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In bocca al lupo ragazzi e ragazze della maturità. Oggi per voi inizia un’altra importante prova di vita dopo l’altra, dopo quella caratterizzata da privazioni, spesso solitudine e nuove esperienze di apprendimento davanti al monitor di un computer. Già questo vi rende maturi per nuovi percorsi. A voi tutti l’auspicio di poter svolgere gli ultimi impegni di un ciclo di studi in serenità a conclusione di un anno scolastico da ricordare, purtroppo da ricordare, perché l’ultimo anno dovrebbe essere ricordato per ben altro, ma non dipende certo dalla vostra volontà. In bocca al lupo, e un pensiero anche a tutto il corpo docente e a tutti i lavoratori della scuola perché anche per loro è stato un anno difficile che però entrerà nella storia come l’estate che si approssima ancora pregna di incognite e preoccupazioni per il futuro.(mm)
PROVINCIALE 20 CAPRILE-SELVA DI CADORE. CHIUSA FINO AL 4 LUGLIO IN LOCALITA’ SOLATOR ANCHE SABATO E DOMENICA. TRANSITO CONSENTITO AI LOCALI CON TEMPI DI ATTESA FINO A 30 MINUTI
203 AGORDINA, FINO AL 30 LUGLIO ESCLUSI FESTIVI E PREFESTIVI SENSO UNICO ALTERNATO TRA CANDATEN E PERON. DALLE 730 ALLE 9 E DALLE 1630 ALLE 18 CON MOVIERI, NEGLI ALTRI ORARI SEMAFORO
LAVORI SUL LAGO DI ALLEGHE di Claudio Pra
L’ARTICOLO PIU’ CLICCATO SUL SITO DI RADIO PIU’ NEGLI ULTIMI DUE GIORNI E PIU’ TRASMESSO ALLA RADIO NELLE ULTIME 48 ORE
MISTER DINAMITE, IL RAGAZZO DEL FOLLADOR OSPITE DEL ROTARY CLUB BELLUNO
RIAPERTA LA STRADA PER LA VALLE DEL MIS
DUE FERITI LIEVI NELL’INCIDENTE A FONZASO
FONZASO Tamponamento dei più classici ieri mattina lungo la strada regionale 50 in prossimità di Fonzaso. Due le persone coinvolte, una donna trasportata in ospedale al Santa Maria del Prato. Oltre al 118 sul posto i Carabinieri del Norm di Feltre per i rilievi di legge. Al volante della Opel Corsa V.D. 61 anni di Feltre (tamponato) sulla Panda E.D. stessa età di Sovramonte. Entrambi i mezzi stavano dirigendo verso Lamon, la Opel era in procinto di svoltare a sinsistra per raggiungere il vicino supermercato Kanguro, all’improvviso l’arrivo della Panda, la conducente non si è resa conto della manovra in corso. La donna è stata portata all’ospedale di Feltre, il conducente dell’Opel ha lasciato intendere di voler raggiungere l’ospedale per un controllo in tempi successivi e con mezzi propri.
MEZZO DELLA VALPE A CAVALCIONI SULLA RECINZIONE, I VIGILI DEL FUOCO EVITANO IL PEGGIO
SELVA DI CADORE Non è purtroppo la prima volta che un mezzo della Valpe finisce fuori strada lungo le vie di montagna. E’ successo di nuovo ieri mattina, non più in Valle del Biois come in precedenza ma tra Selva di Cadore e Pescul all’altezza del ristorante Giglio Rosso. Il camioncino allestito per la raccolta dei rifiuti è finito cavalcioni sulla recinzione, fortunatamente senza precipitare sulla strada e prato sottostante. Immediato l’intervento dei vigili del fuoco volontari di Selva di Cadore, gli uomini di Igor Callegari sono intervenuti con l’ausilio di due mezzi mettendo in sicurezza il furgoncino raccogli rifiuti e in attesa dell’arrivo della potente autogru del Comando di Belluno che ha rimesso il mezzo in strada evitando ulteriori danni. Ancora una volta un esempio dell’importanza dei volontari sul territorio che in men che non si dica hanno raggiunto il luogo del sinistro e messo in sicurezza il mezzo
VILLOTTA, PARTE DUE. DAL COMUNE “L’INTESA LA TROVINO I PRIVATI” di GIANNI SANTOMASO
IL SERVIZIO DI GIANNI SANTOMASO DAL CORRIERE DELLE ALPI
IERI ALLA RADIO
FALCADE E’ Tornato il sereno in piazza a Villotta (per ora), sotto l’arcobaleno i tre protagonisti che trovano l’accordo sulla piazzetta e “quasi” sul parcheggio.
DIRETTA RADIO, ORE 10.30
GIANNI SANTOMASO
DIRETTA RADIO ORE 9.30
ARTICOLO PRECEDENTE “CANTIERE DI VILLOTTA, UN PRIVATO BLOCCA I LAVORI “E’ STATA VIOLENTATA LA PIAZZA”
FALCADE “Chi è stato? Cosa si può fare per evitare uno scempio”, se lo chiede Sergio Schena, un cittadino di Falcade che questa mattina ha bloccato i lavori in piazzetta. Chiede un incontro con il sindaco per avere chiarimenti, soprattutto soluzioni alternative.
DA FALCADE GIANNI SANTOMASO
A DUE ANNI DA VAIA IL CANTIERE SOTTO LA REGIONALE 203 AGORDINA
LA VALLE In quella maledetta notte del 29 ottobre 2018 il torrente si ingrossò come non mai, anzi quasi come non mai, perché emulò i fasti del ’66. Tanta acqua nera, aggressiva e rumorosa che oltre Ponte Alto ha sbattuto con forza lungo le ripe che sorreggono la regionale 203 agordina in località Le Campe. Un’aggressività con conseguenze devastanti perché il Cordevole mordendo le sponde ben oltre il suo corso ha divorato decine di metri di argini portando con sè cemento, terra, sassi, demolendo le scarpate a sostegno della principale via di collegamento con l’Agordino. Per giorni quella strada è rimasta in bilico controllata a vista dalle maestranze di Veneto Strade. Per giorni impossibile il transito dei mezzi pesanti, anche dei camion con caricati i gruppi elettrogeni che avrebbero dovuto togliere dall’isolamento elettrico intere frazioni rimaste per giorni al buio, anche i mezzi dell’esercito pronti ad intervenire con le forze in grigio-verde. Va dato merito agli uomini di Veneto Strade di aver comunque evitato il peggio perché il collegamento tra Agordo e il resto del mondo non è mai venuto a meno. Oltre ai danni alla regionale 203 agordina le potenti acque hanno spazzato via la pista ciclabile, o meglio un pezzo di una pista ciclabile in disuso perché si tratta del famoso tratto Le Campe-Agordo che per un ricorso di un privato sarà ricordata ai posteri come la grande incompiuta, lo è da oltre un decennio. A due anni di distanza il panorama dal Cordevole è decisamente cambiato. Grandi lavori e grandi cantieri hanno rimesso e stanno rimettendo in sicurezza la regionale 203 agordina, sono stati ricostruiti gli argini, potenziate e ripristinate le scarpate di contenimento. Lo abbiamo documentato con video e foto.
METEO. SUL VENETO TEMPO VARIABILE CON QUALCHE INSTABILITA’. NUVOLOSITA’ PIU’ PERSISTENTE SULLA MONTAGNA, PIU’ PROBABILI SCHIARITE SULLA PIANURA
VENEZIA Il bollettino Meteo del Veneto prevede che oggi, mercoledì 17 giugno, prevarrà un tempo variabile che, nelle ore pomeridiane, potrà mostrarsi a tratti più instabile. La nuvolosità sarà maggiormente persistente sulle zone montane mentre le schiarite riguarderanno in particolare la pianura. Una situazione metereologica simile è prevista anche per giovedì 18. In riferimento alla criticità idrogeologica, il Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile non segnala fenomeni significativi prevedibili. Per il comune di Borca di Cadore (Belluno) è confermato il livello di “attenzione” a causa del fenomeno franoso presente nel territorio.
