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Gestione Servizi Pubblici informa che, per lavori alla rete idrica comunale, oggi dalle 8 a fine lavori, verrà sospesa l’erogazione dell’acqua a Rocca Pietore in località localita’ capoluogo, Sottoguda, Palue, Boscoverde, Col di Rocca, Soraru, Pezzè, Condio e Saviner di Laste. Sempre oggi dalle 8 a fine lavori sospensione dell’erogazione d’acqua per lavori anche a Taibon in frazione Villanova, Taibon centro, nelle piazze Vecchia e della Chiesa nonché nelle vie Dante Alighieri, San Lucano, Riva Granda e Caravaggio.
Gestione Servizi Pubblici informa che a LIVINALLONGO DEL COL DI LANA nelle LOCALITA’ LARZONEI, SALESEI DI SOPRA, SALESEI DI SOTTO, PIAN DI SALESEI, SALESEI, SOTTOCREPA e FOPPA l’acqua erogata dall’acquedotto non è potabile e può essere usata per scopi alimentari SOLO PREVIA bollitura
PROVINCIALE 1 DELLA SINISTRA PIAVE, INTERRUZIONE TOTALE FINO A REVOCA PER CEDIMENTO STRUTTURALE DI PARTE DEL FABBRICATO A LATO STRADA CON CADUTA MATERIALE SUL PIANO VIABILE TRA VIA RIVAMOR E BIVIO ANCONETTA
PROVINCIALE 20 CAPRILE-SELVA DI CADORE. CHIUSA FINO AL 4 LUGLIO IN LOCALITA’ SOLATOR ANCHE SABATO E DOMENICA. TRANSITO CONSENTITO AI LOCALI CON TEMPI DI ATTESA FINO A 30 MINUTI
203 AGORDINA, FINO AL 30 LUGLIO ESCLUSI FESTIVI E PREFESTIVI SENSO UNICO ALTERNATO TRA CANDATEN E PERON. DALLE 730 ALLE 9 E DALLE 1630 ALLE 18 CON MOVIERI, NEGLI ALTRI ORARI SEMAFORO
Travolta contromano: coppia bellunese ferita
OGGI SUL CORRIERE DELLE ALPI, di Cristina Contento Rientravano da Bibione».L’auto contromano era una Alfa che domenica si è fatta un bel tratto di A27 nella corsia sbagliata: l’incidente è avvenuto tra Conegliano e Vittorio Veneto. Erano le 16.40 di domenica quando c’è stato l’inferno sull’autostrada A27. Ad avere la peggio, due bellunesi che erano sull’Audi: Mario Procidano, 86 anni, noto imprenditore ora in pensione (già presidente Sipao) e la moglie Matilde Perez, 77 anni, alla guida della vettura, rimasta gravemente ferita. Entrambi sono ricoverati a Conegliano.«Ieri alle cinque un irresponsabile che ha guidato in autostrada per 12 km contromano ha centrato la macchina con i miei… mio papà tante botte ma sta bene… La mamma un po’ meno ma è sempre stata un toro…»: con queste parole affidate ai social, i figli Guido Lozza e Michela Procidano, hanno denunciato l’accaduto.
ANZIANA SCIVOLA E MUORE IN ALPAGO
ALPAGO Attorno alle 14 di ieri i il Soccorso alpino dell’Alpago è intervenuto per recuperare il corpo senza vita di una donna di 81 anni, Anna Blanchini originaria di Udine, scivolata per un centinaio di metri in un dirupo a poca distanza dalla sua abitazione, in località Villa di Pieve d’Alpago. La donna era uscita di casa e, a una ventina di metri di distanza dalla sua abitazione, si deve essere sporta troppo sul ciglio di una ripida scarpata, perdendo l’equilibrio e cadendo. Il figlio non trovandola a casa, ha iniziato a cercarla con altre persone, finché non sono state rinvenute le sue scarpe poco sotto il ciglio e sulla verticale più sotto è stato visto il corpo. Sei soccorritori sono scesi, hanno allargato uno spiazzo tra la vegetazione per agevolare il recupero della salma che era stata ricomposta e che, dopo essere stata imbarellata, è stata sollevata con un verricello dall’elicottero del Suem di Pieve di Cadore che l’ha trasportata a monte dove è poi stata affidata al carro funebre. Per i rilievo di legge sono intervenuti i Carabinieri
68ENNE MUORE PRECIPITANDO FORSE IN SEGUITO A MALORE, GRAVE UN MOTOCICLISTA NELLO SCONTRO CON UN’AUTO AD AURONZO
SOVRAMONTE Attorno alle 15 di ieri in località Zorzoi ha perso la vita Maurizio Mazzorana 68 anni residente in Val di Zoldo. L’uomo stava effettuando una escursione assieme ad un amico, sul posto elisoccorso e Carabinieri. Quando i due amici che erano con lui, uno davanti e uno più dietro, si sono ricongiunti, si sono resi conto della sua assenza e sono tornati indietro finché non lo hanno visto sotto alcuni salti di roccia in un canale. Uno di loro è partito per chiedere aiuto e ha dovuto camminare quasi un’ora prima di riuscire a trovare campo per telefonare. Non a fatica per la difficoltà a comunicare, l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è riuscito a individuare il corpo esanime dell’uomo, dopo aver sbarcato il tecnico di elisoccorso dal secondo compagno rimasto in quota. Una volta che con un verricello medico e tecnico di elisoccorso sono stati calati sul posto, una cinquantina di metri sotto il sentiero, non e rimasto che constatare il decesso. La salma è stata quindi recuperata e trasportata fino a Sovramonte. Anche l’amico è stato imbarcato col tecnico nella seconda rotazione. Pronta a intervenire una squadra del Soccorso alpino di Feltre.
QUERO Incidente autonomo lungo la regionale 348, F.B 76 anni è caduto ferendosi i modo lieve.
AURONZO A ponte Malon incidente auto moto, ha avuto la peggio Fabrizio Da Poz 27 anni di Auronzo trasportato a Treviso con un politrauma e una ferita scomposta alla gamba (foto) Verso le 17 l’eliambulanza è volata ad Auronzo di Cadore, L’elicottero ha verricellato equipe medica e tecnico di elisoccorso che gli hanno prestato le prime cure. Il ragazzo è stato quindi caricato sull’ambulanza che lo ha trasportato alla piazzola di Auronzo, dove era in attesa l’eliambulanza decollata in direzione di Treviso.
PARTE PER ANDARE A FUNGHI, FINISCE ALL’OSPEDALE DI FELTRE
LAMON Ieri mattina il Soccorso alpino di Feltre è stato allertato per una cercatrice di funghi che si è infortunata in località Chioè. La donna, 62 anni, di Lamon (BL), è ruzzolata in un ripido pendio, il marito ha dato l’allarme ma ha dovuto prima scendere di quota data l’assenza di copertura telefonica. Un primo soccorritore ha subito raggiunto l’infortunata sincerandosi delle sue condizioni, seguito dal resto della squadra, una decina di tecnici in tutto. Seguendo le indicazioni dei soccorritori, l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha individuato il punto dell’incidente tra la fitta vegetazione e ha sbarcato con un verricello di 40 metri tecnico di elisoccorso ed equipe medica, a una cinquantina di metri di distanza. Prestate le prime cure per un possibile trauma alla gamba e contusioni varie, la donna è stata imbarellata e trasportata in uno spiazzo, aperto per favorire il recupero avvenuto sempre con il verricello. L’elicottero è quindi volato all’ospedale di Feltre.
INCIDENTE CON RIBALTAMENTO AL CASONETTO DI FELTRE
FELTRE Nel pomeriggio i vigili del fuoco sono intervenuti in via Casonetto a Feltre per il rovesciamento di un piccolo veicolo commerciale, dopo la perdita di controllo da parte del conducente rimasto ferito. I pompieri hanno messo in sicurezza il mezzo, mentre il ferito è stato preso in consegna dai sanitari del SUEM per essere portato in pronto soccorso. Le operazioni di soccorso dei vigili del fuoco sono terminate dopo circa un’ora.
