40esimo di RADIOPIU…. LA VOCE DELL’EMOZIONE
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OGGI IL 14* ANNIVERSARIO DELLA TRAGEDIA DI “FALCO”
CORTINA Sono trascorsi 14 anni da quel drammatico pomeriggio del 22 agosto quando Dario, Fabrizio, Marco e Stefano morirono nella tragedia dell’elicottero “Falco” a Rio Gere. I colleghi ed amici del Soccorso Alpino e del Suem li ricorderanno in una cerimonia alle 18 a Cortina in chiesa dopo un passaggio a Rio Gere. A presenziare sia a Rio Gere che alla messa ci saranno le delegazioni del Soccorso Alpino bellunese capitanata dal referente provinciale Alex Barattin e del Suem 118 di Pieve di Cadore con in testa il primario Giulio Trillò. Ci sarà anche il commissario straordinario dell’Ulss 1 Dolomiti, Giuseppe Dal Ben.
LA CRONACA DI QUEL TRAGICO EVENTO (DAL VOLUME FALCO… DARIO FABRIZIO MARCO STEFANO)
… A questo punto l’elicottero con il denominativo “Falco” veniva chiamato via radio più volte dalla Centrale Operativa del S.U.E.M. 118 senza ricevere risposta alcuna, parimenti lo stesso veniva fatto dal personale C.N.S.A.S. della Stazione di Cortina d’Ampezzo, che si trovava a Rio Gere, con il medesimo esito. Il Delegato del C.N.S.A.S., Fabio Bristot, che si trovava per motivi diversi nel magazzino della Stazione C.N.S.A.S. di Belluno, comprendendo la situazione ed ancor prima che venissero sospese le chiamate a Falco, congiuntamente ad un Operatore del C.N.S.A.S. di Belluno (Matteo Fontana), sentite le reiterate comunicazioni radio prive di risposta, partiva immediatamente per Cortina, avvisando il Vice Delegato, Gianni Mezzomo ed il Coordinatore dei Tecnici di Elisoccorso, Sergio Albanello, di quanto si andava profilando. Lungo il percorso il Delegato transitava per la Centrale Operativa di Pieve di Cadore recuperando il Direttore del S.U.E.M. 118 Dott. Angelo Costola per effettuare assieme il viaggio verso Cortina d’Ampezzo. L’elicottero veniva successivamente chiamato via radio ancora per qualche decina di secondi, quindi, la Centrale Operativa del S.U.E.M. 118 di Pieve di Cadore provava ad effettuare anche dei contatti via cavo con i membri dell’equipaggio con esito negativo. A questo punto il Tecnico di Centrale del Soccorso Alpino presente al S.U.E.M. 118 indirizzava le squadre del C.N.S.A.S. di Cortina, già impegnate via terra, sulle zone oggetto della perlustrazione aerea, attività che peraltro era già in corso di effettuazione. Andava chiaramente delineandosi la tesi di un possibile caduta dell’elicottero e, dopo qualche tempo di comprensibile, quanto drammatico imbarazzo, oltre che di verifica di quanto forse era tragicamente occorso, la Centrale Operativa del S.U.E.M. 118 allertava alle 15.14 il S.U.E.M. 118 di Bolzano per l’immediato invio di un elicottero sul luogo dell’evento. L’elicottero decollava alle 15.22 dalla base di Bressanone ed arrivava sul luogo dell’evento alle 15.35. Qui imbarcava Paolo Bellodis, Guida Alpina e Tecnico di elisoccorso del C.N.S.A.S., per effettuare una ricognizione puntuale sul luogo dell’evento. Poi era la volta dell’elicottero del S.U.E.M. di Treviso, allertato alle 15.20 e decollato alle 15.25 dalla piazzola dell’Ospedale Ca’ Foncello di Treviso che atterrava sul posto alle 15.42. Precedentemente, nei minuti che seguono le 15.05/15.08, quanti si trovavano sul piazzale di Rio Gere, ovvero Luca Pislor e Ruben Moroder ed altri si rendevano conto dell’avvenuto ed effettuavano invano diverse chiamate radio sia sulla frequenza del S.U.E.M. 118 sia su quella del Soccorso Alpino., tutte con esito negativo. Qualche istante dopo, Luca Pislor e Ruben Moroder, salivano in macchina assieme a Lorenzo Gaspari e raggiungevano la zona posta a valle del supposto luogo dell’evento, da dove proseguivano a piedi, pervenendo ben presto ad individuare la sagoma dell’elicottero caduto a quota 1.945 metri, riverso sul fianco sinistro. Trascorrevano pochi attimi per rendersi oggettivamente conto che tutti i membri dell’equipaggio erano deceduti….
VENEZIA “Dario, Fabrizio, Marco e Stefano sono nomi rimasti scolpiti per sempre nella roccia delle nostre Dolomiti e nel nostro cuore. Domani (domenica 22 agosto) ricorrono dodici anni dal loro generoso ed eroico sacrificio. Un lasso di tempo che non ha stemperato l’impressione e il dolore di quella tragedia; ogni volta che le pale di un elicottero rompono il silenzio della nostra montagna, il pensiero va a loro, alla loro sconfinata generosità e alla loro sfortunata ultima missione”. Con queste parole, il Presidente della Regione del Veneto, alla vigilia del quattrodicesimo anniversario, ricorda le vittime della tragedia del 22 agosto 2009, quando morirono in un incidente i quattro componenti dell’equipaggio di “Falco”, l’elicottero del Soccorso Alpino e del Suem 118, precipitato sul Rio Gere, durante una missione nei pressi di Cortina d’Ampezzo.
