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ULTIM’ORA: VALANGA AD AGAI
LIVINALLONGO Due valanghe stanno interessando la strada che porta in frazione Agai sopra Pieve di Livinallongo. Nessuna persona o mezzo coinvolti. È un tratto segnalato molte volte che crea sempre problemi in inverno, il Comune è già sul posto con una gommata per lo sgombero
CURIOSITA’ DA DPMC
FALCADE Ieri abbiamo conosciuto la storia della famiglia Cemin “isolata” per DPCM a Passo Valles, secondo i decreti nazionali (se non cambieranno) a Natale i residenti in Comune di San Martino di Castrozza (Primiero) non potranno nè scendere nella vicina Predazzo (altro Comune) nè in Valle del Biois (Veneto).
Stessa storia per la famiglia De Pellegrini al Rifugio Flora Alpina in Valfredda. Loro abitano e lavorano in comune di Falcade ma per scendere a Falcade devono transitare in comune di Soraga (TN) o altrimenti a piedi tramite sentieri fino a Falcade Alto.
VIABILITA’
RIAPERTI i Passi Falzarego, Pordoi, San Pellegrino e Valles. Ieri nuova slavina a Passo Staulanza, strada immediatamente liberata da Veneto Strade. La provinciale 251, infatti, è chiusa per la frana di Mezzocanale. Veneto Strade ha provveduto ieri a riaprire la strada 48 “delle Dolomiti” dal Passo Pordoi al Ponte Vauz, la medesima direttrice tra Pian di Falzarego e la località Col Gallina, e la provinciale 25 “del Passo Valles” dal Bivio per il Passo S. Pellegrino ed il valico di Valles.
LA RACCOLTA FOTOGRAFICA DEDICATA ALLA PROTEZIONE CIVILE
PER NATALE ITALIA ROSSA? DECIDERANNO GLI SCIENZIATI
Verso la stretta di Natale per combattere la pandemia, si preannuncia un blocco nei festivi e prefestivi con coprifuoco alle 20 se non addirittura alle 18, vietati ristoranti e bar, pranzi solo in casa. Altre ipotesi: blocco totale negli spostamenti con poche deroghe; potrebbero rimanere aperti solo gli alimentari e chiusi tutti gli altri negozi; irraggiungibili le seconde case dal 21 dicembre; scuole a rischio riapertura se non scendono i contagi. Zaia furioso contro gli assembramenti, ieri l’incontro con i sindaci dei capoluoghi. Massaro chiede rigore, Brugnaro è più aperto a meno restrizioni, il governatore promette di allinearsi alle decisioni nazionali ma una nuova ordinanza, secondo il presidente, sarebbe un fallimento mentre i contagi in Veneto sono quasi 200 mila.
AUMENTO DI CONTAGI NELL’AGORDINO
Molti sindaci hanno scelto di non divulgare i “segreti” positivi e in molti Comuni passa il messaggio che il problema covid non esiste. I primi cittadini affermano che le direttive di Borrelli non permettono la divulgazione, peccato che ieri in conferenza stampa a Marghera la dottoressa Francesca Russo abbia detto l’esatto opposto. Ieri in conferenza stampa a Marghera una domanda precisa dei giornalisti: I SINDACI NON DIVULGANO I DATI, NON E’ CORRETTO VERSO L’INFORMAZIONE, NON SI CAPISCE IL SILENZIO DEI SINDACI . FORSE CI SAREBBE PIU’ CONSAPEVOLEZZA Risponde la dottoressa Russo: I nostri dati vengono comunicati alla Protezione Civile e ai Sindaci, la finalità è quella della sorveglianza dei soggetti ma la finalità della comunicazione puo’ essere utile
AUDIO
Preoccupa l’aumento di positivi nell’Agordino Livinallongo 1 positivo e 0 isolamenti Gosaldo 20 positvi, 15 isolamento Agordo 150 positivi e 100 in isolamento, San Tomaso 15 positivi, 16 in isolamento Cencenighe 13 positivi e 18 in isolamento. Canale d’Agordo 15 positivi 10 isolamento, Alleghe 20 positivi, 21 in isolamento. Taibon 118 positivi e 85 isolamenti, Falcade 23 positivi e 7 isolati Rocca Pietore13 positivi e 22 in quarantena. I contatti salgono di nuovo a Cortina (52, +5 in 24 ore, sono 24 gli isolati) e in tutto il Cadore a San Vito dai 7 positivi il 7 dicembre ai 25 di ieri, 2 persone ricoverate e 13 in sorveglianza. A Borca ieri 3 positivi e 6 in quarantena. A Vodo 14 positivi e 6 in quarantena. A Valle di Cadore 23 infetti, 14 chiusi in casa come ha riferito il sindaco Marianna Hofer. Nel Feltrino, ad Arsiè il sindaco Luca Strapazzon ha un contatto quotidiano con chi lo ha eletto, ieri ha comunicato 43 positivi e 31 in isolamento. A Lamon 49 contagi 48 isolamento. Negli ospedali in due mesi sono triplicati i pazienti di covid, Pronto Soccorso sotto pressione. In Provincia 8 vittime in soli due giorni e una nuova impennata nei ricoveri.
COVID IN PROVINCIA: 3 DECESSI NELLE ULTIME 24 ORE. 145 I NUOVI POSITIVI. 206 I PAZIENTI COVID NEGLI OSPEDALI BELLUNESI
BELLUNO Nel fine settimana sono decedute 5 persone covid positive: un uomo di 62 anni ricoverato in Rianimazione a Feltre, una donna di anni 88 ricoverata in Geriatria a Feltre, una donna di 95 anni ricoverata in Malattie infettive a Belluno, una donna di 93 anni ricoverata in Medicina Covid a Belluno, un uomo di 80 anni ricoverato in ospedale di comunità a Feltre. Ieri sono decedute 3 persone covid positive: una donna di anni 85 ricoverata in Rianimazione a Feltre, un uomo di 80 anni ricoverato in Pneumologia a Feltre, un uomo di anni 73 ricoverato in Pneumologia a Belluno. 145 i nuovi positivi in Ulss 1 Dolomiti (dato aggiornato alle 8)
Ricoveri
(dato alle ore 17.00 fonte: Azienda Zero)
Le persone attualmente POSITIVE ricoverate negli ospedali dell’Ulss Dolomiti sono:
Area NON CRITICA | Terapia Intensiva | |
Ospedale di Belluno | 69 | 8 |
Ospedale di Feltre
Ospedale di Agordo |
61
12 |
5 |
Le persone attualmente POSITIVE ricoverate in Ospedale di Comunità sono:
pazienti attualmente positivi | |
Ospedale di Comunità AGORDO | 2 |
Ospedale di Comunità ALANO | 3 |
Ospedale di Comunità AURONZO
Ospedale di Comunità di BELLUNO |
10
23 |
Ospedale di Comunità di FELTRE | 13 |
DRAMMA DI ARSIE’, HA UCCISO IL MONOSSIDO
ARSIE’ Due vecchi scaldini, costruiti in casa e riempiti di brace. Questa la causa che ha portato alla morte di due persone, nella notte tra sabato e domenica in via San Sebastiano ad Arsie’. Una tragedia costata la vita ad Adriano Faoro, 52 anni, residente poco lontano, e a Sabrina De Pellegrin, 54 anni, di Sopracroda di Belluno. Morti entrambi a causa della mancanza di ossigeno e avvelenati dal micidiale monossido di carbonio nello stabile di proprietà di Faoro, un tempo rustico adibito a stalla poi ristrutturato per ospitare al piano terra un salone di parrucchiere. Faoro abitava a poche centinaia di metri di distanza, in via primo maggio, assieme ai due figli, con l’anziana madre e una delle due sorelle. I funerali di Adriano domani alle 15 in chiesa ad Arsie’, giovedi alle 11 quelli di Sabrina a Cavarzano.
