SOSPIROLO Radio Più appoggia l’iniziativa di Agostino Tegner il papà di Riccardo, poche parole le sue ma piene di significato “Io e mia moglie stiamo invecchiando e non riusciamo più a trasportare come si deve il nostro ragazzo, che necessita di una macchina attrezzata con un piano ribassato con pedana”.
Per questo ha avuto inizio la raccolta fondi che si prefigge lo scopo di raccogliere 35.000 euro entro fine agosto. Ad oggi sono stati versati i primi 21.950 euro, per farlo è semplice clicca qui
Riccardo è un simpatico ragazzino di 15 anni che vive sulle montagne di Sospirolo. Sempre sorridente e circondato dall’affetto dei suoi cari, Riccardo è però costretto a stare sulla sedia a rotelle a causa della distrofia muscolare di Duchenne, di cui è affetto dalla nascita. I genitori, dopo anni di sacrifici, hanno deciso di acquistare un’auto munita di pedana per poter trasportare il figlio in modo più comodo, pratico e sicuro, soprattutto adesso che sta crescendo e il peso – per i due genitori che stanno diventando anziani – si fa sempre più sentire.
NEI GIORNI SCORSI ERA PRESENTE UN IBAN SU CUI FARE LE DONAZIONI. SIAMO STATI CONTATTATI DA EPPELA, IL SITO CHE GESTISCE LA RACCOLTA FONDI, CHE GENTILMENTE HA CHIESTO DI TOGLIERLO PERCHE’ IL SISTEMA NON RICEVEVA PIU’ DONAZIONI VISTO CHE L’IBAN ERA PROVVISORIO. I SOLDI DONATI NON SONO ANDATI PERSI MA VERRANNO ACCREDITATI DIRETTAMENTE SUL CONTO CORRENTE DI DELLA FAMIGLIA DI RICCARDO. LA CIFRA DA AGGIUNGERE ALLE DONAZIONI ONLINE E’ DI OLTRE 2000 EURO. GRAZIE PER LE DONAZIONI A QUESTA INIZIATIVA.
CHI VOLESSE FARE UNA DONAZIONE DIRETTAMENTE ALLA FAMIGLIA DI RICCARDO LO PUO’ FARE SU QUESTO IBAN INTESTATO ALLA MAMMA ANA MARIA STOIAN:
IT40N0760111900000003558144
DIECI ANNI DI 007 IN CONDOTTA
REDAZIONE Riprende oggi il programma dedicato alla scuola con la prof. Maria Rosa Salamazo e lo studente ripetente Claudio Fontanive. Per il decimo anno torna su RADIO PIU – frequenze FM – il programma del lunedi mattina alle 10.30 (replica alle 19 e la domenica alle 8).
LIVINALLONGO Per lavori alla rete idrica comunale OGGI dalle 8 a fine lavori potrebbe mancare l’acqua in Località Andraz.
SABATO QUATTRO PASSI CHIUSI PER IL SELLARONDA BIKE DAY
LIVINALLONGO Si ricorda che sabato 18 settembre, in occasione del Sellaronda Bike Day, verranno chiusi al traffico Passo Campolongo, Passo Gardena, Passo Sella e Passo Pordoi dalle ore 8:30 alle ore 15:30. Ai partecipanti viene raccomandato il senso antiorario, quindi: Arabba – Passo Campolongo – Passo Gardena – Passo Sella – Passo Pordoi – Arabba.
GIU’ IL FIENILE COMPARE LA MADONNA RISTABILITE LE CONDIZIONI DI SICUREZZA SULLA COMUNALE
TAIBON Pericolante e a bordo strada. Era il fienile che voleva venire giù, sulla strada per Col Di Prà, più precisamente dopo la Baita del Tita. Un edificio ora messo in sicurezza con l’abbattimento della parte superiore la sorpresa: dalla roccia un piccolo capitello con la madonna azzurra.
CRISI ACC: LA LUCE IN FONDO AL TUNNEL E’ FIOCA PER L’ASSESSORE REGIONALE AL LAVORO
VENEZIA “Rimane fioca la luce in fondo al tunnel: per questo la nostra preoccupazione è fortissima. Le nostre valutazioni sugli strumenti che il Governo ha approntato per le aziende in crisi, infatti, non sono utili per ACC e, purtroppo, le prime verifiche fatte dallo stesso MISE (Ministero dello Sviluppo Economico) confermano questa nostra preoccupazione”. Lo afferma, senza mezzi termini, l’Assessore al Lavoro della Regione del Veneto in una nota che annuncia la riunione che si terrà oggi, alle ore 15.00, indetta dal Viceministro del MISE Alessandra Todde. “A mio giudizio – continua l’Assessore regionale – ACC, l’azienda bellunese che produce compressori per frigoriferi, avrebbe dovuto essere destinataria di risorse finanziarie, ex art. 55 della Legge sulle Amministrazioni Straordinarie, a seguito di autorizzazione da parte della Commissione Europea agli aiuti di Stato. La richiesta del Governo italiano per ACC è stata fatta oltre un anno fa ed è oggetto ancora oggi di imbarazzanti e continui rinvii a ulteriori delucidazioni, che ho tutte lette e che trovo pretestuose e, a tratti, offensive per la dignità dello Stato Italiano”. “Mi aspetto che lunedì prossimo – aggiunge – il Governo dia ad ACC una soluzione concreta e definitiva per il nostro stabilimento in crisi di liquidità in modo da garantire una prospettiva di futuro alle persone che ci lavorano insieme alle loro famiglie”.
di STEFANO BONA, FIOM CGIL
Sono molto alte le aspettative dei 315 dipendenti della Acc di Borgo Val Belluna in vista dell’ incontro tra le parti sociali e il Ministero dello sviluppo economico, crescono tra loro sentimenti non certo di rassegnazione, ma di rabbia e rivolta, alle notizie che indicano una possibile soluzione positiva ancora da verificare. Un’azienda non è solo il suo valore contabile, c’è un valore strategico, come abbiamo più volte sottolineato e un valore morale. un’azienda cui i suoi lavoratori hanno orgogliosamente e con sacrificio “prestato” quote significative delle loro retribuzioni, così come le Organizzazioni Sindacali hanno a loro volta fatto con le quote associative spettanti, al solo fine di garantire la continuità industriale non può, moralmente essere abbandonata dal Governo che rischia di pregiudicare irrimediabilmente quella stessa continuità solo per non essere riuscito, per inerzia e superficialità, che si contrappone vistosamente alla bravura e dedizione di operai e tecnici, a trovare appropriate soluzioni normative per un finanziamento di una decina di milioni. Ed è moralmente inaccettabile che i sostegni, giustamente garantiti, a tutti nella pandemia, all’artigiano, al commerciante, al consulente vengano invece ingiustamente negati ad una grande azienda storica del territorio che quello stesso territorio ha contribuito significativamente a rendere prospero. Un’azienda non è solo il suo valore attuale è anche il suo valore futuro, ora se vi è una speranza di salvare Acc, come dimostrano le dichiarazioni di interesse pervenute da operatori internazionali, tutte focalizzate sul nuovo compressore a velocità variabile, è solo perché operando scelte opposte a quelle della proprietà Cinese che aveva affossato lo sviluppo della nuova tecnologia, la stessa è stata portata ad un passo dalla definitiva industrializzazione, suscitando l’ammirazione di tutti i clienti( e l’invidia di tutti i concorrenti) per la capacità dimostrata da Mel e dai suoi tecnici di ritrovare la leadership ingegneristica assoluta in un settore globalizzato e iper competitivo. E in tutto questo il governo non riesce a trovare una decina di milioni per finanziare un prodotto innovativo, tra l’altro allineato alle politiche ambientali “green” in un comparto cruciale per le società occidentali come l’elettrodomestico? Un autentico scandalo!!
