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IN COPERTINA DALL’ARGENTINA GLI AUGURI DI UN CARO AMICO, PIERALDO VIGNAZIA VIP
Laste de Sot. Assembramento di cervi. E tutti senza mascherina!! (foto di Andrea De Bernardin)
GLI AUGURI DI PASQUA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
GLI AUGURI DAL MUSEO VITTORINO CAZZETTA A SELVA DI CADORE
• Il bollettino della Protezione Civile: il numero dei contagiati, compresi morti e guariti, è di 152.271. I decessi salgono a 19.468, le persone guarite sono oltre duemila più di ieri. Gli attualmente positivi sono oltre 100mila; • Gli Stati Uniti in cima alla graduatoria delle vittime: sono oltre ventimila, scavalcata l’Italia. I dati peggiori nello stato di New York, che chiude le scuole fino a settembre; • Messaggio del presidente della Repubblica: “Vorrei dire: evitiamo il contagio del virus e accettiamo piuttosto il contagio della solidarietà tra di noi”; • Salvini dopo lo scontro con Conte: “Il dialogo? Ci proviamo ma è difficile“.
PRESIDENTI DELLE REGIONI INASCOLTATI E DA MARTEDI’ SARA’ UN’ALTRA ITALIA
di Mirko Mezzacasa
“Avevo proposto una fase sperimentale fino al 3 maggio per le Regioni per l’avvio di molte imprese che si sono candidate per testare un modello. Ma non è stato recepito nel DPCM” Ha dichiarato ieri da Marghera il Presidente Luca Zaia.
Da martedi sarà un’altra Italia perché il Governo ha dato il via libera alla riapertura di altre categorie produttive, ma il Governo arriva in ritardo perché il via libera lo hanno dato prima le Prefetture con la regola del silenzio assenso hanno di fatto aperto al lockdown prima dei messaggi in nazional-visione del Premier Giuseppe Conte. Infatti hanno riaperto in tanti nel Nordest e un mare di gente si è riversata in strada alla faccia dei pressanti controlli sugli spostamenti. “Ormai è una riserva indiana -ha detto Zaia ieri da Venezia – una riserva indiana dei poveri che non possono ripartire. Noi non possiamo chiudere imprese definite aperte, sono misure concordate con il Governo. Penso che conclamiamo quello che si dice, il lockdown non esiste più”. Anche per questo ha ancora ragione di esistere l’ordinanza per i trasporti che prevede l’obbligo di mascherine e guanti. Ma tutti i lavoratori avranno i dispositivi di protezione? E’ ovvio che funzionano ma bisogna averli. Il dato di positivi nei reparti infettivi ci dice che chi si protegge si salva, chi ha lavorato con il virus non si è infettato. In Regione ne sono state distribuite 8 milioni di mascherine si calcola ne servano almeno 100 di milioni ma se il Governo non toglie le ordinanze di confisca i negozi non possono venderle. Tutto questo andirivieni in crescita fa temere non solo la ripartenza dell’economia, ma anche del contagio. Per questo la Regione Veneto sta per promuovere una nuova ordinanza in forse anche la regola dei 200 metri dopo che i lavoratori avranno la possibilità di muoversi per raggiungere il posto di lavoro “Servono nuove misure”. Dopo tante ipotesi da oggi ne consideriamo un’altra relativa alla data di riapertura di bar e ristoranti, si mormora che possano alzare le serrande con il 18 maggio dopo che il 4 maggio sarà dato il “tana libera tutti” ai cittadini oggi costretti a rimanere nei dintorni di casa. Per i negozi di abbigliamento, arredamento, tessili ci saranno aperture scaglionate dopo il 4 maggio e successivamente riapertura di tribunali e studi professionali, ma non sarà più come prima, dovranno essere rispettate le distanze e l’uso di dispositivi. “Prima di fare baldoria ci vorrà tempo, ci arriveremo per step”. è stato rimarcato ieri da Venezia, e cambierà il nostro modo di vivere e tutelare la nostra salute. Cinema, stadi, discoteche non è escluso possano rimanere chiusi per mesi e riaprire a fine anno mentre centri estetici, barbieri, parrucchieri potrebbero riprendere a lavorare con severe regole dal 25 maggio. Sempre in calo i ricoveri in ospedale, altre 20 persone dimesse, nelle 24 ore “solo” 3 ricoveri in terapia intensiva, nessuno nelle ultime 12 ore. Il numero di tamponi in Veneto ieri: 190.912, cresce il numero dei decessi, ieri altri 23. In aumento i positivi (+432) che portano il totale a 13.891 dal 21 febbraio, attualmente i positivi sono 10.713, decessi totali 852 e sale anche il numero dei negativizzati a 2326. In calo il numero delle persone in isolamento domiciliare 18.111. In calo il numero di pazienti in area critica (1445, ieri 33 in meno) e in terapia intensiva ci sono 251 pazienti (+3 nelle ultime 24 ore). A Belluno 79 persone in ospedale Sei pazienti in meno in ospedale area non critica (38) uno in più in terapia intensiva sempre al San Martino (9), Feltre 1 (invariato), all’ospedale di comunità 1 paziente in più (16) e stabile Agordo (15). Un solo caso di positività nelle 12 ore (4 da ieri), gli attualmente positivi sono 548 (-2), i decessi totali 35 (quelli ufficiali dentro e fuori dagli ospedali), 71 i negativizzati. Sono 1161 i bellunesi in isolamento domiciliare.
