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LUXOTTICA SI PRENDE CURA DEI DANNI SUL MONTE LARION, PROGETTA E RECUPERA IL BOSCO SOPRA LA SEDE DI VALCOZZENA
AGORDO Un progetto ambizioso: il piano di ripristino boschivo più imponente mai immaginato dopo Vaia su un’area di 30 ettari in località Larion-Baster. Zona impervia. Troppo oneroso e complesso pensare di curare quel pezzo di foresta schiantata per il comune. Ecco allora che Luxottica, in sordina, senza svelare di essere lo sponsor, ha preso a cuore l’intervento, si sono sondati i proprietari, e si è tratteggiato il disegno di restituzione del bosco.
RASSEGNA STAMPA DELLE OTTO, IL SINDACO ROBERTO CHISSALE’
POST VAIA, IL PRIMO BOSCO GRIFFATO LUXOTTICA
Al via su 30 ettari di montagna il più grande intervento di ripristino di un’azienda privata sulle aree colpite dalla tempesta del 2018
MILANO Luxottica annuncia l’avvio di un primo, importante intervento di ripristino forestale nel Bellunese, territorio ad alto valore naturalistico ai piedi delle Dolomiti (Patrimonio UNESCO), ferito nel 2018 dall’eccezionale tempesta Vaia. Il progetto si sviluppa su un’area di 30 ettari di montagna nel Comune di Agordo (BL), pari a circa 50 campi da calcio, alle spalle del principale stabilimento produttivo dell’azienda. Sarà il più grande nel suo genere finanziato da un’azienda privata tra le foreste colpite da Vaia, realizzato in sinergia con le istituzioni locali, in particolare il Comune di Agordo, un centinaio di proprietari privati e alcune imprese locali, in un’ottica di trasparenza e collaborazione. Luxottica si prenderà cura di 15.000 alberi, recuperando i tronchi abbattuti dalla tempesta, mettendo in sicurezza il suolo, salvaguardando gli alberi risparmiati e favorendo la crescita di quelli che nasceranno spontaneamente per la rigenerazione naturale della foresta. Il piano prevede anche l’impianto in piccoli nuclei di 2.000 nuovi alberi, solo di specie di origine locale, per aumentare la biodiversità e la resilienza della foresta in accordo con le indicazioni scientifiche. La fase iniziale, che si concluderà entro il primo trimestre del 2021, prevede la pulizia dell’area e la rimozione del legname abbattuto, e sarà cruciale per raggiungere due obiettivi: mettere in totale sicurezza i terreni, riducendo il rischio di frane e smottamenti, e salvaguardare le altre foreste dall’attacco di insetti dannosi che prolificano nel legname abbandonato a terra (bostrico tipografo). In primavera seguirà la seconda fase di rigenerazione vera e propria. Il primo bosco firmato Luxottica porterà un beneficio reale in termini di cattura e conservazione di CO2, il principale gas ad effetto serra, e darà vita a un percorso di economia circolare con l’impiego del legname e degli scarti forestali recuperati per nuove finalità a livello locale, compresa la produzione di energia rinnovabile e pulita. Ad Agordo è già tra l’altro attivo un impianto alimentato a biomassa solida, come cippato forestale, sfalci e potature, che serve il locale stabilimento Luxottica e che è stato inaugurato in collaborazione con Enel nel 2017. L’intervento è realizzato in collaborazione con Etifor, spin-off dell’Università degli Studi di Padova specializzato in consulenza, progettazione, ricerca e formazione in ambito ambientale, e restituirà valore al territorio, mitigando l’impatto delle attività Luxottica sull’ambiente e trasformando un evento traumatico come Vaia in un’opportunità di miglioramento dell’area sotto i profili idrogeologico, ambientale e paesaggistico. Maggiori informazioni sul progetto di riforestazione di Luxottica sono disponibili sul sito https://www.wownature.eu/areewow/agordo/ .
RIAPERTA LA STRADA PER LA VALLE DI SAN LUCANO
TAIBON È stata revocata l’ordinanza di chiusura strada per la Valle di San Lucano. Nel pomeriggio di martedì il comune di Taibon Agordino ha tolto le transenne e riaperto al traffico la comunale che porta a Col Di Prà. Non è ancora stata revocata invece l’ordinanza di evacuazione della casa travolta dal materiale. L’ARPAV non ha ancora dato il via libera.
GOSALDO, RECUPERATO IL COMBI DEI POMPIERI
GOSALDO E‘ stato recuperato il mezzo dei vigili del fuoco dal greto del torrente che scorre lungo la Val de le Eghe. Come ricordato ieri nei servizi di Gianni Santomaso si apre il cantiere per ripristinare la passerella provvisorio in attesa della ricostruzione del ponte crollato. Riaperta la strada che conduce alle frazioni di Carrera e Bezzoi.
IERI ALLA RADIO, DI GIANNI SANTOMASO
GOSALDO
di Gianni Santomaso
Zaia chiede la stretta per Natale e se non lo farà il Governo lo deciderà lui stesso. I posti letto occupati in Veneto sono il 70% della capacità della sanità regionale, 1008 terapie intensive che potranno essere attivate ma bisogna fare i conti con i problemi di personale. Il Veneto è la nona regione con il più alto indice di mortalità. Ieri altre 84 vittime, 3800 contagi e superati i 200 mila casi. Mancano infermieri e Oss è allarme, martedi a Venezia protesta e presidio davanti alla sede della Protezione Civile da dove ogni giorno va in onda il punto stampa. In Provincia altri 2 decessi, i ricoveri salgono a 241 e oltre 12mila gli infetti dal 21 febbraio. Sedici i pazienti in terapia intensiva. Drive in in piena funzione, anche ad Agordo come si evince dalla fotografia, lunghe code anche ieri fino alla rotonda lungo la 347 del Duran e Cereda. Focolaio di covid a Taibon dove i numeri sono in ascesa, in casa di riposo 50 casi su 120 ospiti. Primi anziani positivi anche alla casa di riposo di Sedico fino ad oggi senza virus.
195 I PAZIENTI COVID POSITIVI RICOVERATI NEGLI OSPEDALI BELLUNESI. 2 DECESSI E 241 NUOVI POSITIVI NELLE ULTIME 24 ORE
BELLUNO Nelle ultime 24 ore sono decedute 2 persone covid positive: una donna di anni 91 ricoverata in Geriatria a Feltre e una donna di anni 85 ricoverata in Geriatria a Belluno. 241 le nuove positività in Ulss 1 Dolomiti.
Ricoveri
(dato alle ore 17.00 fonte: Azienda Zero)
Le persone attualmente POSITIVE ricoverate negli ospedali dell’Ulss Dolomiti sono:
Area NON CRITICA | Terapia Intensiva | |
Ospedale di Belluno | 64 | 8 |
Ospedale di Feltre
Ospedale di Agordo |
51
12 |
8 |
Le persone attualmente POSITIVE ricoverate in Ospedale di Comunità sono:
pazienti attualmente positivi | |
Ospedale di Comunità AGORDO | 0 |
Ospedale di Comunità ALANO | 4 |
Ospedale di Comunità AURONZO
Ospedale di Comunità di BELLUNO |
10
25 |
Ospedale di Comunità di FELTRE | 13 |
AGGIORNAMENTO CONTAGI: AGORDO 146 positivi e 98 sorveglianza attiva. TAIBON 131 positivi 90 isolati ROCCA PIETORE 15 positivi 16 isolamento ALLEGHE 18 positivi 23 fiduciaria FALCADE 27 positivi
DA ZAIA IL PRESIDIO DEI LAVORATORI DELLA SANITA’ E CASE DI RIPOSO
BELLUNO Mobilitazione dei lavoratori della sanità e case di riposo che chiedono fatti concreti per la carenza di personale, sicurezze e risorse in questo periodo di covid che li sta mettendo a dura prova. Martedi 22 dicembre presidio a Marghera sede della Protezione Civile punto di aggiornamento quotidiano sulla tematica covid. Sede non scelta a casa ma per rappresentare al Presidente e alla Giunta Regionale il problema reale. Non solo, i lavoratori hanno messo sul tavolo qualche idea, ce ne parla Gianluigi Della Giacoma della Funzione Pubblica Cgil.
GIANLUIGI DELLA GIACOMA
Un concorso che potrebbe portare a soluzioni insistono i sindacati. Soluzioni che anche temporaneamente potranno solo aiutare sia in questa seconda ondata ma anche per l’eventuale terza attesa per gennaio. Per questo i lavoratori andranno a Marghera
GIANLUIGI DELLA GIACOMA
I PROBLEMI DI SICUREZZA, IL NON RISPETTO DEI TURNI E I TEST “CHIEDIAMO TEST MOLECOLARI, E’ CHIARO A MOLTI LA POCA ATTENDIBILITA’ DEI RAPIDI”, AI MICROFONI DI RADIO PIU’ ANDREA FIOCCO
LE PREOCCUPAZIONI DELLE ISTITUZIONI PER L’OSPEDALE DI AGORDO DOPO LE AFFERMAZIONI DEL PRIMARIO DI ORTOPEDIA BOTTO
di Gianni Santomaso
L’ARTICOLO PIU’ CLICCATO SUL SITO WWW.RADIOPIU.NET NELLE ULTIME 48 ORE
OSPEDALE DI AGORDO: ORTOPEDIA DESERTA, LISTE DI ATTESA IN AUMENTO, GUAI FARSI MALE!
