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IL 25 APRILE, FESTA DELLA LIBERAZIONE
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DEPONE LA CORONA D’ALLORO AL MILITE IGNOTO
LE FRECCE TRICOLORI SOPRA IL CIELO DI ROMA
• Per la prima volta il numero di pazienti in isolamento domiciliare porta il segno meno: 82.212 contro 82.286 di venerdì (-74). Si accentua il calo (-680) degli ‘attualmente positivi’ al virus. I casi in più sono 2.357; • Pronte le nuove regole per viaggiare nella fase 2: sui mezzi pubblici locali obbligo di distanziamento sociale e naso e bocca coperti, anche con stoffa; • Due milioni e 800 mila i contagi globali, Usa vicini al milione. Bill Gates: pronto a finanziare il vaccino su cui si sta lavorando a Oxford. Boris Johnson lunedì torna al lavoro; • Oms: nessuna prova che i guariti siano immuni.
ANCORA 2 DECESSI DI PAZIENTI GIA’ OSPITI DELLA CASA DI RIPOSO DI PEDAVENA. RECORD DI PAZIENTI NEGLI OSPEDALI BELLUNESI 90 PAZIENTI IN CORSIA, 7 IN TERAPIA INTENSIVA, +12 AD AGORDO DA IERI OSPEDALE COVID E PRIMI PAZIENTI TRASFERITI DALLE CASE DI RIPOSO
di Mirko Mezzacasa
Tutti pronti davanti alla televisione per ascoltare Giuseppe Conte che domani ci dirà quello che ci aspetta dal 4 maggio. Domani uscirà dunque il nuovo DPCM che dovrebbe renderci la libertà in modo quasi totale dal 4 maggio anche se alcuni dubbi persistono, quelli legati ai trasporti ad esempio, oppure agli spostamenti interregionali. Saranno concesse le visite ad amici, parenti e anche i bagni per chi vive in prossimità del mare. Bar e ristoranti apriranno solo il 18 maggio. I musei con accessi scaglionati, distanze da rispettare e tour guidati riapriranno a fine maggio. Ieri in Regione ulteriori chiarimenti sull’ordinanza di venerdi, i cibi da asporto vanno ordinati prima, quindi su prenotazione. Rispetto a giovedi cambio di rotta per i lavori nell’orto possibili solo nella cintura dei confini comunali così anche nei cimiteri anche se l’avvocatura della Regione ha precisato che le visite in cimitero oltre Comune sono possibili per parenti di primo grado. I supermercati rimangono chiusi anche il primo maggio. Nel Veneto i pazienti in terapia intensiva sono scesi a 129 (-1). I decessi, tra ospedali e case di riposo, ieri sono stati 44, dato che porta a 1.288 il totale delle morti. I pazienti in area non critica 1.105 (-54), negativizzati 6.671 (+365), dimessi sono 2.579, tamponi al 25 aprile 306977, 10mila piu’ di venerdi, isolamento domiciliare 8722 (+800 da venerdi), Positivi 17391 (+162) dal 21 febbraio, attualmente positivi 9432. Ricoverati 1234 (-55). In provincia ancora due decessi anche ieri sono deceduti: un paziente covid positivo 93 anni, ricoverato in Pneumologia a Belluno e residente in Ulss Dolomiti e una paziente covid positiva 86 anni, ricoverata in Pneumologia COVID di Belluno e residente nella Ulss Dolomiti. Sono in corso gli accertamenti per stabilire le cause dei decessi da parte dell’Istituto Superiore di Sanità. Sono ormai 54 i decessi in Belluno dal 21 febbraio: Ospedale San Martino di Belluno 37 (+2), Feltre 6, Belluno Ospedale di Comunità 9, Agordo 1 e Pieve di Cadore 1. Sono invece 61 i decessi ufficiali (dato cumulativo) dal 21 febbraio inizio dell’epidemia. Da ieri 30 posti covid in più all’ospedale di Agordo e primo trasferimento di pazienti dalle case di riposo, ecco spiegato il perchè dei 12 pazienti in più. Rallenta il contagio (+5) gli attualmente positivi sono 724, sono invece 262 i negativizzati, 1304 in isolamento domiciliare fiduciario. Ricoverati, al San Martino di Belluno 43 (0), terapia intensiva 7 (0) Ospedale di Comunità di Belluno 26 (+1) ad Agordo 31 (+12)
DALLA SPAGNA, CORONAVIRUS A TENERIFE
di Amedeo Franceschini
AGGIORNAMENTO ULSS 1 DOLOMITI 25 APRILE 2020
BELLUNO GLI AGGIORNAMENTI DALLA ULSS 1 DOLOMITI
SORVEGLIANZA SANITARIA COVID-19 Numero totale tamponi effettuati per ricerca nCoV al 25 aprile 2020 16.684 (+ 231) Persone residenti in Ulss Dolomiti in isolamento domiciliare fiduciario e sorveglianza attiva al 25 aprile 2020: 1.304 (+ 6 rispetto ieri) Alcuni tamponi sono stati effettuati più volte sulle stesse persone
NOVITA’ NEGLI OSPEDALI
BELLUNO Sono stati attivati ulteriori posti letto per pazienti COVID a bassa intensità al 4° piano del blocco Medico per un totale complessivo di 48 posti letto (ospedale di comunità e Geriatria covid)
AGORDO Sono stati attivati ulteriori posti letto per pazienti COVID positivi a bassa intensità di cura – modello ospedale di comunità per un totale di 30 posti letto
CORONAVIRUS: DUE MORTI IN PROVINCIA
BELLUNO Ancora due decessi anche in questo 25 aprile, In mattinata sono deceduti: un paziente COVID positivo 93 anni, ricoverato in Pneumologia covid di Belluno e residente in Ulss Dolomiti e una paziente covid positiva 86 anni, ricoverata in Pneumologia COVID di Belluno e residente nella Ulss DOlomiti. Sono in corso gli accertamenti per stabilire le cause dei decessi da parte dell’Istituto Superiore di Sanità.
