PER RICEVERE QUESTO NOTIZIARIO DIRETTAMENTE SUL TUO CELLULARE ISCRIVITI AL CANALE TELEGRAM “RADIO PIU INFORMAZIONE”
ATTENZIONE: LA NUOVA APP PER IOS-IPHONE
https://play.google.com/store/apps/details?id=net.radiopiu.iniko
GLI SPECIALI DI RADIO PIU: SANPA! San Patrignano e Vincenzo Muccioli, la storia dell’Italia anni Ottanta nel pieno dell’emergenza droga. di Luisa Alchini. Mercoledi alle 10.30 e alle 19 su RADIO PIU
Luci e tenebre di San Patrignano è una serie televisiva documentaristica originale realizzata da Netflix, prodotta e sviluppata da Gianluca Neri, scritta da Carlo Gabardini, Gianluca Neri e Paolo Bernardelli con la regia di Cosima Spender. Attraverso testimonianze e immagini di repertorio, la docu-serie in 5 episodi racconta la controversa storia della comunità di recupero di San Patrignano fondata da Vincenzo Muccioli nel 1978, a Coriano, in provincia di Rimini.
CURVE IN DISCESA, IN POCO PIU’ DI 15 GIORNI LA PROVINCIA DI BELLUNO CONTA OLTRE 3500 GUARITI.
Si torna a scuola, ma non in tutte le Regioni. Gli scienziati hanno dato il via libera per le lezioni in presenza alle superiori, sono solo 4 le Regioni che hanno risposto all’invito: Piemonte, Lazio, Emilia Romagna e Molise. Il Ministro Azzolina rivolgendosi a tutti gli altri Governatori, Veneto compreso avverte “Chi ritarderà poi ne risponderà”. E’ la notizia importante del giorno, ma non meno importante dei riferimenti numerici perché ieri in Italia sono calati i contagi ed anche i ricoveri nelle terapie intensive. Cessato l’allarme “ossigeno” nelle rianimazioni si potrà iniziare a pensare al riavvio di ambulatori e chirurgie dove l’attività è ferma da settimane, ne sanno qualche cosa i pazienti delle varie Ulss in lista di attesa, sempre più lunghe. Con i 46 decessi di ieri in Veneto (la metà rispetto ad altri giorni) sono state superate le 8000 vittime da inizio pandemia. Anche ieri però 849 nuovi casi, in leggero calo i ricoveri, uno in meno in area medica nelle ultime 24 ore. Terapie intensive in Veneto ancora sopra la soglia critica del 30%, ieri il valore era pari a 34% come Bolzano, 51% a Trento dato peggiore in Italia. In Provincia sale a 13554 il numero dei guariti, 2583 i contagi attuali, la metà rispetto a fine dicembre, 6167 le persone vaccinate. Cresce ancora il numero dei pazienti in area non critica anche se di poco, 81 il totale dei ricoverati tra Belluno e Feltre nel fine settimana. Otto le persone in terapia intensiva, 16 ricoveri negli ospedali di Comunità tra Belluno e Feltre in tutti gli altri ospedali di Comuntà letti liberi.
UN DECESSO COVID IN ULSS 1 DOLOMITI, 37 I NUOVI POSITIVI IN PROVINCIA. IERI IL V-DAY PER FARMACISTI, DENTISTI E ALTRI OPERATORI DELLA SANITA’
BELLUNO Nelle ultime 24 ore è deceduta una donna covid positiva di 85 anni ricoverata in Geriatria a Feltre. I nuovi positivi in Ulss 1 Dolomiti sono 37.
Ricoveri
(dato alle ore 17.00 fonte: Azienda Zero)
Le persone attualmente POSITIVE ricoverate negli ospedali dell’Ulss Dolomiti sono:
Area NON CRITICA | Terapia Intensiva | |
Ospedale di Belluno | 36 | 4 |
Ospedale di Feltre
Ospedale di Agordo |
42
3 |
4 |
Le persone attualmente POSITIVE ricoverate in Ospedale di Comunità sono:
pazienti attualmente positivi | |
Ospedale di Comunità di BELLUNO | 10 |
Ospedale di Comunità di FELTRE | 6 |
ieri mattina giornata di vaccinazioni dedicata agli odontoiatri e farmacisti della provincia di Belluno. Tutti in coda di primo mattino per ricevere la prima dose di vaccino presso l’ospedale di Belluno
FRONTALE A PONTE NELLE ALPI, DUE FERITI
PONTE NELLE ALPI Ieri sera alle 18 a Cadola una Bmw condotta da una ragazza di 30 anni, è sbandata sulla corsia opposta contro una Fiat Punto condotta da M.B., 26 anni di Ponte nelle Alpi, il conducente è ricorso alle cure del San Martino dove è stato trasferito in ambulanza e dimesso in serata. Lievi contusioni per la trentenne. Sul posto i carabinieri per la ricostruzione della dinamica. I vigili del fuoco con gli uomini di Veneto Strade hanno provveduto a spostare i mezzi incidentati e a mettere in sicurezza la sede stradale.
ALLARME PISTOLA: VIGILI DEL FUOCO AL DISTRIBUTORE
PEDAVENA Vigili del Fuoco alle pompe di benzina. Sul piazzale la “pistola” staccata dal tubo delle pompe e benzina sparsa a terra. Due le ipotesi: atto di vandalismo oppure molto probabilmente il disattento o la disattenta che dopo il pieno è partito di slancio dimenticando di estrarre la pistola dal bocchettone del serbatoio.
