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IL MERAVIGLIOSO PRESEPE IN PIAZZA A FRASSENE’ DI VOLTAGO AGORDINO
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CROCE VERDE VAL BIOIS, A SINGHIOZZO FINO AL 31 DICEMBRE
FALCADE Giorni e orari in cui l’emergenza della Croce Verde Val Biois non è garantita: OGGI dalle ore 20:00 alle ore 6 di DOMANI
COVID A SCUOLA. ULSS 1 DOLOMITI: AUMENTANO LE CLASSI IN SORVEGLIANZA (+2), 5 IN PIU’ NELLE SCUOLE DELL’INFANZIA
BELLUNO Il team scuole, del Dipartimento di Prevenzione, fa il punto settimanale sulla situazione dei contagi nelle scuole della provincia. Si rileva un lieve incremento (+2) delle classi in sorveglianza scolastica rispetto alla precedente settimana. Si evidenzia inoltre un aumento di classi appartenenti a scuole dell’infanzia (+5 in 5 giorni ). Si sottolinea un aumento delle classi in monitoraggio e un leggero calo di quelle in quarantena in quando alcune classi hanno terminato il periodo di sorveglianza. Le classi oggetto del presente report sono localizzate in modo uniforme in tutta la provincia di Belluno.
AGGIORNAMENTO REPORT SETTIMANALE SCUOLE
ORDINE E GRADO | NUMERO CLASSI IN CARICO | VARIAZIONI | ||
TOTALE | ||||
*Monitoraggio | **Quarantena | Totale |
+2
|
|
Asili e Infanzie | / | 11 | 11 | |
Primarie | 14 | 8 | 22 | |
Secondaria di primo grado | 7 | 4 | 11 | |
Secondaria di secondo grado | 14 | 2 | 16 | |
Convitto | / | / | / | |
Doposcuole | / | / | / | |
TOTALE | 35 | 25 | 60 |
TOTALE SOGGETTI ATTUALMENTE IN CARICO: 1180
INCIDENTE MORTALE A PIOVENA DI SANTA GIUSTINA. MUORE UN ANZIANO NELLO SCHIANTO MORTALE A 200 METRI DA CASA
Gentile, riservato ma di compagnia, aveva sempre un sorriso per tutti.
SANTA GIUSTINA Venerdi i Vigili del Fuoco sono intervenuti lungo la SS 50 in località Piovena nel comune di Santa Giustina per un incidente stradale: deceduto un uomo. I pompieri arrivati da Feltre hanno messo in sicurezza i veicoli, ed estratto il conducente della Fiat Punto. Purtroppo nonostante i soccorsi il medico del SUEM ha dovuto constatare la morte dell’anziano. Illesi gli altri due conducenti. La polizia stradale ha deviato il traffico ed eseguito i rilievi del sinistro. La vittima è Carlo Tiziani, di 76 anni. Illesi gli altri automobilisti coinvolti. Mancavano 200 metri per arrivare a casa. Alle 17.15 lo schianto con una Mercedes, che procedeva nel senso di marcia opposto. Tiziani è deceduto sul colpo, per le ferite riportate nell’impatto. Per consentire alla Polstrada di effettuare i rilievi e ai vigili del fuoco di Feltre di ripulire la carreggiata dai tanti detriti, la statale 50 è stata chiusa per oltre tre ore. Il traffico è stato deviato per la provinciale di Cesiomaggiore a Piovena.
DONNA AGGREDITA A CASTOI GRAVI FERITE RIPORTATE, A DARE L’ALLARME SONO STATI I VICINI SENTENDO LE URLA DELLA DONNA
BELLUNO Stava parcheggiando la macchina in cortile, quando venerdì alle 23 è stata colpita alle spalle da un uomo. Una donna di circa quarant’anni è ricoverata all’ospedale San Martino di Belluno dopo l’aggressione subita a Castoi, dove abita proprio mentre si incamminava per raggiungere la porta d’ingresso, qualcuno l’ha aggredita alla spalle. Indagano i Carabinieri. Gli inquirenti mantengono per ora il più stretto riserbo, mentre in paese cresce la paura, non era una aggressione a scopo di rapina, perché la borsa e il portafoglio sono rimasti sul posto. La quarantenne da quella sera è ricoverata in ospedale. Le sue condizioni sono serie, ma il quadro clinico è in miglioramento. I carabinieri attendono che si riprenda per parlare con lei, per chiarire i tanti aspetti della vicenda rimasti senza risposta. Primo fra tutti se la donna abbia visto il suo aggressore in faccia. L’aggressore aveva con sè un oggetto contundente, forse un bastone, e ha colpito duramente la donna al capo provocandole una profonda ferita lacero contusa sulla fronte. Le indagini sono in corso e gli inquirenti mantengono il più stretto riserbo, vista la delicatezza della situazione.
CINQUANTENNE IN OSPEDALE, PICCHIATO DAL BRANCO
BELLUNO Alcuni giovani stavano danneggiando un auto e un uomo per senso civico ha cercato con il buon senso di farli ragionare, purtroppo la reazione scomposta del branco in pieno centro storico è stata vergognosa. L’uomo è finito in ospedale con ferite al volto dopo l’aggressione della banda di ragazzi che stavano danneggiando alcune auto in sosta. Sono in corso le indagini, coordinate dalla Polizia che ha riscontrato anche i danni alle auto in sosta nella zona del teatro comunale. La zona dell’aggressione, centralissima, è coperta da numerose telecamere del sistema di videosorveglianza
SPARO IN VIA CARRERA, FINESTRA IN FRANTUMI
SANTA GIUSTINA I vetri di una finestra sono andati in frantumi, la causa un proiettile partito da un’arma da fuoco, probabilmente una pistola. E’ successo la vigilia di Natale a Formegan in via Carrera.
AUTO IN FIAMME NEL PARCHEGGIO DI PITTARELLO A BELLUNO
BELLUNO Nessun ferito ma che spavento a Belluno nel parcheggio del negozio Pittarello la vigilia di Natale. I Vigili del Fuoco sono intervenuti in Via Mariano Tonegutti a Belluno per l’incendio di un’autovettura. Il conducente mentre stava percorrendo la via, si è accorto che qualcosa non andava, si è fermato ed è sceso, mentre l’auto prendeva fuoco. I pompieri arrivati con il personale di prima partenza hanno spento con la schiuma l’auto andata completamente distrutta. Le cause di probabile natura elettromeccanica sono al vaglio dei Vigili del Fuoco.
L’EX CAMPIONE DI RUGBY RITROVATO IN VAL CIMOLIANA
ERTO Vacanze di Natale da raccontare quelle dell’ex campione di rugby Francesco Minto 34 anni residente a Treviso. Dopo ore di ricerche gli uomini del Soccorso Alpino e Vigili del fuoco lo hanno ritrovato in Val Cimoliana mentre rientratava autonomamente. Era uscito di casa a Natale per un giro a Erto. La famiglia dell’uomo ha quindi allertato la macchina dei soccorsi e la vicenda si è conclusa nel modo migliore, Minto è stato ritrovato e sta bene. Attardatosi durante l’escursione ha deciso di fermarsi per la notte in un bivacco in alta Val Montana, zona totalmente priva di segnale telefonica e per questo non ha potuto avvisare dell’inconveniente i suoi cari.
