Dalla redazione di Radio Più ai nostri ascoltatori e lettori buon ferragosto 2020
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BOMBERINE BENVENUTE A FALCADE, BENVENUTE NELL’AGORDINO
I COLORI DEL TEMPORALE TRA I LAMPI DEL “ZELO” di GIANNIANTONIO CASSISI
AGORDO Riceviamo e volentieri pubblichiamo alcuni scatti del temporale di giovedì sera. Le fotografie sono state scattate dal dottor Gianniantonio Cassisi. Obiettivo puntato sopra il monte Celo a sud di Agordo
RIVAMONTE Gestione Servizi Pubblici informa che a RIVAMONTE AGORDINO nelle località MIOTTE, ZENICH, MOTTES, ZEP-SCHENA, SARET, ROSTE, PALUCH, GONA DI CONEDERA, PONTE ALTO, LONIE e SANTEL, VILLAGRANDE, ROSSON, TOS e Via ROMA l’acqua erogata dall’acquedotto è di nuovo potabile e può essere usata, quindi, per scopi alimentari. SAN TOMASO AGORDINO nelle LOCALITA’ ROI E PIANEZZE l’acqua erogata dall’acquedotto non è potabile e non può essere usata per scopi alimentari. Verrà effettuato servizio sostitutivo con autobotte. Nella frazione Costa l’acqua è di nuovo potabile FALCADE Vasche al limite e invito del sindaco a usare l’acqua con parsimonia. SELVA DI CADORE Situazione monitorato a L’Andria dopo la strana colarazione marroncina assuta dall’acqua dopo le piogge, per ora nessuna restrizione ma l’invito a chiamare GSP in caso di anomalie.
PRECIPITA E PERDE LA VITA SUL MONTE DOLADA
PONTE NELLE ALPI Ieri alle 12.40 circa la Centrale del 118 è stata chiamata da una donna lussemburghese, il cui marito Guy Steichen di 60 anni era scivolato dal Monte Dolada; ad avvisarla, dal momento che parlava italiano e avrebbe potuto lanciare l’allarme, l’amico con cui l’uomo si trovava, che lo aveva visto precipitare ed era ancora bloccato tra le rocce. Riusciti a risalire alle coordinate del punto e all’itinerario seguito dai due, l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha sorvolato la zona, individuando a 1.490 metri di quota l’escursionista incrodato, sotto shock, e provvedendo immediatamente al suo recupero, avvenuto con il verricello, data la situazione di rischio. L’eliambulanza lo ha quindi trasportato al campo sportivo di Soccher ed è tornata sul Dolada, dove duecento metri circa più in basso sulla verticale rispetto a dove si trovava l’uomo, è stato visto il corpo senza vita dell’amico, Guy Steichen di 60 anni di Lussemburgo. Calato con una verricellata di 20 metri il tecnico di elisoccorso che ha attrezzato una sosta, in supporto alle operazioni sono poi stati sbarcati anche due tecnici del Soccorso alpino di Longarone. La salma, ricomposta e imbarellata, è stata trasportata a Soccher e affidata al carro funebre. Dalle prime informazioni, i due amici erano partiti dal Rifugio Carota e, raggiunta la cima del Dolada, erano intenzionati a scendere lungo la via normale che passa dal Bivacco Scalon, dove però non erano mai arrivati, perché scesi più sotto seguendo una traccia sbagliata. Arrivati sopra alcuni salti di roccia verticale, il sessantenne era scivolato scomparendo nel vuoto.
UN ALTRO INCIDENTE MORTALE IN VALSUGANA, MUORE UN VICENTINO CON DOMICILIO AD AGORDO.
TRENTO Poche ore dopo l’incidente in cui ha perso la vita il pasticcere feltrino Roberto Garbuio ancora sangue sulle strade della Valsugana. La vittima è un 57enne di Valdagno (Vicenza), Celestino Doriano Cailotto domiciliato nell’Agordino. Era in sella alla sua moto lungo la statale 47 verso il lago di Caldonazzo quando si è verificato l’impatto frontale con un’auto una Seat il cui guidatore è rimasto illeso. Uno dei due mezzi ha sorpassato la linea di mezzeria invadendo l’opposta corsia. Celestino Doriano Cailotto non era un motociclista “della domenica”, aveva sempre avuto moto di grossa cilindrata ed aveva una certa pratica di guida. Nato a Valdagno, in provincia di Vicenza, aveva 57 anni – ne avrebbe compiuti 58 entro l’anno – e viveva da solo a Agordo, dove si era trasferito da alcuni anni, pur mantenendo la residenza a Valdagno.Lascia una sorella, Maria Cristina. L’uomo è morto dopo una notte di agonia all’ospedale Santa Chiara di Trento (foto).
CONTINUERANNO OGGI LE RICERCHE SULLA CASCATA BASSA DI FANES A CORTINA
CORTINA Sono iniziate nel primo pomeriggio di oggi le ricerche di un uomo Alfonso Maria Lostia, 38 anni di Roma travolto dalla cascata bassa di Fanes a Cortina. L’uomo si trovava a camminare con la moglie su sentiero attrezzato quando la furia dell’acqua, aumentata a causa del maltempo, lo avrebbe travolto. Sul posto il Soccorso Alpino e i sommozzatori dei Vigili del Fuoco. è stata ritrovata la giacca dell’uomo e la moglie ha spiegato che il marito si era allontanato di qualche passo per scattare una foto quando l’aumento della portata dell’acqua, infatti, ha intorpidito la cascata ed ha alzato il livello.
AGGIORNAMENTO DELLE 21
Sono state sospese le ricerche. I sommozzatori hanno fatto un tentativo nel pomeriggio di ieri ma la corrente era molto forte. Le ricerche riprenderanno questa mattina sempre con la presenza dei sommozzatori dei Vigili del Fuoco.
CERCATORI DI FUNGHI INTRAPPOLATI TRA GLI SCHIANTI DI VAIA A SELVA DI CADORE, MALORE SUL LAGO DEL CORLO AD ARSIÈ
SELVA DI CADORE Attorno a mezzogiorno una squadra del Soccorso alpino della Val Fiorentina è intervenuta sui pendii che costeggiano la strada che da Caprile sale a Santa Fosca, nel comune di Selva di Cadore, dove due cercatori di funghi si erano spinti in un tratto ripido tra gli schianti di Vaia e non erano più capaci di muoversi in sicurezza sopra un salto di roccia. Risaliti dalla descrizione dei riferimenti visivi al luogo in cui potevano trovarsi R.B., 65 anni, di Venezia, e P.C., 68 anni, di Mira (VE), ovvero poco dopo la prima galleria sulla provinciale, i soccorritori li hanno raggiunti e, dopo averli assicurati, hanno deciso di farli risalire verso l’alto, attrezzando una corda fissa, e di calarli poi per una sessantina di metri dall’altra parte del costone fino a tornare sulla strada poco distante.
