PER RICEVERE QUESTO NOTIZIARIO DIRETTAMENTE SUL TUO CELLULARE ISCRIVITI AL CANALE TELEGRAM “RADIO PIU INFORMAZIONE”
ATTENZIONE: LA NUOVA APP PER IOS-IPHONE
https://play.google.com/store/apps/details?id=net.radiopiu.iniko
CERCASI LUCA, MANCA DA CASA DA IERI SERA. CONTATTARE IL 112
BELLUNO Nella tarda serata di ieri é stato denunciato da parte dei genitori, l’ allontanamento volontario di Luca Miotti Vladim 20 anni, residente a Belluno. Il ragazzo nella mattinata di ieri ha abbandonato la propria casa lasciando un biglietto nel quale, tranquillizzava i genitori, riportava l’intenzione di ” mollare tutto e partire”, assicurandogli che si sarebbe fatto vivo presto. CHI AVESSE INFORMAZIONI PRENDA CONTATTI URGENTI CON I CARABINIERI (112)
LA SEGNALAZIONE DI CORRADO CAMPEDEL
Un biglietto molto particolare, potrebbe essere stato uno degli ultimi di quel maledetto giorno del Vajont 9 ottobre 1963, Cortina-Belluno via Calalzo di Cadore, Longarone
AFFLUENZA ALLE URNE: A BELLUNO RECORD NEGATIVO. VOLTAGO A RISCHIO COMMISSARIAMENTO QUORUM ANCORA LONTANO
Molti più elettori per il referendum nel giorno dell’election day, le percentuali sono più alte anche perchè nel caso del Referendum non vengono conteggiati i residenti all’estero (163mila elettori). Per Regionali e Comunali il dato dei votanti sale a 211 mila.
REFERENDUM PERCENTUALE IN PROVINCIA 45,17
In Veneto ha votato il 51,04% ben al di sopra della media nazionale di poco inferiore al 40%. In Lombardia la percentuale più bassa 39,7%, in Valle d’Aosta la più alta 56,3%
REGIONALI PERCENTUALE IN REGIONE 46,13
Ha votato il 46% degli aventi diritto, a Padova il dato più alto 49,5, Vicenza 47%, Verona 46,9% a Belluno il dato più basso 34,9%, Rovigo 44,66%, Venezia 46,73%.
COMUNALI PERCENTUALE IN PROVINCIA 41,48%
Borca di Cadore 43,3%, Colle Santa Lucia 39,29%, Gosaldo 35,17%, San Vito 47,45%, Valle di Cadore 43,96%, Vodo di Cadore 41,19%, Voltago 32,47%, Zoppe di Cadore 34,53%
PROVINCIALE 35 – LASTE
Per allargamento della sede stradale in località Laste di Sopra limitazioni al transito fino al 15 ottobre esclusi festivi e prefestivi, brevi interruzioni durata massima di 15 minuti tra le 8 e le 12 e tra le 13 e le 17. Negli altri orari semaforo e senso unico alternato
PROVINCIALE 29 COL FALCON, PONTE SERRA-FALIER (Sovramonte)
fino al 23 settembre (sabato e domenica escluso) dalle 8 alle 18 divieto di transito ai veicoli con massa superiore a 3,5 tonellate. Interdizione totale al transito veicolare in entrambi i sensi di marcia nelle fasce orarie: 830-10; 10.30-12; 14.10-16; 16.30-18, nelle altre ore senso unico alternato regolato da semaforo
MORTO IL GESTORE DEL BAR RISTORANTE MISTER X
LIVINALLONGO Lutto ad Arabba per la morte di Franco Xaiz, 65 anni gestore del Bar Ristorante Mister X. Deceduto nella sua abitazione probabilmente in seguito ad un infarto. Sul posto l’elicottero del Suem 118 che ha trasportato l’uomo all’ospedale San Martino di Belluno, dove purtroppo è spirato.
Da molti anni gestiva il Bar Ristorante con la moglie Cecilia (foto) in prossimità della pista del Burz. Era impegnato anche nel volontariato con la Croce Bianca di Arabba.
UN SABATO SERA IMPEGNATIVO A CORTINA PER IL SOCCORSO ALPINO
CORTINA Sabato attorno alle 19 il Soccorso alpino di Cortina è stato allertato per una coppia di escursionisti di Rimini, bloccata per una crisi di panico lungo il sentiero che dal Rifugio Croda da Lago porta al Becco d’Ajal. Un dipendente del Rifugio è quindi partito da lì, mentre una squadra saliva dal Becco d’Ajal. Una volta incrociati i due ragazzi, 25 anni lui, 23 anni lei, sono stati riaccompagnati a valle.
È stato poi seguito fino al suo rientro l’escursionista austriaco che aveva sbagliato percorso nella discesa dalla Ferrata Renè de Pol. Dopo avergli fornito le indicazioni per riprendere il percorso giusto da Forcella Verde, un soccorritore da Ospitale si è sincerato che non avesse più problemi fino al suo arrivo.
Passate le 20 quattro soccorritori sono invece stati inviati in Alta Val Travenanzes. Due escursionisti di Ancona, 19 anni lui, 18 lei, saliti in funivia al Lagazuoi, invece di prendere il sentiero per tornare al Passo Falzarego si erano diretti verso Col dei Bos e, arrivato il buio, senza luci, avevano chiesto aiuto. I soccorritori li hanno raggiunti e riportati alla loro auto. L’intervento si è concluso alle 23.40 circa.
UN ALTRO RECUPERO IN MARMOLADA TRA PIOGGIA E GRANDINE
ROCCA PIETORE Alle 17.15 due alpinisti si sono trovati in difficoltà sulla parete sud della Marmolada Un trentaseienne di Thiene (VI) e un ventiseienne di Schio (VI), investiti da pioggia e grandine a tre tiri dall’uscita della Via Tempi Moderni. Purtroppo la nebbia alzatasi subito dopo il temporale non ha permesso l’avvicinamento dell’elicottero del Suem di Pieve di Cadore. Non appena si è aperto un varco tra le nuvole verso le 18.40, il gestore del Rifugio Falier ha avvertito la Centrale operativa e l’eliambulanza è riuscita a portare a termine il recupero. I due rocciatori, che si erano calati fino a raggiungere una nicchia per cercare maggiore riparo, sono stati imbarcati dal tecnico di elisoccorso utilizzando un verricello di 70 metri e trasportati al Falier. Pronto a intervenire in supporto alle operazioni anche il Soccorso alpino della Val Pettorina.
RITROVATO IN STATO CONFUSIONALE IN SEGUITO AD UNA CADUTA
PASSO TRE CROCI Alcuni escursionisti hanno accompagnato un uomo, trovato in stato confusionale a seguito di una caduta lungo il sentiero numero 215. Il personale medico dell’equipaggio dell’elisoccorso ha prestato le prime cure a V.B., 63 anni, di Venezia per un probabile trauma cranico, per poi imbarcarlo e trasportarlo all’ospedale di Belluno.