LANCIO DI OGGETTI SERALI, IL SEGNO SUGLI INFISSI
VOLTAGO La segnalazione di un’ascoltatrice di Radio Più ” Da due sere si ripetono alcuni atti vandalici. Vengono lanciati oggetti sugli infissi che causano danni oltre alla paura alle dieci e mezza di sera”.
UN DECESSO, RICOVERI IN LIEVE CALO E 2093 NUOVI POSITIVI IN VENETO NELLE ULTIME 24 ORE
I GRAFICI DI TIZIANO DE COL
UN ANNO DI VACCINI IN ULSS 1 DOLOMITI
BELLUNO 370 mila dosi di vaccino anti covid somministrate in un anno, 158 mila residenti in Ulss Dolomiti con almeno una dose, un team di 100 persone al lavori nei centri vaccinali oltre ai numerosi volontari, un territorio che ha saputo lavorare insieme per arrivare a coprire l’86% della popolazione con almeno una dose e a raggiungere con la dose booster il 64% degli eleggibili. Questi sono i principali numeri dell’anno di campagna vaccinale anti covid in Ulss Dolomiti, partita, come in tutta Italia, il 27 dicembre 2020. Dopo l’emozione della somministrazione delle prime dosi agli operatori sanitari e agli operatori e ospiti delle RSA, la campagna di immunizzazione era partita spedita dai primi giorni del 2020, anche grazie al lavoro della Farmacia ospedaliera nell’allestimento in sicurezza delle dosi e il ricavare fin da subito la sesta dose dal vaccino Pfizer, secondo le indicazioni via via fornite dai vigenti Piani Vaccinali Nazionali e Regionali, iniziando dalle fasce più anziane e dalle persone estremamente vulnerabili o disabili, e, successivamente, dai servizi essenziali. A seguire la popolazione generale, per fasce d’età fino alla recente apertura delle vaccinazioni in età pediatrica. Nell’autunno 2021, è partita la somministrazione delle dosi booster. La campagna vaccinale anti covid in Ulss Dolomiti è stata caratterizzata dallo sforzo sinergico di tutto il territorio per immunizzare il più rapidamente possibile la popolazione, offrendo le vaccinazioni in modo capillare. Al team del dipartimento di Prevenzione, composto da circa 100 persone che curano la campagna nei dettagli (dalle prenotazioni all’organizzazione delle sedute, agli approvvigionamenti di vaccino etc), si affiancano le équipe del territorio e della medicina di famiglia e degli operatori ospedalieri per sedute aggiuntive e per percorsi dedicati alle categorie più fragili (immunodepressi, oncologici, dializzati, gravide etc etc). «I contributi alla campagna vaccinale, in questo anno, sono stati tanti: in primis i sindaci che hanno messo a disposizione spazi nei vari territori e promosso attivamente le sedute, il volontariato, ed in particolare la Protezione Civile che ha curato gli aspetti logistici dei drive in e dei centri vaccinali, Luxottica che ha attivato il Centro Vaccinale HUB di Sedico. Importanti contributi sono arrivati dalle forze dell’Ordine, che hanno supportato per mesi “scortato” i vaccini e supportato la prenotazione, dal mondo dello sport che si è fatto promotore attivo della campagna, ai vari testimonial che hanno promosso con le loro storie la vaccinazione, al mondo della scuola, al settore produttivo con Confindustria in testa. Una parte importante del lavoro è stata svolta dai Medici di Medicina generale, primo riferimento per gli assistiti, che in questo territorio hanno vaccinato più che altrove. Anche le farmacie hanno supportato la campagna. Diverse anche le iniziative peculiari come l’analisi costante dei dati che ha permesso di potenziare l’offerta nelle zone meno vaccinate (caso Comelico), la campagna di comunicazione WpertuttiNoi, il percorso dedicato alla vaccinazione delle donne in gravidanza e allattamento e le vaccinazioni “senza ago” , richieste da persone da tutta Italia. I risultati li vediamo: rispetto allo scorso è stato possibile controllare l’epidemia , sono ridotti le persone che necessitano di ricovero e soprattutto i decessi. Non è finita: i dati dimostrano la necessità di procedere ancora più rapidamente con la terza dose e con le vaccinazioni in età pediatrica. Sul sito www.aulss1.veneto.it ci sono ampi spazi prenotabili in tutto il territorio», commenta il direttore generale Maria Grazia Carraro. «In questo anno la campagna vaccinale ha impegnato gran parte delle nostre energie, testimoniando la forza dell’organizzazione e lo spirito di collaborazione, in emergenza, di tutte le componenti del territorio. Un grazie a quanti hanno contribuito, in diversi modi» Conclude di Direttore Generale Maria Grazia Carro.
I DATI AD OGGI
Totale dosi somministrate: 369.580 dosi, 86% – 157.001 persone vaccinate con primo ciclo over 12, 84,5% – 153.756 persone con ciclo completo over 12, 391 persone ancora da vaccinare over 12 anni. Risultano vaccinati con almeno una dose: il 76,5 % dei 12- 19 enni (10.875 persone), il 83,8 % dei 20-29enni (15.878), il 79,6 % dei 30-39enni (15.807), il 79,3% dei 40-49enni (21.803), l’85,9% dei 50-59enni (28.543), l’88,6 % dei 60-69enni (24.740), il 93,2% dei 70-79enni (22.150), circa il 100% degli over 80 (17.210). Le persone ancora da vaccinare sono così suddivise: 12-19 anni: 3.332 (23,5%), 20-29 anni: 3.071 (16,2%), 30-39 anni: 4.041 (20,4%), 40-49 anni: 5.689 (20,7%), 50-59 anni: 4.675 (14,1%), 60-69 anni: 3.185 (11,4%), 70 79 anni: 1.623 (6,8%). TERZE DOSI/dosi booster: 81,4 % degli over 80 eleggibili già vaccinati con dose booster, 78,7% dei 70-79enni eleggibili già vaccinati con dose booster, 64,1% della popolazione totale eleggibile già vaccinato con dose booster. VACCINAZIONI PEDIATRICHE 5-11 ANNI: Circa 600 bambini 5-11 anni già vaccinati. Sono state organizzate ulteriori sedute dedicate alle vaccinazioni per i bambini 5-11 anni durante il periodo natalizio per facilitare le famiglie prenotabili dal sito www.aulss1.veneto.it: CVP Sedico, CORTINA (drive in Stadio del Ghiaccio) – 28 dicembre dalle 11.00 alle 16.00, AURONZO –Pala Tre Cime – 29 dicembre dalle 14.00 alle 16.00, OSPEDALE PIEVE DI CADORE – dal 27 dicembre al 31 gennaio ogni lunedì e mercoledì dalle 14.30 alle 18.30, AGORDO (drive in Tamonich) – 3 gennaio 2022 dalle 10.00 alle 16.00, FELTRE centro prelievi – 28 dicembre e 9 gennaio dalle 15.00 alle 18.30.
