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IN COPERTINA SCHIAVONIA L’OSPEDALE DA CAMPO DONATO DAL QATAR
GRAN FESTA DI COMPLEANNO IERI A FALCADE. EMMA, FESTEGGIATA DALLA SUA FAMIGLIA SERAFINI, HA ABBASSATO LA MASCHERINA SOFFIANDO SULLE 89 CANDELINE. ANCHE DA RADIO PIU’ TANTI AUGURI E GIORNI LIETI E SERENI
AGORDO L’ADA non si ferma neanche con il Coronavirus. I ragazzi di hip hop più grandi (dalle medie in su) hanno registrato ognuno a casa sua (in taverna, in camera, in soggiorno…) un pezzetto di coreografia sulla stessa musica (Sunday Best -Surface) coordinati dalla loro maestra Fabiola. I vari video sono poi stati montati in un video unico da un tecnico amico (Luca Mazzotti).
IL VIDEO DELL’ESIBIZIONE CASALINGA
• Salgono a 189.973 i casi totali, 2.646 più di ieri. I guariti in un giorno sono stati 3.033 (ieri 2.943) mentre il numero totale è 57.576. I decessi sono stati 464 (ieri 437), per un totale di 25.549. Il numero dei malati ancora ‘attivi’ conosce così un calo record: 851 meno di mercoledì. Il totale scende a 106.848; • Oms: metà dei decessi in Europa avvenuti nelle case di riposo; • Dal 4 maggio Lotto e Superenalotto riprendono le estrazioni; • America Latina, in 24 ore oltre 20mila casi.
UN NUOVO STRUMENTO PER UN RISPOSTA PIU’ SOLIDA, IERI SERA L’ IMPROVVISA DIRETTA SUL CANALE YOU TUBE DEL PREMIER CONTE
Ieri sera il premier Giuseppe Conte è intervenuto improvvisamente per ricordare che tutti i 27 paesi hanno accettato di introdurre uno strumento innovativo, il fondo della ripresa per finanziare tutti i paesi più colpiti, Italia compresa. Uno strumento urgente e necessario chiesto soprattutto dall’Italia che ha firmato con altri 8 paesi una lettera importante. “Un nuovo strumento per una più solida risposta europa”. Fosse vero sarebbe un buon passo avanti il Recovery found ma per ora pare non ci sia l’accordo sul come finanziarlo e tenerlo in piedi.
LA BREVE DIRETTA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO IERI SERA
ZAIA SPINGE PER UNA RIPARTENZA ANTICIPATA AL 27 APRILE E PER RIAPRIRE LE SCUOLE PARITARIE TRASFORMANDOLE IN CENTRI ESTIVI PER DARE UNA MANO AI GENITORI AL LAVORO, 140MILA I BAMBINI DA ACCOGLIERE.
di Mirko Mezzacasa
La luce in fondo al tunnel, una frase che auspichiamo di scrivere da almeno sessanta giorni e oggi la scriviamo perché in meno di venti giorni dimezzano le persone in isolamento domiciliare fiduciario, in terapia intensiva ci sono un terzo dei pazienti rispetto a fine marzo e ieri sono stati segnati altri due record, di guariti e di contagiati, purtroppo la curva che ancora non scende è quella dei decessi tanto in Italia (ieri 464, il giorno prima 437) che in Veneto (20 ieri 18 mercoledi) e in provincia di Belluno dove anche ieri un paziente di 69 anni è morto nel reparto di pneumologia. Dalla Regione ieri è partita una lettera inviata a Conte, in considerazione dei dati in calo costante, il presidente Zaia dichiara che i veneti sono pronti a ripartire con le dovute cautele già dal 27 aprile. L’altra proposta: aprire i centri estivi in sicurezza per dare una mano ai genitori che lavorano. Il piano prevede di dare il via ad asili nido privati e scuola paritarie entro maggio. Per le scuole materne e primarie che fanno capo agli istituti comprensivi le decisioni spettano solo ed esclusivamente al Governo come dire che su queste scelte la Regione non ha voce in capitolo. Ieri pomeriggio l’incontro in video conferenza con l’assessore Manuela Lanzarin, sono 140mila i bambini veneti che frequentano nidi e materne, 100mila iscritti a strutture paritarie e asili comunali, la proposta veneta: ripresa in sicurezza con sanificazione degli ambienti, mascherine per tutti i dipendenti, monitoraggio sanitario, controllo della temperatura corporea quotidiano, cambio giornaliero di vestiario, igienizzazione delle calzature, classi con non più di 15 bambini, fasce allargate per ingresso ed uscita. Per la Lanzarin sarà importante convivere con il virus perchè il rischio zero non ci sarà mai. Altre ipotesi: dal 4 maggio riprendono i giochi lotto compreso, si potrà tornare a correre nei parchi con ingressi contingentati, non ci saranno limiti nella mobilità regionale con deroghe per chi abita nelle zone di confine perché oltre la Regione non saranno ammessi spostamenti e il Governo già studia un nuovo modello di autocertificazione. Non è ancora chiara la data di riapertura di bar e ristoranti ma molti imprenditori, sopratutto quelli del turismo, sono indecisi se ripartire o meno temendo un calo della produttività e un aumento di costi. In Veneto Calano i ricoveri in area critica, 1306 (-28) calano i pazienti in terapia intensiva 140 (-23) . Positivi: non cambia nulla a Vo’ sempre 6 gli attualmente positivi (87 dal 21 febbraio), +18 a Padova, +29 a Venezia +58 a Verona +21 a Vicenza +8 a Belluno, totale positivi dal 21 febbraio in regione 16881 (+143) attualmente positivi 9925, deceduti totali 1206 negativizzati 5750 in isolamento domiciliare 9533. Negli ospedali 359 negativizzati, dimessi 2449, decessi negli ospedali 1110. In provincia rispetto a mercoledi 1 solo paziente in più all’ospedale San Martino (44) in terapia intensiva 7, Belluno ospedale di comunità 16, Agordo 19. Ieri un altro