ieri era l’anniversario della tragedia del Vajont. Da molti giorni i media sono giustamente focalizzati su quanto accade 60 anni fa, per non dimenticare e perché disastri del genere non devono accadere più ma in pochi citano quanto accadde qualche decennio prima. Probabilmente ogni italiano sa cos’è il Vajont, ne ha letto su articoli di giornale e libri o quantomeno ha visto il film. Se però si nominano la diga di Gleno o quella di Molare, a molti non dicono nulla. Pur essendo avvenimenti più vecchi (ma neanche di tanto, 1935 e 1923), non andrebbero dimenticati perché le analogie con il Vajont sono tante, nonostante il fatto che in quei casi furono le dighe a cedere e non la montagna sopra. Tutti quanti erano in pratica “disastri annunciati” visto che i problemi strutturali o geologici erano già ben noti ma nulla si fece evitare che interi paesi venissero spazzati via. Anche per quanto avvenne dopo le tragedie vi sono tristi analogie in quanto, nonostante le centinaia di morti, evidentemente si faticava a trovare un colpevole tant’è che non venne condannato praticamente nessuno. Così pochi decenni dopo ci fu il Vajont.
Emilio Bez
PER NON DIMENTICARE
diga Molare, clicca qui
diga Vada clicca qui
ALTRE 300 FIRME CONTRO LA DIGA SUL VANOI
LAMON Nel weekend che ha preceduto le celebrazioni del sessantesimo anniversario della tragedia del Vajont, il Partito Democratico provinciale è sceso in quattro piazze per raccogliere firme contro la diga del Vanoi, 300 firme in una mattina, a cui si aggiungono le quasi 1300 raccolte con la petizione online
foto, GIORNALETRENTINO.IT
INVESTITO SULLE STRISCE PEDONALI, NON E’ IN PERICOLO DI VITA
CORTINA D’AMPEZZO, INCENDIO BAITA IN LOCALITÀ CINQUE TORRI
CORTINA Intervento dei vigili del fuoco ieri dalle 18, circa, per l’incendio di una baita, in località Cinque Torri (BL): nessuna persona coinvolta.Al lavoro due squadre del distaccamento permanente di Cortina d’Ampezzo, tre squadre di volontari provenienti da Zoldo e da Arabba, e il carro aria da Belluno per un totale di 22 operatori. Coinvolte dalle fiamme alcune bombole di GPL prelevate e messe in zona sicura dalle squadre sul posto. Fortunatamente la struttura era vuota. La baita è andata distrutta, ma solo con la luce del sole potrà essere fatta una stima più precisa dell’entità dei danni. —
DUE FERITI NELL’INCIDENTE DI FIAMES
CORTINA un’auto è uscita fuori strada autonomamente in zona Fiames a Cortina. Nell’incidente sono rimaste ferite due persone che sono state prese in cura dal personale del Suem 118. Intervenuti sul posto i Vigili del Fuoco di Cortina e l’autogru di Belluno per recuperare il mezzo finito nella scarpata. Presenti anche i Carabinieri. Operazioni terminate poco prima della mezzanotte
GIUDIZIARIA, DALL’OSSERVATORIO DI GIGI SOSSO (CORRIERE ALPI)
PICCHIA LA CONVIVENTE E DENUNCIA LA RAPINA
FELTRE Un uomo di 35 anni, con problemi di alcolismo e droga, ha maltrattato la sua compagna e successivamente ha falsamente denunciato una rapina a casa sua. La donna ha presentato una denuncia e potrebbe cercare un risarcimento, mentre le persone ingiustamente accusate non hanno fatto nulla. Uno di loro vive in Giappone, quindi è stato difficile notificargli il processo penale. L’uomo è accusato di lesioni aggravate e calunnia. Il processo è stato aperto e la prima udienza è fissata per l’8 aprile dell’anno prossimo.
