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ACQUA INQUINATA A GOSALDO LE FOCHE, LAMBROI, DENEORE, MAGAIT, REN, SELLE, COL TAMAI, BITTI, GIARDOI E PETTUINE servizio autobotti a le Foche e Lambroi
ACQUA DI NUOVO POTABILE in località COLLAZ di CENCENIGHE, nelle località MUDA EST E AGRE di LA VALLE AGORDINA ed nelle località RONCH e CANACEDE di SAN TOMASO AGORDINO
CADE DALLA MOUNTAIN BIKE AL BIKE PARK DI CORTINA
CORTINA Attorno a mezzogiorno di sabato l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è intervenuto lungo il tracciato del Bike Park di Cortina, dove un trentenne di Conegliano (TV), era caduto con la mountain bike sbattendo la testa. Atterrati sul prato nelle vicinanze, equipe medica e tecnico di elisoccorso hanno raggiunto il ragazzo, che aveva ripreso conoscenza. Dopo avergli prestato le prime cure per un sospetto lieve trauma cranico, i soccorritori lo hanno imbarellato e con l’aiuto dei suoi compagni lo hanno trasportato fino all’eliambulanza, a una ventina di metri di distanza. Il trentenne è stato quindi portato all’ospedale di Belluno.
PERDE IL CONTROLLO DELLA MOUNTAIN BIKE E SBATTE VIOLENTEMENTE IL VOLTO
CORTINA Ieri attorno alle 14.30 l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è stato inviato lungo la pista di downhill del Bike Park per l’incidente di un ragazzo. Il 18enne di Cortina d’Ampezzo (BL), perso il controllo della propria mountain bike, aveva infatti sbattuto con violenza il volto e riportato altri possibili traumi. Preso in consegna dall’equipe medica e dal tecnico di elisoccorso sbarcati nelle vicinanze, al giovane sono state prestate subito le prime cure per un probabile trauma al viso e al collo. Una volta a bordo, l’infortunato è stato trasportato all’ospedale di Belluno.
VANDALI AL CITTA’ DI BOLOGNA
BELLUNO Hanno sfasciato una giostra per bambini al parco Città di Bologna, 100 metri dopo la telecamera che purtroppo, fanno sapere dal comando della Polizia locale, i frame delle immagini non permetto il riconoscimento del volto degli autori della bravata. Danneggiata una trave del diametro di una ventina di centimetri della carrucola, l’area è stata perimetrata ed è partita una denuncia querela contro ignoti.
Marco Perale: “Un sentito ringraziamento agli idioti che al Parco Bologna sono riusciti a spezzare una trave di oltre 20 cm di diametro, probabilmente appendendosi in gruppo, distruggendo uno dei giochi più amati dai bambini di Belluno. È rotta da due settimane. Attendiamo con ansia il pronto intervento degli assessori ai lavori pubblici e manutenzione e alla sicurezza, oltre che naturalmente del Sindaco….”
IL GRIDO DI AIUTO ALLEGHE LO HA LANCIATO DA TEMPO
di Danilo De Toni, Sindaco di Alleghe
“Leggendo il pezzo riguardante lo stadio di Feltre sulla stampa locale, sembrerebbe che solo il comune di Feltre di sia mosso per chiedere aiuti contro il rischio chiusura della struttura . Vorrei precisare che già il giorno in cui ho ricevuto la bolletta ,sentito anche il collega Casagrande di pieve di Cadore, ho contattato il presidente della Federazione Gioss, il ministro D’Inca, il presidente della Provincia ,e i referenti regionali per chiedere quali misure potevano essere prese per sostenere la gestione di queste strutture importanti per le nostre valli . Quindi quanto chiesto da Feltre alle istituzioni era già stato anticipato dalle nostre amministrazioni“.
ALLEGHE HOCKEY: LA SOLUZIONE MOMENTANEA ALLA CHIUSURA DELLO STADIO
ALLEGHE Mancano ancora pochi giorni alla chiusura dello stadio Alvise De Toni di Alleghe. Il sindaco Danilo De Toni ha annunciato che il giorno 30 settembre sarà l’ultimo giorno in cui si potrà usare la pista ghiacciata alleghese. Intanto l’Alleghe Hockey vuole continuare la stagione di IHL iniziata sabato sera con la sconfitta con il Caladaro in quella che, al momento, era la prima e ultima partita ufficiale del De Toni. A partire dal mese di ottobre la società corre ai ripari e si allenerà a Feltre per due volte a settimana. Per quanto riguarda le partite casalinghe in programma, la società ha chiesto alle squadre interessate l’inversione di campo per poter giocare più partite possibile e ritrovarsi con il girone di ritorno della stagione regolare con la maggior parte di match da giocare in casa con la speranza che lo stadio di Alleghe riapra. Ce lo ha spiegato il coach alleghese Alessandro Fontana intervistato all’interno del programma “Domenica Più Sport”
ALESSANDRO FONTANA, ALLENATORE DELL’ALLEGHE HOCKEY
COMPLETATA LA NUOVA SQUADRA DEL COMANDO PROVINCIALE DEI CARABINIERI, PRESENTATI I TRE NUOVI INNESTI
di Moreno Gioli
ALESSANDRO BUI, COMANDANTE DEI CARABINIERI DELLA COMPAGNIA DI CORTINA
CHRISTIAN COSTANTINI, COMANDANTE DEL NUCLEO OPERATIVO PROVINCIALE DEI CARABINIERI
GIANCARLO CARRARO, CAPO UFFICIO DEL COMANDO PROVINCIALE DEI CARABINIERI
SEGNALAZIONI INASCOLTATE E PERICOLO GHIACCIO IN AGGUATO
Riceviamo a volentieri pubblichiamo
LA VALLE Sono due mesi che un idrante in via Lantrago, altezza civico 95 perde copiosamente acqua, l’ ho anche segnalato al servizio guasti di gsp, avevano detto che avrebbero mandato qualcuno, ma dopo due settimane la situazione è la medesima. PERICOLO GHIACCIO Avevo indicato il fatto che al momento non crea disagio alla circolazione o pericolo, ma appena gelerà diventerà una lastra di ghiaccio. IL CONTROSENSO in più si parla tanto di sprechi, di essere parsimoniosi e per due mesi abbondanti è sgorgata acqua senza tregua.
