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CON I GATTISTI DI PORTAVESCOVO – ARABBA
LIVINALLONGO Live da piste, panorami e tramonti incantevoli
IL VIDEO
I TRE LUPI DEL CANSIGLIO – VIDEO
REDAZIONE Riceviamo e volentieri pubblichiamo un video che ci ha inoltrato un nostro ascoltatore dove si vedono tre lupi. “Dopo una curva – dice Andrea De Nardin – ho frenato per evitare l’impatto con quelli che credevo essere caprioli, ma ci siamo resi conto subito che la sagoma era ben differente. Due stavano attraversando, e a macchina ferma, abbiamo visto passare il terzo lupo a 10 metri scarsi. Il video lo ha fatto Dominique Costa, una ragazza di Colle Umberto (TV) che era in auto con me (il suo primo avvistamento). Di lupi – continua Andrea – ne ho già visti fin troppi, uno che mi ha attraversato la strada prima di Santa Giustina nel 2019, qualche mese fa un paio a 20 metri dalla sterrata scendendo dal Carestiato e ora questi 3”
IL VIDEO
LA CROCE VERDE VAL BIOIS COMUNICA I DISSERVIZI PER IL MESE DI GENNAIO 2022
FALCADE Anche nel mese di gennaio la Croce Verde Val Biois non assicura l’assistenza in alcune giornate. A comunicarlo il presidente Stefano Murer. Queste le date dei disservizi: VENERDI’ 21 GENNAIO dalle 6 alle 20; SABATO 22 GENNAIO dalle 6 alle 20; DOMENICA 23 GENNAIO dalle 20:00 alle 6 di LUNEDI’ 24 GENNAIO; VENERDI’ 28 GENNAIO dalle 6:00 alle 20:00; SABATO 29 GENNAIO dalle 6:00 alle 20:00.
Sono 445 i nuovi casi di positività nell’Ulss 1 Dolomiti dalle 8 di sabato alle 8 di ieri mattina. Il totale dei casi positivi sul territorio è di 7.599. All’ospedale di Belluno ci sono 23 pazienti positivi nell’area non critica e nessuno in terapia intensiva. A Feltre sono 14 i pazienti in area non critica e 6 in terapia intensiva.
COVID NELL’AGORDINO: 160 CASI AD AGORDO, 73 LIVINALLONGO, 70 TAIBON
CASI DI COVID NELL’AGORDINO IN CONTINUO AGGIORNAMENTO
AGORDO: 160 (+35) ROCCA PIETORE 56 (+2) TAIBON 70 (+11) CANALE D’AGORDO 25 (+5) ALLEGHE 55 (+10) VOLTAGO 33 (+2) FALCADE 55 (+18) LIVINALLONGO 73 (+9) CENCENIGHE 34 (+5) VALLADA 9 LA VALLE 25 (+2) RIVAMONTE 25 (-5) SELVA DI CADORE 12 (+4) SAN TOMASO 17 () COLLE SANTA LUCIA 20 (+3) GOSALDO 12 (+5)
DILLO A RADIO PIU’…LA LUNGA ATTESA PER IL TAMPONE
REDAZIONE Ieri in località Paludi era in programma il punto tamponi straordinario senza prenotazione. Questo dalle 14:30 alle 18:30 e potevano accedervi coloro che presentano sintomi al Covid-19. C’è chi si è organizzato prevedendo una lunga coda ed ha deciso di arrivare con largo anticipo.
Oggi dalle 14.30 si può fare il tampone senza prenotazione. Arrivo alle 11.45 prevedendo una fila eterna. Arrivo e trovo già tutto il personale. In pratica questa mattina si può fare con appuntamento e oggi pomeriggio è libero. Morale della favola nn ho appuntamento quindi nonostante il personale sia pronto e nn c’è nemmeno una macchina devo aspettare 2 ore e 30. Follia
P.B.
La seconda segnalazione di Roberta ” Mio figlio oggi aveva il tampone prenotato a Paludi alle 14.30. Dalle 14.15 in coda per un’ora senza nemmeno riuscire a svoltare al bivio per poi scoprire che oltre alle prenotazioni c’era anche libero accesso per i sintomatici. Allora a cosa serve prenotare? Oltretutto era un tampone di uscita dalla quarantena che dovrò riprenotare facendogli perdere altri giorni di scuola”
DUE FERITI NELL’INCIDENTE DI PALAFAVERA – ZOLDO
ZOLDO Grave incidente con due feriti a Palafavera, intervenuti i volontari di Zoldo e Selva di Cadore. Il Suem per prendersi cura dei feriti. La strada provinciale 251 è rimasta chiusa dalle 15.30 fino alle 19. La dinamica è al vaglio della Polizia stradale di Valle di Cadore, la collisione tra una Opel Astra e una Mini One. Uno dei feriti è rimasto incastrato nell’abitacolo ed è stato necessario liberarlo. Un uomo è stato trasportato in ambulanza all’ospedale San Martino di Belluno e una donna a quello di Agordo.
Le foto del sinistro.
RECUPERATE TRE TURISTE FRANCESI SUL SENTIERO PER IL RIFUGIO VANDELLI
CORTINA Sabato attorno alle 13.30, a seguito della loro richiesta di aiuto, l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato in direzione del Sorapis, dove, salendo il sentiero numero 215 che porta al Rifugio Vandelli, tre turiste francesi 23enni erano rimaste bloccate, senza saper più tornare sui loro passi, né avanzare. Una delle tre, infatti, era riuscita ad attraversare un canale ricoperto di neve dura, mentre le due compagne si erano fermate prima, ma lei stessa non era più in grado di percorrerlo a ritroso. Individuato il punto in cui si trovavano – dopo il tratto attrezzato con le scalette – il tecnico di elisoccorso le ha recuperate una alla volta con un verricello di 25 metri. Le tre ragazze sono poi state lasciate al Passo Tre Croci.
TENTATO FURTO, MA IL LADRO FUGGE A MANI VUOTE
BELLUNO Tentato furto in un’abitazione del centro. Non è chiaro se il ladro sia lo stesso o meno che in precedenza aveva colpito o cercato di colpire a Castion, Cusighe e Nogarè. La raccomandazione di polizia e carabinieri è di non tenere in casa contanti e gioielli, se non in caso di necessità.
LA TRUFFA DEL RESTO, DI NUOVO IN SCENA IN CITTA’
BELLUNO Alla caffetteria Goppion una donna è stata denunciata dal titolare Massimo Bare: qualcuno è entrato nel locale (lo conferma il fotogramma della telecamere di sorveglianza) e ha ordinato una bibita. Al momento di pagare il conto, un primo tentativo con 50 euro ben sventolati e, approfittando della confusione, la successiva richiesta del resto dei 50euro ma non dei 20effettivamente consegnati. La truffa è riuscita.
