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no green pass, la manifestazione di Belluno Piazza Duomo
collaborazione Roberto De NartL’ARRIVO DI STEFANO PUZZER SABATO A BELLUNO
DILLO A RADIO PIU’….
di Michele CostantiniVenice Marathon… 30.000 persone tutti col green pass… Noi siamo di più dei no vax ma non facciamo tutto quel rumore
…. a proposito di sport, i risultati dei bellunesi: 1. Bruno De Benedet (Atletica Comelico) 3h00’44” (3h00’39” real time); 89. Erwin Ronchi (Atletica Edilmarket Sandrin) 3h03’48” (3h03’45”); 130. Nello Bruno De Colò (Atletica Agordina) 3h08’20” (3h08’10”); 136. Igor Olivotti (Gs La Piave 2000) 3h09’26” (3h08’13”); 339. Luciano De Col (Associazione Giro delle Mura Città di Feltre) 3h24’29” (3h24’14”). Per il campionato di corsa per arbitri di calcio – evento collaterale – Emanuela Zaetta di Feltre si è imposta nella classifica in rosa
IERI LA GIORNATA DELLA POLIOMIELITE
BELLUNO Solo alcuni decenni fa la poliomielite uccideva e invalidava un elevato numero di persone. Le immagini dei polmoni di acciaio, di bambini che non conoscevano la libertà di una corsa o di adulti con esiti tangibili di una patologia atroce, sono patrimonio della nostra memoria. Il vaccino contro la polio ha segnato una svolta epocale nella cura di questa malattia e nella qualità di vita dell’intera società.
La testimonianza di Loris Paoletti sull’importanza delle vaccinazioni
STRADA DEL DURAN, OLTRE UN MESE DI DISAGI
IERI ALLA RADIO
TAIBON Tre anni fa, un cavo dell’energia elettrica che si spezza per il vento fortissimo, le fiamme in un attimo hanno divorato ettari di bosco e per giorni il patrimonio boschivo tra Listolade di Cencenighe e la Valle di San Lucano si è trasformato in cenere e le conseguenze sono ancora visibili. Giorni di fuoco e fumo (fino alla pianura veneta) con un sforzo immane dei Vigili del Fuoco, Volontari della Protezione Civile, Forze dell’Ordine per contenere le fiamme che sono arrivate a pochi metri dalle abitazioni.
Per non dimenticare una foto, di Mara Scola scattata il 24 ottobre 2018 al Parco Bologna di Belluno
24 OTTOBRE 2018 … L’INCENDIO
TAIBON Primo pomeriggio del 24 ottobre 2018, tirava forte il vento fino a rompere (probabilmente) un cavo dell’alta tensione anche se le cause di quell’incendio non sono mai state rivelate, forse valutate. Questa era però l’ipotesi di prima battuta. Le fiamme, al confine tra Listolade di Taibon (galleria) e Morbiach di Cencenighe hanno interessato il bosco, secco, perché non pioveva da giorni. In un attimo si sono diffuse lungo tutto il versante della Pale di San Lucano raggiungendo in serata Forno Val di Taibon Agordino e la chiesetta in Valle di San Lucano mettendo pericolosamente a rischio residenti e infrastrutture. Notevole il lavoro dei vigili del fuoco, impegnati per giorni nel bosco, a bordo strada. Elicotteri e Canadair hanno continuato a fare la spola in mezzo a dense colonne di fumo visibili fino dalla pianura veneta. La cenere, tipo nevicata la ricordiamo ancora, su gran parte della provincia. Giornate terribili, notti di fuoco con due ragazzi bloccati sulle Pale di San Lucano, in un bivacco in attesa dei soccorsi. Oggi ricordiamo quei giorni che precedettero il peggio: l’uragano Vaia. (mm)
Gestione Servizi Pubblici informa che a TAIBON AGORDINO nelle località RONCH DE BOS e NOGAROLA l’acqua erogata dall’acquedotto è di nuovo potabile e può essere usata per scopi alimentari
OGGI dalle 10 alle 12 a Gosaldo vie Pette, Masoch e Nagarei
VENERDI 29 OTTOBRE dalle 12 alle 14.30 a Gosaldo vie Pette, Masoch e Nagarei
Aperto il conto corrente a sostegno della famiglia di Mustapha Manneh
È stato aperto il conto corrente per raccogliere fondi da destinare alla famiglia di Mustapha Manneh, il 32enne gambiano morto sul lavoro lunedì nei boschi della Val Visdende. Per donare, è possibile effettuare un versamento sul conto IT 52 F 08511 61230 000000043883 – Agenzia Tai di Cadore di Cortinabanca Credito Cooperativo, con la causale “Per i figli di Mustapha, perché i sogni non muoiono mai”.
MANSARDA A FUOCO, IL FIGLIO SALVA LA FAMIGLIA
FELTRE Nella notte tra sabato e ieri in via Nassa un incendio è divampato nel sottotetto dell’abitazione di Gianvittore De Boni che dormiva in una stanza e, in un altro locale, dormivano la compagna e i due bambini di 6 e 8. È stato il figlio del docente di inglese del liceo Dal Piaz, Lorenzo De Boni, in quel momento ancora sveglio, ad accorgersi di quello che stava succedendo e a portare in salvo i congiunti. Da una casa vicina, negli stessi istanti, i residenti si erano accorti del bagliore delle fiamme ed erano scesi in strada per suonare il campanello della famiglia De Boni e lanciare l’allarme ai vigili del fuoco. La famiglia è riuscita a mettersi in salvo senza danni ed è rimasta in strada, con i bimbi di 6 e 8 anni avvolti nelle coperte. La rapidità dell’intervento, grazie anche alla vicinanza del distaccamento di via Bagnols, ha permesso ai pompieri di bloccare in pochi minuti il rogo prima che potesse allargarsi a tutto il tetto e alla porzione adiacente di edificio. I pompieri hanno comunque lavorato fino alle tre inoltrate per completare la bonifica
RECUPERATO ESCURSIONISTA INFORTUNATO
ROCCA PIETORE Nel pomeriggio di sabato l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è intervenuto sul Sasso Nero e ha recuperato un escursionista che si era infortunato a una caviglia. M.T., 50 anni, di Cencenighe Agordino (BL), è stato recuperato con un verricello di 20 metri e trasportato all’ospedale di Belluno. La Centrale ha inoltre dato informazioni ad alcune persone nella zona della Croda da Lago, che avevano perso l’orientamento, aiutandole a tornare sul sentiero. In ospedale la diagnosi: frattura tibia scomppsta, probabilmente da intervento chirugico. All’Amico M.T. da tutta la Radio Più un augurio di pronta guarigione.
VENTENNE ALLE 3 DI NOTTE DANNEGGIA LE AUTO IN CENTRO, ANCHE QUELLA DELLA POLIZIA
BELLUNO Un giovane l’altra sera è finito in Questura, agli agenti ha dovuto spiegare il perché del colpo di testa che lo ha portato a prendere a sassate due auto. Il ventenne è stato pizzicato dagli uomini della volante mentre con violenza scagliava contro la carrozzeria delle auto cubetti di porfIdo. Tutto questo attorno alle tre di notte in pieno centro. Gli agenti chiamati sul posto hanno provato a riportare alla calma il giovane che per tutta risposta ha scagliato i cubetti di porfido anche contro l’auto azzurra.
