LE CODE CHE SI POTREBBERO EVITARE
CENCENIGHE Ieri si è ripetuto il problema della settimana prima tra Cencenighe ed Alleghe, eppure era prevedibile ed evitabile. Infatti nel pieno della “crisi” gli uomini di Veneto Strade sono intervenuti a mettere mano a quel semaforo che ha creato la solita lunga coda tra Cencenighe e Avoscan, Poche auto in direzione nord, un flusso verso Agordo, Belluno e la pianura. Sarebbe stato sufficiente regolare il traffico (o il semaforo) diversamente, ma fin dall’inizio del rientro e i problemi si potevano evitare. Invece altra domenica di code e rientro difficile. Domenica prossima, al terzo tentativo, andrà meglio?
CROCE VERDE VAL BIOIS A PASSO SAN PELLEGRINO PER LO SCONTRO MOTO-AUTO
FALCADE Nel pomeriggio di ieri i volontari della Croce Verde Val Biois e l’elicottero del SUEM sono intervenuti per un incidente tra una moto e un’auto sulla strada per il Passo San Pellegrino (provinciale 346). Passo chiuso dalle forze dell’ordine e vigili del fuoco per oltre un’ora. Il motociclista T. D. del 1976 di Polverara PD, è stato portato dall’elicottero a Belluno, gli occupanti dell’auto (cittadini francesi) con l’ambulanza all’ospedale di Agordo. Fortunatamente non appare grave la situazione del motociclista al quale è stata diagnosticata la frattura esposta del polso, gli occupanti del veicolo cautelativamente portati in ospedale, non hanno subitotraumi gravi.
CADE IN MOUNTAIN BIKE, È GRAVE
PIEVE DI CADORE Nel pomeriggio di ieri la Centrale del 118 è stata allertata per un ciclista caduto dalla propia mountain bike sulla strada forestale che scende da Casera Tamarì. Atterrati nelle vicinanze, tecnico di elisoccorso, medico e infermiere hanno subito prestato le prime cure urgenti a A.G., 40 anni, di Lorenzago di Cadore (BL), apparso subito in gravi condizioni a seguito di un possibile trauma facciale. Caricato in barella, l’infortunato è stato trasportato all’elicottero decollato in direzione dell’ospedale di Treviso. Prima l’eliambulanza era intervenuta sulla normale al Civetta, nel comune di Val di Zoldo, per un escursionista diciassettenne di Revine Lago (TV) che, messo male un braccio aveva riportato una probabile lussazione. Recuperato con un verricello di 15 metri, il ragazzo è stato accompagnato all’ospedale di Belluno.
SOCCORSI NELLA NOTTE DUE ESCURSIONISTI
ALANO DI PIAVE Sabato verso le 18.20 la Centrale del 118 ha allertato il Soccorso alpino di Feltre per due escursionisti che si erano persi in Val di Resella, verso il Monte Tomba. Sette soccorritori, ricevute le coordinate del punto in cui doveva trovarsi la coppia, A.C., 40 anni, di Porto Tolle (RO), lui e G.S., 35 anni, di Alano di Piave (BL), lei, si sono diretti nel luogo indicato scendendo e risalendo una valle, ma non li hanno trovati, né i due rispondevano ai richiami. Attivato il protocollo di ricerca, la squadra, in contatto telefonico con gli escursionisti, si è fatta inviare nuovamente tramite whatsapp la posizione e si è messa in cammino, passando nella vallata a fianco, dove verso le 23 li ha individuati, a 160 metri di distanza in linea d’aria dalla prima geolocalizzazione, poi rivelatasi errata. La coppia, persa la traccia del sentiero, si era inoltrata in un groviglio di rovi e infestanti, incapace di proseguire o tornare sui propri passi. Aperto un varco tra la vegetazione, i soccorritori hanno guidato gli escursionisti fino al sentiero, non molto lontano, per poi riaccompagnarli a valle. L’intervento si è concluso a mezzanotte e 40 circa di ieri.
VIGILI DEL FUOCO AL LAVORO
SOSPIROLO, Impegno domenicale per i vigili del fuoco chiamati a spegnere l’incendio ad un’autorimessa. Un grande botto e il garage si incendia: inagibile una casa Le fiamme hanno interessato una palazzina di tre piani Nel locale non c’era luce, ma qualche tanica e bombolette. Le fiamme hanno messo fuori uso il soffitto dell’autorimessa, al punto che l’appartamento sovrastante al
primo piano è stato dichiarato inagibile, come lo stesso garage.