L’ASSESSORE GIANPAOLO BOTTACIN
AGGIONAMENTO ULSS 1: 58 PERSONE IN MENO IN ISOLAMENTO E 590 TAMPONI IN 24 ORE
BELLUNO GLI AGGIORNAMENTI DALLA ULSS 1 DOLOMITI
SORVEGLIANZA SANITARIA COVID-19 Numero totale tamponi effettuati per ricerca nCoV al 11 aprile 2020: 11.607 (+ 590). Persone residenti in Ulss Dolomiti in isolamento domiciliare fiduciario e sorveglianza attiva al 11 aprile 2020: 1085 (- 58 rispetto ieri) Alcuni tamponi sono stati effettuati più volte sulle stesse persone
OSPEDALE DI BELLUNO Installate altre 3 tende della Protezione Civile al Blocco F per il percorso dedicato ai sospetti COVID, Attivato il Punto Medico Avanzato. Le degenze di MEDICINA E ONCOLOGIA sono state collocate al 2°piano del Blocco chirurgico, le degenze della PNEUMOLOGIA e GERIATRIA sono state collocate al 3° piano del Blocco Chirurgico (lato EST) , le degenze di CHIRURGIA, NEFROLOGIA e UROLOGIA sono state compattate al 3° piano del Blocco Chirurgico , le degenze di NEUROLOGIA sono state spostate al 2° piano del Blocco Medico. Le aree per sospetti COVID e pazienti COVID a bassa intensità sono collocate al 3° e 4°piano del Blocco Medico,Sono stati attivati ulteriori 18 posti letto per pazienti COVID a bassa intensità al 3° piano del blocco medico per un totale di 34 posti letto. I posti letto di media intensità sono 12 a Malattie infettive e 16 a Pneumologia COVID . il contenitore della Terapia Intensiva (9 posti letto) è stato allargato anche al gruppo operatorio di Belluno dove al momento sono stati attivati ulteriori 4 posti letto di terapia intensiva dedicati a eventuali pazienti covid positivi. I pazienti in arrivo dal 118 che dovessero necessitare di ricoveri urgenti in terapia intensiva COVID negativi saranno centralizzati alla Rianimazione di Feltre. Sono temporaneamente SOSPESI i ricoveri in Geriatria NON COVID visto l’impegno dei medici della Geriatria nell’area Covid. I ricoveri già destinati a questa area degenziale, saranno assegnati secondo criterio di patologia prevalente alle degenze di Cardiologia, Pneumologia, Medicina di Belluno o di Pieve .
OSPEDALE DI AGORDO attivata attività di ricovero per pazienti COVID positivi a bassa intensità di cura – modello ospedale di comunità;
OSPEDALE DI PIEVE DI CADORE è attivo un filtro all’ingresso per il controllo degli accessi grazie al personale della Protezione Civile, attivata un’area per sospetti COVID al 2° piano
OSPEDALE DI FELTRE Il reparto di PNEUMOLOGIA è stato trasferito al 6° piano del Padiglione Dalla Palma. Il reparto di GERIATRIA è rientrato al 5° piano del Padiglione Dalla Palma, l’area di degenza dedicata ai casi positivi Covid-19 è al 4° Piano del Padiglione Dalla Palma.
IL COLLEGAMENTO CON GIANPAOLO BOTTACIN ASSESSORE DEL VENETO
DATI E GRAFICI DEL GIORNO, PROVINCIA – REGIONE 11 APRILE 2020
Con la collaborazione di Tiziano De Col
I dati dei contagi odierni, riportano l’incremento giornaliero per la Provincia di Belluno che oggi è il più basso tra le Province Venete. La provincia di Belluno resta con il rapporto contagi – popolazione tra i più alti tra le Province Venete, dopo Padova e Verona e ben al di sopra di Treviso, Vicenza, Venezia e Rovigo.