L’UOMO DAL COLTELLO NEL FURGONE
MOLESTA GLI ALLEVATORI IN DIFESA DI DAISY
BELLUNO Daisy la cagnolina portata in un allevamento per l’accoppiamento non è rimasta gravida ed è tornata a casa in condizioni critiche. La proprietaria ha tempestato i due allevatori di telefonate sgradevoli e moleste ed è andata a finire in tribunale. La decisione del giudice attesa per il 19 ottobre
C’ERA UNA VOLTA IN ITALIA AL CENTRO PARROCCHIALE
AL VIA PROGETTO “LUOGHI LETTERARI VENETO”
VENEZIA La Regione del Veneto ha avviato il progetto “Luoghi letterari Veneto” in collaborazione con l’Associazione culturale Mediterranea. Questo progetto ha due obiettivi principali: valorizzare i borghi più belli del Veneto per renderli più attraenti e promuovere la produzione letteraria di qualità. La regione ha una forte tradizione letteraria, con il paesaggio veneto che spesso agisce come protagonista nei romanzi e nei racconti degli scrittori locali. Il Veneto è anche una regione in cui la lettura è molto apprezzata, con numerosi patti di lettura locali e il titolo di “Città che legge” assegnato a 98 comuni. Unico comune scelto in provincia di Belluno Cibiana di Cadore.
LA GIORNATA MONDIALE DELLA VISTA
BELLUNO Giovedì l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS di Belluno, coadiuvata dalla locale sezione dell’U.N.I.Vo.C. – Unione Nazionale Italiana Volontari Pro Ciechi – e in collaborazione con l’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità IAPB Italia ONLUS, parteciperà alla Giornata Mondiale della Vista 2023 con la distribuzione di materiale informativo riguardante la prevenzione. L’Associazione sarà presente dalle ore 9.30 alle ore 12.30 in Piazza dei Martiri a Belluno.
ALLA FESTA DEL MIELE LETTURE PER BAMBINI
LIMANA Sabato “Letture per bambini” nell’ambito della Festa del Miele, iniziativa del Centro Internazionale del Libro Parlato di Feltre Adriano Sernagiotto. Dalle 15.30 presso l’Ottica 2D, di via Roma, appuntamento per i più piccoli con merenda offerta da Ottica 2D.
Un’opera di divulgazione che torna sul grande schermo con l’introduzione di Manuel Conedera
SEDICO A 10 anni dalla sua realizzazione, il Gruppo Speleologico CAI Feltre è pronto a riproporre al grande pubblico il DVD dedicato alle affascinanti miniere dell’Alta Valle del Mis. Un’opera di divulgazione che ha saputo conquistare il cuore degli appassionati e che ancora oggi rappresenta una preziosa testimonianza storica. La proiezione di questo avvincente documentario avrà luogo sabato 14 Ottobre 2023, presso la suggestiva Sala Conferenze del Polo Culturale di Sedico. Sarà l’occasione perfetta per immergersi nelle profondità di un territorio ricco di segreti e scoprire gli intricati labirinti sotterranei che hanno caratterizzato la vita dei minatori di un tempo. La serata sarà impreziosita dall’introduzione a cura di Manuel Conedera (foto). Grazie alla sua competenza e passione, i presenti avranno l’opportunità di approfondire gli aspetti più affascinanti di questa realtà storica, svelando dettagli e curiosità che rendono unica l’esperienza di esplorazione. Il Gruppo Speleologico CAI Feltre si fa promotore di questa iniziativa con l’obiettivo di diffondere la conoscenza di un patrimonio culturale e naturale di inestimabile valore. Attraverso il cinema, infatti, si potrà rivivere l’emozione di chi, armato di coraggio, si addentrava nei meandri delle miniere per estrarre le ricchezze sotterranee. L’appuntamento è quindi fissato per sabato 14 Ottobre 2023, un’opportunità da non perdere per tutti coloro che desiderano immergersi nella storia di una terra dalle mille sfaccettature. Il Gruppo Speleologico CAI Feltre vi aspetta numerosi per questa serata dedicata alle miniere dell’Alta Valle del Mis, un viaggio indimenticabile nel cuore della nostra storia.
IERI ALLA RADIO
PERITI MINERARI DALL’AGORDINO AL MONDO
REDAZIONE Continua la serie di racconti con i periti minerari agordini. Oggi l’intervista a Maurizio Facchin. I racconti dei periti minerari agordini che hanno lavorato nel mondo, ogni lunedì alle 10:30 e alle 19 su Radio Più.
