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GALLERIE: CHIUSURE NOTTURNE
Gallerie “Brenta” e “San Vito” chiuse di notte per lavori Dal 13 aprile al 6 maggio, sulla statale 50 Bis/Var “del Grappa e del Passo Rolle” nel tratto che collega Primolano ad Arsiè. La circolazione in direzione Feltre/Belluno potrà percorrere la SR50 Bis (vecchia strada nazionale per Belluno) passando per le scale di Primolano/Fastro per poi reimmettersi sulla statale 50 Bis/Var al km 5,200 all’altezza dell’area artigianale di Arsiè. Il traffico leggero diretto a Trento o Bassano sarà indirizzato in uscita al km 5,200 della statale 50 Bis/Var sulla SR50 Bis fino allo svincolo con la strada statale 47 “Valsugana”.
Il percorso alternativo per i mezzi con peso superiore alle 3,5 tonnellate diretti verso Trento/Bassano è costituito dalla SR348 “Feltrina” con prosecuzione sulla SP26 in direzione Romano D’Ezzelino e sulla SP148 fino alla reimmissione allo svincolo con la statale 47 “Valsugana”.
ACQUA NON POTABILE IN ALCUNE ZONE DI AGORDO E TAIBON
AGORDO/TAIBON Gestione Servizi Pubblici informa che ad Agordo, nelle località Veran e Crostolin, e a Taibon, nelle località Ronch De Bos e Nogarola, l’acqua erogata dall’acquedotto non è potabile e può essere usata per scopi alimentari solo previa bollitura. GSP ha, comunque, già adottato le necessarie misure per la disinfezione dell’acqua presente nei serbatoi e nella rete idrica con l’aggiunta di cloro.
BELLUNESE PERDE LA VITA IN MONOPATTINO A CAORLE
CAORLE_BELLUNO E’ morto dopo una settimana di agonia, in seguito alla caduta con il monopattino. Rodolfo Aldo Mussoi, 59 anni di Belluno ma da tempo residente nel veneziano, ha perso la vita nonostante il grande impegno dei sanitari dopo il suo ricovero in ospedale in seguito all’incidente di martedì a Porto Santa Margherita.Secondo una prima ricostruzione dei fatti, martedì scorso è caduto quasi all’incrocio con via Erik il Rosso, era emersa anche l’ipotesi di un malore all’origine della rovinosa caduta. Lascia la moglie e due gemelline, I funerali si svolgeranno domani a Porto Santa Margherita
ADDIO MAURO AMATO CHIMICO, IL PROF. DEL FOLLADOR
VOLTAGO E’ mancato Mauro, il professore, l’uomo attaccato al suo paese Frassené dove ha sempre vissuto. Stimato insegnante del Mineriario e Chimico “Follador”, consulente in chimica, grande professionista. Un abbraccio a Lucia, l’amata compagna di una vita, fin dai banchi di scuola, ai figli Nicola e Anna, al fratello Aurelio e alla sorella Evi.
I funerali oggi alle 14.30 a Frassenè. La famiglia ringrazia il personale sanitario del reparto Medicina ad Agordo.
Non ho mai amato la chimica, ma il papà e la mamma volevano un pezzo di carta o niente radio. Non ho mai amato la chimica, ma ho amato lui, Mauro Parissenti, il professore di chimica, quello che all’ultimo piano dell’ala nuova del Follador ci lasciava fare i nostri esperimenti, a volte da scappellotti in testa.
Caro Mauro, il prof. era il nostro mito e ogni tanto la nostra paura dell’interrogazione, ma eri il prof. vicino ai suoi studenti. Amato, stimato, invidiato per la bravura, sapienza e voglia di applicarsi che a uno studentello come me avevi solo da insegnare. Con Mauro era bello anche il dopo scuola, inteso come il passaggio al Bar poco sotto l’istituto… dal Richi, magari a parlare anche di calcio.
Mauro ricambiava l’amore per gli studenti, e chi lo aveva come accompagnatore per la gita d’istruzione era in una botte di ferro, divertimento e buon cibo assicurato, conosceva tutto e tutti. Professore al Follador consulente per importanti industrie chimiche della provincia, attaccato al lavoro, generoso ovunque. Mauro è stato l’ideatore dell’Atomic Party, con Radio Piu’, era il 1985-86 l’anno dopo il mio diploma, sudato, ma fortunatamente il giorno dell’esame era Mauro Parissenti il professore interno di commissione… “Mirko organizziamo una festa al Nof Filo’ per i chimici, non è giusto ci sia solo Santa Barbara, anche loro hanno diritto di andare in gita…” E al Nof Filo’ naque l’atomic party…
Ciao Mauro, buon viaggio.
mirko
E’ MANCATO MATTHIAS PAOLO PERARO, GESTORE E CUSTODE DI MALGA CALLEDA
Un amante della natura e della montagna, un uomo generoso e solare, disponibile ad ascoltare a dare un aiuto a chiunque ne avesse bisogno, un appassionato agricoltore e innovatore. Così è ricordato Matthias Peraro, per tutti Paolo, morto dopo aver lottato contro una grave malattia. Padovano di Conselve, aveva 49 anni, era conosciutissimo in Agordino come gestore di Malga Calleda. Lascia il giovane figlio Alberto, i genitori Luciana e Francesco e i fratelli Erika e Luca. Perito agrario ma anche imprenditore agricolo, anni fa si era trasferito nell’Alta padovana e fino allo scorso autunno ha gestito con passione e competenza la malga a Passo Duran, nel territorio comunale di La Valle Agordina. Il funerale sarà celebrato in Duomo a Conselve nei prossimi giorni.
DUE FERITI NEL SINISTRO A SELVA DI CADORE
SELVA DI CADORE Auto rovesciata, due i feriti. L’incidente nel pomeriggio di ieri in Via 4 Novembre. I pompieri accorsi da Agordo e con i volontari di Selva di Cadore, hanno messo in sicurezza l’auto, mentre i due feriti sono stati assistiti dal personale sanitario del Suem ed elitrasportati in ospedale. Sul posto le forze dell’ordine per i rilievi del sinistro. Le operazioni di soccorso dei vigili del fuoco sono terminate poco prime delle 18:30 con il rientro in sede delle squadre.