54 DECESSI NEGLI OSPEDALI BELLUNESI DAL 21 FEBBRAIO Ospedale San Martino di Belluno 37 (+2), Feltre 6, Belluno Ospedale di Comunità 9, Agordo 1 e Pieve di Cadore 1. Sono invece 61 i decessi ufficiali (dato cumulativo) dal 21 febbraio inizio dell’epidemia
AD AGORDO TRASFERITI 12 PAZIENTI DALLE CASE DI RIPOSO
L’INTERVENTO DI GIANPAOLO BOTTACIN, ASSESSORE DEL VENETO
DATI E GRAFICI DEL GIORNO, PROVINCIA – REGIONE 25 APRILE 2020
Con la collaborazione di Tiziano De Col
La Provincia di Belluno fa segnare ancora un incremento giornaliero di positivi oggi inferiore alla media del Veneto. Le forti oscillazioni riguardanti gli incrementi giornalieri dei contagi sono direttamente collegati alla quantità di tamponi effettuati su nuovi soggetti. La provincia di Belluno resta sempre con il rapporto contagi/popolazione la Provincia con il più alto valore del Veneto ma oggi il divario in rapporto alle altre Province Venete tende leggermente a ridursi
LEGGI LA CONFERENZA STAMPA DI LUCA ZAIA
DAL DE BREVITATE VITAE «La vita non è breve, è l’uomo che la rende breve». Zaia cita Lucio Anneo Seneca.
I veneti emigrando non hanno riempito le carceri, ma impollinato il mondo con la loro operosità.
Non si esce dal proprio Comune nè per il cibo per l’asporto nè per gli orti contrariamente a quanto detto ieri. Se si tratta di coltivazione agricola a titolo ricreativo del singolo cittadino, allora no, non è possibile spostarsi. Ci siamo agganciati al DPCM che categoricamente non permette spostamenti per le seconde case e quindi anche per gli orti. Bisogna fare riferimento quindi agli spostamenti nel Comune. Quindi autoconsumo nel proprio Comune. Stesso discorso per i cimiteri, sono possibili le visite solo nei campi santi del Comune di residenza.
Nel giorno della LIberazione un pensiero ai Caduti e un ricordo per la festa di San Marco. Il ricordo dei 54mila partigiani morti, oltre 6mila erano veneti. La Resistenza in Veneto era iniziata il 10 settembre del 1943, a Padova. Pensiero particolare per Tina Anselmi valorosa veneta, la staffetta Gabriella, aveva 17 anni quando nel ’44 ha visto l’impiccagione a Bassano dei Partigiani. E’ stata il primo ministro al femminile, nel ’78 ha dato vita al Sistema Sanitario Nazionale. Oggi le vittime del coronavirus sono quella della nuova Resistenza, i nostri nonni che hanno fatto grande il Veneto e il Paese intero. San Marco: bandiera che sentiamo nostra, l’unica al mondo che riporta la parola pace. Segna la storia del popolo veneto. Fase 2 in Veneto, tutte le comunità hanno avuto una curva di 70 giorni, ma la fase di coesistenza con il Covid deve essere affrontata con responsabilità. Non saremo in liberazione totale, avremo mascherina, guanti, igienizzante e comportamenti precauzionali e grazie per la collaborazione dei cittadini. Zaia ha quindi sintetizzato le nuove misure dell’ordinanza di ieri, soprattutto ha fatto una crono storia di quanto successo dall’inizio della pandemia. Con le nuove ordinanze i provvedimenti sono allineati con quello che prevede la legge, la Regione non si è sognata nuove aperture, il Veneto non è uscito dai limiti delle disposizioni. L’ordinanza 42 del 13 aprile fa riferimento a cibi per asporto, fiorerie, orti e boschi coltivabili, cimiteri, imbarcazioni e lavori edili minori erano concessi, non è stato fatto nulla di più di quanto scritto, solo ribadito. Non si dica che qui c’è chi firma ordinanze alla “Carlona” sono tutte in scia con il DPCM. Cibo da asporto solo uscita individuale, fatta eccezione per disabili e minorenni con la prenotazione online o telefonica, si ritira il cibo, si consuma a casa. Fino al 4 maggio funziona così. Davamo per scontato che l’uscita di casa si facesse in modo individuale, ma abbiamo sbagliato quindi lo ribadiamo. Orti Abbiamo allineato la nostra posizione alle disposizioni ministeriali. Attività agricola libera, a titolo ricreativo il Ministero