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LE FOTO DEL GIORNO DI LUCIANA, SOTTOGUDA
CORTINA DI NUOVO SOTTO ATTACCO… ALTRO NUBIFRAGIO – FOTO e VIDEO –
CORTINA VIOLENTO NUBIFRAGIO IERI SERA ALLE 19. STRADE ALLAGATE, TORRENTI ESONDATI. VIGILI DEL FUOCO IMPEGNATI IN DECINE DI INTERVENTI, SITUAZIONE PEGGIORE A VEROCAI
Dalle 19, i vigili del fuoco sono stati impegnati per una serie d’interventi per un violento temporale che si è abbattuto sulla cittadina nel tardo pomeriggio, provocando numerosi allagamenti. Oltre 50 alle 22 le richieste di soccorso alla sala operativa del 115, soprattutto per prosciugamenti e strade invase da detriti. I vigili del fuoco hanno operato con 8 squadre tra personale permanente e volontario per il ripristino delle condizioni di sicurezza.
NUBIFRAGIO A ROCCA PIETORE – VIDEO E FOTO –
ROCCA PIETORE E subito dopo Cortina l’onda d’urto si è spostata come l’altro giorno nell’Agordino. Di nuovo colpita la zona di Rocca Pietore. “Anche stasera – informa il sindaco Andrea De Bernardin – un cittadino mi ha chiamato per informare che sopra Sottoguda lungo la strada per Malga Ciapela, l’ennesimo nubifragio stava creando problemi alla viabilità. Ho sentito immediatamente il responsabile di zona di Veneto Strade il quale ha allertato subito la pala gommata, arrivata in un attimo. Per fortuna nel frattempo ha smesso di piovere e la strada è stata ripulita”.
ANCHE LA LAZIO IERI SERA E’ STATA ACCOLTA DAL TEMPORALE. BENVENUTA TRA I MONTI BELLUNESI, AD AURONZO, OGGI ALLE 10 IL PRIMO ALLENAMENTO. PER IL REGOLAMENTO COVID SALTANO LE AMICHEVOLI, ANCHE AURONZO-LAZIO.
SCARICA ELETTRICA SUI CAVI DELLA TELEFERICA
ALLEGHE Pompieri di Caprile in emergenza a Masarè di Alleghe sopra la regionale 203 agordina. Sono intervenuti in seguito ad una scarica elettrica che ha interessato la teleferica Masarè-Rifugio Tissi, In paese qualche sbalzo di corrente ma non ci sono stati danni. Il Fulmine ha provocato un botto, I pompieri sono intervenuti per controllare eventuali principi d’incendio. L ‘autobotte è rientrata alle 22.20, un paio d’ore dopo la richiesta d’intervento. I pompieri di Caprile e Rocca Pietore sono intervenuti con l A.P.S. il Toyota e 6 Vigili del Fuoco; in intervento con i Permanenti di Agordo e successivamente i tecnici dell’ Enel che hanno messo in sicurezza la linea.
SCASSINATE LE GETTONIERE DELLE DOCCE NEL RIFUGIO. “MA DOVE STA ANDANDO LA MONTAGNA?”
AGORDO Ma si può chiedere ospitalità ad un rifugio che opera a 1834 metri di altezza, che garantisce pasti caldi e soprattutto acqua calda e poi come ringraziamento prima di andarsene forzare una gettoniera e rubare le monetine al suo interno? No non si può. Non è questa la montagna che vogliamo, non è questa la montagna che vogliono i rifugisti che della montagna ne sono i custodi, per loro l’ospite è “sacro”, soprattutto quando l’amicizia fin dalla soglia del rifugio è sancita dalla stretta di mano. Il covid19 l’avrà anche tolta quella stretta a dieci dita, lasciando al tocco di gomito, ma il concetto non cambia. La gente di montagna, soprattutto quella che opera in alta montagna è abituata a lasciare le porte aperte, i letti fatti per l’occorrenza e se serve il tè caldo pronto per essere ristorati. E’ chiaro che davanti ad un furto come quello che stiamo per raccontarvi la domanda che un rifugista storico come Diego Favero (capo del Soccorso Alpino ad Agordo) non può essere che una e una soltanto: “Ma dove sta andando la montagna? Cosa sta succedendo?”. Ieri i collaboratori di Diego sono entrati in bagno per le quotidiane pulizie e si sono trovati difronte la gettoniera della doccia (1 euro a servizio) scassinata e priva del contenuto. Diego mette subito le mani avanti “Non è per i soldi che c’erano dentro, forse 200 o forse 300 euro perché da giugno non l’abbiamo mai svuotata, quest’anno le presenze non sono quelle del passato. Che brucia è il gesto. Per noi portare l’acqua al Rifugio non è cosa semplice, servono serbatoi, pompe, energia elettrica e tanto lavoro, cioè costi. Lo facciamo per dare un servizio importante al cliente, ma questa volta purtroppo ci siamo imbattuti nell’ingrato”. Oggi Diego scenderà ad Agordo e denuncerà il fatto ai Carabinieri, nella notte del furto in Rifugio avevano pernottato una decina di escursionisti. “Il mio lavoro – confessa Diego Favero – l’ho sempre classificato come uno dei più’ belli, per quanto duro sia, ma un lavoro che sa darti tante soddisfazioni sopratutto perché hai a che fare con gente di montagna, rispettosa delle regole anche se non scritte; insomma, un rapporto di fiducia gestore/cliente. Purtroppo, e con rammarico, mi sto accorgendo che non è più così’ l’ultimo episodio è la ciliegina, un gesto che fa male, oltre il danno in denaro”.Quando il gestore ieri mattina si è accorto del furto ha anche provato a chiedere informazione, ma nessuno ha saputo rispondere, almeno per ora. Allarga le braccia Diego e conclude “E’ andata così, ma qui continueremo a lasciare le porte aperte come succede da sempre, del bar, delle cucine. Mi dispiace solo che chi ha agito in questo modo non mi abbia informato che aveva problemi, non avrei avuto dubbi, lo avrei aiutato se necessario prestandogli quei quattro soldi presi in modo sfacciato e spudorato”.
FURTO CON SCASSO AL BAR TRAVO
PEDAVENA Bottino: 2000 euro. Il furto nella serata di giovedi al Bar Travo, ignoti entrati dalla finestra del bagno hanno scassinato le slot machine asportando le monete, rubati anche 200 euro del fondo cassa. I residenti avevano udito dei rumori sospetti e delle persone in fuga e per questo hanno chiamato il 112.
LADRI NEL LOCALE CHIUSO, RUBATO IL VINO
SEDICO Sono entrati nel bar La Tinozza in via Agordino difronte alla Luxottica (in questo periodo chiusa al pubblico) e hanno rubato damigiane di vino, bottiglie sfuse e anche i refrigeratori. Il danno pari a qualche migliaia d’euro. Indagano i Carabinieri di Sedico.
SOCCORSA DOPO UNA NOTTE BLOCCATA SUL PAVIMENTO
COMELICO Un’anziana di Casamazzagno di 87 anni ha trascorso una notte sul pavimento con un femore rotto. Sono i vicini che hanno sentito le grida chiamando i soccorsi, ma solo al mattino. La donna che vive da sola, cosciente ma molto provata è stata trasportata all’ospedale di Pieve di Cadore.
