SEGNALAZIONE METEO: Fino alle prime ore di oggi sulle zone montane venti settentrionali da tesi a forti, molto forti in alta quota.
ESCURSIONISTI BLOCCATI SULLE PALE DI SAN LUCANO
INTERVENTO CONCLUSO, IN SALVO I DUE RAGAZZI
Taibon Agordino (BL), 25 – 10 – 18
Ieri stavano scendeno dal sentiero del Canale della Besausega quando hanno sentito un rombo e in un istante le fiamme erano a 50 metri di distanza. Per mettersi in salvo si sono spostati al centro del canalone roccioso e hanno dato l’allarme. È iniziata così la corsa contro il tempo per portare in salvo Michel e Andrea, i due ragazzi agordini rimasti bloccati nel pomeriggio dall’incendio divampato sulle Pale di San Lucano. Alle 21.30 circa una squadra del Soccorso alpino di Agordo e dei Vigili del fuoco, con un carico di attrezzatura e respiratori, è partita dalla parte di Cencenighe da Pradimezzo ed è salita fino a Malga Ambrosogn per poi arrivare al Bivacco Bedin alle 6, dopo 1.400 metri di dislivello. I due ragazzi dovevano trovarsi 500 metri più in basso, non più raggiungibili al cellulare, sotto la cengia della Seconda Pala. Non appena ha albeggiato 4 soccorritori con le corde e altro materiale si sono preparati per essere elitrasportati in quota in supporto alla squadra. Quando l’elicottero è passato nel tratto del canale dove i due escursionisti potevano trovarsi, i ragazzi hanno fatto segnali con le frontali, poco prima delle 8. In velocità, col timore che le fiamme e il fumo potessero ricomparire all’improvviso, i soccorritori li hanno imbarcati in hovering e portati a valle.
L’INTERVISTA AL CENTRO MOBILE DI COORDINAMENTO DEL CNSAS A TAIBON
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INCENDIO IN DIRETTA CLICCA QUI
L’INCENDIO DA CENCENIGHE A TAIBON, BRUCIANO LE PALE DI SAN LUCANO
Oggi entrano in azione i Canadair, ieri bloccati dalle fortissime raffiche
Brucia il bosco da Cencenighe a Col di Pra in Valle di San Lucano. Sono attesi per oggi i Canadair e già c’è l’ordinanza di divieto di pescare sul lago di Santa Croce dove gli aeroplani caricheranno l’acqua da scaricare sotto alle Pale di San Lucano dove da ieri sono bloccati due escursionisti di Agordo (29 e 34 anni) raggiunti nella notte dagli uomini del Soccorso Alpino e Vigili del Fuoco.
TAIBON Brucia il bosco in destra orografica del torrente Cordevole tra Cencenighe e Taibon, è interessato il costone sotto alle Pale di San Lucano, le fiamme alimentate dal forte vento hanno raggiunto ben presto anche la zona sopra Taibon (Coi, Villanova Forno Val e fino in fondo alla Valle di San Lucano) dove i Vigili del fuoco non si sono fatti trovare impreparati. Tra le ipotesi che un albero si sia schiantato sui cavi dell’alta tensione che cadendo avrebbe originato l’incendio, comunque tutto da verificare. Tutta la Conca Agordina in un battibaleno è stata avvolta da una coltre di fumo che poi si è estesa fino alla Val Belluna, ma visibile anche dall’autostrada Vittorio Veneto-Treviso, . Impossibile per gli elicotteri alzarsi in volo per il fumo e il forte vento. I vigili del fuoco sono intervenuti in massa. Rallentamenti lungo la regionale 203 agordina, non per le fiamme o il fumo ma per i tanti che si sono fermati a guardare il bosco bruciare parcheggiando alla meno peggio. Black out in Valle del Biois ma anche nella Conca, in Luxottica una decina di minuti senza energia elettrica ma lo stabilimento ha continuato a produrre. Peggio a Cencenighe con due interruzioni di 20 e 40 minuti.
INCENDIO BOSCHIVO NEL BELLUNESE
VENEZIA Nel pomeriggio si è sviluppato, per cause imprecisate, un grosso incendio boschivo localizzato tra Taibon Agordino e Cencenighe, nel bellunese. Il forte vento non ha consentito l’uso dell’elicottero per le operazioni di spegnimento. “Sul posto – fa presente l’assessore regionale alla protezione civile Gianpaolo Bottacin – sono presenti e operativi a terra i nostri servizi forestali e la protezione civile. E’ stata inoltre richiesta per domani l’attivazione di due aerei antincendio Canadair del Dipartimento nazionale della protezione civile. La situazione è costantemente monitorata”.
Già nel pomeriggio l’intervento ai microfoni di RADIO PIU dell’assessore veneto alla protezione civile Gianpaolo Bottacin
Ammesso venga confermato che sia stato il cavo tranciato ad originare le fiamme ecco pronta l’opinione da Belluno di Vivaio Dolomiti Quante volte lo abbiamo ripetuto? Quante volte abbiamo detto che i cavi dell’alta tensione vanno interrati, citando anche la razionalizzazione in Agordino perché avvenuta, di recente, ancora in aereo? Che prezzo deve ancora pagare il Bellunese perché ci si renda conto che in montagna le linee devono essere messe sottoterra lungo le assi viarie esistenti? Blackout in inverno, incendi adesso. Ora basta, mai più un cavo aereo nella nostra provincia. Tutto quello che andiamo dicendo da anni si verifica puntualmente. I cavi aerei, per quanto alti e nuovi, non possono garantire la sicurezza del territorio. Quante catastrofi devono ancora accadere per capirlo?
DAL COMUNE DI TAIBON IL SINDACO SILVIA TORMEN
TAIBON l’incendio è monitorato costantemente dai vigili del fuoco, che provvedono al presidio notturno della zona. Al momento non sono evidenziate condizioni di pericolo tali da rendere necessaria l’evecuazione di parte dell’abitato.
