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STAI A CASA, A TAIBON E’ LA FARMACIA CHE VIENE DA TE! AIUTACI AD AIUTARCI La distribuzione dei farmaci a domicilio, per gli abitanti di Taibon, funziona bene, ma ancora tante e troppe persone si recano in farmacia. È importante ! Stiamo a casa e la boccata d’aria la possiamo prendere anche sul balcone di casa. Approfittiamo di questo servizio. Le medicine ve le portiamo noi.
NELLA NOTTE IL GOVERNO HA DECISO: SI FERMI L’ITALIA CI SONO TROPPE PERSONE CHE PERDONO LA VITA. CE NE SIAMO ACCORTI DA GIORNI
Oggi aprono solo farmacie, parafarmacie ed edicole come Whuan dove sono stati azzerati i contagi. E chi opera nella sanità lavora quasi 20 ore al giorno oppure ritorna in corsia pur nel pieno della pensione senza chiedere un’euro (foto copertina, il dottore Ermenegildo Francavilla)
di Mirko Mezzacasa
Siamo nel pieno dell’emergenza, della crisi, della paura, si spengono i sorrisi, le facce si fanno ancora più serie come quella del Premier Giuseppe Conte che questa notte ha deciso la stretta finale che il Governatore della Lombardia e Piemonte auspicavano: l’Italia si blocca, il nuovo decreto chiude uffici, fabbriche di prodotti non essenziali. Una stretta che in Veneto in parte era già stata anticipata dal Presidente Luca Zaia con lo stop dei supermercati, delle passeggiate, delle corsette degli sportivi veri e improvvisati con la tutina nuova e le donnine a spasso per i paesi con il cagnolino incuranti di poter diventare potenziali portatrici di morte. Gli appelli sono serviti solo fino ad un certo punto in questi ultimi giorni perchè i “de coccio” hanno continuato a snobbare i divieti, quasi a deridere coloro che si sono confinati in casa, si sono arrabbiati medici, infermieri, oss, sindaci, consiglieri comunali, gente comune, ma gli inossidabile dell’ignoranza hanno perseverato nei loro comportamenti obbligando gli uomini delle Forze di Polizia a passare dal clima di prevenzione a quello della sanzione perché anche in tempi di crisi toccare il portafoglio conta, più della minaccia di finire in terapia intensiva intubati con il respiro che si blocca tra i denti portando ad una morte atroce per soffocamento lontano dai propri cari per finire in una bara destinata a chissà quale luogo per la cremazione a bordo di un mezzo dell’esercito senza l’ultimo sguardo, senza una carezza di chi ti ha amato per tutta la vita. Parole pesanti, lo so ma sono vere. Parole che ti uccidono dentro e io dal momento che le ho sentite urlare al telefono da un’operatrice della sanità in preda ad un giustificabile sfogo non riesco a dimenticarle e mi rimbalzano in testa ogni volta che mi appresto a scrivere queste poche righe al mattino o quando aprendo il microfono della radio mi ritrovo a ripetere con costanza l’appello “state a case” aiutate i sanitari ad aiutarci, fatelo per voi, per i vostri cari, per non morire, per non ucciderli. Eppure pare molta gente non capisca, ora c’è anche chi impugna l’ordinanza del sindaco – a Santa Giustina – perché vuole andare in cimitero a pregare, neanche non lo si possa fare da casa ma mi pare che anche il Vescovo e i parroci abbiano chiuso con le messe, le chiese e i cimiteri non garantiscono l’immunità nemmeno con il rosario tra le mani. Ieri in Veneto si sono contati 24 morti, uno ogni ora. I medici sono allo stremo, la nostra sanità è messa a dura prova e non può permettersi di aprire le porte ad esterni, tanto meno alla Costa Vittoria che sta vivendo un’odissea, chiede di poter attraccare con 1400 persone a bordo, 700 passeggeri soprattutto australiani, è in navigazione da due mesi avrebbe dovuto arrivare a Venezia il 28 marzo ma il presidente Zaia è stato chiaro: non se ne parla nemmeno. Sesta vittima ieri a Belluno, un