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DILLO A RADIO PIU, ROBERTO CI SCRIVE
Regionale 203 Agordina martoriata: oggi coda chilometrica tra Agordo-Cencenighe-Alleghe per gregge di pecore. E la gente che lavora? Così non va. Passati anche in galleria a Listolade. Uguale ai gruppi di ciclisti incontrati l’altro giorno senza alcuna luce segnaletica sempre in galleria. Tornando ai pastori: possono fare alto e basso come vogliono?
Gestione Servizi Pubblici informa che, per lavori alla rete idrica comunale, DOMANI dalle 8 a FINE LAVORI verrà sospesa l’erogazione dell’acqua a S.TOMASO AGORDINO in LOCALITA’ PECOL.
Gestione Servizi Pubblici informa che a LIVINALLONGO DEL COL DI LANA nelle LOCALITA’ LARZONEI, SALESEI DI SOPRA, SALESEI DI SOTTO, PIAN DI SALESEI, SALESEI, SOTTOCREPA e FOPPA l’acqua erogata dall’acquedotto non è potabile e può essere usata per scopi alimentari SOLO PREVIA bollitura
PROVINCIALE 1 DELLA SINISTRA PIAVE, INTERRUZIONE TOTALE FINO A REVOCA PER CEDIMENTO STRUTTURALE DI PARTE DEL FABBRICATO A LATO STRADA CON CADUTA MATERIALE SUL PIANO VIABILE TRA VIA RIVAMOR E BIVIO ANCONETTA
PROVINCIALE 20 CAPRILE-SELVA DI CADORE. CHIUSA FINO AL 4 LUGLIO IN LOCALITA’ SOLATOR ANCHE SABATO E DOMENICA. TRANSITO CONSENTITO AI LOCALI CON TEMPI DI ATTESA FINO A 30 MINUTI
203 AGORDINA, FINO AL 30 LUGLIO ESCLUSI FESTIVI E PREFESTIVI SENSO UNICO ALTERNATO TRA CANDATEN E PERON. DALLE 730 ALLE 9 E DALLE 1630 ALLE 18 CON MOVIERI, NEGLI ALTRI ORARI SEMAFORO
DALLE SABBIE DEL BIOIS L’ORDIGNO BELLICO, S’ATTENDONO GLI ARTIFICIERI
L’ORDINANZA URGENTE DEL COMUNE DI FALCADE
FALCADE Ieri all’albo comunale un’ordinanza preoccupante, poche righe per segnalare il divieto di accesso all’area limitrofa all’opera di presa della centralina idroelettrica sul torrente Biois per stato di grave pericolosità in seguito al rinvenimento di un ordigno bellico. La segnalazione al Comune di Falcade risale a domenica mattina quando un cittadino in passeggiata ha notato il metallo affiorare dalla ghiaia. Ha intuito subito che potesse trattarsi di un ordigno e per questo si è rivolto alle istituzioni. Immediato l’intervento del Comune che ha provveduto a delimitare la zona segnalando il pericolo, si tratta quasi certamente di un ordigno da 55 della Grande Guerra. Il vice sindaco Giovanni Ferrini ha informato la Prefettura, le Forze dell’Ordine competenti affinché allertino gli artificieri, gli unici deputati alle attività di disinnesco e di brillamento dell’ordigno, residuato bellico.
Si ricorda che la pista ciclabile è regolarmente aperta poiché distante dal luogo del ritrovamento. Ovviamente in Comune e in paese si auspica che le operazioni di brillamento siano celeri visto che i turisti in zona fortunatamente non mancano, grandi e piccini. (foto archivio)
L’ORDINANZA
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CHI HA VENDUTO L’ALCOOL AGLI ULTRA MINORENNI? INDAGANO I CARABINIERI
FELTRE Una ragazzina feltrina di 13 anni finisce all’ospedale per aver ingerito forti quantità di alcool su consiglio ed approvazione degli amici. E’ allarme in provincia e non è il primo per l’abuso di sostanze alcooliche tra minorenni. La ragazzina portata al Santa Maria del Prato sta meglio mentre i Carabinieri della Compagnia di Feltre sono al lavoro per risalire a chi abbia venduto gli alcoolici al gruppo. I fatti risalgono a lunedi in concomitanza con gli schiamazzi di piazza che hanno attirato l’attenzione della gente, anche dei genitori della ragazzina.
INCIDENTE A MALGA CIAPELA, ALLEGHESE CADE IN BICI E’ IN OSPEDALE IN OSSERVAZIONE A BELLUNO
ROCCA PIETORE Un uomo di 72 anni di Alleghe V.D.T. (nome e cognome nelle iniziali) è caduto in bicicletta a Magla Ciapela sbattendo la testa. Nei primi momenti ha perso conoscenza, è stato soccorso dal Suem118 che ha inviato l’elicottero. L’uomo è stato portato al San Martino di Belluno, ieri sera era ancora ricoverato in osservazione.
MOTOCICLISTA DI BRIBANO FERITO NELLO SCHIANTO IN PROSSIMITA’ DEL BAR
BORGO VALBELLUNA Incidente davanti al Bar Monica, le cause del sinistro sono al vaglio della Polizia Stradale. Una Mercedes stava svoltando a sinistra e il centauro ha tentato il sorpasso cozzando contro l’auto. Ha auto la peggio il 24 enne motociclista finito a terra dolorante per la botta alla gamba. E’ stato portato all’ospedale San Martino condizioni non gravi
GIORNATA IMPEGNATIVA PER IL SOCCORSO ALPINO TRA CORTINA, BELLUNO ED AURONZO
CORTINA Ieri in mattinata il Suem 118 ha soccorso una coppia in difficoltà tra Forcella Col dei Bos e la Galleria del Castelletto, sulla Tofana di Rozes. Forse a causa di un tratto franoso del sentiero la donna, 54 anni, di Bolzano, è stata colta da una crisi di panico, impossibilitata a proseguire l’escursionista è stata recuperata con un verricello e trasportata a valle, mentre il marito è rientrato autonomamente.
Una squadra del Sagf di Cortina è andata incontro ai proprietari di un cane morso al naso da una vipera in Val di Fanes. I soccorritori hanno raggiunto la coppia, che stava portando in braccio Jack, e la ha accompagnata dal veterinario.
Salendo la Via Grohmann alla Croda Rossa d’Ampezzo un uomo è stato investito da una scarica di sassi. L’elicottero dell’Aiut Alpin Dolomites di Bolzano ha provveduto a soccorrere l’infortunato, che è stato accompagnato al Codivilla per le possibili contusioni.
AURONZO Un’escursionista è caduta non distante dal Rifugio Lavaredo, sulle Tre Cime, ad Auronzo di Cadore, riportando trauma al bacino. La donna è stata individuata e imbarcata dal Pelikan di Bolzano.
