ULTIM’ORA INTERVENTO NELLA NOTTE IN CADORE, SALVI 3 ESCURSIONISTI
Ieri sera attorno alle 21 il Soccorso alpino del Centro Cadore è stato allertato per tre giovani escursionisti in difficoltà. I tre, due ragazzi e una ragazza diciassettenni di Schio (VI), erano partiti dal campeggio ad Auronzo di Cadore, dove stanno passando le vacanze con i genitori, per percorrere la Val da Rin e recarsi al Rifugio Chiggiato dove avrebbero pernottato. Lungo la strada, che stavano affrontando con le ciaspe, dopo il Rifugio Baion avevano sbagliato sentiero. Dopo aver chiamato il gestore del Chiaggiato, che aveva dato loro le indicazioni corrette, i ragazzi erano tornati sui loro passi per riprendere la giusta direzione e superare anche un piccolo tratto attrezzato. A causa del ritardo acquisito però, i giovani alle 19.30 erano ancora lontani dal Rifugio e avevano nuovamente contattato il gestore per avvertirlo che avevano avuto dei problemi e non sarebbero più arrivati. A questo punto, ormai prossimo il buio e perché non rischiassero di perdersi o farsi male, il gestore aveva consigliato loro di allertare i soccorsi. Una decina di soccorrirori ha quindi raggiunto il Rifugio Baion e, in parte a piedi e in parte con gli sci d’alpinismo, è arrivata fino dai ragazzi, alle 22.30 circa, riaccompagnandoli indietro. Una volta a Pian dei Buoi i soccorrirori li hanno ristorati con bevande calde, per poi riaccompagnarli ad Auronzo in campeggio. L’intervento si è concluso alle 2
Piu’ di 1000 imprese perse, Cadore e Agordino in crisi, ne da oggi notizia il Corriere delle Alpi nell’inchiesta di Raffaele Scottini, il 2018 si chiude con 14.039 imprese in provincia rispetto alle 15.298 del 2009 con un meno 8.2 per cento, 13.1 nel settore artigiano. La peggio per le piccole imprese con meno di 5 dipendenti. Ad Agordo ora scattano le denunce in seguito al pitbullaù ammazzato nel parcheggio del SuperW. Amine Bendaoud è finito all’ospedale di Agordo per i morsi del suo cane Kaos. I medici l’hanno giudicato guaribile in 15 giorni, prima di dimetterlo. Il giovane marocchino trapiantato ad Agordo con la famiglia ha affidato al profilo social la sua ricostruzione dei fatti di venerdi sera al Super W, versione che darà anche ai carabinieri impegnati nelle indagini sul caso. Schianto in galleria tra due moto al tunnel di Poiatte, a Farra, accanto al lago di Santa Croce. Ad avere la peggio un motociclista vicentino di Zané, F.D.S., di 50anni, per il quale ci sono voluti i soccorsi e l’intervento dei vigili del fuoco. Verso le 15, altro incidente di moto a Spert: un’uscita autonoma, che è costata traumi a due uomini: A. B. di 38 anni e V. P. di 25 sono stati trasportati a loro volta al San Martino di Belluno. Seren del Grappa: Cade da solo in moto mentre percorreva la strada che dal Monte Roncon porta nella zona del Forcelletto, sul Monte Grappa, lesioni molto gravi al diciottenne vicentino M.M. per il forte trauma toracico trasportato all’ospedale di Treviso in prognosi riservata. Tre donne intossicate a seguito dell’incendio alla lavastoviglie.L’elettrodomestico era spento quando le proprietarie sono uscite, la lavastoviglie alloggiata in cucina si è incendiata e ha prodotto un fumo denso e acre, ad avere la peggio è stato il gatto che era all’interno .Nel tardo pomeriggio, le donne sono rientrate e, al momento di aprire la porta sono state a loro volta investite dal fumo. Niente di grave, il veterinario, ha verificato anche le condizioni del gatto. In Cadore arriva la pioggia a spegnere l’incendio di Santo Stefano che sembrava spento ma nel fine settimana il vento ha riattivato il fuoco costringendo di nuovo gli elicotteri ad alzarsi in volo.
SAN TOMASO In tutto il comune di Vodo di Cadore e a San Tomaso Agordino nelle località Avoscan, Roi, La Costa e Sot Colarù l’acqua erogata dall’acquedotto è di nuovo potabile e può essere, quindi, usata per scopi alimentari.
CIBIANA In tutto il comune l’acqua erogata dall’acquedotto non è potabile e può essere usata per scopi alimentari solo previa bollitura.
Feltre nelle vie Col Fiorito, Casonetto, Pont, Nemeggio, Villapaiera, Celarda, Anzu’, Canal e Sanzan l’acqua erogata dall’acquedotto non è potabile e può essere usata per scopi alimentari solo previa bollitura.