paziente arrivato da un’altra struttura sanitaria, un 78enne che era ricoverato in terapia intensiva. Ieri si sono contate 212 persone positive, al secondo posto in Veneto nel rapporto contagi-popolazione, -ma non è una novità perchè Radio Più lo dice da giorni con tabelle alla mano. Da domani in corsia a Belluno si sperimentano i nuovi farmaci e l’ultima arma che viene porta ai nostri medici. C’è poi il problema dei senza tetto, la Caritas bellunese è già scesa in campo preparando un progetto straordinario in accordo con Comune di Belluno e Diocesi, già disponibile una casa per sei persone. Gli alpini sono concentrati nell’emergenza e per ora rinunciano all’adunata nazionale che non è stata annullata ma posticipata a tempi migliori, cioè nella stagione autunnale ammesso che l’emergenza sia stata superata e abbia lasciato la voglia di marciare sotto il cappello alpino che in queste ore si sta consumando nel sudore e nella fatica dei nostri alpini che hanno ben altro a cui pensare che all’adunata nazionale, come ad esempio aiutare la protezione civile regionale a distribuire le mascherine, a Belluno ne sono arrivate 25mila.
QUESTA NOTTE: GIUSEPPE CONTE E LA STRETTA FINALE
Anche oggi un triste secondo posto di contagiati rispetto alla popolazione residente, la Provincia di Belluno, però , oggio fa notare un incremento minore di contagi in termini assoluti, penultima in Veneto prima di Rovigo
https://www.radiopiu.net/wordpress/diciotto-morti-in-nove-ore-quasi-200-gli-infetti/
DICIOTTO MORTI IN NOVE ORE, QUASI 200 GLI INFETTI, UN’ALTRA VITTIMA A BELLUNO
GIORNATA DRAMMATICA IN REGIONE, UNA VITTIMA ALL’ORA. UN DECESSO ANCHE A BELLUNO
https://www.facebook.com/zaiaufficiale/videos/1275583355980596
IL DOTTOR RENZO SCAGGIANTE IN SERVIZIO DA OGGI IN ULSS 1 DOLOMITI
CGIL CISL E UIL SCRIVONO AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PER CHIUDERE LE ATTIVITA’ NON ESSENZIALI IN QUESTO MOMENTO
ROMA I segretari nazionali delle tre sigle sindacali, CGIL, CISL e UIL, scrivono al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al Ministro della Salute Roberto Speranza per chiedere la chiusura delle attività non essenziali in questo momento al paese.
LA LETTERA
IL GOVERNO METTE 414,5 EURO PRO CAPITE
BELLUNO «Le risorse destinate ad affrontare la crisi messe dal governo diventerebbero un moltiplicatore eccezionale se la Regione facesse altrettanto». Il coordinatore dei parlamentari veneti del Pd, Roger De Menech ricorda come «il decreto economico varato nel pieno dell’emergenza sanitaria il 17 marzo offre un primo elenco di strumenti per affrontare una crisi di cui ancora non conosciamo la durata né l’intensità. Può essere che il virus venga sradicato tra aprile e maggio, ma è più probabile che, fin quando non sarà trovato un vaccino, dovremo abituarci a misure restrittive a elastico e più o meno lunghe». In queste settimane, dichiarano Lotto e De Menech, «il primo pensiero e il primo ringraziamento deve andare alle donne e agli uomini che con il loro lavoro e rischiando in prima persona assicurano a tutti noi i servizi essenziali. Per questo facciamo un appello alla responsabilità individuale perché tutti ci adeguiamo alla richiesta di stare a casa allo scopo di contrastare l’epidemia e di salvaguardare chi è costretto a lavorare». Tornando agli aspetti economici, la risposta all’emergenza deve essere coordinata e «ogni soggetto istituzionale deve fare la propria parte», sollecita De Menech. «I tre livelli che hanno un impatto sulla vita di cittadini e imprese sono l’Unione europea, il governo nazionale e le regioni. L’Europa si è mossa con tempestività assicurando lo stop al Patto di Stabilità, le deroghe agli aiuti di stato alle imprese in difficoltà e l’aumento dei margini di