ALPINI, SEMPRE
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ACQUA NON POTABILE A GOSALDO
GOSALDO Gestione Servizi Pubblici informa che a GOSALDO nelle località LE FOCHE, LAMBROI, DENEORE, MAGAIT, REN, SELLE, COL TAMAI, BITTI, GIARDOI, PETTUINE, LAVEDER, PONGAN, VALLASIN, FAUSTIN, CIET, MARCHET, FOCH, TITELE, CODA, NORI, PIOLE DOMADORE, LONGHI, SARASIN, LA COSTA, MASOCH, NAGAREI, CALDRAS, NADAI, ZAVAT, CARRERA, BEZZOI e STUER l’acqua erogata dall’acquedotto non è potabile e può essere usata per scopi alimentari SOLO PREVIA bollitura. GSP ha, comunque, già adottato le necessarie misure per la disinfezione dell’acqua presente nei serbatoi e nella rete idrica con l’aggiunta di cloro.
REGIONALE 203 AGORDINA, 10 GIORNI A “SINGHIOZZO”
REDAZIONE Per la messa in sicurezza della regionale 203 agordina, Veneto Strade ha previsto la chiusura della strada regionale 203 agordina, in località La Pissa, in alcune fasce orarie. Fino al 27 giugno, sabato e domenica esclusi, INTERRUZIONI temporanee: DALLE 8 ALLE 9.35 DALLE 9,50 ALLE 11.10 DALLE 11.25 ALLE 12.20 DALLE 14.25 ALLE 15.55
CHIUDE LA PRINCIPALE PER IL DURAN, DEVIAZIONI IN LOCO
SP347 DEL DURAN E CEREDA: località Lantrago La Valle. Fino al 13 luglio chiusura totale al traffico della strada per il Passo Duran per lavori di allargamento del Ponte Lantrago e sistemazione della carreggiata. percorso alternativo consigliato: CROSTOLIN-GAIDON strada comunale interdetta al transito dei veicoli con larghezza superiore ai 2 metri e 40 centimetri.
SAVINER-DIGONERA: LE CHIUSURE
Veneto strade comunica che la SP 563 di Salesei sarà interessata da un’interdizione totale alla circolazione in località Digonera nel comune di Rocca Pietore. Fino al 23 giugno la strada sarà chiusa dalle 7:30 alle 18, negli altri orari istituzione di un senso unico alternato regolato da semaforo e limite di velocità a 30 km/h. Dal 23 giugno al 28 luglio la strada sarà di nuovo interdetta al traffico dalle 8 del lunedì alle 18 di venerdì e nel fine settimana istituzione di un senso unico alternato regolato da semaforo e limite di velocità a 30 km/h.
SABATO VIOLENTO, COLTELLI IN CENTRO, BOTTE A LAMBIOI
BELLUNO Un straniero di 60 anni, residente a Belluno da molti anni, è stato accoltellato in pieno centro dopo un litigio. Le ferite da taglio sono state inflitte da un giovane di 26 anni, residente a Belluno. Le cause dell’incidente sono ancora in fase di ricostruzione da parte dei Carabinieri. Nonostante le ferite, l’uomo straniero non si trova in pericolo di vita. I Carabinieri e la polizia sono intervenuti poco prima a Lambioi per sedare una rissa che coinvolgeva alcuni ragazzi al parco fluviale. Poco dopo, gli agenti sono stati costretti a correre nel centro della città a causa di una vera e propria aggressione con coltello, erano le 2 del mattino Si attendono provvedimenti da parte della magistratura nei confronti del ragazzo di 26 anni, che è stato segnalato per gli eventuali reati commessi.
