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ULTIM’ORA: VALANGA AD AGAI
LIVINALLONGO Due valanghe stanno interessando la strada che porta in frazione Agai sopra Pieve di Livinallongo. Nessuna persona o mezzo coinvolti. È un tratto segnalato molte volte che crea sempre problemi in inverno, il Comune è già sul posto con una gommata per lo sgombero
LA FOTO DEL GIORNO, PASSO VALLES.. “Noi continuiamo a spalare”
PASSO VALLES Due metri di neve, due anche le strade chiuse: quella che sale fa Falcade, l’altra da Predazzo. Giorni comunque di grande lavoro per farsi spazio nella neve per Angelo Cemin e la sua famiglia al rifugio Capanna passo Valles. A proposito di decreti governativi (DPCM) se non saranno cambiati a Natale se i Cemin dovessero scendere a valle non potrebbero raggiungere Falcade in Veneto a 12 chilometri, nemmeno a Predazzo (20 chilometri) perché in altro Comune, passo Valles è infatti in Comune San Martino di Castrozza in Primiero 22 chilometri più in là oltre Passo Rolle oggi chiuso per valanghe.
TRAGEDIA AD ARSIE’, MORTI DUE CINQUANTENNI
ARSIE’ Un uomo Adriano Faoro di 52 anni e una donna Sabrina de Pellegrin di 54 sono stati trovati senza vita nel pomeriggio di ieri in una casa di Arsiè. La morte è imputabile a intossicazione da monossido di carbonio, lo hanno confermato i vigili del fuoco sul posto con i Carabinieri. La causa una stufa per il riscaldamento. L’uomo di Arsiè era il padre di due figli, la donna di Sorpracroda di tre. A dare l’allarme sono stati i famigliari preoccupati delle mancate risposte dell’uomo. Non è escluso che la tragedia possa risalire ancora a sabato, la macchina dell’uomo infatti era già parcheggiata all’esterno dell’edificio già salone di parrucchiera. Adriano Faoro lavorava come operaio, Sabrina De Pellegrin aveva già lavorato in locali pubblici in centro a Belluno. La triste vicenda di Arsiè riporta alla memoria il dramma a Zenich di Rivamonte nei giorni di Vaia quando morirono il 7 novembre del 2018 Amabile Xaiz e Gastone Gastaldo, lei rinvenuta in salotto e l’uomo lungo le scale, entrambi uccisi dalle esalazioni di gas.
225 POSITIVI NELLE ULTIME 24 ORE
Ricoveri
(dato alle ore 17.00 fonte: Azienda Zero)
Le persone attualmente POSITIVE ricoverate negli ospedali dell’Ulss Dolomiti sono:
Area NON CRITICA |
Terapia Intensiva |
|
Ospedale di Belluno |
60 |
6 |
Ospedale di Feltre Ospedale di Agordo |
56 12 |
7 |
Le persone attualmente POSITIVE ricoverate in Ospedale di Comunità sono:
pazienti attualmente positivi |
|
Ospedale di Comunità AGORDO |
2 |
Ospedale di Comunità ALANO |
3 |
Ospedale di Comunità AURONZO Ospedale di Comunità di BELLUNO |
9 21 |
Ospedale di Comunità di FELTRE |
14 |
TENTATIVO DI SCASSO PER ENTRARE NELLE SECONDE CASE DI VIA VENEZIA
FALCADE Probabilmente hanno pensato che i proprietari fossero altrove, vuoi per il maltempo o per altri motivi cioè che non fossero saliti in montagna. Forse per questo hanno tentato di entrare in due seconde case di Via Venezia nella notte tra sabato e domenica. Almeno due i tentativi di scasso della porta d’ingresso con all’interno i proprietari. “Erano le tre e mezza del mattino – racconta uno di loro – eravamo in due in casa, io al piano superiore. La mia amica al piano sotto, ha sentito rumori, anche forti e mi ha chiamato. Credo che abbiano sentito i nostri movimenti, le nostre voci e abbiano desistito. Stamane alla luce del sole ho constatato i danni sul portone d’ingresso, un tentativo di entrare all’interno”. Stesso modo di operare anche in un’altra casa, altro tentativo di scasso non andato a buone fine. Fino ad ora non sarebbero stati denunciati ulteriori furti, ma su questo indagheranno a denuncia acquisita i Carabinieri di Falcade.
IL SINDACO MICHELE COSTA “In giornata sono stato informato dal consigliere comunale Cesare Bon, che abita in via Venezia, che si era verificato nella notte un tentativo di furto con scasso. Poi mi ha chiamato il proprietario dell’abitazione dove c’è stata la tentata effrazion. Gli ho caldamente suggerito di sporgere denuncia ai Carabinieri.Certo che questo episodio è una brutta cosa e mi auguro che si possa fare luce sui fatti. Invito tutti a vigilare e a fare attenzione alle proprie abitazioni”.
IERI MATTINA: INTERVENTO DEL SUEM AD ALLEGHE
ALLEGHE Ieri mattina l’elicottero del Suem 118 è intervenuto ad Alleghe per un uomo di 50 anni colto da malore. Le sue condizioni non sono preoccupanti.
CADE SUL GHIACCIO, ELITRASPORTATO A BELLUNO
CANALE D’AGORDO Ieri alle 14.45 circa la Centrale del 118 è stata allertata per un uomo scivolato sul ghiaccio, mentre si trovava all’esterno di Capanna Comelle il Val di Gares. Nelle vicinanze del luogo dell’incidente è presto atterrato l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore, che ha sbarcato l’equipe medica attivatasi per le prime cure a M.C., 52 anni, di Pesaro, a seguito del probabile trauma cranico e facciale riportati nell’urto a terra. L’infortunato è stato quindi trasportato all’ospedale di Belluno. Presente in supporto alle operazioni anche il Soccorso alpino della Val Biois.
