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OGGI ALLA RADIO: ALLE 10.30 E 1900 LEGGERMENTE BELLUNESI DI LUISA ALCHINI, di Michele Cau “Magno Magni”
Alle 15.10 e 21.00 di Claudio Fontanive i lavori di Ottavio Rossi in Birreria ad Agordo, Piazza Libertà.
Alle 16.00 di Mirko Mezzacasa speciale covid19 dalla conferenza stampa di Marghera.
FOTO DI RENATO
Ieri sera dopo le 18 il Liston, Piazza dei Martiri a Belluno
IERI ALLA RADIO, TRA GLI ARTICOLI PIU’ CLICCATI SUL SITO DI RADIO PIU
CORSO BASE E CORSO BASE SICUREZZA VOLONTARI PROTEZIONE CIVILE
DRIVE IN TAMPONE AD AGORDO, L’INFAUSTA SCELTA DEI SOLI 3 GIORNI ALLA SETTIMANA PER DUE ORE A TURNO
L’ESCALATION DI TENSIONI SOCIALI
TREVISO-BELLUNO
FOTO COPERTINA Paolo Perona
Il Premier sotto attacco, l’Italia in piazza, guerriglia a Milano, saccheggi a Torino, proteste a Treviso. Ieri lo sport in piazza a Belluno con un flash mob al motto dello “sport è vita”. Nel pomeriggio di ieri l mondo dello sport si è ritrovato in piazza dei Martiri, per una protesta pacifica ma di grande impatto emotivo. Genitori con i bambini, presidenti di società, atleti e istruttori si sono radunati attorno alla fontana dei giardini pubblici, ciascuno in divisa societaria.
DI DAMIANO TORMEN
video dalla pagina facebook max man CLICCA QUI
https://www.facebook.com/massimo.mander/videos/10221211217864103
FLASH MOB IN PIAZZA MARTIRI A DIFESA DELLO SPORT CHE E’ VITA
BELLUNO Ieri lo sport in piazza a Belluno con un flash mob al motto dello “sport è vita”. Nel pomeriggio di ieri l mondo dello sport si è ritrovato in piazza dei Martiri, per una protesta pacifica ma di grande impatto emotivo. Genitori con i bambini, presidenti di società, atleti e istruttori si sono radunati attorno alla fontana dei giardini pubblici, ciascuno in divisa societaria. (foto Paolo Perona)
METEO. ALLERTA GIALLA
VENEZIA Oggi è prevista la fase più significativa di precipitazioni, conseguenza dell’ampia saccatura che si sta estendo dal Mare del Nord fino al Nord Africa, determinando un intenso flusso meridionale che, abbinato alla formazione di una depressione al suolo sull’Italia settentrionale, porta piogge e rinforzo dei venti. Tali precipitazioni si prevedono estese sulle zone centro settentrionali della nostra regione, anche con forti rovesci e qualche locale temporale, con quantitativi consistenti sulle zone montane e pedemontane (specie quelle centro-orientali). Il limite della neve, già in abbassamento intorno ai 2000 metri nella serata di lunedì, sarà a quote un po’ inferiori (1700-1900 metri) nella mattinata specie sulle Dolomiti. In considerazione dei fenomeni atmosferici previsti, la criticità attesa è riferita anche allo scenario di temporali forti. Il Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile della Regione ha emesso un avviso di criticità idrogeologica, con validità fino alle 16, in cui è fissato lo stato di attenzione (allerta gialla)
OGGI SUL CORRIERE DELLE ALPI
di Gigi Sosso
ARRESTATO PER RESISTENZA A PUBBLICO UFFICIALE, 21ENNE DI AGORDO IN CARCERE A BALDENICH.
BELLUNO Amine Bendaoud è stato arrestato ed è in carcere a Belluno. Il 21enne di origine marocchina, residente ad Agordo, è indagato per resistenza a pubblico ufficiale, ma non sono escluse altre ipotesi di reato. Giovedì scorso era all’esterno di un locale pubblico, quando sono intervenuti i carabinieri del nucleo Radiomobile, nei confronti dei quali avrebbe tenuto un comportamento talmente aggressivo da giustificare l’arresto. Bendaoud non era sottoposto a misure, dopo un periodo trascorso in una comunità fuori provincia e a febbraio era stato condannato a un anno e quattro mesi per spaccio stupefacenti, anche a minorenni, tra il 2016 e il 2018. .Assolto per l’estorsione, della quale era stato accusato, perché avrebbe aizzato il suo pitbull Kaos (il cane ucciso il 19 aprile in Viale Sommariva) contro un ragazzino, per farsi consegnare 30 euro.
INVESTITO IN VIALE FANTUZZI
BELLUNO Un ventiduenne L.C. è stato investito ieri sera da un’Audi in in viale Fantuzzi, non è in gravi condizioni ma rimane in ospedale in osservazione al San Martino. Il ragazzo stava attraversando nella zona di viale Fantuzzi dove ci sono le strisce pedonali all’altezza della Questura. L’Audi S3 condotta da un bellunese viaggiava in direzione della rotonda della Cerva, tra le cause la carenza di visibilità per il maltempo.
ALLARME CASE DI RIPOSO: POSITIVI, DECESSI, MANCANZA DI PERSONALE
Da domani gli studenti delle superiori studieranno a distanza, la Regione impone che almeno il 75% delle lezioni si facciano on line ed a rotazione, ogni istituto deciderà sugli orari, non ci sarà invece alcun rientro pomeridiano. Ieri in Veneto 11 vittime, 3 negli ospedali di Belluno. In casa di riposo a Cortina le vittime salgono a 15, gli ospiti attualmente contagiati sono 20, 13 i guariti. I dipendenti: 17 i positivi, 18 i guariti. A Pieve di Cadore in casa di riposo 15 operatori e 30 ospiti infettati e “Manca il personale” ricorda Mario De Boni dalla Cisl FP Belluno-Treviso. Record di contagi a Cortina con 179 positivi ieri +19 e il sindaco Gianpietro Ghedina lancia l’appello per il rispetto delle regole per bloccare la curva del contagio prima che inizi la stagione. In Italia la paura è il raddoppio dei pazienti in terapia intensiva. Ieri incontro in Prefettura, sono 15 i Comuni sotto controllo in Veneto i casi gravi raddoppiano ogni dieci giorni. Intanto Bolzano e Trento – l’altra Italia – posticipano le chiusure dei locali alle 22 ma i bellunesi non ci stanno soprattutto nelle aree di confine, per Bond è uno schiaffo alle regole.