ACCUSA UN DOLORE AL TORACE, PORTATA IN OSPEDALE
CORTINA All Rifugio Lavaredo, sotto le Tre Cime una donna, M.D.B., 56 anni, di Vigonovo (VE), ha accusato un dolore al torace è stata così accompagnata per le verifiche del caso all’ospedale di Brunico dall’elisoccorso bellunEse. Presente anche una squadra del Soccorso alpino della Guardia di finanza di Cortina.
STRADA SCIVOLOSA, CI PENSANO I POMPIERI
AD ALLEGHE BRUCIANO BAITE, MALGHE E LE FIAMME DEL BOSCO VENGONO SPENTE CON LA COLLABORAZIONE DELL’ALLEGHE FUNIVIE
L’esercitazione a oltre 2000 metri di quota dei vigili del fuoco in Val Cordevole anche con l’intervento di “Drago71” l’elicottero rosso
ALLEGHE Vigili del fuoco permanenti e volontari nel comprensorio del Civetta tra Alleghe e lo Zoldano. Sessanta uomini, una ventina di mezzi ed anche l’elicottero “Drago 71” appositamente in volo sulle Dolomiti da Venezia. La prima novità: interessante collaborazione tra i vigili del fuoco e l’Alleghe Funivie che ha messo a disposizione i propri impianti di innevamento per portare l’acqua in quota, oltre a quella portata con l’elicottero che ha garantito il rabbocco idrico in due grandi vasconi. Sistema interessante quello nato dalla sinergia con la società impianti, utilissimo in caso di incendi boschivi. I vigili del fuoco hanno simulato incendi a rustici (peraltro nel comprensorio non sono una novità anche se i precedenti hanno visto bruciare le baite e i rifugi in piena notte dove non passava nessuno e quindi nessuno poteva dare l’allarme), magazzini dell’Alleghe Funivie e due malghe (Vescovà e Pioda). Interessate pertanto sia le zone rurali che quelle turistiche fino a Col dei Baldi. Erano presenti i vigili del fuoco permanenti di Agordo, del Comando di Belluno, i volontari di Colle Santa Lucia, Selva di Cadore, Caprile-Rocca Pietore, Zoldo sia con mezzi pesanti che più leggeri a seconda delle emergenze e delle esigenze. In quota sono saliti anche i tecnici delle trasmissioni (Tlc) per montare un ponte radio per l’esercitazione. Al termine, in coro, gli uomini in rosso hanno esclamato “Esercitazione perfettamente riuscita”. Nei prossimi giorni un’analisi approfondita degli osservatori e del personale intervenuto valuterà nel dettaglio l’esercitazione, aggiornando le linee guida per questi particolari interventi.
L’IMPORTANZA DI UN BACINO ARTIFICIALE IN QUOTA, IL COMMENTO DEL SINDACO DI ALLEGHE DANILO DE TONI
FOTO
ALZHEIMER, ASCA INVESTE SULLA PREVENZIONE, ATTIVO DA UN ANNO ANCHE UN NUOVO SERVIZIO
Oggi è la giornata mondiale dell’Alzheimer e per la prevenzione del declino cognitivo, cioè per intercettare il disagio prima che si manifesti.
AGORDO Il lockdown dovuto all’emergenza Covid-19 ha esposto gli anziani dei Centri Sollievo a un isolamento forzato, solo parzialmente attenuato dalla presenza fisica o dal contatto telefonico con i familiari. Consapevole di queste sofferenze, ASCA si è posta il problema di fare emergere il disagio emotivo di questa nuova situazione, convinta che attraverso la verbalizzazione degli eventi si possano contenere gli effetti negativi di quanto successo. È nata così l’iniziativa “Quando tutto incominciò”, ideata dalla psicologa Stefania Troian che ha lo scopo di raccogliere le testimonianze di vita di una quarantina di anziani, che frequentano i quattro Centri Sollievo dell’Agordino. Attraverso un’intervista strutturata, della durata di un’ora, si sono esplorati il contesto quotidiano, i rapporti familiari, l’area della salute, del sé e del sociale, confrontando l’impatto emotivo del lockdown con Vaia, l’altro trauma collettivo vissuto recentemente. l lavoro ha coinvolto le persone che frequentavano regolarmente i Centri Sollievo di Agordo, Cencenighe Agordino, Gosaldo e Rocca Pietore e i loro familiari.
“Dalle testimonianze raccolte – spiega Mariachiara Santin amministratore unico in Asca- è emerso come, anche in tempo di lockdown, le loro giornate siano state scandite da gesti semplici, ripetitivi ma vitali, come alzarsi, lavarsi, vestirsi, nutrirsi, leggere o sfogliare una rivista o libro, seguire i notiziari nazionali e locali, coltivare interessi specifici fra cui, per esempio, la raccolta di francobolli. Pur in questo faticoso mantenimento di una parvenza di normalità, in tutti gli intervistati è emersa la mancanza degli incontri settimanali presso i Centri, definiti da molti come un “piacevole diversivo” alle loro giornate, un’occasione di incontro e di vivaci attività con altri anziani, con i volontari e la psicologa”.
Come la letteratura scientifica più recente dimostra, evitare l’isolamento e ritrovarsi abitudinariamente e in modo costruttivo, sono fonti di prevenzione del declino cognitivo. E proprio per questo, cioè per sensibilizzare la popolazione al problema della demenza, ASCA ha attivato da un anno un nuovo servizio. Si tratta di uno screening gratuito delle funzioni cognitive rivolto ai residenti dell’Agordino over 60, sospeso per il lockdown ma che ora sta riprendendo. E in questo momento sono state già testate più di cinquanta persone alle quali è stato consegnato un riscontro del proprio profilo cognitivo.