STATO DI ATTENZIONE PER POSSIBILI TEMPORALI INTENSI IN ALCUNE AREE DEL VENETO
LA PASQUA DEL SOCCORSO ALPINO
LA MORTE DEL PITBULL AD AGORDO, LE DOMANDE DI CRISTIANO FANT
Verso le 19 del 19 Aprile nel parcheggio del supermercato SuperW di Agordo, in via Sommariva, un gruppo di persone già note alle forze dell’ordine e alla popolazione durante un bisticcio, hanno provocato la morte di un cane. Il pitbull nero, di proprietà di uno di loro, eccitato dalla situazione nella quale si è venuto a trovare, nella quale vi erano persone che correvano, urlavano e vedendo un altro pitbull che girava libero, ha aggredito il detentore momentaneo, presunto proprietario dell’animale che lo stava strattonando con il guinzaglio. La reazione del cane è stata filmata da un passante, dimostra come il cane abbia lasciato e ripreso la presa in più occasioni a dimostrazione che lo stato di alterazione del cane si poteva gestire. Gli intervenuti anzichè legare il cane ancora provvisto di guinzaglio, per metterlo in sicurezza si sono avventati su di lui, atterrandolo, sedendocisi sopra e soffocandolo fino a farlo morire. Il tutto è avvenuto in quella che è una laterale del centro di Agordo, molto frequentata, dove abitualmente queste persone si aggirano; nella zona, negozi e scuole. L’evento è cominciato alla COOP di Agordo sotto gli occhi di molte persone che hanno dichiarato uno stato di alterazione del cane dovuto alle grida e gli strattoni dei detentori degli animali, evidentemente alterati.
LE DOMANDE CHE PONE CRISTIANO FANT Siamo Tutti Animali – Movimento Antispecista Bellunese
“Un evento che era solo in lista d’attesa e che, come previsto è accaduto, sfociando in tragedia. Poco dopo sono intervenuti i Carabinieri per i rilievi del caso e, molto più tardi un veterinario. La vicenda presenta molti interrogativi e alcune possibili lacune in tema di intervento della p.g.. Sarà compito della magistratura indagare per appurare i fatti ma molte domande non possiamo non porle già adesso. Il cane, risulta che fosse stato messo in classe di pericolosità dal servizio veterinario pubblico; il proprietario risulta persona “nota alle Forze dell’Ordine” e conosciuto dai cittadini agordini che in molte occasioni si sono lamentati del comportamento dell’individuo e dei suoi compagni. Come può, questo tipo di persone, possedere animali di razze considerate sino a qualche anno fa pericolose? Come è possibile che queste persone non possano essere messe in condizioni di non nuocere a se stesse e agli altri? Cos’altro dobbiamo aspettarci? Venerdì è morto un cane, un essere innocente, colpevole solamente di essere finito nelle mani sbagliate. Su chi ricade la colpa di questa morte? E su chi ricadrà la prossima morte? Soprattutto, chi morirà? Un altro cane? Un bimbo? Una famiglia intera? Perchè ne sono certo, fatti del genere capiteranno ancora se non verrà fatto qualcosa. La popolazione agordina ma non solo, la popolazione dell’intera provincia bellunese ha paura. Non è infatti questo il primo episodio di violenza nel territorio, causato da questo genere di persone a danno di privati cittadini. Persone picchiate, furti nei negozi, atti intimidatori verso le Forze dell’Ordine, usando i cani come arma. È tipico di queste persone avvalersi di molossoidi come cani da difesa personale che, aizzati contro le persone si pongono in violazione della normativa vigente. La provincia bellunese sta affrontando una situazione nuova e la popolazione non può affrontarla da sola. Le Forze dell’Ordine e gli organi preposti alla sicurezza e alla prevenzione nonchè alla repressione dei reati devono agire in fretta afinchè episodi spaventosi come questo non accadano più. Va detto che la normativa presenta serie lacune in tema di tutela animale, lacune che devono essere colmate in fretta. Siamo Tutti Animali – Movimento Antispecista Bellunese aspetta delle risposte concrete da parte degli organi preposti ai controlli perchè non è accettabile che eventi come quello accaduto venerdì sera ad Agordo, si ripetano ancora”.
20 MAGGIO LA PROSSIMA SCADENZA PER LE DOMANDE DI RIMBORSO POST VAIA
BELLUNO E’ stata prorogata al 20 maggio la scadenza per presentare le domande di rimborso, il posticipo dal 1 maggio a causa dei numerosi adempimenti che gli sportelli CAF della Cgil, Cisl e Uil sono tenuti a garantire in questo periodo. I CAF garantiscono entro quella data la compilazione del modello ISEE. Si ricorda inoltre che alla pagina della provincia www.provincia.belluno.it è possibile trovare le FAQ rispetto alle domande più frequenti pervenute da cittadini e uffici comunali.
DA BELLUNO LA PRESIDENTE DEL FONDO WELFARE PROVINCIALE, FRANCESCA DE BIASI
LA PASQUA NELLA CONCA AGORDINA
Un fine settimana intenso e mai partecipato come quest’anno, perché il meteo ha aiutato, per i nomi chiamati sul palco delle feste, per l’esperienza degli organizzatori ormai garanzia di successo e divertimento. Quattro giorni di musica e solidarietà a Taibon con la Sagra de Pasca, domenica sera prima dell’estrazione della lotteria è stato consegnato l’assegno da oltre 2000 euro ai vigili del fuoco volontari di Agordo, ricavato della pastasciutta all’amatriciana solidale di giovedi sera. Ecco il video della consegna di ringraziamenti.