ARSIE’ Nel primo pomeriggio una squadra del Soccorso alpino di Feltre è stata inviata lungo il percorso ad anello del Lago del Corlo ad Arsiè, dove un trentacinquenne di Belluno, colto da malore era caduto a terra sbattendo il volto. L’escursionista è stato stabilizzato, imbarellato e trasportato all’ospedale di Feltre.
ESCURSIONISTA TEDESCA SOCCORSA PER IPOTERMIA
VAL DI ZOLDO Attorno alle 19.30 l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è volato sul sentiero Tivan, sotto il Civetta, a seguito della chiamata di un escursionista tedesco, colto dal temporale assieme alla compagna, che diceva stessero entrambi bene. Ma una volta sul posto, a una centina di minuti dal Rifugio Coldai, è subito emerso il forte stato di ipotermia della donna che, imbarcata assieme al marito, è stata subito trasportata all’ospedale di Belluno per le cure del caso.
SI È CONCLUSO IERI ALLE 2 IL RECUPERO DEI DUE INGLESI SULLA MOIAZZA
AGORDO È stato un intervento difficile e assai tosto, come ‘ai vecchi tempi’, quello che dal pomeriggio di ieri fino a notte fonda ha impegnato il Soccorso alpino di Agordo sulla Moiazza. Fondamentali l’affiatamento e la preparazione tecnica della squadra, che ha riportato a valle due ragazzi sfiniti dalla stanchezza lungo 750 metri di dislivello, tra calate in parete e ripidi sentieri resi ancora più scivolosi dalla pioggia. Di certo non lo dimenticheranno i due ragazzi inglesi, di 30 e 27 anni, che giovedì avevano lanciato l’allarme attorno alle 17. I due, uno alla prima esperienza escluse camminate sui sentieri, erano partiti passate le 3 di notte dal Rifugio Tomè, sul Passo Duran. Un’oretta abbondante dopo avevano attaccato la Ferrata Costantini. Erano saliti sulla Pala del Belia e di seguito alla Cresta delle Masenade e da lì, probabilmente già stanchi, avevano deciso di rientrare dell’itinerario appena fatto. Durante la discesa però, sopra la Cattedrale hanno sbagliato traccia e preso la vecchia via normale che, se non conosci bene il percorso, ti porta sopra salti di roccia. Capito che da quel punto non sarebbero passati, i due sono tornati sui loro passi alla Cattedrale e, ormai sfiniti, uno anche con escoriazioni dovute a una scivolata, si sono fermati e hanno chiesto aiuto. Dalla Centrale operativa del 118 non è stato possibile ricevere notizie certe sulla loro posizione. Il cellulare non prendeva e, tramite messaggi, erano riusciti a risalire a due coordinate differenti, la prima sulla cattedrale (dove effettivamente erano), la seconda verso il Bivacco Grisetti. L’elicottero del Suem di Pieve di Cadore, subito decollato, ha sorvolato la Moiazza, ma le nubi non hanno permesso l’individuazione degli escursionisti. L’eliambulanza è quindi volata a imbarcare due soccorritori in piazzola ad Agordo e un terzo dal Rifugio Carestiato, per poi trasportarli in quota e sbarcarli, entrando dal Van della Moiazza, sulla Forcella delle Masenade. In una seconda rotazione l’elicottero ha portato in quota altri due tecnici. Dato che non vi era certezza di dove fossero, i soccorritori si sono divisi: due verso la cima della Ferrata per non escludere quel tratto, tre giù verso la Cattedrale. Non appena i tre si sono abbassati e hanno iniziato a chiamare, dalle urla ricevute in risposta li hanno trovati, poco sotto, a 2.590 metri di quota. Riunitisi al resto della squadra, sono quindi iniziate le operazioni per attrezzare le calate, una quindicina lungo la parete verticale, fino alla sommità della Pala del Belia, a 2.300 metri circa di altitudine. Calato il buio e con i due escursionisti stremati, in contatto costante con l’elicottero di Trento emergenza abilitato per il volo notturno, si è tentato un recupero con l’eliambulanza, purtroppo vanificato dalla nebbia persistente. Alle 23 il gruppo è stato investito dal temporale e, abbandonato il materiale di metallo per il rischio di fulmini, i sette si sono spostati di 50 metri e riparati sotto la roccia. Smessa la pioggia, hanno quindi ripreso a scendere per la via normale che passa nel canalone tra la Pala del Belia e la Pala del Bo, sul cui tratto terminale si era formata una cascata di acqua. I tecnici hanno dovuto predisporre altri tre ancoraggi su roccia per superare alcuni salti, sono risaliti sulla Pala del Bo – raggiunti da altri due soccorritori in supporto alle operazioni – per poi prendere il sentiero e arrivare alle 2 al Rifugio Carestiato, a quota 1.834, dove un’altra squadra di quattro persone era pronta a partire. I due escursionisti sono poi scesi con i soccorritori in rientro fino al Passo Duran.
SBAGLIA L’ATTERRAGGIO E VOLA IN OSPEDALE
CENCENIGHE L’elisoccorso e il personale del SUEM sono intervenuti nel pomeriggio a Cencenighe per soccorrere un uomo P.P. turista francese di 46 anni che con il parapendio ha completato la manovra di atterraggio in modo “pesante” cadendo da un’altezza di 10 metri è stato trasportato all’ospedale di Belluno per ferite di media gravità, non è in pericolo di vita. L’elicottero è atterrato al campo di calcio del paese.
BELLUNO CITTA’ SICURA, ANCHE NEI GIOVEDI SERA. BILANCI POSITIVI ANCHE PER LE REGOLE ANTI CONTAGIO
BELLUNO
di Moreno Gioli
IL COMMISSARIO FEDERICO FARRIS COMANDANTE DELLA SQUADRA VOLANTE DELLA QUESTURA
LA BELLA NOTIZIA: RIAPERTA LA STRADA PER SELLE A GOSALDO
GOSALDO Riaperta la strada per la frazione Selle in tempi record. La ditta Bressan ci teneva a “consegnarla” ai residenti e turisti per ferragosto: missione compiuta
il sindaco di Gosaldo Giocondo Dalle Feste
CHIUSA LA STRADA DI ACCESSO A BRAMEZZA E SEDOLADA
ROCCA PIETORE Fino a revoca è stata chiusa la strada che concuce a Bramezza tra la località di Sedolada e il villaggio di Bramezza (dalle transenne di cantiere in poi salendo) in entrambi i sensi di marcia. Divieto di transito a tutti i veicoli sia nei giorni feriali che festivi per tutte le 24 ore. La chiusura in seguito alla segnalazione pervenuta e riscontrata sulla strada boschiva in costruzione (secondo stralcio) che porta alla località Bramezza. A causa dei lavori in corso e momentaneamente sospesi, nonchè alle condizioni meteorologiche avverse di questo ultimo periodo che hanno reso la strada scivolosa per notevole presenza di fango e con difficoltà di manovra in caso di incrocio tra veicoli.