BELLUNO Nel pomeriggio l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è volato sul Monte Serva dove, a circa 1.600 metri di quota, un ventunenne bellunese, che si trovava con amici, si è storto una caviglia nella fase di discesa. Una volta sbarcati in hovering nelle vicinanze, medico e tecnico di elisoccorso hanno prestato le prime cure al ragazzo, recuperato con un verricello di 5 metri e trasportato all’ospedale di Belluno.
foto adorable.belluno.it
203 AGORDINA NEL FINE SETTIMANA UNO DEI DUE CANTIERI SPEGNE I SEMAFORI
SEDICO Stessa strada, due imprese, due cantieri, due ordinanze. Lo scorso fine settimana è stato l’esempio, a Candaten sabato mattina i semafori sono stati spenti e la carreggiata liberata dai mezzi risolvendo tutti i problemi, poco sopra a La Stanga (nonostante domenica non si siano notati operai al cantiere) semafori accesi, movieri solo in serata e lunghe code fino a 12 chilometri, fino alla tangenziale di Agordo: tutto previsto. Situazione che probabilmente si ripeterà domenica e non che nei giorni feriali vada meglio, visto che anche ieri si sono formate lunghe code con i pendolari di Luxottica, intasata anche la tangenziale e il tratto tra le rotonde di Ponte Brugnach (foto).
Veneto Strade ha firmato la nuova ordinanza per il cantiere di Candaten, senso unico con movieri (7.30-9 e 16.30-18) e semaforo (negli altri orari) tutti i giorni della settimana esclusi sabato e domenica. L’ordinanza rimane in vigore fino al 30 giugno. Nessuna variazione per il tratto a La Stanga dove al contrario l’ordine è di aprire con semaforo a senso unico alternato tanto nei giorni festivi che prefestivi. I lavori prevedono l’interramento del cavidotto anche lungo il nuovo tratto da poco realizzato, asfaltato e tirato a lucido.
CAMPOLONGO CHIUSO LATO CORVARA PER UN MESE…ANZI NO, IN SERATA IL DIETROFRONT
LIVINALLONGO Con sorpresa ma soprattutto stupore gli operatori turistici di Arabba nel pomeriggio hanno scoperto che da domani e per un mese il passo Campolongo doveva chiudere al traffico dalla parte del Comune di Corvara nel tratto tra Corvara e la zona del Planac, in altre parole impossibile andare da Arabba a Corvara sia per i lavoratori pendolari del turismo. La deviazione non è quella della strada dell’orto, piuttosto attraverso i passi Pordoi, Sella, Gardena oppure Falzarego, Valparola. Subito la presa di posizione di chi opera nel turismo: “Ci stiamo attivando come associazione turistica – anticipa il presidente di Arabba Fodom Turismo Manuel Roncat – per avere maggiori informazioni da parte delle autorità competenti per alternative di transito e informazioni per gli utenti siano essi residenti o turisti. Un’altra tegola in un momento già difficile che non ci voleva”. Alle 19 Roncat comunica il dietro front:”Immediato dietro front dell’assessorato ai lavori pubblici altoatesino, bolla l´informazione come un mero errore, niente piu chiusura del Passo, ulteriori informazioni a breve” annuncia il presidente di Arabba Fodom Turismo”.
SITO VIABILITA’ ALLE 17
IL NERO DELL’ASFALTO NON FA PER LA CICLABILE DA ALLEGHE A CAPRILE
ALLEGHE Ne avevamo parlato molto a suo tempo, ma purtroppo non è servito. Le idee della sovrintendente trovano oggi riscontro nella ripresa del cantiere. La bella pista ciclabile tra Alleghe e Caprile che era stata tirata come un “biliardo” con una asfalto gradevole per le ruote della bicicletta, le carrozzine e gli infradito in questi giorni viene di nuovo “graffiata” perché il colore nero stona con l’ambiente. Quanto è costato quell’asfalto? Quanto cosa ora la nuova operazione? Non ce lo chiediamo solo noi, ma anche l’ex sindaco di Alleghe SIro De Biasio: “Ciclo-pedonale Alleghe-Caprile: un bell’esempio di come ti fanno sprecare i fondi pubblici” poche parole, significative.
NOTIZIARIO DEL 14 OTTOBRE 2019, INTERVISTE AD ANDREA DE BERNARDIN SINDACO DI ROCCA PIETORE, SIRO DE BIASIO EX SINDACO DI ALLEGHE E INTERVENTO DEL DEPUTATO DARIO BOND. PURTROPPO NONOSTANTE CRITICHE, APPELLI, PROTESTE DELLA POPOLAZIONE L’APPELLO E’ RIMASTO INASCOLTATO. CHI ABITA IL TERRITORIO NON COMANDA SUL TERRITORIO, RIMANE IL “SERVO” DELLE DECISIONI PRESE AI PIANI ALTI DA CHI IL TERRITORIO NON LO VIVE NON COME CHI DIMOSTRA DI CONOSCERLO E SPESSO LO DIFENDE COME IN QUESTA OCCASIONE
LA VALLE: INCONTRO CON VENETO STRADE PER LA RISTRUTTURAZIONE DEL PONTE MISSIAGA
di Gianni Santomaso
L’ULTIMA SFIDA SUI TRASPORTI: TRENI A PIENO CARICO COME NEL RESTO DELL’EUROPA. “IN AUTO I NON CONVIVENTI VIAGGIANO ASSIEME CON LA MASCHERINA, PERCHE’ NON POSSONO FARLO IN AUTOBUS?”