PROGETTO CICLABILE: PONTE COLLAUDATO
ALLEGHE Venerdi è stato effettuato il collaudo statico della passerella ciclopedonale in fase di realizzazione tra Alleghe e Caprile e facente parte del progetto di costruzione della pista ciclabile Cencenighe Passo Fedaia. Il progetto generale prevede 5 stralci d’ opera suddivisi nei vari territori comunali: Cencenighe, San Tomaso, Alleghe e Rocca Pietore. La nuova ciclabile si inserisce in un vasto investimento dei Fondi di Confine destinato allo sviluppo del territorio dell’ Alto Agordino. L’ opera è stata progetta da RStudio Professionisti Associati Ingegnere Felice Gaiardo e Architetto Francesco Riva di Caprile di Alleghe mentre è stata eseguita dalle ditte Alfonso Secco di Alano (BL), dalle Officine Bertazzon di Vidor (TV) e dalla Ditta Dolomiti Strade di Belluno. Ai microfoni di Radio Più l’ingegner Felice Gaiardo
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L’ARENA AL LAGHETTO DELLE PESCHIERE NUOVO INTERVENTO DI REBERSCHAK
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TAIBON Al laghetto delle Peschiere è iniziato il disboscamento, come ormai è chiaro viste le decisioni del passato (fin dal 2011) e considerato che ormai i lavori sono stati appaltati non ci sarà nessuna retromarcia, l’arena verrà realizzata e le amministrazioni del futuro dovranno fare in modo di gestirla nel migliore dei modi evitandone il degrado, le scritte, il lerciume in una zona ancora incantata come testimoniato dallo scrittore Maurizio Reberschak, professore alla Cà Foscari di Venezia che ieri tra Agner e Framont ha registro un intervento che ascoltiamo nei notiziari di oggi, tra l’altro in attesa che il sindaco, SIlvia Tormen e il suo vice Loris De Col responsabile dei lavori pubblici, convochino la popolazione per dare gli ultimi dettagli sull’operazione Peschiere (300 mila euro di cofinanziamento oltre a quanto stabilito dal mega progettone dei Fondi di Confine).
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La strage degli innocenti al laghetto delle Peschiere.
Il laghetto delle Peschiere all’inizio della valle San Lucano è un luogo di pace immerso nella natura. Si tratta di una vera e propria oasi naturaleche rientra nel Sistema 3 delle Dolomiti Unesco patrimonio dell’umanità. Il lago si trova in un’area omogenea più vasta denominata complessivamente le Peschiere, costituita da un vasto margine di residuo morenico formatosi 19.000 anni fa con il ritiro dei ghiacci che occupavano tutta la valle. L’origine del laghetto in realtà si fa risalire a 10.000 anni fa, dopo un’ulteriore glaciazione al cui scioglimento vennero depositati ancora detriti morenici che, ostruendo il deflusso delle acque, determinarono la formazione del laghetto. E’ ben noto che in quell’area sono stati avviati i primi interventi per la realizzazione di un progetto di costruzione di un Auditorium nelle piane a ridossso del laghetto. Questi lavori hanno già compiuto un massacro naturale, una vera e propria strage degli innocenti, con l’abbattimento di bosco formato da larici, abeti, latifoglie. Una vera e propria distruzione sistematica della natura. A testimonianza di questo primo intervento, al quale purtroppo dovrebbero seguirne altri a continuare e completare il sistematico genocidio della natura, stanno i monconi dei morti – cioè i ceppi dei tronchi tagliati -, il deserto di segatura creato dai tagli – sembra un deserto sahariano di segatura invece che di sabbia -, la temporanea sussistenza dei segnati a morte – individuati con numerazione rossa i tronchi già annientati, blu quelii destinati all’esecuzione, con la variante per alcuni di questi ultimi di scortecciatura preannuncio di sterminio definitivo. L’eccidio sta avvenendo su due aree pianeggianti che si trovano verso nord, sul versante orografico sinistro oltre la sponda del lago. Le piane sono divise da una piccola scarpata, evidente segno di un resto di fronte morenico, forse probabili residui di altrettanti laghetti glaciali. Nella piana inferiore subito al di sotto della morena si individuano facilmente alcune piccole microzone umide, evidenti segnali di limitate risorgive che stanno ad indicare la presenza di falde sotterranee. C’è da chiedersi cosa suiccederà di queste falde quando entreranno in funzione le ruspe per livellare la superficie delle due piane, con la conseguenza della facilmente ipotizzabile sparizione del fronte morenico essitente: in poco tempo si distruggerà quello che la natura ha costruito in millenni. Ma la stoltezza umana sa fare male in pochissimo tempo quello che la sapienza naturale ha realizzato nel corso di millenni. All’accesso della zona del laghetto delle Peschiere si trova un pannello di legno dove sono affissi avvisi e insegne. Uno di questi avvisi, che in vita al rispetto e alla pulizia del luogo, termina con queste parole scritte in caratteri cubitali: «PIU’ CIVILTA’ PIU’ BELLEZZA». Ma da che pulpito arrfiva la predica? Forse «più civiltà più bellezza» significa distruzione totale della natura, intervento dissennato che porta all’alterazione degli equiilibri, sostituzione di bosco-acqua e flora-fauna con manufatti di cubature artificiali? C’è proprio da chiedersi: a chi giova tutto questo obbrobrioso sterminio?