LO SPAVENTO: LA NEVE CADE DAL TETTO E CENTRA LA VETTURA IN TRANSITO
LIVINALLONGO Dall’edificio alberghiero dismesso da 20 anni si stacca il cornicione di neve. Colpita in pieno l’auto di una 75enne del posto portato in ospedale con ferite lievi. Sul posto vigili del fuoco volontari di Livinallongo e Agordo.
il SINDACO LEANDRO GRONES
FIAMME DAL VANO MOTORE, SERI DANNI PER L’AUTO
SCENDE LA VALANGA, IERI MATTINA A PIEVE DI LIVINALLONGO
LIVINALLONGO Ieri mattina alle 6.15 il Soccorso alpino di Livinallongo è stato allertato per una valanga caduta a Pieve, che aveva interessato una settantina di metri di sede stradale, con accumulo massimo di 3 metri. Una squadra ha bonificato, passandola con le sonde, tutta la superficie dell’accumulo ed ha escluso la presenza di persone e mezzi coinvolti.
NUOVO CAMPANELLO D’ALLARME LUNGO LA PROVINCIALE 2
RIVAMONTE Ieri abbiamo segnalato, sentendo anche il consigliere provinciale Fabio Luchetta, i nuovi problemi lungo la provinciale 2 al primo tornante sopra Agordo dove è stato posato il nuovo manto d’asfalto, si presentano nuove fessure a conferma che la scarpata continua la sua lenta – ma neanche tanto – discesa verso il basso (vedi articolo successivo) problema noto da anni, la situazione lo scorso ottobre è solo peggiorata. Oggi segnaliamo una secondo problema che si sta creando poco sopra, al bivio per la frazione Lonie.
grazie a Valter Todesco
DAL NOTIZIARIO DI IERI
EMERGENZA MALTEMPO, NECESSARI IL CONTROLLO DI DIGHE E RETI ELETTRICHE
Non può tollerare l’esternalizzazione del servizio e l’allontanamento dal territorio delle gestioni operative».
BELLUNO “Il controllo di dighe e linee elettriche deve rimanere a Belluno, vicino alle esigenze del territorio. Ci preoccupa e non poco la possibile riorganizzazione dei posti di telecontrollo, tra cui dovrebbe rientrare anche Polpet”. È quanto afferma il presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin, che raccoglie la denuncia dei sindacati e dei lavoratori di Enel Produzione che da tempo segnalano un cospicuo impoverimento dell’organico passato dai 1.500 lavoratori a livello veneto del 2007 (730 operai e 770 tecnici) ai 1.020 lavoratori del 2020 (490 operai e 530 tecnici), anche se oggi in via di recupero dopo la positiva chiusura della vertenza nazionale. E anche a seguito delle mobilitazioni sindacali, è stato momentaneamente bloccato lo spostamento del posto di telecontrollo da Polpet a Nove (Treviso).
«Nell’ultima emergenza maltempo abbiamo potuto vedere all’opera operai e tecnici del Gruppo Enel, che con abnegazione e spirito di servizio hanno lavorato in condizioni difficili per assicurare a tutto il territorio il normale funzionamento della rete elettrica – prosegue il presidente Padrin -. I blackout ci sono stati, ma sono stati gestiti con prontezza d’intervento: a tutte le persone del Gruppo Enel impegnate nell’emergenza va il mio più sentito grazie”. Non è pensabile per Padrin che le sale di controllo possano traslocare lontano dalla montagna creando ulteriori disagi e allungando i tempi di intervento in una terra che non lo merita, che ha pagato e continua a pagare molto, anche in termini di vite umane
LUXOTTICA: IN TEMPI DI COVID MANCA LA FESTA MA L’EMOZIONE NON MUTA
AGORDO Anche quest’anno Luxottica non delude i suoi lavoratori consegnando il riconoscimento per gli anni di servizio, succede ogni anno ma mai come quest’anno. Infatti negli stabilimenti niente riunione di gruppo, nessuna lacrima di emozione da condividere davanti al fotografo, piuttosto il gradito omaggio dell’azienda in ufficio, uno alla volta con igienizzante e mascherina calata in volto. Ma la soddisfazione non cambia, come per quei dipendenti che pur non potendo partecipare alla festa di fine anno al PalaLuxottica (dove si realizzano le mascherine per l’Italia) in questi giorni hanno ricevuto il pacco dono di Natale con gli auguri del Cavaliere.
A proposito di Cavalieri, Luigi Francavilla presidente Luxottica Srl e Presidente onorario di Group ha voluto essere presente alla consegna degli omaggi. Al proposito ecco l’emozionato commento di Luigi Paolo Della Lucia da 25 anni uomo di Luxottica Group. “Un ringraziamento doveroso a tutti: al Cavalier Leonardo Del Vecchio per tutto quello che ha fatto , al Cavalier Luigi Francavilla che per tutto questo tempo ci ha indirizzato e consigliato , a tutti miei colleghi ai capireparto che mi hanno insegnato le basi del essere Luxottica ,a tutti gli operai che ogni giorno ci insegnano che la grande forza sta nell’impegno e nel contributo costante di ogni uno, ai Dirigenti che mi hanno cresciuto ed ai capi che ho avuto. A tutti dico Grazie infinite, ogni attimo che mi avete dedicato e’ stato utile ed ha contribuito ad arrivare qui . Un orologio: ci da’ misura del tempo trascorso insieme , e ci aiuta a gestire bene quello che ci rimane”
da Facebook, Lux Italia
IERI ALLA RADIO
LUXOTTICA: GLI INCIVILI – UNA MINORANZA- VANNO ISOLATI COME SI DEVE
CISL LA VOCE DEI LAVORATORI
AGORDO Il covid impazza, in fabbrica produttività stravolta con un intenso programma di flessibilità positiva. Per dicembre già firmato un accordo di sabato lavorativi integrato con un’ulteriore sabato (19 dicembre). Il nuovo stabile a ovest della fabbrica: ci sono stati dei danneggiamenti, la condanna della Femca Cisl che richiama all’ordine ed a fare attenzione ad eventuali azioni disciplinari. Agli indifendibili un messaggio chiaro.
di Paolo Chissalè
GRUPPO WALBER: DONATI OLTRE 100 MILA EURO IN PREMI WELFARE
Il Gruppo Walber investe sul Welfare: contro la pandemia COVID-19 conservare il senso di comunità tra i dipendenti del Gruppo, dare un aiuto concreto a chi è in difficoltà e a chi sta combattendo in prima linea giorno dopo giorno da quasi un anno.
BELLUNO La Walber Spa, società che opera nel mercato della distribuzione alimentare bellunese con 15 punti vendita ad insegna Supermercati SuperW, JuniorW, WStore e MD Discount, chiude il bilancio con più 100 mila euro versati nelle tasche degli oltre 200 dipendenti attraverso le iniziative di Welfare volte a incrementare il benessere del lavoratore e della sua famiglia con somme rimborsate, sia nella fornitura diretta di servizi, o in un mix delle due soluzioni. “Da sempre siamo sensibili ai problemi della nostra comunità” a parlare è il Dottor Giovanni Bianco, giovane dirigente ed esponente della proprietà, che in genere preferisce restare dietro le quinte, ma che da sempre partecipa alla promozione silenziosa di tutte le iniziative benefiche e di welfare dell’azienda: “da oltre un decennio sosteniamo molte attività di volontariato e aiuto alla popolazione attraverso contributi economici, buoni spesa e beni alimentari. Quest’anno, vista la particolare situazione di emergenza che stiamo vivendo, abbiamo deciso di essere ancora più presenti”. Al personale dell’ULSS Dolomiti è stato devoluto un premio durante la primavera e ovviamente ai propri dipendenti “”Siamo consapevoli che questo è stato un anno difficile, le ragazze e i ragazzi dei nostri punti vendita hanno vissuto situazioni impegnative e l’azienda ha voluto riconoscerlo raddoppiando le donazioni di welfare aziendale, una ad aprile e un’altra, che entrerà direttamente nella busta paga dei nostri collaboratori, a dicembre” per un totale di 100 mila euro netti in premio aziendale devoluti nel corso del 2020″. “Quest’anno è stato un anno difficile per tutti i settori, chiusure, mille normative per mettere in sicurezza i lavoratori e i clienti, i limiti e le restrizioni, la necessità di riorganizzarsi e riadattarsi continuamente, “Proprio per questo Walber ci teneva a dare un segnale concreto a chi da un anno si impegna giorno dopo giorno per portare avanti il lavoro e garantire il servizio ai clienti e per un’azienda delle dimensioni del Gruppo Walber essere riusciti a regalare 100 mila euro ai propri dipendenti è un traguardo che ci rende particolarmente orgogliosi” Commenta il direttore Generale Giancarlo Deola – che come sempre guarda il passato con un occhio già rivolto al futuro. “100 mila euro sono un traguardo che ci spinge a guardare sempre più lontano e ci ricorda la strada fatta, visto che la nostra azienda nel 2021 festeggerà il centenario dalla nascita della storia aziendale avvenuta con l’apertura del primo ingrosso di alimentari e spezie a Calalzo di Cadore”.