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Il bIglietto numero 8014 ha vinto il primo premio della lotteria, fantastico viaggio per due persone di una settimana una una località a scelta. Oltre 12 mila biglietti venduti che è un record, ecco l’elenco dei tagliandi vincenti pubblicato ieri.
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Nelle Ville di Agordo grande festa del Fanciullo, spettacolari come sempre i pop realizzati da Renato Bien e collaboratori. Dai giochi dei bambini all’emergenza Vaia in quella Val di Frela duramente colpita a fine ottobre con l’esondazione del torrente Campregana, a ricordarlo la mostra di video e foto. Nei pop lavori e tradizioni di un tempo, nulla di scontato, nulla di banale e ripetitivo che mette in risalto la grande passione e fantasia dei promotori. La festa a marchio Us Le Ville ha portato ad Agordo migliaia di persone favorite dal tiepido clima, simbolo della festa quest’anno “el siegono del Cepo” e come sempre ricavato in beneficenza. Radio Più ha documentato il percorso dei pop.
DI GIANNI SANTOMASO
I BIGLIETTI VINCENTI DELLA LOTTERIA DI SAN VINCENZO
Pubblicato da Mirko Mezzacasa su Lunedì 22 aprile 2019
DAL SITO INTERNET DI RADIO PIU’ ANCHE IL SERVIZIO FOTOGRAFICO DI BRUNELLA MORO
L’OPINIONE
di Claudio Pra, da La Montagna nel Cuore 360 gradi di passione ad alta quota
SCHIANTI COME SI FA? Ottobre 2018, la Tempesta Vaia si abbatte su ampie zone delle Alpi Orientali con inaudita violenza schiantando milioni di alberi. Il Bellunese è tra le zone più colpite e l’alto Agordino il più devastato. L’ evento, è facile da capire, è di quelli epocali, che stravolgono un territorio. Nei giorni seguenti, quelli dell’emergenza, l’Agordino si rimette in fretta in piedi grazie alla grandissima reazione dei residenti e all’aiuto massiccio di tanti volontari coordinati impeccabilmente. Seguono i giorni delle dichiarazioni e dei proclami su come si dovrà intervenire sugli schianti, in cui si promette un intervento massiccio con risorse e mezzi straordinari, anche per evitare la diffusione del Bostrico, che accentuerebbe i danni in un ambiente già provato. C’è però di mezzo la cattiva stagione e tutto è rimandato a primavera. Lungi da me fare polemiche ma a sei mesi di distaza, nonostante un inverno e un inizio primavera favorevolissimi, l’impressione è che sia tutto fermo. Il lavoro è immane, non c’è dubbio, ma i cantieri paiono davvero pochissimi rispetto a quanto servirebbe e al tempo occorrente. Sono soprattutto i privati e le Regole ad attivarsi in iniziative comunque sporadiche. Qualcosa non torna rispetto alle dichiarazioni del post emergenza e dei mesi seguenti. Colpa della burocrazia? Di valutazioni da fare? Di metodi di intervento da studiare? Qualche mese lo abbiamo avuto per prepararci, non è bastato? Speriamo sia solo un impasse momentanea perché di questo passo ci ritroveremo a fine anno con lo stesso scenario di devastazione. Ed allora le cose sono due: o le promesse fatte, come quasi sempre succede, saranno disattese oppure l’intervento è talmente complicato e le risorse da mettere in campo talmente grandi che non si è in grado di attuarlo in tempi brevi. Ma almeno si abbia il coraggio e l’onestà di dirlo perché tra i proclami e l’attuale situazione c’è di mezzo il mare, anzi, una montagna.
IMPONENTI LAVORI IN CORSO LUNGO IL PIAVE E A LAMBIOI di RENATO BONA
BELLUNO Proseguono a Belluno, nel parco fluviale di Lambioi lungo il corso del Piave, imponenti lavori di sistemazione del greto e degli argini del “Fiume sacro alla patria” che ha subito serie conseguenze dalla devastazione provocata dall’ondata di maltempo di fine ottobre scorso. E’ prevista una spesa di 1,4 milioni di euro per tre interventi tra il Ponte della Vittoria ed il Bailey per il rifacimento della soglia trasversale abbattuta dalla piena; per la sistemazione della scogliera sulla sinistra orografica del Piave; per la sistemazione con consolidamento della base della fondazione del muro a sostegno della comunale a monte del Ponte della Vittoria. Altro intervento quello relativo al riempimento dell’argine a ridosso del muro, che era stato svuotato dalle acque di piena. Per l’Amico del Popolo, Martina Reolon ha parlato con il geologo feltrino Emiliano Oddone, ideatore e cofondatore di Dolomiti project srl che si occupa della valorizzazione della geodiversità e delle mappature del patrimonio geologico e paesaggistico e la sua conclusione, in estrema sintesi é che “serve più consapevolezza del rischio”. Quindi “non solo gestione dell’emergenza, ma anche azioni concrete sul piano della coscienza collettiva”. Ricordiamo infine che nei propositi del Comune di Belluno – lo ha affermato l’assessore Marco Perale – vi è quello, dopo l’intervento per il ripiano del sito a cura del Genio civile, di riaprire Lambioi beach, possibilmente già dalla prossima estate. Qui verranno riposizionate, nell’identico luogo dove sono state recuperate all’indomani della piena devastante, le pietre storiche, un centinaio di pezzi, che erano parte del Castello e delle mura medievali di Belluno, distrutte verso il 1804 in era napoleonica. Il tutto con l’obiettivo di dar vita ad un percorso storico-archeologico che con il supporto di speciali tabelloni illustrerà la storia antica di Belluno, del castello, delle mura, dell’attenzione in età napoleonica alla sicurezza della città e della prima scogliera sul Piave, sempre per dirla con parole di Perale.