INTENSA ANNATA PER LA SEZIONE AGORDINA DEL CAI
DI GIANNI SANTOMASO
AGORDO Ritrovare in assemblea la grande e benemerita famiglia della sezione agordina del Cai è un fatto particolarmente emblematico in questo momento per la nostra comunità. Dice della presenza fondamentale sul territorio di un sodalizio di volontariato che da oltre 150 anni si prende cura del nostro ambiente montano con azioni concrete, vedi l’impegno per il ripristino dei sentieri nel post-Vaia ma non solo, al quale va la nostra riconoscenza». Lo ha affermato il socio e presidente dell’Unione montana agordina, Michele Costa, nel porgere il saluto all’apertura dell’assemblea annuale dei soci del Cai di Agordo, svoltasi venerdì sera in sala don Tamis con un rilevante numero di presenti sia pur limitato dalle norme anti Covid. Saluto e pensiero condiviso dal sindaco di Agordo, Roberto Chissalè. La presidente sezionale, Anna Margo, ha quindi tenuto la relazione sull’attività 2019, già prevista per l’assemblea di marzo, ma rinviata per l’emergenza. È stata, la sua, dopo il ricordo dei soci e degli amici scomparsi lo scorso anno, una dettagliata disamina sul grande lavoro svolto dal consiglio direttivo nei vari settori. «Un impegno», ha detto, «gratificato dalla stima e dalla fiducia dei molti soci che hanno dedicato parte del loro tempo libero al nostro glorioso sodalizio, quarto d’Italia e primo del nord-est, dimostrate anche dal continuo aumento delle adesioni: attualmente già a quota 1305, con 67 unità in più rispetto al 2019». Passate in rassegna le varie manifestazioni sia del calendario invernale che estivo, sono stati i sentieri e i rifugi i temi centrali posti all’attenzione dell’assemblea. «Dopo i grandi danni recati al nostro territorio da Vaia», ha detto la presidente Magro, «è stata ancor più dispendiosa e complessa l’attività di manutenzione dei sentieri, con l’impegno di tanti volontari per buona parte dell’anno, ma con la soddisfazione dei risultati: dei 44 sentieri inagibili, solamente 4 sono ancora impraticabili e altri 5 solo con tratti non praticabili, i restanti sono stati tutti oggetto di bonifica e resi percorribili per la stagione estiva 2019. Il tutto per più di 1.600 ore prestate, tra sudore e fatica in giornate non sempre favorevoli, da 260 fra soci e non soci ai quali va la nostra gratitudine». Altrettanto consistente, come ha relazionato il responsabile delle opere alpine, Giorgio Farenzena, l’impegno riservato ai rifugi gestiti dalla sezione, a cominciare dal Carestiato in Moiazza: modifica del tratto finale dell’acquedotto, chiusura del vano scale, posizionamento porte Rei a chiusura cucina-cantina/magazzino e due interventi di sistemazione della strada silvo-pastorale in Val di Vie dopo erosione da forti temporali per una spera di oltre 6 mila euro. Allo Scarpa-Gurekian sull’Agnér, grazie anche a un contributo di Bim Piave, sono state rifatte tutte le finestre per 19 mila euro. Premiati infine 23 soci 25ennali, cinque con 50 bollini: Gabriele Bernardi, Franco Da Rif, Giordano Marcheselli, Loris Santomaso e Patrizia Serafini, e quattro con 60 anni di adesione: Corrado Cattadori, Celeste Lorenzi, Maria Teresa Sepe ed Elena Tornaghi.
FOTO ANTONELLO CIBIEN Foto (di Antonello Cibien)
PRIMA SETTIMANA DI SCUOLA, BILANCIO POSITIVO DEL SERVIZIO AUTOBUS DOPO LA RIPARTENZA
BELLUNO Si chiude la prima settimana di scuola e il trasporto pubblico comincia ad andare a regime. Dolomitibus ha aggiunto 31 autobus alla flotta solitamente in uso in questo periodo per rispondere alle linee guida, che fissano la capienza massima dei mezzi all’80%. In più, sta monitorando quotidianamente i carichi e la corretta distribuzione dei passeggeri sui mezzi con 12 operatori qualificati posizionati alle fermate più frequentate. Tali controlli continueranno finché non saranno definitivi gli orari scolastici. «La prima settimana di scuola è andata in archivio in maniera tutto sommato positiva, senza scossoni, anche se ci arrivano segnalazioni di qualche malcontento da parte delle famiglie: ci vorrà ancora un po’ di pazienza perché quest’anno la situazione è particolare e ripartire con le nuove linee guida non è semplicissimo – commenta il presidente della Provincia -. Ci scusiamo per alcuni piccoli disservizi che ci possono essere stati. Con Dolomitibus e gli altri attori del trasporto pubblico aggiorneremo il tavolo provinciale a ridosso dell’inizio di ottobre per ritarare il servizio in base alle nuove esigenze che dovessero emergere». Fatto salvo il primo giorno di scuola, solitamente non indicativo per i flussi di utenza, dalla giornata di martedì 15 settembre sono state effettuate 2.685 corse pari a 24.418 chilometri, che comprendono 31 corse aggiuntive (31 bus in più, pari a 743 chilometri) dovute alla riduzione della capienza degli autobus. La percentuale di carico degli autobus sulle direttrici principali in entrata a Belluno dal 14 al 18 settembre è in linea con quanto previsto dalle norme di distanziamento: Sinistra Piave (Feltre-Mel-Belluno) 48,91%; Destra Piave (Feltre-Sedico-Belluno) 58,28%; Alpago (Alpago-Ponte nelle Alpi-Belluno) 56,33%; Cadore (Cadore-Ponte nelle Alpi-Belluno) 57,50%; Agordo (Agordo-Mas-Belluno) 41,99%. «Ci sono stati segnalati mezzi affollati – sottolinea il presidente della Provincia -. Dolomitibus assicura che sono state rispettate le misure che impongono una capienza al massimo dell’80%. È anche vero che alcune navette girano praticamente vuote perché i ragazzi tendono a salire tutti sulla prima. Anche in questo caso chiediamo un po’ di pazienza e di elasticità, convinti che il servizio andrà a regime». Nel frattempo, continuano anche le operazioni straordinarie di pulizia e di sanificazione degli autobus che sono effettuate giornalmente su tutti i mezzi mediante l’utilizzo di prodotti come da indicazione delle autorità sanitarie. Sempre in attuazione delle nuove linee guida, Dolomitibus sta procedendo all’installazione graduale dei dispenser su tutti gli autobus, per la distribuzione di soluzioni idroalcoliche per la frequente detersione delle mani. «Dolomitibus sta facendo il possibile per garantire un servizio puntuale e sicuro. Ma la responsabilità individuale di ciascun viaggiatore resta comunque un punto fondamentale – conclude il presidente della Provincia -. Per cui rinnovo l’invito ai ragazzi a osservare l’uso della mascherina e il distanziamento. Per quanto riguarda gli abbonamenti, sono in crescita. A metà settimana eravamo a poco meno di 2mila nuove tessere. Ottobre sarà un mese molto più indicativo per capire l’andamento dell’utenza, che in queste prime settimane è ancora un po’ bloccata dall’incertezza di un anno scolastico partito senza troppi punti fermi».
TUTTI NEGATIVI I TAMPONI DEI CONTATTI DEL BAMBINO DI 7 ANNI POSITIVO AL COVID, MA ANCHE IERI 7 NUOVE POSITIVITA’
3 DECESSI PER COVID IN 24 ORE, NESSUNO IN OSPEDALE, 96 CASI DI NUOVA POSITIVITA’
I GRAFICI DI TIZIANO DE COL
LA CRIMINALITA’ SI INSINUA TRA LE PMI. NEL 2019 SEGNALATE NEL VENETO 8.700 OPERAZIONI DI RICICLAGGIO
L’allarme lo lancia l’Ufficio studi della CGIA: nel 2019 sono state segnalate all’Unità di informazione finanziaria (Uif) della Banca d’Italia oltre 8.700 operazioni sospette di riciclaggio nel Veneto. Stiamo parlando di presunti illeciti compiuti in massima parte da organizzazioni criminali che cercano di reinvestire in aziende o settori “puliti” i proventi economici derivanti da operazioni illegali.
