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HANNO FATTO SALTARE IL POSTAMAT IN PIENO CENTRO
LIMANA Come a Belluno qualche mese fa nella centrale via Vittorio Veneto anche a Limana ignoti hanno fatto saltare il postamat alle poste in piazza. I primi commenti sulla pagina facebook Sei di Limana Erica da Rold Io pensavo ad una scossa di terremoto. Vania Dassiè Hanno fatto saltare il Postamat. Nerina Fratta non ci sono parole per descrivere quanto è successo Carlotta Stevanin Ma si é sentito come uno sparo? Noi siamo di Levego ma credo si sia sentito fin quassù. Omar Borsato Credo proprio che si siano mossi indisturbati anche dalla mancanza di telecamere all’esterno.
Dalle prime indicazioni (sul posto la Polizia di Stato della Questura di Belluno) i malviventi non sarebbe riusciti nel loro intento cioè non sono riusciti ad accedere al contante. Come a Belluno anche in questa occasione il furto nel fine settimana con il bancomat probabilmente ben “caricato” di contanti, il botto alle 4 del mattino, ma ci penseranno gli agenti della volante e della scientifica a ricostruire l’episodio
GALLERIA FOTO
13 febbraio 2021 Giornata Mondiale della Radio. Auguri Più a Radio Più
LA DENUNCIA
DALLA PAGINA FACEBOOK “DIFENDIAMO L’OSPEDALE DI BELLUNO” BELLUNO ANCORA UNA VOLTA CENERENTOLA. NEPPURE UN CENTESIMO. GLI AMICI DEL “SAN MARTINO” FACCIANO SENTIRE LA LORO VOCE.
SR 204 Belluno-Mas, dal 15 al 26 febbraio, esclusi sabato e domenica, istituzione di senso unico alternato regolato da impianto semaforico o movieri in località Antole per messa in sicurezza del ponte
ACQUA POTABILE A CENCENIGHE E TAIBON MARTEDI INTERRUZIONE A VOLTAGO
Gestione Servizi Pubblici informa che a Taibon località Ronch de Bos e Nogarola ed a Cencenighe nelle località Foch, Faè, Vare Basse e Luxottica, l’acqua erogata dall’acquedotto è di nuovo potabile
VOLTAGO Martedi dalle 9 alle 12 potrebbe mancare l’acqua – per lavori programmati – nelle località Centro e Corone.
IL RICORDO
NEL RICORDO DI MARCO PARISSENTI DALLA SUA FRASSENE’
“Ciao Marco,
sei sempre nel nostro cuore e nelle nostre preghiere.
Non ti dimenticheremo.”
IN VENETO MENO DI 1000 PAZIENTI IN AREA MEDICA, SCENDONO SOTTO I 120 GLI INTUBATI IN TERAPIA INTENSIVA.
E mentre L’Italia si sposta di nuovo verso l’arancione, compreso il Trentino, il Veneto rimane in zona gialla, fino al 25 febbraio divieto di spostarsi tra le regioni, la stagione dello sci non partirà nemmeno mercoledi contrariamente a quanto annunciato e auspicato due giorni fa. Anche il Presidente della Regione che ieri aveva annunciato l’ordinanza alla fine ha tirato le mani indietro rinviando ogni decisione. Gli impianti non apriranno la prossima settimana, forse il 22 quando chiuderà il Mondiale di Cortina. Vaccini: il Veneto sta trattando per acquistare 4 milioni di dosi per una spesa di almeno 40 milioni. Zaia: «Non abbiamo inseguito i faccendieri, alla Regione sono pervenute numerose offerte, in gran parte accantonate perché non consone, e il confronto si è ristretto a un gruppetto di intermediari credibili che include professionisti italiani. È stata chiesta loro una proposta contrattuale scritta». I numeri di ieri: positivi scendono da 25.618 a 24.754 (-864) le degenze ospedaliere contano 79 unità in meno, i pazienti dell’area medica segnano – 63 (966) e quelle in terapia intensiva -16, (119). I decessi dall’inizio della pandemia ora sono 9.487.
TRE DECESSI IN 24 ORE IN ULSS 1 DOLOMITI, 34 I POSITIVI
BELLUNO Nelle ultime 24 ore sono decedute tre persone covid positive: una donna di 85 anni ricoverata in geriatria covid a Belluno, un uomo di 82 anni ricoverato in pneumologia a Belluno, un uomo di 90 anni ricoverato in pneumologia a Feltre.
DRAGHI SCEGLIE VENETI E BELLUNESI, 4 MINISTRI DALLA REGIONE, 2 DALLA BELLUNESE TRICHIANA
NEL GOVERNO DRAGHI DUE MINISTRI BELLUNESI, FRANCO E D’INCA’
ROMA Daniele Franco dal 2019 direttore generale della Banca d’Italia e Federico D’Incà scriveranno un nuovo capitolo nella storia del Paese, infatti per la prima volta due bellunesi sono a Roma, nei punti che contano: Federico D’Incà ministro per i Rapporti con il Parlamento, quindi nulla cambia rispetto al Governo uscente. Daniele Franco Ministro dell’Economia. Il premier Mario Draghi ha sciolto la riserva. Oggi alle 12 la cerimonia di giuramento; quindi tutti in Parlamento per la fiducia alla Camera ed al Senato. Federico D’Incà, già ministro per i Rapporti con il Parlamento del governo Conte dal 5 settembre 2019, continuerà a ricoprire questo incarico. Daniele Franco andrà al ministero dell’Economia.
FEDERICO D’INCA’
ZAIA, “BUON LAVORO AL NUOVO GOVERNO DRAGHI”
VENEZIA “Auguro buon lavoro al Professor Draghi e al suo Governo, che nasce in un momento di grandi difficoltà, nella speranza che si possa recuperare il tanto tempo perduto e che sia finita l’agonia alla quale abbiamo assistito nell’ultimo periodo. Come uso dire spesso, bisogna lavorare pancia a terra verso l’obbiettivo”. Lo sottolinea il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, in un primo commento alla nascita del nuovo Governo. “Il Veneto – prosegue il Governatore – porta le istanze poste dalla crisi causata dal Covid, dalla quale bisogna uscire velocemente, ripartendo con l’impresa, l’economia, l’occupazione. E’ necessario realizzare un Recovery Fund che abbia realmente effetti sull’economia e sugli investimenti”. “Per noi – conclude Zaia – l’autonomia è la madre di tutte le battaglie, per cui, finita l’emergenza Covid, il dossier è sul tavolo del Governo, pronto per la ripartenza”.
PADRIN: “OTTIMA LA CONFERMA DI D’INCA’ E LA NOMINA DI FRANCO”
BELLUNO «La lista dei ministri del nuovo esecutivo Draghi apre prospettive quanto mai allettanti per il nostro territorio. È la prima volta nella storia della Repubblica che la provincia di Belluno può esprimere due ministri. È un’occasione unica per agganciare il rilancio post Covid e anche per programmare il futuro della montagna a lungo raggio». Così in una nota il presidente della Provincia Roberto Padrin. «Esprimo grande soddisfazione per la conferma a ministro di Federico D’Incà, con cui abbiamo iniziato un percorso di condivisione delle politiche territoriali che ci ha permesso di affrontare in maniera concreta diverse problematiche recenti e annose. Con lui potremo proseguire su questa strada. Sono molto contento anche della nomina di Daniele Franco, una figura di altissimo profilo, che in passato ha già ricoperto incarichi di prestigio; il ministero dell’economia, in un momento così delicato, rappresenta una sfida che sicuramente saprà condurre con autorevolezza. Per noi avere due ministri che conoscono il territorio, le sue peculiarità, le criticità, ma anche i punti di forza del Bellunese è un vantaggio. La provincia di Belluno spesso ha pagato la perifericità e la distanza dai centri decisionali. Oggi invece guardiamo con rinnovato ottimismo al futuro, forti del nostro orgoglio montano e della forza delle nostre imprese, per superare anche questa crisi. Buon lavoro ai ministri D’Incà e Franco. E buon lavoro a tutto il governo Draghi».
BOND: “IL TERRITORIO BELLUNESE HA DUE FIGURE DI SPICCO PER LE SFIDE FUTURE”
ROMA «Dalla squadra di ministri del governo Draghi avremo un’occasione unica per il territorio bellunese. Due figure di spicco che possono dare una mano a superare la crisi e rilanciare la montagna». Così in una nota il deputato di Forza Italia Dario Bond. «Nei giorni scorsi avevo lanciato l’appello per la creazione di un ministro per la montagna. Devo dire che sono soddisfatto, perché avremo due ministri bellunesi, ben consapevoli dei problemi della montagna. Congratulazioni vivissime a Federico D’Incà per la riconferma. E anche a Daniele Franco per la nomina all’Economia, un ministero particolarmente importante in questo momento storico. Auguro loro buon lavoro. Da parte mia, massima disponibilità a lavorare insieme per il futuro della terra bellunese».