NELLE FOTO (Renato Bona): il corso del “fiume sacro” nella zona di Borgo Piave e Lambioi dove sono in corso imponenti lavori a cura del Genio civile.
IL CAPOLAVORO DI FEDERICO DOPO I VANDALI E L’URAGANO
TAIBON L’Uragano Vaia pur nella sua potenza ha fatto meno danno dei vandali di alcuni anni fa. Nel 2017 ignoti con un gesto vigliacco distrussero la bella chiesetta in miniatura in riva al Cordevole, pezzo dopo pezzo così per divertimento come riportiamo nel successivo articolo d’archivio. Federico Savio in via Strapont a Taibon non si è perso d’animo e ha ricostruito una chiesetta in miniatura altrettanto bella, rifinita nei particolari con spaccati di storia. L’uragano Vaia in riva al Cordevole ha fatto danni sradicando gli abeti secolari, uno è passato accanto alla chiesetta in miniatura, ma solo sfiorandola. Il documento nel video realizzato ieri a Taibon
IL CAPOLAVORO DI Federico Savio rifatto dopo l'atto vandalico di due anni fa e il passaggio dell'uragano Vaia. Collaborazione Leonardo Savio e interpretazione agreste con commento alla sessualità del gallo delle galline ovaiole di roberta conedera
Pubblicato da Mirko Mezzacasa su Lunedì 22 aprile 2019
ARCHIVIO RADIO PIU, 29 NOVEMBRE 2017
TAIBON ATTO VANDALICO, DISTRUTTO IL CAPITELLO “FATTO IN CASA“
“Si sappia che gente c’è in giro…”, lo sfogo detto da un giovane di 22 anni ha ancora più effetto. Federico Savio di Taibon è sconcertato perché una o più persone hanno demolito un capitello nel bosco vicino al torrente Cordevole poco lontano dalla strada regionale 203 Agordina. Non un capitello storico, rievocativo, ma un’opera artistica con grande significati per Federico e i suoi amici, gli stessi che da bambini nel bosco vicino a casa, si sono costruti un parco giochi naturale, lontano dalla strada, piazza e pericoli. Propio qui Federico che oggi ha 22 anni, ha dato sfogo alla sua fantasia costruendo un capitello con tanto di chiesetta e tutto curato nei minimi particolari, negli esterni e negli interni. “Hanno distrutto tutto – dice Federico – in pochi istanti hanno demolito tutte le strutture, hanno sparato petardi per fare ancora più danni e non contenti quel poco che era rimasto in piedi lo hanno buttato nel torrente Cordevole. Non ho idea di chi sia stato, è un dispetto ma non mi spiego per quale motivo prendersela con un capitello”.
Le fondamenta di quella chiesetta in scala sono state messe più di dieci anni fa. “Io con un mio amico – racconta Federico – avevamo voglia di provare a costruire qualcosa con sassi, legno e un po’ di cemento. Andavamo spesso a giocare in quel bosco vicino a casa. Con il passare del tempo il capitello è rimasto la, anni fa l’avevo un po’ decorato col legno e i colori per passarmi il tempo. L’ho sempre lasciato in mezzo al verde perché ci tenevo, era un ricordo di quando ero più piccolo, ma era anche un posto ideale per passeggiare, sedersi, riflettere”.
Oggi davanti a quella struttura non si riflette più, di vedono solo macerie. “Il resto è stato “smaltito” nel torrente, ho trovato carte di petardi ovunque, devono averlo distrutto la scorsa settimana, purtroppo nessuno pare si sia accorto di nulla, nessuno avrebbe visto o sentito il rumore dei botti. Peccato”. Quello che rammarica Federico è soprattutto che chiunque ha agito con questo gesto vandalico lo ha fatto solo per il proprio divertimento. “Mi impressiona la insensatezza dell’atto, la mancanza di rispetto – continua Federico – la mancanza di rispetto verso qualcosa di religioso, ognuno può avere o non avere la volontà di credere in qualcosa, ma mi impressiona la mancanza di rispetto verso l’individuo, verso il privato, verso le cose altrui, verso il lavoro delle altre persone. Ancor di più mi impressiona il fatto che per certa gente il divertimento equivalga a distruggere e rovinare, esempi in giro non mancano. Penso infine che se alla base di tutto se non c’è il rispetto per l’altro rischia di mancare anche qualsiasi altro valore”.