Le organizzazioni criminali fatturano 170 miliardi all’anno
“Secondo una nostra stima su dati della Banca d’Italia – dichiara il coordinatore dell’Ufficio studi della CGIA Paolo Zabeo – ammonta a 170 miliardi di euro l’anno il fatturato ascrivibile all’economia criminale presente in Italia. Praticamente lo stesso Pil della Grecia. Va segnalato, in base alle definizioni stabilite a livello internazionale, che questo importo non include i proventi economici provenienti da reati violenti – come furti, rapine, usura ed estorsioni – ma solo da transazioni illecite caratterizzate dall’accordo tra un venditore e l’acquirente. Come, ad esempio, il contrabbando, il traffico di armi, le scommesse clandestine, lo smaltimento illegale dei rifiuti, il gioco d’azzardo, la ricettazione, la prostituzione e la vendita di sostanze stupefacenti. Ricordiamo che da qualche anno una parte di questi 170 miliardi, pari a poco più del 10 per cento del totale, viene conteggiata, grazie alle nuove disposizioni europee in materia di contabilità nazionale, perfino nel nostro Pil nazionale”.
La conferma dell’importanza del giro d’affari delle organizzazioni criminali emerge anche dal numero di segnalazioni pervenute in questi ultimi anni all’Uif, struttura presente all’interno della Banca d’Italia. Stiamo parlando delle operazioni economico-finanziarie sospette “denunciate” a questa Unità da parte degli intermediari finanziari (istituti di credito, uffici postali, notai, commercialisti, gestori di sale giochi, società finanziarie, assicurazioni, etc.). Le principali forme tecniche che nel 2019 hanno originato le segnalazioni alla Uif, ad esempio, hanno riguardato, in particolar modo, i bonifici nazionali, i money transfer e le transazioni avvenute in contanti.
L’economia criminale: unico settore che non conosce crisi
E’ evidente – afferma il segretario della CGIA Renato Mason – che le organizzazioni che gestiscono queste attività criminali hanno la necessità di reinvestire i proventi nell’economia legale. Ed è molto importante che in sede di controllo le autorità preposte siano in grado di distinguere bene il capitale dell’azienda da quello di provenienza sospetta, al fine di evitare commistioni che potrebbero generare, in fase di istruttoria, dei pericolosi fraintendimenti. Il boom di denunce avvenute tra il 2009 e il 2019, comunque, è un segnale molto preoccupante. Pur non conoscendo il numero delle segnalazioni archiviate dalla Uif e nemmeno la dimensione economica di quelle che sono state successivamente prese in esame dalla DIA o dalla Polizia Valutaria, abbiamo il sospetto che l’aumento delle segnalazioni registrato in questi ultimi anni dimostri che l’economia criminale è l’unico settore, in tutto il Paese, che non ha risentito della crisi”.
Tra il 2018 ed il 2019 le segnalazioni nel Veneto sono aumentate del 6,5 per cento. Se nel 2018 erano 8.254, l’anno scorso hanno raggiunto la quota di 8.788. La CGIA ricorda che una volta ricevuti questi “avvisi”, la Uif effettua degli approfondimenti sulle operazioni sospette e le trasmette, arricchite dell’analisi finanziaria, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza (NSPV) e alla Direzione Investigativa Antimafia (DIA). Solo nel caso le segnalazioni siano ritenute infondate, la Uif le archivia.
Campania, Lombardia e Liguria le regioni più a rischio
A livello regionale le realtà più “colpite” nel 2019 sono state la Campania (222,8 segnalazioni ogni 100 mila abitanti), la Lombardia (208,1) la Liguria (185,3) e la Toscana (184). Il Veneto, prima regione del Nordest, è al sesto posto nazionale (179,1). Le realtà meno interessate, invece, sono state l’Abruzzo (115,7 ogni 100 mila abitanti), l’Umbria (110,3) e la Sardegna (86,6). Rispetto al 2018, Sicilia (+26,3 per cento), Molise (+23,8 per cento) e la Basilicata (+17,4 per cento) sono state le realtà che hanno registrato le variazioni percentuali di crescita del numero di segnalazioni più importanti. A Nordest il Veneto ha segnato un +6,5 per cento (vedi Tab. 1).
Situazione critica a Padova, Verona e Venezia
A livello provinciale le realtà venete che nel 2019 hanno registrato il più alto numero di segnalazioni giunte all’Unita informazione finanziaria ogni 100 mila abitanti sono state Padova (195,8), Verona (190,9) e Venezia (186,9). Rispetto al 2018 la provincia che ha registrato l’incremento più importante è stata Venezia (+24,4 per cento). Seguono Padova (+9,4 per cento) e Vicenza (+7,3 per cento). Forte caduta, invece, a Rovigo: rispetto al 2018 la contrazione è stata del 15,7 per cento.
OCA IN MALGA PER RIDARE VITA ALLA FOCA E NON SOLO
LA VALLE Un grande grazie, del sindaco, dell’amministrazione comunale tutta, della comunità. Perché quando qualcuno si muove per dare un contributo al territorio il grazie è sempre a gran voce sotto alle montagne lavallesi. Quel qualcuno risponde al nome di Matthias Paolo Peraro, gestore di Malga Calleda dove sabato è stata organizzato un pranzo a base d’oca. Chi si è seduto a tavola senza voglia di rialzarsi visto i piatti sapientemente presentati ha devoluto un’importante offerta che il Comune di La Valle deciderà come distribuire, per la ricostruzione della casera della Foca distrutta da un incendio, ma anche eventualmente per le associazioni del paese rimaste quest’anno caratterizzato dal covid senza entrate per la mancata possibilità di organizzare i partecipati eventi invernali, primaverili, estivi. “Giornata splendida in Calleda con ” oca in malga” – dice il sindaco Ezio Zuanel – e grazie a Matthias Peraro e tutto lo staff per l’iniziativa. La manifestazione si è svolta in forma ridotta viste delle vigenti normative in materia di Covid 19″.