LUTTO A SEDICO, E’ MORTO NICOLA A SOLI 40 ANNI
SEDICO E’ morto per un malore Nicola Ambros dipendente della Renault Luciano Dal Pont. I funerali oggi alle 10.30 in cimitero a Sedico. Viveva a Bribano in centro, lascia la compagna Cristina, la mamma Iole, il papà Guglielmo e i fratelli Lorenzo e Manuel. Era meccanico molto apprezzato e preparato con una grande passione per i motori. Persona buona e sempre disponibile.
ATTENZIONE AI TOPI D’AUTO
BORGO VALBELLUNA Nell’ultimo fine settimana furti nelle auto nei luoghi di maggiore interesse turistico. Sono spariti portafogli, borsette, documenti soprattutto nelle zone di Mel e Lentiai. I Carabinieri hanno raccolto le denunce.
IL PIROMANE DELL’ALPAGO
TAMBRE Terzo incendio ai cassonetti in pochi giorni. E’ sicuramente un piromane-vandalo. Gli amministratori chiedono indagini immediate affinchè venga fermato prima che le fiamme causino danni ben più gravi di quanto visto nel fine settmana. Tre cassonetti della raccolta differenziata avvolti dalla fiamme e spenti dai vigili del fuoco. Ci sarebbe una persona sospettata evidentemente con qualche problema
DOMANI PROTESTA IN PIAZZA PER CHIEDERE IL RILANCIO DEL TRASPORTO PUBBLICO
BELLUNO Le OOSS Filt CGIL di Belluno, Fit CISL Belluno Treviso, Uil trasporti Belluno Treviso, Faisa Cisal Belluno Treviso congiuntamente alla Rsu Dolomiti Bus Spa organizzano per domani alle 10 una manifestazione in piazza Duomo per il rilancio del trasporto pubblico in Provincia.
IN PIAZZA ANCHE I RESPONSABILI DELLE ASSOCIAZIONI CONSUMATORI, PROVINCIA E DOLOMITIBUS FACCIANO LO LORO PARTE
DA BELLUNO MORENO GIOLI
DOLOMITIBUS NON RISPONDE ALLE ESIGENZE DELL’ALTO AGORDINO, PER FORTUNA C’E’ LA SAD DELLA PROVINCIA AUTONOMA
LIVINALLONGO Quando domani andrà in scena la protesta contro la Dolomitibus organizzata da sindacati e Rsu non è escluso che nel gruppo ci siano i rappresentanti della popolazione di montagna, quelli “bastonati” dal marzo scorso, perché a 4 mesi dallo stop imposto da quella che era l’emergenza sanitaria è cambiato ben poco.
Ad Arabba ad esempio già lo scorso fine settimana Manuel Roncat presidente di Arabba Fodom Turismo aveva a ragione alzato la voce, “Il turismo riprende ma senza Dolomitibus quando trasporti e turismo dovrebbero andare a braccetto”. Tant’è, Belluno non sente e allora via al piano B. “Mentre turisticamente in materia di trasporto pubblico Belluno dorme – dice oggi Roncat – da domenica ad Arabba abbiamo finalmente e per fortuna le corse del servizio pubblico della SAD di Bolzano che collega Arabba ai passi e a Corvara con ben 4 coppie di corse e chiederemo di implementarle ulteriormente”. La gente Fodom plaude all’iniziativa di chi vive sul territorio e per il territorio e Manuel Roncat azzarda la proposta che visti i precedenti sarà controfirmata dai colleghi che operano nel turismo “A questo punto sarebbe da chiedere a Dolomitibus di sopprimere definitivamente le corse da e per Livinallongo, facciamo tutto con SAD senza “badare a campanilismi” provinciali e guardare al servizio per i cittadini”
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DILLO A RADIO PIU, CONSIDERAZIONI DEL PRESIDENTE DI ARABBA FODOM TURISMO. DOLOMITIBUS, LA GRANDE DELUSIONE.
VENEZIA Da giorni in conferenza stampa a Marghera il presidente Luca Zaia chiede a gran voce che Trenitalia e il Governo con i suoi DPCM mettano la parola fine al caos trasporti tra corse dimezzate, capienza ridotta del cinquanta per cento, pendolari in protesta e gente appiedata. Nell’Agordino il problema dei treni non sussiste, non c’è la linea ferrata e nemmeno le stazioni. Nell’Agordino c’è la Dolomitibus con gli uffici di Agordo chiusi al pubblico e sui vetri – come segnalato l’altro ieri – indicazioni errate e non aggiornate. Nel bellunese c’è la Dolomitibus che ha fatto arrabbiare sindacati ed Rsu che mercoledi scenderanno in piazza a Belluno con un flash mob come da foto copertina. Nell’Alto Agordino c’è un settore turistico che prova a ripartire in una corsa ad ostacoli, uno di questi è il trasporto pubblico locale.
LA RIFLESSIONE DI MANUEL RONCAT, PRESIDENTE ARABBA FODOM TURISMO
LIVINALLONGO “Dal 13 giugno Arabba prova a fare partire la stagione, con la riapertura delle frontiere alberghi, servizi e appartamenti stanno riaprendo, una partenza con il freno a mano, senza nemmeno la corsa di un autobus. Dolomitibus riparte da e per Arabba da luglio, forse. Invece turismo e trasporto pubblico dovrebbero andare “a braccetto” come in un ballo. L´esempio perfetto sarebbe un tango oppure una baciata. Purtroppo quello che vediamo nella realtà dei fatti è un “lento”, ballato pure male, dove il compagno di ballo ti pesta continuamente i calli”
L’IDEA DELLA MONOROTAIA BELLUNO, AGORDO LUXOTTICA, ALTO AGORDINO, CORTINA
AGORDO In tempi in cui non circolano nemmeno i pullman della Dolomitibus come l’utente vorrebbe (a proposito a quando il rimborso degli abbonamenti non usufruiti?), in tempi in cui le strade sono a pezzi e le gallerie soffrono le infiltrazioni d’acqua, in tempi in cui le strade franano sotto gli effetti di Vaia e uomini e mezzi si danno da fare per costruire argini e protezioni, in tempi in cui non si salvano nemmeno le strade che potrebbero servire nelle emergenze (Listolade-Cencenighe, interrotta da due anni piuttosto che la ex 203 agordina al Torner che sta franando nel Cordevole), in tempi in cui c’è chi si accapiglia per un percorso del treno in Cadore o per l’Agordino… in questi tempi c’è chi ora dal cassetto dei progetti futuribili fa uscire l’idea della monorotaia. Sistema valido in ambito urbano, la sopraelevazione permette di evitare la viabilità esistente e ha una buona capacità trasportistica nelle piccole distanze. Per trasportare 400 persone ci vogliono (se prendiamo in esame il Marconi Express) 10 vagoni, quando un solo treno di quelli nuovi a disposizione della Regione Veneto (dal prossimo anno anche nel bellunese) ne porta molti di più e più velocemente (foto). Inoltre la monorotaia non porta legname/merci varie, ha un biglietto tutto suo e necessita cambiare mezzo a Belluno per andare in pianura. Chi propone l’idea ammette di voler accollarsi l’intero investimento ma se va male chi paga? Il piano è stato presentato attraverso l’architetto Fernando De Simone da un’azienda svizzera che sta realizzando il People Mover di Bologna.
A proposito di Marconi Express sono interessanti le notizie rese note dalla pagina wikipedia.
