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LA LUNA DALL’ALTO DI CARACOI CIMAI
La Luna fotografata dallo smartphone e dal telescopio di Damiamo Pezzè ripresa da Caracoi Cimai-Rocca Pietore
Caracoi Cimai fa parte del comune di Rocca Pietore. La frazione sorge a 1364 metri sul livello del mare.
UN ALTRO CAPRIOLO STESO SULLA ROTONDA DELLA TANGENZIALE
AGORDO Ieri di primo mattino alle 7.15 incidente fortunatamente senza feriti in tangenziale ad Agordo, in località Pragrande, Un furgoncino Vivaro 9 posti con conducente (NCC) ne è uscito purtroppo ancora una volta con gravi danni. Il conducente trevigiano si è visto improvvisamente attraversare la strada da un capriolo. Inevitabile l’urto.
CANALE D’AGORDO l’ufficio Pro Loco, il Museo e la Casa natale di Papa Luciani sono temporaneamente chiusi causa quarantena preventiva Covid. Per urgenze e necessità siamo comunque sempre raggiungibili allo 04371948001.
Potenziamento offerta tamponi. Il covid point di Paludi è attivo tutti i giorni con ampia fascia oraria, anche pomeridiana e serale, su prenotazione dal sito www.aulss1.veneto.it. Rimangono attivi i covid point di FELTRE (tutte le mattine domenica esclusa) di Agordo (al mattino del martedi, giovedì e sabato) e di tai di Cadore (pomeriggio di martedì giovedì e sabato), sempre con accesso su prenotazione. Per i tamponi per bambini sintomatici sarà richiesta la prenotazione anche per Belluno – San Gervasio, sempre dal sito www.aulss1.veneto.it Nuovo punto tamponi a Cortina
ACQUA INQUINATA NELLA FRAZIONE ALTA DI TAIBON
TAIBON Gestione Servizi Pubblici informa che in località Col de Carrera l’acqua erogata dall’ acquedotto non è potabile e può essere usata per scopi alimentari solo previa bollitura. GSP ha, comunque, già adottato le necessarie misure per la disinfezione dell’acqua presente nei serbatoi e nella rete idrica con l’aggiunta di cloro. Ulteriori informazioni saranno fornite nei prossimi giorni.
SENSO UNICO ALTERNATO E INTERDIZIONE TOTALE AL TRAFFICO DELLA STRADA PER NOACH
LA VALLE Dal 24 al 28 gennaio e dal 31 gennaio al 4 febbraio, dalle 8 alle 17, la strada di Noach sarà transitabile a senso unico alternato regolato da semaforo per consentire dei lavori. A comunicarlo il comune di La Valle Agordina che con un’ordinanza impone anche l’interdizione totale al traffico nei giorni 29 e 30 gennaio e 5 e 6 febbraio. In questi due fine settimana la chiusura avverrà alle 8 di sabato fino alle 17 di domenica. Il tratto di strada interessato parte da via Noach tra l’entrata della piazzola attrezzata per la produzione di biomasse e l’innesto della strada comunale con la regionale 203 Agordina.
LA CROCE VERDE VAL BIOIS COMUNICA I DISSERVIZI PER IL MESE DI GENNAIO 2022
FALCADE Anche nel mese di gennaio la Croce Verde Val Biois non assicura l’assistenza in alcune giornate. A comunicarlo il presidente Stefano Murer. Queste le date dei disservizi: VENERDI’ 28 GENNAIO dalle 6:00 alle 20:00; SABATO 29 GENNAIO dalle 6:00 alle 20:00.
LE CAMPANE DI CANALE D’AGORDO CON NOVE “SEGN DA MORT”, IL MESTO SALUTO A DON AUSILIO
CANALE D’AGORDO E’ morto mons. Ausilio Da Rif, originario di Feder di Canale d’Agordo, dal 1950 parrocchia di Caviola. Don Ausilio, che si è formato presso mons. Augusto Bramezza, arciprete di Canale, volle farsi ordinare sacerdote nella Pieve di Canale, a cui si sentì sempre legato, tanto da voler far seppellire a Canale pure i propri genitori, secondo l’antica tradizione. Come sarebbe piaciuto a lui, a Canale sono stati suonati i 9 segn da mort, come si usava anticamente per i sacerdoti defunti. Don Ausilio ha lasciato un importante ricordo in Valle del Biois, a Canale, a Caviola e nel piccolo borgo natìo di Feder.
SITO CHIESA BELLUNO FELTRE.it
Una lunga vita a servizio della Chiesa “Bon viaz”, don Ausilio Dopo quasi 70 anni di sacerdozio, si è spento a 92 anni presso la Casa “Padre Kolbe” di Pedavena, mons. Ausilio Da Rif. Aveva 92 anni, mentre il suo servizio come prete nella Chiesa è durato quasi settant’anni. La sua ricca personalità ha profondamente segnato la vita della nostra comunità diocesana
11 febbraio 1970. Mons. Albino Luciani festeggia la sua nomina a patriarca nel suo paese di Canale, con mons. Augusto Bramezza, arciprete di Canale d’Agordo (a sinistra) mons. Ausilio Da Rif (2° da sinistra), e mons. Giuseppe Andrich (a destra)
Mons. Ausilio DA RIF ha prestato la sua opera di cappellano presso i Vigili del Fuoco di Belluno, per 47 anni ininterrotti dal 1970 al 2017. Tutte le domeniche, le feste comandate e a Santa Barbara ha sempre celebrato la messa al Comando di Belluno. I vigili del fuoco lo ricordano con stima e grande affetto
PORTE SFONDATE, VETRI IN FRANTUMI, TANTI DANNI AL NEGRELLI
FELTRE
di Moreno Gioli
LA FOTOGALLERY
VANDALI ALL’ISTITUTO NEGRELLI. PADRIN “ATTO CHE FA MALE ALLA COLLETTIVITA'”
BELLUNO «Gli atti vandalici, fini a se stessi, sono sempre da condannare. Ma quando riguardano una scuola, un luogo dove ci si prende cura della formazione dei nostri ragazzi, fanno ancora più male». Stigmatizza così, il presidente della Provincia, i fatti accaduti all’Itis Negrelli di Feltre, dove alcuni ignoti nottetempo hanno messo a soqquadro la scuola, danneggiando arredi e dotazioni. Questa mattina gli allievi della scuola sono stati mandati a casa e hanno fatto lezione in Dad. I vandali hanno rotto vetri e ribaltato diversi armadi, poi si sono concentrati sulle macchinette delle merendine. La Provincia, proprietaria della struttura, si è già attivata per le pulizie e per ripristinare le aule in tempi rapidi. «Quello che resta è l’amarezza per un fatto che colpisce la collettività, che danneggia gli studenti oltre che la scuola» commenta il presidente della Provincia, Roberto Padrin. «Oltre alla denuncia che abbiamo già fatto, non escludiamo provvedimenti forti per i responsabili di questo gesto assurdo. Quando verranno individuati, studieremo per loro le modalità con cui dovranno riparare non solo i danni materiali, ma anche il disagio provocato a ragazzi e insegnanti, e all’intera comunità scolastica. Per l’istituto Negrelli è stato predisposto pochi mesi fa un progetto di videosorveglianza, in attesa di finanziamento: in un mondo ideale non dovremmo controllare le scuole per difenderle dai vandali; ma visto che non è così, è giusto prendere provvedimenti».