SEMPRE GRAVE IL BIMBO INVESTITO AD ORZES
BELLUNO Sono sempre gravi e stazionarie le condizioni del bimbo di 8 anni investito di fronte a casa mentre voleva raggiungere i nonni dall’altra parte della strada, venerdì dopo pranzo. Il bimbo ha riportato fratture e traumi anche alla testa, resta ricoverato in terapia intensiva all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso anche se ieri ci sarebbe stato qualche lieve segnale di ripresa. La Fiat 500, che ha travolto il piccolo, e che era condotta dalla 31enne, è stata posta sotto sequestro per gli accertamenti del caso, stava rientrando dal lavoro in fabbrica, dove era ripresa l’attività, ha spiegato ai militari che il piccolo sarebbe sbucato all’improvviso e non sarebbe quindi riuscita a evitare l’impatto.
LUTTO A GOSALDO, UN MALORE, FORSE UNA CADUTA SI PORTA VIA GIANVITTORIO
GOSALDO Erano le 9 questa mattina quando in località Pian dei Nori é stato rinvenuto il corpo senza vita di Gianvittorio Bressan 68 anni di Gosaldo. L’uomo era intento a potare un albero. I Carabinieri stanno indagando per risalire alle cause del decesso, due le ipotesi, malore ma anche una caduta dopo essere salito su una scala. Gli uomini dell’Arma della locale stazione sono stati informati dell’incidente da un passante che ha notato l’uomo a terra privo di vita. L’uomo pensionato ha lavorato per tanti anni in Germania residente in frazione Nori, viveva da solo. Sul posto sono intervenuti anche gli operai comunali.
ANZIANA OSPITE DELLA CASA DI SOGGIORNO DI PIEVE DI CADORE CADE LUNGO IL SENTIERO, E’ INTERVENUTO IL SOCCORSO ALPINO
PIEVE DI CADORE Si è temuto il peggio stamane alle 10 per l’assenza di un’ospite della casa di riposo di Pieve di Cadore. L’anziana si è infatti allontanata da sola senza avvisare nessuno. La Polizia Municipale ha subito allertato il Soccorso Alpino per perlustrare l’area in direzione di Col Contras. Poco dopo una persona che risiede nelle vicinanze ha notato l’anziana novantenne, che era caduta non distante dalla sua abitazione, e ha avvisato. La donna era scesa per un sentierino, a circa 50 metri dalla struttura, ed era scivolata per un metro e mezzo finendo addosso a una rete. Le squadre la hanno raggiunta assieme a un medico, che le ha prestato prima assistenza. Fortunatamente se l’è cavata con qualche graffio, è stata trasportata all’ambulanza fino all’ospedale per i controlli del caso.
ALLEGHE PIANGE ENRICO DE TONI
ALLEGHE Ancora un lutto, in riva al lago è morto Enrico De Toni, 87 anni tra i primi a mettere la divisa biancorossa quando ancora l’hockey si praticava sul lago. Giocò in serie A prima di lasciare l’attività per motivi di lavoro impegnato all’estero con la ditta Fochi. Per l’Alleghe Hockey è il terzo lutto in pochi mesi dopo la scomparsa si Renato Rossi e Claudio Franceschini.
CAPITOLO “DE COCCIO”: IERI 31 PERSONE SANZIONATE E UNA ATTIVITA’ CHIUSA PROVVISORIAMENTE
BELLUNO Continuano i controlli per le misure urgenti per il contenimento della diffusione del COVID-19. Le forze dell’ordine solo ieri hanno controllato 873 persone sanzionandone 31. Sono 187 le sanzioni inflitte da inizio settimana (699 dal 16 marzo e 16.179 controlli). Controlli che saranno intensificati nei prossimi giorni come da richiesta del Ministero dell’Interno. Per quanto riguarda le attività commerciali, ieri 1.163 controlli, un titolare denunciato e una chiusura temporanea con sanzione amministrativa accessoria, la prima in questa settimana.
IL PUNTO DI GIANLUIGI DELLA GIACOMA (FP CIGL)
BELLUNO Gianluigi Della Giacoma, Funzione Pubblica CGIL, fa il punto della situazione su l’emergenza COVID-19.
GIANLUIGI DELLA GIACOMA, FP CGIL
VENEZIA Luca Zaia nell’appuntamento giornaliero con la conferenza stampa su l’emergenza COVID-19
LEGGI LA CONFERENZA DI ZAIA
Il lockdown non esiste più, stiamo parlando di aprire aziende già aperte. Facciamo ordinanze davanti a un finto lockdown. Se c’è più gente per strada è colpa del silenzio assenso per le imprese, non ci sono certo ragazzi in giro.