DILLO A RADIO PIU’… “ERA COSI’ DIFFICILE ASPETTARE ANCORA UNA SETTIMANA?”
Raffica di messaggi ieri alla radio in concomitanza con la riapertura del cantiere sul ponte di Avoscan. Gran traffico: per la riapertura di Luxottica, perché siamo ancora in piena stagione è la settimana clou. Si sono formate lunghe code (anche perché tutto è affidato ai semafori non intelligenti come lo potrebbero essere i movieri) tanto a nord che a sud del cantiere. Sarà così fino a venerdi.
e per peggiorare ulteriormente la già critica situazione INTERDIZIONE TOTALE AL TRAFFICO A DIGONERA
SP 563 SALESEI Fino al 25 agosto in località Digonera di Rocca Pietore interdizione al traffico dalle 8 alle 18. Negli altri orari senso unico alternato regolato da semaforo. Dal 26 al 28 agosto senso unico alternato regolato da semaforo.
ACQUA INQUINATA A FALCADE E CANALE D’AGORDO
Gestione Servizi Pubblici informa che a FALCADE nelle località FALCADE ALTO, VILLOTTA, LA FOCA E VIA MAS DE LE MOLE e a CANALE D’AGORDO nelle località CAPOLUOGO, CASATE, VAL e CALCERGNAN l’acqua erogata dall’acquedotto non è potabile e può essere usata per scopi alimentari SOLO PREVIA bollitura. GSP ha, comunque, già adottato le necessarie misure per la disinfezione dell’acqua presente nei serbatoi e nella rete idrica con l’aggiunta di cloro.
INTERDIZIONE TOTALE AL TRAFFICO A DIGONERA
SP 563 SALESEI Fino al 25 agosto in località Digonera di Rocca Pietore interdizione al traffico dalle 8 alle 18. Negli altri orari senso unico alternato regolato da semaforo. Dal 26 al 28 agosto senso unico alternato regolato da semaforo.
CHIUDE LA PROVINCIALE 19 DI LAMON
REDAZIONE Fino all’8 settembre, dalle 7.30 alle 17.30 chiude totalmente la provinciale 19 in Comune di Lamon, Negli altri orari senso unico alternato regolato da semaforo, divieto di sorpasso e limite orario 50 e 30 chilometri.
LO STATO DI ALLARME CLIMATICO PER DISAGIO FISICO CONTINUA FINO AL 24 AGOSTO
VENEZIA La Protezione Civile del Veneto, preso atto delle previsioni, formulate in forma di tendenza, contenute nel Bollettino del Disagio Fisico e della Qualità dell’Aria per la Regione del Veneto emesso oggi da ARPAV – Dipartimento Regionale Sicurezza del Territorio – U.O. Meteorologia e Climatologia, comunica che la dichiarazione di stato di allarme climatico per disagio fisico, già attiva fino al 21 agosto, è stata prolungata da oggi fino al 24 agosto per le zone Costiera, Pianeggiante Continentale, Pedemontana e Montana del Veneto. Si ricorda che per segnalazioni e informazioni di ambito socio-sanitario è attivo il seguente numero verde 800535535 realizzato con la collaborazione del Servizio Telesoccorso e Telecontrollo. Per segnalazioni di eventuali emergenze di Protezione Civile è attivo il numero verde 800990009.
CI HA LASCIATI DON GIUSEPPE MINELLA
È morto ieri mattina, presso la Casa Padre Kolbe di Pedavena, don Giuseppe Minella. Aveva 93 anni. Figlio di Riccardo e Rosa Giazzon, era nato a Santa Giustina il 29 giugno 1930. Dopo il tradizionale percorso nei seminari di Feltre e di Belluno, venne ordinato prete a Santa Giustina il 2 luglio 1954. Nella sua vita fu soprattutto a contatto con gli studenti: fu vicedirettore del Collegio Vescovile di Feltre negli anni 1954-1958 e insegnante nel seminario negli anni 1954-1960, assistente spirituale presso la caserma dei granatieri a Roma (1968-1971), direttore della casa dello studente a Feltre (1971-1974), cappellano della colonia “Stella Maris” di Feltre (1972-1977). Avendo nel frattempo conseguito la laurea in lettere, si dedicò soprattutto all’insegnamento nell’Istituto per geometri di Feltre dal 1975 fino alla pensione. Si dedicò anche all’insegnamento presso la Scuola di formazione teologica di Feltre. Visse esperienze dirette di ministero pastorale come cappellano del Duomo di Feltre (1955-1957), assistente diocesano di Azione Cattolica (1955-1960), parroco di Mugnai (1959-1965), missionario per gli emigranti a Colonia (1965-1968), vicario parrocchiale e poi parroco di Porcen (1974-2006).
Quando rinunciò all’impegno pastorale diretto, esercitò il servizio di cappellano presso la comunità religiosa “Opus Mariae Reginae” di Santa Giustina, continuando ad aiutare le parrocchie vicine per le celebrazioni domenicali. Gli ultimi anni della sua lunga esistenza li ha passati presso la Casa Padre Kolbe di Pedavena. La celebrazione esequiale si terrà nella chiesa parrocchiale di Santa Giustina mercoledì 23 agosto alle ore 10.30
fonte facebook chiesa di belluno feltre
TREDICI ANNI FA LA TRAGICA SCOMPARSA, IN PUGLIA DI DON FRANCESCO CASSOL RICORDATO IN UN LIBRO
13 ANNI DOPO, dalla tragica morte di don Francesco Cassol. Un bracconiere lo aveva scambiato per un cinghiale, mentre dormiva fra i campi della Murgia barese. Don Francesco era parroco a Longarone. Oggi alle 18 nella chiesa di Ospitale verrà celebrata una messa a suffragio e una seconda celebrazione è in programma domani sempre alle 18 a Igne.