I GRAFICI DI TIZIANO DE COL
VENETO GIALLO VERSO NUOVE RESTRIZIONI IN ROSSO? PUNTO STAMPA DA MARGHERA PARLA IL GOVERNATORE ZAIA SUPERATI I 200MILA CASI E 5000 DECESSI
LEGGI LA CONFERENZA STAMPA DI LUCA ZAIA
La nostra colpa è fare tanti tamponi. Non ci è scappata di mano la situazione, nella prima fase abbiamo inventato tutto perché non sapevamo niente del virus, poi abbiamo affinato tutte le tecniche. Il Covid ha attaccato il Nordest, ma la Sanità sta rispondendo. Veneto in area rossa nelle festività natalizie? Aspettate qualche ora e vedrete. Prospettiva arancione? Abbiate la pazienza di attendere le decisioni governative non voglio creare confusione.
SITUAZIONE IN OSPEDALE Forte pressione ospedaliera per questo in conferenza stampa c’è il dottor Paolo Rosi massimo responsabile dell’area critica (terapie intensive), unica persona che ha il termometro in mano in quanto ad urgenza ed emergenza. L’uomo che ha dato vita al 118 in Sierra Leone con 50 ambulanze. DECESSI e CASE DI RIPOSO sono numeri che pesano. Sulla mortalità c’è da dire dell’aspetto della case di riposo, quello che ci inquieta di più. Le misure sono assolutamente importani: 1 tampone ogni 4 giorni agli operatori, ogni 20 giorni agli ospiti, oltre a tutte le restrizioni e al piano di sanità. Mi permetto di far notare che queste mortalità ce lo abbiamo perché il fenomeno RSA è tipico dei nostri territori come non altrove. E’ una categoria a rischio in gruppi organizzati che espone di più. Alcune case di riposo hanno gli stessi operatori che vanno da una all’altra, Il modello RSA del Veneto lo vantano ben poche regioni e’ un momento di civiltà che diventa debolezza. E’ più in sicurezza uno che viene curato da solo a casa che in gruppo. VACCINO Sarà volontario, spero che la copertura sia comunque alta. Abbiamo delle categorie alle quali dobbiamo assolutamente garantire il vaccino, è una questione di vita o di morte, pensate agli anziani.
RIUNIONE CON IL GOVERNO E’ stata importante ecco cosa ho detto io. Noi abbiamo necessità di adottare delle misure. O si chiude la partita o le adottiamo noi. Il periodo è particolare, ogni azione deve essere supportata dai ristori, questo il vantaggio delle misure nazionali. Io penso che avremo a gennaio una congiuntura non molto positiva. Il 7 gennaio dovremo aprire la scuola, iniziare la più grande campagna vaccinale della storia, già a fine dicembre primi di gennaio. Noi ne dovremo fare 194 mila. Il covid non ci avrà abbandonato e avremo anche l’influenza. Se noi arriviamo al 7 gennaio con una situazione dove tutti i fattori si incrociano su un terreno di battaglia devastato non ne veniamo fuori. Il personale per i vaccini è comunque quello della sanità già occupato per il covid e in parte anche per le influenze e cure territoriali. Il tema delle scuole ci impegnerà sul contact tracing. Il tema di valutare che in questo periodo natalizio ci sia la possibilità di pensare restrizioni nazionali o regionali è un tema reale. Noi siamo pronti ad affrontare la partita con il Governo che pensa a restrizioni nazionali. Ci sono milioni di persone che si muoveranno da nord a sud. C’è poi il tema degli operatori da tutelare con ristori reali che non competono alla Regione, noi chiediamo garanzie. Il Governo avrà una sua riflessione interna mentre sto parlando, stasera ci incontreremo di nuovo e ho chiesto una misura che esca tra stasera e domani. Se lo faranno bene altrimenti adotteremo una soluzione regionale, anche le altre Regioni la pensano così. Domani c’è la conferenza Stato-Regioni, la partita se non si chiude stasera si chiude domani. Siamo coscienti che una misura di esordio per il fine settimana dovrà essere adottata.
DOMANDE
PENSA ALLA ZONA ROSSA? Non siamo entrati nello specifico, abbiamo solo fatto l’analisi dei problemi che qualcuno continua a negare, forse gli ospedali sono lontani. Abbiamo l’obbligo di porre una questione reale che di preoccupa. Gli ospedali hanno dei punti di tenuta oltre ai quali non si può andare. Oggi abbiamo 587 persone in terapia intensiva su una norma di poco più di 200. Si guarda alla Germania che a gennaio avrà le curve in discesa per il lockdown da oggi al 10 gennaio.
COSA IPOTIZZA? Stiamo affrontando l’argomento con il Governo le definiremo nelle prossime ore. La base di lavoro è il fine settimana e poi il periodo natalizio. Per ora non introduciamo elementi di nuova confusione. E’ questione di ore poi capiremo la situazione.
RISPETTO ALLE ULTIME SETTIMANE SEMBRA FOLGORATO SULLA VIA DI DAMASCO. DICEVA NON POSSIAMO PERMETTERCI UN LOCKDOWN E HA FATTO UNA BATTAGLIA PER APRIRE LE PISTE DI SCI. ORA PARLA DI MISURE RESTRITTIVE SOSTENUTE, PERCHE’ HA CAMBIATO IDEA? Non è che non abbiamo ben chiara la situazione da qui a giugno capiterà di tutto. Sulle piste di sci chiedevo misure omogenee su tutti i territori. Abbiamo chiaro il tema dell’emergenza è vero che il lockdown non possiamo permettercelo e lo sa anche il Governo che ha creato le fasce colorate, nemmeno la zona rossa è il lockdown dove si puo’ anche uscire dal Comune per comprovati motivi.
PERCHE’ HA CAMBIATO IDEA? L’ANSA BATTE LA NOTIZIA CHE LEI SAREBBE FAVOREVOLE AD UN VENETO IN AREA ROSSA NELLE FESTIVITA’ DI NATALE QUINDI DICA CON CHIAREZZA COSA PENSA L’Ansa non c’era alla riunione, aspettate qualche ora e vedrete.
CI SONO RIGORISTI E APERTURISTI A ROMA LEI IN QUALE SQUADRA? Non è questione di squadra, siamo tra quelli che non vogliono il collasso degli ospedali, a noi le restrizioni servono. In quanto ad area gialla, se stabiliamo le regole del gioco fatte da illustri scienziati quelle vanno rispettate, adesso però non si deve additare la zona gialla, che si aggiustino gli algoritmi che la fase è delicata. Davanti a questa situazione le restrizioni vanno adottate, abbiamo attesa il Governo nazionale per avere certezze sui ristori. Se fossimo in zona arancione comunque ci sarebbero i negozi aperti e la gente dove è oggi per lavoro.
SOFFERENZA DEL PERSONALE SANITARIO, DISAGIO UMANO E PROFESSIONALE E NON SONO POLEMICHE SINDACALI MA DISAGI CHE CI RACCONTANO TUTTI I GIORNI. QUALE SOSTEGNO IN VISTA DI GENNAIO ANCHE IN CONSIDERAZIONE DEI 15MILA VACCINATORI? Venerdi verrà in conferenza la dottoressa Simionato a spiegare la situazione con il resoconto di tutti i bandi che abbiamo fatto per le assunzioni, non c’è mercato. Se qualcuno ha motivo di dire “non è vero” lo dica che lo assumiamo subito. Il problema della ricerca è grande. Il personale sanitario in questo periodo di pressione fisica a psicologica ha tutta la mia solidarietà. I vaccinatori potrebbero arrivare a febbraio inoltrato. Abbiamo già comperato 6 freser per garantire la catena del freddo e siringhe per vaccinare in un paio di settimane 194mila persone. Noi siamo pronti
SI PUO’ DIRE CHE IL COVID STA COLPENDO PIU’ PESANTEMENTE OGGI RISPETTO A MARZO? Purtroppo questa è una lettura di pochi. Passa il concetto che il covid si può governare. Io a marzo parlavo della Lombardia che ha avuto una sventolata di virus da paura. Le misure messe in campo permettono alla sanità di rispondere. Se avessimo avuto questo carico a marzo che eravamo gracili e deboli non avremo tenuto.
IL VENETO E’ ORGANIZZATO PER LA VACCINAZIONE Quello che è dato a sapere è che Ema dovrebbe dare il parere al 21 dicembre, poi si scaricano i vaccini anche in Veneto e si inizia, noi siamo pronti. La dottoressa Russo ha coordinato la fase, siamo pronti a partire. Abbiamo le RSA che sono un problema con il covid per gli assembramenti di anziani più esposti, avendole però riusciamo ad entrare e vaccinare molti anziani in gruppo.
