ESCE DI STRADA CON LA BICI E PERDE LA VITA. NON SI ESCLUDE IL MALORE.
SAN PIETRO DI CADORE Dramma in Cadore, in un incidente con la bicicletta muore Caterina Penazzi, 55 anni di Ravenna uscita dalla careggiata e finita contro un albero. La donna è morta per all’istante per politrauma. A trovarla il marito che non vedendola arrivare è ritornato sui suoi passi allertando i soccorritori immediatamente intervenuti. Purtroppo le manovre rianimatorie si sono rivelate inutili.
DAL SOCCORSO ALPINO
Scendendo con la bici lungo una strada, probabilmente dopo avere perso il controllo, Caterina Penazzi di 55 anni è ruzzolata nella scarpata laterale in mezzo al bosco, riportando gravi traumi. A dare l’allarme il marito che la precedeva in bicicletta e, non vedendola arrivare è tornato indietro in macchina a cercarla e l’ha ritrovata esanime, una decina di metri sotto la sede stradale. Sbarcati con un verricello di 50 metri nelle vicinanze dall’elicottero del Suem di Pieve di Cadore, tecnico di elisoccorso e personale medico hanno subito tentato le manovre di rianimazione, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare. Constatato il decesso, la salma è stata affidata ai carabinieri di Santo Stefano di Cadore, in attesa del nulla osta per la rimozione e dell’arrivo del carro funebre.
ESPLOSIONE NEL DEPOSITO TRENI.
BELLUNO I tre operai che sono rimasti coinvolti nello scoppio sono ancora in gravi condizioni, ricoverati negli ospedali di Padova, Verona e Milano, con il corpo coperto di ustioni per il 50, 40 e 25 per cento. Oggi i primi interventi chirurgici. Non sono in imminente pericolo di vita, però le condizioni
restano gravi. Il più grave è il trentunenne brasiliano Bruno Buono Da Silva residente a Trevignano, ricoverato all’Ospedale Niguarda di Milano. Il cinquantatreenne Natalino Paschetto si trova al Centro grandi ustionati di Padova e il cinquantatreenne Valentino Martina è ricoverato nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Verona
CISL: “SERVE UN’AZIONE EFFICACE DI PREVENZIONE ED EDUCAZIONE ALLA SICUREZZA”
BELLUNO La Cisl Belluno Treviso, per voce del segretario generale aggiunto Rudy Roffarè, esprime la vicinanza ai tre lavoratori feriti nell’esplosione di lunedì pomeriggio al deposito della stazione dei treni di Belluno. Fondamentale, per Roffarè, è aumentare i controlli, come per altro previsto dal Piano strategico per la sicurezza sul lavoro 2018-2020, firmato quest’estate da Regione Veneto, Ispettorato interregionale del lavoro, Inail, Vigili del Fuoco, Ance, Anci e Upi, sindacati confederali, associazioni datoriali, Confcooperative e Legacoop con l’obiettivo di prevenire infortuni e malattie professionali in Veneto. Il Piano, a livello regionale, porterà all’assunzione di 30 operatori negli Spisal del Veneto per rafforzare il lavoro di prevenzione e aumentare i controlli ispettivi nelle aziende della regione.
LICENZIAMENTI ALLA WANBAO DOMANI IL PRESIDIO DAVANTI LA PREFETTURA
MEL Alla Wanbao (Acc) per oggi sono attese le famigerate lettere di licenziamento causa esuberi. Sono 76 gli operai e quindi le famiglie interessate dalla decisione presa dalla società cinese, dipendenti che ancora non hanno ben chiara quale sarà la procedura. Intanto è stata indettia una manifestazione per domani davanti alla Prefettura di Belluno. In fabbrica rimarranno operativi 294 dipendenti. La situazione, però, non è delle migliori visto che gli addetti presenti alla Wanbao sono per la maggior parte con un’età media di 52 anni. E di questi il 45% sono donne.
NOTTE DI FURTI NEL FELTRINO
FELTRE Tre furti in una notte, forzate le finestre dell’Autoparco e scassinate le casseforti, altri furti sono stati messi a segno alla Pizzeria da Cecco e all’Eni Cafè dove sono state svuotate le casse. Il totale del bottino si aggirerebbe sui 4000 euro di cui 3500 asportati dalle due casseforti dell’ufficio pratiche automobilistiche di via Brigata Bologna. La banda ha agito attorno alle 3 di notte o almeno a quell’ora è scattato l’allarme dell’Eni Cafè che ha messo in fuga la banda.