Rissa durante festa a Lambioi Beach: nessun ferito grave
BELLUNO Sabato sera rissa durante una festa di musica tecno a Lambioi Beach, coinvolti diversi giovani tra i 16 e i 20 anni. L’arrivo della polizia e dei carabinieri ha calmato gli animi. Il parapiglia alle 22.30, nessuno è stato portato in ospedale. Alcuni testimoni hanno riferito di un ragazzo con un labbro spaccato, presumibilmente a causa di un pugno ricevuto. Le indagini delle autorità si sono protratte per oltre un’ora sia nella zona del parco fluviale di Lambioi, dove si è verificato l’incidente, sia nelle vicinanze delle roulotte e del parcheggio.
LUPI SEMPRE PIU’ VICINI, VIA ALLA RONDE NOTTURNE
CORTINA I lupi a Malga Federa sbranano quattro asini. Erano almeno quattro o cinque e tra sabato e domenica hanno attaccato la zona del pascolo della malga, a circa 150 metri di distanza dalla struttura. Disperati i proprietari e per le notti a venire hanno organizzato una specie di sorveglianza, delle “ronde”, almeno fino a quando non arriverà il recinto anti lupo. Gli avvistamenti non si contano più.
RADUNO TRIVENETO DEGLI ALPINI. ZAIA A BELLUNO
BELLUNO Manca poco alla sfilata e a Belluno per il Raduno Triveneto degli Alpini. Nel frattempo è arrivato il Presidente della Ragione Veneto Luca Zaia.
RADUNO ALPINI TRIVENETO A BELLUNO. PADRIN: “SIMBOLO DELL’IMPEGNO DELLA GENTE DI MONTAGNA”
BELLUNO «Impegno, sacrificio, solidarietà. Grazie agli Alpini per esserci sempre, nei luoghi delle sciagure, nell’associazionismo, nell’aiuto alle attività degli enti locali, nella vita delle comunità». Così in una nota il presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin, che ha partecipato alla sfilata del Raduno Triveneto degli Alpini. «Gli Alpini sono l’anima di un territorio di montagna, incarnano lo spirito dolomitico delle terre alte che resistono alle difficoltà, allo spopolamento, rimboccandosi le maniche. Quello spirito di servizio di cui gli Alpini, tra gli altri, hanno dato prova nei giorni difficili del Vajont e di Vaia, nelle tante manifestazioni locali in cui danno una mano e anche nella presenza silenziosa, operosa e generosa a fianco degli amministratori e dei Comuni. L’8 ottobre, nei 60 dalla tragedia del Vajont, Longarone dedicherà un viale ai soccorritori, in mezzo ai quali spiccano le penne nere». «Oggi si dice che è necessario ripristinare il sevizio di leva per non far morire il corpo degli Alpini» conclude il presidente Padrin. «Al di là di come si evolverà la proposta, credo sia doveroso ringraziare le penne nere e cogliere tutti un po’ del loro impegno per perpetuare lo spirito degli Alpini in una terra di montagna».
BELLUNO AMBIENTE NATURALE PER GLI ALPINI
BELLUNO “È sempre un’emozione vedere sfilare le penne nere; lo è ancora di più quando lo fanno nella nostra terra. Belluno è l’ambiente naturale degli alpini, qui sono di casa, hanno le loro radici e la loro storia. La grande partecipazione di penne nere e di pubblico ne è la prova: gli applausi, i saluti e lo sventolio dei tricolori hanno confermato l’affetto di Belluno per gli alpini. Un legame che lega le penne nere a tutto il Veneto, tanto che sia la prossima adunata triveneta, a San Michele al Tagliamento, che quella nazionale, a Vicenza, saranno ospitate nella nostra regione”: così Luca De Carlo, alpino, sindaco di Calalzo di Cadore e senatore, al termine dell’adunata triveneta degli alpini ospitata nel fine settimana a Belluno.
