40esimo di RADIOPIU…. LA VOCE DELL’EMOZIONE
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CAMPIONATO AGORDINO DI CALCIO SU RADIO PIU’ GLI SPECIALI, SUL Corriere delle Alpi 2 PAGINE SPECIALI COME OGNI LUNEDI !
ACQUA POTABILE A TAIBON, NON A ROCCA PIETORE
Gestione Servizi Pubblici informa che a TAIBON AGORDINO nelle località CAMPEDEL, COSTE, SERACH, RONCH DE BUOS e NOGAROLA l’acqua erogata dall’acquedotto è di nuovo potabile e può essere usata, quindi, per scopi alimentari.. Acqua inquinata invece a a ROCCA PIETORE nelle località VAL, DAGAI, DAVARE, LE COSTE e RONCH
MALORE FATALE PER UN UOMO DI PADOVA
BELLUNO Sono quattro gli interventi del SUEM nella giornata di sabato. Il più grave a Puos D’Alpago di fronte al Bar San Marco dove un uomo di 85 anni della provincia di Padova ha perso la vita dopo un malore in auto. Nel pomeriggio altri tre interventi: un incidente stradale a Longarone, una caduta con il parapendio a Meano e un altro incidente tra auto e moto a Pian del Cansiglio. In questo caso ferite non gravi per i protagonisti degli incidenti.
SOCCORSO ESCURSIONISTA SUL PELMO
BORCA DI CADORE Venerdì sera verso le 20.30 la Centrale del Suem è stata attivata per un escursionista che, scendendo dalla Val d’Arcia sul Monte Pelmo, aveva sbagliato traccia ed era rimasto incrodato senza potersi più muovere. Una squadra del Soccorso alpino di San Vito di Cadore ha raggiunto con i mezzi il Rifugio Venezia. Tre soccorritori hanno poi iniziato a salire, mentre altri tre sono restati in piazzola per un eventuale supporto all’elicottero. Libero da una precedente missione, è poi sopraggiunta l’eliambulanza di Trento, abilitata per il volo notturno, che ha individuato il punto dove si trovava il 28enne di Poggio a Caiano (PO), l’ha recuperato con il verricello e trasportato all’ospedale di Trento per accertamenti a seguito di qualche probabile contusione, che l’escursionista lamentava. I soccorritori sono quindi rientrati.
GLI INTERVENTI DI SABATO DEL SOCCORSO ALPINO
BELLUNO Sabato alle 14.45 circa il Soccorso alpino della Val Biois è stato attivato per un’escursionista che, messo male un piede sui sassi del sentiero, aveva riportato un sospetto trauma alla caviglia, a una decina di minuti di distanza dal Rifugio Baita dei Cacciatori, a Canale d’Agordo. Una squadra si è avvicinata il più possibile con il fuoristrada alla 75enne di Falcade (BL), che si trovava con altre persone, e dopo averle immobilizzato il piede, l’ha caricata sul mezzo per accompagnarla a Col Mean, dove attendeva l’ambulanza diretta all’ospedale di Agordo. In contemporanea personale del Soccorso alpino della Val Comelico ha raggiunto con la jeep un 43enne di Vigo di Cadore (BL), che era caduto in mountain bike non distante da Malga Dignas e si era fatto male a una spalla. Trasportato al punto Suem di Santo Stefano di Cadore, l’infortunato è stato poi condotto a Pieve di Cadore.
QUATTRO INTERVENTI SEL SOCCORSO ALPINO NELLA MATTINATA DI IERI
BELLUNO Ieri mattina è scattato l’allarme per un base jumper non atterrato dopo essersi lanciato con 4 compagni da una cima nel Gruppo della Moiazza. Mentre gli amici erano arrivati a terra, del quinto uomo, un australiano, si erano perse le tracce. L’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è volato in Val Corpassa e ha iniziato a sorvolare a lungo l’area, soprattutto verso Col Palanzin, con esito negativo. Finché il base jumper è riuscito a mandare dei messaggi con il cellulare, quando è tornato sotto copertura telefonica. L’equipaggio lo ha quindi individuato che scendeva dalla strada del Rifugio Vazzoler. Stava bene e l’allarme è rientrato. L’elicottero è stato in seguito inviato lungo la Ferrata Vandelli, sul Sorapis, dove un turista israeliano di 43 anni si trovava in difficoltà. L’uomo, che si stava dirigendo verso il Bivacco Comici con un amico, in precedenza era scivolato sbattendo lievemente la testa. Nel proseguire aveva iniziato ad essere disorientato e ad avere le vertigini, quasi sicuramente non come conseguenza della caduta precedente. Incapace di andare avanti, l’escursionista è stato recuperato dal tecnico di elisoccorso con un verricello di 30 metri e accompagnato all’ospedale di Cortina, per i dovuti accertamenti. L’eliambulanza è poi intervenuta all’altezza di Forcella Oltro, a Gosaldo, dove una tredicenne belga messo male un piede, si era procurata la sospetta frattura di una caviglia. Sbarcati nelle vicinanze, medico e tecnico di elisoccorso hanno prestato le prime cure alla ragazzina, per poi issare a bordo lei e la madre con un verricello di 40 metri e trasportarle all’ospedale di Belluno. Una squadra del Soccorso alpino della Val Biois è stata invece inviata sulla pista di servizio del Col Margherita a Falcade. Scendendo con la mountain bike a pedalata assistita assieme ad alcuni familiari, una 63enne di Fiera di Primiero (TN) era caduta e aveva riportato la probabile frattura di una caviglia. Raggiunta sulla sterrata dai soccorritori con il mezzo, all’infortunata è stato bloccato il piede. Trasportata a Passo Valles, la donna è stata affidata all’ambulanza della Croce Rossa di Moena che l’ha condotta all’ospedale di Cavalese.