OGGI INIZIA L’ANNO SCOLASTICO, LA LETTERA DI LORRAINE BERTON
BELLUNO Con una lettera rivolta a tutti gli studenti della provincia di Belluno, la Presidente di Confindustria Belluno Dolomiti Lorraine Berton augura buon anno a tutti gli alunni bellunesi.
LA LETTERA
Care studentesse, cari studenti, siamo alla vigilia di un nuovo anno scolastico che – mai come in questo settembre 2021 – dovrà essere di vera ripartenza, al di là di ogni facile retorica. Il primo passo sarà tornare tutti fisicamente in aula, rinsaldando quel legame formativo che è la base sociale ed economica di ogni comunità, il fondamento di ogni individuo. Perché questo obiettivo sia duraturo, la sicurezza deve diventare un valore diffuso, sovra-generazionale. Sono però fiduciosa perché credo in voi. In questo anno e mezzo di pandemia siete stati un esempio per insegnanti, genitori e nonni. Avete dimostrato spirito di sacrificio, capacità di adattamento, attenzione. Lo avete fatto in un primo momento rispettando – nella stragrande maggioranza – le regole di distanziamento e sicurezza, lo state facendo ora rispondendo alla vaccinazione, fidandovi della scienza, senza complottismi né dietrologie. Da madre e imprenditrice vi ho osservato e vi dico “bravi”: avete compreso che dai vostri comportamenti spesso dipendevano, e dipendono, le vite delle persone a voi più vicine. Avete subìto l’isolamento e la didattica a distanza. Avete perso momenti di socialità e condivisione fondamentali. Ma non vi siete persi d’animo. Mi auguro quindi che tutti i vostri sforzi non vengano dispersi da chi ancora nutre dubbi su vaccinazioni e green pass e che, invece, dovrebbe darvi il buon esempio. Il bene dell’istruzione è troppo importante per essere messo in discussione in un momento nel quale tutti dovremmo navigare nella stessa direzione. Solo garantendo un rientro in classe in sicurezza, riuscirete a concentrarvi sulle sfide che vi attendono e che vi devono vedere assoluti protagonisti. Solo con una vita scolastica piena, si può parlare di futuro. Investire su competenze e talenti – con impegno e serietà – deve essere la vostra priorità, mentre noi “grandi” dobbiamo darvi gli strumenti per cogliere ogni singola opportunità e sostenere quella meritocrazia che spesso manca nelle dinamiche di questo Paese. L’impresa bellunese, nonostante le montagne russe a cui la pandemia ci ha costretto, resta solida e proiettata sui mercati interni e internazionali: ha bisogno della vostra energia. Abbiamo attivato il primo digital Innovation hub bellunese, l’unico in Italia collocato dentro una scuola superiore, abbiamo portato sul territorio la Luiss Business School, una delle Istituzioni formative più autorevoli a livello internazionale, abbiamo condiviso numerose iniziative con le scuole e altre ne lanceremo nei prossimi mesi, in particolare grazie all’impegno e all’entusiasmo del nostro Gruppo Giovani. Presto partirà l’ITS Academy Meccatronico, un corso post-maturità di primissimo livello. E queste sono solo alcune delle più recenti iniziative, pensate (anche) per portare le giovani generazioni nell’economia del XXI secolo. Siamo pronti, come sempre, a dialogare con voi, i vostri presidi, docenti e genitori per approntare percorsi di orientamento scolastico e mettervi in connessione con le nostre imprese. Sono convinta che ci aspetta un futuro complicato sì, ma appassionante. Chi di voi è “matricola” oggi, sarà maturo quando su questo territorio si svolgeranno i Giochi Olimpici di Cortina Milano 2026, chi invece inizia l’università sarà magari dottoressa o dottore. Si apre un ventaglio enorme di possibilità se tutti insieme le sapremo cogliere, ciascuno per la propria parte, dall’organizzazione dei grandi eventi sportivi al turismo, dai servizi a una manifattura sempre più evoluta. Le nostre Dolomiti patrimonio Unesco e le nostre imprese vocate all’innovazione, alla sostenibilità, e al Made in Italy sono un connubio dalle potenzialità ancora enormi. Voi potrete fare la differenza. A questo si aggiunga il Next Generation Eu, forse il piano di investimenti più importante mai avviato negli ultimi decenni e che avrà bisogno del contributo di tutti per dispiegare appieno i suoi effetti, soprattutto dei più giovani. Vi chiedo anche di essere custodi delle vostre libertà e di quelle altrui. Le immagini e le storie dall’Afghanistan ci raccontano di violenze, diritti negati, donne messe all’angolo, classi separate tra maschi e femmine, musica proibita. Non voltiamoci dall’altra parte perché nulla è scontato e l’istruzione è il primo tassello di una società libera per quanto perfettibile. Care ragazze, cari ragazzi: voi non siete solo il nostro futuro, siete anche il nostro presente. Investite nel sapere, abbiate fiducia nella scienza e nel progresso. Confidiamo in voi e nella vostra responsabilità per andare oltre il Covid e promuovere lo sviluppo sostenibile e inclusivo delle nostre comunità. C’è molto da fare insieme. Buon anno scolastico.
Lorraine Berton – Presidente Confindustria Belluno Dolomiti
FORRISTI INFORTUNATI, MALORI ED INSESPERTI FUORI SENTIERO, LA GIORNATA DEL SOCCORSO ALPINO
REDAZIONE Come prevedibile è stata una domenica di gran lavoro per il Soccorso Alpino, un’altra in questa estate dalle grande presenze ed inesperienze. VALLE DEL MIS Un 47 bolzanino scendendo dal bivacco Valdo ha perso il sentiero ed è finito in fondo a un corso d’acqua. Purtroppo il segnale telefonico assente ha complicato il lavoro dei soccorsi, dopo la ricognizione con l’elicottero l’uomo è stato localizzato e riportato in salvo. BORGO VALBELLUNA Forrista s’infortuna scendendo dal torrente Maor in una zona difficile da raggiungere e per questo è stato attivato il gruppo forristico. Dopo un impegnativo trasporto il 39enne di Borgo Valbelluna è stato recuperato con 60 metri di verriccello e portato in ospedale per problemi agli arti inferiori. COLLE SANTA LUCIA Sul monte Cernera tra Forcella e Passo Gaiu soccorsa una 62enne di Crocetta di Montello per una distorsione al piede. COLLE SANTA LUCIA Tra Forcella Giau Passo Giau, distorsione al piede per una 62enne di Crocetta del Montello, soccorsa da una Squadra della Val FIorentina e Finanza di Cortina, La donna è stata portata a spalle fino al Giau e poi ha proseguito per conto proprio. COMELICO SUPERIORE Sul Vallon del Popera nei pressi del rifugio Berti un 53enne di Ponzano è volato in ferrata procurandosi lesioni al piede e varie escoriazioni., Soccorso con elicottero dell Aiut Alpin Dolomites è stato portato a Cortina. LONGARONE 200 metri sotto casera Pian de Fontana nei pressi del rifugio un uomo è stato colto da malore, soccorso con l’elicottero. DOMEGGE Infine ieri nel tardo pomeriggio recupero di una donna di 59 anni che ha smarrito il sentiero a Pian dei Buoi. Con la collaborazione del figlio la donna è stata rintracciata con il segnale telefonico.