GIOVANNI DA PRA’ E’ IL NUOVO CAPOGRUPPO DEGLI ALPINI DI AGORDO, RIVAMONTE E TAIBON
di Gianni Santomaso
L’ALPINO E LA RAGAZZA DI FORMEGAN
TRA GLI ARTICOLI PIU’ CLICCATI DEL FINE SETTIMANA SUL SITO DI RADIO PIU
RC AUTO, A BELLUNO PREZZI IN CALO DEL 14,5%
BELLUNO Secondo l’osservatorio di Facile.it, per gli automobilisti veneti il nuovo anno si apre con un quadro in chiaroscuro. Se da un lato, nella provincia di Belluno, a dicembre 2021 per assicurare un’auto occorrevano in media 324,52 euro, vale a dire il 14,54% in meno rispetto allo stesso mese del 2020, dall’altro sono più di 66.000 gli automobilisti veneti che nel 2022 vedranno aumentare il costo dell’RC auto e peggiorare la propria classe di merito a causa di un sinistro con colpa dichiarato nel 2021 (+16% anno su annuo). In termini percentuali si tratta del 2,35% del campione analizzato, percentuale che risulta essere più bassa rispetto a quella nazionale (2,47%). Guardando alla provincia di Belluno, la percentuale di automobilisti che hanno denunciato all’assicurazione un sinistro con colpa è pari al 2,71%, valore che fa guadagnare a quest’area il primo posto nella graduatoria regionale. Analizzando la graduatoria delle province venete, al primo posto si trova Belluno (2,71%), seguita da Treviso (2,52%) e Rovigo (2,51%). Continuando a scorrere la classifica si posizionano Venezia (2,46%), Padova (2,39%) e Vicenza (2,37%). Ultimo posta per Verona, area veneta dove in percentuale sono stati denunciati alle assicurazioni meno sinistri con colpa (1,93%). L’andamento delle tariffe e altri dati sull’RC auto nella provincia sono disponibili a questo link: https://www.facile.it/assicurazioni/osservatorio/rc-auto-belluno.html
I GRAFICI DI TIZIANO DE COL
DOMENICA AL NOF FILO’ DI CENCENIGHE VACCINAZIONI ANTI COVID AD ACCESSO LIBERO
CENCENIGHE Domenica 23 gennaio dalle 9 alle 13 al Nof Filò di Cencenighe è programmata una giornata per le vaccinazioni ant covid ad accesso libero dedicata a prime dosi e dose booster. I medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta saranno a disposizione per rispondere a qualsiasi dubbio. Per la vaccinazione bastano la tessera sanitaria e la scheda anamnestica compilata.
RED CANZIAN RICOVERATO. ZAIA, “FORZA RED, TORNA PRESTO. IL TUO POSTO E’ NEL CUORE DELLA MUSICA E DELLA GENTE”
IL GRANDE CUORE DI RED CLICCA QUI
“Forza Red, riprenditi in fretta. Ti aspettiamo per festeggiare con ‘Casanova Opera Pop’, perché il tuo posto è lì: nel cuore della musica e della gente”.
Con queste parole, il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, rivolge i suoi “più affettuosi auguri di pronta guarigione” a Red Canzian, ricoverato al Cà Foncello di Treviso per una infezione cardiaca.
“Il fatto che abbia lui stesso voluto dare la notizia diffondendo un video – aggiunge Zaia – in qualche modo ci tranquillizza sulle sue attuali condizioni di salute. Ti aspettiamo a braccia aperte – dice il Governatore a Canzian – a deliziare la gente con la tua arte e con il tuo essere una bella persona, anche oltre la straordinaria bravura”.
IN ISOLAMENTO ANCHE IL PARROCO DI LAMON
LAMON Il parroco è in isolamento dopo un tampone positivo e a celebrare messa è arrivato il vescovo Renato Marangoni. Il parroco don Giorgio Aresi è stato infatti costretto dal virus a dare forfait. Lo ha spiegato lui stesso con un foglietto che è stato affisso per avvisare i fedeli dell’altopiano: «Giovedì 13 gennaio mi sono sottoposto ad un tampone molecolare mentre mi trovato a casa dai miei familiari e sono risultato positivo al Covid. Ora mi trovo in isolamento a casa fino a giovedì 20 per un tampone di richiamo. Se risultassi negativo devo probabilmente attendere altri tre giorni per un nuovo tampone e se negativo anche il terzo posso di nuovo muovermi».«Non ho sintomi particolari, soltanto mal di gola»
ANDREA DE BORTOLI NELLA SCENA POLITICA BELLUNESE
BELLUNO È Andrea De Bortoli il primo Segretario di Azione Belluno. A decretarlo gli iscritti al partito riunitisi in assemblea. Un appuntamento che arriva a due anni dalla fondazione del partito e che in Veneto – collegio elettorale di Carlo Calenda – è cresciuto con una adesione di iscritti sempre in aumento, 34 gruppi territoriali, un piano strutturato di sviluppo politico del territorio e molti amministratori locali attivi. Ora inizia una nuova fase di consolidamento e ulteriore crescita sul territorio come conferma De Bortoli: “con l’importante esercizio democratico odierno diciamo ai bellunesi che esistiamo e siamo pronti a fare la nostra parte nel dibattito pubblico. Lo faremo con lo spirito e lo stile che da sempre contraddistinguono l’offerta politica di Azione: pragmatismo e serietà saranno le stelle polari”. Il neo segretario dimostra di avere le idee chiare e non voler perdere tempo: “mi sono messo a servizio di Azione Belluno per strutturare il partito, ci aspetta un grande lavoro, ma sono fiducioso perché tra le decine di iscritti ci sono competenze di alto livello dislocate equamente su tutto il territorio. Vogliamo interpretare un ruolo di primo piano anche in previsione delle imminenti consultazioni elettorali. L’agenda pubblica è arcinota a tutti, si tratta ora di scrivere finalmente la pagina del “come” e noi vogliamo affrontare i grandi temi con coraggio e buonsenso”. De Bortoli – rientrato a Belluno negli ultimi anni – conclude rivolgendo un invito ai suoi coetanei: “sono tornato in provincia per l’amore che nutro per questa terra e ho deciso di impegnarmi per non rassegnarmi a vederla spegnersi, visto che ha tutte le carte in regola per recitare un ruolo da protagonista. Per fare questo c’è bisogno della forza e freschezza di giovani e giovanissimi, ragazze e ragazzi, a loro rivolgo un vero e proprio appello: prendiamo in mano il nostro presente e costruiamo assieme il nostro futuro!”
IL NUOVO CAMION MULTIFUNZIONALE DELLA PROTEZIONE CIVILE DI AURONZO DI CADORE
AURONZO DI CADORE Inaugurato ad Auronzo di Cadore il nuovo camion multifunzionale della Protezione Civile acquistato con i contributi della Ragione Veneto. “Un gruppo che in questi anni ha sempre dimostrato operatività, tempestività e preparazione non solo nell’antincendio boschivo, dove hanno una speciale competenza, ma in ogni ambito della Protezione Civile – ha detto l’assessore regionale Gianpaolo Bottacin – Con questo nuovo mezzo, che sarà a disposizione anche della colonna mobile regionale per le grandi calamità, aumentiamo ulteriormente l’operatività del servizio generale di Protezione Civile attraverso un gruppo che utilizzeremo a pieno, spero il più possibile per interventi di prevenzione più che di che emergenza. La mattinata odierna per me è stata poi l’occasione anche per un nuovo ringraziamento in generale a tutti i volontari della Protezione Civile, che in questi anni sono stati costantemente operativi per tutte le calamità che si sono succedute. Anche nell’emergenza coronavirus come supporto logistico alla sanità, con le loro 380mila giornate di lavoro donate alla collettività, i volontari veneti hanno dimostrato di non avere eguali in Italia“. (foto pagina Facebook Gianpaolo Bottacin)
UNA RISOLUZIONE PER LA RIGENERAZIONE URBANA. GIDONI: “OCCORRE UNA FORTE PRESSIONE SUL GOVERNO”
BELLUNO Sui banchi delle prossime riunioni dei Consigli comunali del Bellunese potrebbe arrivare la risoluzione proposta dalla Lega sulla rigenerazione urbana. Il partito, dopo l’esclusione di gran parte dei Comuni del Nord, compresi Belluno e Feltre, dai fondi del Pnrr rivolti a progetti di rigenerazione urbana, passa ancora una volta dalle parole ai fatti. Così alla mozione depositata dai parlamentari leghisti, la prima del 2022, si aggiunge oggi l’iniziativa della sezione provinciale con l’invio a tutti i sindaci di un testo di risoluzione. Il testo dovrebbe venir presentato in sede di Consiglio comunale per essere votato dalle assemblee e impegnare così i sindaci a trasmettere al Governo le richieste. Insomma una pressione su più fronti, un appello corale per il quale si chiede che il territorio sia compatto.