ha fornito prese di posizione con delle faq indicando l’autoconsumo per se stessi come attività agricola permessa nel proprio Comune. Sindaci arrabbiati per l’ordinanza di ieri improvvisa ed immediata capisco siano arrabbiati, le ordinanze vengono fatte in fretta. Questo non vuol dire che non sia fondamentale il dialogo con i sindaci ma dovevamo adottare un’ordinanza immediata. Ripartenza con il conteggio dei postivi in questo caso serve anche il rapporto in base al numero di tamponi. Il Veneto che ne ha fatti molto di più sarebbe evidentemente svantaggiato. Quante persone morte per coronavirus tra i tanti morti di questi mesi? Non compete a noi, è un discorso imbarazzante ma affrontato spesso. Il 99% dei pazienti se non aveva il coronavirus non moriva, sarebbe morto per altre patologie ma è stato spartiacque per la vita della persone.Toelettatura per animali L’idea:consegna dell’animale in loco, previo appuntamento senza sala d’attesa: stiamo affrontando l’argomento. Alto numero di positivi e tante persone in isolamento c’è un piano per fronteggiare eventuali aumenti di contagi? Abbiamo una macchina piazzata per rispondere alle emergenze con tamponi, isolamento e terapie intensive. Asporto si puo’ entrare? Solo una alla volta Concessionarie auto possono lavorare lunedi? No, il Governo non lo ha permesso. Cimiteri in altri Comuni? Ci si deve limitare al Comune come previsto dal DPCM ma ci si puo’ spostare se il deceduto è parente di primo grado. Capisco la situazione critica in cui abbiamo messo i sindaci ma li ringrazio perché so che fanno sempre l’impossibile.
PARTE 1
https://www.facebook.com/zaiaufficiale/videos/556239761693912/
PARTE 2
https://www.facebook.com/zaiaufficiale/videos/549238592677110/
LA CELEBRAZIONE DEL 25 APRILE A BELLUNO
BELLUNO Il sindaco di Belluno Jacopo Massaro e il Presidente della provincia Roberto Padrin hanno celebrato assieme la Festa della Liberazione
INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA ROBERTO PADRIN
La libertà è un valore assoluto e senza tempo. Ma forse quest’anno lo percepiamo con maggiore forza e con un sentimento di empatia che ci rende più vicini nonostante il distanziamento sociale imposto. Quest’anno ci troviamo a celebrare il 75. anniversario della Liberazione e della fine della guerra proprio in un momento in cui il nostro Paese si scopre in guerra con il coronavirus e in cui le libertà dei singoli sono state compresse per il bene collettivo. Mi auguro vivamente che le modalità di celebrazione di questo 25 aprile siano uniche e irripetibili. Eppure, ci rendono quanto mai attuale il sentimento del 25 aprile 1945. Con una differenza che abbiamo l’obbligo morale di cogliere e sottolineare: allora l’Italia era divisa, dilaniata dopo lunghi anni di battaglie, di morte e di sangue; oggi il Paese, dilaniato dal numero di morti e dagli ospedali oberati di ammalati, è unito dalla comune lotta contro il virus. Questa unità, necessaria per contrastare il contagio e liberarci dal coronavirus, dovrà essere alla base della ripartenza, esattamente come l’accantonamento delle divisioni ideologiche è stato fondamentale per la ricostruzione dell’Italia dopo la guerra. Ognuno dovrà fare la sua parte. Ognuno di noi sarà chiamato a ricostruire pezzettino per pezzettino, e a far rifiorire la provincia di Belluno laddove il virus ha seminato paura, distanze e chiusure. È un’occasione unica per trasformare il nostro Paese e il nostro territorio, per essere protagonisti della rinascita. “La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare”, scrisse Piero Calamandrei. È proprio così: in queste settimane ci siamo sentiti mancare l’aria. Le attività economiche hanno dovuto chiudere. Non abbiamo potuto incontrare famigliari e amici. Molti hanno perso gli affetti più cari, i genitori, i nonni… Ma tra poco potremo ricominciare a respirare e lasciarci alle spalle tutto questo.