decesso, l’ottavo della settimana negli ospedali bellunesi, nel reparto di Pneumologia covid si è spento Gioacchino Casagrande 69 anni di Belluno già vice presidente del Cai ed ex segretario del Soccorso Alpino, la terza vittima “giovane” ovvero sotto la soglia degli ottant’anni, Si abbassa dunque di nuovo l’età media delle vittime, precedentemente il 2 aprile ci aveva lasciato Lorenzo Melinato, 65enne originario del Padovano, che aveva scelto di vivere a Tambre. Anche lui era risultato positivo al test. Era morto nel reparto di Pneumologia, che ospita i casi di media intensità Covid. Lo scorso 17 aprile la scomparsa di Rudi De Gasperin 59 anni di Sedico ricoverato in terapia intensiva, la vittima bellunese più giovane della pandemia. Negli ospedali della provincia ad oggi si contano 49 decessi, 33 all’Ospedale San Martino di Belluno, 6 a Feltre, 8 a Belluno Ospedale di Comunità, 1 ad Agordo e 1 al pronto soccorso di Pieve di Cadore. Ieri un altro decesso alla casa di riposo di Trichiana e sono già una decina, è morta Elena Tamburlin ma si parla di sospetto “covid” non essendo arrivata, prima della morte, la risposta del tampone. Sono intanto iniziati i trasferimenti dei nonni, alcuni inviati all’ospedale di comunità di Agordo che spiega l’aumento dei ricoveri (da 14 a 19) degli ultimi giorni. Ieri la Prefettura ha comunicato che sono state comminate oltre 1000 sanzioni (imprenditori compresi) nel corso della verifica del rispetto delle regole. in un mese e mezzo sono state controllare oltre 28mila persone, 1123 entrati di diritto del capitolo “de coccio” con verbale alla mano, la mamma che era uscita con la figlia senza motivo è stata denunciata per violazione della legge sanitaria. Più di 60mila le aziende controllate la maggior parte in regola, 19 infatti le sanzioni e 9 le chiusure. Ieri il Deputato De Carlo ha alzato la voce sui furbetti dello spaccio: “E’ inaccettabile – ha detto – che i nostri cittadini rispettino le regole e gli spacciatori girino impunemente per le strade a delinquere (ben testimoniato l’altra sera dal programma delle Iene ndr.) l’emergenza vale per tutti e devono corrispondere risposte straordinarie”.
ULTIM’ORA NOTIZIE 06.00
VIGILI DEL FUOCO A NOACH DI BUON MATTINO, NESSUN DANNO A PERSONE O COSE
LA VALLE Non ci sono parole che spieghino la “follia” mattutina per chi oggi ha incendiato le balle di fieno in mezzo al bosco in un periodo di grande siccità, tra l’altro in una zona già tristemente nota per gli incendi del bosco, il monte Celo porta i segni del fuoco che negli anni lo ha devastato. E’ la seconda volta in poco tempo che i nostri pompieri sono costretti a partire in fretta e furia per raggiungere la frazione lavallese con acqua, pompe e strumenti adatti per spegnere le fiamme. Anche questa mattina alle 5 la loro operazione è stata fantastica, immediata e risolutiva. L’incendio a circa 50 metri dalla prima abitazione e circa 100/150 metri dall’abitato e da una attività produttiva di cippato.
IL SINDACO DI LA VALLE EZIO ZUANEL (fuori tema in paese 6 positivi 11 in isolamento)
“Alle 5 – racconta il consigliere comunale Massimo Sommariva – siamo stati svegliati da un forte odore di bruciato che ha invaso le abitazioni, per puro caso qualche residente mi ha chiamato e già si notavano alte fiamme in direzione del bosco. Immediato il contatto con il 115, la centrale Operativa di Belluno che ha provveduto all’invio di personale del distaccamento di Agordo.Come sempre ineccepibile l’intervento dei Vigili del fuoco che dalla chiamata ad inizio operazioni di spegnimento sono passati meno di 14 minuti .L’incendio ha interessato diverse rotoballe di fieno depositate nel sito e non si parli di autocombustione, piuttosto ringraziamo “i soliti….ignoti” per aver appiccato il fuoco. Ricordo che su tutto il territorio comunale da inizio aprile vi è in vigore apposita ordinanza di divieto di accensione fuochi e di bruciare sterpaglie con la minaccia della sanzione per i trasgressori di oltre 2000 euro. In questa situazione anche se la proprietà del terreno dove sono depositate le rotoballe è nota, nulla si potrà fare visto che la mano è ignota e qui mi fermo… ha agito con il favore delle tenebre. Mi faccio portavoce dell’amministrazione comunale per dire un grazie al personale dei Vigili del fuoco di Agordo per la professionalità dimostrata e la velocità d’intervento”.
DALLA PROSSIMA SETTIMANA ANCHE I 55enni CHIAMATI A PRESTARE ATTIVITA’ LAVORATIVA
AGORDO Ieri sera un comunicato della Femca Cisl ha informato i lavoratori Luxottica della ultime novità riassumendo la riunione del comitato di sorveglianza.
La produzione continua ma, come avrai letto dal comunicato delle OO.SS. nazionali sempre a ranghi ridotti. La settimana prossima, in teoria, saranno chiamate a prestare attività lavorativa le persone che sono a casa da 5 settimane (a dispetto delle voci che dicevano che sarebbero rimasti in cassa saranno contattati anche gli ultra 55enni). Durante la prima giornata di lavoro sarà data importanza al riambientamento delle persone e alle spiegazioni sul come comportarsi all’interno dello stabilimento. Continua lo smart working per la gran parte degli impiegati. La formazione di qualsiasi tipo resta sospesa.