DECRETO FESTIVITÀ: ANEF VENETO CI AGGIORNA SU TUTTE LE REGOLE PER SCIARE IN SICUREZZA
La principale novità specifica per lo sci introdotta dal Decreto Festività, approvato dal governo lo scorso 23 dicembre ed entrato in vigore il 25 dicembre per far fronte al dilagare della variante Omicron in Italia, introduce l’obbligo di utilizzo di mascherina di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2 o superiore. Nel decreto si prevede sin da ora l’obbligo di utilizzo di mascherine FFP2 a copertura di naso e bocca per poter accedere agli impianti di risalita chiusi come funivie, cabinovie e seggiovie che utilizzano la copertura, anche in zona bianca. Siamo nel mezzo della stagione sciistica invernale e, in previsione dei grandi flussi previsti per le vacanze natalizie, l’Associazione Nazionale Esercenti Funiviari del Veneto fa il punto e ci illustra come questa nuova norma si affianca già da oggi alle diverse regole che vanno rispettate per poter accedere a impianti e piste, ecco quali: Obbligo di Green Pass (anche da tampone) in zona bianca e gialla; in zona arancione o rossa è richiesta la prova di avvenuta vaccinazione o guarigione dal Covid-19, attraverso l’esibizione del Super Green pass. In questo senso in tutte e 12 valli del Dolomiti Superski, per poter garantire un ancor maggior livello di sicurezza, è prevista la verifica puntuale del Green Pass per tutti gli accessi agli impianti di risalita di tipo chiuso (cabinovie funivie e seggiovie con cupola qualora sia utilizzata). La verifica avviene attraverso un sistema di attivazione dello skipass che richiede la validazione dello stesso direttamente in cassa oppure attraverso l’applicazione Dolomiti Superski, il sito web Dolomiti Superski e le colonnine Ticket Box di emissione automatica degli skipass acquistati online. Nelle altre aree sciistiche esterne al superski i controlli possono essere fatti a campione se deciso dalle singole società. Riduzione della capienza all’80%per gli impianti di risalita di tipo chiuso (funivie, cabinovie e seggiovie con cupola paravento se utilizzata) mentre non vi è alcun limite per skilift e seggiovie aperte. Assicurazione obbligatoria e casco per i minorenni con l’entrata in vigore della Legge di cui al Dlgs 40/2021. A partire dal 1° gennaio 2022, indipendentemente dall’emergenza sanitaria, diventa obbligatoria per lo sciatore la sottoscrizione di una polizza assicurativaper la responsabilità civile per i danni provocati a cose o persone. Suddetta polizza potrà essere acquistata presso una qualsiasi agenzia assicurativa, nel sito di Dolomiti Superski oppure direttamente presso le casse dei comprensori del circuito Dolomiti Superski al costo di € 3 al giorno. E’ consigliato allo sciatore di verificare se non ne sia già in possesso magari con l’iscrizione a qualche centro sportivo. Diventa inoltre obbligatorio indossare un casco protettivo per tutti i minorenni che sulle piste pratichino sci e snowboard. L’obbligo è già in vigore, ma solo fino ai 14 anni. Verrà così esteso anche agli sciatori di età compresa fra i 15 e i 18 anni.
“Con il giorno di Natale il nuovo decreto “festività” del governo è entrato in vigore e ha indubbiamente messo in difficoltà il settore degli impianti a fune generando confusione sull’uso delle mascherine – dichiara il presidente di ANEF Veneto Marco Grigoletto – Di fatto è richiesta la ffp2 sugli impianti chiusi e non su quelli aperti. Sembra che la camera di regia di questo Governo non si sia resa conto che emanare una norma con validità dal giorno di Natale abbia creato oltre che confusione anche serie difficoltà sulla sua applicazione. Non si è tenuto conto della scarsità delle mascherine ffp2 peraltro già finite nelle aree di montagna, ne si è considerato il fatto che le persone, magari straniere non sono ancora totalmente informate dei decreti che si susseguono con ritmo quasi settimanale. Sembra ovvio, non contestando la norma in se, ma il metodo, che vi siano oggettive difficoltà nel reperire dpi anche se in alcune nostre valli gli impiantisti hanno messo a disposizione le mascherine che avevano ma che non sono state, e non saranno sufficienti a coprire la domanda del cliente. Inoltre non spetterebbe alle nostre società metterle a disposizione. Confidiamo sulla collaborazione delle forze dell’ordine e la comprensione della politica che deve rendersi conto che l’applicazione della norma, seppur necessaria, richiede del tempo dato che viene imposta in giorni festivi con i nostri clienti che sono qui in ferie e non riescono a reperire i dpi necessari semplicemente perché non sono più a disposizione nelle farmacie. È già la seconda volta che ci viene applicata una regola dalla sera alla mattina. Prima con gli stranieri ora con le ffp2. Forse il settore degli impianti a fune non sarà così fondamentale per l’apparato governativo ma per il territorio e il turismo montano si. Come al solito – conclude Grigoletto – il nostro comparto si adeguerà con adeguate informazioni allo sciatore nel rispetto delle norme di sicurezza e salute ma di certo tutto questo non fa bene alla nostra economia e sono piuttosto seccato perchè mentre chi ha emanato la norma magari era al cenone di Natale noi proprio a causa di questa abbiamo dovuto mettere in campo maggiori forze e tranquillizzare la nostra clientela visibilmente confusa e impreparata a questi repentini cambiamenti“.
DILLO A RADIO PIU’… QUELLO CHE C’ERA E NON ABBIAMO PIU’
Riceviamo a volentieri pubblichiamo la riflessione di Michela Marcer.
Ogni inverno Dolomitibus attivava un servizio di skibus che dal Cadore (Borca, San Vito) raggiungeva Cortina d’Ampezzo e le stazioni sciistiche della Tofana e 5Torri. Alcune corse effettuavano servizio fino al Passo Falzarego. Quest’anno questo fondamentale servizio non è stato attivato. Significherà muovere più auto per raggiungere le piste e privare i turisti (soprattutto stranieri) non muniti di auto della possibilità di muoversi nel comprensorio. Ho abituato mio figlio, oggi adolescente, ad utilizzare i mezzi pubblici per andare a sciare, da bambino con noi genitori, da ragazzo con gli amici. Come gli spiego che la Sostenibilità di cui si fregia Cortina per Mondiali ed Olimpiadi è solo uno slogan e non un Valore attuato nei fatti?
Dalla Dolomitibus: il servizio sarà attivato il 2 gennaio. Da Cortina il Sindaco conferma il disservizio per mancanza di personale mentre si va verso la soluzione
DILLO A RADIO PIU … LA GRANDE UTOPIA, PRETENDERE DI AVERE QUELLO NON FATTIBILE
REDAZIONE Non e’ solo una risposta all’articolo pubblicato, si va oltre la critica cercando di sottolineare l’importanza delle opportunità.