Buon 25 aprile. Buona Liberazione.LE PAROLE DEL SINDACO DI BELLUNO JACOPO MASSARO
LE FOTO
LE CELEBRAZIONI DEL 25 APRILE A FELTRE
FELTRE In occasione del 75esimo anniversario della Liberazione, questa mattina il sindaco di Feltre Paolo Perenzin e il presidente del Consiglio Comunale Manuel Sacchet hanno deposto una corona presso il monumento ai caduti, alla presenza del gonfalone della città. La cerimonia, nel più stretto rispetto delle norme sul contenimento del virus, si è svolta senza la presenza di pubblico, né dei rappresentanti delle associazioni partigiane, combattentistiche o d’arma, che l’Amministrazione saluta e ringrazia per aver ben compreso l’eccezionalità del momento.
IL SINDACO DI FELTRE PAOLO PERENZIN
LE FOTO
LA CELEBRAZIONE DEL 25 APRILE AD AGORDO
AGORDO Il sindaco di Agordo Roberto Chissalè e l’assessore Cristina Bien hanno celebrato la festa della liberazione depositando una corona al monumento ai caduti. Una corona è stata deposta anche sulla lapide che ricorda Ottorino de Col.
LA CELEBRAZIONE DEL 25 APRILE A RIVAMONTE
RIVAMONTE Il Sindaco Giovanni Nino Deon e il parrocco del Poi, Don Fabiano, hanno celebrato la festa della liberazione a Rivamonte deponendo una corona d’alloro al monumento ai caduti
LA LETTERA DEL SINDACO DEON DI RIVAMONTE
Carissimi Cittadini, Il 25 aprile è la festa di tutti coloro che amano la democrazia e la libertà. È il giorno in cui gli Italiani festeggiano la Liberazione da tre orrori che li avevano messi in ginocchio: dalla dittatura fascista, dall’occupazione nazista e dalla guerra.
La Resistenza sfociò in un miracolo: forze politiche fino a quel momento divise si unirono, ceti sociali molto distanti tra loro si incontrarono, dalla profonda crisi morale seguita al fallimento del fascismo e all’occupazione tedesca uscì una nuova idea di Italia che troverà la sua sintesi nella Repubblica e nella scrittura condivisa della Costituzione. L’acquisizione della democrazia non è qualche cosa di fermo e di stabile che si possa considerare raggiunta una volta per tutte. Bisogna garantirla e difenderla, approfondendo quei valori di libertà e di giustizia che sono la grande aspirazione popolare consacrata dalla Resistenza. Il nostro antifascismo non è dunque solo una nobilissima affermazione ideale, ma un indirizzo di vita, un principio di comportamenti coerenti. La festa di oggi, il 25 Aprile, è innanzitutto la festa della libertà ritrovata, la festa che ricorda la fine della guerra, la festa di un nuovo inizio per l’Italia e per l’Europa. A quella stagione – ed è questo, credo, il senso più importante della celebrazione di oggi – parteciparono donne e uomini di grande tempra; donne e uomini che hanno dato moltissimo alla nostra comunità, cittadina e nazionale, in termini di impegno e di esempio, spendendosi prima per la libertà e poi per la ricostruzione, mettendo in pericolo la loro stessa vita. Per comprendere al meglio il senso del 25 Aprile, credo sia necessario rivolgere il nostro pensiero, il nostro sguardo, ai protagonisti di quella stagione, ai protagonisti di gesta eroiche in favore della vita, dell’uomo e della libertà. A loro, che ancora oggi ci sollecitano al valore e alla speranza, la nostra gratitudine e il nostro impegno a tenere vivo il loro esempio di coraggio e umanità! Siamo qui oggi nella memoria di tutti coloro che in quegli anni si sono spesi per difendere i valori della libertà e della democrazia, anche con il sacrificio estremo – di vite spesso molto giovani -, e che oggi non sono più con noi.
Faccia conoscere il Governo ai giovani in che cosa consistevano le spedizioni fasciste, la loro barbara opera di distruzione, i loro crimini. Fate conoscere ai giovani che il fascismo era l’antidemocrazia che ha portato alla rovina la patria. Fate conoscere la lotta sostenuta con tanta fermezza dall’antifascismo e l’eroismo della Resistenza. Si facciano conoscere nelle scuole Lettere dei condannati a morte della Resistenza. Un ricordo particolare va rivolto a Sandro Pertini che profuse tutta la sua vita per difendere gli ideali di libertà, di pace e di giustizia sociale. Un uomo che con la sua semplicità trascinava gli animi, Lui che dalle carceri fasciste con tenacia e coerenza di ideali riuscì a raggiungere il massimo vertice dello Stato. Questa, cari Cittadini, è la Resistenza, e noi uomini maturi dobbiamo guardare fiduciosi ai giovani e quindi al domani del popolo italiano. Ad essi vogliamo consegnare intatto il patrimonio politico e morale della Resistenza, perché lo custodiscano e non vada disperso, alle loro valide mani affidiamo la bandiera della libertà e della giustizia, perché la portino sempre più avanti e sempre più in alto. Viva la Resistenza! Viva l’ Italia.