PERDE IL CONTROLLO E FINISCE CON L’AUTO NEL LAGO DI MISURINA
MISURINA Sabato mattina di lavoro per i Vigili del Fuoco che hanno recuperato un’auto finita nel lago di Misurina. L’incidente è avvenuto la notte precedente in via Monte Piana dove un uomo ha perso il controllo del veicolo finendo nel lago. Il conducente è rimasto illeso. I pompieri di Pieve di Cadore intervenuti anche con l’autogrù, hanno imbragato l’auto rimasta sulla superficie del lago ghiacciato, la quale è stata riportata in strada per essere porta via dal carro attrezzi. Le operazioni di recupero dei vigili del fuoco sono terminate dopo qualche ora.
GIOVANE COLTO DA MALORE A CASERA LEVARE
CASTELLAVAZZO Passate da poco le 11 di sabato, il 118 è stato allertato per un giovane colto da malore mentre si trovava in compagnia a Casera Levare, sopra Podenzoi. Sbarcati con un verricello di 30 metri nelle vicinanze, medico, infermiere e tecnico di elisoccorso hanno raggiunto e valutato le condizioni del 24enne di Longarone (BL), per poi issarlo a bordo e trasportarlo all’ospedale di Belluno per gli accertamenti del caso.
ESCURSIONISTA SCIVOLA SUL SENTIERO GHIACCIATO CHE PORTA A MALGA RA STUA
CORTINA Attorno a mezzogiorno di domenica la Centrale del 118 è stata contattata dall’amica di un’escursionista, che si era fatta male sul sentiero che porta a Malga Ra Stua. Le due donne stavano camminando, quando una era scivolata sul ghiaccio ed era caduta di peso su una mano, riportando un sospetto trauma al polso. Una squadra del Soccorso alpino di Cortina ha raggiunto l’infortunata in fuoristrada, a circa 900 metri di quota, per poi riaccompagnarla assieme all’amica al parcheggio, da dove si sono dirette autonomamente all’ospedale.
RECUPERATI ESCURSIONISTI BLOCCATI NELLA ZONA DEL CIADIN DEL LOUDO
CORTINA Domenica alle 16.10 circa è scattato l’allarme per due escursionisti inglesi, bloccati lungo il percorso di rientro dal Ciadin del Loudo. I due amici erano saliti per il sentiero numero 215 che porta al Rifugio Vandelli, salvo poi tagliare nel bosco risalendo il canale che porta al Ciadin del Loudo. Al momento di tornare sui loro passi, stanchi e infreddoliti, non se la sono sentita di affrontare il percorso a ritroso in discesa e hanno chiesto aiuto. Risaliti in Centrale alla posizione tramite un messaggio whatsapp, è stato inviato l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore, che li ha individuati e ha calato, con un verricello di una decina di metri, il tecnico di elisoccorso. Recuperati entrambi, i due turisti sono stati poi lasciati al PassoTre Croci.
SCIALPINISTA INFORTUNATA A FORCELLA MONTANAIA
DOMEGGE DI CADORE Ieri verso le 13.30 l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è volato verso Forcella Montanaia dove, scendendo in compagnia di altre tre persone, una scialpinista 58enne di Udine aveva riportato un probabile trauma alla gamba che le impediva di proseguire. Individuato il punto dove si trovava la donna, all’altezza del Cadin d’Arade, l’equipaggio, valutate le sue condizioni, l’ha recuperata con il verricello, per trasportarla all’ospedale di Pieve di Cadore.
SOCCORSA ESCURSIONISTA SUL PASSO GIAU
COLLE SANTA LUCIA Attorno alle 16.15 di ieri il Soccorso alpino della Val Fiorentina è stato inviato dalla Centrale del 118 sul sentiero che da Passo Giau scende al Rifugio Fedare, poiché un’escursionista era scivolata e si era fatta male a un piede. La 24enne di Belluno, che si trovava con i familiari, è stata raggiunta da una squadra che le ha prestato le prime cure a seguito della probabile frattura di una caviglia. Caricata in barella, la ragazza è stata trasportata per 200 metri fino alla strada e affidata all’ambulanza partita in direzione dell’ospedale di Agordo.
LA DENUNCIA DI FABIO RUFUS BRISTOT “UN GIRO PER IL NOSTRO CIMITERO DI PRADE”
Pensavo ad uno scatto d’orgoglio, pensavo ad una morale finalmente diversa negli atti, pensavo che il decoro di luoghi così particolari per chi vuole ricordare qualcuno, un padre o una madre, un figlio o una figlia oppure solo un amico, fosse un elemento prioritario per voler ridare ordine e armonia alla città ed ai suoi luoghi più importanti come è e dovrebbe essere il Cimitero di Prade. Mi ero ancora una volta sbagliato. Nessuna volontà reale e capacità! Delusione e smarrimento, la nostra comunità non merita questo degrado che si per perpetua da anni.
I PARCHEGGIA A PAGAMENTO AD ARABBA FRUTTANO AL COMUNE 30 MILA EURO
di Lorenzo Soratroi
PROGETTO SICUREZZA: NUOVO SOPRALLUOGO SABATO MATTINA AL PARCO CITTA’ DI BOLOGNA
BELLUNO Progetto sicurezza: sabato mattina sopralluogo dell’assessore alla sicurezza Raffaele Addamiano al Parco Città di Bologna e non solo. L’esponente della giunta De Pellegrin dà così seguito all’iniziativa avviata già la scorsa estate in centro storico e proseguita poi con i controlli al parco cittadino in autunno, recandosi di persona, accompagnato da agenti della polizia locale, in quei luoghi della città oggetto di segnalazioni. Il sopralluogo ha preso il via alle 10 circa e si è concentrato al Parco Città di Bologna frequentato da mamme con bambini, ma anche da ragazzini che in più di qualche occasione hanno creato problemi con comportamenti inopportuni. L’assessore è stato accompagnato dal comandante della polizia locale e da 4 agenti.
RAFFAELE ADDAMIANO, ASSESSORE ALLA SICUREZZA DEL COMUNE DI BELLUNO
VISITA AL NUOVO CENTRO DI RACCOLTA DELLA FAUNA SELVATICA DI CORTINA
CORTINA «La cura del territorio e dell’ambiente passa anche attraverso una gestione moderna ed efficiente della fauna selvatica. E necessita di strutture all’avanguardia e di figure formate per farle funzionare». Lo ha detto il presidente della Provincia di Belluno Roberto Padrin, nella visita del nuovo centro di raccolta della fauna selvatica di Cortina. Il presidente che si trovava in zona per partecipare al Comitato istituzionale della Fondazione Cortina, ha colto l’occasione per fare visita al nuovo presidente della locale riserva alpina di caccia Bruno Menardi e visitare il nuovo centro, inaugurato pochi mesi fa. Si tratta di una struttura moderna in cui viene raccolta e analizzata la fauna selvatica abbattuta all’interno della riserva. I capi vengono misurati, pesati e vengono eseguite le verifiche per la compilazione delle schede biometriche. All’interno c’è anche la sede della riserva, con una sala riunioni.