ALTRI CINQUE MORTI PER COVID IN VENETO, UNO IN PROVINCIA DI BELLUNO E ZAIA LANCIA L’ALLARME “LA CURVA E’ APPIATTITA, NON RISPONDE AI MODELLI MATEMATICI”. SCUOLA: DISCUSSIONE SULLA RIPARTENZA, E’ GIA’ SCONTRO SULLA MASCHERINA IN CLASSE.
di Mirko Mezzacasa
I guariti continuano a salire, anche i dimessi dagli ospedali e dalle terapie intensive, come dire che il virus non fa più paura, ma la curva dei contagi presenta un calo lento. “Non voglio inquietare nessuno – ha detto Zaia – ma la situazione reale è che la curva non risponde al modello matematico che prevede per fine giugno, massimo primo giorni di luglio i zero contagi”. Anche a Belluno ieri sera sono emersi dati preoccupanti dal bollettino di Azienda Zero, un altro decesso in casa di riposo, erano dieci giorni che nessuno moriva di covid19, inoltre nelle 24 ore altri due contagi, fa da contraltare la diminuzione degli attualmente positivi e l’aumento delle persone che escono dall’isolamento. La campagna promozionale turistica del Veneto non è ancora partita, intanto in Liguria il presidente Giovanni Toti anticipa tutti sul tempo in fatto di influencer assoldando Chiara Ferragni che ha scelto la località balneare per le vacanze con relativa promozione sui sui canali. Da Venezia Enrico Cappelletti candidato a presidente della Regione con i 5 Stelle attacca Zaia “Il Presidente boicotta la app immuni, per lui la propaganda politica è più importante della salute”. Anche il Ministro Federico D’Incà chiede al Governatore di collaborare. Sul corso di medicina-chirurgia all’ospedale di Treviso è scontro certo dopo il fallimento dell’intesa Governo-Regione. Zaia da appuntamento in tribunale davanti alla Corte Costituzionale e invita gli studenti comunque ad iscriversi. “Sarà un’università aperta a tutti – ha detto – perché noi in Veneto non solo curiamo tutti, ma formiamo anche tutti senza distinzione alcuna”. Iniziano gli esami per gli studenti delle scuole e la politica analizza e discute le possibilità di ripresa autunnale, in classe, in presenza, non più davanti ad un monitor del computer a distanza. Il primo ostacolo è la mascherina. Se per il comitato tecnico scientifico la condizione essenziale è l’uso della mascherina in classe la Regione Veneto ad esempio non ne vuole nemmeno sentir parlare “Mascherine obbligatorie solo per gli spostamenti – chiarisce il presidente Luca Zaia – non possiamo pretendere che gli alunni le tengano sulla bocca e naso per 5 ore con il rischio di rimanere intossicati respirando solo anidride carbonica” . Tra le prime indicazioni anche il distanziamento, 2 metri quadrati per alunno uno spazio individuale importante che tenga i ragazzi a oltre un metro di distanza uno dall’altro, 1 metro e 34 centimetri per la precisione, e 2 metri di distanza dalla cattedra. Febbre misurata a campione e pasti a scuola con monoporzione, vietato lo scodellamento. Abolizione delle lezioni on line. Tra i problemi da risolvere anche quello del personale da implementare e lo spostamento dei seggi per le elezioni fuori dalle mura scolastiche per non causare interruzioni una volta iniziato l’anno scolastico. I NUMERI IN VENETO: TOTALE POSITIVI 19225 (+8) ATTUALMENTE POSITIVI 721 (-23) DECESSI 1987 (+5) NEGATIVIZZATI 16517 (+26) IN ISOLAMENTO 796 (-51) RICOVERATI 258 (-11 36 POSITIVI, 222 NEGATIVIZZATI), NEGLI OSPEDALI DI COMUNITA’ RICOVERATI 34 (-2 6 POSITIVI, 28 NEGATIVIZZATI), IN TERAPIA INTENSIVA 12 (0, 1 POSITIVI, 11 NEGATIVIZZATI). DIMESSI 3510 (+8),I NUMERI IN PROVINCIA: TOTALE CONTAGI 1183 (+2), ATTUALMENTE POSITIVI 48 (-2) , DECEDUTI 112 (1), NEGATIVIZZATI 1023 (+3) ISOLAMENTO DOMICILIARE 42 (-19) RICOVERATI IN OSPEDALE AL SAN MARTINO 0
APP IMMUNI, D’INCA’ A ZAIA: “COLLABORI E LA FINISCA CON GLI ANNUNCI FACILI”
ROMA “Tutte le regioni hanno un rappresentante nel team che si occupa della comunicazione di app immuni e il sistema sanitario regionale è il soggetto che individua l’utente positivo attraverso il proprio sistema. Viene inserito un codice alfanumerico del soggetto positivo che permette all’app di inviare le notifiche di esposizione al contagio. Non risponde al vero dunque che “l’app salti a piè pari il sistema regionale”: invito come sempre il Presidente Zaia alla collaborazione e a lasciar da parte i facili annunci. La ministra Pisano e tutto il team di lavoro del Dipartimento per l’Innovazione sono al lavoro perché l’app Immuni venga utilizzata e dia sicurezza a tutti i cittadini italiani”: lo dichiara in una nota il Ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà.
“PER L’UNIVERSITA’ DI TREVISO SI VA IN TRIBUNALE” CONFERENZA STAMPA DEL PRESIDENTE DEL VENETO LUCA ZAIA 16 GIUGNO 2020 “TRA OGGI E DOMANI LE LNUOVE LINEE GUIDA PER LE STRUTTURE PROTETTE E CASE DI RIPOSO” le curve del contagio in discesa ma dall’apertura dei Bar meno marcate
VENEZIA Da Marghera il Presidente Luca Zaia fa il punto sull’emergenza Covid-19
NELLE ULTIME 24 ORE 826715 tamponi (+9713) 796 persone in isolamento (-51) positivi 19.221 ricoverati in area non critica 268 (36 pazienti covid positivi) terapia intensive 12 (+1 covid positivi) 1982 decessi (+4), in ospedale 1413 dimessi 3503.