RACCOLTA FIRME A FALCADE CONTRO LA CHIUSURA DELL’UFFICIO POSTALE
FALCADE Sono 360 le firme raccolte per chiedere l’apertura dell’’ufficio postale di Caviola. La petizione è stata indirizzata al sindaco di Falcade, Michele Costa, per sollecitare una protesta nei confronti di Poste Italiane per la improvvisa chiusura parziale dell’ufficio di Caviola durante i mesi estivi. L’ufficio è stato riaperto per l’intera settimana dal 1° settembre dopo la lunga chiusura in piena stagione.
LA RISPOSTA DEL SINDACO DI FALCADE MICHELE COSTA
OSPEDALE DI AGORDO, OGGI CONFERENZA PUBBLICA IN SALA DELLA BIBLIOTECA
AGORDO
Questa sera alle 18 Guido Trento ed Antonia Ciotti in rappresentanza dei Comitati per l’Ospedale con i membri attivi per l’ospedale di Agordo saranno in sala della Biblioteca di via 27 aprile domani alle 18.
DENNI DORIGO
CON L’ASCA COME VA? INTERROGAZIONE DI SILVANO SAVIO
FALCADE Silvano Savio, consigliere eletto in Comune di Falcade con nomina in Unione Montana Agordina, ha preparato un’interrogazione rivolta al sindaco Michele Costa con riferimento all’Azienda Speciale Consortile Agordina (Asca) che si occupa principalmente dell’organizzazione e la gestione dei servizi di assistenza domiciliare, la conduzione della struttura residenziale per anziani non autosufficienti di Agordo, nonché l’espletamento di altri compiti ulteriori di carattere sociale: dotata di personalità giuridica, autonomia gestionale e patrimoniale, di un proprio statuto approvato dai consigli comunali dei comuni aderenti, ivi compreso il Comune di Falcade.
SILVANO SAVIO
L’AMMINISTRATORE, MARIACHIARA SANTIN
di GIANNI SANTOMASO
AI MICROFONI DI RADIO PIU’ ANDREA FIOCCO DELLA FP CGIL PERPLESSO PER LA PRESENZA DEGLI AMMINISTRATORI ALL’INCONTRO LAVORATORI-SINDACATI.
QUANDO IL CIVETTA SI LASCIA PENETRARE DAL SOLE…ED E’ AUTUNNO NEL RICORDO DI RENZO…
di Claudio Pra
ALLEGHE Come in primavera anche d’autunno il Civetta annuncia l’equinozio tramite il suo foro posto tra la Torre di Coldai e la Torre Di Valgrande. Lorenzo De Toni (foto) custode per i decenni dello stupendo fenomeno scoperto dal padre, quest’anno avrà sicuramente osservato da un punto privilegiato lassù nel cielo. A lui dedico questo filmato
LUPO UCCISO: ASSESSORE PAN ,“LA REGIONE HA MESSO IN ATTO OGNI STRUMENTO PERCHE’ QUESTO NON ACCADESSE – SITUAZIONE ESASPERATA PER LA MANCANZA DI UN PIANO NAZIONALE”
LESSINIA Un lupo ucciso da un’arma da fuoco è stato ritrovato a San Rocco di Piegara in un’area boschiva aperta alla caccia di lepri e caprioli. Ucciso un maschio adulto, poco meno di 50 chilogrammi di peso. I Carabinieri Forestali hanno recuperato e sequestrato l’animale ucciso con un fucile a pallettoni, infuriati gli animalisti.
