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IL BUONGIORNO DAL BEC DE ROCES, 15 GIUGNO ORE 06.00
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LA BELLA NOTIZIA: AGORDO COVID FREE
IL SINDACO DI AGORDO, ROBERTO CHISSALE’
I MEZZI DI SOCCORSO MUNITI DELLE PROTEZIONI DALLE GRONDAIE SPORGENTI
BELLUNO Quando Stefano uomo della protezione civile, in gita di piacere da Agordo a Pascoli di Bolzano Bellunese, ha visto la sequenze dei cartelli prima ci ha ragionato sopra, poi ha voluto girare l’auto, tornare indietro e vedere se era proprio vero. Era vero. “Che poi – dice Stefano – i cartelli non sono solo in un senso, in entrambi per non sbagliare” Anche questo merita il novero tra i cartelli più simpatici delle strade italiane.
VOLTAGO Fino al 3 luglio, domeniche escluse, per consentire i lavori di esbosco interdizione totale alla circolazione dalle 8 alle 17 lungo la Strada provinciale 26 “di Digoman”, nei comuni di Rivamonte e Voltago Agordino. Nei periodi non interessati dalle chiusure sarà istituto il senso unico alternato regolato da impianto semaforico.
ALTRE INTERRUZIONI TOTALI
GALLERIA ‘COMELICO fino al 31 luglio dalle 21 alle 6 la galleria sarà chiusa al traffico. Per i veicoli pesanti trainanti un rimorchio è prevista la deviazione sulla SR 48 “delle Dolomiti e sulla SP 49 “Misurina”, il traffico pesante sarà deviato lungo la SP 532 “Passo S. Antonio”. Il traffico leggero sulla SP 532.
INTERRUZIONI FINO A 20 MINUTI
48 DELLE DOLOMITI Fino al 16 luglio da Pieve di Livinallongo ad Arabba si potrà transitare ma in determinate fasce orarie. Dalle 7 del mattino alle 18 sono infatti previste interruzioni fino a 20 minuti per permettere i lavori di esbosco e realizzazione paramassi. Per tutta la durata dei lavori senso unico alternato nei periodi non interessati delle interruzioni.
REGIONALE 203 AGORDINA Fino al 18 giugno Dalle 7 alle 18 (esclusi festivi e prefestivi) tra Ru Sech e Zunaia, interruzioni della durata massima di 20 minuti e senso unico alternato nei periodi non interessati dalle interruzioni
AD ALLEGHE, LOCALITA’ LAGUSELLO L’ACQUA NON è POTABILE, PER SCOPI ALIMENTARI SOLO PREVIA BOLLITURA
ENEL, INTERRUZIONI PROGRAMMATE PER LAVORI SULLE LINEE ELETTRICHE – Per installazione fibra ottica sotto la linea
FALCADE Domani, Giovedi e Venerdi dalle 9 alle 16 località Sappade, Tabiadon, Meneghina, Barezze, Pians.
CANTIERI A ROCCA PIETORE
Fino al 10 luglio è chiuso al transito il ponte sul Ru de Molin tra le località di Santa Maria delle Grazie e Caracoi.
Chiusura dell’area compresa tra la località di Aurù e l’intersezione con la strada per Laste
Fino al 9 luglio è chiuso il tratto di strada in località Col di Rocca nel tratto tra la Centralina Comunale e il bivio in cui si innesta con la strada provinciale 641 lato Sass Negher. . La viabilità da e per l’abitato di Col di Rocca è comunque garantita da altri due accessi esistenti.
INIZIATI I LAVORI DI RIFACIMENTO DEL PONTE SUL TORRENTE CAMPREGANA AD AGORDO
AGORDO Fino al 16 luglio, verranno eseguiti, ad opera dei Servizi Forestali di Belluno, i lavori di rifacimento del ponte sul torrente Campregana, in località Val di Frela. Durante tutto il periodo dei lavori in corso, al fine di limitare i disagi degli abitanti della frazione Farenzena e degli abitanti della località Val di Frela, destra orografica del torrente Campregana, la deviazione della circolazione veicolare avverrà lungo l’unica viabilità alternativa rappresentata dalla strada silvo-pastorale denominata Farenzena-Don, che potrà garantire il transito veicolare ai residenti, in deroga ai divieti esistenti. Con l’ordinanza il comune di Agordo apre delle finestre di transito per salire e scendere sulla strada Farenzena-Don.
Transito consentito A SALIRE, da frazione FARENZENA a località DON: dalle 6 alle 7:45, dalle 9 alle 9:45, dalle 11:00 alle 11:45, dalle 13 alle 13:45 – dalle 15 alle 15:45, dalle 17 alle 17:45, dalle 19 alle 19:45. Transito consentito A SCENDERE, da località DON a frazione FARENZENA: dalle 8 alle 8:45, dalle 10 alle 10:45, dalle 12 alle 12:45, dalle 14 alle 14:45, dalle 16 alle 16:45, dalle 18 alle 18:45, dalle 20 alle 20:45. Dalle ore 20:45 alle ore 05:45 la circolazione dei veicoli è consentita contemporaneamente in entrambi i sensi di marcia.
RACCOLTA FONDI PER L’INCENDIO DI CANAZEI A COLLE SANTA LUCIA
COLLE SANTA LUCIA In seguito all’incendio sviluppatosi nel pomeriggio di venerdì 4 giugno 2021 a Canazei frazione in Comune di Colle Santa Lucia, la giunta municipale del Comune di Colle Santa Lucia approvato una delibera contenente l’attivazione di una sottoscrizione di fondi sul conto di tesoreria comunale, con l’obiettivo di sostenere la fase di prima emergenza, messa in sicurezza e recupero delle zone danneggiate dall’incendio.
Le donazioni potranno essere effettuate al seguente conto corrente bancario Unicredit banca SPA intestato al Comune di Colle Santa Lucia: IT15A0200861000000002713253 inserendo la seguente causale: “Incendio Canazei di Colle Santa Lucia del 4 giugno 2021”.
IN GRAVI CONDIZIONI IL 70ENNE DI CONEGLIANO
SAN TOMASO Confermate purtroppo le gravi le condizioni di Claudio Peccolo, ricoverato all’ ospedale di Treviso in terapia intensiva in prognosi riservata dopo l’incidente in montagna di domenica. L’uomo in compagnia di amici percorreva il sentiero da Costaia a Pecol quando è scivolato tra la vegetazione
CI LA LASCIATO DANILA, ANIMA DELLA PROLOCO
QUERO VAS Si terranno oggi i funerali di Danila Solagna che per mesi ha combattuto contro l’imperdonabile malattia. Lascia il marito Vergerio e i figli Stefania e Omar. Sarà ricordata anche come volontaria attiva della Proloco.