Roberta.
I GRAFICI DI TIZIANO DE COL
OLTRE LE VETTE A BELLUNO DAL 7 AL 16 OTTOBRE
BELLUNO Si svolgerà come di consueto nella prima metà del mese di ottobre a Belluno la 26a edizione di Oltre le vette – Metafore, uomini, luoghi della montagna, manifestazione dell’assessorato alla cultura del Comune di Belluno organizzata insieme alla Fondazione Teatri delle Dolomiti. Il tema di quest’anno è La montagna: limiti e libertà e proprio su questa apparente contraddizione il pubblico è invitato a riflettere attraverso gli oltre 40 eventi proposti, che per la prima volta coinvolgono 6 comuni e diverse sedi del capoluogo, a dimostrazione che Oltre le vette può essere davvero un punto di riferimento culturale per l’intero territorio. Un’altra novità è l’utilizzo di Palazzo Bembo come cornice per molti eventi: nelle accoglienti sale dell’ex ospedale cittadino, nel nuovo moderno quartiere nel cuore del centro storico, saranno infatti allestite due mostre e saranno presentati i tanti scrittori ospiti della rassegna e le loro opere. Sono confermate anche in questa edizione le storiche collaborazioni con la Fondazione Dolomiti UNESCO, il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, il CAI – Club Alpino Italiano, la Provincia di Belluno, la Fondazione Angelini – Centro Studi sulla Montagna e numerosi altri enti ed associazioni del territorio che cooperano per la definizione di un programma davvero articolato. Oltre Le Vette gode del patrocinio di Ministero della transizione ecologica, Regione Veneto, Convenzione delle Alpi, Trento Film Festival, Provincia di Belluno, Unione montana bellunese, Comune di Agordo, Comune di Alpago, Comune di Cesiomaggiore, Comune di Ponte nelle Alpi, Comune di Sedico, Comune di Val di Zoldo, FAI sezione di Belluno.
L’ASSESSORE ALLA CULTURA DEL COMUNE DI BELLUNO RAFFAELE ADDAMIANO
VALERIA BENNI, ORGANIZZATRICE DI OLTRE LE VETTE
ANCHE ALLEGHE VOTA IL PASSAGGIO DELLA DMO DA CONSORZIO A FONDAZIONE
ALLEGHE Mercoledi alle 20 consiglio comunale convocato dal sindaco Danilo De Toni. All’ordine del giorno la quinta variazione al bilancio, la modifica al piano degli investimenti, la trasformazione del Consorzio Dolomiti in Fondazione e relativa approvazione del nuovo statuto, approvazione schema di convenzione per la convenzione in forma associata per il Segretario Comunale con i Comuni di Alleghe, Selva di Cadore, San Tomaso e Zoppe’ di Cadore.
DUE VARIAZIONI NEL CONSIGLIO COMUNALE DEL SINDACO SALVATERRA
FALCADE Giovedi alle 20 consiglio comunale in Municipio, all’ordine del giorno 9^ e 10^ variazione al bilancio; trasformazione del consorzio DMO in fondazione; servizio idrico integrato; programma lavori pubblici.
NUOVO GOVERNO, PRIMI 100 GIORNI CHOC. NON SOLO AUTONOMIA: IN VENETO VANNO COMPLETATE LE GRANDI OPERE INCOMPIUTE
Senza approvare alcuna misura promessa in questa campagna elettorale, il nuovo Governo dovrà comunque trovare entro il prossimo 31 dicembre almeno 40 miliardi di euro; di cui 5 miliardi per estendere anche al mese di dicembre gli effetti contro il caro energia introdotti la settimana scorsa con il decreto Aiuti ter e altri 35 miliardi per consentire, attraverso la prossima legge di bilancio, che alcuni provvedimenti introdotti dal Governo Draghi non decadano con l’avvio del nuovo anno.
In altre parole, sottolinea l’Ufficio studi della CGIA, il nuovo esecutivo che “uscirà” dalle urne ha già una ipoteca da 40 miliardi di euro e sarà quasi impossibile mantenere, almeno nei primi 100 giorni, le promesse elettorali annunciate in questi ultimi due mesi; come, ad esempio, la drastica riduzione delle tasse, la riforma delle pensioni, il taglio del cuneo fiscale, etc., etc.