Il costo dell’opera previsto è di 96 milioni di euro, a cui bisogna aggiungere 33 milioni di euro per oneri accessori
Il Marconi Express, conosciuto anche come people mover di Bologna, è il sistema di trasporto pubblico ettometrico di tipo people mover che collegherà l’aeroporto “Gugliemo Marconi” con la stazione di Bologna Centrale, con una fermata intermedia al polo universitario del Lazzaretto. L’inaugurazione del servizio, dapprima annunciata per il mese di giugno 2019 e poi nuovamente per il 7 marzo 2020, è soggetta a ritardi e rinvii ed avverrà in data attualmente indefinita (la Repubblica, 21 febbraio 2020). Nel 2015 la Corte dei Conti ha aperto un’inchiesta contabile ipotizzando un irregolare mutamento delle condizioni dell’appalto di gara, il quale inizialmente prevedeva la realizzazione dell’infrastruttura solo tramite finanza di progetto, con oneri di costruzione e successiva gestione (con relativo rischio d’impresa) a carico di soli soggetti privati. Tuttavia, dopo l’aggiudicazione dell’appalto di costruzione avvenuta nel 2009, il consorzio CCC fondò nel 2010 una società a capitale misto (di cui è titolare al 75%, mentre il restante 25% è di proprietà pubblica), alla quale è stata poi delegata la costruzione e gestione dell’infrastruttura (ANSA, 24 febbraio 2016). Oltre al procedimento contabile, la Procura della Repubblica di Bologna ha avviato due indagini penali: nel primo procedimento sono stati ipotizzati la turbativa d’asta e abuso d’ufficio da parte di alcuni funzionari pubblici coinvolti nella procedura di affidamento ( Corriere di Bologna, 26 febbraio 2015); nella seconda inchiesta si è indagato per favoreggiamento ed abuso d’ufficio. La giunta comunale è stata assolta in tutti i procedimenti, sia quello penale che quello presso la Corte dei Conti.(Sassuolo2000, 13 marzo 2018.).
raccolta completa wikipedia clicca qui
DAI COMUNI DELL’ALTO AGORDINO UN AIUTO ALLE FAMIGLIE
ALLEGHE Il sindaco Danilo De Toni nel fine settimana aveva anticipato che con l’aiuto del ragioniere era pronto a cercare tra le pieghe del bilancio delle somme di denaro per aiutare le famiglie che iscrivono i loro figli al centro estivo. Dopo le valutazioni del caso i sindaci di Rocca Pietore, Alleghe, Colle Santa Lucia e Selva di Cadore hanno deciso di dare supporto alla famiglie con un contributo
IL SINDACO DANILO DE TONI
NOTIZIARIO DEL 21 GIUGNO
NOTIZIARIO DEL 18 GIUGNO
DILLO A RADIO PIU’: A QUESTE CONDIZIONI NON TUTTI POSSONO PERMETTERSI IL CENTRO ESTIVO
5 MILIONI DA RIPARTIRE DOPO LA RINUNCIA DI FALCADE PER IL CENTRO BENESSERE.
AGORDO Qualche cosa filtra, proviamo a ipotizzare le decisioni parziali prese dai sindaci per ecocentri e piste da sci. Falcade rinuncia a 5 milioni del centro benessere ma c’è il precedente di Alleghe che già aveva rinunciato al tunnel solforoso tenendo comunque i soldi sul territorio. Marea di progetti, reali o provocazione dopo quanto ipotizzato ad Agordo?
GIANNI SANTOMASO
AI MICROFONI DI RADIO PIU’ IL DEPUTATO ROGER DE MENECH, PRESIDENTE COMITATO PARITETICO FONDI DI CONFINE
I PROGETTI DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE, NUOVA STRUTTURA IN VIA CAPPELLO
di Gianni Santomaso
AGORDO
Il piano terra per la scuola materna si arricchirà di un’ampia sala per la mensa e per gli spettacoli; quello superiore con terrazza per l’asilo nido che potrà quasi raddoppiare la capienza. È la struttura che l’amministrazione comunale di Agordo e il consiglio d’amministrazione dell’Azienda speciale Agordo Servizi intendono fare in via Cappello, tra gli attuali edifici della scuola materna e dell’asilo nido. «Nei giorni scorsi», spiega il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici, Giulio Favretti, «il cda ci ha consegnato lo studio di fattibilità dell’opera che abbiamo visionato e apprezzato, tanto che abbiamo detto alla presidente Tatiana Stalliviere di procedere con l’iter per arrivare al progetto definitivo. A nostro giudizio, infatti, il nuovo edificio si inserisce in modo armonico fra i due esistenti che ospitano i bambini frequentanti l’asilo nido e la scuola materna». L’obiettivo della giunta Chissalè è quello di creare un unico polo scolastico per alunni da zero a sei anni, permettendo sia l’aumento della capienza che quello dell’offerta formativa. All’asilo la capienza potrà aumentare dagli attuali 35 posti a una sessantina. Una volta pronto il progetto il Comune cercherà i soldi, almeno due milioni di euro.
Nelle foto i rendering della struttura tra asilo medio e scuola materna, dal progetto di fattibilità.
RIAPRE IL CASTELLO DI ANDRAZ
L’ULTIMA IDEA DEL PD: BONUS E DETRAZIONI PER GLI ANIMALI
VENEZIA C’è chi chiede il sostegno perché la cassa integrazione latita, chi perché ha perso il lavoro, famiglie intere lamentano gli alti costi per il centro estivo, dove non esistono operazioni di welfare sufficienti c’è chi guarda al cielo sperando in un bonus per l’acquisto del materiale scolastico. Il Pd pensa ai cani con una mozione per mantenere gli animali domestici con bonus, agevolazioni fiscali e detrazioni. A proporla è il consigliere del Partito Democratico e presidente dell’Intergruppo per la tutela degli animali e la conservazione della natura, Andrea Zanoni. “Durante questa crisi sanitaria è emerso con ancor più forza l’importanza del valore affettivo e relazionale di cani e gatti: soprattutto per molte persone anziane che vivono sole rappresentano l’unica compagnia. Questi animali hanno però un costo che, specialmente in un periodo così difficile, rischia di diventare insostenibile: circa 700 euro l’anno per un cane tra cibo, vaccini e profilassi e 250 per i gatti. C’è chi improvvisamente si è trovato in condizione di indigenza per aver perso il lavoro, credo perciò che le istituzioni dovrebbero intervenire per dare un sostegno economico ed evitare, magari, un’ondata di abbandoni”.
NUOVE LINEE GUIDA PER CASE DI RIPOSO E ALTRE STRUTTURE, VISITE DI 30 MINUTI, MASCHERINE E TAMPONI A GOGO
VENEZIA Linee guida da oggi a nuova data, sostituiscono le precedenti, riferite a tutta l’offerta extraospedaliera socio sanitaria, case di riposo, disabili, salute mentali, dipendenze e minori. tutto il mondo residenziale ed extra residenziale. Case di riposo: nuovi ingressi di ospiti entrano nel registro unico, dal 29 maggio ci sono stati 500 nuovi accessi. Un ospite che arriva da casa fa tampone entra in struttura e viene collocato in area singola isolata, dopo 14 giorni secondo tampone se negativo entra nella struttura. Accesso da pronto soccorso entra direttamente nella struttura senza necessità di isolamento. Persona ricoverata in struttura sia che sia positiva o negativizzata siccome dovrebbe fare i 14 giorni al rientro prevediamo sia presa in carico da un’ospedale di comunità (struttura intermedia). Altre strutture il nuovo ingresso prevede il tampone e dopo l’esito entra in maniera normale con attesa a casa o nella struttura previo isolamento, la tempistica è quella del tampone. Visite dei famigliari per tutti Prenotazione, ingressi limitati noi indichiamo massimo due persone per ospiti e 30 minuti massimo. Chiediamo un’analisi telefonica check list di ricognizione rispetto allo stato di salute. Facciamo firmare un patto di responsabilità rispetto alle condizioni di salute. Si terrà la lista delle visite per 14 giorni, in caso di focolai scattano le indagini. Nelle visite: famigliari e ospiti con mascherina, meglio se ambienti all’aperto o luoghi dedicati che non sia la degenza. Per disabili e minori e’ possibile il pernottamento a casa con patto responsabilità e monitoraggio sintomi Servizi semi residenziali peraltro già riaperti, allarghiamo fino a gruppi da 10 persone non più solo 5. Tutti i soggetti che entrano saranno soggetti a tampone.