25 aprile 2020
Giovanni Deon
Sindaco di Rivamonte Agordino
“DE COCCIO”: 69 SANZIONI IN 5 GIORNI, 15 SOLO IERI
144.000 MASCHERINE DISTRIBUITE DAL ROTARY CLUB
BELLUNO Dal mondo del Rotary vi è stata l’ennesima dimostrazione di quanto esso possa connettersi anche a distanza, secondo il motto ufficiale del presidente internazionale: «Rotary connects the world». Il Rotary Club Belluno non è rimasto infatti inerme nei confronti della situazione creatasi con la diffusione del Covid-19 nella nostra provincia. In un contesto di circa 5.000.000 di mascherine protettive, che sono state acquistate da parte dei Rotary Club Italiani per il territorio nazionale, sono state messe a disposizione per il Distretto 2060 – Triveneto ben 144.000 mascherine. Di queste 144.000, circa 80.000 sono state riservate al territorio della Regione Veneto; 26.500 al territorio Friuli Venezia Giulia; 27.000 alla Regione Trentino-Alto Adige. La provincia di Belluno ne ha potuto acquisire circa 12.000. Relativamente alle sedici associazioni bellunesi delle aree Bellunese-Alpago, Agordino, Cadore e Feltrino sono state consegnate una prima tranche di 5.500 mascherine.
IL PRESIDENTE DEL ROTARY CLUB BELLUNO FELICE GAIARDO
LE FOTO DELLA CONSEGNA ALLA CROCE VERDE DI ALLEGHE
EFFETTO COVID-19: UNA PICCOLA IMPRESA SU 2 DENUNCIA CHE SI SONO ALLUNGATI I PAGAMENTI
Una piccola azienda su 2, denuncia la CGIA, segnala che i tempi di pagamento dei committenti privati si sono allungati a dismisura e questo sta mettendo a rischio la tenuta finanziaria di tantissimi autotrasportatori, produttori di imballaggi e di una parte di attività metalmeccaniche che, in questo periodo di lockdown, hanno comunque lavorato. Realtà, fa sapere la CGIA, che anche in condizioni di normalità economica sono spesso a corto di liquidità e sottocapitalizzate. Dichiara il coordinatore dell’Ufficio studi Paolo Zabeo:
“La questione liquidità per le piccole imprese è dirimente. Se anche coloro che hanno lavorato faticano ad incassare le proprie spettanze, è evidente che bisogna cambiare registro. Ovvero, stop a prestiti bancari a tassi comunque non proprio prossimi allo zero, che costringono le attività ad indebitarsi ulteriormente. Sì, invece, a contributi a fondo perduto. Se con troppi debiti le piccole imprese sono destinate a saltare, lo Stato, invece, anche con un debito pubblico maggiore, può reggere, grazie anche alle misure che la Bce e l’Unione Europea metteranno in campo nei prossimi mesi”.
A sostegno della tesi che le aziende vanno aiutate con trasferimenti aggiuntivi a fondo perduto, la CGIA segnala il report presentato nei giorni scorsi dai ricercatori della Banca d’Italia Giorgio Gobbi, Francesco Palazzo e Anatoli Segura 1 . Non solo. Gli artigiani mestrini guardano con interesse all’esperienza maturata in Germania in queste ultime settimane. Per sostenere le piccole imprese, infatti, il governo e i länder tedeschi hanno erogato, alle realtà con meno di 15 addetti, fino a 15 mila euro a fondo perduto.
Il problema liquidità, ovviamente, riguarda anche le imprese dei servizi alla persona che, a differenza degli autotrasportatori o di tante aziende metalmeccaniche, in queste ultime settimane sono state costrette alla chiusura. Molte hanno cominciato a “recuperare” flussi di cassa non pagando alcune scadenze. Segnala il segretario Renato Mason:
“Non sono pochi gli artigiani e i piccoli commercianti che hanno deciso di mitigare il forte calo dei flussi di cassa registrato in questo ultimo mese e mezzo non pagando le bollette di acqua, luce, gas, l’affitto o le spese condominiali. E’ il caso di tanti calzolai, tappezzieri, orafi, gelatieri, pasticceri, sartorie, fiorerie, barbieri, parrucchieri, estetiste, bar, ristoranti e negozi vari che per legge hanno dovuto tenere chiuso l’esercizio. Anche chi ha potuto tenere aperto – come i fotografi, gli ottici e le pulitintolavanderie – ricavi ne ha fatti molto pochi e sta riflettendo se con la fine del lockdown avrà comunque senso continuare l’attività. Per questo, oltre a dare liquidità a fondo perduto a queste piccole attività, è necessario anche un taglio fiscale importante sin da subito”.