Senza contare che se il nuovo inquilino di Palazzo Chigi vorrà intervenire con ulteriori provvedimenti per mitigare il caro energia saranno necessari, come da tempo sottolineano gli artigiani mestrini, altri 35 miliardi di euro per ridurre di almeno la metà i rincari che si sono abbattuti quest’anno a livello nazionale su famiglie e imprese, di cui 5 miliardi dovrebbero ristorare i veneti.
Il nuovo governo e le “incompiute” in Veneto
Oltre all’autonomia, speriamo che il nuovo esecutivo, ovviamente con il supporto della Regione e degli enti locali veneti, riprenda in mano o eserciti un forte impulso alla realizzazione di alcune delle grandi opere “incompiute” che il nostro territorio attende da almeno 40 anni. Se i lavori di ultimazione del Mose e della Pedemontana veneta sono in dirittura d’arrivo, in materia di alta velocità/alta capacità ferroviaria la tratta Verona-Padova è in fase di realizzazione. L’attivazione per fasi è prevista a partire dalla fine del 2025. L’apertura dei cantieri della Bologna-Padova, invece, dovrebbe avvenire quanto prima. Diverse, infine, sono le infrastrutture rimaste ancora a livello progettuale o poco più. Tra le più importanti ricordiamo l’idrovia Padova-Venezia, che comunque è stata inserita tra gli interventi da finanziare con il Pnrr, il prolungamento verso Trento della A31 Valdastico, il completamento della A27 verso Monaco e la realizzazione del Sistema Ferroviario Metropolitano Veneto (SFMR).
E’ in arrivo la stagflazione
Il pericolo che anche l’economia del Veneto stia scivolando lentamente verso la stagflazione è molto elevato. Questo fenomeno, ai più sconosciuto, si manifesta raramente, ovvero quando ad una crescita economica tendente allo zero, o addirittura negativa, si affianca un’inflazione molto alta che fa aumentare in misura molto preoccupante il tasso di disoccupazione.
Uno scenario che potrebbe verificarsi l’anno prossimo anche nella nostra regione, così come già è successo nella seconda metà degli anni ’70 del secolo scorso. Gli effetti della guerra in Ucraina, l’aumento dei prezzi delle materie prime e dei prodotti energetici rischiano, nel medio periodo, di spingere l’economia verso una crescita pari a zero, con una inflazione che si avvierebbe a toccare le due cifre.
Bisogna tagliare le tasse e la spesa corrente
Contrastare la stagflazione è un’operazione estremamente complessa. Per invertire la spinta inflazionistica, gli esperti sostengono che le banche centrali dovrebbero contenere le misure espansive e aumentare i tassi di interesse, operazione già in corso che provocherà una diminuzione della massa monetaria in circolazione. E’ evidente che avendo un rapporto debito/Pil tra i più elevati al mondo, con un ulteriore aumento dei tassi di interesse l’Italia registrerebbe un deciso incremento del costo del debito pubblico. Altresì, bisognerebbe intervenire simultaneamente almeno su altri due versanti: in primo luogo, attraverso la drastica riduzione della spesa corrente e, in secondo luogo, con il taglio della pressione fiscale, unici strumenti efficaci in grado di stimolare i consumi e per questa via alimentare anche la domanda aggregata di beni e servizi. Operazioni, queste ultime, non facili da applicare in misura importante, almeno fino a quando non verrà “rivisto” il Patto di Stabilità a livello europeo.
La legge di bilancio 2023
Entro il 27 settembre sarà il governo uscente a presentare la Nota di aggiornamento al documento di economia e finanza (Nadef), mentre spetterà al nuovo esecutivo redigere entro il 15 ottobre il Documento programmatico di bilancio (Dpb) ed entro il 20 ottobre il disegno di legge di bilancio. Scadenze, queste ultime due, che quasi certamente non potranno essere rispettate, visto che la prima seduta delle nuove Camere è stata fissata il 13 ottobre. Anche approvare in tempo la finanziaria 2023 non sarà facile: per legge va votata entro il 31 dicembre, altrimenti si rischia l’esercizio provvisorio. Pertanto, i tempi a disposizione sono strettissimi e non sarà facile trovare le tutte le risorse per confermare anche per l’anno venturo molti provvedimenti introdotti dal governo Draghi. Esse sono:
quasi 15 miliardi di euro per rinnovare nei primo trimestre le misure contro il caro energia previste dal decreto Aiuti ter;
almeno 8,5 miliardi di euro per indicizzare le pensioni;
almeno 5 miliardi per il rinnovo del contratto del pubblico impiego;
4,5 miliardi di euro per lo sconto contributivo del 2 per cento a carico dei lavoratori dipendenti con reddito fino a 35 mila euro;
2 miliardi di euro di spese indifferibili.