ANCHE L’AUSER AI CICCHETTI DI BES
BELLUNO La bella iniziativa dell’Associazione “Cortivi aperti Bes”. Nove le postazioni allestite, ognuna con la sua specialità enogastronomica, poste lungo un percorso e l’associazione Auser “Al Cortivo”, presentava due tavoli imbanditi
con una varietà di torte, biscotti, strudel e bevande assortite, che hanno riscosso l’apprezzamento dei partecipanti all’iniziativa. Nonostante la quantità di dolci preparati dai Soci del Circolo, non è stato necessario attendere la mezzanotte per veder esauriti i vassoi. Una iniziativa apprezzata e senz’altro da ripetere.
I RACCONTI DI PAOLO SOPPELSA
IL CUORE DI NEVE
AUDIO
Era il primo pomeriggio di un giorno gelido e grigio di fine anno, in casa la stufa era rovente e fuori il cielo sembrava promettere neve. Avevo pranzato osservando l’ombra che poco prima di mezzogiorno si era impadronita della piazza di Cencenighe; sono i giorni, quelli di dicembre, in cui al suonare della campana grande si vive una sorta di eclissi di sole. Sul paese scende improvvisa una penombra di quasi sera quando il sole va trovarsi dietro le due cime dello Spiz di Mezzodì e poi, verso mezzogiorno e mezzo, la luce riappare come una sorta di alba pomeridiana. Al ritorno del sole ho indossato l’abbigliamento pesante, caricato al massimo la stufa e poi sono partito; era forte il desiderio di nutrirmi d’inverno e storie, e per fare ciò mi ero dato il tempo del fuoco che si trasforma in brace. A Pradimezzo era ancora più inverno e il sole aveva già dato appuntamento per il tardo mattino successivo, e si era alzato anche un vento gelido che penetrava nelle ossa. Lungo la strada sterrata tracce di neve vecchia di un mese si alternavano a chiazze di ghiaia arida e ghiacciata. Tutto era spento in quel bosco avvinto all’inverno, solo gli abeti vestiti del loro immutabile verde cupo, sembravano insensibili a quel tempo freddo e silente. I larici, invece, mostravano le loro cortecce rugose e i rami spogli e fra i faggi nudi delle loro foglie che ora dormivano sotto la poca neve ghiacciata, si poteva ammirare nitidamente il paese adagiato fra i due torrenti stanchi. Poco più di venti minuti ed ecco i muri di quelle case che al mattino vedono nascere il sole sopra il Pelsa. Pochi centimetri di neve a ricoprire i tetti sfiniti e le travi piegate dal tempo e dagli inverni, poco lontano il sussurrare monotono del filo d’acqua che non c’era che in quei giorni di fine dicembre aveva creato una lucente e appuntita stalattite. I camini tacevano come pure i prati ricoperti da pochi centimetri di neve ghiacciata. Ora anche il sole aveva lasciato il borgo e la vecchia meridiana non segnava più alcuna ora. Era arrivato il tempo della penombra che avvolgeva gli alberi scheletriti, i muri cadenti e i prati imbiancati che una volta erano fertili campi. Osservavo la casa senza il tetto e vedevo formarsi la brina sulle piastrelle di quella che doveva essere la cucina e poi, guardando i resti del “larin”, li immaginavo seduti intorno ad asciugarsi i piedi bagnati e a raccontarsi l’inverno. Pareva di udire i ferri che rammendavano i calzini e il vociare allegro dei bambini, sembrava di sentire il gran caldo di legna che riscaldava anime e corpi. Pensavo ai silenzi di lassù e ai “diaolin” sulle dita, alle notti fredde con la neve che brillava alla luce della luna. Ora che il precoce imbrunire stava per scendere sulla valle pensavo al suono del latte che riempiva i “candoi”, al fiato delle vacche e alla neve che induriva al gelo della sera. Immaginavo le persone, i camini fumanti, il desiderio di un letto caldo per la notte; avrei voluto salutarli, parlare con loro, ma erano soltanto ombre senza voce in una fredda sera di fine anno. Il cielo iniziava a scurire e il fuoco nella mia stufa era ormai stanco, era giunto il tempo di lasciare quel profondo silenzio e fare ritorno a Cencenighe. Pochi passi in discesa, appena il tempo di raggiungere il primo tornante ed ecco la sorpresa che il villaggio silente ha voluto regalarmi. Sull’arida e gelida terra della strada un cuore di neve grande poco più di un palmo; un caso forse, uno scherzo della natura, oppure il saluto che quelle ombre mute avevano voluto rivolgermi. Loro sanno perché vado lassù, tanti sono stati i nostri dialoghi silenziosi. L’ho sfiorato quel prezioso cuore di neve, e l’ho trasformato in ricordo da ricordare per sempre. Era appena arrivato il buio quando sono rientrato a casa, e il fuoco era ormai stanco. Pochi minuti più tardi ardeva con vigore, riscaldando l’ennesima mia tranquilla sera agordina.