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CASE DI RIPOSO, DA OGGI NUOVI INGRESSI E VISITE DEI PARENTI SECONDO LE LINEE GUIDA. APPELLO AI GIOVANI: “RISPETTATE LE REGOLE SE TORNA L’INFEZIONE CI SARANNO NUOVE RESTRIZIONI”.
di Mirko Mezzacasa
Con l’ordinanza firmata ieri ecco il via libera per i nuovi ingressi nelle case di riposo e strutture extra ospedaliere, ma anche alle visite dei parenti. Si potrà entrare in spazi appositi (non nelle camere) su prenotazione, non più di due parenti alla volta per un massimo di 40 minuti. Per i ricoveri previsto il tampone e la quarantena per 14 giorni se l’ospite arriva da casa, non dal pronto soccorso o reparto ospedaliero. La quarantena è prevista in un ospedale di comunità. Ceod, centri diurni, centri sollievo sono autorizzati a riaprire per gruppi anche di 10 persone e non più di 5 come avveniva fino a ieri. Per i nuovi ingressi anche in questo caso come per le case di riposo è previsto l’esamente preventivo con il tampone, ma anche la sottoscrizione di un patto di responsabilità tra il gestore della struttura e i soggetti interessati (o famigliari), un’autodichiarazione sullo stato di salute dell’interessato. Anche i servizi di trasporto dovranno rispettare la distanza di un metro tra i passeggeri. Prima della stagione autunnale ci sarà una vaccinazione di massa per ospiti, operatori, fornitori, visitatori e familiari. La vaccinazione anti influenzale già da ora è fortemente raccomandata. Ieri da Marghera l’appello ai giovani “Nessuna festa della liberazione – ha detto Zaia – in Veneto si muore ancora”. Zaia dopo aver ringraziato per mesi i giovani per il loro impegno (quando stavano chiusi tra le mura domestiche) ora ha cambiato tono invitandoli ad evitare gli assembramenti perché le segnalazioni sono continue “E’ trascorso un sabato e una domenica – ha detto – tra l’inosservanza delle regole, non vi dico di stare a casa ma di rispettarle le regole. La mascherina è sempre fondamentale all’interno dei locali, se torna la re infezione dovremo gioco forza imporre di nuovo le restrizioni.” I NUMERI IN VENETO: TOTALE POSITIVI 19 429 (+2) ATTUALMENTE POSITIVI 580 (-7 ieri +13) DECESSI 2003 (+0) NEGATIVIZZATI 16666 (+8) IN ISOLAMENTO 833 (0) RICOVERATI 222 (-3 31 POSITIVI, 191 NEGATIVIZZATI), NEGLI OSPEDALI DI COMUNITA’ RICOVERATI 33 (6 POSITIVI, 27 NEGATIVIZZATI), IN TERAPIA INTENSIVA 11 (-1, 1 POSITIVI, 10 NEGATIVIZZATI). DIMESSI 3547 (+6) I NUMERI IN PROVINCIA: TOTALE CONTAGI 1185 (0) , ATTUALMENTE POSITIVI 34 (0) , DECEDUTI 112 (0), NEGATIVIZZATI 1039 (0) ISOLAMENTO DOMICILIARE 56 (0) RICOVERATI IN OSPEDALE AL SAN MARTINO 2 (0)
“TANTE SEGNALAZIONI, NON SI RISPETTANO LE REGOLE E GLI ASSEMBRAMENTI NON MANCANO. APPELLO AI GIOVANI” CONFERENZA STAMPA DEL PRESIDENTE DEL VENETO LUCA ZAIA 22 GIUGNO 2020. NUOVA ORDINANZA PER LE CASE DI RIPOSO E CENTRI DISABILI, PIU’ FACILE VEDERE I FAMIGLIARI
VENEZIA Da Marghera il Presidente Luca Zaia fa il punto sull’emergenza Covid-19
Un’altra settimana impegnativa, sabato e domenica non ci sarà il punto, diversamente dagli altri giorni della settimana.
LEGGI LA CONFERENZA STAMPA DI LUCA ZAIA
Non c’è nessuna festa della liberazione da festeggiare. Non carichiamo nuovi pazienti e abbiamo un calo graduale, gli ultimi pazienti rimasti sono quelli più gravi. Gli ultimi ricoverati avranno bisogno di cure intense.Case di riposo e per disabili: semplificazioni nell’accesso, con mascherina per tutti. Speriamo che si sblocchi questa “tragedia nella tragedia”, dove i familiari non possono visitare i cari. Dopo mesi via all’ingresso di nuovi ospiti nel rispetto delle linee guida. Fino a quando l’obbligo della mascherina? Il Dpcm del Governo che le prevede scadrà il 15 luglio, da li’ decideranno l’obbligo di dispositivi o meno.
FINE SETTIMANA DI ASSEMBRAMENTI Lento calo dei pazienti, oggi 223 i più critici. Questo fine settimana tante segnalazioni per il non rispetto di alcune regole e trovo positivo che molti scrivano e lo facciano notare. I nostri dati sono in calo dal 10 di aprile, abbiamo affrontato con grande responsabilità la data fatidica del 18 maggio quando sono stati aperti bar, ristoranti, piscine e palestre trasferendo le responsabilità dalla sanità al cittadino. Ognuno di noi da allora ha una responsabilità individuale e una collettiva. Mi appello ai giovani che hanno dato vita agli assembramenti si deve dialogare, il rischio elevato di una re infezione c’è con il rischio di portarlo a casa tra gli anziani o parenti ammalati. I veneti quando li chiami ci sono, ecco perché l’appello non di stare a casa ma di fare una vita sociale con precise regole evitando assembramenti perché la spiaggia è grande. Oggi abbiamo 2 contagiati in più, qualcuno il contagio gliel’ha portato. Siamo preoccupati e non vogliamo andare verso nuove restrizioni. Ci vuole prudenza. L’ORDINANZA PER LE CASE DI RIPOSO Oggi verrà presentato dall’assessore Manuela Lanzarin, più facile incontrare i parenti (per 30 minuti per i parenti stretti “non un pullman” ma anche la presa in carico di nuovi ospiti previa quarantena ma solo per chi arriva da casa non da altre strutture sanitarie. POLEMICA CRISANTI-RIGOLI Non si discute la professionalità di Rigoli, tra gli scienziati è in corso un dibattito sono persone che studiano. Crisanti non ha visto lo studio di Rigoli, credo che quando vedrà le carte si capiranno.Rigoli ha presentato uno studio su 60mila tamponi, immagino che il professor Crisanti guarderà i dati se non sono corretti che dia la sua lettura a questo processo.Il piano di Sanità pubblica cambierà a seconda di quale tesi prevarrà, il dottor Rigoli ha dato una interpretazione di tipo statistica, Crisanti verifichi. Non può liquidare tutto con “queste sono chiacchiere”
https://www.facebook.com/zaiaufficiale/videos/3356524741038734
PARTO A RISCHIO IN COMELICO, UN MOTIVO IN PIU’ PER SOSPENDERE LE SCHEDE OSPEDALIERE
VENEZIA “I continui tagli ai servizi sanitari mettono a rischio la vita delle persone. Bisogna invertire la tendenza, devono essere sospese e ripensate le schede ospedaliere per garantire una sanità adeguata, con più personale e maggiori risorse: le promesse di Zaia non bastano più. Il caso di sabato scorso nel Comelico è, purtroppo, l’ennesimo esempio”. Cosi il capogruppo del Partito Democratico Stefano Fracasso interviene sul caso di una donna residente nel Comelico, all’ottavo mese di gravidanza, che sabato ha subito il distacco della placenta ed è stata costretta a un’ora di ambulanza per raggiungere l’ospedale di Belluno per partorire con il cesareo, mentre il neonato è stato poi trasferito a Padova in Terapia intensiva. “Questo è il risultato delle politiche sanitarie della Lega in Veneto: l’ospedale più vicino è quello di Pieve di Cadore, ma da anni è senza punto nascite funzionante. Non può bastare l’elisoccorso, perché non è sempre disponibile. È inaccettabile dover fare oltre un’ora di viaggio per partorire, non possono esserci cittadini di serie B: tutti hanno diritto ai livelli essenziali di assistenza. Non ci si può occupare della montagna solo per fare passerelle sulla Marmolada per rivendicare i confini col Trentino. Da tempo chiediamo di sospendere le schede ospedaliere perché inadeguate, soprattutto per i territori marginali: quanto accaduto due giorni fa è un motivo in più per farlo”.