ALTRI INTERVENTI DEL SOCCORSO ALPINO NEL POMERIGGIO DI IERI
BELLUNO Il Soccorso alpino di San Vito di Cadore è andato in aiuto di due escursioniste belghe, bloccate lungo una frana sul sentiero numero 230, sopra Borca di Cadore. Le due turiste, di 24 e 25 anni, erano partite da San Vito di Cadore dirette a Vodo, ma sul tragitto si sono trovate un tratto franato e, tentando di superarlo, sono rimaste bloccate. Una squadra si è avvicinata con il fuoristrada, per poi proseguire a piedi 200 metri. Una volta raggiunte, le hanno assicurate e sollevate una ventina di metri fino al sentiero, per poi accompagnarle al loro alloggio. Una squadra del Soccorso alpino della Guardia di finanza di Auronzo è intervenuta in Val Marzon, per un escursionista 51enne di Ferrara, che ha sbagliato traccia e si è incrodato in un canalone roccioso. L’uomo, illeso, è stato poi recuperato dal Pelikan. L’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è stato inviato in Val d’Oten attorno alle 14.30, per un escursionista bloccato in un punto distante dalla rete sentieristica, in un canale di placche rocciose con un rivolo d’acqua. Recuperato dal tecnico di elisoccorso con un verricello di un’ottantina di metri, l’uomo, 36 anni di Spinea (VE), è stato lasciato alla Capanna degli Alpini. Successivamente l’eliambulanza è volata sulla strada che scende dal Rifugio Dal Piaz, dove una ciclista, di 56 anni di Limana (BL), che si trovava con un’altra persona, era caduta dalla propria bicicletta a pedalata assistita e lamentava dolori alla parte bassa della schiena. Sbarcati con un verricello di 20 metri, medico e tecnico di elisoccorso hanno prestato le prime cure alla donna, per poi imbarellarla e issarla a bordo. L’infortunata è stata accompagnata all’ospedale di Belluno. Su indicazione di due turisti che avevano visto l’animale bloccato, il Soccorso alpino di Livinallongo ha liberato una mucca scivolata sul pendio erboso e finita contro il paravalanghe in zona Portados, a Porta Vescovo. Una squadra è scesa, ha assicurato la mucca, che non era in grado di alzarsi, e con un argano l’ha sollevata in un punto più agevole, dove l’elicottero dell’Air service center l’ha recuperata con la rete e portata a valle.
INCIDENTE A TAIBON SULLA 203 AGORDINA
TAIBON Incidente nel pomeriggio di oggi sulla 203 Agordina all’altezza dello svincolo per Strapont. Protagonisti dell’incidente un furgoncino e una moto. Ad avere la peggio il motociclista , un giovane di 17 anni di Corvara in Badia che ha dovuto ricorrere alle cure sanitarie, per traumi lievi. Non sono mancate le code in entrambi i sensi di marcia.
AGORDO Un australiano di 31 anni si è lanciato dalla Moiazza con la tuta alare, dopo la caduta l’intervento dell’elicottero, ma l’uomo ha rifiutato il ricovero in ospedale.
BELLUNO Incidente sul ponte degli alpini, un ferito di 77 anni portato in ambulanza al San Martino con ferite lievi agli arti inferiori.
COLLE SANTA LUCIA L’ambulanza ha portato in ospedale un 60enne di Sant’Ilario con un trauma alla spalla, un motociclista di isola vicentina di 54 anni è caduto in moto al quinto tornante, portato in ospedale a Bolzano in codice rosso.