IL CONSIGLIO DELL’UNIONE MONTANA AGORDINA
AGORDO I consiglierI dell’Unione Montana domani alle 20 si ritroveranno in sala Don Tamis, convocati dal Presidente Paolo Frena che ha firmato l’ordine del giorno della riunione: recesso dell’unione montana da socio volontario dell’associazione Casa di Soggiorno di Taibon; approvazione elenco strade silvo-pastorali; affidamento ad un esponente politico bellunese della presidenza del comitato paritetico per la gestione dei fondi di confine.
VENERDI’ CONSIGLIO COMUNALE A LIVINALLONGO
LIVINALLONGO Il sindaco di Livinallongo Leandro Grones ha convocato i consiglieri comunali per venerdì alle 18. All’ordine del giorno sei punti da discutere. Si parlerà del riconoscimento dei debiti fuori bilancio, del regolamento e disciplina delle attività di estetista, acconciatore e tatoo, l’approvazione del bilancio di previsione di ASCA e la presa d’atto delle dimissioni del consigliere Christian Grones.
DILLO A RADIO PIU’… DISCARICHE NELLA GENERALE INDIFFERENZA
Da Agordo, riceviamo e volentieri pubblichiamo
La discarica di plastica e resti di macellazione lungo le scarpate di Val di Frela viene costantemente alimentata, nell’indifferenza generale dei cittadini e delle istituzioni. Basterebbe qualche fototrappola…. Ma “ad Agordo è così”.
F.
IL CESTINO DELLA FERMATA DOLOMITI BUS DI CANALE D’AGORDO ANCORA UNA VOLTA USATO COME BIDONE DELL’IMMONDIZIA
CANALE D’AGORDO Continua questa brutta abitudine di scaricare sacchetti di immondizia alla fermata di Dolomiti Bus al ponte di Canale d’Agordo. Recentemente in quel luogo un “furbetto” maleducato è stato individuato ed ha pagato una bella multa. Possibile che non si riesca a rispettare le comode modalità di conferimento dei rifiuti? Peccato che pochi incivili vanifichino il corretto comportamento della maggioranza. Il controllo continua…
LA PASSEGGIATA DEL LUPO A MOENA
REDAZIONE Riceviamo e pubblichiamo un video in cui si vede un lupo che passeggia tranquillo a bordo strada. Siamo all’entrata di Moena (TN)
IL GALLO CEDRONE E IL CAPRIOLO DI MARIO DE MARCO
REDAZIONE In occasione dell’arrivo della Pasqua, Mario de Marco ha pensato di deliziarci con una foto e un video da lasciare a bocca aperta. Due “Chicche” che riguardano un video dove protagonista è la parata del gallo cedrone. Nella foto invece un capriolo con un solo corno testimonianza di una crescita anormale del palco. “Vale la pena alzarsi presto e camminare in questi fantastici luoghi che ci circondano” ha detto Mario De Marco. Due documenti eccezionali che testimoniano la vita nei nostri boschi dell’Agordino.
IL CAPRIOLO
IL GALLO CEDRONE
UN UOVO DI PASQUA SPECIALE PER LA GERIATRIA E LA PEDIATRIA DELL’OSPEDALE DI FELTRE
FELTRE Televisori e libri per far sentire meno soli gli ospiti, grandi e bambini, che stanno vivendo un ricovero in ospedale. All’ospedale di Feltre gli ospiti della Geriatria potranno trovare 11 nuovi televisori LED destinati al reparto grazie a una donazione del Rotary Club di Feltre. Per i bambini della pediatria ci sono 355 libri ad aspettarli per un viaggio tra storie e racconti. I libri sono stati raccolti dalla libreria Giunti al Punto di Feltre nell’ambito dell’iniziativa “Aiutaci a crescere. Regalaci un libro!” L’Azienda ringrazia per i gesti di grande generosità che pongono un’attenzione particolare all’umanizzazione e a rendere gli spazi sempre più accoglienti per far sì che gli ospiti si sentano sempre più a loro agio durante il momento di ricovero.
ULSS 1 DOLOMITI: CONTINUANO LE ASSUNZIONI DI NUOVO PERSONALE
BELLUNO Proseguono le assunzioni in Ulss Dolmiti per rafforzare il personale sanitario. Nello specifico, sono stati assunti quattro giovani professionisti, di cui un dirigente veterinario nella disciplina di igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche, un dirigente medico nella disciplina di gastroenterologia, un dirigente medico nella disciplina di neuropsichiatria infantile e, infine, un dirigente medico nella disciplina di psichiatria.
NEUROLOGIE: POTENZIATA LA CONVENZIONE CON L’AZIENDA OSPEDALE UNIVERSITÀ DI PADOVA
BELLUNO Tra le varie azioni in corso a supporto delle due Neurologie aziendali, è stata rinnovata e potenziata la convenzione con l’Azienda Ospedaliera di Padova. Rispetto al 2022, infatti, gli accessi mensili di medici neurologi saranno 6 (ciascuno di 12 ore di attività). L’ Azienda conferma l’impegno, attraverso diverse strategie, per potenziare l’organico e mantenere attive entrambe le Neurologie.
AURONZO DI CADORE: RESTA IN SERVIZIO IL DOTTOR BARONE
AURONZO Il dr. Salvatore Barone, medico di medicina generale di Auronzo, resterà in servizio anche oltre il settantesimo anno di età. Il medico, infatti, ha dato disponibilità, come reso possibile dalla nuova normativa, a continuare la sua attività a servizio dei cittadini di Auronzo fino all’individuazione di un nuovo professionista. E’ aperto, infatti, l’avviso per la copertura della zona carente dell’ambito territoriale dei Comuni di Auronzo di Cadore, Lorenzago di Cadore, Lozzo di Cadore e Vigo di Cadore. In questa fase nulla cambia per gli assistiti del dr. Barone.
LA BENEDIZIONE DELLE CASE A CENCENIGHE
CENCENIGHE Inizia oggi la benedizione delle case a Cencenighe con Don Luigi Canal. Questa mattina in via Roma, domani pomeriggio a Villagrande, giovedì le abitazioni di Piazza, Via Veronetta, Via Dante e adiacenze, Venerdì via XX Settembre.
IERI ALLA RADIO
AMA DOLOMITI -“DEBORAH, GRUPPO AUTO MUTUO AIUTO MALATTIE RARE BELLUNO-FELTRE-CADORE-COMELICO”
Nuovo appuntamento sulle frequenze di Radio Più. A partire dal 13 febbraio un nuovo programma a cura di AMA Dolomiti.
