IL CAVALIER LEONARDO DEL VECCHIO E’ TORNATO AD AGORDO IN VISITA ALLA SUA LUXOTTICA, DUE GIORNI TRA I REPARTI BENTORNATO PRESIDENTE!!!!!
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I MISTERI DI ALLEGHE ALLA RADIO, CON L’ATTORE ROBERTO FAORO, DAL LUNEDI AL VENERDI ALLE 15.30
IERI ALLA RADIO TRA GLI ARTICOLI PIU’ CLICCATI SUL SITO INTERNET… GIORGIA LA PRIMA DONNA A VESTIRE LA DIVISA DEI POMPIERI VOLONTARI A SELVA DI CADORE. E A COLLE SANTA LUCIA SONO DUE I NUOVI VOLONTARI
SELVA DI CADORE Quattro giovani nati e cresciuti a Selva di Cadore hanno concluso il corso di formazione di 120 ore proposto, organizzato e coordinato dal Comando Vigili del Fuoco di Belluno con il concorso della Regione Veneto. Ora sono vigili del fuoco a tutti gli effetti pronti per entrare in servizio. Per la prima volta nella storia del distaccamento di Selva di Cadore anche una ragazza, Giorgia Monico a cui vanno i complimenti condivisi con gli altri tre neo pompieri Elvis Zanicolo, Nicola Zuliani e Roberto Lorenzini. Dai “veci” di Selva il benvenuto con l’immancabile in bocca al lupo, dal paese e vallate limitrofe grazie per esserci
COLLE SANTA LUCIA Con la conclusione del corso 120 ore per la formazione dei neo Vigili del Fuoco Volontari svoltosi presso il Comando di Belluno, Luca Dell’Andrea e Riccardo Masarei si aggiungono alla sezione operativa del distaccamento di Colle Santa Lucia. I pompieri volontari in coro: Congratulazioni Ragazzi, benvenuti in squadra!!
LIVINALLONGO DEL COL DI LANA: nelle LOCALITA’ CASTELLO, PALLA e AGAI, l’acqua erogata dall’acquedotto non è potabile e può essere usata per scopi alimentari SOLO PREVIA bollitura.
BELLUNO Per lavori di manutenzione alla rete idrica,domani dalle ore 14.00 fino a fine lavori (serata inoltrata), verrà sospesa l’erogazione dell’acqua a Belluno nelle zone di Baldenich, Al Fol, Mur di Cadola, Quartier Cadore, Nogarè e nelle vie Vittorio Veneto (e limitrofe) e F. Pellegrini (e limitrofe).
“L’intervento che andremo ad eseguire – spiega la società – e che interessa un ampio bacino di utenza, servirà per sostituire alcune apparecchiature idrauliche, ormai obsolete, situate in tre punti distinti della rete di distribuzione cittadina. Un lavoro indispensabile e particolarmente delicato, che impegnerà le nostre squadre operative dalle prime ore del pomeriggio fino a serata inoltrata: opereremo, naturalmente, per limitare al minimo i disagi all’utenza collegata e per ripristinare quanto prima l’erogazione”.
INTERRUZIONI ENEL PROGRAMMATE PER LAVORI
LUNEDI 26 LUGLIO A LIVINALLONGO DEL COL DI LANA dalle 8.30 alle 10 Vie Mesdi, Arabba, Cant, Paluacia, Zorz, Boe’.
CHIUSURA DELLA SILVOPASTORALE PER MALGA FOCA
LA VALLE Strada chiusa per esbosco di lotti di legname e recupero schianti nella zona di Malga Foca e Forcella Folega. I cantieri boschivi rappresentano un pericolo per le persone che dovessero trovarsi ad attraversare l’area interessata dai lavori. L’avviso: Dal 15 luglio al 31 ottobre per lavori boschivi in località Malga Foca – Forcella Folega è vietato transitare in direzione dei cantieri per motivi di sicurezza, la strada e i sentieri sono invece aperti il sabato dalle 12, la domenica e giorni festivi. Sospensione totale della circolazione veicolare e pedonale lungo la viabilità silvo-pastorale nel tratto compreso tra il bivio per Malga Foca e il Mandriz di Folega. Sono interessati anche i sentieri Cai 545, 542 e 541. I trasgressori saranno sanzionati amministrativamente per la violazione dei regolamenti comunali.
RIVAMONTE FINO AL 5 OTTOBRE SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA SEMAFORO COMPRESI SABATI, DOMENICHE E FESTIVI INFRASETTIMANALI, IN LOCALITA’ GONA DI CONEDERA POCO SOPRA L’ABITATO DI PONTE ALTO.
TAIBON REGIONALE 203 AGORDINA, LISTOLADE DI TAIBON: DAL 19 AL 23 LUGLIO SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA MOVIERI.
SEDICO REGIONALE 203 AGORDINA, In località La Stanga dal 19 luglio al 6 agosto senso unico regolato da movieri
REGIONALE 203 AGORDINA, LOCALITA’ SORAZUNAIA, E SR 48 DELLE DOLOMITI IN LOCALITA’ LIVINALLONGO, FINO AL 31 LUGLIO DALLE 7 ALLE 18 ESCLUSI SABATI E DOMENICHE INTERRUZIONI ALLA VIABILITA’ PER UNA DURATA MASSIMA DI 20 MINUTI.
PROVINCIALE 641 DI PASSO FEDAIA LOCALITA’ COL DI ROCCA FINO AL 30 LUGLIO (COMPRESI FESTIVI E PREFESTIVI) SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA SEMAFORO
E’ MORTO IL DOTTOR FLAVIO DEVETAG, I MESSAGGI DI CORDOGLIO
FELTRE L’ulss Dolomiti si unisce al dolore della famiglia e dei tanti amici e porge le più sentite condoglianze per la scomparsa del dottor Flavio Devetag. Noto e stimato professionista, aveva preso servizio come neurologo all’ospedale di Feltre nel 1974. Nel corso della sua carriera, coronata da numerosi riconoscimenti, è stato anche direttore della Neurologia dell’ospedale Feltre dal 1999 al 2011.
Flavio Devetag era specializzato in Neurologia. Primario Emerito presso il Santa Maria del Prato di Feltre. “Fellow member” dell’American Academy Neurology, riconoscimento ottenuto per reputazione scientifica, per attività clinica e anche per attività sociale nel territorio ed è la più numerosa società scientifica di neurologia del mondo e rappresenta più di 34 mila associati; è dedicata a promuovere la più alta qualità di cure incentrate sul paziente. Il Dottor Devetag ha tra l’altro attivato, all’ospedale di Feltre, la “Stroke Unit”, fra le prime in Veneto, per trattare i pazienti colpiti da ictus cerebrali. Ha fondato la sezione Triveneto della Società italiana studio cefalee e della sezione veneta della Società per lo studio dell’ictus
Libero professionista dopo il pensionamento ha continuato a prestare servizio a Feltre e a Trieste .Impegnato anche nella vita amministrativa, Flavio Devetag è stato consigliere comunale, deputato al Parlamento negli anni novanta, Presidente del Lions Club e dell’Associazione del libro parlato (Cilp).
dal Cilp, Luisa Alchini
Flavio Devetag socio fondatore ha presieduto il Cilp in uno dei momenti più difficili dell’ associazione ed ha saputo con determinazione affrontare le difficoltà.(2011-2015) È stato lungimirante, grazie al suo impegno politico è riuscito a garantire un futuro al libro parlato attivandosi per ottenere il contributo ministeriale . Persona pragmatica ed energica ha dato un impronta trasparente all’ amministrazione. Personalmente ho sempre appoggiato le sue posizioni durante tutto il suo mandato . Devetag credeva nel potenziale della voce umana, ha condotto degli studi e sperimentazioni al Cilp che hanno sortito interessanti valutazioni raccolte anche in una sua pubblicazione. Tutti gli amici del Libro Parlato hanno appreso la notizia della sua dipartita con smarrimento . Partecipiamo al dolore della famiglia.