L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI FELTRE
I fatti verificatisi presso la scuola media “Rocca” e in particolare all’ITIS “Negrelli” richiedono una presa di coscienza e una condanna ferma e unanime da parte della comunità feltrina e non solo. E questo non soltanto per i gravi danni arrecati alle strutture e alle strumentazioni, in particolar modo al Negrelli, ma anche per l’inciviltà gratuita del gesto compiuto.
IL MINISTRO FEDERICO D’INCA’
ROMA “Siamo tutti dispiaciuti per il grave atto vandalico nei confronti dell’Istituto Negrelli e nella scuola media Rocca: un gesto che colpisce il mondo scolastico, il luogo di formazione per i nostri ragazzi e danneggia proprio gli stessi studenti che hanno il diritto di studiare in un ambiente sicuro e sereno. Esprimo la mia vicinanza alle istituzioni scolastiche e alla comunità feltrina, augurandomi che i responsabili siano individuati al più presto. La scuola deve essere un presidio di apprendimento, accoglienza e socializzazione, danneggiarla significa colpire il cuore di questi valori”. Lo dichiara in una nota il Ministro Federico D’Incà, in seguito agli atti vandalici che hanno colpito l’Istituto Negrelli e la scuola media Rocca di Feltre.
TEDESCO CADE IN PISTA, SOCCORSO DAI CARABINIERI SCIATORI
Quando una normale giornata di sci si trasforma in un problema ma non per gli “angeli” del soccorso piste dell’ Arma.
LIVINALLONGO Erano da poco passate la 15 nel Comprensorio Arabba/Marmolada, quando alla partenza della seggiovia per i Bec de Roces si è presentato un turista tedesco, in preda all’agitazione riferendo dell’incidente occorso all’amico e della necessità di un celere soccorso. La caduta lungo la pista Rutort dove si sono fiondati i Carabinieri per prestare i primi soccorsi allo sciatore, al contempo chiedendo il supporto dell’elisoccorso bellunese. Nemmeno 20 minuti dopo Falco è atterrato a Passo Campolongo dove il ferito è nel frattempo stato trasportato in taboga dai Carabinieri sciatori. Quindi il trasferimento all’ospedale di Belluno dove al turista sono state riscontrate lussazioni e contusioni. Casualità ha voluto che in zona fosse presente l’ispettore del Dolomiti Superski Massimo Sommariva. “Mi capita spesso – dice – di essere presente a soccorsi o problematiche varie sempre inerenti alle piste. Oggi l’amalgama e professionalità fra enti Arma dei Carabinieri, SUEM e il personale Agenti di pedana e Capo Servizio della società SIT BOE’ che è gestore dell’ impianto di risalita sono stati fondamentali per la buona riuscita dell’intervento. Ancora una volta la preparazione e la professionalità dei Carabinieri Luca e Stefano, ha fatto sì che il Comprensorio (Arabba/Marmolada) sia una eccellenza nell’ ambito del Dolomiti Superski”.
dal Corriere Alpi, foto Gigi Sosso
BLOCCATO IN PIAZZA DEI MARTIRI
BELLUNO Inseguimento a piedi lungo piazza dei Martiri, ieri pomeriggio: una recidiva per M.C., albanese con foglio di via da Belluno, ma che viene sempre pizzicato in piazza. Alla fine è stato bloccato dagli operatori della Volante della questura e portato in sede per accertamenti: ne è uscito a piede libero, ma con una denuncia per resistenza e per aver violato il foglio di via dal capoluogo. Non più tardi di un paio di mesi fa il giovane era stato arrestato sempre per lo stesso motivo: all’epoca aveva però alzato le mani. Ieri M.C. non aveva intenzione di sottoporsi neanche a una domanda o esibire alcun documento. Una scena che è avvenuta sotto gli occhi di quanti ieri, dopo le 16,30 si trovavano a transitare in piazza dei Martiri.Dopo il placcaggio in zona piazza Vittorio Emanuele, il giovane è stato preso e portato fino all’auto di servizio, prima di essere caricato per il trasferimento in questura….
POSITIVI IN AGORDINO: AGORDO +9, FALCADE +4 LIVINALLONGO -13
ELABORAZIONE GRAFICA, TIZIANO DE COL
AGORDO: 172 (+9) ROCCA PIETORE 68 (+8) TAIBON 49 (-4) CANALE D’AGORDO 21 (+3) ALLEGHE 53 (+3) VOLTAGO 14 (-4) FALCADE 49 (+4) LIVINALLONGO 43 (-13) CENCENIGHE 23 (-9) VALLADA 10 (-1) LA VALLE 35 (+6) RIVAMONTE 21 (+3) SELVA DI CADORE 23 () SAN TOMASO 9 (-2) COLLE SANTA LUCIA 18 (-1) GOSALDO 18 (+2)
ILLUMINAZIONE CHE NON C’E’, LUNGO LA STRADA PRIVATA DI VERAN
AGORDO Lo scorso 1 gennaio 2020, un anno fa da Veran di Agordo, la frazione che si incontra dopo gli impianti sportivi (Tennis e Piscina) sulla destra della provinciale 347 del Passo Duran salendo verso La Valle Agordina, è stata inviata una lettera con oltre 20 firme di altrettanti “veranesi” maggiorenni che hanno messo in evidenza un problema legato alla mancanza della pubblica illuminazione. Un anno dopo la richiesta viene reiterata con le stesse modalità.
“Chiediamo l’installazione di impianti di illuminazione in via Veran, richiesta più volte sollecitata verbalmente fin da quanto sono state realizzate le prime abitazioni per le quali sono stati pagati gli oneri di urbanizzazione primaria. La necessità di installare i lampioni deriva da un problema di sicurezza alla viabilità perché la sera la notte la zona è al buio pesto, passanti e animali risultano di difficile visione. Non solo, il buio favorisce eventuali episodi criminali con violazione delle proprietà come peraltro già accaduto in passato. Dopo anni di promesse e rinvii chiediamo una soluzione in tempi rapidi, ovvero una serie di lampioni pubblici lungo la strada per risolvere un problema non più procàstinabile”.