INTOSSICAZIONI DA MONOSSIDO DI CARBONIO: COSA E’ BENE SAPERE?
BELLUNO Il monossido di carbonio (CO) è un gas inodore, incolore e insapore, assorbito dall’uomo per via respiratoria, che viene prodotto a causa di una combustione incompleta, in carenza di ossigeno. L’avvelenamento da monossido di carbonio è la causa di morte più diffusa tra gli avvelenamenti. Una volta respirato, il monossido si lega all’emoglobina, impedendo il normale afflusso di ossigeno agli organi e ai tessuti. Il primo organo che ne risente è il cervello. I primi sintomi che compaiono sono cefalea, nausea, vertigini. Quando l’intossicazione è più grave si arriva alla perdita di coscienza e successivamente al decesso. In caso di intossicazione acuta da CO, è necessaria la rapida somministrazione di ossigeno, eventualmente attraverso la camera iperbarica. Ecco il decalogo dello SPISAL dell’ULSS Dolomiti per evitare la formazione di monossido di carboni: Far installare l’apparecchio di nuovo acquisto da personale tecnico abilitato; Controllare regolarmente gli impianti di combustione, in particolare l’ integrità delle parti di espulsione dei fumi; Controllare l’efficienza del tiraggio; Sottoporre a regolare manutenzione l’impianto, secondo le indicazioni del costruttore, ma consigliabile almeno una volta all’anno; Controllare che il tubo di espulsione fumi non sia ostruito da materiale estraneo, e che sia stato regolarmente pulito; Controllare la tipologia di combustibile: nel caso di utilizzo di legna, questa deve essere secca e non contaminata da vernici, olii o altri componenti estranei; Non fare uso di bracieri per il riscaldamento di ambienti chiusi; Non installare apparecchi di combustione nel bagno e nelle stanze da letto; Controllare che il locale abbia aperture in grado di garantire un apporto di aria dall’esterno, ricavando le apposite prese di ventilazione; Dotare il locale di rilevatore di monossido di carbonio che avverte, con allarme sonoro, del superamento di soglie pericolose per la salute; trattasi di dispositivi facilmente reperibili sul mercato a costi contenuti.
ORTOPEDIA AD AGORDO: CAUTO PESSIMISMO, E LA STAGIONE SUGLI SCI INIZIA IL 7 GENNAIO, DOMANI.
AGORDO Attenzione a non farvi male, l’ospedale di Agordo con l’ortopedia fermata dal periodo di pandemia l’ospedale diventa punto di passaggio verso il San Martino di Belluno. Ne parliamo con il primario del reparto di Ortopedia dell’ospedale di Agordo dottor Federico Botto che da 4 mesi vede le liste di attesa allungarsi, soprattutto un lungo periodo di inattività che per un professionista non è poca cosa.
AUDIO, di Claudio Fontanive
DAL CORRIERE DELLE ALPI IL SERVIZIO DI GIANNI SANTOMASO
DOMENICA DI LAVORO A CANACEDE, LA FRAZIONE DI SAN TOMASO DOVE CI SONO STATI I PRIMI EVACUATI PER NEVE
AUDIO
IL SINDACO MORENO DE VAL
VIDEO
PERICOLO VALANGHE SEMPRE INCOMBENTE
Ancora una valanga sullo Staulanza (foto Claudio da Roit)
DOLOMITIBUS: DA IERI FORZA PIENA PER L’AGORDINO
BELLUNO Gli uffici della Dolomitibus hanno comunicato ieri in tarda mattinata il ritorno alla normalità con la ripresa del servizio sull’intero territorio. Ripristinate infatti le corse soppresse per maltempo da Falcade per Falcade Alto Le Frate e da Agordo fino a Corvara Colfosco.
SOSPESE ALCUNE CORSE BUS SCOLASTICHE IN DESTRA E SINISTRA PIAVE FINO ALLE VACANZE DI NATALE
BELLUNO Fino al 23 dicembre saranno sospese le corse scolastiche di tre linee Dolomitibus. Si tratta della 13 (Pedavena-Feltre-Sedico-Belluno), della 14 (Feltre-Pedavena-Feltre) e della 20 (Belluno-Mel-Feltre) in cui verranno momentaneamente soppressi i bus riservati agli studenti, mentre continueranno a essere attivi i passaggi in orari ravvicinati per gli utenti non studenti. Una decisione che Dolomitibus e Provincia hanno preso di comune accordo, a seguito di un attento monitoraggio. «Dopo l’entrata in vigore dell’ultimo Dpcm, che ha stabilito il ricorso al 100% della didattica a distanza per le scuole superiori, abbiamo voluto attendere prima di ritoccare il servizio – spiega il consigliere provinciale delegato alla mobilità e ai trasporti, Dario Scopel -. I tecnici di Dolomitibus hanno effettuato alcune verifiche a bordo degli autobus in servizio e hanno rilevato l’esiguo numero di studenti trasportati. Di conseguenza, si è ritenuto di poter sospendere alcune corse dedicate proprio agli studenti. Non ne deriva nessuna riduzione per gli altri utenti, perché sono state sospese soltanto le corse scolastiche in orari ravvicinati o sovrapposti al resto del servizio. In questo modo evitiamo di far girare i mezzi a vuoto». Le corse dovrebbero riprendere regolarmente dopo l’Epifania, con il ritorno alla didattica in presenza come preventivato dal governo. «Siamo in attesa di capire nel dettaglio come funzionerà la scuola dopo le vacanze di Natale – conclude il consigliere Scopel -. Nel frattempo stiamo già studiando le diverse possibilità con Dolomitibus, in previsione di un ritorno a scuola al 75% per le superiori, con capienza massima dei mezzi al 50%».
VIGILI DEL FUOCO AL LAVORO A DANTA DI CADORE PER LO SGOMBERO NEVE
DANTA DI CADORE Proseguono gli interventi dei Vigili del Fuoco per liberare le strade invase dalla neve. Ieri mattina intervento con pale meccaniche e camion per liberare a Danta di Cadore gli accumuli di neve in strada e delle vie in zona industriale invase da una slavina dei giorni scorsi.
IL VIDEO
ACQUISTI DI NATALE ON LINE, LE RACCOMANDAZIONI DEGLI ESPERTI
BELLUNO La Polizia di Stato scende in campo per la protezione dello shopping natalizio on-line. Lo fa con una guida di consigli pratici per non incorrere in potenziali truffe, complice in questo momento di emergenza sanitaria, anche la ricerca di offerte a bassissimo costo ed i ristrettissimi tempi per gli acquisti online. Il numero delle segnalazioni e denunce ricevute sul commissariatodips.it, sommate a quelle delle persone arrestate e denunciate nel corso del 2020, ha registrato un incremento dell’ 89.1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Si tratta di consigli particolarmente utili all’avvicinarsi del Natale quando il fenomeno delle truffe sembra acutizzarsi, complice anche la ricerca di offerte a bassissimo costo.
“L’ultima operazione effettuata dalla Polizia Postale ha messo in luce un complesso modus operandi che vedeva i criminali pubblicizzare la vendita di capi di abbigliamento tramite Instagram. La proposta di capi “alla moda” dal modesto valore commerciale, l’uso di un ambiente social in voga tra i più giovani e l’utilizzo di profili con migliaia di followers hanno facilmente attratto le giovani vittime, inducendole agli acquisti poi rivelatisi truffaldini. Gli utenti, accuratamente selezionati, venivano contattati su instagram ed indotti al pagamento mediante ricariche di carte prepagate. Successivamente, i truffatori, con altri profili social, ricontattavano le vittime persuadendole ad effettuare un nuovo pagamento, adducendo giustificazioni pretestuose come spese di dogana o problemi fiscali.”
