COMPRIAMO UNA MACCHINA ATTREZZATA PER RICCARDO
SOSPIROLO Radio Più appoggia l’iniziativa di Agostino Tegner il papà di Riccardo, poche parole le sue ma piene di significato “Io e mia moglie stiamo invecchiando e non riusciamo più a trasportare come si deve il nostro ragazzo, che necessita di una macchina attrezzata con un piano ribassato con pedana”.
Per questo ha avuto inizio la raccolta fondi che si prefigge lo scopo di raccogliere 35.000 euro entro fine agosto. Ad oggi sono stati versati i primi 9470 euro, per farlo è semplice clicca qui
Riccardo è un simpatico ragazzino di 15 anni che vive sulle montagne di Sospirolo. Sempre sorridente e circondato dall’affetto dei suoi cari, Riccardo è però costretto a stare sulla sedia a rotelle a causa della distrofia muscolare di Duchenne, di cui è affetto dalla nascita. I genitori, dopo anni di sacrifici, hanno deciso di acquistare un’auto munita di pedana per poter trasportare il figlio in modo più comodo, pratico e sicuro, soprattutto adesso che sta crescendo e il peso – per i due genitori che stanno diventando anziani – si fa sempre più sentire.
IL PALALUXOTTICA TORNA ALLA COMUNITA’ LUXOTTICA-AGORDINA
AGORDO Come da previsioni con il primo luglio è terminata la produzione di mascherine di protezione al Palaluxottica di Agordo che l’azienda ha messo a disposizione del Paese Italia fin dai primi giorni dell’epidemia nella primavera di due anni fa. Sono stati prodotti milioni di pezzi distribuiti in tutta Italia, gli impianti hanno lavorato giorno e notte per dare sicurezze ai cittadini. Dallo scorso primo luglio il PalaLuxottica è stato svuotato di tutte le attrezzature ed ora è tornato nel suo splendore iniziale sulla piana dei Mogn, pronto per accogliere appuntamenti ed eventi importanti e non solo per l’azienda Luxottica come già successo in passato.
San Lucano, Taibon. di Angelo Decima
LA GALLERIA COMELICO RIAPRE IN ORARIO NOTTURNO
VENEZIA Per limitare i disagi durante le settimane di maggior esodo, Anas ha programmato la sospensione temporanea dei lavori di manutenzione della galleria “Comelico”, posta tra il km 81 e il km 85 della strada statale 52 “Carnica”. La galleria sarà pertanto transitabile anche in orario notturno. Dalle ore 21 di lunedì 23 agosto sarà nuovamente istituito il divieto di transito in orario notturno, con deviazione su viabilità secondaria, fino alle 6 di mattina del giorno successivo. Fino alla fine del mese di agosto la chiusura, il sabato e la domenica, sarà attiva dalle ore 22:30 anziché dalle ore 21:00 per creare minor impatto alla circolazione stradale.
INCIDENTE A TAMBRE, MUORE UN CICLISTA
TAMBRE. Ferragosto tragico a Tambre, un ciclista, Maurizio Casagrande, 44 anni di VIttorio Veneto è morto nello scontro con un’auto. Le cause sono in corso di accertamento. Impatto violento e senza scampo per il ciclista rimasto esanime sull’asfalto. Nonostante il soccorso del Suem 118, intervenuto anche con l’elisoccorso e le lunghe manovre di rianimazione, l’uomo è deceduto sul luogo dell’incidente. Il ciclista scendeva verso Tambre, l’auto in direzione opposta. Maurizio Casagrande praticava il Triathlon, era iscritto alla Asd “Amici di Lutrano”, la società affiliata Fidal che promuove la corsa a livello agonistico e amatoriale. Artigiano di professione, lavorava nel settore dell’edilizia. In 5 anni con la ReAction di Pordenone, società nella quale faceva parte del consiglio direttivo, Maurizio ha trasmesso la sua passione per lo sport e dispensava utilissimi consigli a tutti i tesserati
FOTO, CORRIERE DELLE ALPI
SOCCORSA COPPIA DI ESCURSIONISTI TEDESCHI
ALLEGHE Ieri nel tardo pomeriggio una squadra del Soccorso alpino di Alleghe è intervenuta per una coppia di escursionisti venticinquenni tedeschi in difficoltà. Scendendo dal Lago del Coldai verso Alleghe, i due avevano perso la traccia finendo bloccati in un ghiaione vicino al Ru da Molin. Dalle coordinate, cinque soccorritori li hanno raggiunti a circa 1.600 metri di quota partendo dal basso e, dopo averli assicurati, li hanno calati con le corde per i primi venti metri, per poi proseguire scendendo nel ghiaione lungo il torrente. Al momento la squadra è ancora in fase di rientro con la coppia.
ESCURSIONISTA COLTO DA MALORE VERSO CASERA PRENDERA
SAN VITO DI CADORE Alle 11.40 l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è volato tra Forcella Ambrizzola e Casera Prendera, per un escursionista tedesco di 36 anni colto da malore. L’uomo, assistito dalla compagna, è stato raggiunto dal tecnico di elisoccorso sbarcati in hovering. Accompagnato poco distante dove era atterrata l’eliambulanza, è stato caricato a bordo assieme alla compagna e trasportato per accertamenti all’ospedale di Belluno.
MALORE TRA NUVOLAU E PASSO GIAU
COLLE SANTA LUCIA Ieri attorno alle 16 il Soccorso alpino della Val Fiorentina e della Guardia di finanza sono intervenuti lungo il sentiero numero 452, tra Forcella Nuvolau e Passo Giau, per un’escursionista di 64 anni di Curtarolo (PD), che si era sentita poco bene mentre stava camminando assieme ai familiari. Raggiunta dai soccorritori, la donna è stata imbarellata e trasportata per circa 500 metri fino al fuoristrada e da lì al Rifugio Fedare, da dove si è allontanata autonomamente.
SOCCORSA UNA COPPIA DI TEDESCHI SUL SENTIERO CHE DAL COLDAI PORTA AD ALLEGHE
ALLEGHE Ieri alle 18 un squadra del Soccorso alpino di Alleghe è intervenuta per una coppia di escursionisti venticinquenni tedeschi in difficoltà. Scendendo dal Lago del Coldai verso Alleghe, i due avevano perso la traccia finendo bloccati in un ghiaione vicino al Ru da Molin. Dalle coordinate, cinque soccorritori li hanno raggiunti a circa 1.600 metri di quota partendo dal basso e, dopo averli assicurati, li hanno calati con le corde per i primi venti metri, per poi proseguire scendendo nel ghiaione lungo il torrente.