L’ASSESSORE BOTTACIN IN TOUR TRA I CANTIERI POST VAIA NELL’AGORDINO
Lavori che per il solo Zunaia ad Alleghe sommano 2,6 milioni di euro, per il lago 8 milioni.
ALLEGHE L’ assessore Gianpaolo Bottacin ha trascorso la vigilia del ferragosto nell’Agordino, ad Alleghe ha preso visione delle sistemazioni idrauliche del torrente_Zunaia a difesa dell’abitato con due interventi del valore complessivo di 430mila euro; tramite i nostri Servizi_Forestali regionali, sempre sullo Zunaia conclusi diversi interventi di sghiaiamento e opere di sottomurazione per un valore complessivo 790mila euro. in fase di contrattualizzazione un ulteriore progetto, del valore di 1,35 milioni di euro per il completamento di una serie di opere idraulico forestali a prevenzione di colate detritiche attraverso briglie di trattenuta, filtranti e vasche di contenimento. Altro intervento con Veneto Strade a difesa spondale dalle valanghe in località Soprasac (2,5 milioni di euro) e a Col de Foià Colonia (2,6 milioni di euro). Infine per la pulizia del lago investiti 8 milioni di euro.
CENCENIGHE Ripristino di un tratto di scogliera in sponda destra del torrente_Cordevole immediatamente a monte dell’abitato, in prossimità della S.R. 203 Agordina per un valore di 565mila euro, e alla sottofondazione delle arginature in cemento armato in destra e in sinistra idrografica, sempre del Cordevole, a valle del ponte del Ghirlo con un investimento 400mila euro. I Servizi_Forestali hanno provveduto alla messa in sicurezza dell’abitato con lo sgombero del materiale a tergo della briglia filtrante e al ripristino della funzionalità idraulica della medesima briglia sul rio Chioit e il ripristino della sezione di deflusso del rio Torcol a monte dello stabilimento della Luxottica (300mila euro). Ripristinate le opere di arginatura in massi sempre a monte dello stabilimento Luxottica (400mila euro per il primo stralcio) e sono in fase di contrattualizzazione del secondo stralcio (900mila euro). In fase di contrattualizzazione anche il progetto relativo allo sghiaiamento e ricomposizione ambientale del torrente (300mila euro). Con Veneto_Strade attivati cinque cantieri con un investimento di 2,8 milioni di euro per mettere in sicurezza diverse strade comunali, ma anche la strada regionale a monte dell’abitato e l’adeguamento idraulico dell’attraversamento in località Palù.
LUPI. ASSESSORE ALL’AGRICOLTURA, “LA PREVENZIONE PASSA PER L’INNOVAZIONE. IN VENETO AVVIATO IL PRIMO PROGETTO SPERIMENTALE EUROPEO BASATO SULLA LOCALIZZAZIONE GPS”
VENEZIA Unlupo femmina, del peso di 34 kg, è stato catturato la scorsa settimana nel versante bellunese del Massiccio del Grappa dal gruppo di lavoro del Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Sassari, nell’ambito del Progetto per la gestione proattiva della specie mediante telemetria satellitare, approvato e finanziato dalla Regione del Veneto con specifica delibera di giunta.L’esemplare, in ottime condizioni di salute, una volta completate le operazioni di monitoraggio sanitario e biometrico e i prelievi per la genetica, è stato immediatamente rilasciato munito di radiocollare satellitare.I dati di localizzazione provenienti dal collare, che si aggiungeranno a quelli già raccolti da un primo lupo femmina catturato esattamente un anno fa nella stessa area, consentiranno di approfondire le dinamiche predatorie del branco, presente nell’area e di testare – primo progetto europeo di questo tipo – sistemi innovativi di prevenzione basati sulla localizzazione GPS, quali i “recinti virtuali” (virtual fences) e i segnalatori di prossimità, potenzialmente molto utili anche per altri grandi carnivori presenti sull’arco alpino. “Un particolare ringraziamento va al personale della Riserva di cacciadi Cismon del Grappa – commenta l’assessore regionale all’Agricoltura, Caccia e Pesca -, per il supporto logistico fornito durante l’intero periodo di permanenza del gruppo di lavoro. La ricerca scientifica e la sperimentazione di nuove tecnologie costituiscono attività complementari alle iniziative messe in campo dalla Giunta regionale, per promuovere l’adozione di misure di prevenzione “tradizionali” (recinzioni elettrificate, dissuasori, cani da guardiania), che rimangono comunque la via maestra per il raggiungimento di una possibile coesistenza tra la presenza dei grandi carnivori e il mantenimento della vita economica e sociale nelle nostre montagne”. Da pochi giorni, inoltre, si è chiuso il secondo bando per la Misura 4.4.3 del PSR, per il finanziamento al 100% di recinzioni elettrificate di protezione, fisse e mobili e dissuasori: un segnale tangibile dell’assistenza diretta agli allevatori di montagna, per aiutarli a proteggere e difendere gli allevamenti dagli attacchi. “Agli uffici sono arrivate 125 domande per un totale di contributi richiesti superiore a 336 mila euro – prosegue l’Assessore -, più del doppio rispetto allo stesso bando dell’anno scorso. Un dato positivo ed incoraggiante, frutto dell’imponente attività di sensibilizzazione portata avanti dai tecnici incaricati dalla Regione e dalle associazioni di categoria, ma anche un segnale importante di una crescente consapevolezza e di un atteggiamento sempre più costruttivo da parte delle aziende”. L’effetto di queste misure in termini quantitativi assoluti (numero di predazioni e danni accertati) è in parte “mascherato” dal numero crescente di branchi stabili nel territorio del Veneto (come del resto in tutte le Alpi), e conseguentemente dall’aumento degli attacchi soprattutto nelle aree di nuova colonizzazione. Nei primi 7 mesi di quest’anno, oltre un quarto delle predazioni da lupo accertate in regione sono avvenute in due aree del bellunese, l’Alpago e l’area del Monte Cesen in Valbelluna, dove dallo scorso anno si sono insediati due nuovi branchi. Per contro, in altre aree di presenza del lupo ormai consolidata da più anni, il numero di attacchi e i danni accertati sono sostanzialmente stabili rispetto agli anni scorsi. “È importante continuare a garantire il corretto e tempestivo indennizzo di tutti i danni accertati – conclude l’assessore all’Agricoltura, Caccia e Pesca -. La Giunta regionale continuerà a supportare questa attività con sempre maggiore efficacia. Nel primo semestre 2020, nonostante le difficoltà dovute al periodo emergenziale, tutte le 110 istanze per danni sono state istruite e di queste la metà è già stata liquidata. Le restanti 55, pervenute agli uffici da luglio in poi, sono attualmente in istruttoria e saranno inviate a pagamento nei prossimi giorni, per un ammontare complessivo di contributi che saranno erogati pari a 56.189,11 euro”. “Ora mi aspetto delle risposte concrete anche da parte del Ministro all’Ambiente, al quale ho scritto per sollecitare l’approvazione di un ‘piano lupo nazionale’, ma su questa partita il Governo sembra totalmente assente”.