PICK UP ROTOLA LUNGO LA SCARPATA ALL’USCITA DELLA GALLERIA DEI CASTEI
LA VALLE Da Pordenone a Iral di Zoldo per spalare il tetto della seconda casa, con la 251 chiusa poco oltre Longarone unica possibilità la 203 agordina e Passo Staulanza. Sulla regionale alle 9.30 all’altezza dell’Osteria in località Giovanelli non si stava in piedi, strada scivolosa, gelata, come constatato dai Vigili del Fuoco che stavano transitando verso l’Alto Agordino con Camion, rimorchio e mezzo al seguito e si sono subito fermati per prestare soccorso. “Sono uscito dalla galleria, poi ho sentito improvvisamente il mezzo sbandare, abbattere le barriere e finire sotto strada ribaltandosi più volte. Per fortuna sono uscito indenne e ora sto raccontando quanto successo”.
Chi si occupa della pulizia delle strade assicura che già alle 5.30 del mattino erano state “trattate”. Va comunque detto che la galleria da giorni è un lago perché ci piove dentro, le auto spostano l’acqua all’uscita della galleria dove il ghiaccio si crea più facilmente, questa una delle ipotesi.
VIDEO
ANIMALI NELLA NEVE RECUPERATI DAI VIGILI DEL FUOCO
ZOLDO ALTO A portare foraggio a 30 capre isolate da oltre un metro e mezzo di neve nella malga La Grava nel territorio del comune di Zoldo Aldo, ci hanno pensato i vigili del fuoco. Ieri mattina il gatto delle nevi dei pompieri dopo essere stato caricato di fieno, ha aperto e battuto i 4 chilometri di strada per arrivare alla malga, che oggi permetteranno al proprietario di portare in un altro luogo gli animali. Nella giornata di ieri invece il foraggio è arrivato in volo con l’elicottero Drago 81 per le mucche isolate dalla neve alla malga Coltrondo in Comelico Superiore.
IL VIDEO
LIVINALLONGO
LEANDRO GRONES: “Quest’area di distacco valanghivo è un’opportunità di sopravvivenza, in attesa di tempi migliori, per diverse specie di fauna selvatica, tra cui il cervo”
PIENONE SULLE DOLOMITI
Gente ovunque nella giornata di ieri, a Passo Duran le macchine parcheggiate a lato strada hanno creato rallentamenti e intasamenti, anche a Passo San Pellegrino parcheggi esauriti e gente in passeggiata o sugli sci da fondo. Almeno 1000 auto in Cansiglio, nessun posto libero sul piazzale del Nevegal. Pienone a Livinallongo ed Arabba, idem a Cortina e ieri sera immancabili code al rientro con un semaforo sull’Alemagna che ha bloccato le auto al rientro. Chiusa la strada per Misurina
IL REPORT DELLA PROVINCIA SUI DANNI PROVOCATI DAL MALTEMPO
BELLUNO La Provincia sta contando i danni provocati dall’ondata di maltempo della scorsa settimana. Pubblichiamo il report dei sopralluoghi effettuati dai tecnici provinciali di Difesa del Suolo nei luoghi colpiti dall’ultimo evento.
provincia maltempo report
DILLO A RADIO PIU’…LA RISPOSTA DI SILVANO SAVIO AL SINDACO DI SAN TOMASO MORENO DE VAL
RADIO PIU’ Riceviamo e pubblichiamo la risposta di Silvano Savio dopo le considerazioni del sindaco Moreno De Val sulle seconde case
Non ha torto l’amico Moreno de Val, sindaco di San Tomaso, quando dice che se non ci fossero stati i foresti ad acquistare molte case avremmo il territorio disseminato di ruderi. Ogni territorio agordino ha però delle peculiarità e la pianificazione urbanistica che per molti comuni è andata verso la realizzazione di condomini non ha dato buoni frutti, soprattutto ha favorito un disordinato consumo del suolo senza una pianificazione residenziale. Il problema di fondo, come ho rimarcato nel mio post, sta nella mancata possibilità dei montanari di vivere La montagna, rispetto a chi vive IN montagna. Molte, troppe norme prodotte da gente che la montagna non la vive, o meglio la vive dietro una scrivania esprimendo congetture molto spesso legate ad una forma speculativa del denaro e non ad una vera economia di un territorio. Intanto i dati tecnici ci dicono che la montagna si sta spopolando, la montagna sta morendo e che a recuperare una generazione perduta ci vorranno 25 anni, se partiamo adesso. Dalla pianura salgono a comperare le nostre case ed i nostri giovani se ne vanno, non serve essere dei geni per capire che qualcosa qui non va! I finti residenti stanno determinando un importante mancato introito per quanto riguarda l’ICI per esempio e penso che con dei controlli a campione sui consumi elettrici e lo smaltimento dei rifiuti si possa capire che quelle case vengono abitate pochi giorni l’anno, con evidente danno erariale ai danni dei comuni. A suo tempo a Falcade avevamo portato avanti la proposta del progetto sulla residenzialità ideata e posta in essere con indiscusso successo a Sovramonte. Il progetto prevede l’erogazione di un contributo a fondo perduto da attingere dai fondi di confine che nel caso specifico ammonta a 40 mila Euro su una spesa di 100 mila per la ristrutturazione della casa di abitazione da parte di coppie giovani; considerando i vantaggi fiscali del 55% o 65% per interventi edilizi, la giovane coppia dovrà sostenere una spesa reale di soli 20 mila Euro su 100. Mettendo in atto questa idea a livello di Unione Montana i contributi potranno essere calibrati sulla base delle criticità residenziali dei vari comuni. Ben vengano quindi dalla pianura ad abitare La montagna, abbiamo bisogno di giovani coppie che salgano in modo stabile a costituire dei veri nuclei famigliari, che riempiano di bambini le nostre scuole e che amino il nostro territorio. Tutto il resto viene da se.