Misure cautelari: restare all’interno delle abitazioni, mantenere porte e finestre chiuse, spegnere apparecchi per il riciclo dell’aria dall’esterno, lasciare libere le vie di comunicazione per non ostacolare le operazioni delle autorità coinvolte. Preclusa la circolazione per la Valle di San Lucano.
L’INTERVISTA ALLA RADIO DAL GIORNALE RADIO SERA DEL 24 OTTOBRE 18.30
STRADA CHIUSA PER SOT COLARU’ CAUSA CADUTA SASSI
IL SINDACO DI SAN TOMASO MORENO DE VAL
INCENDIO DIVORA UN’ABITAZIONE A PADOLA
COMELICO Violento incendio in frazione Padola che ha interessato per gran parte un fabbricato composto da tre unità abitative originato probabilmente dal cattivo funzionamento della canna fumaria di una stufa all’interno dell’appartamento a piano terra. L’unica persona all’interno dell’edificio (incolume) era la proprietaria L.D.Z. di 46 anni. E’ riuscita a da sola a mettersi in salvo e allertate i vigili del fuoco. Danni ingenti da quantificare.
I 53 INTERVENTI DEI VIGILI DEL FUOCO
I vigili del fuoco hanno operato dal pomeriggio di ieri per il vasto incendio, che sta interessando le Pale di San Lucano. Per lo spegnimento sono impegnati circa 40 vigili del fuoco tra permanenti e volontari con 15 mezzi antincendi boschivi, provenienti anche dal comando di Treviso. Durante la notte la valle di San Lucano e del Cordevole è stata presidiata dai pompieri in prossimità delle abitazioni e delle strade. Una squadra mista di vigili del fuoco SAF (speleo alpino fluviali) e del soccorso alpino composta da 8 unità impegnati nel recupero dei due escursionisti, rimasti bloccati in quota lungo il sentiero 765 che porta al rifugio Bedin. I due escursionisti hanno trovato riparo nei pressi di una grotta in una zona sicura e sono in contatto telefonico con i soccorritori. Durante la giornata la provincia è stata interessata del Fohn vento forte proveniente da nord, che ha causato danni di diversa natura. Sono stati 53 gli interventi effettuati dai vigili del fuoco dei quali 34 causati dal vento (scoperchiamenti di tetti, cadute di cornicioni, rami e alberi sulla sede stradale). Altri 12 interventi per altre cause, tra cui 4 per incendi abitazioni a Comelico Superiore, Santa Giustina, Pedavena (FOTO) e Ponte Nelle Alpi
Ore di terrore Casa e mansarda devastate dall’incendio
A Pedavena la colpa potrebbe essere di un cavo elettrico caduto per il vento, in Comelico di una canna fumaria surriscaldata
CALDO RECORD IN PROVINCIA
BELLUNO
DAMIANO TORMEN
ARRESTATO IN ALBANIA, DEVE SCONTARE 5 ANNI
Astrit Koci, 42 anni Kosovaro è stato arrestato. Si nascondeva in Albania ed era ricercato dalla Polizia perché deve scontare una condanna di 4 anni e 8 mesi (condanna definitiva dal 2009). Koci ha violentato la compagna Ucraina al tempo badante a Vallada. E’ già stato estradato e caricato su un’aereo che lo ha portato in Italia dove sconterà la pena.
PATTO DI AMICIZIA TRA IL COMUNE DI LUGNANO IN TEVERINA (TERNI) E IL COMUNE DI ALLEGHE
ALLEGHE In occasione della Celebrazione del Centenario della Grande Guerra e in memoria del Dott. Luigi Canepone, che operò nel Reparto Someggiato della 59^ Sezione di Sanità presso l’ospedale 041 di Alleghe (nella casa dei Da Tos, detti zuci) è stato sottoscritto, il 21 ottobre 2018, un patto di amicizia tra il Comune di Alleghe e il Comune di Lugnano in Teverina (Terni). E’ stata ospitata l’intera Giunta Comunale ed il Coro Alpino Monte Civetta. Hanno organizzato un ricco programma ed un’accoglienza improntata alla massima cordialità. Incontro nella sala del consiglio di Lugnano tra l’Assessore alla cultura del luogo e i Sindaci dei due Comuni: Gianluca Filiberti e Siro De Biasio. A destra, l’omaggio offerto ai nuovi amici di Lugnano dal Presidente del Coro Alpino Monte Civetta Franco Rasa “Finestra sul Civetta”. In occasione dell’incontro è stato consegnato alle autorità e al museo della Grande Guerra di Lugnano, il sintetico libretto “Memorie storiche di Alleghe e Caprile”. Nel testo, per la vita di allora, trovano spazio il diario e le fotografie del dott. Luigi Canepone; l’immagine dell’ospedale 041 di Alleghe; la sezione degli ammalati infettivi nella casa di De Biasio Santina a Casaril; i forni militari a Piazza Vecchia; la distruzione delle campane da parte degli austriaci (1° marzo 1918); viene riportata la testimonianza dettagliata di Angela De Toni di Fontanive, all’epoca della guerra bambina di 10 anni; è descritta la ritirata italiana e l’invasione austriaca nel an de la fam 1917 un episodio tratto dal diario del fotografo Antonio Soia di Caprile.