RIFUGIO DAL PIAZ Ferite lievi per il 56enne di Limana caduto in bicicletta, portato in ospedale con l’elicottero.
LONGARONE Cade dalla moto uscendo dalla galleria, una 16enne portata a Belluno in codice rosso.
LIVINALLONGO Mucca incastrata nel paravalanghe di Portavescovo, sul posto il personale di Eli Service
I VIGILI DEL FUOCO IN VAL RIENZA RECUPERANO I DOCUMENTI DELLA TURISTA IL CUI CAVALLO E’ PRECIPITATO PER 80 METRI
REDAZIONE i vigili del fuoco del nucleo SAF (Speleo alpino Fluviali) di Belluno, hanno recuperato in Val Rienza gli effetti personali tra cui i documenti della turista straniera il cui cavallo è caduto venerdì in un precipizio. La donna, stava effettuando un trekking a cavallo sotto le Tre Cime di Lavaredo, quando percorrendo un viottolo molto stretto era scesa da cavallo, mentre l’animale mettendo male una zampa è precipitato per oltre ottanta metri in un burrone. Nella caduta purtroppo il cavallo è morto. Venerdì l’intervento anche dell’elicottero, che non ha potuto effettuare il recupero dell’animale per delle turbolenze presenti nella gola. Oggi il recupero delle borse, dei documenti e della sella da parte del personale SAF dei vigili del fuoco di Belluno, che hanno predisposto la calata e il recupero di due operatori che hanno riportato le borse e la sella dal peso di oltre 40 kg. Tutti gli effetti sono ora disponibili presso la guardia di finanza di Auronzo di Cadore per essere consegnati alla turista.
AUTO FUORISTRADA IN UNO DEI PUNTI PANORAMICI PIU’ BELLI DELLE DOLOMITI: ILLESI GLI OCCUPANTI
AURONZO DI CADORE Nel pomeriggio, i Vigili del Fuoco sono intervenuti in località Forcella Longeres nei pressi del Rifugio Auronzo, dell’omonimo comune per la fuoriuscita autonoma di un’auto per un’errata manovra del conducente, rimasto illeso insieme ad una passeggera. I pompieri intervenuti da Cortina d’Ampezzo e da Pieve di Cadore con l’autogrù, hanno predisposto il recupero della vettura uscita di strada in uno dei punti panoramici più belli delle Dolomiti.
IL COMUNE DI VOLTAGO DEVE PAGARE 130 MILA EURO PER LA DEMOLIZIONE DELL’ALA NUOVA DELL’ISTITUTO FOLLADOR DI AGORDO
di Gianni Santomaso
DILLO A RADIO PIU’…L’AUMENTO ABBONAMENTI DOLOMITIBUS VALE SOLO PER GLI UTENTI IN REGOLA?
REDAZIONE Riceviamo e pubblichiamo una lettera arrivata in radio da un gruppo di operai di una grande azienda dell’Agordino che lamentano il rincaro dei prezzi degli abbonamenti DolomitiBus.
Siamo un gruppo di dipendenti di una grande azienda dell’Agordino che abitualmente utilizzano l’autobus come mezzo di trasporto per recarsi al lavoro. Da questo mese gli abbonamenti sono aumentati e non di poco. Considerando che le tariffe erano ferme dal 2018 non contestiamo l’aumento in sé, quello ci può stare visto che in questi 5 anni è aumentato anche tutto il resto. Sui media locali tra le motivazioni dell’aumento era stata indicata la diminuzione del numero dei passeggeri tuttavia, gli autobus che utilizziamo quotidianamente, ci sembrano pieni di passeggeri, al pari se non di più rispetto al pre-pandemia. Quelli che invece sugli autobus ci sembrano quasi scomparsi sono i controllori, al punto che, ci chiediamo, se in realtà la diminuzione dell’utenza sia riscontrabile solo nel calo di numero degli abbonamenti pagati e/o biglietti regolarmente obliterati. Vero che gli abitanti della nostra provincia hanno reputazione di persone oneste, ci mancherebbe, ma è anche vero che i controlli rarissimi possono indurre una certa parte dell’utenza a farsi due conti, se conviene pagare qualche centinaio di euro annui per l’abbonamento oppure se tentare la sorte e, mal che vada, prendere una o due multe l’anno (che alla fine costano molta meno). Infatti, quando capita che salga un controllore, lo si vede trovare diverse persone senza titolo di viaggio (lavoratori, studenti, in stagione anche turisti) solo che poi non si vedono più magari per molti mesi. Viene spontaneo chiedersi perché mai noi utenti in regola dobbiamo pagare di più per compensare i mancati introiti dovuti a coloro che l’abbonamento o il biglietto non lo pagano? Possibile che non si riesca a fare controlli più frequenti? Ci risulta che la situazione sia già stata segnalata a DolomitiBus ma finora non si è visto nessun cambiamento. Il servizio di trasporto pubblico è molto importante per tutti ma anche le regole devono valere per tutti. Grazie per l’attenzione.