DI RENATO BONA
“La notte del 22 agosto 2010 un colpo di fucile interrompe bruscamente la vita di don Francesco Cassol, sacerdote bellunese, in cammino nelle Murge baresi con un gruppo di goumiers. Don Francesco, sacerdote, parroco, scout, goumier, uomo, ha tracciato un percorso indelebile nelle persone che lo hanno conosciuto”. Così si legge nella quarta di copertina del volumetto (piccolo per dimensioni ma grande per contenuti che riguardano una persona-sacerdote autenticamente speciale) “La traccia di don Francesco”, con scritti di don Cassol, curato da Andrea Padoin e Marco Perale e stampato dalla bellunese tipografia Piave nell’agosto 2011, nel primo anniversario del “ritorno di don Francesco alla casa del Padre” e, seconda edizione, nel giugno 2012 in occasione dell’intitolazione della “Casera i Ronch-Bivacco don Francesco Cassol”. Chi stende queste note ha acquisito il libretto in questione visitando il mercatino che Elisa Dalla Rossa (con il ben noto entusiasmo che caratterizza questa ed altre sue iniziative a favore dell’Associazione Yolandre del Madagascar per realizzare il progetto di una scuola dell’infanzia da costruire a favore di bambini di genitori single, progetto nato da un’idea di Gilda, una ragazza malgascia, conosciuta da Elisa in occasione di una vacanza a Nosy Be) ha allestito nell’ex negozio di barbiere della via Rialto nel centro di Belluno. Ed ha così potuto riandare alla tragica notizia di dodici anni fa quando un bracconiere uccise con un colpo di fucile don Francesco Cassol che (insieme ad alcuni giovani stava vivendo un’esperienza di preghiera e cammino nel parco nazionale dell’Alta Murgia) dormiva all’aperto in un sacco a pelo, avendolo scambiato per un cinghiale (e per questo è stato condannato dal Tribunale di Altamura ad un anno e sette mesi di reclusione).
La preziosa pubblicazione (il ricavato dalla vendita sarà devoluto a progetti di carità vicini a don Francesco Cassol), introdotta da Daniele Casanova, responsabile di zona di Agesci Belluno e da Aldo De Menech, commissario di distretto Pse Belluno-Trentino Alto Adige, e presentata dall’allora vescovo di Belluno-Feltre monsignor Giuseppe Andrich, si apre con un’immagine del sacerdote bellunese (nato il 23 luglio 1958, terzo di sei fratelli) in Puglia, alla partenza del suo ultimo Goum il 18 agosto 2010 ed è articolata in questi capitoli: “Amore di Dio”, “Amore”, “Comunità”, “Dono”, “Missione”, “Preghiera”, “Sacerdozio”, “Servizio”, “Conclusione”. Marcvo Perale evidenzia fra lìaltro di don Francesco “Una vocaziuoner alk sdervizio che si è sviluppatys all’interno dello scopiutrismo, dove ha seguito l’intgero itinerarioi dfi formazioner, da lupetto fino a diventare Capo, prima nell’Asci, e poi nell’Agesci (di cui è stato assistente ecclesiastico di zona daL 1985) fino all’ultimo incarico di Assistente del Distretto di BellunO-Trentino Alto Adige dell’Associazione Italiana Guide e Scouts d’Europa Cattolici Fse). Una vocazione – sottolinea – che ha avuto tra i suoi punti di riferimento costanti San Francesco e Charles de Foucauld”.
Il curriculum del sacerdote tragicamente scomparso ricorda che è stato ordinato sacerdote il 16 aprile 1983 con prima nomina pastorale a Limana quale vicario parrocchiale; nel 1985 divenne vice direttore del Centro di spiritualità “Papa Luciani” di Col Cumano di Santa Giustina; fu anche vice assistente dei Giovani e dell’Azione cattolica ragazzi, assistente diocesano degli universitari, segretario del consiglio presbiterale della Diocesi, insegnante di religione all’istituto magistrale “Renier” di Belluno, vicario episcopale per la pastorale e si occupò dell’organizzazione della Missione per il Giubileo del 2000 in ambito diocesano. Ancora: ha svolto servizio pastorale anche nelle parrocchie di Roe di Sedico e a San Gregorio nelle Alpi: si avvicinò alla comunità terapeutica “Fraternità” di Landris di Sedico di cui divenne animatore e poi presidente; coordinatore degli uffici di Curia e segretario del sinodo diocesano. Risale al 2005 la nomina ad arciprete di Longarone e parroco di Igne ed Ospitale di Cadore oltre che vicario foraneo della Forania di Longarone e di Pieve di Zoldo. Ha collaborato al progetto del “Cammino delle Dolomiti” di cui – era il marzo 2010 – era divenuto coordinatore per gli aspetti legati alla spiritualità. La sua formazione scout lo aveva portato dagli anni Novanta – citiamo ancora Perale – a contatto con la spiritualità del “Goum”, un’esperienza di cammino fisico e spirituale essenziale e comunitario, che guido poi numerose volte in Francia ed in Italia. Fino alla tragica notte del 22 agosto 2012…
Concludiamo ricordando che domenica 17 giugno 2012 si era svolta, con larga partecipazione, la cerimonia di dedicazione della casera I Ronch a don Francesco Cassol, presenti oltre 200 persone provenienti da tre località diverse: Col di Roanza, Case Bortot e Caiada, salite alla casera (di proprietà del Comune di Belluno) sul versante settentrionale del monte Serva, nel Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi.