TOPI D’APPARTAMENTO A ROCCA PIETORE, INSEGUITI E IN FUGA NEL BOSCO
ROCCA PIETORE Pomeriggio di inseguimenti per i Carabinieri di Caprile e Arabba, oltre Rocca Pietore tre uomini hanno abbandonato l’auto, la solita Skoda (che è stata sequestrata) e si sono dati alla fuga nei boschi. Da una prima denuncia sarebbero gli autori del furto in appartamento, i proprietari erano fuori per festeggiare il ferragosto. Non è escluso che altri, ieri sera rientrando a casa, abbiano trovato qualche sgradita sorpresa. L’allarme è scattato nel pomeriggio a Selva di Cadore. Alcuni giovani ben istruiti dai recenti fatti non hanno esitato a chiamare i Carabinieri non appena hanno notato l’auto sospetta, segnalata nei giorni scorsi, a zonzo per il paese. C’è chi ha inseguito i furfanti, chi ha telefonato ai Carabinieri, chi ha allertato la popolazione attraverso i social e la Radio locale. I Carabinieri sono entrati in azione, è partito l’inseguimento a tutta velocità e sirene spiegate tra Selva di Cadore e Rocca Pietore, poi il finale con la fuga nei boschi e il sequestro dell’auto – del solito prestanome latitante – finita sul carro attrezzi.
I LADRI COL CAPPUCCIO
FELTRE Ladri in azione nel fine settimana a Farra nelle abitazioni, mentre i proprietari si stavano facendo una passeggiata in centro città. A Rivai di Arsiè, c’è stata una nottata movimentata con i carabinieri a caccia dei malviventi avvistati da un residente per le strade del paese. Qui sono stati 4 i tentativi di furto tra le borgate di Soras e di Tovio: i residenti hanno visto 3 persone incappucciate in azione e hanno chiamato i carabinieri. A Farra di Feltre hanno rotto una finestra e sono saliti al piano superiore di una casa singola, mentre i proprietari erano fuori. Sono fuggiti portando via un orologio.
Sabrina Lira ha subito messo un post sui social per mettere in guardia i paesani invitando a stare all’occhio e chiuderle bene anche se i ladri in una notte di furti hanno rubato solo 5 euro. Ma hanno messo a soqquadro le stanze, scassato porte, finestre e serrature, facendo ovviamente dei danni e chissà, si chiedono le vittime, forse infettato anche gli oggetti e la biancheria. Non si sono di certo disinfettate le mani.
Lutto per la morte di Roberto Brovedani, titolare del ristorante stellato Laite di Sappada. Migliaia i commenti sui social per la scomparsa: era un sommelier stimato dai clienti e dagli addetti ai lavori. Il Laite è una storia nata nel 1987 quando Fabrizia giovanissima si trasferisce da Cividale a Sappada e si innamora di Roberto. Nasce il primo locale “Keisn”, aperto nel 1990, poi il Laite che in dialetto sappadino significa “un prato al sole”.
ENTRO OTTOBRE L’APPALTO PER IL PONTE SUL MISSIAGA
di Gianni Santomaso
(foto Google Maps)
A TAIBON LA CICLABILE TRICOLORE TRA BUCHE E ASFALTO RAFFAZZONATO
ALLEGHE Evidentemente quelli della Sovrintendenza conoscono bene Alleghe con il suo lago, i suoi luoghi di villeggiatura, gli alberghi, i ristoranti, la bellezza del Monte Civetta e il verde risparmiato da Vaia. Altrettanto evidentemente le stesse persone hanno un concetto non corretto di sviluppo turistico che fin dagli anni Cinquanta ha interessato anche altri paesi oltre ad Alleghe, vallate e conche. Ad esempio Taibon con il suo Agner, la Val Corpassa, la Valle di San Lucano con le sue Pale, Agordo con il Broi, Palazzo Manzoni, l’Agner visto dalla piazza e molto altro. Evidentemente a quelli della Sovrintendenza una lezione turistica non sarebbe un qualche cosa in più, ma un doveroso appunto.
Se così non fosse come spiegare i due pesi e le due misure?
ALLEGHE Una pista ciclabile meravigliosa, tirata come il biliardo fino a quella telefonata del sindaco Siro De Biasio “Stanno grattando la ciclabile, perché l’asfalto è troppo scuro, non si inserisce nell’ambiente e ci costa 30 mila euro”. Solo Siro a proposito ha protestato, per tutti gli altri era una cosa normale.
TAIBON La ciclabile tricolore, grigia (il suo colore naturale), nera (i rattoppi fatti alla bell’e meglio dopo gli scavi, il bianco delle buche che non sono mai state coperte. Perché in questo caso quelli della Sovrintendenza, tornando a Venezia dalla località turistica alleghese non si sono accorti del vestito d’arlecchino indossato dalla ciclabile di Taibon? Perché alla ditta che ha sventrato la ciclabile da Nogarola a Listolade non è stato imposto di ripristinare il tracciato di prima senza quei “tacconi” peraltro a scalini e pure pericolosi?
CENCENIGHE E poi ci sono quelli della sicurezza, evidentemente non vanno in bicicletta altrimenti scendendo dalla ciclabile di Canale d’Agordo e immettendosi nella vecchia 203 agordina accanto ala galleria delle Anime avrebbero notato che una condotta di plastica è una minaccia, a bordo strada da qualche anno, anzi non proprio a bordo strada, il tubo del diametro di almeno 5 centimetri è sulla strada e il malaugurato ciclista che ci finisce dentro con la ruota anteriore male che vada si schianta sulla roccia a destra, oppure finisce direttamente a mollo nel torrente Biois, ma molto più sotto.
MATRIMONI FUORI DAL COMUNE, L’ ESCLUSIVA E I COSTI DALL’UFFICIO PROVVISORIO
AUDIO
SEDICO
DI DAMIANO TORMEN
IN VENETO 509 NUOVE POSITIVITA’ NELL’ULTIMA GIORNATA. AUMENTANO LE TERAPIE INTENSIVE, DUE DECESSI
I GRAFICI DI TIZIANO DE COL
MERCATO DEL LAVORO IN VENETO: AUMENTANO LE ASSUNZIONI RISPETTO AL 2019, NON IN PROVINCIA DI BELLUNO
VENEZIA Nel mese di luglio si è registrato in Veneto un saldo occupazionale positivo per 6.473 posizioni di lavoro dipendente, un risultato superiore a quello del 2019 (+5.700). In miglioramento anche il bilancio occupazionale dei primi sette mesi dell’anno (+73.000 posizioni lavorative), ormai prossimo a quello registrato nell’analogo periodo del 2019 (+82.000). Nel mese di luglio i saldi registrati nei settori del commercio, sia all’ingrosso che al dettaglio, e nel turismo sono stati decisamente più positivi rispetto allo stesso mese del 2019 ed in linea con quelli del 2020. È l’effetto delle riaperture che, sia nell’anno in corso che nel 2020, hanno fatto sì che il reclutamento che era mancato nei mesi precedenti si concentrasse in quelli estivi. Tra maggio e luglio, infatti, il settore turistico ha registrato più assunzioni che nel corrispondente periodo del 2019 (57.000 quest’anno rispetto alle 50.000 di due anni fa), ma estendendo l’osservazione al mese di aprile si nota come il gap sia ancora consistente (61.000 contro 70.000). Agricoltura e costruzioni confermano gli andamenti sostanzialmente positivi mostrati lungo tutto il periodo di crisi da Covid-19. A livello territoriale, le assunzioni si dimostrano in crescita ovunque, anche nella provincia di Venezia, la più colpita dagli effetti della pandemia insieme a Verona, dove si registra un incoraggiante +19%. Unica eccezione la provincia di Belluno (-23%). Analizzando i primi sette mesi dell’anno la flessione della domanda di lavoro si mantiene tuttavia in calo rispetto al 2019, con picchi più elevati proprio a Venezia (-30%) e Verona (-17%), e variazioni più contenute a Rovigo (-3%). Attorno al -10% tutte le altre province: Padova -12%, Belluno -10%, Treviso -9%, Vicenza -8%.