IL DISCORSO DEL SINDACO DI BELLUNO OSCAR DE PELLEGRIN
Onorevoli alpini, cittadini di Belluno, ospiti e istituzioni
è con grande gioia e gratitudine che mi trovo qui oggi, in questa splendida occasione del Raduno Triveneto alpini a Belluno, a parlarvi nelle vesti di sindaco ma, prima di tutto, di cittadino. Questo evento rappresenta non solo un momento di festa e di condivisione, ma anche un’opportunità per ricordare una volta di più, approfondire e onorare i valori profondi che gli alpini rappresentano e che hanno reso grande la nostra amata città di Belluno. Queste tre meravigliose giornate di raduno hanno saputo coinvolgere non solo il capoluogo, ma l’intera provincia a dimostrazione di quanto grande sia l’affetto che lega questo nostro territorio alle penne nere e alla loro storia. Ogni momento trascorso insieme è stato un’occasione per rafforzare i legami tra i cittadini e gli alpini, per condividere storie, emozioni e sorrisi in un’atmosfera di festa, di unione sincera e di orgoglio. Avete dimostrato ancora una volta di essere un esempio vivente di unità e cameratismo. Belluno, terra di eroi e di uomini valorosi, si è sempre distinta per la sua storia di resistenza contro l’oppressione e l’ingiustizia. Oggi, guardandovi, alpini, vedo riflesso in voi lo spirito indomabile dei nostri antenati, che hanno combattuto per la libertà e la dignità umane. Per questo nel mio breve intervento voglio innanzitutto ringraziarvi: vi dico grazie per la vostra presenza qui e per il vostro impegno, perché siete un patrimonio prezioso per la nostra città e per l’intera nazione. Continuate sempre a portare avanti i valori di cui siete custodi, affinché insieme possiamo costruire un futuro migliore per le prossime generazioni e affinchè il vostro esempio risuoni come un richiamo costante a perseguire i valori fondamentali della nostra società. Rivolgo un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno reso possibile questo meraviglioso raduno: agli organizzatori, ai volontari, alle istituzioni e a ciascun cittadino di Belluno che ha aperto le porte per accogliere gli alpini con affetto e calore.
Viva gli alpini! Viva Belluno! Viva l’Italia!
SOCCORSO ALPINISTA SULLA MARMOLADA
ROCCA PIETORE Sabato mattina verso le 7.40 la Centrale del 118 è stata attivata, per un alpinista volato in parete sulla Marmolada. Il 35enne di Belluno, primo di cordata, era infatti caduto per una decina di metri sul primo tiro della Via Olimpo e lamentava dolori alle gambe. L’infortunato, che si trovava con due compagni, è stato recuperato dall’eliambulanza di Trento e trasportato all’ospedale di Cavalese.
INFORTUNIO SUL SENTIERO CHE SALE AL RIFUGIO COLDAI. A DOMEGGE SOCCORSO UN ALPINISTA
ALLEGHE Sabato verso le 12.30 la Centrale del 118 ha ricevuto la chiamata di un escursionista, che si trovava nei pressi di Malga Pioda e aveva visto una persona cadere lungo il sentiero 556 che sale al Rifugio Coldai. Risaliti alle coordinate indicative, è decollato l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore. Dopo che l’equipaggio ha individuato il punto in cui si trovava la persona infortunata, una 54enne di Lazise (VR), ha sbarcato in hovering, a circa 900 metri di quota, equipe medica e tecnico di elisoccorso. Prestate le prime cure per un sospetto politrauma, la donna è stata imbarellata, issata a bordo con un verricello di 10 metri e trasportata all’ospedale di Belluno. Pronta in supporto alle operazioni una squadra del Soccorso alpino di Alleghe.
DOMEGGE DI CADORE Sempre sabato verso le 13.50 è scattato il secondo allarme, lanciato da un alpinista, il cui compagno di cordata si era fatto male mentre scendevano in corda doppia dal Campanil di Toro a Domegge di Cadore. Durante un passaggio obliquo, il 49enne di Pieve del Grappa (TV), si era infatti sbilanciato, dando origine a un pendolo che lo aveva fatto sbattere sulla roccia e riportare la probabile frattura di una caviglia. Lo scalatore, che era riuscito a raggiungere una cengia, è stato recuperato con un verricello di 30 metri e portato a Belluno. L’amico è invece rientrato autonomamente.