UN DECESSO E 109 POSITIVI IN PIÙ IN 24 ORE. 2 PAZIENTI ESCONO DALLA TERAPIA INTENSIVA. A BELLUNO 3 NUOVE POSITIVITÀ
ISOLAMENTI DOMICILIARI: VENETO 5963 (+63 – 143 CON SINTOMI), PADOVA 1096 (-35 – 13), BELLUNO 206 (+18 – 12), ROVIGO 297 (-7 – 15), TREVISO 1172 (-111 – 37), VENEZIA 832 (-14 – 13), VERONA 1611 (+136 – 45), VICENZA 731 (+6 – 8)
I NUMERI IN VENETO: TOTALE POSITIVI 21048 (+109) ATTUALMENTE POSITIVI 1494 (+72) DECESSI 2096 (+1) NEGATIVIZZATI 17458 (+36) RICOVERATI 121 (+5 –41 POSITIVI 80 NEGATIVIZZATI), NEGLI OSPEDALI DI COMUNITA’ RICOVERATI 16 (0 – 6 POSITIVI, 10 NEGATIVIZZATI), IN TERAPIA INTENSIVA 5 (-2 – 4 POSITIVI, 1 NEGATIVIZZATI). DIMESSI 3790 (+4) NEGLI OSPEDALI AREA NON CRITICA 331 (+1) I NUMERI IN PROVINCIA: TOTALE CONTAGI 1220 (+3) , ATTUALMENTE POSITIVI 16 (+3) , DECEDUTI 113 (0), NEGATIVIZZATI 1091 (0) RICOVERATI IN OSPEDALE AL SAN MARTINO 0
DATI E GRAFICI DI TIZIANO DE COL
POSITIVO UN RAGAZZO RIENTRATO DALLE VACANZE IN CROAZIA
BELLUNO Le ultime 24 ore di attività laboratoristica hanno restituito un’unica nuova positività al SARS-CoV-2 a carico di un ragazzo rientrato da alcuni giorni di vacanza in Croazia. Per gli amici compagni di viaggio, già autoisolati dopo il rientro in Veneto, è stata disposta la quarantena.
CORONAVIRUS. CON NUOVA ORDINANZA NELLE DISCOTECHE E NEI LOCALI DI DIVERTIMENTO CAPIENZA RIDOTTA DEL 50%, OBBLIGO DI MASCHERINA E CHIUSURA SE ACCERTATO IL MANCATO RISPETTO
VENEZIA Nuova ordinanza della Regione del Veneto per contrastare il Coronavirus. Il presidente della Giunta ha firmato un provvedimento – in vigore domani – che affronta il tema discoteche. Naturalmente si parla dei locali già al momento attivi in Veneto perché dispongono delle caratteristiche per essere aperti sulla base delle norme anti-contagio decise nelle settimane dopo la ripresa. L’ordinanza prevede che il numero massimo di persone che possono entrare non sia superiore al 50% della capienza massima normalmente autorizzata. Prevede, inoltre, l’obbligo di indossare sempre la mascherina all’interno del locale, compreso durante il ballo, ammesso, va ricordato, solo in presenza di piste all’aperto. È prevista, poi, è la chiusura immediata del locale, senza alcun rimando ad ulteriori pratiche amministrative, se viene accertato dagli organi di vigilanza il mancato rispetto delle norme fissate dall’ordinanza stessa. “È una misura presa contro il rischio che il virus torni a fare la voce grossa – sottolineano il Presidente della Regione Veneto e l’Assessore alla Sanità -. Non possiamo vanificare i risultati raggiunti grazie all’impegno e lo sforzo di tutti. Mi rivolgo soprattutto ai giovani che nei giorni del lockdown e fino ad oggi sono stati un vero modello di responsabilità e consapevolezza della situazione. Invito loro e tutti gli altri appassionati a pazientare ancora, aderendo alle indicazioni che vengono date e continuando ad avere comportamenti coerenti con la situazione”. “Nel periodo e nel clima estivo – concludono Governatore e Assessore – è comprensibile la voglia di stare insieme e divertirsi, soprattutto dopo le restrizioni degli scorsi mesi. Ma altrettanto lo è comprendere come basti poco creare assembramenti e situazioni che possono rendere inutile l’impegno di tutti ed il lavoro dei nostri professionisti sanitari. Torneranno tempi normali ma ora ci è chiesto di affrontare anche il divertimento con le giuste accortezze”.
TAMPONE DRIVE-IN A FELTRE PER CHI RIENTRA DA SPAGNA, CROAZIA, GRECIA O MALTA
BELLUNO Le persone che rientrano da Spagna, Croazia, Grecia o Malta, con necessità di eseguire il test per la ricerca del SARS-CoV 2, possono eseguire il tampone senza appuntamento in modalità drive-in tutti i giorni dalle 7.00 alle 13.00 a partire da domani sabato 15 agosto 2020, presentandosi in auto alla postazione allestita a FELTRE in via Borgo Ruga 34 (sede del Dipartimento di Prevenzione, accesso da via Panoramica). Il servizio è garantito solo per i residenti in Ulss Dolomiti. In ottemperanza alla Ordinanza del Ministero della Salute del 12 agosto 2020 e all’ordinanza del Presidente della Regione del Veneto del 13 agosto 2020, per poter dare risposta rapida e sicura alle centinaia di richieste pervenute in queste ore da parte di persone in rientro dall’estero (Spagna, Croazia, Grecia e Malta), il Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss Dolomiti ha attivato l’accesso diretto (senza appuntamento) per l’esecuzione del test di screening. Le norme, infatti, prevedono che i soggetti che fanno ingresso o rientro in Veneto da Spagna, Croazia, Grecia o Repubblica di Malta, devono dare comunicazione dell’avvenuto ingresso in Veneto all’Azienda Ulss di riferimento territoriale per residenza o dimora per essere sottoposti al test di screening per la ricerca di SARS-CoV-2 o comunque per trasmettere il documento attestante l’esito dell’eventuale test già eseguito nelle 72 ore precedenti l’ingresso in Italia. Fino alla comunicazione dell’esito del test, che avverrà di regola entro 48 ore dall’esecuzione, la persona deve rimanere in isolamento a domicilio. Il tampone è gratuito. Rimane attiva la possibilità di prenotare l’esecuzione del tampone all’ospedale di Belluno (parallelamente impegnato nell’esecuzione delle vaccinazioni drive –in) mandando una mail a: [email protected] indicando: nome e cognome, recapito telefonico, giorno e ora dell’ arrivo in Italia, paese di provenienza e mezzo utilizzato, oppure telefonando allo 0437/514343 attivo tutti i giorni dalle 8 alle 20. L’Unità di crisi del Dipartimento di Prevenzione per le informazioni sul COVID è stata potenziata. Solo nella giornata di ieri sono state gestite circa 2.000 chiamate e mail. Sul drive in ad accesso diretto per tamponi attivato Feltre, si comunica che dalle 12 alle 13 (oggi, domani e lunedì) sarà presente un infermiere esperto per l’esecuzione del tampone nei bambini.