di Mirko Mezzacasa
- Governo-Regione lo scontro è continuo, ad ogni occasione parte il braccio di ferro “Non voglio fare prove di forza” dice sempre il presidente Luca Zaia, ma al momento di tirare le somme esce la muscolatura. Dopo il caso della laurea di medicina e chirurgia a Treviso si sale in treno. Il tema trasporti è infatti l’ultima arena in cui si dipana lo scontro con il Governo Conte, anzi con il Ministro dei trasporti De Micheli che non cambia molto. Quest’ultimo ha decretato che i treni devono dimezzare la capienza del trasporto pubblico locale quindi treni, autobus, vaporetti e tram nelle città. Ovvio che la decisione ha portato a una serie infinita di problemi, i mezzi pubblici viaggiano con metà del carico ma le aziende non hanno raddoppiato i mezzi, non ne hanno la possibilità. C’è chi arriva in ritardo al lavoro, chi rimane appiedato e chi deve ricorrere ai mezzi privati. “Per questo – ha detto Zaia – stiamo inviando al comitato tecnico scientifico una proposta di ordinanza per il trasporto pubblico, già lo abbiamo fatto per quello privato. E’ un’ordinanza che non va d’accordo con il DPCM. Prevediamo di tornare alla capienza originale quindi secondo l’omologazione prevista senza distanziamenti, senza riduzione, ma obbligando ad indossare la mascherina. Questo succede in tutta Europa”. Il Governo di prepara a discure con Regioni e Sindacati il tema scuola, l’intenzione ripartire a settembre con la divisione delle classi, l’ingresso per turni, lo studio on line. In previsione la riprogettazione degli spazi nelle aule e l’uso delle mascherine nelle città più a rischio. Riapertura prevista per il 1 settembre, sui banchi di scuola gli studenti impegnati nei recuperi, per tutti gli altri lo start il 14 settembre e il 20 tutti a casa per l’election day perché i plessi scolastici diventeranno sede dei seggi poiché al Viminale non ci sentono di trovare soluzioni alternative. I presidi saranno caricati di nuove ed importante responsabilità. Con il 30 giugno termina l’appuntamento quotidiano con le conferenze stampa di Luca Zaia che tra l’altro non sono previste nè per sabato nè per domenica. Ieri in conferenza stampa a Marghera il dottor Vincenzo Baldo ordinario di igiene all’università di Padova. Ha spiegato l’importanza di continuare a seguire le regole nel giorno in cui in Veneto si registra un decesso e un aumento di positivi (+2). “La prevenzione – ha detto – è l’unica arma a nostra disposizione. C’è una riduzione dei contagi, lo confermano i dati, ma le previsioni su quella che ci aspetta non sono possibili. Il virus potrebbe scomparire come tornare, in attesa del vaccino non ci resta che seguire le regole”. Dal 1 luglio saranno organizzate alla bisogna, ma in vista delle elezioni il presidente non dovrà dimenticare il periodo della quarantena da par condicio dove dirette e conferenze stampa non sono ammesse. I numeri: ieri in Italia 18 morti, lo stesso numero del 2 marzo nei giorni dell’epidemia, 115 i pazienti in rianimazione e 122 positivi su 40 mila tamponi. In Veneto sono 560 gli attualmente positivi, ovvero 20 in meno rispetto a lunedi. I NUMERI IN VENETO: TOTALE POSITIVI 19251 (+2) ATTUALMENTE POSITIVI 560 (-20) DECESSI 2004 (+0) NEGATIVIZZATI 16687 (+21) IN ISOLAMENTO 758 (-75) RICOVERATI 217 (-5 29 POSITIVI, 188 NEGATIVIZZATI), NEGLI OSPEDALI DI COMUNITA’ RICOVERATI 33 (6 POSITIVI, 27 NEGATIVIZZATI), IN TERAPIA INTENSIVA 11 (1 POSITIVI, 10 NEGATIVIZZATI). DIMESSI 3551 (+4) I NUMERI IN PROVINCIA: TOTALE CONTAGI 1185 (0) , ATTUALMENTE POSITIVI 32 (-2) , DECEDUTI 112 (0), NEGATIVIZZATI 1041 (+2) ISOLAMENTO DOMICILIARE 49 (-7) RICOVERATI IN OSPEDALE AL SAN MARTINO 2 (0)
CONFERENZA STAMPA DEL PRESIDENTE DEL VENETO LUCA ZAIA 23 GIUGNO 2020
TRASPORTO PUBBLICO in arrivo l’ordinanza che cozza con il Dpcm, treni e bus senza riduzione di passeggeri, ma con gli l’uso della mascherina. Si esprimerà il comitato tecnico scientifico CASSA INTEGRAZIONE problemi per i lavoratori veneti. La parte istruttoria è stata fatta da parte della Regione e dell’Inps regionale, in attesa dell’erogatore. A CACCIA DEI TEDESCHI Contiamo di poter partire con la campagna nelle tv internazionali e locali, coscienti del fatto che la maggioranza delle presenze turistiche in Veneto sono stranieri. Andremo con gli spot in Germania nelle previsioni METEO. MEDICINA A TREVISO si aprono le porte della Corte Costituzionale a difendere la nostra decisione e il corso di laurea, di certo l’anno accademico si aprirà regolarmente.
Ospite il dottor Vincenzo Baldo Ordinario di igiene e medicina preventiva, è nel comitato tecnico scientifico del Venet «Il Covid è stato un problema nuovo e ha fatto reagire un sistema: e la reazione, partita quasi da zero, è stata importante e l’evoluzione del virus è stata molto veloce. Questo virus ha dimostrato di essere virulento Le misure sono il distanziamento, la mascherina, l’igiene respiratoria e delle mani. Situazioni del genere oramai sono diventate cicliche» Servono studi corretti e adeguati, noi abbiamo qualcosa di nuovo e di conseguenza il dibattito scientifico che si sta aprendo deve essere costruttivo e dare informazioni, oggi siamo in una situazione di riduzione dei casi, ma la circolazione virale esiste ancora, quindi non bisogna abbassare il livello di attenzione.
Esiste un piano autunnale? Dipende da cosa accade dal puto di vista dell’epidemia. Il serbatoio del virus è l’uomo, possono essere gli asintomatici e non, il Covid continua ad essere così presente nella società, si nasconde nell’uomo. Per prevenirla serve il vaccini. Durante l’estate non va persa la percezione di un qualcosa che potrebbe tornare, come non lo sappiamo, ci sono vari scenari. Con una ondata molto importante come l’influenza o in maniera blanda, non sappiamo cosa succederà, ma dobbiamo essere pronti ad affrontare un ritorno. La sorveglianza con i tamponi è molto importate per riuscire ad agire in modo immediato e localizzato.
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L’ENERGIA GRATUITA DELLE GRANDI DERIVAZIONI AD USO IDROELETTRICO DA IERI È LEGGE.
VENEZIA Con il passaggio finale in aula consiliare è diventata a tutti gli effetti legge la proposta promossa dall’assessore alla difesa del suolo Gianpaolo Bottacin intitolata “Prime disposizioni in materia di grandi derivazioni ad uso idroelettrico”. Dopo l’approvazione in sede redigente da parte della Commissione consiliare competente, avvenuta nelle scorse settimane, oggi il Consiglio Regionale ha votato a maggioranza (30 a favore, 12 astenuti e 2 contrari) il testo definitivo della normativa. “E’ una svolta epocale – afferma l’assessore – perché con questa legge viene sancito l’obbligo per i titolari di grandi derivazioni idroelettriche di fornire ogni anno a titolo gratuito alla Regione 220 kilowattora di energia elettrica per ogni kw di potenza nominale media di concessione”. Risorse importanti, quantificabili in diversi milioni di euro, che potranno essere destinate al territorio per coprire specifiche necessità. La legge infatti prevede la fornitura di energia, ma anche, su eventuale indicazione della Giunta regionale, la possibilità di monetizzare il valore equivalente di tale energia. “Si tratta di sostegni finanziari preziosi – dettaglia Bottacin – che saranno dedicati a servizi pubblici e a specifiche categorie di utenti dei territori provinciali interessati dalle derivazioni”. Nell’individuazione delle tipologie di servizi pubblici sarà data priorità ai servizi sanitari, assistenziali, scolastici, ambientali, di protezione civile, ma anche al trasporto pubblico locale, allo sport e ad attività ricreative.