FRANCO GIDONI, COMMISSARIO PROVINCIALE DELLA LEGA
BUSSONE (UNCEM) RICONOSCE IL BUON LAVORO DEL FONDO COMUNI CONFINANTI
ROMA Nell’intervista rilasciata a “ViViItalia Tv” sul mancato finanziamento della quasi totalità dei progetti presentati dai Comuni del Nord Italia nell’ambito del piano di rigenerazione urbana del Pnrr (3,4 miliardi) a causa dei criteri di ripartizione che hanno premiato i progetti presentati da amministrazioni del Sud Italia, Marco Bussone, presidente Uncem, riconosce il buon lavoro finora realizzato dal Fcc, il Fondo Comuni confinanti presieduto dal deputato Dario Bond su incarico del ministro agli Affari regionali, Mariastella Gelmini. Bussone in particolare apprezza il cambio di passo volto a coinvolgere e a supportare fattivamente i Comuni interessati nella gestione e, soprattutto, nella realizzazione dei progetti finanziati. «Come Bussone, concordo anch’io sulla necessità che il nuovo Fondo per la montagna, prossimo all’approvazione da parte del Parlamento, venga ufficialmente definito “Fondo per i Comuni di montagna”, superando anche qualsiasi riserva di carattere territoriale nella ripartizione delle risorse (100 milioni il primo anno, 200 milioni strutturali per ciascun anno a venire) che non sia l’essere una realtà montana, in modo da utilizzare solo il criterio qualitativo nell’allocazione dei sostegni economici» commenta Dario Bond. «Tornando al piano di rigenerazione urbana, auspico che al più presto il ministro Lamorgese – e tutto il governo Draghi – trovi al più presto il miliardo di euro ulteriore per finanziare i progetti approvati ma non sovvenzionati presentati dai Comuni del Nord Italia».
OGGI SUL CORRIERE DELLE ALPI
SARA E DAVIDE, DAL MARE DELLA LIGURIA ALLA PACE DI SELVA DI CADORE
di Gianni Santomaso
la vignetta è di Erica Andrich
#TROVIAMOFEDERICO: RACCOLTI OLTRE 32 MILA EURO, IL RESOCONTO DELLE DONAZIONI
È stata pubblicata sul sito www.federicolugato.it la rendicontazione delle donazioni effettuate con i soldi raccolti dalla campagna “Troviamo Federico” lo scorso settembre. Il totale donato è stato 32.246 euro: 31.675 euro, al netto delle commissioni. “Vogliamo ringraziare di cuore tutti quelli che ci hanno dato il loro sostegno – raccontano la moglie, Elena Panciera e la sorella, Nicoletta Lugato. – Ci auguriamo che questo nuovo anno sarà migliore di quello passato, anche grazie a quello che abbiamo imparato così dolorosamente”. Un modo per sentire tutti più vicini è condividere quanto abbiamo deciso di fare in memoria di Federico e che è possibile grazie alle donazioni ricevute. Nel dettaglio: 20.414 euro sono stati raccolti da 658 donatori su Facebook, che ne ha erogati 19.870 (il resto è stato trattenuto come commissione di gestione), 11.832 euro sono stati raccolti da 111 donazioni dirette sul conto bancario. Oltre a commuovere e creare una profonda gratitudine, la somma è servita per pagare le spese di ricerca. In particolare 17.472 euro sono stati già destinati, 14.504 euro sono da spendere con questi scopi: 6.371 euro sono stati impiegati per il rimborso spese di vitto e alloggio ai quasi 400 volontari durante i 12 giorni di ricerche. Una cifra relativamente esigua “grazie alle tante persone e aziende che hanno agito a titolo gratuito, di cui non ci dimenticheremo mai”, ricordano Elena e Nicoletta; 10.800 euro sono stati già versati tra le varie associazioni di volontari e cinofili intervenute attraverso il coordinamento ufficiale del Prefetto di Belluno, Mariano Savastano, e chi ha aiutato per la commemorazione civile; 1.200 euro sono stati impegnati in ulteriori donazioni ad associazioni, ancora da fare; 571 euro sono andati in commissioni Facebook e bancarie; la cifra residua è stata mantenuta, per ora, per coprire future spese e con l’idea, nata dalle persone che amavano Federico, di fondare un’associazione in sua memoria per offrire supporto e sostegno nella sicurezza di passeggiate ed escursioni. Elenco delle 18 associazioni destinatarie di donazioni: Soccorso alpino CNSAS Veneto, Cinofili “Gli Angeli” di Adria, Steel Dog di Padova, Croce Rossa di Feltre,Croce Rossa di Belluno, Fondazione ANA Onlus – Associazione Nazionale Alpini, Associazione Volontari Antincendi Boschivi – Protezione Civile Pederobba ODV, Comitato Volontario di Protezione Civile Valle dell’Agno – Valdagno, Coordinamento delle Associazioni di Volontariato di Protezione Civile della Unione Montana Cadore Longaronese Zoldo, Coordinamento delle Associazioni di Volontariato di Protezione Civile della Comunità Montana Feltrina, Diade Unità Cinofile di Protezione Civile, Gruppo Volontari di Protezione Civile del Comune di Treviso, Nucleo Comunale Protezione Civile Pronto Intervento di Montebelluna, Nucleo Volontari Montello, Scuola Padovana Cani da Soccorso S.Pa.Sso, Associazione Cinofila da Soccorso U.C.S. San Marco di Venezia, Droni Rescue Network, Associazione Penelope.
IL RENDICONTO DELLE DONAZIONI NEI GRAFICI
LA REGIONE VENETO RICONOSCE L’ECOMUSEO DELLA VALLE DEL BIOIS
di Gianni Santomaso
CANALE D’AGORDO L’Ecomuseo della Valle del Biois, istituito nel 2021, grazie alla sinergia della Comunità locale assieme ai Comuni di Canale d’Agordo, Falcade e Vallada Agordina ed alle rispettive Pro loco ha ricevuto proprio ieri (14 gennaio) il documento dalla Regione Veneto, con il quale si attesta ufficialmente che, con DGR n. 1878 del 29.12.2021, la regione riconosce l’Ecomuseo Valle del Biois, come Ecomuseo del Veneto, inserendolo nell’apposito albo di Palazzo Balbi. Tale notizia viene accolta con particolare entusiasmo dal gruppo di lavoro dell’ecomuseo, che aveva presentato la richiesta di candidatura lo scorso giugno 2021 attraverso la Fondazione Papa Luciani di Canale d’Agordo Onlus. «Si tratta di un riconoscimento molto ambito – sottolinea il direttore Roberta Marcolongo – in quanto siamo tra i primi nel Veneto a ricevere tale titolo. La Legge regionale n. 30/2012 “Istituzione, Disciplina e promozione degli ecomusei” entra in sinergia con le altre leggi regionali italiane che si occupano di ecomusei, una disciplina che in Italia vede gli albori in Piemonte già a fine ‘900. Il valore che viene attribuito all’ecomuseo, risiede nel fatto che unacomunità locale, abbraccia l’esigenza di prendersi cura di un territorio, i cui caratteri si radicano nelle tradizioni, nel paesaggio, nella memoria storica. La cura del territorio è indispensabile soprattutto in quei paesaggi marginali, dove il calo demografico e l’abbandono dei siti comporta un degrado del paesaggio stesso». «Nella Comunità della Valle del Biois – continua Marcolongo – i valori culturali e gli elementi nel paesaggio che distinguono il carattere dolomitico dell’area, sono molto forti ed assieme ad essi anche la volontà di preservare e valorizzare questo scrigno di bellezze artistiche, naturalistiche ed architettoniche, assieme alle tradizioni locali». Dall’istituzione dell’ecomuseo il gruppo sta lavorando alla messa in rete dei siti di particolare interesse nella valle, affinché tutti, turisti e forestieri, possano condividere una visitazione esperienziale in tale patrimonio. Si parla di esperienza, in quanto sarebbe interessante, far partecipare l’ospite, nelle azioni stesse, di cura del paesaggio, come ad esempio, alla fienagione. I siti dell’ecomuseo potranno essere conosciuti attraverso il sito web www.ecomusevalledelbiois.it, la cui fase di allestimento per l’anno 2022 è in fase di completamento. Altri importanti programmi per il nuovo anno, riguardano il sostegno e la promozione degli eventi culturali in merito: alla Beatificazione di Papa Giovanni Paolo I, Albino Luciani (nato a Canale d’Agordo, dove a lui è dedicato un museo), il bicentenario dalla morte del poeta Valerio Da Pos (Carfon di Canale d’Agordo), l’apertura della Schola dei Battuti presso San Simon (Vallada Agordina). Un percorso di visitazione tra i siti storici, religiosi ed artistici della valle assieme ad iniziative culturali e ambientali sono altri progetti che il gruppo di lavoro sta organizzando per il prossimo periodo estivo.