BENEDIZIONE DEL CAPITELLO CON CROCEFISSO A VIE
di Gianni Santomaso
Oltre all’amore per il bel canto (splendido tenore della Corale Agordina del maestro Prosdocimi e co-fondatore del Coro Agordo di Salvatore Santomaso), per l’indimenticata figura di Paolo De Nardin, scomparso nel 2004, lavorare il legno, in tutte le sue forme, è stata pure una sua grande passione, compresa la scultura. Un suo Cristo crocifisso è stato conservato per molti anni dalla famiglia De Nardin-Olivier di Rif, in una loro baita in località Vie, situata in quota fra Binàtega e il passo Duran alle pendici di Framónt e Moiazza. Da tempo c’era il proposito di collocare la significativa opera in un adeguato capitello, che è stato finalmente realizzato con la geniale idea di Daniele Olivier di adattare la rustica tettoietta – opera di Stefano Merlin – a un grosso tronco d’albero opportunamente intagliato, con il Cristo rivolto, dal margine del pianoro, verso la baita.
Così, sono saliti lassù numerosi, in un felice incontro di parenti, amici e amici degli amici, per l’inaugurazione e benedizione, da parte del graditissimo ospite Don Fabiano Del Favero, del nuovo capitello, presenti anche i fratelli di Paolo, Dario e Gabriella.
Per tutti è stata una meravigliosa festa, allietata da mattina a sera anche dalla musica del complesso “I Tira Taie” e dallo spiedo gigante dell’impareggiabile Livio De Nardin.
“NA FUOIA” IL CONCERTO SOTTO ALLE PALE DI SAN LUCANO CON ANDREA DA CORTA’
TAIBON Domenica in Valle di San Lucano alle 15 all’aperto nel prato dietro la chiesa (in caso di pioggia alle 21 in piazza Manaroi) si esibirà il poli strumentista Andrea Da Cortà con il gruppo Na Fuoia. L’artista costruisce e suona decine di strumenti e tramanda il suo sapere alle nuove generazioni. Partecipa al festival musica nell’Agordino proposto da Agordo Musica.
LA PRESENTAZIONE CON ANDREA BERNARDI
https://www.facebook.com/nafuoiafolkmusic/videos/372369820415080/
INCONTRO CON ENRICO MENTANA IN VACANZA A SAN VITO
SAN VITO DI CADORE «La montagna può avere un grande futuro dopo il Covid. Dobbiamo mettere in campo strategie comuni per intercettare la voglia di salubrità che sta caratterizzando questo periodo. Abbiamo tutti gli strumenti per farlo. Soprattutto alla vigilia di due eventi eccezionali e irripetibili come Mondiali e Olimpiadi». È quanto afferma il presidente della Provincia di Belluno, che ha incontrato Enrico Mentana a San Vito, assieme al sindaco e consigliere provinciale. Una chiacchierata informale con il noto giornalista, che sta trascorrendo le sue vacanze in Cadore. E non è mancata l’occasione per affrontare i temi “tipici” del territorio: dallo spopolamento della montagna al problema infrastrutturale, passando per la concorrenza con le Province autonome. «Con Enrico Mentana abbiamo ragionato sull’idea di creare aree di smart working per professionisti in luoghi di pregio delle nostre Dolomiti – continua il presidente della Provincia -. Potrebbe essere il primo passo per contrastare lo spopolamento delle “terre alte”, portando professionisti a vivere e lavorare nei nostri paese. Dobbiamo crederci tutti e superare le visioni campanilistiche. In questo momento la nostra provincia, che è variegata, deve trovare l’armonizzazione su nuove idee di sviluppo».
PRESENTATO IL CALENDARIO 2021 DELLA POLIZIA DI STATO
BELLUNO Quest’anno, il calendario della Polizia di Stato 2021 celebrerà il 40° Anniversario della Legge n.121 del 1981 che ha profondamente riformato l’Amministrazione della pubblica sicurezza e istituito la Polizia di Stato. Le immagini raccontano il cambiamento della nostra Amministrazione – forza di polizia moderna, democratica, a ordinamento civile – descrivendo l’evoluzione della simbologia, dell’operatività e del concetto di prossimità. Per raccontare questa evoluzione e descrivere la Polizia di oggi, sono stati individuati nella legge di riforma 12 temi portanti e rappresentati con altrettanti scatti. Ogni fotografia sarà accompagnata da una parola emblematica. Anche quest’anno la realizzazione del calendario della Polizia di Stato ha trovato la partenship di Unicef. La vendita dell’ultimo calendario ha permesso di devolvere più di € 160.00 al progetto UNICEF “Trentesimo anniversario della Convenzione ONU dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”. Il ricavato della vendita, quest’anno, sosterrà il progetto connesso all’Emergenza Coronavirus e una quota sarà devoluta al Piano di assistenza “Marco Valerio”, riservato ai figli dei dipendenti della Polizia di Stato affetti da patologie croniche. Tutti i cittadini potranno prenotare il calendario da parete (costo 8 euro) e il calendario da tavolo (costo 6 euro), entro e non oltre il prossimo 21 settembre, facendo un versamento sul conto corrente postale nr. 745000, intestato a “ Comitato Italiano per l’Unicef”. Sul bollettino dovrà essere indicata la causale Calendario della Polizia di Stato 2021 per il progetto Unicef “Emergenza Coronavirus”. Copia dell’attestazione di versamento dovrà poi essere presentata all’Ufficio Relazioni con il Pubblico della Questura.
RITROVO A COLVIGNAS PER SAN ROCCO
di Gianni Santomaso
Ritorna anche quest’anno, il giorno dopo ferragosto, la bella consuetudine dell’appuntamento alla suggestiva chiesetta di San Rocco a Colvignas di Agordo, che assieme al Cristo delle Pianezze, al capitello di Pian de Crós e all’oratorio della Ss.ma Trinità di Paluch, costituisce il quarto punto cardinale della devozione popolare della conca agordina. Domani (domenica 16 agosto), alle 17, ci sarà dunque il tradizionale momento di preghiera e amicizia, con la Messa celebrata dal nuovo arcidiacono monsignor Cesare Larese, a ricordo degli emigranti e dei defunti della frazione e dei villaggi vicini. Al termine i convenuti si troveranno come sempre in allegra compagnia con i «Bòce da Rif».