Il SIndaco Paolo Perenzin
“Quella di Devetag è stata una figura importante sotto molti punti di vista per la città di Feltre, ma più in generale, per tutta la comunità bellunese. Basti pensare al suo impegno in campo medico come neurologo, anche in qualità di primario del reparto dell’ospedale “S. Maria del Prato”, che ebbe modo di guidare con grandi successi e riconoscimenti professionali. Devetag è stato inoltre un protagonista attivo della comunità locale, della sua vita sociale e culturale. Come dimenticare, oltre a vari ruoli in altri enti e sodalizi, il suo impegno, anche come presidente, in una realtà così importante, non solo in ambito locale, come il Centro Internazionale del Libro Parlato di Feltre- Flavio Devetag è stato però anche un uomo delle istituzioni, sia locali che nazionali, avendo ricoperto il ruolo di consigliere comunale e assessore a Feltre e di parlamentare alla Camera dei Deputati; incarichi che ha sempre dimostrato di vivere con autentica passione civica”.
Alberto Vettoretto, Lega Nord
“Un uomo di grande spessore, un professionista e un politico che ha sempre messo la comunità al centro del suo agire. “Aveva le idee chiare ed era un tipo sicuro, quando aveva un’idea e un obiettivo li portava avanti con fermezza, una grande persona”.
MUORE NEI PRESSI DEL LAGO DI SORAPISS COLTO DA MALORE
CORTINA un uomo è stato colto da malore mentre con la moglie si trovava nelle vicinanze del Lago del Sorapiss. Immediato l’arrivo dell’elicottero del Suem e degli uomini del Soccorso Alpino. Mentre i presenti cercavano di rianimare l’escursionista di 70 anni, di Pove del Grappa (VI), sul posto è stato sbarcato il personale medico dell’Aiut Alpin Dolomites di Bolzano, che ha purtroppo potuto solamente constatare il decesso. La salma è stata quindi imbarellata e trasportata al Passo Tre Croci, dove attendeva il Soccorso alpino della Guardia di finanza, per essere poi affidata al carro funebre. Anche la moglie dell’escursionista è stata accompagnata a valle dall’eliambulanza.
DOMANI ALLE 15 I FUNERALI DI DAVIDE BRISTOT AL PALASPORT DI SEDICO
SEDICO I funerali di Davide Bristot si svolgeranno domani, alle 15, al palasport di Sedico, un grande spazio per contenere i tanti amici del giovane, del papà Paolino, mamma Barbara e del fratello Alessandro. La famiglia aspettava il via libera dalla Procura, che è arrivato. Il rito funebre sarà celebrato da don Sandro Gabrieli. Ieri l’autopsia, che ha precluso la possibilità di donare organi o le cornee. I familiari chiedono che le offerte vengano girate all’Associazione Donatori midollo osseo Admo.
L’AUTOPSIA Ieri mattina il medico legale Antonello Cirnelli, incaricato dalla Procura, ha eseguito l’esame autoptico, nell’obitorio del San Martino. C’erano anche i consulenti di parte. Cirnelli ha inviato una prima relazione all’autorità giudiziaria, chiedendo novanta giorni di tempo per le conclusioni. I quesiti sono quelli scontati: perché è morto Davide Bristot? Ci sono delle responsabilità da parte del medico che l’ha visitato, decidendo poi di mandarlo a casa? Toccherà poi al magistrato fare le necessarie valutazioni e chiudere le indagini con l’archiviazione del caso o eventuali richieste di rinvio a giudizio
PER I FUNERALI DI CARLA NON C’E’ ANCORA UNA DATA
ROCCA PIETORE Non c’è ancora una data sicura per i funerali dalla 47enne agordina, deceduta sabato mattina, nello schianto della sua Peugeot 205 contro un camioncino della Lattebusche, a Caprile. La causa del decesso è il gravissimo politrauma. In questi giorni sono tanti i messaggi di cordoglio teStimoniati alla radio dalle amiche e dagli amici, anche dalla Luxottica dove Carla ha lavorato per un certo periodo.
SCIVOLA SU UN TRATTO INNEVATO SUL SENTIERO CHE PORTA A PIE’ TOFANA
CORTINA Alle 9:50 circa il Soccorso alpino di Cortina è stato allertato dalla Centrale del Suem, per un escursionista scivolato una quindicina di metri in un tratto innevato del sentiero numero 405, che dal Rifugio Duca d’Aosta porta a Piè Tofana. L’uomo, che si trovava con la moglie, è stato raggiunto dal tecnico di elisoccorso e dal medico dell’elicottero del Suem di Pieve di Cadore, sbarcati con un verricello di 15 metri. Prestate le prime cure a E.C., 44 anni, di Sotto il Monte Giovanni XXIII (BG), per un probabile politrauma, i soccorritori lo hanno caricato a bordo e trasportato all’ospedale di Belluno. Presente il Soccorso alpino dei Carabinieri
MALORE A FALCADE, ELICOTTERO IN VOLO PER IL SAN MARTINO
FALCADE Nel pomeriggio di ieri all’arrivo della funivia di Col Margherita, mentre stava mangiando assieme alla moglie, un escursionista si è sentito poco bene. Dopo che il personale medico, sbarcato dall’eliambulanza atterrata nelle vicinanze, ha valutato le condizioni di V.D., 72 anni, di Noale (VE), ha deciso per il trasferimento all’ospedale di Belluno per gli accertamenti del caso.
E PER CHIUDERE LA GIORNATA ANCHE LA CRISI DI PANICO
RECUPERO AUTO A MALGA CIAPELA
ALLEGHE I vigili del fuoco volontari di Caprile e Rocca Pietore ieri mattina sono intervenuti su richiesta della Sala Operativa del Comando di Belluno per recuperare un’autovettura nei pressi di Malga Ciapela in comune di Rocca Pietore.