Il commissario capo della Polizia di Stato dottor Federico Farris: “E’ successo davanti alla Pizzeria F40, due auto sono state danneggiate pesantemente, così come la volante della Polizia. Per questo il giovane è stato portato in Questura e indagato per danneggiamenti e resistenza a pubblico ufficiale. L’Autorità Giudiziaria deciderà come procedere”.
203 AGORDINA… PROBLEMI SENZA FINE, LA SEGNALAZIONE DI MAURIZIO ROSSI
AGORDO Passeggiando in localita Miniere..guardando verso la strada regionale 203 Agordina ho notato quanto si vede nelle foto. Ho informato Veneto Strade
Giuliano Laveder Ho chiesto informazioni alla consigliera regionale Silvia Cestaro e subito mi ha risposto: Per il km 25 è prevista una scogliera che in questo momento è in fase di autorizzazione da parte del parco.
ARCHIVIO RADIO PIU, 2019 – il problema è noto da 2 anni
Superata la galleria ecco la piazzola di sosta che contrariamente a tutte le altre lungo l’agordina, dove impera il cartello di divieto non solo di sosta ma anche di fermata, invita a fermare l’auto ma con attenzione perché non è difficile finire nel Cordevole visto che il guardrail è stato strappato dalla furia delle acque del Cordevole e Veneto Strade non ha mai provveduto a sistemarlo se non posizionando un paio di transenne da concerto alla bell’e meglio. Ma sotto…sotto a quella piazzola che invita a fermarsi è in atto un’erosione, come dire che sotto c’è il vuoto e le future piene del Cordevole non miglioreranno certo la situazione. Poco più avanti un cartello che invita a stare a sinistra, possibilmente senza invadere la corsia opposta, questo perché il guard rail è massacrato cioè inutile e dal 29 di ottobre cioè 321 giorni fa.
INUGURATO IL MAGAZZINO PER LA STAGIONATURA DEI FORMAGGI A RIVAMONTE
RIVAMONTE
di Gianni Santomaso
LE FOTO
LA DIRETTA DI RADIO PIU’
https://www.facebook.com/mirko.mezzacasa/videos/182311150644740
LA FORZA DEL PIODECH E IL MESSAGGIO DAL CAI: “I BIVACCHI SONO PER L’EMERGENZA NON PER LE GITE PROGRAMMATE”
AGORDO I volontari si sono trovati e assieme hanno dedicato ore preziose per il ripristino del bivacco Tomè, ma anche per i lavori alla terrazza del Rifugio Carestiato. Con l’occasione il presidente della sezione Agordina del Club Alpino Italiano Dario Dell’Osbel ribadisce che il bivacco è struttura di emergenza non per trascorrere il fine settimana in compagnia.
DARIO DELL’OSBEL
AL BIVACCO TOME’
AL RIFUGIO CARESTIATO
FIERA A RIMINI, IL GRANDE TEMA DELLA RIQUALIFICAZIONE DELL’OFFERTA ALBERGHIERA
BELLUNO
di DAMIANO TORMEN
OGGI SUL CORRIERE DELLE ALPI, VIVERE L’AGORDINO.
I PROTAGONISTI DELL’EDIZIONE DEL LUNEDI
DI GIANNI SANTOMASO E DALLA MATITA DI ERICA ANDRICHAd Agordo aria di casa La psicologa calabrese: «Che bella la piazza quando c’è il mercato»
…. psicologa di 35 anni originaria di Reggio Calabria se oggi dice che «su Agordo vince solo casa», che «se mi viene un po’ di nostalgia basta che mi faccia un giro fra i reparti dove la maggioranza è del Sud», che «se dovessi lasciare Agordo lo farei solo per tornare giù». In realtà nel marzo 2018 era già pronta a farlo. Nella società (in cui prevale l’idea che si debba per forza arrivare) è usuale la metafora del treno perso, del treno su cui si doveva salire. Eppure ci sono treni che vanno e persone che restano a terra felici. Quella mattina di marzo Sara Luppino stava tornando a Belluno da Agordo dopo aver svolto la prova del concorso per psicologa in Asca, l’azienda che gestisce le strutture della Rsa locale….
IN 24 ORE SONO 398 I NUOVI POSITIVI IN VENETO. PER LA SECONDA GIORNATA CONSECUTIVA NESSUN DECESSO
I GRAFICI DI TIZIANO DE COL
DILLO A RADIO PIU’…ONORE AL MERITO
REDAZIONE Riceviamo e volentieri pubblichiamo alcune considerazioni di una nostra ascoltatrice riguardo la macchina organizzativa delle vaccinazioni.
Mercoledì 20, immaginando una lunga attesa, ho prenotato l’appuntamento per la terza dose del vaccino contro Covid 19. L’ho avuto per il venerdì ad Agordo. Due giorni dopo. Oggi, sabato, sono già in possesso di Green Pass (valido per 12 mesi), QR code e certificato vaccinale aggiornati. Un’efficienza incredibile. Una macchina organizzativa perfetta che ha coinvolto medici, personale sanitario e numerosi volontari. Grande disponibilità e cortesia di tutti. Quando le cose funzionano, bisogna dirlo. Onore al merito! E grazie…
Susy Dan
A PAOLA CECCHINI LA QUARTA EDIZIONE DEL PREMIO ZANFRON
LONGARONE È Paola Cecchini, giornalista professionista di Pesaro e redattrice di Progetto Radici curato dall’Associazione Nazionale Italiani nel Mondo, la vincitrice del quarto premio giornalistico dedicato alla memoria di Giuseppe “Bepi” Zanfron, iniziativa quest’anno dedicata all’emigrazione italiana di ieri e di oggi, organizzata da Assostampa Belluno e Sindacato giornalisti Veneto, con il contributo del Consorzio dei Comuni del Bacino Imbrifero Montano del Piave appartenenti alla Provincia di Belluno e con il patrocinio della Regione del Veneto, della Provincia di Belluno, del Comune di Longarone, della Fondazione Vajont e dell’Associazione Bellunesi nel Mondo. Bepi Zanfron, il cui nome è indissolubilmente legato agli scatti del Vajont, è stato un professionista che ha raccontato con le sue fotografie innumerevoli pagine di vita e di cronaca quotidiana; fondamentale per ricordare la storia degli emigranti la sua collaborazione con l’Associazione Bellunesi nel Mondo, per la quale realizzò centinaia di scatti di emigranti bellunesi in tutto il pianeta. La premiazione si è svolta nella serata di sabato 23 ottobre in municipio a Longarone, alla presenza del Ministro per i rapporti con il Parlamento, il bellunese Federico D’Incà. La giuria, presieduta dal figlio di Bepi, Luca Zanfron, ha concordato nel giudicare l’articolo di Cecchini “La Marchigiana di Mendoza” il migliore tra i partecipanti con queste motivazioni: “Per aver saputo centrare il tema raccontando in un’intervista una intera esistenza, con le speranze, illusioni, disillusioni e la ricostruzione di una vita che ha mantenuto però un profondo legame con la terra natia, e per aver recuperato un pezzo di storia nazionale con uno degli esempi dell’emigrazione italiana degli anni ’30 e ’40, quando alla spinta economica si sommava anche quella ideologica del rifiuto del Fascismo”. Secondo posto per Paolo Riva, freelance esperto di tematiche sociali e migratorie, con “La strage di Marcinelle, tra vecchi e nuovi migranti” pubblicato sul sito de Il Foglio; terzo posto, infine, per Ludovico Fontana, redattore della Rai di Trieste, con il servizio tv “Dai Caraibi all’Uzbekistan, storie di calciatori all’estero per caso o per scelta” andato in onda nella rubrica TGR Il Settimanale. All’evento ha partecipato – come detto – anche il Ministro D’Incà, che ha sottolineato come