AGGIORNAMENTO ULSS 1 DOLOMITI 23 APRILE 2020
BELLUNO GLI AGGIORNAMENTI DALLA ULSS 1 DOLOMITI
SORVEGLIANZA SANITARIA COVID-19 Numero totale tamponi effettuati per ricerca nCoV al 23 aprile 2020 16.005 (+ 388) Persone residenti in Ulss Dolomiti in isolamento domiciliare fiduciario e sorveglianza attiva al 23 aprile 2020: 1.327 (+ 17 rispetto ieri) Alcuni tamponi sono stati effettuati più volte sulle stesse persone
CORONAVIRUS: UN 69ENNE LA 49ESIMA VITTIMA NEGLI OSPEDALI BELLUNESI
BELLUNO Ancora un decesso, l’ottavo della settimana negli ospedali bellunesi, nel reparto di Pneumologia covid si è spento un 69enne residente nel bellunese.
49 DECESSI NEGLI OSPEDALI BELLUNESI DAL 21 FEBBRAIO Ospedale San Martino di Belluno 33 (+1), Feltre 6, Belluno Ospedale di Comunità 8, Agordo 1 e Pieve di Cadore 1.
GIANPAOLO BOTTACIN, ASSESSORE DEL VENETO, IERI A RADIO PIU’
DATI E GRAFICI DEL GIORNO, PROVINCIA – REGIONE 23 APRILE 2020
Con la collaborazione di Tiziano De Col
La Provincia di Belluno oggi fa segnare un incremento giornaliero in linea con la media del Veneto, resta sempre con il rapporto contagi/popolazione, la Provincia con il più alto valore del Veneto.
LEGGI LA CONFERENZA STAMPA DI LUCA ZAIA
Nelle terapie intensive calano i pazienti ad oggi ci sono meno pazienti covid e più pazienti non covid, l’esatto opposto di qualche settimana fa. Il Veneto è aperto almeno con il 40% delle sue imprese ormai da giorni e le curve dei ricoveri sono in discesa, significa che ci siamo protetti bene.
VENEZIA I NUMERI DALLE TABELLE DI AZIENDA ZERO Calano i ricoveri in area critica, 1306 (-28) calano i pazienti in terapia intensiva 140 (-23), costanti purtroppo i decessi altri 20 nelle ultime 24 ore: 4 Treviso 2 Santorso 2 Verona 2 Dolo 2 Schiavonia 2 Belluno Mestre Oderzo Legnago Valdagno Villafranca Bussolengo. Positivi: non cambia nulla a Vo’ sempre 6 gli attualmente positivi (87 dal 21 febbraio), +18 a Padova, +9 a Treviso +29 a Venezia +58 a Verona +21 a Vicenza +8 a Belluno + 3 a Rovigo, totale positivi dal 21 febbraio 16881 (+143) attualmente positivi 9925, deceduti totali 1206 negativizzati 5750 in isolamento domiciliare 9533. Negli ospedali 359 negativizzati, dimessi 2449 decessi negli ospedali 1110
BELLUNO Rispetto a ieri 1 solo paziente in più all’ospedale San Martino (44) in terapia intesiva 7, Belluno ospedali di comunità 16, Agordo 19. Al San Martino dimessi 63, decessi 31 (+1), a Feltre dimessi 12 decessi 6, Ospedali di Comunità, Belluno dimessi 16 e decessi 9 (+1); Agordo dimessi 7 decessi 1, ospedale di Pieve di Cadore 1 decesso
TAMPONI Sono 286.757 i tamponi eseguiti ad oggi in Veneto. E ci sono più pazienti non covid nelle terapie intensive rispetto ai covid postitivi. DONAZIONI 36mila donatori, 55.340.000 euro raccolti. Enrica dalla Francesca, 12 anni, si è rotta la caviglia, i 200 euro dell’assicurazione li dona alla Regione.E’ arrivata una lettera anonima, dagli abitanti di Mura, una frazione di Cison di Valmarino: una mattina in tutte le cassette postali depositata una mascherina in cotone, decorata. da Mirka Bizz che le ha cucite e nottetempo per poi regarle. IERI SERA cabina di regia con il Governo, alle 15 oggi incontro con i governatori delle Regioni, oramai si va verso il provvedimento di Roma per capire quale sarà l’indicazione definitiva. Siamo pronti per l’apertura dal punto di vista clinico e sanitario, i cittadini hanno dimostrato responsabilità, inoltre non possiamo non guardare la storia sanitaria del Veneto e in questi 15 giorni abbiamo tutte le curve dei dati che vanno verso il basso. Il virus non è sparito e non si puo’ abbassare la guardi ma si usino i dispositivi. SCUOLE E ASILI i genitori tornano al lavoro ed è impossibile accudire i bambini: oggi prevediamo un incontro per capire come risolvere questo problema. Ho scritto a Conte, perché le riaperture non possono essere svincolate dal tema dell’accudimento dei bambini. Saranno importanti le scuole paritarie, che potrebbero restare aperte anche durante l’estate. Il congedo parentale va incentivato ma ovviamente anche finanziato. Apertura delle scuole con ampi spazi esterni e attività ma anche scaglionando le presenze. Ci sranno famiglie che riusciranno a gestire i figli ma la maggior parte non è in grado di farlo, c’è il problema dei nonni che possono essere infettati. Strutture aperte aiuterebbero. Tutto quello che si puo’ aprire d’estate bisogna aprirlo.