Maurizio Reberschak
IL MUSEO DEI POMPIERI, 10 ANNI DI COMPLIMENTI
TAIBON Splendida festa quella di ieri con la messa a San Cipriano e la cerimonia ufficiale nel museo in centro al paese alla presenza dei sindaci SIlvia Tormen di Taibon e Bruno Zanvit di Voltago. Da Belluno il comandante dei Vigili del fuoco Franco Magrin e tanti amici dei pompieri che non hanno voluto mancare al decimo anniversario dell’inaugurazione del museo dei vigili del fuoco volontari di Agordo.
IL SINDACO SILVIA TORMEN
IL SINDACO BRUNO ZANVIT
IL COMANDANTE FRANCO MAGRIN
IL PRESIDENTE MARCO VIGILANTE
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Centraline idroelettriche, D’Incà (M5S): “Il far west sta per finire, ecco come tutto cambierà”
ROMA Battute finali per il far west delle centraline idroelettriche: ad annunciarlo è il parlamentare veneto del Movimento 5 Stelle Federico D’Incà, che ha seguito da vicino il procedimento relativo al nuovo Decreto Incentivi. In sostanza non verrà concessa alcuna autorizzazione agli impianti che non corrisponderanno alle direttive a impatto zero previste dalla nuova normativa
Nota tecnica – Le istanze in istruttoria relative agli impianti idroelettrici hanno per lungo tempo e di fatto bypassato le disposizioni di recepimento della Direttiva Quadro Acque (DQA) 2000/60. Si tratta di istanze presentate prima che fossero adottati tutta una serie di atti conseguenti alla apertura della procedura PILOT 6011/2014 per recuperare i ritardi nel recepimento della DQA, e che per questo motivo verrebbero escluse dalla loro applicazione. Nello specifico sono le istanze presentate prima della corretta classificazione dei corpi idrici recepita nel marzo 2016 e alle Misure di Tutela per idroelettrico in esso contenute (applicabili solo alle nuove istanze presentate dopo la pubblicazione della delibera stessa), prima della piena operatività del Decreto Direttoriale STA del Ministero Ambiente 29 del febbraio 2017 ”Linee Guida per le valutazioni ambientali ex ante da effettuare per le domande di derivazione idrica…” e prima che l’Autorità di Bacino Distrettuale adeguasse gli approcci metodologici da utilizzare nei territori di competenza, alle Linee Guida citate del decreto. Inoltre le autorizzazioni rilasciate in Provincia di Belluno fino 2016, sono state quasi tutte escluse dalla valutazione di impatto ambientale dalla direttiva della Regione 2834/2009, in violazione della Direttiva 2011/92/UE.
«AVANTI CON L’AUTONOMIA NIENTE FRENATE O RETROMARCE»
BELLUNO-BARD «Nella battaglia per l’autonomia del Veneto, che deve portare necessariamente benefici e risultati alla Provincia di Belluno, noi stiamo con il Presidente Zaia. Non è più il tempo delle frenate o delle retromarce, né da parte del Governo né di chi fino a pochi mesi fa guidava questo Paese»: il movimento Belluno Autonoma Regione Dolomiti torna a chiedere azioni per la concretizzazione dell’autonomia regionale e provinciale, quando manca poco più di un mese al primo anniversario dei referendum. «Il sottosegretario Bressa si deve rassegnare: la Costituzione prevede la possibilità di delegare fino a tutte le 23 materie e la trattativa Veneto-Stato, se ci sarà, dovrà essere su tutte, senza per questo portare questa Regione al pari di regioni e province a statuto speciale. – sottolineano dal Bard – Già, le province: anche quelle sono ancora in Costituzione, nonostante il fallito tentativo del Partito Democratico di eliminarle…» «Anche le retromarce del Movimento 5 Stelle non sono accettabili. – proseguono dal movimento – In Veneto e a Belluno i loro rappresentanti si sono spesi per i referendum autonomisti, ed a livello nazionale hanno siglato un contratto con un partito che non ha certo fatto mistero di voler chiudere questa partita in breve tempo» Dal BARD tornano a mettere al centro dell’attenzione anche il “pieno ripristino” della Provincia di Belluno: «Se veramente per il primo anniversario dei referendum arriverà l’accordo tra Regione e Governo, allora è necessario accelerare per capire come cambierà il ruolo della Provincia. – sottolineano – Bisogna portare a casa competenze e risorse, sul modello di quanto già accade a Sondrio e potrebbe accadere a Verbania, se passasse il referendum per il cambio di regione del prossimo 21 ottobre. Non dimentichiamo, poi, la questione elettività, vero snodo per poter governare con decisione un territorio: da tempo giace in Senato una proposta della Lega per il ripristino del voto popolare; lo stesso Ministro dell’Interno ha sottolineato il ruolo delle province, soprattutto nelle aree periferiche, e i suoi candidati alle ultime elezioni politiche nel Bellunese hanno ribadito l’intenzione di abrogare la legge Delrio. Ora li attendiamo alla prova dei fatti».