L’Associazione Ama Dolomiti è nata nell’aprile 2010 da un gruppo di persone desiderose di mettere in rete i diversi gruppi di auto mutuo aiuto presenti nella provincia di Belluno, per dare ai medesimi sostegno nella loro attività, visibilità nel territorio e favorire la creazione di nuovi gruppi.
PUNTATA 09 10 APRILE 2023
DEBORAH, GRUPPO AUTO MUTUO AIUTO MALATTIE RARE BELLUNO-FELTRE-CADORE-COMELICO
SALUTE & SOCIETA’
Fine della pandemia
L’Oms potrebbe a breve dichiarare la fine della pandemia da Covid 19. Ciò nonostante rimane una priorità di sanità tutelare tutti coloro che risultano ad elevato rischio di progressione verso forme di malattia grave.
Prodotti medici avanzati
L’Italia è in prima fila nello sviluppo clinico dei prodotti medici avanzati, ma è necessario garantirne l’accesso ai pazienti.
PUNTATA DEL 10 APRILE 2023
DI TIZIANO DE COL
“L’INDUSTRIA BELLUNESE NEI PERIODICI LOCALI”: CENTO ANNI DI STORIA DEL LAVORO IN PROVINCIA
di RENATO BONA
La personale libreria di chi stende queste note desta anche piacevoli sorprese. Stavolta è il caso di un’autentica “chicca”: il datato e non solo per questo ottimo volume: “L’industria bellunese nei periodici locali” curato da Francesco Comba per la serie “Quaderni documentare il lavoro”, voluta dal Gruppo giovani imprenditori dell’Industria dell’Associazione industriali di Belluno con la collaborazione del Banco Ambrosiano Veneto ed il contributo della Franco Lavina costruzioni di Tambre e dall’Impresa costruzioni Munaro Vincenzo di Chies d’Alpago; stampato da Castaldi di Feltre nel luglio 1997 ad iniziativa per la parte tecnica dello studio grafico Anna Za; in copertina, ripresa poi in ultima: lo stabilimento di calce a Sois in una immagine di fine Ottocento. L’allora presidente del Gruppo Giovani Industriali, Serena Lavina, nell’indirizzo di saluto ricordava che già col presidente Luca Pierobon era stata posta attenzione all’approfondimento della storia imprenditoriale della Provincia, con una indagine conoscitiva “sulle tappe fondamentali dell’evoluzione economica bellunese diretta a raccogliere le testimonianze dei ‘passi’ più significativi compiuti dai nostri predecessori”. Dava quindi atto, esprimendogli gratitudine, allo studioso locale Francesco Comba, appassionato delle tradizioni e della cultura bellunese, di aver raccolto nel corso degli anni le notizie pubblicate nei quotidiani e nei giornali locali relative alle industrie ed alle attività artigianali svolte in ambito provinciale bellunese. Partendo dal primo periodico stampato da queste parti: l’“Ebdomadario” datato 1810, per arrivare al 1935 quando già uscivano nelle edicole la cronaca bellunese de Il Gazzettino e l’Amico del Popolo. I quali evidenziavano la presenza di un diffuso tessuto di imprenditorialità nei piccoli centri e ramificato sull’intero territorio provinciale che “diventa la base dell’economia di montagna e di fondovalle” facendo emergere “una spiccata capacità imprenditoriale dell’area bellunese per la presenza di industrie diverse tra di loro per ramo di produzione, che già esprimevano quella creatività che ancora oggi caratterizza il nostro tessuto produttivo”. Lavina non mancava di evidenziare che “Proprio in quegli anni, grandi settori industriali come l’attività estrattiva delle miniere dell’Agordino, la lavorazione della pietra e l’industria casearia, entrano in crisi e si affacciano altre tipologie d’impresa che diventeranno, in seguito,i settori trainanti dell’economia bellunese. Un esempio per tutti, l’industria dell’occhiale”. In conclusione, sottolineava fra i molti altri, compreso il Banco Ambrosiano Veneto, l’impegno costante della collega Anna Za, vice presidente del Gruppo Giovani, e precisava che gli articoli richiamati nel volume sono preceduti da un’introduzione scientifica del prof. Giovanni Luigi Fontana docente di storia economica all’Università Ca’ Foscari di Venezia, seguita da una descrizione del contesto storico, redatta dall’architetto bellunese Stefano De Vecchi, anch’egli attento alle tradizioni del lavoro locale. Precisando che avremo modo di tornare su questo libro, ricordiamo quali sono i giornali che vengono citati oltre ai già nominati Ebdomadario e Il Gazzettino: La voce delle Alpi; La Provincia di Belluno; Il Piave; Panfilo Castaldi; Il Tomitano; Gazzetta di Belluno; L’Alpigiano; L’Amico del Popolo; Il Corriere Bellunese; L’Araldo Agordino. La prima notizia proposta: “Zoldano-Attività estrattiva. Danni alle Fucine di Zoldo. Fra i danni occasionati dalle nevi e dalle valanghe agli abitanti del circondario di Zoldo è rimarcabile la ruina totale di tre fucine grosse di ferro”. L’Ebdomadario numero 7 dell’8 febbraio 1810.
NELLE FOTO (riproduzioni dal libro “L’industria bellunese nei periodici locali”): copertina e ultima di copertina con lo stabilimento calce Sois; mulino di San Vito di Cadore; stabilimento idroterapico Vena d’Oro a fine Ottocento; fonderia Conz con il fondatore; distretto minerario di Valle Imperina; segherie a Termine di Cadore lungo il Piave; latteria-cooperativa di Canale d’Agordo, prima in Italia; Faesite Monte Pelf a Faè Fortogna; lanificio Pozzobon a Feltre; Pastificio di Bribano; Concerie Colle a Borgo Piave Belluno; Tessuti elastici di Feltre; Cartiera di Vas; centrale di Pedesalto; stabilimento della Birra Pedavena.
I NUOVI GRAFFITI A TOCCOL, PARECH E PROMPICAI
DI GIANNI SANTOMASO
AGORDO Tre i nuovi graffiti sono stati inaugurati sabato pomeriggio a Toccol (casa Zasso), Parech (casa Costantini) e Prompicai (casa Gaz).
