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Purtroppo Google Maps indica la 346 chiusa per frana a Caviola, e il San Pellegrino ancora chiuso. La frana di Caviola è episodio di inizio settimana peraltro risolto in poche ore da Veneto Strade. In realtà si transita normalmente tra Canale e Caviola e dalle 18 di ieri anche il San Pellegrino è aperto Un bel po’di auto si stanno infilando sulla strada di Gaer-Carfon (guidati da Google)….
REDAZIONE Passo Campolongo è stato riaperto, spostati anche gli alberi caduti nel corso della giornata trascinati dalla neve (foto Galvano Jr. Dotta). Riaperto anche Passo San Pellegrino
RIAPERTURE:
– S.P. 244 “della Val Badia” Passo Campolongo
– S.R. 48 “delle Dolomiti” Col Gallina-Cinque Torri
– S.P. 346 “del Passo S. Pellegrino
– S.P. 6 dir “di Danta” da Ciampo a Casermette
– S.P. 148 “Cadorna” località Forcelletto
– S.P. 49 “di Misurina”- Carbonin.
ALTRI PASSI già riaperti: Duran, Cibiana, Staulanza, Sant’Antonio, Tre Croci fino a Misurina
A NATALE GIALLO VENETO. CASE DI RIPOSO: 1968 MORTI DAL 21 FEBBRAIO (208 A BELLUNO). A BELLUNO E’ RECORD DI CONTAGI, 340 COME LA SCORSA DOMENICA
Il Veneto come previsto in considerazione della discesa dell’indice Rt sotto quota 1, rimane in zona gialla senza ulteriori restrizioni da colorazione arancio-rossa. In Provincia ieri c’è stato un nuovo balzo dei contagi (340) e il decesso di una 71enne ricoverata in pneumologia a Belluno. Il numero delle vittime nelle case di riposo è stato reso noto ieri: 208 in provincia di Belluno su un totale di 299 morti dal 21 febbraio.
Nelle case di riposo del Veneto (332) ci sono 3662 ospiti positivi su 28.714 (12,8%), di loro 160 sono ricoverati, 1968 sono deceduti da inizio epidemia. Dei 34.790 operatori sono 1291 i contagiati (3,7%). Nelle 28 strutture bellunese che ospitano 1895 anziani si contano 173 positivi attualmente positivi (9,1%) di loro 22 sono ricoverati, 208 i decessi dal 21 febbraio. Dei 2527 operatori 34 sono positivi (1,3%). La novità: in casa di riposo saranno fatti i test al personale ogni quattro giorni.
SONO 14 LE PERSONE IN TERAPIA INTENSIVA, UN DECESSO E 340 POSITIVI
BELLUNO Un decesso nella giornata di ieri, è deceduta una donna covid positiva di 71 anni ricoverata in Pneumologia a Belluno. POSITIVI ALLE 17 DI IERI 340
CORTINA in questi due giorni il numero di positivi al Covid-19 nel territorio di Cortina d’Ampezzo è passato da 48 a 47 casi (-1). Le persone in quarantena (isolamento domiciliare), che hanno avuto un contatto stretto con i positivi, sono 25 (+3). “La curva del contagio continua la sua discesa anche se più lentamente rispetto la settimana scorsa” dice il sindaco Gianpietro Ghedina.
IN OSPEDALE 174 RICOVERATI
Area NON CRITICA |
Terapia Intensiva |
|
Ospedale di Belluno |
56 |
6 |
Ospedale di Feltre Ospedale di Agordo |
53 8 |
8 |
Le persone attualmente POSITIVE ricoverate in Ospedale di Comunità sono:
pazienti attualmente positivi |
|
Ospedale di Comunità AGORDO |
5 |
Ospedale di Comunità ALANO |
3 |
Ospedale di Comunità AURONZO Ospedale di Comunità di BELLUNO |
9 21 |
Ospedale di Comunità di FELTRE |
13 |
LO SPACCIATORE DEL BOSCARIZ ARRESTATO IN GERMANIA, LA GIUSTIZIA ITALIANA LO RECLAMA
BELLUNO Quattro anni fa ai primi di dicembre gli uomini della Questura di Belluno in accordo con la Procura si erano fiondati a Feltre per arrestare Omar Kinteh, gambiano di 25 anni indagato per spaccio di stupefacenti anche e soprattutto a minorenni. Ma quel giorno l’extracomunitario aveva lasciato la Cooperativa Dumia dove era ospite richiedente asilo, scomparso verso una destinazione sconosciuta, almeno fino a pochi giorni fa. Infatti la Polizia Tedesca lo scorso 2 dicembre lo ha arrestato. Oggi la Procura di Belluno chiede venga riportato in Italia per rispondere alla legge. Il soggetto è arrivato in Italia a Lampedusa nel maggio del 2015. Da Lampedusa a Belluno e quindi a Feltre dove nel parco Boscariz con altri connazionali nell’estate del 2016 si è dedicato allo spaccio di marijuana e hashis per clienti minorenni che pagavano lo stupefacente dai 10 ai 15 euro a grammo. Le segnalazioni arrivate in Questura hanno dato il là all’attività investigativa. All’inizio Kinteh vendeva al dettaglio poi è però salito di livello creando una rete di “cavalli” per le consegne. L’attività si interrompe nell’autunno del 2016. Il primo dicembre 2016 alle 17 è ancora alla Dumia ma il giorno dopo quando arriva la Polizia riesce a far perdere le sue tracce dopo essersi incontrato con una persona, lo confermano alcuni testimoni. Questa è l’ultima traccia