LA GUIDA SICURA 1. Utilizzare software e browser completi ed aggiornati 2. Dare la preferenza a siti certificati o ufficiali 3. Un sito deve avere gli stessi riferimenti di un vero negozio! 4. Leggere sempre i commenti e i feedback di altri acquirenti 5. Su smartphone o tablet utilizzare le app ufficiali dei negozi online 6. Utilizzare soprattutto carte di credito ricaricabili 7. Non cadere nella rete del phishing e/o dello smishing …ovvero nella rete di quei truffatori che attraverso mail o sms contraffatti, richiedono di cliccare su un link al fine di raggiungere una pagina web trappola e sfruttando meccanismi psicologici come l’urgenza o l’ottenimento di un vantaggio personale, riusciranno a rubare informazioni personali quali password e numeri di carte di credito per scopi illegali. 8. Un annuncio ben strutturato è più affidabile! Non sempre…. è sempre un buon affare. Diffida di un oggetto messo in vendita a un prezzo irrisorio Non fidarsi….Dubita di chi chiede di esser contattato al di fuori della piattaforma di annunci con email e/o sms ambigui con la scusa di far risparmiare sulle commissioni.
QUALITÀ DELLA VITA, CLASSIFICA SOLE 24 ORE, PADRIN: «PENALIZZATI DAL COVID. LAVORIAMO PER RIGUADAGNARE POSIZIONI»
BELLUNO «Il Covid quest’anno ha condizionato tutto e tutti, dall’economia alla socialità. Era inevitabile che incidesse anche sulla classifica della qualità della vita». Lo dice il presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin, a commento dell’analisi annuale del Sole 24 Ore, che nella graduatoria della qualità della vita pone Belluno al 46° posto. «L’inserimento nell’indagine del noto quotidiano economico di parametri legati alla pandemia in corso è penalizzante per tutti. Nel nostro caso, l’incidenza dei casi Covid ogni 1.000 abitanti è particolarmente significativa per Belluno. Ma come nel recente passato, da una parte conserviamo numeri invidiabili sul fronte del benessere economico, della sicurezza, dell’ambiente e del lavoro; dall’altra, paghiamo gli indici demografici» prosegue il presidente Padrin. «L’indice di vecchiaia ci pone tra le province più anziane dello Stivale. Il tasso di natalità è basso e anche il numero di medici di medicina generale e di pediatri è penalizzante rispetto ad altre aree del Paese. Si tratta di dati che conosciamo bene, visto che li abbiamo più volte stigmatizzati e inseriti anche nel report consegnato al ministro Boccia, giusto un anno fa. Spiace dare l’idea di ripetere sempre le stesse cose, ma la situazione è questa: paghiamo lo spopolamento della montagna, frutto anche della mancanza di servizi nelle aree più periferiche. Credo che la chiave per invertire la rotta sia proprio quella di dare servizi. E come Provincia ci stiamo lavorando; mi riferisco ad esempio ai bandi per i negozi di vicinato, al bando latterie a favore dell’agricoltura, alla spinta per la diffusione della banda larga, all’attenzione recente per diverse categorie di persone e lavoratori colpite dal Covid». «Certo, bisogna fare di più – conclude il presidente Padrin -. Negli ultimi anni infatti la classifica del Sole 24 Ore ha premiato zone più urbanizzate e “connesse”, sia fisicamente sia dal punto di vista tecnologico. Sono fermamente convinto che la qualità della vita nelle nostre vallate non sia paragonabile a quella delle periferie dei grandi agglomerati urbani e di certo non può essere costretta dentro numeri e cifre di una classifica. È necessario però che le nostre vallate siano più facili da raggiungere e i residenti abbiano la possibilità di accedere più facilmente a quei servizi che si trovano fuori provincia, come ad esempio l’università. Accorciare le distanze tra montagna e pianura è fondamentale; e per questo servono infrastrutture».
AI MICROFONI DI RADIO PIU’ IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI BELLUNO ROBERTO PADRIN
FUNIVIE ARABBA PROPONE AGLI IMPRENDITORI UN MESE DI VISIBILITA’ SU INTERNET
di Gianni Santomaso
GUARDANDO IL CIELO CON CLAUDIO PRA
La storica congiunzione Giove-Saturno, visibile in queste serate. Un fenomeno facile da osservare a occhio nudo che mancava da 400 anni
PETIZIONE SALVIAMO I PAESI REN E COLTAMAI DALL’ISOLAMENTO
Di Davide Ren
A seguito della mia email inviata al Sindaco del comune di Gosaldo, sono stato contattato oggi dalla Vice Sindaco Florinda Cialdella la quale gentilmente mi ha confermato il forte impegno da parte della loro amministrazione per poter risolvere quanto prima tutti i problemi emersi nel territorio comunale a seguito appunto degli ultimi accadimenti. In particolare mi ha comunicato che entro la fine di dicembre, o comunque massimo nei primi giorni del nuovo anno, sarà ripristinato un passaggio per auto e pedoni verso Ren e Coltamai per dare modo ai residenti e non di poter accedere autonomamente ai propri immobili. Per quanto riguarda il ponte crollato in località “Bitti” si sta procedendo al consolidamento e messa in sicurezza delle sponde per poi poter installare nei prossimi mesi, con l’aiuto del Genio Pontieri, una nuova passerella. Si stanno altresì adoperando per redigere, con l’aiuto anche di geologi della Provincia, una dettagliata relazione descrittiva e fotografica di tutte le ulteriori situazione critiche da poter sottoporre quanto prima, insieme ad apposita modulistica compilata, alla Regione Veneto e poter così ottenere i fondi necessari per la loro sistemazione. Ringrazio molto la Vice Sindaco e tutta l’amministrazione locale per queste preziose informazioni e per l’impegno finora profuso. La speranza è che come loro anche le amministrazioni regionali e nazionali facciano quanto prima la loro parte per mettere definitivamente in sicurezza una zona ormai a dichiarato dissesto idrogeologico.
I GRAFICI DI TIZIANO DE COL
“DIFFICILE VINCERE UNA BATTAGLIA SENZA LA COLLABORAZIONE DEL CITTADINO” DA VENEZIA LUCA ZAIA CHE OGGI INCONTRERA’ I SINDACI IN VIDEO CONFERENZA
LEGGI LA CONFERENZA STAMPA DI LUCA ZAIA
Il buon senso non è catalogabile con una legge. Regioni cn aree o fasce diverse hanno ripreso la crescita dei contagi. A conferma che il bacino più pesantemente toccato dal Covid resta il nostro. Nel fine settimana spettacolo immondo,il pericolo contagio è vergognoso. Domani dopo l’incontro con i sindaci si conoscereanno eventuali nuove restrizioni. I vaccini ci sarà ad aprile contando le due dosi da somministrare, fermo restando che la mascherina protegge dai “proiettili” e non dalle “cannonate”.
Stamane riunione con gruppo di crisi e direttori generali. Il dato è quello di un rallentamento della crescita, non è una direzione, ma c’è un timido rallentamento tipico delle zone alte delle curve. Ci sembra la “campana” si stia completando. La pressione negli ospedali è notevole. Per quanto riguarda le terapie intensive dalle 356 picco massimo della prima ondata siamo passati a 373 (+207 terapie intensive non Covid). Ricoverati ad aprile 2028 (picco si massima) oggi 3267, un terzo in più rispetto a marzo. Lo spettacolo immondo di quanto accaduto in Veneto e in Italia nonostante il collasso della sanità è indescrivibile. Ci sono arrivate le foto degli intasamento ad Asiago, nelle Dolomiti, nelle città prese d’assalto con il sindaco costretto nel pomeriggio a chiudere il centro della città, almeno 50mila persone sono entrate in centro storico da 8000 persone, tutta la città ne fa 80mila, così anche nelle altre città. Difficile pertanto vincere una battaglia se non c’e’ la collaborazione dei cittadini. Oggi sentirò i sindaci per capire quali misure intraprendere. c’è chi delega il benessere collettivo alle autorità. Immondo e vomitevole che ci sia una cultura strisciante che lo definisce “il virus dei vecchi”. La Germania ha deciso il lockdown da Natale a gennaio ma loro hanno i ristori, se ci fosse la certezza dei ristori il dialogo sarebbe possibile. I numeri stanno ricominciando a muoversi ovunque. Il Veneto ha avuto la zona gialla secondo i parametri del protocollo nazionale che tiene conto di molti fattori.