EL CANAL DE AGORT, LA MOSTRA AL MUSEO MINERALOGICO E PALEONTOLOGICO DI AGORDO
di Gianni Santomaso
«El Canàl de Àgort. Scavare nel passato. Storia e archeologia da San Gottardo a Pónt del Cristo». Continua a riscuotere un vastissimo interesse la mostra inaugurata il 13 luglio 2019 al Museo mineralogico e paleontologico di via 5 maggio ad Agordo, da parte di Arca-Gruppo archeologico agordino. L’ esposizione presenta gli esiti delle ricerche storiche e archeologiche effettuate da Arca a partire dal 2003 lungo la bassa valle del Cordevole. In particolare, sono esposti i reperti e le nuove conoscenze relative alle frequentazioni del Canale in periodo protostorico, risalenti cioè a 2500-3000 anni fa.
La mostra, a ingresso libero, è visitabile fino al 6 settembre nei giorni di venerdì, sabato e domenica con orario 10-12.30 e 16-19. Da settembre visite solo su prenotazione: [email protected]
ASCA CERCA PERSONALE
AGORDO ASCA ha indetto una nuova selezione pubblica finalizzata alla formulazione di una graduatoria di idoneità utile all’inserimento a tempo indeterminato e a tempo pieno presso la RSA di Agordo di INFERMIERE. Il termine ultimo per la presentazione delle candidature è fissato entro e non oltre le ore 12.00 del giorno 22 settembre 2020. Si precisa che è stato riservato un inquadramento contrattuale Uneba di livello 2 con uno stipendio lordo mensile stimato di euro 310 superiore rispetto a quello di livello 3S Uneba e, inoltre, viene offerto un supporto alloggiativo gratuito di 1 mese per i neo assunti provenienti da paesi non limitrofi ad Agordo. ASCA inoltre ricerca OPERATORI SOCIO SANITARI mediante nuova selezione pubblica finalizzata alla formulazione di una graduatoria di idoneità utile all’inserimento a tempo indeterminato e a tempo pieno presso la RSA di Agordo. Il termine ultimo per la presentazione delle candidature è fissato entro e non oltre le ore 12.00 del giorno 18 settembre 2020. Le modalità di presentazione delle domande di entrambe le selezioni si trovano sulla home page del sito aziendale www.servizisocialiasca.it.
A SILVANA E GILBERTO PER I CINQUANTANNI DI SOGGIORNO AD ALLEGHE
ALLEGHE
https://www.facebook.com/radiopiu/videos/687429091850749
RICORDO DI 3 MISSIONARI BELLUNESI BENEMERITI PER L’IMPEGNO IN CINA di Renato Bona
Da sempre estimatori di quanti, preti, suore e laici, da missionari si prodigano, talvolta a prezzo della vita, in favore dei meno fortunati (che sono moltissimi, in ogni parte del mondo) ci siamo imbattuti, navigando su Internet, nel sito telematico che ospita anche scritti del “Periodico delle missioni estere”. E, purtroppo, si è trattato di apprendere notizie che, sia pure datate, riguardano tre benemeriti missionari del Bellunese dei quali poco si è saputo e parlato. Questo l’annuncio che abbiamo letto a proposito di padre Giovanni Scopel (1872-1904), missionario apostolico nello Scen-si meridionale in Cina, morto il 1. agosto sul fiume Han mentre stava recandosi a Han-kow per farsi curare da un medico europeo. Nativo (11 giugno 1872) di Seren del Grappa in provincia di Belluno, Scopel figlio di Giuseppe e di Giovanna Rech (“pii ed onesti genitori, i quali col latte della prima educazione seppero infondere nell’animo del fanciullo i sentimenti sublimi della più solida e ingenua pietà. Giovinetto, sentitosi chiamare da Dio al sacerdozio, rispose alla voce della grazia, ed i genitori secondata la sua vocazione, entrò nel patrio seminario di Feltre per intraprendere gli studi ecclesiastici. Ma giunto all’età di vent’anni, dovette sospenderli chiamato al servizio delle armi. A Nessuno è ignoto quanti pericoli vi siano per la incauta gioventù nella carriera militare, ma in mezzo ai medesimi egli seppe sì bene munirsi dell’orazione e, nei giorni più liberi, coll’aiuto dei sacramenti, che poté conservare integra la sua illibatezza. La modestia, l’esemplare sua condotta, la diligenza e l’esattezza nell’adempiere ai suoi doveri militari, poterono ben presto cattivargli la stima e l’amore dei sui superiori. Nei suoi tre anni di servizio militare, mai ebbe a scontare nemmeno il più lieve castigo. Ritornato a casa, volle seguitare i suoi studi ecclesiastici, e rientrò nel patrio Seminario. Ma quivi segretamente Iddio lo chiamava al ministero dell’Apostolato nelle missioni estere, per cui nel 1896 entrava nel Seminario consacrato a questo fine. Terminati gli studi teologici, nel 1898 venne ordinato sacerdote e nel settembre dello stesso anno salpava da Marsiglia per lo Scen-si Meridionale”. Si ricorda infine che “Nei sei anni dell’apostolato in quella Missione molti furono ed abbondanti i frutti delle sue fatiche apostoliche. Ma mentre di lui si nutrivano le più liete speranze, una malattia fatale lentamente lo conduceva al sepolcro. Si era messo in viaggio per Han-kow, onde trovare nell’arte medica la sua salute; invece Iddio, che lo vedeva già colmo di meriti più che di anni, lo chiamava a sé il giorno 1 di agosto 1904, lasciando largo rimpianto in tutti, nei suoi superiori, nei suoi confratelli, ed in quanti lo conobbero. Pace all’anima sua benedetta!”. Ed ecco un altro missionario bellunese che operò in terra cinese: padre Domenico De Rocco (1889-1958).La pubblicazione “Il vincolo” del maggio 1958 così ne richiamava la figura e l’opera: “Padre Domenico De Rocco, di Giovanni Battista e Angela Deola, nato a Forno di Canale (l’attuale Canale d’Agordo – ndr.) l’1 febbraio 1889, entrato nell’Istituto a Roma nel 1909, ordinato sacerdote il 25 luglio 1914, partito per Han-chung il 15 novembre 1919, tornato nel 1947, morto a Rancio il 5 aprile 1958. Figlio delle Dolomiti accoppiò nell’animo le virtù della sua terra: gentilezza e delicatezza d’animo, prudenza congiunta a cavalleresco ardimento; il tutto nobilitato dalla grazia. Proveniente dal Seminario di Feltre, dalla seconda liceale continuò gli studi a Roma ove si laureò. L’imminenza della guerra gli impedì la partenza. Fu cappellano degli Alpini per tutta la guerra, meritandosi una medaglia al valore e diversi croci di guerra. Nel 1919 poté raggiungere Han-chung. Durante certe incursioni dei briganti dovette quasi rimpiangere il fronte, ma non ne era il tipo. Dal 1926 fu procuratore. Con cuore grande e letizia accettò la fusione dei due Istituti di Roma e Milano nel P.I.M.E. Nel 1935 succedeva a padre Ghislanzoni nella carica di pro-vicario. Eletto rappresentante al consiglio del “47” rivide la patria e le sue montagne. Fu rettore dell’anno di formazione, poi della casa di Monza. Scemando le forze ed aumentando gli acciacchi fu prima al Rosetum di Besozzo e poi a Rancio a riposo. Sorella morte lo chiamò improvvisa al sabato santo; ricevuti i sacramenti, spirava. Ai funerali officiava mons. Maggi ed era presente il Superiore generale dei somaschi, suo fratello. Quattro alpini ne portarono la bara. Riposa alla Grugana”. Infine un altro agordino: padre Giuseppe Pellegrini (1906-1972): nato il 23 giugno a Gosaldo, entrò nell’Istituto nel 1923; ordinato sacerdote il 22 settembre 1928 partiva per Weihui in Cina il 9 novembre 1930. Lavorava dapprima a Wu”an poi a Linxian e infine a Linzhang. Rimpatriato nel giugno 1949, fu mandato nel sud del Brasile nell’ottobre 1955 a proseguire l’attività missionaria. E’ mancato a San Paulo l’11 aprile 1972.