LONGARONE FIERE DOLOMITI PRESENTA IL CALENDARIO 2022
LONGARONE Dopo le festività, Longarone Fiere Dolomiti riparte a pieni giri. Il Presidente Gian Angelo Bellati presenta già il ruolino di marcia per un 2022 dal quale tutti si aspettano molto. Uno dei settori economici più colpito negativamente da covid19 è stato sicuramente il settore delle fiere. Non solo in Italia ma in tutto il mondo. Eppure, nonostante questa situazione drammatica la piccola ma particolare fiera di montagna, Longarone Fiere Dolomiti, è riuscita a reagire alla situazione. “Ci troviamo adesso nel 2022 – continua Bellati – con una situazione più rodata, ci sono i vaccini, la gente e le imprese sono più tranquille, perché non dico ci sia un’abitudine ma c’è una capacità di meglio convivere. Quindi quest’anno la tabella di marcia è questa. Tra poco a febbraio avremo Ri-Costruire Virtuale, B2B. Tra l’altro viene fatta sotto l’egida delle Commissione europea perché riconosciuto come Local Event. Subito dopo, il 19-20 e 25-26-27 marzo, ci sarà Agrimont, la fiera dell’agricoltura e zootecnia di montagna. Due anni che non c’era più in presenza, ma abbiamo con noi tutte le Associazioni di categoria, socie della nostra Fiera di Longarone, tutte le realtà produttive più importanti non solo bellunesi, che sono determinate appunto a farla diventare di nuovo la grande fiera che è sempre stata. Poi 8-9-10 aprile il ritorno di Ri-Costruire, ma in presenza e una nuova occasione per incontrarsi. Il 23-24-25 aprile avremo invece Caccia Pesca e Natura, un’edizione particolare anche con la Regione del Veneto che ha voluto fare una grande promozione di questa fiera ma soprattutto della pesca sportiva con una tutta un’attività sui social e sui media molto interessante. E 28-29 maggio avremo Reptiles Day, piccola ma molto internazionale che con molto coraggio sfiderà di nuovo le difficoltà di collegamento con l’estero, qualche volta presenti anche all’interno dell’Unione europea. Da luglio ad ottobre torna Woman Art Expo nell’ambito di Arte in Fiera Dolomiti, prevista a settembre, e dedicata soprattutto all’arte al femminile. Il 9-10-11 settembre, questa volta non sul Cansiglio ma a Longarone avrà luogo Fiera & Festival delle Foreste insieme a BosterNordEst. Poi il 10-11-12 ottobre in concomitanza avremo sia Dolomiti Show che Expo Dolomiti HoReCa che ha avuto un grandissimo successo nel 2019, e cercheremo di ripeterlo nel 2022”. Dopo, quindi, questi 10 grandi appuntamenti fieristici arriviamo alla fine alle ultime due grandissime manifestazioni che rappresentano un pezzo di storia di Longarone Fiere Dolomiti. La prima è la 44. edizione di Arredamont, dal 29 ottobre al 6 novembre. Una delle manifestazioni più importanti delle nostre montagne e che rappresenta benissimo l’unicità di questo polo fieristico. Infine, si chiude in bellezza. Dal 27 al 30 di novembre sarà il turno della 62. Mostra Internazionale del Gelato Artigianale.
IL CALENDARIO DEGLI EVENTI A LONGARONE FIERE NEL 2022
Calendario LFD 2022
ALLA RICERCA DEL CORAGGIO PERDUTO (DELLE IDEE)
La scomparsa di David Sassoli mi stimola una riflessione a voce alta senza timore di altrui giudizi contrari. Senza il coraggio delle proprie idee, infatti, la vita sarebbe davvero grigia. Il rito funebre mi ha risvegliato un turbinio di sensazioni che non possono lasciarmi indifferente. Grazie anche ad alcuni interventi, in primis quelli di moglie e figli di Sassoli, ho riscoperto un concetto da troppo tempo sopito nel mondo della politica: al servizio della collettività si deve agire con grande dignità e gentilezza fruendo di solida preparazione culturale e umana. Aggiungo, grazie allo splendido intervento della brava collega Elisa Anzaldo del TG1, che ciò vale anche per il mondo del giornalismo il quale, alla pari della politica, deve oggi sudarsi la riconquista della fiducia perduta dei cittadini. L’intero rito funebre è stato un elogio della serietà e della dignità dell’agire umano come non ci capitava di sentire ormai da troppi anni. Uno squarcio di luce nel buio delle coscienze, una lezione di umiltà e di coraggio delle proprie idee senza urla e violenza verbale. Lo confesso: da qualche tempo avevo perduto la speranza che ciò sia ancora possibile, perché l’intero cammino odierno della società corre scelleratamente in direzione opposta. Non volendo, però, passare per Alice nel paese delle meraviglie, mi sono chiesto perché la morte di Sassoli mi abbia risvegliato tanta attenzione in mezzo al disorientamento di questi ultimi anni. Poi ecco la significativa presenza dei giovani boy-scouts; ecco gli echi delle lezioni di De Gasperi, La Pira, don Milani, Moro e via dicendo; ecco riaprirsi d’improvviso le pagine della “Gaudium et spes” che, come Sassoli, molti di noi metabolizzarono tanti anni fa per farne bagaglio per la vita, mentre ci aveva incoraggiato la luce accesa dal Concilio Vaticano II. Allora è vero, si può…! E ciò non riguarda solo chi è di formazione cattolica, sia ben chiaro. Nella mia terza età siffatti scuotimenti spirituali inducono a non tirare i remi in barca se delusi di tutto e di tutti. Al contrario aiutano a non contribuire così al silenzio colpevole e assordante della maggioranza degli uomini e delle donne di buona volontà di giovannea memoria. Sì, ancora si può. Nella politica come nel giornalismo, dove professionisti come Sassoli hanno saputo restituire, anche a un modesto e vecchio cronista di provincia quale sono, l’orgoglio dell’appartenenza ad una categoria troppo spesso inquinata da chi la disonora con dolo. In ogni professione e espressione dell’ingegno umano ci vuole il coraggio delle idee che sgorgano dai buoni princìpi e sapere muoversi nel rispetto degli altri e delle regole della pacifica convivenza, della sana democrazia e dell’onestà intellettuale. Questa è la lezione di Sassoli. Mi piacerebbe che essa lasciasse un segno nelle redazioni per affrancarle da qualsiasi condizionamento. Mi piacerebbe che, tra qualche giorno a Roma, si mettessero da parte le bandierine di partito e si consegnasse al nostro martoriato Paese un presidente… alla Sassoli. Uomo o donna non importa, basta che sappia tenere dritta la barra anche nella tempesta e continui, dopo Mattarella, a rendere l’Italia credibile e rispettabile nel mondo. Ma anche capace di saper governare la rinascita dalla pandemia, cosciente che non esistono alternative. Utopie o illusioni? Scegliete voi. Io opto per le prime, perché qualche volta diventano realtà. E scusate il disturbo delle mie elucubrazioni, frutto di una senilità ancora attiva. Per fortuna…
LE PICCOLE IMPRESE PAGANO L’ENERGIA ELETTRICA IL 75 % E IL GAS IL 133% IN PIU’ DELLE GRANDI
PER ABBASSARE I COSTI, MOLTE LAVORANO DI NOTTE
Il caro energia sta colpendo indistintamente tutte le nostre imprese, anche se le piccole, ben prima degli aumenti boom registrati negli ultimi mesi, subiscono un trattamento di “sfavore” rispetto alle grandi realtà produttive.