BORGO VALBELLUNA La stampa locale da ampio spazio a segnalazioni di disservizi vari, cosa anche lodevole, segnalazioni sempre più clave contro l’amministratore di turno atte a fargli perdere credibilità che non cose realmente risolvibili. Dico realmente perché a proposito dei collegamenti Dolomiti Bus ricordati oggi della lamentala a Radio Più di Michela Marcer circa la non attivazione di un servizio, da cittadino normale e con le informazioni che riesco a reperire, mi risulta che: turismo da e per altri Sati quasi assente, autisti che non possono guidare gli autobus perché non vaccinati, autisti che scarseggiano (mancano) in tutta Italia. Se ho una carriola non posso pensare di trasportare tonnellate e se devo portare in discarica un sacco di erbacce non acquisto certamente un camion. Se guardiamo cosi la cosa dovremmo ridimensionare le pretese, smetterla di fare le cassandre e proporci di pensare a come impegnarci in prima persona a risolvere. Due giorni fa stessa cosa da Agordo, un turista non trova di domenica la corsa per Belluno e non ha soldi per un taxi e quindi fa autostop. Se io abitassi ad Agordo mi metterei a disposizione per un trasporto solidale assieme ad altri amici. Tanta gente non ha da fare e potrebbe prestarsi dietro rimborso del carburante a tariffa Aci. Creerei un gruppo di volontari non solo per questo ma anche per anziani e dimessi dal pronto soccorso. Proporrei ai taxisti locali di attivare ad orari stabiliti delle corse per più persone verso Belluno con tariffe remunerative per loro e convenienti per gli utenti a fronte rinuncia dell’istituzione del volontariato trasporti. Forse sono soluzioni utopiche, ma la grande utopia è pretendere di avere qualcosa che già sappiamo in cuor nostro non essere fattibile. Più impegno da parte di tutta la popolazione e meno poco credibili piagnistei.
Loris Piani – Trichiana– Borgo Valbelluna
L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI VOLTAGO FESTEGGIA IL SUO CENTENARIO
VOLTAGO Dopo gli auguri a Radio Più, anche l’amministrazione comunale di Voltago ha voluto fare gli auguri a Romolo “Lolo” De Marco che nella giornata di venerdì ha raggiunto il traguardo dei cento anni.
LA LETTERA DELL’AMMINISTAZIONE COMUNALE DI VOLTAGO
Il giorno 24 Dicembre 2021, la vigilia di Natale il nostro compaesano Romolo ha raggiunto l’ ambito traguardo del secolo di vita. “El Lolo” come è da tutti conosciuto in Paese, è nato a Frassené il 24 Dicembre 1921, la sua famiglia è del casato dei “Monech”: I genitori, Antonio De Marco “Piciol” e Giovanna Schena avevano oltre a Lui,altri cinque figli: Sara,Remo,Federico,Nilo,Alcide ed appunto Romolo. La sua vita è, ed è stata tutta incentrata su quello che oggi verrebbe definito Km0, cioè a dire: svolse sempre lavori legati e caratteristici delle località di montagna, realtà che focalizza a pieno il piccolo paese. Dopo aver frequentato l’ allora scuola casearia del Mas, la sua mansione si sviluppò sempre in quel settore in tantem con l’ attività di boscaiolo. Negli Anni 50 iniziò la sua attività di “casaro” prima a malga Luna, poi a malga Cavallera sopra l’ abitato di Gosaldo ed in seguito per 10 anni in Losch all’ omonima malga. Il suo lavoro di “caser” si svolse non solo a monte, nelle prima citate casere locali, ma anche a valle: lavorò con il fratello Remo e presso il “caselo di Frassené”. Intercalava, come abbiamo precedente detto, il lavoro caseario con quello di boscaiolo: fu per anni all’ opera come taglialegna con De Mio, con la falegnameria Cont e con “Remo Geio” per anni titolare della ditta, dai paesani conosciuta come “la siega del Geio”. A tal proposito, vale la pena di sottolineare il suo impegno,durante il triste evento dell’ alluvione del 1966, che colpì duramente l’ abitato di Frassené: lo si vedeva in prima linea durante l’ abbattimento del legname per la ricostruzione dei ponti, così da evitare l’ isolamento del paese e per la quale l’ allora sindaco Cleto Gnech coniò una celebre espressione durante una riunione pubblica indetta per fare il punto della situazione nei giorni successivi all’ evento: “I burocrati non perdoneranno mai alle nostre popolazioni di aver aperto strade ed aver fatto i ponti senza prima deliberare, protocollare,bollare, ecc,ecc…”. Dopo questa carrellata di storia, desideriamo evindenziare,di nuovo, l’ attaccamento del “Lolo” al suo paese: Sempre presente alle manifestazioni organizzate da,socio da innumerevoli anni del Gruppo Sportivo Frassené, lo si ricorda fino a prima del Covid, adempiere regolarmente al suo diritto di voto presso il seggio elettorale ed ogni volta diceva con orgoglio: “ No vota nisun qua pi vècio de mì” per poi vederlo al bar per “quatro scarti” con gli amici.
Questo è “Lolo” una pietra secolare del nostro paese,memoria storica fondamentale per ricordare come eravamo,come siamo e come saremo.
Il Sindaco e l’ amministrazione comunale di Voltago Agordino si vogliono unire alla famiglia di Romolo:la moglie Giuseppina (Pinuccia) la figlia Mara,il genero Ivan,i nipoti Enrico ed Adele per un grande augurio anzi tutto di buon compleanno per l’ ambito traguardo e di liete festività.Voltago Agordino, 24/12/2021 Il sindaco e l’ amministrazione comunale di Voltago Agordino
IL SINDACO DI VOLTAGO GIUSEPPE SCHENA
PAPA GIOVANNI PAOLO I BEATO IL 4 SETTEMBRE, LA RIFLESSIONE DI MONSIGNOR GIORGIO LISE
Domenica 4 settembre 2022 a San Pietro in Roma Papa Francesco proclamerà beato Papa Giovanni Paolo I
Ha il sapore dei pranzi delle feste, traspira il clima festoso di casa e giunge come lieta notizia la chiamata telefonica del Prefetto delle cause dei Santi, il cardinale Marcello Semeraro. Le parole sono immediate e allargano il cuore: «Caro vescovo Renato, ho pensato di chiamare per telefono e dire subito a voce quanto dovrei fare per lettera che non so quando arriverà in questi giorni di festa. Mi è stata comunicata la data in cui Papa Francesco a San Pietro in Roma proclamerà beato Papa Giovanni Paolo I: sarà domenica 4 settembre 2022».
LA RIFLESSIONE MONSIGNOR GIORGIO LISE
LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO SULLA VITA DI DON STEFANO GORZEGNO
VOLTAGO Nella chiesa di San Nicolò a Frassené la presentazione del libro “Arrivederci in paradiso”, dedicato alla memoria di don Stefano Gorzegno, morto a soli 44 anni sulla spiaggia di Termoli il 30 luglio 2003 per salvare la vita a sette ragazzini a rischio annegamento. Ci saranno gli interventi di Francesco Mercanti, curatore della pubblicazione, del vescovo Marangoni, del parroco don Fabiano Del Favero e del sindaco Schena.
AUDIO ALTO VOLUME
LA DIRETTA DI RADIO PIU’
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LE FOTO DI DUILIO DA CAMPO
SETTIMANA DI CONSIGLI COMUNALI
LIVINALLONGO Oggi alle 18.30 consiglio comunale Fodom, oltre alla consueta revisione delle partecipazioni, scioglimento consensuale della convenzione per lo svolgimento delle funzioni di segreteria comunale in forma associata.
VOLTAGO Cinque punti all’ordine del giorno nel consiglio comunale di domani alle 18.30, compresa la mozione presentata dal consigliere Francesca Della Lucia in merito al conferimento della cittadinanza onoraria al milite ignoto. Il sindaco Giuseppe Schena propone: revisione delle partecipazioni, bilancio Asca, variazione d’urgenza.