dell’uomo sul territorio italiano. Nel febbraio 2017 vengono emesse le misure cautelari per gli spacciatori, lui compreso. L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Belluno, aveva portato all’emissione di un’ordinanza cautelare che disponeva la custodia in carcere a carico del gambiano e degli altri connazionali nel febbraio 2017. Viene ipotizzato possa essersi trasferito all’estero e infatti il progetto Wanted III finalizzato alla ricerca dei latitanti. La Squadra Mobile di Belluno ha iniziato a consultare la rete al fine di reperire informazioni, trovando i profili sui social con tanto di nome, cognome e fotografie. Il profilo tra l’altro lo legava ad una donna di Francoforte oggi cinquantenne arrestata nel 2010 a Fiumicino con quasi 5 chilogrammi di cocaina. Tra l’altro Kinteh aveva postato una serie di fotografie tra supermercati, palestra, autobus che lo riconducevano ad un’area vicino all’aeroporto di Stoccarda. Con questo sospetto la PM in Procura ha convinto dil GIP ad emettere un mandato d’arresto europeo. La Questura ha sollecitato l’Interpool e alla fine i tedeschi hanno inviato le attese risposte: il 2 dicembre l’uomo è stato individuato, fermato e riconosciuto con tanto di impronte digitali. Ora è in carcere in Germania in attesa di essere consegnato alla Giustizia Italiana voli e covid permettendo
SI PERDONO NELLA NEVE
PIEVE DI CADORE Ieri pomeriggio la Centrale del 118 è stata allertata da due uomini bloccati dalla neve ghiacciata, che dicevano di trovarsi poco sopra il Bivacco Scalon sul Monte Dolada e di vedere l’abitato di Soccher, da dove erano partiti la mattina alle 10. L’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è subito decollato, ma durante la ricognizione sopra il bivacco non li ha visti. Mentre otto tecnici del Soccorso alpino di Longarone e Alpago si preparavano per avviare a piedi la ricerca, in contatto telefonico con i due la Centrale è riuscita a dare qualche indicazione in più all’equipaggio quando gli escursionisti hanno finalmente visto l’elicottero. Molto distante, dal momento che erano in un’altra valle rispetto a quella dove credevano di trovarsi. Saliti da Soccher con racchette, scarpe da trail e tuta da corsa. I due amici bellunesi, R.P., 61 anni, e V.V., 71 anni, avevano mancato il bivacco, che sorge a 1.150 metri, proseguendo a sinistra erano arrivati sotto la Cresta di Campigol in Valpora, nel versante che dà su Longarone, e l’abitato che vedevano era Soverzene e non Soccher. Si erano fermati, completamente fuori dal sentiero, quando avevano iniziato a scivolare, uno per una cinquantina di metri fermato da una pianta. Individuati dall’eliambulanza nella boscaglia, a quota 1.300, i due sono stati recuperati dal tecnico di elisoccorso con due verricelli da 50 metri e sono stati trasportati fino al campo sportivo di Soccher, dove le squadre di soccorritori erano pronte a partire, qualora l’elicottero non fosse riuscito a completare il recupero.
ENEL E SOCCORSO ALPINO PER IL RIPRISTINO DELLA CABINA DI ARABBA
LIVINALLONGO Intervento dei tecnici dell’Enel dopo che il Soccorso Alpino ha individuato nella neve alta un percorso al sicuro dalle valanghe. Ieri a Passo Campolongo, a 2000 metri di quota e con oltre 2 metri neve, dove la “cordata” Soccorso Alpino – E-Distribuzione ha permesso di completare con successo la messa in servizio della linea di Media Tensione tra Arabba e Passo Campolongo, che alimenta un importante nodo di rete che rifornisce tra gli altri anche il Centro Meteorologico di Arabba e numerosi ripetitori telefonici. L’ondata di neve e gelo dei giorni scorsi aveva provocato la rottura di uno dei cavi della linea, appesantito da grossi manicotti di ghiaccio. L’operazione è iniziata all’alba da Agordo, al Passo impegnativa camminata di oltre un’ora e mezza. Prima del buio, alle 16 conclusione delle operazioni.
ANCORA NELL’EMERGENZA DOPO SEI GIORNI
BELLUNO Anche ieri sono proseguite le operazioni dei vigili del fuoco. Eseguiti oltre una 30 di interventi soprattutto per rimozione neve dalle strade e dai tetti, principalmente in Cadore. In Alpago ultimi interventi di pulizia strada e allagamenti residui.
L’ULTIMO SALUTO…
DI GIANNI SANTOMASO
IL COMUNE DI ROCCA PIETORE E RADIO PIU’ IN VIDEOCONFERENZA CON I BAMBINI PER SPIEGARE IL PERCHE’ DELLA CHIUSURA DELLA SCUOLA
ROCCA PIETORE Nella mattinata di ieri videoconferenza tra il comune di Rocca Pietore, Radio Più e i bambini delle scuole di Rocca Pietore per spiegare le motivazioni della chiusura delle scuole in questi giorni e per parlare anche dell’emergenza Covid-19.