IL SINDACO SIRO DE BIASIO
PIANO STRATEGICO DEL TURISMO VENETO. INNOVAZIONE, TRASVERSALITÀ, ACCOGLIENZA DIFFUSA: LE PAROLE D’ORDINE PER IL FUTURO DI “THE LAND OF VENICE”
VENEZIA Se la domanda turistica è in costante fibrillazione, anche la nostra offerta deve esserlo, ma continuando a far leva sugli storici fattori vincenti del turismo veneto: da una parte l’intraprendenza, la lungimiranza, il coraggio e l’umanità degli operatori, veri artefici del successo di questa che è la prima industria regionale; dall’altra la varietà e la ricchezza di proposte del territorio veneto che, non lo evidenziamo mai abbastanza, ha l’invidiabile prerogativa della sicurezza che molti competitor non hanno. È questo, in sintesi, il messaggio che il presidente della Regione, Luca Zaia, ha rivolto alla numerosa platea dei partecipanti all’incontro di presentazione delle linee guida del Piano Strategico del Turismo Veneto (PSTV), tenutosi oggi al Terminal Passeggeri della Stazione Marittima di Venezia. Il documento, ormai da mesi in fase di redazione attraverso un innovativo e originale percorso partecipativo, dovrà ora essere adottato dalla Giunta regionale e quindi posto all’attenzione del Consiglio per la successiva approvazione. Il presidente ha concluso parlando di Olimpiadi: “Quelle invernali del 2026 a Cortina e Milano stanno diventando sempre più una realtà – ha detto –. Stiamo attuando una ‘cura d’urto’ per la montagna veneta e se oltre ai Mondiali di sci del 2021, per i quali sono già previsti investimenti per oltre 240 milioni, ci verranno assegnate anche le Olimpiadi, si prospettano otto anni d’oro per il turismo montano e a trarne beneficio non sarà solo Cortina ma tutta l’area dolomitica, ma gli operatori non devono lasciarsi sfuggire l’occasione per qualificare ulteriormente strutture e servizi”. Tornando al PSTV, cosa sia e quali finalità si ponga, lo ha spiegato l’assessore al turismo, Federico Caner, nel suo intervento di apertura dei lavori: “A oltre cinque anni dall’approvazione della legge regionale sul turismo, con la costituzione e il riconoscimento di 16 Organizzazioni di Gestione della Destinazione, 13 Consorzi di imprese turistiche, 76 uffici di informazione turistica – ha detto l’assessore – è arrivato il momento per il sistema turistico veneto di dotarsi di una programmazione ad ampio respiro, ma con obiettivi concreti e misurabili, prospettando obbiettivi reali, ottimizzando energie e risorse finanziarie, al fine di assicurare una migliore esperienza al visitatore e maggiori benefici per imprese e territorio”. Tre gli elementi indicati da Caner che caratterizzano i contenuti del PSTV, frutto del lavoro di cinque tavoli tematici: innovazione del prodotto e del processo nel turismo; trasversalità del settore; accoglienza diffusa.
Presente all’incontro anche il consigliere comunale Lucia Farenzena alla quale abbiamo chiesto un commento sull’iniziativa.
FARMACIA DI TAIBON IL FUTURO NON E’ UN IPOTESI
TAIBON Alla Farmacia comunale Il risultato finale del bilancio 2017 e’ stato molto buono con un utile netto pari a 33.871 euro contro i 25.059 euro del 2016. Il fatturato per la vendita di medicinali e prestazioni di servizio ha raggiunto 574.029 euro contro i 555.178 del 2016. I costi dell’esercizio 2017 sono stati 379.665 per l’acquisto di materie prime, 29.303 euro per servizi, 10.096 euro per godimento di beni di terzi, 102.224 euro per il costo totale dei dipendenti, 1.145 euro di quote ammortamento attrezzatura, 5.884 euro per oneri diversi di gestione. Il totale dei costi quindi e’ stato di 529.359 euro.L’utile lordo, prima delle imposte sul reddito, di € 44.670. Come detto, l’utile netto dell’ esercizio 2017 e’ stato pari ad 33.871 euro e come da statuto, i proventi sono stati destinati come di seguito indicato : 2.300 euro destinati al fondo d’incentivamento del personale, 10.161 euro destinati al fondo di riserva dell’azienda, 21.410 euro destinati per le casse del Comune di Taibon.
Per l’anno 2018, che ormai si sta per concludere, i dati di bilancio sono in linea con l’anno 2017. Si prevede un utile netto di esercizio di circa 33.000 euro.
NOVITA’ DI GESTIONE DELLA FARMACIA A PARTIRE DA GENNAIO 2019
Con l’inizio del nuovo anno cambiano gli orari di apertura al pubblico. Con l’innesto di un nuovo dipendente part time, ci sara’ l’avvio, dal primo gennaio 2019 e per tutto l’anno, della sperimentazione dell’orario continuato. La farmacia sara’ quindi aperta al pubblico dal lunedi al venerdi con orario continuato dalle ore 7.30 alle ore 19.30 e il sabato mattina. Durante l’anno non ci sara’ piu’ la chiusura per ferie.
“Sperando – dice il presidnte Claudio Paganin – che il progetto di sperimentazione sia con esito positivo, anche per quanto riguarda i ricavi con l’effetto del prolungamento dell’orario, siamo certi del buon servizio che la Farmacia dara’ a tutta la popolazione di Taibon e non solo. Per l’anno 2019, si spera possano iniziare i lavori di ampliamento della superfice della farmacia, lavori gia’ approvati dal Comune, usufruendo di parte della superficie del locale attiguo attualmente adibito a sala d’attesa del medico di base, ma al momento non sono ancora stimabili i tempi di realizzazione dell’opera a carico del Comune di Taibon.”
Foto, 10 anni fa l’inaugurazione con il sindaco Loretta Ben e Mery Bulf primo presidente.
archivio radio piu
STRADE STRETTE… RISTRETTE? SI CAMBIA. LE PERPLESSITA’ DEL CLIENTE.