PD ASTENUTO “LEGGE CARENTE SULLA PARTE AMBIENTALE”
VENEZIA “Serviva un Pdl organico e invece è arrivato in aula un provvedimento incompleto e carente per la parte ambientale. Alcune nostre proposte sono state accolte, altre rinviate e dunque abbiamo deciso di astenerci”. Così Andrea Zanoni, correlatore del Pdl 486. “Era un progetto atteso da tempo, che prevede il passaggio di questi impianti alla proprietà pubblica alla scadenza delle autorizzazioni e stabilisce i proventi che i concessionari dovranno destinare al servizio pubblico. In Veneto – ha ricordato – gli impianti sono 32, la maggior parte collocati nel Bellunese. Un numero consistente, per cui serviva un progetto di legge più strutturato. Questo, invece, è carente per la parte ambientale. Non vengono trattate alcune problematicità, dal deflusso minimo vitale al deflusso ecologico, fino alla questione dell’ittiofauna. Eppure nel corso della legislatura le associazioni dei pescatori hanno più volte chiesto l’intervento dell’autorità pubblica, perché alcune manutenzioni hanno portato a un’importante liberazione di fanghi con un altrettanto importante moria di pesci, episodi su cui ci sono stati atti ispettivi da parte nostra, avevamo chiesto che venisse assegnata una percentuale di energia elettrica alla provincia di Belluno pari al 100%, richiesta accolta sebbene con sfumature diverse, di inserire per quanto riguarda la destinazione dei benefici dell’energia elettrica anche la loro condizionalità al miglioramento ambientale, di prevedere dei sistemi di telecontrollo” Proposte non accolte e che saranno valutate nell’ambito del Pdl 505 presentato dalla Giunta. “Peccato -conclude Zanoni – visti i tempi, quel Pdl non verrà mai discusso in questa legislatura”.
SMART WORKING: DONAZZAN, “DALL’EMERGENZA COVID A UN NUOVO MODELLO DI ORGANIZZAZIONE
VENEZIA Nei due mesi di lockdown il 73 per cento del personale delle Regioni e degli enti locali ha lavorato da remoto: una sperimentazione forzata, che ha fatto decollare lo smart working oltre ogni previsione, e che ora la Regione Veneto vuole valorizzare e consolidare. Questo l’obiettivo del bando promosso dall’assessorato regionale al Lavoro che stanzia 2 milioni di euro del programma operativo FSE per promuovere la riorganizzazione dei processi lavorativi nella PA, rafforzare la cultura digitale dei lavoratori, ridisegnare gli spazi fisici, incrementare le diverse competenze e, soprattutto, potenziare la dotazione strumentale a supporto. Potranno concorrere al bando le amministrazioni pubbliche e gli enti di formazione accreditati. I progetti, possibilmente in partenariato, vanno presentati alla Regione entro il prossimo 30 luglio. “Usciamo dall’emergenza, facendo tesoro di quanto la Pubblica Amministrazione ha sperimentato e innovato – dichiara l’assessore regionale al lavoro Elena Donazzan – Il Veneto sta già sperimentando dal 2018 il lavoro agile, con quasi un centinaio di lavoratori in modalità ‘smart’, avendo aderito al progetto europeo ‘Vela’ insieme ad alcune regioni pilota. Grazie agli investimenti digitali fatti, e al grande senso di responsabilità messo in campo da dipendenti e dirigenti che nei mesi di lockdown hanno lavorato da remoto, la Regione ha dato continuità ai propri compiti istituzionali. Ora vogliamo valorizzare questa esperienza, che ha scalfito luoghi comuni e contribuito a superare molti pre-giudizi.
CONSIGLIO COMUNALE AD AGORDO
di Gianni Santomaso
246° ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DELLA GUARDIA DI FINANZA: BILANCIO OPERATIVO DEL 2019 E DELL’EMERGENZA DA “COVID-19”
BELLUNO Nella mattinata di ieri, a Belluno, presso il Comando Provinciale di via Mezzaterra, è stato celebrato il 246° Anniversario della Fondazione del Corpo della Guardia di Finanza. La sobria cerimonia ha visto la partecipazione del Prefetto di Belluno, Dott.ssa Adriana Cogode ed i Comandanti di Reparto della Provincia di Belluno. La ricorrenza dell’Anniversario di Fondazione è l’occasione per tracciare il bilancio dell’attività svolta dalle Fiamme Gialle della provincia di Belluno nell’anno 2019 e nei primi cinque mesi del 2020. L’azione di servizio si è sviluppata attraverso la realizzazione di 49 Piani Operativi, diretti all’aggressione delle più dannose e pericolose manifestazioni di illegalità economico-finanziaria nella provincia di Belluno. LOTTA ALL’EVASIONE, ALL’ELUSIONE ED ALLE FRODI FISCALI L’attività operativa nel settore del contrasto all’evasione si è concretizzata nell’esecuzione di 170 tra verifiche e controlli fiscali, con la scoperta di 24 evasori totali. Sono stati scoperti 51 lavoratori “in nero” o irregolari, accertando la responsabilità di 13 datori di lavoro e la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 7 persone per reati fiscali. Sono state sottoposte a sequestro preventivo per equivalente, per reati tributari, disponibilità finanziarie presso istituti di credito per 331.552 euro. CONTRASTO AGLI ILLECITI NEL SETTORE DELLA TUTELA DELLA SPESA PUBBLICA Sono stati denunciati a piede libero all’Autorità Giudiziaria 2 soggetti, per usura, per un valore di 214.000 euro. Sono stati effettuati 21 controlli volti a verificare la sussistenza dei requisiti di legge previsti per l’erogazione di prestazioni sociali agevolate, con percentuali di irregolarità pari al 24% dei casi, e 21 controlli per l’esenzione del ticket sanitario, con percentuali di irregolarità pari al 62% dei casi. CONTRASTO ALLA CRIMINALITA’ ECONOMICO-FINANZIARIA ANCHE ORGANIZZATA Sono state approfondite 25 segnalazioni di operazioni finanziarie sospette. Sono stati denunciati 3 soggetti, per peculato, per un valore complessivo di 744.607 euro. TUTELA DEI CONSUMATORI Sono stati sequestrati 2.199 prodotti contraffatti o non conformi alla disciplina sulla tutela del “made in Italy” o sulla sicurezza prodotti, nei settori abbigliamento e accessori, calzature, prodotti di profumeria e giocattoli, con il deferimento all’Autorità Giudiziaria di 2 responsabili. CONTROLLO DEL TERRITORIO E CONTRASTO AI TRAFFICI ILLECITI Sono stati condotti 1.386 interventi nell’ambito del controllo economico del territorio. Tra questi, si segnalano, in particolare, quelli svolti in materia di controlli sulla regolare emissione dello scontrino fiscale (965), di trasporto merci su strada (311, di cui 87 nel settore della circolazione dei prodotti sottoposti ad accise), nonché in materia di indici di capacità contributiva (42), cioè controlli su strada ai possessori di autovetture di lusso, per poi verificare che questi dichiarino redditi congrui al tenore di vita. Sono 26 gli interventi effettuati presso sale giochi e centri di scommesse, constatando una irregolarità. LE OPERAZIONI DI SOCCORSO E IL CONCORSO NEI SERVIZI DI ORDINE E SICUREZZA PUBBLICA Le Stazioni di Soccorso Alpino della Guardia di Finanza (S.A.G.F.) di Auronzo di Cadore e di Cortina d’Ampezzo hanno effettuato 286 interventi, soccorrendo 284 persone, oltre a svolgere attività di vigilanza e soccorso sulle piste dei comprensori sciistici delle Cinque Torri di Cortina d’Ampezzo e del Monte Siera di Sappada. BILANCIO OPERATIVO NELLO STATO DI EMERGENZA DA COVID-19 Sono state impiegate 428 pattuglie ordinarie su strada a cui si aggiungono le 199 del comparto S.A.G.F., che hanno complessivamente controllato 2.375 persone e 2.446 esercizi commerciali, sanzionando complessivamente 94 persone. Sono state monitorate farmacie e parafarmacie della provincia bellunese, effettuando 30 controlli complessivi, dai quali non sono emerse particolari irregolarità. Con riferimento alle mascherine protettive, dispositivi di protezione individuale (DPI) e presidi medico-chirurgici (PMI), i controlli effettuati hanno portato al sequestro di 1.231 mascherine. Quale supporto al Prefetto per vagliare e riscontrare la veridicità delle comunicazioni inviate dalle attività produttive operanti in Provincia per la prosecuzione della propria attività, sono state esaminate oltre 1.200 comunicazioni e sono stati eseguiti 62 controlli presso le imprese per verificare la veridicità dei contenuti delle comunicazioni inviate al Prefetto dalle aziende che, ritenendo di rientrare nelle esimenti di cui ai DPCM datati 22 marzo 2020 e 10 aprile 2020, avevano inteso proseguire la loro attività industriale o commerciale.