La raccolta di firme, già consegnata a suo tempo in Municipio è materia nota negli uffici di Palazzo Marconi dove è possibile avere già una chiara risposta circa la pubblica illuminazione su una strada di proprietari privati, il Comune infatti non può intervenire, spendendo soldi pubblici, in aree private. Perché ciò sia possibile occorre che tutti i proprietari, nessuno escluso, facciano una cessione volontaria dal segretario comunale o sottoscrivano una dichiarazione di cessione con firma autenticata. Ci vuole poi anche l’interesse ad acquisire da parte del Comune. In frazione Veran in particolare la pubblica illuminazione copre tutti i tratti comunali, viuzze e piazzette con lampioni a led ma non le zone private.
di Gianni Santomaso
NUOVA LUCE PER IL PALAZZETTO DI SEDICO
SEDICO
DI DAMIANO TORMEN
SOCCORSO ALPINO, RICONFERME AI VERTICI REGIONALI PER BUSATO E SELENATI
BELLUNO Rodolfo Selenati e Giovanni Busato sono stati confermati ai vertici del Soccorso alpino e speleologico Veneto. Nel segno della continuità sono stati rieletti il presidente Rodolfo Selenati, appartenente al Soccorso alpino di Feltre, e il vicepresidente Giovanni Busato, del Soccorso alpino di Arsiero
Tra gli obiettivi di questo triennio presidente e vicepresidente intendono portare avanti attività alla base dell’istituzione, quali formazione e prevenzione. In particolare potenziando il progetto di prevenzione ‘Una montagna di sicurezza’, rivolto sia agli adulti che ai più giovani, con l’intenzione di portarlo al più presto all’interno degli istituti scolastici e implementando la divulgazione di materiale informativo e di momenti didattici. Il direttivo intende poi continuare il rafforzamento della formazione tra i propri volontari, anche nell’ottica della loro stessa sicurezza durante gli interventi, grazie all’impegno delle diverse Scuole presenti all’interno del Corpo, attinenti a ogni ambito operativo, sia tecnico che sanitario.
NOMINE SOCCORSO ALPINO VENETO. I COMPLIMENTI DELL’ASSESSORE BOTTACIN
VENEZIA “Le recenti nomine confermate ai vertici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) del Veneto evidenziano come il Soccorso Alpino Veneto sia riconosciuto come una eccellenza anche a livello nazionale. Un servizio di grande valore, che si tocca e si è toccato con mano in vari contesti emergenziali, anche al di fuori del Veneto stesso. Qualche giorno fa, ad esempio, abbiamo ricordato le vittime della valanga di Rigopiano: qui il Soccorso Alpino del Veneto, insieme a tutti gli altri servizi di pubblica utilità, aveva dato il massimo in impegno e dedizione e, per questo, va ringraziato”. Sono le prime parole di plauso espresse dall’Assessore alla Protezione Civile della Regione del Veneto, Gianpaolo Bottacin, dopo aver appreso la notizia che il presidente Rodolfo Selenati (Soccorso Alpino di Feltre) e il vicepresidente Giovanni Busato (Soccorso Alpino di Arsiero), sono stati confermati ai vertici del CNSAS Veneto.
A PROPOSITO DELLE DIMISSIONI DA CONFINDUSTRIA DI DE BETTIN
L’OPINIONE,
Vivaio Dolomiti Belluno
Abbiamo saputo dall’intervista sul Corriere delle Alpi che Francesco De Bettin della Dba Group,lascia Confindustria Belluno per divergenze interne. Ricordiamo che oltre cinque anni fa abbiamo presentato in Europa, grazie al deputato Remo Sernagiotto, gli emendamenti per il corridoio tecnologico. Alla luce delle nuove politiche e all’indotto delle Olimpiadi, potevamo essere all’avanguardia e pronti per i finanziamenti, invece (è notizia di questi giorni) si punta sulla Salerno – Reggio Calabria. Per colpa della pochezza e mediocrità generale delle istituzioni bellunesi, incapaci di una visione aperta al mondo, siamo fermi al palo e pure noi come De Bettin con la sua innovativa azienda abbiamo dovuto lasciare il Bellunese e rivolgerci a un politico trevigiano per riuscire ad avere un confronto costruttivo. Belluno, chiusa in questa sua bolla autoreferenziale che sta facendo della mediocrità il valore aggiunto, è destinata a scomparire. Facciamo un appello a De Bettin e a tutte le eccellenze bellunesi, che sono tante, di riunirsi e mettere in piedi un tavolo di progettazione e confronto serio, non basato su ideologie o a salvaguardia di misere carriere. Senza collegamenti fisici efficienti e infrastrutture innovative rispettose dell’ambiente la nostra montagna è destinata a morire e con essa la provincia di Belluno.
DALLA PROVINCIA IL BANDO DA 2 MILIONI DI EURO PER IL SOSTEGNO AI SERVIZI TURISTICI
BELLUNO
MORENO GIOLI
COVID IN PROVINCIA: 5 DECESSI NEGLI ULTIMI 3 GIORNI, 52 PERSONE RICOVERATE E 8872 GLI ATTUALMENTE POSITIVI
BELLUNO Aggiornamento settimanale a cura dell’Ulss 1 Dolomiti sull’andamento epidemiologico in provincia di Belluno. Le persone attualmente positive sono 8872. Nell’ultima settimana di rilevazione si registra una incidenza ancora molto elevata ma sostanzialmente stabile rispetto al precedente periodo di osservazione. Questo potrebbe far ritenere che si stia raggiungendo il picco della quarta ondata e che auspicabilmente in una due settimana possa essere registrato l’inizio della discesa epidemica. Nel dettaglio, i nuovi casi rilevati nell’ultima settimana sono 4.370 (+416 rispetto alla scorsa settimana), con un conseguente tasso di incidenza settimanale di 2.189 casi su 100 mila abitanti, in aumento rispetto alla settimana precedente, lievemente superiore all’incidenza nazionale (1967 su 100 mila abitanti). Nella settimana trascorsa i nuovi casi si collocano prevalentemente nelle fasce centrali 25-64 anni e nella fascia 0-14 anni. Si conferma il trend delle settimane precedenti in merito alle percentuali di contagi tra vaccinati e non vaccinati, con ulteriore evidenza del potere protettivo della vaccinazione non solo sulla casistica grave, ma anche sul rischio di infezione. Nella settimana 17-23 gennaio: Il rapporto tra nuovi positivi vaccinati sulla popolazione vaccinata con terza dose è di 5,2 casi su 1.000 abitanti. Il rapporto tra nuovi positivi non vaccinati su popolazione non vaccinata è di 26,5 casi su 1000 abitanti. Nella settimana qui analizzata sono stati somministrati 7 trattamenti con monoclonali dall’Unità Operativa di Malattie Infettive di Belluno, per un totale di 291 dosi complessive. Questa settimana sono stati prescritti 3 trattamenti con Molnupiravir, per un totale di 7. Sono attualmente ricoverati 6 pazienti in terapia intensiva, 38 in area non critica (di cui 5 no covid) e 8 in ospedale di comunità. Tra i pazienti ricoverati in TERAPIA INTENSIVA solo uno è vaccinato. Sabato 22 gennaio sono deceduti due uomini covid positivi di anni 93 e 83 ricoverati in Pneumologia a Feltre. Domenica 23 gennaio sono deceduti due uomini covid positivi, uno di 61 anni e uno di 76, ricoverati in Pneumologia a Belluno. Oggi è deceduto un uomo di 74 anni ricoverato in Rianimazione a Feltre. Si raccomanda di proteggersi col vaccino e anticipare il prima possibile la dose booster, usare le mascherine FFP2, arieggiare i locali, mantenere le distanze previste e curare l’igiene delle mani.