PERCHE’ QUESTO TIRA-MOLLA? Lunedi ho detto bisogna provvedere a restrizioni, nel pomeriggio è partito il dibattito governativo. Il giorno dopo ho detto meglio una restrizione nazionale con i ristori. Noi abbiamo adottato restrizioni che non erano previsti da DPCM come i clienti per metro quadrato o la struttura delle medie superfici di vendita ed è nato il dibattito sui ristori. Oggi ho detto che non arrivo a sabato senza soluzioni, siamo pronti a provvedere autonomamente. Non è un tira molla ma un fatto di tutela estrema.
PROSPETTIVA ARANCIONE? Abbiate la pazienza di attendere le decisioni governative non voglio creare confusione. Il mondo è spaccato a metà in quanto a possibili scelte mentre gli ospedali vanno al collasso.
SE L’INCIDENZA DEI VENETI CHE DOVREBBERO VACCINARSI FOSSE VASTA? Spero che la copertura vaccinale sia tale da raggiungere l’immunità di gregge.
CAMPAGNE FORMATIVE? Ci stiamo pensando.
IL DOTTOR PAOLO ROSI
Ad oggi in Veneto abbiamo 640 letti attivi.Altro che numero farlocchi abbiamo 1000 terapie intensive non sono attivate tutte e perché significherebbe bloccare ogni altra attività.Il lavoro del personale è mostruoso e per periodi molto lunghi.
Dal 5 maggio primo piano emergenza ospedaliero, si parte dalla dotazione ordinaria di oltre 500 terapia intensive stabili a cui si aggiungono altri 191 posti letto (che non è solo ventilazione ma monitoraggio e assistenza) pronti per accogliere pazienti. Altri 90 posti sono riconvertibili, sono in magazzino e vengono installati in 24-36 ore in locali dove le attività sono sospese. Arriviamo a 840 letti attivi, erano poco più di 700 nella prima fase. Passo successivo a giugno con l’innalzamento a 14 posti letto per 1000 abitanti con 211 posti letto in più e con ampliamento di organico. Ad agosto considerato che il piano Arcuri non trovava realizzazione nuova delibera con piano emergenziale per l’autunno: 191 creu, 90 riconvertibili e 160 dalla riconversione dei sub intensive attrezzati in modo diverso con ventilatori da terapia intensiva, questi letti sono attrezzati anche per pazienti gravi. Con questi 160 arriviamo a 1000 e diciamo anche dove li mettiamo ospedale per ospedale. A settembre sono stati indicati due obiettivi: raggiungere le disponibilità di tutte le attrezzature per attivare tutti i letti, si chiede anche come si attivano questi letti, cioè dove si mettono e con quale personale per i letti aggiuntivi. Abbiamo letto per letto la planimetria con la numerazione e il dettaglio dei tempi sull’entrata dell’attività. Oggi non sono attivi 1000 letti altrimenti si bloccherebbe intere attività. Sono quindi letti attivabili. Ci sono Ulss che hanno attivato il 100% dei riconvertibili. Lavoriamo su un modello che cresce in base alla richiesta. Ad oggi in Veneto abbiamo 640 letti attivi.
RICOVERATI Ci sono province stabili, altre meno. I Posti letto sono stabili non perché non ci siano ingressi, ma perché le uscite compensano le entrate, molti escono purtroppo morti altri con gravi danni patologici. Ogni giorno ricoveriamo con grande sforzo 20-30 persone. MORTALITA’ Rispetto a marzo i pazienti sono più gravi che spiega l’altra mortalità. Il 10% dei morti ha meno di 70 anni. Puo’ sembrare poco ma il 10% di 5000 fa 500 persone morte di queste molte in perfetta salute non con patologie pregresse. Nella seconda fase abbiamo ricoverato molti più pazienti rispetto a marzo e per un periodo molto più lungo con carichi di lavoro per il personale molto pesanti.
https://www.facebook.com/zaiaufficiale/videos/1085377941908208
EMERGENZA COVID, PADRIN: «MEGLIO CHIUDERE DURANTE LE FESTIVITÀ CHE ESSERE COSTRETTI A TRASCINARE LA SITUAZIONE DIFFICILE A LUNGO DOPO L’EPIFANIA»
BELLUNO «Sono favorevole a misure più restrittive tra Natale e l’Epifania. In questo momento è assolutamente vietato abbassare la guardia, pena ritrovarci a gennaio con una situazione ancora più complicata, che renderebbe gravissima la crisi economica, oltre che l’emergenza sanitaria». È quanto afferma il presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin. «Sono consapevole di quanto sia pesante e sofferta la decisione da prendere. Chiudere ancora di più le maglie delle restrizioni e contenere gli spostamenti avrà conseguenze inevitabili. Ma sono altrettanto consapevole della estrema difficoltà in cui si trova il sistema sanitario. Che finora ha retto, anche grazie alla strutturazione della sanità veneta. Però ora la situazione va affrontata con decisioni forti e – se necessario – anche impopolari». «Ricevo continuamente sollecitazioni dai medici, dagli infermieri. Quello che loro devono registrare ogni giorno – ospedali sotto pressione, contagi in aumento, case di riposo in fortissima difficoltà a causa del personale ammalato o in quarantena – noi non lo vediamo, perché fortunatamente siamo all’esterno di quel mondo e ciò significa che stiamo bene, in salute. Non per questo possiamo fingere di non comprendere l’emergenza in corso. Anzi, abbiamo il dovere di dare respiro a un sistema ormai in affanno» continua il presidente Padrin. «Se vogliamo evitare la terza ondata e consentire una ripartenza più rapida e semplice, è necessario agire subito. Ecco perché non vedrei in maniera negativa l’applicazione di maggiori restrizioni da Natale all’Epifania. Di certo ci saranno attività assai penalizzate. Penso al settore del commercio, della ristorazione, che da mesi stanno pagando gli effetti del Covid. Penso al turismo, che nel nostro territorio costituisce una fetta importante dell’economia e dei bilanci di migliaia di famiglie; piange il cuore vedere le montagne innevate, le piste pronte, località come Auronzo, Cortina, Alleghe, Arabba, Rocca Pietore, Falcade, addobbate a festa per Natale e costrette a tenere gli impianti chiusi. Ma per queste attività, per il turismo e il suo indotto, dobbiamo fare in modo – e lo chiedo fin da subito al Governo – che arrivino ristori e indennizzi, dimensionati alle perdite e in grado di sopperire in maniera vera e reale ai danni subiti dalle eventuali chiusure. Cosa potrebbe accadere nel tirare per le lunghe questa situazione difficile? Sono certo che le conseguenze sarebbero peggiori delle restrizioni e i danni incalcolabili. Per questo sono convinto – seppur con amarezza – che fermarsi dieci giorni nel periodo delle festività possa essere una scelta corretta. Festeggeremo più facilmente e con maggiore ottimismo la rinascita, se oggi siamo costretti a celebrare il Natale in tono dimesso».
IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI BELLUNO ROBERTO PADRIN
RISTORI EMERGENZA COVID-19. ULTERIORI 4 MILIONI DI EURO DALLA REGIONE COME CONTRIBUTI STRAORDINARI AI CENTRI PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI
VENEZIA Ulteriori 4 milioni di euro sono stati destinati dalla Regione del Veneto ai Centri per l’assistenza agli anziani non autosufficienti del territorio regionale come ristoro compensativo a fronte degli effetti negativi, conseguenti alle restrizioni per l’emergenza Covid-19. Lo stanziamento è stato approvato con delibera della Giunta regionale, presentata dall’assessore alla Sanità e ai Servizi Sociali, Manuela Lanzarin. La somma va ad aggiungersi ai 12 milioni 845.879, 25 euro, già stanziati lo scorso novembre con la stessa destinazione. “Con questa deliberazione di contributi straordinari – sottolinea l’assessore Lanzarin – nell’arco di un mese siamo riusciti a dare una boccata di ossigeno agli istituti, pari a oltre 16 milioni di euro. Il settore è uno degli avamposti del nostro sistema sociosanitario in questa emergenza. La diffusione del Coronavirus con le prescrizioni per prevenire e contenere il contagio tra ospiti e operatori ha richiesto di adottare misure specifiche e quindi anche di affrontare maggiori costi. L’importo di ogni destinazione è determinato in rapporto al numero dei posti letto accreditati e alla situazione specifica del centro”. “L’atto approvato dalla Giunta – prosegue l’Assessore – riconosce il contributo straordinario per il periodo dal 1° novembre al 31 dicembre di quest’anno. I fondi saranno assegnati ad ogni centro tramite le aziende Ulss di riferimento. Andiamo a sostenere un ambito assistenziale con 32.000 ospiti non più autosufficienti, accuditi, seguiti e curati ogni giorno da 31.000 operatori interni alle strutture e numerosi altri coinvolti nell’indotto; un esercito che assicura che vengano mantenuti in modo adeguato i servizi essenziali per la parte forse più fragile della popolazione”. La Direzione regionale dei Servizi Sociali disporrà dei quattro milioni stanziati con copertura finanziaria a carico del capitolo “Fondo regionale per le politiche sociali – Trasferimenti per le attività progettuali e di informazione ed altre di interesse regionale nelle aree dei servizi sociali” del Bilancio di Previsione 2020-22, esercizio 2020. “Ringrazio l’assessore al Bilancio Francesco Calzavara per la collaborazione e la sinergia grazie alla quale siamo arrivati a questo nuovo risultato – conclude l’assessore Lanzarin -. In un momento come questo in cui sono all’ordine del giorno discussioni sui ristori e sul sostegno finanziario in molti ambiti produttivi, la Regione dimostra che, per quanto è tra le sue competenze, intende continuare a percorrere ogni via per intervenire dove è possibile, con la lotta al virus ma anche con l’impegno di risorse a favore di una maggiore coesione sociale”.