SANITÀ NEGATA, DA 20 ANNI LA REGIONE DISINVESTE
Lotto (PD): «Inaccettabili disparità di trattamento. Il diritto alla salute non è garantito in montagna»
BELLUNO «L’idea dei servizi sanitari aperti dal lunedì al venerdì nelle zone periferiche è lo specchio del diritto alla salute garantito ai bellunesi dalla Regione Veneto». La segretaria provinciale del Partito democratico, Monica Lotto, stigmatizza l’organizzazione dei servizi sanitari sul territorio caratterizzati negli ultimi 20 anni «da tagli di posti letto, privatizzazioni, riduzione dei finanziamenti e una sostanziale incapacità della Regione di rendere attrattivi i posti di lavoro del personale medico e sanitario in montagna. Quando a fine settembre del 2019 abbiamo denunciato lo smantellamento del servizio di ambulanza e primo soccorso in Comelico ci fu risposto con il dileggio e la popolazione fu rassicurata sull’imminente riattivazione della convenzione tra Ulss1 e Vigili del Fuoco. Ecco, vorrei che gli artefici di questo capolavoro avessero il coraggio di prendersi le responsabilità delle loro nazioni. Non tanto con noi, ma con tutte le persone che tenacemente, nonostante le politiche regionali, si ostinano a vivere in montagna. Rileviamo ancora una volta quanto inaccettabili disparità di trattamento pesino nelle scelte di investimento della giunta regionale».
FONDI DI CONFINE…. DOPO IL MODELLO AGORDO LE RIFLESSIONI DEL SINDACO DI SAN TOMASO MORENO DE VAL
ASSUNZIONI NEGLI ENTI LOCALI, UNCEM: TUTTO DA RIFARE. PENALIZZATI I VIRTUOSI E I PICCOLI COMUNI, SINDACI CRITICI
ROMA Sulle assunzioni negli Enti locali è tutto da rifare. La circolare della Funzione pubblica sulle assunzioni nei Comuni si trova presso l’Ufficio Bilancio di Palazzo Chigi e sta, quindi, terminando il suo iter. Numerosi i Comuni che si sono rivolti a Uncem evidenziando criticità e parametri completamente da rivedere. Questo meccanismo secondo Uncem penalizza pesantemente i piccoli Comuni e i Comuni “virtuosi”, senza debiti, e con piante organiche rimaste negli ultimi vent’anni ben al di sotto degli standard. Uncem ha scritto ai Ministri della Pubblica Amministrazione e dell’Economia e dell’Interno. Occorre permettere ai Comuni e agli Enti sovracomunali un turn over al 100% come era stato già stabilito e concertato con le Associazioni degli Enti locali.
“DE COCCIO”: LA SETTIMANA TERMINA CON UNA SANZIONE
BELLUNO Termina con una sanzione ad un esercizio commerciale la settimana di controlli da parte delle Forze dell’Ordine per il contenimento del Covid-19. Il miglior risultato da inizio emergenza per la provincia di Belluno che vede zero sanzioni dopo 1422 persone controllate. 684 gli esercizi commerciali controllati in settimana e una sanzione nella giornata di sabato. Nella domenica appena trascorsa non sono state segnalate irregolarità.
CODE SULLA A27, PADRIN: «INACCETTABILE; O SI TOLGONO I CANTIERI FANTASMA O SI ELIMINANO I PEDAGGI»
BELLUNO «Le code viste domenica in A27 non dovranno più ripetersi durante la stagione estiva. Ne va dello sviluppo turistico della nostra montagna». È quanto afferma il presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin, che analizza la situazione creatasi ieri (domenica 21 giugno) in autostrada; sia al mattino, con lunghe colonne di auto in salita verso la montagna e poi anche al rientro verso la pianura, con 5-6 chilometri di coda tra Vittorio Veneto Sud e il Fadalto.
IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI BELLUNO ROBERTO PADRIN
TAVOLO DELLE POLITICHE ATTIVE, PRIORITA’ AL POST COVID SENZA DIMENTICARE LO SVILUPPO STRATEGICO DEL TERRITORIO.
BELLUNO Soluzioni concrete e immediate per il post-Covid, senza dimenticare le politiche strategiche di ampio respiro per lo sviluppo del Bellunese, partendo dal contributo di tutte le componenti territoriali. È il compito che si è dato il Tavolo delle politiche attive. Il primo giro di tavolo è servito per scattare la fotografia del Bellunese e degli effetti provocati dal lungo lockdown, sia sulle imprese sia su famiglie e servizi, si pensi alla cassa integrazione attivata durante le prime settimane dell’emergenza sanitaria: 177 aziende per 12mila addetti totali (di queste, 88 aziende hanno già chiesto la proroga di altre cinque settimane e altre sei per un’ulteriore proroga di quattro settimane aggiuntive). Per rendere operativa fin da subito l’unità di intenti, è stato deciso di lavorare su canali tematici: il Tavolo delle Infrastrutture (già attivo e coordinato da Confindustria) si occuperà di portare avanti le progettualità relative alla dotazione infrastrutturale del territorio, anche verso la creazione di uno sbocco a Nord; il Fondo Welfare Territoriale (già attivo e coordinato dalla presidente Francesca De Biasi) è chiamato a lavorare su quelle che sono le esigenze sociali e delle famiglie; il gruppo relativo a Lavoro e Formazione (coordinato da Veneto Lavoro); Il gruppo tematico su Turismo e Promozione Territoriale (coordinato da Dmo Dolomiti). Le possibilità ci sono, i tempi sembrano stretti. Soprattutto per l’immediato. È per questo che il Tavolo per le politiche attive si è dato compiti semplici da portare avanti subito: ognuno dei soggetti relazionerà nel giro di una settimana, a brevissimo le prime misure da attivare nell’immediato. “Vogliamo arrivare alla fine dell’anno pronti con alcune linee strategiche anche per lo sviluppo futuro, da condividere agli Stati Generali” ha detto il presidente Roberto Padrin.
LE NUOVE ATTIVITÀ PER LA PISCINA DI AGORDO
AGORDO La stagione estiva 2020 della Piscina Comprensoriale di Agordo si arricchisce con una nuova opportunità: nelle giornate di apertura sarà possibile godere del solarium esterno, nell’ampio giardino panoramico, alternando nuoto libero ad una pausa riposante al sole. L’area dispone di sdraio e ombrelloni a pagamento e spazi gratuiti liberi sull’erba, nel rispetto del distanziamento e rispettando le normative vigenti. Da mercoledì 24 giugno 2020 si potrà inoltre provare una nuova disciplina in acqua: si tratta di un corso di cardio boxing, disciplina di allenamento ad alta intensità con l’istruttore Ugo Samaria. La prima lezione, che si svolgerà dalle ore 19.45 alle ore 20.30 sarà una prova gratuita. Per tutti i corsi, l’ingresso al nuoto libero e al solarium è obbligatoria la prenotazione chiamando lo 0437.62406. Gli orari di apertura della piscina sono i seguenti: lunedì, mercoledì e sabato 9.30-20.00; martedì e venerdì 15.00-21.00; giovedì 15.00-20.00 e domenica 15.00-19.00.