NELLE ULTIME 24 ORE 17 DECESSI, 30 PAZIENTI IN MENO IN OSPEDALE, 4 IN PIU’ GRAVI
I GRAFICI DI TIZIANO DE COL
VACCINAZIONI ANTI COVID AD ACCESSO LIBERO IN AGORDINO
REDAZIONE Sono in programma alcune sedute di vaccinazioni anticovid ad accesso libero in Agordino destinate a tutte le categorie vaccinabili. Ad Arabba oggi dalle 14:30 alle 17:30 presso la sala congressi comunale e ad Alleghe lunedì 31 gennaio presso la Sala Franceschini dello Stadio del ghiaccio dalle 10 alle 15, altre due giornate sono previste il 28 febbraio e il 28 marzo. Per aderire alla vaccinazione basta presentarsi con tessera sanitaria e scheda anamnestica compilata
DA LUXOTTICA LE NOVITA’ CON L’ENTRATA IN VIGORE DEL NUOVO DECRETO LEGGE
AGORDO Il 1 febbraio e il 15 febbraio entreranno in vigore le nuove regole per accedere al posto di lavoro con l’attuazione del nuovo decreto legge. Anche Luxottica si adegua alle nuove normative e ricorda che a partire dal 1 febbraio il Green Pass, ottenuto con guarigione o vaccinazione, avrà una validità di 180 giorni. Se la certificazione è scaduta o sta per scadere l’invito alle maestranze è di prenotare in tempo la terza dose di vaccino. Altra novità a partire dal 15 febbraio. I dipendenti con più di 50 anni di età, per accedere al lavoro, dovranno presentare il Green Pass rafforzato che viene rilasciato in caso di guarigione o vaccinazione, quindi non include l’effettuazione di tampone. Luxottica ricorda a tutti i dipendenti del gruppo che il green pass è possibile caricarlo sulla piattaforma esterna Cartsan, accessibile dal My Personal Desk del sito One Luxottica dedicato alle maestranze. L’invito a caricare la certificazione è per evitare code ai tornelli al momento dell’accesso nel perimetro aziendale.
PENALI PER CHI SI LICENZIA, CAMANI PD “PRATICA VERGOGNOSA”
VENEZIA “Imporre penali ai lavoratori precari che si licenziano è una pratica vergognosa in un Paese civile, un ricatto inaccettabile nei confronti dei più deboli. Bene ha fatto la Cgil a denunciarlo, riuscendo ad annullare una decina di queste clausole, così come le associazioni di categoria a prendere le distanze. Ci sono dei contratti nazionali e vanno rispettati”. A dirlo è Vanessa Camani, vice capogruppo PD a Palazzo Ferro Fini e responsabile Lavoro nella nuova segreteria regionale, a proposito del caso scoppiato nel Trevigiano con penali del tutto arbitrarie per eventuali dimissioni anticipate a cui aggiungere anche la richiesta del danno, annunciando anche un’interrogazione urgente alla Giunta insieme al collega Andrea Zanoni. “La difficoltà delle imprese nel trovare personale non può assolutamente giustificare comportamenti del genere – attacca – Siamo al paradosso, per esempio, che nel periodo di prova il datore di lavoro ha libertà di interrompere il contratto, mentre il dipendente può andarsene solo dietro pagamento di una somma, magari superiore al proprio stipendio”.
“SENZA CASA NON C’E’ FAMIGLIA”. A TREVISO IL CONGRESSO DEL SICET, IL SINDACATO INQUILINI DELLA CISL BELLUNO TREVISO
TREVISO Emergenza sfratti, innalzamento del disagio e della domanda abitativa, soprattutto fra le giovani generazioni, ed edilizia pubblica al centro del Congresso territoriale del Sicet, il Sindacato inquilini della Cisl Belluno Treviso. Eloquente il titolo scelto: “Senza casa non c’è famiglia”. Lo scorso 31 dicembre è infatti scaduto il blocco degli sfratti adottato nei primi mesi dell’emergenza Covid-19 con il Decreto “Cura Italia” del 17 marzo 2020 con l’obiettivo di ridurre gli effetti economico-sociali della pandemia, e poi prorogato sino alla fine dell’anno appena trascorso. Sono circa 700 nella Marca e 200 nel Bellunese le famiglie morose che rischiano di dover lasciare la casa nella quale abitano, non riuscendo più a pagare l’affitto perché hanno perso o ridotto il lavoro a causa della pandemia, ma anche per il peso dei rincari di gas e luce degli ultimi mesi e per la prolungata cassa integrazione. Il Sicet di Belluno Treviso è passato dalle zero pratiche per morosità/sfratto gestite nel 2019 alle 35 del 2021. Nel solo 2020, il Sindacato inquilini della Cisl interprovinciale ha inoltrato ben 400 richieste di accesso al Fondo Sociale Affitti, un aiuto economico per pagare l’affitto indirizzato alle famiglie con redditi medio bassi e con una elevata incidenza del canone sul reddito.
PIETRO SCOMPARIN, RESPONSABILE DEL SICET TERRITORIALE
GIORNATA DELLA MEMORIA, GLI STUDENTI INCONTRANO MONI OVADIA
BELLUNO Le Scuole in Rete organizzano un incontro con l’artista Moni Ovadia dal titolo: “Giornata della memoria e giornata delle memorie: cultura e democrazia vs odio e paura”. L’incontro con gli studenti vuole riflettere sul significato e sul valore della memoria. L’incontro con gli studenti si terrà sabato dalle 10 alle 12 al Teatro Comunale
IL LIBRO, UNA STORIA DI GUERRA, AMORE, EMIGRAZIONE E RISCATTO
BELLUNO Mercoledi a Belluno nella sede dell’Associazione Bellunesi nel Mondo sarà presentata alla stampa la nuova pubblicazione dell’Istituto ladino Cesa de Jan “Ballando Bella Bimba.,Dalle Dolomiti alla Germania: una storia di guerra, amore, emigrazione e riscatto” Interverranno: Denni Dorigo: direttore dell’Istitut Ladin “Cesa de Jan”, Colle Santa Lucia Luciana Palla: curatrice della collana “Ladins da Souramont”, edita dall’Istitut Ladin “Cesa de Jan” Sara Agostini: l’autrice
La storia narrata in questo libro da Sara Agostini, originaria di Colle Santa Lucia, coprendo un periodo di tempo che va dalla metà dell’Ottocento agli anni Ottanta del Novecento, racconta la vita nel piccolo comune ladino di Colle Santa Lucia, la Grande Guerra, l’opzione per il Reich del 1939, il secondo conflitto mondiale e il miracolo economico nella Germania postbellica, attraverso le avventure e i destini intrecciati di due famiglie, i Frena e i Kinne, e di un uomo una donna, Rodolfo ed Eleonora. Rodolfo Frena, zio di Sara Agostini, nel secondo dopoguerra abbandona il paese natale di Colle Santa Lucia ed emigra in Germania a cercar fortuna. Sceso alla stazione di Monaco nel 1954, poco dopo incontra casualmente Eleonora, profuga proveniente dalla Slesia dalla quale la sua famiglia, insieme a tutto il gruppo di lingua tedesca, era stata cacciata con la fine dell’occupazione nazista della Polonia e il ritorno del paese in mano ai polacchi e contemporaneamente sotto l’occupazione russa. Tragedia terribile quella della famiglia Kinne, e di tante altre, epurazione etnica ancora poco nota al grande pubblico. Sara Agostini ricostruisce storicamente, ma con la leggerezza di un racconto, le tormentate esperienze di vita di Rodolfo ed Eleonora, entrambe persone “di confine” seppure provenienti uno dalle Dolomiti e l’altra dalle pianure della Slesia. Li unisce il desiderio di riscatto delle loro vite passate, la ricerca del successo nella Germania del miracolo economico, e naturalmente una storia d’amore tra due persone sradicate che si comprendono vicendevolmente.