AUGURI DI BUON LAVORO AL PRESIDENTE MARIO DRAGHI E AI MINISTRI. DALLA GIUNTA UNCEM E PRESIDENTI DI DELEGAZIONE UN IMPEGNO PER L’ESECUTIVO: L’ITALIA RIPARTE DAI TERRITORI
ROMA L’Italia riparte dai territori. Dalla coesione e dal riequlibrio territoriale, delle opportunità di sviluppo e dei servizi alle comunità. I territori sono già green e pronti alla “transizione ecologica”, vogliono la “transizione digitale”. Le aree montane sono vive, sono il 54% del Paese. E questa è l’Italia vera, unita, per la quale lavoriamo come Uncem e siamo pronti ad agire, in un fitto e intenso dialogo con il Presidente Mario Draghi, con tutti i Ministri ai quali va l’augurio di buon lavoro da parte del Presidente Uncem Marco Bussone, riunito con la Giunta nazionale Uncem e i Presidenti di Delegazione regionale dell’Unione nazionale dei Comuni, delle Comunità e degli Enti montani. “Le sfide delle aree montane, interne e rurali del Paese saranno certamente nell’agenda del Governo, che lavora al Piano nazionale Ripresa e Resilienza e che opera per generare sviluppo, crescita inclusiva, unità. Vogliamo essere più green e vincere ogni divario digitale. Mario Draghi avrà indubbiamente da noi una intensa e costante collaborazione, con proposte e analisi, istanze e dati. Auguri al Presidente Draghi e a tutto il nuovo Governo“, evidenzia Marco Bussone, Presidente Uncem.
«DUE MINISTRI BELLUNESI E ASSE VENEZIA-ROMA AUTONOMIA, È IL MOMENTO DECISIVO»
BELLUNO «Facciamo innanzitutto un in bocca al lupo ai due ministri bellunesi, il riconfermato Federico D’Incà e la novità Daniele Franco. Questo impone un richiamo alla responsabilità per tutti i bellunesi a Venezia e Roma: non accadrà mai più una situazione di rappresentanza simile. Lavorate tutti insieme per l’autonomia del nostro territorio»: queste le prime impressioni e l’appello del movimento Belluno Autonoma Regione Dolomiti all’annuncio dei ministri del nascente Governo Draghi. «Contiamo su tre rappresentanti in Regione Veneto, due consiglieri e un assessore; tre deputati, tutti nell’attuale maggioranza, e due senatori, uno in maggioranza e uno all’opposizione; infine, due ministri, mai accaduto per la nostra terra. – sottolinea il presidente Andrea Bona – A loro chiediamo: in questo momento in cui si è giunti ad una inaspettata unità politica, pur con tutti i distinguo, unitevi anche nella battaglia per dare l’autonomia alla provincia di Belluno. Un asse simile, come questo straordinario scenario politico, non ricapiterà mai: è l’occasione per lavorare per il futuro del nostro territorio e della nostra gente, e non solo per le prossime elezioni. La situazione in cui versa la nostra provincia è drammatica sotto il profilo demografico ed economico, uno scandalo per tutto il paese e l’Europa che vede così maltrattata una delle sue aree potenzialmente più ricche e con una minoranza linguistica che vede la sua sopravvivenza messa a rischio proprio a causa delle politiche dello Stato. Sono assolutamente urgenti l’autonomia costituzionale e risorse adeguate alla gravità di questo eccezionale momento storico».
IL VENETO RIMANE IN ZONA GIALLA. LA PROVINCIA DI TRENTO PASSA IN ARANCIONE
ROMA Il Veneto rimane in zona gialla. A cambiare colore e diventare arancioni sono: Liguria, Toscana, Abruzzo e provincia di Trento. Rimane in zona rossa la provincia autonoma di Bolzano.
SCI: TRENTINO IN ZONA ARANCIONE, VANIFICATI GLI SFORZI PER LA RIAPERTURA DI MERCOLEDI
La zona arancione è un altro uragano sula stagione dello sci, fino a ieri s’ipotizzava la riapertura per mercoledi, ma solo in Trentino zona gialla in attesa dell’ordinanza dal Veneto, Oggi cambia tutto, Trentino arancione, e salta la data del 17 febbraio così come il ritorno al lavoro per migliaia di persone e fino al 1 marzo non ci sono alternative. In Veneto s’attende l’ordinanza del Presidente Luca Zaia, la zona gialla permette lo spostamento tra Comuni all’interno della stessa Regione, questo fa la differenza.
Per il trentino la seconda batosta di giornata dopo la notizia della proroga al 25 febbraio dello stop agli spostamenti, caldeggiata da gran parte delle Regioni. Non dal Trentino che con i turisti somma l’80% delle presenze. .
Queste le misure nazionali per la zona arancione: I ristoranti e bar restano chiusi per tutta la giornata. I negozi restano aperti. La Dad e’ prevista solo alle superiori. La circolazione all’interno di un Comune e’ permessa ma non lo e’ abbandonare il proprio Comune di residenza, domicilio o abitazione. E’ vietato entrare o uscire dalla Regione.
INVESTIMENTO A VILLABRUNA, ANZIANO NELLA NOTTE RICOVERATO IN TERAPIA INTENSIVA
..e ad Anzu’ Pompieri in Azione
203 AGORDINA, INCIDENTE SENZA FERITI E DISAGI ALLA VIABILITA’ LIMITATI
FURTI, ANCORA FURTI
FELTRE Un altro colpo dei soliti ignoti, porte forzate e appartamento sottosopra: nel tardo pomeriggio di giovedì in zona Peschiera dal titolare della Salumeria Castaldi, e della moglie che ha dato la notizia sul proprio profilo Facebook.
AL MISTER DELLE BOMBERINE MARCO CECOLIN “BOBBY” TAGLIATE LE GOMME DELL’AUTO
FALCADE “Avevo lasciato nel piccolo parcheggio pubblico di Molino, le 4 gomme invernali nuove sono state sapientemente tagliate, non sono arrabbiato in realtà, ma profondamente avvilito”. Lo scrive il padovano Marco Cecolin sulla pagina facebook Sei di Falcade se… che da un anno (inizio pandemia) vive praticamente stabilmente a Falcade, con la compagna residente falcadina. “Fin’ora avevo taciuto, ma lo sconforto che provo di fronte a questa inutile ed inspiegabile vigliaccata mi impedisce di mantenere la linea del silenzio” Infatti l’allenatore delle Bomberine, la squadra di calcio a 5 che da tempo ha scelto Falcade per i ritiri di preparazione, sulla pagina facebook racconta i giorni del lockodown “Ho provveduto a recapitare in dono pasti caldi alle persone sole. Al contempo preparavo decine di maxi spese di aiuto, per le famiglie in difficoltà. Questo “regalo” non lo meritavo”
L’ILLUMINAZIONE SULLA STRADA PER NOACH
LA VALLE La strada comunale per Noach, dalla regionale 203 agordina in località Le Campe è stata illuminata, il bivio ora è visibile anche di notte ed è un importante tassello nella prevenzione e sicurezza. Il sindaco Ezio Zuanel ha raggiunto l’obiettivo ma non nasconde le difficoltà burocratiche, gestionali e finanziarie. I nuovi lampioni sono a led di ultima generazione a garanzia di consumi ridotti. Un incrocio pericoloso quello per Noach, lo confermano le decine di incidenti, di notte poi ancora peggio, al buio mica facile imboccare la comunale. L’installazione dei lampioni è stata preceduta da altri lavori, Veneto Strade ha fresato il manto stradale all’ imbocco della salita permettendo così un più agevole transito anche ai mezzi pesanti, inoltre ha provveduto a posizionare i pannelli di segnalazione visiva a luce arancione nei pressi dell’ incrocio con obbligo ai mezzi pesanti in arrivo da Belluno e diretti a Noach, di proseguire fino ad area idonea per l’inversione di marcia. Vietata inoltre la svolta a sinistra per i mezzi pesanti che dal Comune di La Valle sono diretti a Belluno. “Non sarà l’unica iniziativa messa in campo sull’intersezione – assicura il consigliere comunale Massimo Sommariva – e grazie a Veneto Strade per la disponibilità e competenza dimostrata”.
DI GIANNI SANTOMASO
SUL PONTE DEL FELICE L’INTERVENTO DELLA PROVINCIA
LA VALLE Il ponte “del Felice” a Crostolin di Agordo chiuso da inizio dicembre sarà oggetto di attenzione da parte della Provincia che interverrà con la somma urgenza. Successivamente i grandi lavori per fare soluzione definitiva ad un problema che si trascina da tempo. Il sindaco Ezio Zuanel ha continuato a mordere l’osso senza mai mollare bussando alla porta del Genio Civile, Veneto Strade, Servizi Forestali e alla fine ha riscosso l’interesse della Provincia che ha promesso di intervenire in somma urgenza con 50mila euro per permettere la riapertura del ponte anche se con limitazioni di peso, ma il sindaco guarda più avanti. “Lì è necessaria una sistemazione definitiva, il ponte che permette il collegamento da Agordo con la zona artigianale deve essere allargato e anche la “luce” deve essere allargata per facilitare il deflusso delle onde di piena”. Per i lavori definitivi serviranno parecchi soldi, ben oltre il milione. Per questo il Comune conta sui fondi del post Vaia per un importo di 1 milione 200 mila euro, se tutto va nel verso giusto ad aprile potrebbe arrivare l’approvazione del finanziamento. “C’è poi il piano B – dice il sindaco – eventualmente con i fondi Vaia dovesse andare male, ci siamo infatti mossi anche in seguito all’alluvione di inizio dicembre, quella che in effetti ha portato alla chiusura del pont. In questo caso, abbiamo chiesto un finanziamento anche per i lavori nell’alveo del torrente, abbiamo chiesto pertanto 1 milione 800 mila euro”. Il Ponte collega i Comuni di La Valle e Agordo che ne è proprietario in parte per la metà, ma non ci sarà nessun società per addetti ai lavori “Abbiamo deciso – conferma il sindaco – di procedere comunque unicamente come Comune di La Valle, abbiamo una certa esperienza avendo già provveduto a dare il via ai lavori a Fres anche in questo caso tra i due Comuni”.