DAL BOSCO ALLA PRODUZIONE DI ENERGIA, UNA FILIERA PER BELLLUNO NELLE LINEE GREEN DEL PNRR
BELLUNO Venerdi 30 settembre nella sala Eliso Dal Pont “Bianchi” alle 9.30 per iniziativa della CGIL Belluno sarà trattato un tema importante come la potenzialità per la creazione locale di una filiera del bosco per la creazione di energia. Introdurrà ai lavori Mauro De Carli, Segretario generale della Cgil di Belluno, conclusione del segretario Cgil Veneto, Paolo Righetti dopo gli interventi di Sebastiano Grosselle (segreteria Cgil Belluno), Paola Fatto, Daniele Perin, Raffaele Cavalli, Francesco Loreggian (Università di Padova), Francesco De Bettin (presidente Dba group), Marco Staunovo Polacco (presidente Bim Piave Belluno) e Simone Deola (consigliere provinciale).
LA DESMONTEGADA DI FALCADE
FALCADE Si è svolta sabato a Falcade la Desmontegada 2022. Per le vie del paese hanno sfilato gli animali scesi dalle malghe accompagnati dai malgari e non solo.
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IL CONCERTO DELLA BANDA DA FODOM
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FALCADE A Falcade la sfilata delle bande, ultimo appuntamento di rilievo della tre giorni di Se Desmonteghea a Falcade.
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LA FISICA DELLA LUCE CON IL DOTTOR BERNARDO MOLINAS
AGORDO Presso la sala Don Tamis, di Agordo, si è svolta sabato la prima delle tre conferenze previste sulla storia del colore con il Dottor Bernardo Molinas sulla fisica della luce.
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DI ELIO ARICO’, LE FOTO AL MAESTRO AUGUSTO MURER. OMAGGIO A 100 ANNI DALLA NASCITA
I CORSI DELL’ADA
di GIANNI SANTOMASO
LE FERRARI AD ALLEGHE – EVENTO F.O.C.I.
AUTODIFESA FEMMINILE – VIPER
ARSIE‘ Una lezione gratuita, tre ore dalle 9 del mattino alle 12 di domenica 9 ottobre, è il progetto dedicato alla difesa femminile, organizzato da Ving Tsun Academy. Si svolge presso palestra della scuola dell’infanzia di via Nazionale 37 a Fastro. Per prenotazioni ed informazioni: Sifu Christian Baggio, telefono 3479850726 www.vta-i.org
RITORNA L’UNIVERSITA’ DEGLI ANZIANI AD AGORDO
AGORDO Con il mese di ottobre ritornano le lezioni dell’Università degli Anziani ad Agordo. Ogni martedì dalle 15 alle 17 in Sala Don Tamis un appuntamento in presenza. Il primo appuntamento della serie è per il 4 ottobre quando ci sarà l’inaugurazione dell’anno accademico con la presenza di Marco Perale, giornalista e storico bellunese che parlerà di Dino Buzzati e la Mostra di Belluno. La quota d’iscrizione è di 35 euro da versare il primo giorno di frequenza. Per informazioni 0437 62416 oppure 333 8638929.
TUTTI GLI APPUNTAMENTI IN PROGRAMMA
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FOLKLOR JALPE’ DE LA MARMOLEDA
ROCCA PIETORE 1 e 2 ottobre a Rocca Pietore torna Folklor Jalpè De La Marmolèda. Sotto al tendone riscaldato due giorni di festa con il gruppo Folk Marmolèda. Sabato 1 ottobre dalle 18 aperitivo in musica con i Volxalp, dalle 19 stand gastronomico con piatti tipici, alle 22 il rock dei Sinfobia e chiusura con DJ set. Domenica 2 ottobre la Santa Messa alle 11, dalle 12:30 pranzo con piatti tipici e musica con Die Derstige. Alle 14:30 la sfilata dei gruppi folk, alle 18 musica con i Pazedins e finale con la cucina tipica dalle 19.
OHANNES GUREKIAN, UN PROGETTISTA ARMENO DELLE DOLOMITI
BELLUNO Fino al giorno 29 ottobre, sarà possibile visitare il percorso espositivo presso la biblioteca civica di Agordo. SABATO 1 ottobre “escursione architettonica” fra i vicoli del paese di Frassené Agordino, che per lungo tempo Gurekian elesse quale luogo di residenza, per vedere dal vivo alcune delle realizzazioni dei suoi progetti. SABATO 8 ottobre (notte di plenilunio) trekking da Frassené al Rifugio Scarpa-Gurekian raccontando cosa lega questo luogo alla storia di Ohannés Gurekian. Poi ci sarà la possibilità di fermarsi per cenare.