PANETTONI SOLIDALI, OLTRE 22MILA EURO PER LA CITTA’ DELLA SPERANZA
BELLUNO È stato consegnato nei giorni scorsi il risultato della solidarietà di Natale dei tanti bellunesi che hanno acquistato i panettoni della Città della Speranza. Un bonifico da 22.530 euro che andrà a favore delle attività della Fondazione, che si occupa di ricerca e di aiuto ai bambini oncologici dell’ospedale di Padova. Ad aver raccolto le donazioni sono state Monia De Vettor, Annalisa Dal Borgo e Annalisa Notarstefano. Le tre amiche si erano attivate prima di Natale per proporre i panettoni di Città della Speranza, confezionati con le scatole in latta. La loro iniziativa è stata un successone, tanto che i panettoni venduti sono stati circa 2.000.
«Ringraziamo tutta la provincia di Belluno che si è dimostrata assolutamente disponibile e sensibile a questo tipo di iniziative. I panettoni sono arrivati anche fuori provincia» dicono Monia De Vettor, Annalisa Dal Borgo e Annalisa Notarstefano. «È stato un grande impegno consegnare in meno di un mese più di 2.000 panettoni ,ma allo stesso tempo è stata una soddisfazione indescrivibile. Quando i bellunesi si danno da fare, dimostrano di non essere secondi a nessuno in solidarietà». La generosità dei bellunesi andrà a finanziare le attività della Fondazione Città della Speranza. E le tre amiche promettono di non fermarsi qui. «Siamo veramente felici e sicuramente torneremo in campo con altre iniziative, fra qualche mese».
ALDO E SIMONE DE TONI, L’ARTE DELLE FUNIVIE
Vivere l’Agordino l’iniziativa del lunedi del Corriere delle Alpi con la vignetta di Erica Andrich
ALLEGHE
di Gianni Santomaso
TRE APPUNTAMENTI CULTURALI A CANALE D’AGORDO
CANALE D’AGORDO Tre gli eventi che la Proloco guidata dal Presidente Vigilio Costa intende proporre nel corso della primavera 2022: prima fra tutti una serata con Sammy Basso, Simonetta Borsati e Andrea Baccagliani. In secondo luogo è prevista una conferenza realizzata in collaborazione con la Fondazione Giorgio Perlasca e le Biblioteche della Val del Biois, durante la quale verrà proiettato il filmato “LA STORIA MAESTRA DI VITA -L’ESEMPIO DI GIORGIO PERLASCA”. Infine, è in programma una serata speciale con un ospite televisivo d’eccezione, il Professor Vittorino Andreoli, noto psichiatra e accademico veronese.
ADOLE–SCIENZA: INCONTRI ONLINE PER GENITORI
BELLUNO Dal 28 gennaio Il Dipartimento Dipendenze dell’Ulss Dolomiti ha organizzato una serie di incontri per genitori e adulti di riferimento di ragazzi adolescenti. Gli incontri si terranno online dalle 20.30 alle 22.00.
LA POLIZIA DI STATO CERCA QUARANTA MEDICI
BELLUNO E’ stato pubblicato il concorso per titoli ed esami per l’assunzione di 40 medici per la Polizia di Stato. La domanda di partecipazione al concorso deve essere compilato entro 30 giorni attraverso il sito www.poliziadistato.it
CONCORSO, PER TITOLI ED ESAMI, PER L’AMMISSIONE DI 66 ALLIEVI UFFICIALI
BELLUNO E’ stato pubblicato il concorso, per titoli ed esami, per l’ammissione di 15 tenenti in servizio permanente effettivo. Possono partecipare al concorso i cittadini in possesso del diploma di istruzione secondaria di secondo grado, coloro che lo conseguano nell’anno scolastico 2022/2023; abbiano compiuto il 17° anno e non abbiano superato il 22°. La domanda di partecipazione al concorso va presentata entro le ore 12 del 17 febbraio (https://concorsi.gdf.gov.it.)
DUE EVENTI A LIMANA PER LA GIORNATA DELLA MEMORIA E DEL RICORDO
LIMANA Il Comune di Limana, Assessorato alla Cultura e Biblioteca Comunale, in collaborazione con l’Associazione Culturale Teatro Laboratorio di Brescia, in occasione delle due imminenti ricorrenze, ovvero la Giornata della Memoria e la Giornata del Ricordo, è lieto di presentare: SABATO 29 GENNAIO alle 20.30 “Il magnifico impostore. Giorgio Perlasca”. Monologo con immagini e musiche MERCOLEDI’ 9 FEBBRAIO alle 20.30 “Sorelle. Una storia per ricordare la tragedia delle Foibe”, rappresentazione teatrale. Entrambe le serate si terranno presso la sala Luigi Nocivelli, ingresso dietro la Biblioteca Comunale di Limana, Via Ruggero Fiabane n. 3.