LA DOTTORESSA FRANCESCA RUSSO: A scuola con un caso positivo si fa il tampone ai compagni di classe, se ci sono altri positivi (anche uno in più) i bambini vanno mandati a casa. Se invece non ci sono altri positivi i bambini restano in classe con la mascherina.
DOMANDE
SITUAZIONE VENETO ANCORA SOTTO CONTROLLO? Dal punto di vista sanitario si. C’E’ CHI DENUNCIA CONDIZIONI INSOSTENIBILI SENZA POTERSI MAI ASSENTARE. Le situazioni di pressione sono note. Con 3267 pazienti non è una passeggiata. Le situazioni specifiche dei reparti non lo so, siamo davanti ad un lavoro immenso e una pandemia mondiale mai vista. Verificheremo quanto viene segnalato. I nostri operatori stanno facendo un lavoro ciclopico. La zona gialla sta diventando un tormentone (per le critiche ndr.) se qualcuno dice che è sbagliato vuol dire che è sbagliato l’algoritmo. Finiamola di far credere ai cittadini che non abbiamo i numeri delle terapie intensive dichiarate, è cartografato con tanto di postazioni sulle planimetrie. Le accuse al Veneto arrivano da molte parti ma per la situazione sanitaria è sotto controllo Le definizioni di area gialla, arancione, rossa, sta diventando una polemica quotidiana. Nessuno ha avuto il diniego al ricovero o alle cure, se non fosse così chiederemo conto a chi non le ha garantite. COSA SUCCEDE NELLE SCUOLE, PARE CHE CI SIA CHI NON SEGUE IL PROTOCOLLO. Ampia spiegazione della dottoressa Francesca Russo sul protocollo, come devono comportarsi i responsabili delle scuole in caso di postitività.SBAGLIATO APRIRE LE SCUOLE SE NON CI SARA’ LA SICUREZZA, HA DETTO, QUINDI SCUOLE CHIUSE IL 7 GENNAIO? La scuola non è nostra competenze. Le scuole si dovrebbero aprire quando la situazione epidemiologica si rasserena. LEI CHE NE PENSA Siccome c’è una proposta di apertura il 7 gennaio con il 75% in presenza proprio mentre la Germania va in lockdown totale. Se il 7 si apre la scuola con una situazione come questa ho l’impressione che ci faremo male. TEST FAI DA TE Non vedo fermento, vedo che si internet si possono comperare i test puntualmente segnalati alle autorità. Il test rapido viene trasformato in baby. Noi arriveremo da buoni ultimi come al solito. Il test di Rigoli? Messe in ordine le carte ci vorrà poi un paio di settimane
https://www.facebook.com/zaiaufficiale/videos/451014406146998
IL SINDACO DI BELLUNO JACOPO MASSARO DOPO LA VIDEOCONFERENZA CON LUCA ZAIA
BELLUNO Jacopo Massaro sindaco di Belluno dopo la videoconferenza con il Presidente del Veneto Luca Zaia
AMBIENTE, FONDO RISTORI, CULTURA/TURISMO E CASE DI RIPOSO, I QUATTRO PILASTRI DELLA ‘CONTROMANOVRA’ PD: “BILANCIO CON POCHE RISORSE, NON ALL’ALTEZZA DI UNA REGIONE COME IL VENETO”
VENEZIA “Siamo di fronte a un bilancio non all’altezza di una Regione come il Veneto, con la sua storia e la sua forza economica. La scelta di non optare in questi dieci anni per l’addizionale Irpef ha creato difficoltà oggettive nel dare risposte più puntuali a chi era ed è in sofferenza. E in un bilancio da ragionieri, con maglie tanto strette è difficile recuperare risorse. In ogni caso abbiamo presentato oltre 200 emendamenti, molti dei quali vanno a supplire a manifeste carenze nelle scelte da parte della Giunta, per provare a migliorare la manovra”. È quanto ha dichiarato oggi in conferenza stampa su Zoom il capogruppo del Partito Democratico Giacomo Possamai insieme ai colleghi Anna Maria Bigon, Vanessa Camani, Jonatan Montanariello, Andrea Zanoni e Francesca Zottis, illustrando a grandi linee le proposte per il bilancio, da domani in discussione a Palazzo Ferro Fini. Quattro i fronti principali su cui si è concentrata l’azione del gruppo dem. “Anzitutto l’ambiente con due emendamenti simbolo. Uno riguarda la riforestazione, con uno stanziamento di cinque milioni per piantare almeno un milione di alberi. Il Veneto ne ha bisogno sia per la qualità dell’aria che per ridurre i rischi di dissesto idrogeologico. E sempre sul tema del dissesto idrogeologico abbiamo proposto un fondo da 20 milioni da destinare ai Comuni per metterli in grado di fare da subito tantissimi piccoli interventi sul territorio: i progetti ci sono già, ma non hanno le risorse necessarie”. C’è poi il tema del Fondo ristori: “Chiediamo quattro milioni per aiutare quei codici Ateco rimasti esclusi dai vari Decreti governativi che si sono succeduti. Molti non hanno avuto una chiusura diretta, ma hanno sofferto in maniera pesante la crisi perché non c’è mercato. Dobbiamo dare una mano a chi è andato in difficoltà e finora non ha ricevuto un minimo di sostegno”. Sempre sul versante ‘ristori’ un altro emendamento riguarda le piccole realtà e i lavoratori intermittenti del mondo culturale, oltre ai lavoratori stagionali del turismo, un milione per entrambi i capitoli: “Anche la Regione ha il compito di fare la propria parte. Rimandare sempre a Roma quando c’è da chiedere soldi è invece lo sport preferito del presidente Zaia”. Infine la questione delle case di riposo: “È un tema cruciale, oggi più che mai. Abbiamo proposto uno stanziamento da 20 milioni per un adeguamento strutturale e delle strumentazioni, così da aumentare le stanze singole e dotare almeno il 10% dei posti letto con postazioni di ossigeno; due passaggi fondamentali per ridurre i contagi e migliorare l’assistenza. E poi, visto che la mancata riforma delle Ipab sta mettendo in ginocchio le case di riposo pubbliche, invitiamo la Regione a intervenire subito sul taglio dell’Irap, una delle voci di costo su cui le Rsa sono in grande difficoltà”. “Sono tutte proposte di buonsenso – sottolineano in chiusura i consiglieri del PD – ci aspettiamo un segnale forte dalla maggioranza durante la discussione: il nostro obiettivo, lo ripetiamo, è migliorare questa manovra di bilancio nell’interesse di tutti i veneti”.