Mirko Mezzacasa
ALLEGHE Strade strette e pochi spazi di manovra a detta degli operatori della Valpe, l’Azienda delegata alla raccolta dei rifiuti, quindi si cambia con l’invito alla famiglia Fontanive, all’inquilino affittuario e ai proprietari delle due seconde case, di portare i cassonetti a valle. Questa la comunicazione della Valpe: “Ad Alleghe in via Piave 44 si sono riscontrate notevoli difficoltà nell’espletamento del servizio, punti stretti non permettono il transito e le manovre in sicurezza dei mezzi addetti alla raccolta, condizioni che potrebbero peggiorare con neve e ghiaccio. Inoltre durante il servizio raccolta carta erano presenti due auto parcheggiate che hanno ostacolato le manovre del mezzo costringendo l’addetto a prolungare il tragitto. Per questo la invitiamo a posizionare i contenitori personali a valle della strettoia”. Patrick Fontanive ha risposto punto per punto alle problematiche segnalate dall’azienda inviando una lunga mail, per conoscenza anche al Comune, Unione Montana Agordina e portatori d’interesse. “Ho semplicemente spiegato – dice Patrick – che su quella strada negli anni sono passati camion a tre assi, dei pompieri, per il rifornimento di gasolio, ambulanze e camionicini di ogni forma. Anche i mezzi della Valpe fino ad oggi sono sempre saliti ed anche scesi dopo regolare manovra in una piazza che presenta 5 stalli per i parcheggi, quindi se anche 2 fossero un giorno stati occupati lo spazio per girare il mezzo c’era comunque”. Fontanive ricorda a Valpe che in passato parlando con altri operatori non avevano mai sollevato problemi, non in via Piave ad Alleghe. Per questo Valpe ha messo in atto il piano B, ovvero spostare i cassonetti più a valle.”Ci è stata proposta – dice Fontanive – un’area di raccolta a circa 300 metri dall’abitazione, invadendo la comunale e riempendo le case vicine di bidoni. I vicini protestando hanno bloccato l’iniziativa, peraltro in via Piave vive un signore che è totalmente impossibilitato da problemi fisici a portare un bidone di plastica e vetro da 120 litri lungo la strada e riportarlo in casa dopo la raccolta”. Oltre alla mail Fontanive ha varcato la soglia dell’eco sportello dopo svariati tentativi al call center. “Una garbata operatrice mi ha proposto una soluzione già in atto nelle frazioni di Colle Santa Lucia, ovvero una calendarizzazione fatta su misura, con aumento della capacità dei bidoni, svolta una volta al mese. Soluzione accettabile, allora i mezzi possono transitare sulla strada stretta, se lo fanno una volta al mese non lo possono fare come da contratto?”. Con la mail inviata a Valpe anche alcune fotografie di come un camion sia passato regolarmente sulla strada per via Piave. “Camion – dice Fontanive- che possono contenere nel cassone i mezzi della Valpe”.
DI GIANNI SANTOMASO
RITROVAMENTO INTERESSANTE SULLA CIMA SAN LUCANO
TAIBON Segnalazione di Silvano De Marco, un bussolotto sulla cima del monte San Lucano datato 1949. Qualcuno riconosce le persone citate nel biglietto? Tra di loro Roberto Lagunaz arrivato in cima nel 1957 come si legge sui documenti di allora. Dario Ganz amante della montagna e fondatore della pagina I DOLOMITICI ha scritto “Se oggi esiste un servizio come il #Suem lo si deve anche a Roberto Lagunaz che nel 1981 con Natalino Menegus, Angelo Falciola e Renzo Rossi fondò la società “#Elidolomiti”, acquistando un elicottero Lama, estremamente versatile per i lavori di disgaggio sulle pareti rocciose, mettendolo nel contempo a disposizione per eventuali azioni di #soccorso #alpino in montagna.
MAXI GENEROSITA’, SABATO SUONA LA SOLIDARIETA’
Il ricordo di Emanuela Roffarè scomparso prematuramente nel 2013. L’impegno dell’associazione Emanuele per i bellunesi in difficoltà. Un’opera buona al teatro Giovanni XXIII, la quarta edizione
DI DAMIANO TORMEN
INTITOLAZIONE DELLA BIBLIOTECA A GIGIO LAZZARIS BUDARETI
Il programma corretto degli eventi
VALLADA Quale miglior cosa è per un poeta, a distanza di 112 anni dalla sua morte, che venga ricordato dai suoi concittadini con l’intitolazione di una sede bibliotecaria? Succederà domani alle 18 presso la biblioteca di Vallada Agordina, l’intitolazione a Gigio Lazzaris “Budareti” (1816-1906) scrittore-falegname di Celat di Vallada, autore del poema in ottave e in dialetto “Li gran dafai de tut el temp de l’ann”. La testimonianza scritta del Lazzaris è un prezioso ritratto della Valle del Biois, dei suoi usi e costumi, suddiviso in quattro capitoli caratterizzati dalle stagioni (Ansuda, Istà, Fardima e Invern). La serata d’intitolazione è ricca di eventi ed inizierà con Liana Cavallet che avrà il compito di motivare l’omaggio che il comitato della biblioteca ha inteso rendere al Lazzaris; Cesare Andrich illustrerà la vita e l’operato letteariario del poeta e sarà compito invece di Ivonne Tomaselli e Bepi Della Zassa leggere alcune ottave tratte dal poema. La serata proseguirà con lo scoprimento della targa d’intitolazione e la presentazione del grande trittico in legno, dipinto dal pittore Dunio Piccolin, ispirato ai mestieri, usi, costumi e curiosi aneddoti nelle quattro stagioni raccontate dal Lazzaris. Seguirà un conviviale rinfresco allietato dagli intermezzi musicali del talentuoso gruppo musicale agordino dei Tirataie.