LEGGI LA CONFERENZA DI LUCA ZAIA
dal 18 maggio, data di riapertura di bar e ristoranti vediamo la curva in calo rispetto ai positivi, ma con una progressione inferiore, comunque il trend è negativo rispetto al virus. Ieri il tavolo tecnico per il corso di Laurea in Medicina e Chirurgia di Treviso, nessun punto d’incontro “ci vedremo in tribunale” in attesa delle risposte della Corte Costituzionale
Mi hanno detto che pubblicare i disegni dei bambini è offensivo, sono ben altre le offese nella vita per questo ne pubblicherò sempre di più, ne ho un container. Dall’apertura di bar e ristoranti le curve sono sempre in discesa, ma la curvatura è meno marcata, la progressione è inferiore rispetto al nostro modello. SCUOLE Al 90% le linee guida sono condivise e accettate servono alcuni aggiustamenti a livello nazionale.QUALE L’OGGETTO DEL CONTENDERE SULLA SCUOLA? Bisogna pazientare, si sta discutendo di mascherina, non è possibile che un ragazzino stia 5 ore a scuola con la mascherina senza ricambio di ossigeno. Un’altra cosa sono gli spostamento. La scuola non deve essere coercizione. Poi ci sono altri temi, ma la soluzione la troveremo. Garantito il distanziamento sociale che insegna dalla cattedra e gli alunni che sono sui banchi. c’è più distanziamento sociale a scuola che al ristorante. Viviamo tra contraddizioni, possono andare in auto 4-5 persone con la mascherina ma non sull’autobus o il passeggero accanto ai mezzi di trasporto pubblico o privato. MEDICINA A TREVISO Non ci sono soluzioni, ci vedremo in tribunale non avendo trovato un punto di accordo e non indietreggiamo di un millimetro. L’Università a Treviso decolla come da progetto con l’Università di Padova senza volere andare contro nessuno. Abbiamo 8 reparti clinicizzati dove si formano gli specializzandi ed entro un anno massimo sarà pronto il nuovo ospedale di Treviso con 600 posti ad alta specializzazione, sarà l’ospedale del futuro. Se non ci sono sorprese ma non ci sono feste in arrivo nè compleanni nè San Luca, la situazione è questa anche se ci hanno detto che abbiamo sbagliato tutto. MA LEI NON ERA OTTIMISTA? Io ho detto quale era il mio auspicio, trovare una soluzione per 60 posti di chirurgia e medicina senza dover andare a litigare in tribunale. Aupisco che nella partita ci segua il dottor Bertolissi, ci contestano la programmazione che per noi e per l’Università è invece corretta e siamo in totale accordo. Non è una prova muscolare ma una risposta al territorio. Ci dicono che abbiamo prelevato 6 milioni da un fondo di 9 miliardi e 600 milioni, tra l’altro per medici che possono arrivare da qualsiasi parte del mondo non figli dei padri del Veneto. Noi in Veneto curiamo e formiamo tutti. LINEE GUIDA CHE DIFFERISCONO DA REGIONE A REGIONE COME PER L’ATTIVITA’ TURISTICA PER I RISTORANTI A BUFFET, DA NOI GARANTITI SE SERVITI, A DOBBIACO IN ALTO ADIGE GARANTITO CON MASCHERINA E GUANTI, IN TIROLO NON SERVE NULLA. O IL VIRUS E’ DIVERSO OPPURE NOI SIAMO PIU’ PREVIDENTI? Il sistema più figo è quello nostro, le pietanze ce le servono sul piatto. Non ho nulla contro il Presidente alto atesino ma mettersi mascherina e guanti per andare al buffet è come essere in ospedale, noi con il nostro sistema diamo un’offerta migliore al turista. Comunque una scelta dell’Alto Adige di blindare il turista. Cosa facciano in Austria dovete chiederlo a loro, volevano anche chiudere le frontiere. Noi siamo esperti di turismo, prima comunità a livello nazionale. ELEZIONI A SCUOLA Bisogna evitare l’interruzione dell’anno scolastico. Ad oggi non ho una data del voto, auspico che il Governo valuti di dare mandato ai sindaci per identificare stabili alternativi ai plessi scolastici. ESIGENZE DEI DISABILI: PERCHE’ POSSIAMO ANDARE AL BAR E NON VEDERE I NOSTRI CARI NELLE STRUTTURE? Quando ti scotti con l’acqua calda hai paura della fredda. Sono categorie protette e dopo l’evoluzione del coronavirus e dentro i centri anziani e disabili è chiaro che il legislatore ha chiesto la massima attenzione. In giornata massimo domani sono convinto che le linee guida debbano essere allentati perché altrimenti avremo ospiti non malati di coronavirus ma di patologie psicologiche. Le prime linee guida davano mandato ai gestori di aprire con relative protezioni. Spero e sono convinto che le nuove linee guida siano di stimolo per aprire. Molti gestori sono prudenti, sono 600 le vittime anziane sui 2000 in Veneto anche se molte case di riposo hanno avuto contagi zero, in altre però c’è stata la strade. Ora siamo pronti a chiudere la partita con le nuove linee guida. Serve buon senso e soprattutto non gli avvocati fuori dalle strutture, oppure va a finire che gli anziani muoiono anche di fame perché nessuno si avvicina. Ogni 20 giorni ospiti e tamponi fanno comunque i tamponi c’è un’attività di screening costante, a febbraio non si portava nemmeno la mascherina comparsa con il coronavirus.
OSPITE GIUSEPPE PAN assessore all’agricoltura, caccia e pesca. “In questa fase sono andati in crisi i prodotti di alta qualità, interveniamo anche su queste filiere”. L’assessore fa una sintesi del lavoro svolto fino ad oggi su agroalimentare e pesca. Il fondo di garanzia metterà in corso 20 milioni di euro poi ci sono i fondi di rotazione per 14,5 milioni, e 131 milioni a fondo perduto. Obiettivo: dare liquidità alle imprese ad aziende che non possono indebitarsi ancora.
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FRACASSO (PD): “LAUREA IN MEDICINA A TREVISO, SERVE SOLUZIONE ALTERNATIVA SUL FINANZIAMENTO. IL CONTENZIOSO CON IL GOVERNO NON FARÀ APRIRE LE AULE A SETTEMBRE”
VENEZIA “Prima ancora del corso di laurea in medicina, la cui programmazione come ben sa il rettore di Padova è stabilita a livello nazionale, ciò che serve è aumentare i posti nelle scuole di specializzazione, le uniche in grado di garantire la formazione dei dirigenti medici. Di questo il Veneto ha bisogno come il pane. Il corso di laurea in Medicina a Treviso è un elemento accessorio su cui è urgente trovare una soluzione alternativa sulle risorse: non possiamo sottrarre fondi all’assistenza dei cittadini perché stiamo parlando di università e non di servizio sanitario. È questo Zaia lo sapeva e lo sa bene. Noi siamo disponibili a tornare in Consiglio per modificare la norma finanziaria, perché andando avanti col contenzioso legale non si riuscirà certo ad aprire le aule a settembre”. È quanto afferma il capogruppo del Partito Democratico Stefano Fracasso a proposito dell’impugnativa da parte del Governo del Pdl relativo al corso di laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Azienda Ulss 2 e il ricorso annunciato dalla Regione. “Il corso è una risposta parziale alla formazione e per questo lo scorso aprile abbiamo votato con convinzione a favore; c’è un gran bisogno di formare nuovi studenti in medicina, ma non possiamo finanziarlo con i fondi destinati ai servizi sanitari e ospedalieri, è chiaramente un controsenso. Il Governo ha ragione e le impuntature di Zaia sono pretestuose. Aprire il contenzioso davanti alla Corte Costituzionale non agevolerà l’inizio del corso il prossimo autunno, ma servirà ad allungare i tempi e ad uscire sconfitti in Corte, che in questo senso si è espressa più volte. Se l’obiettivo è aumentare il numero degli studenti in medicina – l’appello del capogruppo dem – facciamo insieme un piccolo sforzo. Se invece si cerca un motivo di conflitto con il Governo da usare anche in campagna elettorale, la strada del ricorso è giusta per andare a sbattere, anche se l’esito lo conosceremo solo dopo le elezioni di settembre. Ma non porterà ad alcun risultato per la sanità veneta”.
NUOVO BANDO PER AIUTI STRAORDINARI A NEGOZI, ESERCIZI E SERVIZI ALLA PERSONA.
VENEZIA La Giunta ha approvato una delibera che prevede un nuovo bando a sostegno delle imprese colpite dagli effetti dell’emergenza Covid-19, mette a disposizione 20 milioni 630 mila euro ed è rivolto alle micro e piccole imprese del commercio al dettaglio, della somministrazione e dei servizi alla persona. Con questa nuova delibera la Giunta intende dare risposta alle imprese dei settori maggiormente colpiti dalle conseguenze dell’emergenza sanitaria. Si tratta delle piccole imprese del commercio, i bar e le aziende della somministrazione, dei servizi alla persona. Potranno usufruire delle agevolazioni esclusivamente le imprese sospese per effetto del DPCM dell’11 marzo 2020. I contributi messi a bando hanno l’obiettivo di aiutare le imprese a coprire le spese straordinarie legate alla ripartenza, in particolare i sovraccosti legati al rispetto delle prescrizioni igienico-sanitarie previste dalle normative nazionali e dalle linee guida per la riapertura delle attività economiche e produttive.