LA ULSS 1 DOLOMITI PUBBLICA I PRIMI DATI SULLE USCA
BELLUNO Ecco i primi dati di attività delle USCA (Unità Speciali Continuità Assistenziale) di Belluno. Le USCA, attive 7 giorni su 7 dalle ore 8.00 alle ore 20.00, hanno lo specifico compito di valutare, su segnalazione del Medico o del Pediatra di famiglia, i pazienti Covid positivi o sospetti, che sono a domicilio, che risiedono nelle case di riposo. I medici di famiglia, mediante la sorveglianza sanitaria attiva operata con triage ( contatto ) telefonico, comunicano il nominativo e l’indirizzo dei pazienti all’USCA per valutare i soggetti con sintomatologia che devono essere considerati come sospetti casi COVID-19 o che sono già affetti da COVID-19. Al momento dell’attivazione il medico fornisce al medico dell’USCA tutte le necessarie informazioni cliniche e anamnestiche del paziente. L’USCA di Belluno è formata da 11 medici di cui 4 sono contemporaneamente in servizio dalle 8 alle 20, e coprono il territorio del distretto di Belluno che comprende oltre al Bellunese anche l’Alpago, Il Longaronese, lo Zoldano e l’Agordino. USCA BELLUNO attivata dal 1/12/2020: totale pazienti Covid presi in carico: 245; totale accessi effettuati per Covid a domicilio: 94; totale contatti telefonici per Covid: 307; totale tamponi effettuati: 53 di cui 18 molecolari e 35 antigenici rapidi. Da lunedì 14 dicembre è attiva anche l’USCA del Cadore è composta da 4 medici di cui 2 contemporaneamente in servizio. Le USCA del Distretto di Belluno si aggiungono all’USCA del distretto di Feltre con 5 medici in servizio, attivata nella primavera. Ad oggi i pazienti presi in carico sono stati 1.850.
LA NON RISPOSTA ALLE MAMME CON FIGLI DI SERIE “B”
TAIBON Scrivevamo: “Ci sono le mamme fortunate e quelle meno fortunate. Quelle che hanno partorito dopo il 19 agosto sono quelle baciate dalla fortuna, o dalla Regione. Le mamme che hanno festeggiato il lieto evento tra febbraio e il 19 agosto, in piena pandemia con tutti i disagi del caso sono invece quelle sfortunate, che non vedranno un’euro di contributo”. Numerose le mamme in protesta, che hanno partorito tra inverno e primavera, in pieno tempo di covid, non a ferragosto quando per molti mascherina e igienizzante era un ricordo da non portare in spiaggia. Su facebook è nato così il gruppo Mamme Venete 2020 figli di serie B. Le mamme hanno scritto anche al Presidente Luca Zaia confidando in una risposta che è arrivata, ma non la firma il Presidente, piuttosto l’Unità Organizzativa Famiglia, Minori, Giovani e Servizio Civile. Le mamme speravano in una correzione della legge regionale per poter accedere al contributo invece si sono trovate nella posta ricevuta una mail “che riconosce le difficoltà sostenute per diventare e continuare ad essere un genitore responsabile in un contesto difficile come quello attuale…” dopo la premessa probabilmente più nota alle mamme uscite dalla sala parto che al funzionario della politica ecco il burocratese, le spiegazioni sui modi e tempi della legge regionale del 28 maggio, cioè nata in tempi di covid ma partorita ad inizio estate, per questo le mamme “estive” godono del contributo. In definitiva nessuna risposta alla domanda “Ma ce li date anche a noi quei soldi oppure no?”.
Basite le mamme per la risposta ricevuta… alcune la commentano così Alessia Hanno ribadito i soliti concetti del piffero sulla data del decreto dalla quale hanno fatto partire il bonus Monica Ma sembra una presa in giro. Ci sono comunque bonus nazionali erogati da Inps e Comune. Elvira Dalla mail ho capito che non ci sono tanti soldi per poterli dare a tutti ma solo ai nati il 19/8/20. Vera un copia e incolla che non include alcuna risposta utile. Marina molto generica con nessuna risposta utile Kim tante parole ma niente succo sottolineando che esistono altri sussidi. Nicoletta.una risposta assurda secondo me. Flaviuz sarò ignorante ma non ho capito la risposta o forse si: “ti capisco ma….arrangiati” Giulia più che una risposta è un giro di parole senza senso, pieno di preamboli per evitare di rispondere direttamente alla nostra domanda. Che delusione Gioia alcun riscontro oggettivo…Alice risposta vaga della serie copio incollo e fattela andare bene come risposta. Giulia un papiro che non vuol dire assolutamente niente E soprattutto non risponde alla nostra domanda.Eleonora hanno scritto molto per non dire nulla
EMERGENZA COVID-19: AL VIA IL NUOVO BANDO PER L’ASSEGNAZIONE DEI “BUONI SPESA”. AMPLIATA LA PLATEA DEI POTENZIALI BENEFICIARI
FELTRE La giunta comunale ha dato il via libera al nuovo bando per l’assegnazione del “Buono Spesa” a favore di nuclei familiari in condizione di disagio economico, legato all’emergenza Covid-19. Nei primi mesi della pandemia, come si ricorderà, mediante tre avvisi erano stati erogati complessivamente sostegni per 109 mila euro. Identica la cifra che il governo ha stanziato a favore del Comune di Feltre da destinare ai “Buoni Spesa” anche per questa nuova fase dell’emergenza sanitaria. Il Buono Spesa è riservato ai cittadini residenti o domiciliati nel Comune di Feltre alla data della domanda che si trovino nell’impossibilità di approvvigionarsi di beni di prima necessità a causa del venir meno della fonte abituale di reddito o in quanto privi di reddito direttamente disponibile e di qualsiasi forma di sostentamento reperibile anche attraverso disponibilità bancarie, postali e di qualsiasi altro genere (es. affitti, redditi immobiliari, prodotti assicurativi, titoli, obbligazioni, conto titoli in azioni, fondi comuni e comunque qualsiasi strumento finanziario in genere) o altro che si renda velocemente monetizzabile, a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19. Il Buono Spesa è volto ad integrare il reddito familiare per quanto attiene alla gestione della spesa di generi alimentari o di prima necessità (ad esempio alimentari, detersivi, farmaci, prodotti per la prima infanzia), in costanza della situazione di emergenza epidemiologica in atto.Gli interessati possono presentare domanda, con allegata la fotocopia di un documento di identità, a mezzo posta elettronica all’indirizzo [email protected] dal 17.12.2020 al 21.02.2021. Il buono spesa parte da un minimo di 250 euro per un nucleo famigliare composto da una persona fino a 600 euro per nuclei formato da 5 o più persone. Sono esclusi i nuclei familiari e le persone che: ricevono sostentamento pubblico a sostegno del reddito in misura mensile superiore a € 1.000,00; hanno una giacenza media dei conti correnti bancari e/o postali relativa al trimestre settembre-ottobre-novembre 2020 superiore a € 3.000,00 se persona sola o, nel caso di nuclei composti da più persone superiore a € 3.000,00 più € 1.500,00 per ogni componente il nucleo (es. due persone € 4.500,00, tre persone € 6.000,00, quattro persone € 7.500,00 e così via); non hanno subito una riduzione complessiva delle entrate economiche dovuta all’emergenza epidemiologica Covid-19 pari almeno al 30% nel periodo settembre-ottobre-novembre 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019. Il Buono Spesa ha validità di tre mesi (indicato con timbro sul buono stesso)
GIORGIA LI CASTRI, ASSESSORE DEL COMUNE DI FELTRE
CON L’UNIONE MONTANA, L’ANNO VECCHIO PORTA IN DOTE I LAVORI DI TUTELA DEL TERRITORIO
BELLUNO Nell’anno della pandemia, l’Unione Montana Bellunese non è andata in quarantena. Al contrario, ha dato il via a una serie di interventi a tappeto sul territorio dalla messa in sicurezza delle strade comunali di Ponte nelle Alpi, per 21.500 euro al ripristino e il consolidamento del versante legato alla strada vicinale Val Medon (114mila euro). A Sopracroda adeguate le opere di regimazione delle acque meteoriche, lungo la strada vicinale “Sach” (15.270 euro). A Cadola i nuovi marciapiedi destinati ad abbattere le barriere architettoniche, e il posizionamento di un percorso per ipovedenti (36.650 euro). L’associazione Soroptimist ha finanziato i lavori (17.200 euro) al Parco Villa Clizia di Mussoi, dove la tempesta Vaia aveva provocato diversi smottamenti. Salendo in quota, l’Unione Montana ha effettuato la consegna primaverile e la riconsegna autunnale delle Malghe di Pian dei Fioch e di Col Toront, definendo gli interventi ordinari di manutenzione e la verifica della corretta gestione, mentre è stata sistemata la silvo-pastorale Valpiana-Forcella Zoppei e Casera del Pian Col della Crosetta, con tanto di sfalci sui sentieri del Nevegal (20mila euro), anche in virtù dell’aiuto dei volontari. A Ponte nelle Alpi, è stata garantita la gestione del verde di parchi, aiuole, paesi e frazioni (66.176 euro), così come la pulizia di pozzetti (circa 1.350), caditoie e linee di scarico delle acque meteoriche (40mila euro).