INNOVAZIONE NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, AL VIA SPERIMENTAZIONE DELLO “SMART WORKING”. VENERDI’ INCONTRO A PALAZZO BALBI
VENEZIA Migliorare l’efficienza della macchina amministrativa e la qualità dei servizi a cittadini e imprese grazie allo sviluppo dell’innovazione digitale e all’introduzione di nuove modalità organizzative che consentano di abbattere i costi e al tempo stesso di conciliare meglio i tempi di vita e di lavoro dei dipendenti e collaboratori regionali. E’ la sfida che la Regione del Veneto ha deciso di raccogliere dando il via alla sperimentazione dello “Smart working”, ovvero il “lavoro agile”, di cui si parlerà venerdì a Palazzo Balbi venerdì. Si tratta di un modello organizzativo già largamente in uso in alcune realtà del settore privato e recentemente reso possibile nel pubblico impiego. Il progetto, voluto dal vicepresidente Gianluca Forcolin e dall’assessore al lavoro Elena Donazzan che interverranno all’incontro di presentazione, è finanziato con 700.000 euro dall’UE nell’ambito del programma Open Comunity 2020. “Il “lavoro agile” – fanno rilevare Forcolin e Donazzan – basa il suo modello su un’ampia flessibilità di orari e meno vincoli di presenza nella sede di lavoro e fa leva su una maggiore autonomia e responsabilizzazione di alcuni operatori che, anche nella Pubblica Amministrazione, svolgono progetti con forte rilevanza relazionale, supportati dalla totale dematerializzazione e con il supporto di strumenti tecnologici avanzati”. Con l’avvio della sperimentazione in Regione del Veneto, a partire da novembre una quindicina di dipendenti si approcceranno a questa nuova modalità lavorativa, testandone i benefici e rilevando eventuali criticità per un periodo di 6 mesi. Alla presentazione parteciperà anche il partner tecnologico Google al quale la Regione si appoggerà per l’infrastruttura tecnologica e i servizi della GSuite (Google cloud e servizi di collaborazione).
DOMANI IL SOTTOSEGRETARIO ALL’AMBIENTE INCONTRA LA COMUNITA’ DEL PARCO DELLE DOLOMITI
ROMA Si terrà venerdi alle 17, nella sala consiliare del municipio di Feltre, l’incontro tra il Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Ambiente, della tutela del territorio e del mare, On. Vannia Gavia, e la comunità del Parco nazionale delle Dolomiti Bellunesi. L’incontro, voluto dai parlamentari bellunesi Federico D’Incà e Mirko Badole, permetterà di aprire un confronto sulla nomina del Presidente del Parco. La nomina spetta al Ministro dell’Ambiente, previa intesa con la Regione. Ai microfoni di RADIO PIU il deputato Federico D’incà
TARIFFE TARI IN CALO
FELTRE Nonostante il contesto economico di riferimento tutt’altro che semplice (con costi di smaltimento e vendita di numerose categorie merceologiche in costante aumento) ci sono buone notizie per i cittadini del Comune di Feltre sul fronte della TARI. Con le bollette in emissione, che saranno recapitate agli utenti entro il 20 novembre, arriverà infatti un ulteriore diminuzione delle tariffe applicate. Da maggiori introiti sulla vendita del materiale riciclato (180 mila euro contro i 150 mila previsti) e da risparmi sul servizio per altri 100 mila euro, l’amministrazione è infatti riuscita a ricavare nell’esercizio 2018 un “tesoretto” di 130 mila euro. Di questi, 60 mila saranno destinati a nuovi investimenti nel settore, mentre i restanti 70 mila saranno utilizzati per l’abbattimento delle bollette di prossima emissione. Il ruolo 2018 ammonterà così complessivamente a 1.830.000 euro, il più basso di sempre per il comune feltrino, con una progressiva e costante riduzione dai 2.540.000 a cui ammontava solo 8 anni fa, nel 2010. Tutto questo si tradurrà in un risparmio in fattura che per le utenze private sarà in media del 2,2%, mentre per quelle non domestiche (attività commerciali, artigianali, industriali e servizi vari) sarà pari a oltre il 9%. In bolletta gli utenti del Comune di Feltre troveranno anche gli incentivi per i comportamenti virtuosi decisi al termine dello scorso anno: 10 mila euro di ecobonus “spalmato” sulle utenze private, in relazione ai conferimenti all’ecocentro; altri 10 mila euro per i conferimenti di carta e plastica relativi alle utenze commerciali.
AI MICROFONI DI RADIO PIU’ L’ASSESSORE ADIS ZATTA
BANDA LARGA, LA TASSA AI COMUNI E’ UNA BEFFA
Interrogazione di De Menech al Mise e all’Interno: «Le reti hanno funzioni pubbliche per la sicurezza e per garantire i servizi»
ROMA Il Ministero per lo Sviluppo Economico deve togliere immediatamente la tassa applicata ai Comuni che gestiscono una rete di dati. Il coordinatore dei deputati veneti del Partito democratico, Roger De Menech, ha presentato un’interrogazione al Mise e al Ministro dell’Interno per chiedere di eliminare la tassa che l’Agenzia delle Entrate sta imponendo di riscuotere a tutti gli enti, tra cui i Comuni, che per fornire servizi pubblici hanno creato una propria rete informatica. Secondo il Ministero, queste reti, anche se a uso pubblico e utilizzate per funzioni e servizi pubblici, sono equiparate a quelle private e quindi soggette, oltre che all’autorizzazione e alla comunicazione anche al pagamento di una tassa. Il piano per portare la banda larga in tutte le zone a fallimento di mercato in Italia, infatti è stato varato nel 2016. Per il Veneto sono stati investiti circa 300 milioni di euro, di cui 32 per il Bellunese. I lavori per la stesura dei cavi sono in corso.Con l’interrogazione, il deputato chiede inoltre di eliminare l’autorizzazione prevista dal Codice delle Comunicazioni elettroniche e di chiarire una volta per sempre che le reti di trasmissione elettronica dei Comuni hanno funzioni pubbliche.