A Taibon è l’ennesimo gesto vandalico, ad inizio estate qualcuno ha distrutto tutti gli specchi stradali da Forno Val fino a Brugnach sfidando anche l’impianto di video sorveglianza che l’amministrazione comunale ha sempre presentato come fiore all’occhiello della sicurezza, peccato che da allora ad oggi nessuno abbia dato un nome ai responsabili di quell’atto vandalico e forse nessuno lo darà mai nemmeno a questo nuovo episodio perché se è vero che le telecamere in via Strapont non mancano è altrettanto certo che non sono puntate nei boschi e lungo il torrente Cordevole.
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IL PREMIO “SAN VITTORE” 2019 AL PROFESSOR CARLO BARBANTE.
FELTRE Il Consiglio Direttivo di Famiglia Feltrina, riunitosi nei giorni scorsi, ha deciso all’unanimità di assegnare il premio “Santi Martiri Vittore e Corona” 2019 a Carlo Barbante. Cinquantasei anni, feltrino “doc”, Carlo Barbante è Professore Ordinario all’Università di Venezia e ricercatore associato dell’Istituto per la Dinamica dei Processi Ambientali del CNR. Si occupa da anni di ricostruzioni climatiche ed ambientali e dello sviluppo di metodologie analitiche innovative in campo ambientale e biologico. Ha partecipato a numerose spedizioni e campagne di prelievo in aree polari e nelle Alpi ed è coordinatore di progetti di ricerca nazionali ed internazionali, nonché autore di oltre 280 pubblicazioni in riviste scientifiche ad alto impatto. Docente di Earth’s Climate alla Ca’Foscari Harvard Summer School ha recentemente acquisito un prestigioso Advanced Grant dell’European Research Council per lo studio dell’impatto antropico sul clima in epoca pre-industriale. È stato professore distaccato presso l’Accademia Nazionale dei Lincei dal 2012 al 2014 ed è membro eletto dell’Accademia delle Scienze detta dei XL e dell’Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti. Durante la cerimonia di consegna, fissata per domenica 19 maggio a partire dalle 10 nella Sala degli Stemmi del municipio di Feltre, Famiglia Feltrina dedicherà un momento di particolare ricordo a Bianca Simonato Zasio, figura molto nota e apprezzata in città e in tutto il Feltrino per il suo lungo impegno nell’ambito dell’insegnamento e della ricerca storica, ambientale e naturalistica locale, recentemente scomparsa. La cerimonia di consegna del premio “S. Vittore” farà seguito all’assemblea di primavera di Famiglia Feltrina – convocata nella stessa mattinata a partire dalle 9 -che, tra i punti all’ordine del giorno, prevede in questa occasione anche il rinnovo triennale delle cariche sociali. “L’appuntamento del prossimo 19 maggio, nella settimana – tra l’altro – dei festeggiamenti per i santi patroni della città, si annuncia particolarmente importante per la nostra associazione, non soltanto per la consegna del premio al professor Carlo Barbante”, sottolinea il presidente di Famiglia Feltrina Enrico Gaz. “Siamo impegnati da tempo in una attività di rinnovamento e potenziamento dell’associazione che si sviluppa di pari passo con le iniziative culturali, editoriali e sociali che caratterizzano la nostra “mission”. Attendiamo in Sala degli Stemmi i nostri associati, ma anche tutti coloro che intendono avvicinarsi alla vita del nostro sodalizio, sempre aperto a forze, proposte e suggerimenti nuovi”, conclude il presidente.