NUMERI dimessi 1716 ricoverati 1622 (-14), anche ieri dimessi superiori ai ricoverati che è uno degli indicatori più importanti. 251 in terapia intensiva (+3). Il numero dei contagiati aumenta (+309) e gli attualmente positivi sono 10.749, 831 i deceduti, 2188 i negativizzati, 18.111 le persone in isolamento fiduciario. A Padova 32 nuovi positivi, regge il cluster di Vo (0), 128 positivi in più a Verona, 3 a Belluno, 1 a Rovigo. Negli ospedali bellunesi per la prima volta dall’inizio dell’epidemia dati invariati nelle ultime 12 ore: San Martino 59 (15 nell’ospedale di Comunità), terapia intensiva 8, Feltre 1, Agordo 15
IL BAMBINO FENOMENO Damiano Tognolo 11 anni i Villa del Conte Padvoa che alleva galline di tutti i tipi, vuole donare uova fresche e feconde per la protezione civile, possono nascere i pulcini, mi manda tutte le istruzioni per farlo e alla fine mi dice, dopo 6-8 mesi le galline faranno le uova. Accettiamo la donazione delle 20 uova, mi ha anche messo il modello dell’incubatrice, la compreremo…questo è il futuro del Veneto, farò nascere i pulcini in ufficio.
DOMANDE
DECRETO GOVERNO, RIAPERTURE LEGATE AL SILENZIO ASSENSO DELLE PREFETTURE Noi non possiamo chiudere imprese definite aperte, sono misure concordate con il Governo. Penso che conclamiamo quello che si dice, il lockdown non esiste più, FIncantieri ha 4500 lavoratori, ho guardato tutte le filiere che si possono aprire, abbiamo una riserva indiana dove i “poveri” non riescono ad aprire. Esempio la filiera della moda rimane chiusa, come gli spieghiamo che non possono? Ne prendo atto, ma a questo punto programmo sapendo che non c’è più il lockdown e mi concentro sulla sicurezza dei ciattadini, l’isolamento fiduciario non esiste più. Stiamo scrivendo l’ordinanza con un cambio di strategie, ci concentriamo sui dispositivi e non sulle restrizioni.
E I TRASPORTI? Ho firmato ordinanza con obbligo di mascherine e guanti mi chiedo se tutti i lavoratori avranno i dispositivi. Vedremo anche i mezzi in che condizioni sono. Che ci siano disagi nella ripartenza è ovvio ma il fattore limitante sono i disposizioni non liberalizzati. Martedi il Veneto non sarà più quello di oggi per la mole di riaperture, non sono contrarie ma vanno fatte a rischio zero e i dispositivi funzionano ma bisogna averli. Il dato di positivi nei reparti infettivi ci dice che chi si protegge si salva, chi ha lavorato con il virus non si è infettato. Abbiamo distribuito 8 milioni di mascherine ma ne servono 100 di milioni.
PROPOSTE PER LA RIAPERTURA E CONFRONTI? Avevo proposto una fase sperimentale fino al 3 maggio per le Regioni per l’avvio di molte imprese che si sono candidate per testare un modello. Ma non è stato recepito nel DPCM
MASCHERINE A 9 EURO? So che fanno i controlli, lo possono fare anche gli agenti della Polizia Locale. Una mascherine in tempi di pace vale 25-30 centesimi, poi sono aumentate ad 1 euro anche per noi, adesso sono a 0,50
ATTIVITA’ ORGANIZZAZIONE SPIAGGE Stiamo valutando anche questo aspetto
CI VUOLE PAZIENZA Prima di fare baldoria ci vorrà tempo, ci arriveremo per step. Cambierà il nostro modo di vivere e tutelare la nostra salute.
VIVAI, PIU’ FLESSIBILI ALTRE REGIONE Stiamo valutando faremo presto qualche cosa, i vivavi che vivono nel negozio non sono tanti, vivono anche del negozio. C’è incongruenza tra il codice Ateco che permette di riaprire e il divieto di uscire di casa per motivi non indifferibili. Se ti fermano e gli dici che vai a comperare le primule ti becchi la sanzione. Altro esempio il cambio gomme del 15 aprile non è motivo indifferibile ma il gommista è aperto. Se di mezzo ci mettiamo mascherina e guanti diventa tutto molto più facile.
QUALI APRIREBBE? Mettiamo nelle condizioni di essere isolati, mani bocca e naso, e il problema ci sarà anche tra 15 giorni. Il problema non è aprire una fabbrica, ma chi ci va dentro. Con le regole di oggi poi si chiude tutto.
PADOVA MENO DECESSI PIU’ DIMESSE, ALTRE TERAPIE? No i protocolli sono tutti uguali, farmaci compresi. Bisogna valutare tutto compresi i flussi ed età media dei pazienti
L’UOVO DI PASQUA ALL’ASTAE‘ E’ già arrivato a 2000 euro.
EUROPA 400 miliardi allettano ma nessuno ha ancora capito come funziona
TEST SIEROLOGICHE Dovranno essere liberi
https://www.facebook.com/zaiaufficiale/videos/215035583098199
IL MESSAGGIO DI PASQUA DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA ROBERTO PADRIN
BELLUNO Il presidente della Provincia di Belluno Roberto Padrin ha voluto scrivere una lettera a tutta la popolazione bellunese in occasione della Pasqua.