DOMANDE
SI DICE CHE LE ELEZIONI SIANO STATE SPOSTATE PER MOTIVI DI SALUTE PUBBLICA Alla luce delle dichiarazioni fatte dall’Oms e dal possibile ritorno del contagio in autunno programmare elezioni nella fase autunnale si rischia di non farle più. Ci sarà una proroga di 6 mesi (scadono il 31 maggio) non andare a votare si va alla proroga di un anno. La Corea ha votato il 15 aprile. Gli scienziati tra l’altro dicono che col caldo il virus “muore”. Avevamo anche chiesto il lunedi per una diluzione degli elettori e non siamo stati ascoltati. Mi chiedo come mai d’estate il seggio non va bene e l’azienda si può aprire. Ci si ostina a voler fare le elezioni e parlo contro i miei interessi, ma i cittadini preferirebbero pagare uno stipendio a una persona eletta e non prorogata. Ci appelliamo al presidente Mattarella pur non avendo competenza in Parlamento ma è garante della costituzione e non andare a votare.
PIANO SEGRETO DEL GOVERNO ERA INFORMATO? Lo so dai giornali, se è vero – che il Ministro lo deve chiarire – è altrettanto vero che è gravissimo che dalla plancia di comando non abbiamo informato. Anch’io ho tenuto nascosto il modello matematico, ma non all’unità di crisi dove abbiamo depositato tutto. Prevedeva alla volta di marzo circa 800 terapia intensive e sarebbe stato un crash perché non le avevamo perché ci sono anche le terapia normali. La previsione era di inizio febbraio, non teneva conto delle restrizioni e del buon comportamento dei veneti. Oggi la botta da terapia intensiva la assorbiamo, tempo fa avremo dovuto scegliere chi attaccare ai respiratori.
APERTURA IL 27 APRILE DACCORDO CON COLAO? No Colao è daccordo con noi, fosse per noi ci sarebbero già aziende aperti e lo dice il nostro piano depositato ma non abbiamo le competenze per farlo.
VACCINO OBBLIGATORIO? No ma una campagna massiccia si.
VACCINO PER I COVID? Ancora non c’è vabbene che bisogno comperare l’ombrello prima che piova, è comunque una scelta personale quindi non obbligatorio
SPOSTAMENTI INTERREGIONALI VIETATI Sarà un bel problema per chi lavora.
LE SCUOLE PARITARIE COPRE LA FASCIA 0-6 Possiamo ragionare con le scuole paritarie che seguono 90 mila bimbi in Veneto, caso unico in questo senso. Sulla scuola pubblica non abbiamo competenza, abbiamo pero’ portato il nostro contributo d’idee, potrebbe essere una valvola di sfogo per le famiglie, gli edifici ce li abbiamo ma la famiglie vanno sostenute
MASCHERINE GRATUITE? IL GOVERNO HA DETTO CHE VANNO REGALATE Noi abbiamo distribuito 10 milioni di mascherine se possibile lo faremo ancora. Si trovano sempre più a prezzi accessibili si dovrebbe andare a regime.
REGIONI IN VIA AUTONOMA POSSONO VOTARE DAL 7 SETTEMBRE Il Governo deve prevedere una finestra per le Regioni e per i Comuni, ci dovrà essere una elezione Regionale estiva e autunnale per il Comune, alla fine il rischio che regionali e comunali si tengano a distanza di 20 giorni un mese, una cretinata meglio l’election day. Neanche in tempo di guerra siamo arrivati a questi livelli.
TESTI SIEROLOGICI Dobbiamo ancora capire se e quando dura e se e quando una persona può reinfettarsi. Il mondo della scienza sta cercando di capire. Sembra che i bambini non si infettino, lo dicono i test di Vo’, ma occorre capire di più.
BAR APRIRE PER ASPORTO Si tratta di asporto su prenotazione, non vedo limiti.
POST COVID FASE 2 GOVERNO TECNICO? Io penso che quando non c’è un Governo si va a votare. Sono i citadini che devono scegliere gli amministratori non condivido l’idea del Governo tecnico.
CURVA DEL CONTAGIO SCENDE MA I MORTI AUMENTANO Non sono correlati, i contagi sono un’istantanea in base ai tamponi (direttamente proporzionali), il tema dei morti sono l’eredità di settimane di ricoveri. Il confronto temporale è sfasato hanno storie diverse morti e contagi che non si incrociano.
SPERIMENTAZIONE FARMACI Avigan arrivato venerdi, deve essere somministrato nelle prime fasi. Il farmaco contro il cancro alla prostata sta andando avanti con 130 pazienti, così altri farmaci.
AZZOLINA DICE CHE L’APERTURA DELLE SCUOLE SPETTA AI PREFETTI Quando un Ministro o la sua segreteria dice questo è una contraddizione, il Prefetto e’ un rappresentante del Governo si autosmentisce mentre sta scrivendo.
TURISMO ENOGASTRONOMICO C’E’ UN PIANO? E’ previsto
POSITIVI CRESCONO IN LOCKDOWN TOTALE, DOVE LO HANNO PRESO? Molti positivi vengono fuori dalle RSA tra ospiti e operatori, non dalla popolazione. O sono contatti con un positivo, ma in gran parte sono RSA e Case di riposo.