AGGIORNAMENTO COVID A BELLUNO: 3 DECESSI, 113 POSITIVI IN 24 ORE
BELLUNO Tre decessi nelle ultime ore, domenica sera è deceduto un paziente covid positivo di 90 anni ricoverato in Malattie Infettive a Belluno. Nella mattinata di ieri un paziente covid positivo di 92 anni ricoverato in Malattie Infettive a Belluno e un paziente covid positivo di anni 88 ricoverato in Pneumologia Covid a Feltre. Due dei tre deceduti erano ospiti della casa di riposo di Cortina, entrambi soggetti pluri patologici.
SITUAZIONE EPIDEMIOLOGICA (dato alle ore 17.00 fonte: Azienda Zero)
Ore 17.00 |
|
Attualmente positivi |
1329 |
Delta totale casi positivi Nelle ultime 24 ore |
113 |
Ricoveri
(dato alle ore 17.00 fonte: Azienda Zero) Le persone attualmente POSITIVE ricoverate negli ospedali dell’Ulss Dolomiti sono:
Area NON CRITICA |
Terapia Intensiva |
|
Ospedale San Martino BELLUNO |
40 |
2 |
Ospedale Santa Maria Del Prato – FELTRE |
18 |
0 |
Le persone attualmente POSITIVE ricoverate in Ospedale di Comunità sono:
pazienti attualmente positivi |
|
Ospedale di comunità ALANO |
4 |
Ospedale di Comunità FELTRE |
13 |
Ospedali Distretto di Belluno E’ in corso di graduale riattivazione l’attività della Chirurgia/Urologia dell’Ospedale San Martino di Belluno. Ospedali Distretto di Feltre Sono stati riattivati i ricoveri in Medicina al 5° Piano dell’Ospedale. Dipartimento di Prevenzione Ha preso il via la nuova operatività dei drive-in tamponi con la disponibilità del covid point h 24 a Belluno (dalle 7.00 alle 19.00 a Sagrogna; dalle 19.00 alle 7.00 nell’area esterna dell’ospedale San Martino nei pressi del PS Covid) e il potenziamento dell’offerta a Tai di Cadore. Nella sola mattinata di ieri sono stati eseguiti 649 tamponi in modalità drive-in tra Belluno, Feltre e una sessione aggiuntiva svoltasi a Cortina. Nel pomeriggio, oltre al drive in di Belluno (Sagrogna fino alle 19.00 – 19-7 al San Martino), sono attivi i drive-in di Tai e Agordo dalle 16.00 alle 18.00. Per velocizzare la presa in carico dei positivi da parte dell’unità di crisi, si informa che sarà operativo un team di medici che si occuperà di contattare le persone risultate positive al tampone molecolare per la comunicazione di positività e le indicazioni sui comportamenti da tenere durante la quarantena. Inoltre, saranno indicati i criteri di definizione dei contatti stretti e sarà raccomandato a ciascun positivo di compilare un elenco con tali persone. Sarà inoltre raccomandato ad ogni persona positiva di allertare i propri contatti stretti e di avvisarli di rimanere in isolamento fino alla chiamata del Dipartimento di Prevenzione per il proseguimento dell’indagine epidemiologica. Le chiamate si prolungheranno fino alle 22 per consentire una presa in carico più rapida, in considerazione delle numerose nuove positività che emergono ogni giorno.
MAPPA DEL CONTAGIO: A CORTINA TRISTE RECORD DI POSITIVI (179) E PERSONE IN ISOLAMENTO (137)
BELLUNO Si è tenuta nel pomeriggio di ieri una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduto dal Prefetto, Adriana Cogode. L’incontro si è reso necessario alla luce dei dati inerenti alla diffusione del contagio da COVID – 19 che fanno registrare, nei comuni indicati, un significativo numero di persone positive. La situazione alle 8 di ieri: BELLUNO: 90 persone positive e 106 in quarantena CORTINA: 179 -137 PONTE NELLE ALPI: 92-43 PIEVE DI CADORE: 82-25 FELTRE: 58 -76 SAN VITO DI CADORE: 57 – 38 SANTO STEFANO DI CADORE: 53-19 SANTA GIUSTINA: 41-29 SAN PIETRO DI CADORE: 31 – 17 COMELICO SUPERIORE: 32- 13 SEDICO: 25- 34 VODO DI CADORE: 25 – 6 AURONZO DI CADORE: 22- 13 CALALZO DI CADORE: 19- 15 DANTA DI CADORE: 12- 3, Non sono emerse particolari criticità. I Sindaci hanno comunque assicurato la loro disponibilità ad attivare le strutture comunali di protezione civile, laddove necessario per assistere la popolazione. Il Direttore Generale della ULSS1 ha promesso l’ulteriore ampliamento del servizio di screening mediante tampone. Prosegue il monitoraggio della situazione anche sotto l’aspetto di eventuali disagi, allo scopo di garantire un assiduo e stretto raccordo istituzionale nell’esame delle criticità che dovessero insorgere. Al contempo, continueranno le verifiche da parte delle Forze di Polizia.
LA SCUOLA TEMA PRINCIPALE DELL’INCONTRO DI IERI MATTINA IN PREFETTURA
BELLUNO Nell’incontro di ieri mattina in Prefettura, convocato dal Prefetto Adriana Cogode l’attenzione è stata incentrata sul tema della scuola sia con riferimento alla didattica digitale a distanza integrata, ma è stato anche affrontato il tema dei trasporti con eventuale rimodulazione degli orari di ingresso e uscita degli studenti per evitare assembramenti, con inizio delle lezioni non prima delle ore 9. Non sono emerse criticità particolari afferenti al settore del trasporto pubblico locale la cui organizzazione, secondo quanto rappresentato dall’amministratore di Dolomitibus, è sinora riuscita a garantire il rispetto dei limiti di capienza, ferme restando le valutazioni di competenza dell’autorità scolastica regionale, non è quindi stata ravvisata l’esigenza di introdurre modifiche agli orari delle lezioni degli istituti superiori Per quel che concerne, invece, la didattica a distanza, è emersa l’opportunità di introdurre un sistema che, tenendo in debita considerazione le peculiarità di ciascun istituto, possa favorire l’alternanza – sfalsata tra le varie classi – tra una settimana di lezione in presenza e periodi plurisettimanali di didattica digitale.
Il Prefetto ha assicurato che continuerà a seguire la questione con la massima attenzione, in stretta sinergia con tutti gli altri soggetti a vario titolo competenti, tenuto conto che la stessa non riguarda solo le istituzioni scolastiche ma, più in generale, la corretta attuazione delle misure di prevenzione dal contagio, con particolare riguardo alla cruciale necessità di evitare le aggregazioni incontrollate di persone.
CASE DI RIPOSO AL COLLASSO PER LA MANCANZA DI PERSONALE
Le Federazioni regionali del Pubblico impiego di Cgil, Cisl, Uil con la Fisascat Cisl hanno chiesto un incontro urgente all’assessore regionale alla Sanità Manuela Lanzarin che non ha ancora risposto.