MERCOLEDI I FUNERALI DI SARA
PIEVE DI CADORE Se come previsto in giornata sarà rilasciato il nulla osta dalla Procura, mercoledi saranno celebrati i funerali di Sara Candeago nella chiesa di San Lorenzo a Sottocastello.
FRONTALE A DOMEGGE, DUE I FERITI
DOMEGGE Tre le auto coinvolte nel sinistro di ieri sulla 51 bi di Alemagna. Una Golf è entrata in collisione con una Bmw, coinvolta anche una Fiat 500, all’altezza del Blu Coral. Due i feriti a bordo della Golf, un uomo e una donna di settant’anni (M.G. e P.M.) portati in ospedale, non sono in gravi condizioni.
CENTAURO A TERRA, INTERVIENE L’ELICOTTERO
MISURINA Un motociclista tedesco è ricoverato in ortopedia al San Martino, trasportato dall’elicottero, dopo l’incidente di ieri a Misurina. Ha fatto tutto da solo come il motociclista 39enne di Belluno (M.Z.) caduto a La Secca di Ponte nelle Alpi, anche per lui si sono aperte le porte del reparto di orteopedia.
RISSA IN CENTRO, DANNI AL GOPPION
BELLUNO Ieri la conta dei danni ad iniziare dalla vetrata sfondata della caffetteria Goppion. Gli autori dei giovani tra i 18 e i 20 anni che sabato notte si sono scazzottati. Sono stati immortalati dalle telecamere della videsorveglianza. Il titolare Massimo Barel ha presentato una denuncia per danneggiamento aggravato. Alle 3.55 del mattino due persone se le sono date di santa ragione, alla fine uno spintone e la vetrata infranta.
VIGILI DEL FUOCO IN CENTRO, BRUCIA UN’AUTO
BELLUNO Distrutta dalla fiamme la Lancia Y di un residente nella frazione cittadina di Castoi. Il proprietario ha aperto il cofano alla prima nuvola di fumo… ed è scoppiamo l’inferno. I vigili del fuoco del Comando di Belluno sono arrivati sul posto a sirene spiegate e hanno potuto solo spegnere il fuoco e mettere in sicurezza l’auto, si è trattato di un guasto all’impianto elettrico.
OGGI SUL CORRIERE DELLE ALPI, DI GIANNI SANTOMASO
Campo base Vallada La guida ambientale con zaino leggerissimo arriva fino in Lapponia
LA STORIA La peronospora e i ferretti hanno mandato in malora le patate. Acqua e sapone di Marsiglia sono invece riusciti a salvare i fagioli che avevano preso i pidocchi e che ora penzolano placidi sulla pianta. Per il resto fragole, pomodori, zucchine, insalata si sono trovati a loro agio nello spazio che Sara Nitti, 33 anni, e Robin Targon, 34, hanno dissodato a Celat di Vallada Agordina affinché diventasse il loro primo orto….
FOTO ERICA ANDRICH
covid in Regione. NESSUN DECESSO NELLE 24 ORE, 465 I NUOVI CASI
I GRAFICI DI TIZIANO DE COL
FESTIVAL DELLE FORESTE IN CANSIGLIO, BELLUNO ALPINA “PIU’ CONCRETEZZA, POCHE LE RISPOSTE AI VERI PROBLEMI ANTI SPOPOLAMENTO”
BELLUNO L’associazione Belluno Alpina sta seguendo direttamente e con interesse le discussioni e i convegni che animano il Festival delle Foreste in Cansiglio, ma chiede a tutti i partecipanti, soprattutto alle istituzioni, maggiore concretezza: “Siamo felici per il risultato della rassegna che registra un buon afflusso di imprese del settore e di appassionati del mestiere, rappresentanti di un settore importante e vittime di un mare di incombenze e normative burocratiche che le penalizzano, con difficoltà continue per operare nel bosco. Pochi però gli hobbisti, cioè i residenti e non che sono direttamente interessati alla pulizia dei prati e boschi”, sottolineano. “Anche in Cansiglio, una piana immensa, il bosco avanza, mangiandosi prati e pascoli con ettari di arbusti, cespugli e legname di scarso valore. Perchè non si coordina una forma di gestione tra pubblico e privati per arginare la crescita incontrollata del bosco?” chiede Belluno Alpina. “Serve un piano di gestione del legname, l’oro bellunese, per evitare che aree intere perdano valore e che l’incuria domini nei nostri territori; bisogna almeno intervenire perché crescano alberi e legname utili da reddito e non piante casuali che non portano alcuna qualità al bosco. La manutenzione programmata vuol dire economia legata al legno, ma anche al turismo, perchè un ambiente curato attira nuovi visitatori. Come in pianura si è puntato su vigne e Prosecco per fare economia, da noi bisogna puntare sulla filiera del legno, ma in questi due giorni non abbiamo visto un progetto delineato e concreto. Crediamo che la Regione, ente che può garantire regolamentazione e gestione, sia la realtà che meglio può operare in questo senso, anche attraverso le sue diverse diramazioni: noi crediamo che serva un soggetto pubblico “di area vasta” che possa intervenire sulla questione bosco in modo operativo, consentendo di trasformarla in fonte di ricchezza e strumento per contrastare lo spopolamento. Serve manutenzione giornaliera e un controllo della crescita dei boschi, non solo nella quantità ma anche nella qualità, esattamente come avviene per i vigneti della pianura. L’ente pubblico deve quindi intervenire celermente con un piano di gestione e coordinamento con comuni e privati e favorire in modo deciso e celere la nascita di consorzi forestali, come quello della Valbelluna che chiediamo da tempo. Ci aspettiamo accordi lampo locali per mettere in moto una manutenzione programmata e continua, quindi aspettiamo per l’autunno la nascita consorzio in Valbelluna. I vigneti vanno curati giorno per giorno altrimenti non rendono e così è anche per i nostri boschi”.
AUMENTO DEL COSTO ENERGETICO. BOND CHIEDE PROVVEDIMENTI PER LA MONTAGNA
ROMA Il prossimo inverno si presenta all’insegna dell’ulteriore, pesante stangata per la crescita del costo dell’energia, stimato dai vari centri di analisi attorno al 30% per l’energia elettrica – già ai massimi storici – e di ben il 40% del gas metano, cresciuto oltre 5 volte rispetto alla media del 2020. “Si tratta di una situazione decisamente preoccupante, soprattutto per le zone di montagna, dove il gas è un fattore strategico per sopravvivere durante i rigidi inverni, destinato a pesare grandemente sulle tasche di famiglie ed imprese – dice Dario Bond – Sempre, poi, che il gas metano arrivi, perché molti paventano il rischio di scarsità del prodotto per via di forniture limitate o ridotte da parte dei principali produttori esteri. Intervenire sul costo dell’energia per le zone di montagna è poi fondamentale per assicurare la competitività delle aziende, specie quelle turistiche, con la concorrenza estera dell’arco alpino, dove l’energia costa storicamente meno che in Italia. Di qui due considerazioni: la prima riguarda la necessità di rivedere in profondità le politiche tariffarie legate all’energia, sgravando le bollette dei consumatori finali di tutta una serie di oneri che andrebbero spalmati sulla fiscalità generale. La seconda riguarda uno scenario di politica strategica nazionale relativa all’approvvigionamento dell’energia. Considerato che non è possibile passare nei tempi desiderati dai talebani dell’ambientalismo ad una produzione completamente ad impatto zero, sarebbe utile che l’Italia attivasse un serio programma di riqualificazione e utilizzo di tutte le proprie risorse energetiche inutilizzate” conclude Bond.
