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ULTIM’ORA
ABBIAMO PERSO UN SIGNOR PROCURATORE
“Sapevi andare oltre, vivere nel presente, goderti l’idea del futuro. Avevi il senso del percorso di un alpinista, anzi di un minatore, ma ti è mancato il fiato. A me non mancherà il ricordo”. Roberta Gallego, sostituto procuratore anziano di Belluno*
VENEZIA La notizia è arrivata nel pomeriggio nelle stanze della Procura di Belluno, è morto Francesco Saverio Pavone, 75 anni. L’uomo che combattè in prima linea contro la mala del Brenta, da 15 giorni era in terapia intensiva il coronavirus se l’è portato via. Di origine pugliese, era nato a Taranto il 25 marzo 1944, entrò nel sistema giudiziario come cancelliere, prima di vincere il concorso in magistratura ed essere poi assegnato alla pretura circondariale di Mestre nel 1989. Era diventato quindi procuratore aggiunto a Venezia e poi era stato nominato poi procuratore capo di Belluno, dove aveva retto la carica coordinando importanti inchieste contro le ecomafie, fino alla pensione.Lo ricorderemo come fiero oppositore dei mafiosi del Veneto, quelli di Felice Maniero e fu tra i collaboratori di Giovanni Falcone.Addio grande uomo, grande esempio di vita civile, addio grande uomo coraggio anche da qui giunga alla famiglia l’abbraccio solidale. (mm)
*Sul Corriere delle Alpi di oggi la lettera, commovente, emozionale, vera, scritta di pugno da chi “Franco” l’ha conosciuto, apprezzato, stimato. di Roberta Gallego.
PER NON FINIRE ALLE CORDE SONO NECESSARI TEST PER TUTTI, VIA CON I CONTROLLI SU CHI OPERA NELLA SANITA’
Novanta i bellunesi che dovranno rispondere alla giustizia per non aver rispettato i divieti, i giovani dal brindisi facile entrano di diritto nel capitolo “di coccio”. Ancora 10 morti in Veneto e Zaia chiede più restrizioni. La quarta vittima in provincia è un feltrino di 93 anni ricoverato in area Covid a Feltre. Chi opera nella sanità è esausto e con il volto tumefatto dalle maschere indossate 24 ore al giorno, chiede a tutti di rispettare i divieti, prega i bellunesi di rimanere tra le mura di casa. Nelle fabbriche siamo vicini al caos tra chiusure, riaperture, promesse, ma le sicurezze? Clivet ha deciso di sospendere definitivamente l’attività anche perché un paziente ha un familiare positivo.
di Mirko Mezzacasa
Quattro decessi a Belluno, l’ultimo ieri pomeriggio, Gaetano si aggiunge ad una triste lista dove già compaiono i nomi di Noris, Angelo, Nerina che ricorderemo tra le prime vittime del terribile virus, hanno trascorso le loro ultime ore in Geriatria all’ospedale di Feltre. Giornata terribile anche quella di ieri, oltre ai due decessi i casi positivi salgono a 106, un aumento del 30 per cento in un solo giorno, 23 i ricoveri, 4 in terapia intensiva. Queste le zone rosse del bellunese per numeri di contagio primeggiano il Feltrino e Belluno ma ormai di positivi ce ne sono ovunque: Cortina, Borgo Valbelluna, Pedavena, Quero, Cesiomaggiore, Lamon, Santa Giustina, Seren del Grappa, Fonzaso, San Gregorio, La Valle, Gosaldo, San Tomaso, Taibon, Vallada, Voltago, Agordo, Alleghe, Colle Santa Lucia Borca di Cadore e Ponte nelle Alpi. Fino a 20 mila tamponi al giorno, tanti ne saranno fatti nella Regione Veneto e sono tanti soprattutto rispetto ai 3000 attuali, ma la situazione lo richiede e tutto il personale sanitario sarà passato al setaccio. Dalla Regione una richiesta precisa al Governo, negozi chiusi alla domenica e stop all’attività fisica all’aperto perchè la situazione è ogni giorno più preoccupante. Secondo uno studio i divieti degli ultimi giorni stanno evitando almeno nuovi 20 casi al giorno, ma sarà ancora lunga, molto lunga. La gente muore, gli ospedali si riempiono, i posti della terapia intensiva rischiano il crash, chi opera negli ospedali rischia minuto dopo minuto di finire in un letto di corsia, Polizia, Carabinieri, Polizia Urbana sono costretti a rimanere per le strade perché gli indisciplinati non mollano, domenica ad esempio in una zona assolata di Taibon abbiamo assistito alla processione altro che misure di sicurezza, i giovani si ritrovano a bere o festeggiare al parco, la nuova generazione si sta dimostrando la peggiore e lo confermano i dati elencati giornalmente dalla Prefettura. Per ora non ci sono denunce per OMICIDIO COLPOSO che tradotto significa tentata epidemia perché chi si crede furbo mette a rischio non la sua vita della quale forse non gliene frega niente, piuttosto quella degli altri ma probabilmente anche di questo gliene frega altrettanto niente. Le Forze dell’ordine sono costrette a controllare una media di 500 persone al giorno, 15 denunce quotidiane. I nomi dei pazienti positivi sono conosciuti dai sindaci dei paesi e hanno il dovere e il compito di sorvegliare che se ne restino a casa in quarantena, ma queste persone sono le più disciplinate, non sarebbero state segnalate irregolarità in proposito. Dalla Prefettura l’esempio: riunione con i sindaci solo in video conferenza e ogni giorno viene ribadita la sinergia tra tutte le componenti. Anche ad Agordo consiglio comunale a porte chiuse con i consiglieri a distanza di sicurezza e microfoni igienizzati, giovedi alle 17.30 RADIO PIU trasmette il consiglio comunale in diretta facebook e alla radio. L’Agordino fa rete, dai sindaci ai volontari è un continuo fiorire di iniziative, si difendono i più fragili, si porge una mano alla popolazione anziana.