BELLUNO PRIDE, MOMENTI DI GIOIA
VIDEO DI SERENA SOPPERA_TAIBON
BELLUNO Sotto al sole cocente di Belluno è iniziato ufficialmente il Pride. Ragazzi e ragazze hanno portato la gioia dei colori, della musica e delle idee per il primo Pride bellunese. Con grande entusiasmo, la comunità LGBTQ+ ha preso parte alla manifestazione, che ha avuto inizio dal piazzale della stazione, per chiedere maggiori tutele e rispetto dei diritti delle persone appartenenti a questa comunità nella provincia. La città si è risvegliata in una festa di inclusione e celebrazione, con una moltitudine di persone che si sono unite per sostenere la diversità e promuovere un messaggio di uguaglianza. I partecipanti hanno sfilato lungo le vie principali di Belluno, indossando abiti colorati e portando bandiere arcobaleno, simbolo di orgoglio LGBTQ+. Durante la manifestazione, sono stati organizzati interventi politici e spettacoli per sensibilizzare la società sull’importanza di garantire pari diritti e opportunità a tutti, indipendentemente dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere. Gli interventi politici hanno sottolineato l’importanza di leggi e politiche inclusive per proteggere la comunità LGBTQ+ e combattere l’omofobia e la discriminazione. Dopo la sfilata, le celebrazioni alla Casa dei Beni Comuni, dove è stato organizzato il party di chiusura dell’evento. Il Pride di Belluno rappresenta un passo importante nella lotta per i diritti LGBTQ+ nella provincia, dimostrando che la comunità è unita e determinata nel chiedere rispetto, uguaglianza e tutele legali. L’evento ha offerto uno spazio sicuro e inclusivo in cui le persone possono esprimere liberamente la propria identità e sentirsi accettate. L’entusiasmo e il successo del primo Pride bellunese sono un segnale positivo per il futuro, incoraggiando una maggiore consapevolezza e accettazione nelle comunità locali. Si spera che questa celebrazione di diversità continui a crescere e a ispirare cambiamenti positivi per tutte le persone LGBTQ+ nella provincia di Belluno e oltre. (mirko mezzacasa)
REAZIONE, IL SINDACO DI BELLUNO OSCAR DE PELLEGRIN
“E’ stato un piacere partecipare, come sindaco e cittadino, al Pride Day – E’ stato un pomeriggio di festa, la festa dei diritti contro ogni forma di discriminazione, la celebrazione della ricchezza che nasce dalla differenza e la celebrazione di ogni forma di amore. Ho sempre sostenuto e sempre sosterrò chi, con metodi democratici e nel pieno rispetto del pensiero di tutti, manifesta il proprio pensiero mettendoci la faccia e promuovendo dialogo e confronto costruttivi. Allo stesso modo chi porta avanti le proprie idee fino a chiedere modifiche alla normativa in vigore. Chi si spende e lotta per quello in cui crede. Per tutti questi motivi e per altri ancora, fin dal principio ho sostenuto la presenza del Pride Day a Belluno. Dispiace davvero che le polemiche delle scorse settimane abbiano fatto venir meno il dialogo, sempre positivo e sereno, che in questi mesi ho avuto con l’organizzazione del Pride e che mi auguro di recuperare”.
IL MINISTRO DELLE IMPRESE URSO ANNUNCIA LE NORME PER RIAPRIRE LE MINIERE
REDAZIONE Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha dichiarato all’ANSA che entro la fine dell’anno verrà definito il quadro normativo sull’estrazione e lavorazione delle materie prime critiche in Europa. Ha sottolineato che l’Unione Europea ha identificato 34 materie prime critiche, di cui 16 strategiche per la transizione ecologica e digitale, e l’Italia possiede 16 di queste. Tuttavia, molte miniere in Italia sono state chiuse 30 anni fa e occorre investire per riattivare queste risorse. Urso ha spiegato che queste materie prime sono fondamentali per settori come l’aerospazio, la difesa, la produzione di batterie e pannelli solari. Le imprese potranno presentare i loro progetti una volta chiarito il quadro normativo. Sono tanti i siti minerari in Italia e le prospettive per i futuri periti minerari che escono dall’Istituito Follador-De Rossi si prospettano rosee. (foto: Wikipedia)
Immagini tratte dal sito Ispra con il posizionamento dei siti minerari abbandonati in Italia, visualizzata tramite Google Earth
Con l’aiuto di Tiziano De Col possiamo scoprire quali sono i siti minerari abbandonati in Italia con un report aggiornato al 2006
IL REPORT COMPLETO (95 PAGINE)
i-siti-minerari-italiani-1870-2006
DILLO A RADIO PIU’… VANDALISMI INSPIEGABILI
TAIBON Vorremmo ringraziare tramite Radio Più quella persona che spezza i rami dei gerani posti sul ponte di Strapont per poi lasciarli sul posto. Questo messaggio è da parte di chi cura i fiori da anni per puro spirito di collaborazione. Ci farebbe piacere conoscere questo/i individui perché, nel caso lo volesse, ci sono diverse aiuole comunali da ripulire e possiamo indicargli dove .