ASSEMBLEA ANNUALE DONATORI MIDOLLO OSSEO – SEZIONE DI BELLUNO
BELLUNO Venerdì 10 luglio alle ore 19.00, presso il Centro Anziani di Mas di Sedico, in via Val di Fontana 10, si svolgerà l’assemblea ordinaria annuale dell’Associazione dei Donatori di Midollo Osseo, ADMO Belluno. In questa occasione il presidente Benvenuto Pol esporrà la relazione morale, la relazione finanziaria e sarà discusso e approvato il bilancio consuntivo 2019 e il bilancio preventivo 2020. Sarà l’occasione per ritrovarsi, per aggiornarci sulle donazioni effettive avvenute nell’ultimo anno. Saranno invitati i nuovi donatori effettivi che racconteranno brevemente la loro esperienza e ai quali sarà consegnata una targa ricordo. Sarà descritto l’andamento della sensibilizzazione e delle nuove tipizzazioni, i rapporti con il trasfusionale e con l’ADMO a livello regionale e nazionale. Saranno esposti i risultati della campagna “Una colomba per la vita” particolarmente problematica quest’anno vista la chiusura per Covid 19. Verrà descritta l’attività svolta e quella ancora da intraprendere, i punti di forza e le problematiche da affrontare e risolvere. La presenza e l’apporto di tutti i donatori che vogliano intervenire è oltremodo gradito in modo che anche questa occasione sia un momento di informazione, confronto e crescita. Ricordiamo ai soci di comunicare con cortese sollecitudine il cambio di indirizzo e che il nostro codice fiscale per la destinazione del 5 per mille è 93025710257. L’invito è quindi per sabato 10 luglio alle ore 19 presso il Centro Anziani di Mas di Sedico.
L’OPINIONE
di Franco Piacentini, Feltre
“incontro politico e sociale per la Fase 3 Covid-19”
“Autorevoli opinionisti nei loro interventi evidenziano le tantissime sfide del dopo pandemia, che il nostro Paese dovrà affrontare per scongiurare l’aumento delle povertà e per evitare il tracollo occupazionale. Se si analizzano i comportamenti che stanno caratterizzando l’avvio della Fase 3 Covid-19, purtroppo non sta prendendo corpo la concertazione tra le parti politiche, sociali, economiche e sindacali. Concertazione è l’inevitabile passaggio di responsabilizzazione convinta e di partecipazione attiva, di tutte le rappresentanze coinvolte nei giorni scorsi negli Stati Generali. Quanto emerso a Villa Pamphilj (Roma), negli auspici di coesione sociale e politica più volte pronunciati dal Presidente della Repubblica, deve trovare l’incontro: tra Governo e opposizione parlamentare; tra Associazioni imprenditoriali e CGIL CISL UIL; tra Regioni e Terzo settore; tra Enti locali e Volontariato. Distingui, personalismi, speculazioni, offese e polemiche, inevitabilmente portano il nostro Paese nel tunnel degli scontri inconcludenti penalizzanti per la qualità e quantità delle prestazioni socio-sanitarie ed assistenziali e catastrofici per i ceti meno abbienti, i disoccupati e per le persone non autosufficienti”.
TORNA L’INIZIATIVA “A CASA DI DINO” NEL RICORDO E AD ONORE DI BUZZATI
di RENATO BONA
BELLUNO Non abbiamo certo la pretesa di illustrare figura ed opera di un collega giornalista (e lui pure scrittore e pittore) di fama internazionale quale è stato Dino Buzzati, anch’egli bellunese. Ma l’iniziativa “A casa di Dino” del Comune di Belluno, che la propone insieme all’Associazione culturale Villa Buzzati S. Pellegrino il Granaio, in collaborazione con: Libreria Le due zitelle di Piazza Piloni; Belluno eventi cultura 2020, Provincia di Belluno e Regione Veneto, ci offre l’occasione, utilizzando la personale biblioteca, di proporre un aspetto particolare, la grande passione per la montagna, dell’illustre concittadino cui il Comune ha dedicato la “Panoramica” via che da Piazzale Marconi porta al Ponte della Vittoria, con una tabella che ricorda: “Buzzati Dino (1906-1972) – giornalista, scrittore, pittore, redattore del ‘’Corriere della Sera’ e della ‘Domenica del Corriere”. Vincitore nel 1959 del premio ‘Strega’ con la raccolta ‘Sessanta racconti’. Il romanzo ‘Il deserto dei Tartari’ è considerato il suo capolavoro”. Intanto il programma della terza edizione di “A casa di Dino” sul tema: “Il mostro, paure allo specchio”.con la precisazione che “L’iniziativa si materializza per la terza volta nel cuore di Belluno per suscitare emozioni e divagazioni. Le inquietudini buzzatiane sono sempre presenti sul palcoscenico come nella vita”. Venerdì 26 giugno alle 18,30 nel cortile del museo civico di Palazzo Fulcis “Ognuno ha il suo mostro” con Andrea Zancanaro, vincitore del Premio Campiello Giovani 2017 che racconta i suoi mostri; conduce Antonella Giacomini con interventi di Marina Da Canal; giovedì 2 luglio, stessa ora, stessa sede: “Mostri d’alta quota”, con Federico Camanni e Manrico Dall’Agnola; riflessioni su montagne, pareti e paure; conduce Mirta Armanda Barbonetti; sabato 4 luglio, alle 20,45 sempre a Palazzo Fulcis: “Professoresse meccaniche scendono in città”; legge e strepita Laura Portunato; suona e starnazza Sandro Del Duca; si tratta di uno spettacolo neo-parafisico e para-buzzatiano dal libro “Le professoresse meccaniche” di Alfonso Lentini. In caso di pioggia o emergenza sanitaria gli eventi potranno svolgersi in altre sedi che saranno comunicate. Una precisazione: è obbligatoria la prenotazione al 39-333-6486024 [email protected] o associazione culturale Villa Buzzati San Pellegrino Il Granaio, via Visome 18, 32100 Belluno. Ci viene spontaneo tra i testi che possediamo citare “Le Dolomiti di Dino Buzzati”, finito di stampare nell’ottobre del 1989 dalla tipografia Panfilo Castaldi di Feltre per conto di Nuovi Sentieri editore di Bepi Pellegrinon (altro benemerito della cultura), in occasione della mostra all’auditorium di Belluno e nella Sala degli stemmi del Municipio di Feltre, rispettivamente dal 14 al 29 ottobre 1989 e all’1 al 30 novembre dello stesso anno, curata da Matteo Fiori e Bepi Pellegrinon, ad iniziativa dell’assessorato alla cultura della Comunità montana bellunese e dall’Associazione Dino Buzzati con la sezione Cai di Feltre. E poi il libro “Dino Buzzati Vita & colori”, curato da Rolly Marchi. Perché ci è venuto in mente che Buzzati il 21 luglio 1969, in occasione della sua mostra antologica “Vita & colori” con dipinti, acquarelli, disegni e manoscritti, voluta dalla Comunità montana Agordina, organizzata col patrocinio della Regione Veneto e con la collaborazione della Barilla spa (allestimento architetto Fulvio Nardelli, copertina del catalogo di Nicola Salerno, immagini dello stesso Rolly Marchi e archivio Almerina Buzzati) e presentata da Indro Montanelli, scrisse: “Sono andati lassù ad installare l’estremo trampolino, sono tornati vittoriosi da quelle mortali solitudini. Ero un ragazzo quando ad Alleghe, in una sera di temporale, mi indicarono fera i lividi nembi, la parete della Civetta, selva di argentee canne d’organo alta più di un chilometro, che dal fondo valle sembra una fata morgana, e mi dissero che lassù una cordata di alpinisti stava salendo. Mi sentii miserabile, ebbi la sensazione che quelli fossero superuomini, di una razza diversa e privilegiata, mai e poi mai, da grande, sarei arrivato alla loro altezza. Lo stesso moto dell’animo, moltiplicato per cento, ho avuto l’altra sera guardando il tenero spicchio della luna crescente, perché sapevo che in quel momento tre uomini…”.