SOLIDARIETA’ SOCIALE, AGORDINO IN RETE, AIUTI PER TUTTI NUMERI ATTIVI PER I CITTADINI PIU’ DEBOLI GIANNI SANTOMASO
VALLE DEL MIS, 91ENNE SALVATO DAL FIGLIO
SOSPIROLO E’ scivolato direttamente nel lago, ieri di buon mattino. Ha rischiato grosso, a salvarlo ci ha pensato il figlio che non ha esitato a buttarsi in acqua. Forte dispiegamento di mezzi dei vigili del fuoco e del personale Suem allertato e subito accorso in aiuto dell’uomo
ANCORA CASI POSITIVI A BELLUNO, 5 IN PIU’ NEL POMERIGGIO +68 IN REGIONE
VENEZIA Galoppa il Covid_19, 68 positivi in più dal pomeriggio, 7 nuovi decessi, 7 pazienti in più in terapia intensiva, negli ospedali veneti sono 546 i ricoverati 48 piu’ di questa mattina. a Belluno 5 positivi in più, i ricoverati: 15 a Belluno (+1 e 4 in terapia intesiva), 8 a Feltre (-1) dunque 27 pazienti ricoverati in ospedale con sintomatologia sospetta. Isolamenti domiciliari fiduciari, per 569 (+56 rispetto a ieri).
AGGIORNAMENTI ORGANIZZATIVI ULSS 1 DOLOMITI 16 MARZO 2020
SORVEGLIANZA SANITARIA COVID-19 Numero totale tamponi effettuati per ricerca nCoV al 16 marzo 2020: 2.038. Persone residenti in Ulss Dolomiti in isolamento domiciliare fiduciario e sorveglianza attiva al 16 marzo 2020: 569. Alcuni tamponi sono stati effettuati più volte sulle stesse persone.
Non fa ben sperare l’incremento giornaliero dei contagi totali in Provincia di Belluno e neanche l’incidenza sul totale della popolazione, come dire che la situazione tra Treviso e Belluno non è poi tanto diversa.
VENETO | 2.473 | +13,86% | 0,050% | |||
Padova | 715 | +8,66% | 0,076% | |||
Treviso | 452 | +9,44% | 0,051% | |||
Verona | 425 | +26,87% | 0,046% | |||
Venezia | 356 | +8,54% | 0,042% | |||
Vicenza | 287 | +22,13% | 0,033% | |||
Belluno | 101 | +23,17% | 0,050% | |||
Rovigo | 27 | 0,00% | 0,011% | |||
IN TUTTE LE STRUTTURE DELL’ULSS DOLOMITI
è sospesa tutta l’attività chirurgica programmata per la quale è previsto il ricovero in terapia intensiva post operatoria ad eccezione degli interventi indifferibili SERVIZIO IGIENE E SANITA’ PUBBLICA sono sospese le attività non urgenti DIPARTIMENTO DELLE DIPENDENZE (SER.D) sospensione delle attività non urgenti UNITA’ di OFFERTA SEMIRESIDENZIALI SOCIO SANITARIE e SOCIALI (centri diurni, etc)
Le unità di offerta semiresidenziale sociosanitarie e sociali (centri diurni etc), comprese quelle per anziani, persone con disabilità, minori, etc, sono CHIUSE. OSPEDALE DI BELLUNO Attivato il punto medico avanzato. Le degenze di CHIRURGIA, NEFROLOGIA e UROLOGIA sono state compattate al 3° piano del Blocco Chirurgico del San Martino di Belluno al fine di liberare personale infermieristico per le aree COVID-19. Le degenze della PNEUMOLOGIA sono state collocate al 2° piano del blocco medico del San Martino. I letti lasciati liberi (16) sono stati messi a disposizione per pazienti COVID-19. Temporaneamente centralizzate su Feltre le urgenze DIFFERIBILI di Otorinolaringoiatria OSPEDALE DI AGORDO Sospensione dei ricoveri dal territorio o da altre strutture sanitarie per la Medicina/Lungodegenza/Ospedale di Comunità; La sospensione temporanea sopra riportato prevede che i ricoveri e le prestazioni urgenti vengano garantiti dagli altri ospedali dell’Azienda. OSPEDALE DI PIEVE DI CADORE è attivo un filtro all’ingresso per il controllo degli accessi grazie al personale della Protezione Civile OSPEDALE DI FELTRE Il reparto di PNEUMOLOGIA è stato trasferito al 5° piano del Padiglione Dalla Palma. Il reparto di GERIATRIA è stato riattivato al 1° piano del Padiglione Gaggia . E’ stata predisposta un’area per eventuali pazienti Covid-19 che necessitano di ospedalizzazione e un’area degenza dedicata ai casi positivi Covid-19 ma con altre patologie che ne prevedono l’ospedalizzazione nelle due ali del 4° Piano del Padiglione Dalla Palma. Rimangono le misure di limitazione dell’accesso all’ospedale da parte degli accompagnatori e dei visitatori per tutte le unità operative, salvo situazioni specifiche valutate dal personale sanitario preposto.