ROCCA PIETORE Sarà l’aria del Natale? Un consiglio comunale senza le interrogazioni della minoranza, anzi delle minoranze di Diana Iraci Borgia o del gruppo che fa riferimento a Maurizio De Cassan. Domani alle 18.30 seduta di ordinaria amministrazione con l’approvazione del Dup (documento di programmazione), variazione al bilancio, prelievo dal fondo di riserva, ricognizione delle partecipazioni possedute, bilancio di previsione Asca 2022 e programma per il conferimento di incarichi di collaborazione autonoma.
TAIBON Domani alle 20:30 consiglio comunale convocato dal sindaco Silvia Tormen, all’ordine del giorno: affidamento servizio tesoreria, revisione delle partecipazioni, nomina revisore dei conti, approvazione bilancio di prevision dell’Azienda Speciale Multiservizi, impianto elettrico sul Corpassa, modifica del piano di pagamento dei canoni concessori
FALCADE Consiglio comunale mercoledi alle 8 del mattino, all’ordine del giorno la variazione al bilancio, la revisione delle partecipazioni e il bilancio Asca.
SELVA DI CADORE Mercoledi alle 19 consiglio comunale, all’ordine del giorno: verifica delle aree e fabbricati per la residenza o attività produttive che potranno essere ceduti in diritto di proprietà; approvazione documento Dup; approvazione della modifica sul regolamento dell’imposta di soggiorno. La minoranza di Adriano Peretti porta in consiglio tre interrogazioni, sulla designazione dei rappresentanti presso Enti, tassa di soggiorno e luminarie, microcriminalità post fatti di Lorenzago “Chiediamo sia presa in considerazione l’ipotesi di stipulare un protocollo d’intesa con la Prefettura per istituire un progetto di controllo di vicinato”
SAN TOMASO Mercoledi alle 18 consiglio comunale per la variazione d’urgenza al bilancio; ricognizione partecipazioni possedute; convenzione con la scuola materna e scioglimento convenzione per lo svolgimento delle funzioni di segreteria comunale
VIVERE L’AGORDINO DAL CORRIERE DELLE ALPI LO SPECIALE DEL LUNEDI DI GIANNI SANTOMASO, PERSONAGGI AGORDINI CON LA VIGNETTA DI ERIKA ANDRICH
JOLANDA, DAL BAR DELLA STAZIONE DI VIALE SOMMARIVA
IL PRESTIGIOSO LIBRO DI LORENZO DELL’ANDREA: SELVA DI CADORE COME ERA (SELVA DA NOSAKÀN)
di RENATO BONA
“Selva di Cadore come era” (Selva da nosakàn”). E’ il titolo di un prestigioso volume di oltre 270 pagine che nel novembre del 1993 la tipografia Piave di Belluno ha stampato per conto dell’Union de i Ladiñ de Selva. L’autore? Un amico carissimo, che considero da sempre il mio padre spirituale: il prof. don Lorenzo Dell’Andrea, uomo di profonda cultura, dal tratto gentile, che oltre ad aver diretto per lustri il settimanale diocesano “L’Amico del popolo” è stato – fra l’altro – consulente ecclesiastico del comitato bellunese del Centro sportivo italiano quando, ragazzino, giocavo a pallone; poi mio insegnante di religione alla ragioneria “Calvi” e quindi anche mio collega giornalista professionista. Dell’Andrea in presentazione ricordava che nell’agosto 1985 L’Unione dei Ladini di Selva “ha allestito una mostra di vecchie fotografie di paesaggi, case e persone di Selva. La mostra ebbe grande successo e molti furono coloro che chiesero la pubblicazione del materiale esposto”. Il desiderio venne quindi soddisfatto otto anni più tardi, fra l’altro con l’aumento delle foto: da 162 a poco meno di 400, suddivise per grandi temi in sette sezioni, ciascuna delle quali “dotata” di una nota introduttiva anche per “offrire indicazioni generali e spunti di riflessione per integrare, con qualche chiave interpretativa, la lettura delle fotografie”: territorio, case, stalle e fienili, progresso, lavori, scolaresche e coscritti, soldati ed emigranti, avvenimenti vari, volti e tradizioni. Viene anche reso omaggio a quanti collaborarono all’allestimento della mostra: Anna Lorenzini dei Svaldi, Raffaella Dell’Andrea, Aristide Bonifacio, Renzo Nicolai, Severina Monico; altri grazie per chi ha poi collaborato con informazioni e suggerimenti per il libro: ancora Bonifacio e Nicolai, quindi Luigi Callegari, Cesira Nicolai, Rudele Bonifacio, Espedito Callegari, Giorgio Lorenzini, Sergio Monico, Elide Cadorin; per le famiglie che hanno messo a disposizione tante fotografie così come per la Direzione del Museo di Selva, e per Ugo Lorenzini “che ha messo a disposizione per una ristampa, curata dall’Union de i Ladiñ de Selva tutti i negativi su vetro ancora conservati delle fotografie fatte dal nostro compaesano Fedele Chizzolin, che negli anni attorno alla prima guerra mondiale (prima di ritornare in America nel 1924) ha esercitato a Selva l’arte del fotografo…“. Partiamo dunque dal capitolo “Il territorio” nel quale – dopo aver ricordato che “… questo ambiente, sostanzialmente sempre identico nonostante l’alternarsi di epoche fredde ed epoche più calde, per millenni fu animato solo da cacciatori. La loro presenza non era però significativa: non dovevano essere in molti e comunque erano sempre ‘di passaggio’” – Dell’Andrea scrive: “Verso la fine del primo millennio avanti cristo la valle cominciò ad animarsi: non più soltanto cacciatori, ma anche pastori. Greggi sempre più numerosi percorrevano le zone alte, oltre il limite del bosco, dove c’erano abbondanti pascoli, dalle zone del Passo Giau a Mondeval de Sora, da Possedera a Fertazza alle zone di Staulanza, Forada, Forcella Roan” e si chiede:”Da dove venivano questi pastori? Probabilmente dalle zone del Cadore, già abitato da alcuni secoli (tale provenienza trova un riscontro nell’appartenenza, dalla fine del primo secolo avanti Cristo, del territorio di Selva al Municipium romano di Julium Carnicum, e ha una prova storica inequivocabile nelle iscrizioni rupestri del monte Civetta, del Coldai e del Col Davagnin, proprio sul monte Fertazza”. L’autore prosegue il suo excursus sottolineando che “La situazione durò così, con cacciatori e pastori che animavano la vallata, per tutto il primo millennio dopo Cristo, fino all’epoca alto-medioevale quando avvennero alcuni fatti nuovi”: verso il 1000 dopo Cristo, in Val Fiorentina come nel resto delle vallate alte delle Dolomiti si è intensificata la presenza dell’uomo: non più i soli cacciatori e pastori ma anche boscaioli e ricercatori di minerali di ferro e piombo, tutta gente proveniente dalla Val del Boite, che dopo un periodo di consistenti insediamenti stagionali portò, verso il XII secolo dopo Cristo, ad insediamenti stabili e così il paesaggio, che era rimasto di fatto immutato per millenni, cominciò a cambiare per l’attività dell’uomo. Insediamenti stabili che dapprima erano rappresentati da piccoli nuclei i cui componenti, pur di restare in zona, pagavano un diritto di concessione alle Regole di Mondeval e di Festornigo di San Vito di Cadore proprietario della Val Fiorentina; poi si