NELLE FOTO (riproduzione da “Le Dolomiti di Buzzati” e Renato Bona): Dino Buzzati in Val Canali; l’annuncio della terza edizione di “A casa di Dino”; tabella e via col nome del grande giornalista, scrittore e pittore bellunese; copertine di “Le Dolomiti”e “Vita & colori”; Buzzati (a destra) con Nani Min (al centro) ed Emilio Zacchi sulla cima dello Schiara; disegno buzzatiano della Torre Berti; discesa di Buzzati a corda doppia dalla Guglia De Amicis l’8 settembre 1931; Dino alla Croda da Lago con Pupa e Lalla Ramazzotti nel settembre 1942.
IERI ALLA RADIO
LUCIANO MAGI, PALESTRA B-FIT AGORDO
di Claudio Fontanive
I RACCONTI DI PAOLO SOPPELSA
PRIMA VOLTA A CELAT
AUDIO
Sicuramente c’ero già stato in piazza a San Tomaso. Ma ero troppo piccolo per ricordare. Il primo ricordo nitido risale a quando avevo cinque o sei anni. Era giugno inoltrato e sulle banche del Pelsa c’era ancora un po’ di neve. Quel giorno era caldo ed il cielo era quello classico di inizio estate. Appena dopo pranzo la nonna mi disse “…fra poc don fin via a Zelat…” La guardai con stupore. Fino a Cencenighe ci eravamo già avventurati qualche volta a piedi a fare la spesa. Ma era tutta discesa e poi eravamo rientrati in corriera. Per andare a Celat, invece, era tutta salita. Mi preparai come ci si prepara per una grande escursione. La nonna indossò un vestito nero e mi disse che “…dovon dì an funeral…” Però non si mise il velo in testa perché era una nonna piuttosto moderna per i tempi. A me francamente del funerale interessava poco, mi interessava di più il paesaggio che avrei ammirato durante la camminata. Salimmo in strada e partimmo lentamente. Pochi passi e salutammo la “brenta” che cantava gioiosa mentre noi andavamo al funerale. Appena superato il gran curvone dove papà parcheggiava la macchina mi accorsi subito di una cosa particolare: dietro il Pelsa esisteva un’altra montagna che ad ogni passo spuntava sempre di più da sopra le creste del Pelsa. Era grigia e senza alberi ed erba. La nonna accelerò il passo leggero che aveva ed in breve arrivammo a Tocol. A questo punto la montagna misteriosa si era svelata quasi del tutto. La nonna si accorse che guardavo e mi disse “…chel là le el Zoita…”. Era il Civetta. La mitica montagna che avevo già sentito nominare con riverenza. Ora ce l’avevo davvero davanti e potevo finalmente ammirarla questa montagna. Perso in quelle visioni mi ritrovai dopo la curva “dela siega” sul rettilineo che porta a Celat. Ora sentivo un po’ la fatica perché la nonna, abituata a camminare parecchio, aveva un’andatura piuttosto veloce. Giungemmo in piazza quando la campana andava sfumando i rintocchi a morto. Il paesaggio era un sogno. Con la bella chiesa con il campanile un po’ simile a quello di Cencenighe ed il Civetta che adesso era veramente un qualcosa di maestoso. Sulla scalinata della chiesa c’erano parecchi anziani che la nonna salutò. Ricambiarono il saluto e qualcuno mi diede una carezza sulla testa. Entrammo e prendemmo posto su un banco a metà chiesa. Entrava un gran luce dalle finestre e la bara di legno scuro era posta davanti all’altare. Il prete diede inizio alla cerimonia e c’era silenzio. Si respirava un’aria di composta serenità. Non c’erano pianti, solo qualche sospiro che proveniva dai banchi vicini all’altare. Non ricordo chi fosse il defunto, ma doveva essere molto anziano perché il parroco parlava di una lunga vita di lavoro e fatiche. E che da lì in poi avrebbe vissuto serenamente in Paradiso. E chissà come doveva essere quel Paradiso. A me sembrava che fuori dalla chiesa, in fondo, fossimo già in Paradiso. La cerimonia finì e quattro persone si caricarono la bara in spalla e la portarono nel cimitero sotto la chiesa. La depositarono nella cella mortuaria e la gente iniziò pian piano a diradarsi. Qualcuno tornava a casa, altri approfittavano per visitare qualche congiunto sepolto lì. Anche la nonna volle farsi un giro veloce fra quelle tombe. Fece tre o quattro segni della Croce e poi risalimmo in piazza, che a lei i cimiteri non piacevano poi molto. Prima di riprendere la strada di casa ci fermammo un attimo al bar. La nonna mi comprò un ghiacciolo perché ero stato bravo ad arrivare a Celat e mi ero comportato bene durante il funerale. All’interno del bar rividi alcuni uomini che poco prima erano in chiesa. Bevevano “un’ombra” e parlavano piano, forse del funerale e del defunto. Ripartimmo mentre scartavo il ghiacciolo e stavolta era tutta discesa. Si camminava più veloci che all’andata ed in poco tempo il Civetta era ritornato a nascondersi dietro il Pelsa. Arrivati a casa la nonna decise che aveva ancora tempo di fare qualcosa di utile e si sedette sugli scalini davanti al tabià a battere la “faoz”. Le sue mani battevano veloci e sicure su quella lama che avrebbe tagliato il primo fieno di lì a pochi giorni. I larici erano verdi e nei prati c’erano i fiori. Ed io, quel pomeriggio, avevo visto per la prima volta il Civetta. Sapendo che quel pomeriggio non l’avrei scordato mai più…Magiche Dolomiti!!!
LA RACCOLTA COMPLETA
DUE MINUTI UN LIBRO
LE ALTRE PUNTATE
SALUTE E SOCIETA’
COVID-19 riacutizzazioni – studio IMPACT
1. COVID-19 e malattie respiratorie
2. Attenzione alle riacutizzazioni
3. Lo studio IMPACT
Interviste: Francesco Blasi, Ordinario di Malattie dell’Apparato Respiratorio all’Università degli Studi di Milano Girolamo Pelaia, direttore della Clinica Pneumologica Universitaria e della Scuola di Specializzazione in Malattie dell’Apparato Respiratorio dell’Università degli Studi di Catanzaro
LE ALTRE PUNTATE
AGORDINOMERON
AGORDINOMERON, IL TERRITORIO SI RACCONTA Da un’idea di Gianni Santomaso
IL MESSAGGIO DEI SACERDOTI A RADIO PIU’
DON CESARE SU RADIO PIU’ ALLE 7.30 E 19.30, PARROCCHIE DI AGORDO, LA VALLE E TAIBON
FINO AL 24 LUGLIO SABATO E DOMENICA COMPRESI LUNGO LA 641 DI PASSO FEDAIA IN LOCALITà CAPANNA BILL E COL DI ROCCA, SENSO UNICO ALTERNATO CON SEMAFORO
PROVINCIALE 20 DELLA VAL FIORENTINA, SELVA DI CADORE: FINO AL 4 LUGLIO, CHIUSURA TOTALE TRA SOLATOR E IL CENTRO DEL PAESE ANCHE NEI GIORNI FESTIVI E PREFESTIVI, DAL CHILOMETRO 4.850 AL CHILOMETRO 5.100. TRANSITO CONSENTITO AI LOCALI CON TEMPI DI ATTESA MASSIMI STIMATI IN 30 MINUTI IN LOCALITA’ SOLATOR DAL CHILOMETRO 4.400 AL CHILOMETRO 4.850
STRADA REGIONALE 48 DELLE DOLOMITI, DAL KM 110,350 AL KM 112, SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO ANCHE SABATO E FESTIVI FINO AL 30 GIUGNO PER POSA ELETTRODOTTO INTERRATO