IERI ALLA RADIO
IL SINDACO DI SAN TOMASO DIFENDE VILLEGGIANTI E PROPRIETARI DI SECONDE CASE
di Gianni Santomaso
IERI ALLA RADIO
AURINESKI DOLOMITI APRE LA STAGIONE INVERNALE DAL PROSSIMO FINE SETTIMANA
GOSALDO Il Gruppo DESMA è pronto per iniziare la stagione invernale a Forcella Aurine. Di seguito alcune indicazioni sulla riapertura da parte dello staff.
“Il gruppo DESMA ha deciso di aprire ugualmente questa stagione invernale tra mille difficoltà e restrizioni per dare anche un segnale di PRESENZA, SPERANZA ed UTILITA’ al territorio. Auspichiamo che presto tutto si possa risolvere e si possa ritornare alla normalità. Nel frattempo invitiamo anche i nostri clienti a rispettare le varie normative in vigore al fine di poter continuare assieme questo percorso verso un futuro piu certo e roseo”.
UN PANETTONE SICILIANO IL REGALO DI NATALE AI DIPENDENTI LUXOTTICA
di Gianni Santomaso
La scatola di Natale
A ROE IL NATALE PER LE ASSOCIAZIONI CHE SI OCCUPANO DI CHI VIVE NELLA MARGINALITA’
SEDICO
di DAMIANO TORMEN
I GRAFICI DI TIZIANO DE COL
GRUPPO PD: “TROPPI ASSEMBRAMENTI. SERVONO ORDINANZE CHIARE”
VENEZIA “La giornata di ieri non può che destare una forte preoccupazione. In uno scenario che vede già il Veneto in pesante difficoltà sul fronte dei contagi e delle vittime, gli assembramenti registrati nelle principali città sono segnali allarmanti di una situazione che appare fuori controllo”. Lo dicono con un post sulla loro pagina Facebook i consiglieri regionali del PD Veneto. “Non bastano più gli appelli alla responsabilità dei cittadini da parte del Presidente Zaia. È evidente che di fronte a un quadro che si presenta sempre più serio servono misure e ordinanze chiare, che non siano ‘usa e getta’ dopo qualche giorno e che diano un messaggio preciso alla cittadinanza: il Veneto non può più permettersi di temporeggiare di fronte ad un bollettino che segna cento decessi ogni giorno”.
IL LAVORO DOPO LA PANDEMIA. PD, RUOLO CENTRALE DEL FATTORE UMANO
BELLUNO La federazione provinciale del Partito democratico ha avviato una riflessione sul ‘dopo pandemia’ perché, come sottolinea la segretaria Monica Lotto, «vediamo l’urgenza di ragionare su uno scenario che nel 2021 sarà completamente diverso rispetto al 2019». Una prima discussione è stata organizzata giovedì scorso in un webinar con l’eurodeputata Alessandra Moretti, il deputato bellunese Roger De Menech, il presidente regionale dello Spi-Cgil del Veneto, Renato Bressan, il presidente di Metàlogos, ente di formazione accreditato dalla regione, Michele Dal Farra e Anna Orsini, già dirigente regionale della Cisl. «Il ritorno alla normalità man mano che il vaccino sarà distribuito», ha affermato Bressan, «ci proietta in un mondo radicalmente cambiato rispetto a prima che la pandemia scoppiasse. Alcune tendenze erano già in atto, la crisi sanitaria le ha accelerate». Il primo impatto è che saranno tantissime le aziende, qui in Veneto, che avvieranno licenziamenti per potersi ristrutturare. Le persone avranno bisogno di riconfigurare le rispettive carriere o anche più semplicemente di modificare e arricchire le proprie competenze per cercare e trovare un nuovo lavoro. I finanziamenti, ha confermato l’eurodeputata Moretti, «ci sono e hanno un costo molto contenuto, dei 209 miliardi destinati all’Italia 81,4 sono a fondo perduto, cioè non dovremo restituirli. Il che aumenta la nostra responsabilità». Il governo ha stabilito le sei principali linee di intervento «salute, transizione ecologica, digitalizzazione, infrastrutture per la mobilità, istruzione, equità sociale di genere e territoriale», hanno ricordato De Menech e Bressan. Perché le risorse siano utili ed efficaci, cioè producano i risultati attesi, secondo Dal Farra è necessario prestare attenzione a due settori e un fattore: «pubblica amministrazione e scuola, a cui va aggiunto il fattore umano, cruciale a mio avviso. Perché non ci mancano gli strumenti tecnici, digitali o le infrastrutture. Quello che spesso manca di più è la mentalità di chi lavora nella pubblica amministrazione di produrre risultati positivi per i cittadini. È una debolezza che non può essere imputata ai dipendenti, servono percorsi specifici per la crescita di una mentalità in cui il vero perno è la responsabilità nei confronti delle persone». Per noi che viviamo in montagna, ha concluso Lotto, «il sesto asse è fondamentale. Ribadisce l’importanza di ridurre il differenziale e le disuguaglianze tra aree marginali e quelle urbane. Anche in questo caso c’è una grande responsabilità in capo alle classi dirigenti, non solo al governo nazionale. Perché con tutte queste risorse sarà fondamentale come spendiamo e investiamo i soldi»
CAMPER-PRIMULA PER RAGGIUNGERE I COMUNI MONTANI. BUSSONE (UNCEM): “A SPERANZA E ARCURI DICO ‘NON SOLO PADIGLIONI’ MA ANCHE MEZZI MOBILI PER RAGGIUNGERE I TERRITORI MONTANI DEL PAESE E VACCINARE TUTTI”
ROMA “Ad Arcuri e Speranza dico ‘non solo padiglioni per il vaccino nelle piazze delle grandi città’. Ma anche ‘camper-primula per il vaccino’ che possano salire nelle valli alpine e appenniniche, raggiungere i paesi, tutti i borghi, per la somministrazione del vaccino a tutti. Usiamo camper, rivestiamoli della primula scelta per indicare la ‘rinascita’ e facciamo in modo che nel primo semestre 2020, nei tempi previsti per la somministrazione, vadano dappertutto. Facciamoli disegnare da giovani studenti di design, coordinati dall’Istituto di Architettura Montana, ad esempio. Facciamo salire le unità mobili di somministrazione anche nei piccoli Comuni. Camper-primula che vadano incontro alle fasce più deboli, più fragili, agli anziani, ma anche alle famiglie che risiedono nei borghi montani. Coordiniamo insieme, con Uncem, con il CTS e il Ministero della Salute, il Piano. Siamo pronti, a disposizione. Non solo padiglioni. Sì a unità mobili per il vaccino anti-covid”. Lo afferma Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem, l’Unione nazionale dei Comuni, delle Comunità e degli Enti montani.