PROLOCO DI RIVAMONTE AGORDINO
DOMENICA 23 OTTOBRE LA GRANDE FESTA ALLA FABBRICA IN PEDAVENA DI LA VALLE
NEL SETTEMBRE 1945 LE PRIME INIZIATIVE PASTORALI DI DON EDOARDO FURLANO NEL VECCHIO BORGO PRA
Secondo vecchi documenti l’edificio sacro edificato nel 1797 ad iniziativa di don Giuseppe Burloni, costò mille lire Finalmente hanno preso il via a Borgo Pra i lavori per il restauro della chiesa di San Giuseppe che fa parte della Parrocchia di San Giovanni Bosco e dunque della Diocesi di Belluno-Feltre. Progettista e direttore dei lavori è l’architetto Alberto Alpago Novello con la bellunese “Coprogetti ingegneriarchitettura”, responsabile della sicurezza il perito industriale Paolo Da Rold; l’impresa di costruzione è la “Restaurarte” di Diego De Martin di Bolzano Bellunese. L’importo dei lavori è quantificato in 214 mila euro e l’intervento edilizio è realizzato con il contributo dell’8 per mille alla Chiesa cattolica. Quanto sopra ci consente una rivisitazione della storia oltre che della parrocchia salesiana (attualmente guidata da don Claudio Zamperin, succeduto due anni fa a don Guido Novella il quale si attivò per propiziare l’attuale intervento), della stessa chiesa che, secondo un servizio di Antonio Fontana per il libro di Francesco “Checo” De Luca “Una ruota che gira da un quarto di secolo” sulle attività storico culturali della sala “De Luca” dal 26 maggio 1980 al 26 maggio 2005, è anche merito di “un pio sacerdote (prima di essere sacerdote esercitò il mestiere di calzolaio), don Giuseppe Burloni che alla fine del 1796 o, come ci è confermato da documenti, agli inizi del 1797, cominciò ad erigere una chiesetta presso il bivio che da un lato mena a Baldenich, dall’altro al Quartier Cadore e a Nogarè. La intitolò alla ‘Beata Vergine del Buon Consiglio’, fu terminata il 10 agosto 1805 e venne a costare lire 1000. Prima dell’epoca, al suo posto esisteva un ‘altariòl’ pure dedicato alla Madonna”. Ancora Fontana: “Burloni fu ordinato sacerdote dal vescovo Giovanni B. Sandi che resse la diocesi di Belluno dal 1757 al 1785; dopo essere stato parroco a Frassené Agordino per 5 anni, tornò a Belluno e “vide l’opportunità di una chiesetta nel Borgo di San Lucano chiamato del Pra, dove pure esso dimorava. Morì di tifo assieme al suo discepolo don Bonaventura Panciera, sacerdote d’anni 27, nell’esercizio dei suoi doveri sacerdotali mentre soccorreva gli infermi, il 23 luglio 1817”. Detto che del pio sacerdote esiste un quadro di autore ignoto conservato nella sacrestia, l’estensore della nota richiama un documento del 25 febbraio 1797 in cui si legge fra l’altro: “In questi giorni si piantò sentinella al fondo della riva di Baldeniga la fabbrica della chiesa di Burloni… Il vescovo andò a benedire e celebrare la prima Messa nella chiesa della B.V. del Buon Consiglio al principio della Riva per andare a Baldeniga” e scrive che era vescovo in quel tempo mons. Sebastiano Alcaini che resse la Diocesi di Belluno dal 1785 al 1803, e conclude: “Don Giuseppe la volle, come detto, in onore della B.V. del Buon Consiglio di cui propagò, con altre opere la devozione, e l’arricchì con arredi e quadri di altre chiese soppresse con l’arrivo dei francesi (tra l’altro due angeli lignei della scuola del Brustolon vengono dall’altare maggiore della chiesa dei Gesuiti, attuale distretto militare”. Un salto nel tempo e dal sito http://www.donboscobelluno.it/storia
si apprende che “Subito dopo l’ultima guerra, il vescovo mons. G. Bortignon chiese ai salesiani, già presenti in città con l’istituto Sperti, di svolgere un’attività pastorale nel vecchio Borgo Pra” e – si legge ancora – l’Ispettore don Tittarelli assegnò l’incarico a don Edoardo Furlano che nel settembre 1945 avviò le prime iniziative per la formazione dei giovani e per la pastorale degli adulti”. Una curiosità legata al nome del neo beato Papa Giovanni Paolo I, Albino Luciani, il “papa bellunese del sorriso”: nella chiesa del Borgo, dedicata a San Giuseppe, un sacerdote diocesano si occupava della celebrazione dell’eucarestia domenicale e l’ultimo fu proprio Luciani il quale prediligeva e conosceva bene il Borgo, non mancava all’occasione di illustrare la situazione a don Edoardo”. Già, il Borgo. Nel territorio risiedevano all’epoca sulle 1200 persone e la situazione sociale, in quei difficili e tristi momenti del dopoguerra, era di particolare disagio generale. Tuttavia il Borgo “aveva una sua identità che la popolazione cercava di mantenere e consolidare”. E’ in questo contesto di grandi difficoltà che don Edoardo “portò per primo il messaggio di don Bosco”, coadiuvato da don Mariotto che all’epoca dirigeva l’istituto salesiano “Agosti”. Nel 1946, “viste le iniziative attuate e promosse per la crescita religiosa, morale e civile della popolazione, il vescovo mons. Girolamo Bortignon istituì la Rettoria indipendente di San Giuseppe di Borgo Pra, mantenendola però nella giurisdizione della parrocchia di Santo Stefano, e fu confermato nell’incarico don Furlano” a detta del quale in quel periodo emersero le profonde qualità umane del Borgo, per tanto tempo lasciato abbandonato. I sei anni di preparazione della Parrocchia furono i più duri e difficili ma nel contempo “fervidi di animazione, dei valori religiosi ed umani”. Il notevole aumento della popolazione nella zona di Baldenich rese evidente che la Rettoria non era più in grado di fronteggiare la nuova situazione e lo stesso vescovo Gioacchino Muccin avvertiva la necessità di staccare definitivamente tutto Borgo Pra ed il nuovo Quartier Cadore da Santo Stefano. Proposta che trovò il convinto sostegno di Albino Luciani, nel frattempo divenuto vicario generale della diocesi. Fu così che, superate varie resistenze, il 24 ottobre 1951 venne canonicamente istituita la Parrocchia di Borgo Pra denominata San Giovanni Bosco, che ebbe come primo parroco proprio don Edoardo Furlano che aveva vissuto e animato tutta l’attività religiosa ed assistenziale del Borgo fin dall’inizio. Lo stesso anno il territorio di Nogarè e la sua storica chiesa vennero giuridicamente scorporati dalla parrocchia di Cusighe per diventare parte della neonata parrocchia dove purtroppo la chiesa non era più sufficiente per le normali attività. E così il 21 maggio 1962 il vescovo Muccin benedisse e pose la prima pietra della nuova chiesa parrocchiale sull’area accanto all’istituto salesiano “Agosti”. Lo stesso presule consacrò la Chiesa di San Giovanni Bosco il 4 luglio 1966.