IL SINDACO DI ROCCA PIETORE ANDREA DE BERNARDIN
SI ALL’ACQUISTO DELLA NUOVA SEDE PER LA CROCE VERDE VAL BIOIS
FALCADE Un unico punto all’ordine del giorno: Acquisto immobile in via degli Artigiani da adibire a sede delle associazioni di volontariato di primo soccorso operanti sul territorio comunale
DAL CORRIERE DELLE ALPI, GIANNI SANTOMASO
https://www.facebook.com/mirko.mezzacasa/videos/10225141520711974
DALLA PROPOSTA AL PROGETTO. CONTRO LO SPOPOLAMENTO UN POLO PER LO STUDIO
La missione di Belluno Alpina è quella di riportare l’attenzione sulle Prealpi, cercando di avvicinare i giovani all’ambiente, alla natura, alle opportunità che questi offrono anche sotto l’aspetto lavorativo, come la gestione forestale e l”accoglienza turistica.
DI DAMIANO TORMEN
IL PRESIDENTE DI BELLUNO ALPINA GIMMY DAL FARRA
“I danni causati dal maltempo in questi giorni, pensiamo solo ad esempio alle tre frane che si sono mosse a Piandelmonte, rischiano di incentivare l’abbandono della montagna”, spiega il presidente Gimmy Dal Farra. “Per questo, è necessario avere in montagna uno spazio di studio delle popolazioni montane e delle politiche antispopolamento, che non possono essere disgiunte da una continua e attenta manutenzione del territorio. Belluno Alpina accoglie con soddisfazione la parole di questi giorni del Presidente della Provincia Padrin e del consigliere Bortoluzzi: “Però alle parole devono seguire i fatti: bisogna dare occasioni alla gente di restare in montagna e curare il territorio. Perr noi è fondamentale che una realtà come il Consorzio Forestale abbia sede, punto logistico e di ritrovo direttamente “nel bosco” e non in città, così da avvicinare l’istituzione al territorio e far crescere nei residenti la consapevolezza delle potenzialità e peculiarità del posto”
COVID 19, LE CURVE DEI RICOVERI OSPEDALIERI E I RAFFRONTI CON I DATI STORICI.
Nei report dell’andamento dell’occupazione: linea rossa terapia intensiva (area critica) linea azzurra area medica non critica, linea verde strutture territoriali. Le altre tre linee formate da punti sono le curve polinominali (poli), mettono in evidenza il possibile andamento in relazione ai dati storici. Per Belluno si evince un’impennata verso l’alto nel momento in cui la curva polinominale inizia la discesa verso il basso.
REPORT ANDAMENTO OCCUPAZIONALE COVID19 PROVINCIA PER PROVINCIA
SI AGGRAVANO ALTRI 14 PAZIENTI, 66 DECESSI E ALTRA IMPENNATI DI POSITIVI: OLTRE 4400
I GRAFICI DI TIZIANO DE COL
VENETO SEMPRE GIALLO. LA NUOVA ORDINANZA REGIONALE, IN PIEDI AL BAR FINO ALLE 11
VENEZIA il Presidente Luca Zaia fa il punto sull’emergenza Covid-19
I NUMERI TAMPONI MOLECOLARI 2957445 (+16300) TEST RAPIDI 1282120 (+40130) POSITIVI DA INIZIO PANDEMIA 181451 (+3883) percentuale positivi su tampone 6,88% POSITIVI OGGI 85093 RICOVERATI 3176 (-46) IN AREA CRITICA 2801 (-64) IN TERAPIA INTENSIVA 375 (+18) DECESSI 4659 (+108) DIMESSI 8339.
LEGGI LA CONFERENZA STAMPA DI LUCA ZAIA
Oggi nel giorno del verdetto: con un Rt che scende (0,92 per la Regione, 1.01 per il Cts) la Regione rimarrà in giallo. Chi ha meno di 1.25 di Rt è fuori sia dalla zona arancione che rossa.Oggi si parlerà di decessi con la dottoressa Francesca Russo “come si conteggiano tamponi… ed epidemia
. I temi da affrontare, di sanità pubblica cioè la situazione della pressione ospedaliera, i decessi e l’evoluzione sanitaria epidemiologica in corso cioè la ricerca dei positivi. Oggi la dottoressa Russo ha inviato la lettera al Ministero sottolineando i tanti test rapidi e molecolari (ieri 56430), e il numero di positivi che corrisponde al 6,88%. Scrive bene la dottoressa Russo: vorremo avere un quadra standardizzato di tutte le regioni italiani, non si può ragionare in numeri assoluti, così non dicono nulla. Vogliamo evidenziare la virtuosità di questa Regione che fa i test ai contatti stretti dei positivi, aspetti che in altre regioni non vengono considerati o vengono trattati diversamente, quindi servono i dati omogenei RT E CURVA NEL GIORNO DELLE VALUTAZIONI PER LA NUOVA COLORAZIONE Non minimizzo, siamo preoccupati anche perché il tema della terapia intensiva pesa. I timidi segnali che abbiamo da qualche giorno speriamo si consolidino e si trasformino in tendenza. Oggi ci sarà il verdetto ma annuncio che il nostro RT si abbassa, ora è sotto l’uno. L’RT legato alla valutazione è 0,92 (rapporto sintomatici-asintomatici e calcolato sulla ospedalizzazione), 1,01 quello aggiustato dal CTS, più stabile e calcolato su due settimane comunque in discesa rispetto al dato precedente (1.11). Questo è positivo, la zona arancione scatta a 1.25. La curva dei ricoveri si presenta con un pianoro sulla fase apicale. IL BACINO DEL NORDEST va anche oltre confine, è un bacino ma non si conosce l’orgine e il perché di questo andamento. Va studiato se si tratta o meno di ceppi diversi. In alcune realtà, nella stessa comunità epidemiologica il virus aveva sequenzialità diverse.