MINORENNI VIVACI E MALEDUCATI MA NON IMPUTABILI
FELTRE Sono stati quattro ragazzini con meno di 14 anni a tirare pietre contro le auto in sosta. E’ successo domenica alle 23. Ad inseguirli dopo il lancio un uomo, ma una volta bloccati e identificati nessuno ha potuto punirli per la loro giovane età. Dovranno però presentarsi in caserma con i genitori. L’automobilista che ha messo in guardia i feltrini: “Questa sera mentre ero in marcia mi sono stati lanciati sulla macchina questi pezzi di muro dal sentiero della sentinella. Per fortuna ho ancora una buona gamba, quindi sono riuscito a risalire al presunto colpevole. Controllate la carrozzeria e se avete avuto danni andate dai carabinieri a fare denuncia”.
VIGILI DEL FUOCO A FRASSENE’ PER LE FIAMME DAL CAMINO
VOLTAGO Incendio alla canna fumaria in via Costa Dall’Acqua. I danni sono molto limitati e Il problema è nato da una cucina economica in un caseggiato a quattro piani. L’intervento è riuscito e, in poco tempo, la situazione è tornata alla normale.
TAMPONAMENTO A LE CAMPE
LA VALLE Tamponamento ieri lungo la regionale 203 agordina, nessun ferito e qualche danno alle auto, sul posto sempre i vigili del fuoco di Agordo.
INCIDENZA A 6, NUOVE INFEZIONI IN SEI COMUNI IN TUTTI GLI ALTRI SETTIMANA SENZA CONTAGI
Ulss1 Belluno, tamponi da inizio epidemia: 280 mila tamponi molecolari, 199 mila tamponi antigenici.
(7giugno-13giugno): 12 casi in una settimana, 6 l’incidenza su 100 mila abitanti (10 la scorsa settimana)
BELLUNO Provincia quasi tutta in bianco, ovvero sette giorni senza nuovi casi di contagio. Situazione limite a Limana (51-100 contagi su 100mila abitanti), Comuni con contagi: Cortina, Longarone, Belluno, Borgo Valbelluna e Feltre (1-50)
UNA SETTIMANA E 15 GIORNI FA
Ricoveri
Il grafico complessivo specifica, in rapporto all’andamento epidemico dei contagi, le curve relative ai ricoveri ospedalieri per grado di intensità assistenziale, oltre alla curva dei decessi.
ACC: INCONTRO ZAIA-SINDACATI. IL PRESIDENTE PRONTO PER LA MISSIONE A ROMA IN VISITA AI MINISTERI
VENEZIA Intervento del Presidente Luca Zaia sulla ACC di Mel, ieri ha incontrato le parti sindacali che hanno partecipato all’incontro.
AUDIO
DARIO BOND E ROGER DE MENECH PER LA GESTIONE DEI FONDI DEI COMUNI CONFINANTI
di Moreno Gioli
ROGER DE MENECH
DARIO BOND
PER LA CISL QUELLO DI MASOCH E’ UN ATTACCO GRATUITO
MASOCH, 11 ANNI SUI BUS “il sindacato pensa alle magliette sponsorizzate mentre giriamo in bici…”
DI GIANNI SANTOMASO
EDILIZIA SPORTIVA, DE MENECH “RIATTIVARE ED ESTENDERE LO SPORT BONUS”
ROMA «Per gli impianti sportivi il modello da seguire è quello dello stadio di Sedico». Il deputato bellunese Roger De Menech torna sulle opportunità dello ‘Sport Bonus’, lo strumento varato dal governo con l’obiettivo di realizzare nuovi impianti sportivi pubblici e migliorare quelli già esistenti. La legge, ricorda il deputato, «incentiva i privati a investire nell’edilizia sportiva concedendo detrazioni fiscali del 65 per cento a chi effettua donazioni a favore di impianti sportivi pubblici destinati alla loro manutenzione o restauro». La detrazione vale non solo per le opere di ristrutturazione, ma anche per le donazioni finalizzate alla realizzazione di nuovi impianti sportivi pubblici. Lo Sport Bonus si è concluso nel 2020, ma è intenzione del Partito democratico di riattivarlo e di estenderlo già entro la fine dell’anno consentendo alle società di dilatare in un arco temporale più ampio i piani economici di gestione finanziaria. Inoltre, riporta De Menech. Intanto alla Camera dei deputati è stato presentato un pacchetto di emendamenti per sostenere e accompagnare la ripresa dello sport, circa 250 milioni aggiuntivi per interventi di sostegno: 120 milioni da destinare al Fondo sport; 100 milioni è l’incremento previsto per potenziare il credito d’imposta per le sponsorizzazioni, allargando la platea anche alle società sportive dilettantistiche.
AI MICROFONI DI RADIO PIU’ IL DEPUTATO ROGER DE MENECH
TRENO DELLE DOLOMITI, IN ATTESA DELLA DECISIONE DI GIOVEDI LA PAROLA AI GIOVANI
CONCLUSI GLI INTERVENTI IN PRACIADELAN A CALALZO DI CADORE
VENEZIA Si sono conclusi i lavori, curati dai Servizi Forestali Regionali di ricalibratura dell’alveo del torrente Oten a monte della località Praciadelan in Comune di Calalzo di Cadore. “Alla vigilia di una stagione estiva che si annuncia promettente dopo i lunghi mesi di limitazioni dovuti al coronavirus – spiega l’assessore al Dissesto Idrogeologico Gianpaolo Bottacin -, un segnale sicuramente importante anche per lo sviluppo del turismo locale oltre che per la sicurezza del territorio”. Il lungo tratto dell’alveo del torrente Oten a monte del ristorante “La Pineta” e dei numerosi altri edifici presenti nella piana di Praciadelan, si presentava infatti decisamente sovralluvionato a causa delle grandi quantità di ghiaie trasportate sia dal torrente stesso sia dai suoi tributari, in particolare la Val Diassa. “I maggiori apporti erano conseguenti oltre che a Vaia anche a ripetuti forti episodi temporaleschi delle ultime stagioni estive – dettaglia l’assessore -; data la minore pendenza del torrente in questa località rispetto ai tratti posti a monte, le ghiaie tendono infatti a depositarsi innalzando il letto del torrente, con la concreta possibilità che le acque possano uscire dal loro percorso naturale arrivando a minacciare le costruzioni”. I lavori eseguiti hanno comportato quindi la riapertura dell’alveo nella parte centrale, con spostamento della ghiaia contro le sponde e la costruzione di scogliere rustiche mediante l’impiego dei massi ciclopici reperiti durante gli scavi. L’area antropizzata si presenta ora protetta da ulteriori divagazioni delle acque, con rientro del torrente nella sua sede naturale. “Lo scopo del lavoro sistematorio, per il quale abbiamo impegnato 190mila euro – conclude Bottacin -, ha avuto l’obiettivo di proteggere gli insediamenti senza che la naturale evoluzione del rapporto tra corso d’acqua e versanti venisse completamente impedita. Un ulteriore e importante intervento per aumentare la resilienza territoriale”.