DEBORA NICOLETTO VINCE LA MENZIONE SPECIALE “AMBIENTE & TERRITORIO” AL PREMIO DONNA DELL’ANNO
FONZASO Si è svolta online la giornata di premiazione dell’edizione 2020 del Premio Donna dell’Anno 2020 che ha visto, alla fine di una diretta facebook in cui si sono avvicendati racconti e visioni di donne rappresentanti delle realtà promotrici, la consegna del premio Donna dell’Anno e di due menzioni speciali “Ambiente & Territorio” del Comitato Scientifico. Una Menzione Speciale è andata a Debora Nicoletto di Fonzaso, nel novero delle 15 finaliste che hanno partecipato alla votazione del pubblico della rete durante il mese di novembre.
CANDIDATURA DELL’AREA DEL GRAPPA A RISERVA DELLA BIOSFERA: IL TERRITORIO DEL COMUNE DI FELTRE POTRÀ DIVENTARE INTERAMENTE “A MARCHIO” UNESCO
FELTRE E’ di questi giorni la notizia che il Presidente del Comitato Nazionale MAB UNESCO, di concerto con il Ministro dell’Ambiente, ha formalmente sottoscritto e trasmesso a Parigi le due nuove candidature italiane alla Rete Mondiale delle Riserve della Biosfera UNESCO: il ‘Monte Grappa’ e l’allargamento della Riserva della Biosfera Appennino Tosco-Emiliano. L’area veneta proposta come Riserva della Biosfera copre una superficie di oltre 66 mila ettari e include interamente il Massiccio del Grappa, le aree pedemontane che lo circondano e, verso sud, anche le colline e l’alta pianura che lo collegano con la pianura Padana. Il territorio incluso nella candidatura a Riserva della Biosfera è stato definito in stretto confronto con le amministrazioni interessate e comprende 25 Comuni fra le Province di Treviso, Belluno, Vicenza. Tra questi la scelta di Feltre, tra i promotori attivi della candidatura, riveste un’importanza particolare.
L’ASSESSORE DEL COMUNE DI FELTRE VALTER BONAN
OGGI L’ULTIMO INCONTRO SUL PAT
BELLUNO Si svolgerà oggi dalle 17 alle 19 sulla piattaforma Zoom l’ultimo incontro seminariale di approfondimento dei temi trattati dal nuovo Piano di Assetto del Territorio. Il tema della serata sarà “La città dei servizi” e vedrà la partecipazione, oltre che dell’assessore all’urbanistica Franco Frison e dell’architetto Francesco Sbetti, componente del gruppo di progettazione, anche di Claudio Perin, responsabile dell’Area tutela e sviluppo del territorio della Regione Veneto; non mancheranno poi gli interventi di alcuni dei portatori di interesse coinvolti. La città di Belluno è punto di riferimento provinciale per l’offerta dei servizi, e il confronto con i gestori e gli utilizzatori consentirà una progettazione più attenta alla qualità e alla capacità di risposta della prestazione offerta.
IL PALIO PER IL NATALE DELLA CITTA’ DI FELTRE
FELTRE L’Associazione Palio Città di Feltre ha colto l’invito dell’Amministrazione Comunale per addobbare quattro alberi di natale, complementari a quello maggiore, offerto da Luca Rento, e disposti “a corona” rispetto al centro cittadino, cioè nel Piazzale della Lana, nell’area della Manifattura, a Borgo Ruga e nell’area commerciale delle Torri. Sono stati quindi realizzati degli addobbi in materiale plastico, resistente alle intemperie, caratterizzati dai simboli dei quattro Quartieri, del Gruppo Sbandieratori Città di Feltre e del Palio di Feltre in versione natalizia, arricchiti cioè da alcuni attributi tipici del periodo delle feste. La decorazione degli alberi, che sono dotati anche delle classiche luci natalizie, è stata portata avanti da volontari del mondo del Palio e si è giovata della preziosa collaborazione con i commercianti di Borgo Ruga e dell’area commerciale delle Torri per gli alberi posizionati nelle rispettive aree. Alle 18 del 12 dicembre si è svolta l’accensione delle luci dell’albero posto in Manifattura, alla presenza dei rappresentanti del Palio e dell’Amministrazione Comunale. “L’Associazione Palio Città di Feltre, ha dichiarato il presidente Eugenio Tamburrino, è stata lieta di offrire il proprio contributo alla vita cittadina nel periodo natalizio. Ovviamente si tratta di una decorazione complementare a quelle ideate per il centro cittadino, ma credo sia comunque un segno importante di vicinanza alla città, pur in un anno che per tutte le manifestazioni ha riservato momenti problematici. Ci tengo particolarmente a ringraziare i commercianti di Borgo Ruga e delle Torri, che hanno aderito con entusiasmo all’iniziativa, ben comprendendone lo spirito. Un grande ringraziamento va poi a tutti i volontari del mondo del Palio che si sono adoperati per realizzare, confezionare e applicare le decorazioni per gli alberi”. Da parte sua, Manuel Sacchet, presidente del Consiglio Comunale, ha aggiunto: “Un sincero ringraziamento all’Associazione Palio Città di Feltre, al Gruppo Sbandieratori Città di Feltre e ai quattro Quartieri per la collaborazione: un gesto che rafforza il senso di comunità in un Natale particolare visto il contesto emergenziale”.