l’emigrazione abbia rappresentato un capitolo importante, spesso doloroso, della storia bellunese e italiana e come sia fondamentale, nel lavoro fotogiornalistico, avere professionisti che abbiano il coraggio di proporre scritti e immagini, ancorché duri. Sono intervenuti anche il primo cittadino di Longarone e presidente della Provincia Roberto Padrin, la segretaria del Sindacato Giornalisti del Veneto, Monica Andolfatto, il presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Veneto, Gianluca Amadori, l’assessore regionale ad Ambiente e Protezione Civile, Gianpaolo Bottacin e il presidente onorario dell’Associazione Bellunesi nel Mondo Gioacchino Bratti, che ha voluto ricordare lo stretto legame tra l’associazione e Zanfron, culminato con l’edizione di quest’anno dedicata all’emigrazione italiana di ieri e di oggi. Proprio Luca Zanfron in occasione della premiazione ha voluto regalare all’Associazione Bellunesi nel Mondo un cd contenente le foto dei viaggi scattate dal padre e delle audio cassette di interviste: si tratta di un patrimonio prezioso che potrà contribuire ad approfondire e far conoscere l’emigrazione bellunese in Europa e nel mondo della seconda metà del ‘900. Da parte sua, il presidente dell’Associazione Bellunesi nel Mondo, Oscar De Bona, ha regalato alla famiglia Zanfron una stampa di una fotografia d’epoca, giunta nella notte dal Brasile, immagine che immortala uno dei viaggi in Sudamerica di Zanfron per documentare la vita e l’opera delle comunità brasiliane di origine bellunese. «La memoria di Bepi è sempre viva nelle nostre Famiglie di emigranti in tutto il mondo» ha sottolineato De Bona. «Questa fotografia, regalo inaspettato giunto proprio oggi, testimonia di come il legame con le comunità di origine sia vivo e come l’opera di Zanfron ancora apprezzata».
I FUOCHI DEL BARD…. LE FOTO _AUTONOMIA PER BELLUNO
BELLUNO Sono 20 i “fuochi dell’autonomia” accesi in tutta la provincia dal movimento Belluno Autonoma Regione Dolomiti; un numero più contenuto rispetto agli anni scorsi, “ridimensionato” per rispetto dell’attuale situazione e delle norme in vigore, ma che ha comunque interessato tutto le vallate bellunesi.
LA TARI A FELTRE
FELTRE Il Comune di Feltre porta a conoscenza della cittadinanza che come l’anno scorso saranno in distribuzione il prossimo mese di novembre le bollette di pagamento del Tributo Comunale sui Rifiuti TARI relative all’anno 2021. Il tributo è commisurato, per le utenze domestiche, alla composizione del nucleo familiare, per la parte variabile, e alla superficie dei locali detenuti per la parte fissa. Per le utenze non domestiche è calcolato in base alla superficie, sia per la parte fissa che per la parte variabile. Ai titolari delle utenze TARI che hanno comunicato il loro indirizzo e-mail o la loro posta elettronica certificata o che compaiano negli elenchi pubblici INI-PEC, la bolletta verrà inviata in formato digitale tramite e-mail/p.e.c. Coloro che desiderano ricevere la bolletta digitalmente sono invitati a comunicare la loro volontà inviando una mail all’indirizzo [email protected] entro il 31/10/2021. Le somme dovute dovranno essere pagate tramite i modelli F24 che verranno recapitati, in unica soluzione o in tre rate con scadenze rispettivamente al 30/11/2021, al 31/12/2021 e, per la terza rata, al 28/02/2022.
“AAA OFFRESI” CONSEGNATI GLI ATTESTATI
PONTE NELLE ALPI Ben 26 ragazze e ragazzi di Ponte nelle Alpi e Soverzene hanno partecipato alla dodicesima edizione di AAA Offresi: il progetto era orientato a coinvolgere i giovani nella vita di comunità, ad avvicinarli al territorio e a farli sentire protagonisti negli ambiti in cui si sentono maggiormente pronti. Da inizio luglio a fine settembre, piccoli gruppi di adolescenti, guidati da volontari adulti e nel rispetto delle linee guida regionali e del distanziamento, si sono cimentati in varie attività. Dalle manutenzioni alla pulizia di diverse aree, passando per la sistemazione e riverniciatura delle panchine pubbliche. Senza considerare la scuola con l’aiuto al personale nella pulizia interna ed esterna, oltre al riordino dei materiali, fino al contributo nelle attività di ufficio al municipio di Soverzene, al supporto nei Centri estivi e all’interno dei laboratori creativi. Spazio poi al disegno, alle curiosità e alle ricerche su alcuni temi di particolare rilievo: da evidenziare, in questo senso, l’incontro sui disturbi alimentari, tenuto dall’Associazione Margherita Fenice di Belluno, e quello sull’ansia e la depressione, condotto dalla dottoressa Marcella De Pra. Come da tradizione, il progetto AAA Offresi 2021 si è concluso con la consegna ai giovani partecipanti di un attestato e di un contributo economico. Quest’anno la cerimonia si è svolta mercoledì 20 ottobre nella sala consiliare del municipio di Ponte nelle Alpi, alla presenza di tutta l’amministrazione comunale pontalpina e del sindaco di Soverzene, Gianni Burigo, a testimoniare il valore che entrambe le amministrazioni riconoscono al progetto: «Un ringraziamento particolare è rivolto ai tutor, volontari adulti del territorio con esperienza nelle diverse attività, che hanno supportato i ragazzi».
I LAVORATORI VENETI SENZA GREEN PASS SAREBBERO 53 MILA
Ieri i lavoratori veneti senza alcun vaccino sarebbero scesi a poco meno di 273 mila (pari al 13,3 per cento del totale occupati). Se a questi ultimi togliamo 220 mila occupati che regolarmente si sono sottoposti al tampone durante la settimana, in linea teorica rimarrebbero “scoperti”, ovvero senza Green pass, 53 mila occupati. Le stime sono state calcolate dall’Ufficio studi della CGIA.
Pur non essendo tantissimi, l’assenza di 53 mila lavoratori dovrebbe aver comunque arrecato qualche problema organizzativo alle aziende venete. Invece, gli imprenditori non hanno denunciato alcunché. Forse perché le cose sono andate diversamente ? Pare di sì, la sensazione è che molti dipendenti senza Green pass abbiano “aggirato” la disposizioni previste dal decreto legge, recandosi comunque in fabbrica o in ufficio. I controlli, infatti, non sarebbero particolarmente stringenti.
Tamponi insufficienti per far fronte alla domanda
Sebbene in questa ultima settimana ci sia stata una forte crescita (vedi Graf. 1), risulta evidente a tutti che il numero dei tamponi eseguibili ogni giorno dalle farmacie e dalle strutture pubbliche e private presenti nel Veneto è inferiore alle richieste avanzate dai lavoratori. Per fronteggiare questa situazione è intervenuto anche il Commissario straordinario per l’emergenza Covid. Nei giorni scorsi, infatti, il generale Figliuolo ha chiesto alle Regioni di consentire alle farmacie la realizzazione dei tamponi oltre l’orario di apertura e anche nei giorni di chiusura di queste attività.