INCIDENZA AL 18,5 PER 100 MILA ABITANTI, 10 POSITIVI NEL FELTRINO, 9 TRA I MAESTRI DI SCI
BELLUNO Nell’ultima settimana è stata rilevata una ripresa di casistica collegata alla coda del focolaio “giovanile del feltrino” (maturazione di positività tra i contatti già isolati), ora in fase di spegnimento, all’emergere in un nuovo focolaio legato ad un gruppo di maestri di sci di rientro da una selezione in Francia e da singoli casi di rientri da zone turistiche. Tamponi A questa mattina alle 8, all’inizio dell’epidemia, sono stati effettuati: 293 mila tamponi molecolari 211 mila tamponi antigenici. Incidenza settimanale per comune I casi rilevati nella settimana sono 37. Per effetto della nuova casistica sopra segnalata, l’incidenza settimanale registrata in provincia è pari a 18,5 per 100 mila abitanti, inferiore all’incidenza nazionale (27 su 100 mila abitanti). Nei piccoli comuni, anche una piccola casistica determina un’incidenza (casi/abitanti) significativa, alla luce del piccolo denominatore di popolazione. Nella mappa a lato i casi evidenziati negli ultimi sette giorni. Quattro Comuni evidenziano un’incidenza alta (oltre 100): Vigo di Cadore, San Vito, Borca e Voltago. Altrettanti tra 51-100: Cortina d’Ampezzo, Livinallongo, Lozzo di Cadore e Arsiè. Dieci Comuni tra 1-50: Pieve di Cadore, Longarone, Sedico, Sospirolo, Belluno, Santa Giustina, Alpago, Borgo Val Belluna, Feltre e Pedavena. AGGIORNAMENTO FOCOLAI Ad oggi i positivi riferiti al focolaio giovanile del feltrino sono 10. Sono iniziate le negativizzazioni dei primi positivi. Le ultime positività maturate tra i contatti già isolati sono emerse la scorsa settimana. Il focolaio si può definire in via di spegnimento. Focolaio corso aspiranti maestri di sci e snowboard Sono recentemente emerse 9 positività tra atleti ed istruttori residenti in AULSS1-Dolomiti che la scorsa settimana hanno partecipato in Francia ad un corso per aspiranti maestri di sci e snowboard. I primi sintomi tra i partecipanti al corso (complessivamente una sessantina di persone, provenienti anche da altre regioni) sono insorti tra il 12 e il 13 luglio, e sulla base di ciò alcuni atleti si sono volontariamente sottoposti a test rapidi. A seguito del riscontro di alcune positività il corso è stato immediatamente sospeso e i partecipanti sono rientrati con mezzi propri alle residenze di origine. Appena rientrati, tra venerdì e sabato una quindicina di sportivi bellunesi presenti al modulo di formazione si sono spontaneamente sottoposti a tampone presso i drive-in organizzati da AULSS1-Dolomiti. Dalle prime analisi sono emerse 9 positività tra atleti e istruttori, già confermate dall’esito del test molecolare; altre analisi sono in fase di ultimazione. Al fine di circoscrivere il focolaio epidemico è in corso un attento contact tracing, agevolato dal senso di responsabilità dei nostri atleti che al rientro in provincia si sono autonomamente posti in autoisolamento in attesa del test di controllo, evitando ulteriori contatti. RIENTRI DA LOCALITA’ TURISTICHE
In questi giorni si stanno registrando diverse positività tra turisti in arrivo e tra residenti nella nostra Provincia di ritorno da altre località turistiche, prevalentemente balneari. Si invitano coloro che rientrano dall’estero, da località turistiche o dalla partecipazione ad aggregazioni sociali significative ad eseguire spontaneamente un tampone di controllo. Intercettare precocemente nuove positività e tracciarne i contatti è fondamentale per contenere la circolazione virale nel territorio e tutelare la salute dei cittadini, con particolare riguardo alle fasce più deboli della popolazione. I covid point dell’Ulss Dolomiti sono aperti ad accesso libero (senza impegnativa e senza prenotazione) e il tampone è gratuito.
ACC, FIRMATO IL DECRETO PER LA CASSA INTEGRAZIONE STRAORDINARIA
VENEZIA È stato firmato il decreto per la proroga di un anno della cassa integrazione straordinaria per i dipendenti dell’Acc. A renderlo noto è Vanessa Camani, vice capogruppo del Partito Democratico a Palazzo Ferro Fini.
“Una firma arrivata in tempi record, visto che la richiesta risaliva al 28 giugno e una boccata d’ossigeno fondamentale per gli oltre 300 lavoratori. La necessità di individuare soluzioni che garantiscano la continuità produttiva e anche lo sviluppo del sito deve andare di pari passo con la necessità di non lasciare le persone senza tutele. Ci auguriamo che maturino le condizioni per il rilancio produttivo del sito, malgrado l’immobilismo della Regione; nel frattempo però è doveroso dare risposte nell’immediato a 300 famiglie”.
NUOVA VITA PER IL BOSCO DI VALLE IMPERINA, AL CENTRO CONGRESSI DEL PARCO TUTTO COME TRE ANNI FA
RIVAMONTE A quasi tre anni da Vaia il tetto del centro congressi del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi nel sito di Valle Imperina è in condizioni sempre disastrose. Manca un pezzo di tetto e cosa possa essere successo al suo interno lo si può solo immaginare. Per fortuna che doveva essere il biglietto da visita del Parco sulla porta Agordina. Davvero triste vederlo in quelle condizioni e non è nemmeno difficile visto che a lato vi transita la regionale 203 agordina, il principale collegamento con l’Alto Agordino, il Trentino e l’Alto Adige con il suo carico di mezzi di valligiani e turisti che possono prendere visione della lentezza dell’apparato burocratico per il recupero della ex centralina del sito minerario. Ha invece cambiato aspetto il bosco che sovrasta le strutture del villaggio minerario, un gran lavoro iniziato in località Giovanelli e poi proseguito nel Comune di Rivamonte come documentiamo con il video realizzato ieri
SCADUTI IERI I TERMINI PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE PER LA GESTIONE DEL SITO MINERARIO, IL SINDACO POTREBBE RIFERIRE NEL CONSIGLIO DI MERCOLEDI.
RIVAMONTE Il sindaco Nino Deon ha convocato il consiglio comunale per mecoledi 28 luglio alle 19 (diretta sui canali social Facebook e Telegram di RADIO PIU), all’ordine del giorno un unico punto, la variazione di assestamento generale comprendente lo stato di attuazione e il controllo della salvaguardia degli equilibri di bilancio pluriennali 2021-23
di GIANNI SANTOMASO
FONDI POST VAIA, 1 MILIONE E MEZZO DI EURO PER DUE PROGETTI PER LA STRADA DI AVOSCAN E SUI CORSI D’ACQUA, APPALTO ENTRO DICEMBRE
ASFALTATA LA EX 203 AGORDINA CHE BYPASSA LA GALLERIA DEI CASTEI
LA VALLE Che bella notizia! la ex 203 agordina sta per essere restituita alle comunità. La strada era franata. Il torrente Cordevole aveva eroso i muri di contenimento trascinando a valle mezza corsia della rotabile. Veneto Strade aveva promesso il suo interessamento ed ora ecco che la strada è stata recuperata, difesa dalla furia delle acque e già asfaltata. E’ una sicurezza per l’Agordino quando il traffico è bloccato all’interno della galleria dei Castei, purtroppo già accaduto più volte in questi anni. La via naturale di fuga in caso di emergenza tra i ponti dei Castei e del Torner. Tra l’altro strada particolarmente amata dai ciclisti per evitare di infilarsi nella trafficata galleria.
NOSTRO SERVIZIO
ARCHIVIO RADIO PIU. GOLA DEI CASTEI, ACCANTO ALLA GALLERIA EX 203 AGORDINA LE RIPRESE DALL’ALTO. 9 GIUGNO 2020
LA VALLE, SIAMO TORNATI LUNGO LA EX 203 AGORDINA DI CUI CI SIAMO OCCUPATI STAMANE DOPO L’IMPORTANTE SEGNALAZIONE DI GIULIANO DAL MAS. ABBIAMO SORVOLATO LA STRADA DANNEGGIATA E LA BELLA GOLA DEI CASTEI PURTROPPO DA TEMPO ABBANDONATA AL SUO DESTINO CON LA SPERANZA CHE NON SI DEBBA MAI FARE CONTI DI QUELLA STRADA IN CASO DI EMERGENZA PERCHE’ OGGI NON TRANSITABILE COME SI EVINCE DAL VIDEO
UNA PIAZZA PER RICORDARE IL PROF. PELLEGRINI A 100 ANNI DALLA NASCITA
CENCENIGHE
DI GIANNI SANTOMASO
21 FEBBRAIO 2021, ARCHIVIO RADIO PIU
GREEN PASS, BOND “INUTILIZZABILE PER I NEGATIVIZZATI COVID”
ROMA «Il Green Pass per i negativizzati Covid rischia di essere carta straccia. Il ministero risolva in tempi rapidi la questione». Così in una nota il deputato di Forza Italia Dario Bond. «Sono stato sollecitato da molte persone che hanno contratto il Covid nei mesi scorsi e come da protocollo hanno ricevuto una sola dose di vaccino. Tutto normale. Invece no, perché il loro Green Pass riporta la scritta “1 di 2 dosi di vaccino”, come se dovessero fare una seconda inoculazione. Risulta così sulla carta che questi soggetti non hanno completato la profilassi, mentre per i protocolli sanitari sono assolutamente in regola. Ma il loro passaporto vaccinale è comunque valido per l’espatrio? E per partecipare a incontri, convegni, cerimonie? Non vorrei che mentre il governo si impegna in una battaglia per rendere obbligatorio il Green Pass sul modello Macron, si dimentichi che esistono delle “zone grigie”, che rischiano non solo di rendere carta straccia il certificato vaccinale, ma addirittura di rendere inutile tutta la campagna informativa pro vaccini degli ultimi mesi. Insomma, un pasticcio che va risolto quanto prima. Chiederò al ministro Speranza informazioni precise in merito».