Secondo gli ultimi dati Eurostat relativi al primo semestre 2021, infatti, le piccole aziende pagano l’energia elettrica il 75,6 per cento e il gas addirittura il 133,5 per cento in più delle grandi . Questo
differenziale, a scapito dei piccoli, colpisce anche le realtà di pari dimensioni presenti nel resto d’Europa, sebbene negli altri Paesi questo gap sia più contenuto del nostro (vedi Tab. 1 e Tab. 2).
Se ancora ce ne fosse bisogno, questa è un’ulteriore dimostrazione che il nostro Paese non è a misura di piccole imprese. Sebbene queste ultime costituiscono oltre il 99 per cento delle aziende presenti in Italia, diano
lavoro ad oltre il 60 per cento degli addetti del settore privato e siano la componente caratterizzante il made in Italy nel mondo, continuano ad essere ingiustificatamente discriminate.
Ormai si lavora di notte
In questa prima settimana di rientro dopo le vacanze natalizie, ad esempio, molte di queste realtà hanno deciso di introdurre o di potenziare il turno di notte per abbattere i costi energetici. Pertanto, tra assenze legate al Covid e la necessità di rimodulare il ciclo produttivo per tagliare il costo delle bollette, non sono poche le attività che hanno organici ridotti all’osso e grosse difficoltà a garantire processi produttivi efficienti.
Le misure introdotte dal Governo Draghi
Per abbattere i costi delle bollette di luce e gas il Governo Draghi a messo a punto una serie di interventi che sono entrati in vigore nella seconda parte del 2021, per un importo complessivo pari a 8,5 miliardi di euro. I principali sono:
a) la conferma dell’azzeramento degli oneri generali di sistema applicato alle utenze elettriche domestiche e alle utenze non domestiche in bassa tensione, per altri usi, con potenza disponibile fino a 16,5 kW e la sostanziale riduzione degli oneri per le restanti utenze elettriche non domestiche;
b) per tutte le utenze la riduzione dell’Iva al 5 per cento del il gas naturale;
c) l’annullamento, già previsto nel quarto trimestre 2021, degli oneri di sistema per il gas naturale, per tutte le utenze, domestiche e non domestiche;
d) il potenziamento del bonus applicato ai clienti domestici del settore elettrico e del gas naturale in condizione economicamente svantaggiata ed ai clienti domestici in gravi condizioni di salute (vedi Tab. 3).
Perché i piccoli sono più penalizzati
In merito alle tariffe dell’energia elettrica, ad aver aumentato lo storico differenziale tra piccole e grandi imprese ha contribuito l’entrata in vigore, dal primo gennaio 2018, della riforma degli energivori. L’effetto prodotto da questa novità legislativa, che prevede un costo agevolato dell’energia elettrica per le grandi industrie, di fatto ha azzerato a queste ultime la voce “Oneri e Imposte”, ridistribuendola a carico di tutte le altre categorie di imprese escluse dalle agevolazioni. E’ altresì vero che a seguito delle misure messe in campo dal Governo Draghi nella seconda parte del 2021, questo gap si è leggermente ridotto. Per quanto concerne il gas, invece, il divario tariffario è riconducibile al fatto che tutte le grandi imprese ricevono dai fornitori delle offerte personalizzate con un prezzo stabilito su misura e sulla base delle proprie necessità. Pertanto, in sede di trattativa, il peso dei consumi è determinante per “strappare” al fornitore una tariffa molto vantaggiosa. Possibilità che, ovviamente, alle piccole imprese è preclusa. Va altresì ricordato che nel mercato libero le offerte di prezzo possono interessare solo la componente energia; le altre voci di spesa – come le spese di trasporto, gli oneri di sistema, la gestione del contatore etc. – sono stabilite periodicamente dall’Autorità per l’Energia e sono uguali per tutti i fornitori.
Anche in Europa paghiamo di più
Concentrando l’attenzione solo sulle piccole imprese, dal confronto con le realtà produttive europee di pari dimensione emerge che in Italia i costi energetici sono tra i più elevati. Tra tutti i paesi dell’Area euro, infatti, solo rispetto alla Germania le nostre imprese pagano in meno (del 12,6 per cento). Rispetto alla media europea, invece, i nostri piccoli imprenditori pagano mediamente il 15 per cento in più (vedi Tab. 4). Quando analizziamo il costo del gas, invece, tra i Paesi dell’Area euro le Pmi italiane sono al terzo posto (dopo Finlandia e Portogallo) per la tariffa più elevata. Se, come abbiamo riportato più sopra, quella mediamente applicata nel nostro Paese per ogni MWh (Iva esclusa) consumati è pari a 53,7 euro, registriamo una variazione di prezzo rispetto alla media dei paesi che utilizzano la moneta unica del +7,6 per cento (vedi Tab. 5).
L’incidenza delle imposte è al top
Assieme all’andamento del costo della materia prima, in Italia la componente fiscale è l’altra voce che contribuisce in maniera determinante ad innalzare il costo delle tariffe. Sempre nel primo semestre 2021, per la bolletta elettrica, ad esempio, in riferimento alle piccole imprese il 40,7 per cento del costo totale è riconducibile a tasse e oneri: la media dell’Area euro, invece, è del 35,7 per cento. Per quella del gas, invece, se in Italia l’incidenza percentuale della tassazione sul costo totale a carico delle piccole aziende è del 27 per cento, nell’Area euro si attesta attorno al 25 per cento. Come segnalavamo più sopra, va comunque ricordato che a seguito delle misure messe in campo dal Governo Draghi, l’incidenza del peso del fisco sul costo complessivo delle tariffe energetiche è leggermente diminuito.