In merito alla cosiddetta “fase 2”, la CGIA auspica che le attività possano aprire quanto prima, decisione, ovviamente, che deve essere avvallata dalla comunità scientifica, in quanto la salute dei cittadini e dei lavoratori autonomi/dipendenti deve essere posta sempre al primo posto. Tuttavia, ciò che sorprende e che non si parli per nulla della cosiddetta “fase 3”, vale a dire quella del rilancio economico. In altre parole, il Governo non sembra avere un piano di rilancio, un progetto, un’idea sul futuro del Paese. Un’azione che sarebbe indispensabile, anche per dettare la linea a tanti imprenditori che dopo questa esperienza si sentono disorientati e confusi.
Mestre 25 aprile 2020
1 Banca d’Italia “Le misure di sostegno finanziario alle imprese post-Covid-19 e le loro implicazioni di medio termine” di Giorgio Gobbi, Francesco Palazzo e Anatoli Segura. Note Covid-19 del 15 aprile 2020
AL TURISTA CHE ACCUSA IL COMUNE DI “SANIFICARE” A MACCHIA DI LEOPARDO LA PUNTUALE RISPOSTA DEL SINDACO
FALCADE Il proprietario di una seconda casa a Caviola punta il dito contro il Comune che avrebbe spazzato strade e piazze a macchia di leopardo e non sarebbe intervenuto sulla strada a servizio di alcune abitazioni e Ludovico Antonini proprietario di un appartamento a Caviola accusa il Comune di non essere intervenuto sanificando un pezzo di strada comunale a servizio di alcune abitazioni tra le quali la sua.
LA LETTERA
Come al solito non considera cittadini come gli altri quelli che abitano in via De San Doane sotto via Nenni a Caviola, Oggi l’ennesimo episodio della sua mala gestione. Nel pomeriggio è passata una macchina per la pulizia stradale che ha percorso sia via Nenni sia via De San Doane solo sopra via Nenni dimenticandosi di passare sotto anche se questa è una via comunale anche oggi abitata. Il lavaggio della strada è indubbiamente una operazione utile specie in questi momenti di covìd-19. Al solito siamo stati considerarti cittadini di serie Z nonostante il contributo in denaro [tasse comunali] che riceve dai cittadini di via De San Doane sotto via Nenni. Come alle mie numerose mail mandate con posta certificata, attendo una risposta a giustificazione del suo comportamento. Alle precedenti non si degnato di rispondere, ma in questo caso si tratta di salute pubblica e al suo solito silenzio mio vedrà costretto a rivolgermi alla Procura della Repubblica.
LA RISPOSTA DEL SINDACO MICHELE COSTA
Appare opportuno in primo luogo precisare che la sarnficazione delle strade di questo Comune come degli altri, comuni della Provincia, legata peraltro alla emergenza Covid 19, non è affatto atto dovuto, non risultando che sussista alcun provvedimento normativo che lo preveda o lo imponga. Ad ogni buon conto esiste una progettualità in merito coordinata dalla Protezione Civile Provinciale con i Comuni della Provincia (per l’Agordino mediata attraverso la Unione Montana Agordina); sarà pertanto il detto Ente a provvedere a tale servìzio, utilizzando adeguati mezzi e con la tempistica che verrà ritenuta opportuna e possibile. Altra cosa è la ordinaria pulizia delle strade, ovvero lo spazzamelo che Lei ha visto effettuarsi nei giorni scorsi. Tale servizio è invece in carico alla Valpe, Società cui i Comuni facenti capo alla Unione Montana Agordina lo hanno demandato. Si tratta quindi dì attività svolta da Ente diverso da questo Comune. Spiace per le Sue doglianze; la rete stradale del Comune di Falcade viene curata, nei limiti dei mezzi e delle risorse economiche ed umane a disposizione, senza alcuna diversificazione o discriminazione, ovviamente tenuto conto delle caratteristiche intrinseche di ogni singola via. A tal proposito si richiama quanto già rappresentato da questo ufficio nella Pee protocollata in data 04 gennaio 2018. Quanto ai “contributi in denaro” cui Ella fa cenno, relativamente all’imposta IMU (non vigendo ormai più da tempo PICI) vorrà tener conto che si tratta di una imposta applicata dallo Stato, legata alla proprietà o altro diritto reale sugli immobili, i eui proventi confluiscono in grande misura direttamente nelle casse dello Stato, e non certo in quelle di ciascun Comune. Non si comprende peraltro il Suo riferimento ad altre “tasse comunali”, che non risultano sussìstere. Lieti di ospitare in questo Comune le persone che, amandone i pregi, desiderano trascorrervi del tempo, e in considerazione di quanto disposto dai DPCM 8 e 9 marzo 2020 e successivi, in base ai quali è stato vietato a chicchessia lo spostamento dalla propria abitazione abituale prescindendo finanche dalla residenza, si chiede di voler cortesemente comunicare da quanto tempo Ella si trovi a soggiornare nel territorio di questo Comune; e ciò al precipuo fine di escludere qualsivoglia allarme dì irregolarità. Rimanendo a Sua completa disposizione per qualsivoglia chiarimento, si porgono cordiali saluti, ben consapevoli della presenza e della efficienza delle Autorità, presenti in Provincia, ed in. particolare della solerte attività della Procura della Repubblica,