Lavoratori no vax: Bolzano, Marche, Aosta e Sud le situazioni più critiche
Nel ribadire con forza che solo attraverso l’incremento del numero dei vaccinati possiamo sconfiggere la pandemia e agganciare stabilmente la ripresa economica, l’Ufficio studi della CGIA segnala che a livello regionale la stima del numero degli occupati non ancora vaccinati vede la Provincia Autonoma di Bolzano guidare la graduatoria con 42.150 no vax, pari al 17,5 per cento sul totale occupati. Seguono la Sicilia con 204.605 addetti senza alcun vaccino (15,7 per cento del totale), le Marche con 91.105 lavoratori senza alcuna immunizzazione (15,1 per cento del totale) e la Valle d’Aosta con 7.872 (15 per cento del totale). Il Veneto con quasi 273 mila no vax, si colloca, su base nazionale, a metà classifica. La macro area dove la situazione è più critica è il Mezzogiorno: la stima degli addetti senza alcun vaccino sfiora i 767mila occupati, pari al 13,1 per cento del totale (vedi Tab.1).
Nota metodologica
La stima degli occupati non ancora vaccinati (nessuna prima dose) è stata costruita a partire dai dati settimanali pubblicati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e relativi alla fascia d’età 20-59 anni (la larga maggioranza delle persone in età lavorativa, circa il 90%). Ipotizzando che gli occupati non vaccinati si ripartiscano nella medesima proporzione rispetto alla popolazione non vaccinata, alla platea della popolazione non vaccinata si è decurtata la quota di soggetti disoccupati ed inattivi, ottenendo così una stima degli occupati non vaccinati. Dal momento che le informazioni sui disoccupati e sugli inattivi erano disponibili per una fascia d’età (20-64 anni) leggermente più ampia rispetto al dato considerato dei soggetti non vaccinati (20-59 anni) la stima finale sul totale degli occupati non vaccinati potrebbe risultare un po’ sottostimata; d’altro canto bisogna tuttavia considerare che mancano le informazioni relative agli occupati over 60 e di quelli tra 15 e 19 anni che tenderebbero ad elevare, anche se non di molto, la platea di tutti gli occupati e di conseguenza anche di quelli non vaccinati. Per queste ragioni la stima è quindi sostanzialmente bilanciata.
HALLOWEEN, L’ENNESIMA ESTEROFILIA
Da pochi decenni a questa parte negli ultimi giorni di ottobre siamo assaliti dal tormentone di Halloween, un rituale divenuto del tutto pagano e alimentato dalla società dei consumi che ne esaspera la diffusione. Rischiando di essere accusato di esterofobia, mi piacerebbe invece che si ritornasse alle origini che sono storicamente di casa nostra. Infatti, come ricorda il compianto Gianluigi Secco, «Halloween è una delle tante tradizioni europee partite per l’America del Nord assieme agli emigranti che la colonizzarono, ritornata con altro nome e acquisita come nuovo moda, laddove, per nostra negligenza, sia risultata affievolita o scordata nel patrimonio locale». Ecco il nòcciolo della questione: l’antica tradizione legata al culto dei morti della notte tra il 31 ottobre e il 1° novembre. Lo stesso termine americano apparve già nel XVI secolo nelle isole britanniche ed è una variante scozzese di All-Hallows-Even, ovvero “Vigilia di Tutti i Santi” quando nella montagna e nella campagna veneta erano già in auge riti popolari consolidati. Per la cosiddetta “Cena dei Morti” si preparavano pietanze un tempo gradite dai defunti che in quella notte sarebbero ritornati nelle case dove erano attesi lasciando acceso un lume. Che cosa si preparava? Dolcetti, scherzetti, zucche finte piene di cioccolatini? Niente di tutto questo. Nemmeno ci si travestiva quasi da zombie per esorcizzare il ritorno dei morti dall’oltretomba con costumi dei quali sono pieni oggi i negozi. Tutto aveva, invece, una modalità molto più semplice e popolare. Si preparavano il pane (pan de i mòrt), la polentina (macarón), la tòiba (minestra di fave secche), i dolcetti a forma di fava (favéte de i mòrt) che era impastata con il grano saraceno (formentón). Accanto troneggiava la zuca barùca e sul tavolo ardeva il lume «spesso realizzato con uno stoppino imbevuto nel grasso sciolto in un guscio di chiocciola», come ricorda sempre Secco. Eventuali avanzi della cena del 31 ottobre il giorno dopo erano distribuiti ai poveri. Come si può notare non c’è alcunché di nuovo sotto il sole. Tra le nostre antiche tradizioni popolari e la moderna Halloween parecchi sono gli elementi comuni, sia per la nostra montagna che per tante regioni europee dove esistono altrettante varianti locali, ma sempre legate alla civiltà contadina ancor oggi viva. È evidente che tutto ciò sia stato trasformato da fenomeno rurale in rituale metropolitano, così acquisito, trasformato, manipolato e offerto al pubblico dalle industrie dei giocattoli, della moda e dei dolciumi. Poi, in questi frenetici decenni a cavallo dei due millenni una progressiva accelerazione è stata data dalla pubblicità, sia sui giornali e più ancora nelle televisioni e oggi sui social. In tal modo il rito americaneggiante – Halloween non è il solo, ahimé! – ha preso piede nella ricorrenza annuale. Se lo si ignora nei vari contesti collettivi – famiglia, scuola, comunità e via dicendo -, si rischia l’emarginazione sociale. Non solo, l’accusa di passatista e oscurantista si accompagna allora a quanto detto all’inizio, ovvero “sei malato di esterofobia!”. Aveva ragione Secco, subiamo la conseguenza di una nostra negligenza. Ma se tutti sono liberi di festeggiare a loro modo Halloween, però, non ci si meravigli se qualcuno fingerà di non farsi trovare in casa per sottrarsi al rituale del “dolcetto o scherzetto”. Di questi tempi non si sa mai…
IL COMUNE DI ALLEGHE APRE UN BANDO PER L’ASSEGNAZIONE DELLE BORSE DI STUDIO
ALLEGHE Si porta a conoscenza del fatto che il Comune di Alleghe ha pubblicato il bando per l’assegnazione di borse di studio comunali agli studenti, residenti, frequentanti le scuole superiori, che hanno conseguito il diploma di maturità nel 2021 o laureatesi entro il mese di ottobre 2021. Il modulo di domanda si può reperire sul sito del Comune di Alleghe o richiedere direttamente all’Ufficio Servizi Demografici; le domande potranno essere inoltrate fino al 19 dicembre 2021
CERTOTTICA FORMA L’ADDETTO COMMERCIALE ESTERO: APERTE LE ISCRIZIONI
LONGARONE Dalle tecniche di vendita al customer care, dall’inglese commerciale al problem solving: queste sono solo alcune delle tematiche del percorso formativo per ADDETTO COMMERCIALE ESTERO E RELAZIONI INTERNAZIONALI PER IL SETTORE OCCHIALERIA promosso dall’Area Formazione di Certottica. Per scoprire tutti i dettagli del corso, i requisiti di ammissione, le indennità ed i benefit di partecipazione, Vi invitiamo a consultare il sito www.certottica.it – dove è possibile compilare anche il form di iscrizione – o a contattare direttamente lo staff dell’Area (0437/573157 – [email protected]).