FOTO
A SAN TOMASO NON CI SONO PIU’ CONSIGLIERI CHE POSSONO SUBENTRARE A PIAIA CHE HA RASSEGNATO LE DIMISSIONI
SAN TOMASO Il sindaco Moreno De Val ha convocato il consiglio comunale per martedi alle 20. Non ci sarà la surroga del consigliere dimissionario Ubaldo Piaia per mancanza di candidati eletti nella lista “San Tomaso si Puo’ Fare”. All’ordine del giorno le variazione al bilancio e l’approvazione del regolamento per l’imposa comunale Imu con relative aliquote per l’anno in corso. In discussione anche il Dup, l’adozione di una variante e il regolamento edilizio
TRA UNA SETTIMANA CONSIGLIO COMUNALE A RIVAMONTE
RIVAMONTE Venerdi alle 19 consiglio comunale convocato dal sindaco Nino Deon, all’ordine del giorno le comunicazioni del Presidente del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, Ennio Vigne al consiglio comunale di Rivamonte e relativa illusrazione degli interventi che l’ente stra programmando assieme al Comune sul territorio; approvazione del documento DUP e del regolamento edilizio. Ancora nessuna notizia invece circa il contestato traliccio Wind Tre che gran parte del paese non vuole. Al tecnico intervenuto all’ultima riunione era stato chiesto di portare un messaggio all’azienda, ovvero spostare il traliccio altrove per non danneggiare l’ambiente e impoverire il patrimonio edilizio del luogo.
CONCORSO PUBBLICO A ROCCA PIETORE PER COLLABORATORE A TEMPO INDETERMINATO
ROCCA PIETORE ll Comune ha indetto un concorso pubblico per esami per la copertura, a tempo indeterminato e a tempo pieno, di un posto di Collaboratore Professionale–Conduttore di macchine operatrici complesse – addetto al trasporto scolastico, ai servizi manutentivi e cimiteriali. Le domande di partecipazione dovranno pervenire al Comune di Rocca Pietore. Per informazioni è possibile rivolgersi ai seguenti recapiti: telefono 0437.721178; posta elettronica: [email protected]
NUOVI CORSI DEL CEIS PER OPERATORE SOCIO SANITARIO (Oss)
BELLUNO Nel biennio 2020-2021 verranno avviati nella provincia di Belluno 7 corsi per OSS. Il Ce.I.S. organizzerà i corsi con sede a Belluno, per iscriversi è necessario partecipare alla selezione del 2 ottobre 2020. Il Ce.I.S. organizza 2 incontri uno a Belluno e uno in Comune di Alpago per presentare la figura professionale dell’OSS, gli ambiti lavorativi, le modalità di selezione e gli incentivi economici messi a disposizione dalla Regione Veneto dal Rotary Club di Belluno e dal Consorzio Bim di Belluno: martedì 22 settembre alle 20.30 presso la sala “Placido Fabris” a Pieve d’Alpago e giovedì 24 settembre alle 20.30 presso la sede del Ce.I.S. di Belluno. Per informazioni: tel. 0437/950895 – [email protected]
ESCURSIONISMO CON CAMMINATURALMENTE
BELLUNO Il Centro UPM – Associazione Culturale di Belluno – organizza un’escursione naturalistica condotta da Anacleto Boranga – divulgatore e guida naturalistica/ambientale.
Sabato 26 settembre 2020 – LAGO E OASI NATURALISTICA DI S.CROCE –Un’area umida di straordinaria importanza ambientale e paesaggistica. E’ presente anche un’ esposizione fotografica all’aperto e alcune creazioni di Land Art. Percorso facile di circa 3 km. Consigliate calzature adatte per eventuali tratti umidi/fangosi. Ritrovo alla 14.30 in p/le Resistenza oppure successivamente al parcheggio subito dopo il ponte sul torrente Tesa ( Farra d’Alpago).
Dovranno essere osservate le norme anti COVID-19 (mascherina, autocertificazione). Partecipazione limitata a 20 persone – Iscrizione obbligatoria presso Un Noce, in via Barozzi 18 o al tel 351 5468735 o a [email protected] – Info 340 8769665
L’EMERGENZA COVID 19 PORTA ALL’ANNULLAMENTO DELLA MESSA PER I FIGLI SCOMPARSI
DI GIANNI SANTOMASO
GIOVEDI L’ASSEMBLEA DEL CONSORZIO BIM PIAVE A SEDICO
SEDICO L’Assemblea Generale del Consorzio BIM Piave di Belluno è convocata in seduta pubblica giovedì 24 settembre alle 16:30 presso la sala convegni di Villa Patt di Sedico. 5 i punti all’ordine del giorno.
LA ZATTERA: IL NATANTE PIU’ SEMPLICE E RAZIONALE REALIZZATO DALL’UOMO di RENATO BONA
BELLUNO “La zattera è il natante più semplice e razionale realizzato dall’uomo”. Comincia così il capitolo “La zattera” della pubblicazione (una cinquantina di pagine con bellissime immagini) intitolata “Lungo il Piave civiltà di un fiume” e realizzata dalla Fondazione culturale Lombardo-Veneto, dalla Fondazione G.E. Ghirardi, dalla Fameja dei zatèr e menadàs del Piave, dal Centro internazionale di studi sulle zattere e dal Circolo nautico Generali in occasione della mostra allestita dal maggio al novembre di trentasei anni fa a Villa Contarini di Piazzola sul Brenta. E prosegue spiegandoci che “il numero dei tronchi impiegati e le sue caratteristiche costruttive, descritte più di duemila anno or sono da Omero, sono gli stessi utilizzati dagli zattieri del Piave fino agli anni Venti del nostro secolo e chiariscono come per millenni ‘l’uomo non si sia mai liberato da uno schema perfetto’ (Giuseppe Sebesta, 1993)”. Proseguiamo la lettura: “Il modulo seriale di base della zattera bellunese, chiamato ‘còpola’ è infatti costituito – come in quella omerica – da 18-20 tronchi lunghi circa 10 piedi veneti (cioè 4 metri abbondanti)”. Gli zattieri di Codissago, giunti alle prime luci dell’alba alle rive di Perarolo, dopo aver risalito a piedi per oltre 15 chilometri la “strada del Canal” (l’attuale statale Alemagna, che collega la vallata Longaronese al Cadore), sistemano i tronchi di ciascuna ‘còpola’ su appositi scivoli, predisposti lungo la riva del deposito digradante verso il fiume”. E quindi “con grosse trivelle azionate a quattro mani (del diametro variabile in base alle esigenze costruttive, fra i 30 e i 50 millimetri) i tronchi vengono forati sia in testa che in coda, per consentire il successivo incernieramento l’una con l’altra delle quattro o cinque ‘còpole’ che costituiranno la zattera vera e propria”. A questo punto della “storia”, un’opportuna precisazione: “Un’esperienza plurisecolare, ma anche l’abbondanza della materia prima lungo le rive del Piave, ha selezionato la legatura ideale – per duttilità elasticità e resistenza – ricavata da polloni di nocciolo (o, in alternativa, di betulla) snervati e ritorti, Con queste corde vegetali, chiamate ‘sache’ si procede all’assemblaggio di tutte le componenti della zattera, compresi i quattro grandi remi-timoni, due a poppa e due a prua, necessari per manovrarla”. L’illustrazione prosegue così: “A circa un metro dalla estremità delle ‘còpole’ esterne viene fissato trasversalmente un tronco sul quale si innestano gli scalmi (chiamati ‘posteli’) atti a sostenere i remi, saldamente ancorati con le ‘sache’ e con perni e ‘caviglie’ di legno duro (maggiociondolo o corniolo). La corretta effettuazione di queste operazioni, attentamente verificata dal ‘capo-zattera’, era fondamentale per garantire la solidità del natante, lungo oltre venti metri e largo in relazione al numero e al diametro dei tronchi impiegati, dai 3 ai 5 metri”. La conclusione: “Mentre gli zattieri consumavano il loro frugale pasto costituito da polenta, formaggio e salumi, gli operai delle segherie provvedevano a sistemare in sovraccarico sulle tre ‘còpole’ centrali il legname segato in pile di 10-12 tavole, anch’esse forate alle estremità e fissate con caviglie lignee o ‘sache’ di nocciolo. La zattera era così pronta per iniziare la navigazione verso le pianure”. Il capitolo dà infine spazio alla sintetica illustrazione delle “Tipologie di zattere sul Piave” precisando che in relazione alle dimensioni e caratteristiche del legname utilizzato, nonché al numero dei singoli moduli-base (‘còpole’) utilizzati, le zattere bellunesi – fino al secolo scorso chiamate genericamente ‘cavi’ – assumevano nomi diversi: zata: unione di 5 ‘còpole’, costituite da ‘taglie’ o tavole di circa 4 metri di lunghezza; zattiòl: unione di 4 ‘còpole’: barca: unione di 3 ‘còpole’ costituite esclusivamente da travi; faghèra: unione di 10-12 ‘còpole’ costituite da borre di faggio; ras, raso: un’unica ‘còpola’ costituita da alberature per navi, lunga fino a 30-35 metri; rasét: un’unica ‘còpola’ con alberature inferiori ai 20 metri”.