CENTRI RECUPERO ANIMALI SELVATICI IN DIFFICOLTÀ, DOPPIA INTERROGAZIONE DI ZANONI (PD): “CARENZA DI PERSONALE E RISORSE, DA ANNI RICEVONO SOLTANTO BRICIOLE: COSÌ NON POSSONO LAVORARE”
VENEZIA “I Centri recupero fauna selvatica (Cras) sono vicini al collasso: servono più risorse per il loro funzionamento: alcune strutture in alcuni periodi dell’anno, nei week-end e in orario notturno non riescono a garantire neanche il pronto soccorso, previsto dalla legge. La Regione deve fare di più, non basta stanziare briciole per un’attività fondamentale nella difesa della biodiversità, dove il Veneto è fanalino di coda in Italia”. È quanto chiede Andrea Zanoni, consigliere del Partito Democratico, che ha presentato due distinte interrogazioni (sottoscritte anche dalle colleghe del PD, la padovana Vanessa Camani vice capogrupppo e la veronese Anna Maria Bigon, dalla consigliera di Europa Verde, la vicentina Cristina Guarda e dal padovano Arturo Lorenzoni speaker della minoranza) in cui si invita l’assessore regionale alla Caccia a fare chiarezza sulle cifre; cifre riguardanti gli interventi dei Cras e, nota dolente, gli stanziamenti di Palazzo Balbi. “Le segnalazioni di casi eclatanti di malfunzionamento – insiste Zanoni – sono molteplici. Dalla cerva di Belluno investita e lasciata morente per una giornata a bordo strada, al cigno ferito alla testa a Casier e poi morto dopo ore per assenza di soccorsi, episodi su chi ho presentato interrogazioni, solo per fare due esempi. Purtroppo l’assenza di personale è un problema enorme ed è strettamente legato alla carenza di fondi: quanti animali sono stati soccorsi e recuperati in ciascun centro e quanti sono stati oggetti di riabilitazione e liberazione?”, i quesiti della prima interrogazione.
INIZIATI I LAVORI PER LA RICOSTRUZIONE DEL PALAMARES
PONTE NELLE ALPI Sono ufficialmente iniziati i lavori al Palamares, il 29 agosto una tempesta di vento lo ha scoperchiato. La tensostruttura, a un passo dallo stadio “Umberto Orzes” di Ponte nelle Alpi, non ha retto alla furia della tempesta, da allora è inutilizzabile. Previsti i lavori di copertura, le cui caratteristiche tecniche saranno ben diverse rispetto a quelle di prima. Nello specifico, verrà montato un telo a doppia membrana per proteggere il PalaMares dalle raffiche di vento e dalle ondate di maltempo. Entro la settimana, la parte alta dovrebbe essere ripristinata e, a quel punto rifacimento dell’impianto elettrico e termico. I lavori arriveranno a compimento verso la metà di gennaio. Il quadro di spesa ammonta a 80mila euro, ma la cifra verrà coperta in larga parte dall’assicurazione, oltre che da un contributo della Provincia. Non nasconde la sua soddisfazione il sindaco di Ponte nelle Alpi, Paolo Vendramini: «In tempi celeri siamo riusciti a recuperare i finanziamenti e, con un importante lavoro di squadra, riqualifichiamo il PalaMares e l’area sportiva. Ringrazio tutti gli enti che hanno collaborato (Protezione civile e Provincia), la Polisportiva, il Calcio Ponte e, per aver trovato le soluzioni in poche settimane, l’assessore Marta Viel e il dirigente Marcello De Cumis. Sarà di nuovo a disposizione dell’intera comunità uno spazio sportivo importante e un riferimento fondamentale per il piano comunale di Protezione civile».
CAMBIO MEDICO A FELTRE DAL 1 GENNAIO 2021. IN PENSIONE DALLA ROSA, ARRIVA PRIOR
FELTRE Dal 1° gennaio 2021, a seguito della cessazione della dottoressa Rosanna Dalla Rosa l’attività di Medico di assistenza primaria nell’ambito territoriale di Feltre, Alano Di Piave, Pedavena, Quero Vas e Seren Del Grappa sarà svolta con incarico provvisorio , dalla dr.ssa Margherita Prior. La dr.ssa Prior svolgerà l’attività ambulatoriale a Feltre in via G. Marconi n.3. Dal 1° gennaio 2021, gli assistiti della dottoressa Dalla Rosa verranno assegnati d’ufficio alla dr.ssa Prior – fermo restando il diritto degli stessi di effettuare un’eventuale scelta diversa – e potranno continuare ad utilizzare la tessera sanitaria cartacea attualmente in possesso. Per qualsiasi informazione contattare il 0439.883680 (il lunedi, martedi, giovedi e venerdi dalle ore 8.30 alle ore 12.00) oppure inviare una mail a: [email protected]
CI HA LASCIATO TONI BRUNETTA, PRESIDENTE DELLA FAMIGLIA BELLUNESE “STORICA” DI PLOSTINE (CROAZIA)
BELLUNO È mancato improvvisamente nella notte tra il 12 e il 13 dicembre, all’età di 66 anni, Toni Brunetta, presidente della “storica” “Famiglia Bellunese” e della “Comunità degli Italiani” di Plostine (Croazia), ma soprattutto indiscusso capo di quella comunità, pressoché tutta di origine bellunese, discendente di quegli emigranti che quasi un secolo e mezzo fa lasciarono la nostra provincia per stabilirsi nella Slavonia. Oriundo del Longaronese, carattere tenace, volitivo, non di rado autoritario e non sempre facile nei rapporti con gli altri, aveva assunto da tempo, con piglio deciso e con inventiva e grandi capacità operative, la guida di questo piccolo villaggio. Era fiero delle sue origini, fiero soprattutto delle origini di tutta Plostine (o meglio Plostina, come la chiamano gli abitanti – ora non molti, i più giovani sono “rientrati” a Belluno), comunità che egli a ragione considerava la primigen ia delle aggregazioni bellunesi della zona, tant’è vero che egli aveva voluto, allorché l’ABM aveva consegnato il gagliardetto alla nuova “Famiglia”, che essa venisse definita appunto “storica”, un gradino in più rispetto alle altre. Nel periodo successivo alla guerra del 1991 che aveva colpito la zona, con l’intervento del comune di Longarone e della Caritas Diocesana, e con la collaborazione di Toni Di Gallo della Famiglia Bellunese di Kutina, aveva realizzato un ambulatorio nel paese, e, successivamente, ampliato, modernizzato e arricchito il locale centro sociale, significativamente intitolato a Belluno. Ma molteplici sono state le sue iniziative e le sue realizzazioni, spesso con l’aiuto che gli veniva da Longarone e dalla “Comunità degli Italiani” di Croazia: corsi di italiano per i bambini (pochi, a dire il vero) del paese, un museo nell’edificio delle dismesse scuole elementari, restauro della chiesetta dedicata a Sant’Antonio, attività sportive, culturali, artistiche (parecchi i nostri cori e gruppi teatrali che si sono esibiti a Plostina), viaggi turistici, soprattutto rivolti agli anziani, in Italia e, con la collaborazione della nostra Associazione, nei luoghi di origine. Aveva anche un ottimo rapporto con le autorità locali e nazionali, tant’è che in occasione dei 130 anni di fondazione della comunità ricevette la visita del Presidente della Croazia. Non dimentichiamo anche i forti legami che egli ebbe con Renato De Fanti, Ivano Pocchiesa e con tante figure rappresentative della Provincia, tra cui Luigi Olivier, promotore di interscambi sportivi con Plostina, e l’ex sindaco e storico di Longarone Giuseppe De Vecchi. Numerose, anche, recentemente (“Viaggio a Plostina” di Guido Barzan è del 2017) le pubblicazioni che lo ricordano. Con lui scompare una figura importante per la piccola e sperduta comunità bellunese. Nella nostra Associazione, oltre al presidente Oscar De Bona, lo ricordano con simpatia il presidente onorario Gioachino Bratti, la vice Patrizia Burigo, il consigliere Sergio Cugnach (tutti e tre sono stati autori di numerose visite a Plostina), la Famiglia degli ex emigranti del Longaronese e, in Provincia, i tanti suo concittadini originari di laggiù ora emigrati nella nostra terra.