IL VIDEO DI ROBERTO PADRIN ALLA POPOLAZIONE
LA LETTERA
Ne usciremo, sono convinto. La situazione che stiamo vivendo avrà una fine. Però dobbiamo essere consapevoli che occorre la disponibilità da parte di tutti a “stringere i denti” in questo momento e la collaborazione attiva di tutte le componenti sociali ed economiche per programmare fin da ora la ripartenza. Serve davvero la collaborazione di tutti, per ridurre gli effetti economici e sociali che la pandemia produrrà inevitabilmente anche nella nostra provincia. Da soli non ce la faremo. Avremo bisogno di sostegno da parte dello Stato e della Regione, e ovviamente anche dell’Europa, che dovranno intervenire in maniera importante affinché l’emergenza di oggi non diventi la causa di una desertificazione del nostro territorio. Per questo invito tutte le istituzioni, le forze economiche, sociali e la politica all’unità, alla coesione, al superamento di ogni polemica. Superare i campanilismi e le ideologie di parte dovrà essere il motore per cominciare a correre nella stessa direzione, per ricostruire insieme. La nostra provincia ha saputo rialzarsi dal disastro del Vajont e dalla distruzione di Vaia. Saprà rialzarsi anche questa volta. In questa fase stiamo producendo uno sforzo che mette a rischio i nostri modelli di vita consolidati, ma è un esercizio essenziale sotto l’aspetto sanitario. Dobbiamo osservare “misure” effettivamente stringenti, rigide, ma che tutti, con senso di responsabilità e rispetto verso il prossimo, dobbiamo comprendere e adottare, coscienziosamente. Non c’è altro modo, nel breve periodo, per disinnescare il contagio e la diffusione della malattia. E lo dobbiamo anche ai medici, agli infermieri, agli operatori sanitari, a tutti coloro che stanno facendo uno sforzo immane per aiutare chi sta male e chi soffre. L’emergenza potrebbe non essere breve. Lo sappiamo, o meglio cominciamo a capirlo. Ma i sacrifici che stiamo facendo sono assolutamente fondamentali per uscirne il prima possibile. Dovranno essere sostenute le nostre comunità e le nostre economie; mi riferisco in particolare alle comunità delle nostre valli e alla loro economia, essenziale per mantenere il presidio del territorio, già penalizzato nel passato da imponenti emigrazioni. Penso, in questo momento, agli sforzi e alle preoccupazioni di chi si trova a dover reggere i costi fissi di attività produttive e commerciali; penso agli imprenditori grandi e piccoli, agli artigiani, ai professionisti; penso ai commercianti già provati dalle trasformazioni dei consumi che ne hanno ridotto le potenzialità di impresa; penso agli albergatori e agli operatori turistici che stanno pagando la chiusura anticipata della stagione invernale. Rifletto sulle difficoltà che pesano su tutti i lavoratori, autonomi, dipendenti e collaboratori. Penso alle famiglie, che cominciano a vivere situazioni di difficoltà dovute al fermo di quasi tutte le attività. Purtroppo, oggettivamente, non c’era alternativa. Occorre però non fermarsi, non demordere, e fare di tutto, oltre il possibile, perché il motore resti acceso, perché l’economia possa ripartire. Sono convinto che l’Europa, dopo le prime incomprensioni politiche, attiverà un piano di ricostruzione economico-finanziaria comunitario e ripartiremo anche noi alla pari con gli altri Paesi europei; forse prima, perché prima usciremo dalla crisi sanitaria.
La salute è al primo posto. Ma già da subito dobbiamo pensare a tutelare le attività economiche, produttive e commerciali: nessuna impresa, nessun artigiano, commerciante, professionista, e nessun lavoratore del territorio bellunese dovrà sentirsi solo. Le difficoltà vissute da ogni singolo imprenditore in situazione di emergenza economica sono un problema collettivo di cui tutti dobbiamo essere consapevoli. Per questo assicuro ai lavoratori, agli imprenditori e agli operatori economici che la Provincia cercherà di fare da collettore di ogni singola problematica, di ogni singola esigenza, per individuare soluzioni specifiche, utili a superare le difficoltà che incontreremo inevitabilmente. Aspetto per questo indicazioni e suggerimenti, in particolare da parte dalle organizzazioni di categoria, dalle rappresentanze sociali e dalle istituzioni, sindaci in testa. Occorreranno risorse, ma occorrerà anche mettere in campo tutta l’intelligenza di cui disponiamo, tutta l’inventiva, l’imprenditorialità e la volontà di lavorare che la nostra storia porta scolpite nell’identità bellunese. Dobbiamo infatti essere consapevoli che i cambiamenti determinano anche straordinarie opportunità, soprattutto per le nuove generazioni, ma non solo. Sin da adesso dobbiamo prepararci a cogliere queste occasioni, immaginando un ruolo diverso per il nostro territorio. Il motore del turismo, oggi spento per l’impossibilità di muoversi e viaggiare, dovrà essere una delle leve fondamentali su cui costruire la ripresa economica. Anche immaginando nuovi scenari e nuove declinazioni dell’ambiente montano, che dopo questa pandemia potrà essere ancora più appetibile per l’aria buona e i ritmi lenti dei boschi e delle acque dei torrenti. E poi, abbiamo davanti due eventi di portata planetaria come i Mondiali 2021 e le Olimpiadi 2026 che metteranno il nostro territorio sotto i riflettori di tutto il mondo: dovremo essere pronti a cogliere queste grandi opportunità.