LA MORTE TRAGICA DEL VESCOVO “TAIBONÈR” RICORDATA NEL BEL LIBRO DI ANSELMO PALINI
di RENATO BONA
Il bresciano prof. Anselmo Palini di San Giovanni di Polaveno, docente di materie letterarie, ha recentemente dato alle stampe (Edizioni Ave, Roma, 2021, 252 pagine) il libro “Juan Gerardi. Nunca más-Mai più” (prefazione del cardinale guatemalteco lvaro Ramazzini Imeri) che propone la storia di un vescovo-martire di origini agordine (di Taibon): Juan José Gerardi Conedera (1922-1998) di cui quest’anno, il prossimo 27 dicembre, ricorre il centenario della nascita (è deceduto tragicamente il 26 aprile 1998),i cui nonni paterni partirono da Taibon Agordino nel 1879 in cerca di fortuna oltre oceano. L’iniziativa si inserisce, come numerose altre precedenti, tutte di notevole interesse, nell’ambito delle ricerche, studi ed approfondimenti che Palini ha portato avanti negli anni in particolare sui temi della pace, dell’obiezione di coscienza, dei diritti umani e, più recentemente, affrontando le problematiche connesse con i totalitarismi nel ventesimo secolo, ricercando in particolare – come spiega nel proprio sito telematico – “le testimonianze di chi si è opposto a tali sistemi dittatoriali”. Con l’intento di “presentare questi testimoni di pace, di libertà e di nonviolenza, persone che nella notte dei totalitarismi e delle dittature hanno tenuto accesa una piccola luce ed hanno dimostrato che nella storia l’ultima parola non spetta al male”. Onore al merito del prof. Palini, va ricordato che (lo ha fatto nei giorni scorsi il sito diocesano “chiesabellunofeltre ) il Museo bellunese delle Migrazioni ha realizzato e custodisce nella sede della “Bellunesi nel Mondo” presieduta da Oscar De Bona, una scheda proprio su Gerardi Conedera. E dunque vediamola la figura di questo presule, definito “testimone di pace e di giustizia”. Nel Guatemala della seconda metà del Novecento, oppresso da feroci dittature militari, la sua voce si è levata forte “a chiedere verità e giustizia per le migliaia di vittime della repressione e della violazione dei diritti umani” fino a quando “divenuta scomoda per il potere politico, militare ed economico che dominava nel Paese, è stata messa a tacere per sempre”. Ma… “La testimonianza di questo vescovo martire, ancora poco noto in Italia, continua oggi a interpellarci e indicare la strada per un altro mondo possibile, dove finalmente, come afferma il testo biblico, sia osservato il diritto e praticata la giustizia”. Il sito Wikipedia.org lo ricorda precisando che nacque da una famiglia bellunese emigrata in Guatemala verso la fine dell’800; frequentato il seminario minore di Città del Guatemala, proseguì gli studi di teologia a New Orleans negli Usa e fu ordinato sacerdote nel 1946. Inizialmente lavorò come parroco e con l’ordinazione episcopale gli vene affidata la diocesi di Verapaz (per un breve periodo fu anche vescovo ausiliare di Guardialfiera in Molise – ndr.) dove si dedicò principalmente agli indios dato che i discendenti degli antichi maya erano più della metà della popolazione. Collaborando con i benedettini organizzò una serie di iniziative per istruire e far crescere spiritualmente la popolazione, tra cui spiccava la fondazione del Centro per la promozione umana San Benito che oltre ad insegnare a leggere e scrivere e coltivare la terra, promosse la nascita di una radio cattolica oltre alla liturgia in una delle lingue maya. E’ del 1974 il trasferimento nella diocesi di Quiché, in un territorio ancora più povero e “più vicino ai focolai della guerra civile che dal 1954 stava distruggendo il Guatemala”. Nel 1976 protestò con i militari per la scomparsa di un centinaio di catechisti e attivisti parrocchiali, uccisi dai militari perché considerati vicini ai guerriglieri. L’uccisione il 31 gennaio 1981 di 37 indios bruciati vivi nell’ambasciata, che manifestavano per la violazione dei diritti umani, lo vide ancora una volta in prima fila nella protesta dato che la maggior parte delle vittime proveniva dalla sua diocesi. Poco dopo subì un attentato e a quel punto si recò in Vaticano, ricevuto da papa Giovanni Paolo II il quale indirizzò una lettera di condanna della violenza contro i civili in Guatemala. Dopo due anni di esilio, nel 1984 ebbe il permesso di rientrare in Patria, divenne vescovo ausiliare di Guatemala e nel 1988 attivò un Ufficio diocesano per i diritti e mediatore tra le parti in conflitto civile. Si dedicò poi alla raccolta di testimonianze per un memoriale sugli orrori della guerra civile: un volume “Guatemala Nunca más” di 1400 pagine circa con i nomi di 50 mila persone e la descrizione della loro morte, presentato alla stampa il 25 aprile 1998. A questo punto è giusto citare anche il sito “newsinquota.it” dove si può leggere in un servizio di Simone Tormen di Bellunesi nel Mondo : “… Nel 1980 gli fu impedito di rientrare in Guatemala di ritorno da un viaggio a Roma in veste di presidente della Conferenza episcopale guatemalteca ed ottenne asilo politico in Costa Rica… La pubblicazione di un rapporto in 4 volumi in grado di documentare oltre 55 mila casi di violenze, torture, mutilazioni, sparizioni, massacri e stupri fa sì che Juan José Gerardi Conedera venga fatto tacere per sempre il 26 aprile 1998, assassinato in maniera talmente barbara che il cadavere poté essere riconosciuto solo attraverso l’anello episcopale. Tre degli esecutori materiali del delitto furono individuati ed arrestati. Il volto dei mandanti invece è ancora avvolto nelle nebbie di depistaggi e omertà istituzionale”. Infine una curiosità appresa da “Il Gazzettino” del 4 dicembre 2020, servizio di Raffaella Gabrieli: “… le vicende dell’ ‘eroe degli ultimi’ non sono passate inosservate agli occhi di George Clooney che racconta in un docufilm la vita del vescovo eroe bellunese…”.
NELLE FOTO (sito “chiesabellunofeltre”; BBC Mundo; gettyimages; sito wikipedia.org.; Michele Ferrraris): tre espressioni del vescovo originario di Taibon Agordino, Gerardi Conedera; l’autore dell’ultimo libro dedicato al presule-martire: il prof. Anselmo Palini; la copertina del volume; il cardinale guatemalteco lvaro Ramazzini Imeri che ha scritto la presentazione; corteo del 26 aprile 2007 per ricordare il vescovo assassinato; manifestazione del 1999 nell’anniversario della barbara uccisione di Gerardi Conedera; libri dedicati al vescovo; la locandina che annunciava il film di Clooney; il presule con “la sua gente”; con il pontefice Giovanni Paolo II; i solenni funerali.
VENERDI’ IL CONSIGLIO COMUNALE DI CANALE D’AGORDO
CANALE D’AGORDO Il sindaco di Canale D’Agordo Flavio Colgergnan ha convocato il consiglio comunale per venerdì alle 19 presso la sala Lina Zandò. Quattro punti in discussione tra cui la nomina del revisore dei conti per il triennio 2022-2025 e l’approvazione del bilancio di ASCA.
ADOLE–SCIENZA: INCONTRI ONLINE PER GENITORI
BELLUNO Dal 28 gennaio Il Dipartimento Dipendenze dell’Ulss Dolomiti ha organizzato una serie di incontri per genitori e adulti di riferimento di ragazzi adolescenti. Gli incontri si terranno online dalle 20.30 alle 22.00.