NELLE FOTO (viaggiando.com, Google): giunche sul fiume cinese Han, nella zona di missione dove ha cessato di vivere padre Scopel; la Grugana, villa del Pime, dove riposa padre De Rocco e in occasione di un raduno di missionari; visione di San Paolo del Brasile e di una favela dove operò padre Giuseppe Pellegrini.
GIOVANNI PAOLO I: PERCHÉ È ATTUALE?
CANALE D’AGORDO Domani alle 21 nella Chiesa arcipretale di Canale d’Agordo, Andera Tornielli, direttore editoriale del Dicastero della Comunicazione della Santa Sede, parlerà dell’attualità di Papa Luciani. Serata dal titolo “Giovanni Paolo I: perché è attuale?”
LORIS SERAFINI PRESIDENTE FONDAZIONE PAPA LUCIANI
CASTELLO DI ANDRAZ: FINO AL 13 SETTEMBRE “FUGACI PRESENZE NELLE DOLOMITI”, FOTOGRAFIE DI GIACOMO DE DONA’
MOSTRA MERCATO NELLE DOLOMITI AGORDINE PROSSIMI APPUNTAMENTI: oggi a Caprile di Alleghe, domenica a Canale d’Agordo, mercoledi 19 a Cencenighe.
AGORDO Sono esposti presso il Caffè Miniere di Agordo i lavori di Savino Conedera. Una mostra che non ha una data precisa di fine e che sarà visitabile durante l’apertura del locale.
I NOS CROT CON IL G.A.M.P.
AGORDO I Nos Crot, è l’iniziativa estiva del Gruppo Agordino Mineralogico e Paleontologico, ovvero escursioni geoturistiche nelle Dolomiti Agordine. Prossimi appuntamenti lunedi 17 agosto a Passo Duran e Rifugio Carestiato (al mattino) e venerdi 21 agosto alle miniere di Vallalta (pomeriggio). Iscrizioni all’ufficio turistico di Agordo. Oggi alle 10.30 e 19.00 lo speciale alla radio con Manuel Conedera e Davide Conedera.
IERI ALLA RADIO CON MANUEL E DAVIDE CONEDERA
OGGI LA FESTA LADINA DI SÁNTA MARIA MAIOU SULLA MONTAGNA DEL CHERZ
LIVINALLONGO La festa ladina di Sánta Maria Maiou si sposta sulla montagna del Cherz e festeggia la 40° edizione. Oggi, giorno dell’Assunta, la vallata fodoma non rinuncerà alla sua festa ladina per antonomasia, quella dei fiori benedetti portati dalle donne con l’abito tradizionale. Per ovviare alle norme imposte dall’emergenza sanitaria, che avrebbero limitato la partecipazione alla S. Messa nella chiesa parrocchiale di Pieve ad una capienza di poco più di 70 persone. l’Union dei Ladins da Fodom, che insieme al Comune organizza l’evento e con il consenso della Parrocchia, ha deciso di trasferire la celebrazione all’aperto sugli ampi prati della montagna del Cherz, in località La Viza. Questo il programma. Alle 11:00 S. Messa in località La Viza, accompagnata dal Coro Parrocchiale S.Giacomo, con la partecipazione delle donne e delle associazioni con i costumi tradizionali Schützen e Gruppo Folk e la benedizione dei fiori. Al termine la premiazione dei benemeriti di Fodom. Seguirà l’esibizione della Banda da Fodom. Si potranno assaggiare, come da tradizione, le specialità ladine: crafons e tircle. La latteria di Renaz sarà presente con una dimostrazione degli antichi mestieri legati alla lavorazione del formaggio. E poi lo stand gastronomico con la Banda da Fodom. Per arrivare a La Viza, dal bivio sulla sr 48 delle Dolomiti, davanti alla latteria di Renaz, si svolta verso la frazione di Cherz e si prosegue in direzione dell’omonima malga sulla strada silvo pastorale che per l’occasione sarà aperta al traffico. L’organizzazione invita ad un uso responsabile dell’auto e ad utilizzare, in alternativa, il servizio taxi gratuito, che partirà dall’area adiacente all’ecocentro di Renaz dalle 10:00 in poi.
OTTAVIO ROSSI PROPHETA IN PATRIA
SAN TOMASO Per una volta smentiamo il vecchio adagio Nemo propheta in patria (nessuno è profeta in patria), perché il bravo Ottavio esporrà le sue opera nel suo Agordino, a San Tomaso, omaggio più che meritato. “En giro per Zelat” proporrà riproduzioni artistiche tra le architetture di montagna. Le tappe con partenza ed arrivo a Celat: Cèsa dei Rait, Cèsa dei Monék, El Vaticano, Tabià dei Maròte, Tabià dei Monék, Tabià dei Panèle, Tabià dei Stèfen, Tabià de la Gila, Tabià dei Pùce e Cèsa de Martin Masèla. Per chi ama camminare un po’ di più è l’occasione ideale per una visita a Dolomites rock Miniatures, ovvero le Dolomiti in miniatura scolpite nella roccia da artisti che hanno soggiornato sotto al Sasso Bianco tra uno spuntino alla Pizzeria Offline e una discesa con la Zip Line. Organizzazione della Pro Loco di San Tomaso con il contributo della Cassa Rurale Dolomiti di Fassa Primiero e Belluno.
PROMUOVERE I PRODOTTI DEL TERRITORIO CON IL MERCATINO
di DAMIANO TORMEN
DUE GIORNI CON IL CAI SEZIONE AGORDINA
AGORDO Sabato 29 e domenica 30 agosto escursione nel gruppo del Canin sulla ferrata Julia che segna il confine tra Italia (Provincia di Udine) e Slovenia; già visibile dalla pianura friulana fu anch’esso protagonista degli scontri tra gli eserciti italiani e austriaci durante la Grande Guerra. Si tratta di un grandissimo altipiano calcareo interessato dal fenomeno del carsismo che culmina con una lunga cresta che separa i due stati. Ambiente sicuramente straordinario con scorci inusuali, difficile da dimenticare, L’escursione prevede la salita alla vetta in territorio italiano lungo la storica “Ferrata Julia” ed il rientro per il versante sloveno. Escursione creata EEA / PD . Obbligatorio set da ferrata completo e omologato.