AI MICROFONI DI RADIO PIU, ROGER DE MENECH
PIANO NAZIONALE DELLA BANDA ULTRALARGA
Aggiornamento Uncem sullo stato dei lavori e sulle progettazioni. Necessario accelerare i tempi delle autorizzazioni
Uncem prosegue il monitoraggio dell’attuazione del Piano nazionale per la banda ultralarga (BUL). L’infrastruttura che è in corso di realizzazione – grazie a oltre 3 miliardi di investimenti dello Stato dedicati alle aree “bianche” dunque montane e interne del Paese – è a nostro giudizio fondamentale per ridurre il digital divide e consentire opportuni processi di sviluppo sociale ed economico dei territori. Sul sito internet http://bandaultralarga.italia.it/ vi è un costante aggiornamento dei lavori e delle progettazioni nei Comuni italiani. La nuova rete viene realizzata sia con cavi in fibra ottica, sia (solo in alcuni Comuni) con strumenti wireless (sistema FWA). Molti Comuni sono già stati contattati da Open Fiber, società che ha vinto l’appalto di Infratel (Ministero dello Sviluppo economico) per la progettazione definitiva e per l’avvio dei lavori. Come previsto dal Contratto di concessione, il concessionario (Open Fiber) a valle dell’approvazione del progetto definitivo da parte di Infratel deve avviare l’attività di ottenimento delle autorizzazioni necessarie da allegare al progetto esecutivo dell’opera. Sulla fase autorizzativa, registriamo in molte Regioni delle forti difficoltà sia da parte dei Comuni, sia da parte delle Province. Uncem è a completa disposizione dei Comuni per chiarimenti e anche incontri territoriali di approfondimento. Si suggerisce ai Comuni che non siano già in stretto contatto con le Regioni per l’attuazione del Piano BUL, di avviare un rapido contatto con gli uffici regionali competenti. Il rilascio nei tempi rapidi delle autorizzazioni e il coordinamento stesso delle Regioni verso gli Enti locali, Comuni e Province, è decisivo. Molti rallentamenti del Piano, negli ultimi mesi, sono imputabili anche a un sistema autorizzativo troppo lento. Uncem, credendo fortemente nel Piano BUL, evidenzia la necessità di limitare i tempi burocratici interni agli Enti locali. Stessa richiesta è stata trasmessa alle Regioni, oltre che a Rfi, Anas, ad altri soggetti che devono agevolare il percorso in tempi certi. Anche Open Fiber, sollecitata molte volte da Uncem, dovrà essere più veloce. Le risorse che lo Stato e le Regioni hanno impegnato devono essere spese e rendicontate entro il 2020. Ci sono poco più di due anni per concretizzare il Piano BUL, a nostro giudizio tra i più grandi piani infrastrutturali italiani degli ultimi due decenni, unico in Europa per colmare il divario digitale tra zone urbane e aree rurali, montane, interne.
DI CULTURA SI MANGIA, L’ESPERIENZA BELLUNESE ALL’ASSEMBLEA ANCI
BELLUNO “Di cultura si mangia”: questo il titolo del convegno, organizzato dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani all’interno del programma dell’assemblea nazionale in corso in questi giorni a Rimini, che ha visto tra i relatori anche il Sindaco di Belluno, Jacopo Massaro.
«Il ”mangiare” va visto non solo come un valore economico, ma anche socio-economico. – spiega Massaro – Chi investe in cultura, investe nel futuro, come profitto e come crescita della comunità. Per questo, durante il mio intervento, ho voluto sottolineare l’importanza della cultura e dell’identità culturale per i territori periferici e di montagna. Qui, cultura non significa solo turismo ed economia, ma diventa un mezzo contro lo spopolamento».
Massaro ha portato l’esempio di quanto fatto a Borgo Piave: «Grazie al coinvolgimento dei residenti, dei volontari, delle scuole, abbiamo portato a nuova vita quest’area della nostra città, partendo dalla lotta al degrado e raccontando con i murales la storia del quartiere, degli zattieri e di Belluno. – ricorda il sindaco – Da qui sono nate poi pubblicazioni, iniziative, visite delle scuole: far conoscere la storia e i tesori del proprio territorio permette di rinsaldare il legame tra cittadino e città, e una persona che conosce e ama il luogo in cui vive, ne apprezza la storia e le tradizioni, difficilmente lo abbandona».
«Con la cultura si mangia e si lavora, direttamente ed indirettamente. – aggiunge Massaro – Belluno, negli ultimi anni, sta vivendo il riaccendersi dello spirito culturale, grazie al nuovo Museo di Palazzo Fulcis e alle prossime novità, come Palazzo Bembo, passando per il Teatro comunale e tutte le realtà che si impegnano a realizzare spettacoli ed attività; cultura che ha creato e crea economia, attraverso l’occupazione degli addetti e i lavori delle ditte impegnate nei lavori di restauro, e che attira visitatori in città. Tutto questo mentre lo Stato investe poco o nulla in cultura, e in tempi di scarse risorse tocca ai territori, grazie anche all’aiuto dei cittadini, occuparsi della sua valorizzazione: anche per questo, diventa sempre più importante l’educazione alla cittadinanza, che non vuol dire solo legalità, ma conoscenza della storia e delle peculiarità della propria terra».
«La cultura – conclude il primo cittadino – genera poi un’economia “collaterale” che interessa strutture ricettive, locali, ristoranti, e in generale tutto il comparto turistico; un comparto che per competere ha dovuto alzare il livello della sua offerta, migliorando così anche la qualità della vita dei nostri concittadini. Di cultura si mangia, con la cultura la montagna non muore».