ALPAGO Oggi alle 15 al cimitero di Farra d’Alpago i funerali di Paolo Bortoluzzi, l’uomo di 52 anni trovato privo di vita dalla sorella. Conosciuto per aver giocato per molto tempo nel calcio professionale a Barletta, Treviso e Vicenza. Proprietario e gestore con la mamma e la sorella dell’Hotel Bortoluzzi.
IL LUPO UCCIDE PER SOPRAVVIVENZA, L’UOMO PER DILETTO DEVASTANDO LE ALTRUI PROPIETA’
GOSALDO Hanno forzato la porta d’ingresso di una baita abbandonandone al suo interno un cervo morto, forse sono stati i bracconieri con lo scopo di tornare successivamente per recuperare il palco di corna una volta che il corpo dell’animale risulti decomposto. Senza dubbio l’animale è stato ammazzato da un proiettile a pochi giorni dall’apertura della stagione venatoria “Ho letto spesso delle malefatte sanguinarie di certi appassionati del fucile, ma mai avrei pensato che un episodio del genere potesse toccarmi – dice Sarita Graziani – da poco mio marito ha ereditato una casera nei boschi sopra Renon, territorio che una volta diventava “residenza estiva” per le famiglie locali, che vi si trasferivano con le loro mucche una specie di alpeggio con casera e stalla. Questo fine settimana mio marito, insieme a mio figlio, sono andati a fare un sopralluogo, curiosi ed entusiasti, pregustando il posto, ma consapevoli che, dopo Vaia la casera poteva anche essere diventata un mucchietto di sassi e “breghe”. Una volta aperta la porta della casera la sorpresa, all’ interno è stato portato un cervo. Fucilato! e in decomposizione”. Un gesto grave da denuncia penale, gente che gira armata per i boschi, che abbatte un’animale e che danneggia una propietà privata. “Disprezzando così tanto la proprietà altrui – continua Sarita Graziani – quanto la vita di quel povero cervo, ucciso, probabilmente solo per il suo palco di corna, lasciato li impietosamente a decomporsi, in attesa di poter tornare sul posto, riviolare la proprietà privata e appropriarsi del macabro trofeo”. Il fatto è stato denunciato agli organi competenti “Il lupo uccide per sopravvivere e ci sono indennizzi, l’uomo per sfizio e noi gente comune non veniamo risarciti. L’animale andrà rimosso, ma chi toglierà dagli occhi di mio figlio quella scena? Chi avrà voglia di rientrare in quel posto?”.
TAIBON: INVITI INASCOLTATI IN VALLE DI SAN LUCANO DOVE TUTTO E’ DOVUTO, NESSUN “BIGLIETTO” D’INGRESSO MA RESTANO I RIFIUTI A CARICO DELLA COMUNITA’. A QUANTO PARE GLI INVITI AD UN COMPORTAMENTO CIVILE, COSI’ COME I CONTROLLI NON SONO EFFICACI.
VALLE DI SAN LUCANO: Gentili ospiti vi chiediamo in attesa di un regolamento per la fruizione delle aree picnic di portare con voi i rifiuti prodotti. Certi della vostra comprensione e collaborazione vi auguriamo un buon soggiorno….
VIABILITA’: CHIUSURA A COL CAVALIER, SENSI UNICI NELLE GALLERIE PER L’AGORDINO
CHIUSURA NOTTURNA DELLA GALLERIA DI COL CAVALIER A BELLUNO PER MANUTENZIONE AGLI IMPIANTI TECNOLOGICI. LA CHIUSURA AVVERRA’ DALLE 22 ALLE 6 DA OGGI AL 27 AGOSTO. IL TRAFFICO VERRA’ DEVIATO LUNGO PONTE DOLOMITI, VIA SARAJEVO, PONTE DELL’ANTA, GALLERIA BELLUNO, PONTE LAMBIOI, VIA MONTE GRAPPA, VIA VISOME E VECCHIO TRACCIATO DELLA S.P. 1
SR 203 AGORDINA, GALLERIA DEI CASTEI, NELLE NOTTI TRA DOMANI E IL 27 AGOSTO, DALLE 22 ALLE 6, ISTITUZIONE DI SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO PER MANUTENZIONE IMPIANTI ELETTRICI
SR 203 AGORDINA, GALLERIA DI LISTOLADE, NELLE NOTTI TRA DOMANI E IL 27 AGOSTO, DALLE 22 ALLE 6, ISTITUZIONE DI SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO PER MANUTENZIONE IMPIANTI ELETTRICI
SP 2 DELLA VALLE DEL MIS, DA OGGI AL 29 AGOSTO, DALLE 19 ALLE 7, DALLA GALLERIA MOI ALLA GALLERIA COSTA SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO PER INSTALLAZIONE IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE NELLE GALLERIE
BLOCCATI TRA GLI SCHIANTI. CHE FARE? MA OVVIAMENTE CHIAMARE IL SOCCORSO ALPINO
SAN TOMASO Ieri attorno a mezzogiorno il Soccorso alpino della Val Biois e stato attivato per una coppia di escursionisti bloccata tra gli schianti di Vaia sopra un salto di roccia tra il Piz Zorlet e Forcella San Tomaso. I due, G.C., 31 anni, di Silea (TV) lui, e B.C., 25 anni, di Roncade (TV), lei, erano partiti da Piaz, frazione di Vallada Agordina, per salire al Rifugio Sasso Bianco percorrendo l’Alta via dei pastori, ma lungo il tragitto avevano seguito una traccia sbagliata finendo bloccati tra le piante abbattute. I soccorritori hanno avviato la non facile ricerca, senza alcun punto di riferimento, finché, dopo un paio di ore, li hanno individuati e raggiunti. La coppia è quindi stata aiutata a tornare sul sentiero e a raggiungere Forcella San Tomaso da dove è rientrata in autonomia.
SENZA IMBRAGO E SFINITI SUL TRATTO ATTREZZATO
PIEVE DI CADORE La Centrale del 118 è stata allertata da una coppia di escursionisti, entrambi trentenni di Asti, impossibilitati a proseguire su un tratto attrezzato dell’Alta Via numero 5. I due, che non avevano con loro l’imbrago ed erano comunque sfiniti dalla lunga camminata, si trovavano sulle Meducce di Dentro, Marmarole, a 2.200 metri si altitudine. Individuati dall’equipaggio dell’elicottero del Suem di Pieve di Cadore sul sentiero numero 280, sono stati imbarcati dal tecnico di elisoccorso in hovering e trasportati a Pieve di Cadore.
PERDE L’ORIENTAMENTO INDIVIDUATO
VAL DI ZOLDO Ieri sera poco prima delle 19 la Centrale operativa del 118 è stata allertata dalla moglie di un escursionista, 69 anni, di Venezia, che aveva perso l’orientamento nella zona di Soramaè. Una volta risaliti alle coordinate Gps, un soccorritore della Val di Zoldo lo ha rintracciato su una strada secondaria e lo ha accompagnato indietro.
LITIGIO DI COPPIA, LUI CHIEDE L’INTERVENTO DEI CARABINIERI: DENUNCIATO PER PORTO ABUSIVO DI ARMA
RIECCO I LADRI DI BICICLETTE DI VALORE A CORTINA E I TOPI DI APPARTAMENTO A PEDAVENA
GABBATI SUL SITO SUBITO.IT, SCATTANO LE DENUNCE DEI CARABINIERI
ALLA GUIDA DOPO AVER ASSUNTO ALCOOL, PATENTE RITIRATA
FALCADE Nel fine settimana i Carabinieri di Falcade hanno fermato un agordino, G.F. di 56 anni, per un normale controllo. Al test alcoolimetrico il valore è schizzato a 1,05, poco più del doppio del consentito (0,50). Per questo è scattata la denuncia con sanzione, ritiro di patente e fermo amministrativo del mezzo.