NELLE FOTO (riproduzioni da: “Lungo il Piave civiltà di un fiume” stampato a cura del Circolo nautico delle Assicurazioni Generali presso la “Tipografica srl” in Venezia nel maggio 1994): immagine del 1901: zattiere e famiglia in posa sulla sezione prodiera di una zattera ormeggiata presso le segherie di Venago; recisione dei polloni di nocciolo; zattieri di Codissago incernierano le testate di due sezioni; menadàs e zattieri posano su un ammasso di “taglie”nel porto fluviale di Perarolo; conduttori di zattere immortalati per una cartolina del primo Novecento nel porto trevigiano di Nervesa, con “manarìn”, trivella e funi per l’ormeggio; due momenti della sfibratura dei polloni di nocciolo; fasi di allacciamento del remo-timone al “postèl” di sostegno; momenti dell’allacciamento di due teste di trave forate con la “saca” di nocciolo; il proclama dei Savii ed esecutori alle acque, per porre un freno al paventato interramento della laguna, favorito dalla “lezza, sabbia, terreno et altro” introdotti dalle zattere, impone ai conduttori di provvedere a “ben lavar le medesime” prima di oltrepassare le conche fluviali del Cavallino e della Mira e quindi a smantellarle in Venezia avendo cura di raccogliere tutte le “stroppe”, cioè le corde vegetali con le quali erano state costruite, a conveniente distanza dall’acqua
IL 26 E 27 SETTEMBRE A VILLA PATT DI SEDICO LA MOSTRA MERCATO
SEDICO Mostra mercato colori, sapori e profumi d’autunno, si terrà a Villa Patt nei giorni 26 e 27 settembre con esposizione di prodotti agricoli, hobbystica, la rassegna e mostra del cavallo, esposizione trattori d’epoca.
Venerdi alle 20 proiezione all’aperto del documentario di Stefano Usardi a cura dell’associazione Time Farm.
Sabato dalle 9.30 la rassegna mostra del cavallo Noriker, nel pomeriggio alle 16 spettacoli a cavallo, alle 18 concerto del corpo musicale comunale di Sedico. Funzioneranno i chioschi. Domenica mostra mercato dalle 9, in sala affreschi concorso formaggi di malga “la forma in malga” 34esima rassegna formaggi di malga dell’Agordino e provincia. In mattinata spettacoli equestri e con ApiDolomiti: storia, metodi di produzione, piccola degustazione con gli apicoltori della provincia ed il relatore Andrea Ottolina “Idromele, una bevanda al miele antica e moderna”. Alle 11.30 il pranzo con la proloco, alle 17 spettacolo per cavalli. Nell’ambito dell’evento mostra micologia con l’associazione Bresadola, mostra Bonsai con il gruppo di Feltre, attrezzi, macchine agricole e trattore d’epoca, Museo storico del 7°Reggimento Alpini e 4^ vetrina del cavallo di razza.
CORSO DI GINNASTICA POSTURALE A CANALE D’AGORDO
CANALE D’AGORDO L’associazione Pro Loco di Canale D’Agordo organizza per questo autunno il corso di ginnastica postulare con la fisioterapista Silvana Andrich. 8 lezioni a partire da lunedì 5 ottobre, dal lunedì al venerdì dalle 17:30 alle 19:30. Per informazioni o iscrizioni telefonare allo 0437 1948030 (venerdì, sabato domenica e festivi dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18) oppure 331 1248034, mail [email protected] Per le restrizioni e normative per il contenimento del Covid-19 i posti sono limitati.
SABATO 26 SETTEMBRE LA PRESENTAZIONE ALLO SKI COLLEGE
FALCADE Sabato 26 settembre alle 14.30 al polo scolastico di Falcade, presso la Sala Polifunzionale Dolomiti di Via Trieste, saranno presentate le squadre agonistiche 2020-21 dello Ski College Veneto-Falcade.
NUOVI ORARI PER LE VISTE AL CASTELLO DI ANDRAZ
Il castello riaprirà nei successivi 4 weekend (fino a domenica 11 ottobre), dal venerdì alla domenica, con orario leggermente ridotto: dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30. Le visite guidate o libere vanno prenotate al 334 33 46 680 o via mail a [email protected]
IERI ALLA RADIO
LA RASSEGNA STAMPA DALL’AMICO DEL POPOLO – 19 SETTEMBRE 2020
OSPITE: Oscar Schena
DUE MINUTI UN LIBRO
LA RACCOLTA COMPLETA
I RACCONTI DI PAOLO SOPPELSA il lunedi alle 9.30 e 18.30
LA RACCOLTA COMPLETA
DON CESARE, IL PENSIERO DEL GIORNO. ALLA RADIO ALLE 7 DEL MATTINO E ALLE 19.30 DELLA SERA.
SP 33 DI SAURIS fino al 25 settembre interdizione totale alla viabilità tra Casera Razzo e il confine con la provincia di Udine per messa in sicurezza versante a monte strada
REGIONALE 203 AGORDINA Fino al 18 dicembre (sabato e domenica esclusi) tra Candaten e Peron dalle 7.30 alle 9 e dalle 16.30 alle 18 con movieri e negli altri orari con semaforo, senso unico alternato.