LA CONFERENZA STAMPA DEL PRESIDENTE DEL VENETO LUCA ZAIA 16 MARZO 2020
❌❌❌ #CORONAVIRUS / SEGUITE LA DIRETTA PER TUTTI GLI AGGIORNAMENTI DI OGGI. ❌❌❌
Pubblicato da Luca Zaia su Lunedì 16 marzo 2020
AGGIORNAMENTO DALL’ASSESSORATO ALLA PROTEZIONE CIVILE 16 MARZO 2020
CORONAVIRUS. IN VENETO DECISI TAMPONI A TAPPETO. DA 3.210 a 11.330 AL GIORNO. ZAIA, “PRIORITA’ A TUTTI I LAVORATORI DELLA SANITA’, DELLE CASE DI RIPOSO E AI MEDICI DI FAMIGLIA”
VENEZIA Sul fronte del rafforzamento dell’esecuzione dei tamponi per fronteggiare e limitare l’emergenza coronavirus, la Regione del Veneto ha approntato un nuovo Piano specifico che, nel giro di una settimana, porterà l’effettuazione dagli attuali 3.210 al giorno a 11.330 al giorno, coinvolgendo, secondo le singole potenzialità, tutte le microbiologie della rete ospedaliera regionale. La novità è stata annunciata poco fa dal Presidente della Regione, Luca Zaia, nel corso del consueto appuntamento per fare il punto sulla situazione. “Abbiamo già dato ai Direttori Generali delle Ullss – ha detto il Governatore – le indicazioni di predisporre i tamponi, partendo a tappeto, con priorità a tutti i 54 mila lavoratori della sanità, a quelli delle case di riposo, e ai medici di medicina generale. Subito dopo toccherà a tutte le persone che hanno dei sintomi ma che, oggi come oggi, dovrebbero attendere la fine del periodo di osservazione. La filosofia è semplice: più casi isoliamo, più sicurezza creiamo”. Agli 11.330 tamponi al giorno vanno anche aggiunti i 10.000 che fanno parte del lavoro specifico del Professor Andrea Crisanti, direttore della Microbiologia e Virologia dell’Azienda Ospedaliera di Padova, che sta effettuando un lavoro di studio, supporto e approfondimento su alcune categorie dei servizi essenziali ,come cassiere dei supermercati, e operatori dei vari servizi pubblici. “La partita dei tamponi è per noi irrinunciabile – ha sostenuto con forza Zaia – a maggior ragione dopo il risultato di Vò Euganeo dove, criticati da più parti, facemmo il tampone a tutta la popolazione isolando 66 casi, con il risultato che oggi Vò è il territorio più sicuro d’Italia”. “Mi spiace – ha proseguito il Governatore – che qualcuno continui a dire che sbagliamo, ma a questo punto, sinceramente ce ne freghiamo. Sono gli stessi che ci dicevano che le mascherine non servivano, che non ci hanno detto che il warning erano i respiratori automatici, che non ci dissero che questi pazienti assorbono ossigeno 20-40 volte in più di un normale ricoverato in terapia intensiva e che poteva nascere il problema del congelamento delle condotte di ossigeno negli ospedali, che non ci dissero che respiratori, mascherine e ossigeno erano il cuore del lavoro da fare”. “Tutti parlano delle posizioni dell’Oms – ha concluso Zaia – ma noi non l’abbiamo visto qui, in trincea. Abbiamo il massimo rispetto delle idee di tutti ma anche il dovere di pensare prima di tutto ai nostri cittadini e a metterli in sicurezza”.