LA DIRETTA RADIO PIU’
VIDEO 1 – Graffito Casa Zasso a Toccol
https://www.facebook.com/marco.baghy.1/videos/966243824368884
VIDEO 2 – Graffito Casa Costantini a Parech e Graffito Casa Gaz a Prompicai
https://www.facebook.com/marco.baghy.1/videos/579516253940083
LA SANTA MESSA DI PASQUA DALLA CHIESA ARCIDIACONALE DI AGORDO
REDAZIONE Come sempre, nella giornata di Pasqua Radio Più ha trasmesso in diretta la Santa Messa dalla Chiesa Arcidiaconale di Agordo, quest’anno celebrata da Don Virgilio
LA SANTA MESSA DI PASQUA 2023
LOTTERIA SAGRA DE PASCA 2023 – I NUMERI VINCENTI
REDAZIONE Sotto al tendone della Sagra de Pasca di Taibon Agordino sono stati estratti i numeri vincenti della lotteria.
IL VIDEO DAL TENDONE DELLA SAGRA DE PASCA
https://www.facebook.com/marco.baghy.1/videos/192454606869340
ECCO I NUMERI VINCENTI
ESTRAZIONE FINALE
SAN VINCENZO 2023…LA SAGRA DEL FANCIULLO AD AGORDO
AGORDO Nel giorno di Pasquetta è ormai tradizione festeggiare tra le vie di Toccol, Prompicai e Parech. Tra il mercatino, i chioschi del US Le Ville e i Pop fino ad arrivare al Molin de la Pipi.
LA DIRETTA RADIO PIU’
https://www.facebook.com/mirko.mezzacasa/videos/621844036006529
COL PNRR SPESA ANNUA 4,5 VOLTE SUPERIORE A QUELLA DEI FONDI UE CHE FATICHIAMO A SPENDERE
Sorpresi che, molto probabilmente, non riusciremo a spendere tutti i soldi previsti dal PNRR? L’Ufficio studi CGIA non lo è e questa “consapevolezza” trae origine da un assunto: la storica difficoltà del nostro Paese a utilizzare tutti i soldi che ci giungono da Bruxelles. In riferimento ai fondi di coesione, ad esempio, non sono pochi quelli riferiti al settennio 2014-2020 che, entro la fine di quest’anno, rischiamo di perdere, sebbene la spesa ipotetica annuale necessaria per mettere a terra tutte le risorse disponibili ammonti solo a 9 miliardi di euro. Affrontando con lo stesso approccio appena illustrato anche il PNRR, tra il 2023 e il 2026 dobbiamo spendere mediamente 42 miliardi di euro all’anno per poter realizzare tutti i progetti previsti dal piano. Una cifra, quest’ultima, 4,5 volte superiore alla precedente. E’ evidente che raggiungere questo obbiettivo sarà quasi impossibile.
Il confronto
Entriamo nel merito. Dei 64,8 miliardi di euro di fondi europei di coesione messi a disposizione dell’Italia nel periodo 2014-2020, di cui 17 di cofinanziamento nazionale, poco meno della metà (29,8) dobbiamo ancora spenderli. Se non lo faremo entro la fine di quest’anno, la parte non utilizzata dovrà essere restituita. Questa è l’ennesima dimostrazione che il nostro Paese fatica moltissimo a spendere entro i termini stabiliti i soldi che ci vengono messi a disposizione dall’UE. Se, invece, riusciremo a farlo, in linea puramente teorica è come se ogni anno di questo settennio avessimo speso 9 miliardi di euro. Con il PNRR, invece, tra il 2021 e il 2026 dovremo investirne 191,5, pari a una spesa media che ne consenta l’utilizzo complessivo di 42 miliardi di euro l’anno nel periodo 2023-2026. Ebbene, se, come dicevamo più sopra, stiamo arrancando nel metterne a terra 9 di fondi UE all’anno, come faremo a spenderne addirittura 42 col PNRR, ovvero 4,5 volte tanto?
In Italia le opere durano un’eternità
Secondo la Banca d’Italia, a fronte di un investimento mediano di 300 mila euro, nel nostro Paese la durata mediana per la realizzazione di un’opera è pari a 4 anni e 10 mesi. La fase di progettazione dura poco più di 2 anni (pari al 40 per cento della durata complessiva), l’affidamento dei lavori dura 6 mesi e sono necessari oltre 2 anni per l’esecuzione e il collaudo. Per un investimento di cinque milioni di euro, invece, il tempo di realizzazione è di ben 11 anni. Auspicando che il nuovo codice degli appalti e le riforme che interesseranno la nostra Pubblica Amministrazione riducano in misura significativa queste tempistiche, appare comunque evidente che difficilmente entro i prossimi 44 mesi riusciremo a mettere a terra tutti i progetti previsti dal PNRR.
Ritardi anche per le Olimpiadi Milano-Cortina 2026: il 20% delle opere non verrà ultimato in tempo
Nella cabina di regia tenutasi a Venezia il 27 febbraio scorso presso Palazzo Balbi, sede della Giunta regionale, è emerso che il 20 per cento delle opere previste inizialmente non verrà ultimato prima dell’inizio dei Giochi Olimpici Invernali di Milano-Cortina (febbraio 2026). In Veneto, ad esempio, difficilmente sarà ultimata la variante di Cortina e, probabilmente, anche quella di Longarone (BL). In Lombardia, invece, a rischio sono la variante di Trescore – Entratico (BG) e quella di Vercurago (LC), lungo la nuova strada Lecco-Bergamo. Insomma, nel nostra Paese rispettare il cronoprogramma per la realizzazione delle grandi infrastrutture è un’operazione sempre molto difficile. Inoltre, gli aumenti dei costi delle materie prime e dell’inflazione hanno peggiorato la situazione; spesso il ritardo accumulato in questi ultimi 2 anni è riconducibile anche a questi rincari che non hanno permesso l’assegnazione dei lavori o lo stato di avanzamento degli stessi e quindi l’avvio o l’ultimazione dei cantieri nei tempi prestabiliti.
PNRR: tanti investimenti, ma reddittività bassa
Il nostro PNRR è costituito da 235,6 miliardi di euro, di cui 191,5 riconducibili al Recovery Found, 30,6 a un fondo complementare e gli altri 13,5 miliardi di euro al REACT-EU. Di questi 235,6 miliardi, 52,6 verranno investiti per “progetti in essere”, ovvero già previsti, mentre i restanti 183 andranno a finanziare “nuovi progetti”. Pertanto, nel 2026 la crescita del Pil, anno in cui si concluderà l’azione del Piano, dovrebbe essere più alta di 3,6 punti percentuali rispetto allo scenario che si verificherebbe senza l’effetto degli investimenti aggiuntivi. Una previsione, quest’ultima, che viene prefigurata nello scenario ottimale, ovvero che gli investimenti vengano spesi in maniera efficiente, che le condizioni monetarie siano favorevoli e che non vi siano ripercussioni negative sul premio del rischio sovrano. Condizioni che, ovviamente, nessuno può confermarci che si verificheranno. Se, rispetto a quanto riportato, il quadro generale fosse meno ottimistico, il nostro PNRR ipotizza altri 2 scenari: uno medio con una crescita del Pil del 2,7 per cento e uno basso con un incremento dell’1,8 per cento.