NELLE FOTO ( Renato Bona, sito del Catalogo generale beni culturali): la chiesa di San Giuseppe a Borgo Pra; lavori in corso; opere di Brustolon e Moech nel vecchio edificio sacro; Antonio Fontana che ne ha ricordato la storia sul libro di “Checo” De Luca; il primo parroco, l’indimenticato don Edoardo Furlano; l’attuale parroco di Don Bosco, Claudio Zamperin; il predecessore, Guido Novella ora a Roma; posa della prima pietra della nuova parrocchiale a Baldenich; la lapide che la gente di Borgo Pra ha voluto a ricordo dei “semplici preziosi insegnamenti di Albino Luciani”.
IERI ALLA RADIO
DUE MINUTI PER TE
APPUNTAMENTO DELLA DOMENICA CON MONSIGNOR GIORGIO LISE
DON CESARE, IL PENSIERO DEL GIORNO. ALLA RADIO ALLE 7 DEL MATTINO E ALLE 19.30 DELLA SERA.
MUSICA PIU’
MUSICA ALLA RADIO, IL PROGRAMMA DI LORIS SCUSSEL “COLLAGE OPERAZIONE NOSTALGIA” DAL LUNEDI AL VENERDI ALLE 16.00 E ALLE 23
Ultima settimana di repliche per Collage prima della nuova programmazione della nuova serie, la quarta. Partiremo con una puntata dedicata a Milano, ci saranno poi le canzoni della TV in bianco e nero, ascolteremo una trasmissione in ricordo del mio amico Franco con cui ho condiviso la prima esperienza in una radio libera, canzoni originali diventate cover famose in Italia, canzoni per sorridere un po’ e così via nella consueta imprevedibilità tra le scelte musicali del programma. Collage va in onda dal lunedì al venerdì alle 16,00 e alle 23,00 naturalmente su Radio Più
Precipitazioni: Al mattino generalmente assenti (0-10%); nella seconda parte della giornata probabilità medio-bassa (25-50%) di precipitazioni sparse, intermittenti e in prevalenza modeste, localmente anche con qualche rovescio; limite delle nevicate intorno ai 2000-2300 m. I nuovi apporti potranno oscillare in media tra i 5 e i 15 mm.
Temperature: In contenuta diminuzione, specie le minime e in alta montagna, su valori inferiori di qualche grado inferiori alla norma. Su Prealpi a 1500 m min 5°, max 10°C; a 2000 m min 2°, max 7°C. Su Dolomiti a 2000 m min 1°, max 6°C; a 3000 m min -4°, max 0°C.
Venti: Nelle valli generalmente deboli o a tratti moderati a regime di brezza; in quota ancora deboli o moderati da sud-ovest, a 5-15 km/h a 2000 m e a 15-20 km/h a 3000 m.
Precipitazioni: Dal mattino e fino al primo pomeriggio, probabilità medio-bassa (25-50%) di precipitazioni da sparse a diffuse e intermittenti, deboli o moderate anche a carattere di rovescio, con quota neve intorno ai 1800-2100 m sulle Dolomiti e 2000-2300 sulle Prealpi. I nuovi apporti potranno oscillare in media tra i 5 e i 20 mm.
Temperature: In diminuzione, specie le massime e ancora inferiori alla norma, con le minime misurate a fine giornata. Su Prealpi a 1500 m min 4°, max 8°C; a 2000 m min 2°, max 5°C. Su Dolomiti a 2000 m min 1°, max 5°C; a 3000 m min -5°, max -2°C.
Venti: Nelle valli deboli variabili, in quota in prevalenza moderati, nelle prime ore ancora sud-occidentali, in seguito in rotazione dai quadranti settentrionali, a 5-15 km/h a 2000 m e a 20-25 km/h a 3000 m.
DIVIETO DI TRANSITO VEICOLARE A FADES DI LA VALLE AGORDINA TRA L’INCROCIO CON LA SR 347 E IL CIVICO 2. FINO AL 18 NOVEMBRE, SABATO, DOMENICA E FESTIVI COMPRESI. IL DIVIETO AVRA’ EFFICACIA NEI GIORNI DI EFFETTIVA ESECUZIONE DEL CANTIERE.