“DE COCCIO”: INIZIO SETTIMANA SENZA SANZIONI
BELLUNO Come ogni giorno la Prefettura di Belluno distribuisce i dati relativi ai controlli per il contenimento del Covid-19. 186 i controlli delle Forze dell’Ordine nella prima giornata della settimana. Nessuna sanzione o denuncia. Nessuna irregolarità neanche per quanto riguarda gli esercizi commerciali. 97 controlli, nessuna chiusura o sanzione.
LINEE GUIDA PER CENTRI DISABILI, RISPOSTE CERCASI
VENEZIA “Da tempo chiediamo risposte per i pazienti dei centri per disabili e le loro famiglie: speriamo che siano contenute nelle nuove linee guida annunciate da Zaia e che le attività delle cooperative possano ripartire in piena sicurezza”. A dirlo è Anna Maria Bigon, consigliera regionale del Partito Democratico che ha presentato un’interrogazione, Durante questi mesi di chiusure e restrizioni dovute alla pandemia Covid-19, molte cooperative hanno comunque assicurato un fondamentale supporto alle famiglie di pazienti con problemi di salute mentale attraverso un’assistenza capillare, anche con un supporto telefonico giornaliero. “Tuttavia – continua la Bigon – è solo con la ripartenza dei servizi semi-residenziali che si potrà dare una reale assistenza a queste persone e garantire un vero sollievo ai loro cari. Lo scorso 18 maggio la Regione ha scelto di far ripartire le attività dei Ceod approvando le relative linee guida sanitarie e organizzative. Qualcosa non ha funzionato, visto che i gestori hanno preferito non riaprire. Adesso, dopo un mese, Zaia annuncia le nuove linee guida: ci auguriamo che le domande finora rimaste inevase trovino finalmente risposta”.
UNA FESTA PER GLI STUDENTI? “IN QUALCHE MANIERA FAREMO” DICE IL SINDACO MASSARO
BELLUNO Due vicende, due domande per il primo cittadino della città capoluogo. La prima, riferita alla notizia di ieri quando dal consiglio comunale è arrivato il colpo dei scena della Bellunum intenzionata a darsi da fare anche per lo sviluppo del Nevegal prendendo in carico la gestione della seggiovia già da questa estate. La seconda sulla proposta di organizzare una festa per gli studenti a chiusura dell’anno scolastico.
SUL NEVEGAL
SULLA FESTA DI PIAZZA
CON L’APPELLO ALLE IMPRESE DEL BELLUNESE S’APRE IL BANDO DI GARA PER LA CASERMA FANTUZZI
BELLUNO Si sono aperte in questi giorni le procedure di gara per un altro importante intervento previsto nel progetto della rigenerazione urbana del capoluogo, quello alla ex Caserma Fantuzzi. L’intervento di restauro e trasformazione interesserà uno dei corpi, quello posto a sinistra dell’accesso carraio, che andrà ad ospitare gli Uffici Passaporti, Licenze, Immigrazione e Armi della Questura di Belluno, che oggi occupano un fabbricato privato in Via Lungardo. L’ala della Caserma Fantuzzi oggetto di intervento è di proprietà dell’Agenzia del Demanio, mentre il progetto e le procedure di gara sono state svolte dal Provveditorato Interregionale del Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia – organo periferico del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti – con sede a Venezia. L’importo dei lavori in appalto è pari a 1.165.000 euro e le ditte dovranno presentare le offerte entro il 10 luglio; l’aggiudicataria avrà poi a disposizione un anno di tempo per concludere i lavori. L’intervento è inserito nel progetto di rigenerazione urbana “Progetto Belluno” ed è stato finanziato con 1 milione di euro dal Comune di Belluno a valere sui fondi del Bando Periferie; il resto è a carico dell’Agenzia del Demanio.
AI MICROFONI DI RADIO PIU’ L’ASSESSORE ALLA RIGENERAZIONE URBANA FRANCO FRISON
CASERMA FANTUZZI – CITTADELLA DELLA SICUREZZA. SAP: ”FINALMENTE LA LUCE IN FONDO AL TUNNEL”
BELLUNO Sulla Caserma Fantuzzi Lintervento del sindacato di polizia SAP di Belluno
Qualcosa finalmente si muove, con parecchio ritardo, ma si muove, e non possiamo che essere soddisfatti – afferma la Segreteria Provinciale del Sap (Sindacato Autonomo di Polizia) di Belluno. Il primo stralcio di interventi – è bene ricordare – doveva partire già nel 2018, prosegue il sindacato. Di oggi la positiva notizia del bando di gara per i lavori in appalto che interesseranno la palazzina bassa bianca che si incontra a sinistra appena superato il cancello d’ingresso. Al suo interno, a riqualificazione ultimata, presumibilmente a fine 2021, opererà il personale attualmente in servizio presso gli uffici di via Lungardo, ove ha ora sede l’ufficio Armi e Licenze, l’ufficio Passaporti e l’ufficio Immigrazione della Questura. Più di venti operatori, tra poliziotti e impiegati civili, con un risparmio in termini di affitto per le casse pubbliche di più di 80 mila euro l’anno. Auspichiamo – afferma il Sap – che la luce sulla Fantuzzi che abbiamo provato ad accendere con le visite in loco negli ultimi anni con l’allora Segretario Generale Gianni Tonelli oggi in Parlamento, l’attuale Segretario Generale Stefano Paoloni e con i politici locali, si sia finalmente accesa. Sarà certamente nostro impegno essere da pungolo e da impulso affinché l’opera arrivi a compimento. E l’opera significa la completa riqualificazione e recupero dell’intera struttura, che dovrà diventare una vera e propria cittadella della sicurezza, la nuova casa per tutti i poliziotti bellunesi.Ricordiamo – conclude il Sap – che Belluno è l’unica città in Italia ad avere gli uffici della Questura divisi in cinque strutture differenti: in via Volontari della Libertà la sede centrale, in via Col di Lana la Sala Operativa e l’ufficio Tecnico Logistico, in via Tasso la Digos, in via Lungardo la Divisione P.A.S. e l’ufficio Immigrazione e in Piazzetta S. Stefano l’ufficio del Personale. Questo comporta inevitabilmente un grande dispendio di risorse, energie e logistica, al quale nel 2020 è arrivata forse davvero l’ora di porre fine.
PROVINCIA DI BELLUNO: IL BILANCIO DEL 2019
BELLUNO La provincia di Belluno ha distribuito il rendiconto del bilancio 2019. Roberto Padrin: «Questo rendiconto della gestione 2019 ci dà la possibilità di guardare a cosa è stato fatto, ma soprattutto di sintetizzare le ulteriori prospettive, nell’ottica di rendere la Provincia sempre più un ente a servizio del territorio. I primi passi sono stati fatti, con gli accordi di programma tra Provincia e Comuni finalizzati a risolvere diverse criticità di difesa del suolo. Dovremo continuare a spingere in questa direzione, in modo da ridurre i tempi di utilizzo delle risorse e di soluzione dei problemi. Per quanto riguarda le partite future, c’è da risolvere quella di Veneto Strade; se ne parla da tempo, ma in questo momento stiamo aspettando la riclassificazione delle strade e la revisione della convenzione che ci permetta di risparmiare alcune risorse da utilizzare poi in altri ambiti. L’altra partita sarà quella del post-Covid, che dipenderà in gran parte dalle risorse che il Governo ha destinato agli enti locali; mi auguro che a settembre ci sia un ulteriore intervento per venire incontro a quelle che sono le entrate mancate. Sotto il profilo della macchina provinciale, stiamo procedendo con un concorso per il nuovo dirigente dell’area lavori pubblici ed edilizia scolastica. Provvederemo anche a reperire altre figure tecniche, in modo da rafforzare entro l’estate la struttura del personale. Infine, sarà molto importante il lavoro del consigliere Paolo Perenzin delegato alla programmazione del Fondo Comuni di confine, un lavoro estremamente delicato che può dare prospettive al nostro territorio. Le risorse del Fondo si uniscono a quelle dell’avanzo di amministrazione e al piano infrastrutturale previsto per le Olimpiadi. L’augurio è che si possa andare oltre la viabilità per Cortina, così da risolvere alcune criticità annose della nostra provincia».