Un effetto sul Pil modesto
Analizzando solo lo scenario ottimale, l’Ufficio studi della CGIA segnala che a fronte di 183 miliardi di investimenti, nel 2026 avremo un aumento strutturale del Pil di circa 70 miliardi, determinando un moltiplicatore del Pil pari a 1,2. Un risultato non particolarmente esaltante, se si tiene conto che, secondo uno studio della Banca d’Italia, la realizzazione delle opere pubbliche può avere ripercussioni importanti sulla crescita economica di un paese se il moltiplicatore della spesa pubblica per investimenti è compreso tra l’1 e il 2. E’ vero che l’1,2 per cento previsto dal Governo Draghi nel PNRR ricadrebbe nella forchetta indicata dalla Banca d’Italia, ma è altrettanto vero che raggiungeremo questo obbiettivo solo se tutto andrà per il verso giusto; cosa che molti osservatori dubitano, vista la cronica inefficienza che caratterizza buona parte della nostra Pubblica Amministrazione, la mole di burocrazia che attanaglia il paese, l’incapacità storica, come dicevamo più sopra, di spendere tutti i fondi europei. Va ricordato, inoltre, che l’Italia non desta una elevata affidabilità in materia di previsioni macro economiche. I dati dell’European Fiscal Board (organo consultivo indipendente della Commissione Europea) sono impietosi: tra il 2013 e il 2019 siamo il Paese che ha “sbagliato” di più. Un’altra ragione per dubitare che saremo in grado di raggiungere la crescita del Pil del 3,6 per cento e, conseguentemente, disporre di un moltiplicatore dell’1,2.
LE VISITE ALL’EX MANICOMIO DI FELTRE
BELLUNO La grande richiesta di prenotazioni e di contatti per informazioni ha spinto la Biblioteca Civica di Belluno a programmare nuove date per le visite guidate all’ex manicomio provinciale di Feltre. Si comincia con i due appuntamenti di oggi, sabato 8, e sabato 22 aprile, per i quali i posti disponibili sono già esauriti, ma ne seguiranno altri nei mesi maggio e giugno. Nell’ambito di queste visite, saranno narrati 247 anni di storia di questo luogo che originariamente ospitava il convento degli Agostiniani dove venivano accolte persone in stato di necessità, per ampliarsi poi nel 1873 e più volte nel corso del Novecento in qualità di Manicomio e poi di Ospedale psichiatrico. L’iniziativa gode anche del patrocinio del Comune di Feltre
ANCHE AD AGORDO LA RACCOLTA FIRME “LUCA COSCIONI”
AGORDO Domani, dalle 9 alle 12, nei pressi del mercato settimanale (piazza-Boi) raccolta firme per la proposta di legge regionale di iniziativa popolare rubricata “Procedure e tempi per l’assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito”. Iniziativa organizzata dall’Associazione Luca Coscioni del Veneto per una legge regionale che garantisca tempi certi per la procedura di verifica e attuazione per il diritto di ottenere aiuto medico alla morte volontaria, per chi vive in condizioni di sofferenza fisica o psicologica insopportabile.
L’ASSEMBLEA DELLA CROCE BIANCA DI LIVINALLONGO
LIVINALLONGO E’ in programma il 14 aprile alle 19:30 l’assemblea generale della Croce Bianca Livinallongo. I soci si ritroveranno alla sala Boè di Arabba per parlare del resoconto delle attività dello scorso anno, l’elezione dei delegati e l’intervento del responsabile gruppo giovani. L’occasione anche per consegnare le onorificenze e per un momento conviviale.
DOMENICA 16 APRILE LA U.S. NAVAL FORCES EUROPE AND AFRICA BAND A BELLUNO
BELLUNO la U.S. Naval Forces Europe and Africa Band , banda ufficiale della Marina Americana in Europa, si esibirà al Teatro Comunale di Belluno
domenica 16 aprile alle 18. L’iniziativa è stata organizzata in collaborazione con il Comune di Longarone, nella ricorrenza del sessantesimo anniversario del disastro del Vajont, per ricordare il prezioso aiuto ricevuto dalla popolazione proprio dalle forze NATO nelle giornate immediatamente successive all’ondata. L’ingresso al concerto è gratuito, su prenotazione a: [email protected], telefono 0437 913323
L’OM SALVARECH A LA VALLE
LA VALLE A La Valle due giorni di festa con l’Om Salvarech. Lunedi 24 aprile, al tendone presentazione della mostra “vers l’insuda”:gli aquerelli dipinti dagli alunni della scuola primaria, dalle 17 l’apertivo selvatico con Rdj, 19 stand gastronomico, serata danzante con la Spritzband e a seguire dico-tek con Rdj. Martedi 25 aprile al tendone di Conaggia “el mercà de l’insuda”, alle 10 gara podistica Su e do per i coi, memorial Flavio De Cassai, dalle 12 stand gastronomico e dalle 14: preparazione Om Salvarech a Cugnago, sfilata per le vie del paese, alle 16 apertivo selvatico danzante con Eros, alle 19 la cota e quindi gran finale con il testamento e il Falo’ Dell’Om Salvarech tra i balli con Eros e Karin. Om Salvarech, a LA VALLE AGORDINA. con la Proloco 24-25 Aprile
DALLA FOTOGRAFIA ALLA VIDEO ART: GLI INCONTRI AD AGORDO
AGORDO Venerdì 21 aprile, dalle 18, ad Agordo alla Sala Don Tamis si terrà la prima di tre conferenze della serie “Dalla fotografia alla video art e all’arte cinetica”. La relazione dal titolo “La storia della fotografia” sarà svolta dal Dott. Prof. Roberto Favero. Si ricorda che l’ingresso è libero per tutti.
SABATO A TEATRO CON LA NUOVA COMPAGNIA DI BRUNICO
LIVINALLONGO Appuntamento a teatro sabato alle 20:30 nella sala congressi di Arabba. Sul palco la Nuova Compagnia Teatrale di Brunico che presenterà una commedia dal titolo “Albergo alla tranquillità”. Entrata con offerta libera.