VENERDI INIZIA LA STAGIONE DELLO SCI CLUB VAL BIOIS CON UN INCONTRO PUBBLICO
AI MICROFONI DI RADIO PIU’ MATTEO CAGNATI presidente del sodalizio in Valle del Biois
RINVIO DELLA VASA 3 AL 1 NOVEMBRE CAUSA PREVISIONE AVVERSE PER DOMENICA
NEVEGAL_BELLUNO Vasa 3, la gara di skiroll, mtb e corsa, in programma per domenica 28 ottobre, causa avverse condizioni meteo previste, e’ stata rinviata al 1 novembre. lo scorso anno vittoria di Luca Cagnati su Lorenzo Busin. Toni Barp, uno degli organizzatori, ci parla di questa bella formula di triatlon e i dettagli sui programmi e le iscrizioni.
ASSEMBLEA DEL COMITATO D’INTESA CON IL RINNOVO DEGLI ORGANI SOCIALI
Il 27 ottobre si elegge il nuovo direttivo
BELLUNO Sabato 27 ottobre alle 15.30 nella sala riunioni dell’ospedale San Martino di Belluno si tiene l’assemblea del Comitato d’Intesa, durante la quale saranno rinnovati gli organi sociali con l’elezione del nuovo direttivo (Giorgio Zampieri, attuale presidente, ha già preannunciato che non si ricandiderà). All’assemblea sono invitate tutte le associazioni aderenti al Comitato, ma anche quelle non aderenti e comunque interessate a sostenere del coordinamento delle associazioni volontaristiche della provincia. Dopo lo spoglio delle votazioni dell’assemblea saranno trasmessi alcuni aggiornamenti sulla riforma del Terzo settore, preannunciati in parte durante il convegno nazionale dei Centri di servizio a Matera che si è svolto tra l’11 e il 13 ottobre: tra queste l’accorpamento del Csv di Treviso a quello di Belluno. Verranno infine trasmesse le linee di indirizzo del Csv bellunese. Le associazioni (iscritte o iscrivibili al registro regionale) che intendano votare o candidare un loro componente al nuovo consiglio direttivo (composto da 7 membri più 3 nel consiglio sindacale) potranno farlo solo previa ricezione dell’apposita lettera da parte del Comitato d’Intesa. Le altre aderenti godono di tutti i diritti, eccezion fatta per quello di voto.
UNA PEDALATA E UNO SPETTACOLO PER PARLARE DI SALUTE MENTALE
Aitsam Belluno compie 20 anni e festeggia offrendo alla cittadinanzapiù occasioni di dialogo e confronto sul tema
L’Associazione Italiana per la Tutela della Salute Mentale (Aitsam) di Belluno quest’anno festeggia i 20 anni di attività, assieme ai 40 anni della legge “Basaglia”. Per farlo ha programmato una pedalata solidale in più tappe, con cui farsi conoscere ma soprattutto sensibilizzare i cittadini e le amministrazioni sul tema della salute mentale, anche per contrastare lo stigma che spesso fa ulteriormente soffrire le persone malate e le loro famiglie, emarginandole. Ecco che domenica 28 ottobre alle 14.30 partirà dal parcheggio del campus Tina Merlin la seconda Pedalata solidale per la salute mentale (la prima il 15 luglio in Cadore). Il ritrovo è alle 13.30, l’arrivo sarà attorno alle 15 in Birreria a Pedavena, dove ad attendere i partecipanti ci sarà una rappresentanza dell’amministrazione. Alle 16 si ripartirà alla volta di Feltre per non perdere, alle 17.30 al teatro La Sena, lo spettacolo della compagnia “Il Gabbiano” dell’Aitsam, che proporrà la rappresentazione di “Giulietta, Romeo e quantaltro” Shakespeare come non lo avete visto mai e non lo vedrete mai più”, con la regia di Nanni Dorigo. La concreta espressione delle potenzialità terapeutiche della ricerca espressiva è a ingresso libero: le offerte ricavate saranno devolute all’Aitsam.
MOSTRA DI ILLUSTRAZIONI E ACROSTICI SULL’INTEGRAZIONE
L’allestimento che riassume i risultati del progetto “Tales of inclusion”visitabile fino all’8 novembre
BELLUNO È visitabile fino a giovedì 8 novembre la mostra “Racconti di inclusione”, che raccoglie trenta illustrazioni realizzate dai ragazzi del liceo artistico dell’istituto Catullo di Belluno, abbinati ad altrettanti acrostici inventati a partire dall’osservazione di opere d’arte, trasformati poi in poesie in lingua sul tema dell’inclusione. Ad accompagnare i visitatori in questo viaggio ci sono Anisa Zeqja, Beril Kaya e Eliza Khachatryan, tre ragazze in Servizio volontario europeo (SVE) al Comitato d’Intesa. Gli orari di apertura della mostra sono dalle 16 alle 19.30 di martedì e giovedì all’interno dello spazio EX di via Tiziano Vecellio a Belluno.
SPETTACOLO TEATRALE ORGANIZZATO DA AIPD BELLUNO
PEDAVENA L’AIPD (Associazione Italiana Persone Down) della provincia di Belluno organizza per domenica 28 ottobre uno spettacolo teatrale a ingresso libero, nella sala Guarnieri di Pedavena, a precedere l’estrazione dei biglietti vincenti della lotteria 2018. Lo spettacolo s’intitola “Che paura, strega Ferdi”, ideato e recitato dall’attrice Cristina Gianni, con l’accompagnamento musicale di Davide De Bona. Cristina Gianni condurrà il pubblico di tutte le età attraverso una storia fantastica, quella della strega Miranda, esperta in arte culinaria che, all’approssimarsi del 31 ottobre, notte di Halloween, vuol preparare una sorpresa a Colleghe e Colleghi del suo mondo stregonesco. Racconti, animazioni, musica a partire dalle ore 16 in Sala Guarnieri. Allo spettacolo seguirà l’estrazione dei biglietti vincenti della Lotteria AIPD (primo premio un buono viaggio, per due persone, del valore di 700 euro, con meta a scelta, ed altri cinquanta premi). Spettacolo e lotteria concludono un intenso mese di iniziative per l’AIPD, dalla “Giornata della Rosa” di Santa Giustina, all’escursione con le Guide del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi il 7 ottobre, nella Val di San Martino, ai piedi delle vette Feltrine ( progetto biennale “Slow Down”) alla Giornata nazionale delle persone con sindrome di Down del 14 ottobre. In questo mese son ripresi anche i “week-ends” di autonomia per adolescenti e giovani adulti, con base all’appartamento “Casa Mia” di Belluno.