L’AIPD (ASSOCIAZIONE ITALIANA PERSONE DOWN) DI BELLUNO DURANTE LA QUARANTENA
FELTRE Anche l’AIPD della provincia di Belluno ha dovuto riorganizzare le proprie attività a causa della quarantena imposta dall’epidemia da coronavirus. In particolare vi erano le varie iniziative per le persone con sindrome di Down, diversificate a seconda delle classi di età, già in atto, e ben collaudate negli anni precedenti, che si son dovute interrompere ed elaborare diversamente. Ecco, in sintesi, i programmi allestiti, all’uopo, dalle Coordinatrici dottoresse Consuelo Melchioretto e Maria Paolina De Nale, in collaborazione con Operatori e Volontari dell’Associazione stessa: progetto per giovani adulti, “Casa Mia”; si è creato un gruppo “whatsapp”, moderato dagli operatori, gruppo che promuove attività di semiresidenzialità, ricreative e socializzanti, per il mantenimento ed il perfezionamento delle autonomie personali, e sociali, in casa propria. Vengono inoltre fatte telefonate e videochiamate tra gli operatori responsabili del progetto e i giovani partecipanti con sindrome di Down. In queste attività sono coinvolte anche le volontarie, che solitamente partecipano ai Week-ends di autonomia, che fanno base all’appartamento in Belluno. In particolare una delle volontarie, Elisa De Bon, continua le attività con una rubrica settimanale di laboratori vari per caratteristiche, dalle ricette di cucina, alla lettura di poesie, a laboratori manuali (in video). Enrico Cassol, personal trainer dei giovani dell’AIPD, ha preparato un video “tutorial” per continuare anche a casa le attività svolte in palestra. Progetto “Club dei Ragazzi in Gamba” per adolescenti e preadolescenti: anche in questo caso gli Operatori hanno creato un gruppo “whatsapp” con le stesse finalità di mantenimento e promozione delle autonomie personali e sociali, da casa, con telefonate e videochiamate. Continuazione del progetto “Quante storie al Museo”, già iniziato in collaborazione con i responsabili dell’Associazione “Isoipse” presso il Museo Etnografico di Seravella-Cesiomaggiore. E’ rivolto a ragazzi di 8-14 anni e si esprime attraverso video “tutorial” su attività laboratoriali, con creazione di oggetti e/o disegni, con la supervisione della responsabile del laboratorio. Proseguono poi, via skype, le riunioni di équipe tra Coordinatrici ed Operatori per programmazione ed elaborazione delle attività sopracitate, svolte in differita. Ovviamente non mancano riflessioni e suggerimenti sui progetti educativi dei singoli ragazzi. Gli operatori da casa inoltre, in attesa del fine quarantena, elaborano e costruiscono nuovi materiali utili per quando potranno riprendere le attività. Il tutto è stato facilitato da una recente donazione della “Fondazione Giuseppe Cervo Onlus” di Belluno, che ha permesso all’AIPD, grata, per questo, alla Fondazione stessa, di acquistare i supporti tecnologici per quei ragazzi che ne erano sprovvisti.
SOSPIROLO, SERATA ONLINE “LA MEMORIA DELLE COSE”
SOSPIROLO La Biblioteca civica di Sospirolo, in collaborazione con la Pro loco “Monti del Sole, promuove un’iniziativa completamente on line. Si tratta della serata “La memoria delle cose: viaggio tra i mestieri del passato” che si terrà giovedì 30 aprile alle 21 sulla piattaforma Zoom. L’evento vedrà la presenza di Lois Bernard, autore tra l’altro dell’apprezzato libro “Cose di vecchie case”. Lois Bernard approfondirà alcuni lavori esercitati a livello locale fino agli anni 50 del secolo scorso, dal contadino alla lavandaia, dal fabbro al caser, dal mugnaio al falegname, passando per i più curiosi, oggi scomparsi, come il caregheta o il carbonaio, presentando anche qualcuno degli strumenti utilizzati. Il tema dei vecchi mestieri sarà anche oggetto dell’inedito concorso letterario “Sospirolo tra leggende e misteri”, realizzato in sinergia da Comune di Sospirolo e Pro loco. Proprio questo sarà presentato nel corso della serata: il tema del concorso, alla sua undicesima edizione, sarà incentrato appunto sulle arti e i mestieri artigiani nel passato e nella contemporaneità. Come di consueto sarà rivolto ai nati e/o residenti nel Triveneto. Nel bando c’è anche un invito particolare per i bambini, che prende spunto da una poesia di Gianni Rodari. Gli organizzatori, infatti, si aspettano una grande partecipazione da bambini, giovani e scuole dato che le modalità telematiche consentono la partecipazione di queste ultime anche in periodo di chiusura. Come partecipare alla serata: l’evento verrà trasmesso in diretta su Zoom (collegamento a partire dalle 20,45, diretta alle 21) e si può accedere previo due facili passaggi preliminari: inviare una e-mail con richiesta di partecipazione a [email protected].