GIORNATA MONDIALE DEL DONATORE DI SANGUE 2021
BELLUNO Ieri era la Giornata Mondiale dei Donatori di sangue, istituita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. In occasione di tale giornata il Direttore Generale della Ulss1 Maria Grazia Carraro– esprime un sentito ringraziamento alle Associazioni dei Donatori del sangue della provincia. Nel 2020 sono state effettuate presso i vari punti di raccolta ospedalieri della UOC di Medicina Trasfusionale provinciale 13.000 donazioni: 11.820 di sangue, 1162 di plasma e 18 di plasma iperimmune Covid19. Al di là dei dati, che per l’anno appena trascorso non sono confrontabili con i precedenti per ovvie ragioni, i Donatori di sangue della ULSS 1 Dolomiti hanno mostrato un grande senso di responsabilità e una grande capacità di adeguarsi rapidamente alle disposizioni che sono state loro man mano trasmesse; ciò ha permesso alla UOC di Medicina Trasfusionale aziendale di rispondere con la necessaria flessibilità ai cambiamenti che si sono succeduti, soprattutto grazie alla gestione dell’afflusso tramite la prenotazione delle donazioni. Il costante allineamento delle donazioni alle richieste ha permesso di garantire non solo l’autosufficienza locale, sia nella fase di contenimento dell’attività sia nella fase di ripresa, assicurando la disponibilità di sangue per le necessità di tutti i Pazienti, sia degenti che ambulatoriali, che afferiscono agli Ospedali della ULSS 1, ma anche di contribuire come sempre all’autosufficienza nazionale (mediante le cessioni all’Ospedale Brotzu di Cagliari) e anche e soprattutto a quella regionale.
“Ancora una volta l’ULSS 1 Dolomiti ed il Volontariato insieme fanno la differenza; nonostante la pandemia si è riusciti non solo a garantire tutto il sangue necessario negli Ospedali dell’Azienda, ma a supportare anche altri territori” – conclude il Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Medicina Trasfusionale – dott.ssa Ersilia Angela Barbone.
IN REGIONE L’ECO DEL GRIDO DI ALLARME DELLA FAMIGLIA FRIGIMELICA DA MALGA FRAMONT
“Non abbassiamo la guardia su pascoli e malghe, occorre che gli enti locali e la Regione lavorino insieme. Partiamo dalla mozione sulle Plt e dal rivedere i bandi di gestione emessi da Unioni montane e Comuni”.
AGORDO Il consigliere regionale Silvia Cestaro con il collega Giovanni Puppato ha firmato la mozione sulle pratiche locali tradizionali confermando l’impegno per la salvaguardia e la sostenibilità dell’agricoltura in montagna. L’ultimo grido d’allarme della categoria è stato lanciato dalla famiglia Frigimelica da Malga Framont, dopo 15 anni di gestione oggi ipotizza di gettare la spugna perché i costi sono alti, i danni da fauna selvatica anche e i guadagni troppo scarsi. Cestaro con Giovanni Puppato si sono mossi in Regione per capire lo stato delle cose. a pena farla. “Noi, in Regione, stiamo portando avanti la mozione sulle Plt perchè vengano riconosciuti i contributi anche ai pascoli sotto chioma”.
IL CONSIGLIERE REGIONALE SILVIA CESTARO
DILLO A RADIO PIU’…L’ENNESIMO SCHIAFFO ALLA MONTAGNA
REDAZIONE Riceviamo e pubblichiamo una lettera di Herman Follador di Falcade sulla questione Malga Framont
Ennesimo schiaffo alla montagna. Dopo aver letto la storia della famiglia Frigimelica non posso non esprimere il mio pensiero. Ho scelto anche io come loro di intraprendere un lavoro, che non è facile, nonostante uno ci metta passione, ad un certo punto ti viene voglia di mollare. Noi siamo gente che ama il territorio, ama le tradizioni, a cui siamo legati, fin da bambini. Il problema del pascolo è una cosa che va avanti da molto tempo, il bosco continua ad avanzare, i prati diminuiscono, cambia la qualità dell’erba, ne risentono alcuni tipi di animali che non trovano più il loro habitat naturale. In più abbiamo avuto anche Vaia, che ha contribuito alla distruzione di ampie zone di bosco. Servono grossi interventi sul territorio, la manutenzione è importante. In molti comuni Agordini sono state ristrutturate malghe spendendo molti soldi, ma se il bosco continua ad avanzare, logicamente calano i contributi, e cosa più importante, in alcuni casi le malghe andranno perse per la mancanza proprio del pascolo. Dopo Vaia in certi posti non è stato raccolto nemmeno un ramo. Si pensa solo a fare il “nuovo” fregandosene del resto. Non è solo il bosco il problema, è tutto che ha bisogno di manutenzione. Mi viene spesso in mente, se l’incendio di Taibon fosse venuto verso Cencenighe prendendo la zona di Cima Pape più ricca di vegetazione, dove lo si sarebbe potuto fermare? Oppure penso a quella povera frazione distrutta sempre da un un’incendio, se fosse successo in altri luoghi dove gli idranti hanno poca più acqua di una fontana? Meglio sicuramente pensare a costruire nuove grosse strutture. Io anche come gestore di una malga da tre generazioni mi vien voglia di mollare, perché vengono solo fatte promesse senza risultati, ma poi grazie ad amici e semplici conoscenti che mi danno una parola di conforto mi torna la voglia di combattere, per la mia attività, e per il mio territorio. Sono nato contadino, e senza vergogna morirò contadino. Bisogna cominciare a pensare a fare manutenzione al territorio, ma non solo per la mia attività agricola, anche per altre realtà.