PASQUA AD AGORDO, ALLA MESSA NELL’ARCIDIACONALE L’OMELIA DI MONSIGNOR GIORGIO LISE
DI GIANNI SANTOMASO
AGORDO Siamo qui per ascoltare una notizia che ormai conosciamo da lungo tempo, per averla sentita ripetere tante e tante volte: il rischio è di non riuscire a percepire la forza sconvolgente di un messaggio che ancora una volta ha squarciato il buio della notte appena trascorsa; il rischio per chi l’ascolta è di non arrivare a comunicare ad altri l’alta tensione dell’annuncio più strabiliante di tutta la storia.- Gesù di Nazaret, il Crocifisso, è risorto! Forse si saranno trovati nella nostra stessa situazione Paolo e Timoteo, quando, ad anni di distanza da quell’evento, l’apostolo scriveva nella sua seconda lettera al fedele discepolo: “Ricordati che Gesù Cristo, della stirpe di Davide, è risuscitato dai morti”‘ (2?m 2,8). Perché dunque quel richiamo così forte di Paolo apostolo a ricordare un evento tanto noto, sicuro? Perché una raccomandazione tanto accalorata a non oscurare mai un dato talmente affermato dai credenti da risultare risaputo, e talmente risaputo da apparire ormai scontato? Ecco: proprio perché l’annuncio della risurrezione di Cristo rischia di riuscire notizia ovvia e abbondantemente “passata”, perché non più “nuova” e perciò irrimediabilmente sorpassata. Oggi in Europa – notava Giovanni Paolo II – molta gente, anche tanti cristiani, vivono come se Cristo non fosse morto per noi, come se non fosse veramente risorto. È la nostra situazione: noi rischiamo di tenere il fuoco della più bella notizia di tutti i tempi sotto la cenere di una annoiata sazietà, sepolto sotto la pietra tombale di una indifferenza impassibile e incallita. II richiamo di Paolo non è tanto una pia esortazione a ricordare una notizia importante o a rilanciare una informazione dovuta; è un invito pressante a tener conto di un avvenimento, e a tenerne conto non intellettualisticamente, ma esistenzialmente: insomma s. Paolo ci mette in guardia dal ridurre questo evento, il nucleo centrale della nostra fede, ad un argomento più o meno. La risurrezione di Cristo infatti fa davvero la differenza, Se Cristo non è risorto, allora l’uomo è un pacco postale, spedito dall’ostetricia all’obitorio; allora la vita è un geroglifico indecifrabile e la storia un rebus incomprensibile; allora la fede è una pia illusione, la speranza una utopia, la carità un’elemosina umiliante per chi la fa e per chi la riceve; allora la preghiera è soliloquio, la liturgia è archeologia, il sacramento cerimonia, la missione propaganda. Se invece Cristo è risorto, allora l’uomo è un figlio da sempre amato, candidato alla felicità eterna; allora la vita è – sempre, comunque si presenti – un dono incalcolabile e la storia un cammino, per quanto tortuoso e faticoso, diretto alla casa del Padre; allora la fede si fonda su una roccia incrollabile, la speranza è la grande leva che innalza il mondo, la carità è la declinazione dell’amore stesso di Dio nel nostro quotidiano; allora la preghiera è incontro, la liturgia esperienza, il sacramento azione dello Spirito, la missione sinergia con Cristo, che continua a camminare con noi, tutti i giorni, fino alla fine del mondo. Tra qualche settimana parteciperemo a una consultazione per la guida della cosa pubblica in Europa e nel nostro Comune. Il cristiano non deve mai essere assente dalle responsabilità civili. Se vuole portare nella sua Comunità, l’autentico spirito del Risorto, che è spirito di novità e di vita, vi si deve immettere con competenza da preparare e continuamente da aggiornare; con coerenza con i suoi principi irrinunciabili; con perseveranza anche nelle difficoltà; con lo spirito del servizio e non del tornaconto; con un grande rispetto degli altri con cui dialogare. Tutto questo per collaborare nel possibile, per imparare, per difendere con fermezza e rispetto ciò a cui non si può e non si deve rinunciare. Il cristiano eleverà verso traguardi sempre più alti la società in cui è inserito non fuggendola, non stando alla finestra, non vantandosi di non esserci dentro, non lamentandosi di tutto e di tutti, ma partecipando, corresponsabilizzandosi, accettando anche incarichi, offrendo idee… Tutti vogliono un mondo più pulito, più buono: il cristiano, si impegna a renderlo sempre più così. Perché il mondo non migliora da sé stesso; il mondo cresce verso il cielo se chi ha la vocazione al cielo, con l’aiuto del Cielo, si impegna in prima persona per renderlo sempre più simile al cielo. Sia questo il nostro impegno quotidiano, pubblico o privato. Così saremo uomini e donne che rendono viva e concreta la Pasqua del Signore
LA LETTERA, BOLLETTE GSP
DA FALCADE, RODOLFO PELLEGRINON
Neii giorni scorsi ho ricevuto la bolletta da parte del BIM – GSP. Sono rimasto sorpreso: una bolletta(allegata) composta da 8 (otto) pagine illeggibili e poco comprensibili. Pensavo tra di me: come farà la gente comune a capire e decifrare quanto loro addebitato ? Poi un mio amico mi ha trasmesso la bolletta elettronica dallo stesso ricevuta sempre dal BIM-GSP. Una cosa inaudita 28 dico 28 (ventotto) pagine. Con la fatturazione elettronica doveva essere tutto semplificato……se questo è il risultato… mi arrendo !!!! Ho visto una bolletta emessa da un comune del Trentino 1 dico 1 (una) pagina avanti e retro, leggibile e comprensibile sui consumi e sul dovuto. Mi chiedo: è mai possibile che anche nei nostri territori non si riesca ad emettere una bolletta ristretta che sia leggibile e comprensibile da tutti ? Sembra proprio che ci sia qualcuno che “studia” il modo di non far capire nulla alla gente che alla fine deve pagare senza rendersi conto il perché e il per come.
CERCASI ANESTESISTA PER L’OSPEDALE DI AGORDO
Indetto avviso pubblico per il conferimento dell’incarico di direzione dell’ Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale di Agordo.