SANDRO CAPPELLETTO, EX NOVO ENSEMBLE, GIOVEDI AL COMUNALE
BELLUNO È dedicato alla Giornata della Memoria il secondo concerto della 69a Stagione del Circolo Culturale Bellunese, giovedì 27 gennaio 2022, ore 20:30, Teatro Comunale di Belluno. Protagonisti dell’evento sono Sandro Cappelletto, drammaturgo e voce narrante, ed l’Ex Novo Ensemble, ovvero Davide Teodoro clarinetto, Carlo Lazzari violino, Carlo Teodoro violoncello e Aldo Orvieto pianoforte. Informazioni e biglietti su www.belcircolo.org
A BELLUNO UNA VIA RICORDA LA NOBILE FIGURA DI NICOLÒ CREPADONI, SEPOLTO A SANTO STEFANO
di RENATO BONA
Nel centro storico di Belluno una via porta il nome di Nicolò Crepadoni con due targhe (una, quella sulla stradina che scende verso la via Catullo, è davvero in pessime condizioni e andrebbe sostituita se non ripulita!). Ma chi era Crepadoni? Le notizie in proposito sono scarse almeno da quanto risulta dalla nostra modesta ricerca. Il libretto “Toponomastica di Belluno” che è stato stampato nel 1990 a cura del Comune spiega solo: “Comandante delle truppe venete nel 1487 alla battaglia di Caprile ove vinse le forze austriache. E’ sepolto nella chiesa di Santo Stefano”. Il sito archivio.comune.belluno./it si sofferma su Palazzo Crepadona-Carrer spiegando che “Il complesso è un palazzo nobiliare cinquecentesco che fu edificato da Niccolò Crepadoni unendo una serie di edifici precedenti, di cui l’altana conserva forse l’impianto di una delle antiche torri, che sopravanzavano le mura cittadine. Resti degli affreschi originari si possono ancora scorgere al piano terra e al primo piano. Sotto il porticato del cortile è stato collocato dal 1981 il sarcofago romano di C. Flavio Ostilio Sertoriano e di sua moglie Domizia, del III secolo, rinvenuto nel 1480 scavando le fondamenta del campanile di S. Stefano, già precedentemente innalzato su colonne in piazza Duomo, tra cattedrale e palazzo comunale, e poi di fianco alla stessa chiesa di Santo Stefano. La Crepadona è sede della Biblioteca civica e del centro culturale cittadino”. Il progetto esecutivo degli importanti lavori ancora in atto dopo una proroga conseguente alla pandemia, era stato approvato il 12 settembre 2018 e contemplava per la nuova “Mediateca delle Dolomiti” una spesa di 2 milioni 733 mila 503,85 euro; impresa costruttrice: Atheste costruzioni e Ranzato; progettazione architettonica architetto Antonella Milani, progettazione opere strutturali ing. Ludovico De Lotto; opere impianti meccanici ing, Pietro Canton e ing. Chiara Barattin;impianti elettrici e speciali perito Beppino Bortot: Lo stesso sito a proposito della famiglia Ceccati-Crepadoni richiama il fatto che “Esponenti della famiglia sono documentati nell’organo consiliare cittadino sin dal 1378, in cui furono presenti sino al 1814, anno in cui morì l’ultimo rappresentante, Giuseppe, morto senza discendenza nel 1814. Il primo della famiglia che si intitolò ‘Ceccatus’ fu Giovanni Antonio nel 1450. Diversi esponenti appartennero all’ordine militare e si fregiarono del titolo di ‘equites’, cavalieri: in particolare ricorda il Piloni al Libro VII : “… sopra la galea del Generale militò Christoforo Cecato Bellunese della nobile famiglia Carpedona, il qual così valorosamente si portò in quelle fattioni, et fu tanto grato a quel Signore, che vive ancuodì fresca la memoria appresso li descendenti del Generale… Era Christoforo stretto parente di Pietro da Pesaro Proveditor di terra ferma et sotto il suo governo havea militato per un tempo Venturiero con tre cavalli all’impresa di Cremona. Fu suo pronepote Antonio Cecato il quale l’anno 1571, con vinticinque soldati a proprie spese nella guerra contro Turchi servite Venturiero nell’armata de Venetiani, rinfrescando con questo la memoria delli suoi Antecessori et specialmente di Niccolò Ceccato il quale havendo in Toscana con Carlo di Montone et poi nel Perusino con il Malatesta militato eletto poi capo delle genti Bellunesi scacciò Tedeschi che haveano preso Caprile et corseggiavano tutto quel paese”. Il ramo si estinse con Giuseppe nel 1814, benefettore dell’ospedale di Belluno, di cui si conserva un ritratto d’ignoto e un disegno di Galezzo Monti. A tale famiglia appartenne il palazzo Crepadoni ove ha sede l’attuale centro culturale di Belluno. L’archivio di famiglia pervenuto consiste in quattro registri relativi alla gestione patrimoniale datati dalla metà del ‘500 al primo decennio del secolo XVII; nell’ambito del fondo manoscritti della Biblioteca civica di Belluno sono conservate due cronache cittadine redatte nel secolo XVII. Il complesso Crepadona-Carrera è un palazzo nobiliare cinquecentesco che fu edificato da Niccolò Crepadoni unendo una serie di edifici precedenti, di cui l’altana conserva forse l’impianto di una delle antiche torri, che sopravanzavano le mura cittadine. Resti degli affreschi originari si possono ancora scorgere al piano terra e al primo piano. Sotto il porticato del cortile è stato collocato dal 1981 il sarcofago romano di C. Flavio Ostilio Sertoriano e di sua moglie Domizia, del III secolo, rinvenuto nel 1480 scavando le fondamenta del campanile di S. Stefano, già precedentemente innalzato su colonne in piazza duomo, tra cattedrale e palazzo comunale, e poi di fianco alla stessa chiesa di S. Stefano. La Crepadona è sede della Biblioteca civica e del centro culturale cittadino”. Il sito books.google.it riporta fra l’altro in una “collezione di notizie” compilata dal conte Florio Miari e consegnata all’atto dell’insediamento al vescovo Antonio Gava: “… La famiglia Crepadoni componeva con altre il consiglio de’ nobili nella chiusura del 27 settembre 1423. Un ramo di essa chiamossi anche Ceccati. Si estinse con Giuseppe nel 1814”. E poi c’ è il sito baliatodaicoi.altervista org. curato dallo zoldano don Floriano Pellegrino, con altre notizie, ed immagini, sotto il titolo del 9 febbraio 2018: “Pensando al vescovo conte e ai nobili Crepadoni, degli Azzoni e Doglioni”, che riguardano “i luoghi del potere di Belluno” che maggiormente hanno avuto a che fare con la storia del Baliato dai Coi, e fra questi il palazzo dei nobili Crepadoni allora detti Carpedoni che – fra l’altro – “avevano la proprietà del colle sovrastante la chiesa di San Nicolò di Fusine enel cui appezzamento venne ricavato il Libero Maso dei de Zanet di Col, forse loro scudieri…”. Il palazzo dei Crepadoni dopo l’estinzione della famiglia ha subito varie vicende ed infine è diventato il centro culturale della città. Quindi spiega che entrando, a pianoterra si vede una finestra murata, con uno stemma e sotto il manufatto si vede pure una porta con un bel frontone. Il palazzo è visibile anche sul lato nord, dove pure compare un balconcino e una porta sovrastata da stemma e soprattutto sul lato est, opposto all’ingresso attuale, dov’era forse l’ingresso primario, come appare dal grande portale con stemma. Concludiamo con due curiosità riportate dal sito “siusa.archivi.beniculturali.it”: “I fratelli Antonio e Tristano Ceccati del defunto magnifico cavaliere Giovanni affrancano una pensione livellaria annua di 2 staia di frumento e un agnello per la somma di 1000 lire dal nobile Francesco Crepadoni figlio di Andrea notaio, 1601 set. 13” e “Il vescovo e conte di Feltre e Belluno Enrico Scarampi da Asti conferisce a Crepadono del fu Nicolò Crepadoni cittadino bellunese il chiericato di Santa Maria di Agordo vacante dopo la morte di Vittore Fantin da Venezia”.
NELLE FOTO (sito baliatodaicoi.altervista org.; sito archivio.comune.belluno./it; Renato Bona): la via Crepadoni nel centro di Belluno; la targa con nome illeggibile; via Ripa ancora chiusa per lavori; e prima dell’importante intervento deciso dal Comune; cantiere di via Ripa; ingresso alla Crepadona; interno; facciata; poggiolo, fregi, portoncino, decorazioni.