ONLINE IL PRIMO STUDIO DI ARPA VENETO SULLE PERFORMANCE DI SENSORI LOW-COST PER LA MISURA DEL PM10
TRASPORTO PUBBLICO LOCALE, DE CARLO: “SALVATO IL RIENTRO A SCUOLA GRAZIE A FDI”
ROMA 90 milioni di euro nel Decreto Ristori per un fondo destinato al sostegno del trasporto pubblico locale: questo il grande risultato ottenuto da Fratelli d’Italia, annunciato dai senatori Luca Ciriani e Luca De Carlo. Soddisfatto li deputato cadorino, che pochi giorni fa aveva lanciato l’allarme relativo al trasporto scolastico in vista della ripresa delle lezioni a gennaio. De Carlo e Ciriani confermano il loro giudizio severamente negativo nei confronti dell’esecutivo “Il gioco dello scaricabarile sugli enti locali e sui privati non è accettabile in questo lungo periodo di emergenza” dice De Carlo
AL VIA LA RICHIESTA DEI BUONI SPESA PER IL COMUNE DI CANALE D’AGORDO
CANALE D’AGORDO Il comune di Canale d’Agordo ha pubblicato l’avviso per la richiesta di buoni spesa. Quindi tutte le famiglie che si trovano i difficoltà a causa del perdurare dell’emergenza epidemiologica COVID -19 possono presentare richiesta compilando il modulo che si trova sul sito del Comune. La domanda va presentata entro il 21 dicembre 2020.
AD AGORDO PROLOCO METTE L’INVERNO DI VETRINA
AGORDO La Proloco di Agordo è artefice di una nuova iniziativa. La raccolta delle fotografie dell’inverno nella Conca Agordina (2020-21), da esporre nell’ufficio di via 27 Aprile. Troveranno spazio in vetrina o nei locali dell’ufficio su supporto cartaceo o video fino al termine dell’inverno, la proloco pensa anche ad una pubblicazione sui social. “Abbiamo approfittato di questo periodo in cui non possiamo esporre i soliti numerosissimi manifesti di eventi ed iniziative – spiega la proloco – per promuovere le bellezze della Conca Agordina”. Chi vorrà partecipare potrà compilare il modulo ed inviare al massimo 2 foto.
LA SCUOLA EQUIPE FALCADE ORGANIZZA ESCURSIONI GUIDATE
FALCADE Per la stagione invernale 2020/21, la scuola Equipe Falcade organizza delle escursioni con le ciaspe dedicate ai bambini. 4 le escursioni in programma per gruppi di massimo 4 bambini che si possono prenotare al 334 9151617. Necessario l’abbigliamento da sci, zainetto e la mascherina. A tutti coloro che partecipano all’iniziativa uno scaldacollo in omaggio.
SÖRA D NADÀ E DVAN DAL COI
COMELICO L’Union Ladina Dal Comelgo e il Gruppo Musicale di Costalta organizzano per mercoledì 23 dicembre alle 20.30 e per domenica 27 dicembre alle 20.30, due serate di musica, poesia e presentazione del libro “Dvan dal Coi, l’uomo dei boschi, tra leggenda e realtà”. Con Lucio Eicher Clere, Daniele De Bettin e Claudio Michelazzi. Le serate saranno trasmesse esclusivamente in diretta Facebook da Costalta sulla pagina Facebook dell’Union Ladina.
ORIENTAMENTO SCOLASTICO, ENAIP LONGARONE
LONGARONE Studenti di terza media a genitori potranno consocere l’organizzazione dei percorsi triennali di formazione a qualifica professionale di ristorazione e riparazione veicoli a motore. Potranno visitare aule e laboratori: sabato dalle 14.30, informazioni allo 0437 770318
I GIOVANI DANNO AVVIO ALLA RACCOLTA DI NATALE
DAL CORRIERE DELLE ALPI DI OGGI IL SERVIZIO DI GIANNI SANTOMASO
LO SPETTACOLO DA NON PERDERE CON O SENZA STRUMENTI
di Claudio Pra
La storica congiunzione Giove-Saturno, visibile in questi giorni
DALLA MEMORIA RIEMERGA IL VERO NATALE
Aspettavo da tempo le seguenti parole di Papa Francesco che puntualmente sono arrivate nella mattinata di mercoledì 16 dicembre: «Quest’anno ci attendono restrizioni e disagi; ma pensiamo al Natale della Vergine Maria e di San Giuseppe: non furono rose e fiori! Quante difficoltà hanno avuto! Quante preoccupazioni! Eppure la fede, la speranza e l’amore li hanno guidati e sostenuti. Che sia così anche per noi! […] Anche ci aiuti questa difficoltà a purificare un po’ il modo di vivere il Natale, di festeggiare, uscendo dal consumismo, che sia più religioso, più autentico, più vero». Sono parole rivolte sia a chi ha sempre festeggiato il Natale secondo la spiritualità del presepe, ma di più a chi da qualche decennio l’ha accantonata per farne una festa pagana, ridondante di luci, suoni e cibi superflui. Agli orecchi dei primi le parole del Papa hanno risuonato come musica per le loro orecchie, ai secondi hanno dato fastidio e sono state subito ignorate come ignorata in loro è la gravità della pandemia. Con un po’ di sforzo di volontà in corpo, però, dovremmo accettare l’invito a riscoprire il “vero” Natale nell’intimità del focolare domestico dove regnerà purtroppo la limitazione dei rapporti interpersonali durante le feste imminenti. Nella vita, talvolta, certe occasioni si trasformano da disagio in opportunità. E allora quale potrà essere una bella opportunità per il prossimo Natale? Riguarda proprio il presepe. Quando ero bambino con mamma e papà facevamo il giro del centro storico cittadino di Belluno dove parecchie famiglie o istituzioni esponevano il loro presepe costruito artigianalmente con fantasia, buon gusto e tanto calore umano. Non era una competizione, né una rassegna a premi, né tantomeno uno sfoggio di presuntuosa abilità, ma solo la gioia di misurarsi con se stessi per costruire un presepe più bello e più grande dell’anno precedente: da quello allestito all’entrata dell’ospedale civile di via Loreto a quello dei Frati Cappuccini a Mussoi e a tanti altri sistemati in atri e androni di abitazioni civili nelle vie e nelle piazze cittadine. Non mancavano pure gli effetti speciali di movimenti e suoni impensabili per allora. Quei presepi donavano a noi bambini una rappresentazione magica del Natale, ovvero interpretavano al meglio le parole odierne di Papa Francesco. È troppo sperare di averne fatto memoria in molti? Quest’anno, anche se lo volessimo, non potremo fare altrettanto perché non avremo libertà di movimento. Però possiamo fare molto di più. Un bel presepe casalingo per la gioia dei più piccoli – spiegandoglielo bene -, un bell’albero pieno di luci e colori e una sobria luminaria intermittente sul terrazzo di casa. Il tutto fatto ad uso e consumo di poche persone per recuperare l’intimità perduta. In fondo nel primo presepe vivente dell’umanità erano in pochi pure loro: il Bambino, Maria, Giuseppe, il bue e l’asino, ma degli ultimi due si dubita. Poi arrivarono i pastori che, però, stettero in silenzio adorante del piccolo neonato sullo sfondo dei canti angelici. Niente chiasso e niente luci sgargianti! Già che ci siamo recuperiamo un po’ di sobrietà anche nei doni e, se ci travestiamo da novelli Re Magi, li trasformiamo in prodotti a chilometro zero! Quest’anno va così. Ma saremo davvero tutti capaci di cambiare registro rifiutando il superfluo in favore di un Natale più “casalingo”? Un’ultima cosa. Cantiamo l’italianissima “Tu scendi dalle stelle” di san Alfonso Maria de’ Liguori, ma ricordiamoci che “Adeste fideles” deriva da un’antica ballata irlandese, “Jingle bells” è una carola inglese, “Bianco Natale” è di autore bielorusso naturalizzato USA. Tranquilli: così la globalizzazione è salva…!