AGORDO Il prossimo 1° giugno cesserà dal servizio, per quiescenza, il Direttore dell’Anestesia e Rianimazione di Agordo (apicalità attualmente condivisa con l’Ospedale di Pieve di Cadore). L’ULSS 1 Dolomiti si è tempestivamente attivata indicendo avviso pubblico per il conferimento dell’incarico di direzione della struttura. L’avviso verrà pubblicato sul sito dell’ULSS 1 www.aulss1.veneto.it . Gli uffici aziendali preposti daranno inoltre la massima priorità all’espletamento delle procedure selettive.
25 APRILE A FELTRE
Giovedì 25 aprile 2019 si celebra il 74^ Anniversario della Liberazione. Il Comune di Feltre propone, come ogni anno, una sfilata per le vie della città accompagnata dalla Banda “Città di Feltre”, con partenza da Piazza Isola alle ore 10.15 (raduno alle ore 10.00) e arrivo al Monumento dei Caduti alle ore 10.30. Qui avranno luogo le celebrazioni ufficiali con l’alzabandiera e la deposizione della corona. Dopo il saluto delle autorità, la cerimonia si concluderà con un momento di preghiera. La manifestazione si terrà anche in caso di maltempo Alle ore 11.15, nell’Aula Magna dell’Istituto Carenzoni, Giovanni Perenzin presenterà il libro “Partigiano! Alpino e emigrante” di Gian Luigi Corso. Si segnala, come iniziativa correlata alla celebrazione dell’Anniversario della Liberazione, il racconto “Controvento – la vita interrotta di Guido Rossa”, a cura dei lettori del gruppo teatrale “I Fuori di Quinta”, che si svolgerà mercoledì 24 aprile alle 20.30 al Casel di Celarda.
AUGURI DE ROSSI! IN MEZZO SECOLO “SFORNATI” PROFESSIONISTI/E CHE SI SONO FATTI ONORE
FALCADE L’Istituto d’Istruzione Superiore Follador De Rossi di Agordo e Falcade (scuola e convitto) si prepara a festeggiare i 50 anni dell’alberghiero di Falcade, la festa il prossimo 3 maggio alle 10.30 al palazzetto Dolomiti (vino alla scuola). Una mattinata per ricordare un’importante storia iniziata nel 1969.
L’OMAGGIO ALLE CAMPIONESSE D’ITALIA
ALLEGHE Domani alle 18.30 il consiglio comunale di Alleghe consegnerà alla squadra femminile di hockey su ghiaccio una targa per la vittoria del campionato nazionale di serie A. La cerimonia nella sala consigliare del Municipio. IL SINDACO SIRO DE BIASIO
IL CONSIGLIO COMUNALE VARA IL REGOLAMENTO PER LA VIDEO SORVEGLIANZA
RIVAMONTE Tre soli punti all’ordine del giorno del consiglio comunale convocato per domani alle 19, in primo piano l’approvazione del rendiconto della gestione 2018, variazioni al bilancio di previsione e l’approvazione del regolamento sulla video sorveglianza.
FESTA DELLA LIBERAZIONE IN MUNICIPIO
SELEZIONE PERSONALE CON L’AZIENDA SPECIALE CONSORTILE AGORDINA
Le modalità di presentazione della domanda si trovano sul sito aziendale www.servizisocialiasca.it. Il termine perentorio previsto per la presentazione della candidatura è fissato per martedì 14 maggio 2019 entro le ore 12.00, mentre le selezioni verranno effettuate a partire dal giorno 23 maggio 2019.
BRETELLE LASCHE NEL RICORDO DI MIRCO GAIO
BELLUNO The show must go on è il titolo dello spettacolo “Il sorriso dietro la scena” che la compagnia teatrale Bretelle Lasche metterà in scena sabato 27 aprile al Teatro Comunale di Belluno con la regia di Chiara Becchimanzi, per ricordare Mirco Gaio, il sorriso dietro la scena, il compianto amico e scenografo della compagnia. L’incasso sarà devoluto in beneficienza per le spese di una terapia riabilitativa di un bimbo residente a Belluno, affetto da una grave deficit del neuro-sviluppo. Info www.bretellelasche.it
RENZO “BENCI” MIOLA ESPONE
SEDICO Colori, sapori e profumi di primavera, è il titolo della mostra dell’agordino Renzo Miola organizzata nella sede del centro anziani di Mas-Peron e dintorni. La mostra viene inaugurata sabato alle 17 e rimarrà aperta fino al 12 maggio, nei giorni festivi dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19, il sabato dalle 15 alle 19. Ingresso libero.
MEL Fino al 19 maggio Livio Ceschin espone le sue opere su carta al Palazzo delle Contesse. La vernice sabato alle 18, la mostra apre il sabato, la domenica ed i festivi dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19. Con il patrocinio del Comune Borgo Valbelluna.
FRIULI Due artisti agordini espongono le loro opere a Cividale del Friuli, il pittore Lucio Groja e lo scultore Albino Mezzacasa. La rassegna, presentata da Raffaella Ferrari, direttrice artistica della Fondazione e critica d’arte, rimarrà aperta fino al 26 aprile
1 MAGGIO A FELTRE CON GLI ABBA
PROVINCIALE 563 DI SALESEI Dal 6 maggio AL 14 giugno In località Sopracordevole in Comune di Rocca Pietore senso unico alternato con semaforo o movieri e divieto di transito ai mezzi con massa superiore a 7,5 tonellate.