BELLUNO Case di riposo della provincia in grave difficoltà per mancanza di personale. “Gli istituti- spiega Mario De Boni (foto), segretario della Federazione del pubblico impiego della Cisl territoriale – sono in grave sofferenza, perchè oltre alla carenza strutturale di personale, con tantissimi operatori e infermieri che nel corso degli ultimi anni sono andati a lavorare alla Ulss, attratti da un contratto migliore, in questi giorni ci sono anche tanti lavoratori risultati positivi al Covid, dunque a casa. Basti pensare ai casi di Cortina e di Ponte nelle Alpi, con più della metà degli operatori contagiati”. Secondo le stime della Fp della Cisl, nell’attuale stato emergenziale sono oltre un centinaio gli operatori socio-sanitari e gli infermieri mancanti per garantire il necessario servizio di assistenza nelle 31 case di riposo della provincia. Nei prossimi due anni, la necessità – fra case di riposo e ospedali – sarà di 350 Oss in più rispetto ad oggi e di 200 infermieri, considerando anche lo sviluppo della medicina territoriale. “Si stanno mettendo in campo collaborazioni fra strutture – spiega De Boni – e la stessa Ulss sta cercando di supportare le case di riposo, ma ricordiamo che anche gli ospedali sono in seria difficoltà, perché devono garantire l’assistenza ai malati di Covid, il sostegno alle case di riposo e il mantenimento dell’attività non procrastinabile”. La richiesta della Cisl Fp: una regia unica della Regione che si deve fare carico del problema, trovando delle nuove modalità per l’assunzione di infermieri e Oss destinati alle case di riposo, con un contratto dignitoso, paragonabile a quello nazionale della Sanità. .
MARIO DE BONI, DALLA RASSEGNA STAMPA DELLE OTTO
DPCM, MISURE ALTO ADIGE, BOND (FI): «LO STATO NELLO STATO COLPISCE ANCORA. BASTA ALLA CONCORRENZA SLEALE»
ROMA «Cosa possono fare gli inermi baristi e ristoratori di tutti quei territori bellunesi confinanti con l’Alto Adige? Niente. Di qua dal confine saranno costretti a chiudere alle 18 e rispettare il coprifuoco previsto dall’ultimo Dpcm, dall’altra parte invece faranno come vogliono, lavorando fino alle 22». Lo dice in una nota il deputato di Forza Italia Dario Bond, intervenendo sulla nuova ordinanza provinciale firmata dal governatore altoatesino Kompatscher, che lascia aperti i bar fino alle 20 e i ristoranti fino alle 22, oltre a limitare l’uso della didattica a distanza. «Uno schiaffo alle regole. Se è vero che tutti dobbiamo rispettare il Dpcm per la salute collettiva, non è tollerabile che Bolzano faccia – come sempre – quello che vuole. Nella Provincia autonoma il virus può circolare liberamente fino alle 22? Pensiamo alla concorrenza sleale nei confronti dei ristoratori di Cortina, di Arabba, di altre località bellunesi di confine, costretti a chiudere alle 18, mentre i loro competitor, a qualche chilometro di distanza, possono continuare a lavorare. Lo Stato nello Stato ancora una volta colpisce e crea danni enormi».
CONFARTIGIANATO BOCCIA IL GOVERNO PER LE SCORRETTE PENALIZZAZIONI E ATTENDE SEGNALI IN TERMINI DI SUPPORTO
BELLUNO Tutto chiuso dopo le 18 per bar, pub, ristoranti e pasticcerie. Inevitabili le ripercussioni su un settore già messo a dura prova dal lockdown della scorsa primavera. Così come sono inevitabili i timori, manifestati a chiare lettere da Cristiano Gaggion, a capo dei produttori dolciari di Confartigianato: «Non riesco a capire la logica secondo la quale la grande distribuzione è legittimata a proseguire nelle sua attività, anche oltre le 18, e noi no. Se non in termini di asporto. È scorretto nei confronti delle realtà artigiane». Il Governo ha garantito ristori economici: «Un supporto è necessario e ce lo auguriamo. Ma, in questo senso, non abbiamo alcuna certezza». Salvare le festività natalizie diventa ora prioritario: «Ci avviciniamo a un periodo estremamente importante per il fatturato – prosegue Gaggion -. Già siamo stati costretti a chiudere a Pasqua, non vorremmo che la storia si ripetesse pure a Natale. Anche perché diverse aziende sono in sofferenza, tra mutui e decine di dipendenti a carico. Auspico arrivi presto un segnale chiaro in termini di supporto».
ARREDAMONT SPOSTATA A NATALE… OCCASIONE PER LE FESTIVITA’ DI FINE ANNO
Il rammarico è evidente, ma un riposizionamento può essere l’occasione per nuove iniziative legate alle festività di fine anno.
LONGARONE Il Presidente di Longarone Fiere Dolomiti, Gian Angelo Bellati sottolinea come “con estremo rammarico dobbiamo posticipare la fiera di Arredamont. Abbiamo investito molti soldi per garantire la sicurezza e la salute dei nostri espositori e visitatori, ma inutilmente a causa di un decreto che ci mette in estrema difficoltà e provoca ingenti danni economici. La cosa che ancor più ci rattrista è la totale mancanza di programmazione e strategia che questo dpcm dimostra, dato che solo una settimana prima, con il precedente dpcm, era stata consentita la possibilità di realizzare la fiera, dandoci quindi il via a importanti spese ed investimenti. Auspichiamo che il Governo sappia affrontare l’emergenza economica tanto quanto quella sanitaria mettendo subito a disposizione i necessari e cospicui finanziamenti a fondo perduto indispensabili per compensare le enormi perdite generate da decisioni imprevedibili che danno l’idea della totale ‘non comprensione’ del nostro settore. Segnaliamo anche, che fino ad oggi, nulla o quasi nulla è stato previsto dal Governo per dare un concreto aiuto al settore fieristico in un momento di così grave difficoltà. Nonostante le motivate richieste di aiuto, il Governo non è intervenuto in nostro favore mettendo a rischio di sopravvivenza tutto il sistema fieristico italiano. Aiuti importanti, al contrario, vengono erogati dai Governi stranieri ai propri sistemi fieristici causando così ancora più difficoltà al nostro sistema fieristico; una situazione ‘non equa’ che ci rende impossibile competere sotto tutti i profili rischiando di farci cadere in una ‘voragine’ da cui ben difficilmente si riuscirà a risalire con il rischio di porgere il fianco ad eventuali acquisizioni da parte di enti fieristici stranieri”.