spesa per i paesi membri». Inoltre, la Banca Centrale ha messo in campo un nuovo programma di acquisto dei titoli di stato il cui limite di 750 miliardi è solo di facciata oltre ad aver aumentato e reso più favorevoli le linee di credito verso le banche. Tra le altre misure europee potrebbe intervenire il fondo salvastati, il MES, la cui consistenza attuale è di 410 miliardi di euro. Gli economisti esperti hanno calcolato interventi complessivi per 1.800 miliardi di euro. Sul fronte nazionale, ricorda il deputato, «sono stati reperiti immediatamente 25 miliardi di euro che il governo ha deciso di utilizzare sui due fronti caldi in questo momento: il rafforzamento della sanità, più personale e più attrezzature e il sostegno al reddito per il blocco di ampi settori dell’economia nazionale. Volendo banalizzare, l’intervento per i 60 milioni e 317 mila abitanti italiani equivale a 414,5 euro a testa». A un mese dallo scoppio della crisi la Regione Veneto, dice la segretaria provinciale del Partito democratico, Monica Lotto «siamo certi che anche la Regione farà una manovra di sostegno al reddito e alle imprese di 5-600 milioni di euro nell’arco dell’anno e metterà almeno 100 milioni di euro da subito, cioè la settimana prossima». L’obiettivo, spiega Lotto è di «integrare le misure dell’Europa e del governo nazionale con ulteriori 100 euro pro capite. Sappiamo tutti essere una cosa eccezionale, ma del resto i tempi e la situazione non permettono di tentennare e tutti siamo consapevoli che gli sforzi coordinati su più livelli produrranno i migliori effetti».
DISTRIBUZIONE DELLE MASCHERINE NEI COMUNI BELLUNESI: PROTEZIONE CIVILE ALL’OPERA
BELLUNO È cominciata questa mattina anche nel Bellunese la distribuzione delle mascherine arrivate dalla Regione del Veneto. Il coordinamento delle operazioni è in capo alla Protezione Civile che si sta occupando di portare i pacchi ai primi Comuni. La consegna andrà avanti per diversi giorni, in modo da raggiungere in maniera capillare tutto il territorio provinciale. «Sono arrivati i primi pacchi, con 24.200 mascherine» spiega il consigliere provinciale delegato alla Protezione Civile, Massimo Bortoluzzi, che stamattina è stato al magazzino della Cal in sopralluogo con il presidente Padrin. «Si tratta di schermi protettivi, riutilizzabili, non lavabili, da usare per andare a fare la spesa e per tutti gli altri spostamenti non indifferibili, vale a dire per le necessità impellenti. Non sono uno strumento che consente di moltiplicare gli spostamenti, questo va sottolineato. Ringraziamo la Regione Veneto per averci fornito questi ausili. I volontari di Protezione Civile, sempre presenti quando c’è bisogno, hanno già avviato lo smistamento. Le mascherine stanno arrivando ai Comuni che poi dovranno provvedere alla distribuzione a tappeto, già nei prossimi giorni, decidendo i criteri con cui far arrivare questi primi presidi ai loro cittadini. Ringrazio Maset autotrasporti, che ci sta garantendo il servizio gratuito di distribuzione dei pacchi e tutti i volontari, coordinati da Carlo Zampieri». Il consigliere Bortoluzzi e il presidente sono stati in sopralluogo anche all’ospedale San Martino, dove la Protezione Civile provinciale sta allestendo il Punto Medico Avanzato, nel parcheggio della struttura. «La situazione che stiamo vivendo ci mostra una volta di più che senza la forza del volontariato fatichiamo ad andare avanti – commenta Roberto Padrin -. L’ho ripetuto tante volte negli ultimi giorni e lo ribadisco: il grazie che possiamo dimostrare ai volontari, ai medici e agli infermieri, in questo momento, è quello di starcene a casa e di non uscire. Solo così possiamo rendere più semplice il lavoro degli ospedali e uscire più facilmente da questa emergenza».