VIDEO
https://www.facebook.com/mirko.mezzacasa/videos/10225110804184080
LA PROVINCIA RASSICURA LA FAMIGLIA DI COI A CENCENIGHE
di Gianni Santomaso
GIDONI: IN PRIMIS SISTEMARE LA 203 AGORDINA. SE NE ERA GIA’ PARLATO IN PASSATO IN UNIONE MONTANA AGORDINA
di Gianni Santomaso
AI MICROFONI DI RADIO PIU, FRANCO GIDONI
PAGLINI: SULLO SPOPOLAMENTO S’APRA IL TAVOLO
L’indice di vecchiaia, ossia il rapporto fra la popolazione over 65 e quella 0-14 anni è cresciuto moltissimo: a Belluno per gli uomini è passato da 140 del 2010 a 199,2 del 2020. Per le donne, da 222,3 del 2010 a 274,5 del 2020.
BELLUNO “Lo spopolamento della provincia di Belluno non fa altro che confermare un fenomeno noto e in crescita da anni, che va seriamente e rapidamente contrastato con azioni mirate che creino le condizioni per attrarre investimenti, non far emigrare i giovani” lo dice il segretario generale della Cisl Belluno Treviso Massimiliano Paglini perché dal 1951 al 2019 la provincia ha perso 35mila residenti. “Le scelte non sono più rimandabili: va attivato subito un tavolo permanente che coinvolga tutte le forze sociali, economiche e politiche del territorio nella progettazione della Belluno del futuro, da qui al 2050”, spiega il segretario generale. Le priorità per la Cisl rimangono lo sviluppo sostenibile, la digitalizzazione e informatizzazione, l’individuazione di infrastrutture moderne e compatibili con l’ambiente che generino nuova competitività e attraggano investimenti. “Solo così – prosegue Paglini – si uscirà dall’isolamento, creando condizioni di maggior occupazione, di formazione, di non abbandono dei giovani e di recupero del patrimonio immobiliare. Ultimo e non ultimo le politiche attive per il lavoro e offerte formative e di riqualificazione”. Tra qualche settimana la Cisl inviterà tutti i Sindaci del bellunese ad una conferenza per presentare una ricerca dei ricercatori della Fondazione Corazzin Stefano Dal Pra Caputo e Francesco Peron. Sarà un’occasione per aprire una discussione propedeutica a costruire il tavolo che tanto invocano tutti da anni. “Uno spazio di confronto attivo – conclude il Segretario – è più che mai necessario per delineare assieme nuovi scenari di sviluppo della provincia, con una visione di lungo termine, da oggi al 2050, che ponga al centro il lavoro e un modello di crescita non erosivo del patrimonio ambientale”.
CONTAGI A SCUOLA: RISPETTO A UNA SETTIMANA FA CI SONO 6 CLASSI IN PIU’
BELLUNO Il Team scuole del Dipartimento di Prevenzione fa il punto settimanale sulla situazione dei contagi nelle scuole della provincia. Attualmente le classi in carico al Dipartimento sono 13 (+6 rispetto alla scorsa settimana) così distribuite: – 1 infanzia – 2 primaria – 4 scuole medie – 6 scuole superiori. Di queste, in isolamento domiciliare fiduciario sono 7 classi (di cui 5 isolate prima del nuovo protocollo scuola) 1 infanzia, 1 primaria, 1 media, 4 superiori. Attualmente sono in isolamento domiciliare fiduciario 105 Alunni e 4 insegnanti. Dal 14 settembre 2020 ad oggi sono state prese in carico 594 classi. Mercoledì il team scuole del Dipartimento di Prevenzione incontrerà in Google Meet i dirigenti scolastici e i referenti scuola, nell’ambito del costante dialogo e nella stretta collaborazione instaurata in questi mesi, per condividere il nuovo “protocollo scuole” emanato questa settimana dalla Regione Veneto.
LA DESERTIFICAZIONE DEL TERRITORIO E LA FRUSTRAZIONE DEGLI ALLEVATORI
BELLUNO Cosa intende fare la Giunta regionale per fermare la fuga degli allevatori dal territorio bellunese? L’interrogazione porta la firma del Pd con Francesca Zottis e Jonatan Montanariello. Una situazione non facilmente sostenibile per la segretaria del circolo dell’Alpago, Lucia Saviane che vive in una zone tra le più colpite dalle predazioni del lupo. “La frustrazione degli allevatori aumenta – sottolinea – 2 non vedono attuate le contromisure necessarie al contenimento”. Tra le conseguenze interi pascoli in abbandono nelle frazioni alte di Belluno e della Sinistra Piave. Zottis e Montanariello sottolineano l’urgenza di azioni concrete. Il problema dei predatori si somma a quello della fauna selvatica. In tutto il territorio negli ultimi 30 anni la popolazione di ungulati è quasi raddoppiata: nel 2019 secondo stime che escludono il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, erano circa 40 mila: 10.400 tra cervi e caprioli, 2.400 mufloni e 7.250 camosci, più la crescente popolazione di cinghiali. Il problema, spiegano gli esperti, non riguarda solo l’agricoltura poiché l’eccessiva espansione di una specie danneggia l’ecosistema e ne mette in pericolo molte altre. Monica Lotto valuta i risultati della Regione concoludendo che non ha né le competenze, né le conoscenze e nemmeno il personale per svolgere i compiti. “La gestione della fauna deve ritornare in esclusiva alla Provincia di Belluno che ha, al contrario della regione, accumulato decenni di esperienza sul campo tra tecnici, amministratori, veterinari, centri studi e università».
ACC: CONFRONTO IN SEDE REGIONALE CON BANCHE CHE PROSEGUIRA’ NEI PROSSIMI GIORNI CON IL NUOVO GOVERNO
VENEZIA Ieri sera l’Assessore al lavoro Elena Donazzan supportata dall’Unità di Crisi regionale insieme al Commissario straordinario di Italia Wanbao – ACC di Borgo Valbelluna (BL) e i rappresentanti del Ministero dello Sviluppo Economico ha incontrato i rappresentanti degli istituti di credito. Erano presenti anche rappresentanti del Ministero dello Sviluppo Economico. L’incontro ha visto la presenza di un’ampia rappresentanza dei vari istituti di credito invitati per l’approfondimento sulla situazione di ACC. L’Assessore Donazzan ha ringraziato le banche per l’ampia partecipazione garantita e per la disponibilità espressa ad approfondire la tematica. L’incontro ha avuto una valenza interlocutoria data anche la concomitanza della nomina del nuovo Governo. L’interlocuzione proseguirà nei prossimi giorni con il coinvolgimento della nuova rappresentanza governativa.
CONCLUSI I LAVORI RFI, CON L’ORARIO ESTIVO DA VENEZIA A BELLUNO SENZA CAMBIO E SU LINEA COMPLETAMENTE ELETTRIFICATA
VENEZIA La linea ferroviaria diretta Belluno-Venezia grazie ai lavori di elettrificazione con l’introduzione dell’orario estivo permetterà di viaggiare da Venezia a Belluno, senza scalo e cambi sui moderni elettrotreni che, con innovativo contratto di servizio, la Regione del Veneto sta introducendo su tutte le linee regionali, in aggiunta ad un ammodernamento della flotta, da qui al 2026. Il cantiere per l’elettrificazione arriva dunque all’obbiettivo lungo quaranta chilometri da Conegliano a Belluno. “Aggiungiamo un tassello importante all’Anello del Bellunese: una linea ferroviaria elettrificata che congiungerà Belluno alle principali province Venete – spiega il Governatore Luca Zaia -. Tra pochi mesi si potrà offrire un servizio ferroviario migliore ai bellunesi e ai turisti, non solo in termini di sostenibilità ambientale, grazie ai moderni treni elettrici POP, ma anche in termini di durata del viaggio e di comodità dello stesso. In minor tempo, e in molti casi senza il fastidioso ‘cambio treno’ a Conegliano, le Montagne di Venezia saranno ancora più accessibili da Venezia”. Sono partiti anche i lavori di elettrificazione della tratta Treviso-Belluno, con interventi di sistemazione delle Stazioni di Feltre e Santa Giustina Seguiranno le opere civili sulla tratta e quindi i lavori di elettrificazione il cui termine è previsto per il 2024.