QUESTA LA POTENZIALITA’ DEI LABORATORI PER I TAMPONI COVID-19 (AL GIORNO)
ULSS 1 250 — 360, ULSS 2 360 — 1.800, ULSS 6 240 — 1.200, ULSS 7 160 — 320, ULSS 3 300 — 1.800, ULSS 8 160 —1.220, ULSS 4 0 — 50, ULSS 9 150 — 300, ULSS 5 150 — 200, PD azienda 1.200 — 2.400, VR azienda 240 — 1.680
CAPACITA’ ATTUALE: 3.210 CAPACITA’ FUTURA: 11.330
ULTIM’ORA
EssilorLuxottica annuncia un programma di acquisto di azioni proprie
FRANCIA_MILANO EssilorLuxottica annuncia il lancio di un programma di acquisto di azioni proprie che riflette la fiducia della Società nella sua capacità di creare valore e nelle sue prospettive di lungo periodo. Per attuare il programma di acquisto, la Società ha dato mandato a un intermediario specializzato per l’acquisto di un massimo di 3.000.000 di azioni EssilorLuxottica, da effettuare, a seconda delle condizioni di mercato, nel periodo che va dal 17 marzo 2020 fino alla data ultima del 27 maggio 2020. Le azioni così acquisite sono destinate ad essere assegnate o trasferite ai dipendenti e ai dirigenti di EssilorLuxottica e di società controllate, in particolare nel contesto di piani di compartecipazione agli utili, bonus e premi di performance basati su azioni, piani di stock option e di azionariato diffuso dei dipendenti. La descrizione del programma di acquisto di azioni proprie di EssilorLuxottica, deliberato dall’Assemblea generale degli azionisti del 29 novembre 2018, è disponibile nella sezione 5.2.3 del Documento di
registrazione del 2018, accessibile dal sito istituzionale della Società al seguente link: CLICCA QUI
SULLA STRADA E TRA LE CASE CON LA PAURA NEL CUORE
DILLO A RADIOPIU
Riceviamo e pubblichiamo la testimonianza di un portalettere delle Poste, ci informa che giovedi (solo giovedi) Poste Italiane ha rifornito i portalettere e il relativo ufficio dove lavora di mascherine, una per postino ieri a qualcuno ma non a tutti, guanti e gel igienizzante. Abbiamo anche chiesto una seconda testimonianza nell’Agordino da dove arriva la conferma: si ad una mascherina a testa da giovedi (saranno a norma? Si chiede il nostro interlocutore) ma guanti neanche l’ombra.
Lettera Firmata
Segnalo la situazione in cui stanno lavorando i portalettere, dove opero io la situazione è difficile immagino come ovunque del resto in questo momento. Già noi portalettere,dobbiamo sopperire a carenze strutturali ed organizzative messe in atto da Poste Italiane, dovendo subire spesso lamentele e proteste da parte di un’utenza giustamente inferocita, ma tali carenze di servizio non dipendono da noi, anzi talvolta ci adoperiamo, fermandoci oltre l’orario, pur di finire almeno l’essenziale. Con l’emergenza in corso il discorso non cambia, abbiamo operato per tutto il mese di febbraio e per tutta la metà marzo senza alcuna dotazione di sicurezza e senza alcun vademecum sui comportamenti da adottare, dopo l’ultimo decreto governativo, giovedì scorso ci hanno fornito,di numero una mascherina monouso che noi dovremmo adoperare per settimane, nè guanti, nè igienizzante, nè pulizia o sanificazione degli ambienti e dei mezzi di trasporto che vengono scambiati in continuazione per esigenze di consegna tra le rotazioni di turno per avere meno gente in ufficio, che al cambio turno diventa una bolgia e sembra di essere ad un mercato rionale in spazi molto ristretti. I responsabili faticano a gestire tali situazioni al limite del ragionevole. I sindacati mandano comunicati senza prendere alcuna decisione, sempre in maniera tardiva, e ci troviamo a gestire la sicurezza in maniera facoltativa. Ognuno deve agire secondo il proprio buonsenso, oppure prendersi ferie o permessi, gli altri a lavorare. Mi assomiglia la “roulette russa”, sperando che nessuno si ammali, altrimenti le cose diventano serie.
Siamo stati inviati a non riportare il nome di chi ci ha inviato la segnalazione e il luogo per evidenti motivi.
foto archivio radiopiu
ATTENZIONE PER CHI OPERA NELL’EMERGENZA RISPETTO PER UOMINI E DONNE DEL SOCCORSO. QUANDO IL VICINO ATTACCA LA MOTOSEGA AL SORGERE DEL SOLE.
DILLO A RADIO PIU
ABBRACCI IN MUSICA CON NICOLO’ FABIO MATTEO ALESSANDRO E LUCA
SMARTPHONE IN AREA DEGENZA COVID-19 PER METTERE IN CONTATTO VIRTUALE PAZIENTI E FAMIGLIE
BELLUNO In contatto virtuale con i propri cari. Le aree di degenza COVID19 degli ospedali di Belluno e di Feltre sono state dotate anche di alcuni smartphone attraverso i quali i sanitari potranno aiutare i pazienti a mettersi in contatto con i propri cari virtualmente. Dare la possibilità ai pazienti in isolamento, in particolare agli anziani, di poter dialogare con i propri affetti è una piccola cosa ma è un gesto di grande attenzione e umanità, in un momento di particolare difficoltà, per non sentirsi soli e per tenere il fondamentale legame con le famiglie che non possono fisicamente entrare nelle aree di degenza COVID19.
ULSS 1 DOLOMITI: REFERTI A DOMICILIO
BELLUNO Si informa che i referti di laboratorio e degli esami strumentali non accessibili online dell’Ulss Dolomiti saranno inviati per posta a domicilio dell’utente fino al 15 aprile.