COVID. ORDINANZA ZAIA PER ARRIVI IN AEROPORTI VENETI
VENEZIA “Alla luce degli sviluppi della diffusione nel mondo dei contagi da variante D del Covid ho firmato poco fa una nuova ordinanza che istituisce misure di controllo e sicurezza per chi arriva negli aeroporti veneti”. Ne dà notizia il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. Peraltro anche in Veneto non mancano casi di positività al rientro, poi trasmessa a soggetti che finiscono in ospedale oppure in terapia intensiva. Per chi rientra da questi Paesi Europei, e che non è vaccinato, si fa obbligo di effettuare un tampone, dando l’opportunità di effettuarlo, o all’arrivo in aeroporto, o in uno dei centri tampone del territorio”.
PER IL PD SOSPENDERE IL PERSONALE SANITARIO CHE RIFIUTA IL VACCINO E’ DOVEROSO
VENEZIA “Sospendere il personale sanitario che non si vuole vaccinare crediamo sia una scelta doverosa a tutela della salute pubblica. È stata necessaria una legge sull’obbligo, adesso va applicata”. Così Giacomo Possamai, capogruppo del PD Veneto a Palazzo Ferro Fini. “Se non ci sono motivi certificati riguardanti lo stato di salute, è giusto sanzionare. Quindi bene ha fatto l’Ulss 8 a procedere in questa direzione: è evidente che la sospensione del personale rischia di aggravare ulteriormente la cronica carenza di personale, ma in questo momento dobbiamo dare messaggi chiari e non retrocedere di un millimetro nella campagna vaccinale. E quindi, se non è possibile spostare il personale a mansioni dove non è a contatto con il pubblico, la sospensione diventa inevitabile. Possamai pontifica che la sola via per uscire dalla pandemia è l’immunità di gregge e punta il dito contro chi lavora nella sanità “Rischiano di far ripartire nuovi focolai, mettendo a rischio pazienti fragili a cui il siero non può essere somministrato”.
EMERGENZA NEVE, LA PROVINCIA SOGGETTO ATTUATORE ANCHE PER LA RICOGNIZIONE
BELLUNO Il presidente della Provincia di Belluno è stato nominato soggetto attuatore dal commissario per l’emergenza maltempo dell‘1-10 gennaio 2021. Negli ultimi giorni è già stata avviata la ricognizione dei danni relativi al patrimonio pubblico. La Provincia dovrà inviare tutta la documentazione entro e non oltre il 29 luglio. «Credo sia un vantaggio per il territorio – dice Padrin – perché consente di ridurre la filiera. Purtroppo, anche tra fine dicembre 2020 e inizio gennaio 2021 la parte alta del Bellunese è stata colpita dal maltempo. ci attiveremo per tentare di far arrivare non solo il risarcimento dei danni, ma anche un ristoro dei maggiori costi a carico dei Comuni».
MANCATI PAGAMENTI DELL’UNIONE MONTANA BELLUNESE. I DUBBI DI BRISTOT
BELLUNO Fabio “Rufus” Bristot del Gruppo Misto in comune di Belluno chiede delucidazioni in merito ai mancati pagamenti dell’Unione Montana Bellunese ad alcuni imprenditori privati.
“Recentemente sono stato sollecitato da alcuni imprenditori locali al fine di conoscere le motivazioni per le quali l’Unione Montana Bellunese non effettua ai privati i pagamenti nei tempi previsti e per quali ragioni, in qualche caso, si registrino anche ritardi di svariati mesi, con evidente nocumento per i creditori – dice Bristot – da una rapida verifica effettuata per le vie brevi una delle cause potrebbe essere riconducibile alla mancanza in organico di una figura apicale, ovvero di un dirigente o che almeno viene adotta ai privati creditori questa giustificazione”. Per questo l’interrogazione del Gruppo Misto dove si chiede di conoscere le cause di questi ritardi e a cosa siano esattamente imputabili, oltre a conoscere quali siano l’entità delle somme da liquidare ai privati, di conoscere in quali tempi esatti verrà nominato il dirigente e con quale forma contrattuale e anche di conoscere se non siano state ricercate modalità diverse per l’effettuazione degli atti amministrativi (decreti/determine e mandati) relativi alla liquidazione di tutte le situazioni debitorie pendenti. “Infine – continua Bristot – di sapere se non sia opportuno, se non necessario da un punto di vista politico e amministrativo, che i rappresentanti dell’Unione Montana del Comune di Belluno o il Sindaco stesso, proponessero al Consiglio Comunale, anche solo per una presa d’atto, un report sulla situazione economico-finanziaria, sul personale e sulle collaborazioni, sul piano delle opere pubbliche e su ogni altro atto utile a far comprendere al Consiglio comunale, ovvero alla Città di Belluno le scelte strategiche adottate dall’Unione Montana, le criticità esistenti e ogni altra informazione utile a maturare una reale consapevolezza si cosa abbia fatto, stia facendo e farà l’Unione Montana, tanto più considerato che trattasi di un Ente di Secondo Grado, le cui linee di indirizzo dovrebbero discendere dal Consiglio Comunale”.
DON MARIO DOPO 60 ANNI DI SACERDOZIO AL MATTINO E’ SEMPRE PUNTUALE ALLA MESSA DELLE SETTE
TAIBON Un paese si è riversato in Valle di San Lucano (foto facebook gruppo Taibon Agordino) per festeggiare i 60 anni di sacerdozio di Don Mario Zanon. Una vita intera dedicata alla comunità, una gran parte a quella di Taibon ma Don Mario si è fatto ricordare anche per i trascorsi ad Agordo. A 84 anni (prossimo traguardo a settembre) è ancora in piena forma, al mattino alle sette celebra la messa alla Casa di Soggiorno di Taibon dove ha deciso di trascorrere gli anni della meritata pensione rendendosi utile per gli anziani della vallata.
IL VICARIO FORANEO DON FABIANO
IL MESSAGGIO DI DON CESARE
IL SINDACO DI TAIBON, SILVIA TORMEN
L’INTERVISTA.
NELLE ULTIME 24 ORE 238 NUOVI POSITIVI IN VENETO, NESSUN DECESSO MA AUMENTANO I RICOVERI
I GRAFICI DI TIZIANO DE COL
CAMBIO DEL MEDICO DI ASSISTENZA PRIMARIA IN VAL CORDEVOLE. IL DR. FAVERO SOSTITUIRA’ DEMATTIA
BELLUNO Dal 1° Agosto 2021 il dr. Luca Favero inizierà l’attività di medico di assistenza primaria con incarico provvisorio in sostituzione del dr. Demattia presso l’ambito territoriale dei Comuni di Alleghe, Colle Santa Lucia, Livinallongo del Col di Lana, Rocca Pietore e Selva di Cadore. Gli assistiti del dr. Demattia saranno assegnati d’ufficio al dr. Favero: NON sarà pertanto necessario che gli stessi si rechino presso gli sportelli anagrafe della ULSS per effettuare la scelta del nuovo medico. Il dr. Favero svolgerà, a far data dall’1.08.2021, l’attività di medico di assistenza primaria – con incarico provvisorio – presso gli ambulatori situati a Livinallongo del Col di Lana e Colle Santa Lucia ( numero di telefono 333 7405465 ). Rimangono a disposizione per eventuali necessità e per informazioni gli uffici Anagrafe Sanitaria di Agordo al numero 0437 645314 dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e di Belluno al numero 0437 516757 dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 12.00.