GLI INCENDI BOSCHIVI IN VENETO. IL PUNTO DAL 1985 AD OGGI
VENEZIA Dal 2000 gli incendi boschivi, in base alla legge 353/2000 sono diventati di competenza delle Regioni. La Regione Veneto si è organizzata nella gestione degli incendi boschvi, sia in termini di prevenzione che di lotta attiva, con le sue strutture. Di incendi boschivi si occupa la Protezione Civile regionale che coordina gli interventi una volta ricevuta la segnalazione da un numero di emergenza (solitamente il 115) o direttamente dal singolo cittadino. Oltre alla direzione Protezione Civile è interessata all’attività di prevenzione e di spegnimento anche la Direzione Servizi Forestali da cui dipendono i DOS (direttori delle operazioni di spegnimento) che gestiscono le attività operative in campo coordinando tutte le squadre a terra e i velivoli. La Regione può contare su circa 1000 volontari di protezione civile altamente specializzati nella lotta agli incendi boschivi facenti parti di varie organizzazioni di Antincendio Boschivo dotate di mezzi e attrezzature adeguate a questa tipologia di interventi. Oltre al fondamentale apporto dei volontari la Regione può contare su circa 550 operatori forestali. Inoltre la Regione del Veneto è dotata di un elicottero in pronta partenza e di ulteriori velivoli ad ala mobile attivabili in breve tempo. I dati degli ultimi anni evidenziano un trend in decremento degli incendi boschivi sia in termini di numero che, ancor di più, in termini di superficie bruciata. Ciò a sottolineare l’efficacia delle azioni di prevenzione e, ancor più, l’efficacia degli interventi di spegnimento. Dal 1985 ad oggi, in Veneto si sono registrati circa 2900 incendi per oltre 20.000 ettari bruciati, con una media nei 35 anni di 7 ettari per incendio. Scorporando i dati tra prima che la competenza passasse alla Regione e dopo tale data si evidenzia che la media nel numero di incendi tra il 1985 e il 2000 era di circa 120 incendi/anno, mentre la media dal 2001 al 2019 si è drasticamente ridotta a meno di 50 incendi/anno (-58%)
Ancor meglio sul fronte dell’estensione degli incendi. Dal 1985 al 2000, l’estensione media era di circa 980 ettari/anno, mentre dopo il 2000 si è ridotta a circa 235 ettari/anno (-76%) Ciò, come detto, evidenzia una maggior efficacia nella lotta agli incendi boschivi che si traduce in quasi dimezzamento dell’estensione media di incendio (da 8 a 4,7 ettari), confermando la maggior efficacia e tempestività degli interventi Si evidenzia che circa il 40% degli incendi boschivi risultano essere dolosi. In questo momento stanno operando in Sicilia, nella zona delle Madonie varie organzzazioni venete di volontariato antincendio boschivo sotto il coordinamento dei funzionari regionali dei servizi forestali e della protezione civile. (per altro con grandi attestazioni di stima da parte della cittadinanza e degli amministratori locali). Tutto ciò per quanto riguarda la Regione Veneto.
IN ARRIVO UN NUOVO ACCELERATORE PER LE CURE RADIOTERAPICHE
BELLUNO Presto l’Ulss Dolomiti avrà un nuovo acceleratore lineare per la cure radioterapiche. In esito alla procedura di gara, è stato acquistato, infatti, un nuovo Acceleratore lineare modello “Elekta Versa HD” completo di hardware, software, sistemi di dosimetria ed immobilizzazione, adeguamenti informatici, inclusa attività di trasporto, consegna, installazione con adeguamento dei colai, collaudo e formazione del personale per un valore complessivo di 1,9 milioni di euro. Il modello assicura massimi livelli di accuratezza e precisione , con una tecnologia allo stato dell’arte. Il nuovo acceleratore si aggiunge all’attuale, recentemente aggiornato, e consentirà di offrire ai pazienti della radioterapia dell’Ulss Dolomiti cure all’avanguardia. «La tecnologia è fondamentale sia per assicurare cure di qualità ai nostri assistiti sia per attrarre nuovi professionisti che qui possono trovare un parco macchine di alto livello », commenta il direttore generale Maria Grazia Carraro
L’ULSS CERCA PERSONALE
BELLUNO Sono stati banditi tre avvisi per l’incarico di direttore di struttura complessa: uno per il Servizio per le Dipendenze, uno per l’unità operativa complessa Disabilità e non autosufficienza e uno per le Cure Primarie di Belluno. Inoltre, è stato indetto un avviso pubblico per la ricerca di psicologi – psicoterapeuti ai quali conferire eventuali incarichi individuali, di natura libero professionale, per i servizi territoriali e ospedalieri di neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza . Infine, è stato indetto un avviso per la ricerca di un medico nefrologo da assumere a tempo determinato. Sono stati assunti due medici cardiologi a tempo determinato in esito all’avviso esplettato in Ulss. Sono stati conferiti tre incarichi a medici USCA.
TRASPORTI SANITARI: ATTIVATA LA GARA EUROPEA PER 4,7 MILIONI DI EURO
BELLUNO E’ stata indetta la gara europea, mediante procedura aperta, per l’affidamento quinquennale dei servizi di trasporto per i pazienti dializzati e disabili. Complessivamente, la gara ha un importo complessivo di 4,7 milioni di euro ed è stata suddivisa in lotti per facilitare una miglior rispondenza. I primi tre lotti riguardano il servizio di trasporto pazienti dializzati dalla propria abitazione all’U.O. di Emodialisi degli ospedali di Belluno, Feltre e Pieve di Cadore, e ritorno secondo i percorsi settimanali e con le frequenze previste dalle UOA di Emodialisi per l’effettuazione dei trattamenti dialitici. Altri tre lotti riguardano il servizio di trasporto ed accompagnamento di utenti disabili dalla sede di abitazione degli utenti ai vari Centri Diurni di Belluno, Feltre e Pieve di Cadore e ritorno, sulla base delle indicazioni contenute nelle schede percorso di ciascun utente. Per il trasporto degli utenti disabili è prevista la presenza di un accompagnatore e nel caso degli utenti che si sottopongono a trattamento dialitico devono essere spesso assistiti nelle fasi di salita e discesa soprattutto al termine del trattamento. L’appalto sarà espletato in modalità telematica mediante utilizzo della piattaforma Sintel, e sarà aggiudicato mediante criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa con ponderazione di punti 70/100 all’elemento qualità e di punti 30/100 all’elemento prezzo. Nelle more dell’esplettamento della gara europea, sono stati prorogati fino al 31 dicembre i contratti già in essere per i servizi di trasporto degli utenti per oltre 450 mila euro.