I “BODAT” DEL PATRIARCA NINO BELOT, LA PASSIONE PER IL RITORNO ALLA TERRA
AGORDO
DI GIANNI SANTOMASO
I GRAFICI DI TIZIANO DE COL
ZERO DECESSI! ERA DAL 20 AGOSTO CHE NON SUCCEDEVA. CHIAREZZA SULL’UTILIZZO DEI VACCINI – LA CONFERENZA STAMPA
LEGGI LA CONFERENZA STAMPA, AGGIORNAMENTO TESTO IN TEMPO REALE
Non ci scoraggiamo siamo pronti ad andare avanti, il criterio delle classi di età senza saperlo ci ha salvato da un guaio che poteva essere molto piu’ grande. Dall’8 aprile J&J e Astrazeneca va somminstrato a chi ha più di 60 anni. La scelta della Regione Veneto è stata sempre nel non fare questi due tipi di vaccini sotto i 60 anni e non abbiamo nemmeno mai fatto open day, chi ha già fatto la prima dose di Astrazeneca, e ha meno di 60 anni dovrà fare richiamo con Astrazeneca e J&J. Il balletto con questi due tipi di vaccini, soprattutto Astrazeneca, è imbarazzante, in Veneto sono 36mila le persone che nella prima somministrazione hanno ricevuto Astrazeneca e ora dovranno fare Moderna o Pfizer. Bisogna quindi trovare queste dosi, noi per Pfizer riusciamo a ricavare anche la settima dose, ora però bisogna tenere conto anche delle nuove somministrazioni. Tra coloro che hanno fatto la prima dose Astrazeneca ci sono soprattutto gli insegnanti, 4 persone hanno rifiutato di cambiare i vaccini tra prima e seconda dose. La loro volontà viene rispettate e segnata nella scheda vaccinale.
https://www.facebook.com/zaiaufficiale/videos/984212845669648
NUOVO PIANO STRATEGICO DEL TURISMO VENETO
VENEZIA “Il mondo del turismo è cambiato e l’emergenza sanitaria vissuta a causa della pandemia ha accentuato, a livello globale, dei segnali che già erano emersi nel comparto. Si cerca ora un punto di equilibrio, una nuova normalità, dove prevenzione, benessere e forma fisica giocheranno un ruolo da protagoniste”. Sono parole dell’assessore al Turismo della Regione del Veneto, Federico Caner, e proprio guardando in questa direzione la Regione del Veneto ha pensato a una vera e propria revisione del Piano Strategico del Turismo Veneto, approvato nel 2019, e che aveva coinvolto oltre 300 rappresentanti del sistema turistico regionale. “Riattivare i percorsi partecipativi significa ridefinire le nuove linee strategiche e le azioni per riprogettare il futuro, post Covid, del turismo in Veneto – sottolinea ancora l’Assessore regionale -. Le opportunità di sviluppo di prodotti alternativi vanno colte, comunicate e rese accessibili, ma il vero valore aggiunto, oggi, arriva fondamentalmente dall’innovazione e dalla capacità di fare sistema per valorizzare la trasversalità. Trasversalità intesa come integrazione di esperienze con altre filiere e settori che hanno impatto sul turismo e viceversa, per progettare nuovi prodotti e favorire un cambio di mentalità, che migliorino l’accessibilità e fruibilità del nostro territorio. E’ fondamentale, infatti, saper interpretare questo cambiamento, cogliere i nuovi bisogni, per restare competitivi e quindi far evolvere le nostre destinazioni”. Questo è quello che è emerso durante il Kick-off meeting, l’evento di lancio ospitato oggi a Venezia e che dà il via ufficiale alla riprogrammazione delle strategie turistiche del Veneto.
GIORNATA INTERNAZIONE DEL FARE A MAGLIA: PONTE NELLE ALPI PRESENTE!
Alla realizzazione della giornata hanno partecipato la Biblioteca civica e gli uffici comunali di Ponte nelle Alpi.
PONTE NELLE ALPI La Commissione Diritti civili e Politiche di genere e il Comune hanno aderito all’invito raccolto da Viva Vittoria Tre Cime di Lavaredo con due appuntamenti: in casa di riposo e in piazza della Poesia. Fondamentale, in questo senso, la collaborazione e partecipazione di alcune associazioni e gruppi del territorio e tante persone appassionate del lavoro a maglia. L’obiettivo della giornata creare un’opera relazionale condivisa e seguire un obiettivo comune, legato alla sensibilizzazione sulle tematiche della violenza contro le donne. A questo proposito, già lo scorso marzo la Commissione Pari opportunità aveva accolto la proposta progettuale, attivando la cittadinanza alla creazione dei quadrati in maglia. Gli stessi andranno a comporre le coperte che verranno esposte il 4 settembre ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo per una raccolta fondi. La partecipazione agli appuntamenti si è rivelata ancor più significativa per il coinvolgimento dei giovani, che hanno voluto cimentarsi nell’apprendimento di questa antica arte. Particolarmente emozionante è stata poi la gioia degli ospiti residenti in casa di riposo, i quali hanno potuto finalmente respirare una ventata di normalità dopo tanto isolamento. Ad allietare gli eventi hanno contribuito musiche, spettacoli teatrali e poesie, mentre diversi volontari si sono uniti nella pratica di sferruzzare in pubblico, ritrovando il piacere del filò di un tempo, tra una chiacchiera e un sorriso.