I GRAFICI DI TIZIANO DE COL
STAGIONE DELLO SCI, ARRIVA L’ORDINANZA COME IN TRENTINO. IL VIA DA MERCOLEDI? DA VENEZIA LUCA ZAIA “oggettivamente abbiamo tutti i dati da zona gialla”
VENEZIA Atteso punto stampa anche alla luce della notizie di ieri, il Trentino avrebbe pronte le ordinanze per aprire gli impianti già mercoledi, non in Alto Adige che è ancora zona rossa. In Veneto? Si attende l’ordinanza regionale ma anche le decisioni che saranno prese a livello governativo. Ne parlerà oggi Luca Zaia nella conferenza stampa da Marghera
I NUMERI TAMPONI MOLECOLARI 3872924 TAMPONI RAPIDI 2864000 TOTALE TAMPONI 39 mila POSITIVI +756 INCIDENZA POSITIVI-TAMPONI 1,91% POSITIVI ATTUALI 25409 POSITIVI DA INIZIO EPIDEMIA 320271 RICOVERI 1645 AREA MEDICA 1490 (-48) TERAPIA INTENSIVA 155 (-15) DECESSI 9460 +34 DIMESSI 15188
LEGGI LA CONFERENZA STAMPA DI LUCA ZAIA
GIALLO SCI Oggi il giorno della classificazione, oggettivamente abbiamo tutti i parametri da zona gialla compresi i tassi di occupazione ospedaliera. Questo ci permette di poter ragionare sull’apertura degli impianti, stiamo lavorando per l’ordinanza ma attendiamo il Governo e le sue decisioni perché il DPCM scade il 15. L’ordinanza darà le linee guida. La prossima settimana sarà l’ultima dove vige l’ordinanza sulle scuole (50% in presenza alle superiori), poi vedremo i dati e decideremo la nuova percentuale. Ci preoccupa la recrudescenza dell’Italia Centrale ma anche del Trentino Alto Adige con parametri da zona arancione. VACCINI Continuo a dire che tutti i progetti li facciamo nella legalità come confermare poi il dottor Luciano Flor. Inoltre, rispetto delle regole e delle direttive in un mondo paesaggio lunare con un Governo che non si esprime, un’Europa che ha ora detto che si possono comperare i vaccini. Sembra quasi sia un’attività “losca” quella di preoccuparsi della salute dei cittadini. Noi siamo stati cosi’ trasparenti che abbiamo informato tutti i giorni, vogliamo capire se possiamo acquistare i vaccini e chi dice “no” lo dica nero su bianco, per la storia. Questo è un paese talmente malato che si critica anche chi fa il proprio mestiere. Siamo sempre stati in trincea in questi mesi, precursori con test, diagnostica, cure, abbiamo posto tante questioni e siamo stati contattati ma non abbiamo cercato nessuno. Sul Covid quando c’è da testare qualcosa chiamano il Veneto, bisogna vaccinare velocemente i cittadini veneti. Siamo nella Repubblica delle banane e quello che sta accadendo è vergognoso altro che made in Italy. In questo paese se cerchi di risolvere un problema sei una persona che crea problemi. Davanti a questo dibattito sui vaccini rimango allibito, ma ci da soddisfazione sentire i cittadini che ci chiamano e ringraziano. Noi tiriamo diritti, i vaccini non arrivano o perché ci prendono in giro e non sanno formulare l’offerta o qualcuno blocca i provvedimenti.
MANUELA LANZARIN assessore sanità
Progetto fondo aziendale per l’azienda ospedaliera di Padova. Respinto il ricorso del Governo e quindi procederemo con l’integrazione del fondo.
AIFA (1)DOTTOR LUCIANO FLOR, direttore Sanità Veneto
Il professor crisanti reputa immorale la negoziazione dei vaccini da parte delle Regioni (Piazza Pulita). Risponde Flor: C’è una nuova categoria di immoralità, comprare farmaci per vaccinare le persone nella legalità. Un paese che non è più nella Comunità europea oggi vaccina molto più di noi. Ad oggi stiamo ricevendo una quantità di vaccini che ci permetterà di vaccinare poche persone e in tempi molto lunghi
Non abbassiamo la guardia, non è il momento anche se l’epidemia ci sta dando sollievo, ma ora bisogna tenere duro. VACCINI quelli che abbiamo sono pochi e la nostra capacità di vaccinare è dieci volte superiore ai vaccini a nostra disposizione, mediamente vacciniamo 5700 persone al giorno, in certi giorni anche 10mila. La nostra potenzialità è legata alla disponibilità di vaccini. Abbiamo 360mila ultra ottantenni per fare la vaccinazione e richiamo servono 720mila dosi, con il ritmo attuale le avremo per fine aprile. Abbiamo chiesto ad Aifa il 4 febbraio l’autorizzazione a comprare e importare i vaccini, con l’impegno di fornire tutti i dati in chiusura di un eventuale accordo. A questa richiesta non è mai giunta una risposta, nessuna interlocuzione. QUALI MARCHI COINVOLTI? Abbiamo chiesto 4 milioni di vaccini autorizzati che al momento sono tre Pfizer, Moderna e Astrezenica I tempi sono inferiori al mese per l’arrivo dei vaccini richiesta di Azienda Zero, i 4 milioni di vaccini fanno riferimento al centro di acquisto regionale per il Veneto.. ZAIA HA DETTO UNA CASA CHIEDE 4 VOLTE IL PREZZO CONCORDATO CON L’EUROPA UN’ALTRA 10% IN MENO I prezzi sono abbastanza vicini a quelli europei, riceveremo le offerte precise (tempi e prezzi) nei prossimi giorni per avere un’idea più precisa. Chi ha chiesto prezzi non in linea è stato accantonato. E’ PRONTO A FIRMARE IL CONTRATTO? Dipende dalle condizioni. CRISANTI DICE CHE E’ IMMORALE Non sapevo di questa cosa, che fosse immorale acquistare vaccini parallelamente. I Giudizi li da qualche qualcun’altro. Non so se chi parla sa di cosa stiamo parlando, comprare farmaci per vaccinare le persone è immorale? Ne prendo atto è una nuova categoria di attività immorali. ESISTONO CASI DI RE INFEZIONE TRA I VACCINATI? Stiamo facendo ancora oggi il secondo ciclo di vaccinazioni, è troppo presto per capire se ve ne siano. DOVE PRENDERETE I SOLDI? La spesa farmaceutica del Veneto all’anno supera il miliardo qualche milione in più non è un problema. E GLI ACQUISTI ALL’ESTERO? procedura di routine per la nostra Regione, la differenza sta nella “preziosità” del farmaco in questione. ASRTAZENECA MENO EFFICACE? Oggi basta un post su Facebook e sei esperto di vaccini. Astrazeneca ha una copertura del 60%, avendo risposta anticorpale meno efficiente evitiamo di dare il vaccino a persone che necessitano di una spinta anticorpale più forte.
https://www.facebook.com/zaiaufficiale/videos/857694348111646
SANITA’. CORTE COSTITUZIONALE RESPINGE RICORSO GOVERNO CONTRO NORME DELLA REGIONE VENETO
VENEZIA Due importanti norme della Regione Veneto in materia di sanità, contro le quali il Governo nazionale aveva ricorso alla Corte Costituzionale, hanno avuto il via libera dalla Consulta, che ha respinto l’impugnativa riguardante alcuni articoli approvati nell’ambito della legge regionale 44/2019 (il collegato alla legge di stabilità regionale). Si tratta della norma sui Contratti di formazione specialistica aggiuntivi regionali in virtù della quale il medico in formazione specialistica, nei cinque anni successivi al conseguimento del diploma di specializzazione, è tenuto «a partecipare alle procedure indette dalle aziende ed enti del servizio sanitario regionale veneto per il reclutamento di medici che prevedano, tra i requisiti per la partecipazione, la specializzazione conseguita, ad accettare e a svolgere gli incarichi assegnatigli, anche come convenzionato, per un periodo complessivo di tre anni»; e della norma che autorizza l’Azienda Ospedale-Università di Padova a rideterminare, previa deliberazione della Giunta regionale, i fondi del personale del comparto e delle aree dirigenziali fino a concorrenza del livello medio pro capite riferito all’anno 2018 dei fondi delle aziende e degli enti del servizio sanitario regionale.
CERCASI FARMACISTI-COLLABORATORI AD AGORDO
AGORDO L’Azienda Speciale Agordo Servizi ha indetto una selezione per la copertura di due posti e tempo pieno (40 ore) come Farmacista-collaboratore di primo livello. Il candidato dovrà essere in grado di svolgere attività ad elevato contenuto professionale di natura sanitaria o tecnica amministrativa in condizione di ampia autonomia. Le domande devono essere presentate entro le 12 del 3 marzo. Di seguito tutti i particolari compreso il calendario della prova che sarà pubblicato sul sito agordofarmaciacomunale.it
IL BANDO
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OSPEDALE DI LAMON: FIRMATO IL CONTRATTO CON L’IMPRESA CHE HA VINTO L’APPALTO PER LA RISTRUTTURAZIONE
FELTRE Firmato il contratto per la ristrutturazione dell’Ospedale di Lamon con l’impresa Paolo Beltrami Costruzioni s.p.a. di Paderno Ponchielli (CR) che ha vinto la procedura aperta per l’appalto dei lavori per la ristrutturazione e la riqualificazione funzionale dell’ospedale di Lamon per un importo di 3,5 milioni di euro in virtù del ribasso d’asta applicato. Entro Pasqua l’avvio dei lavori. La procedura per l’aggiudicazione dei lavori del valore complessivo di 5 milioni euro di cui 4 finanziati nell’ambito del progetto “Sanità del Feltrino” con i Fondi di Confine e 1 milione stanziato come cofinanziamento dalla Regione del Veneto, era stata indetta a fine settembre, aggiudicata a dicembre e dopo le verifiche previste dalla normativa, oggi è stato firmato il contratto. L’intervento é relativo alla ristrutturazione, riorganizzazione e riqualificazione del Presidio Ospedaliero di Lamon dell’Unità Locale Socio Sanitaria n. 1 Dolomiti, al fine di potenziarne e completarne le attuali attività di Recupero e Riabilitazione Funzionale, di riorganizzare i servizi di diagnostica Radiologica e di Punto Prelievi a servizio sia della struttura ospedaliera che del territorio afferente la struttura sanitaria, e non da ultimo per strutturarne i servizi sanitari territoriali. L’ospedale sarà potenziato con 22 nuovi posti letto di riabilitazione e il miglioramento delle attuali attività di Recupero e Riabilitazione Funzionale. Inoltre, saranno riorganizzati i locali dei servizi di diagnostica Radiologica, i servizi sanitari territoriali e le attività socio assistenziali e sarà realizzata una Unità Riabilitativa Territoriale con 7 posti letto. L’obiettivo centrale del progetto di riordino è la “persona” sia essa utente, sia essa operatore, sia essa visitatore. L’ospedale deve essere percepito come un luogo accogliente sia dal punto di vista dei servizi offerti, sia dal punto di vista dello spazio fisico che deve connotarsi per il particolare confort. Sarà curata, oltre alla funzionalità, anche l’umanizzazione degli spazi.