https://www.facebook.com/zaiaufficiale/videos/234271774322317
“DE COCCIO”: MERCOLEDI 12 SANZIONI A PERSONE E 2 SANZIONI A TITOLARI DI ATTIVITA’ COMMERCIALI
BELLUNO 631 persone controllate e 12 sanzioni in un giorno, questi i numeri della Prefettura di Belluno a seguito delle misure urgenti per il contenimento COVID-19 da parte delle Forze dell’Ordine. Da segnalare anche una denuncia per altri reati. Salgono così a 42 le multe ai cittadini della provincia nei primi 3 giorni della settimana dopo 942 controlli. L’altro ieri sono state controllate anche 918 attività commerciali e sono state rilevate 2 infrazioni con 2 titolari sanzionati. Nei primi giorni della settimana sono 4 i titolari multati dopo 3259 controlli
CONFINDUSTRIA: RIAPRIRE IN SICUREZZA SUBITO, O L’INDUSTRIA E I SUOI DISTRETTI MUOIONO
VENEZIA Un’economia colpita al cuore. Uno shock imprevedibile e feroce, paragonabile a quello di una guerra. Che, mutuando le stime del Centro Studi Confindustria (Pil -10% nel primo semestre 2020) e lo scenario migliore tra quelli ipotizzati (uscita dalla fase acuta dell’emergenza sanitaria e il 90% delle aziende che riprendono l’attività entro maggio), porterà a una perdita del Pil di 4 miliardi per ogni settimana di chiusura in Veneto nel primo semestre, quasi 2,5 miliardi per ogni settimana di chiusura nei territori di Padova e Treviso, Belluno, Venezia e Rovigo a trazione manifatturiera ed export oriented. Non solo è messa a dura prova la sopravvivenza stessa di intere filiere produttive, ma anche la tenuta di quattordici distretti strategici per l’economia del Veneto e del Paese, che nel 2018 hanno esportato prodotti per un valore complessivo di 14 miliardi di euro: la termomeccanica e le macchine agricole di Padova, il calzaturiero della Riviera del Brenta, il vetro artistico di Murano, l’occhialeria di Belluno, il legno e arredo e il tessile e abbigliamento di Treviso, lo sportsystem di Asolo e Montebelluna, le materie plastiche di Treviso e Padova, i sistemi per l’illuminazione di Treviso e Venezia, l’ittico di Rovigo e Chioggia, la giostra del Polesine, l’elettrodomestico di Treviso, il Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene.
CORONAVIRUS. CRESCE A SCHIAVONIA L’OSPEDALE DA CAMPO DONATO DAL QATAR
VENEZIA “Questo non è un semplice ospedale da campo. E’ molto di più e, quando sarà finito, sarà molto simile a un ospedale tradizionale. Grazie al Qatar che ce lo ha donato e grazie a tutti i volontari che si stanno facendo in quattro per rispettare il cronoprogramma e per montare presto ma soprattutto bene una struttura molto complessa e composta da materiali di qualità molto elevata. Protezione Civile e Sanità regionali stanno lavorando in totale e quotidiana sinergia. Noi trasportiamo, stocchiamo, montiamo, loro si occupano dell’organizzazione specifica perché le dotazioni e le cure siano al massimo, sia dal punto di vista scientifico che da quello strutturale”. Lo ha detto l’Assessore alla Protezione Civile della Regione Veneto, che oggi ha visitato il cantiere nell’area del covid-hospital di Schiavonia (Padova) dove si sta allestendo l’ospedale da campo donato dal Qatar all’Italia e destinato al Veneto. Con volontari e tecnici della Protezione Civile del Veneto sono all’opera i militari del Terzo Stormo dell’Aeronautica e i Vigili del Fuoco. La struttura sta nascendo su un’area complessiva di 8.000 metri quadrati ed ha una superficie coperta di 5.200 metri quadrati. Vi lavorano tra 50 ne 80 persone al giorno a seconda delle diverse fasi realizzative. Si compone di tre blocchi, due destinati a letti di terapia intensiva (saranno 24, molto distanziati tra loro) e uno più grande che ospiterà letti di malattie infettive. La struttura è concepita per essere estremamente flessibile ed è in grado di ospitare agevolmente tra 150 e 200 posti letto. Al momento è concepita con spazi molti ampi tra un letto e l’altro, essendo pensata per malati molto particolari e per la massima facilità e sicurezza di lavoro di medici e infermieri.
SCUOLE D’INFANZIA: IL VENETO SI PREPARA A RIAPRIRE IN SICUREZZA I SERVIZI 0-6 ANNI
VENEZIA La Regione Veneto guarda ai più piccoli e, in vista della fase 2, intende avviare in via sperimentale la riapertura di servizi e scuole per i bambini 0-6 anni, Questo l’obiettivo del primo confronto tra gli assessori alla sanità e sociale, Manuela Lanzarin, e alla scuola, Elena Donazzan, l’Ufficio scolastico regionale e i responsabili e gestori delle scuole statali, paritarie e private dell’infanzia, che ha coinvolto anche i sindaci (Anci), il dipartimento regionale di prevenzione sanitaria e la federazione dei pediatri di base (Fimp). Al centro del confronto i bisogni dei circa 140 mila bambini under 6 del Veneto che, prima dell’emergenza sanitaria, frequentavano un nido o una scuola per l’infanzia. In Veneto, infatti, un quarto (25.673) dei bambini della fascia 0-3 anni, frequenta un nido o un servizio per la primissima infanzia. E nella fascia 3-5 anni, sei bambini su 10 frequentano una delle 1119 scuole d’infanzia paritarie (per un totale di 73.518 bambini), e 41.377 sono iscritti ad una scuola d’infanzia statale. In Veneto l’andamento epidemiologico nel territorio ha evidenziato sinora pochissimi casi di contagio tra i bambini. L’attivazione dei centri estivi nel territorio potrebbe avvenire in modo graduale, a partire dalle province o zone dove si registra il minor numero di casi positivi. Ma i gestori delle scuole chiedono indicazioni chiare e protocolli sanitari condivisi. I rappresentanti dei servizi per l’infanzia e delle scuole paritarie (Fism, AssoNidi, Aninsei Confindustria) e il presidente Anci Veneto hanno formulato le prime proposte per riorganizzare ambienti e vita educativa nelle scuole e nei servizi dell’infanzia secondo criteri di sicurezza: ambienti sanificati, la fornitura a tutti i dipendenti di mascherine e gel, la garanzia del monitoraggio sanitario, la misurazione della temperatura quotidiana, il cambio quotidiano del vestiario, l’igienizzazione delle calzature. I gruppi-classe non dovranno superare i 15 bambini, dovranno essere previste fasce orarie ‘allargate’ per ingresso e uscita in modo di evitare assembramenti, attenzione ai contatti, allontanamento immediato in caso di eventuali sintomi e riammissione sorvegliata accompagnata da presentazione del certificato medico. Il confronto in Regione proseguirà la settimana prossima quando le proposte operative di Comuni e gestori delle scuole e servizi per l’infanzia verranno messe a confronto con i protocolli e i piani di salute pubblica già attivi in Veneto e si scriverà un documento di sintesi e di indirizzo per il riavvio di questo particolare segmento dei servizi scolastici.