SAN TOMASO AGORDINO nelle LOCALITA’ ROI E PIANEZZE l’acqua erogata dall’acquedotto non è potabile e non può essere usata per scopi alimentari. Verrà effettuato servizio sostitutivo con autobotte
di Mirko Mezzacasa
DOPO TRE MESI RIAPRE LA TERAPIA INTENSIVA PER UNA PAZIENTE COVID POSITIVA, CONTATTO DELL’INFERMIERA FELTRINA
BELLUNO Il Laboratorio ha refertato 3 nuove positività al SARS CoV2: 2 familiari conviventi di soggetto positivo, di nazionalità straniera, rientrato alcuni giorni fa da una vacanza in Croazia e sottoposto al tampone al drive-in di Feltre. I due familiari erano già isolati in quanto contatto di caso; un soggetto già isolato per positività riscontrata in laboratorio privato (ora confermata), dopo rientro da vacanza all’estero. Oltre a ciò si segnala che la paziente contatto di caso dell’infermiera attiva a Feltre, Covid positiva, è stata ricoverata in rianimazione al San Martino di Belluno per l’aggravarsi della patologia pre-esistente alla positività COVID.
NELLE ULTIME 12 ORE: ZERO DECESSI, +56 POSITIVI, + 38 ATTUALMENTE POSITIVI, +18 GUARITI, STABILI I 7 PAZIENTI IN TERAPIA INTENSIVA
DATI E GRAFICI DI TIZIANO DE COL
ULSS 1: PRONTI I MEDICI DI MEDICINA GENERALE PER GLI OPERATORI SCOLASTICI
BELLUNO Continuano regolari le attività inerenti la sorveglianza attiva e le disposizioni contumaciali per I soggetti di rientro da Paesi esteri regolamentati o con sintomatologia simil covid. Nella mattinata di ieri è stato pubblicato sul sito aziendale www.aulss1.veneto.it l’elenco dei Medici di Medicina Generale aderenti al programma nazionale di screening sierologico del personale della scuola. Gli operatori scolastici assistiti dai medici inseriti in tale elenco potranno contattare il proprio medico di famiglia per eseguire il test. Gli operatori scolastici il cui medico di famiglia non sia presente in elenco potranno prenotare il test da mercoledì 26 agosto 2020 telefonando al numero 0439/883805, attivo dalle 9.00 alle 13.00 dal lunedì al venerdì o inviando una richiesta all’indirizzo mail [email protected] Anche ieri è proseguita l’attività di esecuzione tamponi per rientri da Croazia (78), Spagna (5), Grecia (1), Malta (0) presso il drive-in di Feltre.
ROCCA PIETORE, VALLE DI CADORE E CORTINA RIENTRANO NEL PROVVEDIMENTO PER LO STATO DI CRISI
PADOVA In Veneto nel pomeriggio di domenica 23 agosto temporali molto intensi con grandinate, forti rovesci e forti raffiche di vento. Interessato soprattutto il Veronese, il Vicentino e parte del Padovano. Registrati diversi nubifragi con massimi di precipitazione intorno ai 20mm in 5minuti, 30mm/10min, 40mm/15min e 60mm/30min, valori record per alcune località e tra i più intensi registrati in Veneto negli ultimi 30 anni. Raffiche di vento fino a 100 chilometri orari nella città di Verona. Formalizzata la dichiarazione dello stato di crisi Il provvedimento si è reso necessario per fronteggiare le conseguenze del nubifragio nelle province di Belluno, Verona, Vicenza e Padova. Nel pomeriggio di sabato 22, rileva il decreto, violenti temporali hanno colpito l’area dolomitica della provincia di Belluno, causando colate di fango e, a causa del forte vento, lo scoperchiamento e il danneggiamento di alcune abitazioni. I forti temporali di domenica 23 agosto hanno poi interessato l’intero territorio regionale, ma la loro intensità è risultata eccezionalmente forte in provincia di Verona, e in particolare nel capoluogo, nel vicentino, e nei colli padovani, causando l’abbattimento di centinaia di alberi, danni alle abitazioni e allagamenti diffusi. La Protezione Civile regionale ha già stilato un primo elenco di Comuni colpiti, elenco che potrà essere successivamente ampliato man mano che verranno formalizzate alla Regione le segnalazioni dei danni subiti da altre Amministrazioni, attraverso l’inserimento dei nuovi Comuni nell’attuale decreto. Per la provincia di Belluno rientrano nell’elenco: Rocca Pietore, Valle di Cadore, Cortina d’Ampezzo.
MALTEMPO IN VENETO, D’INCÀ “GOVERNO PRESENTE, PRONTI A RISPONDERE ALL’EMERGENZA”
ROMA “Da parte del Governo ci sarà una risposta rapida e adeguata per la città di Verona e per i Comuni colpiti dagli eventi calamitosi di domenica“. Lo afferma il Ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà, in seguito all’ ondata di maltempo che ieri si è abbattuta sul Veneto. “Sono in continuo contatto con le istituzioni per monitorare la situazione legata all’ultima ondata di maltempo che si è abbattuta sulla nostra regione – aggiunge D’Incà – ho sentito nuovamente il sindaco di Verona Sboarina, il Prefetto Cafagna e il Viceprefetto e sono in continuo contatto con il Capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli. Da parte del Governo, c’è la massima attenzione“. “L‘impatto, purtroppo, è stato molto forte in alcune aree
e valuteremo, assieme al Presidente Conte che ho sentito in queste ore, le misure da intraprendere. Subito dopo aver avuto nelle prossime settimane la relazione della Protezione Civile, in seguito alla dichiarazione di criticità regionale, verrà portato in Consiglio dei Ministri lo stato di emergenza per aiutare il territorio. Il Governo, quindi, si farà trovare ancora una volta pronto, così come avvenuto in occasione della mareggiata che lo scorso mese di novembre si era abbattuta su Venezia e negli altri territori“. Secondo D’Incà, infine, “è chiaro che, oltre al sostegno per il territorio, sarà importante lavorare sui problemi idrogeologici di una regione già troppo cementificata, migliorando la gestione delle acque superficiali di città e comuni. Sono temi su cui il Movimento 5 Stelle si è sempre battuto e che devono rimanere al centro dell’attenzione“.
ACQUABONA E ALEMAGNA GLI ENNESIMI DISAGI. L’OPINIONE DI VIVAIO DOLOMITI
L’acqua e le frane non si possono fermare, ma nemmeno si possono lasciare le comunità isolate, o a rischio incolumità, ad ogni pioggia.
BELLUNO Da anni “Vivaio Dolomiti” denuncia una carenza infrastrutturale nella provincia. “I tentativi di rappezzare, con varianti o interventi come quello sulla frana di Acquabona, come visto domenica – ricorda l’associazione – non producono soluzioni ma solo ingenti risorse buttate per avere lo stesso risultato. Non sarebbe meglio passare con una galleria in destra Boite, risolvendo così per sempre il problema dell’attraversamento di San Vito e della frana di Acquabona? “Costa troppo”, si dice, ma allora continuare a gettare milioni di euro letteralmente e fisicamente nel fango, o proporre varianti assurde come quella progettata a San Vito va bene? Quello non costa? Una galleria, oltre che risolutiva del problema determinato dalle colate, darebbe una alternativa alla viabilità, che in caso di incidente o altri problemi consentirebbe una via di sfogo al traffico. Si potrebbe pensare di partire anche dal famoso ponte di Cibiana. Ovvio che tutto va studiato e verificato, ma bisogna iniziare a farlo”.