L’INPS CERCA CONSULENTI DI PROTEZIONE SOCIALE
BELLUNO Il prossimo 31 ottobre scadrà il termine per la presentazione delle domande di partecipazione al concorso indetto dall’I.N.P.S. per l’assunzione, con contratto a tempo indeterminato, di 1858 CONSULENTE DI PROTEZIONE SOCIALE, profilo per il quale sono ottime le prospettive di crescita professionale, anche in ragione del ruolo sempre più centrale e rilevante dell’Istituto nell’ambito del welfare italiano. Il bando del concorso è reperibile sul sito www.inps.it ed è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, IV serie speciale “concorsi ed esami”, del 1 ottobre 2021. Le domande di partecipazione devono essere trasmesse in via telematica tramite il portale www.inps.it. Per ogni chiarimento o informazione è possibile scrivere all’indirizzo di posta elettronica [email protected]
DAL 1976 LA MESSA PER I CADUTI DELLA MONTAGNA, DOMENICA 31 OTTOBRE AD AGORDO
AGORDO Anche quest’anno per iniziativa del Coro Agordo i Caduti in montagna saranno ricordati con una celebrazione religiosa accompagnata dai canti del Coro Agordo (che organizza il ricordo) nell’Arcidiaconale della città. Anche quest’anno la celebrazione sarà trasmessa in tutto il mondo sulle frequenze FM e sullo streaming di Radio Più, in video sui canali facebook e telegram (RADIO PIU INFORMAZIONE). I posti a sedere in chiesa saranno distanziati come da norme anti covid, ridotti nel numero disponibile. E’ dunque importante la comunicazione anticipata di quanti vorranno partecipare (347 8883140, mail [email protected]). A causa della pandemia il consueto ritrovato al termine della messa nella sede del Coro non si terrà.
INIZIATIVE, LE MUSE E LE DOLOMITI
CORSO COLLETTIVO PER BAMBINI E RAGAZZI… CANTARE INSIEME E’ DIVERTENTE E SALUTARE
tel. 342 914 7711
TORNANO GLI SPETTACOLI DI MISTERO
BELLUNO Gli eventi sabato 30 ottobre a Soranzen spettacolo teatrale all’aperto, a Melere di Borgo Valbelluna tradizionale passeggiata animata. Domenica 31 a Sedico alla scoperta del misterioso sito archeologico del Castelliere di Noal con rappresentazione teatrale a cura dell’attivissima proloco presieduta da Claudio Mezzavilla. Venerdì 5 a Mel “Quattro ciacole al filò” presso l’ex chiesa di San Pietro, sabato 6 a Gron di Sospirolo ed Alano di Piave passeggiata guidata e animata, domenica 7 transumanza delle capre da Caralte a Valle di Cadore.
GLI APPUNTAMENTI DI OTTOBRE ROSA DELL’ULSS 1 DOLOMITI
BELLUNO Ottobre in rosa con l’Ulss 1 Dolomiti. Oggi ore 18.00 – 19.00, Incontro con: Fable Zustovich (oncologo) e Filippo De Renzi (radioterapista), Si parlerà di cure chemioterapiche e radioterapiche pre e post intervento e dell’approccio con la donna in questa fase delicata da parte degli specialisti.. Ricomincio da me. Incontro con make up artist, Mercoledì 27 ottobre ore 18.00 – 19.00, Incontro con: Serena Zatta (make up artist)Ho un tumore della mammella… e adesso cosa succede? TERZO APPUNTAMENTO CON LA RASSEGNA OTTOBRE ROSA Per iscriversi e ricevere il link inviare una mail a [email protected]
I COLORI DELL’AUTUNNO, IL CONCORSO FOTOGRAFICO
CENCENIGHE La proloco ha indetto un concorso fotografico sui colori della stagione appena iniziata. Le fotografie dovranno pervenire entro il 31 ottobre all’indirizzo: [email protected]. Sabato 13 novembre alle 15 la premiazione con l’esposizione delle foto al Nof Filo’. Il regolamento sul sito www.prolococencenighe.it
di Matteo Manfroi
RITORNA IL MERCATINO DI SAN MARTINO
BELLUNO Ritorna a Salce dopo un anno di arresto forzato dovuto alla pandemia Covid il “Mercatino di San Martino”, che rappresenta non solo un’opportunità di solidarietà, ma anche una delle più belle feste paesane del periodo autunnale. In oltre 30 anni di storia il mercatino continua ancor oggi ad unire occasioni di intrattenimento e fratellanza. L’appuntamento, nel rispetto delle normative anti contagio, in questo 2021 è per domenica 7 novembre presso il campo sportivo di Salce – “casetta degli Alpini” con inizio alle ore 9.00. Saranno a disposizione dei visitatori non solo prodotti ortofrutticoli locali, ma anche prodotti dolciari come i tipici crostoli, le torte, i biscotti e gli oggetti frutto dell’artigianato locale. Una delle chicche più apprezzate dai visitatori sono i prodotti “take-away” come i pasticci pronti da infornare, le trippe, i canederli e molto altro ancora. Per facilitare la vendita ed evitare assembramenti alcuni prodotti sono pre ordinabili al telefono o online: tutte le informazioni utili nel sito www.parrocchiadisalce.it.
TRENI. È ATTESA INVANO FIN DAL 1920 LA VILLA SANTINA-CADORE-TOBLACH
di Renato Bona
Nell’elenco delle mai nate o incompiute, ci riferiamo alle linee ferroviarie del Bellunese, esposto dallo storico cadorino Marcello Rosina nel libro “Belluno. La crisi dei vagoni” (Tiziano Edizioni, stampato nell’agosto 1998 a Pieve, con belle fotografie del “meraviglioso forziere zeppo di immagini” di Benito Pagnussat) figurano anche la linea Villa Santina-Cadore-Toblach (“ma dal 1920, epoca in cui ci si mosse ed allertò, tutto il Comelico e la parte a nord di Calalzo sono costretti ad aspettare”) ed il prolungamento della Ponte nelle Alpi-Calalzo, verso Cima Gogna, del quale “nonostante gli studi risalgano al 1928 e nonostante fosse già stato decretato ancora prima della Grande Guerra, non se ne fece nulla”. E quindi la tratta Calalzo-Auronzo-Cortina-Val Marebbe-Brunico “ultimo sussulto in materia ferroviaria che risale al 1952 quando si prospettò viste le ormai vicine Olimpiadi invernali del 1956, ma di quest’ultima idea rimane solamente il piano sulla carta”.