COSTITUITO IL TAVOLO TECNICO DI COORDINAMENTO PER UNA GESTIONE PIU’ OMOGENEA E UN CONTROLLO PIU’ EFFICACE DELLA FAUNA SELVATICA NEL TERRITORIO VENETO
VENEZIA Nasce il tavolo tecnico di coordinamento, con funzioni consultive, per un più efficace monitoraggio faunistico come previsto dai piani di controllo delle specie invasive. Secondo la delibera, proposta dall’Assessore alla Caccia, Cristiano Corazzari, e approvata recentemente dalla Giunta regionale del Veneto, il tavolo tecnico si occuperà, in particolare, di verificare lo stato di attuazione dei piani; di formulare proposte su possibili attività di divulgazione e formazione presso i portatori di interesse delle misure attuative di contenimento e di prevenzione dei piani di controllo; di elaborare eventuali proposte migliorative in sede di rinnovo o revisione dei piani stessi e proposte per il superamento di eventuali criticità, grazie ad azioni di controllo e contenimento annunciate all’interno dei piani di controllo. Nella stessa seduta di giunta regionale sono state approvate anche due delibere per la costituzione di due piani di controllo, rispettivamente per il Colombo o Piccione di città e dei Corvidi, con riferimento alla specie cornacchia grigia e gazza.
IERI ALLA RADIO
SABATO IL CONCERTO “LA MIA TERRA” CON ROBY FACCHINETTI
di Claudio Fontanive
OSPITE: Renzo Minella direttore marketing Ski Area San Pellegrino
LE MUSE E LE DOLOMITI, LA RASSEGNA MUSICALE ESTIVA
di Mirko Mezzacasa
OSPITI: Oda Zoe Hochscheid e Adelisa Tabiadon
LE MIE RADICI, IL LIBRO DI MARIO AGNOLI AGNOLI. venerdi in sala Don Tamis
AGORDO
DI GIANNI SANTOMASO
QUALE FUTURO PER LA MONTAGNA BELLUNESE?
IL TERRITORIO DI MEL E LA SINISTRA PIAVE, di RENATO BONA
Mel Centro storico; Marcador: Villa Luzzati e Castello di Zumelle; Lentiai: Villa Cristini, Villa Vergerio e Villa Pante; Cesana: Palazzo Pretorio. Questa l’“offerta” del sesto itinerario (su dieci) proposto nel purtroppo introvabile (in proposito da più partge se ne sollecita la ristampa e il presidente di Palazzo Piloni, Roberto Padrin, è giòà stato sensibilizzato in proposito) libro-guida “Le ville nel paesaggio prealpino della Provincia di Belluno” edito nel 1997, a cura di Paolo Conte con testi di Simonetta Chiovaro, dalla milanese Charta per l’ente all’epoca guidato da Oscar De Bona, co-firmatario con l’assessora ai Beni culturali Nicoletta Comar, della presentazione. In apertura l’autrice precisa che l’itinerario propone un primo percorso tra le ville ed il paesaggio che caratterizzano il territorio cosiddetto della Sinistra Piave (est del Piave) e aggiunge che: “Chi ha avuto modo di visitare il versante opposto (la Destra Piave) potrà notare come le differenze tra i due territori siano non solo morfologiche ma anche urbanistiche. I centri che si sono sviluppati lungo la sponda orientale, infatti, non sono disseminati sul pendio bensì accatastati l’uno all’altro con un fronte sul Piave ed uno verso le montagne che separano la Val Belluna dal Trevigiano. I punti di transito attraverso le Prealpi Bellunesi da sempre sono essenzialmente tre: il passo San Boldo (comune di Trichiana), Praderadego (comune di Mel) e Col de Garda sotto monte Cesèn (comune di Lentiai)”. La Chiovaro ricorda quindi che “I contatti con la Marca Trevigiana in questa zona della provincia sono sempre stati intensi e spesso caratterizzati da lotte finalizzate al controllo di località strategiche fortificate”. E non a caso nella sola valle del Piave si ricordano, infatti, i castelli di Gardona, Castellavazzo, Belluno, Castion, Casteldardo, Castelvint, Cesio, Cesana, Castellàz, Rocchetta, San Vittore, con quello di Zumelle che “divenne il ‘baricentro’ della zona e garantì il collegamento tra Belluno, Feltre e Cèneda” (e per questo, anche se non si tratta di una villa, la Chiovaro suggerisce di visitarlo “per la sua notevole importanza storica e perché con quello di Feltre e quello di Andràz è uno dei pochi che si sia conservato tra tutti quelli, numerosissimi, che esistevano sul territorio provinciale”). Aggiungendo: “A partire dal IX-X secolo il ducato longobardo si smembrò nelle diocesi che lo costituivano e che facevano riferimento ai tre comuni principali suddetti. E’ per questo motivo che ancora oggi i comuni di Trichiana, Mel e Lentiai appartengono alla Diocesi di Vittorio Veneto anziché a quella di Belluno e Feltre”. L’itinerario prende il via con la visita all’abitato di Mel “che è tra i più significativi ed antichi della provincia. All’inizio di via XXXI Ottobre detta “Via del Paradiso”, sulla sinistra l’imponente Villa Granelli mentre più avanti, salendo, ecco che “risaltano le belle forme di Villa Toniolo. Va segnalato il Palazzo delle Contesse, di proprietà comunale, che ospita il Museo civico archeologico, con reperti ritrovati in una necropoli dell’età del ferro. Uscendo dalla piazza è possibile ammirare la facciata di Palazzo Pivetta. Consigliato arrivare a Marcador, 500 metri sulla sinistra dopo Mel: “Su una collina che domina il paese, s’innalza un bella casa dominicale, conosciuta come Villa Luzzati, dal nome della famiglia veneziana che vi dimorò nel secolo scorso; è a schema tripartito tipico della villa veneta e in facciata il timpano assume un risalto evidente e si ripete sulla fronte posteriore. Altra lunga ma interessantissima deviazione e si giunge al Castello di Zumelle, “prezioso superstite dell’intero territorio provinciale”. Ed eccoci a Lentiai che propone tre ville di cui due di impianto cinquecentesco: Villa Cristini, XVIII secolo, caratterizzata da un ingresso ricco di elementi architettonici: due pilastri a bugne completati da grandi vasi in pietra scolpita che incorniciano un grande cancello in ferro; due panchine in pietra sono poste simmetriche ai lati, sul marciapiede asfaltato. Sul lato sud si apre una piazzetta da cui si dipartono via XX Settembre e via Garibaldi: nel punto di confluenza delle due stradine c’è l’ingresso a Villa Vergerio del XVI secolo che vanta una bellissima trifora a bugne a punta di diamante conclusa da una semplice e liscia cornice rettilinea. Dalla via XX Settembre si approda alle spalle della parrocchiale di Santa Maria Assunta, maestoso edificio che all’interno propone importanti lavori di artisti come Tiziano Vecellio e bottega, Andrea Brustolon, Luigi Cima. Francesco Terilli, Pietro Liberi, Giovanni da Mel, Francesco Frigimelica e Cesare Vecellio. Attraversando il sagrato , nella piazza Cavallotti si imbocca la via Vittorio Emanuele e all’angolo è visibile di scorcio l’ultima villa importante di Lentiai: Villa Pante del XVI secolo “che appare ispirata allo schema della casa rustica, con portico e loggia sovrapposti, secondo una tipica modalità riscontrabile negli esempi più antichi”. Avviandosi a conclusione la Chiovaro richiama il palazzo Pretorio o della Ragione che sorgeva a fianco del Castello di Zumelle al quale era collegato da un passaggio sotterraneo. Al pianterreno i locali adibiti a cancelleria, archivio, prigione e sale di tortura; al piano nobile il grande ambiente che forse era il gabinetto del vicario; al primo piano un salone le cui pareti sono tuttora abbellite da affreschi: “decorazioni a stucco tra le più belle per disegno e vigore plastico di tutta la zona”. E non trascura di sottolineare che: “Nelle immediate vicinanze di Lentiai sono da segnalare molteplici località da visitare, sia per il loro interesse storico-artistico (Colderù, Villapiana), sia per quello culturale e paesaggistico: Pian di Coltura conosciuto come “Il regno dei narcisi” e le panoramiche frazioni di Stabie e Canài sulle pendici e gli altipiani delle Prealpi Bellunesi, “zone calcaree ricchissime di vegetazione caratterizzata da faggeti, boschi misti, prati e pascoli”; per chiudere con l’importante bacino di Busche dove si trova l’imponente struttura di sbarramento del Piave, con il lago che offre ospitalità ad un’ampia gamma di fauna acquatica stanziale ed migratoria.