SOCCORSO LAMPO PER LA SCI ALPINISTA
SAPPADA Ieri alle 14 il Soccorso Alpino di Sappada è uscito per soccorrere una donna cadorina, 35 anni, in compagnia del marito e di un’altra persona, stava completando la discesa di Sappada 2000. Ad un centinaio di metri dall’abitato di Mulbach, dietro le scuole, la donna è stata colta di sorpresa da un avvallamento del terreno ed è caduta procurandosi un trauma alla gamba. E’ stata portata a braccia fino all’ambulanza.
VENTENNI BLOCCATI IN QUOTA
SAPPADA I soccorritori friulani sono stati chiamati ad un intervento coadiuvati dall’elicottero per aiutare due ventenni rimasti bloccati a quota 1400 metri sotto il Monte Lovinzola durante una uscita con le ciaspole.
SINDACI SENZ’ARMI NELLA GUERRA AL COVID. “DICHIARAZIONE STERILE QUELLA DI PRA”, DICHIARA IL SINDACO DI ROCCA PIETORE
ROCCA PIETORE Una stagione mai iniziata, anche a Rocca Pietore e in Marmolada. La situazione è preoccupante, ma quali sono le soluzioni? I sindaci sono stati chiamati in causa più volte, anche di recente. L’ultimo richiamo dagli albergatori. A questo proposito arriva la risposta del sindaco Andrea De Bernardin che nell’occasione risponde alle recenti critiche di Sergio Pra in quanto al progetto Dolomiti Madness “che ha dato come risultati poco o nulla” aveva chiosato l’imprenditore turistico alleghese.
Ma tornando ai sindaci, che cosa si aspettano i Comuni dal Governo centrale, anche e soprattutto con riferimento alla tassazione che per molti a breve e lungo termine sarà un problema. Cosa servirebbe per andare incontro alle imprese danneggiate dall’epidemia?
Per il futuro ci saranno comunque investimenti sul territorio? Malga Ciapela e Padon necessitano di interventi importanti.
SINDACI NON OFFENDETEVI, FATE SQUADRA
ALLEGHE Sulla crisi che sta interessando il mondo dell’imprenditoria ricettiva e impiantistica, interviene Sergio Pra, albergatore e presidente di Alleghe Funivie.
SEI SINDACI AGORDINI SCRIVONO AI RAPPRESENTANTI PARLAMENTARI
AGORDINO I Sindaci di Alleghe Danilo De Toni, di Cencenighe Mauro Soppelsa, di Livinallongo Leandro Grones, di Rocca Pietore Andrea De Bernardin, di San Tomaso Moreno De Val e di Gosaldo Stefano Da Zanche hanno scritto al Ministro Federico D’Incà, ai Senatori Paolo Saviane e Luca De Carlo, e agli onorevoli Dario Bond, Mirco Badole e Roger De Menech per segnalare quanto la situazione nei nostri territori della montagna Bellunese, si stia ulteriormente aggravando a seguito dell’emergenza Covid-19.Il rischio sanitario si sta sempre di più unendo a quello economico.
Le nostre località ad economia prevalentemente turistica, in questo momento stanno vivendo una situazione di sofferenza, che unita ai precedenti disastri meteorologici come Vaia, rischia di compromettere seriamente l’economia locale. C’è bisogno di aiuti consistenti ed immediati affinché le famiglie abbiano di che vivere. Tutto il settore turistico è fermo da mesi, le aziende che gravitano su questo settore sono chiuse e i tanti dipendenti (stagionali e non), sono a casa privi di adeguate forme di sostentamento, ma soprattutto senza certezze per il futuro. Ogni giorno che passa diventa sempre più difficile alla luce del fatto che molti hanno già terminato il sussidio di disoccupazione, le aziende devono far fronte ad ingenti costi fissi per mantenere le strutture riscaldate, affinché non gelino gli impianti, pendenze finanziare con le banche, tasse e utenze, anticipi ai lavoratori e zero incassi. Se non ci sarà un intervento immediato il rischio è di compromettere pesantemente la difficile situazione in cui ci troviamo. Tante aziende non riusciranno a ripartire e molte persone perderanno definitivamente il lavoro. Ci appelliamo anche ai nostri rappresentanti bellunesi al Governo affinché si facciano portavoce di questa tragedia che rischia di vedere la montagna ancora una volta colpita e vittima dimenticata.