svilupparono in aggregati di diverse famiglie e dettero vita alla ‘vila’. Col rapido crescere delle famiglie si determinò l’allargamento degli spazi occupati dalle case della ‘vila’ e, conseguentemente, fu indispensabile sviluppare l’attività agricola per garantire la sopravvivenza della gente. Ma il territorio era poco e dunque si pervenne ad un consistente disboscamento oltre che alla concentrazione dell’attività edificatoria con la creazione di numerosi centri abitati. Si ricavarono in tal modo campi per coltivare cereali e fava, e prati che potessero fornire il foraggio per il bestiame. Alle attività agro-silvo-pastorali si aggiunsero dal XIV secolo quelle artigianali e industriali fra l’altro con lo sfruttamento delle miniere di ferro del Fursil a Colle Santa Lucia, e di quelle di Gruoipa nella zona dell’attuale cimitero di San Lorenzo a Selva. Come il gatto che si morde la coda, tutto ciò comportò “una notevole immigrazione e l’avvio di nuove attività come quella dei carbonai che producevano e trasportavano il carbone dolce, o dei fabbri per la lavorazione del ferro, per il quale funzionava addirittura una fonderia”. La nuova situazione determinò una ulteriore e profonda modificazione del territorio della Val Fiorentina e l’aumento della popolazione stabile costrinse ad estendere ancora una volta le terre coltivabili con gli abitanti di Toffol e di L’Andria che coltivarono campi fino a 1600 metri di quota raggiungendo con i loro seminati le località di Somasief e Pien de Colò; per la produzione del fieno furono reperiti prti ad alta quota in Fertazza, in Possedera e nelle zone alte soprastanti il paese (òe Frene). Ci si spinse fino a falciare i ripidi pendii, p ‘pale’ sottostantio le rocce dfel Piz del Corvo (Rivigo, Saulon, Palemoze) e sotto il monte Cernera (Pale de Matia, Palota), fino a raggiungere le disagiate e pericolosissime cengie )p ‘viei’) a duemila metri di altitudine. Negli ultimi secoli – prosegue il resoconto di Lorenzo Dell’Andrea – cessarono le attività legate allo sfruttamento delle miniere e vi fu un impoverimento generale che porto ad una forte emigrazione. L’aspetto del paese rimase sostanzialmente immutato fino a tutta la metà del secolo, cioè fino al secondo dopoguerra. Le ‘vile’ rimasero nelle stesse dimensioni dei secoli precedenti, campi e prati continuarono ad essere lavorati intensamente per la sopravvivenza, i pascoli fornirono alimenti preziosi per le centinaia di mucche del paese. Poi, a partire dagli anni ’60, tutto cambiò, dapprima lentamente poi vorticosamente. “Fino al punto che non solo oggi il ‘cacciatore di Mondeval de Sora’ non riconoscerebbe più la vallata, ma la troverebbe molto (o totalmente!) diversa perfino chi l’avesse vista per l’ultima volta soltanto quaranta o cinquanta anni fa”.
NELLE FOTO (Zanfron e riproduzioni dal libro “Selva di Cadore come era”): la copertina del volume con uno scorcio di Selva di Cadore verso la fine del 1800; il presidente dell’Associazione stampa bellunese, Renato Bona, porta il saluto in occasione dei 70 anni de L’Amico del Popolo” diretto allora da don Lorenzo Dell’Andrea (sulla destra); piazza San Lorenzo alla fine del XIX secolo (raccolta Aristide Bonifacio); Selva di Cadore nei primi anni del 1900; panoramica del paese nel primo dopoguerra; in primo piano il villaggio di Fiorentina abbandonato dopo l’alluvione del 1966; Selva di Cadore verso l’Averau; anni ’30, sullo sfondo, verso la Marmolada, Pian e Colle Santa Lucia; da Zardin si vedono, sotto la chiesa i villaggi di Villa e Foppa; scorcio di Villa, in primo piano la casa di Ettore Zulian Gras “amerikàn”; piazza San Lorenzo negli Anni ’20; la strada che dalla Passadora portava a Rova; Marin negli anni ’30; Zernadoi e Bernart negli anni ’30 con i caratteristici fienili; Mortize negli anni ’60; l’Andria nel 1975; Toffol visto dalla ‘barkonela del tabie de la Giustina de Tofol’; Santa Fosca verso la fine degli anni 30; la stessa frazione nel 1954, in primo piano l’Istituto elioterapico in via di completamento
IL CEIS DI BELLUNO CERCA 10 VOLONTARI
BELLUNO Il Centro Italiano di Solidarietà di Belluno è ACCREDITATO PER IL SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE e seleziona 10 volontari da impiegare nel progetto “ABBRACCIO-percorso di contrasto alle dipendenze”. Disponibili 10 posti in 5 sedi in provincia di Belluno. Il Servizio prevede l’inserimento nelle Comunità Terapeutiche (Comune di Belluno) per persone con problemi di dipendenza da sostanze d’abuso o nel settore di progettazione sociale e inserimento lavorativo di Ce.I.S. e della Cooperativa Sociale Integra (Comune di Belluno e Sospirolo). Nel sito www.serviziocivile.gov.it “sezione volontari” ci sono le informazioni e la possibilità di leggere e scaricare il bando. Le domande devono essere presentate entro il 26 gennaio 2022.
LA COOP CADORE CERCA UN VICE RESPONSABILE Candidature entro il 10 gennaio 2022
CADORE La cooperativa alla ricerca di una nuova figura per il settore pulizie, sanificazione e igienizzazione. L’avviso completo è disponibile sulla pagina Facebook della Cadore s.c.s. e presto anche sul sito Internet della cooperativa (www.cadorescs.com). Gli interessati potranno inviare il proprio curriculum entro le 12 del 10 gennaio all’indirizzo mail [email protected] ; il CV potrà anche essere consegnato a mano alla Segreteria nella sede amministrativa di Pieve di Cadore.
VALPE CONSEGNA GLI ECOCALENDARI 2022 A SEDICO E NELL’AGORDINO
AGORDO-SEDICO In questi giorni i nuovi calendari per l’anno 2022 sono in consegna nelle case di tutti gli utenti di Sedico e dell’Unione Montana Agordina. I nuovi calendari sono disponibili anche nel sito www.valpeambiente.it.
I PRESEPI DEI COLMIEI A CANALE D’AGORDO
CANALE D’AGORDO Anche quest’anno la Pro Loco di Canale d’Agordo propone l’iniziativa “I Presepi dei Colmiéi”, una passeggiata lungo le vie di Canale d’Agordo e frazioni alla scoperta dei presepi realizzati secondo la creatività e la fantasia della comunità. Votare è semplice: basta mettere un “like” dalla nostra pagina Facebook Pro Loco Canale d’Agordo sul post del presepe che più Vi piace oppure segnalare la Vostra preferenza presso il nostro ufficio al Museo Albino Luciani. Il presepe più bello verrà premiato!
LA MAPPA DEI PRESEPI
Presepi dei Colmiéi 2021
ANNULLATO IL CONCERTO DI VOCI IN VALLE SUL NEVEGAL
BELLUNO In considerazione della situazione di emergenza di questi ultimi giorni il gruppo corale “VOCI IN VALLE” di Sedico, d’intesa con l’Associazione “Amici del Nevegàl” organizzatrice della manifestazione, al fine di tutelare la salute di tutti comunica di avere ritenuto necessario annullare il concerto di giovedì 30 dicembre p.v. che si doveva tenere nel Santuario di Maria Immacolata Nostra Signora di Lourdes all’Alpe del Nevegàl.