“OTTORINO DE COL MI HA SALVATO LA VITA”, DOMANI SU RADIO PIU’ LO SPECIALE SUL 25 APRILE
Nella ricorrenza del 25 aprile la testimonianza di Maria Schena che Radio Più trasmetterà integralmente domani sera alle 21. Oggi sul Corriere delle Alpi nello speciale dedicato alla Liberazione
di Gianni Santomaso
UN’ESPERIENZA NEGATIVA ALL’ECOCENTRO DI AGORDO
ALPAGO: BUONI SPESA PER L’EMERGENZA COVID-19: AD OGGI ACCOLTE CIRCA 50 RICHIESTE ED EROGATI QUASI 16 MILA EURO. ANCORA ALCUNI GIORNI PER LA DOMANDA IN COMUNE
ALPAGO Sono una cinquantina le richieste di Buoni spesa avanzate dai cittadini del Comune di Alpago che ad oggi hanno avuto risposta positiva con l’erogazione di una somma totale pari a 16 mila euro. Altre 12 domande sono in fase di analisi, mentre sono solo 8 quelle al momento non accolte per mancanza dei requisiti. Come noto, in base ad un provvedimento del governo di fine marzo, le persone e le famiglie che, a causa degli effetti economici derivanti dall’emergenza dovuta alla diffusione del virus Covid-19, si trovino in uno stato di bisogno per soddisfare le necessità più urgenti ed essenziali, possono chiedere che vengano riconosciuti loro questi buoni spesa per l’acquisto di generi alimentari o prodotti di prima necessità.Gli interessati possono presentare domanda mediante la compilazione del modulo pubblicato sul sito del Comune di Alpago che va poi presentato, con allegata la fotocopia di un documento di identità valido, a mezzo posta elettronica all’indirizzo protocollo.alpago @alpago.bl.it oppure a mezzo posta elettronica certificata (PEC) all’indirizzo [email protected] chi no fosse in grado di utilizzare questa forma è possibile contattare telefonicamente il Comune di Alpago ai numeri 0437/478086 e 0437/478096, interno 1, dal lunedì al venerdì dalle 9,00 alle 12,00. “Per l’erogazione dei Buoni Spesa il nostro Comune ha ricevuto dal governo una dotazione complessiva di oltre 36 mila euro, sottolinea il sindaco di Alpago Umberto Soccal; ci sono ancora dunque delle risorse a diposizione ed invito i nostri concittadini e i nuclei familiari che si trovassero in una condizione difficile a farsi avanti senza remore entro il 30 aprile, termine fissato al momento per le richieste”. Nei nostri territori le persone sono molto riservate e animate da grande dignità; la situazione per qualcuno si può essere fatta però complicata, soprattutto a seguito della mancanza di lavoro; l’Amministrazione cercherà di fare quanto è possibile, con questo ed eventualmente con altri strumenti di supporto che si rendessero disponibili”, conclude il sindaco di Alpago.
COME STA ANDANDO LA DISTRIBUZIONE DEI BUONI SPESA IN AGORDINO?
RADIO PIU’ E’ arrivata in radio una lettera da una ascoltatrice che, dopo aver letto l’articolo della distribuzione buoni pasto in Alpago, si domanda come sta andando in Agordino.
LA LETTERA
Buongiorno, Ho letto sul vostro sito internet questo articolo relativo all’erogazione dei buoni spesa da parte del Comune di Alpago. Chiedo se, tramite il Vostro prezioso contributo, sia possibile ottenere dal Comune di Agordo, e dai restanti Comuni agordini, un medesimo aggiornamento per conoscere lo stato dell’erogazione e le risorse ancora disponibili. Alcuni comuni italiani, non avendo ricevuto risorse finanziarie sufficienti per coprire le esigenze delle famiglie bisognose, hanno sensibilizzato la popolazione locale ad effettuare donazioni a ciò espressamente finalizzate. Credo possa essere un’informazione socialmente molto utile in un momento in cui aiutare chi ci sta vicino è ancor più importante. Vi ringrazio.