INVESTIMENTI SULL’AGRICOLTURA. IL PUNTO DI PROVINCIA E FONDO COMUNI CONFINANTI
BELLUNO Venerdì mattina nella sede di Palazzo Piloni, il presidente del Comitato paritetico del Fondo Comuni confinanti ha tenuto una riunione con gli uffici provinciali del Fondo e le amministrazioni comunali di Fonzaso, Lamon, Sovramonte e Cesiomaggiore. Sul tavolo, gli investimenti Fcc a regia provinciale che hanno come tema l’agricoltura e lo sviluppo agricolo del Bellunese. In particolare, due progetti: la casa del fagiolo di Lamon, che sarà ripresentato con integrazioni nella prossima programmazione pluriennale del Fondo; e i centri di trasformazione dei prodotti agricoli di Fonzaso e Cesiomaggiore, attualmente in fase di realizzazione. «Il territorio bellunese ha enormi potenzialità nell’agricoltura e gli investimenti del Fondo Comuni confinanti sono importanti per sostenere lo sviluppo – commenta il presidente del Comitato paritetico -. Si sta creando una rete, diversificata per attività, capace di valorizzare i prodotti locali ed è importante che il Fondo agevoli la creazione di filiere corte, in grado di promuovere le eccellenze agricole del territorio. In questo senso, ottimo il lavoro dell’amministrazione provinciale, che sta investendo nell’istituto agrario di Vellai, sempre più punto di riferimento per la formazione dei giovani e per la cultura agraria». In particolare, la riunione ha fatto il punto sul progetto della casa del fagiolo di Lamon, struttura che diventerà di riferimento per uno dei prodotti più tipici del Bellunese. E sulla costruzione in corso a Busche (Cesiomaggiore) del centro di trasformazione dei prodotti agricoli. Nei prossimi mesi, il tavolo di lavoro dell’ufficio Fcc a Palazzo Piloni si aggiornerà rispetto ai progetti e all’avanzamento dei lavori.
AUGURI SKI COLLEGE!!! TRENT’ANNI DI SUCCESSI
FALCADE Lo Ski College di Falcade sabato 18 settembre festeggia il trentesimo compleanno, tre decenni di successi, un cammino non facile ma gli obiettivi sono sempre stati comunque raggiunti e la scuola si è fatta conoscere ovunque. Per celebrare la ricorrenza è stato organizzato un convegno ad Agordo e la presentazione delle squadre a Falcade. Sarà la giusta occasione per ricordare il grande impegno del dottor Graziano Pollazzon che nel 1991 ha creduto nello sviluppo della “sua” creatura. Il tempo gli ha dato ragione. Dalla scuola sono usciti campioni dello sci ieri come oggi.
SABATO ALLE 10.30 DIRETTA FACEBOOK DA AGORDO, ALLA RADIO IN DIFFERITA LUNEDI SERA A PARTIRE DALLE 21.00, FREQUENZE FM, STREAMING WWW.RADIOPIU.NET
APPLAUSI ED EMOZIONI IN SALA TEAZ PER I VINCITORI, PER “PROGETTO INSIEME PER ROCCA”
“Dai giovani il ponte per il futuro”
INSIEME PER ROCCA, LA PREMIAZIONE
ROCCA PIETORE In Sala Teaz con il coordinamento di Marco Toffanin, premiazione della terza edizione del Progetto Insieme per Rocca, rivolto agli studenti e ai non studenti vincitori dei due concorsi ideati da Maria Luisa Daniele Toffanin autrice della silloge poetica “La casa in mezzo al prato”. Il racconto di Sofia e Beatrice del Progetto Insieme per Rocca con i complimenti ai vincitori.
DALLA PAGINA FACEBOOK DI Lorena Casarin
GRANDE SUCCESSO DI PUBBLICO ALLA FIERA E FESTIVAL DELLE FORESTE – BOSTERNORDEST
Superate le 5000 presenze in tre giorni per il primo evento “delocalizzato” di Longarone Fiere
LONGARONE Si è conclusa ieri con una straordinaria partecipazione di pubblico la prima parte delle iniziative di “Fiera e Festival delle Foreste – BosterNordEst”, giunta alla terza edizione. Complice il bel tempo, sono state superate le più rosee aspettative con oltre 5000 presenze: moltissimi gli operatori del settore richiamati sul Pian del Cansiglio in questi tre giorni di manifestazione, ma anche molti curiosi che hanno approfittato della splendida location e delle giornate di sole per trascorrere una giornata nel cuore delle foreste del Veneto, visitando una fiera assolutamente unica nel panorama nazionale e internazionale.
Un risultato importante per un’edizione che simboleggia la ripresa dell’attività fieristica in presenza e che è anche importante perché per la prima volta Longarone Fiere Dolomiti sceglie di delocalizzare la manifestazione al di fuori degli spazi fieristici di Longarone e coinvolge il territorio del Cansiglio, portando quindi la Fiera delle Foreste in mezzo alle foreste. Un’edizione innovativa e per certi versi più moderna e proiettata al futuro che ha visto la collaborazione di Veneto Agricoltura, della Regione Aut. FVG, di partner internazionali e della BICE.
«Grande soddisfazione per aver ottenuto il coinvolgimento di tutti gli enti locali, regionali, nazionali ed europei che si occupano di foreste e di grandi macchinari del legno – commenta Gian Angelo Bellati, Presidente di Longarone Fiere Dolomiti – Molto numerose le aziende presenti e numerosissimi i visitatori. Una vetrina eccezionale per il nostro territorio anche alla luce della presentazione dell’ufficio Europe Direct che offrirà informazioni a cittadini e imprese su tutti i programmi di finanziamento europeo. In questa occasione abbiamo presentato anche il progetto Life Vaia, che porterà più di 5 milioni di euro al territorio in risorse e conoscenze sulla gestione delle foreste distrutte da Vaia. L’obiettivo è quello di muovere l’economia di queste terre, portare aziende, interlocutori internazionali, sviluppo. Una ricchezza che può contrastare l’esodo della popolazione dalle comunità montane, creando posti di lavoro”. Anche Nicola dell’Acqua, Direttore di Veneto Agricoltura, ci tiene ad esprimere la sua soddisfazione per la riuscita della manifestazione sottolineando come “la partecipazione numerosa del pubblico indichi quanto importante siano queste iniziative per le quali da sempre la Regione del Veneto e Veneto Agricoltura si spendono, iniziative che pongono al centro dell’ attenzione la foresta e le sue funzioni storiche: ambientale, sociale ed economica cui oggi si associa anche la valorizzazione dei cosiddetti servizi ecosistemici che danno nuove opportunità alla foresta stessa e a tutto il territorio”.