RACCOLTA PER IL DOPO-VIRUS: IL FONDO WELFARE E IDENTITÀ TERRITORIALE SI STA ATTIVANDO
BELLUNO In prima linea anche per affrontare il coronavirus: il Fondo Welfare si sta attivando per aprire una raccolta fondi. «Serviranno per i giorni e le settimane immediatamente successivi all’emergenza sanitaria – spiega la presidente del Fondo, Francesca De Biasi -. Come è stato per Vaia, adesso abbiamo il dovere di stare vicini alle nostre comunità e di agevolare la ripresa economica e sociale, dopo che saremo usciti da questa fase di quarantena e di blocco delle attività. Il Fondo, creato dalla Provincia di Belluno, insieme a Confindustria, Diocesi e sigle sindacali, si era posto l’obiettivo di contrastare lo spopolamento della montagna e di rimettere al centro il senso di identità delle popolazioni bellunesi. Con il maltempo di ottobre 2018 abbiamo raccolto la solidarietà di tanti e siamo riusciti a riversarla nelle situazioni di maggior bisogno. Faremo lo stesso anche in questa occasione». Non è ancora stata fissata la raccolta di generosità per l’emergenza coronavirus, ma tutti i componenti del Fondo stanno già lavorando per aprire quanto prima l’iniziativa. Intanto, il Fondo Welfare, assieme all’Ulss 1 Dolomiti e con il contributo dell’Ail, ha già avviato il progetto di “Sostegno psicologico”. Si tratta di un servizio rivolto agli operatori sanitari coinvolti nella gestione dell’emergenza coronavirus, ai malati ricoverati in ospedale e alle loro famiglie, a chi si trova in quarantena e a tutta la popolazione che sta vivendo queste giornate difficili. All’interno dell’iniziativa rientra anche la stampa e distribuzione di alcuni volantini informativi per affrontare il contagio emotivo. «Il Fondo Welfare si propone l’obiettivo di essere sempre più un sostegno e un servizio alle persone che vivono in provincia di Belluno – conclude la presidente De Biasi -. In questo momento serve un supporto in grado di fornire rassicurazioni e sicurezza. Passata l’emergenza dovremo affrontare invece gli aspetti socio-economici».
CONSIGLIO COMUNALE DI AGORDO: IL COMUNICATO STAMPA DI AGORDO CAMBIA
AGORDO Consiglio comunale del 19 marzo 2020. Il gruppo di minoranza Agordo Cambia, senza voler alimentare polemica alcuna, in relazione alle dichiarazioni del Sindaco in apertura dei lavori consiliari, prende atto con rammarico dell’accusa che ci viene mossa di richiesta strumentale e di posizione preconcetta. La nostra decisione è stata dettata esclusivamente da motivi igienico sanitari e di rispetto delle ultime disposizioni relative alla contingente e grave situazione sanitaria generata dal virus COVID-19. Prendiamo altresì atto che non c’è stata alcuna volontà di venire incontro alle nostre richieste. E’ così venuto a mancare il dibattito e quindi la possibilità di portare il nostro contributo in consiglio comunale. Consiglio chiaramente non d’emergenza per scadenze improrogabili, vista la quantità di punti all’ordine del giorno che ha trattenuto consiglieri e funzionari a condividere lo stesso spazio per più ore esponendoli al pericolo. Se vi era un punto urgente ed improrogabile, solo quello si doveva trattare, a nostro avviso, e far durare la riunione il minor tempo possibile. La nostra volontà, come detto, era quella di evitare il più possibile il pericolo di qualsiasi contagio. Mai vorremmo che si potessero verificare situazioni simili a quelle verificatesi in altri comuni come ad esempio quello di Lamon, che dall’inizio di questa settimana ha il municipio in “quarantena” (il sindaco per la seconda volta) e con un solo dipendente in servizio, come riportato dalla stampa. Va anche detto che molte altre amministrazioni hanno effettivamente rinviato i consigli comunali, vedasi ad esempio il caso del Comune di Vittorio Veneto. Altri invece hanno utilizzato la modalità della videoconferenza, come previsto dal D.L. n.18 del 17.03.2020, soluzione che potevamo adottare anche noi, posticipando il Consiglio Comunale per il tempo necessario ad organizzare tale modalità.