CALALZO DI CADORE “RISPARMIA” LO STIPENDIO DEL SINDACO E LO INVESTE SUL PARCO GIOCHI CITTADINO. DE CARLO: “I BAMBINI SCEGLIERANNO IL GIOCO DA INSTALLARE. RENDIAMOLI PARTECIPI DELLA COMUNITÀ”
CALALZO Lo stipendio del sindaco di Calalzo di Cadore sarà utilizzato per acquistare un nuovo gioco per il parco giochi cittadino: il risparmio di risorse per il comune che arriva dal doppio incarico di senatore e primo cittadino di Luca De Carlo si trasformerà anche quest’anno in servizi al territorio. Si tratta di un risparmio di 15mila euro lordi all’anno, pari all’indennità annuale del sindaco di Calalzo di Cadore, che vengono destinati a interventi sul territorio comunale: “Lo scorso anno, queste risorse erano state utilizzate per effettuare lavori di sistemazione ambientale; quest’anno invece vogliamo rinnovare il parco giochi di Via Carducci e installeremo una nuova struttura che sceglieranno i bambini”, spiega De Carlo. Saranno infatti proprio i giovani calaltini a decidere cosa mettere nel loro parco: “Con l’inizio del nuovo anno scolastico, incontreremo tutti i bambini delle scuole materna ed elementare e faremo scegliere direttamente a loro quale gioco dovrà comprare il Comune”, annuncia De Carlo. “Da una parte, riteniamo giusto che, siccome saranno loro ad usufruirne, possano scegliere ciò che preferiscono; dall’altra, vogliamo che comincino fin da piccoli ad occuparsi dei beni comuni, e con questa scelta vogliamo renderli partecipi della cura e dello sviluppo del loro paese”.
VENETO: IL LAVORO NERO “PRODUCE” 5,4 MILIARDI DI PIL. DOVE CE N’E’ DI PIU’, IL RISCHIO INFORTUNI E’ PIU’ ELEVATO
Il lavoro nero presente in Italia “produce” ben 77,8 miliardi di euro di valore aggiunto. Il Veneto, comunque, è una tra le regioni del Paese che ne conta di meno: “solo” 5,4 miliardi. Una piaga sociale ed economica, sottolinea l’Ufficio studi della CGIA, che, a livello territoriale, presenta livelli molto diversificati. La Lombardia, ad esempio, sebbene conti oltre 504 mila lavoratori occupati irregolarmente, è il territorio meno interessato da questo triste fenomeno: il tasso di irregolarità è pari al 10,4 per cento, mentre l’incidenza del valore aggiunto prodotto dal lavoro irregolare sul totale regionale è pari al 3,6 per cento; il tasso più basso presente nel Paese. Subito dopo scorgiamo proprio la nostra regione (con un’incidenza del 3,7 per cento), la provincia Autonoma di Bolzano (3,8) e il Friuli Venezia Giulia (3,9). Complessivamente si stima che in Veneto ci siano 206.500 lavoratoti in nero che “provocano” un tasso di irregolarità del 9 per cento. Per contro, la situazione più critica si registra nel Mezzogiorno. In Calabria, ad esempio, a fronte di “soli” 135.900 lavoratori irregolari, il tasso di irregolarità è del 22 per cento e l’incidenza dell’economia prodotta dal sommerso sul totale regionale ammonta al 9,8 per cento. Nessun’altra realtà territoriale presenta una performance così negativa.
A livello nazionale, l’Ufficio studi della CGIA stima in poco meno di 3,3 milioni di persone che quotidianamente per qualche ora o per l’intera giornata si recano nei campi, nelle aziende, nei cantieri edili o nelle abitazioni degli italiani per esercitare un’attività lavorativa irregolare: il tasso di irregolarità è al 12,8 per cento mentre il peso del valore aggiunto generato dall’economia sommersa è del 4,9 per cento (vedi Tab.1).
Verosimilmente più infortuni e morti dove c’è più lavoro nero
Sebbene non ci sia una correlazione lineare, è evidente che nelle regioni dove c’è più lavoro nero il rischio di avere un numero di infortuni e di morti sul lavoro è più elevato. Purtroppo, le statistiche ufficiali “faticano” a dimostrare questo assunto; dove dilaga l’economia sommersa, infatti, le persone che si infortunano o non denunciano l’accaduto o, quando sono costrette a farlo, dichiarano il falso per non arrecare alcun danno ai caporali o a coloro che li hanno ingaggiati irregolarmente. Anche per questi motivi, la lotta contro gli infortuni e le morti sul lavoro va intensificata ovunque ma, a nostro avviso, andrebbe potenziata l’attività ispettiva soprattutto nelle aree e nei settori dove la presenza dell’economia sommersa è più diffusa.
Attenzione alla lettura dei dati sui controlli alle aziende
In questi ultimi giorni l’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) ha presentato alcuni dati sul tasso di irregolarità registrato in alcune province a seguito dell’azione di contrasto eseguito dalla struttura contro il mancato rispetto delle norme di sicurezza nei luoghi di lavoro. I risultati emersi sono “raccapriccianti”: mediamente l’irregolarità ammonterebbe attorno all’80 per cento, arrivando così a dire che la quasi totalità delle imprese italiane non sono in regola rispetto alle disposizioni previste dalla legge in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro. Teniamo a precisare che queste conclusioni non corrispondono al vero. Nella stragrande maggioranza dei casi, infatti, l’attività ispettiva dell’INL non avviene spontaneamente, ma è “sollecitata” dalle segnalazioni che giungono presso gli uffici di questa struttura da parte, ad esempio, delle aziende concorrenti, dei sindacati, dei lavoratori o, nel caso dei cantieri edili, anche dei cittadini. Pertanto, in queste “uscite” gli ispettori vanno a colpo sicuro, ottenendo così tassi di positività elevatissimi.