Per oggi è prevista un’appendice virtuale con i tre eventi trasmessi in streaming su foreste.longaronefiere.it: alle 10 si parla di assicurazione dei soprassuoli forestali, a cura di Coldiretti e Federforeste; alle 14.30 di riforestazione e vivaistica al tempo del cambiamento climatico; e, infine, alle 16 del ruolo del dottore forestale nei boschi e nel territorio del Veneto con Fodaf Veneto e Odaf Belluno. Inoltre, a partire dalle ore 17 si terrà il matching B2B organizzato dalla Borsa Internazionale del Commergio Elettronico e che sarà coordinato dal Presidente Patrizio Baroni.
San Gregorio nelle Alpi non dimentica i suoi caduti in terra di emigrazione e a causa della silicosi. Presente anche l’Associazione Bellunesi nel Mondo
BELLUNO Nomi, cognomi, età e un destino crudele comune: la morte a causa della silicosi o di un incidente sul lavoro. Sono 120 i cittadini di San Gregorio nelle Alpi che persero la vita tra il 1940 e il 1967. Un tributo notevole per un comune di 1700 abitanti. Un sacrificio che non deve essere dimenticato e che, grazie alla volontà del Circolo ACLI di San Gregorio adesso rimarrà nella memoria e visibile anche alle nuove generazioni. Sì, perché questa mattina al monumento ai caduti sul lavoro e in emigrazione di San Gregorio nelle Alpi è stata scoperta una targa che ricorda, nome per nome, tutti i caduti sul lavoro del Comune. Presenti alla cerimonia, molto sentita dalla comunità, anche i labari dell’Associazione Bellunesi nel Mondo – con diverse Famiglie e la presenza del presidente De Bona e della vice Burigo – e quelli degli Alpini, oltre che dei circoli Acli. «Siamo qui per ricordare il sacrificio dei nostri emigranti – le parole del presidente del circolo Acli locale Sandro Cassol – e perché non vada nell’oblio. Inoltre è doveroso il ricordo di Giulio Gazzi, che tanto ha fatto soprattutto per i minatori sangregoriesi, e non solo, e per la piaga della silicosi». La targa è stata scoperta da due parenti dei caduti. Il fratello di Renato Pulz, morto a 18 anni nell’azienda in cui lavorava e la figlia di Pietro Gazzi, deceduto a 33 anni in Nigeria, quando la figlia era una bambina. Parole di plauso sono giunte dal sindaco Mirco Badole: «Grazie alle Acli, e in particolar modo a Sandro Cassol, per avere voluto ricordare i nostri concittadini periti per portare il benessere in cui viviamo oggi. È impressionante vedere il numero di persone che ha perso la vita». Non è mancata la benedizione della corona d’alloro – posizionata di fronte alla targa dal gruppo Alpini “Gen. Nasci” – da parte del parroco don Anselmo Recchia. La cerimonia si è conclusa con l’intonazione di un canto dedicato proprio ai caduti sangregoriesi in terra di emigrazione.
LE DIRETTE DI RADIO PIU….
IERI LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO A RIVAMONTE
Daisy Bar presentazione del libro di Luigina Sommavilla IL BAMBINO CHE VENIVA DALLE STELLE
https://www.facebook.com/radiopiu/videos/389907705992136
REDDITO DI CITTADINANZA: OGNI NEO ASSUNTO E’ COSTATO ALLO STATO 52 MILA EURO, IL DOPPIO CHE NEL PRIVATO
Ogni posto di lavoro “creato” con il Reddito di Cittadinanza (RdC) è costato allo Stato almeno 52.000 euro. Oltre il doppio di quanto spende annualmente un imprenditore veneto per un operaio a tempo indeterminato full time che, mediamente, costa attorno ai 25 mila euro. A questa conclusione è giunta un’analisi realizzata dall’Ufficio studi della CGIA.
In Veneto i beneficiari sono quasi 82 mila
Secondo i dati dell’Inps, i veneti destinatari del RdC erano, ad agosto 2021, 81.679, pari a poco più di 37 mila nuclei famigliari. L’importo medio mensile erogato dall’Inps è di 488,5 euro. In pratica, i percettori del reddito sono pari all’1,8 per cento della popolazione veneta. Purtroppo, altri dati a livello territoriale non sono disponibili. Numeri, comunque, che nulla hanno a che vedere con quelli della provincia di Napoli che, ad esempio, conta oltre 555 mila beneficiari che corrispondono al 18 per cento del totale della popolazione residente nella provincia partenopea. In Veneto il territorio con il più alto numero di percettori è Verona che ne conta 18.377; seguono Padova con 16.507 e Venezia con 15.602. L’importo medio mensile più importante viene erogato a Rovigo: ogni nucleo famigliare riceve mediamente 507 euro al mese; seguono Vicenza con 504 euro e Padova con 495 euro.
Ogni posto di lavoro creato costa 52 mila euro
Come si è arrivati a determinare il costo medio per persona pari a 52.000 euro ? A fronte di poco più di un milione di persone in difficoltà economica che, titolari del reddito di cittadinanza, ha manifestato la disponibilità a recarsi in ufficio o in fabbrica, gli ultimi dati disponibili ci dicono che in Italia solo 152 mila hanno trovato un posto di lavoro grazie al sostegno dei navigator.
Ipotizzando che i titolari del RdC lo abbiano ricevuto per almeno un anno prima di entrare nel mercato del lavoro, percependo così quasi 7 mila euro, possiamo stimare, spannometricamente, che l’Inps abbia sostenuto, per questi 152 mila nuovi occupati, una spesa di 7,9 miliardi di euro che, rapportata a ogni singolo neoassunto, è pari a 52.000 euro. Un costo, oggettivamente, eccessivo per un numero così limitato di persone che, grazie al RdC, sono entrati nel mercato del lavoro. Intendiamoci; in Paese civile e avanzato chi si trova in uno stato di povertà ed esclusione sociale va aiutato, anche attraverso l’erogazione di un reddito di cittadinanza. Altra cosa è ipotizzare che un aiuto economico possa concorrere a far entrare nel mercato del lavoro il destinatario della misura. I dati appena descritti e quelli che illustreremo successivamente dimostrano il contrario. Secondo la CGIA, pertanto, chi è in difficoltà economica va assolutamente aiutato, ma per combattere la disoccupazione il RdC ha dimostrato di non essere uno strumento efficace.
In 2,5 anni spesi 19,6 miliardi
Dalla prima metà del 2019 – periodo in cui è entrato in vigore il RdC – fino alla fine di quest’anno, l’investimento dello Stato per questa misura ammonta a 19,6 miliardi: 3,8 nel 2019, 7,2 nel 2020 e 8,6 miliardi per l’anno in corso. Per il 2022 è prevista una spesa di 7,7 miliardi. E’ importante sottolineare che per l’anno 2019 e 2020 gli importi sono quelli effettivamente spesi, mentre quelli riferiti agli anni successivi si riferiscono a risorse stanziate.
Chi si “offre” ai navigator non ha esperienza lavorativa
Secondo l’ANPAL le persone che percepiscono il RdC sono difficilmente occupabili. L’Agenzia, infatti, stima che in Veneto la probabilità di rimanere disoccupato a distanza di 12 mesi sfiora l’85 per cento. Ciò è ascrivibile al fatto che questa platea di soggetti ha una insufficiente esperienza lavorativa alle spalle. L’INPS, infatti, analizzando lo storico contributivo di queste persone nella classe di età tra i 18 e i 64 anni, segnala che solo un terzo ha avuto un’occupazione in passato. Pertanto, spesso ci troviamo di fronte a soggetti a forte rischio esclusione sociale, ovvero in condizioni di povertà economica e di grave deprivazione materiale. Persone alle quali trovare un lavoro potrebbe addirittura costituire un problema a causa del precario equilibrio psico-fisico in cui versano.