LA DISTRIBUZIONE DELLE PENSIONI
CIRCOLA CON L’AUTO DETENUTA ILLEGALMENTE DA 7 MESI, CITTADINO IRANIANO DENUNCIATO PER APPROPRIAZIONE INDEBITA.
BELLUNO. Nella notte del 14 marzo, verso le ore 01.00, una “volante” della Questura, durante la normale perlustrazione del territorio, procedeva al controllo di una Fiat Panda sospetta nei pressi del piazzale A.B.V.S. (zona Palasport); infatti presentava delle piccole scritte nelle portiere laterali di una carrozzeria in provincia di Trento e tale dettaglio destava la curiosità dei poliziotti. Dal terminale interforze emergeva che l’autovettura è di proprietà di una carrozzeria di Castel Ivano (TN) e vi era una querela da parte del proprietario dell’attività, del settembre 2019, nella quale la parte lesa ne denunciava l’appropriazione indebita da parte del guidatore straniero di anni 53. A tal proposito si constatava che il cittadino straniero a fine giugno 2019 si era reso responsabile di un incidente autonomo e aveva richiesto l’intervento del soccorso stradale della carrozzeria; successivamente richiedeva la riparazione alla stessa società del suo mezzo, prendendo a noleggio un’auto sostitutiva, la Fiat Panda. Da agosto, una volta riparata la sua auto, il titolare della concessionaria lo contattava più volte al fine di riconsegnargli l’auto riparata e con la restituzione dell’auto di cortesia. Dopo svariate settimane di irreperibilità della persona residente nella “conca bellunese”, la parte lesa sporgeva l’atto di querela dando avvio alla ricerca dell’auto da parte delle forze dell’ordine. Gli agenti dell’UPGSP procedevano alla denuncia, in stato di libertà, per il reato di cui all’art. 646 del codice penale (appropriazione indebita) nei confronti del reo per aver tratto profitto, appropriandosi dell’autovettura di terze persone, della quale ne ha avuto il possesso iniziale in modo lecito. Ora l’indagato rischia la pena della reclusione da 2 a 5 anni e una multa da € 1.000 a 3.000. Il veicolo è stato sequestrato e successivamente riconsegnato all’avente diritto che ora potrà revocarne la perdita di possesso.
NON OTTEMPERA ALLA NUOVA MISURA LIMITATIVA “NIENTE ALCOOL” SULLA PATENTE, SANZIONATO ANCHE PER L’ART. 186 DEL CODICE DELLA STRADA
BELLUNO Nella mattinata del 10 marzo, verso le ore 11.50, la “volante” di turno della Questura, in via Dolabella a Belluno procedeva al controllo di un veicolo di marca Citroen con alla guida un cittadino italiano di anni 51. Dalla banca dati emergeva che il soggetto aveva la misura limitativa nella patente (istituto introdotto nel 2017) denominata “no alcool” e conseguentemente il divieto di porsi alla guida con l’assenza assoluta di assunzione di bevande alcoliche, come nel caso di neopatentati, under 21 e conducenti professionali. Gli agenti, durante l’attività notavano un forte alito vinoso del conducente e per tale motivo effettuavano un primo controllo, utilizzando il “precursore”, che dava esito positivo; per tale ragione la persona veniva sottoposta all’accertamento, finalizzato alla verifica dello stato dovuto all’assunzione di sostanze alcoliche, mediante alcoltest, previo accompagnamento, in ottemperanza alla normativa vigente, in ufficio. Il responso dava un valore di tasso alcolemico che si collocava, in entrambe le prove, nella fascia A del comma 2 dell’art. 186 del CDS quindi tra 0,5 g/l e 0,8 g/l. Al soggetto veniva quindi contestato tale illecito amministrativo, con la notifica di un verbale di € 544,00 e la decurtazione di punti 10 della patente e ora rischierà una sospensione della patente da 3 a 6 mesi.