L’INTERVISTA, A RADIO PIU’ OSPITE IL CONSIGLIERE REGIONALE SILVIA CESTARO
AUDIO
di Mirko Mezzacasa
AL VIA LE PRENOTAZIONI PER IL CONCERTO “LA MIA TERRA” CON ROBY FACCHINETTI
FALCADE Le Dolomiti che diventano una grande cassa di risonanza, note che vibrano tra gli alberi fino alle imponenti pareti di roccia di Mulaz e Focobon. Sabato 24 luglio, alle 10.30, nel “Bosco degli Artisti” di Falcade (BL), nel cuore della Ski Area San Pellegrino, va in scena la terza edizione de “La mia Terra”, il progetto musicale ideato da Diego Basso, il direttore d’orchestra che ha diretto nei maggiori palcoscenici internazionali. In questa galleria d’arte a cielo aperto, risuonerà la musica di Roby Facchinetti, ospite d’eccezione di questa edizione. “Roby Facchinetti Symphony. Inseguendo la mia musica” porterà in alta quota brani che hanno segnato la storia della canzone italiana come “Uomini Soli”, “Pierre”, “Noi due nel mondo e nell’anima”, “La Donna del mio amico” ,“Rinascerò, rinascerai”, “Chi fermerà la musica”, “Pensiero”, “Ci penserò domani”, “Un mondo che non c’è”, “Poeta” e “Parsifal”. Il concerto, con le composizioni che prenderanno vita in versione sinfonica, a quota 2000 metri, saranno anche l’occasione per celebrare la Città di Venezia e i suoi 1600 anni di storia. Diretti dal Maestro Diego Basso un centinaio di artisti tra musicisti e coristi dell’Orchestra Ritmico Sinfonica Italiana e Le Voci di Art Voice Academy. La grande orchestra siederà su sedute ricavate dai tronchi abbattuti da Vaia e oggi divenuti teatro permanente nel Bosco degli Artisti. L’accesso all’area del concerto è raggiungibile solo su prenotazione, tramite il sito: https://www.falcadedolomiti.it/falcade-e-il-concerto-la-mia-terra/ Evento organizzato con la collaborazione di Regione Veneto, Provincia di Belluno, Comune di Falcade, Pro Loco Falcade Caviola, PromoFalcade Dolomiti e Ski Area San Pellegrino.
L’ANTICIPAZIONE A RADIO PIU’
Concerto di Gala
Concerto celebrativo del 154° anno dalla fondazione della Filarmonica di Belluno.
19 giugno 2021, ore 20:30 – Piazza Duomo Belluno
BELLUNO La Filarmonica, diretta dai maestri Sandro De Marchi e Andrea Gasperin, si esibirà in un articolato programma che spazia dalla musica originale per banda ad apposite trascrizioni di musica classica, dalla musica pop alle colonne sonore fino alla musica jazz. Per poter partecipare clicca qui Ingresso libero.
DOMANI LA CONFERENZA STAMPA DI VIVAIO DOLOMITI E L’ASSOCIAZIONE BORGO PIAVE
BELLUNO Si terrà domani alle ore 13.30 nella piazzetta di Borgo Piave la conferenza stampa congiunta delle associazioni BORGO PIAVE ETC e VIVAIO DOLOMITI. verrà presentata l’iniziativa di ristampa del volume “Borgo Piave” di Antonio Fontana e Flavio Vizzutti – editore Istituto Bellunese di ricerche sociali e culturali, iniziativa promossa dalle associazioni BORGO PIAVE ETC e VIVAIO DOLOMITI insieme ad altri amanti del borgo.
35^ MOSTRA DELL’ARTIGIANATO, PRESENTAZIONE UFFICIALE IN SALE DEGLI STEMMI DEL PALAZZO MUNICIPALE
FELTRE Si alza il sipario sull’edizione numero 35 della Mostra dell’Artigianato Artistico e Tradizionale Città di Feltre. Giovedì 24 giugno alle 18 cerimonia di inaugurazione, alle 20.45 presentazione del progetto “Artigianato e Museo” promosso dal Comune di Feltre. Venerdì 25 giugno, il Museo diocesano d’Arte Sacra ospiterà alle 15 la presentazione del catalogo della collezione di vetri Nasci-Franzoia, mentre alle 21 Piazza Maggiore sarà il teatro naturale dell’esibizione di Moni Ovadia, nell’ambito delle celebrazioni per i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri (ingresso a numero chiuso con prevendita). Sabato 26 sarà ospite della Mostra dell’Artigianato Alessandro Marzo Magno, giornalista e appassionato cultore della storia. Domenica 27 chiusura della manifestazione con le premiazioni alle ore 17. La Mostra sarà accessibile ad ingresso libero nella serata di giovedì, mentre per venerdì e sabato (dalle 17) e domenica (per l’intero arco della giornata) è previsto un biglietto d’entrata del costo di 5 euro per i visitatori sopra i 15 anni di età
IERI ALLA RADIO… MATTEO CAGNATI PRESIDENTE SCI CLUB VAL BIOIS
AUDIO
di CLAUDIO FONTANIVE
DALL’ALPAGO A FOLLINA: VOTO RISPETTATO
di Renato Bona
E un tempo i fedeli bellunesi salivano anche al santuario dedicato a Santa Augusta sul colle Marcantone di Vittorio Veneto Secondo tradizione, che si ritiene di molti secoli, è stato ripetuto anche quest’anno 2021 l’annuale e plurisecolare (probabilmente oltre i cinque secoli) pellegrinaggio di Pentecoste all’Abbazia di Follina nel Trevigiano, per rendere onore alla Madonna e tener fede al voto fatto il tempo che fu dalle genti alpagote di Tambre, Chies, Pieve, Puos e Farra per implorare la protezione della Vergine contro la nebbia che danneggiava le colture. A differenza del passato, quando i fedeli compivano il tragitto processionale a piedi, recando le croci delle varie chiese, prima fra tutte quella di San Vigilio dato che è la più antica, la meta è stata raggiunta con veicoli ed ha registrato la partecipazione dei sindaci degli attuali tre Comuni “pagot”: Alpago, Chies e Tambre, intervenuti alla celebrazione presente la rappresentanza, pure con gonfalone, del Comune di Follina. Durante la concelebrazione religiosa, don Lorenzo Sperti, a capo della parrocchia bellunese di Farra e Santa Croce, ha evidenziato l’importanza del pellegrinaggio per i fedeli dell’Alpago, ringraziando i rappresentanti dei Comuni e – per la calorosa accoglienza – i padri Servi di Maria, custodi del complesso circestense, quindi ha elogiato “i coraggiosi pellegrini presenti nonostante le restrizioni legare all’attuale pandemia da Covid 19”. Nel sito telematico chiesabellunofeltre un servizio sull’evento, siglato “Edf”, specifica che “Il pellegrinaggio alla Madonna di Follina, oltre che far rivivere alle comunità dell’Alpago un’esperienza tradizionale di fede plurisecolare, si inserisce nel progetto della Diocesi di Belluno-Feltre che prevede una sempre maggiore collaborazione pastorale tra le comunità parrocchiali”. “Navigando” in