GLI ACCESSI PER RIVAMONTE DA AGORDO
RIVAMONTE Il sindaco di Rivamonte Nino Deon interviene sugli accessi stretti e pericolosi per la strada di Rivamonte a partire da Ponte Alto. L’attenzione della Giunta comunale. Oggi scadono i termini di presentazione dei bandi e il Comune si presenta con due progettualita’.
DI GIANNI SANTOMASO
NEVEGAL: RIPERCUSSIONE NEL RESTO DELLA PROVINCIA
BELLUNO Sempre più concreta la possibilità che gli impianti al Nevegal non riaprano. Anche le altre stazioni sciistiche guardano con preoccupazioni a quanto sta accadendo perché inevitabilmente ci sarà un calo di interesse per lo sci a partire da iniziare dalla città capoluogo, ma anche dalle vicine località della pianura veneta. Ai microfoni di Radio Più esprime la sua preoccupazione anche Renzo Minella, presidente Anef e responsabile marketing a Falcade e Passo San Pellegrino.
AZZARDO: I VENETI SPENDONO PIÙ DI 6 MILIARDI L’ANNO IN VIDEOSLOT E SCOMMESSE – ASSESSORE LANZARIN, “GIOCO PATOLOGICO PIAGA NASCOSTA, IN ARRIVO NUOVA LEGGE REGIONALE DI PREVENZIONE E CONTRASTO”
audio, Luisa Alchini
VENEZIA Lo scorso anno i veneti hanno speso in giochi e scommesse oltre 6 miliardi di euro, per la precisione 6 miliardi e 106 milioni. E’ come se ogni residente, neonati e centenari compresi, avesse giocato 1245 euro a testa. A certificare i volumi delle giocate in Veneto sono le anteprime del ‘Libro blu’ dell’Agenzia nazionale delle Dogane e dei Monopoli. Nel 2017 i veneti hanno speso in giochi e scommesse 276 milioni in più del 2015. In tutta Italia la spesa per l’azzardo è stata di 101,85 miliardi di euro, lievitata del 142 % in dieci anni. Tanto per avere un idea sul volume delle giocate in Veneto, nel solo 2017, gli incassi dell’industria del gioco – tra videolottery e sale-bingo, agenzie di scommesse, lotto, Gratta&vinci e Winforlife – superano il costo complessivo per la realizzazione del Mose. La ‘parte del leone’ la fanno le slot e le videolottery, posizionate nei bar, ristoranti, esercizi pubblici di ogni tipo: lo scorso anno le circa 40 mila ‘macchinette’ disseminate in Veneto hanno inghiottito 4,7 miliardi di euro, pari al 77 per cento delle scommesse complessive nel territorio regionale. “I dati dell’agenzia del Monopolio evidenziano un continuo incremento dei volumi del gioco d’azzardo – segnala l’assessore regionale alle politiche sociali, Manuela Lanzarin – Il Veneto risulta essere la quinta regione in Italia, dopo Lombardia, Lazio Campania ed Emilia Romagna. Ma schizza al terzo posto per cifre giocate alle cosiddette ‘macchinette’, Awp (più semplici e a basse giocate) e Vlt (di nuova generazione e con possibilità di vincite più lucrose), preceduto solo dalle più popolose Lombardia e Lazio. Senza rendersene conto, i giocatori abituali si sottopongono ad una sorta di prelievo forzoso, di cui beneficiano l’erario (per il 12 per cento, pari in Veneto a 765 milioni di gettito nel 2017), la filiera dell’industria del gioco (che ha guadagnato circa l’11 per cento del volume delle scommesse in Veneto) e la ‘dea bendata’, che redistribuisce il monte-premi secondo le ‘regole’ dell’azzardo, per cui è il banco a vincere sempre”. Disaggregati per provincia, i volumi delle giocate relativi a Awp e Vdl denotano una netta propensione per le ‘macchinette’ degli abitanti del Polesine che lo scorso anno hanno scommesso 1470 euro a testa, seguiti dai veneziani (1051 euro a testa, compresi neonati e centenari), dai veronesi con 1114 euro a persona e dagli abitanti della Marca (900 euro