Chiara
Radio Piu’ ha provveduto a girare le richiesta al Presidente dell’Unione Montana Michele Costa e al sindaco di Agordo Roberto Chissalè. Se vorranno dare seguito alla richiesta volentieri rimaniamo a disposizione
PER FAR RIPARTIRE IL TURISMO SERVE CONCRETEZZA: NON C’È SOLO IL TEMA DELLE CONCESSIONI DEMANIALI
VENEZIA “Sul turismo chiediamo concretezza, subito. E non polemiche. Abbiamo presentato due proposte con misure che pensiamo siano fondamentali in vista della fase 2: sostegno affitti e un fondo aggiuntivo di garanzia (ordine del giorno a prima firma Azzalin) per le Pmi di tutti i settori, inclusi commercio e turismo. Anche altre Regioni si sono già mosse in questa direzione. Vedremo se maggioranza e Giunta avranno voglia di ascoltarle o tireranno dritto ancora una volta semplicemente perché provengono dall’opposizione”. Ad affermarlo è Francesca Zottis, vice capogruppo del Partito Democratico commentando i due ordini del giorno che saranno discussi domani in Consiglio. “Per quanto riguarda il turismo il Governo sta predisponendo stanziamenti ingenti, dal bonus vacanze, agli incentivi fiscali, di aiuto diretto per le perdite e costi del personale a interventi in merito al demanio e alle relative concessioni, tema su cui da sempre c’è stato l’impegno del sottosegretario Baretta. A livello europeo inoltre sono stati sbloccati importanti fondi comunitari di cui beneficia anche il Veneto: ricordo che mentre c’era chi si batteva per ottenere questo risultato, la Lega votava contro il Coronabond. Certo – sottolinea Zottis – siamo consapevoli che vada affrontato il tema demaniale e delle concessioni, ma non è un motivo valido per trascurare tutto il resto. Perciò crediamo, sia in termini di sostegno alla promozione che di sostegno diretto, la Regione debba da subito dare un segnale accogliendo le nostre proposte. È inoltre necessario che venga affrontato in collaborazione con lo Stato e gli operatori del settore il tema della sicurezza sanitaria, per tutelare chi si trova di fronte a una situazione inedita, ha voglia di ricominciare ed è ben consapevole dei sacrifici che dovrà fare. Per ripartire c’è bisogno velocità e concretezza e questo avviene solo se ognuno fa la propria parte”.
BOND, FINANZIAMENTI ALLO STALLO, IL GOVERNO HA IMBOCCATO LA STRADA GIUSTA PER FAR MORIRE LE IMPRESE
ROMA “Continuo a ricevere segnalazioni e lamentele da parte di imprenditori che tentano, invano, di accedere ai finanziamenti. Le ultime ricevute proprio stamattina – racconta il deputato veneto di Forza Italia, Dario Bond – Cinque imprenditori diversi hanno fatto richiesta di finanziamenti a cinque banche diverse in base ai dispositivi emessi dal Governo. Le banche comunicano l’apertura del fascicolo, che però resta fermo. Alle imprese zero soldi e solo un mare infinito di burocrazia: questo l’amaro risultato”.
DARIO BOND DEPUTATO DI FORZA ITALIA
CORONAVIRUS E SICUREZZA
ROMA “Non è accettabile che i nostri cittadini rispettino le regole, mentre c’è chi impunemente continua a girare per le strade, magari a spacciare o a delinquere. Se c’è un’emergenza, questa deve valere per tutti, e a una situazione straordinaria devono corrispondere risposte straordinarie”: così il deputato e coordinatore veneto di Fratelli d’Italia, Luca De Carlo, sulle problematiche di sicurezza riscontrate in diversi centri del Veneto. “È di queste ore la lettera del Sindaco di Vicenza al ministro Lamorgese, che denuncia una situazione che in città avevamo già raccolto grazie al nostro consigliere Nicolò Naclerio e ai nostri tanti militanti”, spiega De Carlo. “Io stesso, qualche giorno fa, avevo chiesto in aula al ministro un intervento per le situazioni simili che si verificano quotidianamente a Padova: non è accettabile che, mentre i nostri cittadini sono da più di un mese chiusi dentro casa con ripercussioni sociali ed economiche disastrose, ci siano delinquenti, per la maggior parte stranieri, che girano per le strade e per le piazze, ignorando le regole, delinquendo e addirittura aggredendo le forze dell’ordine che li controllano”. De Carlo ha ribadito il concetto anche durante l’intervento alla Camera di mercoledì sera: “Come sindaci, come facciamo a chiedere ai nostri cittadini di rispettare le regole, mentre loro dalle finestre assistono alle solite sacche di anarchia? Chiediamo una maggiore presenza dello Stato, come controlli e come sostegno alle Forze dell’Ordine anche locali, ma anche risposte straordinarie per contrastare in maniera decisa l’illegalità. Parliamo della sicurezza delle nostre città, ma anche di rispetto verso chi con responsabilità si sacrifica quotidianamente per difendere la salute di tutti: non possiamo lasciare spazio nelle nostre strade ai delinquenti e ai venditori di morte, oggi più che mai”.
DOTE SPORT, USO PALESTRE E CAMPI PERIFERICI, 3 BUONE NOTIZIE PER LE ASSOCIAZIONI SPORTIVE
BELLUNO Tre piccole buone notizie per le associazioni sportive del territorio; a comunicarle ai diretti interessati, durante un incontro in videoconferenza svoltosi l’altra sera, è stato l’assessore allo sport, Marco Bogo. La prima notizia arriva dal Dote Sport: nonostante il blocco delle attività, per dare un ulteriore segnale di vicinanza alle famiglie e alle realtà del territorio, il contributo verrà versato per intero, e non subirà riduzioni per i mesi di mancato utilizzo. “Dote Sport” è il fondo a sostegno delle famiglie per aiutarle con le spese di iscrizione di bambini e ragazzi alle società sportive che svolgono attività in territorio comunale. Nella maggior parte dei casi, salvo eccezioni previste dal bando per le quali il versamento viene fatto alla famiglia, il Comune di Belluno versa il contributo direttamente alle associazioni. Contributo per intero sarà versato anche alle società che si occupano della gestione dei campi sportivi periferici. Infine, i pagamenti per l’utilizzo delle palestre nei mesi di gennaio e febbraio – circa 6mila euro per ogni mese – per ora sono stati differiti a fine ottobre, in attesa di possibili ulteriori decisioni e sviluppi nelle prossime settimane. Per consentire al meglio lo svolgimento dell’incontro in remoto, la riunione di mercoledì sera ha visto partecipare una ventina di associazioni sportive, e presto saranno coinvolte anche tutte le altre realtà del territorio.