“Attenderò il report dei carabinieri forestali e l’esito dei rilievi necroscopici da parte dell’Istituto Zooprofilattico delle Venezie prima di pronunciarmi sulla dinamica dell’episodio che ha portato alla morte di un lupo rinvenuto oggi nei pressi di Roveré Veronese, in Lessinia, con evidenti ferite da arma da fuoco. Certo è che non posso non mettere in connessione questo grave episodio con l’alto clima di tensione che si è venuto a creare nella aree montane del Veneto, tradizionalmente vocate alla pastorizia e all’allevamento, di fronte al proliferare incontrollato del lupo. Purtroppo lo ‘status’ di protezione totale e di intoccabilità del lupo, sancito dalla legislazione europea e nazionale, mette in crisi l’equilibrio ecologico tra prede e predatori. E il protrarsi delle non decisioni in sede nazionale ed europea non fa che esasperare gli animi”. Così l’assessore all’agricoltura e caccia della Regione Veneto, Giuseppe Pan, reagisce alla notizia del lupo ferito a morte in Lessinia.“Da parte nostra, come assessorato regionale – sottolinea Pan – abbiamo messo in campo ogni possibile strumento per prevenire incursioni e attacchi, proteggere greggi e allevamenti con recinti elettrificati, con cani da pastore e sistemi di dissuasione e di geolocalizzazione del lupo e con rinforzi ai malgari, nonché stanziando congrui indennizzi per i capi predati”. “ Ma il problema della difficile convivenza tra uomo e lupo – conclude Pan – potrà essere affrontato in modo serio solo articolando in modo diverso le direttive europee e riaprendo un confronto onesto tra Stato e Regioni sul piano nazionale di gestione del grande carnivoro: direttive e piano dovranno prendere in considerazione l’effettiva presenza territoriale del lupo in Italia e contemplare misure mirate di riequilibrio tra attività antropiche e fauna predatoria protetta”.
REDDITO DI CITTADINANZA “SOLO AGLI ITALIANI”
ROMA “Se reddito di cittadinanza deve essere, allora che venga assegnato agli italiani. Le misure che si vogliono adottare creano sperequazioni a favore degli stranieri”: il deputato di Forza Italia, Dario Bond, boccia i vincoli proposti dal Governo per l’erogazione del reddito di cittadinanza invitandolo a rivedere i parametri a difesa dei veri italiani.
SERVIZI FORESTALI ALLA PROVINCIA
ROMA “Unificare i Servizi forestali con il Genio civile e assegnare tutte le competenze alla Provincia di Belluno». Il deputato bellunese Roger De Menech ha lanciato questa idea lunedì sera durante un incontro con le imprese edili, molte delle quali eseguono lavori sui corsi d’acqua per conto dei Servizi forestali o del Genio. «Il passaggio dei Servizi forestali sotto Veneto Agricoltura», afferma De Menech, «è un allontanamento ulteriore dal territorio e dalle sue esigenze. Si allunga la catena di comando, si allungheranno i tempi di intervento e secondo molti addetti ai lavori i Servizi nel loro complesso ne usciranno indeboliti». «Francamente credo», aggiunge il deputato, «che bisognasse fare esattamente l’opposto, anche per rispondere alla crescente richiesta di autonomia dei bellunesi, sancita dal referendum del 22 ottobre scorso. La Regione dovrebbe ampliare gli spazi di autonomia di Belluno, non ridurli, come previsto dallo Statuto regionale e dalla legge 25. La divisione tra Servizi Forestali e Genio è ormai fuori dal tempo e dalla logica», ha detto il deputato all’incontro. «Come noto i primi si occupano dei lavori sugli alvei della rete fluviale secondaria, mentre il primo di quella primaria. La manutenzione del territorio è una materia delicata e importante e nessuno meglio della Provincia di Belluno può garantirla. La giunta regionale può unificare i due enti, metterli a disposizione della Provincia e trasferirle risorse e uomini a saldo zero, cioè senza spendere un centesimo di più di quanto spende oggi». «Il mio – conclude De Menech – vuole essere un invito senza polemiche a favore del territorio Bellunese». (foto MMG Les doo)
PIOMBO ASSASSINO AL PARI DELLE MUNIZIONI
VENEZIA “L’ambiente e la salute umana non hanno bisogno della cura del piombo, anzi. Eppure ogni anno nel territori dell’Unione europea se ne disperdono e accumulano oltre 30 mila tonnellate, per colpa delle munizioni usate nella caccia e nei poligoni di tiro. Uno studio svolto dall’Agenzia europea per le sostanze chimiche (Echa) per conto della Commissione europea, pubblicato lo scorso 12 settembre (1), e ripreso subito da “Le Monde”, ha stimato che fino a due milioni di uccelli l’anno muoiono per avvelenamento da piombo, o ingerendo direttamente i granuli o da contaminazione secondaria, come nel caso dei rapaci”. È quanto afferma Andrea Zanoni, consigliere regionale del Partito Democratico, che ha presentato un’interrogazione alla Giunta (sottoscritta dalle colleghe Cristina Guarda della Lista AMP e Patrizia Bartelle del Movimento Cinque Stelle) in cui si chiede di intervenire per salvaguardare la salute delle persone, ecosistemi, ambiente e fauna selvatica. “Il piombo è sempre pericoloso: non esiste una soglia di tossicità prestabilita, oltre la quale è dannoso. Lo studio dell’Echa rappresenta un allarme a 360 gradi: è scritto come l’accumulo nell’ambiente rappresenti un rischio di contaminazione delle fonti d’acqua e che pure il consumo selvaggina abbattuta è problematico, anche pulendo i pallini dalla carcassa dell’animale, poiché i frammenti disperdono largamente nei tessuti, sotto forma di particelle microscopiche. Una soluzione potrebbe essere quella di sostituire i pallini di piombo con quelli in acciaio, utilizzabili nella maggior parte dei fucili: i costi per i cacciatori, spiegano dall’Echa, sarebbero risibili. Attualmente 24 dei 28 Stati Membri dell’Ue regolamentano, ciascuno a proprio modo, l’uso delle munizioni di piombo in certe zone. È ovvio che per avere un’efficacia massima servirebbe un’azione congiunta, ma anche la Regione, nell’ambito delle proprie competenze, può intervenire: credo ne valga la pena per tutelare l’ambiente e la salute dei propri cittadini”.