L’ULSS NEI RIFUGI PER PARLARE DI IPERTENSIONE
BELLUNO I team del Dipartimento di Prevenzione dell’ulss Dolomiti erano presenti al Rifugio Forcella Zovo e al Rifugio Semenza mt 2020 – Alpago per sensibilizzare sugli stili di vita salutari. Oltre alla promozione dell’uso della crema solare in montagna per prevenire il melanoma, campagna che vede l’ulss impegnata su diversi fronti, è stata misurata la pressione in quota a circa un’ottantina di persone che hanno partecipato con curiosità ed entusiasmo alla proposta. L’ulss Dolomiti ha infatti aderito alla iniziativa del CAI per uno studio sulla ipertensione e sui benefici della montagna. Per molti turisti è stata l’occasione di fare un controllo e confrontarsi con gli assistenti sanitari sull’importanza della prevenzione e i corretti stili di vita. Anche il Commissario Giuseppe Dal Ben ha partecipato alla giornata con una visita a Forcella Zovo accolto dal sindaco di San Pietro . L’iniziativa sarà prossimamente ripetuta in altri rifugi.
MELODIE NEL BOSCO DEGLI ARTISTI, IL PRIMO APPUNTAMENTO
FALCADE Via al festival che porta quattro concerti a 2.000 metri di altitudine per far incontrare musica e natura al cospetto di vette come Mulaz e Focobon. A fare da teatro sarà il Bosco degli Artisti di Falcade, galleria d’arte a cielo aperto che sorge in località Le Buse, nella Ski Area San Pellegrino. Il primo appuntamento oggi con Mosè Andrich, Piano solo, musica di Ennio Morricone.
Sabato 29 luglio si esibirà il Coro Val Biois con intermezzo di Nina & Nena duo. Sabato 12 agosto spazio a Fourback con un tributo ai Beatles. Sabato 26 agosto toccherà a Emanuele Bastanzetti, da Bach a Kreisler – sinfonie di violino.
video e foto, grazie a Michele Zamengo
ESPOSTO IL LAVORO SULLE CALCHERE DELLA PRIMARIA DI TAIBON
TAIBON A partire da novembre 2022 le classi della scuola primaria di Taibon hanno iniziato a raccogliere dati, informazioni, testimonianze relative all’argomento delle calchere. Questo dopo essere stati informati sul lavoro di ripristino, da parte di volontari del paese, della calchera dei Marin, in Valle di San Lucano ed all’invito a partecipare all’ accensione. Le attività sono state ovviamente diversificate in base all’età dei bambini, ma tutti hanno dato il loro contributo. Con il prodotto finale hanno partecipato al concorso “Tutela, Valorizzazione e Promozione del patrimonio linguistico e culturale veneto”, promosso dall’Assessorato Regionale all’Identità Veneta ed l’UNPLI (Unione Nazionale Pro Loco d’Italia) che da anni promuove lo scambio e la conoscenza del nostro patrimonio regionale per le giovani generazioni. La ricerca ha incontrato il vivo apprezzamento da parte del comitato giudicante e il 27 marzo 2023 sono stati invitati a presentare il lavoro alla cerimonia di premiazione che si è tenuta presso il museo M9 di Mestre ed a ritirare il premio in denaro di 600 euro che verrà utilizzato dalla scuola per finanziare i progetti futuri. Tutto il lavoro è stato poi esposto al pubblico in occasione delle giornate di accensione della calchera in Valle di San Lucano ed attualmente è visibile presso il Museo Etnografico e nell’adiacente vetrina.