LA POLIZIA DI STATO A CORTINA 2021
Gli artificieri a Cortina con l’assistente Capo Nicola Trombin della Questura di Venezia
MINORANZE LINGUISTICHE. AL VIA BANDO PER FINANZIARE PROGETTI
VENEZIA La Giunta regionale del Veneto ha deliberato il via al bando 2021 per la presentazione di progetti a tutela delle minoranze linguistiche storiche presenti nel territorio regionale, da finanziare con i fondi statali. Il bando è rivolto agli enti pubblici che potranno presentare progetti per l’organizzazione di sportelli linguistici, per la realizzazione della cartellonistica toponomastica bilingue e per attività formative nelle scuole e iniziative culturali. Le risorse statali poste a bando dalla Regione del Veneto prevedono 251.495 euro per la minoranza ladina (che in piccola parte riguarda anche alcuni comuni della provincia di Trento). Sarà la Regione del Veneto a occuparsi delle istruttorie dei progetti: le domande dovranno essere presentate entro il 30 aprile 2021 e le istruttorie verranno completate nel termine del 30 giugno 2021.
DALLA CONFOCOMMERCIO IL SALUTO AL PREFETTO
BELLUNO “Benvenuto, signor Prefetto, nella nostra Provincia: Confcommercio le rinnova una piena collaborazione nel lavorare a fianco delle istituzioni per tutti i temi per i quali riterrà utile coinvolgere la nostra Associazione per il bene del terriorio”. Questo il saluto del presidente dell’Associazione del Terziario al nuovo Prefetto di Belluno, Sergio Bracco. “Abbiamo parlato – riferisce Doglioni – dei molti temi sui quali la collaborazione con Palazzo dei Rettori è già radicata, tra i quali lo stato dell’economia del territorio, le difficoltà legate all’attuale pandemia e gli strumenti per garantire la legalità, specie nel percorso di avvicinamento alle Olimpiadi del 2026. Ho percepito grande attenzione e consapevolezza e ho garantito, come è doveroso, la disponibilità a portare un contributo di conoscenza delle dinamiche delle imprese per garantire la massima efficacia dell’attività della prefettura.”
“Da ultimo ho voluto rappresentare al nuovo Prefetto le qualità della comunità bellunese, certo che apprezzerà la qualità della vita in un territorio laborioso e ricco di principi. Sono sicuro inoltre che saprà portare la propria esperienza professionale per conservare un sistema economico sano e libero da potenziali interferenze illegali, fenomeno purtroppo da considerare nella gestione dei molti appalti anche legati all’evento olimpico”
AUTONOMIA ATENEI METTE IN PERICOLO LA LIBERTA’ DI ESPRESSIONE DEGLI STUDENTI
ROMA “Oltre la burla degli esami a distanza, ora anche la beffa”. Così Dario Bond sul nuovo Regolamento dell’Università di Torino. “Dopo aver costretto gli studenti a sostenere l’esame attraverso uno schermo, senza il contatto diretto con il docente – nella maggior parte dei casi per incapacità (o scarsa volontà) degli atenei di mettere in atto le procedure di sanificazione e di sicurezza anticovid – imporre anche un limite alla loro libertà di espressione personale mi sembra davvero troppo. Si chiede agli studenti addirittura come arredare la stanza dalla quale dovranno sostenere l’esame, rendendolo un ruolo asettico, eliminando simboli religiosi identificativi della loro personalità. E’ uno scherzo?”. Per Bond scelta folle e irrispettoso dell’essere umano, l’università deve essere espressione del sapere, luogo di integrazione sociale. “Il Ministero dell’Università dia linee guida anche su come sostenere gli esami a distanza, visto che gli atenei da soli non riescono ad autoregolamentarsi con criteri di buonsenso. Ne va del bene degli studenti” conclude Bond.
DALLA RASSEGNA STAMPA DELLE 8 L’INTERVENTO DI DARIO BOND
LE POLEMICHE SULLE SELEZIONE DEL DIRETTORE DELLA FONDAZIONE DOLOMITI UNESCO
BELLUNO Il deputato Bond ha sollevato il problema nei giorni scorsi:«Ora vogliono imporre il tedesco come lingua obbligatoria in un concorso per enti internazionali. Il tentativo di egemonia altoatesina segna un altro punto. E noi non possiamo stare a guardare: quando è troppo è troppo». Oggi alle 11.30 a Belluno conferenza stampa in cui il deputato parlerà del bando e del requisito della lingua tedesca, presentando alcune proposte alternative.
Nel bando che si è chiuso da poco, non era richiesto un patentino di bilinguismo, che sarebbe stato discriminatorio, o una certificazione; si chiedeva soltanto la conoscenza della lingua tedesca, anche a livello scolastico.
La prima persona a scagliarsi contro Bond è l’assessore del Comune di Belluno Yuki D’Emilia: “Credo che attaccare il bando per la richiesta della conoscenza della lingua tedesca sia stato poco corretto nei confronti dei tanti professionisti ed esperti che, per motivi di studio o di lavoro, quella lingua la conoscono e la parlano. Forse si crede che i bellunesi, i veneti o in generale tutti quelli che non vivono in Alto Adige non la studino a scuola, all’università, nelle città europee dove vanno a vivere o lavorare? – si chiede d’Emilia – Stiamo parlando di una realtà che è nel cuore delle Dolomiti, delle Alpi e dell’Europa, che non deve parlare solo dentro i confini del suo territorio, ma soprattutto aprirsi all’esterno, e la conoscenza delle lingue è fondamentale. Fosse per me, anzi, avrei inserito come requisito anche la conoscenza della lingua francese”
PER LA TUTELA DEL TERRITORIO CI PENSA L’UNIONE MONTANA
PONTE NELLE ALPI Su richiesta del Comune di Ponte nelle Alpi, l’Unione Montana Bellunese ha condotto le operazioni di pulizia straordinaria e lavaggio dei pozzetti stradali di raccolta delle acque meteoriche. L’operazione ha permesso di “liberare” alcune tubazioni di collegamento che presentavano occlusioni parziali o totali. I lavori, rientrano in un più vasto ambito di manutenzione ordinaria e controllo del territorio grazie ai contributi assegnati alle Unioni Montane della Provincia di Belluno per interventi di difesa idrogeologica. Sono stati puliti circa 1.350 pozzetti con due autobotti dedicate e impegnate per 140 ore complessive: la spesa totale è di circa 30mila euro, compresi gli oneri necessari per il corretto smaltimento del rifiuto prodotto.
ISTITUTO DOLOMIEU, LA PROVINCIA HA INVESTITO QUASI 300MILA EURO PER GLI ADEGUAMENTI COVID. PRESENTATI GLI INTERVENTI ESEGUITI SULL’ISTITUTO NEGLI ULTIMI MESI E I PROSSIMI PROGETTI
IL SERVIZIO DI MORENO GIOLI
BELLUNO Sono stati presentati questa mattina, in conferenza stampa, gli ultimi interventi eseguiti dalla Provincia all’istituto alberghiero Dolomieu di Longarone. Lavori che hanno riguardato principalmente l’adeguamento degli spazi per rendere aule e luoghi di studio funzionali alla didattica in era Covid, e per rispondere alle esigenze anche future della scuola. «Abbiamo investito 280mila euro per consegnare agli studenti un luogo sicuro e funzionale alle esigenze della didattica. Quelli che abbiamo definito “lavori Covid” sono cominciati l’estate scorsa, senza però dimenticare tutti gli altri interventi programmati da tempo, come gli adeguamenti sismici e l’efficientamento energetico, che saranno portati avanti nei prossimi mesi» spiega la consigliera provinciale delegata all’edilizia scolastica, Serenella Bogana. «L’obiettivo è avere luoghi sempre all’altezza delle aspettative che riponiamo nei ragazzi, che rappresentano il nostro futuro – aggiunge il presidente della Provincia, Roberto Padrin -. E il Dolomieu, che da anni prepara giovani e ragazzi per la ristorazione e la ricettività, è fondamentale per il settore turistico della nostra montagna». I “lavori Covid” hanno riguardato principalmente l’eliminazione e la bonifica del vinilamianto dai pavimenti, e la sostituzione con piastrelle. La moquette che rivestiva molti ambienti secondo il progetto originario dell’architetto Gellner è stata rimossa e sostituita completamente. Inoltre, sono stati cambiati e adeguati gli impianti di aerazione delle cucine. «Grazie a questi lavori, abbiamo potuto attrezzare una sala cucina multimediale, in cui vengono realizzati video di ricette ed elaborazioni culinarie; e un’altra sala cucina a disposizione della didattica. Entrambe le sale saranno intitolate a due studenti prematuramente scomparsi negli ultimi anni» spiega la preside, Viola Anesin. Oltre ai lavori necessari agli adeguamenti Covid, è stato eseguito il rilievo di precisione con laser scanner di tutto il complesso, propedeutico alla redazione dei progetti per adeguamento sismico e per la prevenzione incendi (circa 17mila euro); sono stati affidati i lavori per la sostituzione dei serramenti dell’ala Nord (per 100mila euro); ed è in corso il progetto per l’adeguamento sismico e la prevenzioni incendi. Il Dolomieu entrerà entro l’anno nel progetto “3L” (less energy, less cost, less impact) insieme ad altre 7 scuole superiori della Provincia. Si tratta di un investimento complessivo da quasi 4 milioni di euro in project financing. Nel dettaglio, all’istituto alberghiero di Longarone verrà rifatto il tetto, con isolamento e posa dell’impianto fotovoltaico. I lavori dovrebbero cominciare la prossima estate.
IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI BELLUNO ROBERTO PADRIN
LA PRESIDE VIOLA ANESIN
MIRIAM NABARI CONFERMATA ALLA PRESIDENZA DELL’ASSOCIAZIONE DONATORI DI ORGANI.
Aido negli anni ha dato speranza a migliaia di cittadini (decine anche nel Bellunese) che erano in attesa di un trapianto di organo, salvandoli da morte certa.
BELLUNO L’Aido di Belluno ha rinnovato i propri organi sociali favorendo la rinascita di sezioni comunali ormai chiuse da decenni. Confermata Miriam Nabari alla presidenza, che guiderà il gruppo di nove consiglieri e sarà affiancata sul campo anche dai nuovi due presidenti locali: Sandra da Riz per la sezione Belluno e Valbelluna e da Giovanni Caracciolo per la sezione Feltrino e sarà presidiata nuovamente una delle zone più importanti per l’associazione in quanto ha la maggior parte dei soci residenti in quei Comuni. Il dovere di restare a casa non ha fermato comunque gli animi operosi dei volontari che si sono inventati molte iniziative sul web durante questi mesi invernali, una fra tutte un ciclo di videoincontri trasmessi in diretta sui social network dal titolo “Chi dice Dono, dice Donna”.
MINIME ECCEZIONALI NELLE DOLINE, LO STUDIO ARPA VENETO
Prosegue il monitoraggio di Arpav delle depressioni fredde o doline, le conche montane di origine carsica caratterizzate da un particolare microclima, studiate e monitorate anche in altri paesi. All’interno di queste conche si generano condizioni termiche molto diverse da quelle dell’ambito geografico in cui si trovano, con differenze di temperatura che possono arrivare fino a 30-35°C. Scopo del monitoraggio la raccolta di dati e informazioni riguardanti alcuni aspetti e fenomeni naturali, ancora poco conosciuti, che si verificano quasi esclusivamente nelle doline.
La centralina di Campoluzzo
Il microclima delle doline è caratterizzato da temperature minime a volte estreme, la minima assoluta misurata finora dalla rete Arpav è di -49.6°C, marcate inversioni termiche notturne, anche più di 1°C/m, ed escursioni termiche giornaliere molto accentuate, che possono arrivare fino a 40°C. Oltre a questi aspetti, si segnalano i notevolissimi sbalzi termici notturni che avvengono in occasione dell’intrusione del vento a grande scala nella depressione, con aumenti anche maggiori di 30°C in un’ora e di 20°C in soli 15 minuti.
Le doline in Veneto
Il carsismo in Veneto è presente in maniera diffusa, soprattutto nella fascia prealpina, che va dall’altopiano del Cansiglio ai Monti Lessini. In questo ambito sono innumerevoli le doline, con diverse dimensioni e profondità e sono gli altopiani ad ospitare quelle più interessanti e a presentare quel requisito essenziale di “orizzonte basso”. Fra questi si citano quelli del Cansiglio (BL) e dei Sette Comuni (VI) e quello, ad alta quota, delle Pale di San Martino, a cavallo del confine fra le provincie di Belluno e Trento, in territorio dolomitico.
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LA PANCHINA DELL’AMORE PER SAN VALENTINO
LIMANA
DI DAMIANO TORMEN
L’INIZIATIVA DELLA CUCCHINI NEL GIORNO DELLA FESTA DEGLI INNAMORATI
BELLUNO Oggi, vigilia della festa degli innamorati, l’associazione Cucchini sarà in piazza con una nuova iniziativa, dedicata proprio al 14 febbraio. Nel gazebo allestito davanti alla chiesa di San Rocco (dalle 10 alle 13) ci sarà il riso Cucchini, proveniente dai campi del Vercellese e confezionato con i colori e il logo dell’associazione bellunese, che da trent’anni si occupa di alleviare il dolore delle persone ammalate e dei loro familiari. «“A San Valentino regala un (sor)riso” è la nostra idea per festeggiare l’amore donando amore – spiega il presidente dell’associazione, Paolo Colleselli -. Da millenni il riso è simbolo di vita e di abbondanza e vogliamo condividerle con tutti i bellunesi, a cui rivolgo l’invito: venite al gazebo, passate a trovarci». Il ricavato delle offerte per il riso servirà a finanziare le iniziative della Cucchini, che presta assistenza domiciliare e all’hospice.
OGGI LA CERIMONIA DI PREMIAZIONE DEL CONCORSO DI POESIA “L’AMORE E’…”
LIMANA In occasione del Santo Patrono di Limana, il Comune e la Biblioteca invitano tutti a partecipare alla cerimonia di premiazione della 2^ edizione del Concorso di poesia San Valentino 2021 “L’Amore è…“, riservato agli alunni delle scuole secondarie di 1^ grado della Provincia di Belluno. L’evento sarà trasmesso in diretta streaming sul canale YouTube del Comune di Limana oggi alle 20. Interverranno all’incontro gli alunni finalisti, i relativi insegnanti, l’Amministrazione Comunale di Limana ed i componenti della Giuria. In questi giorni si potrà anche ammirare, davanti al Municipio di Limana, la nuova panchina in legno, realizzata dal limanese Luciano Roncada proprio per questa speciale ricorrenza.
Cerimonia di premiazione Concorso di poesia S. Valentino 2021
L’UOVO CHE UNISCE DOLCEZZA E SOLIDARIETA’ PER LE NUOVE GENERAZIONI… PER LA SCUOLA DI CAVASSICO
https://www.facebook.com/corolimana/videos/475611633613994
https://www.facebook.com/corolimana/videos/528208244807477
CONOSCIAMO LA CORALE DI LIMANA CON LE INTERVISTE DI SILVIA BALDO
AIDO E BEPPIANI PRENDONO I BELLUNESI PER LA GOLA:
BELLUNO l’Associazione italiana donazione di organi (Aido) di Belluno in occasione della pasqua lancia una nuova collaborazione con un laboratorio artigianale locale. Grazie alle sapienti mani della cioccolateria Beppiani, gli “aidini” lanciano un nuovi gadget limited edition tutto da mangiare: una pecorella e un uovo di cioccolato dolomitico fatti a mano, sia per raccogliere fondi sia per divulgare il messaggio del dono e della donazione in maniera sempre nuova, anche attraverso il sostegno a un artigiano locale che da anni offre un prodotto di indiscussa qualità. All’interno del box si potranno trovare informazioni sulla donazione di organi Per avere il box è consigliabile prenotare chiamando il 348 7304706 (Sandra): l’offerta minima consigliata è di 9 euro a confezione. Il devoluto sarà impiegato per l’attività di promozione della cultura del dono nella provincia di Belluno.
SCUOLE IN RETE PER UN MONDO DI SOLIDARIETA’ E PACE
BELLUNO Evento dedicato ai genitori e ai cittadini, domani alle 20.30 dalla piattaforma zoom o in diretta Youtube. All’incontro con gli studenti hanno già partecipato 900 giovani, mentre al corso di formazione di oggi sono iscritti 170 docenti. Gli incontri sono organizzati dalle Scuole in Rete per un Mondo di Solidarietà e Pace, dalla Consulta Provinciale degli Studenti, dall’Associazione Amici delle Scuole in Rete, in partnership con l”Ufficio Scolastico di Belluno Belluno Comunità che Educa e con il patrocinio della Provincia di Belluno. Approfondimenti sul sito www.studentibelluno.it. Si tratta del primo di altri appuntamenti organizzati dalle Scuole in Rete sul tema di internet, opportunità e rischi dedicati, come da costume del network, agli studenti e alla comunità provinciale.
CARTA EUROPEA DEL TURISMO SOSTENIBILE PER IL PARCO NAZIONALE
FELTRE La Carta Europea per il Turismo Sostenibile (CETS) è uno strumento, assimilabile ad un percorso di certificazione, per promuovere il turismo sostenibile nei parchi e nelle aree naturali protette, conciliando le esigenze di conservazione della natura con quelle dello sviluppo socioeconomico delle comunità locali. Elemento centrale della CETS è la collaborazione tra tutte le parti (pubbliche e private) interessate a sviluppare una strategia comune ed un piano d’azione per lo sviluppo turistico. A fianco del Parco sono impegnati nell’applicazione della CETS i Comuni di Belluno, Cesiomaggiore, Feltre, Pedavena, Santa Giustina, Sedico e l’Istituto Comprensivo di Feltre. Molte sono anche le Associazioni e i Consorzi che sono parte attiva.
NUOVI ORARI CALL CENTER COVID DAL 1° FEBBRAIO 2021
BELLUNO L’importante rallentamento epidemico registrato nelle ultime settimane e la conseguente forte riduzione delle telefonate con richiesta di informazioni da parte dei cittadini, consentono di rimodulare giorni ed orari di attività del CALL CENTER COVID Dal 1° febbraio 2021 lo 0437/514343 sarà attivo dalle 8 alle 18 da lunedì a sabato.
PR RANCH, RIPRENDE LA GINNASTICA ARTISTICA
AGORDO Riprenderanno martedì 9 febbraio al PalaRova di Agordo i corsi di ginnastica artistica. L’appuntamento è dalle 16:30 alle 18:30. Per informazioni contattare Donatella al 348 4352362.