Non illudiamoci: ci saranno ancora molti momenti difficili per tutti, ma ce la faremo. Anche grazie all’alto valore delle nostre istituzioni locali. I sindaci rappresentano da sempre il riferimento territoriale più vicino ai bisogni della comunità nell’assicurare servizi e sostegni. Lo saranno ancora di più in questa difficile situazione, parallelamente alla Regione Veneto. In un momento come questo i servizi e la vicinanza delle amministrazioni locali sono la catena fondamentale per la tenuta sociale.
La provincia di Belluno è un territorio meraviglioso e straordinario, fatto di persone che hanno sempre dimostrato dedizione e amore per la propria terra, forza di volontà, inventiva e capacità lavorativa. È doveroso, anzi un obbligo, mantenere unita questa meravigliosa terra con le sue comunità e le sue secolari regole di vita civile: si tratta, a mio avviso, della prima e fondamentale condizione per riuscire in questo immenso sforzo che ci aspetta per le settimane e i mesi a venire.
Ora però ognuno di noi dovrà fare la propria parte. Ne usciremo probabilmente diversi, ma forse anche migliori.Con gli auguri di una serena Pasqua,Roberto Padrin
Presidente Provincia di Belluno
FELTRE: SANIFICAZIONE STRAORDINARIA E DELLE ISOLE ECOLOGICHE NELLE FRAZIONI E DI ALCUNI PUNTI DEL CENTRO CITTÀ
FELTRE Non si ferma, tra le azioni messe in campo per fronteggiare l’epidemia da Coronavirus, l’attività di pulizia e sanificazione del territorio, che vede impegnati quotidianamente i tecnici e gli operai comunali, soprattutto per quanto riguarda le aree di contatto dei cassonetti per la raccolta dei rifiuti. Stamane sono entrati in azione i volontari delle squadre di Antincendio Boschivo della Protezione Civile dell’A.N.A. per un massiccio intervento mirato, in particolar modo, sulle isole ecologiche dislocate in alcune frazioni del territorio comunale di Feltre e su alcune arre del centro città. Circa una trentina gli uomini che si sono suddivisi in gruppi di lavoro e, muniti di protezioni adeguate, si sono suddivisi le aree di intervento. Alcuni volontari, dotati di atomizzatori spalleggiati (più agili e leggeri) hanno proceduto alla sanificazione del centro storico, mentre altri si concentravano con l’ausilio dell’autobotte sui marciapiedi e le aree del centro città (approfittando anche della chiusura pressoché totale degli esercizi commerciali in questo periodo); nelle frazioni gli operatori sono intervenuti con i nebulizzatori sui cassonetti per la raccolta dei rifiuti e sull’intera area circostante. In tutti gli interventi è stata utilizzata l’oramai “consueta” diluizione di ipoclorito di sodio (la comune varechina) con diluizione alle 0,1%
ADIS ZATTA ASSESSORE DEL COMUNE DI FELTRE
GLI AUGURI DI PASQUA DEL SINDACO DI BELLUNO JACOPO MASSARO
BELLUNO Con una lettera il Sindaco di Belluno Jacopo Massaro ha voluto fare gli auguri di Pasqua a tutti i bellunesi.
LA LETTERA
Carissimi concittadini,
quella che stiamo vivendo è certamente una Pasqua anomala, che ci vede lontano dai nostri cari e dalle nostre abitudini.
È un momento di grande difficoltà per tutti: dal personale medico e sanitario ai volontari in prima linea, passando per chi ha paura per il proprio posto di lavoro e chi lo ha già perso, per i genitori, per gli insegnanti, per i bambini e i ragazzi,…
Il primo pensiero non può che andare a chi ha perso la vita e alle loro famiglie, un dramma accentuato dal non poter nemmeno dare loro nemmeno un ultimo saluto.
Dobbiamo poi ringraziare tutto il settore medico e sanitario, sul quale al termine di questa emergenza sarà necessaria una profonda riflessione: ci sono professionisti che quotidianamente mettono a rischio la propria vita per salvare quella degli altri e che sacrificano i propri rapporti familiari, e a loro, oltre alle parole di ringraziamento ed encomio, vanno garantite strutture, dotazioni e attrezzature all’altezza.