REGIONALE 203 AGORDINA Fino al 6 maggio (esclusi festivi e prefestivi) senso unico alternato regolato da semaforo in località Rucavà (Alleghe) per lavori di messa in sicurezza ciglio stradale
REGIONALE 203 AGORDINA Fino al 3 maggio (esclusi sabato, domenica e festivi infrasettimanali) senso unico alternato regolato da semaforo a monte dell’abitato di Caprile per lavori di manutenzione del cimitero.
PROVINCIALE 347 DURAN E CEREDA RIPRISTINATA LA CIRCOLAZIONE TRA VENAS E CIBIANA
Il Lubiana espugna Brunico per 3:1 e si aggiudica la AHL
Il Lubiana vince il Titolo della Alps Hockey League, stagione 2018/19, dopo aver conquistato l’ultima e decisiva Gara 7 sul ghiaccio del Lungo Rienza e si aggiudica la serie di finale per 4:3. Il Val Pusteria non è riuscito a sfruttare tre match-point mentre la squadra della capitale slovena, dopo la rocambolesca vittoria in Gara 5, non ha più sbagliato un colpo. In Gara 7 i Lupi conservano a lungo il minimo vantaggio realizzato da Armin Hofer nel primo tempo. Poi dal 52’ sale in cattedra il Lubiana che realizza due reti in rapida successione con Ziga Svete e Miha Zajc (in 105 secondi) e poi si conferma con il goal a porta vuota sempre di Zajc. Primo successo sloveno nella AHL dopo che le prime due edizioni erano state vinte da Renon ed Asiago.
GIOVEDI 25 A SAN FIOR S’ASSEGNA IL TROFEO DI ECCELLENZA FEMMINILE
Si avvicina l’appuntamento della finale di Coppa Veneto riservato alle formazioni che militano nel campionato di eccellenza di calcio femminile. Il 25 aprile nello stadio di San Fior (TV) si contenderanno il trofeo il Keralpen Belluno e la formazione trevigiana del Villanova. La squadra bellunese, allenata da Tony Scot, sta cercando di recuperare almeno alcune ragazze da un infermeria che negli ultimi mesi è stata piuttosto affollata e che ha pesantemente condizionato la seconda parte del campionato delle bellunesi. Alla luce di quanto detto, i favori del pronostico guardano con maggiore attenzione alle trevigiane anche in considerazione dei due incontri fin’ora disputati in campionato tra le due squadre e nei quali il Villanova ha sempre fatto bottino pieno. Ma si sa le finali fanno storia a sé e nello spogliatoio bellunese ci si sta caricando per tentare l’impresa. Appuntamento quindi a San Fior, Giovedì 25 aprile con inizio alle 15:30
Precipitazioni: Alta probabilità (75-100%) di precipitazioni persistenti di moderata, a tratti forte, intensità sulle Prealpi, dove gli apporti potranno essere saranno localmente abbondanti (oltre i 60 mm); fenomeni in prevalenza più moderati sulle Dolomiti settentrionali. Limite delle nevicate in innalzamento da 1500-1800 m a 1900-2100 m. Nelle 24 ore sono previsti in media sulle Prealpi bellunesi e vicentine fra 40 e 60 mm, localmente 80/90mm, sulle Dolomiti meridionali in media fra 30 e 50 mm, sulle Dolomiti settentrionali e Prealpi veronesi fra 20 e i 40 mm. A 2000 m sono attesi fra 20 e 40 cm di neve fresca.
Temperature: Minime in aumento soprattutto nei fondovalle, in contenuta diminuzione in quota; massime in temporanea marcata diminuzione, con ridotta escursione termica giornaliera. Su Prealpi a 1500 m min 2°C max 5°C, a 2000 m min 0°C max 1°C. Su Dolomiti a 2000 m min -1°C max 0°C, a 3000 m min -6°C max -4°C.
Venti: Nelle valli generalmente deboli; in quota moderati o tesi da sud sud-est, a tratti forti a 3000 m e sulle cime prealpine, a 40-60 km/h a 2000 sulle Prealpi e a 3000 m su tutte le zone.
Precipitazioni: Probabilità medio-alta (75-100%) di precipitazioni in prevalenza moderate e intermittenti con locali rovesci, coplessivamente più contenute rispetto a quelle di martedì con quantitativi compresi tra 10 e 30 mm. Limite delle nevicate oltre i 2000-2200 m.
Temperature: Minime stazionarie o in lieve calo, massime in aumento. Su Prealpi a 1500 m min 2°C max 8°C, a 2000 m min 0°C max 4°C. Su Dolomiti a 2000 m min 0°C max 4°C, a 3000 m min -7°C max -2°C.
Venti: Nelle valli deboli o moderati; in quota deboli o moderati dai quadranti meridionali, 20-30 km/h a 2000 m, 35-50 km/h a 3000 m.