L’ASSESSORE CANER CHIEDE LO STATO DI CRISI PER IL SETTORE TURISMO
VENEZIA “Sono al fianco degli operatori dei settori del turismo e dell’agroalimentare duramente colpiti dal nuovo Dpcm. Spiace che il ministro Dario Franceschini abbia speso parole, certamente legittime, solo a favore del mondo del teatro e del cinema, ma non abbia detto nulla sul settore del turismo che da solo produce il 13% del Pil nazionale”. A dirlo è l’assessore al Turismo e all’Agricoltura Federico Caner. Periodo nero anche per il settore termale: gli stabilimenti italiani e veneti hanno ricevuto numerose disdette da parte dei clienti. “Accolgo anche l’appello di Federalberghi Terme per ribadire a tutti che le terme sono aperte e sono un luogo sicuro. – interviene Caner – Molti sono gli italiani caduti nel malinteso di credere che le nuove misure di contenimento da Covid-19 abbiano sancito la chiusura delle terme. Non è così. Gli stabilimenti con presidio sanitario, che sono la stragrande maggioranza delle terme venete, possono continuare a offrire i propri servizi”. La richiesta dell’assessore Caner: lo stato di crisi e misure urgenti di sostegno.
RISTORANTI E BAR CHIUSI ALLE 18. UNCEM: “NEI PICCOLI COMUNI E NELLE ZONE MONTANE NON CI SONO MAI STATI PROBLEMI DI ASSEMBRAMENTI.
ROMA “Il blocco della ristorazione, dei bar, dei pub, delle gelaterie, delle pasticcerie dopo le 18 va rivisto con urgenza. Sbloccato, soprattutto per i Comuni piccoli e i territori montani, dove queste attività rappresentano in moltissimi casi l’unico presidio economico, insieme a uno o pochi negozi di alimentari. Lo chiedonoTiziano Maffezzini, Presidente Uncem Lombardia, Vincenzo Luciano, Presidente Uncem Campania, e Marco Bussone, Presidente Uncem nazionale. Bar e ristoranti nei Comuni delle Alpi e degli Appennini hanno saputo negli ultimi mesi riorganizzare afflussi e accessi, produzione e somministrazione. Non andavano bloccati alle 18. “Si riveda il sistema di chiusure, portandole almeno alle ore 22. I ristoratori e i gestori dei bar hanno già fortemente limitato sedute e posti. Stavano prendendo un assetto che oggi subisce un brusco arresto. Chiediamo al Governo di rivedere con Regioni ed Enti locali il limite delle ore 18”.
IL DPCM INPONE ANCHE NUOVE FASCE ORARIE, SUCCEDE IN PIAZZA LIBERTA’
AGORDO Ecco Gabriele Rossini, dall’esercito a imprenditore in un settore in cui è appassionato. Il DPCM influisce sulla sua attività al punto che ha deciso di cambiare orario. A proposito… oggi alle 15,10 presentiamo la mostra di Ottavio Rossi che troverà spazio nel nuovo locale di Piazza Libertà
DI GIANNI SANTOMASO
ANNULLATA L’EDIZIONE 2020 DI RIVA NADAL
RIVAMONTE La Pro Loco di Rivamonte ha dovuto gettare la spugna. Quest’anno niente mercatini di Natale. Riva Nadal è stata rinviata al prossimo anno, ma la Pro Loco di Rivamonte non sta con le mani in mano, Giacomo Bressan, presidente della Pro Loco Rivamonte ci spiega perché.
LA MUDA, ORA LA CURA ALL’ESTETICA
LA VALLE In località La Muda dopo i grandi lavori di regimazione delle acque per evitare quanto successo negli ultimi anni, cioè ruscelli ingrossati e tracimati fino a bloccare la regionale 203 agordina, sono stati piantati tanti alberi da frutti che rendono i pendii esteticamente piacevoli.
OGGI
IERI
“SCUOLE SUPERIORI CHIUSE AL 75%, NOI SIAMO PRONTI A COLLABORARE, MA IL GOVERNO NON CI ASCOLTA, IL DPCM NON E’ NE’ INCISIVO NE’ CHIARO PER GLI ASSEMBRAMENTI”, PARLA LUCA ZAIA DA MARGHERA
LEGGI LA CONFERENZA STAMPA DI LUCA ZAIA
Il Dpcm è l’anticamera del coprifuoco e queste misure non modificheranno le curve del contagio. Le fiere: in una settimana il Governo le ha aperte e chiuse, che figura ci facciamo nel mondo?
Dentro ristoranti e palestre non ci sono stati grandi focolai e diffusioni del virus. Oggi questi imprenditori sono trattati come untori. Che il Governo riveda questo provvedimento. Ho firmato l’ordinanza di chiusura delle scuole superiori con l’obbligo di didagtica a distanza per non meno del 75% il Governo non mi ha dato alternative.
CHIUSURA IMPIANTI DI SCI: Che senso ha lanciare l’allarme dello sport invernale, della stagione, quando il Dpcm varrà fino a novembre? E’ chiaro che il turista non prenota. CENTRI COMMERCIALI: ll Governo chiude bar e ristoranti e non tocca i centri commerciali, causa di assembramenti.