Il sommerso va contrastato, ma non sempre criminalizzato
La presenza del lavoro nero non è solo un problema di legalità e di erosione del gettito fiscale, ma provoca anche un grave danno economico alle tantissime attività produttive e dei servizi, alle imprese artigianali e a quelle commerciali che, spesso, subiscono la concorrenza sleale di questi soggetti. Sebbene in Veneto il fenomeno presenti dimensioni abbastanza contenute, questi lavoratori “invisibili”, infatti, non essendo sottoposti ai contributi previdenziali, a quelli assicurativi e a quelli fiscali, consentono alle imprese dove prestano servizio – o a loro stessi, se operano sul mercato come falsi lavoratori autonomi – di beneficiare di un costo del lavoro molto inferiore e, conseguentemente, di praticare un prezzo finale del prodotto/servizio molto contenuto. Prestazioni, ovviamente, che chi rispetta le disposizioni previste dalla legge non è in grado di offrire. Nel Sud, tuttavia, questo fenomeno rappresenta per molte persone l’unica possibilità per portare a casa qualche soldo. Infatti, possiamo affermare che il sommerso è anche un vero e proprio ammortizzatore sociale. Sia chiaro, nessuno vuole giustificare il lavoro nero legato a doppio filo con forme inaccettabili di caporalato, sfruttamento e mancanza di sicurezza nei luoghi di lavoro. Tuttavia, quando queste forme di irregolarità non sono legate ad attività controllate dalle organizzazioni criminali o alle fattispecie appena richiamate, costituiscono, in momenti difficili, un paracadute per molte persone che altrimenti non saprebbero come conciliare il pranzo con la cena. In Italia, dicevamo, sono oltre tre milioni i soggetti – lavoratori dipendenti che fanno il secondo/terzo lavoro, cassaintegrati, pensionati o disoccupati – che in attesa di tempi migliori sopravvivono “grazie” ai proventi riconducibili da un’attività irregolare.
Troppi contratti “anomali” nell’edilizia; il settore dove incorrono più infortuni e morti sul lavoro
Dei 935 Contratti collettivi nazionali di lavoro (Ccnl) presenti in Italia, 351 (il 37,5 per cento del totale) sono stati firmati da associazioni datoriali e sigle sindacali dei lavoratori dipendenti non appartenenti al CNEL. Un coacervo di organizzazioni che nella stragrande maggioranza dei casi non rappresentano quasi nessuno, ma consentono un’alternativa a quelle imprese e a quei lavoratori subordinati che vogliono fare dumping economico, e non solo, aggirando i contratti siglati dalle sigle più rappresentative e diffuse su tutto il territorio nazionale. Tra tutti i settori la situazione più critica si riscontra nell’edilizia. A fronte di 74 Ccnl depositati al CNEL, 37 (pari al 50 per cento del totale) sono stati sottoscritti da organizzazioni non iscritte alla struttura di viale Lubin. Ricordiamo che l’attività nei cantieri è, anche in Veneto, tra le più a rischio per numero di infortuni e decessi nei luoghi di lavoro. Crediamo sia giunto il momento che il Parlamento ponga fine a questa “deregulation” che, a nostro avviso, ha anche delle implicazioni negative sull’elevato numero di infortuni e decessi presenti in questo e in molti altri comparti produttivi.
FRAZIONI VISTE DA “UNA FINESTRA SU RIVA”: NAMPOR, PALUCH, PEDANDOLA E PONTE ALTO
di RENATO BONA
Nuova tappa del “viaggio” in quel di Rivamonte Agordino guidati dal libro “Una finestra su Riva” stampato dalla tipografia Castaldi di Agordo nell’ottobre 2013 a cura del Club Unesco Agordino di Rivamonte presieduto da Giuliano Laveder, con il patrocinio di Ficlu, la Federazione italiana Club e Centri Unesco, membro della Federazione mondiale. E’ quella che ci porta alla scoperta di Nampor, cui si riferisce la prima immagine che ha per titolo: “Frazione di Nampor – anni ‘20” e questa didascalia: “Gli ultimi abitanti sono stati i fratelli Nello, esperto nella riparazione dei rastrelli, e Bortola Del Tin (Campanara). Bortola per molti anni ha svolto il lavoro di sacrestana: dal 1925 al 1955 ha ricoperto, coadiuvata dai familiari, l’incarico di sacrista, facendo suonare, sempre con puntualità, le campane della chiesa di Rivamonte. Inoltre questa aveva anche il compito di confezionare in casa le particole e durante la guerra, per procurarsi la farina di frumento per le ostie, con la gerla in spalla, affrontava lunghi e difficili viaggi. In questa attività particolare era sempre attorniata da bambini che speravano di accaparrarsi i ritagli avanzati dopo lo stampo della sfoglia”. Si prosegue ed eccoci a Paluch, di cui vengono proposte quattro immagini. La prima è un gruppo di famiglia sotto il titolo “Paluch- 1922” con questo testo a commento: “Famiglia di Andrea Da Ronch che nel 1909 si era trasferito da Tocccol (Le Ville) a Paluch dopo aver acquistato il podere della famiglia Pinon di Agordo. Prima fina da sinistra: Maria, Giovanni Battista, la madre Maria Bemvegnù, Clelia, il padre Andrea Da Ronch e Celestina. Seconda fila da sinistra: Maddalena, Antonio, Giovanni, Bortolo, Giuseppe e Pietro”. Tocca quindi a “Paluch – alluvione 4 novembre 1965” per dire: “Allagamento della piana. L’Oratorio della Santissima Trinità di Paluch fu costruito nel 1759 dal sacerdote Domenico Grobber di Agordo; al suo interno era presente una interessante pala d’altare dedicata alla Santissima Trinità. I lavori di restauro terminarono nel 1995”. Tocca quindi alla foto di “Paluch e dintorni – anni ‘50” di cui si può leggere: “Gruppo di bambini di Paluch” e si ricorda per la cronaca che “Gli abitanti nel 1944 erano in totale 6”. La quarta immaginosi riferisce ancora a “Paluch – alluvione 4 novembre 1966” con un fatto di cronaca: “Al tornante di Paluch il ponte si intasò provocando l’allagamento della strada prima e, a seguire, della piana, per poi dirigere la sua forza travolgente verso Ponte Alto”. Altra frazione, altre immagini. Tocca a Pedandola con: “Piazzetta vecchia di Pedandola – prima metà anni ‘20”. Nella foto sdcattata dal Né: in piedi da sinistra: Arcangela Mattarel (nata nel 1901), Giovanna (Gianéta) Rosson, Maria Mattarel, Maria Botter (Mariòto), Novella Angoletta, Maria Angoletta, Maria Pedandola (Òpe) e Angelina Pedandola. Sedute da sinistra: Arcangela Botter, Marietta Rosson, Marietta Pedandola (Gèa) e Angelina Angoletta”. Proseguiamo con “Cacciatori – anni ’50)e spiegazione: prima fila da sinistra: Sergio Cont, Michele Dall’Acqua (Benedét), e Gioacchino Angoletta (Chin). Seconda fila da sinistra: non identificato e Giovanni Pasquali (maestro Sarét). Per la cronaca: si dice che l’ultimo lupo sia stato ucciso a Rivamonte nel 1850, mentre l’ultimo orso nel 1809”. Altro gruppo: “Fino al 1920 gli abitanti di Pedandola erano 72 e molti erano giovani; negli anni ’50 i residenti si erano dimezzati, passando a 34, e nel 2010 si contano solo 6 abitanti (tre famiglie)”. E veniamo a “Pedandola – anni ‘40” che ci mostra “Franco Angoletta co la mamma Celeste Schena”. Per la cronaca: “Le famiglie che a metà degli anni ’40 vivevano a Pedandola erano 10”. Siamo così giunti a Ponte Alto con la prima immagine dedicata che sotto il titolo: “Ponte Alto, festa di Santa Barbara – anni ‘40” ci spiega che “La manifestazione tenuta nel 1942 prevedeva una ricca scaletta di appuntamenti: nella mattinata una messa solenne all’altare della Santa nella chiesa di Agordo alla presenza delle autorità, delle maestranze della miniera e degli allievi dell’Istituto tecnico minerario; a seguire un corteo per deporre una corona commemorativa al monumento dei caduti e in chiusura della mattinata la consegna dei premi ‘Fedeli della Miniera’ ai minatori più meritevoli. Mentre nel pomeriggio la Montecatini offriva ai minatori, ai loro familiari e agli studenti dell’istituto minerario la proiezione gratuita di due filmati presso il cinema di Agordo”. Segue: “Ponte Alto – panorama” con dicitura: “La frazione di Ponte Alto nel 1934 contava 710 abitanti; di tale frazione facevano parte anche i villaggi di: Lonie, Santel, Saret, Roste, Zep, Solai, Conedera e Miniere”. Tocca quindi a “Veduta invernale di Ponte Alto – anni ‘50” di cui si ricorda: “Nell’inverno del 1934 il podestà ordinò a tutte le famiglie di partecipare al ‘piodego’ per lo sgombero della neve lungo la strada Ponte Alto-Franche e per chi non fosse intervenuto sarebbe stata applicata una multa”. Ed eccoci a: “Ponte Alto con veduta sulle pale di San cui due (Stanga e Peron) facoltative. Il treno ha interrotto le sue corse nel 1955dopo trenta anni di attività”. E finiamo con: “Ponte Alto e Ponte Basso ancora con la struttura in legno ad inizi ‘900”.