L’UNIONE SPORTIVA LE VILLE ANNUNCIA L’ANNULLAMENTO DELLA SAGRA DI SAN VINCENZO
AGORDO Il presidente dell’U.S Le Ville Andrea Rumor ha comunicato che la Sagra di San Vincenzo 2020 è stata annullata. Questa la lettera che comunica la decisione:
L’Unione Sportiva Le Ville Bar Carlin, seppur a malincuore, vista l’emergenza in corso, comunica l’inevitabile Annullamento della Sagra di San Vincenzo 2020, che era in programma per lunedì 13 aprile. Sono pertanto cancellate anche le varie attività collegate: concorso di disegno in memoria dell’amico Tita Zasso, il mercatino dei giocattoli usati, i “pop”, il torneo “bati i vof”….. Per quanto riguarda il progetto “Agordo Paese del graffito”, come già anticipato dalla pagina Facebook, le due opere in programma saranno eseguite ed inaugurate appena possibile. E’ nostra intenzione invece portare a termine la ricca Lotteria 2020, nella quale come primo premio abbiamo una Fiat Panda, oltre a tanti altri sostanziosi e favolosi premi. Vista la difficoltà attuale di “tentare la fortuna” con la lotteria, ci siamo attivati per posticipare la data dell’estrazione, che non sarà più la serata del 13 aprile, ma una data successiva, da decidere in base agli sviluppi dell’incresciosa situazione attuale. L’ Unione Sportiva Le Ville Bar Carlin vi ringrazia per l’attenzione sempre crescente che ci riservate. Osserviamo tutti le regole che ci vengono “imposte” per superare quest’emergenza e fiduciosi che “ANDRA’ TUTTO BENE”, auspichiamo di darvi a breve notizie riguardo la nuova data dell’estrazione della lotteria.
LA CROCE BIANCA VAL FIORENTINA CONSEGNA LA SPESA A DOMICILIO
SELVA DI CADORE I volontari della Croce Bianca Val Fiorentina vengono in aiuto agli anziani e alle persone bisognose che non possono muoversi di casa attivando un servizio di consegna a domicilio della spesa. Il servizio sarà erogato il lunedì, mercoledì e sabato. Per accedere al servizio basta contattare il negozio Conad di Selva di Cadore allo 0437 720613 o l’alimentari di Pescul allo 0437 521071 entro le ore 10 poi i volontari della Croce Bianca Val Fiorentina consegneranno la spesa a casa.
A LA VALLE PARTE LA CONSEGNA A DOMICILIO DI FARMACI E SPESA
LA VALLE AGORDINA Il Sindaco informa che sono stati attivati i servizi di consegna a domicilio per farmaci e per la spesa. Per la consegna dei farmaci i numeri da chiamare sono 0437 62298 oppure 0437 63896, servizio attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12:30 e dalle 15:30 alle 18:30. Per la consegna della spesa a domicilio basta telefonare al Panificio “El Forer” 0437 63040, servizio garantito dal lunedi al sabato dalle 7 alle 12:30 e dalle 16:30 alle 19, anche la domenica dalle 7 alle 12:30
SERVIZIO A DOMICILIO ANCHE A CANALE D’AGORDO
CANALE D’AGORDO Il comune, in collaborazione con le associazioni di volontariato del territorio, ha attivato il servizio di consegna a domicilio di farmaci e beni di prima necessità alle persone che sono impossibiltate a muoversi (anziani, persone non autosufficienti, persone sole e/o che non possono uscire dalla propria abitazione. Servizio attivo il lunedì, mercoledì e venerdì. Per avvalersi del servizio il numero da chiamare è 320 3298245
SERVIZIO SPESA GRATIS PER FODOM
LIVINALLONGO Questo servizio è rivolto a persone anziane e malate, ma anche alle famiglie e alle persone sole che non hanno la possibilità di fare acquisti. ▶ Il servizio può essere richiesto ogni giorno ed è gratuito.