LE FOTO DI ROCCA PIETORE INVIATE AL SINDACO ANDREA DE BERNARDIN DAI PROPRI CITTADINI
CASHBACK: CONTRASTIAMO L’EVASIONE “REGALANDO” 4,7 MILIARDI AI RICCHI
Questo è il primo fine settimana in cui fa il suo esordio il cashback natalizio e nonostante la partenza sia stata in salita, molti operatori e altrettanti consumatori manifestano grandi aspettative nei confronti di questa misura che, ricordiamo, sarà operativa anche nel 2021 e nel 2022. Tuttavia, le criticità di questa iniziativa sono molte e non tutte legate alle difficoltà di registrazione avvenute in questi giorni. Afferma il coordinatore dell’Ufficio studi della CGIA Paolo Zabeo:
“Nei prossimi 2 anni le risorse necessarie per finanziare il cashback ammonteranno a 4,7 miliardi di euro. Una spesa smisurata che tutti gli italiani saranno chiamati a pagare per incentivare l’utilizzo della moneta elettronica, concorrendo così alla riduzione dei pagamenti in nero effettuati con il contante. Nella pratica, però, sarà un provvedimento che favorirà soprattutto coloro che possiedono una elevata capacità di spesa. Persone che, secondo le statistiche, vivono nelle grandi aree urbane del Nord, dispongono di una condizione professionale e un livello di istruzione medio-alto. Insomma, una misura a vantaggio dei ricchi, ma pagata con i soldi di tutti. Un modo veramente molto singolare di combattere l’evasione fiscale”.
E’ vero, sottolineano dalla CGIA, che dal 2021 la restituzione dei soldi sul conto corrente avverrà fino alla soglia del 10 per cento della spesa sostenuta con almeno 50 operazioni effettuate entro un tetto di 1.500 euro ogni sei mesi (quindi 300 euro al massimo di ristoro per ogni anno). Ma sempre dal prossimo 1 gennaio e senza alcun importo minimo di spesa, i primi 100 mila partecipanti che in ogni semestre totalizzeranno il maggior numero di transazioni valide, riceveranno addirittura un super cashback di 1.500 euro. Sottolinea il segretario della CGIA, Renato Mason:
“Rispetto al 2019, quest’anno il nostro erario registrerà, a causa degli effetti negativi provocati dal coronavirus alla nostra economia, una contrazione del gettito tributario pari a 48 miliardi di euro, di cui oltre 7 a seguito della riduzione degli incassi dovuti alle attività di contrasto all’evasione fiscale. Ebbene, a fronte delle difficoltà in cui versano le nostre casse pubbliche e il crollo delle entrate, ha senso aumentare l’indebitamento di quasi 5 miliardi in 2 anni per agevolare chi normalmente spende di più ? Queste risorse, forse, non potevano essere impiegate per aiutare in misura più diretta e incisiva i commercianti e in generale tutti i lavoratori autonomi che utilizzano come sistema di pagamento il Pos ?”
A conferma che il cashback andrà a vantaggio dei più abbienti, l’Ufficio studi della CGIA si è avvalso dei dati messi a disposizione dall’Istat1 per l’anno 2019. Le differenze emerse a livello territoriale sono evidentissime: se a Nordovest la spesa media è stata di 2.810 euro al mese, nel Sud ha toccato i 2.067 euro (un gap di 743 euro pari ad una variazione del 26 per cento). Nello specifico, se compariamo la spesa della regione più elevata con quella che ha speso meno, risulta che nella provincia autonoma di Bolzano è stata di 3.517 euro, in Puglia di soli 1.996 euro.
Anche se analizziamo la predisposizione agli acquisti per titolo di studio emergono grosse differenze tra soggetti con livelli di istruzione alti rispetto agli altri. Un capofamiglia laureato, l’anno scorso ha speso mediamente per gli acquisti mensili 3.587 euro, un diplomato 2.835, una persona con la licenza media 2.349 e con la sola licenza elementare 1.678 euro.
E’ altrettanto evidente il divario di spesa per i consumi presente in Italia anche in base alla condizione professionale della persona di riferimento. Se, infatti, il capofamiglia è un imprenditore o un libero professionista, la spesa media è pari a 3.918 euro, scende a 2.354 euro se è un pensionato e addirittura a 2.321 euro se è un operaio.
Altrettanto significativo infine è il differenziale di spesa esistente tra le famiglie in base alla dimensione del comune di residenza. Mentre nei grandi centri metropolitani si spende mediamente 2.909 euro al mese, nelle periferie delle grandi città e nei comuni con più di 50.000 abitanti si scende a 2.581 euro e nei piccoli comuni fino a 50.000 abitanti, infine, la spesa scende a 2.443 euro.