CONCERTO DI NATALE CON L’ORCHESTRA DOLOMITI SYNPHONIA E SILVIA TESSARI
FALCADE Mercoledì, alle ore 21.00, nella chiesa parrocchiale di Falcade, l’orchestra Dolomiti Symphonia (oltre trenta elementi), il direttore Delio Cassetta e la pianista Silvia Tessari aspetteranno il pubblico per dare il via al concerto per Dante Moro. Grazie ad un nutrito gruppo di sostenitori istituzionali e privati, l’evento avrà luogo quest’anno ‘dal vivo’, secondo le norme del distanziamento, dell’utilizzo di mascherine (obbligatorie le FFP2 secondo l’ultima normativa), del green pass rafforzato. Ma sarà protagonista la musica. Musica che stupisce, porta humour e straordinarietà, ritmo e freschezza, com’è quella del “Suonatore” del giovane inglese Robin Haigh, brano vincitore della quinta edizione del concorso Dante Moro, in prima esecuzione assoluta. Musica che invece trascina, incanta, affascina ed entusiasma, com’è quella celeberrima del primo concerto per pianoforte e orchestra di Tchaikovsky. L’evento è ad ingresso libero. Si raccomanda la prenotazione al numero 3478870898.
NADEL IGNANTER I TABIEI
ROCCA PIETORE A Sottoguda a Natale ci saranno i mercatini tra le vie del paese, nei giorni 28 e 29 dicembre dalle 13 alle 19. Martedi 28 alle 16 “musica, neve e magia” con il concerto di Sara Stocco (voce) e Nella Hristova (pianoforte)
APERTURA INVERNALE DEL CASTELLO DI ANDRAZ
LIVINALLONGO Normalmente d’inverno il Castello di Andraz rimane chiuso al pubblico a causa delle grandi quantità di neve che interessano l’area. Quest’anno invece il meteo è favorevole e quindi, solo per pochi giorni e per poche ore, il castello aprirà. Le visite (guidate e su prenotazione ma non particolarmente specialistiche e quindi accessibili a tutti) si concentreranno in particolare sulla figura di Nicolò Cusano, vissuto al castello attorno alla metà del XV secolo, che proprio qui ha compiuto studi in campo astronomico di notevole rilevanza. È infatti in funzione già da qualche settimana il foro utilizzato per gli studi sul solstizio d’inverno: un’occasione imperdibile. Le aperture straordinarie avverranno il 26 e 29 dicembre dalle 13 alle 15. Per prenotare la visita guidata 334 3346680. Informazioni su www.castellodiandraz.it
LA BIBLIOTECA DI LIMANA CHIUDE PER IL NATALE
LIMANA La Biblioteca di Limana sarà chiusa al pubblico nelle due vigilie del 24 e del 31 dicembre. Rimarrà chiusa anche dal 3 al 7 gennaio 2022.
IL GIOCO DEL TEATRO CON DOLOMITI HUB
FONZASO Il 27, 29 e 30 dicembre alla ex scuola elementare di Arten, Dolomiti Hub e Tib Teatro organizzano “Gioca teatro. Scopro elaboro imparo. Ingresso gratuito, iscrizione obbligatoria.
IERI ALLA RADIO
DUE MINUTI PER TE
Appuntamento della domenica con Don Giorgio Lise
MONTE CELO (ZELO) ED ALPENFESTUNG ARTICOLO COMPLETO IN TRE PARTI
DON CESARE, IL PENSIERO DEL GIORNO. ALLA RADIO ALLE 7 DEL MATTINO E ALLE 19.30 DELLA SERA.
LA VALLE AGORDINA – 320 anni dalla BOA del 1701 RACCONTO IN SEI PARTI
INFORMAZIONE il canale su TELEGRAM informazione di prima mano e in tempo reale. iscriviti ed aiutaci a farlo conoscere
I RACCONTI DI NATALE DI LUISA ALCHINI, DA MARTEDI AL 24 DICEMBRE TUTTI I GIORNI ALLE 10.05 E ALLE 20.20… SU RADIO PIU
RACCONTO 1 14 DICEMBRE
RACCONTO 2 15 DICEMBRE
RACCONTO 3 16 DICEMBRE
RACCONTO 4 17 DICEMBRE
RACCONTO 5 18 DICEMBRE
RACCONTO 6 20 DICEMBRE
RACCONTO 7 21 DICEMBRE
RACCONTO 8 22 DICEMBRE
RACCONTO 9 DEL 23 DICEMBRE
RACCONTO 10 DEL 24 DICEMBRE
IN VIVO VERSO, SETTIMA STAGIONE CON BRUNELLA MORO, DAL LUNEDI AL VENERDI ALLE 7.10, 10.10 E 18.50
LA RACCOLTA COMPLETA
ALBERTO BARONI-BRUNELLA MORO
MUSICA PIU’
MUSICA ALLA RADIO, IL PROGRAMMA DI LORIS SCUSSEL “COLLAGE OPERAZIONE NOSTALGIA” DAL LUNEDI AL VENERDI ALLE 16.00 E ALLE 23
Nella settimana che chiude un anno difficile come il 2021 prosegue la programmazione di Collage tra canzoni italiane ed internazionali e la consueta alternanza di artisti più o meno famosi, con la volontà di tenere un po’ di compagnia ai nostri ascoltatori e la speranza che qualche brano ci possa aiutare a rievocare ricordi possibilmente piacevoli che aiutino a sorridere in un periodo in cui se ne sente particolarmente il bisogno. Il programma va in onda dal lunedì al venerdì alle 16,00 e alle 23,00, buon ascolto!
FREEMIX, LA LIBERTA’ MUSICALE MIXATA DA DJ ATHOS E RACCONTATA DA DJ JACK
INFORMAZIONE il canale su TELEGRAM informazione di prima mano e in tempo reale. iscriviti ed aiutaci a farlo conoscere
DUE MINUTI UN LIBRO, TUTTI I GIORNI ALLA RADIO ALLE 9.40 E ALLE 17.50
LA RACCOLTA COMPLETA
L’ALMANACCO LADINO
LA RACCOLTA
LA RASSEGNA STAMPA DA L’AMICO DEL POPOLO
LA RACCOLTA COMPLETA
I RACCONTI DI PAOLO SOPPELSA
LA RACCOLTA COMPLETA
Lunedi 27
Tempo atteso: Cielo generalmente nuvoloso o molto nuvoloso con possibili nubi basse e parziali riduzioni della visibilità in alcune valli prealpine nelle ore più fredde.
Precipitazioni: Al mattino assenti (0%); lieve aumento della probabilità (10-20%) nel tardo pomeriggio/sera, specie sulle zone prealpine centro-occidentali, per fenomeni ancora molto modesti e sporadici, eventualmente nevosi oltre 1100-1400 m; precipitazioni generalmente assenti sulle Dolomiti, salvo qualche sporadico fiocco fino a fondovalle.
Temperature: Temperature pressochè stazionarie o in ulteriore lieve calo, specie le minime nelle valli; ancora modesta escursione termica giornaliera. Su Prealpi a 1500 m min -2°C, max 2°C; a 2000 m min -3°C, max 0°C. Su Dolomiti a 2000 m min -3°C, max 0°C; a 3000 m min -9 °C, max -5°C.