I DIPENDENTI DEL VENETO LAVORANO 2 MESI IN PIU’ ALL’ANNO DI QUELLI DEL SUD. LA “CAUSA” ? NEL MEZZOGIORNO DILAGA IL LAVORO NERO
I lavoratori dipendenti del settore privato del Veneto lavorano quasi 2 mesi in più all’anno dei colleghi del Sud e, alla luce di ciò, i primi percepiscono una retribuzione giornaliera del 23 per cento più alta dei secondi.
Questo vuol dire che da noi gli impiegati e gli operai sono degli stacanovisti e i colleghi meridionali degli scansafatiche? Assolutamente no. Ci mancherebbe. Anche nel Mezzogiorno si lavora molto e, probabilmente, anche di più che in altre aree del Paese; purtroppo, lo si fa in “nero”.
Pertanto, queste ore lavorate irregolarmente non possono essere incluse nelle statistiche ufficiali. Altresì, la concorrenza sleale praticata dalle realtà completamente o in parte sconosciute al fisco e all’Inps mantengono, nei settori in cui operano, molto basse le retribuzioni previste dai CCNL. Se, infatti, queste ultime salissero anche di poco, molte imprese regolari subirebbero un incremento dei costi che, probabilmente, le farebbe scivolare fuori mercato.
Sia chiaro, dobbiamo certamente aumentare per contratto gli stipendi dei livelli di inquadramento inferiori, ma il vero problema è la diffusione del sommerso (vedi Tab. 1) che, soprattutto al Sud, rende l’occupazione fragile e povera. Insomma, se non cominciamo a contrastare efficacemente il lavoro irregolare, il divario territoriale nel nostro Paese è destinato ad aumentare. A dirlo è l’Ufficio studi della CGIA che ha elaborato i dati dell’Inps.
Rispetto al Sud, nel Veneto si lavora 37 giorni più all’anno
Secondo l’elaborazione degli artigiani mestrini su dati Inps, nel 2021 il numero medio delle giornate retribuite nel Veneto è stato pari a 248, al Sud, invece, a 211. Pertanto, nella nostra regione un ipotetico operaio ha lavorato 37 giorni in più che corrispondono a quasi 2 mesi lavorativi “aggiuntivi” rispetto a un collega meridionale. Per quanto concerne la retribuzione media giornaliera lorda, nel Veneto si è attestata attorno ai 92 euro e in meridione sui 75. Di conseguenza, la paga giornaliera in settentrione è mediamente più elevata del 23,4 per cento rispetto a quella percepita nel Mezzogiorno.
Perché al Sud si lavora meno?
Oltre alla presenza di un’economia sommersa più diffusa che nel resto del Paese che, statisticamente, non consente di conteggiare le ore lavorate irregolarmente, nel meridione c’è poca industria, soprattutto hig-tech, e una limitata concentrazione di attività bancarie, finanziarie ed assicurative. Il mercato del lavoro è caratterizzato da tanti precari, molti lavoratori intermittenti, soprattutto nei servizi, e tantissimi stagionali legati al mondo del turismo. Inoltre, si fa meno ricerca, meno innovazione e il numero dei laureati che lavorano nel Sud è contenutissimo. La combinazione di questi elementi fa sì che gli stipendi percepiti dai lavoratori regolari siano statisticamente più bassi della media nazionale.
Grande divario anche della produttività
A riprova che la retribuzione media di un territorio risente del “peso” e della qualità del sistema imprenditoriale e occupazionale presente nello stesso, anche la produttività, dato dal rapporto del valore aggiunto per ore lavorate, è un buon indicatore per ragionare sul livello salariale. Infatti, a produttività elevate corrispondono salari elevati e viceversa. Dalla lettura di questo dato emergono delle differenze territoriali molto marcate. Se nel Veneto, ad esempio, il valore medio del 2019 si attestava sui 37,3 euro, nel Mezzogiorno era di 30 euro. La variazione percentuale, pertanto, era del 24,3 per cento in più a vantaggio nostro. Va comunque segnalato che rispetto a tutte le altre regioni del Nord scontiamo un livello di produttività del lavoro inferiore. E’ probabile che questo gap lo scontiamo a causa dell’assenza nella nostra regione di grandi imprese e di settori ad alto valore aggiunto (vedi Tab. 2 e Tab. 3).
Retribuzioni: Milano al top. A Ragusa i lavoratori più “poveri. A Lecco i più “sgobboni”
Nel 2021 la retribuzione media giornaliera più elevata d’Italia è stata erogata ai lavoratori dipendenti del settore privato occupati nella provincia di Milano (124 euro). Seguono quelli di Bolzano (104,8 euro), Parma (103,8 euro), Bologna (103,4 euro), Modena (102 euro), Roma (101,3 euro), Reggio Emilia (100,6 euro), Genova (99,8 euro), Trieste (99,4 euro) e Torino (98,5 euro).