CORSA IN MONTAGNA
LA STAFFETTA AZZURRA TORNA CON PODIO CON L’AGORDINO CAGNATI
Ai Campionati Italiani di Staffetta di corsa in montagna a Galiano del Capo in Puglia, dopo anni una staffetta interamente bellunese, bergamasca di adozione, è tornata sul podio di un Campionato Italiano Nella maschile Roberto Cassol, Lorenzo Cagnati, Isacco Costa e Roberto Cassol conquistano la medaglia d’argento. “Mi mancava ritornare nel mondo della Corsa in Montagna dopo tutto questo tempo” conclude l’agordino Lorenzo Cagnati.
FOTO pagina Facebook, Lorenzo Cagnati.
CALCIO
PAREGGIO IN EXTREMIS PER L’AGORDINA CONTRO L’ITLAS SANTA GIUSTINA SERRAVALLE
SECONDA CATEGORIA GIR. T / AGORDINA – ITLAS SANTA GIUSTINA SERRAVALLE 2-2 (Gol Agordina: Del Din, Costa)
Secondo pareggio su altrettante partite giocate per l’Agordina. La squadra di Lorenzi ha giocato bene non sfruttando a pieno le occasioni arrivate. Un pareggio arrivato in pieno recupero con un calcio piazzato di Francesco Costa dopo che l’Itlas Santa Giustina Serravalle aveva trovato il vantaggio ad inizio secondo tempo e la prima frazione era terminata 1 a 1. Meritavano di più gli agordini che non sono stati precisi sotto porta nelle tante occasioni arrivate. La prossima settimana la formazione di Agordo giocherà contro il Ponte Nelle Alpi. Match equilibrato ma l’Agordina ci prova fin da subito con Paganin che al 1’ scalda le mani all’estremo difensore avversario con un tiro potente ma centrale. Le squadre sembrano non volersi fare del male ma ad attaccare più incisivamente è la squadra di Agordo. Ancora Paganin pericoloso che colpisce il palo e sfiora il gol con un colpo di testa. Al 19’ si sblocca la partita. Ad andare a segno sono gli uomini di Lorenzi. Confusione in area e tiro vincente di Del Din che spedisce la sfera sotto all’incrocio. Alla prima vera azione da gol i trevigiani pareggiano i conti. Al 35’ Fullin trova una conclusione imparabile per il portiere agordino. Ripresa con le squadre che si affrontano a viso aperto. L’Itlas va vicina al gol alla prima disattenzione difensiva della squadra di Agordo con un tiro che sorvola di poco la traversa. Si gioca sotto una pioggia battente ma nonostante tutto la sfida è piacevole. L’Agordina mette in campo forze fresche alla ricerca del gol. Ad avere la meglio è la compagine ospite che passa in vantaggio con Ostet al 65’ che si mangia due difensori prima di colpire a rete. In pieno recupero l’Agordina tira fuori le unghie e da calcio piazzato pareggia i conti con una splendida punizione di Francesco Costa.
GIOVANISSIMI PROVINCIALI / CAMPIONATO NON ANCORA INIZIATO
ALLIEVI REGIONALI / AGORDINA – INDOMITA TREVISO 0-1
Seconda sconfitta su altrettante partite giocate per gli Allievi dell’Agordina nel campionato regionale. La squadra di Renato Orzetti non riesce a raggiungere il pareggio ma esce a testa alta da un match dove si sono visti dei miglioramenti dal punto di vista calcistico per gli agordini. I trevigiani portano a casa 3 punti dopo una sfida giocata alla pari e ben gestita da entrambe le compagini. Ci sono ancora margini di miglioramento per la formazione di Agordo che ora si preparerà alla prossima sfida in programma il prossimo fine settimana.
JUNIORES PROVINCIALI / CAMPIONATO NON ANCORA INIZIATO
JUNIORES REGIONALI / FIORI BARP – UNION QDP 1-1
Dopo la bella vittoria all’esordio, il Fiori Barp pareggia contro i trevigiani dell’Union QDP nella seconda giornata del campionato Juniores Regionale. Un risultato amaro per quanto visto sul campo di Gron di Sospirolo. A passare in vantaggio è la squadra ospite che dopo soli 2’ trova il gol con un’incornata vincete su mischia in area. Il Fiori Barp prova a reagire e pareggia i conti al 35’. Cross dalla sinistra per Fumei che al volo supera il portiere avversario. Finale di primo tempo con la squadra di Mas all’attacco che sfiora il vantaggio in due occasioni. Nella ripresa il Fiori Barp ha alcune occasioni nitide ma a 10’ dal termine Durante si divora la rete del vantaggio colpendo in pieno il palo.