SR 48 DELLE DOLOMITI fino a l’8 ottobre, dalle 7 alle 18 sabato e domenica esclusi, senso unico alternato regolato da impianto semaforico per miglioramento visibilità incrocio strada per Castello di Andraz
SP 473 DI CROCE D’AUNE dalle 8 alle 17 fino al 2 ottobre, esclusi sabati e domeniche, senso unico alternato regolato da movieri in località Croce D’Aune di Pedavena per sistemazione dissesto idrogeologico
SP 41 DI TIGNES Fino al 24 settembre interruzione totale alla viabilità nell’abitato di Tignes in comune di Alpago, dalle 8 alle 12 e dalle 14:30 alle 17:30 per rifacimento asfaltatura
PROVINCIALE 35 – LASTE Per allargamento della sede stradale in località Laste di Sopra limitazioni al transito fino al 15 ottobre esclusi festivi e prefestivi, brevi interruzioni durata massima di 15 minuti tra le 8 e le 12 e tra le 13 e le 17. Negli altri orari semaforo e senso unico alternato
SP 7 DI ZOPPE’ fino al 25 settembre, esclusi sabato e domenica, dalle 7:30 alle 12 e dalle 13 alle 17:30, temporanee interruzioni al traffico della durata massima di 30 minuti in comune di Val Di Zoldo per rifacimento rete idrica e fognaria
SP 30 PANORAMICA DEL COMELICO fino al 2 ottobre, esclusi sabati e domeniche, interdizione totale alla viabilità in entrambi i sensi di marcia tra Costa e Costalissoi per messa in sicurezza strada
SP 641 PASSO FEDAIA A Capanna Bill e a Col di Rocca fino al 30 settembre senso unico alternato regolato da semaforo.
REGIONALE 203 AGORDINA Fino al 30 settembre (sabato e domenica esclusi) tra Candaten e La Stanga dalle 7.30 alle 9 e dalle 16.30 alle 18 con movieri e negli altri orari con semaforo, senso unico alternato.
SR 48 DELLE DOLOMITI FINO AL 30 SETTEMBRE, DALLE 7 ALLE 17, ESCLUSI SABATO E DOMENICA, SALTUARIA ISTITUZIONE DI SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA MOVIERI PER PERIODI CONTINUATIVI NON SUPERIORI A 10 MINUTI NEI COMUNI DI CORTINA ED AURONZO DI CADORE PER CARICO SCARICO MATERIALI NECESSARI PER LA POSA DELL’ELTRODOTTO INTERRATO
SR 48 DELLE DOLOMITI Fino al 30 settembre in località Pocol (Cortina) senso unico alternato, esclusi sabato e domenica
SR 48 DELLE DOLOMITI Fino al 9 ottobre senso unico alternato in località Cernadoi, escluso sabato e domeniche
SR 48 DELLE DOLOMITI Fino al 30 settembre esclusi sabato e domenica senso unico alternato tra Cernadoi e Pian Falzarego
SP 30 PANORAMICA DEL COMELICO fino al 23 ottobre, compresi sabati e domeniche, senso unico alternato regolato da semaforo tra Costa e Costalissoi per consolidamento strada
SP 1 MADONNA DEL PIAVE fino a revoca, senso unico alternato regolato da semaforo in località Caorera di Quero Vas per lavori di messa in sicurezza piano viabile
Precipitazioni: Al mattino, a parte qualche occasionale piovasco sulle zone prealpine più occidentali, precipitazioni assenti. Nel corso del pomeriggio, probabilità medio alta (50-75%) di rovesci o di temporali sparsi. La quota neve sarà in lieve abbassamento, ma le nevicate interesseranno solo le vette più elevate delle Dolomiti, oltre i 3000 m.
Temperature: Minime pressochè stazionarie, salvo locali diminuzioni sulle valli dolomitiche e in quota, massime in lieve o contenuto calo, ancora lievemente superiori alle medie del periodo. Su Prealpi a 1500 m min 9°C max 14°C, a 2000 m min 6°C max 12°C. Su Dolomiti a 2000 m min 6°C max 12°C, a 3000 m min 0°C max 4°C.
Venti: Nelle valli deboli di direzione variabile, salvo temporanei rinforzi in caso di temporale; in quota in deboli/moderati da sud-est, a 5-15 km/h sia a 2000 che a 3000 m.
Precipitazioni: Probabili precipitazioni già a partire dalla tarda mattinata anche a carattere di rovescio o di temporale, con il limite delle nevicate intorno ai 2800-3000 m. Possibili parziali e temporanee schiarite. Temperature minime senza variazioni di rilievo, massime in ulteriore diminuzione. Venti in quota deboli/moderati sud-occidentali.
Temperature: In lieve diminuzione, specie le massime, ancora lievemente superiori alle medie del periodo. Su Prealpi a 1500 m min 9°C max 12°C, a 2000 m min 6°C max 10°C. Su Dolomiti a 2000 m min 6°C max 10°C, a 3000 m min 1°C max 3°C.
Venti: Nelle valli deboli di direzione variabile, salvo temporanei rinforzi in caso di temporale; in quota al mattino deboli/moderati da sud-est, tendenti a divenire moderato e a disporsi da sud-ovest, a 10-20 km/h sia a 2000 che a 3000 m.
LA DOMENICA CALCISTICA DI AGORDINA E FIORI BARP MAS
SECONDA CATEGORIA GIRONE R DEL VENETO
AGORDINA – TAMBRE 1-1
GOL AGORDINA: Lorenzet,
Finisce con un pareggio la prima vera sfida stagionale dell’Agordina. Una partita dalle due facce con gli agordini padroni del campo fin da subito e Tambre che si sveglia nella ripresa. Vantaggio immediato della formazione agordina e pareggio su autogol nella ripresa.
Pronti, via e subito gol. La squadra di Lorenzi sfrutta al meglio un calcio d’angolo di Zannoni per Lorenzet che di testa spedisce il pallone alle spalle del portiere avversario. Gli agordini continuano a premere alla ricerca del raddoppio. La voglia di chiudere subito la sfida è tanta. Dauda fa la differenza e si avvicina al gol poco dopo. Il Tambre comincia ad ingranare e si fa pericolosa al 15’ con Cibien che, a tu per tu col portiere, spreca il pareggio calciando alto sopra la traversa. L’estremo Faè salva il risultato per l’Agordina in altre due occasioni. Al 40’ Dauda scappa alla difesa, calcia ma non centra i pali per il raddoppio agordino. Nel secondo tempo la squadra di Agordo stenta a trovare la porta e il Tambre si difende con le unghie. La partita non da molte emozioni con le due compagini che giochicchiano a centrocampo. Continua a sprecare la squadra di Lorenzi che non riesce a trovare la rete del 2 a 0. Cibien ci prova su punizione ma la sfera sfiora l’incrocio. La beffa al 70’ quando, su punizione, Zannoni spedisce alle spalle di Faè il pallone. Inizia la girandola di cambi ma il risultato non cambia. Da segnalare un palo per gli ospiti a firma di Cibien. Nel finale Agordina in 10 per l’espulsione di un giocatore per fallo da ultimo uomo.