SALUTE E SOCIETA’
Malattie renali Nuovi orizzonti nella cura delle malattie renali: terapie innovative e tecnologia rivoluzionano la vita dei pazienti. Ma serve maggiore attenzione alla salute renale. Il punto al 64° congresso nazionale della Società Italiana di Nefrologia. Neuromielite ottica La neuromielite ottica è una rara malattia autoimmune che coinvolge il sistema nervoso centrale. Questa malattia era orfana di cure fino a poco tempo fa ma oggi i pazienti hanno nuove opzioni terapeutiche.
VERSO LA FIERA DEL BESTIAM…CON FORMAI E VIN
CON DANIELE GALLIGANI, PRESIDENTE PROLOCO AGORDO – SECONDA PUNTATA
LA RACCOLTA CLICCA QUI
OGGI COME IERI
PUNTATA 8 09 OTTOBRE 2023
LA RACCOLTA COMPLETA CLICCA QUI
GLI APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA
OGGI IL CONCERTO IN PREFETTURA
BELLUNO Si apre nel cinquecentesco Palazzo dei Rettori, ospiti della Prefettura di Belluno, lo Scrigno barocco di Fabiano Martignago flauto dolce e Angelica Selmo clavicembalo, oggi alle ore 20:30.
SERE D’AUTUNNO
SERE D’AUTUNNO, SERATE DI INCONTRI, DIBATTITI, IMMAGINI FILMATI E MULTIVISIONI. AD AGORDO TUTTI I VENERDI DI OTTOBRE, IN SALA DON TAMIS ALLE 20.45, INGRESSO LIBERO. PRESENTA GIANPAOLO SORATROI.
Interessante serie di incontri, dibattiti, proiezioni inerenti al mondo della montagna – ma non solo – che si svolgono tutti i venerdì di ottobre nella prestigiosa e capiente Sala don F. Tamis messaci a disposizione per l’occasione dall’Unione Montana Agordina. Nato nel 2007, quest’anno, raggiunge la 15° edizione; i temi trattati durante le serate sono diversi tra loro per offrire una visione della montagna a 360°. Questa edizione è dedicata interamente alle donne con quattro ospiti femminili.
VENERDI 13 OTTOBRE, ALESSANDRA MASI – ATMOSFERE E VISIONI DI LUOGHI VICINI E LONTANI una fotografa, un percorso emozionale
VENERDI 20 OTTOBRE MARIKA FAE’ – SPORT E MONTAGNA, SCELTA DI VITA Marika, maestra di sci e guida alpina
VENERDI 27 OTTOBRE ANGELIKA RAINER, SOGNI VERTICALI. arrampicando su fantasie divenute realtà
DAL 13 AL 15 OTTOBRE RIVA L’OKTOBERFEST A RIVAMONTE
RIVAMONTE Torna “Riva L’Oktoberfest” a Rivamonte. L’Associazione Pro Loco Rivamonte organizza un fine settimana di festa in stile bavarese sotto al tendone. Si inizia venerdì 13 ottobre. Alle 18 l’happy hour, dalle 19 apertura dello stand gastronomico e a seguire musica con Spritz Band. Sabato 14 ottobre apertura del tendone alle 17 e alle 19 al via con i piatti tipici bavaresi. Alla sera “Suona il Fusto”, ogni volta che finisce un fusto suona la campana e chi sta aspettando la birra riceve un buono pranzo più birra per la domenica. Alla sera musica con Koa Quintett e dalla mezzanotte DJ Luca. Domenica 15 dalle 10 apertura del tendone e dimostrazione dei lavori di una volta. Alle 12 pranzo con porchetta allo spiedo e piatti bavaresi. Intrattenimento musicale con Letemar Quintett. E’ gradita la presenza in abito tradizionale tirolese.
l’intervista di mirko mezzacasa
PUNTATA 3 OTTOBRE – OKTOBER FEST . Giacomo Bressan presidente Pro loco Rivamonte.