IL GRUPPO ALPINI FARRA DI FELTRE HA ACCESO L’ALBERO DI NATALE
FELTRE Mantenendo viva la tradizione anche quest’anno le penne nere del Gruppo alpini di Farra della Sezione Ana di Feltre hanno acceso l’albero di Natale nella piazza intitolata al Battaglione Feltre. Per le realizzazione non è stato utilizzato un tradizionale albero, ma il pennone di bandiera presente in piazza: le luci scendono dalla punta fino alla base formando la sagoma di un abete. Questo non cambia la sostanza del messaggio natalizio e del saluto che gli alpini vogliono consegnare all’intera comunità feltrina. «Come ogni anno in questo periodo – spiega il capogruppo Fabio Canal – vogliamo essere vicini ai nostri concittadini, un albero di Natale che risplenderà sulla piazza durante tutte le festività natalizie. In questa occasione sappiamo non sarà il classico Natale vissuto all’insegna della spensieratezza e dei festeggiamenti come lo conosciamo». Canal prosegue: «Da mesi, purtroppo, il Covid-19 sta condizionando la nostra vita e lo farà anche durante le festività. Questo però non significa che la nostra forza e la voglia di andare avanti debba affievolirsi. L’albero è un piccolo gesto per mantenere viva la fiamma di questa forza e si affiancherà a tutti gli altri che pian piano ognuno realizzerà nelle case, nei giardini o in altre piazze». Il capogruppo conclude: «Non può mancare l’augurio delle penne nere di Farra per un buon Natale e un migliore anno nuovo».
TUTTO PRONTO A FORCELLA AURINE PER IL VIA DELLA STAGIONE
di Gianni Santomaso
AL VIA LA RICHIESTA DEI BUONI SPESA PER IL COMUNE DI CANALE D’AGORDO
CANALE D’AGORDO Il comune di Canale d’Agordo ha pubblicato l’avviso per la richiesta di buoni spesa. Quindi tutte le famiglie che si trovano i difficoltà a causa del perdurare dell’emergenza epidemiologica COVID -19 possono presentare richiesta compilando il modulo che si trova sul sito del Comune. La domanda va presentata entro il 21 dicembre 2020.
AD AGORDO PROLOCO METTE L’INVERNO DI VETRINA
AGORDO La Proloco di Agordo è artefice di una nuova iniziativa. La raccolta delle fotografie dell’inverno nella Conca Agordina (2020-21), da esporre nell’ufficio di via 27 Aprile. Troveranno spazio in vetrina o nei locali dell’ufficio su supporto cartaceo o video fino al termine dell’inverno, la proloco pensa anche ad una pubblicazione sui social. “Abbiamo approfittato di questo periodo in cui non possiamo esporre i soliti numerosissimi manifesti di eventi ed iniziative – spiega la proloco – per promuovere le bellezze della Conca Agordina”. Chi vorrà partecipare potrà compilare il modulo ed inviare al massimo 2 foto.
LA SCUOLA EQUIPE FALCADE ORGANIZZA ESCURSIONI GUIDATE
FALCADE Per la stagione invernale 2020/21, la scuola Equipe Falcade organizza delle escursioni con le ciaspe dedicate ai bambini. 4 le escursioni in programma per gruppi di massimo 4 bambini che si possono prenotare al 334 9151617. Necessario l’abbigliamento da sci, zainetto e la mascherina. A tutti coloro che partecipano all’iniziativa uno scaldacollo in omaggio.
SÖRA D NADÀ E DVAN DAL COI
COMELICO L’Union Ladina Dal Comelgo e il Gruppo Musicale di Costalta organizzano per mercoledì 23 dicembre alle 20.30 e per domenica 27 dicembre alle 20.30, due serate di musica, poesia e presentazione del libro “Dvan dal Coi, l’uomo dei boschi, tra leggenda e realtà”. Con Lucio Eicher Clere, Daniele De Bettin e Claudio Michelazzi. Le serate saranno trasmesse esclusivamente in diretta Facebook da Costalta sulla pagina Facebook dell’Union Ladina.
ORIENTAMENTO SCOLASTICO, ENAIP LONGARONE
LONGARONE Studenti di terza media a genitori potranno consocere l’organizzazione dei percorsi triennali di formazione a qualifica professionale di ristorazione e riparazione veicoli a motore. Potranno visitare aule e laboratori: sabato dalle 14.30, informazioni allo 0437 770318
I GIOVANI DANNO AVVIO ALLA RACCOLTA DI NATALE
LETTERA, OPINIONE
di Franco Piacentini_Feltre
“DI TERRA DI CUORE” (LIBRETTO DEL 1996) PER I PRIMI TRENT’ANNI DEL CORO AGORDO
di Renato Bona
Nell’ottobre del 1996 la bellunese tipografia Piave stampava in una sessantina di pagine, col sostegno di Cariverona banca spa il libro “Di terra di cuore” per celebrare i primi trent’anni di attività del Coro Agordo. Testi e coordinamento di Dino Bridda; impostazione grafica di Carlo Prosdocimi; foto di: Aldo De Bastiani, Franco Della Lucia, Luigina De Nardin, Fotoriva Alleghe, Guido Poloniato, Bepi Zanfron; echi di stampa dai giornali: Il Gazzettino, Il Corriere del Ticino, La Libertà di Piacenza, L’Amico del Popolo, Le Messager (Haute Savoie); in copertina disegno di Vico Calabrò. Il titolo veniva così spiegato: “…. Abbiamo optato per terra, elemento spaziale, per poterlo coniugare con cuore, elemento espressivo attraverso il quale cantare la terra. Così la terra diventa anche elemento di cultura, ambiente non solo fisico, ma psicologico ed esistenziale dentro il quale si matura l’esperienza di vita che i canti sanno raccontare senza eguali. Il cuore entra come condizione dello spirito che filtra l’esperienza di vita, anche quella degli altri, la fa propria e la esterna in un ‘mix’ di sentimenti e realismo, di emozioni e pensieri, di chiara e non nascosta voglia di comunicare”. Il testo firmato “Coro Agordo” si concludeva precisando che “Grazie al felice matrimonio tra terra e cuore sono passati trent’anni ed il Coro Agordo ne ha tratto beneficio presentando sempre la sua proposta artistica con sincerità, impegno e inesauribile voglia di ‘dire’ qualcosa a chi lo ascolta. Ci siamo riusciti? Speriamo di sì, anche perché abbiamo sempre fatto uso di un terzo elemento, oltre a terra e cuore, ovvero abbiamo cercato di cantare con amore. E per amore”. E a proposito di cuore, l’allora presidente del noto, apprezzatissimo complesso canoro, Bruno Cargnel, sosteneva, in estrema sintesi che “Il cuore è lasciare che il canto prenda il tuo cuore e da qui farlo volare al cuore della gente”. Nell’indirizzo di saluto, il sindaco dell’epoca, Vito Valcozzena, si soffermava ad illustrare “I volti, la voce degli uomini” mentre il presidente della Comunità montana, Elio Daurù definiva il Coro Agordo “Una piccola comunità che canta per una grande comunità che ‘vive’”. A sua volta, il presidente della Provincia di Belluno, Oscar De Bona, evidenziava il fatto che “Il canto corale è una ricchezza delle nostre vallate” mentre l’arcidiacono di Agordo, monsignor Lino Mottes sosteneva: “La vostra musica, la nostra amicizia” ed Armando Da Roit, promotore dell’ ‘Agordo” auspicava che “Le rose continuino a fiorire”. Seguiva il racconto del direttore del complesso, Salvatore Santomaso (mi fece dono il 7 dicembre 2001 di una ormai introvabile copia della pubblicazione “con rinnovata amicizia – ndr.) di: “Una lunga incredibile avventura”. Altro capitolo, intitolato “La musica ‘gentile’ di Lamberto Pietropoli” con foto accanto al direttore Santomaso e precisazione: “Nasce un’armonizzazione”. Ancora, a firma di Bepi De Marzi, sotto il titolo “Quelle voci amiche tra i monti” si legge: “… Di voi, amici che mi avete tanto cantato, che mi cantate ancora, di voi che credete sempre nelle storie della gente, mentre i cori intorno fanno gli schizofrenici e si sbrodolano di gregoriani, di polifonie con vocalità satiane, di voi che siete venuti più volte anche nella mia città al margine della pianura, conservo i ricordi più belli…”) e quindi, prima di: “Questa nostra storia lunga trent’anni”, Mauro Camisa ed il Coro Cai di Bologna che sotto il titolo: “La musica ferma il tempo…” scrivono fra l’altro: “Un incontro occasionale tra un musicista ed un maestro può fermare il tempo e mantenere vivo il ricordo con semplicità, immediatezza, spontaneità, brillantezza d’esecuzione: il Coro Agordo è l’immagine tangibile di un patrimonio che non può e non deve scomparire”. In chiusura delle “testimonianze” fatte di testi e fotografie, si legge, accanto all’immagine di una bella ragazza: “…Affidiamo la nostra fiducia nel futuro del Coro Agordo allo sguardo limpido della giovanissima Elena che indossa il costume antico delle nostre valli: in lei passato, presente e futuro si fondono perfettamente”.