NELLE FOTO (riproduzioni da “La traccia di don Francesco” e del depliant dell’Associazione Yolandre): la copertina della pubblicazione curata da Andrea Padoin e Marco Perale; ragazzi del Madagascar per i quali è impegnata l’associazione Yolandre che a Belluno ha quale referente Elisa Dalla Rossa; don Francesco in Puglia alla partenza del suo ultimo Goum il 18 agosto 2010; il giorno della prima comunione; ai tempi del seminario; coi genitori il giorno dell’ordinazione sacerdotale il 16 aprile 1983; don Cassol con una “coccinella” degli Scout d’Europa; Arson di Feltre. Benedizione della Croce eretta dal Masci; 15 agosto 2010: ultima messa al campo scout del Reparto Belluno 3; il monolite eretto sul luogo dove don Francesco è stato ucciso.
L’ULTIMO SALUTO AD ANGELA RECH FIABANE
BELLUNO L’organo di Diego Pancera, il sassofono di Gigi Golfetto in “over in the rainbow”, il coro di Tisoi-Orzes ieri hanno accompagnato nell’ultimo viaggio Angela Rech in Fiabane, morta a 77 anni, amava di più proprio coloro che non venivano accolti dalla comunità: carcerati, tossicodipendenti. La porta di casa sua prima ad Agordo e poi a Belluno era sempre aperta. Ad Agordo, A Villalta vicino all’ospedale, abitò per una ventina d’anni
IN ALPAGO L’ADDIO A ITALO CALVI
ALPAGO erano in tanti ieri per l’ultimo saluto a Italo Calvi. La messa è stata officiata da don Moreno Baldo, che nella sua omelia ha preferito evitare di scendere nei dettagli della sua prematura scomparsa, invitando piuttosto tutti i presenti a rimanere uniti nella preghiera e nel ricordo. Durante la funzione religiosa, ci sono stati momenti anche molto toccanti, tra il Silenzio suonato con la tromba dagli alpini e i canti del coro dei ragazzi di Spert, che hanno intonato diverse canzoni.
MANCATO RIENTRO, ALPINISTA RITROVATO ALLA FERMATA DELL’AUTOBUS
ELICOTTERO IN VOLO PER TRAUMA ALLA CAVIGLIA
VAL DI ZOLDO Due interventi di poco conto ma di grande impegno per il personale Suem, dell’elicottero, del Soccorso Alpino. Per cosa? Una caviglia traumatizzata sopra Passo Staulanza lungo il sentiero numero 472, che porta alle orme dei dinosauri sul Pelmetto, quando la 40enne di San Donà di Piave (VE) si è fatta male, era con il marito e due figli. Una squadra del Soccorso alpino della Val di Zoldo è salita con i mezzi lungo la strada sterrata che scende verso Pecol da Baita Civetta, per recuperare una 71enne di Ferrara che si era infortunata a un piede, mentre rientrava assieme al marito da una camminata. La donna è stata accompagnata alla sua macchina con la quale si è allontanata in autonomia.
L’UNIONE MONTANA AGORDINA COSTITUISCE IL PRIMO UFFICIO DI PROSSIMITA’ DELLA PROVINCIA
di Gianni Santomaso
IN RICORDO DI ERMANNO SALVATERRA: UNA LUCE TRA LE VETTE
Nei giorni in cui l’alpinismo piange la perdita di Ermanno Salvaterra, una delle figure più amate e rispettate nel mondo dell’arrampicata, si riaccendono i ricordi di un uomo che ha lasciato un’impronta indelebile tra le vette più imponenti. La sua prematura scomparsa riporta alla mente uno dei momenti più significativi della sua carriera, quando nel lontano 1992 si alzò fiero sul palco dell’Agordino D’Oro Premio i Discreti. Con passo sicuro, ma sempre con grande umiltà, ha scalato non solo le vette più alte, ma anche i cuori di chi lo conosceva. La sua forza interiore e la sua dedizione all’arrampicata erano tangibili in ogni sfida affrontata, in ogni parete conquistata. Nel 1992, Salvaterra fu insignito dell’Agordino D’Oro Premio i Discreti, un riconoscimento che lo premiava non solo per le sue imprese alpinistiche straordinarie, per lo sci, per il cinema, ma anche per il suo spirito di squadra e la sua capacità di ispirare gli altri. In quell’occasione, con umiltà e gratitudine, condivise il palco con altre personalità eccezionali come Deborah Compagnoni (sport), Giorgio Chiesura (letteratura), Bruno De Donà (alpinismo), Don Elio Sommavilla (geologia e attività umanitarie in Somalia) e Andrea Zanzotto (poesia) Quella giornata rimane impressa nella memoria di chi ebbe la fortuna di esserci. L’energia e l’entusiasmo di quei grandi nomi riempivano il Broi, la piazza verde di Agordo, mentre ognuno di loro rappresentava una storia unica di successo e dedizione. Ermanno Salvaterra, con il suo sorriso sincero e la sua umiltà disarmante, contribuì a creare un’atmosfera di condivisione e ammirazione reciproca.
mirko mezzacasa
GRAZIE A Nella, Alice e archivio Unione Montana Agordina
ROCCA PIETORE | MARMOLADA, «UN DUOMO DI ARIA CALDA IN QUOTA»: PARLA IL GEOFISICO DI ARPAV ARABBA
DAL TG DI IERI SERA, SU ANTENNA TRE. (ogni sera alle 19.10 le anticipazioni alla radio del TG DEL BELLUNESE in onda ogni sera alle 19.30 sul canale 10 del digitale terrestre
di TIZIANA BOLOGNANI
intervista a ROBERT THIERRY LUCIANI, CENTRO METEO DI ARABBA.