9 MILIONI MESSI PER VIABILITA’, SICUREZZA E IMPIANTI SPORTIVI
VENEZIA La giunta regionale ha licenziato oggi il testo di un disegno di legge che apporta al bilancio di previsione 2018-2020 una variazione negli stanziamenti. Ne dà notizia il vicepresidente e assessore al bilancio Gianluca Forcolin sottolineandone l’opportunità in relazione all’andamento delle politiche regionali. “Si tratta infatti di una manovra di circa 9 milioni – aggiunge – che porterà risorse fresche soprattutto per interventi finalizzati alla manutenzione ed al miglioramento delle nostre strade, ma anche nuova linfa ai comuni in ambito di impianti sportivi e pubblica sicurezza”. Dal punto di vista tecnico-contabile, la variazione è resa possibile dalle minori necessità segnalate su alcune autorizzazioni di spesa approvate col bilancio di previsione per un totale di 6.026.000,00 euro e da un maggior introito di quasi 2.900.000,00 euro a valere sui proventi da concessioni su beni demaniali e patrimoniali. Gli importi disponibili permetteranno quindi, nel dettaglio, di soddisfare: – per euro 7.500.000,00 esigenze di manutenzione ordinaria della rete viaria affidata a Veneto Strade; – per euro 1.200.000,00 interventi di impiantistica sportiva; – per euro 300.000,00 interventi di pubblica sicurezza a favore dei comuni; – per euro 580.000,00 un’integrazione al contributo di funzionamento per la società Sistemi Territoriali spa; – per euro 180.000,00 circa interventi in materia di mobilità e trasporti. “Ancora una volta – conclude Forcolin – non appena si sono resi disponibili degli spazi nel bilancio, la Giunta regionale ha approvato in tempi celeri un provvedimento che, oltre a coprire le spese per le manutenzioni sulla rete viaria, permetterà anche lo scorrimento di graduatorie per impianti sportivi e ai comuni di intervenire in materia di sicurezza”. Il disegno di legge passa ora in consiglio regionale per l’approvazione che lo renderà esecutivo.
ALTO ADIGE: FDI, DOPPIA CITTADINANZA E’ ATTO OSTILE SI VUOLE TRASFORMARE ITALIANI IN PROFUGHI
ROMA “Proporre la doppia cittadinanza non è un atto di solidarietà e non rappresenta neanche lo spirito europeista: è un vero e proprio atto ostile e soprattutto è il viatico di quello che davvero vogliono gli autonomisti, eredi di un periodo oscuro con l’aiuto di Vienna: trasformare gli italiani di questa parte di Italia in profughi, annettere l’Alto Adige all’Austria significa cancellare 100 anni di Storia. E questo noi non lo accetteremo mai. Chiediamo al governo di mettere in atto tutte le azioni necessarie non solo per impedire la concessione del doppio passaporto, ma anche per salvaguardare la dignità di chi è italiano e italiano vuole continuare ad essere. E diciamo agli amici della minoranza tedesca: noi difenderemo la vostra lingua, la vostra cultura e il vostro vivere in Italia con tutte le tutele e le opportunità garantite dagli accordi del 1992, ma dovete far capire a chi non ascolta che l’Alto Adige non è una colonia, un protettorato, una provincia senza Patria: l’Alto Adige è Italia e questa non è una considerazione, è un fatto”. Così il deputato di Fratelli d’Italia Luca De Carlo intervenendo in aula nel corso della discussione generale sulla mozione relativa alla concessione del doppio passaporto agli abitanti dell’Alto Adige.