La prima provincia veneta, Vicenza, si piazza a livello nazionale al 17° posto con una retribuzione giornaliera media di 93,5 euro. Seguono Padova al 18° con 93,1 euro, Verona al 20° con 92,8 euro, Treviso al 21° con 92,8 euro, Belluno al 32° con 90,3 euro, Venezia al 34° con 89,8 euro e Rovigo al 54° con 82,4 euro.
Gli operai e gli impiegati con il maggior numero medio di giornate lavorate durante il 2021 sono stati quelli occupati a Lecco (259,5 giorni). Seguono i dipendenti privati di Vicenza (258,2), Treviso (256,9), Lodi (256,7), Pordenone (256 giorni), Bergamo (255,6 giorni), Padova (255,4), Cremona (254,8 giorni), Reggio Emilia (254,1 giorni) e Modena (252,2 giorni).
Le province, infine, dove i lavoratori sono stati “meno” in ufficio o in fabbrica durante l’anno preso in esame sono state quelle di Crotone (200,7 giorni), Lecce (200 giorni), Rimini (199,5 giorni), Agrigento (199,3 giorni) Salerno (198,7 giorni), Foggia (198,4 giorni), Cosenza (196,8 giorni), Trapani (195,6 giorni), Nuoro (193,7 giorni), Messina (193,4 giorni) e Vibo Valentia (177,2 giorni) (vedi Tab. 4 e Tab. 5).
I dirigenti hanno una retribuzione giornaliera del 577% superiore a quella degli operai
Sempre dal confronto della retribuzione media giornaliera relativa al 2021, i dirigenti italiani percepiscono un emolumento del 577 per cento superiore a quello conferito agli operai. Se ai primi viene erogato una paga lorda di 500 euro a fronte di 291 giorni di lavoro all’anno, ai secondi la stessa sfiora i 74 euro per un totale di giorni lavorati pari a 219. La paga degli impiegati, invece, è di 97,5 euro, mentre i quadri percepiscono 219 euro al giorno (vedi Tab. 6).
Gli stipendi più alti nel settore creditizio e assicurativo
Sempre nel 2021 i settori dove le retribuzioni giornaliere a livello nazionale sono state più elevate hanno interessato gli occupati del settore creditizio-finanziario-assicurativo (170 euro lordi), dell’estrattivo (163,5 euro), del comparto energia elettrica-gas, etc. (161,3 euro), dell’informazione-comunicazione (126,4 euro) e nel manifatturiero (107,2 euro). I lavoratori meno pagati, invece, sono alle dipendenze degli imprenditori del settore noleggio-agenzie di viaggio e servizi alle imprese (68,2 euro) e, infine, gli addetti al settore ricettivo e alla ristorazione (56 euro) (vedi Tab. 7).
CONCERTI IN ALTA QUOTA CON “MELODIE NEL BOSCO, SUSSURRI TRA LE DOLOMITI”
FALCADE “Melodie nel Bosco, sussurri tra le Dolomiti”. Si chiama così il festival che porterà quattro concerti a 2.000 metri di altitudine per far incontrare musica e natura al cospetto di vette come Mulaz e Focobon. A fare da teatro sarà il Bosco degli Artisti di Falcade, galleria d’arte a cielo aperto che sorge in località Le Buse, nella Ski Area San Pellegrino. Concerti in programma alle 10:30. Sabato 29 luglio si esibirà il Coro Val Biois con intermezzo di Nina & Nena duo. Sabato 12 agosto spazio a Fourback con un tributo ai Beatles. Sabato 26 agosto toccherà a Emanuele Bastanzetti, da Bach a Kreisler – sinfonie di violino.
Raggiungere il Bosco degli Artisti è facile: partendo da Falcade, paesino “cullato” dalle imponenti pareti rocciose del Focobon, si giunge a quota 1890 m. con la cabinovia che da Molino porta a Le Buse. Proprio qui, a pochi metri dalla stazione a monte, sorge il Bosco degli Artisti, esposizione di opere a cielo aperto che valorizza l’abilità creativa di diversi scultori e pittori della Val Biois ispirati dalla bellezza e dalle tradizioni del territorio. Un percorso ad anello di circa 1 km dove i visitatori sono invitati a scoprire, passo dopo passo, le diverse opere nascoste tra gli alberi. Nei giorni dei concerti la cabinovia sarà chiusa dalle 10.30 alle 12.00 per non disturbare il concerto.
LA SAGRA DEI PER A BRIBANO DI SEDICO
SEDICO Dal 21 al 30 luglio grande festa a Bribano di Sedico con la Sagra dei Per. Musica, Luna Park, cibo, sport, cultura e altro. Sabato 22 Radio Più 40 Live per festeggiare assieme i 40 anni di Radio Più.