SOPRALLUOGO NELLE SKI AREE: LA PROVINCIA SOLIDALE CON LE STAZIONI SCIISTICHE
BELLUNO Il turismo invernale è in netta difficoltà. E la Provincia ha voluto verificare la situazione. Nei giorni scorsi, i consiglieri provinciali Danilo De Toni (delegato al turismo) e Massimo Bortoluzzi (impianti a fune) hanno fatto visita agli impianti del comprensorio Civetta per portare solidarietà agli addetti ai lavori. «Abbiamo scelto il Civetta in rappresentanza di tutti gli impiantisti, perché lì sono stati fatti importanti lavori di aggiornamento e implementazione. E perché sono in previsioni ulteriori miglioramenti» spiegano De Toni e Bortoluzzi. «Miglioramenti che dopo un inverno sotto effetto Covid sono resi difficili dalla situazione economica, ma restano fondamentali per far crescere il settore dello sci e del turismo montano». Sono tre i piani presentati in Provincia dallo Ski Civetta: il primo riguarda Alleghe; il secondo la sostituzione di un impianto a Zoldo; e poi c’è Palafavera, dove è stato messo in campo un progetto che ha previsto anche lo spostamento di un biotopo in collaborazione con gli uffici di Palazzo Piloni, quindi in un’ottica di sostenibilità ambientale. «La sostenibilità che oggi serve alla montagna è quella economica e sociale, in un anno veramente difficile per il nostro territorio e per le attività economiche. È per questo che oltre alla solidarietà abbiamo voluto varare una misura precisa di sostegno per le attività turistiche – spiegano De Toni e Bortoluzzi – anche a seguito dell’incontro a Roma con il ministro D’Incà, durante il quale abbiamo presentato l’agonia del settore sci e del turismo, chiedendo ristori puntuali ed efficaci». La Provincia, infatti, all’interno della cosiddetta “manovra Covid” (10 milioni di euro complessivi, tra cofinanziamento provinciale e Fondo Comuni confinanti) ha inserito anche 500mila euro a favore delle società di impianti di risalita. «Abbiamo scelto gli impianti perché rappresentano il motore attorno a cui ruota il turismo invernale – continuano De Toni e Bortoluzzi -. Dare contributi alle attività ricettive e ristorative sarebbe stato possibile, ma avrebbe significato polverizzarle e di fatto renderle quasi inutili. Oltre a questo, abbiamo sollevato la questione indennizzi e ristori con il ministro D’Incà e torneremo alla carica per avere un sostegno economico. La montagna in questo momento ne ha estrema necessità, per poter sopravvivere e guardare già alla prossima stagione, che tutti ci auguriamo possa essere libera dal virus». La questione degli impianti a fune è stata affrontata di striscio anche nel recente vertice Provincia-Enel, durante il quale la società elettrica ha spiegato di aver già disposto l’investimento di 100 milioni di euro nel prossimo triennio per potenziare l’approvvigionamento elettrico per le Olimpiadi 2026. «In quest’ottica gli impianti saranno centrali e potranno davvero diventare uno dei vettori della mobilità integrata in montagna, non solo per lo sport – conclude il consigliere Bortoluzzi, delegato anche alle reti elettriche -. Bisognerà ragionare anche di isole energetiche, in modo che eventuali piccole emergenze non compromettano il funzionamento dell’intera rete».
I GRAFICI DI TIZIANO DE COL
L’AGGIORNAMENTO SUI VACCINI SOMMINISTRATI IN REGIONE
2021.01.17_Report 18.30
A VOLTE PENSO CHE… LA RICONOSCENZA DEL PRESIDENTE
FALCADE Un messaggio di riconoscenza che è un’iniezione di fiducia, importante in questo periodo in cui il numero dei volontari è in calo costante, ma l’esigenza di un punto di intervento immediato sul territorio richiede sempre e comunque lo stesso sforzo come nel 1982 e negli anni di maggior afflusso turistico. Non a caso anche in questa stagione per uomini e donne della Croce Verde Val Biois sarà impossibile garantire h24 il soccorso, come anticipato dal Presidente Stefano Murer che interviene con dei pensieri sparsi che riceviamo e volentieri pubblichiamo.
A volte mi chiedo perché fare il volontario in associazioni dove la preparazione, l’aggiornamento, l’empatia, la disponibilità viene messa a dura prova dalla indifferenza del territorio o di una parte di esso. Ogni tanto vengo avvicinato da concittadini che mi chiedono della salute della nostra associazione e delle problematiche che stiamo vivendo e rimango sconcertato e a volte adirato pensando che mai ha sostenuto con la tessera annuale l’associazione e pertanto suppongo che nulla gli importa di noi ma ha bisogno di bearsi, a quale scopo non lo so, forse a farci chiudere. A volte mi ringraziano per l’intervento fatto e penso, e purtroppo non lo ho mai detto, “Il grazie lo si deve indirizzare a quanti, tutti gli anni, investono il loro denaro affinché possiamo essere presenti e operativi a prescindere se ne hanno o meno bisogno”, il grazie va indirizzato a quanti si impegnano per mantenere questo servizio, dai volontari, ai sostenitori. A volte penso che sarebbe meglio chiudere tutto e stare a vedere cosa succede, ma poi pensando a chi dal 1982 ti sostiene ininterrottamente, auspicandosi di non avere mai bisogno dell’ambulanza e magari quella volta che ne aveva bisogno non chiama il 118 per non disturbare e prende l’auto e si reca al pronto soccorso autonomamente. A volte succede che trovi un bonifico ingente di un cittadino che aiutato al momento del bisogno si rende conto che siamo utili e per lui il grazie (che per noi è prezioso) non basta, deve darci qualche cosa in più, privandosi di risorse importanti e dicendo che è un piccolo pensiero per la professionalità durante il soccorso. Un giorno, delle vacanze natalizie 2021, mi telefona un signore che volendo rimanere anonimo mi dice che ci vede immancabili e preziosi nella nostra valle, partecipa tutti gli anni alla messa commemorativa di Papa Giovanni Paolo 1° e apprezza fortemente la nostra disponibilità e attenzione per il paese e pertanto vuole donarci del materiale utile e mi invita a recarmi presso un negozio di Canale ove trovo con immenso piacere il materiale da lui donato. Ci sono molteplici aneddoti di riconoscenza EX POST ma quelli per cui è importante svolgere l’attività e che si siamo impegnati a fare è per empatia personale e per quanti in questi anni hanno creduto e continuano a credere nella nostra utilità. Un grazie immenso ai sostenitori della Croce Verde Val Biois ODV e a quanti hanno in questi anni donato a noi per ringraziarci della nostra attività, risorse utilizzate per aiutare, soccorrere, addestrarci. Grazie, Stefano Murer