ITALIA PIU’ INSICURA CON IL DECRETO SALVINI
audio, di Brunella Moro
BELLUNO «Il Decreto Salvini sull’immigrazione non renderà l’Italia un Paese più sicuro, ma al contrario rischia di gettare in mano alla delinquenza organizzata migliaia di persone. È un provvedimento calato sul territorio da chi sta seduto dietro un banco o una scrivania a Roma e, per una decisione “di pancia”, scarica così le future emergenze sociali sui sindaci e sui suoi cittadini»: il Sindaco di Belluno, Jacopo Massaro, ribadisce la bocciatura al decreto in materia di immigrazione e sicurezza, bocciatura già illustrata pochi giorni fa. «Ci sono aspetti di questo decreto che rischiano di alimentare le tensioni sociali: – spiega Massaro – l’eliminazione dell’accoglienza diffusa a favore delle grandi concentrazioni, la riduzione delle politiche di integrazione, la riforma dello SPRAR che escluderà dal sistema dei progetti di integrazione i richiedenti in attesa di permesso di soggiorno, il “salto” delle quote di riparto e della clausola di salvaguardia. Tutto questo farà sì che, anziché sviluppare i progetti di integrazione che nelle realtà come Belluno hanno portato negli anni buoni risultati, i migranti saranno trattati come persone totalmente estranee alla nostra società, senza possibilità di conoscere la cultura, la lingua, cercare un lavoro, ed il loro destino, vista l’impossibilità dei rimpatri, sarà quella di andare a rinfoltire le fila della delinquenza organizzata». «Il “sistema Belluno” ha funzionato, grazie agli sforzi delle istituzioni e delle realtà che si occupano dei richiedenti asilo. – conclude Massaro – I nostri progetti di insegnamento della lingua, della cucina, dell’orientamento civico, l’obbiettivo di avvicinarli al lavoro e di rendere attiva la loro vita nella città, tutto questo viene ora annientato da un decreto che porterà il caos nella gestione dei migranti. Un’altra decisione calata dall’alto da un ministro e da un partito che non si confronta con i territori e con chi li coordina, a partire dai sindaci, e prende provvedimenti d’impeto senza riflettere sui riflessi, anche a breve termine, che questi avranno sul Paese e sulla cittadinanza».
SEGNALETICA ORIZZONTALE TERMINATO IL PRIMO STRALCIO SI PENSA AL SECONDO
RADIO PIU IN ESTERNO, DOMANI LA DIRETTA DIFFERITA CON GIORGIO FORNASIER
ZECCHE E ZANZARE AI GIOVEDI DELLA SALUTE
BELLUNO Dopo la pausa estiva, riprendono domani alle 18:00, presso la Sala Riunioni dell’Ospedale San Martino di Belluno, “I giovedì della salute”, sul tema Zecche e zanzare: quali malattie. Il tema, continua a destare interesse, dato, in particolare, il protrarsi della presenza delle zanzare, dovuto alle condizioni climatiche e alle nuove specie che si sono diffuse nel territorio regionale. Relatori dell’incontro saranno: il dr. Ermenegildo Francavilla, Direttore dell’ UOC Malattie Infettive dell’ospedale San Martino, la dott.ssa Rosanna Mel, Responsabile UOSD Epidemiologia Servizio Igiene e Sanità Pubblica e Marco Dal Pont, referente delle professioni sanitarie Area Territoriale.
EMERGENZA D’ALTA QUOTA, ULTIMO ATTO
FELTRE Il master di I livello di Prevenzione ed emergenza in territorio montano e d’alta quota proposto dall’Ulss1 è giunto a conclusione. L’ultimo atto con l’attesa cerimonia è previsto per sabato alle 11.30 nella sala convegni dell’ospedale Santa Maria del Prato.