DONATORI DEL SANGUE LA ULSS RISPONDE ALL’ABVS: “NESSUNA INTENZIONE DI TRASCURARLI”
BELLUNO Stamane su alcuni organi di stampa del bellunesi (scelti dall’Abvs che ha commissionato un articolo o meglio una pagina) sono comparse alcune note e sollevati alcuni problemi. Già nel pomeriggio la risposta della Ulss che qui sintetizziamo
“Come ogni organizzazione complessa, i fattori da governare sono molteplici e vanno valutati nelle loro insieme -ricorda l’azienda bellunese – nella prima fase dell’emergenza COVID, il fabbisogno di sangue in tutte le strutture sanitarie è calato in quanto era stata ridimensionata l’attività chirurgica, mantenendo solo gli interventi in emergenza e urgenza e per i pazienti oncologici, principalmente per tenere liberi i posti in terapia intensiva per i casi COVID. Nella fase 2, l’attività chirurgica sta gradualmente riprendendo”. Risale al 16 marzo una comunicazione del direttore generale nella quale informava le Associazioni dei donatori di un’eccedenza di sangue a livello nazionale e, quindi, invitandole a donazioni programmate su chiamata. In ragione dell’eccedenza a livello nazionale, la raccolta di sangue a Pieve di Cadore e Agordo è stata sospesa dal 21 marzo. “La riduzione di raccolta di sangue – continua la Ulss1 – ha consentito di non avere alcun scaduto di emazie tra il 1 marzo e il 31 maggio 2020, ottimizzando il sistema ed evitando sprechi”. Stante il mix di criticità in risorse umane di profilo medico e le monitorate necessità per l’autosufficienza locale, regionale e nazionale, permane la sospensione della raccolta dalle articolazioni organizzative di Agordo e Pieve di Cadore fino a nuove soluzioni che l’Azienda sta cercando al fine di consentire ai donatori dell’Agordino e del Cadore di esprimere la propria generosità senza dover recarsi a Belluno. “ Attualmente – conclude l’azienda sanitaria – l’organico medico presente nell’Unità operativa è sottodimensionato rispetto alle esigenze delle attività finora garantire e l’azienda Ulss ha attivato tutte le modalità previste di ricerca del personale, con esiti in verità insoddisfacenti a causa della nota penuria di medici specialisti in questa e in molte altre specialità. L’azienda peraltro promuoverà ogni possibile strumento per superare l’attuale periodo di difficoltà. Non c’è alcuna intenzione da parte dell’Ulss Dolomiti di “trascurare” i donatori di sangue tanto più che gli stessi sono direttamente coinvolti nella gestione del sistema”
ASCA LANCIA L’ALLARME INFERMIERI, IL 2 LUGLIO INCONTRO CON I SINDACATI
AGORDO Infermieri in fuga dalle case di riposo. Il 2 luglio incontro con le organizzazioni sindacali sulle misure da mettere in campo per rendere ancora più appetibile l’impiego nelle Rsa. In Veneto, le aziende sanitarie stanno reclutando infermieri da assumere per i loro ospedali, anche in previsione di una nuova ondata di pandemia. Nelle graduatorie ci sono moltissimi professionisti che stanno operando nelle strutture per anziani e i centri di servizio potrebbero restare privi di infermieri. «Siamo nati tre anni fa e abbiamo sempre puntato su una presenza numerosa di infermieri – dice l’amministratore unico Maria Chiara Santin noi avevamo 14 infermieri prima del Covid e oggi ne sono rimasti in 10, molti del sud sono tornati a casa o sono andati in centri ospedalieri come Padova e poi ad Agordo non è facile trovare alloggi a prezzi agevolati” L’Asca punterà a soluzioni economiche vantaggiose se ne parlerà ad inizio mese.
LA NOSTRA INTERVISTA ALL’AMMINISTRATORE MARIA CHIARA SANTIN, DAL GIORNALE RADIO DELLE 16.30
LA BELLUNESE ELISABETTA BRESSAN E’ IL NUOVO PRIMARIO IN PEDIATRIA A FELTRE
FELTRE Elisabetta Bressan è il nuovo primario della Pediatria di Feltre. Bellunese, si è laureata in Medicina e Chirurgia all’Università degli Studi di Padova. Ha conseguito il diploma di specializzazione in Pediatria con indirizzo in Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Padova il 21 dicembre 2005. Ha successivamente conseguito il Master Universitario di secondo livello in Medicina Perinatale e Cure Intensive Neonatali presso l’Università degli Studi di Padova e il Master Universitario di secondo livello in Gastroenterologia, Epatologia ed Endoscopia Digestiva Pediatrica con la presso l’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma. Dal 2000 al 2003 ha collaborato con l’Istituto Superiore di Sanità. La dottoressa Bressan è attualmente in servizio alla Pediatria dell’ospedale Santa chiara di Trento dove opera dal 2011, dopo alcuni anni di servizio alla Pediatria di Belluno. Dal 2012 è referente per la Gastroenterologia Pediatrica dell’Ospedale S. Chiara di Trento. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni su riviste nazionali e internazionali.