GLI SMILE A FORCELLA AURINE, SOLO APPLAUSI PER I CINQUE FRATELLI
https://www.facebook.com/mirko.mezzacasa/videos/212554224147597
I delitti di Alleghe alla radio con l’attore Roberto Faoro.
Il mistero avvolge la Provincia di Belluno! Alleghe è una rinomata località turistica baciata da un’incantevole cornice naturale, immersa sulle Dolomiti Bellunesi.
Questo piccolo paese montano è stato teatro di un’oscura vicenda delittuosa, che racchiude in sè i meccanismi tipici e le dinamiche più inquietanti della cronaca nera. Una lunga sequenza di morti distribuite su un arco temporale lungo ben tredici anni, archiviate dalla magistratura italiana nelle maniere più fantasiose che, grazie alla curiosità, lungimiranza e intraprendenza di Sergio Saviane prima e di un abile carabiniere poi, è stata portata faticosamente alla luce. Questi casi, a piena ragione, sono tuttora etichettati come “I Misteri di Alleghe”.
Per la prima volta nella storia del libro I Misteri di Alleghe grazie a Radio Più e Mirko Mezzacasa e alla voce di Roberto Faoro la voce di Saviane raggiunge Alleghe, entra nelle case, libera, senza ostacoli dove a distanza di oltre 50 anni non è ancora possibile portare lo spettacolo teatrale. In questo modo diamo il diritto di scegliere alla popolazione, di ascoltare liberi. Questa è la meraviglia della Radio, un bene prezioso per la collettività a tutto campo, dalla cultura all’informazione.
Un atto d’amore nei confronti del grande giornalista e di questo incredibile libro, di questa incredibile storia, unica al mondo e non solo per la cronaca nera ma soprattutto per il coraggio dimostrato da tanti protagonisti senza i quali Saviane non avrebbe potuto raccontare nulla. Le musiche sono di Antonio Fiabane, al pianoforte Mambrini.
Ascolta i podcast delle puntate, cliccando sul seguente link:
SUL BROI DI AGORDO IL CINEMA ALL’APERTO
AGORDO Ad Agosto, Agordo ospiterà una rassegna cinematografica inedita nel giardino “Broi”, in pieno centro. Per sei serate sarà possibile godersi grandi titoli cinematografici in una cornice unica al centro della conca agordina. L’evento, organizzato dal Comune di Agordo, grazie al fondamentale contributo della casa di produzione “FiFilm productions” di Caterina Francavilla, dell’impresa edile “Conedil” e dalla ditta “Case Trasporti”, ha l’obiettivo di animare l’estate agordina con una proposta innovativa per il territorio, riproponendo il format avviato la scorsa estate con le proiezioni nel giardino di Villa Crotta-De’ Manzoni. Tutte le proiezioni inizieranno alle ore 21 e saranno ad ingresso gratuito, previa prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti. Le prenotazioni si possono effettuare attraverso il sito http://agordo.eventbrite.com oppure rivolgendosi all’Ufficio Turistico di Agordo in via XXVII Aprile, tramite mail all’indirizzo [email protected], oppure telefonando allo 0437 62105 o al 388 495 5756. In caso di maltempo, le proiezioni verranno rinviate al giorno successivo. In conformità con le disposizioni anti-contagio, l’ingresso sarà subordinato all’esibizione del Green Pass certificante vaccinazione, guarigione da Covid-19 o l’esito negativo di un tampone (sono esenti i bambini fino ai 12 anni), al controllo della temperatura e all’utilizzo della mascherina in situazioni di assembramento come all’entrata o all’uscita. Gli appuntamenti della rassegna saranno i seguenti: Martedì 17 Agosto: Il diritto di contare, di Theodore Melfi; Giovedì 19 Agosto: Coco; Sabato 21 Agosto: Cena con delitto, di Rian Johnson; Martedì 24 Agosto: Monuments Men, di George Clooney; Giovedì 26 Agosto: La famosa invasione degli Orsi in Sicilia, di Lorenzo Mattotti; Sabato 28 Agosto: Vita di Pi, di Ang Lee
Di Gianni Santomaso
I NOS CROT, LE ESCURSIONI DEL GAMP DOLOMITI
AGORDO I NOS CROT è il nome della serie di escursioni geoturistiche che anche quest’anno il GAMP DOLOMITI (Gruppo Agordino Mineralogico Paleontologico) vuole riproporre! Delle geoescursioni dal titolo tutto agordino (=i nostri sassi) che vogliono raccontarvi scorci e curiosità geologiche di questo magnifico territorio! ISCRIZIONI APERTE all’Ufficio Turistico di Agordo o contattando il numero 3884955756 Queste le escursioni: oggi Valle della Rova-Rif, Giovedì 19 agosto Cascate di Val de Gares, Lunedì 23 agosto Valle di San Lucano, Giovedì 26 agosto Frassené-Rifugio Scarpa
DI GIANNI SANTOMASO
ESTATE 2021: ED ECCO DI NUOVO I MERCATINI DELL’ANTIQUARIATO, DEL COLLEZIONISMO, DELL’ USATO
Il gruppo trevigiano degli “Amici dell’Antiquariato” in collaborazione con il coordinatore locale Giorgio Fontanive e Ad Agordo Pro Loco organizza gli appuntamenti per gli appassionati delle cose antiche come accade dal 2011. Gli operatori dell’organizzazione saranno attorno al Brói e nella caratteristica Contrada S.Marco a Caprile. Questi i prossimi appuntamenti: Caprile sabato 21 agosto. Partecipano all’iniziativa commercianti preparati e selezionati in vari settori di operatività: oggettistica d’epoca, mobili, arte e collezionismo cartaceo, libri, medaglistica, piccolo antiquariato, arte, vetreria artistica, ecc. Informazioni sull’effettuazione degli incontri e orari all’Ufficio Turistico di Agordo (0437-62105); all’Ufficio Turistico di Alleghe (0437-523333); al riferimento organizzativo 348.8278042; alla mail [email protected].