FP CGIL CHIEDE SIANO APPLICATI I CORRETTI UTILIZZI DEI DPI
BELLUNO Con una lettera inviata al Direttore Generale della ULSS 1 Dolomiti, Adriano Rasi Caldogno, al Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione, Giovanni Dinarello, e a tutte le strutture residenziali extra-ospedaliere per anziani, disabili, minori, dipendenze e salute mentale della provincia di Belluno, FP CGIL chiede si faccia un uso corretto dei dispositivi DPI in applicazione delle misure di contenimento del contagio COVID-19. Nella lettera si legge che, dopo innumerevoli segnalazioni sull’applicazione delle misure, si chiede che gli opratori che assistono gli ospiti in quarantena facciano uso delle mascherine chirurgiche. “Le linee guida regionali si rifanno alle linee guida dell’OMS, ma ci sono evidenze scientifiche secondo cui le mascherine chirurgiche non sono DPI, ma solo strumenti di contenimento della diffusione del COVID, con il conseguente rischio che gli operatori che assistono le persone in quarantena, qualora si confermi l’infezione, siano a rischio loro stessi di contagio oltre a diventare vettori verso gli altri Ospiti. Ritenendo che la scelta, chiaramente poco opportuna, di far utilizzare le mascherine chirurgiche non solo non ottemperi al D.Lgs. 81 del 2008 sulla salute e sicurezza dei Lavoratori, ma sia anche un chiaro rischio per tutti i presenti in struttura, e pertanto si invitano caldamente le Aziende in indirizzo e tutti i soggetti responsabili a prevedere l’utilizzo delle mascherine FFP2/3 in situazioni in cui vi sia la necessità di assistere persone sospette e/o con conclamata infezione da COVID-19, e a far in modo che tutti i dipendenti a contatto diretto con i residenti utilizzino le barriere protettive (mascherine), onde evitare che questi possano divenire vettore per il contagio del virus, oltre che a titolo di tutela individuale”
ANDREA FIOCCO, FP CGIL
“SECONDE CASE” E RIENTRO
di GIANPAOLO BOTTACIN
VENEZIA Per quanto riguarda il tema delle seconde case ho chiesto che il governo modifichi il decreto e consenta il rientro nel proprio domicilio residenza o abitazione SOLO se ha in quell’indirizzo il medico di base. Questo nell’interesse di chi è andato nella sua seconda casa non rendendosi conto che non avrebbe neanche l’assistenza di base
IL COMUNICATO UNITARIO DI CGIL CISL E UIL SULLA PROSECUZIONE DELLE ATTIVITA’ PRODUTTIVE
BELLUNO Le sigle sindacali hanno distribuito un comunicato stampa unitario per fare alcune precisazioni sulla rosecuzione delle attività produttive dopo l’accordo siglato con il Governo per quanto concerne la sicurezza dei lavoratori.
IL COMUNICATO UNITARIO
IL PREFETTO FA IL PUNTO SUI CONTROLLI DELLE FORZE DELL’ORDINE
BELLUNO Il Prefetto di Belluno, Adriana Cogode, ha incontrato oggi, in videoconferenza, i vertici delle Forze di Polizia, il Presidente della Provincia, i Sindaci di Belluno, Agordo, Cesiomaggiore, Feltre, Fonzaso, La Valle Agordina, Lamon, Pedavena, Quero Vas, Santa Giustina, Seren del Grappa, Sospirolo, Sovramonte, Vallada Agordina, Alano di Piave, Ponte nelle Alpi, Borgo Valbelluna, il Direttore Generale della ULSS n. 1 Dolomiti ed i rappresentanti delle categorie produttive per fare il punto della situazione legata alla diffusione del Coronavirus in provincia di Belluno.Durante gli incontri è stata ribadita la sinergia tra tutte le componenti del sistema per assicurare la gestione coordinata dell’emergenza e rafforzare le iniziative per prevenire il contagio, anche all’interno delle realtà produttive della provincia.
Per quel che concerne il controllo sul rispetto delle disposizioni contenute nei provvedimenti del Governo per fronteggiare l’emergenza, le Forze di Polizia e le Polizie Locali hanno controllato, dal 10 marzo, un totale di 2.618 persone, denunciandone 90. Nel corso dell’attività di controllo del territorio è stata altresì verificata l’effettività della sospensione dell’attività degli esercizi commerciali, accertando sei violazioni alle disposizioni governative.
L’EMERGENZA COVID NON INCIDE SULLE POLVERI
DI DAMIANO TORMEN
L’ESPERTO
PADOVA L’emergenza Covid non ha drasticamente ridotto le polveri, anche il bollettino Arpav di oggi attesta allerta zero in tutta la regione, le centraline Arpav non hanno rilevato valori bassissimi di inquinamento da polveri. “Il motivo principale – spiega Luca Marchesi, direttore generale dell’Agenzia veneta – è la stretta correlazione fra polveri e meteo. Quest’ultimo è comunque e sempre nel breve termine il fattore determinante e prevale rispetto agli altri fattori emissivi. In questo periodo ad una settimana, a fine febbraio, di vento e pioggia che ha abbassato i livelli, ne è seguita una di grande stabilità atmosferica. Inoltre più persone a casa significa più riscaldamento acceso. La notizia positiva è che in primavera le condizioni meteo sono favorevoli alla dispersione degli inquinanti e quindi nel prossimo periodo l’aria dovrebbe migliorare”. Nel dettaglio l’analisi dell’Osservatorio aria Arpav Da oltre 20 giorni in Veneto le concentrazioni di PM10 rilevate dalla rete di monitoraggio Arpav sono piuttosto basse. Pertanto dal 25 febbraio il livello di allerta in tutta la regione è verde (livello 0). Tale situazione è strettamente legata alle condizioni meteorologiche. L’instabilità meteo ha favorito la dispersione degli inquinanti abbassando significativamente le loro concentrazioni in aria. A causa delle restrizioni alla circolazione delle persone legate all’emergenza COVid-19, il quadro emissivo regionale, dall’ultima settimana di febbraio, si è probabilmente discostato da quello normale, con una flessione soprattutto delle emissioni da traffico veicolare. Per quanto riguarda invece il particolato atmosferico, una percentuale significativa del PM10 viene emessa principalmente dal settore del riscaldamento civile. Ad essa si aggiunge una parte di particolato di origine secondaria, legato alla formazione di polveri sottili in atmosfera da inquinanti primari, come gli ossidi di azoto e l’ammoniaca. È ragionevole pensare che la formazione di particolato secondario si possa essere ridotta nelle ultime settimane, a causa della diminuzione di emissioni di ossidi d’azoto da traffico mentre è rimasta sostanzialmente inalterata la componente emissiva primaria da riscaldamento civile. Per questo motivo ad oggi non è possibile effettuare una correlazione tra la generale diminuzione di polveri occorsa negli ultimi 20 giorni e le misure di restrizione della circolazione della popolazione dovute al Coronavirus . E’ invece ragionevole pensare che le condizioni di instabilità atmosferica abbiano giocato un ruolo fondamentale nel disperdere gli inquinanti e nel tenere basse le concentrazioni di PM10. Vi è un indizio che gioca a favore di quest’ultima ipotesi.