UN POMERIGGIO INTENSO PER IL SOCCORSO ALPINO. QUATTRO INTERVENTI DI CUI DUE IN AGORDINO
CANALE D’AGORDO Ieri attorno alle 13 l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato in direzione del Passo Antermarucol, in fondo alla Valle di Gares, Canale d’Agordo, dove una 59enne di Trento, che faceva parte di una comitiva di una ventina di persone, era caduta e si era con probabilità rotta una gamba. Atterrati nelle vicinanze, personale medico e tecnico di elisoccorso hanno prestato le opportune cure alla donna per poi accompagnarla all’ospedale di Belluno.
SOVRAMONTE Alle 13.20 circa è scattato un secondo allarme. Una squadra del Soccorso alpino di Feltre si è diretta in jeep sul sentiero che scende dal Rifugio Dal Piaz a Sovramonte, in aiuto di un escursionista di Pergine Valsugana (TN), di 65 anni che, mentre camminava da solo in discesa, aveva accusato un forte dolore al ginocchio che gli impediva di proseguire. I soccorritori lo hanno trasportato all’ospedale di Feltre.
CORTINA Sempre ieri alle 13.45 l’eliambulanza è volata a Cortina, nel tratto finale della Ferrata Sci Club 18, poiché una 55enne di Ponte nelle Alpi (BL), affaticata, non era più in grado di completare il percorso attrezzato. Imbarcata dal tecnico di elisoccorso con un verricello di 45 metri, la donna è stata lasciata in piazzola.
TAIBON L’elicottero è stato dirottato in Val Corpassa, sul sentiero 554, tratto dell’Alta Via numero 1. Una 45enne belga, che stava muovendosi con dei connazionali, si era infatti fatta male a un piede. Raggiunta da una squadra del Soccorso alpino di Agordo, la turista è stata poi recuperata con un verricello di 20 metri e portata in ospedale ad Agordo.
PERDE IL SENTIERO E SI TROVA INCRODATA SU UN SALTO DI ROCCIA
LONGARONE Verso le 19 di ieri il 118 è stato allertato da un’escursionista in difficoltà, sopra l’abitato di Codissago. Partita da Casso, la 31enne di Venezia aveva seguito un sentiero, salvo perdere la traccia e ritrovarsi incrodata sopra un salto di roccia. Risaliti alle coordinate del punto, in zona Cepe, una squadra del Soccorso alpino di Longarone si è preparata a partire. Fortunatamente, rientrando da una missione, l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha effettuato una ricognizione e l’ha individuata. Recuperata con un verricello di 30 metri, la donna è stata trasportata a valle e affidata ai soccorritori che poi l’hanno accompagnata a Casso a riprendere la macchina.
INCIDENTE TRA MOTO E AUTO A QUERO VAS. DUE FERITI
QUERO VAS Alle 16:50 di ieri, i Vigili del Fuoco sono intervenuti lungo la SR 348, al chilometro 37, nel comune di Quero Vas, a seguito di un incidente stradale tra una moto e un’auto. A bordo del veicolo a due ruote c’erano padre e figlio, entrambi feriti. I pompieri, provenienti dal distaccamento di Feltre con il supporto dei volontari del basso feltrino, hanno prontamente messo in sicurezza i mezzi coinvolti e prestato il primo soccorso ai due motociclisti. Successivamente, il personale sanitario del SUEM ha preso in carico i due centauri, stabilizzandoli e trasferendoli in ambulanza all’ospedale. Nel frattempo, la Polizia Stradale ha deviato il traffico e ha effettuato i rilievi necessari per determinare le cause dell’incidente. Le operazioni di soccorso da parte dei vigili del fuoco sono state completate dopo circa un’ora e mezza.