LA DOTTORESSA RUSSO
Puntiamo sui test rapidi per la velocità di utilizzo, e la capacità di aver subito il risultato. Nella lettera ho chiesto omogenità in tutte le regioni per il numero di test rapidi e molecolari. Ci sono discrepanze fra dati che considerano solo i molecolari senza considerare i rapidi. Lavoreremo sul territorio che presenta situazioni di contagio, ci sono Comuni nel bellunese e vicentino dove ci sono stati incrementi.
Nelle RSA dove viene fatta una valutazione epidemiologica, abbiamo previsto di fare il test agli operatori ogni quattro giorni.
Un soggetto al 21esimo giorno di positività, se asintomatico da almeno 3 giorni (anche se il test molecolare dovesse essere positivo) può risultare non più contagioso pronto per la vita in pubblico. Gli ultimi Dpcm non si sono allineati alla circolare, segnalata la discrepanza il Ministero si è impegnato ad allineare il Dpcm.
https://www.facebook.com/zaiaufficiale/videos/452425442417876
COVID. ULSS 1 DOLOMITI: IL PUNTO SULLE SCUOLE
BELLUNO Sono attualmente in carico al “team scuola” del Dipartimento di Prevenzione 65 (-11 rispetto alla scorsa settimana) classi della provincia così distribuite: 9 infanzia (-2), 24 primaria (-8), 26 secondaria di primo grado (-1), 5 secondaria di secondo grado , 1 classe di studenti di una scuola media che fa un laboratorio pomeridiano. Attualmente sono in isolamento domiciliare fiduciario 39 classi (+9), il 60% delle classi in carico, così distribuite: 9 infanzia, 15 primaria, 16 secondaria di primo grado. Circa 20 classi su 39 finiranno il loro isolamento lunedì 14: la chiusure delle scuole per l’allerta meteo e il ponte dell’immacolata hanno fatto registrare come ultimo contatto di molte classi il 4 dicembre. Sono state organizzate, quindi, per lunedì 14 diverse sedute di tamponi aggiuntive per le classi interessate dal tampone di uscita dall’isolamento da parte del team scuola. Dal 14 settembre ad oggi sono state prese in carico ad oggi 433 classi, di cui 39 nell’ultima settimana.
DA LUNEDI’ PARTE LA SEDE USCA IN CADORE
BELLUNO Lunedì 14 dicembre diventa operativa, con 4 medici assegnati, l’USCA (Unità Speciali Continuità Assistenziali) della Sede Distrettuale di Pieve di Cadore. Le USCA si occupano, in particolare, della gestione dei pazienti affetti da COVID-19 che non necessitano di ricovero ospedaliero e sono attive 7 giorni su 7 dalle 8.00 alle 20.00 e possono essere attivate per casi segnalati dai Medici di Medicina Generale, Pediatri o medici di Continuità assistenziale.
CAMBIO MEDICO AD ARSIÈ DAL 1 GENNAIO. IN PENSIONE POLIZZI, ARRIVA TUCCI
BELLUNO Dal 1° gennaio 2021, a seguito della cessazione della dr. Giuseppe Polizzi , l’attività di Medico di assistenza primaria nell’ambito territoriale dei comuni di Arsiè, Fonzaso, Lamon E Sovramonte sarà svolta con incarico provvisorio, dalla dr.ssa Eleonora Tucci. La dottoressa Tucci svolgerà l’attività ambulatoriale ad Arsié, in via I Maggio n.16. Dal 1° gennaio 2021, gli assistiti del dottor Polizzi verranno assegnati d’ufficio alla dr.ssa Eleonora Tucci – fermo restando il diritto degli stessi di effettuare un’eventuale scelta diversa – e potranno continuare ad utilizzare la tessera sanitaria cartacea attualmente in possesso. Per qualsiasi informazione contattare il 0439.883680 (il lunedi, martedi, giovedi e venerdi dalle ore 8.30 alle ore 12.00) oppure inviare una mail a: [email protected]
STANZIAMENTI REGIONALI PER VENETO STRADE. DE BERTI: “CONSOLIDIAMO L’ATTIVITÀ DI UNA SOCIETÀ DI IMPORTANZA STRATEGICA”
VENEZIA A seguito dell’approvazione dell’assestamento del bilancio regionale, la Giunta veneta, su proposta della vicepresidente e assessore alle infrastrutture e trasporti, Elisa De Berti, ha confermato l’impegno di spesa integrativo di complessivi 9 milioni di euro per finanziare nel 2020 l’attività della società Veneto Strade: 500 mila euro per le spese di funzionamento, 8,5 milioni di euro per le spese di manutenzione ordinaria della rete viaria affidata in gestione alla società stessa. “Con questo stanziamento e con quello che proponiamo nel bilancio di previsione 2021-2023, in discussione in Consiglio – spiega De Berti –, puntiamo a mettere in assoluta sicurezza il futuro di Veneto Strade, uno dei bracci operativi strategici della Regione, alla quale sono affidate funzioni di estrema importanza come la progettazione, la manutenzione, la gestione e la vigilanza della viabilità di competenza regionale”.
GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA MONTAGNA
BELLUNO «La sostenibilità della montagna passa dalla permanenza degli abitanti nelle “terre alte”». È quanto afferma il presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin, in occasione della Giornata internazionale della montagna, istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite. «È necessario avviare uno sviluppo, per evitare che gli abitanti se ne vadano, verso i grandi centri urbani e i servizi. Ma è altrettanto necessario che lo sviluppo sia compatibile con l’ambiente e il paesaggio, come sanno bene i bellunesi, che hanno sempre avuto a cuore la loro terra. Come Provincia – prosegue il presidente Padrin – abbiamo avviato ancora lo scorso anno un piano anti-spopolamento, basato su alcuni principi cardine che contemperano lo sviluppo economico e lo sguardo sostenibile. Poche azioni concrete che abbiamo sottoposto al ministro Boccia”
BOND INSISTE “IL GOVERNO CI RIPENSI SIAMO ANCORA IN TEMPO”
Siamo ancora in tempo dice Bond, ma mentre lo dice sa che sarà molto difficile un ripensamento sull’apertura degli impianti di risalita. Per questo anticipa che il Governo dovrebbe dare un segnale concreto acquistando skipass stagionali.
AUDIO
ROMA “Siamo ancora in tempo per salvare la montagna. Le nevicate degli ultimi giorni sono lì a dircelo e la montagna ci implora un aiuto. Conte si metta una mano sulla coscienza e lasci avviare lo sci durante le vacanze di Natale”. È quanto afferma il deputato di Forza Italia Dario Bond. «Il governo sta facendo dietrofront sugli spostamenti a Natale e Capodanno. Bene. Allora lancio la proposta: faccia dietrofront anche sul blocco allo sci. La montagna in questo momento ha più bisogno che mai di ripartire. E il periodo delle vacanze natalizie, peraltro baciate dalle abbondanti nevicate, è il momento migliore, che da sempre costituisce il grosso del fatturato per le località sciistiche. Le linee guida fissate dagli impiantisti ci sono, con tanto di garanzia delle misure di sicurezza e anti-contagio. Non si lasci morire la montagna». Infine visto come stanno andando le cose e che una retromarcia fino alla partenza della funivia è se non impensabile difficile il deputato Bond suggerisce un segnale concreto ““Il Governo vuol dare un segnale concreto di sostegno al settore sciistico? Compri gli skipass giornalieri del mese di dicembre e gennaio e quelli stagionali dell’intera stagione 2019/2020”.
LORELLA BENVEGNU’ ELETTA SEGRETARIA GENERALE DELLA CISL SCUOLA BELLUNO TREVISO
BELLUNO Lorella Benvegnù è la nuova Segretaria della Cisl Scuola Belluno Treviso. “Lascio una squadra ben rodata – afferma la Segretaria uscente Teresa Merotto – e passo il testimone a una collega con grande competenza e professionalità, che saprà proseguire lungo il percorso tracciato in questi 12 anni, dando risposte agli iscritti che sono cresciuti in questi anni nonostante i tantissimi pensionamenti degli insegnanti: abbiamo avuto tanti nuovi associati giovani e precari, rimanendo punto di riferimento soprattutto per i docenti della scuola dell’infanzia e della primaria”.
DAL NOTIZIARIO DELLE 12.30
PIAN DELLE VETTE OMAGGIA IL COORDINAMENTO FELTRINO DI PROTEZIONE CIVILE
FELTRE Un Natale inedito, in cui riscoprirsi comunità sarà ancora più importante. Per questo motivo Walter Lira ed Egidio D’Incà, titolari della cantina Pian delle Vette hanno deciso di donare un frizzante omaggio al Coordinamento delle Associazioni di Volontariato di Protezione Civile della Comunità Montana Feltrina. “Abbiamo deciso, in questo strano Natale, di rendere onore e merito al loro prezioso e silenzioso servizio, che offrono con passione alla nostra comunità, spesso sottraendo tempo alle loro famiglie e a loro stessi. Vogliamo idealmente trascorrere con loro le prossime festività natalizie e trasmettere la nostra gratitudine con quello che ci riesce meglio: il nostro vino”. Parole di ringraziamento da parte di Sergio Battistella, Presidente del Coordinamento che conta su undici associazioni che dispongono di diverse centinaia di volontari.
UNIONE PRO LOCO, ELETTA LA NUOVA GIUNTA ESECUTIVA NAZIONALE
ROMA Eletta la nuova giunta esecutiva dell’Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia. Ad un mese dell’assemblea nazionale che ha confermato, con ampia maggioranza, la guida del presidente Antonino La Spina. Confermati il vice presidente Fernando Tomasello (Veneto), Valter Pezzarini (Friuli-Venezia Giulia), Bernardina Tavella (Lombardia), Sandro di Addezio (Abruzzo) e Sebastiano Sechi (Sardegna). Entrano in giunta per la prima volta Luca Parrini (Toscana), Stefano Raso (Piemonte) e Massimiliano Falerni (Emilia-Romagna) . Ricopre il ruolo di segretario generale dell’Unpli, Ignazio Di Giovanna.
AD AGORDO PROLOCO METTE L’INVERNO DI VETRINA
AGORDO La Proloco di Agordo è artefice di una nuova iniziativa. La raccolta delle fotografie dell’inverno nella Conca Agordina (2020-21), da esporre nell’ufficio di via 27 Aprile. Troveranno spazio in vetrina o nei locali dell’ufficio su supporto cartaceo o video fino al termine dell’inverno, la proloco pensa anche ad una pubblicazione sui social. “Abbiamo approfittato di questo periodo in cui non possiamo esporre i soliti numerosissimi manifesti di eventi ed iniziative – spiega la proloco – per promuovere le bellezze della Conca Agordina”. Chi vorrà partecipare potrà compilare il modulo ed inviare al massimo 2 foto.