GIANNI SANTOMASO
IL RESTYLING DEL MUNICIPIO DI AGORDO
AGORDO
di Gianni Santomaso
PROVINCIA – ENEL: VERTICE PER AFFRONTARE PROBLEMI
BELLUNO A seguito dell’incontro a Roma di metà dicembre, la Provincia di Belluno ha tenuto venerdì scorso in videoconferenza una riunione con i vertici di Enel. Sul tavolo, i problemi anche recenti palesati con le abbondanti nevicate di inizio anno, e le prospettive di investimenti futuri per ammodernare e aumentare la resilienza delle reti elettriche. A organizzare l’incontro, il Ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà: «Il nostro territorio ha dato, e continua a dare, un notevole contributo energetico al Paese: ecco perché l’incontro con i rappresentanti di Enel, nato da un confronto con il presidente della Provincia Padrin, il consigliere Bortoluzzi e l’onorevole De Menech, si è rivelato particolarmente importante per porre l’attenzione su alcuni tasselli fondamentali, tra cui la stazione di Polpet. Un’attenzione che Enel ha affermato di dimostrare, insistendo sul valore del capitale umano e sull’importanza della sicurezza nei confronti del territorio. Significativo l’investimento di 90 milioni di euro negli ultimi 3 anni per le riparazioni post Vaia, che si è rivelato come il più alto del territorio nazionale a livello pro-capite. Non solo: è emersa la volontà di investire ulteriori importanti investimenti, a conferma di quanto il bellunese sia considerato strategico. Continueremo a confrontarci sui temi discussi e a portare le istanze a tutela del territorio, per lavorare assieme anche sotto il profilo della prevenzione e della tutela ambientale». Enel infatti ha illustrato la situazione degli investimenti effettuati all’indomani della tempesta Vaia, per intervenire sui 200 chilometri di linee danneggiate dal maltempo. E ha presentato il piano relativo al prossimo triennio, con ulteriori 100 milioni per magliare le reti soprattutto in vista di un potenziamento delle linee di distribuzione per le Olimpiadi 2026, in considerazione del fatto che Cortina, già oggi, è una delle poche zone al mondo con il 100 per cento del telecontrollo del servizio elettrico. «È stato un incontro importante, perché abbiamo potuto discutere in maniera costruttiva quelle che sono le criticità principali del territorio. Soprattutto considerando le problematiche segnalate dai sindaci anche nell’ultima emergenza meteo, con le nevicate di inizio anno» commenta il presidente Padrin. «I vertici Enel, sollecitati anche dal ministro D’Incà che ringrazio per aver organizzato questa riunione, hanno spiegato la loro visione di presidio territoriale. In questo senso abbiamo ricevuto maggiori garanzie sul mantenimento delle sedi operative di Polpet. Personalmente ho colto l’occasione per ringraziare gli operatori, 250 persone, che sono stati impegnati nei giorni delle grandi nevicate per assicurare il normale funzionamento del servizio elettrico». L’incontro ha affrontato anche il tema della centrale e del ponte di Soverzene, del lago di Santa Croce e della zona di Paludi, e anche dell’interramento delle linee. «Dai vertici Enel è arrivata un’apertura totale alla collaborazione per l’allargamento delle fasce di rispetto – afferma il consigliere provinciale Bortoluzzi, reduce dai sopralluoghi nelle zone colpite dagli ultimi eventi meteo e dopo aver raccolto le istanze dei sindaci -. Una questione che abbiamo sollevato più volte e che abbiamo potuto toccare con mano anche nell’ultima emergenza. Le linee hanno retto, e solo la caduta di piante ha compromesso il funzionamento dell’alimentazione elettrica. Enel concorda con noi sulla necessità di allargare le fasce dai 10 metri attuali – non solo per le reti elettriche, ma anche per le strade, soprattutto in montagna – e ha avanzato l’ipotesi di fare di Belluno una provincia pilota su questo tema e sull’applicazione di nuove tecnologie. Ovviamente serve una norma ad hoc, che cercheremo di portare avanti come coordinamento delle Province interamente montane. Ma fin da subito, per interventi a breve termine, c’è l’idea di un taglio selettivo delle piante più alte che possono interferire sulle linee. Lavoreremo in sinergia per costruire insieme una proposta che sia operativa, anche grazie al prossimo decreto semplificazione». «Questi incontri sono utili a fare squadra tra territorio e Enel, per le infrastrutture necessarie al Bellunese – aggiunge il deputato De Menech -. Importante sottolineare la collaborazione anche nell’ottica di tenere i presidi di controllo come Polpet. È interesse in primis di Enel e dell’intero territorio mantenere e consolidare il patrimonio di professionalità sviluppato in tanti anni di gestione di una rete complessa e impossibile da gestire da remoto».
VIVAIO DOLOMITI DICE LA SUA DOPO L’INCONTRO TRA PROVINCIA ED ENEL
BELLUNO Dopo l’incontro tra la Provincia di Belluno ed Enel, l’associazione Vivaio Dolomiti tira le somme.
Dopo anni di battaglie sembra si stia prendendo la direzione giusta. L’accordo Enel-Provincia si sta indirizzando nel verso giusto, con un piano di manutenzione e di interramento per le linee di distribuzione per evitare gli infiniti disservizi che il nostro territorio vive con troppa frequenza. Dobbiamo riconoscere che ENEL è sempre stata molto disponibile, il problema resta TERNA, con le reti di trasporto ancora su tralicci che attraversano boschi e valli e il suo progetto RTN media valle del Piave. Questa razionalizzazione della rete in Valbelluna, che condiziona tutto il riassetto Veneto, va completamente rivisto, come denunciamo da anni e come sostengono molti sindaci e moltissime delibere comunali, provinciali e regionali. Dieci anni di interpellanze e interrogazioni a Roma senza risposte certe. Dieci anni di incontri e manifestazioni nel territorio che più di altri verrebbe penalizzato, stanno iniziando a dare qualche risultato. La Provincia si è finalmente dotata del supporto di uno studio tecnico professionale, come fatto dal comune di Limana e da altri Comuni nel Veneto; differente invece l’approccio di altri amministratori, che ci hanno trascinato in questi anni in dispute totalmente risolvibili, come dimostrato ieri grazie all’ente Provincia, al suo consigliere Massimo Bortoluzzi e ad ENEL con i suoi vertici. Ora si segua la stessa strada con Terna.