I medici di base saranno chiamati a fare i tamponi in virtù di una direttiva nazionale. Troviamo positivi e dobbiamo testare tutti i contatti. Ogni positivo significa altre 20 persone da testare. Se tutti i medici di base si occuperanno di fare i tamponi spariranno i test. L’accordo sarà nazionale, non più su base volontaria per i medici. E’ una riforma straordinaria, noi a quel punto avremo risolto tutto il tema della fase di testing e della sorveglianza. Il piano di Sanità pubblica resta comunque in piedi. Si procede sia con i tamponi molecolari (13mila al giorno) che sui tamponi rapidi. Dai dati è chiaro che il virus c’è, che il virus va affrontato per quello che è che per noi significa non avere emergenza sanitaria. Con 700 ricoverati la pressione c’è siamo pronti a coordinarci a 360 gradi con le Ulss e con la regia di Azienda Zero. E’ un’emergenza sanitaria ospedaliera. L’emergenza ci mette a dura prova, stamane abbiamo parlato dell’infezione ospedaliera rispetto ai nostri lavoratori perché c’è un lieve picco nella curva, già abbiamo poco personale se si infetta la preoccupazione cresce. Ho chiesto ai direttore di fare più comunicazione e prevenzione. Nei reparti critici il test è ogni 7 giorni, negli altri ogni 20. Inutile che vi dica la mia posizione che è quella delle Regioni. Io ho portato subito le ragioni di una comunità che sta cercando di gestire per bene la pandemia da Covid. Sulle scuole avrei voluto porre con quell’ordinanza un ragionamento per diminuire la pressione demografica. Avevo posto la questione dei tamponi presso i medici di base, e non condivido il tema sulle attività produttive. Ristoranti, Bar, Palestre che chiudono e forse non riapriranno hanno rispettato in maniera onerosa i dettami di prevenzione. Gli imprenditori hanno investito per creare attività e non si sono certo arricchite, hanno creato occupazione ed economia rendendo ricco un paese che gode delle loro tasse. Dopo aver investito in questa attività hanno avuto anche il coraggio di adeguarsi alle linee guida, abbiamo chiesto sacrifici e sono stato criticato perché ho voluto riaprirle per primo. Ora il provvedimento si trasforma in autentica tragedia. Non c’è un dato che dice che sono loro i responsabili dell’aumento della pandemia, non sono diffusori nè untori. Il verso tema è un altro, degli assembramenti ben diverso dal ristorante che si è organizzato con i distanziamenti, il gel, la mascherina in bagno etc. Sono tutte persone che io conosco. C’è chi ha creato attività imprenditoriale e centri culturali. Ristoranti pieni di distanziamento sociale oggi trattati come untori. Non ho mai fatto polemica con il Governo ma questo non ci voleva, facciamo fatica a giustificare azioni come queste. Faccio appello al governo perché riveda questo provvedimento. Avevo chiesto la chiusura dei locali a mezzanotte, poi si era parlato delle 23… neanche questo. Alle 18 significa farli chiudere ma per sempre. Avevamo proposto di lasciare aperto a chi poteva garantire la mescita al tavolo diversamente da chi ha solo una vetrina, ma anche questo niente. Il problema è la gelateria che vende un cono di gelato o uno spicchio di pizza. Questo va oltre la sanità pubblica e non sono un negazionista nè ho avuto azioni benevole visto che per primo ho fatto l’area rossa oltre a chiudere scuole, musei, chiese. Tutti i sacrifici dei veneti dovevano essere riconosciuti anche con misure di visura. Si chiudono realtà controllate con le linee guida ed in modo incomprensibile. Se il Governo ha deciso tutto perché noi dobbiamo decidere sulle scuole? E se decide di chiudere deve chiudere il 75%? Nella mia ordinanza c’era scritto 50 per cento a scuola e il resto a casa in modo alternativo di una settimana. Ma il Governo mi dice che in base ai dati epidemilogici dovrò fare un’ordinanza con la soluzione di chiudere il 75%. Non c’è razionalità. Oggi sono obbligato a chiudere le scuole al 75% non ho alternative. La nostra ordinanza non intendeva toccare le attività produttive diversamente da quello che invece hanno deciso a Roma. Dal 28 ottobre al 24 novembre le scuole superiori adotteranno la didattica a distanza per non meno del 75%, vale per circa 200 mila studenti, prioritariamente didattica a distanza per gli studenti delle ultime classi, questa è la nostra indicazione permettendo ai più giovani, alle “matricole” di rimanere in classe. Le modalità concrete sono definite dalle istituzioni scolastiche. Dal 28 ottobre al 24 novembre le scuole di istruzione e formazione professionale sono invitati ad approntare la didattica digitale integrata al 75% con criteri di rotazione perché ci sono molte attività pratiche e di laboratorio. Sempre garantita la didattica in presenza agli alunni con disabilità certificata. Non si chiudono le mense nè a pranzo nè a cena nei ristoranti contrattualizzati, se il Governo impugna l’ordinanza resisteremo. In una settimana le fiere sono state aperte e chiuse… se questa non è schizzofrenia….pensate a Fiera Cavalli che già hanno comperato gli stand e rassicurati fino a una settimana fa, da ieri è cambiato tutto, ma che figura ci facciamo nel mondo?
Bolzano con l’autonomia ha deciso di chiudere i locali alle 22 e non alle 18, “Anch’io se potessi metterei la chiusura alle 24 per gli operatori che hanno sempre rispettato le regole”. Una storica ristoratrice mi ha detto che non vuole soldi ma lavorare per questo il Governo o riveda la norma o dia la possibilità alle Regioni di decidere in base all’andamento delle curve epidemiologiche.
https://www.facebook.com/zaiaufficiale/videos/747827556081787/?v=747827556081787¬if_id=1603711958367866¬if_t=live_video_explicit
I GRAFICI DI TIZIANO DE COL
I MEDICI DI MEDICINA GENERALE DA NOVEMBRE VACCINERANNO ANCHE LE PERSONE A RISCHIO
BELLUNO Da novembre partirà la vaccinazione dei soggetti affetti da patologie croniche, donne gravide, addetti ai servizi essenziali e altre categorie a rischio a cura dei Medici di Medicina Generale e dei Pediatri di Libera Scelta. Procede spedita la campagna vaccinale contro l’influenza. Le persone tra i 60 e i 64 anni che devono ancora vaccinarsi o necessitano di spostare l’appuntamento dato possono scrivere a [email protected].
IL COMITATO GEMELLAGGIO DI AGORDO SI È INCONTRATO VENERDI’ SCORSO
AGORDO Si è riunita l’assemblea dei soci del Comitato di Gemellaggio di Agordo in seguito all’annullamento della convocazione della primavera scorsa a causa del lockdown. La Presidente Michela Paganin ha illustrato il bilancio e le iniziative realizzate nel 2019: la visita dello scorso maggio dei gemelli Francesi che hanno visitato e apprezzato i graffiti che costellano il paese di Agordo; il tour guidato al museo Fulcis di Belluno e al birrificio di Pedavena. In occasione della Sagra di San Pietro del 2019 era stato presentato anche il libro che ricorda i 30 anni di Gemellaggio tra Agordo e Zugliano. Nell’autunno la cena a base di piatti francesi aperta a tutti. Le iniziative sono state rese possibili grazie al contributo del Consorzio Bim Piave di Belluno e del Comune di Agordo, da sempre sensibili e vicini al Comitato di Gemellaggio. Se l’emergenza sanitaria lo permetterà, sono già in cantiere delle idee e dei progetti da realizzare nel 2021. Nei prossimi mesi si definiranno i dettagli e verrà data opportuna informazione.
PM10. Permane lo stato di allerta verde in tutta la regione
PROVINCIA DI BELLUNO CARBON NEUTRAL? I DUBBI DI EUROPA VERDE BELLUNO
La nota di Europa Verde Belluno
BELLUNO “L’iniziativa del marchio “carbon neutral” per la provincia di Belluno lascia molto perplessi. Va bene fare una fotografia delle emissioni di CO2, soprattutto per capire dove e come ridurre le stesse nei vari ambiti. Ma utilizzare il marchio come certificato di qualità di un prodotto per sostenere, come evidentemente succederà, che le capacità di assorbimento dei nostri boschi consentiranno localmente nuove emissioni di carbonio non va nella direzione auspicata di un impegno collettivo mondiale per ridurre le emissioni e combattere il riscaldamento globale. Sarebbe come dire che in Amazzonia il presidente brasiliano Bolsonaro può continuare tranquillamente nella sua politica di distruzione della foresta, tanto il territorio comunque pareggia… Sarebbe molto più interessante lavorare ad un marchio “carbon neutral” su scala regionale, puntando su riforestazioni in pianura, energie rinnovabili, economia circolare e mobilità sostenibile ma questo ovviamente non verrà mai fatto. Ognuno deve fare responsabilmente la sua parte, in primis politica e mondo produttivo i quali dovrebbero far sì che almeno tutte le nuove attività, a cominciare dalle prossime Olimpiadi, siano carbon neutral o a ridotto impatto senza cercare giustificazioni sul fatto che ci sono le nostre foreste a compensare. A proposito di tale compensazione: perché non pensiamo piuttosto a completare il ripristino delle foreste distrutte da Vaia e a sostenere una efficiente filiera economica del legno?“.