Insomma, i capi famiglia più istruiti, con professioni di alto livello che risiedono nelle grandi aree metropolitane, principalmente del Nord, delineano l’identikit dei nuclei famigliari che saranno maggiormente premiati dal cashback.
“Altresì – concludono dalla CGIA – abbiamo anche l’ impressione che già oggi queste persone paghino frequentemente con carte di credito o bancomat. Pertanto, spenderemo un botto, ricompenseremo soprattutto i più abbienti riducendo in minima parte i pagamenti in nero”.
AD AGORDO PROLOCO METTE L’INVERNO DI VETRINA
AGORDO La Proloco di Agordo è artefice di una nuova iniziativa. La raccolta delle fotografie dell’inverno nella Conca Agordina (2020-21), da esporre nell’ufficio di via 27 Aprile. Troveranno spazio in vetrina o nei locali dell’ufficio su supporto cartaceo o video fino al termine dell’inverno, la proloco pensa anche ad una pubblicazione sui social. “Abbiamo approfittato di questo periodo in cui non possiamo esporre i soliti numerosissimi manifesti di eventi ed iniziative – spiega la proloco – per promuovere le bellezze della Conca Agordina”. Chi vorrà partecipare potrà compilare il modulo ed inviare al massimo 2 foto.
LA SCUOLA EQUIPE FALCADE ORGANIZZA ESCURSIONI GUIDATE
FALCADE Per la stagione invernale 2020/21, la scuola Equipe Falcade organizza delle escursioni con le ciaspe dedicate ai bambini. 4 le escursioni in programma per gruppi di massimo 4 bambini che si possono prenotare al 334 9151617. Necessario l’abbigliamento da sci, zainetto e la mascherina. A tutti coloro che partecipano all’iniziativa uno scaldacollo in omaggio.
SÖRA D NADÀ E DVAN DAL COI
COMELICO L’Union Ladina Dal Comelgo e il Gruppo Musicale di Costalta organizzano per mercoledì 23 dicembre alle 20.30 e per domenica 27 dicembre alle 20.30, due serate di musica, poesia e presentazione del libro “Dvan dal Coi, l’uomo dei boschi, tra leggenda e realtà”. Con Lucio Eicher Clere, Daniele De Bettin e Claudio Michelazzi. Le serate saranno trasmesse esclusivamente in diretta Facebook da Costalta sulla pagina Facebook dell’Union Ladina.
IL SANTUARIO DI SAN MAMANTE COMPRESO NELLE CHIESE DELLA PARROCCHIA DI CASTION
di Renato Bona
BELLUNO Completiamo la rassegna delle chiese che fanno capo alla Parrocchia di Castion (Belluno) e che sono state proposte nel novembre 2012 (grafica e stampa tipografia Piave) dall’Istituto bellunese di ricerche sociali e culturali presieduto dal prof. don Sergio Sacco, che – per la serie “Quaderni” – ha editato il libro “Belluno. Uno sguardo a centoquindici chiese” di Vincenzo Caputo che per i cenni architettonici si è avvalso della collaborazione di Roberto Reolon. CHIESA DI SAN MAMANTE a Caleipo. E’ nominata per la prima volta nel 1289. Secondo la tradizione, precisa l’autore, l’edificio sacro sarebbe un ex voto per la liberazione dai rettili e per salvare dalle malattie i bambini piccoli (da qui la devozione delle mamme che allattano). Ampliata nel ‘500, la chiesa ha registrato interventi successivi fra cui i restauri al manto di copertura nel 2004. Caratteristica è la tettoia addossata al lato destro, a protezione dei pellegrini dai fenomeni atmosferici. Sull’altare una pala di Francesco Frigimelica il Vecchio, risalente al 1609 raffigura san Mamante. Importanti gli affreschi del presbiterio, della prima metà del XVI secolo. Due dipinti ad olio ai lati dell’arco trionfale, dello stesso artista, raffigurano fatti della vita del Santo. Oggi il piccolo santuario è frequentato per il culto della Madonna della Salute e per la celebrazione di matrimoni. Caputo ricorda quindi che secondo la leggenda la chiesa doveva essere edificata nella frazione Sossai ma per tre volte gli operai trovarono i materiali inspiegabilmente spostati sul versante opposto della valle, proprio dove fu costruita e dove si generò una sorgente d’acqua che “si rivelò benefica e miracolosa” (le venivano attribuite proprietà stimolatrici del latte nelle puerpere e speciali qualità per curare gli infermi). Altri episodi leggendari: il pastore con in braccio un neonato al quale era appena morta la mamma che stringendo la creatura al petto riuscì a nutrirla; il cappellano che messa in dubbio l’efficacia dell’acqua si ritrovò col latte che usciva dai bottoni del suo abito come da tanti capezzoli di donna in allattamento; quella del tipo al quale, avendo disprezzato San Mamante,”crebbe talmente il seno da diventare abbondantemente lattifero”. Reolon spiega, fra l’altro che “la facciata principale, che si vede dalla strada, è segnata dalla piccola porta, dalle due feritoie centinate e, sul semplice plafone del timpano, dal grande occhio strombato…”. BEATA VERGINE IMMACOLATA del Nevegal. E’ il santuario voluto dal vescovo di Belluno-Feltre mons. Maffeo Ducoli e benedetto nel 1992. All’interno, fra l’altro, una grande raffigurazione di Gesù scolpito su pietra, del bellunese Franco Fiabane. Statua in marmo di Carrara della Madonna, in una grotta stilizzata e una statua in bronzo di Santa Bernardetta Soubirous, del fodom Gianni Pezzei. Pregevole, fra l’altro, la Via Crucis in pietre scolpite, pure di Fiabane. SAN GIOVANNI GUALBERTO sempre in Nevegal, località Col de Gou. E’ stata eretta dal Corpo