Attività & Eventi Agosto 2GLI EVENTI ESTIVI DI ARABBA FODOM TURISMO
Primo concerto in Valle di Gares con i Pink Size Il grande spettacolo ai piedi delle Dolomiti
Domenica 22 agosto 2021 alle ore 17.00 Canale d’Agordo ospiterà il 1° concerto in Valle di Garés. La location è spettacolare e suggestiva, immersa nel verde, circondata delle Pale di San Martino e dalle cascate delle Comelle. In località Pian de Giare, in fondo alla Valle di Garès, su di un grande prato, circondati dalle maestose Dolomiti, andrà in scena uno spettacolo indimenticabile con l’esibizione dei Pink Size, Tribute band dei Pink Floyd. Dal 2005 la band propone con grande passione le sonorità tipiche del Pink Floyd a 360 gradi. La scaletta abbraccia tutta la discografia, dalla psichedelia di Astronomy Domine ed Echoes, passando per l’evoluzione degli anni ’70 (Atom Heart Mother, Dark Side of the Moon, Wish You Were Here, Animals e The Wall), fino al loro ultimo album in studio. L’evento, organizzato, dalla Pro Loco in collaborazione con le altre associazioni di volontariato locale, era previsto già lo scorso anno, ma a causa della pandemia non ci sono state le condizioni per realizzarlo. Nonostante il Coronavirus abbia messo in crisi il turismo e quindi anche l’attività della Pro Loco, l’Associazione stavolta è determinata a procedere con l’iniziativa. Per maggiori informazioni sulle modalità di partecipazione al concerto è possibile rivolgersi all’ufficio Pro Loco di Canale d’Agordo e.mail: [email protected] tel. 0437 1948001. In base all’attuale normativa per il contenimento del Covid-19 l’accesso al concerto è consentito SOLAMENTE a coloro che esibiscono il GREEN PASS. E’, inoltre, obbligatorio l’uso della mascherina, il mantenimento delle distanze minime di sicurezza, nonché il pieno rispetto dei posti assegnati dallo staff organizzativo pro loco.
LA MOSTRA DI RENZO MIOLA A CANALE D’AGORDO
CANALE D’AGORDO Dal 12 al 31 agosto, presso la Casa delle Regole di Canale D’Agordo, è visitabile la mostra di pittura paesaggistica di Renzo Miola. La mostra seguiraà i seguenti orari: 10:30 – 12:30, 16:30 – 18:30 e 20 – 22. L’inaugurazione giovedì 12 agosto alle 17.
IL MUSEO ETNOGRAFICO DI TAIBON AGORDINO FINO AL 28 AGOSTO
TAIBON Sono aperte le porte del Museo Etnografico di Taibon Agordino “Casa della Maria del Pacifico”. Visitabile tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18 escluso il lunedì mattina. Il Museo si trova vicino al municipio si Taibon in Via Pietro Nenni. Accesso con obbligo di mascherina e igienizzazione delle mani. Per informazioni 340 1495978
“EN GIRO PER TOCOI” A SAN TOMASO
SAN TOMASO A Tocol di San Tomaso è in programma “En Giro Per Tocoi”, riproduzioni artistiche tra architetture di montagna. Organizza la Pro Loco di San Tomaso.
ARMONIE 2021, 3 APPUNTAMENTI A FINE AGOSTO
BELLUNO Triplo appuntamento per la rassegna “Armonie 2021”. Due concerti sono in programma il 21 agosto quando alle 17, presso il teatro Al Mut verrà presentato “Carmen” e la sera alle 21 “Finalmente insieme…canto e musica” in Piazza Duomo. Il 29 agosto alle 16 l’ultimo appuntamento con “Canti e poesie di fine estate” a Bolzano Bellunese. Concerti all’aperto su prenotazione ed esibizione di green pass.
OGGI LA PRESENTAZIONE DEL LUNARIO DEL POI
VOLTAGO “Immagini, parole, musica ed emozioni in una sera d’estate”, questo è il titolo della manifestazione serale organizzata dall’Union dei Ladin de Oltach, per la presentazione del calendario 2022 “Loch dei Pói-Luoghi del Pói”, realizzato da Gabriele Riva. La serata avrà luogo stasera alle ore 21, sulla piazza laterale della chiesa di Voltago Agordino. Proiezioni di immagini – d’epoca e attuali – sulla parete della chiesa, visualizzeranno ciò che due voci fuori campo narreranno e i brani live del quartetto strumentale “Banda del Cion” (fisarmonica, chitarra, flauto e mandolino) faranno da sottofondo musicale. L’ingresso al plateatico è consentito con presentazione di certificazioni come da Decreto Anti–Covid.
IL MAGO BRONZE A FALCADE
FALCADE Oggi alle 17:30, sotto al tendone sulla piana di Falcade vicino all’area pic nic, è in programma lo spettacolo di magia del Mago Bronze. Organizza la Pro Loco di Caviola
DOMANI MERACTINO E FUOCHI D’ARTIFICIO CON ROMANTICAVIOLA
FALCADE Domani dalle 10 alle 22 in via Lungo Tegosa a Caviola ci sarà il mercatino dell’artigianato locale, prodotti tipici e hobbistica. Alle 22:30 i fuochi d’artificio.
SMILE MUSIC BAND A FALCADE
FALCADE Sabato a partire dalle 15:30, sotto al tendone sulla piana di Falcade, si esibiranno i 5 ragazzi della Smile Music Band. Organizza la Pro Loco di Caviola.
“I MISTERI DI ALLEGHE DI SERGIO SAVIANE” ALLA RADIO CON L’ATTORE ROBERTO FAORO . . . OGNI GIORNO DAL LUNEDI AL VENERDI ALLE 15.30
“Piacere, sono Roberto Faoro poliedrico attore, drammaturgo e regista italiano”.
Esperienza, professionalità e passione per il mondo dell’arte e della recitazione sono le tre parole chiave che fanno di Roberto Faoro un attore, drammaturgo, regista e formatore molto conosciuto e apprezzato nel territorio delle Dolomiti Bellunesi, ma anche a livello nazionale.