L’OPINIONE
Pierluigi Trevisan
Presidente di FIAB Belluno
L’amministrazione comunale di Belluno sta valutando l’ipotesi di rendere gratuita la sosta nei primi trenta minuti negli stalli blu del centro città. Una decisone che intenderebbe favorire l’aumento dei clienti dei negozi del centro, ma che potrebbe, invece, comportare il rischio di pesare sulle casse comunali senza aumentare i ricavi degli operatori commerciali interessati. Infatti, se la tariffa oraria costa mediamente di meno ci sarà la tendenza ad aumentare la durata della sosta. Come conseguenza avremo posti auto occupati per più tempo e più auto che girano a vuoto in cerca di parcheggio: una condizione sfavorevole all’aumento dei potenziali clienti e che produce inquinamento, rumore e gas clima alteranti. La nostra ipotesi è confermata da Donald Shoup, Distinguished Research Professor del Dipartimento di Pianificazione Urbana all’ Università della California a Los Angeles (UCLA). Il suo libro ‘The High Cost of Free Parking’ (L’alto costo del parcheggio gratuito) dimostra che non la diminuzione, ma bensì l’aumento della tariffa oraria sarebbe vantaggioso per i commercianti, infatti un alto costo della sosta ne diminuisce la durata media, riducendo così i tempi di ricerca del parcheggio, con aumento della rotazione e quindi dell’afflusso. Insomma, contro-intuitivamente, se si aumenta il costo del parcheggio c’è più turn over, quindi è più facile trovare posti liberi e più gente è invogliata a recarsi in centro in auto. Tuttavia, ci sono sistemi più efficaci, ed in linea con la politica europea del Green Deal, per favorire l’accesso al centro e, più in generale, migliorare la mobilità in città, oggi del tutto sbilanciata a favore dell’auto. La nota ricetta consiste nell’incentivare una diversa ripartizione modale tra auto, biciclette e mezzi pubblici. Proprio in questa direzione va il progetto di Bicipolitana che FIAB Belluno ha presentato un anno fa, con una petizione popolare, all’amministrazione comunale. Tra le altre proposte si prendeva in considerazione anche una diversa gestione delle tariffe orarie e della dislocazione dei parcheggi in varie aree della città. FIAB Belluno propone di rendere gratuiti i primi quaranta minuti del parcheggio “Ex Moi” in via Feltre, il cui piano superiore è sempre praticamente vuoto. Questa soluzione, da un lato favorirebbe il turn over della sosta, dall’altro permetterebbe di spostare gli attuali parcheggi di via Feltre, liberando così lo spazio per una ciclabile, che aumenterebbe il flusso di nuovi potenziali clienti verso il centro, in bicicletta. FIAB Belluno ritiene anche indispensabile attivare il parcheggio scambiatore di via Prade, adesso praticamente vuoto. La sosta gratuita e un collegamento veloce con il centro storico tramite bus navetta potrebbe incentivare il commercio ed il turismo in centro e nel contempo tenere il traffico e l’inquinamento al di fuori della città. La stessa soluzione potrebbe valere anche per il parcheggio di Piazzale Resistenza. Belluno ha il poco invidiabile primato di città con il più alto tasso di motorizzazione in Italia. Il dibattito sulla mobilità cittadina non può quindi limitarsi alla discussione sulla tariffa della prima mezz’ora di parcheggio di un limitato numero di stalli del centro, ma deve guardare molto più lontano per trovare soluzioni di mobilità sostenibile, non inquinante e salutare per tutte le cittadine e i cittadini di Belluno.
ASTRID, REGINA DELLA CICLINVALLE DELLA RIPARTENZA: VINCITRICE PER LA SESTA VOLTA E DOPO 10 ANNI FISSA IL NUOVO RECORD
di GIANNI SANTOMASO
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Le classifiche:
Cuccioli femminile: 1. Emma Franceschetti 1:06.13.61.
Cuccioli maschile: 1. Mattia Canali 40.73.78; 2. Devid Olivier 45.48.76; 3. Dylan Benvegnù 46.48.12; 4. Erik Franceschetti 54.18.86; 5. Aldo Moretti 58.17.60.
Giovanissimi femminile: 1. Eleonora Marcon 42.37.16; 2. Anna Farenzena 44.17.73; 3. Lara Canali 1:00.18.02.
Giovanissimi maschile: 1. Davide Santomaso 32.48.22; 2. Valentino Schena 32.48.94; 3. Elia Ben 34.07.29; 4. Andrea Tibolla 35.01.88; 5. Tommaso Decima 39.50.75.
Giovani femminile: 1. Giulia Di Egidio 37.41.29; 2. Morena Schena 40.18.68; 3. Stephanie Tibolla 44.47.27; 4. Giorgia Ben 45.47.08; 5. Giada Soccol 1:03.39.33.
Giovani maschile: 1. Lucio Farenzena 21.08.05; 2. Michael De Nardin 22.17.72; 3. Manuel Soccol 23.25.66; 4. Fabio Scot 25.09.11; 5. Matteo Da Ronch 30.26.08.
Seniores femminile: 1. Astrid Miola 19.41.98; 2. Zaira De Colò 30.30.90; 3. Alessandra Dal Col 36.34.31; 4. Alessandra Zecchin 37.53.63; 5. Chiara Dalla Porta 40.21.62.
Seniores maschile: 1. Lorenzo Busin 17.54.97; 2. Emanuele Busin 18.36.59; 3. Marco Brancaleone 19.17.76; 4. Fabio Dal Don 19.24.12; 5. Nicola Decima 21.05.98.
Master femminile: 1. Laura Fontanive 45.50.41; 2. Barbara Da Riz 55.25.15; 3. Rita Scussel 1:06.37.67.
Master maschile: 1. Roberto Tomè 19.36.98; 2. Maurizio Borghese 21.04.22; 3. Stefano Triches 28.14.40; 4. Giorgio Groppa 30.31.31; 5. Giulio Fontanive 30.38.13.
Veterani femminile: 1. Fernanda Minotto 25.11.05; 2. Sonia D’Agostini 37.20.06; 3. Sonia Schena 59.59.01.
Veterani maschile: 1. Stefano D’Alessio 19.24.64; 2. Marino Miola 20.17.84; 3. Paolo Dalle Zotte 21.04.99; 4. Renato Rossi 22.15.50; 5. Sandro Conedera 26.11.18.
Assoluta femminile: 1. Astrid Miola 19.41.98; 2. Fernanda Minotto 25.11.05; 3. Zaira De Colò 30.30.90; 4. Alessandra Dal Col 36.34.31; 5. Sonia D’Agostini 37.20.06.