▶ Potrà essere richiesto al 0471 444 444 dalle ore 8-18. ▶ La consegna avviene lo stesso giorno o al più tardi il giorno successivo ▶ Il servizio viene eseguito esclusivamente da volontari della Croce Bianca che possono identificarsi come collaboratori dell’associazione e indossano la divisa e tesserino.
I MONDIALI DI HOCKEY SONO STATI ANNULLATI
MILANO Il Consiglio dell’IIHF ha comunicato la cancellazione dei Mondiali Top Division 2020 in programma a Zurigo e Losanna, in Svizzera, dall’8 al 24 maggio, a cui avrebbe preso parte anche la Nazionale italiana. La decisione della Federazione internazionale di hockey su ghiaccio, resasi necessaria per via dell’evoluzione della pandemia di virus COVID 19, è stata presa in accordo con tutti gli attori coinvolti nella manifestazione, a partire dalle nazioni partecipanti. “Questa è una dura realta da affrontare per la famiglia dell’hockey internazionale ma la dobbiamo accettare – ha detto il presidente dell’IIHF, René Fasel -. Il coronavirus è un problema globale e richiede grandi sforzi da parte degli enti governativi per contrastarne la diffusione. La IIHF deve fare tutto il possibile per sostenere questa lotta. Dobbiamo ora mettere da parte lo sport e sostenere sia gli organi governativi che il mondo dell’hockey“. Inoltre, il Congresso annuale 2020 dell’IIHF, previsto dal 21 al 23 maggio a Zurigo, è al momento posticipato sino a nuova comunicazione. Il Consiglio dell’IIHF discuterà utilizzando tutti i mezzi disponibili nelle prossime settimane al fine di valutare le implicazioni organizzative e sportive della canecellazione dei Mondiali Top Division e per determinare anche la fattibilità di tenere il Congresso annuale ancora a Zurigo ma in un secondo momento.
Precipitazioni: Nella notte probabili (60-80%), con neve in abbassamento da 1100-1200 m a 800-1000 m. In giornata possibili (40-60%), specie sulle Prealpi, con burrasche di neve oltre i 700-1000 m. In serata generalmente assenti sulle Dolomiti (10-20%), mentre saranno possibili e residue sulle Prealpi (40-50%), con burrasche di neve oltre i 500-700 m. Nelle 24 ore sono attesi in media 1-10 mm, con altrettanto cm di neve sui monti.
Temperature: In sensibile diminuzione nel corso della giornata, più avvertita nel pomeriggio/sera in quota. Minime ovunque raggiunte in serata. Su Prealpi a 1500 m min -6°C max -1°C, a 2000 m min -7°C max -1°C. Su Dolomiti a 2000 m min -9°C max -3°C, a 3000 m min -9°C max -1°C.
Venti: Nelle valli deboli o moderati, in quota settentrionali, in graduale intensificazione, deboli o moderati al mattino, moderati o tesi nel pomeriggio/sera, anche forti sulle dorsali prealpine, 5-30 km/h a 2000 m, 10-30 km/h a 3000 m.
Precipitazioni: Assenti (0%)
Temperature: In ulteriore diminuzione, con sensazione di freddo accentuata dal vento in quota, dove i valori termici saranno 8-10°C inferiori alla norma. Estese ed intense gelate notturne. Su Prealpi a 1500 m min -9°C max -5°C, a 2000 m min -12°C max -8°C. Su Dolomiti a 2000 m min -14°C max -8°C, a 3000 m min -20°C max -17°C.
Venti: Nelle valli deboli o moderati, con qualche rinforzo di Föhn, in quota moderati o tesi da nord nord-est, 30-40 km/sia a 2000 che a 3000