internet abbiamo avuto notizia di un altro pellegrinaggio che coinvolge la genti dell’Alpago. Il sito “lazione.it” riporta infatti a firma di Federico Campodall’orto, il commento ad un video sul pellegrinaggio dell’agosto 2017 dalla conca alpagota al santuario vittoriese di Santa Augusta nella giornata (il 22 agosto) dedicata alla Santa, con Alessio Lavina che nell’occasione aveva spiegato la salita dei pellegrini al Colle Marcantone precisando che la ripresa della vecchia usanza del pellegrinaggio a Follina, aveva indotto a fare il bis con quella che contemplava appunto la trasferta a Santa Augusta il 22 agosto. E spiegava che: “Per farlo, sono stati esplorati gli antichi percorsi che erano stati tramandati dagli anziani del posto e sono stati tagliati alcuni arbusti che ostruivano la strada”. Quanto all’esperienza del 2007 aveva aggiunto: “Siamo giunti a destinazione dopo circa tre ore, e abbiamo partecipato alla funzione religiosa che era stata pensata appositamente per la nostra comunità. Visto che l’antica usanza riguardava soprattutto l’abitato di Santa Croce, e teneva in considerazione due aspetti: quello commerciale e lavorativo (prevedeva scambi con Vittorio Veneto) e quello legato alla fede ed alla cultura religiosa, tanto è vero che in Alpago vi sono diverse chiese che hanno altari o tele dedicate proprio alla Santa, a testimonianza di un legame forte tra le genti dell’Alpago e la comunità serravallese e vittoriese”. Ma torniamo a Follina perché il sito: “marcadoc.” fornisce brani di storia sull’Abbazia “dove l’acqua diventa musica” in quanto l’edificio sacro “è un luogo carico di storia ed è incastonato in una delle zone più affascinanti del Veneto, nel cuore delle colline trevigiane” dove “Il suono dei concerti e dei filatoi ha scandito i secoli” e: “nel chiostro si ritrovano tutti gli elementi del Paradiso”. Pare dunque che l’antichissima statua di arenaria della Madonna del Sacro Calice, da sempre oggetto di venerazione dei fedeli locali e non, scolpita probabilmente in Sudan nel VI secolo e arrivata fortunosamente a Follina con i monaci fuggiti dall’invasione araba della Nubia di un secolo dopo, sia stata altrettanto fortunosamente ritrovata in un campo intorno all’anno Mille e collocata in qualche luogo sacro della zona. Ma che per ben tre volte, misteriosamente, sia tornata proprio lì, dove è venerata da più di mille anni”. I frati Servi di Maria, che dal 1915 si prendono cura dell’abbazia “sono rimasti solamente in 4, a pensare alla conservazione e all’afflusso turistico di un complesso prezioso, minacciato da infiltrazioni, cedimenti e crepe (la loro voce, si è fatta sentire per il restauro della scalinata e per ridare al monumentale complesso anche la possibilità di ospitare i pellegrini nella foresteria, da molti anni inutilizzata per problemi di strutturali. Dove l’acqua diventa musica è il benvenuto ufficiale di Follina con uno striscione a lato della strada che riproduce lo zampillio della fontana del piccolo chiostro rinascimentale dell’abbazia. Ancora: “Visitare l’abbazia di Follina significa perdersi in sentieri di silenzi e simbolismi: lo stile gotico delle navate della chiesa e quello romanico delle tre absidi quadrate si fondono armoniosamente con i giochi di luci e ombre del rosone e delle due finestre allungate. Una lapide nel chiostro riporta i nomi dei suoi costruttori, che l’hanno realizzato secondo gli usi cistercensi, con le arcatelle sostenute da colonnine simili ma mai uguali, differenti nei fusti (tortili, liscati, lisci, ondulati, papiriformi o con decorazione a fiore di loto) e anche nei capitelli (ora geometrici, ora naturalistici, ora simbolici), con la particolare colonna ofitica, ossia annodata”.– Concludiamo con il sito “giovannicarraro.it” dove si può leggere: “Sul colle di Roncavazzai, alle porte di Follina, un cippo in pietra sorge isolato in mezzo ad un praticello a ricordo di un’antichissima leggenda. Si narra che nell’VIII secolo, prima dell’arrivo dei monaci cistercensi fondatori del monastero di Follina nel 1150, i benedettini nascosero in quel luogo l’antica scultura della Madonna, per sottrarla alle devastazioni iconoclaste. La statua rimase interrata fino all’anno Mille, quando fu rinvenuta durante l’aratura dei campi. Per volontà divina i buoi improvvisamente si rifiutarono di continuare ad arare, segnalando così la presenza, sottoterra, della statua della Madonna del Sacro Calice, in seguito collocata in Abbazia. Da allora la Vergine troneggia sull’altare maggiore ed è tuttora oggetto di devozione e di pellegrinaggio per moltissimi fedeli che giungono da ogni parte d’Italia e dall’estero. L’Abbazia di Follina è uno dei gioielli più importanti del nostro patrimonio culturale. Da oltre otto secoli una delegazione proveniente dall’Alpago la raggiunge ogni anno per venerare la Madonna in occasione della Pentecoste. A proposito di questa tradizione, i continui contatti tra gli alpagoti e la gente trevigiana, ha generato come è lecito pensare, stanziamenti e congiungimenti familiari. Nella vicina Combai dal XVII sec. i ceppi dei Marigo e dei Da Borgo d’Alpago furono raggruppati in Al Pagosso, ovvero dell’Alpago. È nato quindi il cognome Pagos tuttora diffuso nella pedemontana”.
NELLE FOTO (siti: chiesabellunofeltre, wikipedia, diocesivittorioveneto.it, marcadoc, lazione.it, prealpiflash): l’Abbazia di Follina; la concelebrazione dei parroci dell’Alpago; don Lorenzo Sperti; una fase della cerimonia religiosa; altro scorcio dell’Abbazia; la famosa scalinata; il chiostro; visione serale del complesso sacro; un interno; in lontananza, il santuario di Santa Augusta nel Vittoriese; immagine ravvicinata del complesso; così l’interno; e questo il porticato; il cippo sul colle di Roncavazzai.
GIROVAGANDO ALLA RADIO, PUNTATA 04
PUNTATA 04 Una breve presentazione della mappa dedicata alle utility per gli ebikers
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LA RACCOLTA COMPLETA
DON CESARE, IL PENSIERO DEL GIORNO. ALLA RADIO ALLE 7 DEL MATTINO E ALLE 19.30 DELLA SERA.