Assoluta maschile: 1. Lorenzo Busin 17.54.97; 2. Emanuele Busin 18.36.59; 3. Marco Brancaleone 19.17.76; 4. Fabio Dal Don 19.24.12; 5. Stefano D’Alessio 19.24.64.
foto pagina facebook Astrid Miola di Alessandro Billiani
LA PIROTECNICA ESISTENZA E MORTE TRAGICA DI ENDRIGHETTO BONGAIO, NOBILE VALOROSO
DI RENATO BONA
ALPAGO La moglie Giacoma De Vivario detta la “Regina Mongai” e venerata dalla popolazione morì a causa del terremoto del 1348 Fra i “Personaggi illustri dell’Alpago e Ponte nelle Alpi” (titolo del libro che ha dato alle stampe con la tipografia Piave di Belluno nell’agosto 1978, ad iniziativa del Centro sociale di educazione permanente di Tambre e dell’Associazione emigranti bellunesi, ed il concorso della Regione Veneto e della Cassa di risparmio di Verona, Vicenza e Belluno) il compianto maestro Mario De Nale ha dato giusto spazio anche alla figura di Endrighetto Bongaio. Chi era costui? Vediamo di sintetizzare quanto scritto da De Nale. Nipote di Hendrigetus de Bongaio (1220) e figlio di Federico “console” della città di Belluno nel 1291 e governatore di Mestre nel 1308 alle dipendenze di Riccardo da Camino e di Giovanna figlia di Gerardo Castello, nacque a Belluno intorno al 1290 nella contrada di S. Maria”. La leggenda lo indica discendente della stirpe romana Gaia anche in considerazione del fatto che una figura significativa della tribù, Gaius, avrebbe comandato il presidio romano dell’Alpago al tramonto della breve parentesi alemanna nel terz’ultimo decennio del quinto secolo dopo Cristo. De Nale scrive ancora che “Per dare un sicuro rifugio alla sua famiglia durante le successive incursioni di bande barbare, avrebbe fatto costruire un castello sul colle Bongaio a cavallo tra Quers e Alpaos, ospitandovi pure le famiglie degli altri limitanei romani suoi dipendenti, nei giorni di maggior pericolo, guadagnandosi così l’appellativo di buono ‘Gayus bonus’ da cui si ebbe poi ‘Bongayus’-Bongaio”. Non a caso – secondo la liberta enciclopedia Wikipedia – lo stemma comunale di Chies d’Alpago presenta sul campo di destra proprio la torre del Castello del Bongaio oltre che, sulla sinistra, la pecora, emblema della pastorizia che era il principale sostentamento del paese e che ancora oggi viene largamente praticata. Col passaggio delle terre del nord sotto il dominio di Teodorico, si sarebbe trasferito con la famiglia a Belluno ma i suoi discendenti mantennero il diritto di proprietà del castello che tornò ad essere abitato da Endrighetto, dopo il suo matrimonio, fino alla distruzione col terremoto avvenuto alle 5 del 25 gennaio 1348 (era di venerdì . ndr.). Endrighetto “fu uno dei più valorosi guerrieri e condottieri bellunesi che si distinsero al fianco degli Scaligeri nelle guerre contro la Repubblica di Venezia, allora alleata con Firenze e Milano e decisa ad estendere il suo dominio fino a Belluno”. Ed è proprio per i buoni servigi resi alla Signoria della Scala che il nostro ottenne nel 1324 da Cangrande “la contea dell’Alpago che a quel tempo era formata da una ventina di regole e svaldi appartenenti a due decanie ed abitata da circa 2000 persone”. L’autore del libro ricorda poi che “la Conca fu teatro nello stesso anno di una infame scorreria effettuata da ‘Rambaldo Guecello e Vicentio da Romagno’ che abitavano a Ceneda, i quali rubarono molto bestiame, distrussero il raccolto ed uccisero quanti tentavano di opporvisi”. Fu per evitare il ripetersi di altri misfatti che “Bongaio fece restaurare e fortificare il castello di Sant’Andrea con mura e ‘controscarpa’ di grossi massi, e quindi lo fornì di una forte guarnigione di armati al comando di Pietribuono, figlio del noto capitano Francesco Buzzellino”. La storia non è finita e riserva clamorose sorprese per le quali ci rifacciamo ancora a Wikipedia: “…Raggiunse l’apice del successo e si ritrovò al vertice del governo di Belluno sempre, ovviamente, per conto degli Scaligeri. Confermato signore dell’Alpago da Mastino II della Scala, nel 1330, e nel 1335 è documentato come podestà del Primiero”. Tuttavia con l’indebolimento della signoria scaligera, Endrighetto, politico abile quanto spregiudicato, decise di cambiare partito. Mentre era capitano di Belluno per conto di Mastino, nell’agosto 1337 prese il diretto controllo della città e si accordò con Carlo di Lussemburgo che era sceso in Veneto dal Tirolo. Poté quindi mantenere il governo come vicario di Giovanni e Carlo di Lussemburgo quando, il 31 agosto, il vescovo Gorgia investì questi ultimi del capitanato di Belluno e Feltre. Il 12 settembre successivo presenziava, in qualità di testimone, all’atto di sottomissione del Cadore”. Ma nemmeno un anno più tardi divenne inviso ai Lussemburgo, accusato di aver avviato delle trattative con Ludovico il Bavaro e di aver tenuto un comportamento autoritario nel governo delle due città. Venne dunque catturato e imprigionato in Carinzia e per circa un decennio di lui non si hanno notizie. Probabilmente si tenne lontano da Belluno, sebbene l’Alpago rimanesse possedimento della sua famiglia, amministrato per mezzo di un vicario”. E siamo all’agosto 1347 con Endrighetto nuovamente attestato come reggente di Belluno per conto di Carlo di Lussemburgo che, poco prima, era stato eletto sovrano del Sacro Romano Impero. Nell’anno successivo ebbe forse anche il vicariato di Feltre. Il ritorno del nobile nella politica locale provocò tuttavia la violenta reazione dell’aristocrazia locale e, a detta di Guglielmo Cortusi, venne assassinato nell’aprile del 1349 da un Iacobus de Guaigno (membro, forse, della rivale famiglia Avoscano). Quest’ultimo, dopo aver preso il controllo di Belluno, venne in brevissimo tempo rovesciato dalle truppe di Giacomo da Carrara che ristabilirono il governo del capitano imperiale”. Concludiamo le rievocazione di questa figura di alpagoto illustre, Endrighetti Bongaio, appunto, tornando a De Nale il quale ne ricorda la drammatica vicenda finale: “Nel 1358 fu nominato vicario imperiale di Belluno ma l’anno dopo la sua vita fu stroncata nella pubblica piazza dalla mano assassina di Giovanni de Fabris… il quale riuscì a sottrarsi alla cattura trovando rifugio a Treviso che in quel tempo era avversaria di Belluno” Qualche tempo dopo il giudice trevigiano Giuseppe Cavalieri “con abile tradimento” lo aveva consegnato ai bellunesi che lo decapitarono nella stessa piazza di Bongaio, ma… quando scoprirono il tradimento “l’amara sorte toccò pure al giudice”. Infine l’autore non omette di citare un’altra morte tragica: quella di Giacoma “Giacoba”, vittima del terremoto del 1348. Figlia del nobile Marco Bruno De Vivario di Vicenza, passata alla storia per aver sposato proprio Endrighetto Bongaio.Era conosciuta in Alpago come la “Regina Mongai” e la gente nutriva per lei grande venerazione. Il 20 ottobre 1340 con Endrighetto ancora carcerato in Carinzia, per interessamento di Carlo di Lussemburgo e Boemia “ottenne l’investitura della contea dell’Alpago da Gino da Castiglione, vicario generale di Feltre e Belluno, alla presenza di un gran numero di abitanti della Conca i quali considerarono quella cerimonia una vera e propria incoronazione della ‘regina’”.