ESSILORLUXOTTICA, AGGIORNAMENTO SU AZIONE LEGALE
Charenton-le-Pont, Francia EssilorLuxottica prende atto della decisione emessa ieri dal Tribunale Distrettuale olandese nell’ambito del procedimento sommario avviato dalla Società. Il Tribunale ha respinto la richiesta di informazioni avanzata da EssilorLuxottica a HAL e a GrandVision su come quest’ultima abbia gestito il business durante l’emergenza COVID-19. È importante sottolineare che i dati e le informazioni sequestrati su espressa autorizzazione del Tribunale presso la sede di GrandVision rimarranno protetti da eventuali alterazioni e disponibili per ulteriori procedimenti giudiziari. EssilorLuxottica sta analizzando la decisione e le possibili opzioni, inclusa la possibilità di ricorrere in appello. La Società osserva con preoccupazione come GrandVision continui a negare l’accesso a informazioni rilevanti sulla gestione del business durante l’epidemia di COVID-19.
ACC: RESPONSABILITA’ E CORAGGIO DA PARTE DELLE BANCHE “PER UN PROGETTO DI RILANCIO CHE E’ UN’OPPORTUNITA'”
DAL NOTIZIARIO DI RADIO PIU IL SEGRETARIO GENERALE AGGIUNTO RUDY ROFFARE
BORGOVALBELLUNA Le banche sono un’importante ago della bilancia nel futuro della Acc di Mel, le decisioni che saranno prese avranno forti ricadute sul territorio e sulla comunità in un settore, quello del freddo, che ha una prospettiva a lungo termine di forte richiesta sul mercato. Di qui le grandi potenzialità dello stabilimento bellunese. L’azienda è al lavoro sul nuovo piano industriale per lo sviluppo di nuovi prodotti di alta qualità. “Serve responsabilità e coraggio anche da parte del sistema bancario per tutelare il patrimonio e il know-how del nostro manifatturiero”. Rudy Roffarè, segretario generale aggiunto della Cisl Belluno Treviso, rinnova l’appello alle banche a impegnarsi per garantire il sostegno finanziario necessario al percorso di ripresa e alla ripartenza di Acc. “Il caso Acc – afferma Roffarè – rappresenta un banco di prova per gli istituti di credito per capire quanto possano essere decisive le loro decisioni prese considerando i progetti di rilancio di una importante azienda non solo sulla logica del rientro del finanziamento nel breve tempo, ma piuttosto considerando un arco temporale più lungo”. Per il segretario aggiunto della Cisl territoriale la comunità e i lavoratori stanno dimostrando che tutti lavorano per il bene comune, l’impresa, creando le condizioni per l’inesistenza di conflitti sociali, unità di intenti, alta produttività, basso assenteismo e una capacità di risolvere i problemi aziendali con ingegno e capacità. “Le banche -insiste – devono rendersi conto che tutti (Regione Veneto, governo, Provincia, sindaci, sindacati e associazioni) hanno lavorato per creare tutte le premesse per vincere una sfida che potrebbe essere da esempio a centinaia di altre realtà”. La partecipazione dei lavoratori nella gestione dell’impresa è solo uno dei tanti elementi che contraddistinguono questa esperienza. “Dietro però – conclude Roffarè – ci sono lavoratori, prodotti di qualità e processi produttivi che sono tra i migliori al mondo. Non possiamo immaginare che i motivi del mancato finanziamento sia dovuta alla lontananza delle attuali banche dal territorio. Sarebbe una sconfitta per il sistema industriale italiano. Invitiamo dunque le banche, a valutare tutti gli aspetti del progetto di rilancio della Acc: è una opportunità per lo stesso sistema bancario”.
VAIA 2018: 150MILA EURO A DISPOSIZIONE DEI PRIVATI
ROCCA PIETORE Il Comune di Rocca Pietore ha comunicato la cifra a disposizione per ristorare i privati che hanno subito danni tra il 27 ottobre e il 5 novembre 2018. Si tratta di una somma complessiva di 150mila euro provenienti da donazioni di privati o associazioni. I beneficiari sono i proprietari di immobili residenti ell’intero territorio comunale. Il termine della presentazione delle domande è stato fissato al 15 ottobre. Le domande vanno presentate all’ufficio protocollo del Comune, oppure per posta con raccomandata o tramite posta certificata. Tutta la documentazione per il bando è disponibili sulla home Page del Comune di Rocca Pietore e nella Sezione Amministrazione Trasparente/ Bandi di gara e contratti/del sito del Comune di Rocca Pietore https://www.comune.roccapietore.bl.it/
VALIDATI TEST RAPIDI SPALLANZANI-TREVISO.
VENEZIA Validati da parte del laboratorio di virologia dell’Istituto Spallanzani di Roma, su richiesta del Ministero della Salute e della stessa Regione Veneto, i test rapidi antigenici per il Covid-19, che si stanno effettuando negli aeroporti di Fiumicino e Ciampino e negli ospedali pubblici e drive in del Veneto. La notizia è stata confermata in una nota congiunta a firma dei responsabili dei laboratori dello Spallanzani, Maria Rosaria Capobianchi, e dell’Ospedale di Treviso, Roberto Rigoli. Questa opportunità era stata posta all’attenzione nazionale dalla Regione e oggi si trovano sul mercato una decina di aziende, alcune molto importanti, che permettono di avere certezza.
EMERGENZA SANITARIA, UN ULTERIORE SOSTEGNO ALLE ATTIVITA’ ECONOMICHE. SCONTO DELLA TARI PARI A UN QUARTO DEL TOTALE
ALPAGO Il Comune aveva già disposto nei mesi scorsi lo slittamento del pagamento della prima rata di IMU e TARI rispettivamente al 30 e al 16 settembre 2020. Nella sua ultima seduta, il consiglio comunale ha approvato una ulteriore variazione di bilancio, nella quale sono stati inseriti 15.000 euro che andranno a beneficio delle attività che hanno subito danni da Covid; si tratta di un contributo pari a 3/12 della TARI 2020, che verrà corrisposto alle imprese (bar, ristoranti, alberghi, negozi, estetiste, parrucchieri ecc..) che hanno dovuto chiudere l’attività nei mesi di marzo, aprile e maggio. A questa somma si aggiungono ulteriori 23.000 euro già stanziati con una precedente variazione di bilancio e che verranno computati con il saldo 2020 (bolletta di marzo- aprile 2021); il totale di aiuti previsti complessivamente dall’amministrazione per le attività economiche danneggiate dall’epidemia di Coronavirus in atto sale così, ad oggi, a complessivi 38.000 euro. Per usufruire degli aiuti le imprese interessate dovranno presentare domanda al Comune, secondo modalità precise che verranno comunicate alle attività interessate mediante una lettera informativa che verrà recapitata nelle prossime settimane.
“Molte delle nostre imprese, soprattutto le più piccole, stanno lottando da mesi in una situazione certamente non facile. L’Amministrazione – dice l’assessore al bilancio – compatibilmente con le risorse a disposizione, resta impegnata a individuare tutte le forme di sostegno che possano accompagnare le attività fuori dalle secche di una crisi, che per alcune di loro rischia di essere addirittura letale”.