CON L’INIZIO DELL’ESTATE ASTRONOMICA, CONDIZIONI DI TEMPO TIPICAMENTE ESTIVO IN VENETO DOPO DUE DECADI DI GIUGNO FRESCHE E PIOVOSE
TEOLO Dopo due decadi di giugno caratterizzate da frequenti episodi di instabilità, con molte precipitazioni e temperature sotto la norma, con l’arrivo dell’estate astronomica (21 giugno, giorno del solstizio d’estate) sul Veneto si sono progressivamente ristabilite condizioni di tempo stabile e soleggiato con temperature tipicamente estive. A partire dallo scorso week-end, tra sabato 20 e domenica 21, la graduale estensione sull’Europa occidentale dell’Anticiclone delle Azzorre ha infatti favorito anche sulla nostra regione il ritorno di giornate in prevalenza soleggiate e senza precipitazioni, salvo modeste e temporanee condizioni di variabilità, specie a ridosso dei rilievi. Le temperature, dopo una prima parte di giugno abbastanza fresca a causa delle frequenti fasi perturbate, da sabato 20 hanno registrato un sensibile rialzo nei valori massimi giornalieri, arrivando a toccare o superare leggermente i 30°C su gran parte della pianura nella giornata di domenica 21 e i 30-33°C nella giornata di lunedì 22.
Rispetto alla media del periodo, riferita quindi all’ultima decade di giugno, le temperature tra sabato 20 e domenica 21 hanno raggiunto valori intorno alla norma su gran parte del territorio regionale, mentre lunedì 22 l’ulteriore rialzo termico registrato ha riportato la colonnina di mercurio su valori ben superiori alla media del periodo, soprattutto sulla pianura interna dove si sono registrate punte di 32-34°C, con scarti fino a 3-5°C circa superiori alla norma. L’aria ancora piuttosto asciutta e le notti in prevalenza serene hanno invece favorito ancora un buon irraggiamento notturno, mantenendo le temperature minime stazionarie e ancora su valori prossimi o leggermente inferiori alla norma in alcune zone della regione.
IL NUOVO TRIENNIO DELLA SEZIONE ALPINI DI BELLUNO DOPO L’ELEZIONE DI DE PRA
BELLUNO Con l’elezione a presidente di Lino De Pra la Sezione Alpini di Belluno si accinge così ad affrontare il triennio 2020-21-22 che vede, quale scadenza più importante la celebrazione del centenario del sodalizio fondato nel lontano 1921. Nell’assemblea di domenica scorsa sono stati eletti anche i ventuno componenti del Consiglio Direttivo. Per la zona dell’Agordino: Costante Ganz, Siro De Biasio, Angelo Mezzacasa, Giovanni Da Pra, Ilario De Vallier, Angelo Magro; per la Destra Piave: Ezio Caldart, Francesco Zanin, Cesare Colbertaldo, Fabio Barattin, Giuseppe Colferai, Giancarlo Sartori; per la Sinistra Piave: Aldo Mastelotto, Alessandro De Mari, Giorgio Cibien; per l’Alpago e la zona Pontalpina: Giorgio Schizzi, Mario Dall’Anese, Danilo Bortoluzzi, Ivan Marchetti; per il Longaronese/Val di Zoldo: Giuliano Moretti, Luigi Vazza. Revisori dei conti effettivi sono stati eletti: Pieremilio Parissenti, Giorgio Sartori, Ezzelino Carlo Dal Pont; supplenti: Donato Nicolao e Guido Palmieri, mentre la Giunta di scrutinio sarà composta da Sergio Valente, Federico Bez e Ruggero Viel.
Nei prossimi giorni il Consiglio neo eletto si riunirà per la distribuzione delle cariche sociali.
OMAGGIO ALLA RADIO Il calcio piange Pierino Prati. Se ne va a 73 anni il grande ex bomber del Milan
L’OMAGGIO DI RADIO PIU’ al campione d’Europa con la nazionale nel 1968, primo calciatore che realizzò una tripletta nella finale di Coppa Campioni. Dal nostro archivio l’intervista di Viviana De Rocco in occasione della consegna del Premio Gorza A Mugnai di Feltre l’11 giugno del 2011.
AUDIO
ROCCA PIETORE, I SERRAI, LIVINALLONGO E SOPRATTUTTO LA “REGINA DELLE DOLOMITI” di RENATO BONA
BELLUNO Volge quasi al termine il nostro “viaggio” in provincia con un’altra tappa in Agordino, anzi: alto Agordino, sempre guidati dal pregevole volume “Belluno e provincia nelle vecchie cartoline” che gli storici bellunesi Giovanni Fabbiani e Giuseppe Sorge hanno curato nel 1975 per Edizioni Canova di Treviso (stampa officine grafiche Longo e Zoppelli, pure di Treviso), selezionando e commentando ad iniziativa del Lions club bellunese, ben 157 vecchie cartoline illustrate. La prima immagine ha per titolo: “Saviner – All’inizio della Val Pettorina” e questa dicitura: “Saviner di Rocca Pietore nel 1920, tra il Cordevole e la Pettorina. Nei pressi dell’abitato sorgevano ancora le mura dell’antico Palazzo di Giustizia, costruito verso il 1600, a spese sia di Belluno che di Rocca Pietore. I capi famiglia del paese si riunivano a consiglio in quel palazzo, presente anche il capitano di giustizia mandato due volte all’anno da Belluno”. La seconda è intitolata: “Rocca Pietore” ed è accostata a questo commento: “Rocca Pietore, nella Valle Pettorina, in alto, al centro, il Sasso della Murada sul quale nel Medio Evo eravi un castello. Antichissimi statuti governavano la vita di questo paese e durarono fino a Napoleone. Nella chiesa gotica, alcuni pregevoli dipinti, e una pala ad intaglio d’altare, opera molto preziosa, eseguita da Roberto Potsch di Bressanone, a testimoniare un influsso di gusto tedesco”. Ed eccoci al titolo “I Serrai di Sottoguda” cui segue, con l’immagine, questo commento di Fabbiani-Sorge: “Oltre Sottoguda, nella Val Pettorina, prima di sbucare nella bellissima conca verde di Malga Ciapela (da dove ora parte l’arditissima funivia della Marmolada), bisogna attraversare una delle più interessanti gole delle Alpi Venete: i serrai di Sottoguda. In questo corridoio scorre spumeggiando ed incassato il torrente Pettorina. La strada deve attraversare il torrente oltre dieci volte. In fondo c’è la cappelletta di recente restaurata”. Tocca ora al titolo: “Marmolada – La Regina delle Dolomiti” che accompagna questo corposo commento-dicitura con riferimenti storici e qualche curiosità: “Il primo che osò sfidare il colosso dolomitico fu Don Giuseppe Terza, un