LA SLIDE CON IL BILANCIO DELLA PROVINCIA DI BELLUNO
slides consuntivo 2019 (5)
UN ALTRO CANTIERE SUL TORRENTE MOLINA’ IN CADORE DOPO LE RECENTI PIOGGE
CALALZO Ancora imporanti lavori post vaia, ad occuparsene l’Unità Organizzativa Forestale della Regione Veneto, che ha dato il via con immediatezza a un intervento nella località che porta lo stesso nome del torrente ed è sita nella parte bassa di Calalzo dove, a seguito delle piogge delle scorse settimane era ulteriormente peggiorato il danneggiamento delle scogliere esistenti a protezione della pittoresca borgata in riva al torrente, già sede della storica fabbrica di occhiali Safilo. I forti rovesci dei mesi di novembre e dicembre 2019 avevano infatti aggravato una situazione già precaria e, da ultimo, le recenti precipitazioni hanno definitivamente reso indispensabile l’intervento di consolidamento delle scogliere esistenti, dalla cui stabilità dipende anche la sicurezza della strada intercomunale e dei fabbricati adiacenti. “Per questo – dice l’assessore Gianpaolo Bottacin – dopo un veloce sopralluogo dei nostri tecnici regionali, con un impegno di 300mila euro sono stati immediatamente affidati i lavori, che hanno già preso avvio. Nello specifico abbiamo previsto la costruzione di opere in massi ciclopici a protezione delle sponde del torrente e della contermine viabilità“. Salvo imprevisti e condizioni climatiche permettendo i lavori dovrebbero essere completati entro il mese di settembre.
DARIO BOND PARLA DEI BONUS BABY SITTER E CENTRI ESTIVI
ROMA “Da giorni mi arrivano centinaia di segnalazioni da parte di cittadini, famiglie e genitori che non riescono a fare domanda per ricevere il tanto annunciato bonus baby sitter e quello per i centri estivi per i figli. Chi compila la domanda sul sito dell’INPS si vede recapitare risposta negativa ‘causa esaurimento budget’. Al di là della polemica politica che non mi interessa, stiamo parlando di un bonus fondamentale per le famiglie italiane, a maggior ragione in seguito all’emergenza sanitaria e alla crisi economica post coronavirus. Sono moltissime le famiglie che hanno già iscritto i bambini ai centri estivi sapendo di poter contare sul bonus. Inoltre, ricordo che una settimana di centri estivi costa dagli 80 ai 150 euro: non si può rispondere alle famiglie che ‘non c’è budget’. È necessario rifinanziare immediatamente il bonus per dare sostegno concreto alle famiglie”. Così in un nota il Deputato veneto di Forza Italia Dario Bond.
DARIO BOND, DEPUTATO DI FORZA ITALIA
La quattordicesima ai tempi del Coronavirus, a luglio una boccata d’ossigeno per circa 15.500 pensionati bellunesi. Le somme variano dai 336 ai 655 euro a seconda degli anni di contributi. Secondo un questionario dello Spi del Veneto, due beneficiari su cinque con quei soldi aiuteranno figli e nipoti in questo difficile momento
Gentilin: “la mensilità aggiuntiva arriverà soprattutto alle donne che hanno entrate nettamente inferiori a quelle degli uomini”
BELLUNO Una boccata d’ossigeno per circa 15.500pensionati bellunesi, per lo più donne (78%), e un piccolo sollievo per figli e nipoti. Quest’anno la quattordicesima mensilità dei pensionati, in pagamento mercoledì 1° luglio (o a dicembre per chi compie 65 anni dopo luglio), ha un sapore diverso dal solito. L’emergenza sanitaria ha messo in ginocchio molte famiglie, in modo più o meno pesante. Tanto che – secondo un questionario realizzato dallo Spi Cgil del Veneto fra i propri iscritti in questo drammatico periodo – due pensionati bellunesi su cinque dovranno di sicuro aiutare i propri familiari, figli e nipoti in testa, a rendere economicamente meno pesante la situazione. La quattordicesima mensilità, insomma, può fornire un utile supporto, almeno per le spese imminenti e non rinviabili. Secondo i dati dell’Inps elaborati dalla Cgil del Veneto, sono poco meno di 11.500 gli anziani bellunesi (per l’80% donne) che ricevono pensioni inferiori a 773 euro lordi mensili. A loro spetta già dal 2007 una mensilità aggiuntiva che nel 2017 è stata aumentata e ora oscilla fra i 437 e i 655 euro a seconda degli anni di contribuzione. Sempre nel 2017, grazie ai risultati positivi ottenuti al tavolo fra governo e sindacati, la quattordicesima è stata riconosciuta anche a chi riceve importi superiori, esattamente a quei pensionati con entrate comprese fra 773 e 1.030,12 euro mensili. Nel Bellunese sono circa 4.100 i pensionati (per il 78% donne) e riceveranno somme comprese fra 336 e 504 euro lordi mensili come importo aggiuntivo. «Queste mensilità aggiuntiva finirà in tasca soprattutto delle donne – dice Maria Rita Gentilin, segretaria generale dello Spi Cgil di Belluno – ed è un elemento molto importante perché, ricordiamolo, nella nostra provincia la pensione media è di 923,42 euro lordi mensili, ma per gli uomini è di 1.269,19 euro, per le donne è di 670,12 euro”. La quattordicesima mensilità rientra anche nella campagna dei diritti inespressi fiore all’occhiello dello Spi Cgil del Veneto. L’iniziativa mira a “scovare” somme che sarebbero dovute al pensionato dall’Inps, ma solo su richiesta. «In questo caso – continua Gentilin – la quattordicesima viene pagata in automatico dall’Inps ma può accadere, ed è accaduto spesso, che qualche avente diritto non la riceva. Chiunque abbia dei dubbi in merito può rivolgersi a una delle nostre sedi sparse sul tutto il territorio provinciale. Verificheremo l’esistenza o meno dei requisiti e invieremo l’eventuale richiesta all’Inps».