UNESCO NEWS
Ospitalità dolomitica ai tempi del COVID
Con l’autunno torna il Corso organizzato dalla Fondazione Giovanni Angelini insieme alla Fondazione Dolomiti UNESCO e rivolto agli addetti all’ospitalità, ovvero gestori di rifugi, alberghi, B&B, agriturismi con possibilità di pernottamento dell’area bellunese. Un’occasione che rientra tra le attività della Rete della Formazione e Ricerca scientifica della Fondazione Dolomiti UNESCO. Le iscrizioni sono aperte e gli eventi si svolgeranno in modalità online il 3, 10 e 17 novembre a partire dalle 10.
Le Dolomiti che vorrei: partecipa anche tu al questionario
È online il questionario promosso dalla Fondazione Dolomiti UNESCO, sviluppato nell’ambito del progetto ‘Musei delle Dolomiti’, e che si rivolge a ragazzi e ragazze tra i 18 e i 35 anni per raccogliere le loro visioni di futuro per le Dolomiti e capire che ruolo possono avere i musei nell’affiancare il cambiamento. L’obiettivo è dare voce alle nuove generazioni e comprendere come vivano il patrimonio culturale del proprio territorio e se nutrono speranza nella cultura affinché possa diventare una ragione per continuare a vivere e investire nelle Dolomiti.
SOSPESI I CORSI DI GINNASTICA POSTURALE A CANALE D’AGORDO
CANALE D’AGORDO La Pro Loco di Canale D’Agordo comunica che, in ottemperanza alle recenti disposizioni per il contrasto del Coronavirus stabilite nel DPCM del 24 ottobre 2020, l’attività di ginnastica posturale con la fisioterapista Silvana Andrich è SOSPESA fino al 24 novembre.
ANNULLATI GLI INCONTRI A BOSCOVERDE
ROCCA PIETORE E’ con immenso dispiacere che L’Asca-Agordo, alla luce dell’invito alla prudenza che quotidianamente viene diramato dalla Regione e dalle Aziende Sanitarie, ha deciso di sospendere nuovamente le attività del centro sollievo. La volontà è comunque quella di accorciare le distanze indotte dalla pandemia con modalità d’interazione per far comunque sentire una presenza importante.
NUOVO STATUTO PER IL GAMP
IL TURISMO” E “S. PELEGRIN” NELL’ALBUM DI PELLEGRINON
di RENATO BONA
FALCADE Ci occupiamo oggi di due capitoli: “Il turismo” e “S. Pelegrin” del libro “Quando a Falcade la meridiana segnava il tempo” di Bepi Pellegrinon, edito dal Comune col contributo dell’allora Cassa di risparmio di Verona, Vicenza e Belluno, in occasione della mostra fotografica dell’estate 1982 “Falcade com’era”. Introducendo l’album di immagini che spaziano dal 1890 al 1930, l’autore evidenziava, riferendosi alle montagne che cingono la vallata, come fosse immutato l’ambiente mentre “Il fondovalle si è rapidamente modificato e da zona prettamente agricola si è trasformato in gran parte in zona di insediamenti e servizi turistici”. Con la gente stessa che si è modificata perché “è passata da un modo di vivere tradizionale nel quale i mutamenti erano lentissimi e quasi non si potevano intravvedere ad un periodo molto più veloce, quasi convulso, in cui i costumi e le abitudini si modificano con estrema rapidità” . E se oggi Falcade è un importante centro turistico che accoglie ed ospita moltissimi forestieri che la scelgono per villeggiare, ammirare luoghi stupendi e vivere in un ambiente di serenità, è perché “Pochi altri abitanti delle montagne hanno saputo tanto rapidamente adeguarsi al mutare dei tempi, passando da una situazione secolare di stasi ad una situazione di dinamica ed hanno intravvisto in modo individuale più che collettivo che il futuro si presentava loro meno sfavorevole e con maggiore possibilità di riuscita”. Ed emerge in tal modo, dal confronto tra Falcade come era e come è “l’intelligenza e la capacitò di questa gente non solo ad adattarsi agli eventi, ma modificarli nel limite del possibile a proprio vantaggio e per le proprie fortune”. Gente alla quale – scriveva ancora Pellegrinon – va dato altissimo merito essendosi scrollata di dosso le vecchie antiche abitudini ed i vecchi antichi bisogni, con una nuova mentalità che ha assicurato il miglioramento del tenore di vita proprio e dei propri figli tanto che ora “si guarda al futuro con minor ansia e con maggiore sicurezza”. Ed ora, i commenti alla sequenza di fotografie che qui riproduciamo nell’ordine proposto dal libro. TURISMO: 1894: la contessa Piatti con accompagnatori alla Forcella del Negher nella catena delle Cime dell’Auta dove gli alpini furono i pionieri del turismo; 1907: al rifugio del Mulàz, appena sorto ad iniziativa della sezione veneziana del Cai, posano alcuni dei promotori ed esecutori dell’opera: Abramo Murer Ravère, Margherita Murer, Agostino Murer Bàda, la guida canalina Giovanni De Dorigo Fumàs, il presidente del Cai veneziano Giovanni Arduini ed il “padre” del turismo falcadino, Emanuele Murer Fòca; 1910: l’industria alberghiera si afferma a Falcade con la costruzione dell’albergo Focobon al Rifugio Mulàz, fabbricato nel 1900 da Emanuele Murer; il nuovo fabbricato rappresenta il necessario biglietto per visita per una località che per sfruttare le bellezze naturali circostanti intende aprirsi ai forestieri; 1931:la tradizionale ospitalità si esprime in questo quadretto in cui si allineano, accanto a due clienti ed allo chef di cucina che campeggia nel centro, il personale di servizio ed i proprietari dell’Albergo Falcade; si riconoscono: Lucia Ganz, Carmela Ganz, Catarinola Serafini, Ernesta Scola, i coniugi Maria ed Augusto Bez con in braccio la figlia Norma; 1930: i fratelli Gilberto, Isabella, Davide e Sisto Serafini Mat, si deliziano incravattati con gli sci sulle nevi di Falcade: non prevedevano certamente che tale sport sarebbe divenuto mezzo secolo più tardi il cavallo trainante dell’economi turistica invernale delle zone di montagna. “S. PELEGRIN”: 1908: il vecchio confine ai Zinghen Bas. Fino al 1787 frontiera fra la Repubblica Veneta, il Principato di Trento ed il Vescovado di Bressanone, dopo il 1866 fra il Regno d’Italia e l’Impero Asburgico. Oltre ai cippi, due pali dipinti, uno col tricolore, l’altro col giallo e nero, suscitavano negli animi dei nostri avi un sentimento di attaccamento alla Patria e di ostilità nei confronti dell’Impero di Checco Beppe; 1908: il 13 giugno, ricorrenza di S. Antonio, i valligiani del Biois accorrevano numerosi in processione al passo di San Pellegrino ove, secondo