L’ASSESSORE ALLO SPORT DEL COMUNE DI BELLUNO MARCO BOGO
ASCA RICERCA PERSONALE INFERMIERISTICO
AGORDO ASCA ha indetto una nuova selezione pubblica finalizzata alla formulazione di una graduatoria di idoneità utile all’inserimento a tempo indeterminato e determinato a tempo pieno presso la RSA di Agordo di INFERMIERE. Le modalità di presentazione della domanda si trovano sulla home page del sito aziendale www.servizisocialiasca.it Il termine ultimo per la presentazione delle candidature è fissato entro e non oltre le ore 12.00 del giorno 15 maggio 2020.
Coronavirus e “noia”. De Carlo: “Date una mano al vostro comune: pulite le strade, noi raccogliamo i rifiuti”
CALALZO DI CADORE “Siete stufi, annoiati, non sapete più come far passare queste lunghe giornate di quarantena? Date una mano al vostro comune: pulite la strada fuori da casa, poi ci pensiamo noi al ritiro dei rifiuti”: Luca De Carlo, sindaco di Calalzo di Cadore e deputato di Fratelli d’Italia, lancia questo appello ai suoi concittadini.
OGGI LA STORIA DELLA FRUTTA ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA DI TAIBON
LA CANTANTE LIRICA ANNA DAVIA: IL SUCCESSO E POI PERDERE TUTTO! di Renato Bona
IERI ALLA RADIO
ROBERTO HUBER, AZIENDA TURISTICA ALTA BADIA
di Claudio Fontanive
(foto dal sito valpusteria.com)
LUCA DE ZORZI, LA PRO LOCO DI LA VALLE
di Claudio Fontanive
LA PESTE DI VENEZIA DI PAOLA LANCIATO
(foto Wikipedia)
di John Francis Della Pietra
È ancora buio
Quando m incammino
Nel sentiero della vita
Lassù in cielo
Due solitarie tardive stelle
Guidano i miei passi
L una brilla nel nascente mattino
L altra luccica dove finisce il dì
Le rimembro sempre
Come le loro parole
I loro visi
Il silenzio è interrotto Solo dal canto d indaffarati uccellini
E dal lento scorrer dell acqua
Pian piano il chiarore si fa strada
I miei occhi ancora assonnati
Colgono appieno i segni
D una nuova primavera
I prati verdeggiano già
Gl alberi iniziano a vestirsi
Con un novello abito
Di giovani foglie
Ecco ora distinguo meglio i colori
Nell incedere della luce
Là una giallo forsizia si fa notare
A lui vicino rosseggia tenuamente un pirus
Al limitar d un campo
Più selvaggio il candido biancospino
E poi ancora tutto un fiorire
Dei meli dei pruni dei ciliegi
Lì tra le aiuole o sotto agl arbusti
Spuntano tulipani anemoni viole ed ogni fiore
Un raggio di sole
Giunge per primo
Dal lontano orizzonte
Fa risplendere come diamanti
Le gocce della notturna rugiada
Poi la riscalda
Il tepore scioglie i profumi
Ora li senti ad uno ad uno
Là una rosa qui un rosmarino
Mi volgo attorno
Rimango inebriato
Dalla meraviglia
Sento la vita che palpita
La natura che risorge
Adesso il sole sale
Ed illumina tutto
Ma io l ho visto nascere
Come un padre guarda la neonata figlia
Pregno di prorompente gioia
Ed è un nuovo giorno
I DIARI DEL PESCE ROSSO
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ANDREA BALDASSI E IL CAMPIONATO AGORDINO DI CALCIO
RADIO PIU’ Mancherebbe esattamente un mese al via del Campionato Agordino di calcio ma al momento non si hanno risposte sulla partenza del torneo. Abbiamo sentito Andrea Baldassi che dice la sua su questo momento di indecisione.
ANDREA BALDASSI, COMITATO CALCIO AGORDINO
Precipitazioni: Assenti (0%).
Temperature: In generale lieve aumento a tutte le quote. Sono previste punte di 22/23°C nei fondovalle prealpini e di 17/19°C a 1000/1200 m, su valori superiori alle medie del periodo. Sulle Prealpi a 1500 m min 7°C max 13°C, a 2000 m min 5°C max 10°C; sulle Dolomiti a 2000 m min 4°C max 11°C, a 3000 m min -3°C max 0°C.
Venti: Deboli o localmente moderati a regime di brezza nelle valli; in quota deboli/moderati da nord nord-ovest, a tratti moderati sulle cime dolomitiche più alte alla sera, a 5-10 km/h a 2000 m e 15-25 km/h a 3000 m.
Precipitazioni: Assenti (0%), al pomeriggio rischio basso (10%) di qualche isolato e breve piovasco.
Temperature: Senza notevoli variazioni rispetto a venerdì, salvo lieve rialzo delle minime nelle valli. sono previste punte di 22/23°C nei fondovalle prealpini e di 16/18°C a 1000/1200 m, un po’ meno sulle Prealpi alle stesse quote. Sulle Prealpi a 1500 m min 7°C max 12°C, a 2000 m min 5°C max 10°C; sulle Dolomiti a 2000 m min 4°C max 10°C, a 3000 m min -3°C max -1°C.
Venti: Nelle valli deboli o localmente moderati a regime di brezza; in quota moderati/tesi da nord-ovest tra la notte e il primo mattino, in netta attenuazione al pomeriggio, a 5-10 km/h a 2000 m e 10-20 km/h a 3000 m.