IL MESSAGGIO DEL MINISTRO FEDERICO D’INCA’
I BAMBINI DELLA SCUOLA PER L’INFANZIA DI TAIBON AGORDINO CONTINUANO LE “LEZIONI”
COME SIAMO CON LA SPERIMENTAZIONE 5G? L’ARPAV SPIEGA
A DOMANDA …. RISPONDO.
Arpav ha appena pubblicato sul proprio sito una pagina con alcune semplici domande e risposte sul tema del 5G.
indirizzo della pagina: CLICCA QUI
VINCOLI COMELICO, LA PROVINCIA SI È COSTITUITA NEI PROCEDIMENTI AL TAR. PADRIN: «ATTO NECESSARIO, DOBBIAMO TUTELARE LE NOSTRE COMUNITÀ»
BELLUNO La Provincia di Belluno ha depositato nei giorni scorsi le memorie di costituzione al Tar del Veneto relativa alla dichiarazione di notevole interesse pubblico del Comelico e del Comune di Auronzo. Si tratta di due atti “ad adiuvandum” che evidenziano la volontà dell’ente Provincia di tutelare non solo i singoli territori su cui sono stati imposti i vincoli paesaggistici, ma anche la pianificazione territoriale di coordinamento e di “area vasta” che rientra tra le competenze strettamente provinciali. L’udienza di sospensiva al Tar del Veneto era stata fissata originariamente per il 12 marzo. Per ovvi motivi, a causa del blocco delle attività dei tribunali, è stata rinviata a data da destinarsi.
IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI BELLUNO ROBERTO PADRIN
Per lavori alla rete idrica comunale, il 19/03/2020 dalle 8 fino a FINE LAVORI verrà sospesa l’erogazione dell’acqua ad AGORDO in VICOLO VILLALTA.
IL COMUNE DI FELTRE ESENTA LE FAMIGLIE DAL PAGAMENTO DELLE RETTE DELL’ASILO NIDO
FELTRE La situazione di emergenza sanitaria in cui siamo immersi ha intaccato profondamente l’attività didattica e di conseguenza gli equilibri nella gestione dei figli, soprattutto quelli di età infantile, sia sul piano sociale che economico. Tra le misure previste dal governo c’è infatti anche la sospensione dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado, nonché la frequenza delle attività scolastiche e di formazione. E’ dunque importante mettere in atto tutte le misure possibili, sia ordinarie che straordinarie, a sostegno dei cittadini e dei nuclei familiari. Va in questa direzione la decisione assunta in queste ore dalla Giunta comunale di Feltre in ordine alle rette dell’asilo nido comunale “Il Maggiociondolo”. Il regolamento dell’Asilo Nido prevede rette di frequenza composte da una quota fissa proporzionata all’Isee e una quota variabile subordinata alla frequenza.
L’ASSESSORE DEL BIANCO
COMUNICATO UNPLI BELLUNO
BELLUNO Fino al 3 aprile tutte le attività delle Pro loco Bellunesi saranno inevitabilmente sospese. Lo ricorda il presidente Unpli provinciale Davide Praloran con riferimento alle disposizioni ministeriali in materia di prevenzione del Covid-19. Esse dovranno attendere direttive dell’Unpli prima di organizzare assemblee dei soci e rinnovi dei consigli, innanzitutto perché lo vietano i decreti ministeriali. Inoltre non devono preoccuparsi se non saranno approvati i bilanci entro le scadenze prefissate, perché esse verranno comunicate, appena stabilite, le proroghe necessarie. Proprio in questi giorni, mediante la strumentazione elettronica, si sta facendo un punto della situazione a livello nazionale. «C’è, infatti, grande preoccupazione non solo per gli eventi previsti fino al 3 aprile ma anche per quelli dei mesi successivi e questo non riguarda strettamente solo il bellunese. In primo luogo siamo preoccupati per gli sponsor, principale sostegno economico di molte manifestazioni, in bilico per quelle in calendario da qui a giugno, che potrebbero saltare, anche se la maggior parte di esse è programmata nei mesi a venire. La situazione di incertezza avrà sicuramente ripercussione in termine di presenze anche nei mesi a venire. In secondo luogo, altrettanto importante, dobbiamo capire come muoverci a livello igienico-sanitario nel rispetto delle normative – spiega il presidente Praloran – Come Unpli Belluno, grazie ai bandi regionali, investiremo molto a livello comunicativo per le Pro loco per far fronte anche a questa esigenza, a iniziare dal nuovo video già visibile sulla home page del sito www.prolocobellunesi.it».