“I MISTERI DI ALLEGHE DI SERGIO SAVIANE” ALLA RADIO CON L’ATTORE ROBERTO FAORO – IL PODCAST
I PROFESSIONISTI DEL POLIAMBULATORIO AGORDINO RISPONDONO
ERBE E PIANTE CURATIVE…IL PROGRAMMA DI PAOLA LANCIATO
L’ERBA VOGLIO DEL GIARDINO DEL RE… Erbe, fiori e Piante di e con Paola Lanciato
IN VIVO VERSO 2020-21 ESTATE, RIASCOLTIAMOLI… DAL CASSETTO DEI RICORDI DI RADIO PIU’… LE PRIME SEI STAGIONI
LA RACCOLTA COMPLETA
INFORMAZIONE il canale su TELEGRAM informazione di prima mano e in tempo reale. iscriviti ed aiutaci a farlo conoscere
OSPITE ROBERTA MARCOLONGO
SALUTE E SOCIETA’
Numerose evidenze dimostrano come una aderenza ottimale alla terapia contro il colesterolo sia strettamente associata ad una riduzione del rischio di eventi cardiovascolari nei pazienti in prevenzione primaria e secondaria. Antonella Pitrelli ne ha parlato con Claudio Picariello, Unità di Terapia Intensiva Coronarica, Ospedale di Rovigo, Emanuela Omodeo Salé, Divisione di Farmacia, IEO Istituto Europeo di Oncologia
LA RACCOLTA COMPLETA
L’ALMANACCO LADINO CON L’ISTITUT CESA DE JAN QUINDICINALE APPUNTAMENTO. LA DOMENICA ALLE 9 IL LUNEDI ALLE 8.35 IL MARTEDI ALLE 12.35 IL MERCOLEDI ALLE 18.35. SECONDA STAGIONE.
RACCOLTA COMPLETA
DUE MINUTI UN LIBRO TUTTI I GIORNI ALLA RADIO ALLE 9.30 E ALLE 18. QUINTA STAGIONE
LA RACCOLTA COMPLETA
Precipitazioni: Fino alla tarda mattinata assenti (0%); dalle ore centrali crescente probabilità di rovesci e temporali a partire dalle Dolomiti (70/80%), dove diverranno anche diffusi al pomeriggio/sera, in trasferimento alle Prealpi. I fenomeni potranno anche assumere carattere di forte intensità, con locali grandinate e forti raffiche di vento.
Temperature: In calo, più sensibile in quota, con minime alla sera o durante le fasi temporalesche. Su Prealpi a 1500 m min 15°C max 19°C, a 2000 m min 13°C max 16°C. Su Dolomiti a 2000 m min 10°C max 15°C, a 3000 m min 5°C max 7°C.
Venti: Nelle valli perlopiù deboli a regime di brezza, con possibili raffiche in caso di temporali al pomeriggio/sera; in quota moderati da ovest sud-ovest, in temporaneo rinforzo al pomeriggio/sera e in successiva rotazione a nord-ovest, a 10-20 km/h a 2000 m e 20-35 km/h a 3000 m.
Precipitazioni: Nella notte non esclusi del tutto residui rovesci sulle Prealpi (10/20%); in seguito assenti o al più limitate a sporadici piovaschi pomeridiani (10/20%), eventualmente più probabili sulle Prealpi.
Temperature: In ulteriore calo. Su Prealpi a 1500 m min 13°C max 17°C, a 2000 m min 10°C max 13°C. Su Dolomiti a 2000 m min 8°C max 14°C, a 3000 m min 3°C max 5°C.
Venti: Nelle valli perlopiù deboli a regime di brezza, localmente moderati; in quota deboli/moderati occidentali, a 5-15 km/h a 2000 m e 10-25 km/h a 3000 m.
IN 500 AL GIRO PODISTICO DI FALCADE 2021. VINCONO MANUELA BULF E L’AZZURRO DELLO SCI DI FONDO ELIA BARP
FALCADE Si è rinnovato venerdì l’appuntamento con la tradizione del Giro podistico di Falcade, evento proposto dallo Sci club Val Biois di Falcade (Belluno). La manifestazione, giunta all’edizione numero 27, si è svolta in abbinata con il Mini Giro podistico, corsa dedicata ai più piccoli (under 14) e giunta alla diciannovesima edizione: complessivamente i partecipanti hanno sfiorato quota 500. «Non ci aspettavamo una partecipazione così massiccia» sottolinea Matteo Cagnati, presidente dello Sci club Val Biois. «Aver sfiorato i 500 partecipanti, con oltre 300 under 14 al via, è stata per noi una bella soddisfazione. Nonostante le limitazioni che continuano a caratterizzare il periodo, abbiamo voluto fortemente il Giro, una delle non molte manifestazioni podistiche che si svolgono in provincia, e siamo stati premiati: un grande grazie alle aziende e alle associazioni che ci hanno sostenuto, all’amministrazione comunale, e ai genitori dei ragazzi dello sci club che hanno lavorato con grande dedizione ed energia». A vincere il Giro podistico, gara di poco meno di 6 chilometri che si snoda tra la Piana di Falcade e il paese, è stato Elia Barp, azzurro dello sci di fondo, originario di Trichiana, ma residente proprio a Falcade: fino a metà gara il giovane finanziere, classe 2002, ha fatto gara parallela con un altro fondista, l’agordino Lorenzo Busin, poi ha aperto il gas per andare a vincere tutto solo con il tempo di 20’30”. Piazza d’onore per Patrick Da Rold, giovane bellunese interprete della corsa in montagna e del mezzofondo, e terzo gradino del podio per Busin. A completare la top five Stefano Dal Magro e Mattia Fenti. La gara femminile ha visto il terzo successo consecutivo per Manuel Bulf: l’agordina ha preceduto due giovanissime speranze dell’atletica bellunese, nell’ordine Lucia Arnoldo e Chiara Pedol.
IL VINCITORE ELIA BARP
IL PRESIDENTE DELLO SCI CLUB VAL BIOIS MATTEO CAGNATI
LE EMOZIONI DI DOLOMITI EXTREME TRAIL RIVIVONO IN PIAZZA A FORNO DI ZOLDO MARTEDÌ 17 AGOSTO
VAL DI ZOLDO Le emozioni dell’edizione 2021 di Dolomiti Extreme Trail rivivranno domani. In piazza a Forno di Zoldo, infatti, ci sarà la proiezione del video ufficiale dell’evento andato in scena a metà giugno e che ha visto la partecipazione di un migliaio di concorrenti, provenienti da 34 nazioni. Il video, curato da MoviEB produzioni visive, verrà proiettato sul maxi schermo allestito nella piazza centrale di Forno a partire dalle 21. «La proiezione è ormai diventata un appuntamento fisso dell’estate della Val di Zoldo, un momento che vogliamo condividere con residenti e turisti per rivivere le emozioni della gara ma anche per lanciarci verso la nuova edizione, nel 2022 fissata dal 10 al 12 giugno» spiegano i coordinatori dello staff organizzativo, Corrado De Rocco e Paolo Franchi. Alla serata Dxt, che si svolgerà nel rigoroso rispetto delle normative anticovid, interverrà anche Moreno Pesce: l’atleta paralimpico presenterà il libro “L’arto fantasma e le mie paure”, pubblicazione nella quale racconta la sua vita e le sue imprese in montagna.