VENETO: SOLO 3 MILIARDI DI RISTORI, A FRONTE DI 45 MILIARDI DI MANCATI INCASSI
Sebbene in termini assoluti la somma sia certamente importante, i 3 miliardi di euro di aiuti diretti erogati fino ad ora dal Governo alle attività economiche venete coinvolte dalla crisi pandemica sono stati del tutto insufficienti a lenire le difficoltà subite dagli imprenditori.
Se, infatti, rapportiamo questi 3 miliardi alla stima riferita alle perdite di fatturato registrata l’anno scorso dalle imprese della nostra regione, importo che si aggira attorno ai 45 miliardi di euro, il tasso di copertura è stato pari al 6,6 per cento: un’incidenza risibile. E in attesa dei nuovi ristori previsti nei prossimi giorni, l’arrabbiatura e il malessere tra gli operatori economici sono sempre più diffusi, in particolar modo tra coloro che conducono attività di piccola dimensione. A dirlo è l’Ufficio studi della CGIA.
Le chiusure per decreto non si discutono
Gli artigiani mestrini tengono comunque a ribadire un principio incontrovertibile: lo Stato, le Regioni le autonomie locali hanno il diritto/dovere di introdurre tutte le limitazioni alla mobilità e alle aperture delle attività economiche che ritengono utili e necessarie per tutelare la salute pubblica. Intendiamoci: questo caposaldo non è in discussione. Ma è altrettanto doveroso intervenire affinché gli operatori che sono costretti a chiudere l’attività per decreto vengano aiutati economicamente in misura maggiore di quanto è stato fatto fino ad ora. Altrimenti, rischiano di chiudere definitivamente i battenti.
Circa 18 miliardi le perdite in capo a chi ha chiuso
E’ comunque necessario precisare che per le imprese che hanno subito i contraccolpi più negativi della crisi, ovvero quelle che hanno dovuto chiudere per decreto, i ristori erogati dall’Esecutivo hanno raggiunto un livello medio di copertura del calo del fatturato del 25 per cento circa. Le misure di sostegno al reddito approvate dal Governo Conte, infatti, sono andate in larghissima parte alle attività che hanno registrato un crollo del giro di affari di almeno il 33 per cento rispetto al 2019. Resta il fatto che anche per queste realtà gli aiuti economici sono stati insufficienti.
L’Ufficio studi della CGIA, infatti, stima che dei 45 miliardi circa di riduzione del fatturato registrata nel Veneto nel 2020, almeno 18 miliardi sarebbero ascrivibili alle imprese dei settori che sono stati costretti a chiudere per decreto.
E’ necessario passare dai ristori ai rimborsi
E’ evidente che è necessario un cambio di rotta: i ristori vanno sostituiti con i rimborsi. In altre parole è necessario uno stanziamento pubblico che compensi quasi totalmente sia i mancati incassi sia le spese correnti che continuano a sostenere.
La stessa cosa va definita anche per i settori che seppur in attività è come se non lo fossero. Segnaliamo, in particolar modo, le imprese commerciali ed artigianali ubicate nelle cosiddette città d’arte che hanno subito il tracollo delle presenze turistiche straniere e, in particolar modo, il trasporto pubblico locale non di linea (taxi, bus operator e autonoleggio con conducente) che sebbene in servizio hanno i mezzi fermi nelle rimesse o nei posteggi.
E’ vero che questa ulteriore spesa corrente contribuirebbe ad aumentare il debito pubblico, ma è altrettanto vero che se non salviamo le imprese e i posti di lavoro, non poniamo le basi per far ripartire la crescita economica che rimane l’unica possibilità in grado di ridurre nei prossimi anni la mole di debito pubblico che abbiamo spaventosamente accumulato con questa crisi.
SALTA LA ZINGHENESTA A CANALE D’AGORDO
CANALE D’AGORDO Hanno aspettato fino all’ultimo momento, quello oltre il quale deve scattare la macchina organizzativa. In considerazione delle condizioni, e dell’incertezza sul rischio contagio La Zinghenesta – Gran Carneval de la Val Biois, non poteva che prendere una decisione: annullare il carnevale 2021. I ragazzi e le ragazze di Canale d’Agordo guardano avanti e già pensano al carnevale del 2022 per il quale c’è già la data per la festa con l’elezione della ZInghenesta e il famoso processo a Carnevale.