giovane sacerdote della Val Badia. Scomparve il 2 agosto 1802 dopo aver raggiunto la vetta e il suo corpo non fu più ritrovato. In un documento che si conserva nella parrocchia di Pieve di Livinallongo, è descritto il suo tentativo sfortunato che rappresenta l’atto di nascita dell’alpinismo dolomitico. La conquista ufficiale della Marmolada avvenne qualche anno dopo nel 1864 per opera del viennese Paul Grohmann che raggiunse la vetta con i fratelli cortinesi Angelo e Fulgenzio Dimai, capostipiti di una illustre famiglia di guide alpine. Successivamente per accedere alla montagna le guide si potevano trovare sia in Val di Fassa, cioè a Canazei, Campitello o a Pera (tariffa 8 fiorini), sia nel versante agordino. La tariffa nel 1875 era di Lire 15 ‘senza mantenimento’. Le migliori guide di quel tempo avevano sede a Caprile o a Rocca Pietore. Il loro esercizio era autorizzato con una particolare patente rilasciata dalla Sezione del Cai di Agordo. Tra le prestazioni comprese nella tariffa (oltre alla corda e ad una capace borraccia d’acquavite) la guida, se c’era qualche rappresentante del gentil sesso ‘doveva circondarla di ogni attenzione, per esempio porgerle qualche mazzetto di fiori alpini o qualche fragola di montagna’. Durante la Grande guerra, nella parte sommitale del ghiacciaio (il confine attraversava la vetta) era stata scavata una vera e propria città di ghiaccio, con ben otto chilometri di gallerie e di camminamenti. Ora in quello stesso luogo si scia tutto l’anno grazie agli impianti installati sul ghiacciaio ed alla grande funivia che da Malga Ciapela raggiunge la vetta della Marmolada (quota 3270) in appena 12 minuti”. Due titoli secchi: “Laste” e “Andraz, con questi commenti, nell’ordine: “Un gruppo di case di questo caratteristico abitato: a sinistra in alto il Col di Lana, in fondo a destra il Lagazuoi e il Sasso di Stria e, sotto, la borgata di Andràz” e: “Questa frazione di Livinallongo raffigurata nel 1910 con l’albergo di Celestino Finazzer, era oltre confine, cioè in Austria. La cartolina reca infatti le scritte in tedesco”. Traguardo finale con l’immagine intitolata “Pieve di Livinallongo” e così commentata dai due storici: “La strada delle Dolomiti (sorta come strada militare di confine) è stata realizzata verso il 1905. Nel 1911 un’automobile faceva servizio per passeggeri da Bolzano a Dobbiaco. In fondo, il gruppo del Boè, Il paese fu bombardato e distrutto dalle cannonate austriache nell’agosto 1915. Venne ricostruito dal 1919 in poi”.
IERI ALLA RADIO
ZAINO AL FEMMINILE LA TERZA PUNTATA DI PAOLA LANCIATO, GARESSIO
LA RACCOLTA COMPLETA
FABIO CAPPELLETTI E LA BIRRA ARTIGIANALE
di Claudio Fontanive
DUE MINUTI UN LIBRO
LE ALTRE PUNTATE
AGORDINOMERON
AGORDINOMERON, IL TERRITORIO SI RACCONTA Da un’idea di Gianni Santomaso
IL MESSAGGIO DEI SACERDOTI A RADIO PIU’
DON CESARE SU RADIO PIU’ ALLE 7.30 E 19.30, PARROCCHIE DI AGORDO, LA VALLE E TAIBON
LA POESIA DI JOHN FRANCIS DELLA PIETRA
Un silenzio pregno di significati
Una forza misteriosa
M ha attratto quassù
Nell infinito tra terra e cielo
Ho vagato fra prati e rocce
Sotto ad un azzurro stupefacente
Oggi domina il silenzio
Neppure il vento spiega la sua voce
Nemmeno un sussurro
La calma pervade il mio animo
Un passo dietro l altro
Mi portano nel cuore più profondo della natura
Un laghetto subalpino
Minuscolo ma meraviglioso
Un tempio alla vita
Mi commuovo
Senza un perché
Alzo gl occhi in sù
X trattenere una tiepida dola che scende
All improvviso son comparsi piccoli candidi nembi
Quasi ad accompagnarmi
A spezzare il momento di seppur benefica solitudine
Ora comprendo
E lascio libero sfogo
Al mio spirito
La folta schiera dei miei
Angeli
Si mostra
Quasi a ribadire
La loro sempiterna presenza
Una brezza leggera
Muove appena appena
La limpida e cristallina acqua
Scandendo ad uno ad uno i loro nomi
I loro visi si riflettono lì sulle dolci increspature
Rifletto
È la vigilia del Santo
Giovanni
Al quale erano e sono legati
Ecco un bel regalo
Il loro ricordo…
FINO AL 24 LUGLIO SABATO E DOMENICA COMPRESI LUNGO LA 641 DI PASSO FEDAIA IN LOCALITà CAPANNA BILL E COL DI ROCCA, SENSO UNICO ALTERNATO CON SEMAFORO
PROVINCIALE 20 DELLA VAL FIORENTINA, SELVA DI CADORE: FINO AL 4 LUGLIO, CHIUSURA TOTALE TRA SOLATOR E IL CENTRO DEL PAESE ANCHE NEI GIORNI FESTIVI E PREFESTIVI, DAL CHILOMETRO 4.850 AL CHILOMETRO 5.100. TRANSITO CONSENTITO AI LOCALI CON TEMPI DI ATTESA MASSIMI STIMATI IN 30 MINUTI IN LOCALITA’ SOLATOR DAL CHILOMETRO 4.400 AL CHILOMETRO 4.850
STRADA REGIONALE 48 DELLE DOLOMITI, DAL KM 110,350 AL KM 112, SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO ANCHE SABATO E FESTIVI FINO AL 30 GIUGNO PER POSA ELETTRODOTTO INTERRATO
PROVINCIALE 563 DI SALESEI, FINO AL 3 LUGLIO, SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO IN LOCALITÀ DIGONERA PER MESSA IN SICUREZZA PIANO VIABILE, SABATO E FESTIVI INCLUSI
STRADA PROVINCIALE 346 DEL SAN PELLEGRINO, NEI COMUNI DI FALCADE, CANALE E VALLADA, FINO AL 3 LUGLIO, INCLUSI SABATI E DOMENICHE, POSSIBILE ISTITUZIONE DI SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA MOVIERI PER SOSTITUZIONE CONDUTTORI E MANUTENZIONE LINEA ELETTRICA ALTA TENSIONE
REGIONALE 203 AGORDINA, NEL COMUNE DI CENCENIGHE, FINO AL 3 LUGLIO, INCLUSI SABATI E DOMENICHE, POSSIBILE ISTITUZIONE DI SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA MOVIERI PER SOSTITUZIONE CONDUTTORI E MANUTENZIONE LINEA ELETTRICA ALTA TENSIONE
STRADA REGIONA 203 AGORDINA, TRA MAS DI SEDICO E CERNADOI SU TRATTI SALTUARI DI STRADA, FINO AL 30 GIUGNO, ESCLUSO SABATO E DOMENICA, SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO PER MESSA IN SICUREZZA BARRIERE DI PROTEZIONE LATERALI
STRADA PROVINCIALE 347 DEL PASSO CEREDA E DURAN, NEL COMUNE DI AGORDO, FINO AL 26 GIUGNO SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO PER POSA FIBRA OTTICA