INCIDENTE CON LO SKATEBOARD, ELITRASPORTATO A BELLUNO
CENCENIGHE Nel tardo pomeriggio di sabato l’elicottero del SUEM è stato chiamato a Cencenighe per un incidente con uno skateboard dove è rimasto coinvolto un ragazzo. Il giovane è stato trasportato all’Ospedale San Martino di Belluno. L’infortunio è avvenuto nella zona degli impianti sportivi, accanto al campo di calcio. Sul posto anche l’ambulanza che ha prestato le prime cure al ragazzo.
Le inchieste del Corriere delle Alpi
DILLO A RADIO PIU’… QUANDO UNA STRADA DIVENTA PARCHEGGIO, PERICOLOSO PARCHEGGIO.
LA VALLE
“Se può interessare…per andare a La Valle, appena dopo il cartello di strada chiusa, poco più su di Crostolin, poco più su della pizzeria, mezza corsia è occupata e non riesci dopo il cartello a rientrare nella corsia di destra e si rischia di fare un frontale, perchè arrivi in curva, speriamo bene, perchè ci stava venendo una jeep addosso. È una strada, pur se parzialmente non certo un parcheggio”.
Roberta.
LE BIBLIOTECHE DELLA VALLE DEL BIOIS ASSIEME PER UN’ESTATE DI EVENTI
di Gianni Santomaso
GLI APPUNTAMENTI
CANCELLARE I CONFINI TRA LADINI SUDTIROLESI E BELLUNESI
di Gianni Santomaso
CON TASSI AL TOP, BANCHE PIU’ RICCHE, MA FAMIGLIE VENETE PIU’ POVERE
Il ritorno dell’inflazione ci ha consegnato, tra le altre cose, un Paese con banche più ricche e famiglie più povere. Nel 2022, infatti, gli istituti di credito del nostro Paese hanno totalizzato, al netto delle imposte, 21,8 miliardi di euro di utili, praticamente 8 miliardi in più rispetto al 2021 (+58 per cento). I risparmi delle famiglie venete, invece, tra il marzo dell’anno scorso e lo stesso mese di quest’anno hanno subito una riduzione pari a 1,48 miliardi di euro. A segnalarlo è l’Ufficio studi della CGIA.
Questo è solo uno dei tanti effetti economici che ha colpito anche il Veneto a seguito dell’aumento dei tassi di interesse verificatosi in questo ultimo anno che, secondo la politica monetaria decisa a Francoforte, ha l’obbiettivo di raffreddare il caro prezzi.
Se a giugno del 2022 il tasso principale di rifinanziamento della Banca Centrale Europea (BCE) era pari a zero, a partire dal prossimo 21 giugno toccherà la soglia del 4 per cento (vedi Graf. 1). Questo vuol dire che, rispetto a 12 mesi fa, coloro che oggi chiedono un prestito o hanno un mutuo a tasso variabile hanno subito un aumento del costo del denaro molto importante, assicurando, nel contempo, un vantaggio economico in particolar modo a chi per mestiere presta denaro (le banche).
Per contro, i tassi di interesse attivi, ovvero quelli praticati sui nostri depositi bancari, sono rimasti pari a zero. Tale situazione, con una inflazione quasi a due cifre, ha contribuito a erodere i nostri risparmi. Va altresì segnalato che l’impennata dell’inflazione ha costretto molti nuclei familiari ad attingere dai risparmi le somme necessarie per fronteggiare il caro vita. L’effetto combinato di questi due aspetti economici ha alleggerito il conto corrente degli italiani di oltre 25 miliardi di euro.
Per fronteggiare questa situazione non ci sono misure miracolistiche. Tuttavia, una delle poche cose che il governo potrebbe mettere in campo è una politica redistributiva che tolga qualcosa ai settori che da questo scenario hanno realizzato extraprofitti importanti (creditizio, energetico, farmaceutico, etc.), distribuendoli, sotto forma di riduzione delle imposte erariali, al ceto medio che non ha ancora beneficiato di alcuna riduzione del carico fiscale. Unica misura, quest’ultima, che potrebbe contrastare la perdita di potere d’acquisto verificatasi a partire dall’inizio del 2022.