IERI ALLA RADIO
ALLO ZERO TERMICO DI RADIO PIU’ CICCIO DA OH PER BACCO
INVERNO 2022: LO ZERO TERMICO E’….A RADIO PIU’.
ZERO TERMICO E’ UN VIAGGIO ALLA SCOPERTA DEL NOSTRO TERRITORIO, DALLA VOCE DEI PROTAGONISTI. TURISMO, SPORT, EVENTI, CULTURA, INTRATTENIMENTO. DAL LUNEDI’ AL VENERDI ALLE 15.10 ALLE 20.30. ZERO TERMICO. UN APPUNTAMENTO IN COLLABORAZIONE CON: SPORT 203. LA NATURALE PORTA D’INGRESSO….VERSO LO ZERO TERMICO. LOCALITA’ LE CAMPE STRADA AGORDO BELLUNO. ABBIGLIAMENTO E ATTREZZATURA….DEDICATI A CHI AMA LA MONTAGNA.
di Claudio Fontanive PUNTATA 11, LUNEDI 24 GENNAIO 2022
IERI ALLA RADIO
007 IN CONDOTTA CON LA PROF. MARIA ROSA SALMAZO
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SALUTE E SOCIETA’ CON IL DOTTOR MARCO CARACCIOLO
Psoriasi e artrite psoriasica In Italia sono 2 milioni e mezzo le persone che convivono con la psoriasi e l’artrite psoriasica, circa 20 milioni in Europa. Quali sono le nuove frontiere nella terapia di queste patologie? Un 2022 all’insegna della buona salute La Società Italiana di Medicina Interna propone il decalogo per un 2022 all’insegna della buona salute
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DON CESARE, IL PENSIERO DEL GIORNO. ALLA RADIO ALLE 7 DEL MATTINO E ALLE 19.30 DELLA SERA.
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IN VIVO VERSO, SETTIMA STAGIONE CON BRUNELLA MORO, DAL LUNEDI AL VENERDI ALLE 7.10, 10.10 E 18.50
CONTAMINAZIONE di ROBERTA VASSELLI
AUDIO
Dalla finestra osservo,
le crepe del cielo,
pensieri minacciosi
irrompono.
Contaminazione.
Nubi si contraggono,
è il respiro del tempo.
Nell’azzurro, sporadico,
sento onde del mare
infrangersi nel mio sguardo.
Quante ferite invisibili,
celate nella sofferenza terrena.
Decontaminazione.
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GOCCE DI FILOSOFIA
PUNTATA 121 DEL 24 GENNAIO 2022, CHIARA CAU
raccolta completa
MUSICA PIU’
MUSICA ALLA RADIO, IL PROGRAMMA DI LORIS SCUSSEL “COLLAGE OPERAZIONE NOSTALGIA” DAL LUNEDI AL VENERDI ALLE 16.00 E ALLE 23
PUNTATA 526 DEL 24 GENNAIO 2022
Hit Parade ma non solo a COLLAGE OPERAZIONE NOSTALGIA. La nuova settimana di “Collage operazione nostalgia” inizierà con una selezione di successi dalle Hit Parade degli anni 60 poi nella consueta alternanza tra un brano internazionale e l’altro ritroveremo i complessi beat particolarmente amati dai nostri ascoltatori ed i gruppi rock progressive italiani. Il programma andrà in onda dal lunedì al venerdì alle 16,00 e alle 23,00.
FREEMIX, LA LIBERTA’ MUSICALE MIXATA DA DJ ATHOS E RACCONTATA DA DJ JACK
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DUE MINUTI UN LIBRO, TUTTI I GIORNI ALLA RADIO ALLE 9.40 E ALLE 17.50
LA RACCOLTA COMPLETA
L’ALMANACCO LADINO
LA RACCOLTA
LA RASSEGNA STAMPA DA L’AMICO DEL POPOLO
OSPITE: Silvia Tormen, sindaco di Taibon
LA RACCOLTA COMPLETA
I RACCONTI DI PAOLO SOPPELSA
L’ANIMA DI GENNAIO
AUDIO
E’ a Pavarui ormai spenti che sulla valle scende la grande quiete dell’inverno. Un lungo serpente di fari si muove al rallentatore lungo la 203 puntando la pianura. Auto cariche di sci e ricordi di vacanze trascorse sulla neve, uomini al volante e mogli assonnate di fianco; e sui sedili posteriori i bambini, che dai finestrini osservano per l’ultima volta le luminarie natalizie che all’indomani saranno spente. Un malinconico andare e poca voglia di parlare negli attimi in cui le feste iniziano a sfumare. Poche ore e poi l’anima di gennaio che cala sui paesi, entrando nelle case e nelle anime di chi resta a vivere la propria vita fra queste montagne agordine. È mese serio gennaio, austero e tagliente con il suo freddo che pressoché sempre accompagna giornate che passano lente. E poi le notti, ancora lunghe e silenziose; un tempo la “brenta su ‘n te stradon” taceva a gennaio. Congelata, pareva dormire come i larici spogli che abitano sui ripidi versanti del Pelsa. Oggi quella “brenta” non esiste più da tanti anni, l’anima di gennaio invece sì, e mi tiene compagnia durante le mie solitarie domeniche che trascorro sul monte. La si percepisce soprattutto a pomeriggio inoltrato, negli attimi che precedono l’arrivo del buio. C’è il gran silenzio dell’inverno poco prima che scenda la sera. Un silenzio potente, assoluto, quasi inquietante. Un ripido strappo in salita percorso con passo leggero e poi la sosta lì, dove si apre il profondo canalone delle Valscure che scende in picchiata fino a raggiungere la S.P. 346 del passo San Pellegrino. Vecchi larici cresciuti sul ripido sfidano la fisica insieme a qualche camoscio che agile sale dritto per dritto quel baratro pressoché verticale. Che animale straordinario il camoscio; quanto invidio la sua potenza, l’equilibrio e la grazia che sfoggia quando è in azione su questi terreni impossibili. Spesso all’imbrunire “sente sfrazà dù par sot”, ma non sempre riesco a vederlo lo straordinario alpinista a quattro zampe e le corna a uncino. Come di consueto mi fermo sull’orlo dell’orrido ad ammirare la Val del Biois; a gennaio, poco prima che arrivi il buio, questa visione regala sensazioni di vero e affilato inverno. È freddo severo laggiù, e quasi notte. Fumano i camini delle case del Mas e il cielo grigio regala la giusta malinconia della domenica sera. Spesso penso alle persone al caldo “apede fornel”, ai bambini che giocano davanti alla TV, alle mamme che pensano a cosa preparare per cena. Vedo le finestre illuminate e penso a me, al mio consueto e solitario vagabondare “su sti troi fora sui or” in compagnia della sola anima di gennaio; che vita lassù, che momenti intensi vissuti in quel freddo e duro silenzio. Il gelo inizia a mordere e insieme alla sera scende la dolce malinconia del mio partire d’inverno. Poi attraverso le chiazze di neve dura come il marmo e quando imbocco la strada forestale è ormai buio. Ho la pila frontale nello zaino, ma non la uso mai; scendo in compagnia dell’oscurità del mese principe della stagione dei silenzi, tanto lassù conosco il terreno a memoria. E nel buio quel silenzio d’inverno è ancora più silenzio e a Colaz brilla la Stella del Pelsa. Poi, di lì a poco, è nuovamente Strada Madre e, tre quarti d’ora più tardi, a brillare saranno le luci della piccola città.