NELLE FOTO (riproduzioni dal libro “Le ville nel paesaggio prealpino della Provincia di Belluno”): particolare della facciata di Villa Granelli; veduta della lunga facciata di Villa Tonon; gli alti ed elaborati camini del Palazzo delle Contesse; particolare della facciata urbana di Palazzo Pivetta; così, dalla strada, la Villa Luzzati; il complesso fortificato del Castello di Zumelle; facciata principale di Villa Cristini; la Villa Vergerio; facciata interna di Villa Pante.
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UNA MOSTRA PER RICORDARE PADRE DOMENICO DE ROCCO
CANALE D’AGORDO Per ricordare la figura di Padre Domenico De Rocco il Museo Albino Luciani ha organizzato una mostra: P. Domenico De Rocco (1889-1958) e la Cina, le avventure di un missionario perseguitato nel Sol Levante, un viaggio dalle Dolomiti alla Cina, che attraversa le esperienze missionarie di Matteo Ricci, Martino Martini e Josef Freinademetz e racconta con fascino e curiosità l’avventura umana e cristiana e missionaria verso l’Oriente. La mostra resterà aperta fino al 31 ottobre con il seguente orario: fino al 12 settembre tutti i giorni 9.00-13.00 e 15.00-19.00. Dal 13 settembre al 31 ottobre: venerdì, sabato e domenica 9.00-12.00 e 15.00-18.00.
TEATRO SOTTO LE STELLE A LONGANO
SEDICO Il Comitato Ricreativo di Longano in collaborazione con l’Associazione Festeggiamenti Bribano in occasione di San Giacomo, patrono di Bribano, organizzano “Teatro Sotto Le Stelle”. Sabato 24 luglio alle 20:30 presso la Casa Comunale di Longano andrà in scena “Sogno Di Una Felice Europa” scritto e interpretato da Roberto Faoro con le musiche dal vivo di Piero Bolzan. Uno spettacolo teatrale intenso e divertente che racconta tra risate e momenti drammatici le differenza tra nazioni e l’importanza dell’integrazione fra popoli. In caso di maltempo la manifestazione sarà rinviata ad altra data.
LA FERITA E IL DONO, A VILLA PAGANINI A 250 ANNI DALLA FRANA CHE ORIGINO’ IL LAGO
ALLEGHE Sabato 24 luglio alle 21, nella splendida cornice di Villa Paganini Ruspoli a Masarè di Rocca Pietore sulle sponde del Lago di Alleghe, sarà ricordato il 250° anno dal distacco della frana che, sbarrando il torrente Cordevole, diede origine al Lago di Alleghe. La serata sarà incentrata sullo spettacolo, reading musicale,“Lago di Alleghe, LA FERITA E IL DONO” creato e portato in scena dall’attrice e autrice Susanna Cro con le musiche originali eseguite dal vivo dal maestro Diego De Pasqual e il disegno luci di Paolo Pellicciari.Con gli artisti bellunesi, in “Lago di Alleghe, LA FERITA E Il DONO” ci si immerge nelle vicende storiche ed ambientali che hanno portato alla formazione del lago di Alleghe e negli accadimenti correlati ad essa, in una restituzione a più livelli di significato nutrita dall’ascolto attivo dei luoghi. Attraverso l’utilizzo di una drammaturgia che integra al piano narrativo, gli originali documenti settecenteschi resi fruibili dagli archivi veneziani da Gio-Maria Antonio Del Negro e finestre poetiche che creano legami empatici con i vissuti emotivi, si percorrono, in un flusso unitario i fatti, le relazioni e la corrispondenza interiore al reale che si manifesta. Il lago è stato vissuto come ferita che, attraverso la meraviglia della sua naturale esistenza, si è poi disvelato quale dono nel cambiamento.Tra le fonti tecniche e storiche utilizzate anche “Il lago di Alleghe tragedia e fascino” di Gio-Maria Antonio Del Negro e “La formazione del lago di Alleghe” di Giorgio Fontanive, entrambi studiosi locali.L’evento è organizzato in collaborazione tra le amministrazioni comunali di Alleghe e Rocca Pietore e il Consorzio Operatori Turistici Alleghe Caprile. In caso di maltempo l’evento si svolgerà presso il Centro Congressi di Alleghe. Informazioni e prenotazioni presso l’ufficio turistico di Alleghe 0437-523333, [email protected] – posti limitati
AL CALAR DELLA SERA…CON LA BIBLIOTECA DI LIMANA
LIMANA Quarto appuntamento della rassegna Al calar della sera … in Biblioteca! Giovedì 22 luglio ore 19.00 Aperitivi linguistici con i gruppi di conversazione in inglese, francese, tedesco e spagnolo, a cura della scuola Penny Wirton di Limana. Per le prenotazioni scrivere al seguente indirizzo: [email protected] o telefonare al n. 0437970868.
LUCA MERCALLI PRESENTA IL SUO LIBRO A SAN GREGORIO NELLE ALPI
SAN GREGORIO NELLE ALPI Lunedi 26 luglio 2021 alle ore 17.00 in Piazza del Municipio a San Gregorio nelle Alpi Luca Mercalli presenterà il suo libro “Salire in montagna”. Organizzazione a cura della Consulta Giovani, della Pro Loco e del Comune di San Gregorio nelle Alpi.