NELLE FOTO (riproduzioni dal libro “Di terra di cuore”): la copertina della pubblicazione; 30 dicembre 1994; il sindaco Vito Valcozzena taglia il nastro per l’inaugurazione della rinnovata sede del Coro Agordo; prestigioso concerto nel 1979 a Duisburg; il sindaco Armando Da Roit celebra il 26 dicembre 1986 i 20 anni dell’ “Agordo”; Lamberto Pietropoli e Salvatore Santomaso; il maestro Salvatore con il collega Bepi De Marzi; titoli di giornali; 8 febbraio 1980 un canto per il Papa in Sala Nervi; da sinistra: Giorgio Fontanive, il grande alpinista Riccardo Cassin, Loris Santomaso e Bruno Cargnel; generosità di vari artisti per la sede sociale del Coro; 7 dicembre 1984: con i sindaci Armando Da Roit e Giuseppe Romanelli, lo scrittore Cino Boccazzi e Anna Mazzotti; la giovane Elena col tradizionale costume agordino.
MALTEMPO E CONNETTIVITA’, PARLIAMONE CON L’ESPERTO DI SPRINGO
TAIBON Ritorna ai microfoni di Radio Più Mauro Topinelli dell’azienda bellunese Springo che permette di connettersi al mondo…
di Claudio Fontanive
SALUTE E SOCIETA’ IL LUNEDI ALLE 13.10 E ALLE 20.10, LA DOMENICA ALLE 10.30 A CURA DEL DOTTOR MARCO CARACCIOLO. QUINTA STAGIONE
LA PUNTATA DI IERI
In questa edizione: Sono sette le organizzazioni civiche confluite nell’Alleanza per l’Equità di Accesso alle Cure per le Malattie Oculari, grazie anche al supporto dell’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità – IAPB Italia Onlus. Filippo Cruciani, Referente scientifico IAPB Italia Onlus La dottoressa Teresa Petrangolini, Coordinatrice dell’alleanza associazioni-pazienti Edoardo Midena, Segretario generale della Società Italiana della Retina
LA RACCOLTA COMPLETA
I RACCONTI DI NATALE, 10 PUNTATE CON LUISA ALCHINI, TUTTI I GIORNI ALLE 9 E ALLE 18
PUNTATA 01
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LA RACCOLTA COMPLETA, TUTTE LE COLLEZIONI
007 IN CONDOTTA CON LA PROF. MARIA ROSA SALMAZO IL LUNEDI ALLE 10,30 E ALLE 19.00 LA DOMENICA ALLE 8 DEL MATTINO. NONA STAGIONE
Vacanze diverse audio
AUDIO
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FANTASTICHE DOLOMITI, NUOVA STAGIONE. APPUNTAMENTO QUINDICINALE IL GIOVEDI ALLE 10.30 E 1900
LA RACCOLTA COMPLETA
FANTASTICHE DOLOMITI: IL QUINDICINALE APPUNTAMENTO ALLA RADIO
SOLIDARIETA’ VENETO FONDO PENSIONE, IN ONDA IL PRIMO VENERDI DEL MESE ALLE 10.30 E ALLE 19.00 QUINTA STAGIONE
RACCOLTA COMPLETA
DUE MINUTI UN LIBRO TUTTI I GIORNI ALLA RADIO ALLE 9.30 E ALLE 18. QUINTA STAGIONE
LA RACCOLTA COMPLETA
CASSA SOLIDARIETÀ LUXOTTICA – PUNTATA DEL 20 NOVEMBRE 2020
RACCOLTA COMPLETA
LA RASSEGNA STAMPA DA L’AMICO DEL POPOLO
LA RACCOLTA COMPLETA
I RACCONTI DI PAOLO SOPPELSA il lunedi alle 9.30 e 18.30
RITA E IL MONTE
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Esistono storie ascoltate distrattamente tanto tempo fa e ben presto dimenticate. Racconti rifugiatisi in reconditi angoli della memoria che dopo trent’anni riaffiorano spinti da chissà quale destino. Un caldo giorno d’estate ed un libretto che gira per casa. “Cencenighe, viaggio nei luoghi del passato” è il titolo della pubblicazione della brava Luisa Manfroi. A pagina 22 poche righe riportano a galla quella storia lontana accaduta sul monte quasi cento anni fa. Qualche giorno dopo sto salendo proprio sul monte. Un rumore di motosega scende lungo la “riva” della strada forestale. Conosco la persona che sta tagliando i grossi tronchi di larice. Uomo di montagna operoso e cordiale, impegnato nel volontariato. Saluto, la motosega smette di cantare e facciamo “doi ciacole”. Parliamo di cime camminate e legname, fino a quando rammento la storia letta pochi giorni prima sul libretto che racconta Cencenighe. Nella storia è riportato anche il suo nome ed allora incuriosito chiedo qualche dettaglio. Si siede su una “zoca” e racconta. “…Rita aveva sei anni nel 1922 ed abitava a San Tomaso. Era dicembre ed i suoi genitori le avevano assegnato un compito importante: recarsi a Vallada a ritirare un paio di “scarpet”. Avrebbe dovuto valicare la Forcella San Tomaso per fare ritorno a casa, ma così non fu. Forse il tempo era cambiato e preferì seguire un altro percorso oppure sbagliò semplicemente sentiero. Nessuno seppe mai il motivo per cui prese il sentiero che porta al Monte delle Anime…”. Conosco bene il mese di dicembre sul monte. Sono i giorni in cui il bosco è chiuso in un tacere severo. Natura immersa nel profondo sonno della stagione dei silenzi e penombra che scende sulle cime alle due del pomeriggio. Dopo lo spegnersi del sole dietro alla Cima di Pape il freddo si intensifica. La neve ghiaccia e scricchiola sotto gli scarponi mentre l’oscurità sale lungo i costoni del Pelsa. “…la piccola Rita arrivò sulle cime, scese nella “busa” e poi prese il sentiero che scende verso Balestier. Superò la frana “de Castelin” e poi…”. Quando sono sul monte nei giorni d’inverno mi capita spesso di pensare a questa storia. Immagino i prati che ora sono bosco troppo fitto, penso alle vite difficili dei miei nonni. La piccola Rita aveva solo un anno più di loro quando accadde. A volte la immagino, infreddolita ed impaurita, con in mano i nuovi “scarpet” mentre scende il ripido sentiero che passa accanto al “festil”. “…arrivò in un punto dove poteva scorgere le tenui luci delle finestre illuminate dai “ferai” delle poche case di Balestier. Avrà visto il fumo salire dai camini, avrà sperato di aver ritrovato la strada di casa mentre la notte scendeva inesorabile su Cencenighe. Forse una scivolata sulla neve ghiacciata, forse l’essersi sporta troppo da una balza rocciosa. A pochi passi dalla salvezza si materializzò, oltre al buio della notte, anche quello della morte. Sembra che qualcuno avesse udito delle grida, ma pensarono fossero le urla di una ragazza che “…la era drio a partorì…”. Vane furono le ricerche nei giorni successivi. La ritrovarono due mesi dopo, a febbraio. Nei giorni in cui l’inverno diventa più gentile. Mani pietose legarono insieme le cime di due larici per ricordare il luogo del ritrovamento…”. In quei pomeriggi di freddo e silenzi passati a vagabondare sulle cime gelate “de l’Anime” ho spesso un pensiero per la piccola Rita “…pore bocete, i era già grandi a sie ani…l’era tempi così…”. L’uomo si alza dalla “zoca” dov’era seduto, riprende in mano la motosega e ci salutiamo. Riprendo il cammino con la storia della piccola Rita che con in mano i suoi “scarpet” vagava per il monte cercando la strada di casa. E quando arrivo sulle cime le rivolgo un pensiero. Sono storie di montagna. Storie di vite ormai lontane. Storie vere.