IL PROGRAMMA (2 PAGINE)
FLYER sagra dei per 2023 STAMPA
LA PASTASCIUTTA ANTIFASCISTA
CESIOMAGGIORE
di Roberto Bona
GLI APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA
MULTIVISIONI SOTTO LE STELLE
BORGO VALBELLUNA Immagini che prendono vita seguendo lo scorrere della musica, per creare uno spettacolo che ha il potere di affascinare e coinvolgere lo spettatore. Questo lo spettacolo che verrà proposto a Mel domani nel cortile del Palazzo delle Contesse di Mel.
UNA SERATA CON ANSELMO CAGNATI
FALCADE Giovedì 20 luglio alle 21 alla Casa della Gioventù di Caviola una serata con Anselmo Cagnati dal titolo “Tjikko, con i cani da slitta del grande nord”
CONCERTO D’ORGANO A MEL
BELLUNO Torna per la sesta volta a Mel il Concerto d’organo con il maestro Fiorenzo Mori. L’atteso appuntamento organizzato all’insegna della solidarietà, dall’Auser provinciale e dal locale Circolo Auser “Il Sole”. Appuntamento giovedì 20 luglio nella chiesa arcipretale di Mel, in piazza Luciani, con inizio alle ore 20.30.
LA SANTA MESSA AL COL DE SAN LUGAN
TAIBON Sabato 22 luglio alle 10:30 al Col De San Lugan in Valle di San Lucano verrà celebrata la Santa Messa. Pranzo al sacco.
LA STUA, DOVE RINASCE LO STUDIO BALLIS
ALLEGHE Sabato 22 luglio alle 18 in Corso Venezia a Masare’, Laura Ballis con Vico Calabro’ e Giovanni Sogne inaugura il nuovo studio d’arte “La Stua”, rinato dopo la tempesta Vaia dell’autunno 2018.
L’ESTATE DEI MERCATINI AD AGORDO
AGORDO Tornano i mercatini d’estate ad Agordo. Il primo appuntamento domenica 23 luglio dalle 6 alle 19 sul Broi di Agordo con il mercatino dell’antiquariato. Per informazioni 349 3984682
PROSSIMAMENTE…
LA PASTASCIUTTA ANTIFASCISTA A BUSCHE
CESIOMAGGIORE Sarà Busche ad ospitare la pastasciutta antifascista 2023. Martedì 25 luglio a partire dalle 14:30 inizia la festa. Alle 15 lo spettacolo di burattini, alle 16 Fast Fashion con gli studenti di Rete Studenti Medi, a seguire il convegno dal titolo “Democratica, Artificiale e Intelligente?”. Alle 19:15 si pranza con la pastasciutta gratuita per tutti e musica con Sandro Del Luca e Nelson Salton. Organizzano SPI CGIL, Comune di Cesiomaggiore e Ulss 1 Dolomiti.
TALK CRISTIANO AD AGORDO
AGORDO Domenica 30 luglio alle 18 al Centro Parrocchiale di Agordo un incontro dal titolo “Talk Cristiano, il significato della crocefissione di Gesù Cristo
IL CORSO DI CALLIGRAFIA IN VAL DI ZOLDO
VAL DI ZOLDO
Tra le proposte estive della Val di Zoldo c’è anche il Corso di Calligrafia – È bello scrivere – che sarà tenuto dalla prof. Anna Schettin, docente di Calligrafia e Lettering, sabato 29 e domenica 30 luglio, a Pieve di Zoldo. Per informazioni telefonare al numero 333 358 7405.
APERITIVO ? MA MAI SENZA MUSICA
Dimentica la routine, concediti un momento di relax e divertimento con amici e familiari. L’aperitivo in musica all’Hotel Stella Alpina in piazza a Falcade è l’occasione perfetta per socializzare e creare ricordi preziosi.Ogni venerdì di luglio ed agosto, l’Hotel Stella Alpina vi accoglie per una serata di puro divertimento, dalle 18 alle 21. I venerdi di luglio ed agosto allo Stella alpina, appuntamento con la buona musica e le specialità che sapranno deliziarvi il palato. INFO 0437 599046. WWW.HOTEL STELLA ALPINA . COM
VENERDI 21 LUGLIO IL RITORNO DEI JPM, saranno serviti PANINI CON PORCHETTA E SALSA COLESLAW
LA RASSEGNA STAMPA DA L’AMICO DEL POPOLO
DI GIANNI SANTOMASO
OSPITE: Ezio Zuanel, sindaco di La Valle Agordina