IL FUTURO DEL TURISMO A FALCADE PER LA MINORANZA COMUNALE
di Gianni Santomaso
RICORSO DELLE ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE SUL CALENDARIO VENATORIO VENETO
VENEZIA Incomprensibili le ragioni del ricorso presentato da alcune associazioni ambientaliste contro il calendario faunistico venatorio 2020-2021, alla vigilia delle giornate di preapertura: il calendario di questa stagione venatoria è il medesimo dello scorso anno, frutto di un lungo e approfondito lavoro istruttorio, che ha coinvolto Regione, Province e Ispra, nel rispetto dell’ambiente, delle normative europee e nazionali, della consistenza numerica delle diverse specie e del diritto dei cacciatori ad esercitare la loro passione. Lipu, WWF, E.N.P.A , LAV e LAC hanno presentato ricorso contro la delibera di Giunta n. 764 del 16 giugno 2020 che regola la stagione venatoria 2020-21. In particolare, le associazioni chiedono di fermare l’abbattimento, nelle giornate di preapertura, delle specie gazza, ghiandaia, cornacchia grigia e nera, nonché della tortora selvatica.
DOPO 10 ANNI IL DIRIGENTE CHIOCCHETTI PASSA IL TESTIMONE AL PROF. ZANIN
AGORDO Bernardino Chiocchetti, dirigente scolastico al comprensivo di Agordo dal settembre 2010 a fine agosto passa il testimone al professor Giovanni Paolo Zanin essendo arrivato all’età pensionabile. Il “preside” che ha già incontrato il professor Zanin (foto a destra) per avviare il passaggio di consegne così da non aggravare la già difficile situazione in atto per l’emergenza sanitaria, attraverso Radio Più invia un messaggio di saluto e ringraziamento.
Durante questi dieci anni la costante collaborazione di Radiopiù nei confronti dell’Istituto Comprensivo si è espressa nella puntuale comunicazione rivolta alle famiglie degli alunni alla vigilia delle consuete scadenze dell’anno scolastico, è intervenuta in occasione delle modifiche organizzative e si è rivelata preziosa nei frangenti di maggiore difficoltà, derivanti dalle emergenze che ci hanno coinvolto soprattutto nell’ultimo periodo. Sono quindi a ringraziare per l’attenzione che ci è stata riservata e che senz’altro continuerà nei prossimi anni, perfezionandosi. Con l’occasione intendo rivolgere un sentito ringraziamento ai Sindaci e alle amministrazioni comunali, ai presidenti del Consiglio d’Istituto, ai rappresentanti dei genitori negli organi collegiali e ai numerosi volontari, oltre cento quelli in elenco, che a diverso titolo si sono prodigati per corrispondere alle necessità delle quattro Scuole d’Infanzia, dei sei plessi di Scuola Primaria e della Scuola secondaria Antonio Pertile. Ad essi si aggiungono i molti genitori che si sono attivati per tutte le iniziative avviate a favore delle varie sedi. Il loro apporto ha contribuito in modo significativo al positivo procedere della Scuola che, pur tra complicazioni note e impreviste, ha potuto riproporre il suo ruolo di salvaguardia del territorio, significativo soprattutto in relazione al contesto montano, migliorare le posizioni di partenza certificate dall’esterno e ottenere dei riscontri in grado di confermare una tradizione di notevole rilievo. Ringrazio inoltre le insegnanti che mi hanno affiancato, talvolta in modo decisivo, nel coordinamento delle attività scolastiche e tutti i docenti e non docenti che a fine anno hanno inteso salutarmi con dei riconoscimenti inaspettati, che mi hanno gratificato mitigando gli effetti derivanti dalla conclusione del mio attuale percorso professionale.Sul piano personale posso affermare che questa esperienza decennale, senz’altro impegnativa per vari motivi, mi ha consentito di completare la conoscenza delle realtà geografiche che circondano la zona nella quale risiedo, permettendomi di apprezzare le caratteristiche del territorio agordino, un ambiente che ho potuto conoscere meglio, nel quale mi sono sentito ben presto a mio agio e dal quale prendo congedo a malincuore. Un cordiale saluto, di nuovo tramite Radiopiù, alle alunne e agli alunni, alle loro famiglie, a tutto il personale docente, amministrativo e ausiliario, con l’augurio di una buona continuazione del lavoro svolto in sintonia, a vantaggio della crescita sociale e culturale dell’intera comunità.
Il Dirigente Scolastico prof. Bernardino Chiocchetti
ALLA SCOPERTA DEL TURISMO SOSTENIBILE: TAPPA TRA LE MALGHE
Il consigliere provinciale delegato al turismo Danilo De Toni ha visitato Malga Fontanafreda, gestita da una famiglia di malghesi alla quinta generazione
BELLUNO La Provincia continua il viaggio alla scoperta delle realtà del turismo esperienziale. E nei giorni scorsi, con il consigliere delegato, ha fatto visita ai pascoli dell’Alto Agordino, con sosta a Malga Fontanafreda (Passo Staulanza), dove si trova un autentico capitolo di storia dell’alpeggio bellunese. La gestione della malga infatti è da dieci anni affidata alla famiglia De Nardin “Belot”, giunta alla quinta generazione di malghesi. Il protagonista è Giovanni “Nino” Belot dalla Valle Agordina, classe ’45 e da 75 anni in malga, portato all’alpeggio per la prima volta quando aveva appena quattro mesi, dentro una gerla. Un uomo che ha attraversato la gestione di diverse strutture tra Agordino e Zoldano e che oggi con tutta la famiglia porta avanti la cura del bestiame e la trasformazione del latte. «Ho cominciato la vita da malghese nell’estate del 1945, portato da mia mamma che ero ancora in fasce – racconta Giovanni “Nino” Belot -. Ho visto cambiare il mestiere. Un lavoro duro, ma che non smetterei mai di fare».
La Malga Fontanafreda gestisce una sessantina di vacche da latte, oltre a una cinquantina di capre. La produzione dei formaggi è quotidiana e si somma alla fiorente attività di agriturismo e ristorazione, con prodotti a chilometro zero che spaziano dagli gnocchi di patate alla polenta e schiz. Un lavoro portato avanti da dodici persone.
«Le malghe costituiscono un fiore all’occhiello del nostro territorio – commenta il consigliere provinciale delegato al turismo -. Svolgono contemporaneamente tre ruoli importantissimi: sono un esempio di piccola economia, sono indispensabili per la manutenzione della montagna, e rappresentano un richiamo indiscusso per il turismo. Chi vuole vivere davvero la montagna bellunese e assaggiarne i sapori, non può non fare tappa in una delle tante malghe che costellano le nostre valli. In più, molti malghesi storici sono sentinelle della montagna e possono raccontare la storia dei loro prodotti e delle cenge delle Dolomiti». Da qui, l’idea di valorizzare le malghe e i luoghi dell’alpeggio come tappe del turismo esperienziale tra le Dolomiti bellunesi. «Come Provincia, attraverso la Dmo, abbiamo l’idea di creare dei percorsi ad hoc, in modo da promuovere non solo i prodotti della filiera del latte, ma anche la narrativa delle nostre montagne – conclude il consigliere delegato -. Le malghe rappresentano un patrimonio da tutelare e sviluppare».