Quanto alla prima linea, Rosina ricordato che nel 1920 al territorio bellunese mancava una tratta ferroviaria nella parte alta, in proposito scrive: “Si pensò di proporre la Villa Santina-Cadore-Toblach ed a questo progetto aderirono la Camera di commercio di Udine, i Comuni cadorini di Auronzo, Lozzo, Domegge, Vigo e Lorenzago oltre ad altri comuni contermini della Carnia. La linea avrebbe interessato anche Sappada, San Pietro, Santo Stefano, San Nicolò, Danta e Comelico Superiore”. A seguire, propone nel volume l’ordine del giorno che a proposito dell’accennata linea, il 21 dicembre 1920 fu votato dai rappresentanti della Camera di commercio di Udine, dei Comuni di Udine, Auronzo, Lozzo, Domegge, Vigo di Cadore, Lorenzago, Tolmezzo, Raveo, Enemonzo, Socchieve, Preone, Ampezzo, Forni di Sotto, Forni di Sopra e Sauris riuniti a Villasantina dietro invito del sindaco di Auronzo: “… Considerato che la ferrovia Villasantina-Toblach viene a formare la direttissima Brennero-Trieste e che tale linea sottrae al traffico ferroviario austriaco a favore di Trieste e Venezia, quasi l’intero attuale percorso da Brennero a Trieste di chilometri 461 riducendolo a chilometri 380 interamente in territorio italiano, e raccorcia pure sensibilmente il percorso tra Brennero e Venezia in confronto della linea di Verona e della linea della Valsugana… esprimono fiduciosamente il voto che la linea non sia limitata al solo allacciamento Villasantina-Cadore ma che prosegua per Cimagogna-Auronzo-Tobalch; che il tratto da Cimagogna a Calalzo venga costruito colle caratteristiche per le curve e pendenze di linea di gran traffico come è progettato il tratto Villasantina-Cimagogna; che la linea già costruita Calalzo-Belluno sia gradualmente riformata e migliorata nelle curve e nell’armamento in modo che si possa ben affermare che la direttissima avrà per obiettivo non solo Trieste ma ben anche Venezia; che data l’attuale disoccupazione e le persistenti difficoltà per l’emigrazione, si dia mano senza indugio alla costruzione del primo tronco Villasantina-Ampezzo, il cui progetto è quasi pronto anche nella parte esecutiva e completo sul terreno fino a Vigo di Cadore, e si dia pure sollecita esecuzione al tronco Calalzo-Lozzo il cui progetto è già preparato…”.
Seguiva il richiamo al Comitato per la ferrovia attraverso la Carnia ed il Cadore presieduto dal cav. Giulio Solero (ne facevano parte i comuni di: Prato Carnico, Ovaro, Raveo, Ravascletto, Comeglians, Rigolato, Forni Avoltri, Sappada, San Pietro, Santo Stefano, San Nicolò, Danta e Comelico Superiore) che, riunito a Sappada nel luglio 1921, approvava la relazione morale finanziaria, sottolineato che “a nostro favore indubbiamente militavano la brevità dei percorsi, la minor lunghezza delle gallerie, e la possibilità di procedere alla costruzione di esse in condizioni assai favorevoli dato il carattere del sottosuolo composto da roccia sana perfettamente compatta e scevra di infiltrazioni d’acqua”, prendeva atto che per la soluzione di Val Tagliamento esisteva già un piano particolareggiato oltre che il parere favorevole dei Ministri interessati mentre per il progetto da noi propugnato esistevano larvate opposizioni anche da parte dello Stato Maggiore perché la questione non perfettamente conosciuta non consentiva allo stato delle cose un esame profondo e comparativo con l’altro progetto. E che i Comuni del Comelico, pur avendo aderito ‘toto corde’ all’iniziativa nostra, non potevano dimenticare per ovvie ragioni di convenienza che se la ferrovia della quale si propugnava la costruzione era la più vantaggiosa per i loro interessi, non era nella loro convenienza trascurare menomamente, ed in via subordinata, il vantaggio che sarebbe derivato ai paesi della loro regione dal passaggio di una grande linea ferroviaria importante ed internazionale a Cima Gogna e quindi nella immediata vicinanza del capoluogo. Per tutti questi motivi “decidemmo di desistere da ogni ulteriore agitazione perché era in noi ormai la convinzione che il nostro progetto non avrebbe più potuto prevalere nonostante le ottime ragioni tecniche, finanziare, militari, opportunistiche, che militavano a di lui favore”. E concludeva così: “Ed in questa decisione ci rafforzammo maggiormente quando il 16 novembre a.d. 1920 il nostro segretario ai lavori pubblici, on. Bertini, ebbe a dichiarare in pieno Parlamento che i lavori della Villa Santina-Ampezzo erano già stati compresi nel quadro dei nuovi impianti ferroviari della Venezia Giulia e Tridentina”.
Ecco infine, in estrema sintesi a proposito della Calalzo-Cima Gogna quanto richiamato dall’autore del libro: “Era impressionante, pericolosa e dannosa la soluzione di continuità esistente fra l’Alto Adige, Bellunese e Friuli: l’alto Cadore, con la zona del bacino del Piave a Monte di Calalzo, non percorso da alcuna ferrovia, poteva considerarsi come isolata dal resto d’Italia. La costruzione del tronco Calalzo-Lozzo fu decretata ancor prima della Grande Guerra ma i 12 chilometri previsti non toccarono mai Vallesella, Domegge, Lozzo, Pelos ed il caseggiato di Cima Gogna”.
NELLE FOTO (riproduzioni dal libro di Marcello Rosina “Belluno. La crisi dei vagoni”): cartolina con immagine panoramica di Sappada; Mare di San Pietro di Cadore; Costalta; Santo Stefano di Cadore; Danta; dintorni di Candide nella valle del torrente Padola.
LA PATATA GIGANTE DI SALESEI E COSTOIA
LIVINALLONGO Raccolto con soddisfazioni a Salesei di Livinallongo dove è stata raccolta una patata gigante di 1246 grammi.
SAN TOMASO A Costoia di San Tomaso anche Flavio ha raccolto una patata gigante, che di peso supera quella di Livinallongo con i sui 1319 grammi.
ALLA RADIO…
DUE MINUTI PER TE…CON DON GIORGIO LISE
Appuntamento fisso della domenica mattina con Don Giorgio Lise
FREEMIX, LA LIBERTA’ MUSICALE MIXATA DA DJ ATHOS E RACCONTATA DA DJ JACK
DON CESARE, IL PENSIERO DEL GIORNO. ALLA RADIO ALLE 7 DEL MATTINO E ALLE 19.30 DELLA SERA.
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LA RACCOLTA COMPLETA
L’ALMANACCO LADINO
LA RACCOLTA
IL SABATO ALLE 10.30 E ALLE 19. LA DOMENICA ALLE 12.30 LA RASSEGNA STAMPA DI GIANNI SANTOMASO
Ospite: Giulio Favretti
LA RACCOLTA COMPLETA
REGIONALE 48 DELLE DOLOMITI PASSO FALZAREGO fino al 26 novembre interruzioni della durata massima di 15 minuti in località Pian di Falzarego REGIONALE 48 DOLOMITI dall’11 ottobre al 3 dicembre senso unico località Andraz.
Precipitazioni: Assenti (0%)
Temperature: Senza notevoli variazioni, salvo un aumento delle minime in quota. Su Prealpi a 1500 m min 5°C max 9°C, a 2000 m min 3°C max 8°C. Su Dolomiti a 2000 m min 3°C max 8°C, a 3000 m min -1°C max 2°C.
Venti: Nelle valli in genere deboli; in quota moderati, a tratti tesi sulle vette dolomitiche e sulle cime delle Prealpi, da sud-est sulle Dolomiti, da est nord-est sulla fascia prealpina, 10-20 km/h a 2000 m, 20-30 km/h a 3000 m.