LA POLIZIA DI STATO CERCA QUARANTA MEDICI
BELLUNO E’ stato pubblicato il concorso per titoli ed esami per l’assunzione di 40 medici per la Polizia di Stato. La domanda di partecipazione al concorso deve essere compilato entro 30 giorni attraverso il sito www.poliziadistato.it
GUARDIA DI FINANZA: PUBBLICATA LA PROCEDURA DI SELEZIONE DEGLI ATLETI CON DISABILITÀ FISICHE E SENSORIALI
BELLUNO Sul portale concorsi online della Guardia di Finanza, per la prima volta nella storia del Corpo è stato pubblicato il bando di concorso, per soli titoli, per la selezione di 6 atleti con disabilità fisiche e sensoriali, distinti per discipline sportive, che faranno parte della Sezione Paralimpica Fiamme Gialle, istituita nell’ambito dei Gruppi Sportivi Fiamme Gialle. Al concorso possono partecipare coloro che abbiano, alla data di scadenza del termine per la presentazione della
domanda, compiuto il 17° anno e non abbiano superato il giorno di compimento del 35° anno di età e che abbiano conseguito nella propria disciplina risultati agonistici di livello almeno nazionale, regolarmente certificati dal Comitato Italiano Paralimpico (C.I.P.) La domanda di partecipazione al concorso, da presentare entro le ore 24.00 del 31 gennaio 2022, dovrà essere compilata esclusivamente mediante la procedura telematica disponibile sul portale attivo all’indirizzo
concorsi.gdf.gov.it
SFIDA ACCESSIBILI, TAVOLA ROTONDA SULLE OPPORTUNITA’ OLIMPIADI E PARALIMPIADI CON LA MINISTRA ERIKA STEFANI
BELLUNO “Sfide accessibili, verso Olimpiadi e Paralimpiadi”. È il titolo della tavola rotonda che Confartigianato Belluno organizza in vista dei due grandi eventi del 2026, è in programma per oggi dalle 10 alle 12.30. Nella sede di Confartigianato Belluno, ma con possibilità di seguire i lavori anche in modalità webinar. Interverrà la ministra per la disabilità Erika Stefani, l’architetto Marco Giacuzzo, l’assessore regionale Gianpaolo Bottacin e Oscar De Pellegrin. Parteciperanno per dare il loro contributo ai lavori anche il vice sindaco di Cortina Luigi Alverà; il sindaco di Belluno Jacopo Massaro; e il presidente della Provincia Roberto Padrin. Concluderanno la presidente Scarzanella e il direttore di Confartigianato Belluno Michele Basso.
SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE PROGETTO “ABBRACCIO
BELLUNO Il Centro Italiano Solidarietà di Belluno (Ceis) seleziona 10 volontari per il progetto di contrasto alle dipendente. Le domande vanno presentate entro il 26 gennaio. rivolgersi al Ce.I.S., telefono: 0437 950895 – mail: [email protected]. Ulteriori informazioni anche su: www.ceisbelluno.org
MERCOLEDI’ A LA VALLE L’HOCKEY DEDICATO AI BAMBINI
LA VALLE L’Alleghe Hockey e il La Valle Ghiaccio organizzano per mercoledì una serata di hockey dedicata ai bambini. Un motivo in più per avvicinare i giovani al mondo dell’hockey su ghiaccio. Ci saranno i giovani atleti delle civette che faranno vedere e provare lo sport dell’hockey su ghiaccio. Iniziativa dedicata a tutti i bambini dai 6 anni in su. Ritrovo allo stadio del ghiaccio di La Valle in località Conaggia con possibilità di noleggio pattini e attrezzatura.
IL LIBRO
DAL DOMINIO VISCONTEO ALLA PRIMA DEDIZIONE A VENEZIA
BELLUNO Si terrà venerdì alle 17 nella Sala Bianchi di viale Fantuzzi la presentazione del libro “Belluno. Dal dominio visconteo alla prima dedizione a Venezia (1404)”, il nuovo studio di Enrico Bacchetti, fresco di stampa per l’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti e tratto dalle fonti dell’Archivio storico comunale. L’introduzione sarà curata da Marco Perale, assessore alla Cultura del Comune di Belluno. Interverranno l’autore, Enrico Bacchetti, e il professor Gian Maria Varanini dell’Università di Verona. Il libro si occupa di quanto avvenne a Belluno nella primavera del 1404, quando, caduto il precedente dominio dei Visconti, per la prima volta la Città e il suo territorio pattuirono di entrare a far parte della Repubblica di Venezia. «Questo volume – commenta l’assessore alla cultura Marco Perale – non ci permette solo di ricostruire una fase storica importante della nostra città, ma è anche il modo storico e documentato con cui Belluno partecipa alle celebrazioni per i 1600 anni di fondazione della città di Venezia».
IERI ALLA RADIO
DUE MINUTI PER TE
APPUNTAMENTO SETTIMANALE CON DON GIORGIO LISE
DON CESARE, IL PENSIERO DEL GIORNO. ALLA RADIO ALLE 7 DEL MATTINO E ALLE 19.30 DELLA SERA.
INFORMAZIONE il canale su TELEGRAM informazione di prima mano e in tempo reale. iscriviti ed aiutaci a farlo conoscere
IN VIVO VERSO, SETTIMA STAGIONE CON BRUNELLA MORO, DAL LUNEDI AL VENERDI ALLE 7.10, 10.10 E 18.50
LA RACCOLTA COMPLETA
GOCCE DI FILOSOFIA
raccolta completa
MUSICA PIU’
MUSICA ALLA RADIO, IL PROGRAMMA DI LORIS SCUSSEL “COLLAGE OPERAZIONE NOSTALGIA” DAL LUNEDI AL VENERDI ALLE 16.00 E ALLE 23
Sarà dedicata ai balli l’apertura della settimana di “Collage operazione nostalgia” che proseguirà la programmazione occupando il proprio spazio quotidiano nell’alternanza tra brani italiani ed internazionali inoltre mercoledì potremo ascoltare una puntata dedicata alle colonne sonore di alcuni film piuttosto famosi. Il programma andrà in onda dal lunedì al venerdì alle 16,00 e alle 23,00.
FREEMIX, LA LIBERTA’ MUSICALE MIXATA DA DJ ATHOS E RACCONTATA DA DJ JACK
INFORMAZIONE il canale su TELEGRAM informazione di prima mano e in tempo reale. iscriviti ed aiutaci a farlo conoscere
DUE MINUTI UN LIBRO, TUTTI I GIORNI ALLA RADIO ALLE 9.40 E ALLE 17.50
LA RACCOLTA COMPLETA
L’ALMANACCO LADINO
LA RACCOLTA
LA RASSEGNA STAMPA DA L’AMICO DEL POPOLO
Ospite: Anselmo Palini
(foto: Wikipedia)
LA RACCOLTA COMPLETA
I RACCONTI DI PAOLO SOPPELSA
LA RACCOLTA COMPLETA
Precipitazioni: Assenti (0%).
Temperature: In ulteriore calo, specie in quota nell’area dolomitica, e attenuazione dell’inversione termica nelle valli; in alcune valli possibili locali aumenti in caso di presenza del Foehn. Su Prealpi a 1500 m min -1°C, max 3°C; a 2000 m min -4°C, max 0°C. Su Dolomiti a 2000 m min -7°C, max -4°C; a 3000 m min -10°C, max -5°C.
Venti: Deboli variabili nelle valli, localmente moderati per raffiche di Foehn, anche nelle zone pedemontane centro-occidentali. In alta montagna da nord, nord-ovest; sulle cime prealpine in genere moderati o tesi, sulle vette dolomitiche piuttosto forti, a 25-40 km/h a 2000 m, a 60-80 km/h a 3000 m, con raffiche di 90-100 km/h sulle vette dolomitiche.
Precipitazioni: Assenti (0%).
Temperature: Minime senza notevoli variazioni, a parte qualche locale lieve calo in quota sulle zone prealpine e dei locali aumenti sulle dolomiti; massime in leggera o contenuta ripresa specie nelle valli. Su Prealpi a 1500 m min -3°C, max 1°C; a 2000 m min -6°C, max -1°C. Su Dolomiti a 2000 m min -7°C, max 0°C; a 3000 m min -9°C, max -2°C.
Venti: Nelle valli in generalmente deboli di direzione variabile, in quota settentrionali in graduale attenuazione, in prevalenza moderati, ma localmente ancora tesi al mattino, a 10-20 km/h a 2000 m, a 20-45 km/h a 3000 m.