LA MOSTRA DI GIOVANNA DEPPI A PIEVE DI CADORE
PIEVE DI CADORE Dal 12 aprile al 6 maggio è possibile visitare la mostra di Giovanna Deppi all’Auditorium Cos.Mo di Pieve di Cadore. Apertura dal mercoledì al sabato dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. Inaugurazione domani alle 18.
DUE MINUTI PER TE
APPUNTAMENTO DELLA DOMENICA CON IL PENSIERO DI MONSIGNOR GIORGIO LISE
DON CESARE, IL PENSIERO DEL GIORNO. ALLA RADIO ALLE 7 DEL MATTINO E ALLE 19.30 DELLA SERA
IN VIVO VERSO
LA MOROSA DEL ME CAN di FABIO RUFUS BRISTOT
AUDIO
Fabio Rufus Bristot
LA MOROSA DEL ME CAN
O’ troà na bela polastrela
su par na erta de ‘na stradela:
‘na cagneta tuta par mi
che la me speta da meodì.
No me ere gnanca inacort
che la me vardea fis da l’ort,
par farse conoser e vardar
la me à fat moine e tant dugar.
O’ proà a incrosarla su sta riveta,
ma la e scampada fora dreta,
così la me à asà tut stordì
a sgnafar par ela tut al dì.
Son stat fermo ore sul curtivo
strach, co’l me scainar emotivo,
po’ me son spostà in cusina
par convinzer la paronzina.
La me mena doman matina
a catar da subito la barboncina,
ma che no la scampe sul pì bel
parchè oi sentir l’udor del so scianel..
LA RACCOLTA COMPLETA
GOCCE DI FILOSOFIA
PUNTATA 286 –CHIARA CAU_ TERZA STAGIONE
I RACCONTI DI PAOLO SOPPELSA
IL SACRARIO DI POCOL
AUDIO
Eppure, chissà quante volte ero passato davanti a quel piccolo cartello giallo con la scritta nera che si trova all’interno del curvone di Pocol di Cortina; un cartello discreto ma importante, che sta ad indicare la presenza del Sacrario Militare di cui io, fino a poco tempo fa, ignoravo completamente l’esistenza. Poi una sera, leggendo delle cronache inerenti ad eventi bellici accaduti sulle Tofane durante la Prima Guerra Mondiale, ho scoperto l’esistenza di questo monumento eretto a perenne memoria dei militi caduti in quel settore di fronte dolomitico. Leggevo e nel frattempo pensavo che era necessaria una visita urgente a quel luogo sacro che, appena conosciuto, già mi stava chiamando. Così, nel primo pomeriggio di un sabato d’inizio primavera, ho valicato il Falzarego imbiancato dalla prima neve d’aprile ed in breve ho raggiunto il mio approdo. Un cielo incerto sovrastava le cime ampezzane, le seggiovie giravano con vigore e gli ultimi sciatori di stagione solcavano le lingue di neve stanca che segnavano di bianco i ghiaioni delle Tofane. Una quiete improvvisa si era materializzata appena varcato il cancello di ferro; era sparito il ronzio monotono dei motori degli impianti di risalita e pure il vociare degli sciatori, ed era apparso il silenzio proprio dei luoghi tristi. Pochi passi ed ecco la lunga scalinata incisa nella roccia, e laggiù in fondo la maestosa torre alta quasi cinquanta metri. Il Sacrario Militare di Pocol incute soggezione ed esige rispetto; è architettura potente, i pavimenti in marmo lucido e le scale a chiocciola di pietra viva donano una severa solennità a questo monumento alla memoria. Piccole finestre lasciano filtrare la luce del sole che va ad illuminare le grandi lastre di marmo sulle quali sono incisi i nomi e i gradi di chi è sepolto all’interno di questo austero ossario. Tenente, Capitano, Soldato; e poi il nome. E sono tanti i nomi, troppi. Altre lastre, invece, riportano incisa solamente una parola e un numero che commuovono; IGNOTI 240. In quel profondo silenzio ogni passo rimbomba mentre lo sguardo scruta quei nomi di uomini che erano mariti, figli, fidanzati e spesso poco più che ragazzi, caduti lassù dove le rocce sfiorano il cielo. Chiudendo gli occhi pare di sentire il sibilare degli shrapnel, il secco Ta-Pum dei Mannlicher e il rombo cupo delle bombarde; e poi gli ultimi sospiri di quei soldati spirati all’ombra delle Tofane e che oggi vivono qui, fra queste mura possenti, il loro Sonno Eterno. Sembra di vederlo il Generale Cantore lassù fra le rocce di Forcella Fontana Negra, mentre si erge fiero dalla trincea per scrutare il nemico; il colpo in fronte, il foro sul berretto, la Medaglia D’Oro al Valor Militare e il riposo perenne qui, dove fra i larici ancora spogli, si intravede Cortina. Quando sono uscito da Sacrario c’era il sole e nevischiava, poi, quando ho raggiunto la sommità del Giau, mi sono fermato e sono sceso dalla macchina. C’era l’inverno lassù, ancora nevischio e vento freddo; ho ammirato le montagne e ho pensato a Loro che su quelle rocce e su quei ghiaioni hanno lasciato la vita e che ora riposano in quella silente e maestosa tomba che da novant’anni osserva la conca d’Ampezzo.
MANUTENZIONE IMPIANTI IN GALLERIA SULLA STATALE 50 BIS/VAR “DEL GRAPPA E DEL PASSO ROLLE”
Anas ha programmato la manutenzione degli impianti tecnologici e di sicurezza all’interno delle gallerie ‘Brenta’ e ‘San Vito’, sulla statale 50 Bis/Var “del Grappa e di Passo Rolle” nel tratto che collega Primolano ad Arsiè, in provincia di Belluno. Per consentire l’esecuzione in sicurezza delle lavorazioni è necessario chiudere al traffico le gallerie in entrambe le direzioni (Feltre/Belluno e Trento/Vicenza). Al fine di contenere il più possibile i disagi al traffico la limitazione sarà attiva nella sola fascia oraria notturna 21:00 – 6:00 a partire da giovedì 13 aprile fino a sabato 6 maggio. Durante la chiusura la circolazione in direzione Feltre/Belluno potrà percorrere la SR50 Bis (vecchia strada nazionale per Belluno) passando per le scale di Primolano/Fastro per poi reimmettersi sulla statale 50 Bis/Var al km 5,200 all’altezza dell’Area Artigianale di Arsiè.
Precipitazioni: Generalmente assenti, o sporadiche e irrisorie al pomeriggio sulle Dolomiti (10/20%).
Temperature: In generale aumento.