forestale dello Stato in onore del patrono, raffigurato su un mosaico della facciata. L’edificio sacro sorge su una piccola altura a cui si accede anche per una ripida scalinata di 114 gradini. Inaugurazione il 10 agosto 1958 per l’ottava edizione della festa nazionale della montagna. Il portale in legno è opera del grande falcadino Augusto Murer. CAPPELLA DEL REDENTORE SUL Col Visentin. A quota 1763, è dedicata ai Caduti. E’ stata costruita nel 1940 in onore dei morti del V Reggimento artiglieria alpina e di tutte le guerre, ed inaugurata il 15 agosto 1946. ANTONIO DA PADOVA E ANTONIO ABATE, località Fiabane. La bella chiesetta campestre composta da un’aula con piccola abside quadrata è stata costruita nel 1845 dalla nobile famiglia Pagani; radicalmente restaurata e ristrutturata venne benedetta il nel 1923. Agli stessi Santi era intitolato nella via La Centa un fabbricato privato ristrutturato e oggi adibito a deposito, nel quale vari reperti ed elementi architettonici indicavano che fu un luogo di culto. Forse si tratta della chiesa ricordata nella bolla di indulgenza del 12 luglio 1394 nominata nei secoli successivi. Nel 1845 la nobile famiglia Pagani ricostruiva poco distante una chiesina intitolata ai due Antonio. SAN LORENZO E DONNINO A Modolo. La chiesa attuale, di proprietà privata, vicina alla Villa Miari, risale al ‘700; è stata edificata in sostituzione di altra chiesetta dedicata a San Donnino (o Dominino) mentre una intitolata a San Lorenzo e non più esistente, era situata nella campagna adiacente. Nei primi dell’Ottocento fu ristrutturata ad opera dell’architetto Andrea Miari. SAN CIPRIANO nell’omonima località. Citata nel 1315 e nel 1370, venne consacrata nel 1464; risistemata nel corso del tempo, tra il 1895 ed il 1897 fu ricostruita. Sull’unico altare un dipinto seicentesco di anonimo con la Vergine con Bimbo fra i santi Cipriano e Bernardino da Siena. SANT’ANNA a Pedecastello¬: in cima a un colle e circondata dal bosco di latifoglie, sorge l’edificio settecentesco restaurato nel 1936 a seguito del terremoto. Probabilmente – annota Caputo – è la stessa costruzione denominata Santa Maria di Castello citata nel 1362 nello Statuto dei Battuti Castionesi e ricordata pure nel 1637. Sull’altare un dipinto attribuito ad Antonio Gabrieli (secolo XVIII) con Sant’Anna e Maria fanciulla; presenti inoltre tre tele con Gesù con santa Caterina da Siena, san Carlo Borromeo, la Santa Croce presentata alla Maddalena; altri due dipinti sono dedicati alla Sacra famiglia e all’Annunciazione. SANT’ANDREA APOSTOLO a La Costa: chiesetta privata della famiglia de Bertoldi all’interno del complesso della villa settecentesca. Importanti lavori di restauro furono eseguiti dopo il terremoto del 1936. All’interno uno spoglio altare marmoreo, lapidi che ricordano alcuni componenti della famiglia, quadretti con le immagini della Via Crucis. Lo stile è lievemente barocco – spiega Roberto Reolon – si nota sul fronte d’ingresso dalle cornici a gola con raccordi tondeggianti e dal sovraluce del portale d’ingresso, formato da due volute rampanti in pietra di Castellavazzo”.
NELLE FOTO (riproduzioni dal libro “Belluno. Uno sguardo a centoquindici chiese”): San Mamante a Caleipo; Beata Vergine Immacolata al Nevegal; San Giovanni Gualberto a Col de Gou; Cappella del Redentore in Visentin; Santi Antonio da Padova e Antonio abate nella località Fiabane; Santi Antonio da Padova e Antonio abate nella via castionese La Centa; Santi Lorenzo e Donnino a Modolo; San Cipriano a San Cipriano; Sant’Anna a Pedecastello; Sant’Andrea apostoolo in località La Costa.
IERI ALLA RADIO
LA RASSEGNA STAMPA DA L’AMICO DEL POPOLO
di Gianni Santomaso
OSPITE: Don Fabiano Del Favero
LA RACCOLTA COMPLETA, TUTTE LE COLLEZIONI
007 IN CONDOTTA CON LA PROF. MARIA ROSA SALMAZO IL LUNEDI ALLE 10,30 E ALLE 19.00 LA DOMENICA ALLE 8 DEL MATTINO. NONA STAGIONE
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SALUTE E SOCIETA’ IL LUNEDI ALLE 13.10 E ALLE 20.10, LA DOMENICA ALLE 10.30 A CURA DEL DOTTOR MARCO CARACCIOLO. QUINTA STAGIONE
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FANTASTICHE DOLOMITI, NUOVA STAGIONE. APPUNTAMENTO QUINDICINALE IL GIOVEDI ALLE 10.30 E 1900
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FANTASTICHE DOLOMITI: IL QUINDICINALE APPUNTAMENTO ALLA RADIO
SOLIDARIETA’ VENETO FONDO PENSIONE, IN ONDA IL PRIMO VENERDI DEL MESE ALLE 10.30 E ALLE 19.00 QUINTA STAGIONE
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DUE MINUTI UN LIBRO TUTTI I GIORNI ALLA RADIO ALLE 9.30 E ALLE 18. QUINTA STAGIONE
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CASSA SOLIDARIETÀ LUXOTTICA – PUNTATA DEL 20 NOVEMBRE 2020
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I RACCONTI DI PAOLO SOPPELSA il lunedi alle 9.30 e 18.30
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LE PUNTATE di Luisa Alchini di Leggermente Bellunesi, la domenica alle 11, il martedi alle 10.30 e alle 19.00
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L’ALMANACCO LADINO CON L’ISTITUT CESA DE JAN QUINDICINALE APPUNTAMENTO. LA DOMENICA ALLE 9 IL LUNEDI ALLE 8.35 IL MARTEDI ALLE 12.35 IL MERCOLEDI ALLE 18.35. SECONDA STAGIONE.