CINEMA CON LUPI E GRANDI PREDATORI
LONGARONE Venerdì alle 21 il Centro Culturale di Longarone ospita una importante proiezione di filmati sulla possibilità di convivenza con il lupo e con i grandi predatori carnivori. Lo spettacolo, che si colloca all’interno del programma per la celebrazione dei 25 anni del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, vuole essere un contributo alla conoscenza dei grandi animali che, nel corso dei decenni, hanno colonizzato le montagne e mostrare anche un esempio di come la convivenza possa addirittura trasformarsi in opportunità. È il tema, in particolare, del film Living with wildlife, della regista canadese Leanne Allison, ambientato nella Bow Valley dell’Alberta, in Canada. L’altro film è L’aritmetica del lupo, di Alessandro Ingaria. Si tratta di un documentario realizzato nell’ambito del progetto LIFE WOLFALPS e dedicato al ritorno naturale del lupo sulle Alpi, un’opera che sta ottenendo numerosi successi. Il film tratta l’argomento lupo in modo inedito e originale, affidando il tema tanto discusso del ritorno naturale di questo predatore alle parole di tre donne che, da punti di vista differenti, si sono imbattute nel lupo. Una ricercatrice, un’antropologa e una naturalista appassionata di fotografia riflettono tre prospettive da cui inquadrare il predatore: quella scientifica, quella dell’immaginario, quella dell’emozione dell’incontro in natura.
VIABILITA’ STRADE CHIUSE NELL’ALTO AGORDINO
PASSO FEDAIA Fino al 5 ottobre in prossimità del lago di Fedaia (Comune di Canazei) lungo la statale 641 chiusura totale al traffico dalle 6.30 alle 18 e senso unico al di fuori degli orari di chiusura.
ROCCA PIETORE Fino al 28 settembre Interdizione totale al traffico sia veicolare che pedonale dalle 7.40 alle 12 e dalle 13.30 alle 17.30 all’altezza della galleria di Saviner
MOTORI, 33ESIMO RALLY BELLUNESE
BELLUNO E’ tempo di rally bellunese numero 33. Via alla fase preliminare con la Tre Cime Promotor. Tutti i particolari sul sito dell’associazione sportiva dilettantistica. (foto Friul motor)
di Roberto Bona
ENRICO FARENZENA, IL RITORNO DEL FUORICLASSE
di Marco Gaz
HOCKEY, STASERA L’ALLEGHE A CAVALESE
Questa sera si gioca la seconda giornata dell’Italian Hockey League. Alleghe in trasferta a Cavalese, giocherà contro il Fiemme. Le civette arrivano dalla vittoria casalinga con il Como e stasera si scontreranno con una squadra più ostica. Partita che seguiremo in diretta su Radio Più all’Interno di “Hockey Al Punto Giusto” a partire dalle 20:30.
GRAN PRIX INTERNAZIONALE SKIROLL SPORTFUL
FELTRE Ogni anno il Gran Prix Sportful segna un po’ il passaggio dalla stagione estiva a quella invernale. Sui tornanti del Croce d’Aune si sfidano i campioni dello sci nordico che decretano la fine dell’estate e l’inizio della rifinitura della preparazione per la Coppa del Mondo che inizierà a novembre. Sono 40 anni che questo accade e quindi oramai per molti di noi tutto questo è naturale. Cominciamo a prenderci una giacca, una felpa e iniziamo a prepararci mentalmente alla neve. Il programma del Gran Prix Sportful quest’anno vedrà come consueto palcoscenico il centro di Feltre con la salita di Campo Giorgio il sabato 6 ottobre dalle ore 18.00. Mentre l’appuntamento della prova in salita sarà la domenica dalle ore 11.00 davanti la Birreria di Pedavena per le categorie assolute. Sono 40 anni che il Dr. Giordano Cremonese organizza con il formidabile supporto dello Sci Nordico Sportful, questo evento unico nel suo genere, che ha fatto scuola ed è stato preso ad ispirazione anche da altri eventi di skiroll. La prima edizione del 1979 era nata come test sulla preparazione estiva, per capire se i lavori di forza e resistenza erano in linea con le aspettative della stagione delle gare lunghe. L’idea era partita proprio da questo, definire un momento di verifica e il Dr. Cremonese, pioniere nello sci da fondo, ha replicato questa sua visione anche nello skiroll.