a testa). Meno dipendenti dalle ‘macchinette’ risultano essere i padovani, con scommesse di 792 euro pro capite, e i bellunesi con 779 euro a testa. “Sono numeri allarmanti, perché slot e videolottery sono dispositivi elettronici che favoriscono un utilizzo compulsivo, isolano i giocatori e creano una vera e propria dipendenza patologica – prosegue l’assessore – Nel 2016 i giocatori problematici in Veneto risultavano essere 32.500 e i potenziali ‘malati di gioco patologico’ sono stimati tra i 3200 e i 3700. Ma solo la metà di questi si rivolge ai servizi pubblici per chiedere un aiuto a uscire dalla spirale della ludopatia, ormai riconosciuta come vera e propria patologia da prevenire e curare”. La Giunta regionale del Veneto ha varato lo scorso anno un piano regionale di prevenzione e contrasto in collaborazione con le Ulss, i Serd e le associazioni del territorio, stanziando 5,3 milioni di euro (di cui circa 4 provenienti dal Fondo nazionale di contrasto al gioco patologico) per sostenere campagne di sensibilizzazione, la formazione degli operatori, interventi di cura ed esperienze di mutuo-auto-aiuto. E in questi giorni ha approvato un disegno di legge, inviato al Consiglio regionale per la sua approvazione definitiva, per sostenere l’iniziativa degli enti territoriali, dei servizi sociosanitari e delle agenzie educative negli interventi di prevenzione e contrato. I 15 articoli della legge-quadro proposta dalla Giunta – riassume l’assessore Lanzarin, prima proponente del testo – prevedono distanze minime dei ‘punti gioco’ dai luoghi di aggregazione sociale (300 metri nei comuni più piccoli, 500 in quelli con oltre 5 mila abitanti), stop alle aperture ininterrotte delle sale gioco e niente pubblicità di vincite, obbligo di vetrine trasparenti per le sale e le agenzie di scommesse, Irap maggiorata dello 0,92 per cento per gli esercenti che ospitano slot e apparecchiature da gioco. In materia urbanistica e di regolamentazione amministrativa il disegno di legge rimanda ai Comuni, che possono individuare criteri per la dislocazione territoriale dei punti gioco e prevedere incentivi e forme premiali per gli esercenti che disinstallano ‘macchinette’, slot machines e apparecchiature varie da gioco. Le sanzioni previste per violazioni o mancata osservanza della legge potranno arrivare a 6 mila euro. “Mi auguro che il testo sia approvato presto dal Consiglio – conclude l’assessore – perché gli enti territoriali hanno bisogno di un riferimento legislativo certo, per imporre distanze minime e misure preventive e affrontare le incertezze dell’attuale quadro normativo. Il dovere dell’istituzione pubblica è tutelare la salute dei propri cittadini”.
SAN TOMASO NELL’ORZO
SAN TOMASO Anche quest’anno sono stati giorni di festa ricchi di eventi a San Tomaso con la festa dell’orzo. Pesca di beneficenza, 1^ edizione “Figure fantastiche dei boschi delle Dolomiti”, mostra mercato prodotti tipici e artigianato locale, gruppi folcloristici e musica folk e Rock, elezione “Rè o regina dei Carfogn”, voli sulla Zipline più alta delle Dolomiti, osservazione del cielo al Planetario di S. Tomaso, piatti tipici con degustazioni di birre artigianali, gelato alla birra e le “fortaie”. Con la partecipazione di: Le Mondine, 3Got Down, Djs Jack’n’Lallo, El Canfin, i Tirataie. Un’altra scommessa vinta per Comune, Proloco un esercito di volontari, un’intero paese. Abbiamo chiesto al sindaco Moreno De Val un punto riassuntivo dell’evento di paese che ha coinvolto una provincia.