RACCOLTA COMPLETA
SP 422 DELL’ALPAGO E DEL CANSIGLIO senso unico alternato regolato da semaforo o movieri tra Bastia e Puos e tra Puos e Cornei dalle 8 alle 19 fino al 23 dicembre esclusi sabato e domenica per posa fibre ottiche
SP 42 CAVALLERA fino a revoca, chiusura della strada nell’abitato di Perarolo per attivazione emergenza frana “Busa del Cristo”
FELTRE Senso unico alternato regolato da movieri per lavori stradali nel tratto di viale Monte Grappa compreso fra incrocio con via Folli ( accesso supermercato Lidl ) e fine cantiere Altanon ( altezza negozio Kiwi Sport ) fino al 23 dicembre
PROVINCIALE 49 MISURINA CONFINE PROVINCIA DI BOLZANO: fino al 22 dicembre (festivi e prefestivi compresi) senso unico alternato con movieri o semafori
S.P.2 DELLA VALLE DEL MIS Interdizione totale al traffico fino a revoca dal km 14,920 (località Gona Bassa) al km 20,650 (località Titele) per cedimento della carreggiata
S.P. 5 DI LAMOSANO Interdizione totale fino a revoca per presenza di materiale e alberi in strada.
S.P. 251 DI VAL DI ZOLDO E VAL CELLINA dalla località Soffranco fino all’imbocco nord della galleria S. Giovanni interdizione totale al transito per cedimento della carreggiata
SP 3 DELLA VAL IMPERINA fino a revoca, senso unico alternato regolato a vista in località Gona di Conedera di Rivamonte per cedimento della carreggiata stradale
REGIONALE 203 AGORDINA Fino al 23 dicembre (esclusi festivi e prefestivi) senso unico alternato tra Peron e Candaten con movieri dalle 7.30 alle 9 e dalle 16.30 alle 18. Con semaforo negli altri orari
Precipitazioni: Assenti (0%).
Temperature: Senza notevoli variazioni, salvo un ulteriore aumento delle massime in quota. Su Prealpi a 1500 m min 0°C max 3°C, a 2000 m min -3°C max 3°C. Su Dolomiti a 2000 m min -4°C max 3°C, a 3000 m min -9°C max 0°C.
Venti: Nelle valli deboli, salvo locali rinforzi in alcune valli prealpine vicine alla pianura per le consuete brezze notturne; in quota al primo mattino moderati o tesi da nord nord-ovest, nel pomeriggio in rotazione a sud-ovest, inizialmente deboli/moderati, poi moderati/tesi in serata e nottata, 5-15 km/h a 2000 m e 10-35 km/h a 3000 m.
Precipitazioni: Assenti (0%)
Temperature: Minime in lieve aumento, massime senza notevoli variazioni. Su Prealpi a 1500 m min 2°C max 3°C, a 2000 m min 0°C max 3°C. Su Dolomiti a 2000 m min -2°C max 2°C, a 3000 m min -4°C max -1°C.
Venti: Nelle valli deboli generalmente deboli, in quota tesi da sud-ovest, anche forti sulle cime, 25-35 km/h a 2000 m e 35-45 km/h a 3000 m.
HOCKEY: IHL (QUASI) PRONTA PER LA RIPARTENZA
ALLEGHE Mancano pochi giorni alla ripartenza del campionato Italian Hockey League e nel frattempo l’Alleghe Hockey è in attesa dell’ufficializzazione del nuovo calendario. Con l’uscita dai giochi del Como, che causa la situazione sanitaria ha preferito salvaguardare giocatori e staff in questo momento di pandemia, le squadre in gioco per la conquista del titolo rimangono in 9. Altro punto cardine del proseguo della stagione il recupero delle gare rinviate causa Covid che dovranno essere recuperate al più presto, senza tralasciare la scelta di non giocare Master e Qualification Round. Nel frattempo, sul sito Powerhockey della FISG, sono comparse le prime ipotesi di ripartenza ma in via del tutto ufficiosa anche perché le società hanno dei nodi da sciogliere. La prima partita degli alleghesi sarebbe in programma per giovedì prossimo ma non si sa ancora se la partita con il Merano, recupero della terza giornata, verrà giocata. Gli altoatesini stanno prendendo tempo anche perché i meranesi non hanno ancora iniziato la preparazione vera e propria. Ufficialità del match che arriverà a poche ore dall’ingaggio. Sono invece confermate le gare fino al 16 gennaio. Secondo questa bozza di calendario pubblicata sul sito, l’Alleghe giocherebbe solo 2 partite prima della fine del 2020 per poi ritornare a calcare il ghiaccio con il nuovo anno. Praticamente i giorni a ridosso del Natale sarebbero senza partite per le Civette. Infatti sarebbero state destinate quelle giornate per recuperare le partite rinviate per Covid. Al momento comunque nessuna ufficialità da parte della Federazione che sta ancora aspettando che le 9 società della IHL si mettano d’accordo per definire gli orari di gioco delle gare rimanenti di questa prima fase di campionato.