C’è poi tutta la partita economica: lo vediamo banalmente dall’incredibile numero di richieste per i buoni spesa ricevute in questi giorni. Questa epidemia ha messo in ginocchio la nostra economia, in un momento già segnato dalla crisi: turismo, accoglienza, ristorazione, commercio,…tutti i settori sono stati colpiti, e a pagare il prezzo più duro sono i lavoratori, che si sono visti lasciati a casa – chi in cassa integrazione, chi con un contratto a chiamata e mai più contattato, chi con contratti stagionali mai partiti – e che fanno fatica a tirare avanti.
Sarà però una Pasqua che deve farci ritrovare il nostro spirito di comunità: “state a casa” non è solo uno slogan, è l’unica cura che abbiamo al momento per contrastare il contagio. So quanto è dura non poter riunire la propria famiglia in un giorno di festa, ma dobbiamo resistere: i bellunesi sono persone corrette e rispettose, e quando c’è da aiutare il prossimo sono sempre i primi ad offrirsi. Bene, questa volta il compito è uno solo: restiamo a casa, anche se la giornata ci invita a un’escursione, anche se i bambini vogliono vedere i nonni,… è difficile per tutti, ma solo così potremo uscire presto da questo tunnel.
Ci aspettano altre settimane così, che non possono dare spazio alle polemiche: l’unità di intenti deve essere assoluta, dai cittadini al mondo economico. Dobbiamo ripartire, certo, e dobbiamo farlo rispettando e tutelando la salute di tutti: lo scontro frontale non porta a nulla.
È un appello che va anche al mondo della politica: come sindaci, abbiamo sempre accolto tutti i provvedimenti nazionali e regionali senza contestazioni. Ora e in futuro servono azioni e risorse: tutti siamo Presidenti del Consiglio, come siamo allenatori di calcio quando ci sono i mondiali; tutti avremmo fatto meglio, se fossimo stati là; là, però, non ci siamo, e la politica deve arrestare la campagna elettorale permanente per dare risposte concrete alle imprese e ai lavoratori. Da Venezia a Roma a Bruxelles qualcosa si è fatto, e c’è da lavorare ancora per salvare il futuro della nostra economia, senza perdere tempo in baruffe che lasciano dietro di loro solo polemiche inutili, aziende chiuse e lavoratori senza occupazione.
La nostra è una comunità solida e solidale, che ha saputo rialzarsi da grandissime tragedie, dal Vajont a Vaia. Sapremo farlo anche questa volta, e anche questa volta serve l’aiuto e l’impegno di tutti.
Auguro a tutti voi una serena Pasqua.
JACOPO MASSARO
Sindaco di Belluno
AVVISO PER LA RICERCA DI INFERMIERI E OSS PER I CENTRI DI SERVIZIO
BELLUNO. E’ stato indetto un avviso diretto alla formulazione di elenchi di infermieri ed operatori socio sanitari disponibili a prestare attività assistenziale presso i Centri di Servizio Anziani presenti nell’ambito territoriale dell’Azienda ULSS n. 1 Dolomiti. L’Azienda ULSS n. 1 Dolomiti, ricevute le comunicazioni di disponibilità, inoltrerà gli elenchi ai Centri di Servizio Anziani, che potranno contattare direttamente gli interessati ed eventualmente procedere a stipulare contratti individuali, di lavoro subordinato o di lavoro autonomo, secondo la vigente normativa. L’avviso è consultabile sul sito dell’Ulss 1 Dolomiti: www.aulss1.veneto.it – concorsi e avvisi – servizio personale – concorsi e avvisi in scadenza.
Nell’ambito delle attività a sostegno dei Centri di Servizio, è stato indetto un avviso INTERNO per personale dipendente dell’Ulss Dolomiti per la ricerca di disponibilità di infermieri e OSS che vogliano essere assegnati temporaneamente ai Centri di Servizio in relazione all’emergenza COVID per i mesi di aprile e maggio 2020. L’avviso è consultabile in intranet aziendale e sul sito dell’Ulss 1 Dolomiti: www.aulss1.veneto.it – concorsi e avvisi – servizio personale – avvisi al personale dipendente Per manifestare la propria disponibilità è necessario compilare il modulo presente nel sito e inviarlo via mail, allegando carta di identità , a [email protected] .L’effettiva assegnazione temporanea sarà disposta avendo cura di contemperare le esigenze dell’azienda Ulss con quelle dei centri servizi.
ASCA RICERCA PERSONALE INFERMIERISTICO
AGORDO ASCA ha indetto una nuova selezione pubblica finalizzata alla formulazione di una graduatoria di idoneità utile all’inserimento a tempo indeterminato e determinato a tempo pieno presso la RSA di Agordo di INFERMIERE. Le modalità di presentazione della domanda si trovano sulla home page del sito aziendale www.servizisocialiasca.it Il termine ultimo per la presentazione delle candidature è fissato entro e non oltre le ore 12.00 del giorno 15 maggio 2020.