GRONES RISPONDE A DA ROIT
LIVINALLONGO Ancora interventi sulla ristrutturazione del Pronto Soccorso di Agordo, il sindaco di Livinallongo Leandro Grones ribatte all’ultimo intervento di Sisto Da Roit. Scambio di lettere e ulteriori delucidazioni e spiegazioni sui verbali
di GIANNI SANTOMASO
GRANDE GUERRA, CONVEGNO IN VAL BIOIS
FALCADE Dopo cinque anni ed una settantina di eventi organizzati in Valle del Biois il Comitato Grande Guerra ha ospiato a Caviola, presso la casa della gioventù, un importante convegno con otto relatori che hanno illustrato i molteplici aspetti della Grande Guerra in montagna. L’evento finale degli incontri estivi che, dal 2014 ad oggi, hanno voluto essere “Memoria” del conflitto che devastò l’Europa. Il Comitato Grande Guerra Val Biois ha promosso ed organizzato numerose conferenze, incontri, mostre, concerti e manifestazioni allo scopo non di celebrare, ma di ricordare. Particolarità dell’iniziativa è stata la sinergia con le Valli vicine, accomunate per essere state anch’esse teatro di guerra. Ogni anno sono state raccolti in un libretto illustrativo i vari eventi della Val del Bióis, Val Cordevole, Fodom e Val di Fassa. Sull’evento del fine settimana in Valle del Biois Luca Luchetta, tra i relatori alla casa della gioventu’
Sabato 15 settembre ha avuto luogo ad Andraz di Livinallongo l’ INCONTRO DI COLLEZIONISTI SUL TEMA DELLA GRANDE GUERRA
LIVINALLONGO Hanno partecipato una trentina di addetti ai lavori, intervenuti tramite invito diretto e numerosi altri appassionati grazie all’annuncio di RadioPiù. Tutti hanno apprezzato l’iniziativa con un confronto nel più classico clima del collezionismo, confortati da un’ambientazione discreta e accogliente che migliore non poteva essere; il materiale più apprezzato è stato quello delle cartoline d’epoca, fotografie e documenti: “Di questo ringrazio tutti i partecipanti (giunti dalle vallate ladine, da altre varie località della nostra provincia e fin da Padova), la proprietaria di Villa Edelweiss signora Luigina e tutti i collaboratori che hanno dato disponibilità”, lo ha detto Giorgio Fontanive promotore dell’iniziativa. “L’esito di questo incontro è stato quindi assolutamente confortante tanto da prevedere – come richiesto da più voci – almeno una cadenza annuale sulla base di questo indirizzario al quale verranno aggiunti altri nominativi di chi ne farà richiesta; saranno graditi eventuali suggerimenti”.
TRE GIORNI PER CONTRASTARE LA VIOLENZA CONTRO LE DONNE
Una ventina di giovani da tutto il Veneto sono stati ospiti dell’ostello Altanon e si sono confrontati su stereotipi, luoghi comuni e buone pratiche
SANTA GIUSTINA. Altea si è sentita «oggetto, qualche volta, anche in situazioni di tutti i giorni in cui non avevo niente di particolare che poteva indurre sguardi o fischi». Federica denuncia «la disparità di genere che si vede troppo spesso in televisione, o nelle pubblicità, dove il corpo femminile è costantemente oggettivizzato e la rappresentazione classica è di una donna nuda o in costume, spesso appariscente, al servizio di un uomo sicuro e ordinato». Sofia confida che «molte delle mie amiche, delle ragazze che conosco sono portate a credere a questi insulti ed è questo che le porta a sentirsi male e a diventare oggetto di umiliazioni». Le testimonianze raccolte dai giovani e dalle giovani del Veneto che hanno partecipato al residenziale sulla violenza maschile contro le donne di metà giugno all’ostello Altanon di Santa Giustina sono toccanti. Perché si tratta di ragazzi e ragazze giovanissimi, dai 16 ai 19 anni, e perché le loro parole ti toccano dentro e non possono non farti riflettere. Il filo conduttore è stato lo scambio di saperi, buone pratiche e tecniche per integrare le rispettive conoscenze sul tema e affinare l’azione comune per arginare la violenza e creare una comunità più inclusiva, accogliente e tollerante. Ospiti del residenziale Livia Rocchi, autrice di “Luna Park” (il diario segreto di un bambino che racconta la violenza domestica attraverso la metafora delle giostre); Sara Pretalli (coop Iside), che ha parlato de “Gli orfani speciali: chi sono, come stanno e di cosa hanno bisogno”; Simone Da Pra, giovane autore cortinese della canzone “Potrei essere proprio lei” in cui racconta il femminicidio della madre. A chiudere il percorso Antonella Cunico con un laboratorio sul linguaggio di genere. Belluno-Donna è stata rappresentata da alcune ragazze del gruppo “Respect Equality”, nato grazie a un bando del Csv Belluno.