PARCHEGGI IN LUXOTTICA…. FANTASIA CHE NON PIACE
IL MESSAGGIO DELL’ASCOLTATORE DI RADIO PIU:
“Lasciamo stare macchine sulle scarpate, aree di svincolo completamente occupate, longitudinalmente a bordo stradine interne(dietro a macchine parcheggiate trasversalmente e regolarmente), ma addirittura così. Sarebbe ora che i vigili entrassero dentro l’area park invece di fare solo qualche multa a chi parcheggia sopra l’argine zona autobus, li danno molto molto molto meno fastidio che nel grappolo centrale”
STASERA CON IL CLUB ALPINO IN AFRICA
AGORDO La rassegna autunnale proposta dalla Sezione agordina del Cai volge al termine e lo fa proponendo una serata in cui viene illustrata, la spedizione sul tetto d’Africa effettuata
appena un mese fa, alle 20.45 in Sala Don Tamis
IL PUNTO, HOCKEY UNDER 19
DI MARCO GAZ
IL 33ESIMO RALLY BELLUNESE ENTRA NEL VIVO
DI ROBERTO BONA
VETTORATA SESTO NELLA PENULTIMA GARA DI COPPA DEL MONDO LEAD.
Causa maltempo vengono annullate le prove finali.
PREVISIONI DEL TEMPO DA OGGI A DOMENICA
Giovedi 25 Tempo atteso: Tempo in prevalenza soleggiato al mattino, poi sole e qualche velatura, assieme a modesti cumuli diurno a ridosso dei rilievi sulle Dolomiti, nubi un po’ più sviluppate sulle Prealpi, dove si potrà avere la formazione di nubi basse verso sera. Clima ancora mite nei settori più assolati.
Precipitazioni: Assenti (0%).
Temperature: In generale diminuzione, più sensibile per le massime, specie nelle valli (assenza di Foehn) con punte massime di 16/18°C nel catino bellunese e di 14/16°C a 1000/1200 m. Su Prealpi a 1500 m min 7°C max 11°C, a 2000 m min 5°C max 8°C. Su Dolomiti a 2000 m min 4°C max 9°C, a 3000 m min 2°C max 4°C.
Venti: Nelle valli deboli di direzione variabile, salvo residui rinforzi per Foehn tra la notte e il primo mattino; in quota venti da Nord Nord-Ovest ancora forti nella notte,poi in sensibile attenuazione in giornata, a 5-20 km/h a 2000 m, 25-35 km/h a 3000 m.
Venerdi 26 Tempo atteso: Al mattino in parte soleggiato sulle Dolomiti, ma non sulle Prealpi, dove le nubi basse saranno già ben presenti. Nel corso del pomeriggio progressivo aumento della nuvolosità fino a cielo molto nuvoloso quasi ovunque, assieme al rischio di qualche debole pioggia sparsa. ClimaPeggioramento del tempo fino a risultare perturbato dalle ore centrali in poi, con cielo coperto associato a fenomeni inizialmente sparsi, poi le precipitazioni saranno via via più diffuse, anche abbondanti tra le Prealpi e le Dolomiti meridionali, meno sui settori più settentrionali. Il limite della neve si aggirerà tra i 2100/2400 m. Temperature minime in aumento e massime in calo. Venti moderati/tesi da Sud-Ovest in quota. Clima diurno ancora mite nei posti assolat; fresco ed umido nei fondovalle prealpini per nubi basse.
Precipitazioni: Probabili deboli precipitazioni sparse, specie dalle ore centrali in poi sulle Prealpi (30/40%), mentre tale rischio sarà minore sulle Dolomiti (10/20%) e solo alla sera
Temperature: In ulteriore generale lieve calo, eccetto rialzo delle minime nei settori interessati da nubi basse. In giornata massime di 11/12°C nelle conche prealpine con clima uggioso e di 12/13°C a 1000/1200 m nei settori assolati. Su Prealpi a 1500 m min 6°C max 8°C, a 2000 m min 4°C max 5°C. Su Dolomiti a 2000 m min 3°C max 5°C, a 3000 m min 1°C max 2°C.
Venti: Nelle valli deboli di direzione variabile, salvo rinforzi notturni e mattutini in alcune vali prealpine; in quota venti occidentali perlopiù moderati, a tratti deboli, a 5-10 km/h a 2000 m, 20-25 km/h a 3000 m.
Sabato 27Peggioramento del tempo fino a risultare perturbato dalla tarda mattinata in poi, con cielo coperto associato a fenomeni inizialmente sparsi. Poi le precipitazioni saranno via via più diffuse, anche abbondanti tra le Prealpi e le Dolomiti meridionali, meno sui settori più settentrionali. Il limite della neve si aggirerà tra i 2100/2400 m. Temperature minime in aumento e massime in calo. Venti moderati/tesi da Sud-Ovest in quota.
Domenica 28Spiccato maltempo con cielo coperto associato a precipitazioni diffuse di moderata intensità, a tratti forti tra Prealpi e Dolomiti meridionali, dove gli apporti pluviometrici saranno abbondanti. Il limite della neve scenderà dai 2000/2200 m iniziali fino sui 1800/1900 m alla sera, prima di risalire oltre i 2000 m lunedì. Temperature in generale lieve calo. Venti moderati/tesi da Sud-Ovest in alta quota, deboli di direzione variabile nelle valli. Previsore: R.L.Th.