STORIA ALPAGOTA: UN PARCO A TEMA PER LA VIA DEI CARBONAI
di DAMIANO TORMEN
foto azione.ch
42° ANNIVERSARIO DELL’ELEZIONE DI PAPA LUCIANI, LE ORDINANZE
CANALE D’AGORDO Il 26 agosto il paese ricorda l’elezione al soglio pontificio di Papa Albino Luciani Giovanni Paolo I. In piazza sarà celebrata la messa. Dalle 16 alle 18 dei tratti di strada che conducono dalla provinciale 346 del San Pellegrino, nonchè dalla Valle di Gares, all’accesso del capoluogo e alle vie e piazze adiacenti è interdetto il transito a tutti i veicoli, sospesa la circolazione a tutti i veicoli nell’intera viabilità del capoluogo. Il 26 agosto dalle 12 alle 19 divieto di parcheggio sugli spazi a tempo determinato (60′) di piazza Papa Luciani e sugli spazi a tempo determinato (120′) di Piazza Serafini che sarà riservata a parcheggio delle autorità. Tutti gli altri utenti, prima della chiusura del transito, verranno direzionati ai parcheggi in località Savaion, Forn, campi di tennis, via Roma, via Soia, ed altre località indicate dagli incaricati e dalla segnaletica temporanea. E’ altresì in dipendenza delle varie fasi della cerimonia e dei preparativi, limitato il transito e la sosta nelle piazze, strade e vie del capoluogo per l’intera giornata del 26 agosto.
ARTE, POESIA, LETTERATURA E CULTURA AL NOF FILÒ DI CENCENIGHE
di Gianni Santomaso
IMPRONTA DI SANTA GIUSTINA A TISOI SULLA PIETRA DELL’ACQUA BENEFICA
Dedicata ai santi Severo e Brigida (lui dodicesimo vescovo di Ravenna, nel secolo IV e Brigida d’Irlanda fondatrice e badessa di un grandioso monastero vissuta nel V secolo), la parrocchia di Tisoi (parroco è don Gemo Bianchi) porta quale anno di fondazione il 1834, ma la storia va molto più indietro nel tempo dato che è accertato che già nel 1430, nella ridente frazione bellunese vi era una cappellania. La chiesa infatti fu eretta una prima volta nel ‘300 e nel 1765 fu ricostruita. In proposito il sito asbfc.webiblio.net citando “Chiesette alpine: Tisoi” dello storico agordino prof. don Ferdinando Tamis scrive: “Risale al sec. 15. l’edificazione della chiesa di Tisoi, quando i regolieri di Tisoi, Azei e Giazzoi fondarono la cappelania suburbana, separandola da quella di Bolago e Antole. Della chiesa originaria rimane probabilmente la tavola di Paolo da Tisoi (1519), mentre gli arredi dell’attuale chiesa, riedificata nel 1765, provengono in parte dalla chiesa dei SS. Gervasio e Protasio di Belluno”. Di questa parrocchia si è occupato anche Vincenzo Caputo, valente autore di diverse belle pubblicazioni tra le quali il libro “Capitelli e immagini sacre a Belluno” edito dall’Istituto bellunese di ricerche sociali e culturali nel settembre del 1989 per i tipi della tipografia Piave, nel quale le ha dedicato un corposo capitolo corredato da una serie di immagini. Caputo scrive che nella via per Libano di Tisoi si incontra un capitello in pietra del XIV secolo, in discreto stato, intitolato a san Nicolò di Bari, santa Giustina Martire, san Simon e san Bernardino da Siena. E prende atto dell’esistenza dell’affresco discretamente conservato di san Nicolò di Bari, e di quelli di santa Giustina Martire, san Simon e san Bernardino da Siena, precisando: “Questi affreschi sono rivolti ognuno in corrispondenza dei quattro punti cardinali: san Nicolò da Bari rivolto a nord, santa Giustina martire ad est, san Simon a sud e san Bernardino da Siena a ovest. Precisa quindi che “sono stati più volte restaurati e da ultimo dal pittore Luigi Vardanega, come si capisce da una scritta sul capitello stesso: “Luigi Vardanega rest. A.D. MCMLXXIV”. Proseguendo nell’esposizione, l’autore si sofferma sul capitello in pietra del 1910, in buono stato, che sorge nella via Zeneghe di Collungo e illustra l’opera all’interno: “Il sant’Antonio da Padova con Gesù Bambino, è composto da 16 soggetti di cui una statua in legno, un crocifisso in metallo, una cornice in legno che racchiude la Madonna e Gesù Cristo in metallo, una cornice in legno con il monogramma di Gesù, 10 quadri tra i quali una con cornice in metallo, con dodici immagini sacre, del 1910 e anni successivi, il tutto ben conservato. Quanto ai santi si tratta di sant’Antonio da Padova con Gesù Bambino, Crocifisso, Madonna con Gesù Cristo, sant’Antonio abate, la Sacra Famiglia, Madonna con Gesù Bambino, san Pietro, Gesù del Sacro cuore e santi vari. Un’annotazione: “Questo capitello, ristrutturato nel 1962, fu eretto da Corona Gioacchino con l’aiuto di altre persone, in sostituzione di un altro capitello esistente poco distante, da tempo diroccato. Nella via Zei troviamo il capitello in muratura del 1904, in discreto stato, intitolato a san Giorgio. All’interno un quadro con immagine del 1904 ed un Crocifisso in plastica su Croce in legno, collocato nell’ultimo dopoguerra, discretamente conservati. Il capitello di San Giorgio è stato realizzato dal muratore De Martin Giuseppe per conto della Fabbriceria di Tisoi, allora composta da: Lorenzo Giozzet detto Lorenzon da Tisoi, e da Luisetto Bortolo. Nel 1925 fu restaurato il manto di copertura ed in seguito alcune piccole manutenzioni sono state fatte da una persona anziana: Emilio Nai. Sempre lungo al via per Libano, nei pressi del cimitero è visibile un altarino in legno del 1984, in buono stato, con un Crocifisso in metallo su croce in legno. Questo altarino posto per devozione ed all’attenzione dei passanti da Bortot Franco, qualche tempo fa subì un atto vandalico con la rimozione del Cristo, che ritrovato nella vicina scarpata, fu ricollocato al suo posto. Concludiamo la carrellata, col “botto”: nella località Santa Giustina è stata edificata la chiesetta di santa Giustina, opera in pietra del XIV secolo, parzialmente diroccata. Nella stessa zona è stata rinvenuta l’impronta del piede della Santa su un blocco di pietra. Vincenzo Caputo scrive che “Era tradizione che il giorno 7 ottobre di ogni anno si festeggiasse tale ricorrenza con l’accorrere della popolazione nei pressi di questa chiesetta ormai in rovina e nei pressi di questa antichissima pietra dove la leggenda indica l’impronta del piede di Giustina. Tradizione protrattasi fino al 1935”. Specifica che su una lapide in marmo con incisioni ancora leggibili, all’entrata della chiesetta si può leggere una frase latina che dice: Questo capitello rovinato dal terremoto nel 1936 è stato rifatto e restaurato con il contributo della parrocchia nel 1938”. E conclude: “Si tramanda che l’acqua sorgiva raccolta nell’incavo di questa antichissima pietra dove si dice esservi l’impronta di santa Giustina, servisse a sanare coloro che soffrivano di qualche malattia agli occhi e che, una volta bagnati ne avessero un miracoloso beneficio”.