FANTASTICHE DOLOMITI, NUOVA STAGIONE. APPUNTAMENTO QUINDICINALE IL GIOVEDI ALLE 10.30 E 19.00
PUNTATA 17 03 GIUGNO
OSPITE IL PRESIDENTE CLAUDIO CANOVA
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ERBE E PIANTE CURATIVE…IL PROGRAMMA DI PAOLA LANCIATO
L’ERBA VOGLIO DEL GIARDINO DEL RE… ERBE, FIORI E PIANTE DI E CON PAOLA LANCIATO
IN VIVO VERSO 2020-21 ESTATE, RIASCOLTIAMOLI… DAL CASSETTO DEI RICORDI DI RADIO PIU’… LE PRIME SEI STAGIONI
riascoltiamole SFACETTATURE di PAOLA DEL ZENERO 2017
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LA RACCOLTA COMPLETA
ZAINO ALLA RADIO…ESTATE DI PAOLA LANCIATO TUTTI I GIORNI dal lunedi al venerdi ALLE 14 E 23.30
ZAINO DA VIAGGIO ESTATE-di PAOLA LANCIATO “Le grotte di Su Mannau e iltempio di Antas”
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Il programma è andato in onda da dicembre 2013 fino a luglio 2019, comprese le repliche, in due serie per 350 puntate complessive con 1.890 brani trasmessi. L’obiettivo del programma: riproporre agli ascoltatori più grandicelli le canzoni che ascoltavano nel passato e nello stesso tempo farle conoscere anche ai più giovani.
LA RASSEGNA STAMPA DA L’AMICO DEL POPOLO
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PUNTATA 12 GIUGNO 2021
OSPITE ARNO PAULETTI
DI GIANNI SANTOMASO
LA RACCOLTA COMPLETA
007 IN CONDOTTA CON LA PROF. MARIA ROSA SALMAZO
LA RACCOLTA COMPLETA
SALUTE E SOCIETA’ IL LUNEDI ALLE 13.10 E ALLE 20.10, LA DOMENICA ALLE 10.30 A CURA DEL DOTTOR MARCO CARACCIOLO. QUINTA STAGIONE
LA PUNTATA DELLA SETTIMANA del 7 GIUGNO
Dal congresso annuale dell’ASCO, American Society of Clinical Oncology, una buona notizia per il trattamento del tumore della prostata metastatico e resistente alla castrazione. La terapia nota con la sigla 177Lu-PSMA-617, basata su un nuovo radiofarmaco, quando aggiunta al trattamento standard permette di migliorare in modo significativo la sopravvivenza globale.
Danilo Magliano ne ha parlato con Giuseppe Procopio, Responsabile Oncologia Medica genitourinaria, Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano
L’ALMANACCO LADINO CON L’ISTITUT CESA DE JAN QUINDICINALE APPUNTAMENTO. LA DOMENICA ALLE 9 IL LUNEDI ALLE 8.35 IL MARTEDI ALLE 12.35 IL MERCOLEDI ALLE 18.35. SECONDA STAGIONE.
RACCOLTA COMPLETA
DUE MINUTI UN LIBRO TUTTI I GIORNI ALLA RADIO ALLE 9.30 E ALLE 18. QUINTA STAGIONE
I RACCONTI DI PAOLO SOPPELSA il lunedi alle 9.30 e 18.30
INFORMAZIONE il canale su TELEGRAM informazione di prima mano e in tempo reale. iscriviti ed aiutaci a farlo conoscere
IL PRIMO FIENO
AUDIO
La partenza per la Svizzera era fissata per i primi di marzo. La valigia pronta da qualche giorno e fuori la neve che ricopriva i prati e le montagne. Partiva all’alba quando i camini avevano appena iniziato a fumare: la corriera fino a Belluno e poi il treno che fermava a Chiasso per poi inoltrarsi attraverso la Svizzera approdando infine a Frenkendorf. L’arrivo della primavera l’avrebbe vissuto in terra straniera: dai solai del grande palazzo in costruzione avrebbe osservato il fiorire dei tigli lungo la strada e lo spuntare dei primi fiori nelle aiuole dei giardini pubblici. Sarebbe stato lavoro in cantiere dal lunedì al sabato: e la domenica a tirare il fiato concedendosi una meritata birra. Al paese, invece, moglie e figli avrebbero atteso ancora per un pò lo sciogliersi di quella neve ghiacciata che ancora ricopriva i campi. Giorni lenti da far passare, buttando “legne inte cosina”, vivendo qualche “sburia d’aoril” e assistendo al fiorire delle “zaresere” e all’inverdire dei larici. Poi, fra un “menà grasa ‘nte ciamp, somenà le patate e tuti chi altri lavori da fa” sarebbe terminata pure la primavera lasciando spazio alle lunghe e calde giornate estive. Da una parte all’altra delle Alpi sarebbe stato un impaziente contare i giorni che mancavano al suo breve ritorno al paese. Era partito con la neve che ricopriva il Pelsa: e ritornava con le “levine” ormai sciolte ed il verde cupo dei boschi che circondavano Ghisel e Colaz. Una settimana era il tempo concesso per falciare il grande prato sul monte: quello comprato con enormi sacrifici, quello capace di produrre oltre cento “fas de fen”. Arrivava al paese il primo sabato di luglio, verso sera. Appena sceso dalla corriera prendeva subito il sentiero che saliva sul monte: lassù trovava la moglie che già aveva iniziato a falciare il primo lembo di prato, quello “fora su le zime”. Poi rientravano insieme e nella mezz’ora di cammino parlavano dei figli, del fieno da fare, dei campi da curare e della Svizzera. Un saluto e un piccolo dono ai figli, poi la cena e subito a letto. L’indomani, ancor prima che venisse giorno, era nuovamente sul sentiero che conduceva sul monte. Ancora mezz’ora di cammino stavolta in salita e poi il silenzio del bosco rotto dal frusciare della falce affilata come un rasoio. Il ritmo delle falciate scandiva il tempo di quella calda giornata di luglio che stava nascendo. A volte si fermava per qualche istante ed allora era il sibilare della “prieda” che ravvivava il filo della lama a rompere il grande tacere dell’alba imminente. Si asciugava la fronte e ricominciava il suo solitario lavorare. La moglie e i figli lo raggiungevano a giorno fatto; “restel” in mano negli attimi in cui il sole avrebbe scavalcato il Pelsa illuminando prepotentemente la valle. Da quel momento in poi era operare febbrile con lo sguardo che a volte scrutava il cielo di luglio sperando di non incrociare qualche nuvola “da temporal”. Un pregare silenzioso che non arrivasse la pioggia a ritardare “el secase del fen”. Ogni minuto di quel tempo centellinato era prezioso. Soltanto il suono della campana grande che saliva da fondovalle poteva interrompere il faticoso lavorare. “Pan e formai, en cin de polenta, na bersola e ‘n got de vin” era il semplice pranzo. Poi di nuovo sotto a rasare quel prato che era vita. Il potente sole di luglio seccava in fretta quell’erba profumata e così si poteva iniziare il trasporto dei “fas de fen”. Terminato lo sfalcio iniziava la processione dei viaggi dal bosco al tabià appena costruito di fronte a casa. Un’ora di cammino, mezz’ora all’andata e mezz’ora al ritorno. Ed erano una decina i viaggi che lui riusciva a compiere in una sola giornata. Il vedere il tabià che man mano si riempiva di fieno gli regalava nuova forza per trasportare il carico successivo. Anche la moglie avrebbe contribuito al trasporto, ed insieme, con il prezioso aiuto di un aiutante arruolato per l’occasione, nel tempo restante della sua permanenza al paese, avrebbero trasportato tutti i circa cento “fas de fen”. Al venerdì sera il tabià conteneva tutto il fieno prodotto dal grande prato sul monte ed il lavoro era terminato. Ancora una notte da trascorrere di fronte alla grande montagna: all’indomani sarebbe stato un nuovo salutare moglie e figli e poi nuovamente la corriera fino a Belluno ed il viaggio in treno con fermata a Frenkendorf. Altri tre mesi lontano da casa e poi il ritorno nei giorni in cui si andavano a trovare i morti al cimitero. E finalmente sarebbe stato il tempo del riposo, dei larici colorati d’oro e della prima neve sulle cime.