COMUNICAZIONI IMPORTANTI
La segreteria provinciale, con sede a Sedico, lavorerà a orario ridotto: si invita a telefonare allo 0437 1699100 o a scrivere alla mail [email protected] lasciando un recapito per essere ricontattati; nel frattempo gli uffici sono stati disposti con le misure di sicurezza (distanze e gel igienizzante). Le singole pro loco saranno avvisate dei nuovi orari, appena definiti. Incombenze urgenti per le Pro loco riguardano l’iscrizione al registro delle associazioni di promozione sociale e il versamento della quota Unpli tramite il portale www.myunpli.it. Il pagamento è da effettuarsi tramite carta di credito, ricaricabile, Postepay oppure tramite un account PayPal collegato al conto corrente della pro loco. «La quota comprende l’assicurazione RCT e RCO ed è il solo metodo per essere assicurati. In ogni caso la segreteria provinciale è a disposizione per informazioni. Si sollecitano le pro loco mancanti a provvedere» avverte il presidente.
ATTENZIONE AI MALWARE SUL TEMA CORONAVIRUS
TORINO La Polizia Postale ha diffuso una circolare sulla possibile minaccia di un Malware, detto anche virus o software dannoso, che in questi gironi sta girando in rete. In particolare sono stati segnalati due di questi malware che sono stati diffusi tramite mail. Il primo è un file PDF dal titolo CoronaVirusSafetyMeasures che una volta aperto fa partire un software che avvia un download di contnuti spazzatura. Nel secondo caso è un documento DOC dove sono esposte alcune precauzioni per evitare il contagio firmato da una tale Dr.ssa Penelope Marchetti dell’OMS. La Polizia Postale consiglia di non aprire mail con allegati PDF o DOC se non autentici
IL MESSAGGIO DI DUNIO MAESTRO DI GRAFFITO
AGORDO “Agordo Paese del Graffito” subirà un ritardo nell’attesa che passi questo momento. Appena possibile si eseguiranno i due graffiti previsti e la conseguente inaugurazione. Lo “staff” ringrazia quanti si sono interessati al nostro desiderio di “colorare le case” delle borgate di Agordo e auspichiamo presto di rivedervi a passeggiare tra le ”nostre” viuzze alla ricerca dei graffiti, delle fontane e lavatoi, delle chiesette, dei fienili, delle antiche case, e della gente che vi abita.
IERI ALLA RADIO, 007 IN CONDOTTA CON LA PROF. MARIA ROSA SALMAZO
LA COLLEZIONE COMPLETA
IERI ALLA RADIO DUE MINUTI UN LIBRO
LA COLLEZIONE COMPLETA
IERI ALLA RADIO SALUTE E SOCIETA‘
IERI ALLA RADIO IN VIVO VERSO DI BRUNELLA MORO
LA COLLEZIONE COMPLETA
IERI ALLA RADIO
I RACCONTI DI PAOLO SOPPELSA, QUATTORDICESIMA PUNTATA
IL MURO DEL TEMPO
AUDIO
Un’antica porta. Che divide il tempo presente dal tempo passato. Con quella scritta sullo stipite in pietra un po’ sarcastica ed un po’ amara. Ed immaginare di abbassare la maniglia indurita dal tempo e spalancare quell’uscio misterioso. Ascoltare il cigolare dei cardini e sentire l’odore di petrolio delle lampade. Entrare in oscure stanze appena illuminate dalla luce tremula delle candele. Spettri di donne ossute vestite di nero. Osservare il camminare di quelle magre ombre che si recano al “naf” a prendere l’acqua. Quell’acqua che esce centellinata e preziosa dal tubo di ferro. Udire il battere ritmato dei cunei. Uomini curvi che spaccano “risce de lares” a colpi di mazza. La loro schiena che si spacca come quelle “risce”. Uomini cresciuti presto e subito invecchiati. Consumati da freddo e fatiche. Voci di bambini dal viso già adulto. Poi chiudere quella porta che racconta di un tempo nemmeno troppo lontano. E ritornare nell’oggi, nel silenzio di pietra che avvolge questo piccolo borgo circondato dal bosco. Ancora uno sguardo a quei muri silenziosi illuminati dall’ultimo sole del pomeriggio. Poi l’ombra ad inscurire la parete di quella antica casa. Che faticosamente ha retto al lento logorare del tempo. Un muro che segna lo scorrere del tempo. Un’ombra sottile ad indicare il tempo rallentato di lunghi e gelidi inverni di neve. Di primavere gocciolanti di piogge e disgeli. Di estati con i campi colorati “de orz e sìgala”. Di suggestivi e silenziosi autunni. Antichi muri. Di pietre e calce. Un silenzioso marcire di travi curve e stanche. Ricoperte di muschio. Ricoperte di storia. Stipiti di porte piegate dallo scorrere della storia. Porte sfondate, dove passano vento e ricordi. Finestre come occhi che al mattino vedono spuntare il sole sopra il Pelsa. E silenzio. Tanto silenzio. Troppo silenzio. Solo fantasmi osservano l’ombra sottile della meridiana. Malinconici spettri che portano il “candol” a “caselo” alzano per un momento lo sguardo verso quel muro. A cercare un tempo che qui non serve più.