STAZIONE DI LONGARONE, SPORCIZIA E VANDALISMO
LONGARONE La stazione ferroviaria si trova ad affrontare gravi problemi riguardanti sporcizia e vandalismo, come dimostrato dall’ultimo. Un gruppo di facinorosi ha vandalizzato l’atrio principale, danneggiando la porta di accesso e lasciando il binario 1 completamente ostruito da panchine sradicate dalla sala d’attesa. Gli spazi comuni della stazione, a loro volta, si trovano ormai in uno stato di degrado e incuria. L’episodio ha messo in luce il problema di un’adeguata sorveglianza. Anche in Municipio è noto come la stazione ferroviaria sia punto strategico di collegamento e punto di accesso per i visitatori della città. Investire nella manutenzione e nella pulizia della stazione è un passo imprescindibile per rigenerare l’immagine della città e rendere l’ambiente più accogliente per residenti e turisti.
«per quanto riguarda il poco decoro» ,dice Ernesto Losso, «non è certo un bel biglietto da visita nell’anno del sessantesimo del Vajont anche il sottopasso ex Poste, di fronte alla stazione, che da anni è in condizioni pietose. A mio parere l’incuria dell’area stazione è una delle conseguenze della chiusura della strada statale: dato che c’è meno movimento in stazione la struttura è molto meno controllata».
VANDALI IN VIA MATTEOTTI. ALBERTO “NON SI E’ FATTO VIVO NESSUNO…”
BELLUNO Nessuna scusa, nessuna operazione di pulizia. Alberto Gabrieli, con tanto di supporto tecnologico fornito dalle telecamere, oggi andrà in Questura e denunciare i bulli che s’aggirano in città. Quelli che hanno sversato litri di olio esausto nella piazzetta tra i tavolini del Roxy Bar. Hanno pure imbrattato le vetrine. Gabrieli aveva invitato i vandali a pulire, ma non si sono visti, ci penserà la Polizia… a farli ragionare, anche se la missione è di quelle difficili viste le teste dei giovanotti.
IERI ALLA RADIO
VANDALI IN CENTRO… “UOMO AVVISATO, MEZZO SALVATO”
BELLUNO Vandali di nuovo in centro ad imbrattare i beni altrui. Ma questa volta le telecamere avrebbero immortalato gli autori della bravata.Sulla pagina SEI DI BELLUNO SE (FACEBOOK) Alberto denuncia pubblicamente l’episodio con un invito…
Alberto Gabrieli Rivolgo un avviso ai ragazzi che questa notte hanno sversato diversi litri di olio, imbrattando vetrine, negozi e galleria di Via Matteotti che sono stati ripresi da ben due telecamere; hanno tempo fino a lunedi mattina per presentarsi a ripulire il tutto, poi porto filmati e sporgo denuncia in questura.
FUGA IN MOTO, BLOCCATO E DENUNCIATO
BELLUNO Scene da film l’altra sera a Belluno, ben documentato dalla chat Viabilità Provincia di Belluno: “c’è un motociclista in fuga”, “un uomo in moto inseguito dalla Polizia”. In effetti è andata proprio così. Erano le 21 quando il motociclista campano, da tempo a Belluno, ha deciso di dribblare gli uomini della Polizia. Immediato l’inseguimento, personale della Questura e Carabinieri lungo via Garibaldi (in contromano), Piazzale Marconi, Via Feltre e fino in via dei Dendrofori. L’uomo è stato fermato in via Sarajevo
IDENTIFICATI GLI AUTORI DEI RUMORI IN PIAZZA
BELLUNO Cassa stereo a palla in centro, alle 17 sono arrivati i Carabinieri mentre il gruppetto di una decina di giovani maghrebini si è spostato in piazza delle Erbe, all’arrivo dei Carabinieri, che gli hanno identificati, hanno alzato il sedere e si sono diretti in piazza Duomo.
EFFETTI DEL CALDO, MALORE IN CENTRO
BELLUNO Alle 17,.30 è stata soccorsa un donna che si è sentita male. Portata in ospedale con l’ambulanza del pronto soccorso del San Martino. La paziente non ha mai perso consocenza.
foto corriere alpi
IL COMUNE DI LA VALLE CONTINUA IL SODALIZIO CON AUSER PER IL TRASPORTO STUDENTI
di Gianni Santomaso
UN NUOVO AVVISO DI GARA PER L’AREA CAMPER DI LAMBROI
di Gianni Santomaso
UNA SUPER FRANCESCA DE COLO’ NEL PALIO DEI CENTO, NELL’EDIZIONE DEI RECORD
REDAZIONE Che sia stata un’edizione da record lo si è capito fin dal sabato, quando sul Broi di Agordo la gente si è fatta vedere numerosa per assistere alla prima prova del Palio Dei Cento: la corsa a staffetta. Una serata che resterà nella storia, non solo per la splendida vittoria di Veran ma anche per la splendida prestazione di Francesca De Colò. La “straniera” di Taibon, la staffettista in forza a Toccol, è riuscita ad abbattere il record della corsa femminile che apparteneva a Cinzia Salvi e che era imbattuto dal 2013. Dopo 10 anni viene quindi polverizzato il tempo della Salvi e Francesca De Colò ha chiuso con 8’27″92 abbassando il tempo di ben 4 secondi. Il record è stato battuto anche dal pubblico che nella calda domenica di Agordo è accorso numeroso per assistere alle 6 prove in programma. Il culmine di spettatori naturalmente durante il tiro alla fune dove la frazione di Rif ha vinto per la diciottesima volta consecutiva. Una due giorni di festa culminata con lo spettacolo dei fuochi artificiali che ha attirato l’attenzione di tutta Agordo…ma non solo.