LA FAMIGLIA BOITO VANTO DI POLPET
di Renato Bona
Nell’agosto di 42 anni fa, il maestro Mario De Nale dava alle stampe per i tipi della tipografia Piave di Belluno e ad iniziativa del Centro sociale di educazione permanente di Tambre e dell’Associazione emigranti bellunesi, il libro “Personaggi illustri dell’Alpago e Ponte nelle Alpi”. Due capitoli sono dedicati ad una nota famiglia pontalpina di Polpet, quella dei Boito, riservati uno a Silvestro, il padre, e l’altro a Camillo, il figlio, ma stranamente non viene citato l’altro figlio, Arrigo, a detta di molti il più famoso del terzetto. Così l’autore a proposito di Silvestro: “Di Silvestro (1754) e di Angela Menegaz (1788) nacque a Polpet di Ponte nelle Alpi il 31 luglio 1802 e fu battezzato da don Francesco Vigo. Rimase presto orfano di padre per cui la madre, rimasta priva del sostentamento economico, chiese ed ottenne di essere assunta come domestica presso la famiglia del celebre ingegnere Luigi Colle di Belluno, nato il 21 febbraio 1749 e morto il 7 dicembre 1828, il quale la sposò dopo che gli morì la moglie Marina Frigimelica che aveva sposato il 20 aprile 1785”. Il piccolo orfano attirò subito l’attenzione del padrino che “cominciò ad apprezzarlo per la sua grande bravura nel disegno” e che affidò ad un noto pittore della città affinché si perfezionasse nell’arte del dipingere, e Silvestro divenne esperto ritrattista e miniaturista. Ancora De Nale: Trasferendosi in varie città d’Italia e in Austria, Russia e Polonia, Silvestro riscosse ovunque successo anche in virtù della conoscenza di donne belle e famose attratte dal suo bell’aspetto giovanile. Si sposò con la nobile e ricca vedova polacca Giuseppina Radolinska, già madre di Tecla, e si trasferì quindi a Roma dove il pontefice Pio IX lo insignì della Croce di cavaliere per i grandi meriti artistici. Si trasferì poi a Padova e quindi, abbandonata la moglie per dissapori, si sistemò in solitudine a Venezia dove, nel 1848-49, “partecipò alla gloriosa resistenza di Venezia al comando di un battaglione di insorti, distinguendosi valorosamente e, sei anni dopo (1856) morì tragicamente nelle vicinanze di Padova”. L’autore ricorda quindi che nel paese natale vi è ancora la sua casa e che a lui sono state attribuite la Via Crucis della chiesetta di Vedoia e quella della chiesa di Cadola, in territorio di Ponte nelle Alpi. Ed eccoci a Camillo Boito; figlio di Silvestro e della accennata Radolinka, nacque a Roma nel 1936 e morì a Milano nel 1914. Laureatosi in architettura grazie alle conoscenze e alle buone condizioni economiche della madre, si perfezionò a Padova, Venezia e in Germania “diventando un colto di riguardo, storico, letterato, ritrattista, studioso dell’arte e quindi dei vari stili, commediografo e celebre architetto”. Insegnò all’Accademia della città lagunare, a Brera e al Policlinico di Milano. Progettò il Palazzo Debite, l’ingresso del Museo civico e i portoni della Basilica di Sant’Antonio a Padova e curò il restauro del Castel Sforzesco a Milano, la Casa di riposo “Giuseppe Verdi” per musicisti e, sempre a Milano, il palazzo in mattoni rossi di Piazza Buonarroti. Scrisse opere come “I princìpi del disegno e gli stili dell’ornamento”, “L’architettura del Medioevo in Italia (1880), “Il duomo di Milano”; come narratore scrisse nei volumi”Storielle vane”, “Senso o Nuove storielle”, “Gite di un artista”; come ritrattista si distinse con “La Carlotta”, la protagonista di una novella, “Un corpo”, la “Silvia” del libro “Senso”. Con Garibaldi partecipò alla terza guerra d’indipendenza combattendo nelle battaglie che ricacciarono gli austriaci verso Trento dal Ponte del Caffaro a Bezzecca. Per l’illustrazione della figura di Arrigo Boito facciamo riferimento alla libera enciclopedia Wikipedia; nacque a Padova il 24 febbraio 1842 e morì a Milano il 10 giugno 1918. E’ stato un letterato, librettista e compositore. Figlio di Silvestro e fratello minore di Camillo, è noto soprattutto per i suoi libretti d’opera, considerati fra i massimi capolavori del genere, e per il suo melodramma Mefistofele. Dopo gli studi elementari a Venezia, dal 1853 studiò violino, pianoforte e composizione al Conservatorio di Milano, dando precoce prova di affrancamento dalle convenzioni musicali e di apertura alle innovative culture d’oltralpe con la cantata “Il quattro giugno” (1860) e col mistero “Le sorelle d’Italia” (1861), dei quali scrisse anche il testo poetico, proponendosi da subito nella duplice veste di poeta-musicista. Nel 1861, a Parigi, conobbe, tra gli altri, Rossxini, Berlioz e Verdi. Per quest’ultimo scrisse il testo poetico dell’”Inno delle Nazioni”, eseguito all’Esposizione universale di Londra. Nel 1862, lasciata Parigi per la Polonia, patria di sua madre (morta nel 1859), vi scrisse il suo primo libretto, “L’Amleto” dall’omonima tragedia di Shakespeare, per la musica di Faccio. Tornato a Milano, strinse amicizia con Emilio Praga e aderì al movimento letterario della “Scapigliatura”, di cui fu uno dei principali esponenti. In questo periodo compose diverse poesie, poi in parte raccolte nel “Libro dei versi” (1877), e pubblicò quello che è generalmente considerato il suo lavoro più originale, il poemetto “Re Orso” (1864), una fiaba inquietante e orrida in forma di componimento con versi di varia misura. Nel 1864 insieme ad altri “cultori della buona musica”, promuove la fondazione della Società del quartetto di Milano”. Di notevole pregio sono anche le sue raffinate novelle (L’Alfier nero, Iberia, La musica in piazza, Il pugno chiuso e Il trapezio), pubblicate su varie riviste dal 1867 al 1874. E concludiamo, ricordando che “Rdn” per Bellunopress il 5 luglio 2016 postava un servizio intitolato “Ottantacinque anni fa a Polpet la celebrazione per la famiglia Boito, Silvestro, Camillo e Arrigo” richiamando la “Celebrazione solenne a Polpet di Ponte nelle Alpi, il 20 luglio del 1931 in onore dei fratelli Boito, Camillo, Arrigo e del padre Silvestro, le cui anime hanno fatto ritorno al paese d’origine della loro famiglia, ‘Populeto’ (dal latino pioppeto). Era questo, infatti, il vecchio nome della frazione di Polpet”. E spiegando in conclusione che “Dalla genialità paterna e dalla nobiltà d’animo della madre, Camillo ed Arrigo erediteranno il carattere e lo spirito eletto. Con la madre trascorsero più volte nell’infanzia le vacanze estive a Populeto, e bellunesi essi amarono sempre considerarsi, mai sottacendo le loro umili origini”.
NELLE FOTO: (Comune di Ponte nelle Alpi, Wikipedia, Hippost card, Google): la casa natale di Silvestro a Polpet di Ponte nelle Alpi; il padre ed i due figli in una cartolina; Arrigo; Camillo; un’opera di Silvestro; Le Poste italiane hanno ricordato Arrigo Boito con un francobollo.
SALUTE E SOCIETA’ IL LUNEDI ALLE 13.10 E ALLE 20.10, LA DOMENICA ALLE 10.30 A CURA DEL DOTTOR MARCO CARACCIOLO. QUINTA STAGIONE
LA PUNTATA DI LUNEDI’
In questa edizione: Sono sette le organizzazioni civiche confluite nell’Alleanza per l’Equità di Accesso alle Cure per le Malattie Oculari, grazie anche al supporto dell’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità – IAPB Italia Onlus. Filippo Cruciani, Referente scientifico IAPB Italia Onlus La dottoressa Teresa Petrangolini, Coordinatrice dell’alleanza associazioni-pazienti Edoardo Midena, Segretario generale della Società Italiana della Retina
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IERI ALLA RADIO
I RACCONTI DI NATALE, DI LUISA ALCHINI
TUTTI I GIORNI ALLE 9 E ALLE 18
PUNTATA 03
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LA RACCOLTA COMPLETA, TUTTE LE COLLEZIONI
007 IN CONDOTTA CON LA PROF. MARIA ROSA SALMAZO IL LUNEDI ALLE 10,30 E ALLE 19.00 LA DOMENICA ALLE 8 DEL MATTINO. NONA STAGIONE
Vacanze diverse audio
AUDIO
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FANTASTICHE DOLOMITI, NUOVA STAGIONE. APPUNTAMENTO QUINDICINALE IL GIOVEDI ALLE 10.30 E 1900
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FANTASTICHE DOLOMITI: IL QUINDICINALE APPUNTAMENTO ALLA RADIO
SOLIDARIETA’ VENETO FONDO PENSIONE, IN ONDA IL PRIMO VENERDI DEL MESE ALLE 10.30 E ALLE 19.00 QUINTA STAGIONE
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DUE MINUTI UN LIBRO TUTTI I GIORNI ALLA RADIO ALLE 9.30 E ALLE 18. QUINTA STAGIONE
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CASSA SOLIDARIETÀ LUXOTTICA – PUNTATA DEL 20 NOVEMBRE 2020
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LA RASSEGNA STAMPA DA L’AMICO DEL POPOLO
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I RACCONTI DI PAOLO SOPPELSA il lunedi alle 9.30 e 18.30
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LE PUNTATE di Luisa Alchini di Leggermente Bellunesi, la domenica alle 11, il martedi alle 10.30 e alle 19.00
QUESTA SETTIMANA
Angelo Torrassa
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L’ALMANACCO LADINO CON L’ISTITUT CESA DE JAN QUINDICINALE APPUNTAMENTO. LA DOMENICA ALLE 9 IL LUNEDI ALLE 8.35 IL MARTEDI ALLE 12.35 IL MERCOLEDI ALLE 18.35. SECONDA STAGIONE.