LA LETTERA DEL PRESIDENTE CSI DI BELLUNO NICOLETTA CASTELLINI
BELLUNO La presidente del CSI di Belluno Nicoletta Castellini ha voluto inviare una lettera a tutte le società sportive affiliate in questo momento difficile per tutta la popolazione.
Carissimi vi scrivo in questo momento difficile per farvi sapere che il CSI vi è vicino. Nessuno di noi era preparato a questo. Ci pare impossibile non poter uscire respirare la nostra bellissima aria di montagna, che sa già di primavera. Dobbiamo tener duro, noi siamo tosti noi popolo di montagna e ci rialzeremo più forti di prima. Non ho risposte da darvi al momento su cosa sarà dei nostri Campionati o attività previste Atletica. Domenica ci siamo collegati con CTC Regionale c’erano rappresentati di tutti Comitati del Veneto. Si è molto parlato, ma sarà difficile portare a termine attività Regionale Nazionale. E’ molto probabile che tutto sarà annullato. Per quanto riguarda attività Provinciale ci si auspica di poter riprendere, anche con formule diverse da valutare e decidere insieme. Non appena possibile ci troveremo per gestire e confrontarci quanto fatto fin’ora e cosa fare dopo. Penso che ci sarà un prima COVID 19 e un dopo, e non è detto che il dopo sia negativo del tutto. Il CSI sarà presente e propositivo cercando di venire incontro, per quanto possibile, alle Società ovviamente tutte in difficoltà. Insieme ,come sempre dico, tutto si supera! Abbiate pazienza, state a casa, sono sicura che passerà se tutti ci mettiamo d’impegno per noi e soprattutto per gli altri. Vi abbraccio virtualmente uno per uno. A presto! Nicoletta
Martedi 17 Tempo atteso: Al mattino ingresso di temporanee nubi medio-alte stratiformi sia sulle Dolomiti che sulle Prealpi. Nuvolosità che tenderà a diradarsi lasciando spazio a un cielo irregolarmente nuvoloso al pomeriggio. Clima notturno meno freddo, anche se alla sera un po’ di freddo tornerà a 3000 m, con inversione termica mattutina nelle valli. In giornata mitezza generale con atmosfera quasi primaverile nei fondovalle.
Precipitazioni: Assenti (0%).
Temperature: In quota in generale diminuzione, specie le minime osservate alla sera; nelle valli minime stazionarie e massime in lieve aumento, con forte escursione termica diurna (fresco di notte e mite di giorno). Su Prealpi a 1500 m min 3°C max 9°C, a 2000 m min 1°C max 6°C. Su Dolomiti a 2000 m min -0°C max 5°C, a 3000 m min -7°C max -3°C.
Venti: Nelle valli deboli a regime di brezza con locali rinforzi notturni su alcuni settori prealpini; in quota venti deboli da nord-ovest a 3000 m e da sud-est a 2000 m, a 5-10 km/h a 2000 m e 5-15 km/h a 3000 m.
Mercoledi 18 Tempo atteso: Tempo ben soleggiato, con aria tersa ed ottima visibilità. Clima meno fresco di notte, con lieve inversione termica mattutina nelle valli. In giornata il clima risulterà assai mite, addirittura pressoché primaverile nei fondovalle più assolati.
Precipitazioni: Assenti (0%).
Temperature: Senza notevoli variazioni o in leggero aumento le massime per maggiore soleggiamento. Su Prealpi a 1500 m min 4°C max 10°C, a 2000 m min 2°C max 6°C. Su Dolomiti a 2000 m min 1°C max 5°C, a 3000 m min -6°C max -2°C.
Venti: Nelle valli deboli a regime di brezza con locali rinforzi notturni su alcuni settori prealpini; in quota deboli da nord-est, a 5-10 km/h a 2000 m e 5-15 km/h a 3000 m.
Giovedi 19Tempo ben soleggiato, con aria tersa ed ottima visibilità. Clima un po’ fresco di notte per irraggiamento notturno, specie nei settori innevati, mentre di giorno la mitezza si manterrà pressoché sui livelli di mercoledì. Venti in quota deboli meridionali; nelle valli da deboli a moderati a regime di brezza.
Venerdi 20Tempo solo parzialmente soleggiato per presenza di nubi basse e medi stratiformi. In questo contesto non si potrà escludere qualche debolissima precipitazione. Clima diurno un po’ più fresco ed uggioso. Venti in quota deboli dai quadranti meridionali; nelle valli deboli di direzione variabile. Previsore: R.L.Th. Aggiornamento bollettino Dolomiti Neve e Valanghe 16/03/2020