NELLE FOTO (siti: mondi medievali net; alpago.club/it; wikipedia; dolomiti dolomiti.com): lo scomparso maestro Mario De Nale, autore del libro: immagini del Castello di Alpaos; panoramica di Chies d’Alpago; il borgo di Alpaos; lo stemma del Comune che, sulla destra, richiama il Castello.
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LA RACCOLTA COMPLETA
Lunedi 13
Tempo atteso: Tempo di nuovo perlopiù stabile e ben soleggiato con cielo generalmente sereno o poco nuvoloso per modesti cumuli durante le ore più calde e qualche velatura del cielo per nubi alte. Contesto termico sempre piuttosto mite di giorno, fresco al mattino con marcata escursione termica giornaliera nelle valli.
Precipitazioni: Al mattino assenti (0%); al pomeriggio/sera possibile qualche isolato e breve piovasco pomeridiano sulle Dolomiti (20/30%), perlopiù assente altrove (0/20%).
Temperature: Minime stazionarie, o in lieve calo nelle valli prealpine; massime stazionarie. Su Prealpi a 1500 m min 12°C max 17°C, a 2000 m min 8°C max 13°C. Su Dolomiti a 2000 m min 8°C max 14°C, a 3000 m min 3°C max 4°C.
Venti: Deboli per brezze nelle valli, localmente e a tratti moderati nei settori solitamente più ventilati; in quota deboli o molto deboli occidentali, a 5-10 km/h sia a 2000 m che a 3000 m.
Martedi 14
Tempo atteso: Tempo ancora inizialmente piuttosto soleggiato con cielo generalmente sereno o poco nuvoloso al mattino e con crescente nuvolosità sia stratiforme che cumuliforme al pomeriggio, che tenderà a svilupparsi maggiormente rispetto ai giorni precedenti, specie sulle Dolomiti. Contesto termico diurno sempre mite per il periodo.
Precipitazioni: Generalmente assenti, al più limitate a qualche isolato e breve piovasco pomeridiano, specie sulle Dolomiti (10/20%).
Temperature: Senza variazioni di rilievo. Su Prealpi a 1500 m min 12°C max 17°C, a 2000 m min 8°C max 13°C. Su Dolomiti a 2000 m min 8°C max 14°C, a 3000 m min 3°C max 5°C.
Venti: Deboli per brezze nelle valli, localmente e a tratti moderati nei settori solitamente più ventilati; in quota deboli o molto deboli occidentali, a 5-10 km/h a 2000 m, 5-15 km/h a 3000 m.
Mercoledi 15
Tempo meno soleggiato dei giorni precedenti, con maggiore nuvolosità, sia stratiforme che cumuliforme, ed aumento della possibilità di precipitazioni, perlopiù a carattere di rovescio, al pomeriggio, più probabili sulle Dolomiti. Contesto termico sempre mite, ma con calo delle temperature diurne nelle valli per deficit di soleggiamento. Venti deboli, in lieve intensificazione da sud-ovest.
Giovedi 16
Tempo tendente a divenire instabile, con qualche schiarita mattutina e rapido aumento della nuvolosità, cui si assoceranno rovesci anche diffusi tra pomeriggio e sera, perlopiù deboli. Calo delle temperature massime nelle valli e riduzione dell’escursione termica giornaliera. Venti deboli/moderati da ovest sud-ovest in quota. Previsore: G.M.
ALLEGHE La presentazione dell’Alleghe Hockey, le collaborazioni, il futuro biancorosso. Tanto bianco rosso in riva al lago in apertura della nuova stagione. In rassegna la grande famiglia.
LE FOTO DI MATTEO FLORIDIA
L’ALLEGHE SI PRESENTA IN RIVA AL LAGO
DI ROBERTO MIANA
Come da tradizione anche quest’anno è andata in scena la presentazione della famiglia dell’Alleghe Hockey. Nella suggestiva cornice di Alleghe beach, con l’impeccabile e professionale presentazione affidata a Mirko Mezzacasa di Radio Più, sono sfilati i ragazzi che saranno protagonisti sul rettangolo ghiacciato in questa nuova stagione hockeistica, dai più piccoli che cominciano a prendere confidenza con i pattini, ai più grandi della squadra senior partecipate al campionato di IHL. A fare gli onori di casa il presidente Adriano Levis, che ha espresso la propria soddisfazione per il lavoro svolto con i suoi collaboratori per l’organizzazione della nuova stagione. Interessanti gli interventi di coach Alessandro Fontana, del direttore sportivo Manuel Da Tos, del responsabile delle giovanili Matthias Levis e Daniele Veggiato che concordano tutti sul fatto che per quanto riguarda la prima squadra sì è fatto un buon lavoro e il test di sabato alla prima di campionato, contro il forte Unterland, darà già le prime indicazioni sul livello della nostra squadra. Inoltre sottolineano l’importantissimo lavoro che si sta facendo con i giovani, perché per costruire una casa bisogna partire dalle fondamenta e una società senza un buon settore giovanile è una società morta. Un visibilmente emozionato Paolo De Biasio, supervisore delle giovanili, ha inoltre sottolineato come sia fondamentale avvicinare i più giovani allo sport perché li rende persone migliori. Con molto piacere hanno preso la parola, dando lustro all’evento, anche il vicesindaco di Alleghe Giovanni Paolo De Bernardin, la presidente del comitato veneto Nadia Bortot, Egon Shcenk dall’Alta Badi l’uomo del Gardena di allora… e l’allenatore dei portieri del Cortina Jimmy Canei. Al termine della manifestazione è stato fatto a tutti i ragazzi un grande in bocca al lupo per la nuova stagione ai nastri di partenza ai piedi del Civetta. Il presidente Levis ci tiene a ringraziare calorosamente tutti i volontari che, con il loro ottimo lavoro, hanno reso possibile lo svolgimento della manifestazione, nonché il comune di Alleghe.
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L’ALLEGHE RIFILA 6 RETI AL PINE’ NELL’ULTIMO TEST MATCH. RICONOSCIMENTO A VALERY PLONYANSKY
ALLEGHE – PINE’ 6-1 (3-1, 1-0, 2-0)
La serata è da ricordare con piacere anche per il riconoscimento che L’Alleghe Hockey, nella figura del presidente Adriano Levis, ha voluto tributare a Valery Plotyansky che, presente alla partita, ha ricevuto anche il saluto e l’abbraccio dei suoi ex giocatori che ha fatto crescere nella sua lunga permanenza in riva al lago come allenatore delle giovanili biancorosse. La partita tra Alleghe e Pine’ è stata un inedito per l’hockey italiano, infatti mai prima d’ora le due compagini si erano affrontate a livello di squadre senior. Ultima gara prima dell’esordio di campionato, che sarà il 18 settembre in casa con l’Unterland, nella quale le Civette faticano inizialmente a prendere le misure agli avversari, dimostratisi coriacei e combattivi su ogni disco. Per la cronaca nel primo tempo si registrano le marcature di Edgar De Toni, Miika Kiviranta e Thomas De Silvestro. In questo primo parziale da segnalare uno stupendo slalom cost to cost di Edgar che partito dalla difesa saltando come birilli diversi avversari e stato fermato solo dall’estremo difensore trentino, giocata che da sola è valsa il prezzo del biglietto. Nel secondo periodo per i biancorossi timbra ancora il cartellino Edgar De Toni. Anche la terza frazione è griffata da una bella doppietta di Edgar (mattatore della serata con quattro reti), che fissa il risultato finale sul 6-1 per gli agordini.