LA SCUOLA EQUIPE FALCADE ORGANIZZA ESCURSIONI GUIDATE
FALCADE Per la stagione invernale 2020/21, la scuola Equipe Falcade organizza delle escursioni con le ciaspe dedicate ai bambini. 4 le escursioni in programma per gruppi di massimo 4 bambini che si possono prenotare al 334 9151617. Necessario l’abbigliamento da sci, zainetto e la mascherina. A tutti coloro che partecipano all’iniziativa uno scaldacollo in omaggio.
IL CAPITOLO “GENTE DI QUASSÙ” NEL LIBRO DI QUANDO A FALCADE…
di RENATO BONA
FALCADE Soffermandoci sul capitolo “Gente di quassù” concludiamo la lettura-visione di “Quando a Falcade la meridiana segnava il tempo”, prezioso album di immagini del 1890-1930, del quale è stato autore l’editore-scrittore falcadino Bepi Pellegrinon che lo ha dato alle stampe (Litografia Antiga di Crocetta del Montello) a cura del Comune di Falcade e con il contributo della Cassa di risparmio di Verona, Vicenza e Belluno, nell’estate del 1982, in occasione della mostra fotografica “Falcade com’era”. Ricordato che l’autore ha dedicato il suo lavoro “alla mia gente” nella consapevolezza, evidenziata dall’allora sindaco Girolamo Serafini, che sia indispensabile “conoscere il passato per comprendere meglio il presente” non trascuriamo certo di ripetere quanto ha scritto Pellegrinon, fra l’altro, in presentazione del libro: “Va dato merito, altissimo merito a questa gente, che si è scrollata di dosso le vecchie antiche abitudini ed i vecchi antichi bisogni. Si è creata una nuova mentalità, si è migliorato il tenore di vita proprio e dei propri figli ed ora si guarda al futuro con minore ansia e con maggiore sicurezza”. Ed ecco la carrellata di immagini (autori delle foto pubblicate sul libro dopo una selezione di quelle esposte nell’allora vetusta sala della Cada del Popolo:Arturo Andreoletti, De Marchi, Eugenio Ganz, Ispettore delle Poste di Vicenza e Belluno nel 1890, Giovanni Luciani, Giuseppe Pietrobelli, Vincenzo Piatti, Antonio Sanmarchi, Giovanni Battista Unterweger ed un artista rimasto sconosciuto). La prima è così commentata da Pellegrinon: “1908. La coralità della nostra gente unita di fronte al dolore. Quando moriva un bambino si dice va che ‘se fa nòza’. Come ha ben scritto Livia Tognetti Cagnati, il morticino, coperto dei suoi abiti più belli, veniva adagiato sopra un tavolo opportunamente allestito nella ‘stua’. Ai bambini che andavano a salutarlo (‘sègnà) veniva appuntata sul vestito una coccarda intrecciata di nastrini di tanti colori. Nel tragitto per il funerale, mentre la campana suonava a ‘campanòt’ con tocchi veloci e festosi, la madrina portava sulle braccia la piccola bara scoperta che veniva chiusa in cimitero prima della sepoltura. A funerali finito la famiglia invitava parenti ed amici in casa o in qualche osteria dove veniva di consueto offerto pane e vino. L’immagine mostra la dignità e la composta rassegnazione per il dolore, proprie delle nostre genti. Siamo nel 1908 ai funerali di Valt Santa. Attorno ai ‘santoi’ si stringono i parenti stretti: la zia Carolina, la zia Orsola e la mamma Caterina a destra, attorniate dai loro figlioli. In alto a sinistra la sagoma inconfondibile della Orsola Scursora, vedova di Francesco Zandò, morto sepolto da una valanga di neve assieme ad altre 7 persone, il 14 marzo 1892 in località Crepa Granda a Cencenighe”. Di seguito: “1912. Operai falcadini a ‘leizinpòn’ che vuol dire posto di lavoro. I nostri muratori si sono fatti onore in tutti i paesi d’Europa e d’America, contribuendo con la loro maestria ed il fervore operoso, a rinnovare, abbellendolo, questo nostro mondo. In questa immagine si riconoscono Anselmo Bulf, Bastian Moneghin, Guido Fanina, Gigio Zucot ed altri, durante una pausa”. Altra dicitura: “1923. Tredici lavandaie della Valle del Biois a Venezia, fra le quali, assieme a giovani di Canale, Garés e Vallada, anche la Mansueta Morèla e la Giuditta Luzzina. Era Bortola Tancon Luciani, madre di Giovanni Paolo I a preoccuparsi della sistemazione delle giovani presso il Convento delle Elisabettine. Sono lontane dai loro paesi, ma unite dalla comune origine valligiana”. Questa la descrizione della foto successiva: “1913. Giungeva in paese due volte all’anno, in primavera e d’autunno. Lo stagnino, originario del Cadore, rattoppava paiuoli, secchie, pignatte, pentole e ‘stagnade’. Il lavoro non mancava di certo, per un artigiano così prezioso ed originale per i bisogni delle case del