Come dicevamo più sopra, in questo ultimo anno di inflazione record i depositi bancari delle famiglie venete hanno subito, tra marzo 2022 e lo stesso mese del 2023, una “sforbiciata” da 1,48 miliardi di euro (-1,4 per cento).
A livello regionale le contrazioni percentuali più significative hanno interessato le regioni del Nord: Lombardia e Liguria (-3,5 per cento), Emilia Romagna (-3,9 per cento) e il Piemonte (-4,7 per cento) sono le aree geografiche dove le famiglie hanno subito l’erosione più importante (vedi Tab. 1).
)A livello provinciale, invece, le famiglie venete più colpite risiedono a Vicenza: la contrazione subita è stata del 2,48 per cento (-457,1 milioni di euro). Seguono Rovigo con il -2,35 per cento (-107,5 milioni di euro), Padova con il -2,08 per cento (-424,4 milioni di euro), Treviso con il -1,26 per cento (-249 milioni di euro), Verona con il -0,94 per cento (-189,3 milioni di euro) e Venezia con il -0,70 per cento (-116,7 milioni di euro). Belluno è l’unica provincia veneta in controtendenza; i depositi bancari, infatti, sono aumentati dell’1,3 per cento (+62,9 milioni di euro (vedi Tab. 2).
CONSIGLIO FIUME, 13 I PUNTI IN DISCUSSIONE
Anche una mozione della minoranza a firma dei consiglieri Axel Pellegrini, Hermann Follador e Vani Savio relativa alla riattivazione del collegamento estivo tra Falcade e il Passo Valles tramite bus di linea.
FALCADE Impegnativa seduta per i consiglieri di Falcade, convocati dal sindaco Mauro Salvaterra per oggi alle 20 in Municipio. All’ordine del giorno: il bilancio Asca, rendiconto finanziario 2022, variazione al bilancio, concessioni immobili destinati all’ecocentro all’Unione Montana, bilancio di previsione, aumento capitale nella società Col Margherita Spa, regolamento per le attività di estetista-tatuaggio-acconciatore
di Gianni Santomaso
MANUTENZIONE DELLE STRADE NEL CONSIGLIO ALLEGHESE
ALLEGHE Oggi alle 20 consiglio comunale, all’ordine del giorno: variazioni al bilancio, programma biennale per l’acquisizione di forniture e servizi, contributi per investimenti finalizzati alla manutenzione delle strade.
INAUGURATE PIAZZA ED EX LATTERIA A CUGNAN
PONTE NELLE ALPI È uno dei paesi dei Coi de Pera famoso per le cave di pietra: la pietra di Cugnan, sottoposta a marcatura della Comunità europea e utilizzata per pavimentazioni, rivestimenti, muri. Cugnan che è anche il paese natale di Bepi De Francesch – fondatore della scuola alpina della Polizia di Stato di Moena e tra i più importanti scalatori al mondo – oltre al luogo in cui ha vissuto l’artista Agostino Verzi. E la terra d’origine di Clio, la famosa blogger della bellezza make up. Nella frazione vivono circa 200 persone e, nella piazza del paese, c’è uno storico bar annesso all’edificio della Cooperativa di consumo. Per questo, è emersa la necessità di realizzare uno spazio pubblico utile per ospitare manifestazioni e anche come parcheggio, considerata la presenza stagionale di turisti che frequentano la zona e il vicino Nevegal. Così, all’entrata nord di Cugnan, l’amministrazione comunale e rappresentanti del locale Comitato frazionale hanno condiviso il progetto per una piazza-parcheggio che potrà accogliere una cinquantina di auto. L’area, il cui costo ammonta a circa 100 mila euro, è dotata di illuminazione e regimazione delle acque. Grande partecipazione della collettività, sabato, anche per la riapertura della riqualificata ex latteria. Il Comune, infatti, ha acquistato lo storico edificio e lo rimette a disposizione del volontariato e della comunità locale, nell’intento di valorizzare il patrimonio storico dei paesi. E di creare uno spazio di aggregazione e di socialità.