MATTEO CHISSALE’, PRESIDENTE DEL COMITATO PALIO
LA FOTOGALLERY DEL PALIO DI ANDREA DE NARDIN
ATTI DI VANDALISMO ALLA SUCCURSALE DELLE MEDIE DI AGORDO
AGORDO
di Gianni Santomaso
LAVORO: NEL MESE DI AGOSTO PREVISTE 4.400 ASSUNZIONI A TREVISO E 1.350 A BELLUNO
Buone anche le entrate previste fino ad ottobre: 21.700 a Treviso e 5.200 a Belluno anche se emerge qualche segnale di rallentamento per l’autunno.
Il commento del Presidente Mario Pozza Anche in agosto le nostre imprese continuano a rinforzare gli organici: nel turismo e nella ristorazione, ovviamente, stante il periodo, ma anche nell’industria meccanica ed elettronica Rispetto allo scorso anno c’è qualche segnale di rallentamento nei programmi di assunzione soprattutto nel momento in cui le previsioni si spingono fino ad ottobre e scontano l’incertezza di scenario che più volte abbiamo commentato, con particolare riferimento alla tenuta della domanda (interna ed estera). Ma se stiamo ai numeri dei bollettini Excelsior, al momento il rallentamento delle assunzioni possiamo quantificarlo nell’ordine di un -3% a Treviso (equamente distribuito fra industria e servizi) e di un -2,2% a Belluno (tutto condizionato però dai servizi, mentre i livelli occupazionali dell’industria bellunese sembrano in tenuta).
L’OMAGGIO DI LAURA BALLIS ALLA COMUNITA’
di Rodolfo Pellegrinon_Falcade
“Una doverosa riflessione sulle manifestazioni per i tragici fatti del 20 agosto 1944.
E’ vero che oltre alle autorità, ai Sindaci, Carabinieri, Polizia Locale ecc. non si è vista la partecipazione della cittadinanza. Nessuno si è mai chiesto come mai i cittadini non partecipano?”
L’AUSER FEST AD AGORDO
di Gianni Santomaso
XXIVesima edizione di Voilà in archivio con numeri più che lusinghieri: nelle quattro giornate di spettacoli oltre 2 mila le presenze registrate nelle diverse location della manifestazione.
FELTRE “Voilà”, il festival di arte di strada giunto a Feltre alla sua 24esima edizione nelle quattro giornate della manifestazione si sono infatti contate oltre 2 mila presenze.
L’ASSESSORE ALLE POLITICHE GIOVANILI, CLAUDIO DALLA PALMA
IL 2 E 3 SETTEMBRE SI GIOCHERA’ IL MUNDIALITO A BELLUNO
BELLUNO SI giocherà il weekend del 2 e 3 settembre a Belluno la prima edizione del Mundialito, torneo di calcio che vedrà affrontarsi giocatori di nove nazioni in nome dell’integrazione.
di Daniele Dalvit
”Amici del Mut”
BELLUNO Grande successo di pubblico e unanimi commenti entusiasti per la rappresentazione dell’opera lirica “La Bohème”, di Giacomo Puccini, presso il Teatro “Al Mut” a Sossai, dove la gran qualità dello spettacolo musicale e la magica cornice del luogo hanno regalato sensazioni memorabili. L’ormai tradizionale appuntamento estivo con la “lirica silvestre” sta diventando una occasione di alta cultura con interesse di pubblico che va oltre i confini provinciali. L’aver esaurito i duecento posti previsti in sole due ore già rende l’idea della qualità dell’evento.
PRESENTATO IL VOLUME “CESANA STORIA DI UN ANTICO BORGO”
BORGO VALBELLUNA Presentato il terzo Quaderno del Territorio “Cesana Storia di un antico borgo sul Piave della sua contea, dei ponti, della Muda e del Passo Barca” di Gino Pasqualotto, edito dall’associazione culturale Veses. Ospiti della serata il direttore scientifico e vice presidente dell’Istituto Diocesano “Beato Toniolo. Le vie dei Santi” Marco Zabotti e il giornalista e saggista Ferruccio De Bortoli.
foto Lorenza Vello
IERI ALLA RADIO
PERITI MINERARI DALL’AGORDINO AL MONDO
REDAZIONE Continua la serie di racconti con i periti minerari agordini. Questa settimana è il turno della storia di Emilio Valcozzena. I racconti dei periti minerari agordini che hanno lavorato nel mondo, ogni lunedì alle 10:30 e alle 19 su Radio Più.
LA RACCOLTA COMPLETA
AL RIFUGIO SCARPA IL FESTIVAL DI AGOSTO ALLE PENDICI DELL’AGNER
VOLTAGO
DAL RIFUGIO SCARPA IL GESTORE MARCO BERGAMO
GLI APPUNTAMENTI
A CAPRILE DI ALLEGHE LA SAGRA DI SAN BARTOLOMEO
ALLEGHE Un nuovo appuntamento ad Alleghe con gli alpini del Gruppo Monte Civetta, patrocinio del Comune di Alleghe e collaborazione della Proloco. Per tre giorni a Caprile di Alleghe (scuole medie) tradizione, cultura e festa. GIOVEDI 24 AGOSTO 10:30 Messa nella parrocchiale di San Bartolomeo; 20:30 nella sede del Cai Caprile ai campi sportivi “La Storia del Cai Caprile” attraverso le immagini di Mario Tenega. VENERDI 25 AGOSTO: 20:30 Presso la palestra delle scuole medie concerto del Coro Monte Dolada e del Coro Alpino Monte Civetta; SABATO 26 AGOSTO 9:00 Escursione guidata del CAI Caprile lungo il Sentiero Carducci. 16 esibizione di intaglio del legno con la motosega 17:30 Happy Hour Music drink 19:00 apertura stand gastronomico e musica dal vivo con l’orchestra Liscio Spritz e dalle 23:00 dj music by Binyl Boys Sound DOMENICA 27 AGOSTO 10:00 e per tutto il giorno: -gioco ” Su per Piaseta in socoi e savate”. -Mettiti alla prova con le associazioni della Croce Verde, del Soccorso Alpino, dei Pompieri: Grandi avventure sulle orme dei volontari: attività per bambini e ragazzi. 10:30 / 11:30 happy Hour music drink 12:00 Apertura stand gastronomico Pomeriggio musica itinerante con il complesso “Die Dürstigen” 17:00 Gran finale con i pompieri volontari di Caprile.