Precipitazioni: Assenti (0%)
Temperature: Nelle valli minime in aumento, massime stazionarie, in quota in lieve calo. Su Prealpi a 1500 m min 4°C max 6°C, a 2000 m min 1°C max 2°C. Su Dolomiti a 2000 m min 0°C max 4°C, a 3000 m min -6°C max -2°C.
Venti: Nelle valli in prevalenza deboli; in quota deboli, di direzione variabile al mattino, in graduale intensificazione, da est nord-est nel pomeriggio, fino a tesi in serata sulle cime, 5-35 km/h a 2000 m, 5-30 km/h a 3000 m.
CALCIO
L’AGORDINA PAREGGIA CON L’ITLAS, PRIMI 3 PUNTI DEL KERALPEN
SECONDA CATEGORIA GIR. T / ITLAS SANTA GIUSTINA SERRAVALLE – AGORDINA 1-1 (GOL AGORDINA: Fossen)
L’Agordina rientra dalla trasferta di Vittorio Veneto con un punto. Un risultato che non rispecchia ciò che si è visto in campo, specialmente nella prima frazione quando i ragazzi di Agordo hanno sprecato l’impossibile. Nella ripresa, dopo il pareggio di fine primo tempo, l’Itlas si chiude in difesa impedendo ai giocatori di Agordo di raggiungere la porta. Ora 14 giorni di riposo per gli agordini che ritorneranno in campo contro il Ponte Nelle Alpi. Parte bene la squadra di Lorenzi che al primo minuto di gioco va vicina al gol su punizione. Fossen ci prova subito dopo ma il suo tiro si stampa sul palo. L’Agordina tiene in mano la partita tanto che l’Itlas non riesce a superare la metà campo. La partita si anima quando Del Chin sbaglia da posizione ravvicinata il vantaggio agordino. I trevigiani sbagliano un rigore. Uscita sbagliata di Dell’Osbel, avversario a terra ma dagli undici metri la squadra di casa colpisce il palo. Al 30’ Fossen porta in vantaggio la squadra di Agordo. Punizione dal limite e pallone che si infila sotto al sette. Nel finale di tempo il pareggio del Santa Giustina. Zannoni fa fallo di mano in area e rigore per i trevigiani che Rizza non sbaglia. Nella ripresa l’Agordina rischia il raddoppio. Conclusione di Fossen e traversa. Poco calcio giocato nella ripresa e di conseguenza poche azioni da gol. L’Agordina alza il piede da l’acceleratore e l’Itlas prova a colpire in contropiede senza però avere risultati. Nel finale di gara la compagine allenata da Lorenzi ce la mette tutta per conquistare i tre punti in palio.
GIOVANISSIMI PROVINCIALI / AGORDINA – VALBELLUNA
PARTITA POSTICIPATA A LUNEDI’ 25 OTTOBRE
ALLIEVI REGIONALI / AGORDINA – LOVISPRESIANO 2-4
Terza sconfitta consecutiva per i ragazzi del Campionato Allievi Regionali dell’Agordina. La formazione di Agordo non riesce a tenere il passo del Lovispresiano che espugna l’Ivano Dorigo di Agordo rifilando 4 gol ai padroni di casa. Per gli agordini rimangono i gol di Mezzacasa e Molin Pradel che rendono meno amara una sconfitta maturata ancora nella prima frazione di gioco.
JUNIORES REGIONALI / AGORDINA – SAN VENDEMMIANO 1-4
L’Agordina di Fontanive esce sconfitta dalla sfida all’Ivano Dorigo contro il San Vendemmiano. Un match che ha visto gli agordini passare in vantaggio con De Colò ma poi la supremazia dei trevigiani si è fatta vedere. Il San Vendemmiano conquista 3 punti grazie al poker rifilato alla squadra di Agordo. Agordina che in questo momento ha 5 punti in classifica e deve rialzare la testa per abbandonare le retrovie del campionato regionale.
JUNIORES PROVINCIALI / PLAVIS – FIORI BARP 2-1
Un match da dimenticare per il Fiori Barp che perde la prima partita stagionale dopo una prestazione decisamente sottotono. La Plavis incamera 3 punti e lo fa nel secondo tempo. Prima frazione di gara noiosa con le squadre che non si scoprono. Nella ripresa i padroni di casa trovano un uno due micidiale che atterra i sedicensi. Il Fiori Barp accorcia le distanze su calcio di rigore con Lonati.
ECCELLENZA FEMMINILE / KERALPEN – VITTORIO VENETO 7-1 (GOL KERALPEN: 3 Sommariva, 2 Cerenà, Tollardo, Costa)
Che gran vittoria per il Keralpen. Prima vittoria per la formazione femminile bellunese che atterra il Vittorio Veneto dopo una partita quasi perfetta. Primi tre punti per la formazione di Belluno che sul campo di Gron fa la voce grossa. Non si sblocca il punteggio nei primi minuti di gara. Le due compagini sembrano non volersi scoprire e quindi lo spettacolo sembra non decolllare. L’equilibrio regna in campo anche se il Keralpen ci prova con Bogo e Cappellano ma il pallone non entra. Bellunesi che prendono coraggio e al 24’ sbloccano il punteggio con Sommariva. Ci prendono gusto le ragazze del Keralpen che subito dopo trovano il raddoppio con la stessa Sommariva che insacca con un tiro al volo imprendibile. Il Vittorio Veneto accorcia le distanze a fine primo tempo dopo uno svarione difensivo delle bellunesi. Keralpen che alza subito la testa con la deviazione vincente di Tollardo che chiude la prima frazione sul 3 a 1. Nella ripresa la squadra bellunese dilaga e chiude definitivamente la sfida. Prima Costa cala il poker poi Cercenà mette la firma alla quinta rete per la compagine di casa. La sesta marcatura del Keralpen arriva da Sommariva che firma la tripletta personale. Nel finale la settima rete del Keralpen arriva da Cerenà.
HOCKEY
L’ALLEGHE BATTE I CAMPIONI IN CARICA DEL CALDARO ALL’OVERTIME
PARZIALI: 0-1, 2-0, 0-1, 1-0
GOL: Pt. 8’25” Oberrauch. St. 5’31” Berger, 14’42” Giolai. Tt. 9’35” Felderer. Ot. 3’12” De Toni
Che partita al De Toni, ma che fatica per l’Alleghe che vince all’overtime. Meritavano di più le civette che hanno dominato nettamente le prime due frazioni di gara. Due reti del Caldaro su altrettante disattenzioni difensive. Gli agordini rispondono con Berger e Giolai ma a decidere la sfida è Edgar De Toni che a 2’ dal termine dell’overtime regala il punto aggiuntivo alla formazione allenata da Fontana. Terza vittoria consecutiva per i biancorossi che ingranano la marcia giusta dopo un inizio di stagione da dimenticare. Inizia con il giusto approccio la gara delle civette che nei primi stralci della sfida sembra essere incisiva. Il Caldaro non è da meno e si avvicina alla porta difesa da Scola. Nel momento migliore degli agordini, gli ospiti passano in vantaggio con Oberrauch che con un reboud batte l’estremo alleghese. Continuano a spingere i ragazzi di Fontana prendendo di mira la porta dei lucci ma il golie altoatesino non lascia passare un disco. Nel finale di tempo Berger ci prova in contropiede ma Morandel fa l’ennesimo miracolo. Secondo drittel con i biancorossi alla ricerca del pareggio. Morandel continua a negare il gol all’Alleghe ma dopo una serie di tentativi andati a vuoto è Berger che pareggia i conti su assist di Giolai. Sembrano in difficoltà gli altoatesini con le civette che non riescono a bucare ancora una volta la porta avversaria. Dopo un assedio i padroni di casa si portano avanti con Giolai che sfrutta un assist di De Val per battere il portiere. Il Caldaro si sveglia nella parte finale di tempo mettendo in difficoltà gli agordini. L’Alleghe soffre nella terza frazione. La stanchezza si fa sentire e il match sembra essere in una fase di stanca. Al primo powerplay i lucci pareggiano i conti con Felderer che dalla distanza batte Scola. Reagiscono i ragazzi di Fontana ma il golie del Caldaro sembra non voler commettere errori. Si va all’overtime dove le civette conquistano il punto aggiuntivo con una bella percussione di Edgar De Toni che mette la firma sulla rete decisiva.