Precipitazioni: Nella notte e fino al primo mattino deboli sparse su Dolomiti (30-50%), in giornata generalmente assenti. Dalla sera aumento della probabilità fino a medio-alta (40-60%) a partire da Prealpi veronesi e vicentine in estensione nella notte a Dolomiti.
Temperature: Minime in lieve aumento, massime in lieve calo.
HOCKEY SU GHIACCIO
L’ALLEGHE/CORTINA E’ CAMPIONE ITALIANO UNDER 15. VITTORIA ALL’OVERTIME PER I RAGAZZI DI FONTANA
Di Marco Gaz
CAMPIONATO UNDER 15 HOCKEY SU GHIACCIO – GARA 3
APPIANO – ALLEGHE/CORTINA 2-3
GOL ALLEGHE/CORTINA: 2 Levis, Fontanive
Dopo 23 anni il titolo tricolore torna ad Alleghe. La squadra mista di agordini ed ampezzani vincono gara 3 della finale scudetto contro l’Appiano dopo una sfida giocata alla pari e caratterizzata da un gol annullato ai bellunesi nell’ultimo secondo di gioco del terzo tempo. Una vittoria sudata che ha portato la squadra di Fontana a giocarsi una finale in tre gare. Dopo la vittoria degli altoatesini in gara 1, l’Alleghe/Cortina ha dominato gara 2 e si è giocata il tutto per tutto nell’ultima sfida in terra altoatesina. Uno scudetto che verrà cucito sul petto di una squadra che ha faticato e non poco per tutta la stagione, costretta a fare allenamento fuori casa a causa dello stadio di Alleghe chiuso e con trasferte infinite, l’ultima in Piemonte in semifinale. Prima parte di gara con le squadre che lottano su ogni disco. Le civette sono costrette a giocare con l’uomo in meno dopo pochi istanti ma gli altoatesini non si rendono pericolosi. La squadra mista bellunese è attenta a non farsi sorprendere e prova a colpire in contropiede ma il golie dell’Appiano sembra insuperabile. Negli ultimi minuti della prima frazione rischia e non poco. Gli attaccanti dell’Appiano provano in tutte le maniere a sbloccare la partita ma Lacedelli è attento e sventa ogni minaccia. Padroni di casa agguerriti nella seconda frazione che prendono di mira la porta difesa da Lacedelli. Dopo una serie di tentativi andati a vuoto, gli altoatesini si portano in vantaggio. Civette che provano a rispondere con delle belle conclusioni che vengono sventate dalla difesa avversaria. A pareggiare i conti ci pensa Levis con un siluro dalla linea blu e il disco che si infila sotto la traversa. Bellunesi che prendono coraggio e provano l’assalto senza pero trovare la seconda rete. Le squadre non se le mandano a dire e in alcuni momenti gli arbitri sono costretti a calmare gli animi. Nella terza frazione l’equilibrio regna sovrano e le squadre sembrano non volrsi scoprire. L’Appiano ha l’occasione di portarsi in vantaggio a metà frazione quando viene assegnato un rigore ma Lacedelli lo para. E’ il preludio al gol. Confusione davanti alla porta bellunese e tapin vincente di un giocatore altoatesino. Rispondono i bellunesi che pochi minuti dopo trovano il gol con Fontanive. Finale concitato con la squadra di casa che subisce una penalità e l’Alleghe/Cortina che trova il gol allo scadere ma l’arbitro non lo convalida. Si va all’overtime e Tommaso Levis trova la rete che consegna alla squadra mista bellunese il titolo di campione d’Italia under 15.
IL COMMENTO DEL SINDACO DI ALLEGHE DANILO DE TONI
In una stagione travagliata, sofferta per le ragioni che tutti conosciamo legate al caro energia, la passione e la caparbietà hanno premiato i ragazzi ed il team dell’Alleghe hockey . L’amministrazione comunale è stata altresì ripagata dello sforzo economico sopportato per fare si che i ragazzi potessero continuare a giocare . Bravi ragazzi
REDAZIONE Il tricolore torna ad Alleghe dopo 23 anni dall’ultimo titolo vinto da una squadra giovanile. I nostri campioni hanno fatto una vera e propria impresa e Radio Più li vuole premiare con questo speciale
I BUONI RISULTATI DI AGORDINO GHIACCIO E SPORT
REDAZIONE Le ragazze di Agordino Ghiaccio e Sport si sono fatte notare al trofeo nazionale Bronze di Pinerolo: Gaia Serafini è salita sul gradino più alto del podio (Categoria interpretativo B); Paola Galligani 3^ (Categoria principianti open); Anita Serafini 13^ (Categoria cadetti); Cristina Torner 14^ (Categoria novice B) Matilde Rosson 7^ (categoria Novice B). Nel fine settmana buon risultato anche per Martina Da Tos 22^ alla finale Trofeo delle Regioni Siver (categoria intermedia novice). Anche Fabrizio Fontana è tornato a gareggiare nella categoria adulti a Bressanone, ottenendo un ottimo punteggio
Nella foto il podio della categoria interpretativo Grazie mille
SUBITO UNA VITTORIA PER LA NAZIONALE UNDER 18 DI HOCKEY SU GHIACCIO
Si apre con un successo il Mondiale di 1^ Divisione Gruppo B per la Nazionale italiana U18, che a Bled (Slovenia) supera per 4 a 2 l’Estonia. Dopo un primo tempo equilibrato, durante il quale gli Azzurri non concretizzano il primo powerplay a disposizione, nella frazione centrale il match si sblocca: al 22:43 Fauster si invola sulla destra e serve al centro Cassan, che pesca il tocco vincente per battere Rembetti. Passano pochi minuti e al 26:59 arriva anche il raddoppio: in contropiede Madaschi sceglie la soluzione personale, spolverando il “sette” sul primo palo. In avvio di terzo tempo la truppa italiana cala anche il tris: Remolato si avventa su un disco vagante nel terzo offensivo, stringe davanti al portiere e insacca. L’Estonia però non si dà per vinta e tenta la rimonta piazzando un micidiale uno-due. Al 49:56 Sepma premia l’inserimento di Morozov, che elude la marcatura di due difensori e davanti a Clara non sbaglia; 45 secondi più tardi è Valja ad accorciare ancora le distanze, depositando in rete l’assist di Burkov. Match riaperto a sorpresa, ma gli Azzurrini tengono, pur rischiando nel finale ritrovandosi in inferiorità numerica: l’Estonia tenta la carta sesto uomo di movimento, ma sull’errore di Mattik è Mantinger a segnare il goal a porta vuota del definitivo 4 a 2.