il sindaco di Alleghe Danilo De Toni
GLI APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA
INCONTRI D’AUTORE CON ARABBA FODOM TURISMO E COMUNE DI LIVINALLONGO
Dal 7 al 22 agosto, ad Arabba, IN SALA CONGRESSI CON INIZIO ALLE 20.45 “Incontri d’Autore”, rassegna dedicata alla montagna. Chiacchierate con gli scrittori e momenti di approfondimento PER TUTTI. Partecipazione libera e gratuita. Stasera Michil Costa con li libro “Futurismo” incontri d’autore, organizzazione ARABBA FODOM TURISMO E COMUNE DI LIVINALLONGO DEL COL DI LANA.
CONCERTI IN ALTA QUOTA CON “MELODIE NEL BOSCO, SUSSURRI TRA LE DOLOMITI”.
FALCADE “Melodie nel Bosco, sussurri tra le Dolomiti”. Si chiama così il festival che porterà quattro concerti a 2.000 metri di altitudine per far incontrare musica e natura al cospetto di vette come Mulaz e Focobon. A fare da teatro sarà il Bosco degli Artisti di Falcade, galleria d’arte a cielo aperto che sorge in località Le Buse, nella Ski Area San Pellegrino. Concerti in programma alle 10:30.
Sabato 26 agosto toccherà a Emanuele Bastanzetti, da Bach a Kreisler – sinfonie di violino.
OGGI IL CONCERTO DI MUSICA SACRA A CANALE D’AGORDO
CANALE D’AGORDO Questa sera alle 21 nella chiesa Arcipretale di Canale D’Agordo è in programma un concerto di musica sacracon il complesso di archi del Friuli e Veneto assieme al soprano Laura Toffoli e la pianista Silvia Tessari
BENITO MADONIA PRESENTA IL SUO LIBRO
CANALE D’AGORDO Domani alle 18 in sala Emigranti di Canale D’Agordo appuntamento con lo scrittore Benito Madonia che presenterà al pubblico il suo nuovo libro.
IL RAPPORTO TRA PAPA BEATO LUCIANI E GIOVANNI XXIII
CANALE D’AGORDO Venerdì alle 21 in sala Emigranti di Canale D’Agordo ospite Marco Roncalli, pronipote di Papa Giovanni XXIII, che racconterà il rapporto tra il prozio e Papa Albino Luciani
IL CARDINALE STELLA A CANALE D’AGORDO NEL RICORDO DEL BEATO LUCIANI
CANALE D’AGORDO La Celebrazione della Messa del Beato Giovanni Paolo I nel 45° anniversario della Sua elezione a Sommo Pontefice che si terrà sabato alle 16.30 nella piazza Papa Luciani di Canale d’Agordo. In caso di mal tempo l’evento avrà luogo nella Chiuesa Arcipretale di Canale d’Agordo. La messa sarà presieduta dal Cardinale Beniamino Stella.
OMAGGIO ALL’OSPITE A FALCADE
FALCADE Domenica all’ingresso della piana di Falcade, nel porticato di fronte al municipio, sarà scoperto e inaugurato il Monumento all’ospite, opera dell’artista rodigino Carlo Tintore. Appuntamento per le 11:30, sono invitati a partecipare cittadinanza e ospiti.
EVENTI DI SUCCESSO AD AGORDO
di Giorgio Fontanive
AGORDO Agordo ha visto due importanti appuntamenti che hanno attirato una moltitudine di curiosi e appassionati dei due settori coinvolti. Sabato 12 attorno al Broi ha avuto luogo il secondo mercatino stagionale dell’antiquariato e del collezionismo con la partecipazione di una cinquantina di espositori del Veneto: l’evento, pubblicizzato via etere da Radio Più, con volantinaggio e con cartellonistica stradale, ha visto un’affluenza costante di visitatori che ha fine giornata ha raggiunto e superato i duemila passaggi, creando interesse e un buon indotto commerciale per la piazza, a riprova che, se il mercatino è ben organizzato, dà soddisfazione a tutti. Da segnalare che il prossimo e ultimo appuntamento con gli Amici dell’Antiquariato è in calendario per sabato 26 agosto. Domenica 13 agosto è stata invece la volta della 32.ma Rassegna di minerali e fossili organizzata dal Gamp (Gruppo Agordino Mineralogico Paleontologico). L’appuntamento per il pubblico si è svolto dalle 8:30 alle 18:00 con minerali, fossili, gemme, bigiotteria e libri d’argomento attinente; tra le attività collaterali, all’esterno è stata allestita una vasca per la ricerca dell’oro alluvionale con l’utilizzo del piatto (batèa). Tale iniziativa, sotto la guida del barbuto cercatore d’oro Romeo Battistella d’origine trevigiana, ha attirato almeno un centinaio di curiosi per la ricerca di vere pagliuzze (del perso totale di circa un grammo d’oro), alcune delle quali sono state ritrovate e omaggiate al fortunato che aveva fatto ruotare il classico strumento, la batèa. Particolarmente appassionati i più giovani che hanno fatto la fila per provare la tecnica di ricerca. All’interno del Palasport, come al solito, una 40.na di espositori hanno messo in evidenza il proprio materiale (minerali, fossili, pietre preziose, articoli di bigiotteria, libri d’argomento attinente al mondo sotterraneo), accogliendo complessivamente oltre 1300 visitatori. Alla luce di quanto visto, per ambedue gli appuntamenti sono già allo studio alcune proposte atte a migliorare e promuoverne l’offerta, come accade quando le cose (meteorologia permettendo) riescono bene, rinnovandosi di anno in anno.