Intanto è partita la macchina degli aiuti per il comitato della Zinghenesta con una raccolta fondi online. Chi volesse aiutare a distanza gli organizzatori del carnevale della Valle del Biois lo può fare al seguente link
CONOSCIAMO LA CORALE DI LIMANA CON LE INTERVISTE DI SILVIA BALDO
CONTINUANO LE SCULTURE NEL GHIACCIO E NEVE A FALCADE con SILVANO SAVIO
IL CONTRIBUTO DI DARIO FONTANIVE PER IL LIBRO SULL’AGORDINO DI TAMIS
di Renato Bona
Anche il caro amico di chi stende queste note, Dario Fontanive, classe 1961, di Canale d’Agordo (diploma in fotografia all’istituto tecnico “Cesare Correnti” di Milano, giornalista pubblicista dal 1988 e dal 1991 accademico del Gruppo italiano scrittori di montagna, numerosi articoli e libri all’attivo, rivolti in particolare agli aspetti e alle problematiche della montagna agordina), ha concorso, con gli artisti Augusto Murer, Giuseppe Loss, Giuliano De Rocco, Aldo Zasso e Luciano Piani ad impreziosire il libro “Breve storia dell’Agordino” edito nel marzo 1989 per i tipi della tipografia Piave di Belluno, del quale è stato autore apprezzato l’agordino prof. don Ferdinando Tamis. Ed ha fornito, Fontanive, le immagini fotografiche dell’ultima parte del volume, che inizia col capitolo”La Rocca di Pietore” e precede la conclusione del lavoro di Tamis, dedicata alla figura di “Il Ciorca” di cui vi è un disegno del 1989 di Piani. Chi era “Ciorca”? “Alto e ossuto, con i lineamenti grossolani e marcati – si legge nel libro – aveva lo sguardo minaccioso. Era sordomuto ed emetteva suoni gutturali che impressionavano. Appoggiato a un grande alpenstock, conduceva vita randagia, riposando nei fienili e nelle grotte che lui sceglieva e prendevano poi il suo nome. Portava con sé un ‘darlìn’, vecchio e sbrindellato, che riempiva di quello che la gente gli dava. Al suo apparire nessuno fiatava per timore di una possibile reazione, e i bambini si nascondevano. Era di Col di Pra (Taibon) e raccontano che ai compaesani di Lagunaz e Pra facesse sempre cenno del pericolo dell’enorme frana, che incombeva sui due villaggi e precipitò nella notte dal 2 al 3 dicembre 1908, distruggendo le due borgate e facendo molte vittime. Egli si salvò, perché dormì quella notte in un fienile di Listolade. Morì ad Agordo, travolto dalla ‘decauville’ (ferrovia a scartamento ridotto il cui binario è formato da elementi prefabbricati che possono essere montati e smontati velocemente – ndr.) durante la guerra mondiale. Pochi lo ricordano, ma per molti è rimasto una leggenda”. La prima delle sette foto di Dario Fontanive – che propongono costruzioni, utensili, attrezzi tutti testimonianza del tempo andato – è contrassegnata dal numero 17 e presenta un rustico di Sappade in comune di Falcade; c’è poi quella numero 18, che propone la ‘bariza’, botticella che serviva a portare l’acqua in montagna; la figura 19 si riferisce all’interno di un tabià mentre la 20 ci mostra un antico battente; segue la 21, dedicata ad un portale in pietra di Falcade; mentre la 22 ci fa vedere, da Bramezza di Rocca Pietore, i primi fumaioli o comignoli, introdotti nel XIV secolo: erano a forma di tubo o torricella; la rassegna si conclude con l’immagine numero 24, relativa ad una credenza artigianale. Dato a Fontanive quel che è di Fontanive, e ricordato che di Augusto Murer e di Giuliano De Rocco, che hanno valorizzato il libro di don Tamis con i loro dipinti, e dei quali ci siamo occupati in precedenti servizi, volentieri ricordiamo che quella che nel volume è indicata come la figura 7, ripresa dal periodico “La rassegna economica” del settembre-ottobre 1969 ci mostra l’“Om salvàrech; la 8 propone il castello di Andraz prima del suo abbandono (tratta da Giuseppe Loss: Livinallongo e il Castello di Andraz); la 15 i disegni di Aldo Zasso, 1983, con, il “brent”, grande vasca di pietra per l’abbeveratura dei bovini e, infine, la 16 che riproduce il luogo pubblico per lavare i panni. In appendice, una nota dell’autore: “Compilata in forma breve la ‘Storia dell’Agordino’ fino ai tempi nuovi, o moderni, rimaneva da segnalare la bibliografia più significativa per introdurre alle conoscenza del secolo XIX”. Eccola, dunque: “I moti Agordini del 1848”, numero unico del periodico ‘El Brandol’, agosto 1948; “Il Contributo dell’Agordino per l’indipendenza ed unità d’Italia 1848-1866”, Belluno 1966; “Centenario dell’Istituto Minerario di Agordo”, Belluno 1967 (in collaborazione); “La Sezione Agordina 1868-1968”, Bologna 1968 (in collaborazione); “Il sacerdote del cooperativismo”, Belluno 1972; “La Prima Cooperativa di Consumo”, Belluno 1972; “L’opera sociale di don Antonio Della Lucia”, Belluno 1972; “Il Palazzo Crotta”, in Archivio storico di Belluno, Feltre e Cadore, 1964 numero 169; “Artisti Agordini”, Belluno 1973 (in collaborazione).
FANTASTICHE DOLOMITI, NUOVA STAGIONE. APPUNTAMENTO QUINDICINALE IL GIOVEDI ALLE 10.30 E 19.00
LA RACCOLTA COMPLETA
FANTASTICHE DOLOMITI 7^ PUNTATA: IL QUINDICINALE APPUNTAMENTO ALLA RADIO
SALUTE E SOCIETA’ IL LUNEDI ALLE 13.10 E ALLE 20.10, LA DOMENICA ALLE 10.30 A CURA DEL DOTTOR MARCO CARACCIOLO. QUINTA STAGIONE
LA PUNTATA DELLA SETTIMANA
in questa edizione: In Italia circa 3mila persone sono affette da ipertensione arteriosa polmonare, una malattia rara difficile da diagnosticare. Riconoscerla precocemente e agire subito è essenziale per prevenire complicazioni. Per questo nasce la campagna “La vita in un respiro”, promossa da Janssen Italia in collaborazione con AIPI (Associazione Ipertensione Polmonare Italiana). Nazzareno Galiè, Direttore della Cardiologia al Policlinico Sant’Orsola, Università di Bologna, Coordinatore delle Linee Guida Internazionali sull’Ipertensione Polmonare e responsabile Comitato Scientifico AIPI
Loredana Bergamini, Direttore Medico di Janssen Italia Carolina Kostner, Pattinatrice artistica, Testimonial di “La Vita in un respiro”
LA RACCOLTA COMPLETA
GOCCE DI FILOSOFIA, CON CHIARA CAU, CON LISA DE LUCA.