NELLE FOTO (riproduzioni dal libro “Capitelli e immagini sacre a Belluno, di Vincenzo Caputo): il capitello dei santi Severo e Brigida a Tisoi; gli affreschi di san Nicolò di Bari, santa Giustina Martire, san Simon, san Bernardino da Siena; facciata ed interno del capitello in pietra di sant’Antonio da Padova nella via Zeneghe di Collungo; il capitello di san Giorgio nella via Zei e l’interno con quadro e crocifisso; l’altarino con crocifisso nei pressi del cimitero; la chiesetta in pietra di Santa Giustina, parzialmente diroccata e, nei pressi, l’antichissima pietra con l’impronta della Santa Giustina: secondo la leggenda dall’incavo della pietra si poteva raccogliere acqua per sanare chi soffriva per malattie agli occhi.
IL NOSTRO PALIO IN SALA DON TAMIS
AGORDO Visto il successo ottenuto in piazza la mostra sui 37 anni del Palio dei 100 replica: sabato e domenica in sala Don Tamis di via 27 aprile.
https://www.facebook.com/radiopiu/videos/2626768297573100/
ARTE, POESIA LETTERATURA E CULTURA AL FEMMINILE NELLE DOLOMITI
CENCENIGHE Sabato alle 16 primo pomeriggio culturale al Nof Filo’ e dal giorno prima esposizione delle opere letterarie ed artistiche delle partecipanti, la mostra rimarrà aperta fino a domenica. Programma di sabato: saluto delle autorità, premessa di Luisa Manfroi, interventi di Dante Colli, Loris Santomaso e Bepi Pellegrinon. Intermezzo musicale con la pianista Silvia Tessari, a seguire le scrittrici raccontano con Bruna Dal Lago Veneri, Paola Favero, Antonella Fornari, Paola Gabrielli, Adriana Lotto, Silvano Rovis e Ingrid Runggarldier.
APPUNTAMENTI ESTIVI CON PAPA LUCIANI
CANALE D’AGORDO Oggi alle 21 presso la chiesa arcipretale di Canale d’Agordo concerto con il Complesso d’archi del Friuli e del Veneto, direttore e violino principale Guido Freschi, con la partecipazione di Silvia Tessari, organo e clavicembalo.
“Letture d’estate”, organizzata in collaborazione con le Biblioteche della Valle del Biois:
Per la partecipazione agli eventi si raccomanda la prenotazione allo 0437 1948030 (e-mail: [email protected]) oppure direttamente alla reception dell’ufficio informazioni presso il Museo Albino Luciani di Canale d’Agordo.
OTTAVIO ROSSI PROPHETA IN PATRIA
SAN TOMASO “En giro per Zelat”: riproduzioni artistiche tra le architetture di montagna. Le tappe con partenza ed arrivo a Celat. Organizzazione della Pro Loco di San Tomaso con il contributo della Cassa Rurale Dolomiti di Fassa Primiero e Belluno.
IL CIRCO PATUF PRONTO A CONQUISTARE CESIOMAGGIORE
CESIOMAGGIORE La carovana si sposta a Cesiomaggiore dove proporrà gli spettacoli alle 21.15, la domenica anche alle 18.30
EL CANAL DE AGORDO
AGORDO Scavare nel passato, storia ed archeologia da San Gottardo a Pont del Cristo. La mostra è allestita al Museo mineralogico e paleontologico di via 5 maggio con ingresso libero. Fino al 6 settembre il venerdi, sabato e domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19. Info: [email protected]
IERI ALLA RADIO
AL RIFUGIO PADON DALLA GEMMA, CON IVANO DE VALLIER
IN COLLABORAZIONE CON DERSUT GIORNALE&CAFFE’ di TAIBONA AGORDINO
di Claudio Fontanive
appointments recommended by radio più
IERI ALLA RADIO
DUE MINUTI UN LIBRO
LE ALTRE PUNTATE
DON CESARE, IL PENSIERO DEL GIORNO. ALLA RADIO ALLE 7 DEL MATTINO E ALLE 19.30 DELLA SERA.
AGORDINOMERON…LA RACCOLTA
AGORDINOMERON, IL TERRITORIO SI RACCONTA Da un’idea di Gianni Santomaso
ZAINO DA VIAGGIO AL FEMMINILE DI PAOLA LANCIATO L’INTERA RACCOLTA OGGI ALLE 10.30 E 1900 12^ PUNTATA, ALLA SORGENTE DEL TEVERE
LA RACCOLTA COMPLETA
I RACCONTI DI PAOLO SOPPELSA TRENTASETTESIMA PUNTATA
ROMANO E IL SILENZIO (storie di fantasia ma non troppo dal lockdown)
AUDIO
Romano vive lassù, dove il sole d’estate scavalca il Pelsa poco dopo le otto. E’ nato nella casa dove abita, situata in una piccola frazione con poche case ad ancor meno persone. Corporatura robusta, baffo ingrigito ed un po’ di mal di schiena “ma no me lamente pi de tant, le ki che sta pedo ala mè età…” Che l’età è quasi settanta ma portati bene. Romano è il guardiano di un mondo di silenzi dove il Coronavirus è solo un’idea sfuocata, per lui. Che vive da sempre in una quarantena perenne fatta di solitudine e tacere. Cordiale, di poche parole che escono centellinate da sotto il baffo. Centellinati sono pure i soldi della sua pensione. Quella “minima” che un giorno ha scelto lui stesso. Quanti soldi gli sarebbero serviti al mese per vivere la sua vita di silenzi? Non tanti, quelli che avrebbe guadagnato gli sarebbero bastati per ciò che desiderava. Avrebbe sicuramente guadagnato altre cose che avevano ed hanno più valore. Romano vive da solo, un po’ per scelta ed un po’ perché il destino ha deciso così. Libero di prendere le sue decisioni, libero di avere tempo per vivere la sua vita di silenzi. Perché l’ha capito in fretta che l’avere tempo è una delle più grandi ricchezze. Il suo è un vivere ordinato, scandito dalle stagioni che lassù sono ancora stagioni normali. Con gli autunni colorati e gli inverni dove la neve si fa vedere ancora abbastanza spesso. I lavori da fare intorno a casa scandiscono le sue giornate: il grande orto con le file tirate con lo spago, d’estate l’erba da tenere rasata come su di un campo da golf. E poi la legna, accatastata in ordine a tonnellate. Messa a stagionare secondo una logica precisa, appresa dai suoi genitori e dai suoi nonni. Qualche ora di lavoro alla settimana per assicurarsi il calore sprigionato dal “fornel” nella stagione dove i silenzi sono ancora più silenzi. Una vita quasi autarchica, pressoché autosufficiente. La legna, le uova delle quattro o cinque galline. La verdura del grande orto. Il resto lo compra quando scende in paese con l’Ape. Poi ritorna su a curare i meli che ogni anno gli regalano piccoli e succulenti frutti che vanno a profumare la cantina. Verso la fine dell’autunno, quando i larici sono ormai spogli, l’acquisto di un po’ di carne per “fa su en cin de becaria”. Giusto per mantenere un po’ la tradizione e gustarsi qualche salame e “…’npoche de luganeghe”. Romano non ha frequentato le “scole alte”, non è laureato in psicologia. Ma lo sa bene che la solitudine può essere una compagna cattiva. Tanti, troppi ne ha visti finire male. Vite lasciate cadere nel baratro dell’alcool, nell’inedia del far sempre meno fino a spegnersi. Un bicchiere di rosso a pranzo ed uno a cena. Sveglia all’alba e la sera a dormire presto. Che la TV ce l’ha ma la guarda poco, giusto per sapere cosa accade aldilà di quelle montagne che sono la sua vita. Il tenersi in ordine, con le sue camicie a quadri ed i suoi jeans fuori moda ma sempre puliti. Un’essenzialità curata e voluta. Una vita che ha avuto il coraggio di scegliersi, un rallentare il ritmo quando il mondo stava accelerando sempre di più. Romano non è maestro in niente ma è maestro in tutto. Laureato con lode nella gestione di quella cosa che spaventa il nostro mondo iper-connesso e che si chiama solitudine. Romano avrà sentito parlare del Coronavirus. Si sarà pure fornito di guanti e mascherina per quando scenderà in paese a fare la spesa. Se scenderà. Forse per un bel po’ in paese non vedranno nemmeno arrivare l’Ape verde. Rimarrà lassù, a vivere la sua perenne quarantena curando l’orto e spaccando le sue “legne”. Ed un mezzo sorriso apparirà sotto il baffo. Perché, alla fine, aveva ragione lui.