PROSSIMAMENTE…
ESPERIENZA CULINARIA AL RIFUGIO AVERAU
CORTINA Martedì 12 settembre, evento straordinario al Rifugio Averau. Gli chef di casa, Matteo e Stefano, della trattoria alla Cima di Valdobbiadene uniscono genio e bravura per un’esperienza unica “dalla laguna alle dolomiti”. Un percorso enogastronomico dal mare ai fiumi, dalle colline ai boschi del veneziano, trevigiano e bellunese fino alle cime di Cortina. Sarà predisposto su prenotazione un servizio di trasporto in jeep dal rifugio Cinque Torri, raggiungibile in macchina dalla strada del passo Falzarego Per info e prenotazioni: 0436 4660
DALLA LAGUNA ALLE DOLOMITI, 12 SETTEMBRE AL RIFUGIO AVERAU
LA GIORNATA DEL RESPIRO
BELLUNO Sabato 2 settembre al Ristorante De Gusto Dolomiti di Via Meassa a Sagrogna di Belluno viene organizzata una giornata all’insegna della ricerca del buon cibo e della magia. Info e prenotazioni al 373 5042705 o 373 5101875. Le donazioni raccolte durante l’evento saranno devolute alla Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica
I RACCONTI DI PAOLO SOPPELSA
LE LUCI DI ALLEGHE
AUDIO
Era sera di acqua che muoveva appena, di aria di quasi settembre e nuvole rosse che attendevano l’arrivo del buio veleggiando pigre sopra la cima mozzata del Col di Lana. Era sera che lentamente diventava notte, erano luci che si specchiavano sulle tranquille acque del lago. Camminavo lentamente lungo la strada che costeggia lo specchio d’acqua nel quale si riflette il Civetta respirando quella stessa aria di allora, di quando ero a San Tomaso e, appena venuto buio, uscivo ad ammirare le luci di Alleghe. È bello stare lì in silenzio ad immaginare l’atmosfera magica del lago di sera; da casa dei nonni, per uno strano gioco di prospettive non posso vedere il lago di Alleghe, però dopo il calare del buio posso ammirare le luci del paese adagiato sulla sua sponda sinistra. Nelle notti senza luna le montagne spariscono inghiottite da un buio solenne, e a mitigare quell’oscurità carica degli inquietanti versi della civetta, ci pensano quelle luci tremule che brillano a nord. Mi piace ammirare quel chiarore lontano che sfida l’oscurità, e chissà quanti sono quei puntini luminosi che salgono lungo il costone del Fertazza. Mentre passeggiavo lungo la strada che costeggia il lago ascoltavo il lento muovere dell’acqua; c’era un tepore di estate che iniziava a sfumare e sagome bianche dei cigni che parevano scivolare senza sforzo sulla superficie che rifletteva una misteriosa mezzaluna. Mentre camminavo, ricordavo quei tempi ormai lontani di quando ero bambino e a volte fantasticavo pensando agli edifici sommersi dalle acque del Cordevole che, nel gennaio del 1771, furono sbarrate dalle rocce scese con violenza dal Monte Piz. E chissà se era vero che sul fondo c’era pure il vecchio campanile e che a volte si sentivano suonare le antiche campane; questa storia del sentire suonare le campane mi metteva pure un po’ di paura e quando di rado capitava di passare per Alleghe, scrutavo sempre il lago cercando di immaginare dove potesse essere questo campanile fantasma. Leggende che si intrecciano con la storia che affascinavano quel bambino che poi, una volta diventato grande, ha continuato ad amare questo specchio d’acqua e questo paese adagiato sulla sua sponda sinistra. È lago che in ogni stagione offre suggestioni diverse; d’estate, ad esempio, visto dalle cime circostanti appare come un puro smeraldo incastonato fra le montagne che si innalzano ripide dalle sue rive. A novembre, invece, in certe sere di nebbia umida e pioviggine leggera, il suo mormorare lieve tiene compagnia; sono serate di quiete d’autunno inoltrato e di larici ormai sfioriti, di gocce di pioggia che disegnano cerchi concentrici sulla sua superficie che di lì a qualche settimana diverrà levigata lastra di ghiaccio silente. D’inverno, dopo l’arrivo della prima neve, il lago diventa candida spianata che di notte riflette con mille bagliori il misterioso chiarore della luna e le allegre e colorate luminarie di Natale. È in quei giorni di freddo tagliente, quando la luce stanca del sole lambisce appena il paese rivierasco, che il lago tace. Farà sentire la sua voce a fine inverno quando il gelo mollerà la presa ed il ghiaccio inizierà a crepare producendo un rumore che affascina e inquieta. È in quel tempo incerto di primavera sussurrata che la natura inizia il suo risveglio ed il lago ritorna ad essere lago; ed è allora che le luci di Alleghe ritornano a brillare tranquille in quel cielo d’acqua di primo disgelo che custodisce e racconta storie e leggende di queste mie valli.