TUTTI I GIORNI DAL LUNEDI AL VENERDI ALLE 6.55 E ALLE 18.55
LA RACCOLTA COMPLETA
007 IN CONDOTTA CON LA PROF. MARIA ROSA SALMAZO IL LUNEDI ALLE 10,30 E ALLE 19.00 LA DOMENICA ALLE 8 DEL MATTINO. NONA STAGIONE
LA PUNTATA DELLA SETTIMANA
“RITORNO A SCUOLA…. INCERTO”.
LA RACCOLTA COMPLETA
SOLIDARIETA’ VENETO FONDO PENSIONE, IN ONDA IL PRIMO VENERDI DEL MESE ALLE 10.30 E ALLE 19.00 QUINTA STAGIONE
AUDIO
RACCOLTA COMPLETA
DUE MINUTI UN LIBRO TUTTI I GIORNI ALLA RADIO ALLE 9.30 E ALLE 18. QUINTA STAGIONE
LA RACCOLTA COMPLETA
CASSA SOLIDARIETÀ LUXOTTICA
IL NUMERO DI GENNAIO CON PAOLO CHISSALE’ E FABRIZIO CAMPEDEL
RACCOLTA COMPLETA
LA RASSEGNA STAMPA DA L’AMICO DEL POPOLO
RADIO PIU INFORMAZIONE il canale su TELEGRAM informazione di prima mano e in tempo reale. iscriviti ed aiutaci a farlo conoscere
OSPITE: Adriana Lotto Presidente Associazione Culturale Tina Merlin
LA RACCOLTA COMPLETA
I RACCONTI DI PAOLO SOPPELSA il lunedi alle 9.30 e 18.30
RACCOLTA COMPLETA
LE PUNTATE di Luisa Alchini di Leggermente Bellunesi, la domenica alle 11, IL MARTEDI IN PRIMA EDIZIONE alle 10.30 e alle 19.00
LA PUNTATA DELLA SETTIMANA Elisa Orzes Grillone :scrittrice, poetessa e pittrice nata a Cencenighe
RACCOLTA COMPLETA
L’ALMANACCO LADINO CON L’ISTITUT CESA DE JAN QUINDICINALE APPUNTAMENTO. LA DOMENICA ALLE 9 IL LUNEDI ALLE 8.35 IL MARTEDI ALLE 12.35 IL MERCOLEDI ALLE 18.35. SECONDA STAGIONE.
RACCOLTA COMPLETA
SP 1 MADONNA DEL PIAVE senso unico alternato regolato da semaforo fino al 15 gennaio in comune di Quero Vas per realizzazione tombinatura
SP 42 CAVALLERA fino a revoca, chiusura della strada nell’abitato di Perarolo per attivazione emergenza frana “Busa del Cristo”
S.P.2 DELLA VALLE DEL MIS Interdizione totale al traffico fino a revoca dal km 14,920 (località Gona Bassa) al km 20,650 (località Titele) per cedimento della carreggiata
S.P. 5 DI LAMOSANO Interdizione totale fino a revoca per presenza di materiale e alberi in strada.
S.P. 251 DI VAL DI ZOLDO E VAL CELLINA dalla località Soffranco fino all’imbocco nord della galleria S. Giovanni interdizione totale al transito per cedimento della carreggiata
SP 3 DELLA VAL IMPERINA fino a revoca, senso unico alternato regolato a vista in località Gona di Conedera di Rivamonte per cedimento della carreggiata stradale
Precipitazioni: Assenti (0%)
Temperature: Minime pressoché stazionarie o in leggero aumento qualora la nuvolosità notturna riducesse l’irraggiamento notturno; massime in lieve aumento, specie nei settori maggiormente assolati. Sono previste punte 2/3°C nei fondovalle prealpini e di -2/-1°C a 1000/1200 m, inferiori alle stesse quote nelle valli in ombra. Su Prealpi a 1500 m min -6°C max -4°C, a 2000 m min -8°C max -7°C. Su Dolomiti a 2000 m min -9°C max -7°C, a 3000 m min -15°C max -12°C.
Venti: Nelle valli deboli di direzione variabile; in quota fino al primo mattino tesi/forti da nord-ovest sulle cime più alte e moderati sotto i 1800/2000 m, in giornata saranno in netta attenuazione, a 5-15 km/h a 2000 m e 25-55 km/h a 3000 m.
Precipitazioni: Assenti (0%)
Temperature: In generale lieve aumento in quota e in calo sotto i 1500 m, pertanto potrebbe verificarsi una persistente inversione termica nelle valli. Su Prealpi a 1500 m min -5°C max -4°C, a 2000 m min -6°C max -4°C. Su Dolomiti a 2000 m min -7°C max -4°C, a 3000 m min -12°C max -6°C.
Venti: Nelle valli deboli di direzione variabile; in quota deboli/moderati da nord-ovest al mattino e da ovest al pomeriggio, a 5-10 km/h a 2000 m e 20-30 km/h a 3000 m.