PRIMA CATEGORIA GIRONE G DEL VENETO
CADORE 1919 – FIORI BARP MAS 0-1
GOL FIORI BARP MAS: Canova
Buona la prima per il Fiori Barp che a Calalzo vince il derby bellunese di Prima Categoria contro il Cadore 1919. I sedicensi fanno bottino pieno grazie ad una rete arrivata nella ripresa.
Prima frazione a reti inviolate con le squadre che giocano a viso aperto. Alcune conclusioni ma non pericolose da entrambi i lati. Nella ripresa la partita si sblocca. A spedire in fondo al sacco il pallone è Canova che porta in vantaggio il Fiori Barp. Match che si vivacizza ma la formazione di Sedico incamera i primi 3 punti stagionali.
LA SETTIMANA DI MARCO TORMEN A LONATO DEL GARDA
LONATO (BS) Settimana impegnativa per il pilota Agordino di Kart Marco Tormen che a Lonato del Garda ha partecipato alla tappa del WSK Euro Cup. Una tappa importante in vista dei mondiali che si correranno nel fine settimana del 4 ottobre in cui erano presenti la maggior parte dei piloti europei ma soprattutto italiani. Il ragazzo di Voltago, dopo tre giorni di prove, si è qualificato per la fase finale della gara. Nel pomeriggio di sabato le prefinali dove Marco ha guadagnato tre posti partendo dalla 15ª posizione in griglia. Ha mantenuto il dodicesimo posto qualificandosi per la finalissima. Nella prima finale della domenica mattina, il pilota del Team Praga ha concluso la gara al 24 posto perdendo 3 posizioni alla partenza. Non delle migliori partenze nel pomeriggio con Tormen che perde 7 posti per poi recuperarne 2 nei primi giri. La gara continua con il pilota di Voltago nelle retrovie.
L’ALLEGHE VINCE A CAVALESE NELL’AMICHEVOLE CON IL FIEMME
PARZIALI: 1-1, 1-2, 1-2
Dopo la sconfitta tra le mura amiche di mercoledì sera, le civette si rifanno a Cavalese, sempre contro il Fiemme. La squadra di Matikainen vince la seconda partita amichevole pre campionato. Una bella prestazione degli alleghi che, dopo aver pareggiato la prima frazione, ingranano la marcia giusta e vincono il secondo e terzo drittel. Ora gli agordini sono in attesa di conoscere il calendario ufficiale della IHL. La partenza del campionato è prevista per sabato prossimo ma ancora non sono uscite le partite ufficiali della stagione 2020/21.
SPETTACOLO A FALCADE SU ASFALTO E NEVEPLAST
FALCADE Spettacolo a Falcade tra lo sforzo atletico dei campioni e gli applausi di un pubblico incuriosito dal nuovo, singolare ed originale evento. Le rotelline che girano, il morso sull’asfalto, lo sfrecciare tra i paletti. Una gara di slalom speciale che ha affascinato al pari delle partenze dal cancelletto sulla discesa Nevaplast che ha fatto di Molino-Falcade un punto di riferimento per tutta l’estate con l’auspicio che simili eventi si ripetano nel tempo, anche con la collaborazione dell’amministrazione comunale che non ha mancato di essere vicina ad un nuovo modo di creare indotto e richiamo turistico per l’intera valle
PER SAPERNE DI PIU’ ECCO IL SERVIZIO DEI NOTIZIARI DI RADIO PIU’ IN ONDA NEL CORSO DELLA SETTIMANA
Real time gara inline alpine falcade CLICCA QUI
CLASSIFICHE NEVEPLAST
Classifica Falcade 20_09_2020 Neveplast
TRANSCAVALLO EQUINOX RUN 2020 – FELICETTI-BECCARI VINCONO LA TERZA EDIZIONE
ALPAGO Domenica mattina sulle montagne iridate dell’Alpago è andata in scena la terza edizione della Transcavallo Equinox Run, gara podistica disputata lungo i sentieri e sulle vette che durante l’inverno diventano il paradiso dello scialpinismo e della Transcavallo. In campo maschile è andata in scena la sfida agonistica tra il team di Daniele Felicetti e Filippo Beccari che ha condotto la testa della corsa sin da subito e il team di Gianpietro Barattin e Daniele Meneghel. Daniele Felicetti e Filippo Beccari hanno chiuso con il tempo di 2h28’31’’ con 10’25’’ di vantaggio su Gianpietro Barattin e Daniele Meneghel. In terza posizione la coppia formata da Enrico Dal Farra e Stefano Cason. Tra le donne la vittoria è andata alle due sorelle Bortoluzzi , Monia e Michaela davanti a Monica e Michaela Bortoluzzi. Il team Bortoluzzi ha fermato il cronometro in 4h13’18’’. Tra le coppie miste domino della squadra di Markus Planoetscher con Annelise Felderer davanti alla squadra formata da Caterina Stenta e Andrea Moro. Sul terzo gradino del podio sono saliti Sandro Salvador e Roberta Dal Borgo. Nella classifica individuale sigillo con il tempo di 1h29’36’’ per Roberto Fregona davanti a Lucio Fregona e a Enrico Bonati. Nella gara al femminile il primo posto di giornata è stato conquistato da Cecilia De Filippo (1:43,31) davanti a Patrizia Zanette. In terza posizione Francesca Pesce. Il Comitato Organizzatore ha allestito due percorsi, quello riservato alle squadre e quello per i concorrenti singoli, il percorso della prova a squadre misurava circa 21,6 chilometri per un dislivello totale di sola salita di 1937 metri. La prova individuale invece prevedeva una sola salita per conquistare Cima Vacche, con 12,7 chilometri per un dislivello positivo di 1054 metri. Il tracciato di gara, disegnato da Vittorio Romor, presidente dello Sci Club Dolomiti Ski Alp, è partito da Col Indes, location storica di quasi tutte le edizioni della Transcavallo invernale. Subito dopo lo start, le squadre sono salite verso l’Andro delle Matte passando da Casera Palantina. Dopo lo sconfinamento in terra friulana i concorrenti sono tornati in Alpago dalla Forcella Bassa di Palantina. Doppiato per la seconda volta casera Palantina i concorrenti hanno affrontato la salita più lunga e impegnativa che li ha portati in cima al Monte Lastre, con 728 metri di dislivello positivo. Di seguito la comitiva di runner è transitata per la vetta del Monte Cornor, per Cima Vacche e dopo la lunga discesa verso Pian de le Lastre ha tagliato il traguardo a Col Indes.