IL CIRCO PATUF PRONTO A CONQUISTARE FELTRE
AGORDO Un successo il circo Patuf sul Broi di Agordo, tanti pomeriggi e serata da tutto esaurito. Ora la carovana si sposta a Feltre dove proporrà gli spettacoli nei giorni di ferragosto e fino al 23, quindi trasferimento a Cesiomaggiore. Gli spettacoli alle 21.15, la domenica anche alle 18.30
MOSTRA SAY CHEESE!
BELLUNO Il Museo di Seravella, a Cesiomaggiore, dedica la propria sala delle esposizioni alla mostra fotografica SAY CHEESE! Volti e voci di malga, realizzata nell’ambito del progetto scientifico Formaggi alpini – Le molecole del gusto. La mostra racconta, attraverso le immagini e le parole dei suoi protagonisti, la vita dei malgari di oggi; La mostra, a ingresso gratuito, sarà visitabile dall’8 agosto negli orari di apertura estiva del museo: da martedì a giovedì dalle 9 alle 13; venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18; sabato e domenica dalle 15 alle 18.20. Per evitare code e assembramenti e consentire lo svolgimento delle pratiche anti-Covid è consigliata la prenotazione allo 0439 438355 (o via mail all’indirizzo [email protected]).
CINEMA SOTTO LE STELLE A SEDICO, MA NON SOLO CINEMA.
SEDICO Con la Proloco di Sedico, i mercoledì sera a Villa Patt di Sedico. Per chi lo desidera c’è la possibilità di prenotare i biglietti online, al proposito riportiamo i link della varie serate, ingresso 5 euro adulti, 2 euro bambini con chiosco, pop corn e patatine. 19/08/2020 ROCKETMAN Un timido pianista di provincia costruisce la propria carriera e il proprio personaggio fino a divenire una delle più note stelle della musica internazionale. Lui è Reginald Dwight ovvero Elton John CLICCA QUI
appointments recommended by radio più
IERI ALLA RADIO
ENRICO DE BONA, PIAN LONGHI NEVEGAL
di Claudio Fontanive
In collaborazione con Dersut Giornale&Caffè a Taibon Agordino
DUE MINUTI UN LIBRO
LE ALTRE PUNTATE
DON CESARE, IL PENSIERO DEL GIORNO. ALLA RADIO ALLE 7 DEL MATTINO E ALLE 19.30 DELLA SERA.
AGORDINOMERON…LA RACCOLTA
AGORDINOMERON, IL TERRITORIO SI RACCONTA Da un’idea di Gianni Santomaso
ZAINO DA VIAGGIO AL FEMMINILE DI PAOLA LANCIATO
L’INTERA RACCOLTA
I RACCONTI DI PAOLO SOPPELSA LA RACCOLTA COMPLETA
SUL SITO DI RADIO PIU’ LA VIDEO GALLERY
Precipitazioni: Assenti fino a metà pomeriggio (0%), poi probabilità bassa (10%) per qualche goccia sulle Dolomiti, ma risulteranno eccezioni e sulla maggiore parte dei settori i fenomeni saranno assenti.
Temperature: Minime in lieve flessione e leggera ripresa delle massime per maggiore soleggiamento. Sono previste punte di 28/29°C nei fondovalle prealpini e di 23/25°C a 1000/1200 m Su Prealpi a 1500 m min 13°C max 17°C, a 2000 m min 11°C max 14°C. Su Dolomiti a 2000 m min 10°C max 15°C, a 3000 m min 4°C max 6°C.
Venti: Nelle valli deboli/moderati per brezze; in quota deboli/moderati da nord nella notte e da ovest nord-ovest in giornata, a 5-10 km/h a 2000 m e 10-15 km/h a 3000 m.
Precipitazioni: Assenti fino a metà pomeriggio (0%), poi probabilità piuttosto bassa (20%) per qualche isolato rovescio o temporale pomeridiano sulle Dolomiti; nel tardo pomeriggio/sera tale probabilità aumenterà leggermente (30/40%). Il rischio sarà minore sulle Prealpi.
Temperature: Minime stazionarie e massime senza notevoli variazioni. Sono previste punte di 28/29°C nei fondovalle prealpini e di 23/25°C a 1000/1200 m Su Prealpi a 1500 m min 13°C max 17°C, a 2000 m min 11°C max 14°C. Su Dolomiti a 2000 m min 11°C max 15°C, a 3000 m min 5°C max 6°C.
Venti: Nelle valli deboli a regime di brezze, a tratti e localmente moderati; in quota perlopiù deboli dai quadranti occidentali, a 5-10 km/h sia a 2000 m che a 3000 m.
SABATO 15 E DOMENICA 16 AGOSTO ISCRIZIONI SPECIALI A PUOS D’ALPAGO PER IL GIRO DEL LAGO DI SANTA CROCE
ALPAGO Domenica 16 agosto era la data scelta per la disputa della 26.a edizione del Giro del Lago di Santa Croce, evento non competitivo per podisti e ciclisti che ha come obiettivo la raccolta di fondi per le associazioni Via di Natale di Aviano e Cucchini di Belluno, realtà che si occupano di assistenza ai malati oncologici e ai loro familiari. Ma, a causa dell’emergenza sanitaria legata al Covid-19, il Giro non si disputerà. Ciò nonostante, il Comitato Alpago 2 Ruote & Solidarietà, realtà che organizza l’evento solidaristico, non si ferma. Non si ferma perché la solidarietà, l’attenzione verso chi soffre, non va in “lockdown”. E per questo fine settimana apre la propria sede, presso lo sportello del Centro Servizi per il volontariato in piazza papa Luciani a Puos d’Alpago: qui sarà possibile fare una donazione (a partire da 7 euro, cifra corrispondente all’iscrizione) e acquistare la maglietta del Giro del Lago, “special edition” 2020, disegnata da Valentino Villanova. Per la giornata di sabato 15 agosto la sede sarà aperta al mattino dalle 8.30 alle 12.30 e al pomeriggio dalle 17.30 alle 20.30. Nella giornata di domenica 16 agosto l’apertura sarà dalle 8.30 alle 12.30. Per tutto agosto, inoltre, al municipio di Pieve d’Alpago, negli orari di apertura degli uffici, è visitabile la mostra dei disegni di Valentino Villanova. Il sostegno al Giro è possibile, fino a fine settembre, anche attraverso una raccolta fondi sulla piattaforma www.produzionidalbasso.com. Per approfondimenti sul Giro del Lago di Santa Croce: www.2ruotealpago.it e www.facebook.com/girodellagodisantacroce/.
(foto archivio 2019)