un’antica usanza, il “priore” dell’Ospizio, distribuiva gratis a tutti un piatto di minestra di fave; 1880 circa: rara immagine del vecchio Ospizio e della Chiesetta di San Pellegrino, dovuta all’impareggiabile fotografo trentino Giovanni Battista Unterweger; l’Ospizio, eretto nel 1358, allo scopo di garantire sicurezza ed un certo conforto al transito sempre più frequente per ragioni di commercio, venne distrutto dagli austriaci assieme alla chiesetta, all’inizio del primo conflitto mondiale; sui lati est e sud della Chiesa si trovava anche un piccolo e malandato cimitero; 1909: l’ala nuova dell’Ospizio di San Pellegrino funzionava come “albergo” con tre camere “ad uso osteria” ed era naturalmente gestito dal “priore”; la parte vecchia comprendeva invece lo stabbio e la stalla nonché alcune camere la cui dislocazione faceva pensare a celle dei frati; 1909: la famiglia di Giuseppe Wolcan, detto Gaiosta; l’intraprendente moenese era stato “priore” dell’Ospizio ed aveva ritenuto maturi i tempi per un nuovo albergo sul Passo; sorgerà così il “Monzoni”, che inizialmente sarà aperto soltanto durante la stagione estiva; 1909: giovani falcadini saliti al Passo incontro agli operai che rientrano da Bolzano dopo una stagione di lavoro; è riconoscibile Costante De Pellegrin Morèl; 1909: mentre le crode soprastanti si specchiano nelle acque opaline del laghetto di San Pellegrino, una gita in barca è una piacevole fuga nell’assorto silenzio della natura; 1912: i nostri avi erano, per necessità anzitutto, per amore del rischio, per rivalsa contro un potere che non li rappresentava ma li soggiogava, quasi tutti contrabbandieri; la “bricola” era un arnese da tenere nascosto, ma sempre a portata di mano, poiché il buon esito di una spedizione oltre confine poteva garantire la sopravvivenza della famiglia anche per lungo tempo: pietre focaie, tabacco, zucchero, sale, spezie rifornivano le rivendite del monopolio e dei privati, arricchendo gli ostio e garantivano il viaggio di primavera degli emigranti; regina delle contrabbandiere era la Gigia Malora, una donna dalla forza erculea e dall’astuzia inesauribile, sempre alla ricerca di nuovi stratagemmi per sfuggire alle maglie della finanza…
LA RACCOLTA COMPLETA, TUTTE LE COLLEZIONI
AGORDO Pc Ranch Young Team e Aics Belluno organizzano un corso di ginnastica-coordinazione-ritmo volteggio (foto). Tutti i martedi fino a maggio sempre alle 16 al Palarova. Orario: 16-17 bambini 5-7 anni; 16.30-1830 bambini dagli 8 anni compiuti. Info e iscrizioni da Donatella al 348 4352362. (Ci sono ancora alcuni posti disponibili)
IERI ALLA RADIO
L’ALMANACCO LADINO prima puntata, secondo anno.
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SALUTE E SOCIETÀ
LE ALTRE PUNTATE
007 IN CONDOTTA
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DUE MINUTI UN LIBRO
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I RACCONTI DI PAOLO SOPPELSA il lunedi alle 9.30 e 18.30
FUOCO SULLE PALE
24 OTTOBRE 2018
AUDIO
“…elo che, agosto?”. Questo fu il mio primo pensiero appena uscito dal capannone poco dopo mezzogiorno. Mentre mi recavo in mensa guardai i boschi sopra Longarone. Erano colorati d’autunno e non c’era una nuvola in cielo in quel mercoledì 24 ottobre 2018. E c’era caldo, troppo caldo per essere autunno ormai inoltrato. Pranzai e poi fu un normale pomeriggio di lavoro finché, verso le 16, lessi un messaggio arrivato qualche minuto prima. Un incendio in agordino, fra Cencenighe e Listolade scoppiato nel pomeriggio. Sperai fosse cosa da poco anche se un pò di preoccupazione c’era visto che non pioveva da un pò e c’era pure un pò di vento. Mezz’ora più tardi presi la strada per il capoluogo. Appena imboccata la Sinistra Piave vidi per la prima volta la terribile nube di fumo sopra la Valbelluna e rimasi alquanto impressionato da quella visione. Arrivai a casa e chiamai papà a Cencenighe. Poco dopo mi mandò una foto ed un breve video di ciò che stava accadendo. Una visione inquietante quella di quei nuvoloni bianchi e grigi che risalivano i costoni delle Pale di San Lucano. Arrivò pure la notizia di due giovani bloccati in un “boral” nella zona del bivacco Bedin. Cenai in fretta e partii verso l’agordino per capire cosa stesse accadendo. Mentre guidavo lungo la 203 ogni tanto scrutavo il cielo. Stranamente si vedevano le stelle ed il fumo pareva essere scomparso. “…fursi i sarà riusii a stusalo…” pensai con troppo ottimismo. Dopo la curva di Ponte Alto mi si presentò davanti l’inferno. Una visione paurosa quella del fuoco che si inoltrava rapidamente in Valle di San Lucano. All’uscita della galleria di Listolade mi fermai: era in quel punto che l’incendio si era scatenato ed eravamo in tanti a guardare quelle fiamme ormai imponenti. C’era il silenzio delle persone ed il rumore di sassi che rotolavano e schioccare di alberi che iniziavano ad ardere. E poi il soffiare violento di quel vento caldo che spirava verso sud alimentando il fuoco. Il termometro della macchina segnava 24° ed il pensiero andava a quei giovani bloccati lassù. Più tardi partii verso Cencenighe e davanti a me c’era la jeep del Soccorso Alpino. Quando la vidi svoltare verso Pradimezzo capii. Sarebbero saliti lassù, sfidando il fumo e le fiamme per trarre in salvo quei giovani. Pregai per loro confidando che andasse tutto per il meglio. Dopo le 22 partii per rientrare a Belluno. Mi fermai un attimo all’area di servizio di Morbiach per vedere com’era la situazione. Era uscita una gran Luna e lampeggianti blu squarciavano il buio. Poi ripresi la strada verso casa con le fiamme che si facevano vedere negli specchietti retrovisori. Al mattino la buona notizia: i giovani erano stati tratti in salvo con una operazione di soccorso memorabile. Si misero in moto i Canadair, gli elicotteri ed il personale a terra. La Valle di San Lucano venne evacuata e si iniziò a sperare nella pioggia che era prevista nei giorni successivi. Che arrivò puntuale e purtroppo distruttrice. Le Pale portano ancora le cicatrici di quel fuoco a cui si aggiunsero le profonde ferite della tempesta Vaia che si scatenò il lunedì successivo sulle Dolomiti. Iniziarono così per me quei giorni di fine ottobre 2018. Giorni tristi, impossibili da dimenticare.