IL NUOVO CAPOLAVORO DI DUNIO A CASA CAGNATI
FALCADE Dunio Piccolin a casa Cagnati nella frazione di Villotta ha realizzato il suo ennesimo affresco presentato dallo storico Bepi Pellegrinon
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GARA DI PALLINETTO IN MEMORIA DI RENATO TREVISSON
I FONDI RACCOLTI AL COMITATO D’INTESA Appuntamento domenica 23 settembre al bar Coppe di Navasa
LIMANA Torna anche quest’anno il tradizionale appuntamento della società bocciofila Calcestruzzi Frezza con la gara di pallinetto individuale (categorie A-B-C) intitolata alla memoria di Renato Trevisson. Il torneo, ospitato come di consueto nel campo del bar Coppe a Navasa di Limana, si terrà nella giornata di domenica 23 settembre. E come da tradizione, anche questo sesto appuntamento sarà incentrato sulla promozione della solidarietà attraverso lo sport e l’aggregazione: i fondi raccolti saranno infatti devoluti asostegno del Comitato d’Intesa di Belluno, che li reinvestirà in aiuto a persone in difficoltà o per alcune associazioni bellunesi. Alle 18 le premiazioni, l’estrazione di alcuni premi e poi il momento conviviale corredato da un bel piatto di pastasciutta all’aperto, tempo permettendo. Hanno aderito i Comitati FIB di Belluno e Treviso con l’animazione di Paolo Capraro.
GLI 80 DEL DIRETTORE
FALCADE Festa e torta da 80 sabato per Emilio Cagnati già direttore di RADIO PIU’ nei giorni del rilascio della concessione (23 agosto 1990, legge Mammi) accanto alla moglie Dionisia, ai figli Piero, Elena e Catia e ai tanti nipoti. Auguri al nostro direttore.
DOMENICA A RIVAMONTE, IN DIRETTA SU RADIO PIU’ IL TROFEO DEI 16 COMUNI
DI GIANNI SANTOMASO
AGORDINI DOMINATORI IN TRENTINO
MOTORI Lino Lena e Nicola Decima, dominatori assoluti in classe A6 al Rallye San Martino di Castrozza e Primiero 2018.
DI ROBERTO BONA
AGORDINA: I RISULTATI DEL FINE SETTIMANA
L’AGORDINA JUNIORES SCESA IN CAMPO SABATO
SECONDA CATEGORIA GIR. R AGORDINA – SOSPIROLESE 3-0 GOL: 30’ Dal Don, 38’ e 89’ De Zaiacomo Primi 3 punti della stagione per l’Agordina. Sul campo di Agordo i ragazzi di De Zaiacomo tengono in mano la partita e Incamerano la prima vittoria. A fare la differenza Flavio De Lazzer e Somma. Nicola De Zaiacomo sigla la doppietta personale e trascina la squadra al primo successo.
La Sospirolese gioca meglio nei primi minuti di gara. A salvare il risultato dopo 10’ è Somma che con una bella parata spedisce il pallone a lato. La squadra di Agordo inizia a macinare gioco e al 30’ passa in vantaggio. A sbloccare il punteggio ci pensa Dal Don su assist di De Lazzer. Somma salva ancora il risultato poco dopo. Continuano a premere gli agordini che incrementano poco dopo con De Zaiacomo ancora una volta con un passaggio perfetto di Flavio De Lazzer. Gli agordini hanno in mano la partita. Somma continua a fare miracoli e il punteggio rimane invariato. Nel finale di gara il tris dell’Agordina arriva ancora da De Zaiacomo. L’attaccante agordino viene servito da Cancel e a tu per tu con il portiere non sbaglia infilando sul palo più lontano la sfera.
LE GIOVANILI
JUNIORES PROVINCIALI AGORDINA – DOMEGGE 3-2
Buona la prima per la squadra di De Bastiani che sul campo di Taibon vince la partita d’esordio e mette in saccoccia i primi 3 punti della stagione. Buona prestazione degli under 19 che tengono bene il campo e chiudono la partita nel secondo tempo. La gara si sblocca al 12′ con De Luca. Il raddoppio degli agordini al 20′ della ripresa con Luca Crepaz. Il Domegge accorcia e Matthias Crepaz sigla il terzo gol agordino. Gli ospiti trovano il secondo gol nel finale. Prossima partita in trasferta con il Limana.