“Ricordo ancora, conferma il Presidente di Sportful Giordano Cremonese, quando pensammo di organizzare la prima edizione. Ci aiutarono due fortissimi atleti del C.S. dei Carabinieri, come Ponza e Kostner. Gli skiroll neri, che si erano costruiti da soli, e tanta voglia di scoprire come potersi allenare per preparare al meglio la Marcialonga. Obiettivo fisso da alcuni anni di noi nuovi fondisti. Poi il tempo è passato veloce e dal primo percorso sul Roncon, ci siamo trasferiti dopo nove edizioni sui tornanti del Croce d’Aune, con un percorso più lungo che poi dopo alcuni anni accorciammo alla misura attuale con la partenza dalla Birreria, dove gli spazi per il sempre maggior numero di partecipanti ci consentivano di dare il miglior servizio a tutti i partecipanti. Quindi oggi, con un sogno che non pensavamo andasse così lontano. Oggi dove mi sento di passare finalmente il testimone ad Alessio, mio figlio, un grande appassionato come me di questo sport. Sicuro che saprà proseguire questo sogno anche in futuro inserendo ogni anno qualcosa di nuovo, come è tradizione per noi dello Sci Nordico Sportful”. “Una tradizione che, sottolinea Alessio Cremonese, prosegue con la riconferma del Campionato Italiano Assoluto di prova in salita per la gara di Domenica. Quindi non solo test ufficiale di preparazione per la Nazionale Italiana di Fondo guidata dal nuovo Direttore Tecnico, Marco Selle, ma anche sede di assegnazione di un titolo Tricolore”.
Gli ingredienti quindi non mancano per avere uno spettacolare week end sulle strade del Feltrino con i campioni dello sci nordico e dello skiroll. L’elenco dettagliato degli atleti italiani e stranieri che parteciperanno sarà svelato a breve dal Comitato Organizzatore, non appena ricevute le ultime conferme.
PREVISIONI DEL TEMPO DA OGGI A VENERDI
Mercoledi 26
Tempo atteso: Giornata pressoché simile a martedì con sole, cielo sereno al mattino e sole velato da sottilissime velature al pomeriggio. Aria tersa ed ottima visibilità. Il clima notturno sarà un po’ meno freddo, specie in quota e quello diurno assai più mite rispetto a martedì.
Precipitazioni: Assenti (0°C).
Temperature: In generale lieve ripresa, eccetto quasi stazionarietà delle minime nelle valli, dove le brinate e le gelate saranno ancora probabili (minime comprese tra 2°C e -2°C attorno ai 1000/1200 m). In giornata i massimi toccheranno i 23/24°C nelle conche prealpine ed i 19/20°C a 1000/1200 m: su Prealpi a 1500 m min 2°C max 14°C, a 2000 m min 1°C max 11°C, su Dolomiti a 2000 m 1°C max 12°C, a 3000 m min 0°C max 6°C.
Venti: Nelle valli da deboli a moderati a regime di brezza; in quota venti da Nord perlopiù moderati; a 5-15 km/h a 2000 m e 15-25 km/h a 3000 m.
Giovedi 27
Tempo atteso: Tempo ben soleggiato con cielo sereno, aria tersa ed ottima visibilità. Clima diurno decisamente più mite a tutte le quote, con valori ben al di sopra della media del periodo.
Precipitazioni: Assenti (0%).
Temperature: In generale rialzo con clima diurno particolarmente mite. Probabile inversione termica notturna nelle valli. Sono previste punte di 25/26°C nelle conche prealpine e di 20/22°C a 1000/1200 m. Su Prealpi a 1500 m min 10°C max 17°C, a 2000 m min 8°C max 14°C, su Dolomiti a 2000 m 7°C max 15°C, a 3000 m min 5°C max 7°C.
Venti: Nelle valli da deboli a moderati a regime di brezza; in quota venti da Nord perlopiù deboli, a tratti moderati alle quote più elevate; a 5-10 km/h a 2000 m e 10-15 km/h a 3000 m.
Venerdi 28
Tempo ben soleggiato con cielo sereno, aria tersa ed ottima visibilità. Temperature pressoché stazionarie o in ulteriore leggero aumento, ben al di sopra della media del periodo. Venti deboli da Nord in quota e brezze nelle valli.
Sabato 29
Tempo soleggiato al mattino, in seguito qualche annuvolamento in arrivo da Nord, senza fenomeni. Temperature in calo, più avvertito in quota, con minime osservate alla sera. Venti deboli/moderati da Nord al mattino, in rotazione da Nord-Ovest al pomeriggio, rafforzandosi fino a essere tesi oltre i 2000/2400 m di quota. Previsore: R.L.Th.