GRANDE GUERRA: CAUSE DEI DECESSI NELLA POPOLAZIONE CIVILE AGORDINA
di Renato Bona
In occasione del centenario della prima guerra mondiale che ha drammaticamente coinvolto l’Italia, il ricercatore e storico Gabriele Bernardi (tra l’altro responsabile dell’archivio storico dell’Arcidiaconale), per la rubrica “Spigolando in archivio” ospitata dal periodico “Echi di Agordo” edito dalla Parrocchia, ha indagato e indicato le cause dei decessi nella popolazione civile agordina con riferimento appunto alla Grande Guerra, per il periodo dal 1914 al 1917. Perché – spiegava nel servizio – ci è parso interessante fare una ricognizione, oltre che sulle vicissitudini dei soldati al fronte, sulla vita della popolazione civile che “ignara delle scelte scellerate dei ‘Grandi Generali’ ha dovuto subire rimanendo ad Agordo”. Da tempo – ricordava – l’Agordino è stato terra di confine, attraverso il nostro territorio passavano importanti vie di comunicazione che confluivano a valle, verso Belluno, in un’unica via, non agevole, anzi particolarmente insidiosa, la stretta di Castel Agordino o dei Castèi, a monte lungo la val Cordevole un’altra stretta chiudeva il passo, la Chiusa di Listolade. Oltre a questi naturali aspetti fortificatori lo Stato maggiore militare, in attesa di un eventuale conflitto, ideò un programma di difesa costruendo in questi luoghi delle fortificazioni denominate Batterie di Listolade, di Costa Bortolott sopra Mezzocanale, di Col Piagher a sud-ovest di Gosaldo e del Forte della Tagliata di San Martino ai Castèi . Con tali premesse era quindi facile che Agordo diventasse zona di appoggio logistico al vicino fronte”. Infatti qui furono allestiti ospedale, magazzini, baraccamenti, alloggi per i soldati e, nella zona di Bries, anche un lazzaretto per i colpiti da malattie infettive. A Valcozzena inoltre fu attivato un piccolo aeroporto oltre alla Decauville, ferrovia a scartamento ridotto, necessaria per il trasferimento di notevoli quantitativi di merci destinate al fronte. Inoltre, per far posto alla circolazione dei grossi mezzi militari fu abbattuta l’antica chiesa di San Pietro, creando l’attuale via San Pietro. A seguire, l’eloquente “campione” dei lutti succedutisi, sulla base di quanto riscontrato da Bernardi dal registro degli atti di morte, con la precisazione di aver “tralasciato le formule canoniche che il prelato di turno e l’arcidiacono d’allora monsignor Pasquale Bondi, utilizzavano per convalida dell’avvenuta sepoltura”. Per il 1914: Bernardo Melchioretto, della parrocchia di Lamen di Feltre, militare di stanza provvisoria ad Agordo, morto a 21 anni di malattia infettiva, il giorno 6 del mese di ottobre. Anno 1915: Candida Adele De Nardin, 4 anni e 4 mesi, di Parech, mancata a seguito di grave scottatura il 28 gennaio; Matteo Rossello, soldato di fanteria ad Agordo, originario del meridione d’Italia, colpito a 21 anni da meningite fulminante il 4 febbraio; Santo Agostinelli, sergente del 51. Reggimento fanteria “suicida, ma pria di morire confessatosi con segni di sincero pentimento il 6 giugno”; Tommaso Tomè, di Villalta, fabbro di 17 anni, morto di tetano l’11 novembre; tale Eugenio di Taibon, di 53 anni, contadino, trovato impiccato il 27 dicembre “con ogni probabilità per alienazione mentale, perché del resto era un ottimo praticante cristiano”. E siamo all’anno 1916: Celeste De Nardin, villico, di 15 anni e 6 mesi, colpito da malattia infettiva al lazzaretto di Bries e deceduto per meningite il 18 marzo; Giovanni Dalle Zotte, 80 anni, “reduce da pochi giorni, dopo tanti anni di assenza, bracciante; fu trovato morto alla rova di questa parrocchia (aneurisma senile) il 22 marzo”; Vincenzo Corona, 61 anni, “minerante annegato il 31 maggio in località Motte ore 7 anti meridiane”; Nicolò Valcozzena, 35 anni, abitante a Valcozzena, celibe, villico, “morì d’infezione alla gamba per ferite in seguito allo scoppio accidentale di una bomba all’ospitale di chirurgia il 1. luglio”; Luigi Giovanni Buttol “marito di Maria Manfroi, condottiero della Messaggeria Postale Zanella di Agordo, 53 anni, morto il 25 novembre vittima di disgrazia accidentale che ve lo travolgeva nelle vorticose acque del Cordevole presso il ponte alla Muda, il cadavere fu ritrovato presso l’albergo della Stanga, fu sepolto a Sedico”; Ferdinando Zasso 6 anni e sei mesi, morto istantaneamente schiacciato sotto la ruota di autocarro militare il 15 ottobre. Così nel 1917: Gio Battista Campedel, abitante ai Pas, 40 anni, falegname: “morì travolto dalla valanga al Pianaz sopra la Tagliata del forte di San Martino,. Quando fu estratto era già morto insieme con altri 4 soldati, sepolto il 18 gennaio”; Antonia Fusina, 14 anni, morta in ospedale feriti (municipio) in seguito a investimento d’automobile il 20 luglio, assistita dal cappellano militare dell’ospedale”; Davide Benvegnù, 11 anni, abitante a Prompicai, annegato nel Cordevole il 6 settembre; Angelo Santomaso, 47 anni, abitante a Mozzac, morì di operazione chirurgica all’ospedale da campo 073 il 29 ottobre. Con questi ultimi atti di morte – scriveva in conclusione Gabriele Bernardi – indicativi delle negative conseguenze di vita cui era soggetta la popolazione agordina, si conclude la ricerca relativamente alle vicende collegate alla grande Guerra, cui seguiranno quelle, parimenti tragiche, relative all’encefalite letargica, l’influenza detta “Spagnola” del 1918-19 la cui prima vittima indicata negli atti risulta essere stato Francesco De Pellegrin, di Colvignas, 45 anni, bracciante di professione, morto il 9 novembre.
NELLE FOTO (riproduzioni da “Echi di Agordo”): il logo della rubrica di Bernardi “Spigolando in archivio”; si demolisce la chiesa di San Pietro ad Agordo; fu attivato un piccolo aeroporto a Valcozzena; ed una Decauville, ferrovia a scartamento ridotto; maggio 1916 la nuova via Cesare Battisti aperta con la demolizione della chiesa di San Pietro; celebrazione della messa per militari, medici, infermieri; l’ospedale da campo attivato davanti al Municipio di Agordo.
RITORNA AI MICROFONI DI RADIO PIU’ FRANCESCO ZILLIO
terza puntata, stagione 2021 – auto elettriche.
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SEI A CASA, CON LUCIA SOCCOL. SPECIALE A PUNTATE
STAGIONE 2021 la nuova edizione TERZA STAGIONE
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luxotticaAgordo: IL TESTAMENTO DI PAOLO CHISSALE’ da CISL LA VOCE DEI LAVORATORI
AGORDO Anni, tanti anni. Settimane, una dietro l’altra. In studio e da casa in tempi di covid, ma Cisl La Voce dei Lavoratori non ha mai conosciuto pause se non quelle estive delle ferie. Paolo Chissalè ha condotto un programma importante, atteso durante la settimana, ascoltato e riascoltato nei podcast. A Paolo il grazie per il grande impegno, la puntualità e la costanza nell’aggiornare sulla vita in fabbrica, soprattutto sull’importanza del contatto sindacale. Buona meritata pensione Paolo, con l’auspicio di averti ancora ospite della radio.
Mirko Mezzacasa
CASSA SOLIDARIETÀ LUXOTTICA
IL NUMERO DI GENNAIO CON PAOLO CHISSALE’ E FABRIZIO CAMPEDEL
RACCOLTA COMPLETA
ALLA RADIO, APPUNTAMENTO QUINDICINALE CON SPI-CGIL BELLUNO, IN STUDIO MARIA RITA GENTILIN
di Claudio Fontanive
SOLIDARIETA’ VENETO FONDO PENSIONE, IN ONDA IL PRIMO VENERDI DEL MESE ALLE 10.30 E ALLE 19.00 QUINTA STAGIONE
AUDIO FEBBRAIO 2021
RACCOLTA COMPLETA
ALLA RADIO
LE PUNTATE di Luisa Alchini di Leggermente Bellunesi, la domenica alle 11, IL MARTEDI IN PRIMA EDIZIONE alle 10.30 e alle 19.00
LA PUNTATA DELLA SETTIMANA Celebriamo la 46ª edizione dei Campionati mondiali di sci alpino 2021, che si tiene in questi giorni a Cortina, con il libro dedicato al 60° anniversario dello Sci club Val Biois di Dario Fontanive ed Emilio Cagnati
RACCOLTA COMPLETA
ALLA RADIO
ERBE E PIANTE CURATIVE…IL NUOVO PROGRAMMA DI PAOLA LANCIATO
LA SECONDA PUNTATA
LA RACCOLTA COMPLETA
Training di Biodinamica Craniosacrale
Un profondo lavoro sul corpo e attraverso il corpo che si trasforma in unviaggio alla scoperta di se stessi e delle proprie potenzialità.