PROVINCIALE 563 DI SALESEI, FINO AL 3 LUGLIO, SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO IN LOCALITÀ DIGONERA PER MESSA IN SICUREZZA PIANO VIABILE, SABATO E FESTIVI INCLUSI
STRADA PROVINCIALE 346 DEL SAN PELLEGRINO, NEI COMUNI DI FALCADE, CANALE E VALLADA, FINO AL 3 LUGLIO, INCLUSI SABATI E DOMENICHE, POSSIBILE ISTITUZIONE DI SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA MOVIERI PER SOSTITUZIONE CONDUTTORI E MANUTENZIONE LINEA ELETTRICA ALTA TENSIONE
REGIONALE 203 AGORDINA, NEL COMUNE DI CENCENIGHE, FINO AL 3 LUGLIO, INCLUSI SABATI E DOMENICHE, POSSIBILE ISTITUZIONE DI SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA MOVIERI PER SOSTITUZIONE CONDUTTORI E MANUTENZIONE LINEA ELETTRICA ALTA TENSIONE
STRADA REGIONA 203 AGORDINA, TRA MAS DI SEDICO E CERNADOI SU TRATTI SALTUARI DI STRADA, FINO AL 30 GIUGNO, ESCLUSO SABATO E DOMENICA, SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO PER MESSA IN SICUREZZA BARRIERE DI PROTEZIONE LATERALI
STRADA PROVINCIALE 347 DEL PASSO CEREDA E DURAN, NEL COMUNE DI AGORDO, FINO AL 26 GIUGNO SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO PER POSA FIBRA OTTICA
STRADA REGIONALE 48 DELLE DOLOMITI, NEL COMUNE DI LIVINALLONGO DEL COL DI LANA IN LOCALITA’ ANDRAZ, FINO AL 30 GIUGNO SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO O MOVIERE CON POSSIBILI BREVI INTERRUZIONI TOTALI AL TRAFFICO DELLA DURATA MASSIMA DI 10 MINUTI, PER LAVORI DI MESSA IN SICUREZZA DEL VERSANTE
48 DELLE DOLOMITI, LOCALITA’ ANDRAZ DI LIVINALLONGO, FINO AL 26 GIUGNO SENSO UNICO CON SEMAFORO
STRADA REGIONALE 203 AGORDINA TRA PERON E CANDATEN, DAL 15 GIUGNO AL 31 LUGLIO ESCLUSI SABATI E DOMENICHE, DALLE 7:30 ALLE 9 E E DALLE 16:30 ALLE 18 SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA MOVIERI. NEGLI ALTRI ORARI SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA SEMAFORO PER INTERRAMENTO CAVIDOTTO E-DISTRIBUZIONE
48 DELLE DOLOMITI, LOCALITA’ ALVERA’ CORTINA D’AMPEZZO LUNGO IL PONTE SUL TORRENTE BIGONTINA. DAL 18 GIUGNO E FINO A REVOCA DIVIETO DI TRANSITO AI VEICOLI AVENTI MASSA A PIENO CARICO SUPERIORE A 24 TONELLATE
PROVINCIALE 1 SINISTRA PIAVE, INTERRUZIONE TOTALE ALLA VIABILTA’ DAL GIORNO 22 GIUGNO FINO A REVOCAPER CEDIMENTO STRUTTURALE DI PARTE DEL FABBRICATO
Martedì 23
Tempo stabile e ben soleggiato con clima sempre più estivo. Al pomeriggio leggera riduzione del soleggiamento per modesti cumuli a ridosso delle cime durante le ore più calde. La visibilità continuerà a essere ottima in quota per la presenza di aria molto secca.
Precipitazioni. Assenti (0%).
Temperature. In generale lieve aumento a tutte le quote. Sono previste punte di 29/30°C nei fondovalle prealpini (localmente 31°C nel catino bellunese) e di 24/26°C a 1000/1200 m. Su Prealpi a 1500 m min 14°C max 21°C, a 2000 m min 12°C max 16°C. Su Dolomiti a 2000 m min 11°C max 17°C, a 3000 m min 5°C max 8°C.
Venti. Nelle valli deboli/moderati a regime di brezza; in quota deboli/moderati dai quadranti settentrionali, a 5-15 km/h a 2000 m, 10-25 km/h a 3000 m.
Mercoledì 24
Tempo piuttosto soleggiato al mattino, mentre dalle ore centrali del giorno e sopratutto al pomeriggio la nuvolosità cumuliforme tornerà ad essere più presente e localmente moderata con insidia di qualche fenomeno convettivo. Il clima continuerà a essere estivo.
Precipitazioni. Fino al primo pomeriggio assenti (0%), poi leggero incremento della probabilità per qualche sporadico temporale di calore tra Dolomiti e Prealpi occidentali (20/30%), il rischio sarà maggiore sulle Prealpi bellunesi (40%).
Temperature. Minime stazionarie in quota e in aumento nelle valli; massime in leggera flessione, anche se il clima sarà ancora di stampo estivo. Sono previste punte di 28/29°C nei fondovalle prealpini e di 22/24°C a 1000/1200 m. Su Prealpi a 1500 m min 14°C max 19°C, a 2000 m min 13°C max 14°C. Su Dolomiti a 2000 m min 11°C max 15°C, a 3000 m min 5°C max 6°C.
Venti. Deboli, a tratti moderati, a regime di brezza nelle valli; deboli nord-occidentali in quota, a 5-10 km/h a 2000 m, 15-20 km/h a 3000 m.
Giovedì 25
Tratti soleggiati, anche lunghi al mattino, e nuvolosità irregolare, più presente al pomeriggio, per moderata attività cumuliforme. La presenza d’aria fresca in quota darà luogo a qualche temporale di calore tra il pomeriggio e la sera, fenomeni sporadici sulle Dolomiti e sparsi sulle Prealpi. Temperature in lieve calo in quota e pressoché stazionarie nelle valli, anche se nei settori maggiormente interessati dall’attività cumuliforme, il clima diurno sarà leggermente meno caldo. Venti in quota in lieve intensificazione da nord-ovest, deboli/moderati a regime di brezza nelle valli.
Venerdì 26
Il tempo tornerà ad essere più soleggiato con minore attività cumuliforme e l’insidia per temporali di calore diminuirà. Temperature diurne in ripresa. Venti deboli/moderati da nord-ovest in quota, deboli/moderati a regime di brezza nelle valli. Previsore: R.L.Th.
TRANSCIVETTA 2020: IL BREVETTO NELL’ANNO SENZA GARA
Partecipazione libera e gratuita, da luglio a metà settembre, per vivere le Dolomiti Agordine in maniera slow
ALLEGHE L’appuntamento con la quarantesima edizione della Transcivetta Karpos è rinviato, causa l’emergenza sanitaria legata al Covid-19, al 18 luglio 2021. Ma il comitato organizzatore non farà passare l’estate 2020 senza la possibilità di correre lungo gli spettacolari 23 chilometri che uniscono Listolade ai Piani di Pezzè di. Non si potrà gareggiare ma si potrà vivere la propria passione per la montagna e per la corsa (o la camminata) percorrendo, in coppia, il tracciato della Transcivetta. Ogni coppia potrà coprire il tracciato nel giorno e negli orari che preferisce. La partecipazione è gratuita: dal primo luglio al 15 settembre. Presso l’agriturismo Val Corpassa di Listolade, oppure dal sito web della manifestazione, si potrà ritirare il modulo di partecipazione sul quale verranno apposti i timbri che attestano il passaggio ai quattro rifugi lungo il percorso: Capanna Trieste, Vazzoler, Tissi e Coldai. All’arrivo ai Piani di Pezzè, al rifugio Grande Baita Civetta, verrà consegnato il diploma finale di partecipazione. Al termine della stagione estiva, sul sito internet www.transcivetta.com verrà pubblicato l’elenco delle coppie che hanno partecipato al Brevetto. Non una gara , piuttosto un’occasione per vivere la Transcivetta. La scommessa: verificare a metà settembre quante delle mille coppie che solitamente partecipano alla gara sceglieranno comunque di lasciarsi abbracciare dal fascino del monte Civetta. In attesa del via del 18 luglio del 2021, anno della quarantesima edizione, della rinascita.