CONTAGI SOPRATTUTTO, MA NON SOLO TRA GLI ARTICOLI PIU’ LETTI SUL SITO DI RADIO PIU’ NEGLI ULTIMI 28 GIORNI. IN PRIMO PIANO DEL VECCHIO CON LA SUA DONAZIONE, LUXOTTICA, BOLIDI STELLARI E SINDACATO DI POLIZIA
IERI ALLA RADIO
25 APRILE, IL PRIMO SPECIALE DI RADIOPIU’ DI LORIS E GIANNI SANTOMASO
LA RASSEGNA STAMPA DALL’AMICO DEL POPOLO di Gianni Santomaso
LA MODA E L’ARTE di Paola Lanciato
I DIARI DEL PESCE ROSSO
LA COLLEZIONE COMPLETA
AGORDINOMERON
AGORDINOMERON, IL TERRITORIO SI RACCONTA Da un’idea di Gianni Santomaso
IL MESSAGGIO DEI PARROCI
PROVINCIALE 20 DELLA VAL FIORENTINA, SELVA DI CADORE: DAL 14 FEBBRAIO AL 13 GIUGNO, CHIUSURA TOTALE TRA SOLATOR E IL CENTRO DEL PAESE ANCHE NEI GIORNI FESTIVI E PREFESTIVI, DAL CHILOMETRO 4.850 AL CHILOMETRO 5.100. TRANSITO CONSENTITO AI LOCALI CON TEMPI DI ATTESA MASSIMI STIMATI IN 30 MINUTI IN LOCALITA’ SOLATOR DAL CHILOMETRO 4.400 AL CHILOMETRO 4.850
DALL’11 APRILE AL 01 MAGGIO IN LOCALITA’ LA MUDA DEVIAZIONE SU VIABILITA’ PROVVISORIA PER IL COMPLETAMENTO DEL NUOVO ATTRAVERSAMENTO IDRAULICO RIO VAL SCURE LUNGO LA REGIONALE 203 AGORDINA
sp346 SAN PELLEGRINO localita VALLADA dal 14 al 30 aprile senso unico alternato con semaforo
sp347 DURAN E CEREDA (Comune di Valle di Cadore tra Cibiana e innesto Venas) dal 16 al 30 aprile (festivi e sabati esclusi) senso unico alternato con movieri. Interruzioni massimo 10 minuti.
sp641 PASSO FEDAIA dal 27 aprile al 15 maggio (sabato e domenica compresi) senso unico alternato per sostituzione barriere laterali di sicurezza e conslidamento ciglio stradale
PROVINCIALE 3 VAL IMPERINA, LOCALITA’ CORDE MOLE VALESIN – TRA RIVAMONTE E GOSALDO – DAL 27 APRILE ALL’8 MAGGIO DALLE 8 ALLE 11.45 E DALLE 13.30 ALLE 17.30 TEMPORANEE INTERRUZIONI ALLA VIABILITA’ DURATA MASSIMA 30 MINUTI PER LAVORI TAGLIO ALBERI
Precipitazioni: Probabilità media nella notte e al mattino (40/50%) di locali piovaschi o rovesci; al pomeriggio probabilità medio-alta (60/80%) di rovesci, eventualmente temporaleschi. Il limite della neve sarà oltre i 2300/2400 m, a quote inferiori solo in caso di singoli rovesci più intensi, nel quel caso prevalentemente sotto forma di graupel.
Temperature: In generale lieve flessione, eccetto rialzo delle minime nelle valli. In quota le minime saranno raggiunte alla sera. Su Prealpi a 1500 m min 7°C max 10°C, a 2000 m min 4°C max 6°C. Su Dolomiti a 2000 m min 4°C max 7°C, a 3000 m min -3°C max -1°C.
Venti: Deboli di direzione variabile nelle valli; in quota deboli dai quadranti occidentali, a tratti moderati sulle cime dolomitiche più alte alla sera, a 5-10 km/h a 2000 m, 10-20 km/h a 3000 m.
Precipitazioni: Al mattino possibile qualche piovasco (30/40%), un po’ più probabile dalle ore centrali e al pomeriggio/sera (40/60%); limite delle eventuali deboli nevicate a 2300/2400 m, a quote inferiori solo in caso di singoli rovesci più intensi.
Temperature: Senza variazioni di rilievo. Su Prealpi a 1500 m min 7°C max 10°C, a 2000 m min 4°C max 6°C. Su Dolomiti a 2000 m min 3°C max 6°C, a 3000 m min -3°C max -1°C.
Venti: Deboli di direzione variabile nelle valli; in quota deboli/moderati dai quadranti occidentali, a 5-15 km/h a 2000 m, 15-25 km/h a 3000 m.