HOCLEY SU GHIACCIO
L’ALLEGHE LA SPUNTA AI RIGORI CONTRO IL PERGINE
PARZIALI: 0-1, 2-0, 0-1, 0-0, 0-1. (0-2)
GOL: pt. 0’38” Kiviranta. st. 0’21” Sanvido, 1’10” Foltin. tt. 18’14” Berger. Rig. Kiviranta, De Toni
Ci sono voluti i tiri di rigore per decretare la vincitrice della sfida valida per la terza giornata del Master Round IHL. A spuntarla l’Alleghe che mette in saccoccia due punti nella trasferta di Pergine. Civette che passano subito in vantaggio, trentini che capovolgono il risultato nel secondo tempo e agordini che pareggiano a meno di due minuti dalla fine. Overtime a reti inviolate e rigori che consegnano ai biancorossi la vittoria grazie ai gol di Kiviranta e De Toni. Martedì prossimo le due formazioni si scontrano di nuovo per un quarto di finale di Coppe Italia a partita secca da dentro o fuori, ma questa volta si giocherà al De Toni. Pronti via e subito l’Alleghe in vantaggio. Bastano 38” alle civette per sbloccare il punteggio. Ci pensa Kiviranta a cogliere al volo un assist d’oro di Berger per spedire il disco alle spalle del portiere trentino. Gli agordini sembrano essere più incisivi anche se il Pergine prova a colpire in contropiede ma Scola si difende bene. La partita sembra avere una fase di stanca con le due formazioni che sembrano non volersi fare del male. Padroni di casa che ingranano la marcia giusta a fine primo tempo ma le conclusioni non sono delle migliori. Il secondo drittel inizia con il Pergine che pareggia i conti alla prima azione. Il canadese Sanvido fa tutto da solo e a tu per tu con Scola batte il golie alleghese. Accusa il colpo l’Alleghe che dopo appena un minuto subisce la seconda marcatura trentina con Foltin che approfitta di una disattenzione per portare in vantaggio le linci. Non riescono a reagire le civette che sembrano aver lasciato le teste negli spogliatoi. Il Pergine prova a spingere ma gli agordini rialzano la testa al primo powerplay a favore ma senza trovare il pareggio. Ci provano gli uomini di Fontana ma la gabbia difesa da Rigoni sembra stregata. Fioccano le penalità, da entrambi i lati, ma il secondo tempo termina con i padroni di casa in vantaggio. Alleghesi che iniziano la terza frazione con un altro piglio colpendo il palo alla prima conclusione. Sanvido si fa pericoloso e i trentini si avvicinano alla terza marcatura. Si continua a lottare con tanti cambi di fronte e i portieri costretti agli straordinari per evitare ulteriori gol. Non vuole entrare il disco, De Toni colpisce in pieno la traversa ma il puck, rimbalzando a terra, non supera di poco la linea di porta. Continuano a spingere le civette alla ricerca di un pareggio che sembra non arrivare. I trentini si difendono bene e a tratti anche pericolosi. Fontana decide di giocare con il sesto uomo di movimento e il pareggio arriva a 1’46” dal termine con un siluro di Berger. Si va all’overtime e a fare la differenza sono i portieri. La lotteria dei rigori premia l’Alleghe che va a segno con Kiviranta e De Toni.
L’INTERVISTA
I RICORDI DELL’HOCKEY
REDAZIONE I ricordi di Bruna quando andava allo stadio a vedere le partite dell’Alleghe Hockey
https://www.facebook.com/radiopiu/videos/258509059592425
IL FELTREGHIACCIO SI AGGIUDICA I PLAYOFF DELLA IHL DIVISION I
PARZIALI: 2-0, 4-1, 2-0
GOL FELTREGHIACCIO: Broch, De Giacinto, Fantinel, Sniezhnievskyi, L. Dall’Agnol, 2 M. Dall’Agnol, Geronazzo
Senza sudare sette camicie il Feltreghiaccio si aggiudica i playoff. Nessun problema per la squadra feltrina che atterra l’Aosta rifilando 8 gol agli avversari e conquistando i 3 punti decisivi per strappare il pass ai playoff dell’IHL Division I. Cinque vittorie consecutive per i ragazzi di Zampol, un percorso di crescita esponenziale in vista della fase finale del campionato. Sabato prossimo di nuovo in campo. Il Feltreghiaccio sarà ospite del Milano Old Boys. (foto: Daniel Praloran)
PALLAVOLO
INFORTUNIO SUPERATO PER CANDEAGO DELLA DA ROLD LOGISTIC
BELLUNO Non vede l’ora di tornare in campo. Di vivere in prima persona il clima partita. Un clima che non assapora da fine di novembre. Piccolo passo indietro: la Da Rold Logistics affronta Savigliano, di fronte al pubblico amico della Spes Arena. È sotto 2-0 nel conto dei set, ma il numero 4 in maglia bianca, fino a quel momento il migliore fra i bellunesi, guida la rimonta. Quel numero 4 è Giovanni Candeago. Il quale ricade male sulla caviglia, dopo un contrattacco nel cuore del terzo set. Ed è costretto a lasciare la scena: «Mì sono reso subito conto della gravità dell’infortunio – afferma proprio lo schiacciatore -. Sapevo che non mi sarei più rialzato e che avrei dovuto abbandonare la sfida». Nel frattempo, la Da Rold Logistics Belluno ha chiuso il girone d’andata all’ottavo posto. Ora, però, il virus comprime il calendario. E obbliga i rinoceronti agli straordinari
SCI DI FONDO
IN COMELICO SUPERIORE I TRICOLORI GIOVANI DI FONDO
COMELICO SUPERIORE Nel fine settimana a Padola di Comelico si sono svolte le due giornete deicate ai Campionati italiani Giovani di sci di fondo, rassegna dedicata alle speranze degli sci stretti azzurri, i ragazzi e le ragazze della categoria Aspiranti (nati nel 2004 e nel 2005) e Juniores (nati tra 2002 e 2003). Si è gareggiato sulla pista “Tavela”, a cura di Sci club Orsago e Unione sportiva Valpadola. Per quanto riguarda gli Juniores, impegnati sulla distanza di 15 chilometri, il bellunese delle Fiamme Gialle Elia Barp ha confermato la sua superiorità, conquistando il secondo oro in due giorni dopo quella della 10 chilometri in tecnica classica di sabato e portandosi a casa il sesto titolo italiano in categoria. Barp ha vinto precedendo si 10” il compagno di nazionale, l’altoatesino Banjamin Schwingshacl (Carabinieri) e di 28”1 un altro atleta altoatesino, Hannes Oberhofer (Sesvenna). Bis d’oro anche per Davide Ghio: il piemontese delle Fiamme Gialle si è portato a casa il titolo Aspiranti nella 15 chilometri precedendo due atleti del Comitato Alpi Centrali: di 18”9 Aksel Artusi (Sporting Livigno) e di 30”5 Gabriele Matli (Valle Antigorio). Per quanto riguarda l’ambito femminile, nella 10 chilometri Juniores, la valdostana Nadine Laurent (Fiamme Oro), che nella 5 chilometri in classico si era dovuta accontentare del secondo posto per appena 5”5, ha conquistato il titolo italiano della 10 chilometri mass start precedendo le lombarde Denise Dedei (Sci club Gromo) e Veronica Silvestri (Fiamme Gialle). Anche per Maria Gismondi è arrivata la vittoria dopo il secondo posto nella 5 chilometri in classico Aspiranti: la laziale di Subiaco, che da questa stagione veste la tuta delle Fiamme Oro di Moena, si è laureata campionessa italiana precedendo la bellunese di Padola Iris De Martin Pinter (Carabinieri), oro nella 5 chilometri, e la piemontese Beatrice Laurent (Sci nordico Pragelato). Accanto alle gare del Campionato italiano Giovani si sono svolte anche e gare della Coppa Italia Senior: nella 15 chilometri mass start maschile ha vinto il sappadino Davide Graz (Fiamme Gialle) mentre nella 10 chilometri femminile la valdostana Elisa Brocard (Esercito).