ANNI DI CONTRIBUZIONE |
IMPORTO DELLA 14ESIMA MENSILITÀ |
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Ex lavoratori dipendenti |
Ex lavoratori autonomi |
Redditi fino a 10.0437,87€ (772 mensili) |
Redditi da 10.043,88 a 13.391,82 € (1.116 mensili) |
Prima fascia fino a 15 anni di contribuzione |
Prima fascia fino a 18 anni di contribuzione |
437 |
336 |
Seconda fascia da 15 a 25 anni di contribuzione |
Seconda fascia da 18 a 28 anni di contribuzione |
546 |
420 |
Terza fascia oltre i 25 anni di contribuzione |
Terza fascia oltre i 28 anni di contribuzione |
655 |
504 |
DAL 1° LUGLIO AL VIA IL CORSO DI PROTOTIPISTA IN OCCHIALERIA
LONGARONE Certottica è pronta ad attivare il corso “PROTOTIPISTA PER IL SETTORE OCCHIALERIA”, che, dopo la selezione fissata per mercoledì 24 giugno, vedrà l’avvio il 1° luglio. E’ riservato ai disoccupati con una spiccata propensione alla manualità, il percorso andrà a formare una figura oggi richiestissima dalle aziende del settore, soprattutto per l’assenza di turnover. L’iter si rivolge a 12 disoccupati in possesso di diploma o di attestato di qualifica professionale, si articolerà in 484 ore di formazione specialistica in aula, 16 ore di orientamento al ruolo (individuale e di gruppo), 8 ore di visita di studio in territorio regionale, 16 ore di laboratorio esperienziale e 400 ore di tirocinio in aziende del settore occhialeria. Permetterà ai candidati di arrivare al termine con un forte bagaglio di competenze: ogni allievo, infatti, sarà in grado di realizzare il prototipo finito di un occhiale eseguendo lavorazioni manuali, utilizzando macchinari ed attrezzature per ottenere il prodotto previsto a seconda della tipologia del modello. La richiesta di ammissione alla selezione dovrà essere presentata inviando un’email all’indirizzo [email protected] entro martedì 23 giugno (info 0437/573157).
Il prototipista è un punto di snodo cruciale per la catena produttiva: mette a punto il prototipo individuando il miglior procedimento di assemblaggio possibile e lo valuta in un’ottica di produzione di serie, segnalando a designer e progettisti i difetti che potrebbero costituire problemi, anche difficili da affrontare, in fase di fabbricazione.Primo in assoluto nel suo genere e caldeggiato dal Distretto, il corso è totalmente gratuito, in quanto rientra tra quelli finanziati dal protocollo d’intesa tra Regione del Veneto e Anfao nel solco del Fondo Sociale Europeo.
Calalzo, Tari ridotta per le attività economiche. Intervento da 44mila euro a carico del Comune
CALALZO Meno 80% per alberghi, bar, pasticcerie e caffè; meno 50% per artigiani, attività industriali e negozi: questi i principali sgravi sulla TARI – Tassa sui Rifiuti approvati ieri sera dal consiglio comunale di Calalzo di Cadore per aiutare le attività economiche del territorio ad affrontare la ripresa post-epidemia. “Dopo il Bando Bollette, destinato a sostenere il pagamento delle bollette dei privati cittadini, abbiamo deciso di intervenire a favore dei nostri lavoratori, incidendo in maniera significativa su questa imposta comunale”, spiega il sindaco Luca De Carlo. “È un segnale forte e un aiuto concreto a chi da sempre con la propria attività sostiene il Comune ma che oggi si trova ad affrontare una gravissima crisi legata alla chiusura forzata causa Coronavirus”. L’intervento peserà per 44mila euro sulle casse comunali, “un peso che siamo ben lieti di sostenere se questo consentirà alle nostre imprese di poter tirare un po’ il fiato in questo momento così delicato per la ripartenza dell’economia”, conclude De Carlo.
DALLA RASSEGNA STAMPA DELLE 8
UNCEM: GOVERNO ACCOGLIE LE NOSTRE PROPOSTE SU RIQUALIFICAZIONE DEI BORGHI, MANUTENZIONE DEL TERRITORIO FORESTALE E MONTANO, BANDA ULTRALARGA PIU’ VELOCE PER TUTTI
ROMA In “Progettiamo il Rilancio” la Montagna entrano nel Piano, diviso in nove assi di lavoro, la “riqualificazione dei borghi e delle aree montane” e il “Piano straordinario di manutenzione del territorio forestale e montano”. Ma anche la “Rete nazionale unica in fibra ottica”, i “servizi di cloud”, la “Rete unica per le cosiddette aree bianche”, “internet veloce nelle aree rurali”, gli “interventi su accumuli e pompaggi per uso idroelettrico e uso irriguo”, la “Realizzazione del Piano dighe”, il Rafforzamento del bonus per il verde urbano privato”. Ancora, il “Sentiero dei Parchi”, il “Marchio Green in Italy”. “Aree montane aree interne sono presenti nel documento del Governo – evidenzia Marco Bussone, Presidente Uncem – Avevamo scritto una apposita scheda a Vittorio Colao, ma soprattutto la nostra interlocuzione con il Presidente Conte e con i Ministri Boccia e De Micheli delle ultime ore ha consentito di inserire alcuni punti fermi nel documento che in queste ore viene proposto agli Stati generali dell’Economia. Uncem ha costruito un dialogo, gettato ponti, vera cifra dell’Associazione. Solo dialogo e proposte consentono risultati”. È assolutamente rilevante che nel documento si parli di manutenzione delle foreste e del territorio montano, ma ancor più di riqualificazione dei borghi. Non era mai successo prima.
SULLA SOGLIA DELL’ESTATE IL BIGLIETTO DA VISITA ALLEGHESE: SPORCO E MALE ODORANTE
NELLA VARIAZIONE DI BILANCIO DA UN MILIONE, OLTRE 90 MILA EURO PER IL RILANCIO DI LAMBIOI BEACH
BELLUNO Un campo per il beach volley, barbecue con chiosco, anche questo nel futuro dell’amato parco fluviale di Lambioi in riva al Piave. La variazione di bilancio approvata in Municipio mette sul piatto 1 milione di euro per avviare gli investimenti e i progetti già inseriti nel bilancio di previsione. Iniziano le attese, nel frattempo godiamoci il Piave e l’assolata zona di Lambioi con un sorvolo da piazza del Duomo alle rive del fiume Sacro.
PARTE LA STAGIONE ESTIVA A FORCELLA AURINE
RIAPRE LA MOSTRA DELLA GRANDE GUERRA
LIVINALLONGO Bella notizia dal territorio Fodom, sono infatti in corso i preparativi per la riapertura della mostra della Grande Guerra a Passo Pordoi, importante attrattiva per valligiani e turisti. Sarà aperta dal 1°luglio tutti i giorni dalle 10 alle 17.30 con tante novità inserite nel museo.
IN PIAZZA LE PIANTE AROMATICHE PER L’AISM
PONTE NELLE ALPI Ritornano anche in provincia di Belluno le Erbe Aromatiche di Aism, l’iniziativa di raccolta fondi e di informazione a sostegno delle persone con sclerosi multipla. Da venerdì 19 a domenica 21 giugno si potrà acquistare una confezione composta da una pianta di salvia e una di timo al limone: a fronte di una donazione di 10 euro è possibile prenotare il bis di piantine facendo una donazione alla sezione bellunese dell’Aism (Iban è IT52N0503411900000000001678). L’iniziativa è stata ideata affinché nessuna persona malata di sclerosi multipla si senta esclusa, per garantire alla persone malate di sclerosi quei servizi che l’aiutano ad avere una migliore qualità di vita. Il ricavato della tre giorni sarà interamente dedicato al territorio bellunese. Ulteriori informazioni: sezione bellunese dell’Aism, telefono 3666125610 (dalle 10 alle 11 il martedì e il giovedì, dalle 10 alle 14 il mercoledì) oppure scrivendo a [email protected].