IL QUARANTESIMO ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI PIERINA BORANGA
BELLUNO A quarant’anni esatti dalla morte, questa mattina, l’assessore alla Cultura del Comune di Belluno, Raffaele Addamiano, unitamente all’assessore alla Scuola e Formazione, Roberta Olivotto e ad una delegazione dell’Associazione ex allievi delle Gabelli, si sono recati nel giardino della scuola “Aristide Gabelli”, per un omaggio floreale, dedicato a Pierina Boranga. La maestra, scrittrice, direttrice didattica, nata a Belluno, è sempre viva nella memoria della comunità bellunese.
AL FOLLADOR-DE ROSSI LA FESTA AI DOCENTI E AL PERSONALE PROSSIMO ALLA PENSIONE
AGORDO Giornata di festa al Follador-De Rossi in occasione dell’ultimo appuntamento ufficiale dell’anno scolastico. La scuola ha festeggiato in particolare docenti e personale che con il 1° settembre andranno in pensione Un momento di festa e di doverosa gratitudine verso chi, a vario titolo, ha contribuito a far crescere la scuola.
EL BON DE L’ANSUDA, IL FINE SETTIMANA CON LA FESTA IN VALLE DEL BIOIS – IL RACCONTO
DA LA VALLE VERSO MALGA CALEDA. SI VA IN MALGA
LA VALLE Edy Crose, agricoltore e allevatore di La Valle, sabato mattina si è messo in viaggio verso Malga Caleda. Un viaggio assieme ai suoi animali per trascorrere l’estate in alta quota.
CAMPANOT CON LA PROLOCO PIEVE CASTIONESE: 10 GIORNI DI FESTA
BELLUNO Dal 16 al 25 giugno, la città di Belluno ospita la festa del Campanot, organizzata dalla Pro Loco Pieve Castionese. Questa celebrazione riunisce numerosi eventi e attività per il divertimento di tutti i partecipanti. La festa inizia oggi e si concluderà domenica 25 giugno, offrendo dieci giorni di divertimento. La Pro Loco annuncia una fantastica selezione di piatti prelibati, un’area concerti con palco esterno, eventi sportivi, ballo liscio e attrazioni per tutti i gusti. Tra gli eventi sportivi e le attività in programma, domenica 18 giugno ci sarà il “Campanot fitness time” con Squash e il Fitness club Belluno, che si terranno dalle 9:00 alle 13:00. Nella stessa mattinata, si svolgerà anche una sfilata dei gruppi folk del Veneto. Questo evento sarà un’occasione per festeggiare il 60º anniversario del Gruppo Folk Nevegal. La sfilata avrà luogo a Pian delle Feste alle ore 11:30. La domenica si concluderà con il 17º raduno Venetnia, che riunisce l’associazione dei gruppi di tradizioni popolari veneti. In sintesi, la festa del Campanot a Belluno offre una vasta gamma di eventi e attività per tutti i gusti, tra cui deliziosi piatti, concerti, eventi sportivi, ballo e attrazioni. È un’occasione per celebrare la cultura e le tradizioni locali e godersi dieci giorni di festeggiamenti.
LO SPOT SULLE TRE RADIO CLUB 103, PIU’, PRIMIERO.
LE VIGNE DELLA SICILIA CON GIANLUCA ROSSI DI DOLOMITI BEER & WINE SHOP
Con Gianluca Rossi, di Dolomiti Beer & Wine Shop da Napi
LA REFA. ESCURSIONI IN MONTAGNA ED ALTRO CON LUCA GANZ
REDAZIONE Negli studi di Radio Più è arrivato Luca Ganz per presentare La Refa, un nuovo modo di vivere le Dolomiti con delle escursioni speciali.