MOSTRA ALLA CASA FRAZIONALE
VAL DI ZOLDO L’associazione Mont de Vie e il Comune Val di Zoldo propongono un nuovo evento culturale per l’estate 2021: una mostra nella Casa frazionale ed un itinerario fotografico dei primi del Novecento lungo le vie del borgo di Bragarezza. Promuovendo questa affascinante iniziativa culturale, il Comune intende proseguire sul solco della riscoperta e valorizzazione delle eccellenze locali: solco tracciato dalla celebrata mostra “Le barche dei Casal”, che nel 2019 ha richiamato 6600 visitatori in poco più di tre mesi. L’inaugurazione dell’evento avrà luogo a Bragarezza il 21 luglio alle ore 17. La mostra presso la Casa frazionale sarà aperta tutti i giorni dal 22 luglio al 12 settembre dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19, con ingresso libero, e prosegue con una serie di gigantografie a cielo aperto. Per l’occasione, è stato dato alle stampe il libro “I fotografi di un paese” a cura di Paolo Lazzarin e Fabio Santin, con introduzione di Italo Zannier. Per informazioni: associazione Mont de Vie 3482932772
FILARMONICA 1867 IN NEVEGAL
BELLUNO Sabato l concerto al Santuario del Nevegal dalle 21 con ingresso gratuito. Sul palco la Filarmonica Di Belluno 1867 che proporrà un ricco e articolato programma musicale; la prima parte dello spettacolo sarà caratterizzata dalle esibizioni di alcuni gruppi di musica da camera nati in seno alla Filarmonica, mentre nella seconda parte la Filarmonica a pieno organico presenterà brani di musica originale per orchestra di fiati, arrangiamenti di musica classica e colonne sonore. La direzione musicale sarà affidata ai maestri Sandro De Marchi e Andrea Gasperin.
VERSIONE RIDOTTA ANCHE PER LA SAGRA DI MELERE, MA SI FARA’
BORGO VAL BELLUNA
DI DAMIANO TORMEN
“I MISTERI DI ALLEGHE DI SERGIO SAVIANE” ALLA RADIO CON L’ATTORE ROBERTO FAORO . . . OGNI GIORNO DAL LUNEDI AL VENERDI ALLE 15.30
“Piacere, sono Roberto Faoro poliedrico attore, drammaturgo e regista italiano”.
Esperienza, professionalità e passione per il mondo dell’arte e della recitazione sono le tre parole chiave che fanno di Roberto Faoro un attore, drammaturgo, regista e formatore molto conosciuto e apprezzato nel territorio delle Dolomiti Bellunesi, ma anche a livello nazionale.
6ª PUNTATA
“I MISTERI DI ALLEGHE DI SERGIO SAVIANE” ALLA RADIO CON L’ATTORE ROBERTO FAORO – IL PODCAST
SOLIDARIETA’ VENETO FONDO PENSIONE, IN ONDA IL PRIMO VENERDI DEL MESE ALLE 10.30 E ALLE 19.00 QUINTA STAGIONE
AUDIO LUGLIO 2021
LA RACCOLTA COMPLETA
QUINDICINALE APPUNTAMENTO ALLA RADIO
ALLA RADIO, APPUNTAMENTO QUINDICINALE CON SPI-CGIL BELLUNO, IN STUDIO MARIA RITA GENTILIN
di Claudio Fontanive
PUNTATA DEL 08 luglio 2021
DON CESARE, IL PENSIERO DEL GIORNO. ALLA RADIO ALLE 7 DEL MATTINO E ALLE 19.30 DELLA SERA.
GIROVAGANDO ALLA RADIO, PUNTATA 08
Collaborazione Thomas Soppera
AUDIO PUNTATA 19 Luglio 2021
LA RACCOLTA COMPLETA
COLLAGE… DI LORIS SCUSSEL dal lunedi al venerdi alle 16 e alle 23 su RADIO PIU
PUNTATA DEL 19 LUGLIO, 391
Il programma è andato in onda da dicembre 2013 fino a luglio 2019, comprese le repliche, in due serie per 350 puntate complessive con 1.890 brani trasmessi. L’obiettivo del programma: riproporre agli ascoltatori più grandicelli le canzoni che ascoltavano nel passato e nello stesso tempo farle conoscere anche ai più giovani.
ERBE E PIANTE CURATIVE…IL PROGRAMMA DI PAOLA LANCIATO
L’ERBA VOGLIO DEL GIARDINO DEL RE… Erbe, fiori e Piante di e con Paola Lanciato
IN VIVO VERSO 2020-21 ESTATE, RIASCOLTIAMOLI… DAL CASSETTO DEI RICORDI DI RADIO PIU’… LE PRIME SEI STAGIONI
riascoltiamole… CATERINA DE MARTIN, 3^B MEDIE AGORDO – AGORDO
AUDIO
LA RACCOLTA COMPLETA
LA RASSEGNA STAMPA DA L’AMICO DEL POPOLO
INFORMAZIONE il canale su TELEGRAM informazione di prima mano e in tempo reale. iscriviti ed aiutaci a farlo conoscere
OSPITE: Sisto Da Roit Presidente del GAV
SALUTE E SOCIETA’
LA PUNTATA DELLA SETTIMANA del 19 LUGLIO
Esperti ed istituzioni hanno discusso dello sviluppo di una rete territoriale più vicina alle persone e dell’innovazione tecnologica del Servizio Sanitario Nazionale nel corso del 14° Italian Diabetes Barometer Forum. Antonella Pitrelli ha seguito l’evento per noi ed ha intervistato Paolo Sbraccia Vice Presidente IBDO Foundation, Francesco Giorgino Presidente SIE – Società Italiana di Endocrinologia
LA RACCOLTA COMPLETA
L’ALMANACCO LADINO CON L’ISTITUT CESA DE JAN QUINDICINALE APPUNTAMENTO. LA DOMENICA ALLE 9 IL LUNEDI ALLE 8.35 IL MARTEDI ALLE 12.35 IL MERCOLEDI ALLE 18.35. SECONDA STAGIONE.
RACCOLTA COMPLETA
LA RACCOLTA COMPLETA
I RACCONTI DI PAOLO SOPPELSA il lunedi alle 9.30 e 18.30
CORTILI
AUDIO
Nel 2021 regna il silenzio nei cortili della piccola città. Non c’è più il fragoroso risuonare metallico dei portoni dei garage presi a pallonate. E nemmeno il vociare allegro di una decina di ragazzini impegnati nel rincorrere il mitico Tango. Non si sentono più quei perentori “tira!!…passa!!” che rimbombavano fra quei muri ricoperti di edera rampicante. È terra di condomini la zona ovest di Belluno: e pressoché ogni palazzo possiede un cortile con una sua particolare foggia e dimensione. Quell’urbanizzazione quantomeno affrettata propria degli anni ’60 si dimenticò completamente dell’esistenza dei bambini: così, mentre gli alti palazzi si innalzavano verso il cielo, nessuna area verde attrezzata per scopi ludici, venne realizzata. Così, noi ragazzini nati un decennio più tardi dei condomini, ci trasformammo in “cacciatori di cortili” alla disperata ricerca di un luogo dove poter giocare preferibilmente a calcio. Quasi ognuno di noi aveva il “suo” cortile che poi non era suo ma era “condominiale”: il “mio” era il più grande ed era perfetto per disputare agguerrite partite. Calcammo quell’asfalto per un pò di tempo, fino al triste giorno in cui apparve un severo cartello che recitava “vietato l’accesso e gioco del pallone”. Una fine annunciata da centinaia di “zarlatani” urlati con cattiveria gratuita dalle finestre del grande palazzo. Voci austere di anziani a cinquant’anni misero fine al nostro innocente giocare. Egual destino si compì in altri cortili fin quando, chissà per quale scherzo del destino, riuscimmo finalmente ad accasarci in quello del cosiddetto “condominio bianco”. Mai nessuno ci cacciò da codesto luogo, e col senno di poi non è pensiero ardito considerarlo una sorta di “miracolo”. Fu così che il cortile del “Condominio Bianco” divenne la “Scala del nostro calcio”. La regola fondamentale per potervi accedere era che doveva essere presente almeno un bambino che abitava nel palazzo. Il numero ideale per giocare in questo piazzale era circa otto/dieci bambini. Con meno giocatori si doveva ricorrere all’oscura figura del “portiere volante”, con eccesso di ragazzini invece si rischiava la confusione. Per fare goal occorrevano ovviamente due porte. Una era direttamente