QUATRO CIACOLE SU AGORT CON LISA, DICIASETTESIMA PUNTATA “SON QUA ANCA ENCOI PER CONTAVENE ENCORA DOI”
Visto il grande entusiasmo e interesse che avete dimostrato la volta scorsa, oggi torna Lisa Case con altre due espressioni dialettali molto interessanti.
https://www.facebook.com/AdAgordoProloco/videos/1699117576905321/
LADINITA’ (ATESINA) DI ROCCA PIETORE EVIDENZIATA DAL PROF. PALLABAZZER di Renato Bona
Il 22 giugno del 2009 (era di lunedì) si spegneva a Firenze un agordino illustre: il prof. Vito Pallabazzer, nato a Colle Santa Lucia il 3 ottobre 1928 (era di mercoledì), particolarmente distintosi nella ricerca in linguistica e dialettologia dell’area dolomitica. Frequentate le elementari nel paese che gli aveva dato i natali, proseguì gli studi in quel di Bolzano e poi a Belluno. Si iscrisse alla facoltà di lettere dell’Università di Firenze e conseguì la laurea discutendo la tesi sul tema: “Nomi delle piante indigene nel dialetto di Colle Santa Lucia”. Secondo la libera enciclopedia Wikipedia, fu allievo di Carlo Battisti col quale collaborò a Firenze nell’Istituto di studi per l’Alto Adige; si dedicò pure alla ricerca sulla toponomastica, su flora e fauna nonché tradizioni e costumi dell’alto Agordino. Pallabazzer vantava la pubblicazione di oltre 400 opere: monografie (fra le altre: del 1972: “I nomi di luogo dell’Alto Cordevole”, Firenze, Olschki); del 1978, con Floriano Chizzali: “Colle Santa Lucia. Vita e costume”, Mestre, Edizioni Turismo veneto; del 1990: “Lingua e cultura Ladina. Lessico e onomastica di Laste, Rocca Pietore, Colle Santa Lucia, Selva di Cadore, Alleghe”; del 1992: “Paranormale e società dolomitica. Credenze, miti, fenomeni strani e meravigliosi delle genti ladine”, Vigo di Fassa, Istitut Cultural Ladin ‘Majon di Fashegn’; del 1995: “Gente di montagna. Dalle Dolomiti storie e costumanze senza tempo”, Falcade, Nuovi Sentieri Editore) ed articoli in riviste specializzate; dal 1977 fu direttore dell’Istituto per gli studi per l’Alto Adige e dal 2004 assunse la presidenza dell’Istitut cultural ladin Cesa de Jean con sede proprio a Colle Santa Lucia. Del professor Pallabazzer scrive fra l’altro la Magnifica Regola di Selva e Pescul di Cadore ricordando la collaborazione con l’Union Ladign de Selva per il progetto di recupero del patrimonio toponomastico di Selva di Cadore con realizzazione dell’Atlante toponomastico con lo scopo di approfondire la conoscenza territoriale nonché di riscoprire il significato, la tradizione e l’origine dei nomi dei luoghi che da secoli vengono trasmessi oralmente dagli anziani ai più giovani. Il lavoro – si sottolinea – che era partito dalle ricerche del professor Luigi Nicolai “Il dialetto Ladino di Selva di Cadore” e del professor Vito Pallabazzer “Toponimi di Selva di Cadore” si è sviluppato nel corso di un quinquennio ed ha permesso la raccolta di un vasto numero di informazioni che rischiavano di perdersi con il venir meno degli informatori più anziani. Abbiamo detto delle numerose e tutte qualificate pubblicazioni di Pallabazzer; aggiungiamo che possediamo una copia del libretto “La ladinità di Rocca Pietore dalle origini ai nostri giorni” , estratto dall’Archivio per l’Alto Adige (annata LXXXVII 1993) edito, con la collaborazione dell’Istituto di studi per l’Alto Adige di Firenze e la Comunità montana Agordina, per i tipi della bellunese tipografia Piave, nell’agosto 1995, con foto d’epoca di Bruno De Toffol ed altre tratte dalla pubblicazione “Ricordi dell’Agordino” della Nuovi Sentieri Editore. Si tratta della relazione tenuta da Vito Pallabazzer proprio a Rocca Pietore sabato 31 luglio 1993 in occasione di un convegno dell’Associazione nazionale Alpini, sezione Rocca Pietore-Marmolada. Il sindaco di Rocca Pietore, Massimo De Vallier, affermava che “E’ con orgoglio montanaro che intendiamo, per quanto possibile, con questa pubblicazione, rivalutare ed esplorare in tutte le direzioni, quelle che sono le nostre radici ladine, fiduciosi che la popolazione saprà capirne tutta la sua importanza. Ed è con speranza che dedichiamo questo messaggio alle generazioni future onde impedire che vada perso un patrimonio fin qui tramandatoci”. Dava quindi atto a Pallabazzer, esprimendogli riconoscenza e i ringraziamenti della popolazione della val Pettorina, di un “grande e minuzioso lavoro svolto in anni di ricerche”. Il testo di Pallabazzer si conclude così: “Il Rocchesano, soprattutto grazie agli studi di G.B. Pellegrini, è considerato autenticamente ladino e aggregabile, quanto alle origini, al ladino, così si afferma in sede scientifica, anche se di fatto regnano ancora preclusioni e pregiudizi, Nella stessa posizione del rocchesano si trovano oggigiorno le altre parlate dell’alto Cordevole con esclusione semmai, per varie ragioni, del livinallese il quale non gode peraltro, sotto l’aspetto legislativo, dello status del badiotto e del gardenese e neppure del fassano. Ne deriva pertanto che mentre le tre parlate ora citate, con le rispettive culture, hanno il supporto in sede regionale di una precisa legislazione a loro favore, nonché di due Istituti a cui sono assegnati sostanziosi finanziamenti, quelle dell’Alto Cordevole, pur associate alla benemerita Unione dei Ladini Bellunesi, non possono guardare al futuro con altrettanta fiducia, perché sono sul punto di disgregarsi e di disperdersi definitivamente nella cultura di massa. E, come è noto, le cause di questo tracollo dipendono non solo dall’evoluzione socio-enonomica dei tempi in cui stiamo vivendo, ma anche del disinteresse in alto loco per i nostri idiomi, il nostro ambiente e le nostre piccole culture in generale”. NELLE FOTO (riproduzioni dal libretto “La ladinità di Rocca Pietore dalle origini ai nostri giorni; Google; sito iski.it): lo scomparso prof. Vito Pallabazzer; “Gente di montagna” con illustrazioni di Franco Murer; copertina della pubblicazione con l’intervento di Pallabazzer al convegno Ana di Rocca Pietore nel 1993; Rocca di una volta; Laste: le due chiese; Masarè e il vecchio ponte sul lago di Alleghe; il Sass de la Murada a Ronch; Atlante toponomastico di Selva di Cadore.
IERI ALLA RADIO
MATTIA DE NARDIN, PARCO GIOCHI CAVIOLA
di Claudio Fontanive
PAOLA LANCIATO ZAINO DA VIAGGIO AL FEMMINILE, SECONDA PUNTATA
Il Ricetto di Candelo
LA RACCOLTA COMPLETA, 3 COLLEZIONI
DUE MINUTI UN LIBRO
LE ALTRE PUNTATE
AGORDINOMERON
IL MESSAGGIO DEI SACERDOTI A RADIO PIU’
PROVINCIALE 20 DELLA VAL FIORENTINA, SELVA DI CADORE: FINO AL 4 LUGLIO, CHIUSURA TOTALE TRA SOLATOR E IL CENTRO DEL PAESE ANCHE NEI GIORNI FESTIVI E PREFESTIVI, DAL CHILOMETRO 4.850 AL CHILOMETRO 5.100. TRANSITO CONSENTITO AI LOCALI CON TEMPI DI ATTESA MASSIMI STIMATI IN 30 MINUTI IN LOCALITA’ SOLATOR DAL CHILOMETRO 4.400 AL CHILOMETRO 4.850
REGIONALE 203 AGORDINA FINO AL 20 GIUGNO IN LOCALITÀ LA MUDA DEVIAZIONE SU VIABILITÀ PROVVISORIA, PRUDENZA
PROVINCIALE 12 PEDEMONTANA LOCALITÀ PONTE MAS, CHIUSURA TOTALE DI PONTE MAS FINO AL 30 GIUGNO
STRADA REGIONALE 48 DELLE DOLOMITI, DAL KM 110,350 AL KM 112, SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO ANCHE SABATO E FESTIVI FINO AL 30 GIUGNO PER POSA ELETTRODOTTO INTERRATO
PROVINCIALE 563 DI SALESEI, FINO AL 3 LUGLIO, SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO IN LOCALITÀ DIGONERA PER MESSA IN SICUREZZA PIANO VIABILE, SABATO E FESTIVI INCLUSI
REGIONALE 203 AGORDINA, CANDATEN-LA STANGA, FINO AL 30 GIUGNO INCLUSI SABATO E DOMENICA DALLE 7.30 ALLE 9 E DALLE 16.30 ALLE 18 SENSO UNICO ALTERNATO CON MOVIERI, NEGLI ALTRI PERIODI SENSO UNICO CON SEMAFORO.