LA RACCOLTA COMPLETA
Precipitazioni: Assenti (0%)
Temperature: In ulteriore generale aumento, specie le massime in quota con forte inversione termica nelle valli specie durante le ore notturne. Su Prealpi a 1500 m: min -3 max 6, a 2000 m: min 1 max 3 Dolomiti – a 2000 m: min 0 max 1, a 3000 m: min -5 max -2
Venti: Nelle valli deboli variabili, in quota moderati/tesi da nord a 15-25 km/h a 2000 m, 30-50 km/h a 3000 m.
Precipitazioni: Assenti (0%)
Temperature: Temperature stazionarie o in lieve aumento con forte inversione termica nelle valli specie durante la notte e al mattino. Su Prealpi a 1500 m: min 4 max 6, a 2000 m: min 1 max 4 Dolomiti – a 2000 m: min -1 max 1, a 3000 m: min -6 max -3
Venti: Nelle valli deboli variabili, in quota moderati/tesi da nord a 15-25 km/h a 2000 m, 30-50 km/h a 3000 m.
CALCIO
DOLOMITI BELLUNESI AI BOX CAUSA COVID. CONTINUANO GLI ALLENAMENTI A RANGHI RIDOTTI
BELLUNO Doveva essere il fine settimana che dava il via al calcio giocato nel campionato di Serie D ma per la Dolomiti Bellunesi non è stato così. La squadra del capoluogo ha dovuto rinviare la sfida con il Mestre e molto probabilmente ci sarà il rinvio anche della prossima trasferta contro il Levico Terme. All’interno del gruppo dei giocatori risultati positivi al Covid e quindi stop forzato. Nel frattempo continuano gli allenamenti a ranghi ridotti in attesa di poter calcare di nuovo i campi da gioco.
STEFANO MOSCA, GIOCATORE DELLA DOLOMITI BELLUNESI
SNOWBOARD
UN’AGORDINA ALLE OLIMPIADI DI PECHINO 2022. LUCIA DALMASSO CONVOCATA PER IL PARALLELO DI SNOWBOARD
FALCADE La Federazione Italiana Sport Invernali ha ufficializzato gli atleti che parteciperanno alle Olimpiadi Invernali di Pechino 2022. Tra loro anche l’agordina Lucia Dalmasso che parteciperà come atleta dello snowboard parallelo. Una stagione da incorniciare per la ragazza falcadina che si è contraddistinta anche in coppa del mondo con degli ottimi risultati. La Dalmasso scenderà in pista martedì 8 febbraio quando alle 3:40 (ora italiana) inizieranno le qualificazioni dello slalom gigante parallelo femminile.
LE CONVOCAZIONI SUL SITO DELLA FISI CLICCA QUI
LA SNOWBOARDER LUCIA DALMASSO DA FALCADE, CORONA IL SUO SOGNO: LE OLIMPIADI. ROAD TO PECHINO 2022
I Sogni sono fatti per essere sognati e realizzati. E Lucia Dalmasso,24enne veneta di Falcade il suo sogno sta per realizzarlo: partecipare alle Olimpiadi Invernali.
FALCADE Un sogno pensato, inseguito e voluto: 5 anni fa era una promessa dello Sci Alpino, inserita nel progetto Futur Fisi, poi l’ennesimo infortunio alle ginocchia. Lucia aveva un sogno nel cassetto: partecipare alle Olimpiadi. In cinque anni si è trasformata in una Snowboarder da Coppa del Mondo e alle Olimpiadi ci andrà con la Nazionale Italiana di SnowBoard parallelo. Un percorso veloce sì, ma non facile. Ma la voglia, la determinazione, la perseveranza, e “il fuoco” l’hanno portata sino a Pechino 2022. Quest’anno nelle gare a cui ha partecipato l’hanno vista ben due volte 12a classificata. Il setup perfetto non c’è ancora, lo sta affinando gara dopo gara, esperienza dopo esperienza. Ma si sa che il “fuoco di olimpia” riesce a far scaturire in ogni atleta il “fuoco interiore” dei guerrieri. Lucia commenta così la sua convocazione: “ Sono emozionata e fiera di me stessa della convocazione alle Olimpiadi. Sono orgogliosa di rappresentare l’Italia e la mia terra. Non voglio fare la comparsa, anche se le mie rivali sono molto forti. Ogni gara per me è esperienza, in una disciplina nella quale sono ancora “giovane” visto che ad alti livelli la faccio dal 2016 ed il mio primo risultato internazionale è arrivato nel 2018 mentre nel 2021 mi sono laureata Bi campionessa italiana di slalom e gigante parallelo. Sono contenta e orgogliosa, Vado ai Giochi per puntare più alto possibile. Partiamo il 31 gennaio e dovrei partecipare alla sfilata. In questi giorni di allenamento è andata super bene, mi ha fatto bene riposare qualche giorno. Cosa punto in gara? In gara mi interessa divertirmi ed arrivare più possibile in avanti” Grande fermento, gioia, anche in casa del Main Sponsor di Lucia Dalmasso, Promo Falcade Dolomiti, l’ente di Promozione turistica che per la prima volta sostiene un’atleta in Coppa del Mondo ed ora anche alle Olimpiadi Invernali. Ecco il commento a caldo della sua Presidente, Antonella Schena:“Quando abbiamo ricevuto la notizia della convocazione di Lucia alle olimpiadi di Pechino 2022 è stato un momento di pura gioia per tuttinoi che l’abbiamo vista crescere sulle piste della Ski Area SanPellegrino.Falcade e la Val del Biois sono orgogliosi di avere una rappresentante nella Nazionale Italiana che porterà alto il nome del suo territorio nella massima competizione internazionale. Siamo ancora più orgogliosi perché Lucia, da questa stagione, indossa il marchio di Falcade Dolomiti e ne è stata testimonial nelle gare che l’hanno portata a questa grande esperienza. Da casa seguiremo le gare di Pechino tifando la nostra campionessa, augurandole un grosso in bocca al lupo!” Anche ONESporter, il Team dell’App di Pianificazione e Monitoraggio che le ha messo in mano uno strumento di gestione sportiva all’avanguardia ed innovativo, la sosterrà e la tiferà supportandola con tutta l’Innovazione. Last, but not least, Chi tiferà orgogliosamente Lucia Dalmasso è il suo Management bresciano DSF.Sport, Global Service di Management Sportivo, che la sta accompagnando nel percorso di crescita sportiva e personale dallo scorso autunno quando la manager Silvia Sardi ed il Team di DSF.Sport ha creduto fermamente in lei intravedendo il “fuoco interiore” che esprimevano i suoi occhi.
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