ALLIEVI PROVINCIALI ALPAGO – AGORDINA 2-2 Termina con un pareggio la prima uscita stagionale della squadra allenata da Orzetti. 2 a 2 in terra alpagotta dopo una partita combattuta e dal risultato giusto. Un punto importante per l’Agordina. L’Alpago passa in vantaggio al 15′ ma Baiolla pareggia i conti al 35′. Bella prestazione del portiere dell’Agordina che nella prima frazione salva il risultato con una bella parata. Nella ripresa la squadra di Agordo gioca meglio e si porta in vantaggio ancora con Baiolla. Nel finale di gara cala la concentrazione degli agordini che subiscono il gol del pareggio dai padroni di casa. Prossima partita in casa contro il Pizzocco
GIOVANISSIMI PROVINCIALI DOMEGGE – AGORDINA 1-2 Subito una vittoria per la squadra allenata da Alessandro De Lazzer che incamera i 3 punti in terra cadorina contro il Domegge. Ottimo inizio per l’Agordina che inaugura al meglio la stagione. I padroni di casa passano in vantaggio su rigore nel primo tempo. La squadra di Agordo ingrana la marcia giusta e rimonta con i gol di Marcon e Mezzacasa. Prossima partita in casa contro il Limana
FIORI BARP MAS…SCONFITTA A CAERANO
CAERANO – FIORI BARP MAS 1-0 GOL: 29’ Buffon (r)
Prima trasferta e prima sconfitta per il Fiori Barp Mas. È bastato un rigore nella prima frazione e il Caerano ha incamerato i 3 punti. Match difficile per la squadra di Mas che non è riuscita ad impensierire i trevigiani. Parte bene il Fiori Barp che si fa pericoloso fin da subito. Il Caerano esce poco dopo e si vede annullare un gol. Al 29’ i trevigiani passano in vantaggio. Fallo in area di Fontanive e calcio di rigore. Buffon trasforma dagli 11 metri. Nella ripresa il Caerano continua a premere e va vicino al raddoppio in un paio di occasioni. Il portiere del Fiori Barp para un rigore a Buffon salvando il risultato. Iniziano le girandole di cambi ma la squadra di Mas non riesce a infilare il pallone in porta.
ALLEGHE HOCKEY: LE PARTITE DEL FINE SETTIMANA
ALLEGHE – PRIMA SQUADRA L’Alleghe termina la serie di test match con un triangolare a Pergine dove , oltre alla squadra di casa, ha partecipato anche il Fiemme. Le civette hanno giocato nella giornata di sabato le due partite ed ha vinto 2 a 1 contro il Fiemme e perso 2 a 1 contro il Pergine. Ultimo test prima dell’inizio del campionato di IHL in programma sabato prossimo. Gli alleghi inaugureranno la stagione all’Alvise De Toni di Alleghe, sabato alle 18, contro il Como.
UNDER 19 ALLEGHE – MILANO 8-0 PARZIALI: 3-0, 2-0, 3-0 GOL ALLEGHE: pt. 0’22” Soppelsa, 9’32” De Francesco, 10’00” Ploner. st. 4’10” Ploner, 7’53” Soppelsa. tt. 3’38” e 8’21” De Toni, 13’50” Giolai
Tutto facile per l’under 19 dell’Alleghe che al De Toni supera con facilità il Milano. Partita a senso unico con gli agordini all’attacco dall’inizio alla fine. I milanesi tirano in porta per sole 9 volte contro le 54 delle civette. Soppelsa, De Francesco e Ploner vanno a segno nel primo tempo. Ploner e Soppelsa si ripetono nella seconda frazione mentre nell’ultimo drittel arriva la doppietta di Edgar de Toni e il gol di Giolai.
UNDER 17 FASSA/ALLEGHE – VIPITENO 2-5 PARZIALI: 0-1, 1-4, 1-0 GOL FASSA/ALLEGHE: Thomas De Silvestro, Marwin Martini
Esordio amaro per l’under 17 dell’Alleghe che viene sconfitta dal Vipiteno che nel secondo tempo dilaga e lascia pochi spazi agli avversari. Ospiti in vantaggio nella prima frazione. Nel secondo drittel il Vipiteno mette al sicuro il risultato con altre 4 marcature. De Silvestro accorcia le distanze a fine frazione. Martini sigla la seconda rete per gli alleghesi/fassani a fine partita.
PREVISIONI DEL TEMPO, DA OGGI A GIOVEDI
Precipitazioni: Al mattino assenti (0%); nelle ore più calde non escluso qualche isolato piovasco (20/30%).
Temperature: Senza notevoli variazioni, o in lieve rialzo le minime nelle valli in caso di nubi basse. Su Prealpi a 1500 m min 12°C max 15°C, a 2000 m min 10°C max 12°C. Su Dolomiti a 2000 m min 9°C max 13°C, a 3000 m min 2°C max 5°C.
Venti: Nelle valli da deboli a moderati a regime di brezza; in quota generalmente deboli in rotazione da Ovest a Sud, a 5-10 km/h a 2000 m, 5-20 km/h a 3000 m.
Precipitazioni: Al mattino assenti (0%); al pomeriggio possibili locali rovesci, isolatamente anche temporaleschi, un po’ più probabile sulle Prealpi (30/40%).
Temperature: Minime in lieve calo nelle valli, stazionarie in quota; massime senza notevoli variazioni. Su Prealpi a 1500 m min 13°C max 16°C, a 2000 m min 9°C max 11°C. Su Dolomiti a 2000 m min 9°C max 13°C, a 3000 m min 2°C max 5°C.
Venti: Nelle valli da deboli a moderati a regime di brezza; in quota generalmente deboli da Sud-Ovest, a 5-10 km/h a 2000 m, 5-15 km/h a 3000 m.