L’UNDER 17 ALLEGHESE CROLLA IN CASA CON L’AOSTA
ALLEGHE – AOSTA 2-4
GOL ALLEGHE: De Luca, Costantini
Dopo una settimana di riposo ritorna in campo la Under 17 dell’Alleghe/Cortina che al De Toni crolla contro l’Aosta. La squadra mista alleghese inizia la sfida nel peggiore dei modi subendo in pochi minuti due marcature valdostane. Nel secondo drittel è De Luca che accorcia le distanze per le civette ma nella terza frazione sono ancora gli ospiti ad avere in mano la partita. Aosta che allunga e Alleghe che accorcia con Costantini ma nel finale sono due i gol dei Gladiators che mettono fine all’incontro.
CORSA CAMPESTRE
IN 253 PER L’ESORDIO DEL CAMPIONATO PROVINCIALE DI CORSA CAMPESTRE CSI
VALLESELLA DI CADORE Sono stati 253 i concorrenti che domenica 24 ottobre hanno dato vita alla prima prova del Campionato provinciale di corsa campestre 2021, evento proposto dal comitato di Belluno del Centro sportivo italiano in sinergia con quello di Feltre e valevole per il 23.mo Trofeo giovanile Serafino Barp e per i trofei Kiwi Sport (categorie assolute) e Alpen Plus (classifica generale). Si è gareggiato, in una splendida giornata di sole, a Vallesella di Domegge di Cadore, per l’organizzazione di Gruppo Marciatori Calalzo e Associazione sportiva Pozzale. Per quanto riguarda le gare assolute, la prova maschile è vissuta sul duello tra lo zoldano Isacco Costa (Atletica Zoldo) e il cadorino Osvaldo Zanella (Marciatori Calalzo), con quest’ultimo ad avere la meglio alle sprint. A completare il podio è stato Francesco Da Vià. La gara donne ha visto il successo dell’agordina Manuela Bulf (Atletica Agordina) sulle cadorine Laura Mazzoleni Ferracini (Castionese) e Martina Festini Purlan (Marciatori Calalzo). L’Atletica Agordina si è ben comportata ottenendo ottimi risultati. Da ricordare il quarto posto nella categoria Esordienti femminile di Miriam Triches, il terzo posto nella categoria Allievi di Arianna Soppelsa, il primo nella categoria Amatori A di Manuela Bulf, il secondo nella categoria Veterani A di Viviana Pilat, il terzo nella classifica Adulti B maschile per Gabriele Toffoli, nella categoria Veterani A il primo posto di Renzo Deola e il secondo di Ivano Marcon. Dopo quella di Vallesella, il campionato provinciale di campestre proporrà altre quattro prove: il 31 ottobre a Ronchena di Lentiai (Borgo Valbelluna), a cura del Gs La Piave 2000, il 14 novembre a Boscherai – Pedavena, per l’organizzazione della Polisportiva Csi Feltre, il 21 novembre a Bribano di Sedico, ancora a cura del Gs La Piave 2000, e il 5 dicembre a Quero-Vas, per l’organizzazione del Gs Astra Quero. Per il 28 novembre è prevista la prima prova del Campionato regionale: si svolgerà a Modolo di Castion – Belluno e sarà organizzata dal Gs Castionese.
MOTORI
DENIS MEZZACASA PROTAGONISTA ANCHE AD ORVIETO NELLA TAPPA FINALE DEL TROFEO VELOCITA’ MONTAGNA
di Roberto Bona
VOLLEY
UNA VITTORIA E UNA SCONFITTA PER IL VOLLEY CLUB AGORDINO
AGORDO Il fine settimana del Volley Club Agordino si chiude con alti e bassi. Partendo dalle note dolenti, la squadra giovanile dell’under 16 ha incamerato l’ennesima sconfitta di inizio stagione. Al Palarova di Agordo vittoria netta del Limana che chiude la sfida in tre set lasciando ben pochi punti alle avversarie. Meglio la prima squadra che, sempre al Palarova di Agordo, ha giocato la terza partita di Coppa ed ha superato il Piave con facilità. 3 a 0 il risultato della partita con le ragazze di Livio De Nardin che scalano la classifica portandosi al secondo posto del girone, dietro al Nervesa unica squadra a punteggio pieno.
QUESTI I RISULTATI:
COPPA SECONDA DIVISIONE / VOLLEY CLUB AGORDINO – PIAVE 3-0 (25-21, 25-19, 25-14)
CAMPIONATO UNDER 16 / VOLLEY CLUB AGORDINO – LIMANA 0-3 (18-25, 9-25, 3-25)
VOLLEY
Primo punto in campionato, un’occasione persa
BOLOGNA- BELLUNO 3-2 PARZIALI: 23-25, 25-17, 17-25, 25-22, 15-12. BOLOGNA: Boesso 18, Soglia 8, Maretti 16, Marcoionni 8, Spagnol 10; Poli (L), Bonatesta 4, Venturi, Faiulli, Trigari. N.e. Dalmonte, Faggiano, Ghezzi. Allenatore: A. Asta. BELLUNO: Maccabruni 6, De Santis 9, Graziani 16, Candeago 13, Piazzetta 2, Mozzato 14; Martinez (L), Gionchetti 1, Milani, Della Vecchia, Paganin 4, Ostuzzi, Pierobon (L). Allenatore: D. Poletto. ARBITRI: Antonio Licchelli di Catanzaro e Stefano Chiriatti di Lecce.
Un match da cui i biancoblù riescono a spremere comunque un punto: il primo nel campionato di Serie A3 . Ma potevano essere 2. Anzi, 3. Perché nel quarto set, i ragazzi di Poletto non riescono a gestire un cospicuo vantaggio. E il muro, ancora una volta granitico, non basta: in chiusura saranno ben 17 i palloni inchiodati nella metà campo avversaria. E ben 6 hanno l’impronta di Maccabruni. L’ANALISI DEL COACH – «Il punto ci sta molto stretto – afferma nell’immediato post partita coach Diego Poletto -. Siamo riusciti a giocare con carattere per larghi tratti della gara, però in certi frangenti siamo stati troppo leggeri e poco tenaci. Bravi loro a crederci, mentre noi dobbiamo lavorare moltissimo sull’aspetto mentale. Certe situazioni vanno gestite in maniera completamente diversa».