LA RACCOLTA COMPLETA
PROVINCIALE 251 COLLE SANTA LUCIA Fino al 28 novembre senso unico (per asfaltature) compresi sabato e domenica (stessa situazione lungo la 203 agordina in località Rucavà)
SP 638 PASSO GIAU A Colle Santa Lucia fino al 28 ottobre. esclusi sabato e domenica senso unico alternato per indagini geognostiche
SP 12 PEDEMONTANA senso unico alternato regolato da impianto semaforico in località Veses fino al 6 novembre, esclusi sabati e domeniche, per messa in sicurezza versante a monte della strada
SP 25 DEL PASSO VALLES senso unico alternato regolato da impianto semaforico in località Caverson fino al 30 ottobre, esclusi sabati e domenica, per manutenzione sovrappasso pista da sci
SR 48 DELLE DOLOMITI Fino al 30 ottobre (festivi e prefestivi esclusi) senso unico alternato con movieri o semafori
203 AGORDINA, ALLEGHE LOCALITA’ SOPRA SAC fino al 30 ottobre (sabato e domenica esclusi) senso unico alternato per allestimento opere anti valanghive
SP 3 DELLA VAL IMPERINA fino a revoca, senso unico alternato regolato a vista in località Gona di Conedera di Rivamonte per cedimento della carreggiata stradale
SR 48 DELLE DOLOMITI fino al 6 novembre (festivi e prefestivi inclusi) senso unico alternato in località Brenta Comune di Livinallongo del Col di Lana.
SP 422 DELL’ALPAGO E DEL CANSIGLIO fino al 30 ottobre senso unico alternato regolato da movieri tra le 8 e le 19 tra Puos e Cornei per posa fibra ottica
SR 48 DELLE DOLOMITI fino al 31 ottobre, compresi sabati e domeniche, senso unico alternato regolato da impianto semaforico tra Passo Falzarego e il parcheggio 5 Torri per posa elettrodotto interrato
SP 49 DI MISURINA fino al 20 novembre, senso unico alternato regolato da impianto semaforico tra Misurina e il confine con la provincia di Bolzano per posa elettrodotto interrato
REGIONALE 48 DELLE DOLOMITI località Cernadoi-Pian di Falzarego, fino al 30 ottobre senso unico alternato regolato da semaforo anche nei giorni festivi e prefestivi.
PROVINCIALE 251 VAL DI ZOLDO E CELLINA località Pescul-Selva di Cadore, fino al 31 ottobre senso unico alternato con movieri o semaforo, escluso sabato e domenica.
PROVINCIALE 641 PASSO FEDAIA Fino al 30 ottobre compresi festivi e prefestivi senso unico con semaforo in località Capanna Bill
REGIONALE 203 AGORDINA Fino al 18 dicembre (esclusi festivi e prefestivi) senso unico alternato tra Peron e Candaten con movieri dalle 7.30 alle 9 e dalle 16.30 alle 18. Con semaforo negli altri orari
REGIONALE 203 AGORDINA Fino al 30 ottobre (sabato e domenica esclusi) tra Candaten e La Stanga dalle 7.30 alle 9 e dalle 16.30 alle 18 con movieri e negli altri orari con semaforo, senso unico alternato.
Precipitazioni: Diffuse nottetempo (90/100%), nevose oltre i 1800/1900 m, localmente e temporaneamente fino sui 1600/1700 m nelle valli dolomitiche più chiuse. Dal primo mattino esaurimento dei fenomeni sulle Prealpi occidentali, ma non altrove (60/80%). Al pomeriggio assenti sulle Dolomiti (0%), mentre qualche residuo piovasco si verificherà tra Prealpi e pedemontana (30/40%). I cumuli complessivi medi previsti saranno di 40/50 mm, fino a 60/70 mm nelle zone esposte allo Stau da sud-est senza escludere locali punte di 90/100 mm su alcuni settori prealpini, sul basso Agordino e in Val di Zoldo, con altrettanti cm di neve fresca sopra i 2500/2600 m, sotto tali quote i quantitativi di neve saranno minori per contributo pioggia (mediamente 15/20 cm attono ai 2000/2200 m).
Temperature: In generale lieve calo, salvo stazionarietà o lieve rialzo delle massime nelle valli nell’ipotesi di momenti soleggiati al pomeriggio. Sono previste punte di 13/14°C nelle conche prealpine e di 7/9°C a 1000/1200 m. Su Prealpi a 1500 m min 2°C max 4°C, a 2000 m min 0°C max 2°C. Su Dolomiti a 2000 m min -1°C max 1°C, a 3000 m min -6°C max -4°C.
Venti: Deboli di direzione variabile nelle valli; moderati dai quadranti meridionali in quota, in attenuazione fino a deboli al pomeriggio, a 5-15 km/h a 2000 m e 5-25 km/h a 3000 m.
Precipitazioni: Assenti (0%).
Temperature: Minime in calo nelle valli ed in rialzo in alta quota; massime in generale ripresa. Sono previste punte di 13/15°C nei fondovalle prealpini e di 10/12°C a 1000/1200 m. Su Prealpi a 1500 m min 4°C max 8°C, a 2000 m min 2°C max 5°C. Su Dolomiti a 2000 m min 1°C max 6°C, a 3000 m min -2°C max 0°C.
Venti: Nelle valli perlopiù deboli a regime di brezza, localmente e a tratti moderati; in quota deboli/moderati da ovest nord-ovest, a 5-10 km/h a 2000 m e 10-20 km/h a 3000 m.
AGORDINA: LO STOP CONTRO L’ARSIÈ E IL CONGELAMENTO DEI CAMPIONATI DOPO IL DPCM. NE PARLA IL PRESIDENTE COSMO FORCELLA
AGORDO Nel fine settimana l’Agordina non è scesa in campo contro l’Arsiè perché la squadra avversaria ha avuto delle positività al covid-19. In più, dopo il DPCM di domenica scorsa, i campionati verranno congelati fino al 24 novembre. Ai microfoni di Radio Più ne parla il presidente dell’Agordina Cosmo Forcella