ALLA RADIO
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OSPITI: Paolo Chissalè e Fabrizio Campedel
PUNTATA MAGGIO 2021
RACCOLTA COMPLETA
QUINDICINALE APPUNTAMENTO ALLA RADIO
ALLA RADIO, APPUNTAMENTO QUINDICINALE CON SPI-CGIL BELLUNO, IN STUDIO MARIA RITA GENTILIN
di Claudio Fontanive
PUNTATA DEL 10 GIUGNO 2021
SOLIDARIETA’ VENETO FONDO PENSIONE, IN ONDA IL PRIMO VENERDI DEL MESE ALLE 10.30 E ALLE 19.00 QUINTA STAGIONE
AUDIO MAGGIO 2021
LA RACCOLTA COMPLETA
MUSLA, CON LA NUOVA GENERAZIONE LINGUE, USI, COSTUMI , raccolta completa
AGORA’ AGORDINA… LA NOSTA PIAZA LADINA RACCOLTA COMPLETA PRIMA STAGIONE
GOCCE DI FILOSOFIA, CON CHIARA CAU, CON LISA DE LUCA la raccolta completa
La viabilità con gli ultimi aggiornamenti da Veneto Strade.
in onda alla radio: 4.05, 6.18, 14 30 , 18.30, 23.25
Precipitazioni: Assenti (0%)
Temperature: In lieve aumento, salvo rimanere stazionarie le minime a fondovalle, su valori leggermente superiori alle medie del periodo. Sono previste punte di 29/30°C nei fondovalle prealpini e di 24/27°C a 1000/1200 m. Su Prealpi a 1500 m min 11°C max 19°C, a 2000 m min 10°C max 16°C. Su Dolomiti a 2000 m min 10°C max 18°C, a 3000 m min 5°C max 7°C.
Venti: Perlopiù deboli per brezze nelle valli, localmente e a tratti moderati nei settori solitamente più ventilati; in quota deboli/moderati da nord, a 5-10 km/h a 2000 m e 10-25 km/h a 3000 m.
Precipitazioni: Assenti al mattino (0%) e probabilità media (40/60%) di rovesci e temporali al pomeriggio sulle Dolomiti, specie a ridosso dei confini trentini e alto atesini, mentre il rischio sarà minore sulle Prealpi (20/40%) e sarà un estensione della fenomenologia convettiva nata sulle Dolomiti.
Temperature: Minime in leggero aumento nelle valli e alle quote medie, in calo in alta quota, dove saranno osservate alla sera; massime stazionarie nei fondovalle prealpini e in lieve flessione altrove, specie sulle Dolomiti, per riduzione del soleggiamento e instabilità sparsa. Su Prealpi a 1500 m min 12°C max 17°C, a 2000 m min 10°C max 14°C. Su Dolomiti a 2000 m min 11°C max 15°C, a 3000 m min 4°C max 5°C.
Venti: Perlopiù deboli per brezze nelle valli, localmente e a tratti moderati nei settori solitamente più ventilati; in quota deboli/moderati da nord-ovest, a 5-10 km/h a 2000 m e 10-20 km/h a 3000 m.
ELISA E LUCA, AGORDINI IN CORSA
REDAZIONE Un altro miglioramento di 11 secondi per Elisa Bortoli sui 3 mila metri. Il risultato nella gara di domenica allo stadio delle Terme di Caracalla (Roma). La mezzofondista in forza al Centro sportivo Esercito ha portato la compagna di colori Sofiia Yaremchuck seconda al traguardo «Sono ancora incredula per questo miglioramento del mio personale- dice Elisa- un miglioramento arrivato del tutto inatteso. Per questo risultato, sono ancora più grata alle persone che mi sono state vicine in questo ultimo periodo travagliato, ai miei compagni, ai miei allenatori e a tutto il mio team». Luca Cagnati ha chiuso la Dolomites Saslong Half Marathon al quarto posto. Luca si dichiara oddisfatto della prestazione
IL VOLLEY CLUB AGORDINO VINCE LA SFIDA DI BASSA CLASSIFICA DI COPPA CONTRO IL CONEGLIANO
AGORDO Il Volley Club Agordino vince lo scontro di bassa classifica della Coppa Italia di Seconda Divisione. La squadra di Agordo si aggiudica entrambe le gare in programma contro il Conegliano. Le ragazze allenate da Livio De Nardin, dopo la vittoria in terra trevigiana per 3 a 2, chiude la contesa aggiudicandosi anche il ritorno al PalaRova di Agordo. Dopo un inizio travagliato con il Conegliano che vince il primo set, Le agordine ingranano la marcia giusta dettando legge e facendo filotto chiudendo 3 a 1 la gara casalinga. Una buona consolazione dopo aver mancato la qualificazione alla fase finale del torneo per un soffio.
COPPA ITALIA SECONDA DIVISIONE – BASSA CLASSIFICA
VOLLEY CLUB AGORDINO – CONEGLIANO 3-1 (20-25, 25-12, 25-22, 25-21)
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