tempo”. Ancora: “1925. C’è un po’ di posa nell’atteggiamento delle due contadine nostrane, ma gli arnesi rustici confermano il legame con le nostre origini bucoliche. Falcade, da falce, luogo adatto alla falciatura dell’erba. Il lavoro delle donne era in gran parte indirizzato all’agricoltura, dedicandosi gli uomini ad altre attività. C’è in queste due paesane la coscienza del lavoro che si riflette nella rigidezza, forse un po’ statica della foto. Ma la testimonianza è autentica”. Altra descrizione: “1906. Evviva san Marco! Il 25 aprile di ogni anno per festeggiare S. Marco e quindi rendere omaggio alla Repubblica Veneta, i fanciulli di Falcade, muniti di vessilli sventolanti drappi e fazzoletti da testa, rossi o vistosi per lo più. Percorrevano in gruppo le strade dei villaggi per radunarsi a La Foca. Quindi salivano ai Zei o a La Mandra ove avveniva una battaglia non tanto simulata; il capoluogo contro quelli di Pedefalcade e Molin. Sembra che i più bellicosi fossero quelli di Somor detti ‘ors’ per via della loro fierezza. Al grido frequente di viva S. Marco i duelli iniziavano e si rinnovavano per tutta la giornata, a conclusione della quale i giovani guerrieri ritornavano alle famiglie, tutti vincitori”. Altro gruppo: “1907. Falcadini nel primo decennio del secolo. Si noti la presenza di donne e bambini. Le forze valide (uomini e giovani) sono al lavoro, magari emigrate oltre oceano in cerca di fortuna. In questo gruppo c’è il dramma di chi è rimasto solo e indifeso. I padri e i mariti sono lontani”. E un altro gruppo ancora: “1911. Davanti al Tabià dei Scola a Molin si è radunato mezzo paese. Anche qui solo donne e bambini, con l’eccezione del Betabèla, ormai in età avanzata. Certo l’Eugenio Orsolin avrà avuto il suo bel daffare a far entrare tutti nell’obiettivo. Mi sia consentita una nota personale: con ogni probabilità, il ‘bocia’ a sinistra in primo piano è mio padre Valentino”. Ora le donne: “1908. Ancora a Molin le giovani grazie locali in una foto di gruppo. Le 15 sono nell’ordine da sinistra in alto: Virginia Scola, Graziosa Scola, Lucia Scola, Angela Scola, tutte dei Fossài; Giuseppina e Maria Scola dei Mondi, Maria Piccolin Pétola, Maria Fol dei Tei, Amabile Piccolin Ciauzéta, Rosa Scola dei Marta, Giovanna Piccolin dei Remigi. Quindi i bambini: “1920. L’arcigno maestro Lorenzo Parissenti di Frassenè, è famoso presso gli anziani per aver insegnato per molti anni ai nostri giovani a leggere e scrivere. Eccolo ‘presentare’ gli scolari, affatto intimoriti, delle classi 1908-1911. Si riconoscono Giacomo Serafini, Giuseppe Scola Cròntol, Piero Cagnati Fasàn, Giuseppe Ganz Pascalin, Ferruccio Cagnati, Liberale De Valliere Malòra, Giuseppe Strim Zègol, Albino Costa Gambarèla, Espedito Costa Menegazzo, Mansueto De Pellegrin, Stefano Stgrim Zègol, Giovanni Scola Mastelèr, Dante Nart, Riccardo Murer, Cherubino Genuin, Valentino Micheluzzi Duca, Attilio Piccolin General, Rodolfo Scola Mastelèr, Vittorino Pellegrinon Boldo e Gino Strim Zègol”. Tocca ai cacciatori: “1910: Conoscitori di ogni ‘posta’ e di ogni passaggio della fauna avicola e selvatica e quindi cacciatori e bracconieri appassionati e valenti, Piere Cristin, Eustacchio ed Emilio Costa Gata posano con il loro trofeo, questa volta un capriolo. La caccia era allora più che uno sport dei danarosi, una lotta per l’esistenza”. Di nuovo le giovani: “Si intravvede in queste giovani falcadine di Azione cattolica di sessant’anni fa una notevole forza interiore che le aiuterà lungo gli aspri sentieri della vita: la fede”. E quindi i preti: “1925.Val Biois terra fertile anche di sacerdoti e di vocazioni religiose. Davanti alla canonica di Falcade Alto sono schierati: don Domenico Andrich, don Casagrande, don Giosuè Fagherazzi, Padre De Grandis conventuale di Padova, don Augusto Bramezza, Giuseppe Strim, un non identificato, Saba De Rocco, Angelo Strim, Giacomo Viezzer, Bernardo e Sebastiano Tomaselli, Giovanni Murer, Albino Luciani, Igino Tomaselli, Felice Tomaselli e Erminio Scola”. Per concludere: “1925. Ai Giosafat, fa bella mostra di sé una Torpedo Spa Spider dei fratelli Da Pian di Alleghe. Si apre un nuovo avvenire che pare lasciare indifferente il maestro Emilio Cagnati che continuerà ad andare a piedi!” e, sempre del 1925: “Giovani falcadini dell’Azione cattolica. Il sentimento religioso è molto radicato fra la nostra gente ed è parte integrante di un modo di vivere sereno e laborioso”.