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LE PUNTATE di Luisa Alchini di Leggermente Bellunesi, la domenica alle 11, il martedi alle 10.30 e alle 19.00
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L’ALMANACCO LADINO CON L’ISTITUT CESA DE JAN QUINDICINALE APPUNTAMENTO. LA DOMENICA ALLE 9 IL LUNEDI ALLE 8.35 IL MARTEDI ALLE 12.35 IL MERCOLEDI ALLE 18.35. SECONDA STAGIONE.
RACCOLTA COMPLETA
SP 5 DI LAMOSANO Fino al 23 dicembre senso unico alternato regolato da semaforo in località Pradebon in comune di Chies D’Alpago per completamento messa in sicurezza della strada
SP 20 DELLA VAL FIORENTINA fino al 18 dicembre senso unico alternato regolato da semaforo a Selva Di Cadore in località Solator per sondaggi geognostici
SP 28 DELLE COSTE D’ALPAGO fino al 31 dicembre, compreso sabato, domenica e festivi infrasettimanali, senso unico alternato regolato da semaforo in prossimità dell’abitato di Farra D’Alpago per messa in sicurezza della strada
SP 422 DELL’ALPAGO E DEL CANSIGLIO senso unico alternato regolato da semaforo o movieri tra Bastia e Puos e tra Puos e Cornei dalle 8 alle 19 fino al 23 dicembre esclusi sabato e domenica per posa fibre ottiche
SP 42 CAVALLERA fino a revoca, chiusura della strada nell’abitato di Perarolo per attivazione emergenza frana “Busa del Cristo”
FELTRE Senso unico alternato regolato da movieri per lavori stradali nel tratto di viale Monte Grappa compreso fra incrocio con via Folli ( accesso supermercato Lidl ) e fine cantiere Altanon ( altezza negozio Kiwi Sport ) fino al 23 dicembre
PROVINCIALE 49 MISURINA CONFINE PROVINCIA DI BOLZANO: fino al 22 dicembre (festivi e prefestivi compresi) senso unico alternato con movieri o semafori
S.P.2 DELLA VALLE DEL MIS Interdizione totale al traffico fino a revoca dal km 14,920 (località Gona Bassa) al km 20,650 (località Titele) per cedimento della carreggiata
S.P. 5 DI LAMOSANO Interdizione totale fino a revoca per presenza di materiale e alberi in strada.
S.P. 251 DI VAL DI ZOLDO E VAL CELLINA dalla località Soffranco fino all’imbocco nord della galleria S. Giovanni interdizione totale al transito per cedimento della carreggiata
SP 3 DELLA VAL IMPERINA fino a revoca, senso unico alternato regolato a vista in località Gona di Conedera di Rivamonte per cedimento della carreggiata stradale
REGIONALE 203 AGORDINA Fino al 23 dicembre (esclusi festivi e prefestivi) senso unico alternato tra Peron e Candaten con movieri dalle 7.30 alle 9 e dalle 16.30 alle 18. Con semaforo negli altri orari
Martedi 15 Tempo atteso: Al mattino nubi medio-alte in grado di velare o di mascherare il sole. Dalle ore centrali in poi graduale diradamento delle suddetta nuvolosità e temporanei rasserenamenti a partire da ovest. Minore inversione termica nelle valli.
Precipitazioni: Assenti (0%), eccetto un po’ di neve burrascose sulle cime più alte (10%) al momento di massima intensità delle nubi medio-alte.
Temperature: Minime in aumento nelle valli ed in calo in quota, dove saranno osservate alla sera; massime in generale lieve flessione. Sono previste massime di 5/6°C nei fondovalle prealpini e di 3/4°C a 1000/1200 m. Su Prealpi a 1500 m min 2°C max 3°C, a 2000 m min 0°C max 2°C. Su Dolomiti a 2000 m min -1°C max 2°C, a 3000 m min -4°C max -1°C.
Venti: Nelle valli perlopiù deboli, in quota moderati da sud-ovest, anche tesi sulle dorsali prealpine e sulle cime dolomitiche più alte, a 10-20 km/h a 2000 m e 30-35 km/h a 3000 m.
Mercoledi 16 Tempo atteso: Nottetempo diffusa nuvolosità con qualche fenomeno. Poi miglioramento del tempo con ampi rasserenamenti, più netto sulle Dolomiti, nonostante qualche residuo stratocumulo fino in tarda mattinata. Sulle Prealpi il miglioramento sarà accompagnato da qualche annuvolamento in più. Atmosfera diurna un po’ più fresca a tutte le quote.
Precipitazioni: Tra la tarda nottata e il primo mattino probabili precipitazioni sparse, nevose oltre i 1100/1200 m sulle Dolomiti e 1300/1400 m sulle Prealpi, in rapido esaurimento dopo il sorgere del sole. Nel resto della giornata assenti (0%). Sono previsti da 1/4 mm con altrettanti cm di neve sopra i 1500 m.
Temperature: Minime in aumento nelle valli e in diminuzione in quota, massime in generale lieve flessione, 1/3°C in meno rispetto a martedì. Su Prealpi a 1500 m min -1°C max 0°C, a 2000 m min -3°C max -2°C. Su Dolomiti a 2000 m min -3°C max -2°C, a 3000 m min -6°C max -4°C.
Venti: Nelle valli generalmente deboli di direzione variabile; in quota moderati/tesi da sud-ovest al mattino, deboli/moderati da nord-ovest al pomeriggio, a 5-20 km/h a 2000 m e 15-30 km/h a 3000 m.
Giovedi 17Sole perlopiù velato da sottili nubi alte fino a metà pomeriggio. Poi la nuvolosità alta tenderà a infittirsi leggermente fino a sera. Ritorno di una certa mitezza in alta quota per avvezione d’aria meno fresca. Temperature in generale lieve ripresa, salvo calo delle minime nelle valli. Venti deboli di direzione variabile nelle valli, eccetto consueti locali rinforzi notturni in alcuni settori prealpini; in quota deboli/moderati da nord-ovest al mattino e da sud-ovest al pomeriggio.
Venerdi 18Tempo ben soleggiato, eccetto residui banchi di cirri al primo mattino, in rapido allontanamento verso levante. Temperature nuovamente in lieve diminuzione a tutte le quote. Venti perlopiù moderati da sud-ovest in quota; deboli di direzione variabile nelle valli, localmente moderati per brezze notturne su alcuni settori prealpini. Previsore: R.L.Th.