STRADA REGIONALE 48 DELLE DOLOMITI, NEL COMUNE DI LIVINALLONGO DEL COL DI LANA IN LOCALITA’ ANDRAZ, FINO AL 30 GIUGNO SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO O MOVIERE CON POSSIBILI BREVI INTERRUZIONI TOTALI AL TRAFFICO DELLA DURATA MASSIMA DI 10 MINUTI, PER LAVORI DI MESSA IN SICUREZZA DEL VERSANTE
48 DELLE DOLOMITI, LOCALITA’ ANDRAZ DI LIVINALLONGO, FINO AL 26 GIUGNO SENSO UNICO CON SEMAFORO
STRADA REGIONALE 203 AGORDINA TRA PERON E CANDATEN, DAL 15 GIUGNO AL 31 LUGLIO ESCLUSI SABATI E DOMENICHE, DALLE 7:30 ALLE 9 E E DALLE 16:30 ALLE 18 SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA MOVIERI. NEGLI ALTRI ORARI SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA SEMAFORO PER INTERRAMENTO CAVIDOTTO E-DISTRIBUZIONE
48 DELLE DOLOMITI, LOCALITA’ ALVERA’ CORTINA D’AMPEZZO LUNGO IL PONTE SUL TORRENTE BIGONTINA. DAL 18 GIUGNO E FINO A REVOCA DIVIETO DI TRANSITO AI VEICOLI AVENTI MASSA A PIENO CARICO SUPERIORE A 24 TONELLATE
PROVINCIALE 1 SINISTRA PIAVE, INTERRUZIONE TOTALE ALLA VIABILTA’ DAL GIORNO 22 GIUGNO FINO A REVOCAPER CEDIMENTO STRUTTURALE DI PARTE DEL FABBRICATO
PONTE NELLE ALPI: NUOVO CONSIGLIO DIRETTIVO, “VECCHIO” PRESIDENTE
PONTE NELLE ALPI Il Ponte nelle Alpi riparte dagli Enrico: Collarin sarà ancora il presidente, De Bona il suo vice. Tutto come nella passata stagione? Non proprio, perché il rinnovo del consiglio direttivo ha permesso al club granata di accogliere una gradita presenza al femminile come Roberta Azzalini, oltre a Roger De Menech e a Marco D’Incà. «Volevamo portare una ventata di novità – afferma il presidente Collarin – e soprattutto allargare la società a un più ampio numero di persone. Perché, anche se il direttivo è cambiato, nessuno dei precedenti consiglieri se n’è andato. Tutti continueranno a lavorare per i colori pontalpini, con ruoli e compiti ben definiti». Vale la pena entrare nel dettaglio: il direttore sportivo della prima squadra e degli Juniores è Andrea Mazzucco, quello del settore giovanile è Enrico De Bona. Il ruolo di segretario spetta a Vasco Costantini, il responsabile dei dirigenti è Mauro Bertagno, Edy Triches è il magazziniere e Giovanni D’Incà il responsabile dei campi da gioco. A vigilare sulle finanze saranno lo stesso D’Incà, Vladimiro Reolon e Alex Burigo. Capitolo allenatori: Luca De Bona continuerà a guidare la prima squadra, impegnata nel campionato di Seconda categoria, Mario Salvador sarà al timone degli Juniores, Giuseppe De Rosa degli Allievi, Giuseppe Faso dei Giovanissimi ed Eros Prest degli Esordienti. I Pulcini, invece, saranno sotto l’ala di Fabio Biddau (per quanto riguarda l’annata 2010) e Giovanni De Nardi (2011), mentre i Primi calci verranno seguiti da Stefano Costantini e Vincenzo Maraga. Il compito di preparatore atletico spetta a Tommaso Carlin, Luca Zampieri allenerà i portieri Juniores e della prima squadra, Loris Funes e Matteo Falluca si occuperanno infine dei portieri legati al settore giovanile.
Mercoledì 24
Tempo ancora soleggiato al mattino, eccetto locali nubi basse all’alba su alcuni settori prealpini. Dalle ore centrali del giorno riduzione del soleggiamento per nascente nuvolosità cumuliforme, la quale tornerà ad essere più presente al pomeriggio, localmente moderata con insidia di qualche fenomeno convettivo. Il clima continuerà a essere estivo, nonostante il minore soleggiamento.
Precipitazioni. Nella notte non escluso isolati piovaschi su Prealpi orientali (10/20%). Al mattino fino al primo pomeriggio assenti (0%), poi leggero incremento della probabilità per qualche sporadico temporale di calore tra Dolomiti e Prealpi occidentali (20/40%), il rischio sarà maggiore sulle Prealpi bellunesi (50%). In ogni caso non pioverà ovunque e non tutti i settori saranno interessati dai temporali.
Temperature. Minime stazionarie in quota e in aumento nelle valli; massime in leggera flessione, anche se il clima sarà ancora di stampo estivo. Sono previste punte di 28/30°C nei fondovalle prealpini e di 22/24°C a 1000/1200 m. Su Prealpi a 1500 m min 14°C max 19°C, a 2000 m min 12°C max 14°C. Su Dolomiti a 2000 m min 11°C max 15°C, a 3000 m min 5°C max 6°C.
Venti. Deboli, a tratti moderati, a regime di brezza nelle valli; deboli/moderati nord-occidentali in quota, a 5-10 km/h a 2000 m, 15-25 km/h a 3000 m.
Giovedì 25
Al mattino tratti soleggiati, anche lunghi, e nuvolosità irregolare per primi addensamenti, localmente già intensi. Al pomeriggio minore soleggiamento per attività cumuliforme assai più presente e spesso intensa. La presenza d’aria fresca in quota sarà alquanto favorevole al verificarsi di temporali convettivi. Clima ancora estivo, nonostante il minore soleggiamento.
Precipitazioni. Fino alle ore centrali del giorno probabilità assai contenuta (10/20%), poi medio-alta (60/70%) per rovesci e temporali.
Temperature. In generale diminuzione a tutte le quote. Sono previste punte di 25/26°C nei fondovalle prealpini, e di 20/22°C a 1000/1200 m. Su Prealpi a 1500 m min 12°C max 15°C, a 2000 m min 10°C max 12°C. Su Dolomiti a 2000 m min 9°C max 13°C, a 3000 m min 3°C max 4°C.
Venti. Deboli, a tratti moderati, a regime di brezza nelle valli; deboli/moderati da nord-ovest in quota, a 5-10 km/h a 2000 m, 15-20 km/h a 3000 m.
Venerdì 26
Il tempo tornerà ad essere più soleggiato con minore attività cumuliforme. l’insidia per temporali di calore diminuirà rispetto a giovedì. Temperature diurne in ripresa. Venti deboli/moderati da nord-ovest in quota, deboli/moderati a regime di brezza nelle valli.
Sabato 27
Il sole predominerà, tuttavia, la forte convezione diurna favorirà attività cumuliforme pomeridiana e se l’insidia per temporali di calore continuerà a diminuire, qualche sporadico focolaio non sarà da escludere. Temperature diurne in ripresa. Venti deboli/moderati da nord-ovest in quota, deboli/moderati a regime di brezza nelle valli. Previsore: R.L.Th.