A CANALE D’AGORDO LA CONSEGNA A DOMICILIO DI MASCHERINE SU RICHIESTA
CANALE D’AGORDO Il comune di Canale D’Agordo ha cominciato la consegna a domicilio delle mascherine a richiesta. Al fine di limitare gli spostamenti, coloro che avessero bisogno di mascherine sono pregati di contattare il numero 320 3298245 dalle 9 alle 12 il lunedì, mercoledì e venerdì. La consegna del materiale verrà effettuato dalle associazioni di volontariato del territorio direttamente a casa. In caso di urgenze il numero è 0437 590323.
LA CROCE BIANCA VAL FIORENTINA CONSEGNA LA SPESA A DOMICILIO
SELVA DI CADORE I volontari della Croce Bianca Val Fiorentina vengono in aiuto agli anziani e alle persone bisognose che non possono muoversi di casa attivando un servizio di consegna a domicilio della spesa. Il servizio sarà erogato il lunedì, mercoledì e sabato. Per accedere al servizio basta contattare il negozio Conad di Selva di Cadore allo 0437 720613 o l’alimentari di Pescul allo 0437 521071 entro le ore 10 poi i volontari della Croce Bianca Val Fiorentina consegneranno la spesa a casa.
A LA VALLE PARTE LA CONSEGNA A DOMICILIO DI FARMACI E SPESA
LA VALLE AGORDINA Il Sindaco informa che sono stati attivati i servizi di consegna a domicilio per farmaci e per la spesa. Per la consegna dei farmaci i numeri da chiamare sono 0437 62298 oppure 0437 63896, servizio attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12:30 e dalle 15:30 alle 18:30. Per la consegna della spesa a domicilio basta telefonare al Panificio “El Forner” 0437 63040, servizio garantito dal lunedi al sabato dalle 7 alle 12:30 e dalle 16:30 alle 19, anche la domenica dalle 7 alle 12:30
SERVIZIO A DOMICILIO ANCHE A CANALE D’AGORDO
CANALE D’AGORDO Il comune, in collaborazione con le associazioni di volontariato del territorio, ha attivato il servizio di consegna a domicilio di farmaci e beni di prima necessità alle persone che sono impossibiltate a muoversi (anziani, persone non autosufficienti, persone sole e/o che non possono uscire dalla propria abitazione. Servizio attivo il lunedì, mercoledì e venerdì. Per avvalersi del servizio il numero da chiamare è 320 3298245
SERVIZIO SPESA GRATIS PER FODOM
LIVINALLONGO Questo servizio è rivolto a persone anziane e malate, ma anche alle famiglie e alle persone sole che non hanno la possibilità di fare acquisti. Il servizio può essere richiesto ogni giorno ed è gratuito. Potrà essere richiesto al 0471 444 444 dalle ore 8-18. La consegna avviene lo stesso giorno o al più tardi il giorno successivo. Il servizio viene eseguito esclusivamente da volontari della Croce Bianca che possono identificarsi come collaboratori dell’associazione e indossano la divisa e tesserino.
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AGORDINOMERON
AGORDINOMERON, IL TERRITORIO SI RACCONTA Da un’idea di Gianni Santomaso
IL MESSAGGIO DEI SACERDOTI
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Precipitazioni: Assenti (0%).
Temperature: Pressoché stazionarie nelle valli, con clima ancora decisamente primaverile, e in leggera flessione in quota. Sono previste punte di 23/25°C nei fondovalle prealpini e di 20/21°C a 1000/1200 m. Su Prealpi a 1500 m min 7°C max 13°C, a 2000 m min 5°C max 9°C, sulle Dolomiti a 2000 m min 4°C max 10°C, a 3000 m min -4°C max -2°C.
Venti: Perlopiù deboli a regime di brezza nelle valli, localmente e temporaneamente moderati per soliti rinforzi notturni in alcuni settori prealpini; in quota deboli da sud-ovest, a 5-10 km/h a 2000 m e 10/15 km/h a 3000 m.
Precipitazioni: Generalmente assenti fino nel tardo pomeriggio (0%). Alla sera non escluso qualche isolato piovasco (20%), assieme a qualche fiocco di neve sopra i 2200/2300 m.
Temperature: In generale diminuzione, eccetto stazionarietà delle minime nelle valli. Sono previste punte di 18/20°C nei fondovalle prealpini e di 14/16°C a 1000/1200 m. Su Prealpi a 1500 m min 6°C max 10°C, a 2000 m min 3°C max 7°C, sulle Dolomiti a 2000 m min 2°C max 7°C, a 3000 m min -5°C max -3°C.
Venti: Nelle valli deboli di direzione variabile, perlopiù senza i consueti rinforzi notturni per brezze; in quota moderati da sud sud-ovest, a 5-10 km/h a 2000 m e 15/20 km/h a 3000 m.