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SUL SITO DI RADIO PIU’ LA VIDEO GALLERY
CHIUSURA NOTTURNA DELLA GALLERIA DI COL CAVALIER A BELLUNO PER MANUTENZIONE AGLI IMPIANTI TECNOLOGICI. LA CHIUSURA AVVERRA’ DALLE 22 ALLE 6 DA OGGI AL 27 AGOSTO. IL TRAFFICO VERRA’ DEVIATO LUNGO PONTE DOLOMITI, VIA SARAJEVO, PONTE DELL’ANTA, GALLERIA BELLUNO, PONTE LAMBIOI, VIA MONTE GRAPPA, VIA VISOME E VECCHIO TRACCIATO DELLA S.P. 1
SR 203 AGORDINA, GALLERIA DEI CASTEI, NELLE NOTTI TRA DOMANI E IL 27 AGOSTO, DALLE 22 ALLE 6, ISTITUZIONE DI SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO PER MANUTENZIONE IMPIANTI ELETTRICI
SR 203 AGORDINA, GALLERIA DI LISTOLADE, NELLE NOTTI TRA DOMANI E IL 27 AGOSTO, DALLE 22 ALLE 6, ISTITUZIONE DI SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO PER MANUTENZIONE IMPIANTI ELETTRICI
SP 2 DELLA VALLE DEL MIS, DA OGGI AL 29 AGOSTO, DALLE 19 ALLE 7, DALLA GALLERIA MOI ALLA GALLERIA COSTA SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO PER INSTALLAZIONE IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE NELLE GALLERIE
SP 7 DI ZOPPE’ DI CADORE, SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA MOVIERI CON BREVI INTERRUZIONI DI MASSIMO 10 MINUTI FINO AL 18 SETTEMBRE, DALLE 7:30 ALLE 17:30 ESCLUSI SABATI, DOMENICHE E FESTIVI INFRASETTIMANALI, PER MESSA IN SICUREZZA DELLA SEDE STRADALE
SP 40, COMUNE DI LAMON. FINO ALL’11 SETTEMBRE, ESCLUSI SABATO E DOMENICA, POSSIBILI INTERRUZIONI AL TRAFFICO DELLA DURATA MASSIMA DI 30 MINUTI DALLE 8 ALLE 12 E DALLE 13 ALLE 17 PER REALIZZAZIONE NUOVA TOMBINATURA. NEGLI ALTRI ORARI ISTITUZIONE DI SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO O MOVIERI
Precipitazioni: Assenti.
Temperature: Minime in contenuto calo, massime in aumento, con valori prossimi alla norma, sono previste punte di 25/27°C nei fondovalle prealpini e di 21/23°C a 1000/1200 m. Su Prealpi a 1500 m min 9°C max 16°C, a 2000 m min 7°C max 13°C. Su Dolomiti a 2000 m min 6°C max 14°C, a 3000 m min 1°C max 6°C.
Venti: Nelle valli perlopiù deboli a regime di brezza, localmente e a tratti moderati; in quota deboli/moderati da nord-ovest, a 5-10 km/h a 2000 m e a 15-25 km/h a 3000 m.
Precipitazioni: Assenti (0%).
Temperature: In generale aumento con punte di 28/29°C nei fondovalle prealpini e di 24/26°C a 1000/1200 m. Su Prealpi a 1500 m min 13°C max 19°C, a 2000 m min 11°C max 15°C. Su Dolomiti a 2000 m min 10°C max 16°C, a 3000 m min 6°C max 8°C.
Venti: Nelle valli perlopiù deboli a regime di brezza, localmente e a tratti moderati; in quota moderati da ovest nord-ovest, a tratti tesi sulle vette dolomitiche più alte, a 5-15 km/h a 2000 m e a 20-35 km/h a 3000 m.
UNA GIORNATA ALL’IVANO DORIGO PER IL BELLUNO CALCIO, NEL RICORDO DI SILVANO MOSCA
AGORDO Sabato prossimo il Belluno Calcio sarà ospitato all’Ivano Dorigo di Agordo per una giornata di allenamento. La squadra del capoluogo di provincia arriverà sul green di Agordo dal primo mattino per poi proseguire la giornata in località Polane assieme all’Agordina e al Le Ville. Non solo allenamenti ma anche un momento per ricordare Silavno Mosca, giocatore, allenatore e vicepresidente della squadra biancoazzura.
AI MICROFONI DI RADIO PIU’ IL PRESIDENTE DELL’AGORDINA COSMO FORCELLA
HOCKEY SU GHIACCIO: NASCE LA NUOVA LEGA. AIHG (ASSOCIAZIONE ITALIANA HOCKEY GHIACCIO)
EGNA AIHG: nasce dall’unione delle undici società della serie IHL (Italian Hockey League) l’Associazione Italiana Hockey Ghiaccio (AIHG). Presso lo Studio Notarile Murara di Egna (BZ) le società partecipanti al campionato nazionale IHLcostituiscono la loro associazione. In collaborazione e con il sostegno della FISG, le undici società vogliono continuare e migliorare la collaborazione tra di loro. Lo scopo dell’associazione è quello di offrire e promuovere lo sport dell’hockey su ghiaccio in Italia, renderlo più interessante ed appetibile, puntando sulle solide radici già piantate sul territorio. I giovani talenti devono essere supportati, anche grazie al sostegno di alcuni giocatori con maggiore esperienza, e con l’inserimento minimo di giocatori stranieri. Tutte le società aderiscono con convinzione all’associazione per poter crescere insieme e rafforzare il movimento hockeyistico nazionale. La AIHG, della quale sarà presidente il Sig. Walter Andriolo (HC Merano), sarà retto da un consiglio d’amministrazione composto da: Corrado Codebò (Associazione Hockey Como)-Vicepresidente Matteo Malfatti (Hockey Club Varese 1977) Maurilio Meneghini (A.S.D. Hockey Pergine) Stefan Vill (Hockey Unterland Cavaliers) L’associazione avrà sede ad Egna, il revisore contabile sarà il Dott. Paolo Convento di Bolzano. Già in passato le società hanno mostrato forte spirito di cooperazione; la costituzione della AIHG permetterà altresì di avere un interlocutore unico non solo nei confronti della Federazione ma anche nei confronti di sponsor e media. Come prima iniziativa la AIHG ha deciso di cambiare e rafforzare la formula final-four della Coppa Italia. Nei prossimi due anni l’evento si giocherà a fine gennaio nel bellissimo stadio di Merano. L’obiettivo è creare un evento interessante per tifosi e sponsor, coinvolgendo anche squadre giovanili e avvicinare nuovo pubblico al mondo dell’hockey su ghiaccio