100 DI QUESTI GIORNI: LA FESTA A VILLA SAN GIUSEPPE DI LIVINALLONGO DEL COL DI LANA
LIVINALLONGO Grande festa a Villa San Giuseppe di Livinallongo. Sabato 14 ottobre sarà un lungo pomeriggio tra cultura, musica e convivialità. Ad aprire l’evento l’intervista a Manolo, Maurizio Zanolla si racconterà al pubblico. Dalle 18 la musica dei Tirataie e alle 19 l’apricena con piatti tipici.
L’INTERVISTA ALLA RADIO
PROSSIMAMENTE…
GLI APPUNTAMENTI CON LA PRO LOCO CASTIONESE
SABATO 21 OTTOBRE 2023 – BELLUNO A FERRO E FUOCO Terza edizione per la rassegna “Veneto Spettacoli di Mistero” promossa dall’Unpli e sostenuta dalla Regione Veneto, denominata quest’anno “Belluno a ferro e fuoco”. Si parlerà di ferro, di fuoco, di spade, di santi protettori… tutto all’interno della magica cornice del centro storico di Belluno, Città Splendente. Una passeggiata negli angoli più suggestivi di Belluno, dove si potranno incontrare mangiafuoco, santi, fabbricanti di spade, dolci fanciulle, commercianti di spade….Sette tappe, con partenza dalla meravigliosa Piazza Duomo e ritorno nella suggestiva Piazza delle Erbe dove insieme si potrà degustare uno squisito banchetto. Ci saranno cinque gruppi che partiranno in orari diversi: 17.30, 17.50, 18.10, 18.30, 18.50. Durante il tragitto si potrà sostare per degustare una prelibata bevanda… e molte altre sorprese.
DAL 28 OTTOBRE PER 5 APPUNTAMENTI – RASSEGNA TEATRALE CINQUE VIE – XIV EDIZIONE, TEATRO SAN GAETANO Cinque spettacoli, cinque percorsi emotivi, cinque vie diverse da attraversare e ad ogni via sentirsi più “ricchi” di prima. Alla XIV edizione “manteniamo la rotta” in direzione del teatro “scomodo”, per generare emozioni, confronti e riflessioni. 5 Vie tra i sogni di un grande alpinista, tra i pensieri nascosti e troppo spesso malati dei giovani, tra l’incantevole grazia di un mondo al femminile, tra la visione del male agli occhi di un’anima candida e tra le seducenti ma terribili azioni di una intramontabile Lady Macbeth.
GALA’ BOLLICINA, QUARTA EDIZIONE. DOMENICA 22 OTTOBRE DALLE 11 ALLE 17 AL NOF FILO’ DI CENCENIGHE. OSPITE D’ONORE IL SOMMELIER PLURIPREMIATO, LUCA GARDINI, MIGLIOR SOMMELIER AL MONDO 2020 E OGGI AMBASCIATORE DEL METODO CLASSICO. UN EVENTO “OH PER BACCO, VINI E SAPORI DELLE DOLOMITI.
GALA’ BOLLICINA, DOMENICA 22 OTTOBRE DALLE 11 ALLE 17 AL NOF FILO’ DI CENCENIGHE: 80 BOLLICINE IN DEGUSTAZIONE, 60 AZIENDE PRESENTI, CICCHETTERIA OH PER BACCO, FINGER FOOD E CUCINA “COSTA” (o chiusa, come costicina). diretta su radio piu’ E DALLE 17 ALL’OH PER BACCO AFTER PARTY CON MORGAN DJ info 348 2779135
Precipitazioni: Assenti (0%).
Temperature: Senza notevoli variazioni; lieve inversione termica mattutina e marcata escursione termica giornaliera nelle valli.
Precipitazioni: Assenti (0%).
Temperature: In generale lieve aumento, salvo locali diminuzione delle minime nelle valli.