PROVINCIALE 563 DI SALESEI, FINO AL 19 GIUGNO, DOMENICHE E FESTIVI ESCLUSI, SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO E POSSIBILI BREVI INTERRUZIONI AL TRAFFICO DI 15 MINUTI PER MESSA IN SICUREZZA VERSANTE A MONTE DELLA STRADA
STRADA PROVINCIALE 346 DEL SAN PELLEGRINO, NEI COMUNI DI FALCADE, CANALE E VALLADA, FINO AL 3 LUGLIO, INCLUSI SABATI E DOMENICHE, POSSIBILE ISTITUZIONE DI SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA MOVIERI PER SOSTITUZIONE CONDUTTORI E MANUTENZIONE LINEA ELETTRICA ALTA TENSIONE
REGIONALE 203 AGORDINA, NEL COMUNE DI CENCENIGHE, FINO AL 3 LUGLIO, INCLUSI SABATI E DOMENICHE, POSSIBILE ISTITUZIONE DI SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA MOVIERI PER SOSTITUZIONE CONDUTTORI E MANUTENZIONE LINEA ELETTRICA ALTA TENSIONE
STRADA PROVINCIALE 422 DELL’ALPAGO E DEL CANSIGLIO, FINO AL 19 GIUGNO, DALLE 8 ALLE 19, SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO O MOVIERE PER POSA FIBRA OTTICA
STRADA PROVINCIALE 346 DEL SAN PELLEGRINO, NEL COMUNE DI VALLADA AGORDINA FINO AL 19 GIUGNO SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO PER MESSA IN SICUREZZA BARRIERE DI PROTEZIONE LATERALI
STRADA REGIONA 203 AGORDINA, TRA MAS DI SEDICO E CERNADOI SU TRATTI SALTUARI DI STRADA, FINO AL 30 GIUGNO, ESCLUSO SABATO E DOMENICA, SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO PER MESSA IN SICUREZZA BARRIERE DI PROTEZIONE LATERALI
STRADA PROVINCIALE 347 DEL PASSO CEREDA E DURAN, NEL COMUNE DI GOSALDO (LOC. SANT’ANDREA), FINO AL 20 GIUGNO SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO PER MESSA IN SICUREZZA DELLA STRADA
STRADA PROVINCIALE 347 DEL PASSO CEREDA E DURAN, NEL COMUNE DI AGORDO, FINO AL 26 GIUGNO SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO PER POSA FIBRA OTTICA
STRADA REGIONALE 48 DELLE DOLOMITI, NEL COMUNE DI LIVINALLONGO DEL COL DI LANA IN LOCALITA’ ANDRAZ, FINO AL 30 GIUGNO SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO O MOVIERE CON POSSIBILI BREVI INTERRUZIONI TOTALI AL TRAFFICO DELLA DURATA MASSIMA DI 10 MINUTI, PER LAVORI DI MESSA IN SICUREZZA DEL VERSANTE
STRADA PROVINCIALE 641 DEL PASSO FEDAIA, A SOTTOGUDA DI ROCCA PIETORE,FINO AL 19 GIUGNO, DALLE 7 ALLE 12 E DALLE 13 ALLE 18 ESCLUSI SABATO E DOMENICA, SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA MOVIERI PER RIPRISTINO PIANO VIABILE SU CAVIDOTTO MEDIA TENSIONE.
48 DELLE DOLOMITI, LOCALITA’ ANDRAZ DI LIVINALLONGO, FINO AL 26 GIUGNO SENSO UNICO CON SEMAFORO
STRADA REGIONALE 203 AGORDINA TRA PERON E CANDATEN, DAL 15 GIUGNO AL 31 LUGLIO ESCLUSI SABATI E DOMENICHE, DALLE 7:30 ALLE 9 E E DALLE 16:30 ALLE 18 SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA MOVIERI. NEGLI ALTRI ORARI SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA SEMAFORO PER INTERRAMENTO CAVIDOTTO E-DISTRIBUZIONE
STRADA PROVINCIALE 12 PEDEMONTANA, AD ARTEN DI FONZASO INTERDIZIONE TOTALE AL TRAFFICO DALLE 8 ALLE 17 NEI GIORNI 16 E 17 GIUGNO PER LAVORI DI ALLACCIAMENTO ALLA FOGNATURA
48 DELLE DOLOMITI, LOCALITA’ ALVERA’ CORTINA D’AMPEZZO LUNGO IL PONTE SUL TORRENTE BIGONTINA. DAL 18 GIUGNO E FINO A REVOCA DIVIETO DI TRANSITO AI VEICOLI AVENTI MASSA A PIENO CARICO SUPERIORE A 24 TONELLATE
Precipitazioni: Tra la notte ed il primo pomeriggio probabilità medio-alta (50/70%) per precipitazioni sparse, anche a carattere di piovasco o di rovescio. Da metà pomeriggio in poi la probabilità diminuirà fino a esaurimento dei fenomeni, dapprima sulle Prealpi, poi sulle Dolomiti. Il rischio di temporali sarà piuttosto basso e perlopiù limitato alle Prealpi. I rovesci nevosi cadranno sulle vette dolomitiche, oltre i 3000 m.
Temperature: In quota senza notevoli variazioni; nelle valli pressoché stazionarie, salvo lievi variazioni come calo delle minime in caso di schiarite notturne e rialzo delle massime grazie al sole. Sono previste punte massime di 22/23°C nei fondovalle prealpini e 17/19°C a 1000/1200 m Su Prealpi a 1500 m min 9°C max 13°C, a 2000 m min 7°C max 10°C. Su Dolomiti a 2000 m min 6°C max 9°C, a 3000 m min 0°C max 2°C.
Venti: Nelle valli perlopiù deboli di direzione variabile; in quota generalmente deboli/moderati da sud al mattino e molto deboli da ovest nord-ovest al pomeriggio, a 5-10 km/h a 2000 m e 10-15 km/h a 3000 m.
Precipitazioni: Al mattino probabilità inizialmente assente, poi in lieve aumento (20/30%) per primi sporadici rovesci entro le ore centrali del giorno. Al pomeriggio crescente rischio di rovesci (50/70%), occasionalmente temporalesco (30/40%), specie in caso di ampi tratti soleggiati in mattinata. Limite dei rovesci nevosi sui 2900 m.
Temperature: Minime stazionarie in quota e in leggero calo nelle valli; massime in lieve rialzo grazie a qualche tratto soleggiato. Sono previste punte massime di 22/23°C nei fondovalle prealpini e 18/20°C a 1000/1200 m Su Prealpi a 1500 m min 9°C max 14°C, a 2000 m min 6°C max 11°C. Su Dolomiti a 2000 m min 6°C max 10°C, a 3000 m min 0°C max 1°C.
Venti: Nelle valli deboli di direzione variabile, anche per brezze; in quota molto deboli di direzione variabile al mattino, deboli da ovest nord-ovest al pomeriggio, a 5-10 km/h sia 2000 m che a 3000 m.