PER INFO E CURIOSITA’ CLICCA QUI
L’INTERVISTA A LUCA GANZ
SABATO 24 GIUGNO LA SECONDA EDIZIONE DELLA FRASSENE’ CROSS
OSPITE: Yuri Parissenti, Presidente del Gruppo Sportivo Frassenè
100 ANNI DI RADIO – 40 ANNI DI RADIO PIÙ
Da quando l’Eiar diede il via alla sua prima trasmissione radiofonica nel lontano 1923, sono trascorsi ben cento anni dalla nascita di un mezzo di comunicazione che ha segnato la storia dell’umanità. La radio, con la sua capacità di informare, intrattenere e connettere le persone, ha mantenuto la sua importanza nel corso dei decenni, adattandosi ai cambiamenti tecnologici e sociali. Dall’Eiar alla Rai, dalle radio locali ai gruppi nazionali privati, fino alle moderne radio web, l’evoluzione del panorama radiofonico ha seguito il mutare dei tempi. Sono stati quarant’anni dalla nascita di Radio Più, emittente che ha saputo raccontare il territorio e diventare un punto di riferimento per gli appassionati di musica, notizie e intrattenimento (foto in alto in esposizione a RADIOPIU della Pizzeria Costa, Canale d’Agordo). Per celebrare il valore intramontabile della radio, Radio Più ha organizzato un evento speciale. Sabato 24, domenica 25 e lunedì 26, nella suggestiva cornice di Taibon Agordino, in Piazza San Rocco, si terrà “La Mostra delle Radio – Dal Secolo Scorso ad Oggi”. Un’iniziativa unica, nata dall’idea di Ivano Benvegnù, Franco Gnel Ben e Mirko Mezzacasa, che vuole ripercorrere la storia della radio attraverso le sue diverse epoche.
La mostra sarà un viaggio affascinante nel tempo, offrendo ai visitatori l’opportunità di esplorare l’evoluzione dei dispositivi radiofonici e delle trasmissioni nel corso dei decenni. Dagli antichi apparecchi a valvole fino ai moderni dispositivi digitali, sarà possibile ammirare la tecnologia che ha reso possibile l’ascolto delle voci e delle storie provenienti da tutto il mondo. Oltre alla componente tecnologica, la mostra metterà in luce l’impatto sociale e culturale della radio. Attraverso immagini, documenti d’epoca e testimonianze, si cercherà di trasmettere l’importanza di questo mezzo di comunicazione nella vita quotidiana delle persone. La radio ha saputo accompagnare gli ascoltatori nelle loro giornate, diventando compagna di viaggio, fonte di informazione e stimolo per l’immaginazione e il sogno. Radio Più, con la sua lunga storia nel panorama radiofonico, è orgogliosa di celebrare l’eredità della radio e il suo impatto duraturo sulla società. L’evento in Piazza San Rocco rappresenta un’occasione unica per rivivere i momenti salienti della radiofonia e per riflettere su come questo strumento abbia saputo evolversi e reinventarsi nel corso dei decenni. La radio continua ad essere un mezzo di comunicazione privilegiato, capace di creare un legame intimo tra le persone e di stimolare la fantasia. Proprio per questa ragione, Radio Più invita tutti a partecipare a questa straordinaria mostra, per riscoprire insieme il fascino intramontabile della radio e per celebrare cento anni di storia e cultura radiofonica (foto a lato di Franco Ben)
TORNA IL “MINIERE SUNSET” NELL’ESTATE DEL CAFFE’ MINIERE DI AGORDO
AGORDO Si torna a ballare nell’estate 2023. Il Caffè Miniere di Agordo organizza il “Miniere Sunset”, un appuntamento a cadenza mensile con cocktail bar e DJ Set dalle 18 alle 24. Il 19 luglio e il 30 agosto con Morgan & Battaglia DJ’s. Tutte le serate saranno in diretta su Radio Più con ospiti a sorpresa.