RACCOLTA COMPLETA
SP 5 DI LAMOSANO Fino al 23 dicembre senso unico alternato regolato da semaforo in località Pradebon in comune di Chies D’Alpago per completamento messa in sicurezza della strada
SP 20 DELLA VAL FIORENTINA fino al 18 dicembre senso unico alternato regolato da semaforo a Selva Di Cadore in località Solator per sondaggi geognostici
SP 28 DELLE COSTE D’ALPAGO fino al 31 dicembre, compreso sabato, domenica e festivi infrasettimanali, senso unico alternato regolato da semaforo in prossimità dell’abitato di Farra D’Alpago per messa in sicurezza della strada
SP 422 DELL’ALPAGO E DEL CANSIGLIO senso unico alternato regolato da semaforo o movieri tra Bastia e Puos e tra Puos e Cornei dalle 8 alle 19 fino al 23 dicembre esclusi sabato e domenica per posa fibre ottiche
SP 42 CAVALLERA fino a revoca, chiusura della strada nell’abitato di Perarolo per attivazione emergenza frana “Busa del Cristo”
FELTRE Senso unico alternato regolato da movieri per lavori stradali nel tratto di viale Monte Grappa compreso fra incrocio con via Folli ( accesso supermercato Lidl ) e fine cantiere Altanon ( altezza negozio Kiwi Sport ) fino al 23 dicembre
PROVINCIALE 49 MISURINA CONFINE PROVINCIA DI BOLZANO: fino al 22 dicembre (festivi e prefestivi compresi) senso unico alternato con movieri o semafori
S.P.2 DELLA VALLE DEL MIS Interdizione totale al traffico fino a revoca dal km 14,920 (località Gona Bassa) al km 20,650 (località Titele) per cedimento della carreggiata
S.P. 5 DI LAMOSANO Interdizione totale fino a revoca per presenza di materiale e alberi in strada.
S.P. 251 DI VAL DI ZOLDO E VAL CELLINA dalla località Soffranco fino all’imbocco nord della galleria S. Giovanni interdizione totale al transito per cedimento della carreggiata
SP 3 DELLA VAL IMPERINA fino a revoca, senso unico alternato regolato a vista in località Gona di Conedera di Rivamonte per cedimento della carreggiata stradale
REGIONALE 203 AGORDINA Fino al 23 dicembre (esclusi festivi e prefestivi) senso unico alternato tra Peron e Candaten con movieri dalle 7.30 alle 9 e dalle 16.30 alle 18. Con semaforo negli altri orari
giovedì 17. Tempo soleggiato, con cielo leggermente velato da sottili nubi alte, specie tra metà mattinata e primo pomeriggio. Eventuali temporanee formazioni di foschie o locali nebbie in Valbelluna nelle ore più fredde. Ritorno di una clima più mite in alta quota, per avvezione d’aria meno fresca e dell’inversione termica di notte nelle valli, dove la situazione termica almeno quella notturna si manterrà tipicamente invernale.
Precipitazioni. Assenti (0%).
Temperature. Minime in ripresa in quota, in contenuto calo nelle valli; massime in generale lieve o contenuta ripresa, specie in alta montagna con valori superiori alla norma. Sono previste punte di 6/9°C nei fondovalle prealpini e di 3/5°C a 1000/1200 m, meno nei settori in ombra. Su Prealpi a 1500 m min -1°C max 5°C, a 2000 m min -2°C max 4°C. Su Dolomiti a 2000 m min -1°C max 5°C, a 3000 m min -4°C max 2°C.
Venti. Nelle valli generalmente deboli di direzione variabile; in quota moderati da ovest al mattino, deboli/moderati da sud-ovest al pomeriggio, a 10-25 km/h sia a 2000 m che a 3000 m.
venerdì 18. Tempo ancora soleggiato, salvo ulteriori passaggi di cirri o di temporanee foschie nottetempo e al primo mattino nelle valli prealpine.
Precipitazioni. Assenti.
Temperature. Minime in contenuta ripresa, massime in lieve calo in alta montagna, generalmente stazionarie nelle valli con moderata inversione termica nelle ore più fredde. Su Prealpi a 1500 m min 0°C max 3°C, a 2000 m min -3°C max 3°C. Su Dolomiti a 2000 m min -2°C max 4°C, a 3000 m min -5°C max -1°C.
Venti. Nelle valli generalmente deboli di direzione variabile; in quota in prevalenza deboli da sud-ovest a 5-15 km/h sia a 2000 m che a 3000 m.
sabato 19. Tempo da soleggiato al mattino a parzialmente soleggiato al pomeriggio per graduale aumento della nuvolosità, dapprima per nubi alte poi per quelle di tipo stratiforme. Temperature in generale lieve o contenuta diminuzione. Venti moderati o tesi da sud-ovest in quota, deboli di direzione variabile nelle valli, localmente moderati per brezze.
domenica 20. Tempo variabile, con presenza di nuvolosità irregolare su tutte le zone montane, specie sulle zone prealpine centro-occidentali dove saranno probabili delle precipitazioni che, tuttavia, saranno brevi e modeste. Limite delle eventuali nevicate oltre i 900-1200 m sulle Dolomiti e i 1300-1500 m sulle Prealpi. Temperature minime in aumento, massime in contenuta diminuzione. Venti in quota moderati ancora da sud-ovest. Previsore M.Padoan
IL BELGA JACQUES DE CEUSTER E’ IL NUOVO STRANIERO DELL’ALLEGHE
ALLEGHE Jacques De Ceuster secondo straniero dell’Alleghe Hockey, dopo il finlandese Miika Kiviranta, andrà a rinforzare il roster di coach Matikainen. Sotto al Civetta si cerca sempre di approfittare delle opportunità che si prospettano e l’ingaggio di Jacques è una di queste, poiché non andrà ad incidere sul bilancio societario. Ventenne classe 2000, attaccante di 185 cm, stecca sinistra con passaporto Belga, arriva in prestito dal Como ed è alla sua prima esperienza fuori dai confini nazionali. Cresciuto nel campionato belga, ha diverse presenze in nazionale Under 18 e 20, dove si è messo in mostra con buoni numeri. Arriva dal Como, squadra che si è ritirata dalla IHL pochi giorni fa, ha collezionato quattro presenze, impreziosite da tre reti ed un assist. Forse già stasera contro il Merano potrebbe esordire con la maglia biancorossa.
STASERA RITORNA L’IHL CON IL RECUPERO DELLA TERZA GIORNATA. ALLEGHE A MERANO
ALLEGHE Si gioca questa sera la partita tra Merano ed Alleghe. Diretta su Radio Più a partire dalle 20:30. La presentazione della sfida a cura di Roberto Miana
SOTTO RETE CON FRANCESCA FIORETTI
Un presente che parla bellunese.
BELLUNO Francesca Fioretti è il nuovo acquisto della Pallavolo Belluno. Classe 2003, è originaria di Oderzo, gioca nel ruolo di banda e, a dispetto della giovane età, ha già raggiunto un invidiabile livello di maturità. A soli 17 anni, il curriculum di Fioretti è di tutto rispetto: «Ho iniziato con il minivolley a Oderzo – si presenta la nuova arrivata – poi ho proseguito con Bremas-Union Volley Jesolo, tra Under 12, 13, 14 e Seconda divisione, ottenendo il titolo provinciale, il secondo posto alle regionali e il diciassettesimo alle finali nazionali Under 14». L’anno successivo, ecco l’approdo a San Donà in orbita Imoco: «E qui ci siamo laureate campionesse provinciali e regionali, mentre abbiamo conquistato la sesta posizione alle nazionali. Allora ero centrale. Poi ho iniziato il primo anno di Under 16 da banda e sono diventata libero». A quel punto, il palmares si arricchisce del titolo di vice campionessa italiana: «Nel 2018-19 ero ancora libero. E abbiamo primeggiato in ambito provinciale e veneto: in entrambe le annate con l’Under 16 mi sono misurata nel campionato di serie D, ottenendo la promozione in C». Il resto è storia recente: nel 2019, il trasferimento a Modena con l’esordio in B2, da banda, mentre questa stagione è partita a Pavia, sempre in B. Ma Francesca sentiva l’esigenza di riavvicinarsi a casa.
Un presente che parla bellunese.