IERI ALLA RADIO
ROBERTO HUBER, DIRETTORE MARKETING ALTA BADIA
di Claudio Fontanive
DAL PASSO CAMPOLONGO SILVIA DE DORIGO DELMONEGO, LE PROSPETTIVE PER IL NATALE
di Claudio Fontanive
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007 IN CONDOTTA CON LA PROF. MARIA ROSA SALMAZO IL LUNEDI ALLE 10,30 E ALLE 19.00 LA DOMENICA ALLE 8 DEL MATTINO. NONA STAGIONE
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SALUTE E SOCIETA’ IL LUNEDI ALLE 13.10 E ALLE 20.10, LA DOMENICA ALLE 10.30 A CURA DEL DOTTOR MARCO CARACCIOLO. QUINTA STAGIONE
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FANTASTICHE DOLOMITI, NUOVA STAGIONE. APPUNTAMENTO QUINDICINALE IL GIOVEDI ALLE 10.30 E 1900
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FANTASTICHE DOLOMITI: IL QUINDICINALE APPUNTAMENTO ALLA RADIO
SOLIDARIETA’ VENETO FONDO PENSIONE, IN ONDA IL PRIMO VENERDI DEL MESE ALLE 10.30 E ALLE 19.00 QUINTA STAGIONE
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DUE MINUTI UN LIBRO TUTTI I GIORNI ALLA RADIO ALLE 9.30 E ALLE 18. QUINTA STAGIONE
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CASSA SOLIDARIETÀ LUXOTTICA – PUNTATA DEL 20 NOVEMBRE 2020
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I RACCONTI DI PAOLO SOPPELSA il lunedi alle 9.30 e 18.30
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LE PUNTATE di Luisa Alchini di Leggermente Bellunesi, la domenica alle 11, il martedi alle 10.30 e alle 19.00
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L’ALMANACCO LADINO CON L’ISTITUT CESA DE JAN QUINDICINALE APPUNTAMENTO. LA DOMENICA ALLE 9 IL LUNEDI ALLE 8.35 IL MARTEDI ALLE 12.35 IL MERCOLEDI ALLE 18.35. SECONDA STAGIONE.
LA PUNTATA DELLA SETTIMANA
RACCOLTA COMPLETA
SP 422 DELL’ALPAGO E DEL CANSIGLIO senso unico alternato regolato da semaforo o movieri tra Bastia e Puos e tra Puos e Cornei dalle 8 alle 19 fino al 23 dicembre esclusi sabato e domenica per posa fibre ottiche
SP 42 CAVALLERA fino a revoca, chiusura della strada nell’abitato di Perarolo per attivazione emergenza frana “Busa del Cristo”
FELTRE Senso unico alternato regolato da movieri per lavori stradali nel tratto di viale Monte Grappa compreso fra incrocio con via Folli ( accesso supermercato Lidl ) e fine cantiere Altanon ( altezza negozio Kiwi Sport ) fino al 23 dicembre
PROVINCIALE 49 MISURINA CONFINE PROVINCIA DI BOLZANO: fino al 22 dicembre (festivi e prefestivi compresi) senso unico alternato con movieri o semafori
PROVINCIALE 3 VALLE IMPERINA: fino al 12 dicembre senso unico alternato (tutti i giorni nessuno escluso) in locailtà Gona per messa in sicurezza della strada.
S.P.2 DELLA VALLE DEL MIS Interdizione totale al traffico fino a revoca dal km 14,920 (località Gona Bassa) al km 20,650 (località Titele) per cedimento della carreggiata
S.P. 5 DI LAMOSANO Interdizione totale fino a revoca per presenza di materiale e alberi in strada.
S.P. 251 DI VAL DI ZOLDO E VAL CELLINA dalla località Soffranco fino all’imbocco nord della galleria S. Giovanni interdizione totale al transito per cedimento della carreggiata
SP 423 LAGO DI SANTA CROCE_POIATTE_ALPAGO Fino al 12 dicembre (esclusi festivi e prefestivi) senso unico alternato con movieri o semaforo per esecuzione paramassi a monte della strada
SP 3 DELLA VAL IMPERINA fino a revoca, senso unico alternato regolato a vista in località Gona di Conedera di Rivamonte per cedimento della carreggiata stradale
REGIONALE 203 AGORDINA Fino al 23 dicembre (esclusi festivi e prefestivi) senso unico alternato tra Peron e Candaten con movieri dalle 7.30 alle 9 e dalle 16.30 alle 18. Con semaforo negli altri orari
Precipitazioni: Nella notte debolissime precipitazioni (30/50%) con tracce di neve sopra i 600/800 m (apporti massimi di 2/4 cm, specie sulle Prealpi, minori altrove). Al mattino probabilità in diminuzione (10/20%) per sporadico nevischio in quota, poi fenomeni assenti (0%).
Temperature: Minime stazionarie in alta quota e in rialzo sotto i 1800/2000 m; massime in ripresa in alta quota e leggera flessione nelle valli. Sono previste punte di 4/5°C nei fondovalle Prealpini e di 1/2°C a 1000/1200 m. Su Prealpi a 1500 m min -4°C max -1°C, a 2000 m min -6°C max -2°C. Su Dolomiti a 2000 m min -7°C max -3°C, a 3000 m min -9°C max -8°C.
Venti: Nelle valli, deboli di direzione variabile, in quota perlopiù deboli, a tratti moderati, da ovest tra notte e primo mattino, poi da nord-est, a 5-10 km/h a 2000 m e 5-15 km/h a 3000 m.
Precipitazioni: Assenti (0%).
Temperature: Minime in aumento in quota e in calo nelle valli con diffuse gelate, anche forti nei posti innevati (punte minime di -8/-11°C a 1000/1200 m, anche più basse sugli altopiani prealpini alle stesse quote); massime in rialzo in quota e nelle valli più assolate, in calo nei settori in ombra. Su Prealpi a 1500 m min -2°C max 1°C, a 2000 m min -4°C max -1°C. Su Dolomiti a 2000 m min -5°C max -1°C, a 3000 m min -9°C max -6°C.
Venti: Nelle valli deboli di direzione variabile, eccetto locali rinforzi in alcuni settori prealpini per brezze notturne; in quota deboli/moderati da nord nord-ovest, a tratti tesi sulle cime dolomitiche più alte al mattino, a 5-15 km/h a 2000 m e 20-30 km/h a 3000 m.