HOCKEY SU GHIACCIO
SUBITO UNA SCONFITTA PER L’ALLEGHE. IL CALDARO FA LA VOCE GROSSA AL DE TONI
ALLEGHE – CALDARO 1-9
PARZIALI: 1-2, 0-2, 0-5
GOL: pt. 13’06” R. Felderer, 13’19” Fink, 18’41” Novikovs. st. 0’27” De Donà, 11’56” Virtala. tt. 2’28” Vinatzer, 2’36” e 10’27” T. Virtala, 8’57” Uffelmann, 18’00” M. Virtala
Prima partita ufficiale della stagione e subito una sconfitta per l’Alleghe Hockey. Nella partita inaugurale dell’IHL il Caldaro fa la voce grossa e nel giro di 30’ chiudono la sfida del De Toni. Le civette ci provano ma non riescono a tenere il passo dei lucci. Ad inaugurare lo score dei biancorossi in questa stagione è stato il nuovo straniero Novikovs che ha giocato una buona partita. Gli altoatesini hanno giocato un’ottima partita, uno squadrone che punta in alto in questa stagione. Ora la testa alla prossima sfida in programma sabato prossimo alle 18:45 quando gli agordini saranno in trasferta per affrontare il Pergine. Primi minuti di gara senza tante emozioni. Una lunga fase di studio tra le due compagini. Dopo 5’ il primo powerplay in favore delle civette che cercano di imbastire il rompo per sbloccare la partita. Il Caldaro ci prova in contropiede ma Zanardi è attento. I lucci ingranano la marcia giusta e in pochi secondi trovano due gol. Raphael Felderer trova il pertugio giusto dopo un batti e ribatti. Il raddoppio arriva da Fink che aprofitta di una generale dormita dei padroni di casa per infilare Zanardi per la seconda volta. A pochi secondi dalla prima sirena i biancorossi accorciano le distanze. Passaggio lungo per Novikovs che a tu per tu con Morndel lo fa sedere prima di gonfiare la rete. Periodo centrale che parte con il terzo gol degli altoatesini. Alla prima penalità a favore i lucci incrementano il vantaggio con De Donà. Il Caldaro sembra avere una marcia in più mettendo in difficoltà la difesa alleghese. Ospiti che calano il poker dopo una bella triangolazione che ha premiato Virtala che a pochi metri dalla porta ha battuto il golie agordino. Nella terza frazione gli altoatesini continuano a premere e vanno a segno altre due volte nel giro di pochi secondi, prima con Vinatzer poi con Virtala. Nel momento migliore per le civette, il Caldaro trova la settima rete della serata con Uffelmann. A chiudere definitivamente la sfida è Teemu Virtala che sigla la tripletta personale e il fratello Markus a 2’ dal termine.
UNDER 17
VALPELLICE – ALLEGHE 4-3
GOL ALLEGHE: 2 Nicolò Fontanive, Tommaso Costantini
Esordio con sconfitta di misura per l’Under 17 dell’Alleghe Hockey che allo stadio Cotta Morandini di Torre Pellice viene beffato dal Valpellice a 3′ dalla fine. Una partita al quanto equilibrata con gli alleghesi che passano in vantaggio dopo pochi minuti grazie alla rete di Nicolò Fontanive. I padroni di casa rispondono poco prima del finale di prima frazione. Nel secondo tempo è ancora l’Alleghe a portarsi in vantaggio con Costantini ma nell’ultimo minuto della frazione centrale i piemontesi vanno a segno due volte in rapida successione. Terzo tempo concitato con le civette che riescono a pareggiare ma a 3′ dal termine il Valpellice chiude la partita con il quarto gol di giornata.
UNDER 9
Sabato si è giocato allo stadio Scola di Alba di Canazei, il primo dei tornei previsti per la categoria under 9, dove l’Alleghe Hockey ha affrontato le formazioni di HC Fassa, HC Vadifiemme, e HC Val Badia. 8 giocatori ed un portiere a rappresentare Alleghe Hockey per una giornata che, come al solito, è votata al
divertimento di tutti i bambini i quali giocando iniziano a fare proprie le prime nozioni dell’hockey su ghiaccio. Accompagnati da Kiki De Toni le Civettine si sono ben distinte nei tre incontri disputati.
CORSA IN MONTAGNA
DANIELE DE COLO’ E GIULIA TITTON SI AGGIUDICANO LA CRONOSCALATA FRASSENE’ – RIFUGIO SCARPA
VOLTAGO Dopo tanti anni di assenza è tornata la cronoscalata Frassenè – Rifugio Scarpa. Buona partecipazione alla gara che ha impegnato 47 concorrenti sui 4 km e 700 metri di dislivello del tracciato. Dominio assoluto dell’atleta di Taibon Agordino Daniele De Colò che ha chiuso la gara con il tempo di 36’45” staccando di ben 4′ il secondo arrivato Piergiorgio Crepaz. Sul terzo gradino del podio Fabrizio De Marco. In ambito femminile la vittoria è andata a Giulia Titton, seconda Monica Todesco e in terza posizione Marzia Gnech.
ASTRID MIOLA E GIORGIA MARCHET, GRANDI A SAN STINO DI LIVENZA
REDAZIONE 21ª edizione del Trofeo Tra Livenza e Malgher: vittoria per l’azzurra feltrina Giorgia Marchet e secondo posto per l’agordina Astrid Miola (Torpado Ursus). Undicesima Serena D’Incà. Nella MasterWomen quarta piazza per Serena Rigo. Altre vittorie bellunesi: Nicola Savi sul podio come Simone De Bona, terzo. Successo per Marco Agricola tra i Master 4. Mauro Scagliarini ha messo in fila tutta la concorrenza della categoria Master 5 e secondo posto per Ivo Savi tra gli Under 23