BELLUNO L’associazione culturale MU APS arriva a Belluno per presentare una tecnica manuale delicata e profonda che sostiene e stimola la capacità di autoguarigione nel corpo. Fa parte delle Discipline del Benessere e Bionaturali, e può essere intrapreso sia come percorso professionale, sia come percorso di crescita personale. Per info, sessioni di prova e prenotazioni:Brunella Moro [email protected] 347/7742512 ISCRIZIONI ENTRO IL 15 MARZO SCONTO 10%
AUDIO BRUNELLA MORO
SALUTE E SOCIETA’ IL LUNEDI ALLE 13.10 E ALLE 20.10, LA DOMENICA ALLE 10.30 A CURA DEL DOTTOR MARCO CARACCIOLO. QUINTA STAGIONE
L’intergruppo parlamentare «Insieme per un impegno contro il cancro» è nato per superare ritardi nell’assistenza e gravi disparità tra pazienti a livello regionale. Sono 15 punti alla base dell’Accordo di legislatura tra politici e associazioni di pazienti che hanno dato vita al progetto «La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere». Stefano Bellomo Avvocato Giuslavorista, Professore ordinario di Diritto del Lavoro Sapienza Università di Roma Marina Puligheddu Dirigente Medico Legale I livello, Coordinamento Generale Medico Legale INPS Area Prestazioni a Sostegno del Reddito Annamaria Mancuso Coordinatrice del gruppo “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere” e Presidente Salute Donna Onlus
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007 IN CONDOTTA CON LA PROF. MARIA ROSA SALMAZO IL LUNEDI ALLE 10,30 E ALLE 19.00 LA DOMENICA ALLE 8 DEL MATTINO. NONA STAGIONE
LA PUNTATA DELLA SETTIMANA Iscrizioni chiuse per il prossimo anno
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LA RASSEGNA STAMPA DA L’AMICO DEL POPOLO
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OSPITE: Mariachiara Santin, Amministratore Unico di ASCA
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I RACCONTI DI PAOLO SOPPELSA il lunedi alle 9.30 e 18.30
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L’ALMANACCO LADINO CON L’ISTITUT CESA DE JAN QUINDICINALE APPUNTAMENTO. LA DOMENICA ALLE 9 IL LUNEDI ALLE 8.35 IL MARTEDI ALLE 12.35 IL MERCOLEDI ALLE 18.35. SECONDA STAGIONE.
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SP 422 DELL’ALPAGO E DEL CANSIGLIO dal 17 al 23 febbraio interdizioni totali alla viabilità in località Ponte Maina di Tambre dalle 9 alle 12:30, dalle 14:30 alle 15:40 e dalle 15:50 alle 17:45 per taglio e realizzazione drenaggi sul corpo frana
SP 251 DELLA VAL DI ZOLDO E CELLINA Istituzione di senso unico alternato regolato da semaforo nel comune di Val di Zoldo per messa in sicurezza della strada
SP 42 CAVALLERA fino a revoca, chiusura della strada nell’abitato di Perarolo per attivazione emergenza frana “Busa del Cristo”
S.P.2 DELLA VALLE DEL MIS Interdizione totale al traffico fino a revoca dal km 14,920 (località Gona Bassa) al km 20,650 (località Titele) per cedimento della carreggiata
S.P. 5 DI LAMOSANO Interdizione totale fino a revoca per presenza di materiale e alberi in strada.
SP 3 DELLA VAL IMPERINA fino a revoca, senso unico alternato regolato a vista in località Gona di Conedera di Rivamonte per cedimento della carreggiata stradale
Precipitazioni: Assenti (0%), salvo qualche fiocco notturno fino a bassa quota sulla fascia prealpina, specie sulle Prealpi occidentali (10%).
Temperature: In ulteriore diminuzione ovunque, salvo nelle valli interessate da copertura nuvolosa notturna, in alta quota le punte minime saranno toccate alla sera, Il gelo sarà persistente e particolarmente intenso di notte su molti settori, specie quelli innevati (-10/-14°C sui 1000/1200 m, anche inferiori a -15°C sugli altopiani prealpini in caso di rasserenamenti notturni), ma anche nei fondovalle prealpini (-6/-9°C). Su Prealpi a 1500 m min -12°C max -9°C, a 2000 m min -15°C max -12°C. Su Dolomiti a 2000 m min -16°C max -14°C, a 3000 m min -22°C max -20°C.
Venti: Deboli di direzione variabile nelle valli, salvo rinforzi per brezze notturne in alcuni settori prealpini; deboli/moderati da nord-est in quota, a tratti tesi a 3000 m, a 10-20 km/h a 2000 m e 20-35 km/h a 3000 m.
Precipitazioni: Assenti (0%)
Temperature: Minime pressoché stazionarie in alta quota e in ulteriore lieve diminuzione nelle valli, dove saranno toccate punte molto basse, specie nelle nicchie solitamente più fredde: -6/-10°C nei fondovalle prealpini, -12/-18°C sui 1000/1200 m, anche -20/24°C sugli altopiani prealpini. In giornata probabile lieve rialzo in quota e nelle valli più assolate, mentre il freddo si accentuerà un po’ nei settori ancora in ombra. Su Prealpi a 1500 m min -12°C max -7°C, a 2000 m min -14°C max -10°C. Su Dolomiti a 2000 m min -15°C max -11°C, a 3000 m min -21°C max -18°C.
Venti: Deboli di direzione variabile nelle valli, salvo rinforzi per brezze notturne in alcuni settori prealpini; deboli/moderati da nord-est in alta quota, tesi a fine giornata oltre i 2500 m, a 5-20 km/h a 2000 m e 20-30 km/h a 3000 m.
ELIA BARP IL PRIMO! UN GRANDE
fonte, sito Fisiveneto.com
ai Mondiali Juniores: 7. nella 10 km skating!
Grandissima prestazione per Elia Barp ai Mondiali di Vuokatti: nella 10 km skating il finanziere di Trichiana, cresciuto nel Gs Castionese prima e nello Ski College di Falcade poi, ha conquistato il settimo posto. Gara in costante crescita per Elia: 19.mo al km 2.3, 13.mo al km 3.3, 12.mo al km 5.6, 9.o al km 6.6, 7.o al km 9.3 e 7.o all’arrivo. 53″70 il distacco dal vincitore, il norvegese Martin Kirkebergoerk. Qui il dettaglio.
PUCHNER E GUT-BEHRAMI LE PIÙ VELOCI NELLE PROVE. SULLA VERTIGINE RIVISTI ALCUNI PASSAGGI
CORTINA Giornata di allenamenti ufficiali ieri a Cortina d’Ampezzo, dove nessuna medaglia è stata assegnata. Le donne hanno provato per due volte l’Olympia delle Tofane, una prima discesa che è terminata a Festìs e una seconda per intero. Le atlete austriache e svizzere sono state le più veloci nei due training. Mirjam Puchner ha fatto segnare il miglior tempo nella prova del mattino, 54/100 più veloce della connazionale Tamara Tippler e 67/100 dell’elvetica Lara Gut-Behrami, neo campionessa mondiale di superG. Nell’allenamento cronometrato del pomeriggio Gut-Behrami ha chiuso davanti a tutte, lasciando a 19/100 Tamara Tippler e a 34/100 Mirjam Puchner. Sulla Vertigine si è invece svolta la prova della discesa maschile. Una pista nuova per la maggior parte degli atleti, molti dei quali hanno avuto modo di gareggiare già nel superG di giovedì. Diversi protagonisti hanno saltato alcune porte; nonostante questo il miglior tempo è stato fatto registrare dall’italiano Dominik Paris. Il disegno della discesa è già stato rivisto, sono state spostate alcune porte per rendere più veloci e spettacolari alcuni passaggi.
SCI ALPINO: GRAN PREMIO LATTEBUSCHE, IL PROGRAMMA
Ritornano in pista Baby e Cuccioli nel fine settimana. Sabato, 13 febbraio, la Belluno Bassa recupera la gara non disputata lo scorso fine settimana in Nevegal. Si gareggerà sempre sul Colle bellunese, a cura di Sci club Ponte nelle Alpi. Sempre sabato, di scena la circoscrizione Rovigo-Treviso-Venezia, in gara in Val di Zoldo (organizzazione Uoei). Domenica, 14 febbraio, Belluno Bassa in Val di Zoldo (organizzazione Zoldo ski team), Belluno Alta ad Auronzo (Sci club Auronzo) e Padova-Vicenza-Verona a Malga Rivetta (Piccole Dolomiti). Martedì 16 febbraio, appuntamento alle Melette con il recupero della Padova-Vicenza-Verona (Gallio).
SCI DI FONDO: GRAN PREMIO LATTEBUSCHE A PALAFAVERA
Dopo aver ospitato la Coppa Italia di biathlon, lo scorso fine settimana, la pista Pompeo Fattor di Palafavèra di Val di Zoldo ospiterà domenica, 14 febbraio, il Grand Prix Lattebusche di sci di fondo. La giornata è organizzata dallo Sci club Valzoldana che per l’occasione metterà in palio il trofeo Cesare De Pellegrin. “Cesare era una persona appassionata del fondo in tutti i suoi settori, ha speso molte energie nell’attività giovanile a cui teneva tanto, sorretto da altre persone molto competenti e dotate di un enorme entusiasmo . Un entusiasmo e un energia che lui trasmetteva a tutti e da sottolineare anche con una grande dose di generosità” dice il presidente dello Sci club Valzoldana, Arcangelo Panciera. “Tutto questo ha fatto si che negli anni ’80 ci fosse un movimento che a livello giovanile toccava le cento unità in tutta la valle. Gli allenamenti dei ragazzi si svolgevano in diverse località: da Campo a Zoppè a Goima o Palafavera. Non dimenticheremo mai il suo impegno in prima persona nell’organizzazione del Parallelo internazionale. Possiamo dire che se oggi noi siamo qui a tenere in piedi un attività giovanile e ad organizzare eventi vari è anche per merito di persone come il caro Cesare che ci ha trasmesso una parte del suo entusiasmo e della sua energia. Organizzare una gara del settore giovanile è la più bella forma per ricordarlo”.