il muro con due piccole fioriere a fare da pali. L’altra aveva un palo solo, ovvero la grondaia. L’altro palo solitamente era una felpa di qualcuno di noi. Le traverse erano un po’ immaginarie: dalla parte del muro poteva essere una macchia di muschio a fare da riferimento, dall’altra era la statura del portiere. E spesso l’assegnazione del goal era frutto di paziente mediazione da parte delle due squadre. Era un’attività istruttiva la mediazione. Alla fine si riusciva sempre a mettersi d’accordo pur con snervanti discussioni modello trattative USA/URSS piuttosto in voga in quegli anni. Al termine della preparazione del campo si provvedeva a “fare le squadre”. Ed era impresa per nulla facile. Occorreva fossero equilibrate per giocare delle partite divertenti. Così andava in scena un’altra paziente opera di mediazione. A me piaceva giocare in porta. Non perché non amassi correre, anzi. Ma perché amavo proprio quel ruolo. Un’indole rara, perché fare il portiere è una vocazione che va aldilà del calcio. Non possedevo grandi doti acrobatiche, ma avevo coraggio e soprattutto senso della posizione. Ed una grande serietà nel recitare quel ruolo: quasi una sorta di Dino Zoff in miniatura. Il gioco si sviluppava velocemente in quanto privo del fallo laterale; era valido il gioco di sponda in quanto provvedere alle rimesse in gioco sarebbe stato troppo macchinoso. Talvolta accadeva che durante le partite più accese il pallone volasse fuori del cortile e prendesse la strada in discesa che porta in via Feltre. Una giusta procedura imponeva che dovesse essere l’autore del tiro a recuperare la sfera. Ed allora ecco un correre a perdifiato lungo la scalinata, con successivo scavalcamento della ringhiera e corsa in apnea mentre il pallone scendeva ineluttabilmente verso la trafficata via. Si trattava di impresa piuttosto ardita ma fortunatamente non accadde mai alcun incidente durante il suddetto recupero. Nulla poteva interrompere quelle partite giocate a ritmo forsennato. Solamente la parola “bandus” aveva questo potere. In quel caso tutto si fermava come in un “flash mob” calcistico. Era segno che era arrivata la sete e bisognava recarsi in qualche garage provvisto di lavandino e rubinetto. Placata la grande arsura si ricominciava incuranti delle ore che passavano. Si praticava un gioco duro ma corretto. Qualche sbucciatura per le cadute sull’asfalto, botte a cui nemmeno si faceva caso. Non ricordo nessun infortunio grave. Nessun genitore assisteva mai a quelle partite. Genitori e bambini vivevano in mondi separati ed in fondo era giusto così. Eravamo liberi di divertirci con le nostre regole auto-imposte che sempre venivano rispettate alla lettera. Poi, con il tempo, il calcio da cortile cessò di esistere: nessuno raccolse la nostra eredità ludica e calò un solenne silenzio su quel rettangolo di asfalto. Oggi nei cortili della piccola città regna il silenzio: un pò perché mancano i bambini e quelli che ci sono sono impegnati in attività ludiche più “professionali”. Niente più grida, niente più corse su quell’asfalto consunto: soltanto un tacere che racconta il vivere ormai antico vissuto al margine ovest della piccola città.
ALLA RADIO
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OSPITI: Paolo Chissalè e Fabrizio Campedel
LA PUNTATA DEL 16 LUGLIO 2021
La viabilità con gli ultimi aggiornamenti
Precipitazioni: Al mattino assenti (0%), nel pomeriggio la probabilità rimarrà pressoché assente, ma senza poter escludere qualche goccia, specie sulla fascia prealpina (10%).
Temperature: In generale lieve aumento, salvo stazionarietà delle minime nelle valli. Sono previste punte di 29/31°C nei fondovalle prealpini e di 25/28°C a 1000/1200 m. Su Prealpi a 1500 m min 13°C, max 19°C, a 2000 m min 10°C, max 15°C, su Dolomiti a 2000 m min 9°C, max 16°C, a 3000 m min 3°C, max 5°C.
Venti: Nelle valli perlopiù deboli a regime di brezza, a tratti e localmente moderati nei posti solitamente più ventilati; in quota deboli da nord-ovest, a tratti moderati sulle cime più alte, a 5-15 km/h a 2000 m e 15-20 km/h a 3000 m.
Precipitazioni: Al mattino assenti (0%), durante le ore più calde qualche isolato piovasco sulle Prealpi (10/20%) e tra il tardo pomeriggio e la sera non sarà da escludere qualche locale temporale di calore sulle Dolomiti (10/20%).
Temperature: In ulteriore lieve aumento rispetto a martedì. Sono previste punte di 30/32°C nei fondovalle prealpini e di 26/28°C a 1000/1200 m. Su Prealpi a 1500 m min 15°C, max 21°C, a 2000 m min 12°C, max 16°C, su Dolomiti a 2000 m min 11°C, max 17°C, a 3000 m min 5°C, max 7°C.
Venti: Nelle valli perlopiù deboli a regime di brezza, a tratti e localmente moderati nei posti solitamente più ventilati; in quota inizialmente moderati nord-occidentali, tendenti a essere deboli da nord al pomeriggio/sera, a 5-10 km/h a 2000 m e 10-25 km/h a 3000 m.
PER LA PRIMA VOLTA NELLA SUA STORIA L’AGORDINA PARTECIPERA’ A 3 CAMPIONATI REGIONALI, DOMENICA 8 AGOSTO L’AGORDINA OSPITA LA DOLOMITI BELLUNESI DI RENATO LAURIA
AGORDO In 50 anni di storia dell’Agordina non era mai successo ma quest’anno il sogno si avvera. La squadra del Presidente Cosmo Forcella parteciperà a ben 3 campionati a livello regionale. La prima squadra, allenata da Marco Lorenzi, giocherà il campionato di Seconda Categoria ma la novità arriva dal settore giovanile. Non succedeva da quasi 25 che una squadra dell’Agordina Giovanile abbia la possibilità di cimentarsi in un campionato regionale. Era il 1997 quando Elvio Chiea al comando della Juniores ebbe l’occasione di partecipare a partite fuori dalla provincia. Nelle ultime ore la conferma della FIGC che Allievi e Juniores dell’Agordina possono iscriversi al regionale.
IL PRESIDENTE DELL’AGORDINA COSMO FORCELLA
IL CSI CHIAMA A RAPPORTO TUTTE LE SOCIETA’ DI CALCIO IN VISTA DEL PROSSIMO CAMPIONATO
BELLUNO Le società Open e Over dei campionati CSI sono chiamate a rapporto dal Presidente Ilario Tancon. Oggi e domani a Coi di Navasa di Limana sono in programma due riunioni in vista dell’inizio dei prossimi campionati CSI. Oggi alle 19:30 sarà il turno delle squadre Over mentre domani alla stessa ora si incontreranno le compagini del campionato Open.
GS LA PIAVE 2000, CHE SUCCESSO L’ATHLETICS SUMMER CAMP
BORGO VALBELLUNA Si è concluso l’Athletics Summer Camp, il centro estivo organizzato dal Gs La Piave 2000, ha coinvolto 140 giovani, tra i 6 e i 13 anni. I partecipanti hanno scoperto l’atletica, nelle sue varie forme, ma l’Athletics Summer Camp è stato anche molto altro. “La parola d’ordine è multidisciplinarietà – spiega Francesca Comiotto -. In quello che abitualmente è il centro d’allenamento del Gs La Piave 2000 ci siamo dedicati all’atletica in orario mattutino, ma al pomeriggio abbiamo lasciato spazio agli sport di squadra, grazie anche al coinvolgimento di altre associazioni del territorio”.