Venti: Nelle valli deboli di direzione variabile; in quota deboli o moderati, a tratti tesi nel pomeriggio sulle Dolomiti, in prevalenza sud-occidentali, tendenti a divenire nord-occidentali a fine giornata, a 15-20 km/h a 2000 m e a 15-30 km/h a 3000 m.
Martedi 28
Tempo atteso: Tempo più soleggiato rispetto ai giorni precedenti, con cielo generalmente poco o parzialmente nuvoloso, specie al mattino; intensificazione graduale della nuvolosità nel corso del pomeriggio, con cielo generalmente molto nuvoloso verso sera e nella notte.
Precipitazioni: Assenti (0%), al mattino, probabilità in lieve aumento nella notte per fenomeni deboli e sparsi, nevosi oltre i 700-900 m sulle Dolomiti, oltre i 1400-1700 m sulle Prealpi.
Temperature: Temperature minime senza variazioni di rilievo o in lieve aumento, massime in generale aumento. Su Prealpi a 1500 m min -1°C, max 3°C; a 2000 m min -3°C, max 2°C. Su Dolomiti a 2000 m min -3°C, max 3°C; a 3000 m min -8 °C, max -3°C.
Venti: Nelle valli generalmente deboli di direzione variabile, in quota moderati o tesi in prevalenza da nord-ovest, in rinforzo a fine giornata, a 5-15 km/h a 2000 m e a 20-30 km/h a 3000 m.
Mercoledi 29
Giornata nuvolosa o molto nuvolosa soprattutto nell’area dolomitica dove non si esclude qualche modesta precipitazione, eventualmente nevosa oltre i 1600-1900 m. Temperature in aumento specie in alta montagna. Venti in quota tesi da nord-ovest in rinforzo fino a forti, specie sulle vette dolomitiche.
Giovedi 30
Salvo una residua nuvolosità nelle prime ore con eventuali sporadiche precipitazioni specie sulle Dolomiti, per il resto la giornata trascorrerà all’insegna del tempo stabile e abbastanza soleggiato, con qualche nube innocua. Temperature in aumento a tutte le quote soprattutto le massime che inizieranno a portarsi su valori ben al di sopra della norma. In alta montagna il vento continuerà a soffiare piuttosto forte da nord-ovest, soprattutto sulle vette dolomitiche. Aumento dell’inversione termica. Previsore: M.Padoan.
HOCKEY SU GHIACCIO
IL COMO NON SI PRESENTA AD ALLEGHE, DECIDERA’ IL GIUDICE SPORTIVO
ALLEGHE Niente hockey all’Alvise De Toni di Alleghe. Nella giornata di Santo Stefano era in programma la partita valida per la IHL tra Alleghe e Como ma non si è giocato. Tutto è iniziato nella tarda serata di sabato quando la squadra lariana, tramite i suoi social, aveva preannunciato che la partita in programma ad Alleghe non si sarebbe giocata. La motivazione: alcuni giocatori del Como sono risultati positivi al Covid-19. Subito la richiesta inviata agli agordini e alla Federazione di rinviare la partita. Una lunga mattinata negli uffici di Via Lungolago in attesa di una risposta ufficiale dagli organi competenti sul da farsi tanto che alle 13:30 la dirigenza ha voluto informare tifosi e addetti ai lavori che la partita non veniva disputata. Alla fine, nessun rinvio da parte della federazione e quindi partita che non è mai iniziata anche perché il Como non è mai partito per il viaggio che lo avrebbe portato al De Toni di Alleghe. Allo stadio presenti i giocatori alleghesi con dirigenza ed arbitri per poi constatare che i lombardi non si presentavano e quindi la decisione ora va al giudice sportivo che nei prossimi giorni comunicherà la sentenza. Una vera e propria replica di ciò che è successo ad inizio novembre del 2020. Le squadre erano le stesse, le vicende pure. All’epoca i lariani non erano partiti a causa della situazione epidemiologica che aveva bloccato alcuni giocatori che non volevano giocare per paura del Covid. Oggi invece il Covid è entrato negli spogliatoi della squadra lombarda e quindi si prospetta un finale di Regoular Season con dei rinvii, viste anche le 3 partite in una settimana.
CALCIO
CALCIO FERMO FINO AL 23 GENNAIO. L’AUMENTO DEI CONTAGI PREOCCUPA LA FIGC
Il calcio si ferma e lo fa fino al 23 gennaio compreso. A deciderlo la FIGC del Veneto che con un comunicato ha informato i diretti interessati che da oggi e per un mese non si giocherà a calcio. L’attuale situazione nazionale dei contagi da Covid-19 ha portato la Federazione a sospendere in via preventiva tutti i campionati dalla Promozione alla Terza Categoria ma anche tutto il settore giovanile a livello regionale e provinciale. Tutto fermo, non saranno concesse nemmeno le amichevoli o gli allenamenti congiunti. Le partite in programma le prime 3 domeniche di gennaio saranno recuperate a fine aprile visto che la composizione dei gironi lo permette. Saranno giocati solo i recuperi del 6 gennaio per concludere definitivamente il girone di andata dei vari campionati. Rimarranno inalterati i calendari gare relativi ai Campionati di Eccellenza Maschile e Femminile. L’Agordina Calcio resterà ferma fino al 23 gennaio compreso mentre le ragazze del Keralpen continueranno la loro stagione regolarmente.
IL COMUNICATO UFFICIALE DELLA FIGC VENETO
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PALLAVOLO
LA DA ROLD LOGISTIC BELLUNO CADE A PORDENONE
TINET PRATA PORDENONE – DA ROLD LOGISTICS BELLUNO 3-0 (25-19, 25-17, 25-17)
È una delle squadre più attrezzate del girone. E di gran lunga la più in forma del momento: la Tinet è un treno in corsa. E sfreccia sul binario del successo: il nono consecutivo. Nonostante il tentativo della Da Rold Logistics di far deragliare i friulani. A Prata di Pordenone, i bellunesi rimediano la seconda sconfitta di fila. Ma quella di Santo Stefano, più che una sfida, era una “mission impossibile”. Perché, al di là del valore dell’avversario, i biancoblù si sono presentati all’atto finale del girone d’andata con un paio di assenze pesanti: oltre a Giovanni Candeago (ai box da un mese per l’infortunio alla caviglia), i rinoceronti hanno dovuto rinunciare pure a Gonzalo Martinez, rimpiazzato nel ruolo di libero da Gionchetti. Senza due pedine chiave, lo scacco matto della Tinet è arrivato in tre mosse. Tre, come i set condotti in porto dal sestetto di coach Dante Boninfante, mentre non è bastato un ottimo avvio ai ragazzi di Diego Poletto. I quali non perdevano 3-0 dalla seconda giornata di campionato: a Macerata contro la Med Store Tunit. In ogni caso, nonostante il settimo passivo stagionale, la prima metà di campionato è e rimane di spessore per la Drl: al debutto nella terza serie per ordine di importanza, i rinoceronti si affacciano al ritorno con 17 punti, il virtuale ottavo posto e un buon margine di vantaggio sulle zone pericolose. In più, tra fine ottobre e inizio dicembre, hanno mosso la classifica per sette gare in sequenza e con quattro vittorie una in fila all’altra. A conferma che al gran ballo della Serie A3 Credem Banca i bellunesi si sono mossi con sicurezza ed eleganza.