UN ALLEGHE VOLENTEROSO CEDE ALL’APPIANO
PARZIALI: 2-0, 1-1, 1-1
GOL: pt. 4’53” Tombolato, 5’26” Critelli. st. 5’42” Dowd, 14’05” Kiviranta. tt. 4’30” Vallerand, 15’13” Kiviranta
APPIANO I pirati dell’Appiano affondano l’Alleghe. Agordini che subiscono gli altoatesini anche se avrebbero meritato molto di più. La squadra di Matikainen non ha demeritato, a fare la differenza il portiere dei padroni di casa che nel secondo tempo ha salvato il risultato più volte. Sfida nervosa con tanti minuti di penalità da entrambe le parti. 3 punti persi per un Alleghe Hockey che da ora in poi non può più permettersi passi falsi se vuole qualificarsi anzitempo ai playoff. Match a ritmi alti fin dalle prime battute. Alla prima disattenzione difensiva l’Appiano passa in vantaggio. Ci pensa Tombolato a battere Scola. Passano pochi secondi e gli altoatesini vanno di nuovo a segno. Disco che s’impenna e colpo vincente di Critelli. Le civette sono in difficoltà e lo si capisce poco dopo quando per un’ingenuità concedono l’uomo in più ai padroni di casa. Provano a reaigire gli uomini di Matikainen ma le conclusioni di Kiviranta, Giolai e Ganz non centrano i pali. Sfida che s’incattivisce e gli arbitri sono costretti a calmare gli animi. A fine primo tempo Alleghe che non demorde ma il disco non vuole entrare. Secondo tempo equilibrato, i portieri vengono impegnati più volte da entrambi i lati. Ad avere la meglio è l’Appiano che trova la terza marcatura della serata con Dowd. I pirati difendono il risultato e le civette non riescono a bucare la porta difesa da Paller. Agordini che accorciano le distanze in doppia superiorità numerica con un siluro dalla distanza di Kiviranta. Terza frazione che inizia con l’Appiano che cala il poker. Fatale il contropiede dei pirati e Vallerand che va a colpo sicuro. I biancorossi le provano tutte ma non riescono a bucare la difesa avversaria. Il match sembra riaprirsi a pochi minuti dal termine quando in superiorità numerica Kiviranta trova la doppietta personale con una fucilata dalla linea blu. Mettono paura le civette che sembrano indiavolate dalle parti di Paller, un vero e proprio tiro al bersaglio ma il disco non entra e la vittoria va agli altoatesini.
FINE SETTIMANA DA DIMENTICARE PER IL SETTORE GIOVANILE DELL’ALLEGHE HOCKEY
PIEVE/ZOLDO – ALLEGHE 7-2
Ritorno sul ghiaccio amaro per i giovani Under 15 dell’Alleghe Hockey che nel derby contro il Pieve/Zoldo non riescono a tenere il passo degli avversari. Civette che vanno a segno 2 volte contro le 7 dei cadorini zoldani. Ora 10 giorni di stop per la squadra dell’Alleghe che ritornerà in campo il 27 gennaio in casa contro il Cortina
UNDER 17
ALLEGHE – ASIAGO 4-5
Sconfitta di misura per l’Under 17 alleghese che all’Alvise De Toni non riesce a chiudere la rimonta contro l’Asiago. Una partita che inizia con il piede sbagliato per le civette che chiudono la prima frazione sotto di un gol. Nel secondo drittel Angoletta pareggia subito i conti, asiaghesi che tornano in vantaggio e Alleghe che risponde con il gol di Corte Sualon. Terza frazione con gli ospiti che approfittano di un momento buio dei padroni di casa per mettere a segno 3 gol in rapida successione. Risponde l’Alleghe che a pochi minuti dal termine accorcia le distanze con Lacedelli e Frescura. Ultimo minuto al cardiopalma ma l’Asiago incamera i 3 punti.
UNDER 19
VALPELLICE – FASSA/ALLEGHE 12-0
Ritorno sul ghiaccio da dimenticare per i ragazzi Under 19 del Fassa/Alleghe che in terra piemontese vengono travolti dal Valpellice. Finale a doppia cifra per i padroni di casa che non lasciano scampo agli avversari mettendo a segno ben 12 reti. Fassa/Alleghe che deve dimenticare in fretta questa sconfitta per continuare la stagione con tranquillità.
SCI DI FONDO: ELIA BARP CAMPIONE ITALIANO
ALFADENA (ABRUZZO) Prima giornata con i Campionati italiani ad Alfedena (Abruzzo) per Juniores e Aspiranti. Molto bene sono andati i ragazzi veneti che hanno portato a casa il titolo Juniores nella 10km in classico con il bellunese delle Fiamme Gialle Elia Barp, primo davanti a Nicolò Cusini e Luca Sclisizzo. Poco fuori dai dieci il veronese, anch’egli delle Fiamme Gialle, Pietro Pomari, dodicesimo. Sempre in campo maschile, grande bronzo per Giacomo Schivo (Sci club Gallio) tra gli Aspiranti (sempre 10 km in classico), categoria dove c’è anche il quarto posto di Alex Serafini (Sci club Val Biois) e il quinto di Andrea Zorzi (Fiamme Gialle – Ski College Falcade). In ambito femminile (7.5 km in classico), grande prestazione di squadra tra le Aspiranti con Iris De Martin Pinter (Carabinieri) seconda ad appena 1″5 dall’oro, Maria Sole Cona (Sci club Bosco) sesta e Melissa Dandrea (Sci club Cortina) settima. Sedicesima, nella categoria Juniores, Lucia De Lorenzo Tobolo (Us Valpadola). In gara anche i Seniores, per la Coppa Italia. Secondo posto tra le ragazze (10 km in classico) per la zoldana delle Fiamme Oro Sara Pellegrini. (foto fisiveneto.com)